Fuoricampo
07
2013
due chiacchiere sul baseball
Notiziario della FORTITUDO B.C. 1953 distribuito gratuitamente a soci, sostenitori e tifosi www.fortitudobaseball.com - email: fortitudobaseball1953@virgilio.it
Anno 13 - numero 7 22 giugno 2013 Stampato in proprio
FORTITUDO B.C. 1953 | P.le Atleti Azzurri d’Italia, 11 - BOLOGNA | tel 051 474639 - fax 051 479618 Settore Giovanile | C.S. Casteldebole | Via G. Bottonelli, 70 - Casteldebole (BO) | tel / fax 051 563600
Cantami o Diva … Quel Volo dell'aquila Biancoblu sui cieli di Ratisbona! di Claudio Adelmi
“Cantami, o Diva, del Pelide Achille l'ira funesta, che infiniti addusse lutti agli Achei...”. Ho preso in prestito questo incipit di un anziano collega perché ormai non so più che cosa scrivere, senza cader troppo nella retorica, sulle gesta della nostra Effe Blu che da oltre un decennio dà motivo ai suoi appassionati di redigere temi epici. Una bella doccia fredda nell'afoso pomeriggio di Novara, giusto sabato scorso, in qualche modo (forse potrei anche dire per fortuna) ci fa tornare con i piedi per terra e ci ingiunge a non pensare che anche quella di oggi possa essere una comoda passeggiata, tanto più che i simpaticissimi friulani (o giuliani? Qualcuno me lo dirà prima o poi) dei Black Panthers di Ronchi dei Legionari, che mi dicono non aver pari in IBL in termini di ospitalità e sportività, sono anche una squadra che si sta ambientando bene nel massimo campionato e capace di dare filo da torcere a chiunque. Ma come si può non tornare con il pensiero a quello che è successo a Ratisbona, dove soprattutto per chi guardava da lontano, si aveva l'impressione davvero di trovarsi a tifare per eroi achei o troiani se si preferisce, piuttosto che per vere e proprie divinità, incollati ad un play by play su uno schermo, o a una diretta video HD in streaming.
O meglio alle parole emesse dai nostri valenti radiocronisti, per mezzo delle casse stereo della nostra autoradio, della radio di casa, della radiolina portatile o di altro dispositivo portatile, come cellulare, smartphone, tablet e ipod. Ciò che rimane stampato nella storia e nelle statistiche è che la Var Group Unipol Fortitudo Bologna ha centrato la finale 2013 della massima competizione europea: è la quarta finale conquistata dai biancoblu da quando c'è la nuova formula, cioè dal 1998, alle quali va aggiunta un'altra partecipazione alla final four; con quella del 2004 persa a San Marino contro il Neptunus di Rotterdam diventa la quinta finale disputata nelle ultime dieci stagioni, ricordando anche la semifinale di Grosseto 2006. Quello che rimane nel ricordo di chi c'era, quei pochi di persona e quei tanti “collegati”, sono sicuramente le gare “tirate” contro gli olandesi e contro i cechi, quella ribaltata contro San Marino fino alla manifesta e quella invece più importante, sempre ribaltata, ma al nono inning e di stretta misura, ancora contro gli eterni avversari del monte Titano. Quello che rimane nel cuore dei nostri eroi, giocatori e staff tecnico, lo sanno solo loro, ma è importante è che sia stata una “gran settimana di squadra” come mi ha confidato un autorevole esponente di questo gruppo. Tutto il resto non conta, compresa (non voglio fare lo struzzo) la conclusione del rapporto con Chris Aguila, al quale va il nostro ringraziamento per l'importante lavoro svolto per la squadra, anche (e soprattutto) a Regensburg, ma che non è quel tipo di giocatore ritenuto adatto a quel ruolo che la società immagina di affidare all'unico giocatore straniero del lineup. So che c'è stato qualche malumore, abbiate pazienza, difficilmente ci si sbaglia da queste parti e quando lo si fa ci si mette la faccia. Le critiche costruttive sono sempre ben accette, ma i mestatori e i mai goduti è meglio che continuino a seguire altri sport.
