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Venerdì 5 giugno 2020
IL PROGETTO
LA DICIANNOVESIMA EDIZIONE
Gli studenti hanno raccontato la realtà, messo dentro le loro emozioni stretto i denti ed affrontato la bufera
Newspapergame 2020 anno indimenticabile L’epidemia non ha fermato il lavoro dei giornalisti in erba
C’
è un pre e un post in questa diciannovesima edizione di Newspapergame. Prima dell'epidemia e dopo, con le scuole chiuse e i tanti ragazzi coinvolti impossibilitati a lavorare in gruppo come veri piccoli giornalisti. Come in un vero giornale. No, quest'anno non lo dimenticheremo. E anche l’iniziativa della Gazzetta del Mezzogiorno ne ha subito le conseguenze, anche e soprattutto perché non è stato possibile organizzare la festa di fine anno, con gli studenti premiati, i tanti amici che non hanno mai fatto mancare il loro calore, lo spettacolo. Le foto che pubblichiamo in queste pagine lo raccontano. Ma tutto tornerà, ne siamo sicuri, per il prossimo anno, quando si festeggeranno i venti anni di Newspapergame, del progetto ideato dalla «Gazzetta del Mezzogiorno» per avvicinare gli studenti al mondo dell’editoria. E che questo 2020 sia stato un anno indimenticabile si vede anche dalle pagine che le classi sono riuscite a completare nonostante il lavoro fatto ognuno a casa propria: prima del coronavirus gli argomenti che stavano più a cuore ai ragazzi erano l'ambiente, la lotta al bullismo, la riscoperta delle tradizioni, l'uso delle tecnologie, poi con l'avanzare del Covid ecco che i temi si modificano. Gli studenti sentono sulla propria pelle il peso di «un mostro invisibile» che modifica radicalmente le loro abitudini, che li obbliga a star chiusi in casa, a indossare mascherine e vedere gli amici solo attraverso webcam e videochiamate. «Mi manca la quotidianità – si legge in alcune delle pagine di questo speciale -, mi manca andare a
NIENTE FESTA
Ma tutto tornerà per il prossimo anno quando si festeggeranno i venti anni
scuola, incontrare gli amici e i professori, le chiacchiere, le partite a pallone, la libertà». «È più difficile studiare dalle videolezioni e poi chissà quanti di noi stanno avendo difficoltà». Grandi piccoli, il coro è quasi unanime e le pagine di Newspapergame diventano specchi di anime ferite e confuse. Questo speciale è un riconoscimento al lavoro svolto, così come il poter vedere le pagine on line, ai
tanti ragazzi che attraverso l'epidemia sono diventati più grandi e che con caparbietà hanno completato il percorso iniziato. No, questa edizione di Newspapergame non la dimenticheranno, né loro, né i loro insegnanti. Hanno lavorato da giornalisti raccontando la realtà, hanno messo dentro le loro emozioni, stretto i denti ed affrontato la bufera. Ne escono più forti e queste pagine lo dimostrano. Rita Schena
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Venerdì 5 giugno 2020
IL LAVORO E LA FESTA Da 19 anni la Gazzetta del Mezzogiorno «gioca» con gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori per realizzare insieme «Newspapergame», il progetto per avvicinare i ragazzi al mondo dell’editoria. Un intero anno di lavoro fatto in classe che si concretizza in una vera pagina che viene stampata ed esce con le altre di cronaca del giornale. A fine anno una grande festa premia le classi che più si sono distinte. Quest’anno la diciannovesima edizione è stata interrotta dal coronavirus e non c’è stata neanche la festa finale che ha caratterizzato gli anni passati con tanti ospiti amici e divertimento, come si può vedere dalle immagini. Ma è solo un «arrivederci» al prossimo anno
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Venerdì 5 giugno 2020
Newspaper Game
I. I. S. - Liceo Linguistico
DA VINCI - NITTI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Potenza
BEVANDE ALCOLICHE: BASTA, RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA VITA
WHATSAPP FACEBOOK, INSTAGRAM, TIK TOK
Tracce di alcool tra le città lucane
Tra gioia e sofferenza
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l sabato sera porta con sé tracce ben visibili nelle vie delle città italiane e anche di Potenza: bottiglie di alcolici vuote, bicchieri di plastica abbandonati e molti altri rifiuti sono la testimonianza concreta di un problema che sta diventando sempre più preoccupante e che ha bisogno di una soluzione immediata. L'età dei giovani che bevono si sta abbassando sempre di più col passare degli anni. A confermarlo sono i dati ISTAT a livello nazionale pubblicati nel 2019, secondo cui il 66,8% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nel 2018 mentre la percentuale dei consumatori giornalieri di alcolici è pari al 20,6%. La situazione della Basilicata è senza dubbio molto grave: basti pensare che, secondo lo studio “Alcol e giovani” del 2017, nella nostra regione circa il 20% dei ragazzi fa uso abituale di alcol. Perché bevono? La risposta affonda le sue radici in diverse motivazioni. Si beve per entrare a far parte di un gruppo, per seguire una moda malsana, per solitudine o per puro passatempo. Tutto ciò avviene sottovalutando i numerosi rischi che l'alcool comporta. Infatti, oltre ad essere particolarmente dannoso per il fegato e il pancreas, secondo l'Humanitas Medical Care, nei giovani può alterare il ciclo ormonale che
l'organismo produce, finendo per favorire l'insorgere di infezioni e indebolendo notevolmente perfino il sistema immunitario. Perché questi pericoli vengono ignorati? Come possiamo fare affinché ciò non accada? Ebbene, la risposta esiste: ad esempio, si potrebbe ripartire da una maggiore sensibilizzazione da parte delle famiglie, della scuola, delle istituzioni che potrebbero concordare una alleanza educativa e un patto finalizzato ad arginare il problema dell' uso di
Pixel colorati
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«Vuoti a perdere», disegno di A. Cirigliano
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alcolici. Pertanto, è necessario che proprio i giovani siano i primi a prendere coscienza di questo problema: ci vuole un rumore di fondo intenso che rappresenti il campanello d'allarme per la nostra società.
Non possiamo assolutamente permetterci di vanificare l'importanza delle nuove generazioni e del loro contributo per il futuro. Martina De Luca Cristian Fulco
PARTIRE O NO SOLUZIONE UTOPICHE O REALISTICHE? Poche certezze per futuro dei . giovani lucani di oggi
«Vado o resto», disegno di A. Cirigliano
Quant’è bella giovinezza,/che si fugge tuttavia!/ Chi vuol esser lieto, sia;/ del doman non v’è certezza. Queste parole descrivono la condizione e i sentimenti dei giovani lucani. Quando giunge, però, il momento in cui diventa necessario iniziare a pensare al tanto agognato doman, custode di tanti sogni, la positività inizia a scemare. La scarsa varietà di offerta formativa universitaria e le limitate probabilità di godere di un impiego sono due delle principali cause che infieriscono sulle più profonde insicurezze dei ragazzi di oggi. Tutto ciò si traduce in un
sentimento di sfiducia nei confronti del territorio che contribuisce ad incrementare la già consistente fuga di cervelli che, forse, neanche gli studenti del presente saranno disposti o sapranno colmare. Non bastano i saldi legami familiari ad ancorare i giovani alla loro terra, sono necessari trasporti più efficienti ed infrastrutture, progetti e proposte finalizzati ad attività culturali, all’intrattenimento e all’istruzione e maggiori possibilità nelle scelte lavorative: soluzioni utopiche o realistiche? Ai posteri l’ardua sentenza. Mariangela Paolucci, Jessica Sarli
n’ora, un giorno o un mese senza cellulare? Idea assurda e quasi anacronistica perché i cellulari sono ormai alla portata di tutti e ci permettono di comunicare e condividere storie personali e fatti quotidiani. I giovani di oggi, cresciuti insieme alle nuove tecnologie e Whatsapp, Facebook, Instagram e Twitter appaiono continuamente sui loro display. Ma non dimentichiamoci di Tumblr, Tik Tok, Snapchat, Pinterest e tanti altri meno conosciuti. Questi, che comunemente chiamiamo social, hanno sicuramente lati positivi ma spesso nascondono insidie e trappole mortali. Non tutti, infatti, si limitano ad esprimere le proprie idee pacificamente ma si arriva anche a comportamenti scorretti e all’uso di un linguaggio inappropriato, volgare, violento e carico di odio. Spesso si sente parlare di cyberbullismo, un fenomeno contro il quale si battono anche molti influencer tra cui Chiara Ferragni che ha messo in vendita una bambola con le sue fattezze e ha destinato il ricavato all’associazione statunitense «Stomp out Bullying». Lei è una delle più potenti influencer del pianeta ed è in grado di influenzare le opinioni dei propri followers grazie alla sua reputazione. I social, quindi, sono un mezzo molto potente con cui la società cresce e si deve misurare non solo con attenzione ma anche con molta responsabilità, perché non va dimenticato che, al di fuori dello schermo, c’è un mondo dove a soffrire o gioire non sono i pixel, ma persone in carne ed ossa. Alessandra Graziano Sara Ciarletta
I giovani e i social net work: cosa sono e come vengono usati?
VALORI ARRICCHIAMOCI DELLE NOSTRE RECIPROCHE DIFFERENZE COME SOSTENEVA PAUL VALÉRY
Omosessualità e omofobia: il paradosso del progresso
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iverso è tutto ciò che appare nuovo, alieno, sconosciuto e, per questa ragione, spesso incute terrore. Si finisce per aver timore poiché non si è padroni degli eventi, non si conosce o si fa finta di non comprendere le molteplici sfaccettature sentimentali o religiose. Ci si aggrappa, pertanto, a pregiudizi e stereotipi superficiali, a congetture infondate e a idee consuetudinarie divenendo così schiavi della tradizione considerata un blocco monolitico di regole inviolabili ed immodificabili. Tra le diversità più discusse in questi ultimi anni c’è il tema dell’omosessualità, os-
sia la tendenza a rivolgere l’interesse affettivo verso persone del proprio sesso. Concezione che si scontra con le cosiddette leggi di natura e infonde frustrazione nell’uomo conservatore che, sprovvisto di buon senso, dà libero sfogo ad atti violenti. La città di Potenza non è immune da atti plateali di omofobia, basti ricordare l’aggressione subita da Giulia, giovane ragazza potentina pestata a sangue da due bulli soltanto perché omosessuale. Un caso tra mille che evidenzia il paradosso di una società progressista ma ancora chiusa e ancorata al passato. L’unica arma efficace contro ogni forma di
discriminazione potrebbe essere una “tempesta di conoscenza” che insegnasse ad accettare, a comprendere e ad amare il “diverso”. È necessario, pertanto, dare vita a campagne di sensibilizzazione, informare sul tema e difendere la causa con lo scopo di includere la comunità gay all’interno della società. Nel 2020 non è concepibile che una civiltà che si definisce moderna e aperta al cambiamento, continui ad innalzare barriere contro la diversità perché, forse, “moderna” ed “aperta” sono ancora concetti sconosciuti o poco noti. Nicole Guglielmi, Carmine Susco
DIRIGENTE SCOLASTICO: Alessandra Napoli DOCENTE: Rocco Giordano REDAZIONE: Sara Ciarletta Angelo Cirigliano Martina De Luca Cristian Fulco Alessandra Graziano Nicole Guglielmi Mariangela Paolucci Jessica Sarli Carmine Susco
EDICOLA AMICA: Lo zodiaco, di G. Marchesini Via Danzi, 5/7
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Newspaper Game MARCONI – MICHELANGELO
Istituto Comprensivo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Laterza
UNO STRUMENTO INDISPENSABILE CHE PUÒ NASCONDERE DELLE INSIDIE
A SCUOLA DI TOLLERANZA E COMPRENSIONE
Cellulare Solo rose e fiori?
