N FO F A E L LA N I L L TE RO S A IA C GA
E D N RA A R T G S E A L RCH O
E D N RA A R ST G E A H L C OR
Grazie a H.M. per avermi dato il La. C.L.
Caroline Laffon La grande orchestra disegni di Gaia Stella traduzione dal francese di Camilla Diez ISBN 978-88-9348-802-0 Prima edizione italiana settembre 2019 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2023 2022 2021 2020 2019 © 2019 Carlo Gallucci editore srl - Roma Titolo dell’edizione originale francese: Le grand orchestre © 2018 La Martinière Jeunesse, un marchio di La Martinière Groupe - Parigi, Francia Stampato in Francia g a l l u c c i e d i t o r e . c o m Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.
ON F AF L E LA N L I L E T O S R IA CA A G
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SOMMARIO PICCOLE MUSICHE DAL MONDO
10
RITMO E CORPO
14
UN LUNGO VIAGGIO
18
A CORDE
22
TASTI E PEDALI
26
BASTA UN SOFFIO
30
UN PEZZETTINO DI LEGNO
34
GLI OTTONI
38
IL CANTO DEI POETI
42
A LEZIONE DI MUSICA
46
MUSICA, MAESTRO!
50
CHI SONO? RISPOSTE
54
PICCOLE MUSICHE DAL MONDO Le gocce di pioggia che cadono sulle foglie, il fuoco che crepita, il vento che fischia tra gli alberi, il rombo del tuono, lo scroscio di una cascata‌ In natura ci sono suoni dappertutto! Gli uomini primitivi ne scoprivano in continuazione e li consideravano fenomeni misteriosi. Si rendevano conto che con la voce potevano emettere suoni diversi, ma non sapevano come riprodurre quelli che sentivano intorno a loro. A volte, nei pressi di una grotta, in cima a una collina o in fondo a una vallata, le loro grida generavano un’eco. E questo li incuriosiva moltissimo.
COME GLI UCCELLI All’inizio gli uomini preistorici pensavano che i suoni provenissero dagli dèi o dagli spiriti. Poi, col passare del tempo, si accorsero che potevano imitarne alcuni con la bocca. Cambiando la posizione della lingua, dei denti o delle mani, riuscirono a produrne una grande varietà: gravi e acuti, brevi e lunghi… Se li emettevano uno di seguito all’altro, veniva fuori qualcosa di simile al canto degli uccelli: furono le prime musiche realizzate dagli uomini.
PRIMI STRUMENTI In molte zone del mondo, gli archeologi hanno ritrovato antichi fischietti, tra i primi strumenti utilizzati dagli uomini. Per fabbricarli usavano conchiglie, ossa, corna o piume di animali che vivevano a stretto contatto con loro: antilopi, stambecchi, cervi, camosci, renne, cavalli, tacchini, condor, cigni… I fischietti – le cui dimensioni influenzavano il tipo di suono emesso – venivano usati per dare il segnale di attacco o di ritirata nel corso di una battaglia, oppure per richiamare gli animali durante la caccia. 12
PICCOLE MUSICHE DAL MONDO
SETTE FORI
I fischietti furono via via perfezionati e trasformati in veri e propri flauti. Gli uomini vi praticarono fori e fessure per poterci soffiare dentro. Alcuni millenni dopo, a partire dal Rinascimento, il flauto dolce (detto anche flauto a becco o flauto diritto) diventò uno strumento molto diffuso. Ha sette fori nella parte anteriore, su cui il musicista posiziona le dita, e uno nella parte posteriore, da tappare con il pollice della mano sinistra. È comodo da trasportare ed è l’ideale per avvicinarsi alla musica.
CHI SONO?
PICCOLE MUSICHE DAL MONDO
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ACHEVÉ
SCO PR LE LO I GLI STR U RO S Sai q TOR MENTI M uali s IE E I USIC o LOR ALI, dagli no stati i O S U p uo ONI! ri la chi tarra mini? E c mi oggett e i h della fisarm lettrica? È i ha inven suonati ta v o Esplo nica è me ero che il to e deg ra l’unive rito di un successo li stru r b ment so della m ambino? i u di sic e di t utte l tutto il m a o e epo che! ndo
Consigliato dai ai anni
6 99