Schede tecniche
delle Linee guida per l’Edilizia sostenibile
Le Schede tecniche Uno strumento di valutazione Le presenti Schede tecniche completano le Linee guida per l’Edilizia sostenibile nel Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari. Traducono i concetti base e le indicazioni tecniche da seguire come scelte di indirizzo strategico verso una più ampia sostenibilità ambientale dei territori. Ciò permetterà di promuovere attivamente processi virtuosi di Edilizia sostenibile inserita nel contesto dell’Economia Circolare, mirando ad ottenere, nel medio e lungo termine, risultati in termini di indotto economico locale, impiego e coesione sociale nei territori coinvolti.
Metodo di attribuzione del punteggio La metodologia di calcolo per la definizione di un punteggio, compatibile con l’impostazione operativa dei bandi ai quali sono collegate le presenti Linee guida e le sue Schede tecniche, si ispira dalla Prassi di Riferimento attuale di ITACA - Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, UNI/PdR 13.1:2019, formalizzato dall’Ente Italiano di Normazione. Per ciascun criterio attivato all’interno delle presenti Schede tecniche viene citato, laddove rilevante, il riferimento ai criteri di riferimento corrispettivi della Prassi di Riferimento anche quando – per motivi di compatibilità tecnica, e di necessità applicative, alcuni metodi di calcolo sono stati semplificati. Un altro riferimento importante orientato alla promozione dell'utilizzo delle risorse territoriali per il settore delle costruzioni è nato inizialmente per il settore pubblico (PANGPP - Piano Nazionale d’Azione per il Green Public Procurement). Viene recepito con il D.I. 135 del 11.04.2008 e successive revisioni. Il Codice degli appalti (dlgs 50/2016) rende obbligatori i cosiddetti CAM - Criteri Ambientali Minimi. Dal 2017 con i CAM Edilizia vengono definite le specifiche tecniche dei componenti edilizi. Tali indicazioni si rivolgono anche al settore privato con particolare riferimento al recente Decreto Rilancio.
Glossario Al fine della definizione dell’esatto vocabolario tecnico usato nelle presenti Schede tecniche e per facilitarne la comprensione metodologica e l’applicazione operativa di queste ultime, il presente documento comprende un glossario tecnico che ne definisce in modo univoco il significato per una corretta interpretazione delle Linee guida.
FOTO: Luca Pinna
Le Schede tecniche 1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.1a Il recupero di terre da scavo, utilizzo di inerti riciclati da demolizione e di componenti edili da recupero 1.1b Il recupero di strutture esistenti tramite interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo 1.1c Il riutilizzo del territorio (solo costruzione ex novo) 1.2 L’utilizzo di materiali naturali della Bioedilizia 1.3 L’utilizzo di risorse provenienti dalla filiera territoriale 1.4a L’impiego di soluzioni bioclimatiche per la climatizzazione naturale degli edifici nel periodo invernale 1.4b L’impiego di soluzioni bioclimatiche per la climatizzazione naturale degli edifici nel periodo estivo 1.5 Il comfort indoor sotto il profilo acustico e della qualità dell’aria 2. L’elevata efficienza energetica degli edifici 2.1 L’organismo edificio-impianto efficiente (indice di prestazione energetica globale non rinnovabile) 2.2a La sostenibilità ambientale dell’involucro edilizio altamente prestante nell’intervento di ristrutturazione edilizia e/o manutenzione straordinaria 2.2b La sostenibilità ambientale dell’involucro edilizio altamente prestante nell’intervento di costruzione ex novo 2.3 L’intervento su singoli componenti edili opachi e trasparenti 2.4 L’impiego di energie rinnovabili verso livelli nZEB in ambito mediterraneo 3. La gestione sostenibile delle risorse idriche 3.1 L’utilizzo di impiantistica di risparmio idrico 3.2 La permeabilità delle superfici esterne di pertinenza 3.3 L’utilizzo di sistemi di depurazione naturale / di sistemi duali 3.4 L’utilizzo di sistemi di accumulo idrico 4. La valorizzazione paesaggistica e la Sostenibilità territoriale 4.1 Le tecnologie e i materiali tradizionali locali 4.2 Le tipologie delle delimitazioni delle pertinenze esterne 4.3 La gestione del verde 4.4 La gestione sostenibile degli ambiti territoriali
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.1a Il recupero di terre da scavo, utilizzo di inerti riciclati da demolizione e di componenti edili da recupero Obiettivo
Esempi
Promuovere il riutilizzo delle terre da scavo localmente. Ridurre il consumo di risorse e materiali non rinnovabili attraverso il riutilizzo di materiale riciclabile o riutilizzabile da filiera territoriale di demolizione differenziata. Promuovere il riutilizzo di materiale o prodotti localmente disponibili attraverso un processo di decostruzione mirato. Diminuire il consumo di materiali nuovi laddove possono essere utilizzati materiali da processi di recupero e riciclo.
Riutilizzo di terra da scavo Utilizzo di inerte proveniente da demolizione e riciclo per la costituzione di conglomerati. Utilizzo di laterizio tritato da processi di recupero per l’idraulicizzazione dei leganti aerei (coccio pesto).
Indicatore Percentuale volumetrica di materiale e prodotti provenienti da processi di recupero/riutilizzo rispetto alla volumetria globale dell’intervento.