Diciamo no alle discriminazioni
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n piccolo oggetto, il cellulare, che ha stravolto la nostra vita quotidiana. Pensiamo alle nostre nonne, nate in un’epoca in cui si usavano i telefoni a ghiera, le cabine telefoniche con i gettoni o con le tessere! Il telefonino ha portato una vera e propria rivoluzione; non siamo più obbligati all’uso del telefono fisso per chiamare amici e familiari, né costretti a rimanere in casa in attesa di una chiamata che magari non arrivava mai. Il vantaggio del telefonino è, quindi, la facile reperibilità di una persona in qualsiasi momento e luogo. In questo modo, i nostri genitori sono meno ansiosi, grazie alla facilità con cui ci possono contattare per sapere con chi e dove siamo, o a che ora ritorneremo a casa; la stessa cosa possiamo fare noi, in caso di necessità. È uno strumento che ci permette di cercare informazioni su qualsiasi argomento di studio o di conoscere il significato di parole sconosciute. Il cellulare, inoltre, ha un’importante funzione: quella dei messaggi, che costano meno rispetto a una telefonata e ci permettono di scambiarci informazioni in modo veloce, rimanere in contatto con gli amici che, altrimenti, avremmo dovuto contattare personalmente. L’uso dello smartphone non è, però, come si dice soltanto “rose e fiori”:
comunicare con le chat, i messaggi di test o i social network influisce negativamente sul linguaggio scritto. Quando si gioca, si naviga, si fanno video e foto, non si comunica con gli esseri umani che ci circondano e tutta la vita si riduce a ottenere un “mi piace” e a guadagnare un “follower”. I grandi ci ripetono spesso che bisogna prestare attenzione; l’uso smisurato del cellulare ci espone, infatti, al cyberbullismo e a diventare vittime di ricatto quando, per errore, carichiamo foto
Diversità è ricchezza
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RIVOLUZIONE e riflessione
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o video privati. Per evitare le “insidie” che si nascondono dietro l’uso inconsapevole dello strumento più amato dai giovani e, soprattutto, da noi adolescenti, dobbiamo farci guidare dai genitori, che ci in-
dicheranno i contenuti da visitare e condividere, perché il cellulare, usato in modo corretto, può essere davvero uno strumento meraviglioso. Classe V G. Marconi
CONSEGUENZE A CAMBIAMENTI CLIMATICI E INQUINAMENTO Api in via di estinzione: a rischio la salvaguardia dell’ecosistema.
API Evitare la loro scomparsa
È notizia recente che le api di Notre Dame, simbolo di biodiversità e rinascita della cattedrale, stanno bene. Il sollievo è grande, poiché assistiamo ad una diminuzione drastica delle api in tutto il mondo. Da decenni, infatti, gli apicoltori segnalano la sindrome del collasso delle colonie, le cui cause non sono certe. Tra i fattori possibili: lo stress dovuto ai cambiamenti climatici, la malnutrizione, i campi elettromagnetici, l'uso di pesticidi, la diminuzione della varietà di piante. Sarebbe opportuno, dunque, cambiare alcune abitudini per rimediare a questo fenomeno, iniziando dall'uso di prodotti biologici o dalla coltivazione di fiori e piante per favorire il processo di impollinazione. Tutti potremmo e dovremmo giocare un ruolo importante nell'ecosistema, inquinando meno e rispettando l'ambiente, sfruttando le energie rinnovabili, riciclando e riutilizzando i materiali. Anche noi ragazzi abbiamo dato un piccolo contributo, mettendo qualche pianta alla finestra della nostra aula, per evitare la scomparsa di questi insetti! Classe V - A A. Manzoni
egli ultimi mesi, si è diffusa in Cina una famiglia di virus, coronavirus Covid-19, che è diventata un'emergenza globale per l’espansione affrettata. La malattia che si manifesta con febbre, raffreddore e difficoltà respiratorie si può trasmettere attraverso tosse, starnuti e mani sporche. Il virus è arrivato in Italia e insieme al virus è arrivata anche l’intolleranza nei riguardi dei Cinesi. Sono tante le testimonianze di episodi avvenuti per strada, sui mezzi pubblici, nei negozi, nei ristoranti e, persino, a scuola. Queste notizie hanno scatenato molte domande e riflessioni in classe. Infatti, nel nostro Istituto si realizzano, ogni anno, progetti di solidarietà e intercultura. I diversi percorsi ci aiutano a stare bene con gli altri, a capire la ricchezza della diversità, a comprendere che è necessario essere disponibili ad accettare ciò che di nuovo accade nel mondo e ad avere una mentalità aperta. In questa situazione di emergenza, dobbiamo dunque essere prudenti e rispettare le indicazioni del Ministero della Salute, ma senza interrompere le relazioni con gli altri, perché la tolleranza ci aiuta a sconfiggere il virus del pregiudizio. Anche noi possiamo sostenere la Cina, o chiunque sia coinvolto, tenendo a bada le fake news non condividendole, a cuor leggero, sui social, uscendo dal circolo vizioso di paura e superficialità e iniziando a ragionare con la nostra mente. Classe V B A. Manzoni
La psicosi da Coronavirus ha generato intolleranza sociale
CRISI CLIMATICA RISOLVERLA È UNA GRANDE SFIDA. ECCO ALCUNI PICCOLI GESTI PER SALVARE LA TERRA
S.O.S.: il nostro pianeta sta andando a fuoco
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lproblema ambientale, in questo tempo,rappresenta una realtà nota a tutti. Tuttavia le persone non sembrano essere troppo preoccupate dalla mutazione delle condizioni ambientali del pianeta. Questa mentalità è completamente sbagliata, perché la vita dell’uomo è strettamente legata alla natura stessa del nostro mondo. Se l’uomo danneggia l’ambiente in cui vive, in realtà danneggia se stesso. Questo atteggiamento non appartiene a tutti e c’è chi si impegna in prima persona per cercare di cambiare lo stato delle cose. Greta Thunberg ha chiesto ai leader di
mezzo pianeta di dimostrare l’amore verso i propri figli non rubando loro il futuro ma impegnandosi attivamente per fermare il riscaldamento globale. -Abbiamo bisogno di speranza, ovviamente. Ma ancora più che sperare abbiamo bisogno di agire. -queste sono le parole di Greta. Ognuno di noi può cercare di impegnarsi per questa situazione d’emergenza cambiando alcuni stili di vita quotidiani. Seguire alcuni accorgimenti ci aiuterebbe a dimostrare attivamente il nostro impegno per l’ambiente: fare la doccia in cinque minuti, ridurre l’utilizzo dell’auto, usare la bici e i mezzi pubblici, fare la
raccolta differenziata, usare pile ricaricabili, non sprecare gli alimenti, spegnere i led degli apparecchi elettronici, utilizzare gli elettrodomestici nelle ore serali, portare la borsa riutilizzabile per fare la spesa, sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a risparmio energetico, ispirare altri a seguire queste regole di buon senso. È quindi fondamentale impegnarci concretamenteper portare la tematica ambientale all’ordine del giorno, per evitare che la nostra abitazione, la Terra, bruci per intero. Classe V A G. Marconi
DIRIGENTE SCOLASTICO: Pasquale Castellaneta DOCENTI: Maria D’Addario Carmela De Biasi Anna Russ REDAZIONE: V A Manzoni V B Manzoni V A Marconi V B Marconi EDICOLA AMICA: Stella, via Virgilio, 9
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Newspaper Game
Istituto Comprensivo
DEL PRETE – FALCONE
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Sava
ADOLESCENTI PERENNEMENTE ATTACCATI AGLI AURICOLARI, VENGONO SU A PANE E MUSICA
CALCIO L’INGRESSO DEL VAR: UN BILANCIO A TRE ANNI DI VITA
Parole in musica Più fair play
meno tecnologia
La musica offre rifugio e riparo
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a musica, dal greco musikè “arte delle muse”, rappresenta per noi adolescenti uno dei pilastri della vita, che ci accompagna nella crescita e nella metabolizzazione di tutti i sentimenti ed emozioni. Essa ci consente di sfogarci, rilassarci, ma anche di confrontarci e discutere sui temi di attualità. Guai a pensare, pertanto, che per noi la musica sia solo svago, liquidandola come mero passatempo. Pur nella varietà di gruppi e cantanti preferiti, che spaziano dagli intramontabili Queen per il rock, includendo Salmo per il rap, Capo Plaza per il trap, Rocco Hunt per il pop e Gazzelle per l’indie, la musica resta un punto di
riferimento dall’effetto terapeutico. Ascoltare le nostre canzoni preferite ci trasmette buon umore e la carica per affrontare la giornata. Solo la musica ci diverte, ci consola, ci emoziona ed è una delle prime forme d’arte che impariamo ad apprezzare fin da bambini, quando ci culla dolcemente facendoci addormentare. Per noi adolescenti la musica è quasi come una medicina perché va bene per ogni circostanza. I cantanti nei loro testi raccontano l’infanzia trascorsa nei quartieri peggiori, le brutte esperienze e le relazioni amorose e da essi, che per noi sono dei poeti, impariamo più che dalla letteratura. Ci ripariamo nella musica perché ci offre un
RITRATTO D’ADOLESCENTE I SOGNI, LE PAURE
Il diritto di crescere sostenuti da chi ama e comprende
L’
adolescenza è una fase fragile e turbolenta sia per gli adolescenti, smarriti in un corpo che cambia, sia per i genitori, che li vedono crescere ed allontanarsi. È il periodo della ribellione verso la famiglia e del rifiuto della scuola, delle regole infrante, dei “lasciami stare!”, dei rischi e delle sensazioni estreme. È l’età delle grandi contraddizioni che spingono a scrivere lettere infinite e messaggi strappalacrime pur andando male in italiano, a cercare traduzioni su internet e a scrivere formule di chimica sul banco senza schiodarsi dalla media del quattro, a depositare il cartone della pizza e la bottiglia di birra sui muretti dove sostano per interi pomeriggi perché l’unico bene di cui si preoccupano è il cellulare. Con il massiccio uso delle nuove tecnologie, in primis cellulari e smartphone, la preoccupazione principale dell’adolescente è apparire, diventare “popolare”, mettersi in mostra anche a costo di apparire come non sono, conformandosi agli altri. Ciò che conta al di sopra di tutto e tutti è essere accettati. Il cuore è il protagonista assoluto di questa fase di vita e l’amore riveste un significato particolare e permette di dare tanto e di soffrire tantissimo. Spesso si sogna ad occhi aperti. È anche l’età in cui bisogna fare i conti con la tristezza generata dal senso di inadeguatezza al proprio corpo e agli altri da cui ci si può difendere solo con un po’ di sano menefreghismo. Il rischio di perdersi in questo periodo delicato dell’esistenza è sempre in agguato e l’unico modo per schivarlo è lavorare sul proprio autocontrollo, circondandosi di persone vere e oneste che sappiano amare e comprendere. Ludovica Galluzzi, Lucia Loparco Anna Scaglioso, Giulia Todaro Classe I Aodo
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rifugio.
