Nat
e il segreto di Eleonora disegni di RĂŠbecca
Dautremer
Nat e il segreto di Eleonora disegni di Rébecca Dautremer adattamento italiano di Alessandro Marcigliano
Dal film di animazione Nat e il segreto di Eleonora disegni originali di Rébecca Dautremer soggetto di Anik Le Ray sceneggiatura di Anik Le Ray e Alexandre Révérend direttore scenografie Marco Martis regia di Dominique Monféry una produzione
ISBN 978-88-6145-683-9 Prima edizione negli Illustrati aprile 2010 Nuova edizione nelle Creste d’oro febbraio 2014 ristampa 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2018 2017 2016 2015 2014 © 2010 Carlo Gallucci editore srl Roma Stampato per conto dell’editore Gallucci presso Società Editoriale Grafiche AZ srl S. M. Buonalbergo (Vr) nel mese di febbraio 2014 galluccieditore.com Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro e del cd allegato può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.
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at e la sua famiglia passavano sempre le vacanze‌
…a casa di zia Eleonora, vicino al mare.
8
Nei pomeriggi estivi l’anziana signora leggeva al piccolo Nathaniel favole meravigliose. Bastavano poche frasi e il bambino si ritrovava a rincorrere Alice e il Bianconiglio nel Paese delle Meraviglie o a scappare con Pinocchio, inseguito dai Carabinieri.
9
Quest’anno, però, sarebbe stato diverso: zia Eleonora era partita “per il suo ultimo viaggio” e i libri avevano perduto la loro voce. La zia aveva lasciato in eredità ai genitori di Nat la vecchia casa sul promontorio. Ma c’era anche una sorpresa per Nat e sua sorella Angelica.
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La sera, nel salotto, il papà diede una lettera a Nat e ad Angelica. Quando Nat si emozionava non riusciva a leggere a voce alta. Allora Angelica gliela strappò impaziente dalle mani e lesse: «A te, Angelica, lascio la bambola di porcellana della vetrina. Ti sorprenderà, vedrai. A Nathaniel lascio tutto quello che si trova nella stanza segreta».
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Nat aveva visto spesso la zia sparire dietro quella “porta proibita”, ma non aveva mai saputo cosa ci fosse là dentro. Prese la chiave della stanza ed entrò, da solo. Dal buio emerse una BIBLIOTECA: centinaia di libri in scaffali alti fino al soffitto! Senza chi li leggesse, però, quei libri rimanevano muti per Nat.
Quella notte scoppiò un temporale. Nat fece un sogno inquieto: la casa, come una nave, rompeva gli ormeggi e veniva sballottata in un mare di libri in tempesta. Poi il vento cessò e Nat fu svegliato dal grido dei gabbiani. Quando uscì, vide papà e mamma, sconsolati, che controllavano i danni provocati dal temporale. «Ci vorranno molti soldi!» disse la mamma. «Forse dovremo vendere la casa...» osservò triste il papà. «No» urlò Nat «io voglio venire sempre qui d’estate!» A colazione si tenne un consiglio di famiglia. «Forse l’antiquario Ramazzatutto può comprare qualcosa...» propose mamma. «Io lo so cosa vuole» borbottò papà. «La bambola di Angelica e i libri di Nat!» «Possiamo vendere i libri» disse deciso Nat. «Ne sei sicuro? Allora scegline uno come ricordo della zia».