%/m3 totali
Verifica
Metodo di calcolo
Al fine di poter verificare il criterio è necessario che nel computo metrico venga indicato il volume in metri cubi di materiali e prodotti provenienti da recupero/riutilizzo. Deve inoltre essere indicato il volume complessivo degli elementi edilizi utilizzati durante l’intervento (tetto, pareti, solai, pavimenti, vespai, tramezzi, intonaci, serramenti ecc.) per la corretta elaborazione del rapporto percentuale (viene considerato anche la percentuale di materiale da riciclo contenuto nei prodotti come da prescrizioni CAM Edilizia).
Volume totale dell’intervento (ristrutturazione/ex novo, comprensivo di eventuale terra da scavo) diviso con il volume costituito dagli elementi provenienti da processi di recupero/riutilizzo.
Valutazione del criterio Riutilizzo di terra da scavo/inerti e/o di componenti edili da demolizione/recupero presente
>30%
Non presente
<30%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento C.3.3 e B.4.6) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.4 Specifiche tecniche dei componenti edilizi ( 2.4.1.2 Materia recuperata o riciclata )
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.1b Il recupero di strutture esistenti tramite interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo Obiettivo
Esempi
Evitare, laddove possibile, la demolizione del patrimonio costruito esistente.
Scegliere l’intervento di recupero piuttosto che la demolizione e ricostruzione (laddove la valutazione costobeneficio lo permette).
Garantire la valorizzazione delle costruzioni preesistenti, e premiare la conservazione del tessuto tipologico.
Indicatore Garantire il recupero di strutture o volumetrie preesistenti ai fini di ottenere un risparmio di risorse e il mantenimento tipologico - architettonico locale.
%/tot. m2
Verifica
Metodo di calcolo
Al fine di poter verificare il criterio è necessario che nel computo metrico venga indicato la superficie in metri quadrati del preesistente e della superficie di progetto.
Calcolo della percentuale di superficie di costruzione preesistente recuperata sul totale della superficie di progetto.
Valutazione del criterio
%
Presente
>60%
Non presente
<60%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento A.1.5 Riutilizzo del Territorio ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 :2.2.3 Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli, 2.2.4 Conservazione dei caratteri morfologici.
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.1c Il riutilizzo del territorio (solo costruzione ex novo) Obiettivo Favorire, durante un intervento di costruzione ex-novo, il recupero di impronte di insediamenti preesistenti, di sagoma di edificio preesistente in pianta, od occupazione di suolo preesistenti documentata, al fine di evitare ulteriore consumo di territorio, o lo spostamento di volume.
Esempi Utilizzo di infrastruttura antropica esistente con rifunzionalizzazione e integrazione nel contesto (viabilità, aie, aiuole, corti, verande etc.).
Indicatore Recupero di tracce di insediamento preesistenti (manufatti agricoli ed abitativi) laddove funzionalmente compatibile, anche attraverso la demolizione e ricostruzione sulla stessa sagoma, se giustificata dopo attenta valutazione costo beneficio - da illustrare con una relazione tecnica dedicata, completa di documentazione aerofotografica.
%/ m2 esistente
Verifica
Metodo di calcolo
Calcolo della percentuale di incidenza di recupero volumetria/impronta preesistente, come da criterio di riferimento.
Superficie totale di occupazione di suolo per l’utilizzo precedente in rapporto con la superficie globale dell’intervento ex novo.
Valutazione del criterio
%
Presente
>60%
Non presente
<60%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento A.1.5 Riutilizzo del Territorio ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 :2.2.3 Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli, 2.2.4 Conservazione dei caratteri morfologici.
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile
1.2 L’utilizzo di materiali naturali della Bioedilizia Obiettivo Ridurre il consumo di materiali da fonti non rinnovabili. Promuovere l’utilizzo di materiali sani naturali privi di elementi tossici, nocivi per la salute. Promuovere l’utilizzo di materiali a bassa impronta ambientale e valutazione LCA favorevole.
Esempi Utilizzo di materiali ad elevata eco-compatibilità a base di risorse minerali, vegetali, animali senza processi di sintesi (esclusi sintesi ecologica «bio-based» tipo amido di mais, micelio etc).
Indicatore Percentuale, sulla volumetria globale dell’intervento, di materiali naturali/ «bio-based» utilizzato da fonti rinnovabili a bassa impronta ambientale e valutazione LCA favorevole.
Verifica Al fine di poter verificare il criterio è necessario che nel computo metrico venga indicato il volume in metri cubi di materiali e dei prodotti naturali utilizzati. Deve inoltre essere indicato il volume complessivo degli elementi edilizi utilizzati durante l’intervento (tetto, pareti, solai, pavimenti, vespai, tramezzi, intonaci, serramenti ecc.) per la corretta elaborazione del rapporto percentuale.
Valutazione del criterio
%/m3 totali
Metodo di calcolo Volume totale, omnicomprensivo dell’intervento (ristrutturazione/ex novo) diviso con il volume costituito dai materiali naturali/«biobased» rinnovabili.
%
Presente
>40%
Non presente
<40%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.4.7, Materiali da fonti rinnovabili… ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.4 Specifiche tecniche dei componenti edilizi ( 2.4. )
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile
1.3 L’utilizzo di risorse provenienti dalla filiera territoriale Obiettivo
Esempi
Ridurre il consumo di risorse e materiali non provenienti dal territorio regionale e utilizzare materiali prodotti in impianti produttivi situati in Sardegna e costituiti principalmente da materie prime rinnovabili dell’Isola, per facilitare l’implementazione della logica dell’Economia circolare. Promuovere processi virtuosi di eco-innovazione e incentivare indotto economico locale. Evitare trasporti pesanti che generano emissioni di CO2 –in quanto l’indicatore è dato dal peso non dal volume.
