Nella Terra dei Messapi

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NELLA SED .L. E OPER Ter ra d ATIVA e 720 Via Alb i Mess api 23 M ri srl esag cci, 3 TEL ne(B EFO 083 N r i O n 1 73 disi ) 492 9 F 083 AX 1 73 532 3

alento urale Marzo 2011 N. 13

G.A

LA PUGLIA E IL TURISMO RURALE Esperienza milanese per i GAL pugliesi

Un anno di primati e riconferme per il turismo pugliese che nell'arco di dodici mesi ha visto crescere il numero di arrivi e presenze dall'estero rispettivamente del +15 e +16%) ed aumentare i principali indicatori macroeconomici e l'offerta ricettiva alberghiera ed extra alberghiera ( +3,6% del numero degli esercizi e +5,8% delle camere valori accompagnati dalla riqualificazione dell'offerta verso l'alto). Il processo di internazionalizzazione avviato nel 2005 si consolida nel 2011. Se la variazione degli arrivi stranieri dal 2000 al 2005 è stata del +28% (del +8% per le presenze), nel periodo dal 2005 al 2011 la percentuale raggiunge quota +43% (e del +57% delle presenze). Nel 2011 l'incidenza degli arrivi stranieri sul totale raggiunge il 17% ( + 3 punti rispetto al 2005). I dati sull'economia turistica regionale del 2011, nonostante le turbolenze finanziarie, hanno visto incrementare l'incidenza del turismo sul PIL regionale (da 7,7 a 8,1 % 1), in un anno iniziato con un saldo fortemente positivo della spesa turistica ( +570 milioni di euro). Continua a pagina 2 IL CENSIMENTO

CONOSCERE IL TERRITORIO IL PUNTO DI FORZA DI UN’OFFERTA VINCENTE A pochi giorni dalla chiusura della terza tornata dei bandi attivi del Piano di Sviluppo Locale, il GAL Terra dei Messapi comincia a fare il punto sull’attività svolta e sulla risonanza che l’iniziativa ha avuto sul territorio. Da una prima analisi possiamo essere soddisfatti dei risultati conseguiti e dell’aiuto per il rilancio del territorio. Ma il lavoro duro inizia ora. A settembre dell’anno trascorso abbiamo voluto, come ben sapete, dotarci di otto Animatori d’Area che hanno concretizzato la nostra presenza nei Comuni dell’area GAL. L’esperienza è stata fruttuosa e positiva ed è per questo che abbiamo deciso di “sfruttare” il loro proficuo operato convocando di nuovo la Task Force dell’Animazione Locale. Se prima l’intenzione era principalmente quella di informare sulle possibilità di accedere ai finanziamenti europei, ora gli animatori avranno un compito più specifico: cercare le realtà locali da inserire nella Rete della Terra dei Messapi. Ogni comune sarà mappato attraverso uno screening puntuale dei nostri collaboratori. La nostra attenzione verterà principalmente su agriturismi, affittacamere, attività ristorative, pubs e winebar ma anche su siti archeologici, musei, eventi, feste e fiere con una particolare predilezione verso quelli di minore risonanza e magari non presenti sulle guide turistiche attualmente in commercio. Gli animatori somministreranno agli operatori presenti nei territori di competenza un questionario dettagliato che ha lo scopo di raccogliere i dati utili alla produzione di materiale finalizzato alla valorizzazione dei Comuni dell’area GAL Terra dei Messapi e alla loro offerta territoriale. Consideriamo le informazioni raccolte preziosissime e utili a continuare la nostra opera di progettazione e di attività in loco, sempre convinti che i risultati prodotti saranno utili allo sviluppo turistico del nostro territorio. Il Presidente

Prof. Damiano Franco

Aiutateci a censire ciò che il nostro territorio offre in tutta la sua bellezza. Il GAL ha riattivato la task force degli animatori d'area. Ogni comune sarà mappato attraverso uno screening puntuale dei nostri collaboratori. Le attività che saranno tracciate principalmente sono: agriturismi, affittacamere, siti archeologici e musei,attività ricettive, ristorative,disco-pub, winebar...e non solo. Ovviamente i nostri sforzi non potranno mai essere esaustivi per quanto è ampio e variegato il nostro territorio ed è proprio quì che entrate in azione VOI!!! Il vostro aiuto è importante affinchè il sistema di conoscenze indivduali si completino attraverso l'operazione di assemblaggio e organizzazione di un offerta territoriale effettuata dai gruppi di azione locale. La vostra conoscenza insieme a quella ricavata dal nostro lavoro potranno dare al territorio l'attenzione che merita. GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE

Il Resp. Animazione Locale e dell'Ufficio Stampa Gal Terra Dei Messapi Srl LE MASSERIE DIDATTICHE BRINDISINE A LEZIONE Gli addetti ai lavori e i corsisti del corso di formazione per operatori di masserie didattiche promosso e organizzato dalla provincia di brindisi, in seguito alla promozione dei bandi dei Gruppi di Azione Locali pugliesi , hanno trascorso una settimana nelle masserie didattiche emiliane. Queste, come esempi di best practice nel campo della didattica associata all’imprenditoria agricola, hanno fornito supporto e consigli pratici ai partecipanti che attueranno un circuito di masserie didattiche nelle nostre province

Continua a pagina 3 ADOTTA UN ALBERO DI OLIVO: CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE "Adotta una albero di olivo secolare di OLIVINOPOLI" è un progetto di valorizzazione di questi colossi monumentali: scelta del proprio albero padre, consegna a domicilio di 10 litri di olio extravergine di grande qualità, monitoraggio continuo, produzione eco compatibile. Con la quota associativa a Olivonopoli si garantisce al contadino che si impegna a seguire il nostro disciplinare di produzione 8 Euro a litro di olio extravergine ottenuto dalla sua pianta.