Giovanni Alabrese Antonio De Pascale Samuele Digiacomo Gabriele Malorgio Giulio Pesare Francesco Prudenzano Classe I Aodo
LE ROTTE SICURE La libertà si trova nel rispetto delle regole Perché ipotecare il proprio futuro per una bravata? Con questa domanda diretta il comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello dottor Luca Steffensen, intervenuto nell’ambito di un ciclo di incontri sul fenomeno del bullismo e delle baby gang organizzato dall’Associazione Chiara Melle di Sava, ha catalizzato l’attenzione di genitori, alunni e docenti riuniti presso la sala conferenze dell’I.I.S.S. “Del Prete-Falcone” di Sava. Nel tentativo di risalire alle origini di tali fenomeni e fornire delle soluzioni, si sono confrontate varie figure di esperti che ruotano attorno al mondo degli adolescenti: dalla Presidente del Tribunale per i Minori, dott.ssa Bombina Santella, alla Responsabile del Servizio di Assistenza Psicologica distrettuale, dott.ssa Gloria Saracino, al giudice onorario del Tribunale Minorile, dott.ssa Anna Maria Casaburi. Il messaggio per tutte le agenzie educative è stato chiaro: la causa più profonda e remota del disagio giovanile risiede nell’isolamento in cui alcuni di essi si trovano relegati per vari motivi e l’unico strumento che consente di intercettarne i segnali, evitando che esso degeneri, è il dialogo educativo, che va impostato sin dalla più tenera età. L’adolescente non va giudicato, ma ascoltato. Antonio De Pascale Francesco Prudenzano Classe I Aodo
MUSICA e il resto scompare
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l VAR, Video Assistant Referee, è uno strumento tecnologico introdotto per la prima volta nel 2017 in occasione della partita Juventus-Cagliari allo scopo di consentire agli arbitri di riguardare l’azione in caso di distrazione o di dubbi su tutte quelle situazioni che infervorano i tifosi di tutte le età rendendoli litigiosi e rissosi, come il calcio di rigore, il fuori gioco, il fallo o l’espulsione di un giocatore. Ideato con le migliori intenzioni, si è rivelato, però, inutile e poco efficace perché, invece di migliorare il mondo del calcio, lo sta ulteriormente danneggiando. Nel corso della partita lo spettacolo non è più emozionante, rallentato da numerose ed inconcludenti interruzioni, che sfiniscono tifosi e calciatori. Bisognerebbe forse accettare il
IL VAR fatto che in ogni partita gli errori sono ineliminabili e che ciò su cui si deve lavorare è il fair play dentro e fuori il campo. Federico Campeggio Andrea Carrozzo Matteo Prudenzano Classe I Aodo
OCCORRE VALUTARE I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ
Si può votare a sedici anni?
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bbassare il limite d’età per esercitare il diritto di voto da 18 a 16 anni può contribuire a valorizzare gli adolescenti e creare una società migliore? Questa idea lanciata circa un anno fa da Valter Weltroni ha spaccato l’opinione pubblica inclusi i diretti interessati che si sono chiesti se fossero all’altezza di tale onere. Gli aspetti positivi della proposta certo non mancano, in primis la possibilità per l’adolescente di essere più indipendente e coinvolto nell’attualità. Ma riteniamo che un sedicenne non sia “istruito” a sufficienza su cittadinanza e costituzione e non disponga delle conoscenze necessarie per esercitare il diritto di voto. La scuola, la famiglia e la società, inoltre, non danno il giusto peso all’attualità e non preparano affatto a questo arduo compito. A sedici anni si è troppo impegnati a crescere e a conoscersi: svolgere al meglio questo
compito, con il contributo responsabile di tutti, resta, secondo noi, l’unica via per diventare degli elettori consapevoli. Antonio Esperto Carlo Mascia Classe I Aodo
DIRIGENTE SCOLASTICO: Alessandro Pagano DOCENTI: Rosa Soloperto Anna Maria Rizzo Giovanni Buccoliero REDAZIONE: Giovanni Alabrese Federico Campeggio Andrea Carrozzo Antonio De Pascale Samuele Digiacomo Antonio Esperto Gabriele Malorgio Carlo Mascia Giulio Pesare Francesco Prudenzano Matteo Prudenzano Classe I Aodo
VOTARE o non votare?
EDICOLA AMICA: di Sergio Zanzarella, via Margherita di Savoia, 11 .
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Scuola Secondaria di I Grado
BATTISTI - FERRARIS
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Bisceglie
CONFRONTO SULLE CELLULE STAMINALI E SUL CONCETTO DI PERSONA
RAGAZZO PAKISTANO ACCOLTO IN ITALIA
Ragazzi divisi tra pro e contro
Il problema dei migranti
L’
argomento è motivo di dibatto. Opinioni non concordi sul concetto universale di persona. L’embrione umano può essere considerato un essere dotato di identità individuale sin dal concepimento? La scienza afferma che un individuo è considerato tale quando arriva allo stato di feto, mentre le religioni divergono: l’ebraismo e l’islamismo sono favorevoli fino ai 40 giorni dalla fecondazione, l’induismo e il buddismo sono neutre. E’ giusto o meno distruggere gli embrioni per ottenere cellule staminali, fondamenta della medicina rigenerativa, il cui obiettivo è quello di sostituire organi e tessuti danneggiati di persone affette da gravi malattie? La chiesa cattolica considera l’embrione come un potenziale essere umano quindi uccidendolo sarebbe come uccidere una persona, al contrario di altre religioni. Gli scienziati considerano l’embrione solo un ammasso di cellule e quindi non è un problema distruggerlo in quanto non ritenuto persona. All’interno del Comitato Nazionale per la Bioetica ci sono diverse tesi sull’utilizzo di embrioni umani in quanto i pareri prima espressi incidono sulla valutazione del comitato; infatti la bioetica è una disciplina che si occupa delle questioni morali legate alla ricerca biologica e
alla medicina, ma soprattutto alla protezione della vita. Il simbolo più rappresentativo è la bilancia perché essa cerca di soppesare pro e contro del loro utilizzo. Ma chi sono queste cellule e quali ci servono? Servono le cellule dette “bambine” cioè capaci di trasformarsi in qualsiasi tessuto perché non specializzate. Uno scienziato giapponese (Shinya Yamanaka) ha scoperto un processo di riprogrammazione delle cellule staminali adulte creando le ‘’staminali pluripotenti indotte’’
Credere in un futuro
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ma se dovessero essere riprogrammate, potrebbero generare tumori. Queste cellule hanno le stesse potenzialità embrionali ma senza problematiche etiche. Nel nostro gruppo sono nate opinioni contrastan-
ti: alcuni favorevoli alla distruzione degli embrioni, altri alla distruzione degli embrioni congelati ottenuti attraverso l’utilizzo di tecniche innovative di fecondazione assistita. Classe III N
DIFFERENTI VEDUTE FRA LE DUE FASCE D‘ETÀ LGBTQ +: Intervista ad Anziani e Giovani. Acceso confronto . La comunità LGBTQ+ comprende tutte le persone non etero e con diversa identità di genere. Intervistando 135 persone abbiamo capito che i minorenni sono più aperti, nonostante le eccezioni. Nella fascia dai 18 ai 60 anni gran parte delle persone li accetta ed un quarto è contro. I più anziani sono quasi tutti contrari ed hanno una mentalità chiusa. Molti di loro accetterebbero a stento il coming out di un parente. Tanti sono contrari alle adozioni e ritengono che i membri della comunità siano contro -natura e che esagerino con il Gay Pride. Pa-
recchi non sanno cosa siano orientamento sessuale e identità di genere, cioè chi ti piace e chi ti senti di essere. Molti ritengono che ci debbano essere leggi che tutelino la comunità, ma ad oggi, con in politica persone omofobe, risulta complicato. Tante persone non si ritengono omofobe, ma lo sono. Noi pensiamo che nel 2020 essere omofobi sia da retrogradi. Fortunatamente molte persone sostengono i diritti della comunità. Con il nostro impegno speriamo che tutti riescano a comunicare con l‘LGBTQ+.
on era mai uscito dal suo paese quando all’età di 17 anni la sua vita fu stravolta da un viaggio senza meta. Dal Pakistan, suo paese d’origine, arrivò in Iran con un pullman ma, privo di documenti, dovette scappare a piedi in Turchia. Dopo svariati giorni tra le montagne, trovò aiuto in un villaggio. Una signora inizialmente gentile gli offrì cibo e acqua ma per soldi lo denunciò alla polizia. Il ragazzo riuscì a scappare e arrivò ad Istanbul. Da qui con un gommone partì per la Grecia. Giunto nel nuovo paese fu subito arrestato e stette in carcere per 2 volte. Ricevuto un permesso definitivo di soggiorno, iniziò a lavorare ma, una sera fu derubato e massacrato da gruppi estremisti. Lasciò la Grecia per la Bulgaria. Sempre in cerca di stabilità girò per la Romania, Ungheria e Austria. Al confine tra Bulgaria e Macedonia incontrò un suo compaesano derubato e lasciato solo in piena foresta. Insieme si avviarono verso l’Italia. Da Milano arrivarono in un campo profughi in Sicilia dove per la prima volta fu trattato da essere umano e non da animale. Trasferitosi a Bisceglie studiò in scuole locali e fece amicizia con la gente che tuttora definisce la sua seconda famiglia. A Milano trovò subito lavoro in una fabbrica di legname in cui ora è capo operaio. Dopo tanta instabilità, giunto in Italia, ha trovato la serenità. Classe III Q
Dopo tanta miseria in Italia ha trovato la sua serenità
Classe III Q
LA STORIA DI UN NONNO CHE NELLA SUA SEMPLICITÀ HA TROVATO NELLA MUSICA LA SUA RAGIONE DI VITA
Le passioni non smettono mai di stupire
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Sciancalepore
M
DOCENTE: Pasqua De Mango Emannuella Dell’Olio
i chiamo Cristoforo Porro, in arte Crispo, e voglio raccontarvi il mio amore per la musica. Un mio caro amico è stato il giradischi, grazie al quale avevo la possibilità di ascoltare i miei adorati vinili. Ascoltavo brani e note musicali perchè all'epoca stavo con un gruppo musicale e per me diventava anche uno strumento didattico molto utile per la mia formazione. Ai miei tempi si ascoltava il blues, la musica slow, il jazz, adesso invece la musica è leggera, fin troppo leggera e non trasmette nessuna emozione; invece all'epoca rappresentava
l’opportunità di esprimere in modo autentico, sincero, delicato i nostri stati d’animo e, soprattutto non era un business. Prima di diventare dj, suonavo e cantavo ed avevo anche un gruppo, i mitici "I pirati". Ho scritto anche l' inno dell'Andria in mezz'ora di tempo. L'ho scritto una domenica mattina, mi sono svegliato pieno di ispirazione, perchè vedevo che la mia squadra del cuore andava fortissima e quindi aveva la necessità di essere osannata poi è venuta fuori la storia del calcio della mia città. Sono stato anche in radio dove conducevo un programma abbastanza qualificato che
era quello della superclassifica che al mio paese ascoltavano in molti la domenica mattina: un appuntamento fisso per tutti. In seguito è arrivato il mio momento di gloria: a livello nazionale sono stato premiato come miglior dj d' Italia radiofonico e sono stato anche invitato dall' associazione italiana deejay con il presidente Renzo Arbore a Palermo. Io consiglio, a chi leggerà queste semplici parole, che l'uomo senza musica vivrebbe una vita vuota. Solo attraverso la musica si possono far vibrare le corde dell’anima. Classe III N
REDAZIONE: Classi III N - III Q EDICOLA AMICA: Tabaccheria Sant’Andrea, di Lecce Angela Via Sant’Andrea 68/70 .