Utilizzo di materiali naturali territoriali a base di risorse minerali, vegetali: il laterizio, il sughero, la lana di pecora, la canna, le calci naturali, il legno locale, la perlite etc… Corretta rievocazione di tipologie morfologiche, derivanti dall’utilizzo congruo di materiali naturali locali e tecnologie tradizionali.
Indicatore Percentuale sul volume globale dell’intervento, di materiale prodotti con materie prime naturali rinnovabili provenienti dalla filiera territoriale della Sardegna.
%/m3 totali
Verifica
Metodo di calcolo
Al fine di poter verificare il criterio è necessario che nel computo metrico venga indicato il volume utilizzato in metri cubi di materiale e di prodotti naturali della filiera territoriale sarda. Deve inoltre essere indicato il volume complessivo degli elementi edilizi utilizzati durante l’intervento (tetto, pareti, solai, pavimenti, vespai, tramezzi, intonaci, serramenti ecc.) per la corretta elaborazione del rapporto percentuale.
Volume totale, omnicomprensivo dell’intervento (ristrutturazione/ex novo) diviso con il volume costituito dai materiali naturali della filiera territoriale sarda.
Valutazione del criterio
%
Presente
>30%
Non presente
<30%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.4.8 Materiali locali ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.4 Specifiche tecniche dei componenti edilizi
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.4.a L’impiego di soluzioni bioclimatiche per la climatizzazione naturale degli edifici nel periodo invernale Obiettivo
Esempi
Garantire il preriscaldamento Invernale attraverso l’apporto solare con una corretta esposizione prevalentemente a Sud (o Sud/Est, Sud/Ovest) attraverso la realizzazione di una serra solare dedicata o di una percentuale minima del 40% di superficie vetrata (vetrata solare) prevedendo nel contempo sistemi di prevenzione al surriscaldamento estivo.
Preriscaldamento passivo con apporti gratuiti attraverso l’uso di una serra solare o di vetrature di apporto solare passivo.
Indicatore Efficienza delle soluzioni bioclimatiche adottate espressa in percentuale ottenibile relativa al fabbisogno energetico globale nel caso della serra solare dedicata, del 40 % di superficie vetrata nel caso della vetrata solare.
Verifica Calcolo del fabbisogno energetico globale, calcolo della produzione di energia dei sistemi bioclimatici utilizzati, calcolo della percentuale dell’apporto solare passivo per il preriscaldamento invernale (serra solare) del 40 % di superficie vetrata (vetrata solare), con contestuale dimostrazione della presenza di sistemi di prevenzione del surriscaldamento estivo.
Valutazione del criterio
% / Epgl (serra solare) o 40% superficie della superficie vetrata complessiva (vetrata solare).
Metodo di calcolo Rapporto fra apporto solare passivo e fabbisogno energetico globale per riscaldamento.
%
Presente
>15%/>40%
Non presente
<15%/<40%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento: - ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 Riferimento calcolo serra solare
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.4.b L’impiego di soluzioni bioclimatiche per la climatizzazione naturale degli edifici nel periodo estivo Obiettivo
Esempi
Garantire il raffrescamento naturale attraverso l’utilizzo di sistemi passivi di ventilazione naturale, scambio geotermico e di elementi aggettanti o schermanti per l’estate. Utilizzo di tecnologie costruttive per l’involucro opaco ad alta inerzia termica per ottenere un elevato sfasamento termico e generare comfort estivo come da modello Abitare Mediterraneo. Incentivare le prestazioni di assorbimento dei carichi interni attraverso un elevata capacità termica areica.
Utilizzo di tetto ventilato, facciata ventilata. Predisposizione per un corretto raffrescamento notturno. Sistemi di ombreggiatura. Sistemi di scambio geotermico terra-aria.
Indicatore Presenza di soluzioni bioclimatiche (multicriterio).
Si/No
Verifica Presenza o meno di soluzioni bioclimatiche per la climatizzazione naturale degli edifici post operam.
Valutazione del criterio Presenza di ventilazione trasversale per l’ottimizzazione del raffrescamento notturno o sistemi di scambiatore terra aria
Si/No
Sistemi di schermatura solare (involucro opaco/trasparente)
Si/No
Elevato sfasamento termico dell’involucro (> 10 h)
Si/No
Presenza di elevata capacità termica areica dell’involucro interno (>40 kJ/m2K ) per assorbimento carichi interni
Si/No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento : B.6.4 Controllo della Radiazione solare, D.2.1 Efficacia della Ventilazione naturale) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 2.2.6 Riduzione dell'impatto sul microclima e dell'inquinamento atmosferico, 2.3.2 Prestazione energetica, 2.3.5.3 Dispositivi di protezione solare
1. L’adozione di sistemi di Edilizia sostenibile 1.5 Il comfort indoor sotto il profilo acustico e della qualità dell’aria Obiettivo Garantire un elevata efficienza della ventilazione ed un’elevata permeabilità dei materiali, intonaci/finiture utilizzati per assicurare una buona traspirabilità dell’involucro ed alta qualità dell’aria e garantire comfort acustico.
Esempi Ventilazione meccanica, raffrescamento notturno, scambio geotermico, intonaci/finiture in terra/calce.