Continua a pagina 8 UN PÒ DI STORIA - SAN MISIRINO (SAN DONACI) Questo mese, alla scoperta del nostro territorio ci imbattiamo in un tempietto, posto in agro di San Donaci: “San Misirinu”. S c a r i c a g r at u i t a m e n t e “ Q R

READER” sul tuo smartphone,

il codice quì sopra e visita Continua a pagina 6 fotografa il nostro sito.

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degli italiani che la scelgono come destinazione per le proprie vacanze principali durante tutto l'arco dell'anno. Tra le varie tipologie di vacanze, entra caparbiamente nel portafoglio prodotti del turismo pugliese l’offerta rurale. La ruralità nella nostra regione sta emergendo e si sta organizzando sia a livello strategico/operativo (grazie alla pubblicazione dei bandi dei Piani di Sviluppo Locale dei GAL destinati alle imprese locali che formeranno i circuiti di offerta) che a livello infrastrutturale (attraverso le risorse che la CE ha conferito agli enti pubblici e ai GAL per organizzare strutturalmente l’offerta locale attraverso itinerari ben organizzati). I Gruppi di azione Locale hanno rappresentato istituzionalmente alla BIT 2012 l’approccio LEADER facendo emergere le potenzialità di quei territori che solitamente hanno difficoltà a trovare risorse per il loro sviluppo endogeno. Per la Puglia questo sarà un altro anno di primati per il settore turistico ed è per questo che diviene necessario far conoscere anche le bellezze “minori”, ovvero tutte quelle realtà dislocate nei comuni rurali, caratterizzati dalla genuinità delle tradizioni e dalle esperienze che mettono a contatto le persone con la natura.

Agosto 2011:

la Puglia è stata al primo posto tra le regioni per il turismo incoming, accogliendo il 10,9% complessivo dell'intera massa dei viaggi in Italia, ed al terzo posto tra le destinazioni nazionali scelte dagli italiani lungo tutto l'anno (8,2% del totale viaggi) preceduta solo da Emilia Romagna (9,3%) e Toscana (9,2%). Superando 1'81% di camere occupate in agosto, la Puglia si pone al secondo posto in percentuale per occupazione di posti letto tra tutte le Regioni italiane. Dai primi dati del 2011 si registrano 3,1 milioni di arrivi e 13,3 milioni di presenze turistiche complessive, con un incremento totale (italiani e stranieri) del +2,9% degli arrivi e del 3,3% circa delle presenze. E' da rilevare anche l'andamento controtendenza delle presenze. Di fronte ad un trend che ha visto in questi ultimi anni diminuire la permanenza media di italiani e stranieri a livello nazionale, nel 2011, la Puglia registra un incremento significativo della permanenza media degli italiani tanto nel mese di agosto (da 6,3 a 6,4 giorni) quanto nei mesi di media e bassa stagione (in particolar modo aprile, maggio e settembre). L'attrattività della Puglia sta nella capacità di soddisfare i diversi gusti ed esigenze

Dove e come contattare i nostri animatori !"#$%&'()

Mesagne

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Dott. Antonio Maizza

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LE MASSERIE DIDATTICHE BRINDISINE A LEZIONE NELLE FATTORIE EMILIANE Un gruppo di imprenditori agricoli della terra di Brindisi dal 27 febbraio al 1 marzo è in visita presso le fattorie didattiche e sociali dell’Emilia Romagna, accompagnati dall’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno e il consigliere provinciale Vincenzo Putignano. Questo viaggio di conoscenza fa seguito al Corso di Formazione per operatori delle masserie didattiche organizzato dal Servizio alle Attività Produttive della Provincia di Brindisi. Le masserie didattiche sono state recentemente disciplinate da un’apposita legge che la Regione Puglia ha varato nel 2008. Essa impone, per l’iscrizione all’albo regionale, di conseguire uno specifico attestato di qualifica. A fornire tale importante opportunità agli imprenditori agricoli che desiderano affacciarsi a questo affascinante mondo è stata la Provincia di Brindisi. Si tratta della prima esperienza in tutto il panorama regionale che ha coinvolto 22 aziende agricole interessate a fare della didattica un punto di forza della propria attività imprenditoriale. Il percorso formativo, avviato a novembre, si è svolto presso le diverse masserie del brindisino, che in tal modo hanno avuto un’occasione per conoscersi e stabilire una fitta rete di rapporti, utili a costruire un’offerta didattica coordinata su tutto il territorio. Lo stage nelle fattorie didattiche e sociali dell’Emilia Romagna ha permesso ai nostri operatori di accostarsi alle buone pratiche in atto in questa regione, che vanta un’antica tradizione in merito. Gli imprenditori hanno incontrato i responsabili della cooperativa sociale “L’orto” di Minerbio in provincia di Bologna, impegnati in progetti di cooperazione connessi all’inserimento lavorativo di soggetti con disagi sociali,

