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Prologo

Sherlock è un gatto.

Come tutti i gatti, ha parecchie vite. Alcuni pensano di averne sette, ma non è per niente certo. I gatti non sanno contare.

A ogni vita Sherlock atterra in un posto nuovo e in un’epoca diversa. Per fortuna i gatti ricadono sempre sulle zampe.

E così per Sherlock non è difficile farsi nuovi amici.

La vita dei gatti riserva tante sorprese. Sherlock ha grande spirito di osservazione ed è sempre in prima linea quando si tratta di risolvere misteri e svolgere indagini, anche le più complicate.

Ecco dunque che comincia una nuova avventura…

Capitolo 1

Paese che vai, formaggio che trovi

Svizzera, 1976

A Sherlock vibrava tutta la pelliccia per il gran russare della sua padrona. Madame

Madeleine si era assopita nell’istante in cui il treno si era messo in moto. Acciambellato sulle sue ginocchia, il gatto gettò uno sguardo preoccupato verso la borsa da viaggio.

«Non farmi pentire di averti portato con me» mormorò.

«Ma qui si soffoca!» rispose una vocina.

Il muso di un topolino era uscito da sotto la coperta, non potendone più.

«Aaaah» respirò Magalì «finalmente un po’ d’aria fresca…»

«Non farti vedere» disse Sherlock. «Il treno è pieno di signore pronte a urlare alla vista di un roditore».

Nel fine settimana si svolgeva il più grande concorso di bridge d’Europa. In quell’occasione decine di appassionate si recavano nel paesino di Appenzell. Madame Madeleine avrebbe raggiunto lì

Joséphine, la sua migliore amica, per partecipare all’allegra competizione. Magalì, grande estimatrice di formaggi, aveva supplicato l’investigatto di poterlo accompagnare.

«Per favoooreee, sento già il profumino di grovieeeera» piagnucolava la topolina.

Magalì avvistò un panino abbandonato e si precipitò sulla bella fetta di emmental che sbordava. Senza dare nell’occhio! Nessuno è più discreto di un topo affamato.

«Adesso basta, non voglio più sentirti» la rimbrottò Sherlock.

Dopo diverse ore giunsero finalmente nella piccola stazione di Appenzell.

«Nasconditi bene, Magalì» disse Sherlock rinfilandosi nella borsa da viaggio.

Madame Madeleine si svegliò di colpo, afferrò i bagagli e scese dal treno ciondolando.

Durante il tragitto che portava dalla stazione alla baita, Sherlock non smise di miagolare per coprire i brontolii di stomaco e le lamentele di Magalì.

Arrivati nella camera di Madame Madeleine, i due compagni si poterono finalmente rilassare.

Un autore che adora scrivere storie in cui si mescolano fantasia e umorismo.

Un illustratore che ama disegnare gatti e cani.

Soprattutto i suoi, che infila in tutti i libri.

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