Indicatore Classe acustica raggiunta. Presenza di finiture superficiali/materiali altamente traspiranti. Presenza della ventilazione meccanica controllata.
Classi/ Si/No , valore sd
Verifica
Metodo di calcolo
Comfort acustico: calcolo del miglioramento rispetto alla normativa vigente. Qualità dell’aria: materiali e finiture utilizzate per le superfici (intonaci e pitture traspiranti, verifica dell’indice di permeabilità Sd) Presenza della ventilazione meccanica controllata (VMC).
come da UNI PdR 13.1 | 2019 Il valore Sd si ottiene moltiplicando il valore µ per lo spessore del materiale.
Valutazione del criterio acustico Non presente Presente
Valutazione del criterio qualità dell’aria
Classe IV/III II,I
Si/No
Ventilazione meccanica controllata presente
Si
Ventilazione meccanica controllata non presente
No
Elevata permeabilità al vapore d’acqua (sd 0,02-0,2 m)
Si
Bassa permeabilità al vapore d’acqua (>sd 0,2 m)
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento : D.5.6 .Qualità acustica dell’edificio, D2.2 Qualità dell’Aria e ventilazione meccanica, ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017: 2.3.5.2 Aerazione naturale e ventilazione meccanica controllata 2.3.5.6 Comfort acustico
2. L’elevata efficienza energetica degli edifici 2.1 L’organismo edificio – impianto efficiente (indice di prestazione energetica globale non rinnovabile) Obiettivo
Esempi
Garantire un’elevata efficienza energetica dell’intervento di ristrutturazione o nuova costruzione con un miglioramento di almeno del 30% del fabbisogno di energia utile per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPgl,tot).
Corretta integrazione del sistema involucro – impianti.
Indicatore: Percentuale di riduzione dell'indice di prestazione energetica non rinnovabile (rapporto percentuale tra l'indice di energia primaria globale non rinnovabile dell’edificio EPgl,nren e il corrispondente valore dell'edificio di riferimento EPgl,nren, rif,standard (2019/21) utilizzato per il calcolo della classe energetica).
% di riduzione rispetto a EPgl,nren, rif,
Verifica:
Metodo di calcolo:
Calcolo del fabbisogno energetico globale non rinnovabile, (il 70% di percentuale di riduzione corrisponde ad una diminuzione del 30% effettivo rispetto al valore di riferimento).
UNI/TS 11300
Valutazione del criterio
Percentuale di riduzione
Non presente
< 70%
Presente
>70%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.1.2) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.3.2 Prestazione energetica , 2.3.3 Approvvigionamento energetico.
2. L’elevata efficienza energetica degli edifici 2.2a La sostenibilità ambientale dell’involucro edilizio altamente prestante nell’intervento di ristrutturazione edilizia e/o manutenzione straordinaria Obiettivo
Esempi
Incentivare l’utilizzo di materiali o prodotti prevalentemente naturali sardi, per garantire elevate prestazioni e sostenibilità dell’involucro ottenuti post intervento, con un miglioramento di almeno del 30% del fabbisogno di energia utile per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPgl,tot) rispetto all’edificio di riferimento, come definito dalla scheda precedente 2.1.
Scelta di materiali della filiera territoriale per i lavori legati all’efficientamento energetico dell’involucro
Indicatore Percentuale di volume rappresentante la parte di materiale locale utilizzata per l’involucro esterno o confinante con ambienti non riscaldati.
%/tot m3
Verifica
Metodo di calcolo
Indicazione nel computo metrico del volume espresso in metri cubi dei materiali naturali prodotti nella filiera territoriale sarda, utilizzati per la coibentazione dei componenti dell’involucro (copertura, pareti perimetrali, solai controterra e pavimenti, vespai, tramezzi, intonaci, ecc..) o per la sostituzione dei serramenti.
Volume totale, omnicomprensivo dell’intervento diviso con il volume costituito dagli elementi provenienti da filiera territoriale sarda (UNI/TS 11300).
Valutazione del criterio
%
Presente
>50%
Non presente
<50%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.4.8 Materiali locali) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.2.6 Riduzione dell'impatto sul microclima e dell'inquinamento atmosferico.
2. L’elevata efficienza energetica degli edifici 2.2b La sostenibilità ambientale dell’involucro edilizio altamente prestante nell’intervento di costruzione ex novo Obiettivo
Esempi
Incentivare l’utilizzo di materiali o prodotti prevalentemente naturali sardi, per garantire elevate prestazioni e sostenibilità dell’intervento di nuova costruzione – con un miglioramento di almeno del 30% del fabbisogno di energia utile per il riscaldamento e per il raffrescamento (EPgl,tot) rispetto all’edificio di riferimento come definito dalla scheda precedente 2.1.
Scelta di materiali della filiera territoriale per i lavori legati alla parte che garantisce alte prestazioni energetiche dell’involucro ex-novo.
Indicatore Percentuale di volume rappresentante la parte di materiale territoriale utilizzata per l’involucro rivolto verso l’esterno o confinante con ambienti non riscaldati.
%/tot m3
Verifica
Metodo di calcolo
Indicazione nel computo metrico del volume espresso in metri cubi dei materiali naturali prodotti nella filiera territoriale sarda utilizzati per la coibentazione dei componenti dell’involucro (copertura, pareti perimetrali, solai contro-terra e pavimenti, vespai, tramezzi, intonaci, ecc..) o per la sostituzione dei serramenti.