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SALUTI & INFORMAZIONI UTILI
di Allegra Giuffredi
“WOW!!” Che bel periodo, ragazzi! Dall'ultima partita casalinga son successe tante belle cose, che vado ad elencare: Fabio Milano è tornato in squadra, abbiamo passeggiato sia a Godo, che (quasi) col Novara e vinto, in quel di Regensburg, l'accesso alla Finale della European Cup! C'è da leccarsi i baffi! Un'acquolina da vittoria da urlo! Milano è rientrato in campionato vittoriosamente contro San Marino e proprio contro i sammarinesi abbiamo vinto la semifinale per la European Cup in un epico scontro, davvero gustoso ed apprezzato anche grazie ai radiocronisti, che in differita di qualche secondo, anticipavano le immagini del sito bavarese della squadra di Regensburg, attraverso il quale abbiamo potuto seguire in streaming (!?) la perfetta settimana fortitudina: sei vittorie su sei! Non so se mi spiego! Qualcuno ha avuto da ridire circa il fatto che, vincendo la quinta partita contro i padroni di casa, abbiamo incontrato in semifinale San Marino, perché altrimenti, perdendo, avremmo giocato contro i meno temibili (!?) olandesi, ma io invece penso sia stato davvero meglio così! In primo luogo abbiamo dimostrato la nostra sportività, senza fare quei calcoli italioti, che, oltretutto, ci hanno sempre portato sfiga (o per chi parla bene: sfortuna) e poi abbiamo evitato la squadra di Amsterdam che ormai, secondo me, nello spogliatoio, ha messo la foto della Fortitudo al posto del bersaglio delle freccette, perché la battiamo con una continuità alquanto imbarazzante!
Ad ogni modo, bene così! La vittoria della Fortitudo è un bene per Bologna, un vanto cittadino e un orgoglio tutto italiano, che anche i telecronisti tedeschi hanno colto, congratulandosi più volte, perché abbiamo giocato da Dei! C'è poco da fare, lo sport italiano più vincente e vittorioso, attualmente è il baseball! Ed è molto più seguito e giocato di quel che sembra, infatti, anche grazie all'eco delle vittorie fortitudine, che si sta sempre più diffondendo, l'interesse per la squadra aumenta, vi basti pensare che perfino i miei colleghi e addirittura le mie amiche chiedono della squadra e poi si fanno delle scoperte interessanti. Una di queste è Bubi, un collega, che fa il centralinista e gioca al baseball per i ciechi e poi c'è Vito, marito di una cara collega ed anche lui giocatore nella squadra di baseball per ciechi: ve ne parlerò più approfonditamente tra qualche tempo. Adesso si torna al Falchi e, dopo la teutonica “sbornia” vittoriosa, bisogna riprendere il giusto ritmo anche nel girone di ritorno. Con Novara, c'è stata una leggera battuta d'arresto, ma non disperiamo e che caspita! Adesso arrivano i Legionari dei Ronchi, ….no, no, scusate, Ronchi dei Legionari e allora come sempre: avanti un altro!
