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Capitolo uno Quasi un’introduzione

«Jim Lovell?»

«In persona»

«Buongiorno signor Lovell, mi chiamo Karen Lester, sono una giornalista del “Time Magazine”»

«Buongiorno a lei»

«La contatto perché mi piacerebbe incontrarla. Come sa, ogni anno la nostra rivista attribuisce il titolo di uomo o donna dell’anno alla personalità che ha più influito sul mondo durante l’anno trascorso. In passato sono stati nominati uomini dell’anno Charles Lindbergh1, il Mahatma Gan- dhi, John Fitzgerald Kennedy e Martin Luther King»

1 Il primo uomo ad aver attraversato l’Atlantico in aereo in solitaria, nel 1927.

«Sì, lo so»

«La chiamo perché il “Time” l’ha scelta come uomo dell’anno 1968, naturalmente insieme a Frank Borman e Bill Anders. Mi piacerebbe tracciare un suo ritratto. Sarebbe disponibile per un incontro?»

«Lei non è la corrispondente del “Time Magazine” a Houston, se non sbaglio. Si occupa del programma spaziale?»

«No, lavoro in redazione, a New York. Sono una reporter e scrivo per la rubrica di costume e società. Ma, per il ritratto dell’uomo dell’anno, il caporedattore vuole un giornalista che abbia uno sguardo nuovo sull’argomento. E così ha incaricato me. Avrebbe un po’ di tempo da dedicarmi per un’intervista?»

«Ehm… sì. Possiamo farla al telefono?»

«Preferirei di no. Avrei bisogno di incontrarla dal vivo, di vedere dove lavora. Immagino che sarà sicuramente molto richiesto da quando è tornato sulla Terra, ma posso venire a trovarla alla NASA, a Houston?»

«Come desidera. Quando vorrebbe venire?»

«Prima possibile… giusto il tempo di prendere il biglietto aereo… Che ne dice di mercoledì pomeriggio?»

«Meglio giovedì mattina, alle 10. Vada alla reception dell’edificio 5 e chieda di me!»

«Perfetto. Ci vediamo giovedì alle 10. A presto, signor Lovell, e grazie».

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