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Newspaper Game
ISIS – Liceo
CARLO LEVI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Sant’Arcangelo
IL GIORNALE DELL’ISTITUTO DEDICATO AL LIBRO
LA NOSTRA SCUOLA PREMIATA DALL’ AIE
Il nuovo numero di «Librarsi»
La Lezione nella libreria di Senise
Alternativa alla solitudine
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libri pesano tanto, eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole”. (Pirandello). Nella storia della letteratura, mai fu scritto qualcosa di più pregnante e appropriato sul senso della lettura. Nella società contemporanea, tuttavia, queste parole accarezzano flebilmente la moltitudine, vittima dei ritmi frenetici e convulsi, le cui azioni vengono svolte solo con il mero scopo di essere utili al proprio bisogno personale. La lettura, in questo contesto, si presenta come l'alternativa principale alla solitudine, alla mancanza di empatia che tanto affligge le nuove generazioni. Sempre più spesso, la lettura, dai più piccoli e non, viene vista come una vera e propria coercizione volta a stimolare esclusivamente la noia: il libro, un vero e proprio ostacolo da superare, l'unico impedimento da valicare al fine di poter uscire finalmente all'aria aperta. Molte volte non si è in grado di andare oltre la rigida copertina del libro, magari anche impolverata e di scoprire l'immenso potenziale che si nasconde all'interno delle sue pagine: proprio come un fantastico scrigno, all'interno del quale si nasconde il tanto agognato tesoro, così fra le pagine del libro c'è un mondo da scoprire, infiniti mondi che aspettano ancora di essere raccontati. L'infinito potenziale della lettura sta nella bellezza di leggere un libro, nel coraggio di abbandonare il proprio mondo, le proprie convinzioni e di librarsi. I libri costituiscono il miglior mezzo di conoscenza di noi stessi e del mondo. Nella società odierna, la cultura di cui si fanno portatori i libri rappresenta l'antidoto principale alla “prigionia” del nostro secolo. Perciò, abbiamo voluto rendere “omaggio” ai libri e alla loro “forza” espressivo- emotiva dedicando ad essi un intero numero del Giornale d’Istituto con un titolo fortemente evocativo: Librarsi. Montemurro Amalia Vittoria Classe V D Liceo scientifico
COPERTINA del giornale di istituto
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n occasione del bicentenario dell'Infinito, nel 2019, in tutta Italia sono state organizzate una serie di manifestazioni ed eventi culturali volti a celebrare questo straordinario anniversario. Noi studenti del Liceo Scientifico “C. Levi” abbiamo avuto l'occasione di partecipare ad una lezione presso la Libreria Aletheia di Senise, il giorno 24 ottobre. Il nostro contest, dal titolo “Vagando per l’Infinito”, aderente al progetto #IoLeggoperché, promosso dall'Associazione Italiana Editori e finalizzato ad incentivare la lettura, è stato organizzato dal Prof. Ciminelli che ha tenuto una lezione sull'Infinito di Leopardi, partendo da un'attenta analisi del componimento, per poi estendere e sviluppare le tematiche presenti nella poesia in un percorso multidisciplinare, con riferimenti artistici, letterari e musicali. Una lettura dell’infinito seguendo tre diret-
A SCUOLA DI NARRATIVA
La presentazione del romanzo storico
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UN MOMENTO dell'incontro con l'autore .
l 20 Febbraio, noi alunni delle classi seconde dell’ISIS- C. Levi di S.Arcangelo abbiamo partecipato alla presentazione del libro "Il tesoro sacrilego" del Prof. Critone: un romanzo storico ambientato a S. Arcangelo e dintorni e le cui vicende si dipanano in un periodo che va dall'inizio della seconda guerra mondiale fino agli anni '90 del secolo scorso. Le vicende si basano su fatti storici e sono narrate in modo dettagliato e avvincente. Un romanzo che, oltre a far conoscere le nostre zone, veicola messaggi importanti, come quello dell'onestà e del rifiuto della guerra, tema molto sentito dall'autore. Questa iniziativa credo che abbia stimolato tutti a riflessioni profonde. Inoltre, è stato molto costruttivo ascoltare come “nasce” un libro di successo nazionale: l’idea, le revisioni, le correzioni: una stimolante lezione di letteratura e un eccellente insegnamento per noi ragazzi. Daniela Pangaro, Miriana Castellaneta Olimpia De Luca, Giaia Silvestri M. Carmela De Salvo Classe II C Liceo Linguistico
trici, ossia considerando tre parole chiave: co- INIZIATIVA raggio, viaggio e conoscenza. La siepe rappre- #ioleggoperché senta un ostacolo che preclude la vista e quindi la conoscenza; per superare questo impedimento è necessario il coraggio, che predispone l'animo al confronto, negando la chiusura dettata, invece, dalla siepe. Al di là dell'ignoranza, il muro che noi stessi costruiamo, allontanandoci dagli altri, c'è il mondo, l'infinito: da qui inizia il viaggio, l'apertura alla vita, attraverso il quale è possibile arricchire la propria conoscenza. Le scuole che hanno aderito a questo progetto sono state tantissime. Il nostro contest è stato accettato e apprezzato dall’AIE, pertanto, nei prossimi giorni riceveremo un cospicuo numero di libri che arricchiranno la nostra biblioteca di istituto. Chiara De Santo Classe V D Liceo Scientifico .
LEGALITÀ INCONTRO CON DON COZZI
Il libro «Lupare Rosa»
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l 24 gennaio, presso il polifunzionale di S. Brancato, alcune alunni del liceo e dell’istituto agrario hanno incontrato Don M. Cozzi, celebre attivista antimafia e autore del libro “Lupare Rosa”. Si è parlato di temi come la felicità, l’amore e la famiglia. Poi Don Marcello ha introdotto il tema mafia e, parlando di una realtà purtroppo triste e amara, quella delle donne vittime della ‘ndrangheta, è riuscito a catturare l’interesse di tutti. Una realtà più vicina di quanto si pensi e che si rivela sempre più drammatica. Don Cozzi ha concluso il suo intervento dicendo: “Non aver coraggio significa essere sconfitti prima di cominciare. Cominciare è arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada”. È difficile vincere in questi casi, ma succede. Cetta, Angela, Tita, Giusi e Rossella, le donne le cui drammatiche storie sono raccontate nel libro, non hanno vinto la loro sfida, ma con il coraggio hanno aperto uno squarcio nell’impenetrabile muro
dell’omertà”. Per noi ragazzi, l’incontro si è rivelato una grande esperienza umana ed educativa. Amendolara Marika Castronuovo Michela Di Matteo Giorgia Di Virgilio Rosmeri Classe II B Liceo Scientifico
DIRIGENTE SCOLASTICO: Lucia Lombardi DOCENTE: Vincenzo Ciminelli REDAZIONE: Chiara De Santo Amalia Montemurro Marika Amendolara Giorgia Di Matteo Rosmeri Di Virgilio Michela Castronuovo Marialucia Cerabona Simone Caputo Giosue’ Robortella Daniela Pangaro Miriana Castellaneta Olimpia De Luca Gaia Silvestri Maria Carmela De Salvo .
Don Marcello Cozzi con i ragazzi
EDICOLA AMICA: Michele Pescatore, via Corso
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Liceo Artistico Musicale
E. SIMONE-G. DURANO
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Brindisi
RICONNETTIAMOCI CON LA LETTURA AL DI LÀ DI UN DISPLAY
LE COMODITÀ DELLE TECNOLOGIE, MA A CHE PREZZO?
Social chiusi libri aperti
Con il web c’è tutela?
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eggere è uno svago, un divertimento e un’azione che porta ad un arricchimento della vita di una persona. Eppure, secondo gli ultimi sondaggi Istat, gli italiani in media non leggono più di un libro all’anno e gli studenti italiani nelle indagini OCSE, sono tra gli ultimi in Europa nelle capacità di lettura. È forse colpa di internet e dei social che ci inducono a inviare continuamente messaggi molto corti, semplici, magari con solo degli emoticon, con il conseguente impoverimento delle idee, del lessico e di una ridotta capacità di argomentazione? Recentemente è stata varata una legge apposita per la promozione e il sostegno della lettura, per far fronte a questa situazione: il modo di leggere dei ragazzi certamente è cambiato a causa dello sviluppo tecnologico, che induce a passare la maggior parte del tempo davanti ai nostri dispositivi elettronici, vivendo connessi in una società digitale, che a volte ci schiaccia. Viene spontaneo chiedersi se un romanzo può ancora interessare o far sognare i ragazzi appassionati alla tecnologia. Oggi i giovani sono più attratti dai video-games e dai programmi televisivi rispetto alla lettura di una bella storia, che possa farli sentire partecipi di ciò che essa racconta.