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SPECIALE EUROPEAN CUP 3 Everybody clap your hands di Federico Frassinella
Infield in, outfield in e Vaglio - che le valide di Coppa se le è bevute tutto d'un fiato alla domenica – al terzo sliderino soffocato di Cubillan, parcheggia la pallina nel deserto del campo esterno sammarinese. In finale, tanto per cambiare, ci andiamo NOI. Anche quest'anno, perché gira e rigira in fondo ci arriviamo sempre. L'efficienza tedesca è una settimana di European Cup su un campo perfetto con l'alluvione che ha flagellato la Baviera fino a poche ore prima. L'efficienza bolognese è la conduzione a punteggio pieno di 6 partite su 6 e il ricacciare al mittente un amaro retrogusto di beffa perché, quando al 9° il San Marino si riporta in vantaggio per il cinquecentesimo cambio di risultato nell'arco della partita, sembra proprio che le lune ci ridano in faccia e che le legnate della T&A, per tutta la settimana più morta che viva, possano più dei cerotti. E invece no: loro a contarsi le ferite, noi a Rimini a difendere il titolo, fra un mese e mezzo. A Ratisbona oltre al baseball c'è ben poco, ma è un bel viaggio farsi una settimana da professionisti, vivere in funzione della partita quotidiana e godersi le tribune bollenti dell'Armin Wolf con il diletto di una simpatica calcolatrice e del classico ginepraio del tqb per capire se gli olandesi ce la possono fare, se i tedeschi non perdono con Praga, se il San Marino vince poi cosa succede… e amenità di ogni genere. Noi, nel dubbio, vinciamo poi sempre, così ci togliamo il pensiero. Gli olandesi. L'antillano, veterano delle tribune europee, aumenta i decibel di giorno in giorno, ma tolte due o tre curvette di Cordemans e quattro o cinque cannonate di Berkenbosch vanno poco in là. Bocciati, as usual. Emozionante quel tie break, perché se perdiamo la settimana diventa tutta diversa e, invece, vincere la prima ci cambia la vita. Pugliese contro Koks, come un anno fa. Valida di Liverziani, è fatta. Avanti. Poi ribaltiamo il San Marino, pur stando sotto di tanti punti fino a metà gara, torna a lanciare pure Spadoni da loro perché la manifesta diventa una liberazione. Addirittura. Un po' rusticball, ma è 2/2. Intanto il vero spettacolo è quando giocano i padroni di casa, cioè ogni sera. Una autentica festa, pubblico giovane e partecipe, centinaia di persone, una rumba da stadi sudamericani e il motivetto che diventerà familiare dell'Everybody clap your hands di semplice organizzazione e sicura riuscita. In fondo, si tratta solo di ritmare qualche applauso con un po' di convinzione, basta poco eh, sì anche qui al “Falchi”. Il più è fatto? Quasi, perché questi praghesi ci fanno leggermente sudare, ma alla resa dei conti vinciamo ancora e idem con gli svizzeri, che si affacciano per la prima volta al massimo palcoscenico continentale e ci raccontano che a casa loro non hanno nemmeno un campo e usano un rettangolo da calcio arrangiando basi e dugout un po' alla meglio. 8 scudetti come noi, nel dubbio. Rusticball davvero, però. Come ai Giardini Margherita. Simpaticissimi comunque. 5 su 5 contro il Regensburg, un'amichevole che serve a godersi una bella festa sulle tribune insieme ai tedeschi (è nel vero senso della parola una settimana da birra e salsiccia), con qualche brivido lungo le schiene dei giocatori sammarinesi cui facciamo un bel regalino proprio noi. Ce lo riprendiamo indietro poi con gli interessi e che interessi. Sotto di brutto, sopra a braccetto con il gigante Rivero, poi sotto ancora perché questi vogliono la gara di attacchi e allora eccovi serviti. Cubillan, 40 lanci di qua, 20 di là, altri 30 di su, è sufficientemente cotto perché la Fortitudo lo serva a tavola. Con l'applicazione, la forza e la concentrazione dei campioni ci prendiamo quello che spetta a noi e non ad altri. È ancora finale europea, per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni. Everybody clap your hands.
