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Introduzione
Quando sei ragazzo, non esistono le quattro stagioni, e non c’entra né il cambiamento climatico né quella pizza che nessuno ha ben capito in cosa sia diversa dalla capricciosa. E questo per un motivo molto semplice: quando sei ragazzo, le stagioni sono solo due.
La prima si chiama scuola. Dura da settembre a giugno, ed è la stagione dei doveri. Delle lezioni in classe, dei compiti a casa, degli allenamenti preserali, e poi a letto presto ché domani si ricomincia da capo.
La seconda è l’estate. Che è molto più breve, da giugno a settembre, e forse anche per questo ancora più preziosa. Ma a renderla davvero speciale, l’estate, non è quanto dura, ma cosa puoi farci. Ed è semplice: l’estate è il tempo delle possibilità. D’estate puoi diventare chi vuoi davvero, prendendoti una vacanza da ciò che mostri nel resto dell’anno. E puoi sperimentare tutti gli altri tu che ancora nemmeno conosci. Per questo l’estate è anche la stagione delle storie.
Con avventure che vivi in prima persona al mare, in montagna o in città, che si intrecciano a quelle in cui ti immergi insieme ai tuoi eroi preferiti.
Se penso alle lunghe estati di quand’ero ragazzo –fatte di giornate troppo spesso troppo uguali – ad avermi salvato dalla noia sono stati per esempio i cugini Julian, Dick, Anne e Georgina, protagonisti insieme al cane Timmy della serie di romanzi d’avventura della Banda dei cinque, scritta da Enid Blyton.
Ma anche la coppia di investigatori che nella Londra a cavallo tra Ottocento e Novecento potevi trovare al 221b di Baker Street, vale a dire il geniale quanto problematico Sherlock Holmes e il suo fedele assistente, il dottor John Watson nonché alter ego del loro autore, Sir Arthur Conan Doyle.
O la non-coppia formata da Owen e Natalie, i protagonisti del capolavoro di Ursula K. Le Guin Agata e pietra nera, alle prese con l’esplorazione di cosa c’è oltre la semplice amicizia.
Quelle estati, per me che ho sempre avuto una cer- ta diffidenza nei confronti dei libroni troppo spessi, erano anche il momento ideale per affrontare voluminose avventure come le storie di fantascienza raccontate dal grande Isaac Asimov nel Ciclo delle Fondazioni, o quelle fantastiche del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien.
E, se solo non fosse arrivato un po’ troppo tardi per la mia adolescenza, sarebbe stato lo stesso anche per il giovane mago più famoso di tutta la storia della letteratura per ragazzi. Proprio lui, Harry Potter.
Avventure più o meno dietro casa. A volte paurose, altre tutte da ridere, altre ancora commoventi.
Misteri e segreti all’apparenza irrisolvibili.
Primi amori in cui scoprire se stessi e l’altro.
Finestre aperte su ipotetici futuri.
O su mondi governati dalla magia.
Questi erano gli ingredienti delle mie estati, e questi sono i guanti di sfida che ho lanciato alle scrittrici e agli scrittori che incontrerai nelle prossime pagine con i loro racconti. Ognuno di loro mi ha regalato una storia che avrei tanto voluto leggere alla tua età, e che anche alla mia è un vero spasso.
E allora, non potevo non mettermi in gioco anch’io.
Perché è questo il segreto dell’estate: che anche se è così breve e finisce troppo in fretta, in realtà ti resta dentro per sempre.
Marco Magnone
I racconti
Grande di Marco Magnone
Il volo della lampara di Lucia Perrucci
Gli UFO del Beigua di Pier Domenico Baccalario
Il Ragazzo del Fuoco di Enrico Racca
Senza motivo di Manlio Castagna
L’ultima estate di Gabriele Nanni
L’ultimo giorno di scuola di Barbara Fiorio
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A come Estate di Anna De Giovanni
L’oro di Napoli di Angelo Mozzillo
Dài, andiamo di Viola Gambarini
Le cose che non fanno per te di Barbara Gozzi
Chiara come l’acqua di Fiore Manni
Tre parole di Daniele Nicastro
Scaglie di Lucia Vaccarino
Il Collegio di Gisella Laterza
Il quinto quarto di Irene Borgna
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Greg di Lucia Stipari
Una pizza tra quarant’anni di Luca Iaccarino
Un giovedì a Goro di Guido Sgardoli
L’estate infinita di Davide Morosinotto