Ai ragazzi, spesso, viene consigliato di leggere libri troppo descrittivi e poco coinvolgenti. E questo certamente non aiuta a rendere più piacevole la lettura di chi ha già poca voglia di leggere, portando così un disinteresse. Pertanto il problema è che si legge male, sia in termini di qualità che di quantità. La soluzione migliore sarebbe quella di disconnetterci dalla rete per connetterci alla vita reale. I nativi digitali, per fare ciò, hanno bisogno del supporto di figure dalle quali poter pren-
Bisogna informarsi
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dere esempio. È provato che se i bambini, sin dalla tenera età, vedono i propri genitori leggere spesso, crescendo, saranno più propensi a fare lo stesso. Questa pratica può avvenire in ogni luogo e in ogni momento
della nostra giornata; la mancanza di tempo libero è solo una scusa di chi non ha il coraggio di ammettere di non amare la lettura. Elisabetta Del Giudice Classe I M
QUAL È IL CONFINE TRA STREET ART E VANDALISMO? Murales, musei a cielo aperto tra il. degrado delle periferie Fino a che punto si può tollerare che un edificio sia la tela di molti giovani artisti? Atto vandalico o arte? È una domanda molto attuale: il pregiudizio è ancora molto forte: si dovrebbe esplorare più a fondo questa forma d’arte, che non è certo arte da ragazzini. Il rumore della bomboletta, l’odore della vernice, l’idea di lavorare all’aperto attrae molti giovani artisti che hanno dato vita ad una vera e propria comunità a cui si appartiene non per il semplice fatto di aver lasciato un tag, cioè una firma, su un muro. In questo mondo o sei bravo o non
graffi altrimenti le tue opere sono dei toy cioè graffiti infantili. I graffiti saranno il nostro museo a cielo aperto e daranno un volto nuovo ai luoghi abbandonati delle nostre città. Tra l’altro sono sempre più le città che richiedono la collaborazione dei writers: la nostra scuola ad esempio ne sta realizzando uno a Brindisi in via Del Mare nell’ambito dell’iniziativa “Brindisi crocevia di rotte, percorsi e cammini”. Qualcosa sta cambiando e noi faremo parte di questo cambiamento. Elia Indini Classe III A
e nuove tecnologie ci rendono sempre più connessi con il mondo, ma ne siamo davvero al sicuro? Abbiamo cercato in tutti i modi, sfruttando la tecnologia, di migliorare il nostro stile di vita rendendolo anche più immediato, ma il prezzo da pagare è veramente alto: siamo diventati soggetti pubblici al cento per cento.Molti studi lo provano. La ricercatrice Anna Maria Mandalari dell’Imperial College di Londra, ha affermato che i dispositivi domotici presenti nelle nostre case, telecamere, assistenti vocali e Smart TV captano e registrano dati e informazioni che inviano criptati e non all'azienda di provenienza e a terze parti. Un BabyMonitor che potrebbe sembrare il più innocuo dei dispositivi può registrare le nostre conversazioni e inviarle in più parti del mondo. Quante volte ci siamo imbattuti sui nostri social in post sponsorizzati che rispecchiavano i nostri interessi del momento: semplici coincidenze? No. I nostri dispositivi ci ascoltano o ci guardano, infatti spesso ci vediamo recapitare annunci pubblicitari cuciti su misura rispetto a una serie di apprezzamenti espressi. Questi dati creano un profilo generico di una persona in base agli interessi ostentati e rendono di dominio pubblico le informazioni, questo processo viene detto Profilazione. Ancora una volta siamo richiamati a rimpossessarci della nostra vita e a disconnetterci da quel virtuale così pericoloso. Maria Celeste Missere, Michael Livieri Classe II M
I dispositivi domotici possono violare la nostra privacy
L’OPINIONE DI UN GIOVANE STUDENTE SU UN ARGOMENTO MOLTO ATTUALE SUL FUTURO DELLA POESIA
Scrivere o non scrivere, questo è il problema
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l giornale viene aperto, si sfogliano le pagine, e gli articoli di cronaca scorrono assordanti senza che vi sia un briciolo di realtà sensibile, riflessiva o emotiva; spesso si leggono tematiche di attualità o problemi politici ed economici, ma esistono questioni che, senza la pretesa di offrire una risposta univoca, sono trascurate. Che rapporto esiste, per esempio, fra i giovani e la poesia? Oggi è ancora possibile scrivere versi? Nel creare uno scritto il tempo inizia ad avere una maggiore rilevanza rispetto alla vita pratica. Nel foglio bianco ci si ribella, si trova un luogo per innamorarsi, si urla
dal dolore, si muore e si osserva ciò che viene definito "il problema" per accettarlo e risolverlo nella quotidianità.La scrittura non ha la pretesa di salvare nessuno, offre solo un narcotico con il quale alleviare il dolore, lasciando allo scrittore la facoltà di voler guarire. C'è un rapporto ambiguo con le parole, un continuo "odi et amo" con la poesia, perché essa non ama, ma ti spinge a farlo con i peggiori attrezzi di tortura, sanguinolenti, ma leggerissimi e le parole divengono piume che volano fra le fiamme.Dunque la scrittura aiuta, se si è attenti a non farsi catturare da
essa, perché allontana dalla verità, da una vita che è tale se vissuta e non solo pensata, perché vi è in lei tutto quel che siamo e non siamo allo stesso tempo; assunta a piccole dosi, la scrittura ti rende partecipe e ti fa fluire nel mare dell'esistenza. Attraverso la poesia siamo qualcuno e lasciamo una traccia indelebile. La poesia oggi sembra vivere in uno stato marginale, ma solo attraverso gli occhi puri dei giovani potrà prendere nuova linfa e regalare nuove emozioni. Francesco Sistilli Classe III B
DIRIGENTE SCOLASTICO: Carmen Taurino DOCENTI: Chiarastella Grande Sabrina Gorgoni Fabiola Culazzo Mariaconcetta Lacorte REDAZIONE: Francesco Sistilli Classe III B Michael Livieri Maria Celeste Missere Classe II M Elisabetta Del Giudice Classe IM Elia Indini, Classe III A .
EDICOLA AMICA: Libreria Francesca Pezzuto, via Amena, 10 .
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Istituto Comprensivo di Uggiano La Chiesa
SCUOLA PRIM. - SEC.
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Giurdignano
GIURDIGNANO IL GIARDINO MEGALITICO D’ITALIA
NEL TERRITORIO FERVONO I PREPARATIVI
Menhir e Dolmen tesori di pietra Viaggio attraverso la Preistoria
Le Tavole di San Giuseppe nella tradizione
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l territorio di Giurdignano, a pochi chilometri da Otranto, è conosciuto nel mondo culturale e turistico pugliese come il “Giardino Megalitico d’Italia” che ci parla dei nostri antenati preistorici. Non a caso la nostra terra nel Sud Salento, ospita numerosi menhir e dolmen risalenti all’età dei metalli. Qui si ergono i grandi monumenti megalitici , costituiti da due o più lastre di pietra verticali e una grande lastra orizzontale. Secondo alcuni studiosi, venivano usati come altari pagani o come camere di sepoltura. Ma ben più evidente è la presenza dei menhir, circa venti, monoliti verticali conficcati nella roccia. I menhir più alti raggiungono circa i tre metri e mezzo di altezza. Il significato e la funzione di queste pietre scolpite nel Neolitico resta un mistero. Secondo le ipotesi più accreditate, i menhir potrebbero essere monumenti legati al culto del sole o propiziatori della fecondità, oppure potrebbero indicare confini territoriali o arcaiche segnalazioni stradali. La valenza simbolica di questi menhir è stata tale nei secoli, che molti tra essi furono cristianizzati, attraverso l’incisione di croci e altre modalità, realizzando così forme di sincretismo religioso - culturale. Di certo, la visita a Giurdignano è una passeggiata nella storia e sicuramente attraverso i tratturi di campagna i visitatori rimarranno entusiasti nell’osservare le viuzze di campagna contenute da muretti a secco o tra le vie del centro storico, alla scoperta del fascino di questi seducenti monumenti litici. Inoltre, si può ammirare la bellezza di strutture architettoniche della dominazione bizantina come la cripta ipogea di San Salvatore o i resti dell’abbazia Centoporte e il palazzo baronale. L'ufficio informazioni turistiche gestito dalla Pro Loco è sito in Piazza Municipio 23 ed è aperto nei giorni feriali. Per visite guidate, contattare il sito web www.prolocogiurdignano.it. Classe II A Scuola Sec. di I Grado
UN MENHIR lungo un percorso guidato per le vie di campagna
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n tuffo nel passato. Tradizione e religiosità, arrivano a toccare l’animo nel più profondo dello spirito. Nel basso Salento, a Giurdignano, Comune a due passi da Otranto, la devozione per San Giuseppe che si festeggia il 19 marzo è notevole, con storie che si tramandano da tante generazioni. Molte famiglie allestiscono“Le Tavole di San Giuseppe”, preparano 13 pietanze che possono essere cotte o crude e la vigilia della solennità aprono le porte delle case per esporle in bella vista su tovagliati impreziositi da pizzi e ricami. I commensali, i cosiddetti Santi, di numero dispari, variano da 3 per la Sacra Famiglia a 13. Per impersonare le figure della chiesa vengono invitati parenti e amici, che lusingati, accettano con gioia. Il pane, protagonista della Tavola, ha un valore sacrale, è contrassegnato da simboli che ripercorrono il rapporto tra l’uomo e Dio. Un
SICUREZZA A SCUOLA
I movimenti di primo soccorso
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IL DOCENTE insegna alcune mosse di primo soccorso su di un manichino .
li studenti della classe III A di Giurdignano, insieme ad altri frequentanti l’Istituto comprensivo, hanno appreso alcune tecniche basilari di primo soccorso a scuola. Nelle ore di scienze motorie, il docente della disciplina ha insegnato alcune importanti regole per gestire un’eventuale emergenza. Innanzitutto bisogna controllare la sicurezza del luogo e della posizione in cui si trova la vittima, badando al contempo alla nostra incolumità. Contemporaneamente occorre chiamare il 118 e valutare lo stato di salute. In caso di perdita di coscienza, occorre effettuare la manovra G.A.S. (guardo, ascolto e sento) che ci consente di valutare la capacità di respirazione del paziente. Grazie ad un manichino, abbiamo appreso la tecnica del massaggio cardiaco e della respirazione artificiale. E’stata un’esperienza molto formativa perché ci ha resi in grado di agire consapevolmente in situazioni di rischio. Classe III A Scuola Sec. di I Grado
giglio per San Giuseppe, una corona per la Madonna, tre sfere per Gesù Bambino, il bastone di San Giuseppe per i Santi, il rosario per le Sante e una palma se è presente per Santa Agnese. I numerosi ospiti che visitano “le Tavole”, ricevono in dono un pezzo di questo “pane benedetto” messaggio di pace, amore e fratellanza. Alla cerimonia dopo la benedizione, si recita il rosario e i commensali su invito di San Giuseppe iniziano il pranzo che terminerà quando il Santo batterà per tre volte il bastone sul pavimento. Le pietanze rimaste vengono riposte in dei cesti e portate nelle case. La tradizione vuole che anticamente si usavano imbandire “Le Tavole dei Poveri” dove i Santi erano le persone più bisognose. L’evento coinvolge Scuola Primaria, Comune, Pro Loco e cittadini. Classe V A Scuola Primaria
UNA TAVOLA imbandita nelle case per la solennità di San Giuseppe
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UN FENOMENO CHE COLPISCE OGNI ETÀ
Il bullismo si diffonde
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l bullismo è un comportamento intenzionale e violento, di natura sia fisica che psicologica e colpisce in genere i ragazzi più fragili e deboli. Chi non si è mai trovato in una situazione del genere, anche una sola volta? A scuola, durante le conversazioni, abbiamo capito che piccole scaramucce e dissapori tra coetanei sono frequenti, ma non lasciano traccia emotiva. Quando invece questi comportamenti si ripetono nel tempo ledono la sensibilità dei ragazzi. Dal confronto è emerso che una ragazza ha vissuto una situazione del genere. Prima era socievole e solare, poi ha iniziato ad allontanarsi dal gruppo di amici che la circondavano. L’amica del cuore, le chiedeva il motivo, ma la ragazza, terrorizzata dalle possibili conseguenze, non aveva il coraggio di parlarne. Alla fine, stanca della situazione e aiutata dall’amica ha trovato la forza di
raccontare tutto ai suoi genitori. Adesso siamo consapevoli di come affrontare il problema e sappiamo aiutare chi ha bisogno. Il nostro motto è diventato “Il bullo smascheriamo se insieme ne parliamo”. Classe V A Scuola Primaria
DIRIGENTE SCOLASTICO: Luigi Moscatello DOCENTI: Giusy Gnoni Claudio Stefano Anna Maria Sacco Rossana Paiano Mariolina Cutrino REDAZIONE: Classi: V A Primaria II A – III A Secondaria
UNA COMPAGNA di scuola che aiuta l’altra per superare il problema
EDICOLA AMICA: Edigest di Carcagni Loredana, via Roma 8, Uggiano la Chiesa .
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Newspaper Game COSTA - GALILEI - SCARAMBONE
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LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Lecce
GLI “ECOISTI” A DIFESA DEL PATRIMONIO NATURALE E DEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
LO STATO DAVANTI AD UN BIVIO: IL CASO ARCELORMITTAL ALLO STUDIO
Il Salento Un paradiso terrestre deturpato
Diritto alla Salute o al lavoro?