Volume totale, omnicomprensivo dell’intervento diviso con il volume costituito dagli elementi provenienti da filiera territoriale sarda (UNI/TS 11300).
Valutazione del criterio Presente
>40%
Non presente
<40%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.4.8) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017.
2. L’elevata efficienza energetica degli edifici
2.3 L’intervento su singoli componenti edili opachi e trasparenti Obiettivo
Esempi
Efficientare i singoli componenti edilizi in assenza di un intervento complesso di riqualificazione energetica. Garantire elevate prestazioni dell’involucro opaco e trasparente, rispettando comunque i limiti di riferimento per interventi sui singoli componenti edilizi come da DM Requisiti Minimi del 26 Giugno 2015.
Sostituzione di infissi. Efficientamento di tutto l’involucro o di solo un elemento dell’involucro disperdente.
Indicatore Abbassamento del valore della trasmittanza «U» del 30% rispetto alla situazione di partenza in caso di intervento su singolo componente edilizio dell’involucro esterno: chiusure verticali, elementi orizzontali o inclinati di copertura, solai contro-terra o su vespai areati, elementi trasparenti.
U=W/m2K
Verifica
Metodo di calcolo
Calcolo della differenza (in percentuale) della trasmittanza dell’elemento di involucro opaco o trasparente fra la situazione ante operam e post operam.
UNI/TS 11300
Valutazione del criterio
%
Presente
>30%
Non presente
<30%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.4.8) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.3.2 Prestazione energetica
2. L’elevata efficienza energetica degli edifici 2.4 L’impiego di energie rinnovabili verso livelli nZEB in ambito mediterraneo Obiettivo
Esempi
Incentivare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per coprire il fabbisogno energetico locale termico, elettrico e di acqua calda sanitaria, invernale ed estivo, posizionate in aderenza o nelle immediate prossimità del fabbricato, in modo da disincentivare ulteriormente l’uso di altro suolo/ risorse non territoriali. L’utilizzo di biomassa territoriale come la legna, residui agricoli, o cippato (non di pellet perché non appartenente alla filiera territoriale) viene considerata ammessa soltanto attraverso sistemi di combustione che raggiungono almeno l’85% di efficienza.
Posizionamento di pannelli solari FV e termici sulle falde di copertura del fabbricato o su pergole posizionate nelle immediate vicinanze. No Stufe a pellet. No camino aperto (rendimento energetico ca. 30%). Si termocamino (>85%) e caldaie a fiamma rovescia.
Indicatore Presenza di risorse territoriali rinnovabili utilizzate per la copertura del fabbisogno energetico invernale ed estivo pari o superiore al 90%.
Si/No
Verifica
Metodo di calcolo
Relazione di calcolo che attesti la copertura del fabbisogno dei sistemi a pompa di calore del 90% con impianto fotovoltaico per le tre categorie citate nel titolo: elettrico acqua calda (e/o pannello solare termico) e termico, oltre a specificare la scheda tecnica dell’erogatore di calore caldaia a biomassa se presente, che evidenzi la resa in %.
Calcolo del fabbisogno termico, elettrico e di acqua calda sanitaria per il periodo invernale ed estivo come da normativa UNI/TS 11300.
Valutazione del criterio Presente
> 90%
Non presente
< 90%
Riferimenti normativi: DECRETO LEGISLATIVO 3 marzo 2011, n. 28 | UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.3.2/B3.3) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.3.2 Prestazione energetica, 2.3.3 Approvvigionamento energetico
3. La gestione sostenibile delle risorse idriche
3.1 L’utilizzo di impiantistica di risparmio idrico Obiettivo
Esempi
Ridurre il consumo idrico attraverso l’adozione di sistemi di erogazione a risparmio idrico.
Utilizzo di riduttori / aeratori di flusso,
Ridurre il consumo di acqua potabile in bottiglie di plastica con conseguente riduzione dello smaltimento di imballaggi in PET, attraverso l’adozione di sistemi di potabilizzazione dell’acqua.
Implementazione di sistemi di potabilizzazione domestica, Depuratori/addolcitori sistemi di filtraggio ad osmosi inversa.
Indicatore Percentuale di incidenza dei riduttori di flusso sul totale di erogatori di acqua installati (min. dell’80%), Presenza di impianto di potabilizzazione/depurazione.
Si/No
Verifica Inventario delle misure di risparmio idrico adottate Scheda tecnica dell‘impianto di potabilizzatore.
Valutazione del criterio Sistemi di erogazione a risparmio idrico < 80%
No
Sistemi di erogazione a risparmio idrico > 80%
Si
Impianto di potabilizzazione non presente
No
Impianto di potabilizzazione presente
Si
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione, B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : Riduzione dell'impatto sul sistema idrografico superficiale e sotterraneo.
3. La gestione sostenibile delle risorse idriche 3.2 La permeabilità delle superfici esterne di pertinenza Obiettivo
Esempi
Favorire elevati livelli di permeabilità del terreno circostante per un corretto assorbimento delle acque meteoriche che possano garantire l’alimentazione naturale della falda acquifera.
Finiture esterne permeabili come la ghiaia o la pavimentazione drenante realizzata con leganti cementizi ad elevata granulometria che garantiscono permeabilità alle acque meteoriche ed elevata capacità drenante.
Indicatore Grado di permeabilità del terreno di pertinenza (se presente).
%
Verifica Calcolo della percentuale di terreno permeabile sul totale di superficie del lotto di pertinenza dell’immobile.