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“MLB ON DECK”
Cory Hahn, una storia americana di Simone Motola
“The D-backs humbly select, redraft ID number 9577, Hahn, Cory, center fielder, Arizona State University, hometown Corona, California”. Una chiamata al draft, all'apparenza, come tante; un trentaquattresimo giro dove spesso si fanno delle scommesse, su giovani che, al massimo, potranno sognare di fare qualche turno alla battuta o qualche inning sul monte nel dorato mondo della MLB. Ma Cory Hahn non è un giocatore come un altro. Nel 2010 era già stato chiamato dai Padres per un'ottima ultima stagione di High School (Mr. Baseball per lo stato della California). Hahn, però, aveva scelto Temple, la casa di ASU, Arizona State University, a pochissimi chilometri da Phoenix. Sperava di seguire le orme di ex studenti di quel college, come Ethier o Pedroia. La sua carriera universitaria, però, si arrestò nel febbraio del 2011, nella sua terza partita di quella maledetta prima stagione. Una scivolata robusta in seconda base, un lancio del ricevitore non perfetto ed ecco un violento scontro tra la testa di Hahn ed il ginocchio del difensore sul cuscino. “Ho visto la palla andare verso l'esterno e ho subito pensato di rubare anche la terza, ma il mio corpo non rispondeva, non riuscivo ad alzarmi”. La diagnosi fu spietata: midollo spinale danneggiato e paralisi dal torace in giù. Hahn, però, ha reagito, laureandosi brillantemente, imparando a guidare un'auto speciale per persone col suo handicap e, adesso, sarebbe uno dei coach della squadra di baseball di Arizona State. La scelta dei D-backs è arrivata al giro 34 perché 34 era il numero scelto da Hahn al College. Ma non pensate che sia stato scelto senza una logica, la franchigia della MLB vorrebbe utilizzare Hahn nel campo dello scouting a tempo pieno. Hahn, quel giorno della chiamata, l'8 giugno, stava per prendere un volo che dalla Florida lo avrebbe riportato a casa. Informato della possibile scelta di Arizona, ha aspettato che l'aereo raggiungesse la quota di crociera, poi s'è intrufolato in bagno, ha acceso il cellulare e non ha fatto a tempo a leggere la notizia, che già gli erano arrivate decine di messaggi di congratulazioni. “Quelli erano giorni duri – ha successivamente dichiarato – perché, salvo infortunio, sapevo che sarei stato lì con quei ragazzi, però, ero anche felice per loro, perché so quanto hanno duramente lavorato per arrivare a questo punto”. La cosa incredibile è che pare che i D-backs abbiano anticipato almeno altre due franchigie che volevano chiamare Hahn. Non ha dubbi Ray Montgomery, il direttore dello scouting di Arizona: “Tutte le persone che ho incontrato, parlano bene di Cory; è un ragazzo dinamico e mi aspetto grandi cose per il suo futuro”. L'ex esterno centro di ASU, comunque, sta proseguendo nella terapia fisica perché è convinto che un giorno potrà camminare di nuovo. E Hahn, di tutto questo, cosa pensa? “Ora che non posso più giocare, ho avuto un sacco di tempo per pensare e ho deciso che voglio rimanere nel baseball e, credo, che lavorare col front office dei D-backs sia la soluzione ideale”. Poi, ha aggiunto: “Comunque, devi essere in grado di svegliarti ogni giorno e dare tutto quello che hai e mai prendere le cose per scontato, perché io ne sono una testimonianza vivente”.
IL PUNTO DI VISTA Tredici motivi per dire “Grazie Fortitudo” di Domenico D'Angelo