Melanzane Ripiene

mentre nell’azienda agricola pasta di grano duro, vino, olio e “BioPastoreria” nella provincia di Ferrara pomodoro ottenuti con metodi da hanno preso parte a percorsi didattici agricoltura biologica. Anche a questo imperniati sulla lettura del “paesaggio incontro non ha fatto mancare la sua culturale” legato al fiume Po. Presso presenza l’assessore regionale l’azienda “Podere Santa Croce” di Andrea all’agricoltura Tiberio Rabboni, che si è Cenacchi sono stati esaminati progetti trattenuto tutta la serata con gli operatori didattici a carattere collettivo - basati sul delle masserie didattiche della provincia mutuo scambio - che coinvolgono una di Brindisi. pluralità di soggetti impegnati a tutelare “Queste interlocuzioni – dichiara vecchie varietà coltivate. l’assessore Bruno- hanno aperto la Nella cooperativa Dulcamara, realtà possibilità ! di ! definire prossime ispirata al mangiar sano e “pulito” che ha collaborazioni tra agricoltori, studenti, scommesso sulla sostenibilità economica ristoratori delle due province nel settore del lavoro dei soci, i corsisti sono stati eno-gastronimico e didattico, che possono coinvolti nel laboratorio di recupero della innescare processi virtuosi di sviluppo lana per la produzione del feltro. Le locale. Questa esperienza in Emiliaaziende visitate trovano grande consenso Romagna, che ha riscosso grande tra la comunità, i turisti e le numerose apprezzamento dai nostri imprenditori, si scolaresche facendo registrare il maggior è rivelata un preziosa occasione per numero di visite nell’intera regione. comprendere le potenzialità che dispone il Ad accogliere la delegazione brindisina, nostro territorio in termini di cultura e numerosi rappresentanti delle istituzioni storia millenaria e per incentivare la dell’Emilia Romagna, tra i quali nascita di una rete di aziende in grado di l’assessore regionale all’Agricoltura offrire servizi didattici qualificati in Tiberio Rabboni, l’assessore al Turismo favore della comunità locale, dei tanti della Provincia di Ferrara Davide Bellotti, visitatori che desiderano conoscere gli fino ai dirigenti della Scuola Alberghiera aspetti più autentici del territorio oltre che e Agraria “Vergani” di Ferrara. Tutti gli al mondo della scuola”. operatori sono stati ospitati a Bologna da L u c i o Cavazzoni presidente di Questo mese vi vogliamo far conoscere Alce Nero, una tradizione culinaria in usanza nel un’importante secolo scorso ossia “Lu capucanali”. gruppo europeo Il “capucanali” era il pranzo che il di agricoltori proprietario offriva, alla fine di un biologici che ha lavoro, agli operai e maestranze che lo già intense avevano eseguito (costruzione della collaborazioni casa con solaio, fine della trebbiatura, con agricoltori dopo la raccolta dei fichi e delle olive o del tabacco o della pugliesi per la vendemmia. In questa convivialità uno dei piatti che tipicamente produzione di veniva servito erano le “marangiani chini” (melanzane ripiene).

La Cucina di

Nonna Nina

PREPARAZIONE: • Lavare le melanzane, togliere il gambo, tagliare a metà e svuotarle • Tagliare a dadini la polpa e salare. Friggere le melanzane INGREDIENTI: svuotate, rigirandole in modo da cuocerle da ambo i lati • Soffriggere la polpa, dopo averla strizzata per eliminare • 6 melanzane medie l’acqua amarognola • pangrattato 200 gr. • In una ciotola preparare il ripieno con il pangrattato, la • pecorino grattuggiato 50 gr. polpa soffritta, il formaggio, i capperi, le uova, sale e • Sale e Pepe pepe. • Capperi • Riempire le melanzane • Salsa di Pomodoro • Sistemarle in uana pirofila da forno (taiedda) e condirle • Olio extra vergine di Oliva con due mestoli di sugo di pomodoro. • 3 Uova Intere • Cuocere in forno a 180° per circa mezz’ora.

Marangiani Chini

Si ringrazia la Pro Loco di Latiano per l’aiuto profuso nella ricerca delle tradizioni culinarie locali.

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CONCORSO “UN LOGO E UN NOME PER LA PRODUZIONE INTEGRATA. I VINCITORI DEL CONCORSO E I LORO PROGETTI. Nello scorso ottobre la Rete Rurale Nazione pubblicò un bando per realizzazione di un marchio di qualità che rendesse distinguibili i prodotti certificati nell'ambito del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata. L'obiettivo è di comunicare ai consumatori il valore salutistico e ambientale dei prodotti ottenuti dalla produzione integrata che avranno diritto ad essere contrassegnati dal marchio di qualità.

Per la categoria di concorso "logo”, i primi tre classificati: 1. Laura Grizzer, nata a Milano il 23 settembre 1967, con l'attribuzione del punteggio di 73/100; 2. Alessio La Rosa, nato il 1 settembre 1979 a Civitavecchia (RM), con l'attribuzione del punteggio 64/100; 3. Antonino Giuseppe Tropea, nato il 13 settembre 1969 a Reggio Calabria (RC), che partecipa con Domenico Cambareri, nato il 3 ottobre 1977 a Scilla (RC), con l'attribuzione del punteggio 34/100.

PRODUZIONEINTEGRATA VERSIONE BIANCO & NERO

PRODUZIONEINTEGRATA

Per la categoria di concorso “nome”, i primi tre classificati: 1.Marino Pilati, nato il 20 settembre 1982 ad Umbertide (PG), con l'attribuzione del punteggio di 53/100; Alessio 2.Andrea Bartolomei, nato il 1 dicembre 1986 a Foligno (PG), con l'attribuzione del punteggio di 44/100; 3. Antonino Giuseppe Tropea, nato il 13 settembre 1969 a Reggio Calabria (RC), che partecipa con Domenico Cambareri, nato il 3 ottobre 1977 a Scilla (RC), con l'attribuzione del punteggio 34/100.

