Siamo mancini...che forza!

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Michel Piquemal disegni di Jacques Azam

Oh,

scu sa!

traduzione di Alessandro Marcigliano




Alla mia maestra di prima elementare, la signora Pech, che mi ha permesso di scrivere con la sinistra. MP

Michel Piquemal Siamo mancini… che forza! disegni di Jacques Azam traduzione di Alessandro Marcigliano ISBN 978-88-6145-615-0 © 2013 Carlo Gallucci editore srl – Roma Prima edizione italiana ottobre 2013 ristampa 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2017 2016 2015 2014 2013 L’editore ringrazia il Dr. Dario Salmaso dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Padova per la preziosa collaborazione.

g a l l u c c i e d i t o r e . c o m © 2012 Editions De La Martinière Jeunesse, un marchio di La Martinière Groupe, Paris Titolo dell’edizione originale francese: Je suis gaucher... et alors? Ideazione e progetto grafico di Maryse Guittet Stampato in Spagna

All rights reserved under International Pan-American and Universal Copyright Conventions. Tutti i diritti riservati. Senza il consenso scritto dell’editore nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma e da qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, né fotocopiata, registrata o trattata da sistemi di memorizzazione e recupero delle informazioni.


Michel Piquemal & Jacques Azam traduzione di Alessandro Marcigliano

Oh,

scu

sa!


I ndice 8

Introduzione

10 Perché ci sono mancini e destrimani? 12 Perché i destrimani sono più numerosi dei mancini? 14

Perché c’è chi nasce mancino e chi destrimano?

16 Quanti sono i mancini rispetto ai destrimani? 18 Essere mancini significa solo scrivere con la sinistra? 20 Perché si dice che i mancini pensino

al contrario rispetto ai destrimani?

22 Cos’è un ambidestro? 24 Perché, nel corso della Storia, i mancini

sono sempre stati corretti?

28 Perché il mondo giudaico-cristiano ha perseguitato i mancini? 30 Come sono considerati i mancini nel nostro linguaggio? 32 A quali problemi va incontro un mancino nella vita quotidiana?

34 Non è facile per un mancino… 36 Ci sono cose che non si possono fare con la sinistra?


38 Esistono strumenti pensati apposta per i mancini? 40 È più difficile imparare a leggere e a scrivere se si è mancini?

42 E i mancini ai tempi dei nostri nonni? 44 Il Ministero dell’Istruzione tiene conto dei bisogni dei mancini? 46 Perché non si deve correggere un bambino mancino? 48 Perché possiamo comunque dire che tutti i mancini

vengano, in un certo senso, corretti?

50 Come scoprire se siamo mancini corretti,

anche se pensiamo di essere destrimani?

52 C’è qualche vantaggio a essere mancini? 54 È vero che il senso artistico è più sviluppato

nei mancini?

56 E nello sport, come se la cavano i mancini? 58 Oggi i mancini sono stati accettati del tutto

o sono semplicemente tollerati?

60 Glossario, bibliografia e siti utili


Introduzione Questo libro si rivolge in particolare ai bambini e agli adolescenti mancini. I genitori e gli insegnanti vi troveranno certamente molte informazioni per capire meglio i propri figli o i propri allievi mancini. E di sicuro tutti i destrimani vi troveranno materia per una migliore comprensione dei problemi che riguardano la lateralità… Ho voluto tuttavia rivolgermi soprattutto ai bambini e ai ragazzi mancini, perché è a loro che vorrei evitare tutte le difficoltà e le preoccupazioni che io stesso ho vissuto e che ancora rovinano la vita di tanti bambini. Questo è, infatti, il libro che avrei voluto leggere durante l’infanzia, perché mi spiegasse e mi guidasse serenamente nella mia vita di mancino. Oggi la nostra società e la nostra scuola fanno finta che non ci sia alcun problema. Riconoscono che la vita dei mancini è stata, in passato, piena di ostacoli, che i mancini venivano corretti e che a volte gli veniva persino legata la mano dietro la schiena… «Ma» dicono «è acqua passata, erano altri tempi… Oggi tutto va benissimo. I mancini non vengono più rieducati. Quindi non vale più la pena di parlarne. Circolare, non c’è nulla da vedere…» Non è così semplice! Il bambino mancino deve rendersi conto di vivere in un mondo pensato per i destrimani, al quale deve adattarsi. Moltissimi atti della vita quotidiana gli creeranno difficoltà. Deve saperlo. Altrimenti rischierà spesso di sentirsi un fallito e di sottovalutarsi. Perché essere mancini


