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Naturopatia



Shiatsu La tenerezza delle parole Crea fiducia La tenerezza dei pensieri Crea profondità La tenerezza dei gesti Crea amore

Lao-tse Lo shiatsu nasce in Giappone, come rielaborazione di un altro tipo di trattamento manuale l'Almà, il quale a sua volta deriva probabilmente dall'Anfà, una delle tecniche del massaggio tradizionale cinese (Tuinà). Il tuinà costituisce una delle branche della medicina tradizionale cinese. La costruzione di questo albero genealogico dello shiatsu, serve per comprendere come i principi fondamentali a cui esso si ispira siano quelli della medicina tradizionale cinese e del pensiero filosofico cinese. Shiatsu tradotto letteralmente significa shi=dito, atsu=pressione. Lo shiatsu comprende una vasta gamma di stili e situazioni di trattamento, lo si può ricevere su di un futon completamente vestiti o meno, seduti su uno sgabello a una manifestazione salutistica occidentale, su un lettino regolabile in altezza. Il trattamento può avvenire sotto forma di forte pressione energetica, con manipolazione più lieve e delicata con varie estensioni degli arti, mentre un altro stile opera senza toccare il corpo, si può fare una valutazione energetica del polso, oppure premendo sia alcuni punti dell'addome o zone dell'addome o del dorso, oppure valutando alcune caratteristiche del viso o dell postura in generale. 1


Si pensa spesso che lo shiatsu derivi dall'agopuntura, è probabile invece che esso sia antecedente a tale venerabile disciplina, poichè il tocco è la forma di cura più istintiva che esista, possiamo supporre che la stimolazione dei punti dei meridiani sia assai antecedente ai primi aghi di pietra per agopuntura risalenti al neolitico, circa 8000 a.c. E' possibile che punti e meridiani usati nell'agopuntura siano stati scoperti attraverso il tocco. Alcuni docenti di agopuntura sostengono che in origine i meridiani fossero percepiti come flussi di sensazioni che percorrevano il corpo dopo la stimolazione di un punto mediante un ago, ma lo stesso effetto si può produrre con una semplice pressione su di un punto, vi sono alcuni stili che usano soprattutto i meridiani e non i punti, secondo un metodo che risale alla preistoria della medicina tradizionale cinese. Nel frattempo gli usi occidentali, compreso la medicina allopatica, prendevano piede in Giappone e gradatamente le tecniche e la terminologia medica occidentale entrarono nel repertorio dei praticanti shiatsu; i punti cominciarono ad essere conosciuti solo in base alla locazione anatomica occidentale e si perse il concetto di meridiani. Takujiro Namikoshi nel 1925 fondò la clinica di pressoterapia e tentò di inserire le tecniche dello shiatsu in una cornice occidentale. La scuola era e rimane, l'unica ufficialmente autorizzata a insegnare lo shiatsu con il risultato che il metodo Namikoshi è il più studiato in Giappone. I suoi allievi individuano i punti in base alla locazione anatomica, invece che attraverso il sistema dei meridiani, prediligendo un approccio scientifico occidentale rispetto al trattamento secondo la teoria classica. Lo shiatsu continuò ad essere praticato e insegnato sia secondo la tradizione, sia nel nuovo stile fino all'occupazione americana della seconda guerra mondiale, quando il generale Mac Arthur, in un 2