AGRITURISMI: NUOVI CRITERI DI CLASSIFICAZIONE ANCHE LE AZIENDE AGRITURISTICHE COME LE STRUTTURE ALBERGHIERE L'Osservatorio nazionale dell'Agriturismo, nel corso della riunione che si è tenuta presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha approvato oggi, in sede tecnica, i criteri di classificazione nazionale delle aziende agrituristiche. Si tratta di un primo importante tassello del più ampio programma di rilancio dell'agriturismo italiano portato avanti dal Mipaaf attraverso l'Osservatorio, una cabina di regia istituita nel dicembre del 2009, cui partecipano rappresentanti del Mipaaf, del Dipartimento del Turismo, delle Regioni, delle Associazioni agrituristiche, Istat e Touring club. Il nuovo sistema di classificazione unitaria, che sarà inviato alla Conferenza StatoRegioni per la definitiva approvazione, ha l'obiettivo di rendere più omogenea la griglia di valutazione delle aziende agrituristiche, sulla base di parametri che tengono conto non solo del livello di comfort della struttura ricettiva, ma anche delle caratteristiche dell'azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei

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prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Si tratta di uno strumento che punta a garantire una maggiore trasparenza dell'offerta agrituristica, favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta e rispondere in un modo più efficiente alle nuove esigenze di una clientela sempre più esigente, alla continua ricerca di un ambiente incontaminato, di prodotti agroalimentari di qualità e di paesaggi di grande pregio. Come gli alberghi, anche gli agriturismi saranno quindi classificati in cinque categorie e la definizione del logo che dovrà rappresentare questo modello di ospitalità rurale, fortemente legato all'attività agricola, sarà scelto a conclusione di un bando pubblico che il Ministero si appresta a presentare. Il programma di rilancio del settore prevede anche la realizzazione di una banca dati del sistema agrituristico, dove sono state già caricate 21.500 aziende; per 16.800 di queste, inserite nel Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) che viene già utilizzato per i

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controlli legati alla Politica agricola comune, si dispone anche di moltissime informazioni tecniche come la consistenza aziendale, le colture praticate, il patrimonio zootecnico e gli animali allevati e la presenza di strutture di trasformazione delle produzioni agricole. Si tratta di un fondamentale strumento operativo a disposizione delle amministrazioni nazionali, regionali e locali, per realizzare attività promozionali ma anche di gestione e controllo. Qualsiasi iniziativa, infatti, non può che partire da una profonda conoscenza delle caratteristiche delle aziende agrituristiche italiane, per soddisfare i bisogni dei consumatori ed intercettare le tendenze evolutive dei mercati, soprattutto esteri, che si vorrebbero conquistare. Allo stesso tempo è necessaria la realizzazione di linee guida per un programma omogeneo di controlli per fare chiarezza su di un complicato sistema di norme nazionali e regionali e per dare risposte concrete, chiare e trasparenti, sia agli operatori agrituristici, che ai consumatori.


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SIAMO A...

UN PO’ DI STORIA...

San Donaci

Il tempietto di San Misirino a San Donaci

La Cripta

Brindisi Provincia di Brindisi

IL TEMPIETTO DI SAN MISIRINO

Area GAL Terra dei Messapi San Misirinu San Donaci

IL LUOGO Nella località Monticello, in agro di San Donaci, posto circa 100 metri a sud del "Limitone dei Greci" e, quindi, in territorio bizantino, si trova il Tempio di San Misirino (Misselino e Minervino).

Difatti l’impianto tipologico è caratterizzato da un vano a forma ottagonale inscritto in un cerchio del diametro di mt. 5,50, delimitato esternamente da un quadrato (7,65 x 7,30), sui cui lati si aprono alternativamente nicchie semicircolari e rettangolari divise da semicalotte, da archeggiature o piccole volte a botte a tutto sesto, su cui si innesta, sul fronte sud, l’ingresso con pronao rettangolare (4,00x2,00) fiancheggiato, sul versante orientale, da un'ambiente similare coperto anch’esso da volte a botte. L’altezza massima nel complesso risulta di mt.4,50.Sulla parte ovest del lato centrale si notano tracce di archi e di murature di spina dallo spessore di cm. 60 analogo al resto dell’edificio, appartamenti ad un vano scomparso delimitato da resti di fondazioni a circa mt. 5,00 dal fronte occidentale. La tecnica costruttiva è in opus caementicum nelle cupole, nelle volte e nelle murature perimetrali, mista nei muri in opus incertum, basata su 2-3 filari di blocchi (h=cm.40) ed in conci di tufo e pietra costituenti le fondazioni emergenti poggiate sul terreno e gli angolari legati da malta di calce sugli archi e nelle murature delle absidi. Il livello del pavimento del vano centrale, incassato nel banco roccioso e secondo alcuni, rivestito da mosaico bicromo in tessere nere e bianche analogo a quello rinvenuto in San Giovanni al Sepolcro in Brindisi, attualmente ricolmo di pietrame, è sottoposto di almeno mt. 2 al piano di campagna, in quanto i capitelli emergono di mt. 0,50 dal medesimo piano.

LA STORIA Nelle immediate vicinanze e precisamente, di fronte alla Masseria Calce dove c’è stata una frequentazione abitativa dall’inizio dell’impero sino all’alto Medioevo, sino a pochi anni fa, si conservavano i resti di una Domus con mosaici, distrutti dalle escavazioni meccaniche del terreno. L’ARCHITETTURA All’inizio del tratturo che conduce al vigneto, al di sopra di un rilievo sul quale si trova l’edificio, è possibile notare un deposito di massi erratici megalitici, probabilmente messapici o romani, associati ad una consistente quantità di frammenti di tegole e, sino a pochi anni fa (1995), a un rocchio di colonna scanalata, rivestita di stucco, poi trafugata. Dal sito, ubicato nella fascia nord-ovest del territorio di Mesagne, ricco di reperti ceramici, è possibile godere un ampio panorama che abbraccia con lo sguardo i territori di Mesagne, Cellino, San Donaci, San Pancrazio, Torre S. Susanna sino ad Oria. Difatti il toponimo Monticello sembra derivare dalla posizione preminente del terreno e degradante verso la sottostante vallata a mezzogiorno. Il Tempio di San Misirino, secondo alcuni, rappresenta il 2° edificio di culto cristiano del Salento che, per secoli, fu un importante polo di attrazione del culto cristiano. Per la sua particolare rilevanza monumentale merita un’importante collocazione nel panorama architettonico meridionale, poiché in esso si innesta la tradizione costruttiva romana, mediante l’uso della pianta centrale a forma ottagonale con copertura a cupola e materiale concretizio o in conglomerato, e quella armena-bizantina.

