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14 Fare impresa al Sud Renato Celano

Renato Celano

Eventi Lunedì 9 dicembre 2013

Paesaggio rurale dell’Alta Irpinia

Esposizione prodotti da grano duro “Senatore Cappelli Alta Irpinia” (Il pane, la semola rimacinata, la pasta)

■■ GAL CILSI / Riusciti i progetti che hanno coinvolto varie aziende agricole dell’Alta Irpinia

■■ INIZIATIVE / Promozione della pasta prodotta

Il valore di luoghi e produzioni di pregio

L’Irpinia di Francesco De Sanctis

L’

Alta Irpinia, terra incontaminata e culla di prodotti agricoli di altissima qualità, ai confini con la Puglia e la Basilicata, ha saputo utilizzare in maniera efficace il volano rappresentato dai progetti sostenuti dai fondi europei, fino a decollare con le proprie forze. È quanto testimonia il Consorzio “Formicoso Alta Irpinia Agricoltura e sviluppo sosteni-

bile” e il marchio d’area grano duro “Senatore Cappelli”. Il progetto di valorizzazione della filiera cerealicola, elaborato e attuato dal Gruppo di Azione Locale (Gal) Cilsi con il supporto del Cra di Foggia, rappresenta un punto di forza del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia”, finanziato nell’ambito del Psr Campania 2007/2013 - Asse 4 Leader.

La pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” per la “Bomboniera” al Calitri Sponz Fest, edizione 2013 (direttore artistico Vinicio Capossela).

“In questo periodo stiamo promuovendo la pasta, che abbiamo realizzato a scopo promozionale in 13 formati, prodotta con il grano ‘Senatore Cappelli - Alta Irpinia’, al termine del secondo ciclo sperimentale di avvicendamento colturale (raccolta 2012) - afferma il coordinatore del Gal, Mario Salzarulo -. Un grano che ha confermato proprietà nutritive eccezionali e caratteristiche adatte alla pastificazione”. Il Gal Cilsi è stato il soggetto che, dopo aver accompagnato gli agricoltori durante la fase di sperimentazione della coltura e in quella di aggregazione delle famiglie agricole per la costituzione del Consorzio, ha dimostrato la sostenibilità del progetto con l’individuazione e il coinvolgimento degli altri attori della filiera (sementificio, stoccatore, molino, pastificio), fino

Alla vigilia di un’azione commerciale autonoma Il Gal Cilsi si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto ambizioso, che ha una propria sostenibilità economica

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erché il progetto del Consorzio Fai, dalla semina del grano Senatore Cappelli alla commercializzazione della pasta prodotta con lo stesso grano duro in Alta Irpinia, può avere futuro? “Perché gli agricoltori hanno risposto in maniera positiva alle idee lanciate da Gal e si è riusciti a mettere in atto una cooperazione economica forte. I piccoli imprenditori agricoli hanno sperimentato che stare insieme è importante, anzi necessario, perché permette di fare reddito rispettando l’ambiente”. Risponde così Agostino Pelullo, il presidente del Gal Cilsi. “Siamo già alla vigilia di un’azione commerciale autonoma, svincolata dal sostegno pubblico - prosegue -, che è stato utilizzato solo per dimostrare la sostenibilità economica del progetto e che la costruzione dal basso della filiera, dal seme del grano Senatore Cappelli all’omonima pasta in tavola, era possibile”. L’azione del Gal avrebbe potuto fermarsi al raccolto

del primo grano, avendo innescato positivamente la rotazione delle colture. “Gli agricoltori avrebbero potuto venderlo e la faccenda sarebbe finita lì - racconta il coordinatore del Gal Cilsi, Mario Salzarulo -. E invece abbiamo chiesto loro se erano disponibili ad andare oltre, trasformandolo in pasta. Il punto di mediazione è stato trovato con l’attivazione di un intervento promozionale. Abbiamo individuato il pastificio adatto, abbiamo verificato che il grano avesse le caratteristiche per la pastificazione e, finalmente, abbiamo raggiunto l’obiettivo”. In sostanza, il Gal si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto così ambizioso; dimostrata la fattibilità, il Fai ha cominciato a reggersi sulle sue gambe. Tuttavia, si sta già pensando a ulteriori iniziative per consolidare l’azione del Consorzio Fai. Confezione pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia”