non è solo, come si vorrebbe far credere, scrivere con la sinistra. La questione è ben più complessa. Questo libro è stato scritto per svelarne tutti gli aspetti, che riguardano un’organizzazione diversa del cervello nella sua lateralità. Perciò ho organizzato il libro in modo da rispondere a tutte le domande che un mancino ha il diritto di porsi, da quelle più “elementari” a quelle più scientifiche. L’ho voluto anche ricco di vignette umoristiche, per sdrammatizzare e attenuare la serietà dell’argomento. Perché, se esiste una differenza, lo scopo è viverla in modo sereno e pienamente consapevole. Oserei dire “con allegria”! «To’, ma sei mancino?!» ci dicono spesso con l’aria un po’ stupita, preoccupata o condiscendente. Ecco perché ho voluto rispondere con orgoglio in nome di tutti i miei compagni di mancinismo. «Sono mancino… e allora? Parliamone! Spieghiamo! Cerchiamo di capire cosa significa, e non accontentiamoci dello stereotipo “bambino piuttosto maldestro che scrive male, con la mano sinistra”!» I mancini sono certo una minoranza, è legittimo che si debbano adattare a un mondo concepito nella sua lateralità per la maggioranza. Ma parliamo di una minoranza di circa un miliardo di persone, che merita comunque una certa considerazione. Fin dalla preistoria, i mancini sono sempre esistiti e hanno apportato alla collettività un proprio specifico modo di pensare e di capire. Senza di loro, ne sono convinto, l’umanità non sarebbe quella che è! Michel Piquemal


P

erché ci sono mancini e destrimani?

vello Il nostro cer e emisferi* è diviso in du

(* = le parole con l’asterisco sono o). spiegate nel glossario in fondo al libr anda Il cosiddetto cervello sinistro com il lato destro del nostro corpo e il a il cervello cosiddetto destro comand ì, lato sinistro. Si tratta, diciamo cos di un funzionamento incrociato!

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La logica vorrebbe

che questi d ue etrici* foss ero uguali.

cervelli sim m

Destro, destro, sinistro!

Invece no, c e n’è sempre uno domina Perché? In fi nte. n dei conti n on è così diffi capire. Imm cile da agina un cav ernicolo che di compiere abbia fretta un gesto ne cessario alla sopravviven propria za. Per esem pio, è attacc una tigre da ato da i denti a scia bola! Non p neppure un u ò esitare millesimo d i secondo. C dominante o n un cervell (poco impo o rta se sia il d sinistro!) ne e s tro o il ssun proble ma di esitaz lui che darà ione. Sarà immediatam e n te l’ordine al su dominante di compiere o lato l’azione. Fiu u! Salvo!


o sul tavolo davanti tt ge og un a i g g Appo rla afferrare a gomma). Pensa di dove a te (per esempio un

istra, sarà più facile e più sin a va tro si Se le. ibi ss il più in fretta po a . E viceversa se si trova ra ist sin o an m la n co logico afferrarla . nte a te, potresti esitare fro di te en m ta at es è i destra. Ma se ano nel corso dei millenn um o rp co l de e ion luz vo Ecco perché l’e e. fosse un lato dominant ha fatto in modo che ci ano! tergiversare! Sei destrim Così, inutile riflettere o viceversa destra, veloce veloce, e Afferri la gomma con la dere solo un becco per pren ha e ch o er ss pa Un o. se sei mancin a. questo genere di problem un insetto non si pone

Becco sinistro

Bando alle ciance!

?

P

i siano sempre esistiti. are che mancini e destriman il fatto di avere un La cosiddetta lateralità* (cioè istro, dominante) lato del corpo, il destro o il sin remoti. Alcuni parlano di sembra risalga a tempi molto logi hanno dimostrato 1,8 milioni di anni! E i paleonto e c’era già una predominanza (studiandone gli utensili) ch antenati, 200mila anni fa. di destrimani presso i nostri

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Becco destro


P

erché i destrimani sono più numerosi dei mancini?

amenite Effetti soiv no più numeros i destriman in tutte le civiltà.

necessario Si pensa siano circa l’87%. Che sia nsibile, avere un lato dominante è compre si sempre più difficile è capire perché sia qua ati il lato destro a dominare. Gli scienzi egazioni. propongono comunque alcune spi

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La prima avrebbe a che

vedere con l’evoluzio ne dell’Homo sapiens nel corso dei m illenni. Dall’e

Oops!

tà del bronzo, gli uomini si so no organizzati in società gue rriere che com battevano con spada in una m la ano e lo scudo nell’altra. Il no cuore (che è in stro dispensabile p roteggere!) è sinistra. Così si a è diffuso l’uso di tenere lo sc con la sinistra udo … e la destra è diventata la m della spada, la ano mano nobile p er eccellenza. Perciò si educ avano i bambin i a usare quest’ultima e i destrimani si sono moltiplic ati.


Un’ altra spiegazione deriva

dalla posizione del feto* nel ventre della madre. Di solito il feto ha l’orecchio sinistro rivolto verso il cuore della madre, il destro verso i rumori esterni. E così la mano destra, che non è schiacciata contro il ventre della madre, è più libera di muoversi. Ciò farebbe nascere un numero maggiore di destrimani.

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E dài... Mancino!





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