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CRISI ALIMENTAZIONE ED ENERGIA Monti all’IFAD: “Due settori più in crisi di quello economico” Un mondo affamato e' un mondo ingiusto ed anche un mondo instabile, ha dichiarato il presidente del Consiglio intervenendo alla conferenza del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo sulla sicurezza alimentare. ''Un mondo affamato e' un mondo ingiusto ed e' anche un mondo instabile''. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervenendo alla conferenza del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Ifad, sulla sicurezza alimentare. ''Negli anni recenti la Comunità internazionale ha investito molto nella soluzione della crisi finanziaria ed economica, ma non dobbiamo perdere di vista che c'e' una crisi molto più vasta e profonda: quella energetica e alimentare'', dice il premier. ''La sicurezza alimentare deve essere una priorità per la Comunità internazionale e per l'Italia''. "Un mondo affamato, ha detto Monti, e' un mondo ingiusto ed anche un mondo instabile", tanto che, ad esempio, le rivolte nel Corno d'Africa sono nate per l'aumento dei prezzi alimentari. La sicurezza alimentare Monti alla riunione del Consiglio quindi e' una priorità del governo italiano, così che, ha spiegato il presidente del Consiglio, e' stato deciso governativo del Fondo di aumentare del 10% il contributo all'Ifad, nonostante i vincoli di bilancio con cui deve fare i conti il nostro internazionale per lo sviluppo Paese. "La comunità internazionale deve fare di più per promuovere un sistema alimentare globale agricolo sostenibile e bilanciato che controlli il settore agricolo, auspica Monti, ed e' noto che lo sviluppo agricolo e' da 2 a 4 volte più efficace per ridurre la fame e la povertà rispetto a qualsiasi altro settore". E quindi "sviluppo economico e sicurezza alimentare devono procedere mano nella mano", rileva il presidente del Consiglio, con "un approccio comprensivo che vada oltre le politiche dei paesi e delle istituzioni, e che faccia appello a nuovi modi di cooperazione tra governi, settore privato e la società civile". Sul piano concreto e riferendosi in particolare all'Africa sub sahariana il premier ha sottolineato la necessità di migliorare "l'accesso all'acqua, all'istruzione, alle sementi e ai fertilizzanti" per gli agricoltori e ha anche insistito sulla necessità di agevolare le donne che "rappresentano una parte importante della forza lavoro agricola".

E x p o r t P u g l i a : P r i m o p o s t o INNOVAZIONE E RICERCA Vendola orgoglioso del report Istat S C O M M E T T I A M O La Puglia è la prima regione in Italia per la crescita delle esportazioni. Ad annunciarlo è il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dopo aver letto il report Istat dedicato alle esportazioni nelle regioni italiane. Nell'arco di 12 mesi del 2011 l'export pugliese è cresciuto del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2010. È il dato migliore in Italia. Seconda regione per incremento è la Sicilia, dove la crescita è del 15,5%, mentre al terzo posto si collocano a pari merito l'Abruzzo e la Liguria con una crescita del 14,7%. Sull'intero territorio nazionale, invece, l'aumento si ferma all'11,4%. "La differenza di 1,25 miliardi di euro tra i dati assoluti del 2011 rispetto a quelli del 2010 è l'unico spread che ci riempie di orgoglio", ha commentato Vendola. "La Puglia è espressione di un'inversione di tendenza che dimostra come si possa uscire dallo stereotipo del Sud piagnone. Siamo un piccolo territorio che ha saputo proporsi al grande mondo globale pur restando fedele a se stesso, ai suoi valori e alle sue tradizioni. Ci siamo presentati ai mercati esteri aprendo la serratura del futuro con le chiavi dell'innovazione. Ed oggi siamo il territorio in Italia che cresce di più sui mercati esteri". Nel 2011 le vendite all'estero della Puglia valgono 8,159 miliardi di euro con una crescita rispetto ai valori precrisi del 2008 di 719 milioni. In quell'anno infatti furono esportate merci per 7,440 miliardi. Dunque la Puglia ha superato i valori precedenti alla crisi globale del 9,6%. Se poi guardiamo ai numeri assoluti del 2010, si passa da 6,919miliardi agli 8,159 attuali, una crescita appunto di 1,250 miliardi di euro. "Questo primato - ha concluso Vendola - ci conforta sulla bontà delle politiche attuate in tema di internazionalizzazione, ma soprattutto ci insegna che le aziende spinte anche dagli incentivi regionali hanno imparato ad innovare e così sono diventate più competitive e più forti sui mercati esteri. Basti pensare che solo per ricerca e innovazione dal 2009 ad oggi abbiamo finanziato 615 progetti per 304,2 milioni di incentivi". Ufficio 7 Stampa del Presidente della Regione - Nichi Vendola