a dimostrare che il prodotto finale riesce ad avere un mercato fuori dai confini locali raggiungendo i consumatori più consapevoli. I risultati sono stati così interessanti che il progetto e il Consorzio hanno cominciato a camminare con le proprie gambe. “Con la raccolta di grano 2013 gli agricoltori riusciranno a realizzare circa 400 quintali di pasta - afferma ancora Salzarulo -. Non solo. Quest’autunno si è arrivati a seminare grano Senatore Cappelli su 75 ettari e con la raccolta 2014 si stima di poter produrre circa 1.400 quintali di pasta”. È cresciuto anche il Consorzio, presieduto dal giovane agricoltore Antonio Ciani, appena ventiseienne. Alle iniziali 19 aziende agricole che l’hanno costituito se ne sono aggiunte sette che hanno fatto richiesta di aderire proprio quest’anno. “La novità di ciò che è stato costruito e si sta consolidando - evidenzia Salzarulo - è duplice. Per la prima volta in questa terra i piccoli agricoltori hanno avuto la possibilità di mettersi insieme e di sperimentare che in questo modo possono fare massa critica e lavorare la terra, puntando alla qualità. Inoltre siamo riusciti a far mantenere nelle mani del produttore l’intera filiera: non è il pastificio che compra il grano e poi vende la pasta con un suo marchio. È il Consorzio che fa lavorare la propria materia prima e poi si incarica di promuoverla e venderla sul mercato per conto degli agricoltori aderenti”. Vi è un terzo e non certo trascurabile obiettivo che il progetto ha realizzato: un ritorno, sostenibile anche economicamente, a un’agricoltura che rispetta la terra, non utilizzando concimi chimici, pesticidi e diserbanti, ma arricchendo il terreno grazie alla rotazione delle colture, in questo caso grano-foraggio. “Il Consorzio che abbiamo

Renato Celano

Si può produrre pasta di qualità con grano “Senatore Cappelli” rispettando l’ambiente

“Il grano e la poesia nella terra di Francesco De Sanctis”. Si intitola così la sintesi di un’ulteriore azione che il Gal Cilsi ha compiuto per promuovere la pasta prodotta con il grano Senatore Cappelli, seguendo la logica costitutiva del Gal: essere motore di progetti integrati di sviluppo in ambito rurale. In questo caso, si è abbinata l’azione che ha realizzato il Consorzio di agricoltori Fai con quella che ha rilanciato il Parco Letterario Francesco De Sanctis, dedicato al grande critico letterario, nato a Morra Irpino in provincia di Avellino, che in “Un viaggio elettorale” descrisse in maniera efficace i luoghi e l’anima dell’Alta Irpinia. Dovendo ideare una campagna di promozione per la prima pasta prodotta, il Gal ha pensato di realizzare materiale divulgativo che, oltre ad illustrare le caratteristiche del progetto, facesse conoscere i volti degli agricoltori che si sono messi in gioco, seguendo l’esempio di Pietro Parisi (lo chef contadino) e abbinando a ciascuno una poesia di un poeta irpino. Così, ha scritto Paolo Saggese, fondatore, insieme tra gli altri a Giuseppe Iuliano e Alessandro Di Napoli, del Centro di Documentazione della Poesia del Sud: “I poeti dell’Alta Irpinia, che testimoniano le speranze e le attese della popolazione dell’Appennino campano, accompagnano con le loro parole i volti dei produttori, descrivono la bellezza di queste colline, danno vita a un mondo i cui sapori rivivono in questo cofanetto di delizie che è la pasta del grano del Senatore Cappelli”.

Ingresso del Castello Biondi-Morra, a Morra De Sanctis (da: I luoghi del “Parco Letterario Francesco De Sanctis”)

costituito rappresenta un nuovo modo di fare agricoltura conferma il presidente Ciani -. Grazie al progetto del Gal Cilsi, piccoli imprenditori agricoli come noi hanno avuto la possibilità di aggregarsi e di far interagire i progetti legati al settore cerealicolo e foraggero, che sono strettamente connessi”. La realtà consortile “in poco tempo ha fatto passi da gigante - prosegue Ciani -, può diventare una grande azienda diffusa costituita da tante piccole realtà”. A scommettere sul futuro positivo che il grano Senatore Cappelli e i prodotti che ne derivano può dare a questa terra “sono soprattutto

i giovani agricoltori - aggiunge il presidente -. I soci più giovani, infatti, sono i più convinti che l’agricoltura qui è l’unico settore che può darci la possibilità di un lavoro sostenibile e sicuro con produzioni di pregio”. Non è da trascurare, tra l’altro, che l’obiettivo della produzione di pasta di semola di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” è stato raggiunto grazie alla collaborazione di vari partner di qualità: il Sementificio Scaraia, i Molini De Vita, il Pastificio Grania “Le Gemme del Vesuvio”, il Cra/Cer di Foggia, i quali hanno supportato con grande interesse il Gal e la rete degli agricoltori.


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