programma di repressione della cultura tradizione giapponese ne bandì la pratica, insieme a quella dell'Anmà, il massaggio rilassante in genere, L'Anmà era praticato quasi esclusivamente dai ciechi, secondo una tradizione osservata in molti paesi dell'estremo oriente per rispetto al pudore, ma anche lo shiatsu aveva praticanti non vedenti, quindi il loro sostentamento venne messo a repentaglio da tale divieto. Si racconta che questo problema fu portato all'attenzione di Helen Keller, nota scrittrice che cieca e sorda dalla nascita perorava le cause dei ciechi, la sua intercessione presso il governo americano permise alle due pratiche di recuperare lo status originario. Il capitolo successivo della storia dello shiatsu cominciò con l'opera Shizuto Masunaga, docente di psicologia all'università di Tokyo, il cui profondo interesse per la medicina tradizionale cinese lo spinse a svolgere vaste ricerche su antichi testi cinesi. La madre aveva studiato con Tamai Tempakiche negli anni venti, e aveva avuto una parte fondamentale nella rinascita dello shiatsu. Anche Masunaga studiò shiatsu presso la scuola di Namikoshi, dove diventò insegnante per 10 anni, cominciò cosi a fondere le tre aree di interesse: la psicologia, la pratica dello shiatsu ortodossa e la ricerca storica delle origini, unendo alla moderna interpretazione occidentale della fisiologia. Il suo stile dominato zen-shiatsu ha un ampia teoria che comprende i modelli orientali e occidentali relativi agli squilibri energetici. Masunaga sviluppò ulteriormente i tradizionali metodi di valutazione energetica attraverso la palpazione dell'Hara e del dorso, derivandone una tecnica unica per la valutazione del quadro energetico attuale e di intervento sui meridiani interessati per correggere le disarmonie. Arricchì inoltre il sistema dei meridiani, fondamento dello shiatsu, tracciando i percorsi del ki, percepiti dal ricevente come flussi di sensazioni e rilevabili dal praticante, estese i dodici meridiani classici dell'agopuntura in modo da potervi agire in quasi ogni parte del corpo. 3


TRATTAMENTO DI AROMATOLOGIA Gli odori gradevoli delle piante sono tanto sublimi e tanto confortevoli che nessuna può eguagliare l'eccelsa virtù" L'aromatologia è una scienza naturale che sfrutta le proprietà energetiche sviluppate dai principi attivi contenuti negli estratti di piante, fiori, frutti, cortecce, resine. L'olio che se ne ricava è definito "essenza" ed in base alla qualità possiede caratteristiche organolettiche differenti. Profumi, colori e vibrazioni sprigionati dalle essenze sono in grado di influenzare il sistema limbico, la frequenza dei chakra, l'intensità dell'energia presente nell'organismo. Ritroviamo questa pratica agli albori della civiltà più antiche ed evolute, quali quelle egizia, babilonese, greca, araba, romana, nelle culture orientali ecc.. Come per molte tecniche riflessogene e bioenergetiche, l'aromatologia ha conosciuto tempi oscuri, durante i quali si sono perse nozioni importanti, riapparse secoli dopo nelle culture popolari. Oggi l'aromatologia ha acquisito uno spazio molto importante nelle scienza medica, utilizzata soprattutto in ambito psichiatrico e psicologico, ginecologico, cardiologico, neurologico. Il successo riscontrato da questa metodica è da attribuire alla capacità di adattarsi sia ad un rapporto sintomatico, sia ad un azione olistica, mirata al riequilibrio generale dell'organismo. Sono sufficienti alcune gocce di olio essenziale nel diffusore (lampada per aromi), nell'apparecchio dell'aereosol o nelle inalazioni per produrre effetti strabilianti in problematiche quali la depressione, ansia, disturbi del sonno, stress, paure, agitazione, questo grazie all'effetto immediato prodotto dal sistema nervoso centrale (s.n.c.), sul sistema neuroendocrino (s.n.e.), sistema neuro-vegetativo (s.n.v.).

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Attraverso la cute (trattamenti, bagni, compresse) le essenze influiscono sulle funzioni collegate al tessuto connettivo, al circolo linfatico, venoso, arterioso e di conseguenza a quello organo-viscerale, grazie all'azione trofica del sangue. Un ulteriore impiego delle essenze è per via interna, anche se tale somministrazione deve avvenire solo sotto controllo medico. L'aromatologia non presenta controindicazioni con altre tecniche bioenergetiche, tranne che per l'omeopatia, limitatamente all'utilizzo di oli quali la menta, canfora, e la camomilla; è invece sinergica nel trattamento con i fiori di Bach. Il trattamento aromatologico non è altro che l'utilizzo degli olio essenziali abbinati con tecniche bioenergetiche quali: shiatsu, trattamento antistress, riflessologia del piede e della mano ecc...