Per rilanciare l'innovazione e la ricerca in agricoltura, ''la prossima riforma della politica agricola comune rappresenta una chance da cogliere. In particolare, le proposte sullo sviluppo rurale, che fanno del trasferimento di conoscenza e dell'innovazione le loro prime priorità, si stanno muovendo nella giusta direzione''. Lo ha affermato Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, intervenendo alla conferenza sull'incremento dell'innovazione e la divulgazione dei risultati della ricerca nell'agricoltura europea'', presente anche il commissario Ue Dacian Ciolos. Per De Castro, ''sarà anche fondamentale l'integrazione tra le politiche europee ed un coordinamento di quelle agroalimentari. Per questo, ha oggi proposto ''un patto internazionale inserito in una piu' ampia politica alimentare globale che, nel medio e lungo periodo, possa permettere di elevare il potenziale produttivo mondiale e garantire un funzionamento dei mercati agricoli efficiente e sostenibile''. Per il presidente di CommAgri infatti, ''crisi energetica, crisi ambientale e crisi alimentare sono i grandi temi che delineano il presente e sono destinati a condizionare il futuro''. Gli sforzi dei prossimi mesi quindi ''dovranno essere orientati alla creazione di un percorso d'innovazione che favorisca nuovi processi e nuovi modelli di organizzazione per ottenere una filiera agroalimentare piu' efficiente, trasparente e sostenibile, in grado anche di ridurre gli sprechi alimentari”. Il ruolo del Parlamento Europeo in questa direzione - ha assicurato De Castro - sarà centrale e decisivo''.

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In Italia, in Puglia, nel Salento esiste un mondo incantato di alberi di olivo secolari e millenari che hanno deciso di rivelarsi e chiedere aiuto a chi ama la natura e i cibi genuini. I nostri alberi di olivo secolari fanno l'olio più buono e salutistico del mondo ed oggi ci dimostrano la loro anima con i volti spuntati nel tempo sulla loro corteccia. "Adotta una albero di olivo secolare di OLIVINOPOLI" è un progetto di valorizzazione di questi colossi monumentali: scelta del proprio albero padre, consegna a domicilio di 10 litri di olio extravergine di grande qualità, monitoraggio continuo, produzione eco compatibile. Con la quota associativa a Olivonopoli si garantisce al contadino che si impegna a seguire il nostro disciplinare di produzione 8 Euro a litro di olio extravergine ottenuto dalla sua pianta. Al socio adottante garantiamo le seguenti cose: Adottando un albero di olivo secolare, con un contributo pari a 250 euro, il consumatore riceverà: 1.Un attestato di adozione della sua pianta con la descrizione del nome, dell’età, delle caratteristiche della stessa e della sua localizzazione; 2.Un poster della sua pianta; 3.10 litri di olio extra vergine di oliva estratto a freddo dalla sua pianta; l'olio prodotto dalla pianta di ulivo adottata potrà anche essere imbottigliato in bottiglie personalizzate e regalato alla persona che ci indicherà con dedica personalizzata: l’ideale regalo per un’occasione speciale. 4.Un abbonamento gratuito al fumetto “Olivinopoli” 5.Una certificazione relativa al ciclo di vita della pianta e alla sua cura e lavorazione (fioritura, irrigazione, lavorazione del terreno, stato di maturazione delle olive, potatura, ecc.) 6.Una informativa con consigli per associare le singole varietà di olio provenienti da singole varietà di olive ai piatti della cucina, con ricette salentine, indicazione di eventi, ecc 7.Un pernottamento gratuito per 2 persone per una notte durante il periodo della raccolta, molitura, potatura presso una struttura convenzionata (masseria, agriturismo, bed & breakfast) 8.Una documentazione video e/o fotografica delle principali fasi relative alla produzione del suo olio: raccolta, molitura, filtraggio, conservazione, imbottigliamento. Visitate il sito www.olivinopoli.it e promuovete questa meritevole iniziativa nel modo in cui riterrete più opportuno. i nostri ulivi devono essere salvaguardati in ogni modo.

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Mesagne

I nostri comuni

Nei prossimi giorni sarà intrapresa iniziativa pubblica in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Mesagne al fine di promuove le attività ed iniziative in corso del Gal Terra dei messapi e su altri metodi di finanziamento pubblico per sostenere l’economia locale. Il Gal Terra dei Messapi ha riaperto i termini per la presentazione di domande di finanziamento relative ad agriturismi, fattorie sociali, masserie didattiche, produzione e commercializzazione di prodotti artigianali, piccole strutture ricettive e alla promozione dell'offerta turistica. In particolare i Bandi seguiranno le seguenti scadenze: - Misura 311 azioni 1 (agriturismi) e 4 (commercializzazione prodotti artigianali) 27/03/2012 - Misura 311 azioni 2 (Masserie didattiche) e 3 (fattorie sociali) 28/03/2012 - Misura 313 azione 5 (creazione di strutture di piccole ricettività) 28/03/2012 Programma Sviluppo Rurale (PSR) – FEASR 2007 – 2013- ASSE III: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale. Successivamente saranno pubblicati i bandi relativi alla misura 312 (sostegno allo sviluppo e alla creazione delle imprese) che potranno finanziare le seguenti iniziative: artigianato tipico, vecchi mestieri, commercio prodotti tipici (non inclusi nell’allegato 1 del trattato CE), Baby-sitting, ludoteche, centro ricreativo anziani biblioteche, centri ricreativi spettacolo.