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l Salento, terra meravigliosa, sole quasi tutto l’anno, lunghe coste sabbiose e frastagliate scogliere a picco sul mare, tanto vento, ma anche inquinamento, spettro nero fra cotanta bellezza, proveniente dai rifiuti che quotidianamente alcuni cittadini abbandonano in luoghi non consoni. L’Istituto“Costa” ha promosso una campagna di sensibilizzazione per il rispetto dell’ambiente attraverso la start - up ECOisti. Gli studenti in collaborazione con analoghe associazioni locali e istituzioni del territorio, hanno intrapreso la loro battaglia introducendo tecniche
innovative per attuare in modo semplice e divertente le strategie ecosostenibili. Un esempio? Borracce metalliche per tutti gli studenti dell’Istituto, sostituendo le inquinanti e obsolete bottigliette in plastica; allegri contenitori per la raccolta differenziata; giornate ecologiche dedicate alla pulizia di siti e aree pubbliche in cui l’incuria e l’inciviltà hanno prevalso sulla bellezza del territorio. Significativi cartellini collocati in luoghi ad hoc per “ricordare” che il rispetto dell’ambiente e degli arredi urbani non costa. Campagne informative per i più piccini. Nonostante le
EMERGENZA XYLELLA QUESTIONE ANCORA APERTA
L’importante lavoro dell’Arif per il rilancio dell’economia
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rima del 2013 i pugliesi non conoscevano nemmeno il nome di quello che ad oggi rappresenta l’incubo degli imprenditori agricoli, ma in generale di chi ama il Salento. Parliamo della “Xylella”, che già in altre parti del mondo ha mostrato tutta la sua potenza distruttiva. Questo batterio che si trasmette da pianta malata a pianta sana tramite un vettore, il Philaenus spumarius o più comunemente “sputacchina”, finisce per far seccare le piante infette (un elenco completo delle specie ospiti è consultabile sul sito emergenzaxylella.it) facendo morire assieme agli ulivi, che sono i più colpiti, anche una intera economia ed una storia millenaria. Al fine di monitorare la diffusione del batterio e contribuire alle prese di decisioni, importante è il lavoro dell’Arif, che dal 2016 è coinvolta nel monitoraggio e dal 2018 nelle operazioni di abbattimento delle piante infette e malate, ed è grazie questo prezioso lavoro che costantemente si tiene aggiornata la zona cuscinetto che oramai riguarda quasi tutto il Nord Salento. Ad oggi non si può però contare su delle cure ed interventi in grado di far respirare olivicoltori se non in alcune boccate d’ossigeno rappresentate da cultivar resistenti quali “Leccino” e “Favolosa” e dai quei trecento milioni che da poco hanno ricevuto l’ok dalla Conferenza Stato - Regioni e che sono stati stanziati per il biennio 2020-2021 da utilizzare principalmente per contrastare il batterio ed il rilancio dell’economia rurale pugliese. A poter chiedere il finanziamento sono le imprese agricole danneggiate da calamità riconosciute dalla Regione Puglia dopo aver effettuata la perimetrazione nei vari Comuni. Giulio Raganato
idee siano tante, la strada per promuovere un’adeguata coscienza ambientale è lunga e tortuosa, ma loro non si arrendono, tentano sono ECOisti.
INNOVAZIONE SOCIALE Siamo noi le gocce che fanno l’onda Ti va di fare innovazione sociale? Siamo al Sud, zona d'Italia destinata a spopolarsi: i giovani scappano e costretti ad andare via dalla propria terra con la popolazione che invecchia di giorno in giorno. Spesso si sostiene che non c’è lavoro e dicono che il divario tra Nord e Sud d’Italia non verrà mai colmato. Dimentichiamo che il Meridione siamo noi giovani, gli autori degli stessi problemi per cui chiediamo soluzioni, come l'aumento delle tasse (siamo noi che preferiamo non ci facciano la fattura). Disoccupazione, siamo noi a rifiutare un lavoro lontano dai nostri standard. Le strade sono sporche (perché hai gettato per terra la cicca di sigaretta?). La politica non funziona perché hai regalato il tuo voto al politico di turno in cambio di quale promessa?. In realtà non funziona così. L'innovazione sociale è un processo di cambiamento basato su strategie e idee, ma soprattutto su persone che portano a soddisfare lo sviluppo economico e sociale di una intera comunità. Cambiare è la parola d’ordine, per noi cambiare è davvero difficile, a cuifa comodo l'amico medico, nel campo sanitario, che ci evita la coda. Certo, quando si conosce qualcuno è sempre meglio approfittarne. Così avviene per tutto, ma sei tu quello sbagliato. Dovremmo essere tutti autori di questo cambiamento, rimboccarci le maniche per far ciò che oramai viene guardato con occhi strani e, perché no? Potremmo essere quelle gocce che formano l’onda.
Emanuele Renna Classe IV B SIA
Giovani studenti impegnati in campagne ambientali .
a Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività” sancisce l’art. 32 della Costituzione, ma cosa accade se un colosso industriale volto a creare le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro, cagiona gravi danni alla salute dei cittadini? E’il caso di ArcelorMittal che ha preso in mano le redini dell’ex Ilva e dopo aver accertato l’impatto negativo ambientale che ha avuto sulla salute dei cittadini, ha richiesto l’immunità penale. Lo Stato, nel tentativo di contemperare entrambi i principi costituzionali, sceglie di non concederla, incorrendo in una battaglia legale con la società che ha richiesto il recesso dal contratto, minacciando di abbandonare l’azienda scatenando una grave crisi economica.
L’ILVA La situazione è incerta e come andrà a finire? Lo Stato e il colosso industriale troveranno un accordo che non leda i diritti della persona? Alessia Nosi, Ludovico Lucia Classe IV bsia
NOI ADOLESCENTI CI RIFUGIAMO NELLA MUSICA
Unico porto sicuro tra i nostri giovani
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giovani d'oggi sono accomunati da un forte interesse per la musica, che è indubbiamente espressione di cultura e di crescita con alcuni che tendono di ascoltare il genere pop o rock, tra cui alcuni massimi esponenti come: “I Queen, I Beatles, I Pink Floyd …” Una musica intramontabile insomma, quelle canzoni che quando vanno in onda alla radio tutti si soffermano ad ascoltare e gustarle. Altri giovani invece, amano generi come il rap o la trap, quella musica che coinvolge i ragazzini d'oggi, perché parla della loro vita e degli errori commessi nel passato. Alcune canzoni appartenenti a questo genere sono prive di significato anche se molto orecchiabili e di facile comprensione. Spesso gli adolescenti usano la musica come rifugio per potersi rilassare e poter liberare la mente dai pensieri, lasciandosi andare in un relax distensivo.
Tutto sommato la musica si potrebbe definire come l'unica cosa che accomuna persone del tutto diverse, per questo è eterna melodia che cattura l’anima di ognuno di noi.
Cellulare e auricolari
DIRIGENTE SCOLASTICO: Addolorata Mazzotta DOCENTE: Flaminia Di Turi REDAZIONE: C. Reale, S. Protupapa F. Esposito, B. Luperto N. De Lucia, M. Spedicato B. Lezzi, B. Di Corato F. Persano, D. Cosi S. Greco, S. Anzilli G. Raganato, S. Casaluce Vincenzo G., Al. Nosi L. Ludovico, E. Renna Classe II A .
EDICOLA AMICA: Edicola amica Antonella Spedicato, via Trinchese, 1 .
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Venerdì 5 giugno 2020
Newspaper Game
Istituto Comprensivo
DANTE ALIGHIERI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Foggia
CAMBIAMENTO CLIMATICO CONSEGUENZE IRREVERSIBILI PER IL GLOBO: LA SFIDA È URGENTE
ATTIVITÀ SPORTIVE INSEGNANO IL RISPETTO DELLE REGOLE
SOS pianeta Terra Sport in classe Piccoli progetti nella nostra scuola
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l cambiamento climatico è una realtà e sta già provocando fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella storia umana. Il clima della Terra è sempre stato soggetto a cambiamenti, dal 1880 ha iniziato il suo percorso verso la distruzione: per la terra il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre. Le alterazioni cui è sottoposta la Terra sono troppo rapide: gli oceani e l’atmosfera si stanno scaldando, neve e ghiacciai si stanno sciogliendo e il livello del mare si sta alzando. È uno dei problemi più complessi che l’uomo si trovi ad affrontare, che ha cause politiche, sociali, scientifiche ed etiche. Per evitare che la situazione precipiti, che gli impatti siano ancora più violenti,è
necessario limitare la temperatura globale a 1,5°C e azzerare le emissioni di CO2 prima del 2050: nel 2070 la temperatura potrebbe aumentare di 2°C causando eventi climatici estremi. Il nostro Istituto “D.Alighieri” ha messo in atto diverse iniziative e progetti per sensibilizzare alunni e famiglie. Uno è il progetto Bimed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) che ha lanciato quest’anno, come tema della staffetta di scrittura creativa, la questione ambientale con l’obiettivo di risvegliare e scuotere le coscienze di tutti su questa urgente sfida: agire per salvare l’ambiente. Salvatore Annecchini Francesca Fiore Angelica Trifiletti
A COLLOQUIO CON LA VICEPRESIDENTE DI LIBERA
«Cari ragazzi amiamo di più la nostra città e teniamola pulita»
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erso l’inizio di gennaio nella città di Foggia ci sono stati tanti episodi mafiosi come bombe che hanno danneggiato alcuni negozi e addirittura un omicidio. Una delle associazioni contro la mafia è “libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Oggi noi della scuola Dante Alighieri abbiamo incontrato la vicepresidente Nazionale, Daniela Marcone, per saperne di più. Perché ha iniziato ad impegnarsi contro la mafia? ”Ho iniziato tutto quando è stato ucciso mio padre, 25 anni fa. Lui era un funzionario di Stato e perché faceva bene il suo lavoro è stato ucciso. Da quando non c’è più lui la mia vita è cambiata. Quando io e mio fratello eravamo piccoli ci diceva sempre “LO STATO SIAMO NOI!“ per farci capire che tutti possiamo fare qualcosa per migliorare la nostra città”. Ha mai aiutato qualcuno che è stata vittima di mafia? “Si, l’importante è non lasciare nessuno da solo. La mia famiglia è rimasta sola ma adesso ci sono istituzioni più presenti e cittadini attenti”. Cosa ne pensa di videogiochi violenti e serie tv? “Io consiglio di non stare sempre con i videogiochi ma piuttosto uscire a giocare come si faceva un tempo! Invece per le serie tv la cosa più importante è capire il messaggio, quindi confrontandosi perché pensare aiuta a non sbagliare. Alcune serie parlano della mafia in modo corretto, mentre altre no perché possono far immedesimare i ragazzi nei personaggi sbagliati facendoli sembrare eroi simpatici”. Cosa possono fare i giovani contro la mafia? “Innanzitutto bisogna sapere che cos’è la mafia. Bisogna anche amare la nostra città e quindi pulendola, migliorarla perché così si diventa attenti e pronti a difenderla!”. Francesca Bobut, Chiara Buonarota
alunni in gioco L
PIÙ INIZIATIVE per aiutare il pianeta Terra .
