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un viaggio nei meandri di una nuova concezione di “arte”…
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…perché anche l’incoscio è spettacolo…urge il continuo spostamento da un’area semantica all’altra,per poter continuare la creazione dell’universo. Oggi c’è troppa fretta,troppa pazienza,ansima la macchina culturale che è diventata,ahimè,mera macchina commerciale a scopo di lucro;mentre è ora di sperimentare quelle proiezioni sulle nuvole,quelle previste e presognate dai futuristi…”la vita colta sul fatto”,ma una vita ripresentata al di là delle logorate rappresentazioni a cui ormai siamo abituati. Basta, dunque,rimanere ancorati al passato,basta darsi alla mercè dell’arte commerciale e standard ma abituiamoci a guardare verso le nuove arti della visione,verso le nuove linguistiche. Iniziamo a guardare il mondo delle immagini muniti di un oscilloscopio. D’altra parte la vista è uno dei sensi che si ingannano più facilmente,ma quando si riesce a comprendere di cosa si tratta bisogna metterci mano ed è lì che il potere dell’illusione non diminuirà ma crescerà in un gioco perenne…
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