Latiano E' nato sabato 3 marzo a Latiano (Brindisi), il centro polivalente "La Casina Park",a 500 metri dal centro abitato della Città di Latiano sulla strada Provinciale Latiano - S. Vito dei Normanni. La Casina Park fornisce una serie di servizi per il tempo libero, lo sport e per il relax delle famiglie e la gioia dei bambini. Non un centro ricreativo ma una struttura dedicata alla famiglia, dal bambino a l' adolescente fino all’adulto. Il centro polivalente è immerso in un terreno di circa due ettari circondato dal verde di alberi di pini secolari, ulivi, fichi, un immenso agrumeto e profumati mandorli. La Casina Park si presenta alla città come un luogo dove respirare ed inventare, il posto ideale per incontrarsi, per vivere la città ed il tempo libero da protagonisti attivi e non da spettatori. Una fucina di idee, un laboratorio in perenne evoluzione di arte, musica, cinema, giocoleria, danza, tradizioni e molto altro. Inoltre, La Casina Park è parco giochi, area pic-nic, zona barbecue e braceria, campo di bocce, barpaninoteca, pista da ballo, area concerti e luogo in cui organizzare eventi.

Francavilla Fontana

L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana tra le varie iniziative da attuare per l’anno 2012 ha programmato la mostra fotografica “I Pappamusci nei Riti della Settimana Santa a Francavilla Fontana” di Antimo Altavilla. Giuseppe Lombardi e Alessandro Rodia, che racconta i momenti più significativi e peculiari del modo di vivere e sentire un avvenimento che è tra i più singolari della Puglia. La mostra sarà inaugurata a Roma presso la Sala Santa Rita in Via Montanara (adiacente a Piazza Campitelli) il 20 marzo alle ore 18.00 alla presenza degli Amministratori di Francavilla e di varie Autorità Istituzionali pugliesi e capitoline, con l’intervento del vescovo di Albano Mons. Marcello Semeraro. Francavilla Fontana, nel periodo della Settimana Santa, attrae, affascina e coinvolge migliaia di visitatori che giungono da ogni parte del mondo per respirare l’atmosfera che si crea dal venerdì antecedente la Domenica delle Palme sino al giorno di Pasqua. Un avvenimento, tra i più attesi dell’anno, che porta a rivivere ancor più profondamente la forza delle tradizioni, della storia e della cultura che ci appartengono da secoli. Il Giovedì Santo, dopo la Messa solenne detta “In Coena Domini”, inizia il tradizionale pellegrinaggio, su un percorso sempre uguale da secoli, ai Repositori dei Pappamusci. I Pappamusci sono pellegrini incappucciati e scalzi che, in silenzio e salmodiando, camminano lentamente, a coppia, scalzi, con un lungo camice bianco e cingolo alla vita, mozzetta color panna e con cappello di pellegrino, bordone in mano e rosario nell’altra. Tradizione e fede si fondono nel mistero del cappuccio bianco ed il tempo è scandito dal lento incedere dei talloni neri di terra e di asfalto. Gli occhi dei Pappamusci rimangono pianeti da scoprire e la partecipazione al rito non è da ricondurre al folclore, quanto invece ad un atto di fede, un voto da adempiere negli anni, una penitenza da scontare. Il Venerdì Santo, dalle ore 8.00 tre processioni con le rispettive Confraternite, si muovono contemporaneamente per attraversare le vie della città. Le processioni passano da piazza Umberto I e attraversano due ali di folla che partecipa con grande emozione. La sera del Venerdì Santo, si svolge l’imponente processione dei “Misteri”, di enorme suggestione e con spettacolari effetti rappresentativi. Le statue dei Misteri – ognuna portata sulle spalle dai Confratelli di ogni Congrega – con la loro plasticità, la bellezza cromatica e la forte carica di drammaticità esprimono e creano, avanzando lentamente, accompagnate da musiche strazianti tra la folla, una atmosfera di intensissima commozione che avvolge tutto e tutti. Una peculiarità della processione dei Misteri di Francavilla è rappresentata dai penitenti scalzi ed incappucciati detti Pappamusci cu lli trai (Pellegrini con le travi) che, trascinando delle pesantissime croci sulle spalle, accompagnano la statua di Cristo sotto la croce detta “La Cascata o Lo Spasimo”. Il secco e sordo scricchiolare delle travi a croce sull’asfalto, nel totale silenzio che coinvolge la folla, accompagnato dal suono della “trenula” (battola), è un rumore che ti prende, ti trasporta nel tempo senza confini tra passato, presente e futuro. La Città di Francavilla, ricca di beni culturali e monumentali nonché di grande spirito di ospitalità, offre ai visitatori l’occasione per conoscere e scoprire gli ambienti, gli scorci e le piazzette del centro storico che divengono lo scenario naturale del pellegrinaggio dei “Pappamusci” e della Processione dei Misteri. L’Amministrazione Comunale sviluppa, da diversi anni, una articolata azione promozionale, tesa a far conoscere in tutto il mondo uno dei più secolari e coinvolgenti avvenimenti che si svolgono in Puglia ed ha, sin dal 2010, prodotto istanza per il riconoscimento di “bene immateriale dell’umanità” da parte dell’Unesco.

Cellino San Marco A Cellino il 19 marzo 2012 nel giorno di San Giuseppe vengono allestiti tavoli imbanditi con pietanze locali (come le analoghe Tavole di San Giuseppe). Questa consuetudine viene identificata con il termine dialettale "Mattra" che indica una cassa di legno di forma rettangolare dove si impastava la farina per preparare il pane fatto in casa: nella festa diviene simbolo di prosperità ed abbondanza. In antichità il pranzo era offerto, per devozione al Santo, dai nobili e dai benestanti del paese ai più poveri . Nella Mattra, il piatto fondamentale era la "Tria" (pasta tipo le tagliatelle).

