La famiglia Transylvania

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PIETRO CLEMENTI

disegni di Valerio Chiola

UAO Universale d’Avventure e d’Osservazioni

Pietro Clementi

La famiglia Transylvania disegni di Valerio Chiola con la collaborazione di Tania Occhipicca per la colorazione

dello stesso autore: Non è colpa della cicogna La favolosa favola della fatina…

ISBN 979-12-221-0188-0

Prima edizione settembre 2023

ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2027 2026 2025 2024 2023

© 2023 Carlo Gallucci editore srl - Roma

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A mia moglie Elena, la stessa essenza della mia esistenza

Transylvania La famiglia

disegni di Valerio Chiola

PIETRO CLEMENTI

PROLOGO

C’era una volta, tantissimo tempo fa, in un regno lontano lontano chiamato Transilvania, un bellissimo castello, abitato da un simpatico signore, il conte DRACULA , amato e benvoluto da tutti per la sua estrema gentilezza d’animo.

All’età di trent’anni però il conte fu morso al collo da un pipistrello rarissimo, che lo trasformò in un VAMPIRO: un mostro che BEVE IL SANGUE delle sue

vittime per rimanere giovane e non morire MAI. Solo tre cose possono uccidere un vampiro, BAMBINI: una pallottola d’argento , un paletto nel cuore

e… – non si è mai capito per quale stranissima ragione – L’AGLIO .

Anni dopo il conte si sposò con una bellissima donna dai capelli corvini, Suspiria, ed ebbe due figlie, Ella , diminutivo di Vampirella, e la piccola e dolce… (be’, si fa per dire…) Nefi . Con il passare del tempo le bambine crescevano felici in compagnia di zio Frank , nonna-lupo , la zia mummia e il fantasma formaggino .

Un brutto giorno però Suspiria si addormentò per sempre dopo avere assaggiato per errore… una bruschetta all’aglio. Da allora il conte divenne molto protettivo con le sue figlie. Ma una volta diventata grande, Ella volle a ogni costo lasciare la Transilvania per andare a studiare in Inghilterra … Immaginate, bambini, che grande dolore fu per il padre… E come potrà reagire ora alla notizia che la sua adorata ragazza si è innamorata e si vuole sposare con un semplice umano, Finn, il figlio dell’aristocratico più buffo e fifone di tutta

Londra: Jack Tripper !

1 Casa Tripper

“Era una notte buia e tempestosa…”

Ehm... in realtà no! Voglio dire: di solito è così che cominciano tutte le storie

horror che si rispettino. Invece, la nostra storia horror, comunque superpaurosa, ha inizio non in una notte di tempesta, ma in un pomeriggio con un sole bellissimo e un cielo azzurro azzurro… Non siamo però in un paesino del Sud Italia: siamo a Londra, dove – mi perdonino gli inglesi, ma lo sanno tutti – piove sempre e il cielo è grigio grigio. Per uno strano caso in quella domenica di fine ottobre sembra di essere in primavera.

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Ebbene, in una via londinese del centro londinese, tra tanti bei palazzi londinesi, c’è la casetta tipica londinese del nostro protagonista che, nonostante siano passate ben 18 ore londinesi da quando ha detto “buonanotte”, dorme ancora nel suo letto… londinese. Sì, bambini, in pieno pomeriggio Jack Tripper ronfa pesantemente spiaccicato a pancia sotto, con gambe e braccia aperte come se fosse precipitato dal ventesimo piano di un palazzo, nel suo pigiamone con i porcellini rosa disegnati su fondo blu, il moccio al naso. Ma all’improvviso un grido lo fa balzare in piedi di colpo.

«JAAACK! JAAACK! JAAACK!!!»

«SISSIGNORE» urla Jack, tutto assonnato, portando la mano destra a paletta sulla fronte come fanno i soldati quando vengono richiamati dal loro generale.

Eh sì, perché nonostante i suoi cin-

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quant’anni, il metro e ottanta di statura e i suoi centodieci chili (bambini, notate bene: centodieci chili!), Mr Tripper ha un comandante: la moglie Amanda.

Lui è italo-inglese: ha la mamma italiana e il papà inglese; e, si sa, agli italiani piace molto mangiare e mangiare tanto. A chi gli fa notare che si abbuffa un po’ troppo e che dovrebbe dimagrire, lui risponde: “E che mi importa?! Tanto l’amore della mia vita ormai l’ho trovato”.

L’amore della vita di Jack, nonché il suo “generale”, è Amanda; che, al contrario di lui, tiene molto alla sua splendida linea e al suo aspetto sempre elegante e curato.

Jack scende frettolosamente in salotto e dalla grande vetrata vede la moglie in giardino seduta a leggere un libro. La donna, dal viso scavato e severo, porta come sempre i capelli neri raccolti a cipolla (non che abbia una cipolla nei capelli,

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ma ha i capelli raccolti dietro a forma di cipolla, capito?) e sorseggia… Indovinate cosa, bambini? Esatto! Un tè inglese.

«Amanda, già in piedi?»

«Come già in piedi, caro?! Sono le quattro di domenica pomeriggio, pensavo fossi morto» risponde lei un po’ acida, con la voce decisa e dura delle signore londinesi.

«Ma, tesoro, lo sai che se non dormo quelle sedici-diciotto ore, mi sveglio sempre rimbambito»

«Ah, dormi poco… Allora è per quello!» scherza Amanda.

«Quello cosa?» chiede preoccupato Jack.

«Che sei così rincitrullito! Ma ti amo lo stesso» lo tranquillizza la moglie. «C’è il giornale di oggi, tieni!»