CINEMA A SCUOLA Il maxischermo una forma d’arte ricca di emozioni Il cinema è una forma d’arte originale perché riassume in sé contenuti di altre forme espressive mantenendo un linguaggio proprio. Per queste ragioni il nostro Istituto da un decennio propone ai suoi studenti il progetto “Cinema a scuola” in collaborazione con lo storico Cinema “Cicolella”. Tra i più apprezzati film visti: Il Campione con protagonista un giovane calciatore romano circondato da amici poco raccomandabili e da un padre egoista e scorretto, il ragazzo si salva grazie all’aiuto di un professore che crede in lui e gli fa capire ciò che conta nella vita. Il Professore Cambia Scuola, storia di un professore di un liceo di una periferia francese che fa la differenza nella vita di un giovane immigrato. Nessuno era disposto a scommettere sull’educazione del giovane immigrato e invece la scuola può cambiare le cose perché la cultura garantisce la libertà di diventare ciò che si vuole essere. Il Viaggio di Fanny, storia di una ragazza coraggiosa che salva se stessa e un gruppo di bambini ebrei guidandoli dalla Francia alla Svizzera. Un film sulla Shoah, ispirato ad una storia vera. Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima. (Ingmar Bergman) Naike Brigido
o sport serve per la crescita fisica e mentale dell'uomo. La scuola, per questo, dovrebbe diventare luogo di diffusione di ideali e di lealtà sportiva, ideali che possono formare i cittadini di domani. Il nostro istituto “Dante Alighieri “di Foggia ci aiuta in questo, partecipando ai Campionati Sportivi Studenteschi, un’iniziativa rivolta a tutti gli studenti, abili e diversamente abili, delle Scuole Secondarie di I e II grado di tutto il territorio nazionale. L’esperienza degli alunni che vi prendono parte è finalizzata al rispetto delle regole del Fair-Play (espressione che significa “Gioco Leale”): saper vincere senza umiliare l’avversario, rispettare le regole del gioco, rispettare il compagno con
L’IMPORTANZA di fare sport pregi e difetti, rispettare l’avversario, accettare la sconfitta con dignità, rispettare ed essere generosi verso il prossimo e i bisognosi ed, infine, rifiutare il razzismo e la violenza. Classe I B
INIZIATIVE DELLA SCUOLA PER RICORDARE DANTE
Il nostro omaggio al sommo Poeta
I
l 25 marzo sarà la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Nella nostra scuola fervono i preparativi per rendere omaggio al Sommo poeta, dalla realizzazione di un fumetto in cui i bambini di classe V della primaria hanno immaginato Dante bambino, all’approfondimento dello studio delle opere del Poeta nelle classi II della secondaria. I bambini della primaria hanno partecipato in città all’XI edizione dei “Carrelli eco-allegorici”. I tre carrelli realizzati con materiali di riciclo erano intitolati “Nel mezzo del cammin di nostra vita…” ed hanno ricevuto il“Premio Carrello Social”, e il3° Premio della Giuria Tecnicaper allestimento e tema trattato. Le attività non si fermano qui: alcuni studenti hanno realizzato delle magliette con la tecnica dello stencil, riproducendo il profilo di Dante, altri stanno lavorando alla realizzazione di un video sulla vita del Poeta. Volete saperne di più?... Appuntamento sul sito
https://www.icalighierifg.edu.it/ per conoscere tutte le iniziative legate all’evento. Silvia Corvino Iris Menichella Ilaria Pellegrino Simona Pellegrino
LE MAGLIETTE realizzate dalla scuola per ricordare il sommo
DIRIGENTE SCOLASTICO: Marialba Pugliese DOCENTI: Giusy De Biase Andrea La Porta Elena Cuccaro Francesca Battista Monica Marasco REDAZIONE: S. Annecchini , F. Bobut N. Brigido, C. Buonarota E. Cassano, S. Clarendon S. Corvino, A. D’Oria S. Di Ponte, F. Fiore S. G. Manna, I.Menichella I. Pellegrino, S. Pellegrino M. F. Rega, E. Ruotolo A. Trifiletti, M. Vanillo .
EDICOLA AMICA: Gran Caffè Four Roses via San Lazzaro, 49 .
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Newspaper Game
Scuola Secondaria di I Grado
IMBRIANI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Bari
INQUINAMENTO GLOBALE QUALE FUTURO CI ATTENDE? LO ABBIAMO CHIESTO AGLI ESPERTI
API UN GROSSO PROBLEMA PER TUTTI: L’IMMINENTE ESTINZIONE
Amare la Terra Preoccupazione per il pianeta
Un insetto che è una risorsa
N
"Q
egli ultimi vent’anni l’inquinamento è diventato un problema molto serio per il nostro pianeta. Gli studiosi dell’OCSE dicono che nel 2050 questa potrebbe diventare la prima causa di morte. Si prevede che, se le cose non cambieranno, entro quell’anno tutti i ghiacciai della terra si scioglieranno e questo provocherà l’innalzamento del livello dei mari. Secondo il responsabile dei laboratori AQP, Dr. Abis, “le conseguenze più serie della contaminazione dell’acqua sono la diminuzione delle fonti disponibili e l’aumento dei costi per la potabilizzazione
dell’acqua”. Aggiunge che in Italia le acque più a rischio sono quelle dei fiumi. Le nazioni dell’UE hanno stabilito di ridurre del 40% entro il 2030 le emissioni di gas serra e di aumentare del 32% l’energia che proviene da fonti rinnovabili. Abbiamo chiesto al delegato regionale del WWF, Prof. Carnimeo, quali sono gli agenti inquinanti più pericolosi e come noi ragazzi possiamo contribuire a ridurre l’inquinamento. “I più terribili sono la diossina per l’aria, il petrolio e i metalli pesanti per il mare. Per aiutare l’ambiente dovete innamorarvi della natura, lasciare i telefonini e immergervi
STORIE IL RUOLO NEL MONDO CONTEMPORANEO
Fiabe e favole: chiavi dell’ispirazione per i film e i videogiochi
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a dove prendono ispirazione le storie presenti in alcuni videogiochi e nei film per ragazzi? Per rispondere a questa domanda abbiamo messo in relazione alcuni giochi e film con le fiabe e le favole studiate a scuola. Abbiamo analizzato i videogiochi Little Briar Rose, Kingdom Hearts e il film Ready Player One e abbiamo notato che tutti rispettano le funzioni individuate da Propp, per le fiabe come ad esempio l'allontanamento del protagonista, il tranello, la partenza, il conseguimento del mezzo magico, la lotta, il superamento della prova, il ritorno, lo smascheramento, la trasfigurazione, il premio finale o lieto fine. Nel videogioco Little Briar Rose i principi, protagonisti assieme ad alcune creature magiche, devono salvare la Principessa Biancospino, vittima di un terribile sortilegio. In questa avventura i principi devono superare numerose imprese tra il bosco di rovi che circonda il regno. Kingdom Hearts è un videogioco basato su innumerevoli fiabe e favole del mondo Disney, come Il Re Leone, Biancaneve, La Bella e la Bestia: il protagonista Sora alla ricerca dei suoi amici perde il proprio cuore che in seguito riconquisterà attraversando svariati regni di fantasia. Un film che trae ispirazione dal mondo delle fiabe è Ready Player One. Si parla di un ragazzo che deve salvare una piattaforma in VR, chiamata OASIS, da un'azienda il cui scopo è impossessarsi del gioco. Dalla nostra analisi è emerso che gli schemi narrativi delle fiabe e delle favole possono essere fonte di ispirazione per videogiochi e film. Questo ci ha fatto comprendere come i testi più antichi possano essere utilizzati per raccontare storie del nostro presente o del futuro. Kiran Abdul, Vincenzo De Bellis, Sebastian Licinio Viviana Lorusso, Vincent Necerio
nei boschi e nel mare, imparare ad ascoltare la natura. Solo se riuscirete ad amarla potrete proteggerla”. Edoardo Fiori Gabriele Linetti Michele Valentini
LA STORIA DI A.D. Una morte che fa rumore Si suicida a tredici anni Martedì 28 novembre 2017 A.D. si è tolta la vita, lanciandosi da un balcone. Dieci giorni dopo avrebbe compiuto 14 anni. Si definiva non intelligente, non atletica, non simpatica, né bella. Si sentiva sola ed era tenuta a distanza dai compagni di classe e si immaginava come una sagoma di sfondo nelle loro vite e nella sua. Di Antonella ci restano alcuni scritti e i ricordi che il padre, Domenico, ha voluto condividere in un blog nel tentativo di evitare che altri ragazzi possano compiere lo stesso atto estremo. Dalle parole di Antonella, che non ha mai dato esplicitamente la colpa a nessuno del suo gesto, si comprende quanto lei non riuscisse ad accettarsi e quanto avesse un disperato bisogno che qualcuno, fuori dalla famiglia, tra gli amici, le tendesse una mano. Ma l’orgoglio non le permetteva di aprirsi al mondo esterno e di urlare il suo bisogno di aiuto. La vicenda di Antonella non è una storia di bullismo, ma di solitudine, di indifferenza e di mancanza di accettazione da parte del gruppo del quale faceva parte. Tutto questo l’ha portata alla depressione e alla disperazione. Il padre ha dato vita ad un’associazione “Anto Paninabella OdV” e ha messo insieme gli appunti di Antonella in un libro che si intitola “Sono come il mare”. Valentina Digilio Flavia Pinto Nicola Zaccaro
Rispettare la natura
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uando le api si estingueranno, all'uomo non resteranno che quattro anni di vita” (attribuita ad
Albert Einstein). Le api svolgono il ruolo di impollinatore e sono quindi essenziali per la riproduzione delle piante. Purtroppo, come si evince da uno studio svolto recentemente, nell’ambiente è diffusa una tossina che stordisce le api, facendo perdere loro la memoria e l’orientamento e così non riescono a tornare dal favo. Tra le cause di tutto questo ci sono i pesticidi utilizzati contro i parassiti che attaccano le piante, i fiori e le coltivazioni. Questo fenomeno, confermato dalle ricerche dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), mette a rischio il futuro delle api. Esistono soluzioni? L’Unione Europea ha vietato l’utilizzo di determinati pesticidi nocivi negli spazi aperti. Si studiano anche
Le api alternative: in Cina si sperimenta l’impollinazione manuale, mentre in Olanda sono in progettazione delle api robot. Francesco Florio Francesco Magnisi Nicola Russo Nicola Sozio
CONFRONTO FRA RAGAZZI, ATTORI E GIORNALISTI
Barbablues favola moderna
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li alunni della scuola Imbriani si sono trasformati, per un giorno, in attori e giornalisti. Martedì 4 febbraio alcuni studenti hanno rappresentato le scene dello spettacolo teatrale “Barbablues”, tratto dalla fiaba Barbablù. Lo spettacolo si è tenuto presso la libreria ''Prinz Zaum''di Bari alle ore 19:00. Gli studenti dell’Imbriani hanno intervistato gli attori e l'autrice che ha dichiarato d'aver scritto questa piece teatrale per i ragazzi perché loro “sono il futuro”, inoltre dichiara di aver trasformato la fiaba di Barbablù perchè l'argomento trattato, quello della violenza sulle donne, è molto importante e attuale . Gli studenti hanno evidenziato che nel testo della favola la protagonista viene messa in difficoltà dalla propria curiosità e viene salvata dai fratelli, mentre nella rivisitazione la sua curiosità le fa capire ciò che il Barbablù è veramente e, scoprendo questo, riesce a salvarsi da sola. La serata si è conclusa con le
fotografie scattate dai genitori ai propri figli, fieri di loro. L'evento rimarrà sempre nei cuori dei ragazzi. Margherita Cassano Martina Morellini Michela Russo
Un momento dell’incontro
DIRIGENTE SCOLASTICO: Mara Emanuela Longo DOCENTI: Maurizio Triggiani REDAZIONE: Classe I C
EDICOLA AMICA: Edicola di Pasquale Diasparra, via Nicola De Giosa, 18 .