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RIFLESSOLOGIA PLANTARE "Ciò che è in alto è come ciò che è in basso ciò che è in basso è come ciò che è in alto tutto corrisponde nell'universo" La riflessologia plantare è una tecnica di digitopressione che, agendo su determinati punti dei piedi e delle mani, stimola gli organi che su di essi riflettono. Ha origini storiche antichissime, veniva già praticata 5000 anni fa in India e Cina, lo scopo era quello di prevenire i disturbi, o curare le situazioni di malessere già manifeste; si pensi che i terapisti operanti presso le famiglie nobili venivano sospesi dalla paga, o chiamati a risarcire i danni, ogni volta che si manifestava un disturbo in quanto veniva meno l'aspetto della prevenzione. La diffusione della pratica di questa disciplina non si limitò ai paesi orientali, ma arrivò un pò ovunque nel mondo allora conosciuto. In Egitto, precisamente a Saqqarah, luogo in cui si trova la piramide più antica. è stato rinvenuto l'affresco raffigurante due operatori intenti al trattamento delle mani e dei piedi. Tale affresco si ritrova in quella che era la tomba di un medico, ed è stato accertato con moderno sistemi di rilevamento a radiazione che risalisse al 2300 a.c. Tralasciando le antiche testomonianze tramandateci anche i dipinti egiziani, in cui si mostrano trattamenti ai piedi, in epoca più recente lo studio delle riflessoterapie dei piedi è dovuto soprattutto al medico americano William Fitzgerald che se ne interessa a partire dal 1912, e nel 1916 il Dott. Bowers ne rielabora le teorie, chiamando tali trattamenti terapie zonali. Nel 1917 i due dottori scrivono assieme il libro, destinato al grande pubblico, chiamato "Zonal Therapy", e il piede incluso in questa pubblicazione viene suddiviso in dieci settori longitudinali. 6


La terapista Eunice Ingham elabora le teorie descritte nel trattato, circoscrivendo il trattato solo al piede, pubblicando a sua volta un opera sull'argomento "Ingham method of compression massage". Nel 1938 dopo molti anni di pratica e sperimentazione di questa nuova tecnica, scrive il libro "storie che il piede potrebbe raccontare". In Europa è la terapista Hanne Marquardit la prima a sperimentare questa tecnica, sono quasi dieci anni di sperimentazione, anni che vanno dal 1958 al 1967, e partire da questa data la Marquardit inizia una breve collaborazione con la Ingham ormai anziana. Il dott. Rauch, austriaco, stimola la Marquardit ad una collaborazione per approfondire gli aspetti fisiologici di tale trattamento. Negli anni 70 iniziano i primi corsi anche nelle altre nazioni, prevalentemente al nord (Danimarca, Svezia ecc..), più tardi questa tecnica arriva in Italia e viene tradotto il libro della Marquardit, testo utilizzato per molto corsi di riflessologia plantare, attualmente sono diversi i libri pubblicati sull'argomento, alcuni dei quali scritti da italiani, nascono anche altre scuole a indirizzo più energetico.

LA RIFLESSOLOGIA PLANTARE E LE SUE AZIONI Lo scopo della riflessologia plantare è di far scattare i meccanismi che portano all'omeostasi, cioè ad uno stato di equilibrio e armonia, passo fondamentale per raggiungimento di questo obiettivo è di ridurre la tensione e favorire il rilassamento. Il rilassamento rappresenta il primo passo verso la normalizzazione, perché quando il corpo è rilassato il processo di riequilibrio energetico può avviarsi.