Valutazione del criterio
Percentuale
Presente
>60%
Non presente
<60%
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento C.4.3 – permeabilità del suolo ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.2.3 Riduzione del consumo di suolo e mantenimento della permeabilità dei suoli, 2.2.7 Riduzione dell'impatto sul sistema idrografico superficiale e sotterraneo.
3. La gestione sostenibile delle risorse idriche
3.3 L’utilizzo di sistemi di depurazione naturale/di sistemi duali Obiettivo
Esempi
Favorire sistemi di depurazione naturale al fine di alleviare il carico organico e batteriologico sui sistemi di depurazione comunali e privati. Implementare sistemi duali per la separazione delle acque grigie da quelle nere.
Sistema di fitodepurazione, Utilizzo di pozzi sgrassatori, biodigestori.
Indicatore Depurazione naturale in situ. Presenza di sistemi duali con pre-smaltimento.
Si/No
Verifica Illustrazione dei sistemi naturali di depurazione/presmaltimento con codificazione secondo il riferimento da allegare sulla tipologia di sistemi ammessi.
Valutazione del criterio Presente
Si
Non presente
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione, B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione C.4.3 – permeabilità del suolo ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : Riduzione dell'impatto sul sistema idrografico superficiale e sotterraneo
3. La gestione sostenibile delle risorse idriche
3.4 L’utilizzo di sistemi di accumulo idrico Obiettivo
Esempi
Ridurre il consumo di risorse idriche perveniente dalla rete di distribuzione territoriale per l’irrigazione. Favorire la raccolta di acqua piovana, il recupero e riutilizzo di acque depurate ai fini di incentivare il risparmio idrico anche per il riutilizzo delle acque piovane/depurate per gli sciacquoni, irrigazione, lavaggio.
Presenza di contenitori/cisterne di ritenzione idrica di accumulo/recupero di acqua piovana proveniente dalle falde di copertura.
Indicatore Presenza di sistemi di recupero/riciclo/riutilizzo e di accumulo idrico sulla proprietà.
Si/No
Verifica: Presenza di sistemi di recupero/riciclo/riutilizzo e di accumulo (codificazione secondo riferimento da allegare sulla quantità minima di capienza in base ad abitante equivalente).
Valutazione del criterio Presente
SI
Non Presente
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione, B.5.1 – acqua potabile per usi irrigazione C.4.3 – permeabilità del suolo ) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.2.7 Riduzione dell'impatto sul sistema idrografico superficiale e sotterraneo, 2.2.8.2 Raccolta, depurazione e riuso delle acque meteoriche
4. La valorizzazione paesaggistica e la Sostenibilità territoriale
4.1 Le tecnologie e i materiali tradizioni locali Obiettivo
Esempi
Favorire la conservazione degli elementi tipologici tradizionali. Valorizzare soluzioni semplici ed autentiche. Evitare forzature stilistiche snaturanti senza legame storico con il territorio.
Arredi esterni, strutture ombreggianti, barbecue, pergole, ombrai, gazebo con tipologia stilistica legata al contesto da promuovere l’utilizzo di: làdiri, pietra locale e cannicciato. Da evitare finiture decorative con finta muratura a vista.
Indicatore Presenza di soluzioni basate su tecnologie e materiali tipologicamente congrui.
Si/No
Verifica Catalogo di soluzioni ammesse (materiali, tipologie).
Valutazione del criterio Presente
Si
Non presente
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento ---) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 2.2.1 Inserimento naturalistico e paesaggistico.
4. La valorizzazione paesaggistica e la Sostenibilità territoriale
4.2 Le tipologie delle delimitazioni delle pertinenze esterne Obiettivo 1
Esempi
Utilizzo esclusivo di vegetazione autoctona e coerente con l’ambito naturalistico di riferimento (4.2).
Finiture decorative con finta muratura a vista, Elementi di arredo pertinenziale (pergole e simile) con tipologia stilistica non legata al contesto.
Obiettivo 2 Demolizione delle recinzioni in blocchi di cemento, in rete o elementi prefabbricati, e ricostruzione con muratura tradizionale a secco con pietra locale, cannicciati ecc.
Indicatore Presenza di soluzioni morfologicamente congrue con il contesto tipologico, presenza di elementi di delimitazione, parcellizzazione e separazione di confini incoerenti con la tradizione costruttiva locale da demolire.
Si/No
Verifica Catalogo di soluzioni ammesse (materiali, tipologie).
Valutazione del criterio: Presente (obiettivo 1)
Si
Non presente (obiettivo 1)
No
Presente (obiettivo 2)
Si
Non presente (obiettivo 2)
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento ---) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 2.2.1 Inserimento naturalistico e paesaggistico.
4. La valorizzazione paesaggistica e la Sostenibilità territoriale
4.3 La gestione del verde Obiettivo
Esempi
Favorire la conservazione e la promozione delle specie autoctone a discapito delle specie alloctone invasive, senza recare danno agli habitat e alle specie animali e vegetali presenti. Secondo il piano del verde del comune, se presente o, se assente, secondo le serie vegetazionali.
Eradicazione di Eucaliptus, Acacia saligna Ailantus altissimum, Buganville, Palma (eccetto Chamerops Humilis - palma Nana), Carpobrotus achinaformis e Carpobrotus edulis.
Indicatore Piantumazioni autoctone congrue con il contesto tipologico. Soluzioni morfologicamente congrue con il contesto tipologico.