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San Donaci

I nostri comuni

Marzo,mese dell’equinozio primaverile, è il mese in cui gli eventi nella terra dei messapi si susseguo uno dietro l’altro. L’8 Marzo, festa delle donne, il Centro Culturale anziani organizza appositamente una conferenza il cui il tema centrale è la figura della donna nel contesto sociale tra ieri, oggi e domani. Nel piccolo borgo successivamente, il 19 Marzo, giorno in cui ricorre la festa di San Giuseppe, i concittadini, oltre a partecipare con devozione alla celebrazione dell’Eucarestia, affollano la piazza nel momento in cui si benedice la “taula”. Si tratta di una tavola imbandita da una giovane coppia del paese, quest’anno rappresentati dalla scuola locale, in cui le pietanze sono tramandate dalla tradizione. Le portate rappresentano le tradizioni culinarie del luogo, tra questi annoveriamo i “pampasciuli”, ceci con pepe, purè di fave, cavolfiore condito, cavatelli, “laiane” e gnocchi fatti in casa, “pittule”, “cartiddrate”, carciofi, tre pezzi di pane e tre bottiglie di vino.

San Pietro Vernotico sabato 11 marzo inaugurato showroom Cantina Due Palme a San Pietro Vernotico, come dichiarato da Antonella Maci "Per avvicinare i giovani al vino come cultura e tradizione". Tra un anno e mezzo, Cantina Due Palme commercializzerà con metodo champenois lo champagne da negroamaro ed ha in cantiere la nascita a breve di un Wine resort a San Pietro Vernotico, con 29 camere, SPA e sala ricevimenti. 19 Marzo Come da tradizione del Salento, in occasione della Festa di S. Giuseppe il 19 marzo la Confraternita di San Giuseppe Patriarca organizza presso la chiesa la Festa di san Giuseppe con processione e distribuzione del pane, la tradizionale "Mattra" , che in dialetto indica la cassa di legno di forma rettangolare dove si impastava la farina per preparare il pane fatto in casa: nella festa il pane diviene simbolo di prosperità ed abbondanza. In antichità il pranzo era offerto, per devozione al Santo, dai nobili e dai benestanti ai più poveri. Vecchia tradizione non più in essere al momento, era quella che circa 60 anni fa vedeva l’organizzazione della Festa di San Giuseppe in Via Torchiarolo presso l’abitazione di un benefattore locale che in occasione della Festa organizzava la mattra e giochi come l’albero della cuccagna i cui partecipanti dovevano cercare di prendere dei premi posti in cima ad un palo (prosciutti o altri generi alimentari). Il palo veniva ricoperto di grasso o altra sostanza che rendeva difficile l'arrampicata da parte dei concorrenti. Nello stesso giorno in occasione della festa, non avendo tale benefattore figli ed essendo commerciante di mobili regalava l’arredamento per la stanza da letto alla coppia più povera del paese che contraeva matrimonio in quell’anno.

San Pancrazio Salentino La parola "Carnevale" deriva dal latino “carnem ” levare, togliere la carne, e indica il periodo che precede la Quaresima, in cui, secondo la tradizione religiosa, la carne è proibita; per questo in epoca romana venivano celebrati i carnesciali, grandi banchetti prima del digiuno. Il Carnevale dura alcune settimane e termina con il Martedì Grasso, giorno in cui si concentrano i maggiori festeggiamenti, prima che inizi il periodo quaresimale con il Mercoledì delle Ceneri. Anche a San Pancrazio Salentino il Carnevale ha radici antichi, e anche per il 2012 sono state organizzate sfilate con gruppi mascherati e carri allegorici, coriandoli e stelle sfilate, giochi e premi che hanno rallegrato i bambini. I festeggiamenti sono terminanti con il mercoledì delle Cenere con la quale ha inizio ufficialmente per la Chiesa Cattolica la “Quaresima”, periodo di cammino verso la celebrazione della Pasqua. Il rito che viene compiuto il giorno delle ceneri è, sicuramente, molto suggestivo, anche per chi non è molto vicino alla fede o alla prassi ecclesiale. E tradizione nella funzione liturgica spargere un pizzico di ceneri benedette sul capo o sulla fronte dei fedeli, richiamando i sentimenti di penitenza, umiliazione e conversione, dando inizio al cammino di penitenza dei fedeli - La Quaresima -. Durante la Quaresima è tradizione a San Pancrazio, come in molti paesi della puglia, celebrare il rito della “Via Crucis” nel corso della quale per tutti i venerdì di quaresima si percorrono le vie periferiche del paese rivivendo la passione di Cristo verso la crocefissione, in un momento di preghiera, contemplazione e riflessione in preparazione alla Pasqua.

Torchiarolo

Anche quest’anno nel comune di Torchiarolo BR verrà organizzato il 18 Marzo, Festa di San Giuseppe, “la Matthra dei Rioni”. In questa occasione vengono allestiti, intorno alla Piazza Castello e lungo la strada che conduce alla chiesa Matrice Maria SS. Assunta tavoli imbanditi con pietanze locali preparati da ogni rione. In questo giorno a Torchiarolo, come in molte Regioni di Italia, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi , San Giuseppe e la Vergine Maria , in un paese straniero ed in attesa del loro bambino, che si videro rifiutata la richiesta di un riparo per il parto. Questo atto, che viola due sacri sentimenti: l’ospitalità e l’amore familiare, viene ricordato con l’allestimento di un banchetto speciale. Tante sono le pietanze che vengono preparate e distribuite la sera della festa ai visitatori che giungono nel piccolo centro del Sud Salento: dalle pittule al pesce fritto, dalla bruschetta alla puccia, fino alla pasta fatta in casa con i ceci e l’immancabile zeppola, la famosa frittella, che pur variando nella ricetta da regione a regione, è il piatto tipico di questa festa.

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