La sirenetta

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Dalla fiaba di Hans Christian Andersen

Hans Christian Andersen

Nelle acque cristalline del profondo oceano vive il Re del Mare con le figlie. La più giovane, pur di conquistare il cuore di un principe, chiede alla strega degli abissi di trasformarle la lunga coda di pesce in un paio di gambe affusolate. La piccola sirena si av ventura così sulla terra in cerca dell'amore, ma…

Stampato in Cina

galluccieditore.com

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ISBN 978-88-6145-584-9

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€ 16,00

disegni di Charlotte Gastaut

La petite sirène © 2005 Flammarion, per il testo e i disegni La sirenetta © 2013 Gallucci/Casterman

ISBN 978-88-6145-584-9 Prima edizione italiana settembre 2013 ristampa 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2017 2016 2015 2014 2013 © 2013 Carlo Gallucci editore srl Roma

Charlotte Gastaut

La sirenetta

Il classico di Hans Christian Andersen nell'elegante versione illustrata da Charlotte Gastaut.

La sirenetta dalla favola di Hans Christian Andersen disegni di Charlotte Gastaut traduzione di Alessandro Marcigliano

disegni di

traduzione di Alessandro Marcigliano

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dalla fiaba di Hans Christian Andersen disegni di Charlotte Gastaut

Per Alice, la mia sirena, Prudence, la mia sirenetta, e per mamma, che le cresce nelle vasche da bagno. C. G.

traduzione di Alessandro Marcigliano


Lontano, molto lontano all’orizzonte, il mare è più blu del fiordaliso, più limpido del cristallo, ma così profondo che è impossibile gettarvi l’ancora. In quelle acque cristalline guizzano migliaia di pesci colorati. Mille e mille fiori delicati fluttuano, cullati dalle onde gentili delle profondità marine. Laggiù viveva il Re del Mare. Era vedovo da molti anni e sua madre, ormai anziana, lo aiutava a crescere le figlie, sei deliziose principessine, tutte dotate di voci meravigliose. La più giovane era anche la più bella: aveva la pelle delicata di un candore abbagliante e gli occhi azzurri come il fondo dell’oceano. Al pari delle sorelle non possedeva né gambe né piedi, ma una lunga coda di pesce. La sirenetta amava sopra ogni altra cosa ascoltare i racconti della nonna sul mondo di lassù, dove vivevano gli esseri umani. Non smetteva di meravigliarsi che i fiori sulla terra fossero profumati e le foreste verdi. Come le sorelle, però, avrebbe potuto scoprire quel mondo sconosciuto soltanto al compimento del suo quindicesimo anno.



La prima a salire in superficie fu la sorella maggiore. Al suo ritorno raccontò della grande città, dove scintillavano migliaia di luci, del tintinnio delle campane, dell’allegro brusio degli uomini. L’anno dopo fu la volta della seconda. Quando tornò raccontò che per lei lo spettacolo più splendido era quello del tramonto, quando il cielo diventa tutto d’oro. Poi toccò alla terza, che descrisse foreste magnifiche, verdi colline e bimbi graziosi che sapevano nuotare anche senza avere una coda di pesce. La quarta sorella ammirò invece lo spettacolo del mare aperto, con le navi che passavano lontane, i delfini che facevano le capriole e le balene che spruzzavano schizzi d’acqua. Il turno della quinta sorella cadde in inverno. Vide fulmini incandescenti tuffarsi nel mare nero e illuminare montagne di ghiaccio.


Tutte, trascorso un mese dal ritorno, conclusero che nulla valeva il mondo di laggiÚ. La piÚ giovane, tuttavia, attendeva con impazienza il suo turno per scoprire quell’universo che tanto la attirava.



Finalmente la sirenetta compì quindici anni. Al crepuscolo, sollevò il capo fuori dall’acqua. Subito fu colpita da un grande veliero, scintillante di luci. Nuotò fino all’oblò del salone e vide una folla elegante. Il più bello era un giovane principe dai grandi occhi neri. Il principe stava festeggiando in allegria il suo sedicesimo compleanno. La sirenetta non riusciva a smettere di ammirarlo. All’improv viso, le onde si gonfiarono, si formarono grosse nuvole nere, si videro balenare i lampi. Stava per scoppiare una tremenda tempesta e il vascello cominciò a ondeggiare sul mare in collera. Ben presto l’albero maestro si spezzò come un fuscello e l’acqua penetrò nello scafo. La sirenetta vide il giovane principe sprofondare tra i flutti impetuosi. All’inizio fu felice che la raggiungesse; poi ricordò che gli esseri umani non possono vivere nell’acqua. Allora si tuffò e nuotò per raggiungere il principe che, sfinito, aveva rinunciato a lottare. La sirenetta gli sostenne il capo fuori dall’acqua e si lasciò andare con lui alla deriva.





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