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Con un trattamento professionale sui punti riflessi è possibile individuare quali parti del corpo non siano in equilibrio, e di conseguenza non funzionino in modo efficiente, con il trattamento si possono correggere questi squilibri e riportare il corpo in condizioni ottimali. Questa forma di trattamento è utile sia per contrastare vari disturbi, sia per mantenere il corpo in salute favorendo la prevenzione; infatti il trattamento riflessogeno aiuta ad individuare i problemi al manifestarsi dei primi sintomi, e con il trattamento è possibile bloccare o rallentare il processo che porta alla malessere. Essendo un trattamento olistico, la riflessologia considera l'individuo nel suo insieme, mente e spirito, quindi mira ad agire sulla causa del malessere piuttosto che sopprimere i sintomi. Per ottenere dei buoni risultati, la partecipazione del paziente svolge un ruolo importante perché il riflessologo non è responsabile della salute della persona, infatti in tutti i trattamenti olistici viene sottolineata l'importanza dell'assumersi la responsabilità del proprio stato di salute. Il malessere è il risultato diretto dei propri pensieri e delle proprie azioni perché la mente è un fattore scatenante potentissimo, e può influenzare ogni cellula del corpo dando luogo ad alterazioni chimiche ed in seguito a blocchi energetici. Le emozioni negative come ansia, dolore, preoccupazioni hanno sempre ripercussioni nocive sul nostro corpo, Eunice Ingham disse: “perché avvelenare il nostro corpo con pensieri negativi?”. Infatti gli atteggiamenti negativi non facilitano mai il processo benefico, mentre i pensieri positivi hanno un effetto straordinario nell' mantenimento dell'equilibrio mentale e fisico. La riflessologia può essere come una revisione, una messa a punto del corpo, e dal momento che non si può sostituirlo con uno nuovo, come accade con le auto, sembra logico prendersi cura di quello che si ha.

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CHI Può TRARRE BENEFICIO DALLA RIFLESSOLOGIA La riflessologia è adatta a persone di qualsiasi età e di entrambi i sessi, chiunque può trarre benefici dal trattamento riflessologico. Questa tecnica non ha particolari controindicazioni, tuttavia bisogna prestare particolare attenzione a donne gravide, oppure in caso di trombosi perché si possono smuovere grumi di sangue, e nei casi di diabete soprattutto se viene somministrata insulina, questo perché con il trattamento si attiva il pancreas, quindi il livello di insulina deve essere ridotto.

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reiki


REIKI Il Tao è nascosto e senza nome eppure esso ed esso soltanto da origine a tutte le cose e le porta a compimento. Il Tao genera l'uno l'uno genera il due il due genera il tre il tre genera le innumerevoli creature le innumerevoli creature portano lo yin sulle spalle e lo yang sulle braccia e la loro armonia deriva dalla fusione delle due energie vitali

TAO TE CHING In tutta la storia dell'umanità vi sono state “guarigioni” basate sulla manifestazione e sulla trasmissione di una energia vitale universale, in grado di perpetrare tutto in una forza capace di produrre e mantenere ogni forma di vita nell'universo. I tibetani avevano, per esempio, una comprensione profonda sull'essere dello spirito, della materia e dell'energia, già migliaia di anni addietro. Essi utilizzavano queste conoscenze per riequilibrare il proprio corpo, per armonizzare la propria anima e per portare il proprio spirito all'esperienza dell'unità. Successivamente incontriamo questa conoscenza in India, la ritroviamo in forme modificate, in Giappone, Cina, Egitto, Grecia, Roma e altre zone. Questa forma è stata protetta e custodite nelle “Scuole dei misteri” di quasi tutte le antiche culture, e nell'antichità era accessibile nella sua totalità solo a pochi addetti. Generalmente erano i sacerdoti o le guide spirituali di una cultura a tramandarla oralmente ai propri allievi.