Si/No
Verifica Catalogo di soluzioni ammesse (nella pagina accanto).
Valutazione del criterio: Presente
Si
Non presente
No
Riferimenti normativi: UNI/PdR 13.1:2019 Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale ITACA , Ente Italiano di Normazione (Criterio di riferimento C.6.8 Effetto Isola di Calore) | PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013 | CAM Edilizia 2017 : 2.2.2 Sistemazione aree a verde.
Legenda delle serie di vegetazioni
4. La valorizzazione paesaggistica e la Sostenibilità territoriale
4.4 La gestione sostenibile degli ambiti territoriali Obiettivo 1
Esempi
Valorizzazione della sostenibilità ambientale territoriale attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili per l’illuminazione delle aree esterne.
Impianto di illuminazione alimentato da fonti di energia rinnovabile. Corpi illuminanti con pannellino FV integrato. Colonnine per la mobilità elettrica.
Obiettivo 2 Realizzazione di colonnine per mobilità elettrica, anche con carattere ad isola (impianti off grid) e attrezzature affini.
Indicatore Tecnologie e materiali tipologicamente idonei al contesto di intervento, per impianti di illuminazione esterna basati sull’utilizzo di energia rinnovabile prodotta in loco.
Si/No
Presenza di equipaggiamento per la ricarica di mezzi elettrici (biciclette e/o simile) per mezzi aziendali/privati/turistici.
Verifica Catalogo di soluzioni ammesse (materiali, tipologie) Elenco di sistemi di illuminazione “eleggibili” ( eolico/ fotovoltaico/idroelettrico), Dichiarazione della funzionalità del sistema mezzo/stazione di carica accertata/collaudata (impianto certificato).
Valutazione del criterio: Presente (obiettivo 1)
Si
Non presente (obiettivo 1)
No
Presente (obiettivo 2)
Si
Non presente (obiettivo 2)
No
Riferimenti normativi: Utilizzare risorse territoriali per la costituzione di materiale da costruzione e nell’ambito principale dei CAM che con definiscono PAN GPP (D.I. 135 del 11.04.2008), revisione 2013.
Matrice di serie di vegetazioni per comune
Comuni
Serie di vegetazioni
Buggerru Carloforte Domus de Maria Domusnovas Fuminimaggiore Giba Gonnesa Masainas Nuxis Perdaxius Piscinas Pula San Giovanni Suergiu Santadi Sant’Anna Arresi Sant'Antioco Siliqua Teulada Tratalias Villamassargia Vallermosa Villaperuccio
1; 2; 11; 17; 28 3; 4; 7; 27 2; 9; 11; 28 11; 15; 17 1; 2; 11; 14; 17 1; 12; 17; 28 2; 12; 17; 28 1; 6; 12; 17 11; 14; 17 10; 12; 17 12; 17 2: 9; 11; 14; 15; 17; 24 2: 9; 11; 14; 15; 17; 24 11; 12; 14; 15; 17; 25 1; 6; 11; 12; 17; 28 3; 10; 27; 28 11; 14; 17; 24; 29 2; 8; 9; 11; 12; 17; 24; 28 10; 17; 29 10; 11; 17 11; 17 10; 17; 29
Glossario Agrifiliera Espressione intesa come la «filiera dell’agricoltura». Nelle presenti Schede tecniche il termine è utilizzato nel contesto del crescente interesse verso alcuni prodotti a valle del consumo per l’alimentazione, ovvero prodotti di risulta anche caratterizzati come «eccedenze», da valorizzare per un uso consapevole in Edilizia sostenibile come ad esempio: la paglia, la pula di riso, la canapa etc.
Bioedilizia Edilizia sostenibile, energeticamente efficiente e confortevole, priva di elementi tossici ed inquinanti per l’ambiente e per l’essere umano, con particolare attenzione alla scelta di materiali naturali, rinnovabili, possibilmente locali per evitare impatti ambientali legati alla fornitura/trasporto.
Eco-compatibilità Processo o approccio che garantisce un minor impatto ambientale in termini di inquinamento, utilizzo di risorse non rinnovabili e contestuale emissione di CO2.
Economia circolare Sistema economico che tende a sviluppare le basi necessarie per rigenerarsi da solo, basandosi sulla gestione sostenibile e l’impiego consapevole delle risorse territoriali energetiche e idriche, della materia prima, dei materiali e prodotti locali evitando in questo modo l’incidenza negativa dei trasporti ed incentivando una filiera produttiva locale in grado di generare indotto economico e garantendo sostenibilità ambientale.
Green economy Espressione inglese del concetto di Economia verde/Bioeconomia inteso come sistema economico eco-compatibile con impatto ambientale positivo che la distribuzione di beni e prodotti che risultano in un migliore benessere dell’essere umano a medio-lungo termine, oltre a permettere lo sviluppo sostenibile territoriale come definito nel rapporto Brundtland del 1987: «lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri».
Impronta ambientale Descrive l’impatto ambientale di un determinato processo produttivo o di trasporto legato ad un consumo energetico e conseguente emissione di anidride carbonica (CO2).