Poche volte nella mia vita ho potuto imparare così tante cose in solo 4 giorni. Quattro giorni passati a Ratisbona (Regensburg, Germania) per assistere ad un torneo di Baseball valido per accedere alla finale di Coppa Campioni 2013: 1. Ho visto l'orgoglio, la forza e l' organizzazione di una comunità, che dopo 4 settimane di pioggia e di allagamenti dovuti alla piena del fiume Danubio, aveva difeso con ogni mezzo le proprie case. E solo dopo 3 giorni avevano già pulito e ridipinto i piani bassi delle stesse, riaperte le strade basse del centro storico e riavviato tutte le attività commerciali e turistiche. 2. Ho capito cosa significa collaborare per creare lavoro per tutti, sfruttando i finanziamenti comunitari e non, per progetti utili e non piangersi addosso perché non c'è lavoro e non ci aiuta nessuno. 3. Sono stato impressionato dalla cultura che si respira a Regensburg. Dai suoi musei, dal suo centro storico che evidenzia e conserva benissimo le sue origini dall'impero romano. Le sue ampie piazze, un Duomo maestoso nella sua grandezza e per le ottime condizioni. Al suo interno ho provato due sensazioni impreviste: la temperatura interna inferiore a 12 gradi Celsius e le sinfonie armoniche di un grande e moderno organo a canne sospeso sopra un altare della navata sinistra. L'organista ha avuto accesso allo strumento tramite un ascensore a corde d'acciaio! 4. Ho avuto un org… piacere di … fare un rifornimento di diesel alla mia auto a sole 1,410 € al litro in un distributore AGIP! …. alloggiare in un miniappartamento in hotel 4 stelle moderno e nuovissimo a 70 € a notte. Fare shopping in un grande centro commerciale, ma anche in alcuni hard discounts con prezzi più bassi che in Italia. E le statistiche ci dicono che gli stipendi tedeschi sono mediamente superiori a quelli italiani! 5. Ho avuto conferma che lo stinco di maiale cotto al forno è veramente eccezionale. La cucina locale in effetti può essere apprezzata anche da noi italiani. Comunque è indubbiamente migliore di quella inglese o americana. 6. Ho verificato che il golf è uno sport ancora più esclusivo che in Italia e spesso i golf club sono immersi nelle foreste con ricche ville di caccia allestiste a club houses. Sono stato impressionato dalla collezione di corna di cervo quali trofei di caccia e libagione, appesi alle pareti di ogni locale dell'unico golf club che ho visitato nei dintorni di Ratisbona. 7. Sono stato piacevolmente coinvolto dall'atmosfera dello stadio di baseball. Un layout semplice e moderno, essenziale, pratico, a servizio dello spettatore e del suo coinvolgimento. Ogni lancio è seguito da un effetto sonoro o musicale come solo un bravo Dj può fare. A noi italiani è piaciuto molto la hit “Everybody claps your hands” che scatenava un simpatico batter di mani così ritmico a cui nessuno poteva resistere. 8. Ho avuto la conferma che in Germania in ogni luogo, per ogni occasione, si beve tanta, ma tanta, ma tanta birra! Ed il Ballpark di Ratisbona, così americaneggiante, è un luogo ideale per lo scopo. A patto di restituire il boccale in tempo per avere i 2 Euro di cauzione pagati all'acquisto. 9. Ho assistito a partite di baseball di livello variabile. C'erano squadre che si erano attrezzate con giocatori di buon livello e chi con un roster striminzito ha avuto la grande soddisfazione di aver partecipato storicamente ad un evento internazionale. 10. Ho assistito, in particolare, alle partite della Fortitudo Bologna che in modalità apparentemente tranquilla, ha conquistato meritatamente la finale del torneo. 11. Ho sofferto nei primi inning della partita di finale. Non mi aspettavo la sorprendente aggressività dei battitori del San Marino, né tantomeno l'inaspettata difficoltà del nostro miglior lanciatore partente. Sapevo che non potevo aiutare quel lanciatore in difficoltà. Come in passato, anche da bambino era già successo, ci sono giornate in cui non tutti i lanci sono ben controllati ed hanno gli effetti desiderati. Qualche millimetro più in alto o più in basso della palla nell'area di strike, può determinare un effetto devastante come un homerun da tre punti o un semplice foul o meglio un proficuo flyout. Purtroppo il risultato peggiore è avvenuto al primo inning. Quando non si è abituati a tali eventi negativi, la reazione non è sempre automatica. Sono anche queste le esperienze che servono a formarti il percorso della vita, al di là dello sport. 