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Sovente gli studiosi moderni si sono imbattuti nelle diverse forme di questa conoscenza intima tramandate dall'antichità, tuttavia molto spesso male interpretandola, perché essa è stata mimetizzata con linguaggi criptici e ricchi di simboli. Così sembrò per molto tempo che anche la conoscenza del Reiki fosse andata perduta. Alla fine del XIX secolo il Dott. Mikao Usui ne scoperse nuovamente la chiave in suitro sanscrito di 2500 anni fa, che rese nuovamente possibile l'applicazione di questa antichissima tradizione della guarigione naturale. La parola Reiki sta ad indicare l'energia vitale universale. La parola si compone di due parti: la sillaba Rei descrive l'aspetto universale illimitato di questa energia, Ki è una parte del Rei è la forza vitale che scorre attraverso tutto ciò che vive. Molti popoli, molte culture, e molte religioni hanno conosciuto un'energia la cui importanza corrisponde al Ki. Così questo Ki chiamato Chi dai cinesi, luce o spirito santo dai cristiani, dagli indiani Prana, dai russi energia broplasmica. Reiki produce un diventar sani nel senso originario, perché conduce la persona ad un'armonia con se stessa e le forze basilari dell'universo. Il Reiki sollecita l'autoguarigione naturale Il Reiki vivifica il corpo e lo spirito Il Reiki ripristina l'armonia psichica ed il benessere naturale Il Reiki esplica il proprio effetto su tutti i piani; il piano fisico, quello spirituale, quello emotivo e quello psichico Il Reiki equilibra la nostra riserva di energia Il Reiki scioglie i blocchi e sollecita la completa distensione Il Reiki purifica dai veleni Il Reiki si adegua alle necessità naturali del soggetto Il Reiki è efficace sulle piante ed anche sugli animali Il Reiki è un trattamento estremamente piacevole e globale-

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...non ti scordar di te


TECNICHE DI DRENAGGIO NATUROPATICO E' un tipo di trattamento manuale molto delicato mirato alla riattivazione della circolazione linfatica e all'eliminazione del gonfiore e del senso di pesantezza, e delle tossine La linfa è il liquido che segue una circolazione parallela a quella sanguigna raccoglie le sostanze di rifiuto e ne attiva lo smaltimento. Questa pratica nasce intorno agli anni trenta dallo studioso danese Emil Vodder. Inizialmente veniva impiegata per risolvere alcune infezioni dell'organismo, attraverso la stimolazione della circolazione linfatica, poi il suo utilizzo è stato ampliato. Il trattamento drenante linfatico, è un trattamento molto dolce, lento, delicato, ha lo scopo di facilitare lo scorrimento della linfa, nei punti definiti ”stazioni linfatiche”, favorendo l'immissione nel circolo sanguigno. Il trattamento drenante linfatico, ha anche un effetto rilassante e dona un piacevole senso di benessere generale.

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FAVOLA C'era una volta una principessa figlia di un grande RE', che improvvisamente si ammalò Il padre si rivolse all'esperto medico di corte che aveva brillantemente curato tutta la famiglia reale, ma questi non riuscì, con tutta la sua scienza, a capire la malattia della giovane principessa ne a pensare a possibili rimedi. La fanciulla diventava sempre più triste e chiusa ,non mangiava e se lo faceva vomitava, era sempre di cattivo umore. Poi la malattia iniziò a mostrare segni anche nel corpo che diveniva sempre più debole ed emaciato. Furono consultati altri famosi medici del regno e dei regni vicini che, con complicate e sofisticate attrezzature, analizzarono e studiarono ogni parte del corpo della principessa, senza alcun risultato. E le condizioni della principessa continuavano a peggiorare. Vennero a visitarla medici e terapeuti fra i più disperati, alcuni si limitavano a studiare le urine della principessa esposte alla luna piena, altri ancora analizzavano il battito del suo polso e le guardavano gli occhi. Ma nessuno fu in grado di capire la sua malattia. Infine come ultima speranza, venne chiamato un famoso medico anziano e saggio, che si era ritirato da lunghissimo tempo, si era isolato dal mondo a meditare e a cercare di conoscere se stesso. Analizzò con cura la principessa, poi si ritirò un giorno e una notte; il giorno seguente convocò tutta la famiglia nel giardino reale per dare il suo responso. Molti medici e anche semplici curiosi si erano radunati per sapere cosa avrebbe detto. I suoi occhi erano dolcissimi e la sua voce calda e ferma :”ho meditato profondamente su questo caso e sono giunto alla conclusione che non posso fare nulla per la malattia della principessa”, mentre diceva queste parole, un velo di tristezza comparve nei suoi occhi. 18