Glossario Materiale bio-based Dall’Inglese: materiali che sono basati sull’impiego di risorse rinnovabili naturali e « biologiche » in grado di sostituire materiali di sintesi come la plastica a base di petrolio, al fine di garantire una maggiore compatibilità ambientale. Paesaggio potenziale Il paesaggio potenziale è costituito dai macro-elementi naturalistici dei luoghi (copertura vegetale, corpi idrici, rocce e suoli) che precedono l’intervento antropico. Le dominanti ambientali, caratteristiche di ogni zona ambientale d’intervento, guidano le scelte operative e suggeriscono i riferimenti e le citazioni paesaggistiche più idonee per il contesto, in piena sintonia con gli elementi storico-edilizi dell’area (architetture abitative e materiali da costruzione). Retrofitting Espressione inglese utilizzata per indicare la riqualificazione degli edifici, intesa come intervento teso a migliorarne complessivamente le prestazioni energeticche e antisismiche. Serra solare Si tratta di uno spazio chiuso e vetrato, esposto alle radiazioni solari e orientato prevalentemente a sud, in modo da massimizzare l’apporto solare passivo in termini di energia termica che contribuisce al riscaldamento dell’edificio retrostante. La copertura può essere vetrata o opaca secondo la latitudine e le esigenze termiche. La serra è considerata un volume tecnico non riscaldato da una fonte energetica diversa dal sole. Non è da intendersi quindi come un ambiente dove soggiornare in modo continuativo, in quanto funge da apporto solare, durante il giorno, nel periodo invernale e durante le mezze stagioni. Sono da prevedere sistemi di apertura e di ombreggiatura per evitare il surriscaldamento estivo. Soluzioni bioclimatiche La progettazione di un edificio bioclimatico si basa sull’abbinamento dei fattori climatici favorevoli ad esempio captando energia solare in inverno per il preriscaldamento e veicolando flussi di ventilazione naturale in estate per il raffrescamento, con la capacità di alcuni materiali di conservare le condizioni favorevoli all’interno dell’edificio. Le soluzioni bioclimatiche riescono in questo modo ad immagazzinare calore dell’apporto solare in inverno e trattenere il fresco notturno in estate. Nello stesso tempo riescono a ostacolare i fattori climatici sfavorevoli ad esempio isolando termicamente l’interno dall’esterno in inverno, o schermando la radiazione solare in estate per evitare il surriscaldamento, senza ricorrere a integrazioni impiantistiche costose ed energivore ma attingendo a fenomeni fisici naturali, attraverso l’impiego dei cosiddetti Sistemi passivi.
Esempi di soluzioni bioclimatiche Estate: facciata ventilata che permette il raffrescamento dell’involucro, pergole bioclimatiche per l’ombreggiatura delle pertinenze esterne, tetto ventilato, schermature solari fisse e mobili per evitare il surriscaldamento, pozzo canadese per il raffrescamento passivo degli ambienti interni attraverso uno scambiatore termico terra-aria. Inverno: muro di trombe, serra solare, e vetrate solari per assicurarsi guadagni solari, muro di accumulo termico per garantire massa termica che permette di accumulare i guadagni solari. Sistema autopoietico Sistema territoriale su piccola scala che ridefinisce continuamente se stesso si sostiene e si riproduce dal proprio interno. Sistemi passivi Sistemi di climatizzazione (riscaldamento, raffrescamento e ventilazione ) che si basano sull’utilizzo di fenomeni fisici piuttosto che sull’impiego di ausili elettrici o meccanici che presuppongono un consumo energetico esterno. I Sistemi passivi non consumano energia e si distinguono quindi dai sistemi «attivi» energivori. Vedasi anche Soluzioni bioclimatiche (pagina precedente). Sick Building Syndrome La sindrome dell’edificio malato, è un effetto patologico risultante dal soggiorno in ambienti chiusi e inquinati da sostanze tossiche. A seguito dell’utilizzo di agenti sintetici nel settore delle costruzioni (solventi, fenoli, formaldeidi) e materiali costruttivi non traspiranti (cemento, bitumi, siliconi etc) oltre a criticità di messa in opera (esposizione incorretta, presenza di ponti termici, creazione di muffe etc) si sono osservati effetti collaterali negativi sulla salute dell’essere umano.
Glossario Trovanti lapidei Pietre e pietrame che si trova in situ e viene utilizzato per la costruzione, senza fare appello alla pietra proveniente da apposite cave di estrazione (sono detti anche massi erratici). Esempio: “Le murature lapidee sono essenzialmente realizzate con trovanti di granito e scisto di differenti proporzioni e dimensioni, apparecchiati ad opera incerta o con corsi sub-orizzontali. In numerosi insediamenti dispersi del Sulcis si ricorre sia alla tecnica del muro misto di trovanti in granito e scisto ai piani terra.” Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna, 2009. VOC Volatile Organic Compounds (in inglese) Composti Organici Volatili – COV (in italiano). Si sviluppano all’interno degli edifici a seguito della messa in opera di prodotti e materiali di costruzione e di finitura, o di arredamento, ma anche a causa della presenza di gas naturali potenzialmente nocivi come il radon , o a seguito dell’utilizzo di prodotti come i detergenti, gli insetticidi e simili. Per evitare l’incidenza negativa che rappresentano i VOC negli ambienti chiusi è importare garantire una costante ventilazione naturale (apertura degli infissi) o meccanica, utilizzando appositi filtri.
X-Lam/Cross-Lam Tecnologia costruttiva che assembla lamelle di legno incollate incrociando gli strati in modo tale da rendere il pannello strutturalmente resistente. Si possono costituire elementi portanti verticali e orizzontali, presagomando degli elementi che vengono assemblati «a secco»in cantiere, attraverso idonei sistemi di avvitatura completi di nastrature e sigillature a tenuta d’aria.