12. Ho provato emozioni di gioia alternate a sconforto e speranza fino all' ultimo inning. Una bella e vera partita di baseball si vive così, fino all'ultimo lancio. Non sai bene quale sarà e quando, ma arriva prima o poi. Anche se ne hai già vissute molte di partite così, è sempre un momento bellissimo se vinci o bruttissimo se perdi. E' proprio un attimo, la solita questione di millimetri. 13. Ho avuto la conferma che la forza di una squadra è sempre determinante. Un singolo può vivere un momento sfortunato, ma una squadra vera, con il cuore, con la convinzione, con il giusto mix di esperienza, intelligenza sportiva e coraggio, può sempre cercare il miglior risultato, lottare per ottenerlo e spesso raggiungerlo. Grazie Fortitudo !! Alla prossima …
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STATS
UNIPOL
NBP RONCHI
STATS IBL CLASSIFICHE LEADERS
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ROSTERS & CAMPIONATO
GRUPPO UNIPOL FORTITUDO roster 2013 #5 ERMINI Gabriele #6 INFANTE Juan Carlos #9 BISCHERI Luca #16 D'AMICO Andrea #17 MALENGO Daniele #18 D'ANGELO Matteo #22 FUZZI Francesco #23 VAGLIO Alessandro #24 LIVERZIANI Claudio #25 PUGLIESE Nick #27 NOSTI Nicholas #28 MILANO Fabio #29 LUQUE Roger #34 PANERATI Luca #35 RICHETTI Carlos #38 OBERTO Junior #40 CLERICI Adam #41 SABBATANI Marco #63 BARBARESI Mattia #75 RIVERO Raul #80 BASSANI Alex # REYES Raul STAFF TECNICO #2 NANNI Marco #10 LABASTIDAS Mario #30 BETTO Fabio #42 MASIELLO Michele #44 RADAELLI Roberto
O I C/I I I P I/O I O P O P P P P P P C P P I O
NBP RONCHI roster 2013
1976 1981 1979 1991 1989 1988 1985 1989 1975 1985 1985 1977 1980 1989 1983 1980 1985 1989 1989 1986 1990 1986
R/R R/S R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/L R/R R/R L/L L/L L/L R/R L/L R/L R/R R/R R/R R/R L/L
Manager Coach Coach Coach Pitching Coach
#3 CECHET Ivan #6 PETRALIA Alessandro #9 PASQUALI Enea #10 POLO Omar #11 CENTINI Nicolas #12 FURLAN Jonatah #14 CECOTTI Enrico #16 PASQUALI Elia #18 MICEU Fabio #19 BACCARI Simone #21 LITZINGER Matthew J. #24 MIANI Francesco #25 MICEU Mario #28 TROBEC Jakob #29 GHENO Marco #31 BERINI Andrea #32 ZAMO' Diego #33 GHENO Pietro #34 SANTIN Daniele #47 YEPEZ Jesus #57 NUNIN Giacomo #63 COLLADO Jordano STAFF TECNICO # DA RE Paolo # CRETIS Rolando # FURLANI Alberto # TORRES Jesus
O P O P O I I P P C P P I I P O O C I P I C
1982 1990 1986 1989 1985 1986 1976 1990 1992 1985 1988 1983 1990 1981 1993 1993 1972 1993 1991 1984 1994 1981
R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/R R/L R/R R/R R/R L/L R/R R/R
Manager Pitching Coach Coach Coach
2ª giornata ritorno 20-21-22 giugno 2013 UNIPOL – BLACK PANTHERS RONCHI 22 Giugno ore 16 e 20,30 REGGIO EMILIA - NETTUNO GODO KNIGHTS - PARMA MASTIFF GROSSETO – SAN MARINO NOVARA - RIMINI
3ª giornata ritorno 27-28-29 Giugno 2013 NOVARA – MASTIFF GROSSETO BLACK PANTHERS RONCHI – PARMA SAN MARINO - NETTUNO UNIPOL – RIMINI (28 giugno ore 20,30 a Bologna; 29 giugno ore 20,30 a Rimini) REGGIO EMILIA - GODO KNIGHTS
CLASSIFICA Squadra RIMINI BASEBAL UNIPOL BOLOGNA S.S.D. NUOVA B.C. CITTA' DI NETTUNO S.R.L. T&A SAN MARINO PARMA BASEBALL PALFINGER REGGIO EMILIA NEW BLACK PANTHERS RONCHI NOVARA BASEBALL GODO KNIGHTS TOSHIBA MASTIFF GROSSETO
PG 20 20 20 20 19 19 20 19 20 19
PP 4 4 5 7 8 12 13 14 15 16
PCT 800 800 750 650 578 368 350 263 250 157
PD 0.0 0.0 1.0 3.0 4.5 8.5 9.0 10.5 11.0 12.5
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Hanno collaborato a questo numero: Claudio Adelmi, Allegra Giuffredi, Simone Motola, Davide Villan Fotografie di Simone Amaduzzi Progetto grafico originale di Danila Bigazzi
Grafica: Studio GAS Bologna – www.gasbologna.it
PV 16 16 15 13 11 7 7 5 5 3
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