La madre della fanciulla iniziò a piangere a dirotto nonostante il marito cercasse di confortarla. Tutti gli altri medici cominciarono a discutere e vociferare. In quel mentre forse attratto dalla grande agitazione che regnava, entrò un uomo piccolo senza nulla di particolare se non una certa luce negli occhi e un modo di muoversi assai singolare. Anziché camminare dritto procedeva ondeggiando come una nave sul mare, inserendo nei suoi passi capriole e piroette, ora cantando ora restando perfettamente silenzioso ed immobile. E' il matto, spiegò il notabile al vecchio e saggio medico che lo aveva guardato interrogativamente” non fa male a nessuno, ma a nessuno piace “. Sempre roteando e piroettando, l'omino era giunto a pochi passi dalla principessa che lo guardava stupita, e nel rialzarsi, i loro occhi si incontrarono. Avvenne in quel momento una cosa assai strana, il matto si arrestò mentre tutta la folla rimaneva in silenzio, come magnetizzata da qualcosa di ignoto. I suoi occhi restarono fissi in quelli della principessa; poi, dopo essersi avvicinato delicatamente e con passo stranamente fermo, le posò una mano sul CUORE A questo punto la principessa iniziò a piangere a dirotto con urla strazianti che, chi non avesse visto la scena, avrebbe potuto pensare quali inaudite sofferenze. E immediatamente il matto prese a piangere con lei. Nell'attonito stupore di tutti i presenti, i due proseguirono così per una buona mezz'ora, poi con la stessa rapidità con cui avevano iniziato, smisero. Il matto si congedò dalla principessa con una capriola all'indietro e un salto mortale; sul suo viso era tornato un largo sorriso luminoso che sembrava ancor più radioso del solito, forse per il riflesso del sole sulle finestre del palazzo che gli, illuminava il volto. Riprendendo a cantare allegramente si allontanò dalla folla correndo e saltando così com'era venuto: leggero, leggero.

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La principessa, per la prima volta dopo mesi, sollevò la testa, allargò il petto e si levò tutta per cogliere quel delicato volo. E sorrise. Il suo sorriso si allargò gradualmente mentre il viso riprendeva il naturale colorito roseo e infine tutti poterono ascoltare la voce melodiosa della principessa che diceva. sto bene. Vari medici si precipitarono a effettuare analisi per controllare da un punto di vista scientifico la guarigione per lo meno sorprendente della principessa. Ognuno utilizzò il meglio della scienza per verificare e confermare ciò che appariva agli occhi di tutti: la florida salute della principessa. Il vecchio e saggio medico era rimasto in disparte a lungo, e infine uscì dal suo silenzio solo per proferire poche parole che, nella gran confusione, quasi nessuno sentì” oggi ho imparato a curare con il CUORE. Poi lascò il regno per tornare sulle sue amate montagne mentre altri famosi medici scrissero volumi sulla spiegazione scientifica, naturale e paranormale della guarigione della principessa. E il matto? Nessuno ne ha più saputo niente; del resto dei matti si sa sempre così poco:::::::::::::::::::::::::::::::::::.

The end

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