Mr Tripper comincia a sfogliare il “Times”. Dopo aver letto due o tre pagine, sbotta: «Non ci posso credere… Non ci

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posso proprio credere! Dove andremo a finire?! Ma hai visto il giornale, cara?»

«No, caro, a cosa ti riferisci?» risponde distrattamente Amanda, concentrata sul suo libro.

«C’è scritto che a Londra la criminalità è talmente aumentata che i ladri rubano in una casa su due del centro. Ti rendi conto? Ehhh?»

«Sì, caro» replica la moglie alzando gli occhi al cielo.

Jack preoccupato comincia a mangiarsi le unghie. «Ma sai cosa vuol dire? Che, se non hanno ancora rubato a casa del vicino, potrebbe capitare a noi! Uhhh, un ladro in casaaa… Magari un assassinooo!

È terribile! Non hai paura?… Non hai paura? NON HAI PAURAAA???»

«No» risponde tranquillissima Amanda chiudendo il libro e alzandosi per andare a curare le sue rose.

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Jack gira la testa di lato ed esclama: «Bambini! Sì, dico proprio a voi che state leggendo questo libro… Ma voi non avreste paura??? Non avete mai pauraaa???

Avanti! Rispondete! Avreste paura? Su, non fate i timidi! Rispondete a voce alta, anzi gridate! AVRESTE PAURAAA???»

Urla anche tu la tua risposta e, se vuoi, poi scrivila anche qui ………………………………………………

«Mi è parso di sentire un timido “no”. Come avete detto??? PIÙ FORTE! NON

VI SENTO! URLATE PIÙ FORTEEE!»

Dài, urla più forte la tua risposta!

«NOOO? Tutti coraggiosi siete, eh! Sì,

vi vedo… E va bene, anch’io non avrei paura…» e, girandosi verso Amanda,

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bofonchia: «Io sono un uomo tutto d’un pezzo e non ho paura di nienteee!»

Ma ecco che all’improvviso una voce possente d’uomo sopravviene da dietro di lui: «SORPRESAAAAAA!!!»

Jack sobbalza strillando: «AAAHHH, AIUTOOOOO!» Salta in aria e atterra in braccio ad Amanda…

Bambini, immaginate centodieci chili di uomo in collo a una donna alta sì quasi quanto lui, ma con molti chili in meno!

«AAAAAHHH!!! CHI È??? UN LADRO, UN ASSASSINOOOO??? Amanda, ti prego, difendimi, non mi abbandonare! Amanda, tu che sei sempre stata la più forte tra noi due, aiutami!»

Jack le prende la mano e con gli occhi

bassi la spinge verso quell’uomo davanti a lui. «Ladro, prendi lei. Sì, dobbiamo as-

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sicurare la prosecuzione della specie, mi dispiace ma sacrifico lei… PRENDI

«Papà!»

Eh già, perché il giovanotto che sta spaventando Mr Tripper in realtà non è altro che Finn, Finn Tripper, il figlio ventiduenne di Jack e Amanda! Anche se a vederlo non sembrerebbe! Finn è infatti molto più piccolo e magro di suo padre. Non si sa da quale antenato abbia ereditato la sua bassa statura. Dei suoi genitori ha solo lo sguardo vispo di Jack e il volto scavato di Amanda. Il padre non lo guarda e non lo ascolta, e continua terrorizzato a urlare: «Aiutooo! Risparmiaci, ladro! Abbiamo un figlio e nostro figlio è molto più affezionato a me…»

«Papààààà…»

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LEI, LADROOO!»
«Mi sembra quasi di sentirlo che mi chiama “papà”»

«Papààààà!!!»

Jack continua a delirare dalla paura come se parlasse a un fantasma: «Figlio miooo, ti sentooooo… Vedo una luce, vengo verso la luceee???»

«Papààààà…»

«Eccomi, figliolo, vengo verso la luceee». Amanda interrompe Jack con un pugno in testa. «E BASTAAA! È lui, è qui, è nostro figlio Finn».

Jack Tripper, un aristocratico italo-inglese, e sua moglie Amanda vengono invitati in uno sperduto castello della Transilvania per conoscere la famiglia di Ella, fidanzata del figlio Finn. Ma Jack non sa che il padre della promessa sposa è nientemeno che il conte Dracula, il quale farà di tutto per trasformarlo in vampiro…

Tra nonne-lupo innamorate, zietti che sembrano orchi, mummie e fantasmi, l’incontro-scontro tra le due famiglie vi farà morire… dal ridere, ovviamente!

Dallo spettacolo campione d’incassi

“Un vero e proprio horror comico per bambini che riesce a toccare, in maniera semplice, diretta e divertente, un tema attualissimo: il razzismo e la convivenza tra etnie e culture diverse”

Laura Mattioli, Il Messaggero

“Un Indovina chi viene a cena tra umani e vampiri”

Marco Togna, Teatrionline

Pietro Clementi (Roma, 1972) è autore teatrale, scrittore, compositore, regista e attore. Nel 2015 ha fondato la Compagnia “Un teatro da favola”, che con le sue rappresentazioni per le famiglie ha battuto tutti i record di presenze a Roma e Milano. Come Non è colpa della cicogna e La favolosa favola della fatina Scemarella, anche questo libro è illustrato dagli inconfondibili disegni di Valerio Chiola, il talentuoso fumettista romano chiamato tra l’altro da DC Comics a disegnare Scooby-Doo.

Consigliato dai7 ai99anni

«È tutto pronto. Non appena i Tripper berranno il mio sangue, diventeranno vampiri come noi!»

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