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Istituto Omnicomprensivo
GIUSEPPE LIBETTA
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Pèschici
RIFLESSIONE A SCUOLA DI LEGALITÀ, TRA LETTURE E MANIFESTAZIONI
NONNA LORETA GENERAZIONI A CONFRONTO
Contro la mafia terra senza eroi
Ben 105 anni di racconti
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alvatore Colasberna, piccolo imprenditore edile, è stato ucciso questa mattina alla fermata dell’autobus. Pare che all’omicidio abbiano assistito molte persone, ma nessuna è stata disposta a testimoniare. Si sospetta un collegamento tra l’omicidio e il sistema di appalti truccati gestito dalla criminalità organizzata; un sistema a cui la vittima si era ribellata. Sembrerebbe l’attacco di uno dei tanti articoli di cronaca che sui giornali di questi ultimi mesi ci raccontano l’escalation di violenza della criminalità foggiana. Un articolo giornalistico che speriamo di non dover mai leggere. È invece, in sintesi, l’inizio di un celebre romanzo, Il giorno della civetta, scritto da Leonardo Sciascia, che per la prima volta gettava luce sul fenomeno mafioso, riflettendo il clima di omertà che c’era all’epoca. Oggi, da questo punto di vista, si sono fatti notevoli passi in avanti. Eventi traumatici, come gli attentati a Falcone e Borsellino, hanno scosso la società dal torpore che la paura comporta e risvegliato le coscienze dei cittadini onesti. Chi lotta contro la mafia non è più isolato, ma ha il sostegno della società civile. A gennaio, dopo l’ennesimo atto intimidatorio ad un imprenditore foggiano, che ha denunciato tentativi di estor-
sione da parte della criminalità organizzata, la comunità è scesa in piazza, per partecipare ad una manifestazione promossa dall’Associazione Libera ed esprimergli così solidarietà. Anche la nostra scuola ha voluto partecipare. Perché se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che le armi in mano alla mafia non sono solo mitra e pistole, ma anche silenzio e omertà. E che chi lotta contro la mafia, se lasciato solo, diventa un bersaglio facile. Combattere la
A spasso nel tempo
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Una rappresentanza del “Libetta” alla manifestazione “Foggia libera Foggia” mafia non può e non deve significare sacrificare eroicamente la propria vita. Beata quella terra che non ha bisogno di eroi! Ed è questa la terra che noi sogniamo: una terra in cui nessuno più debba
morire in nome della legalità e della giustizia e dove invece questi valori siano condivisi a tal punto che ognuno si senta chiamato a difenderli e a combattere per essi. Alunni VA Liceo
“NO ALLA VIOLENZA” VINCE IL CORTO DELLA III A Ecco il coraggio di parlare .della giovane Emanuela
Un momento del premio
Lo scorso 28 gennaio 2020, presso l’Auditorium Comunale di Peschici, c’è stata la premiazione del progetto diciamo“NO! ALLA VIOLENZA”, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale. Per la Scuola Secondaria di I Grado “Libetta” ha vinto il cortometraggio della nostra classe dal titolo: ”Il coraggio di parlare”. La storia parla della violenza sulle donne, un argomento purtroppo molto attuale. La protagonista, Emanuela, è una ragazza che subisce maltrattamenti da parte del padre, uomo burbero e violento. Lei e la madre, vivono per anni nel
terrore, nella paura di essere uccise, sono infatti stuprate e umiliate da quell’uomo che, invece, avrebbe dovuto amarle e proteggerle più di ogni altra cosa al mondo. La conclusione non può essere che tragica: l’uomo uccide la moglie e finisce i suoi giorni in carcere. La storia di Emanuela diventa famosa e viene presentata al talk show “Il coraggio di parlare”, dove, attraverso un appello rivolto a tutte le donne maltrattate si ribadisce che bisogna avere il coraggio di parlare e denunciare le violenze. Classe III A Secondaria di I grado
onna Loreta, figlia di Celeste e Giuseppe, è nata nel 1914. Da ragazza faceva le reti da pesca in riva al mare con altre donne. Erano controllate dal capitano della barca che vedeva se svolgevano bene il lavoro. Lei occupava le giornate ricamando con la luce di una lampada a olio. Dopo il lavoro, in estate, non facevano il bagno. L’unico momento in cui potevano concedersi questo momento di relax, era la sera tardi lontano dagli occhi dei maschi. Non aveva né TV né radio. Il suo gioco era crearsi una bambola di pezza e disegnare gli occhi e la bocca con del carbone. A Peschici c’erano solo due negozi che vendevano formaggi e pasta; in inverno apriva il frantoio dove si andava per macinare le olive. I turisti a differenza di oggi non c’erano e si viveva solo di pesca e agricoltura. Il pranzo prevedeva ben poco rispetto a oggi: pane, formaggio, pasta e legumi. Si aspettava la festa patronale di Sant’Elia per mangiare il ragù, cotto su una griglia nel camino. Alla Madonna di Loreto si preparavano “pagnottelle “ e “culac”, cotti nel forno del paese. Cresciuta, si sposò col suo primo e unico marito Rocco e quando lui andò in guerra, lei fece la cuoca. Quando tornò ebbero 5 figli tra cui mia nonna Vittoria. Vissero felici con poco, in un tempo tanto diverso dal nostro, con tanto amore e stima reciproca. Oggi la mia nonna ci allieta ancora con i suoi racconti all’età di 105 anni. Classe V B Primaria
Come trascorreva le giornate la mia trisavola senza Internet?
INIZIATIVA UNICEF E MIUR LA NOSTRA SCUOLA DA SEMPRE INCLUSIVA È ATTENTA AI DIRITTI DEI BAMBINI
Ho perso la libertà di parlare e di ascoltarmi
I
l nostro istituto nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’UNICEF :#Convenzione30: a te la parola, ha coinvolto gli alunni di ogni ordine e grado e gli insegnanti di Lettere, Arte e Musica per la conoscenza dei diritti dei bambini e degli adolescenti contenuti nella Convenzione ONU, soffermandosi soprattutto sull’articolo 12. Esattamente l’articolo recita: Gli Stati garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debita-
mente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un organo appropriato, in maniera compatibile con le regole di procedura della legislazione nazionale. Educare al dialogo e alla comprensione del punto di vista dell’altro e considerare l’esperienza dei ragazzi possibili punti di partenza per riflettere insieme, sono i punti cardine dell’intero
progetto, a cui abbiamo partecipato. Gli elaborati grafici e multimediali prodotti, originali, inediti e creativi, saranno frutto di un’attenta riflessione e condivisione, nonché dell’interiorizzazione dei valori e dei concetti affrontati per la partecipazione al concorso nazionale promosso dall’UNICEF e dal MIUR e saranno presentati e commentati durante la manifestazione finale che si terrà nella prima settimana di giugno. L’evento finale prevede una tavola rotonda con la presenza di esperti specializzati nelle problematiche dell’infanzia e dell’adolescenza. La Redazione
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Carmela Taronna DOCENTE: Pasquale De Nittis Daniela Visicchio M. Loreta Soldano REDAZIONE: V Primaria III A Secondaria di I grado V Liceo Scientifico EDICOLA AMICA: Mille Cose, corso Umberto
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IC Torraca - Bonaventura - Scuola Secondaria di I Grado
BONAVENTURA
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Potenza
PARITÀ DI GENERE E RUOLO DELLA SCUOLA
CAMBIAMENTI CLIMATICI E GIUSTIZI SOCIALE
Inaugurazione pietra d’inciampo
FridaysForFuture: in piazza molti giovani
Un gesto visibile per dire no
I
traguardi dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 mirano a sconfiggere le violenze e le discriminazioni perpromuovere una cultura fondata sulla parità di generee l’emancipazione di tutte le donne e bambine, garantendo pari accesso alle risorse naturali ed economiche, compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci. Le disuguaglianze di genere sono ancora una realtà presente nel mondo, con 4,4 milioni di donne in più rispetto agli uomini costrette a vivere con meno di 1,90 dollari al giorno. Inoltre, nonostante le donne ottengano risultati migliori a scuola e sul posto di lavoro vengono pagate in media il 23% in meno rispetto ai colleghi uomini. In tema di parità di genere e dilotta alla discriminazione, siamo ancora lontani dall’aver sconfitto tutte le forme di disuguaglianza sociale. Circa i due terzi dei Paesi in regioni in via di sviluppo hanno raggiunto infatti la parità di genere nell’istruzione primaria, ma nell’Africa subsahariana, in Oceania e in Asia occidentale le ragazze continuano a incontrare numerosi ostacoli nell’accesso alla scuola primaria e secondaria. I recenti dati del rapporto Eures su "Femminicidio e violenza di genere in Italia" non sono confortanti: in aumento le denunce per stalking (+4,4%) e maltrattamenti in famiglia (+11,7%). Per creare consapevolezza in chi subisce la violenza ci sono presidi di legalità come, in Basilicata, il Telefono Donna, con la linea telefonica 097155551, che quest’anno ha celebrato il trentennale della fondazione. Noi da diversi anni riflettiamo sull’importanza dell’eliminazione della violenza contro le donne e, in prossimità della nostra scuola, poseremo una Pietra d’inciampo che per noi diventa l’antidoto all’indifferenza, un gesto visibile e concreto per alimentare la consapevolezza e per richiamare l’attenzione della comunità cittadina sulla centralità di grandi battaglie sociali. Classe III A
Una targa in memoria della giornata contro la violenza sulle donne
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L’
obiettivo 13 dell’Agenda 2030 ci invita ad assumere comportamenti responsabili per combattere il cambiamento climatico. Infatti i cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno e balzano agli occhi di tutti: una situazione che non può più essere ignorata e che deve essere affrontata entro il 2030 con politiche e strategie globali sostenibili in modo da arginare i rischi ambientali e gli effettivi disastri naturali. Il movimento FridaysForFuture, nato nell’agosto del 2018, ispirato dalla giovane svedese Greta Thunberg ha portato in piazza giovani di tutto il mondo per ribadire l’urgenza di interventi che abbiano un reale impatto sul cambiamento climatico e che garantiscano la sostenibilità ambientale. Greta è la figura ispiratrice e testimonial di una campagna che acquisisce forza giorno dopo giorno e che si propone di andare avanti finché non sa-
IL FENOMENO
Stop al bullismo con la prevenzione
I
I ragazzi e il prof. Vincenzo Giuliano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza di Basilicata .
l bullismo è un fenomeno che non va sottovalutato perché può avere un forte impatto emotivo sulla vita di bambini/e e adolescenti. Secondo il rapporto Save the children almeno tre studenti su cinque sono discriminati ed emarginati e nove su dieci sono testimoni diretti di episodi di bullismo contro i loro compagni. I più esposti alle prepotenze sono i più piccoli, tra gli 11 e i 13 anni. L’arma migliore per proteggersi? Denunciare sempre i prepotenti a un adulto. Il bullo è un vigliacco, avrà paura di chi è più grande di lui. La Legge 71 del 2017, per la prevenzione e contrasto al bullismo e cyber bullismo, privilegia azioni di carattere formativo ed educativo e ne abbiamo discusso con il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Basilicata, prof. Vincenzo Giuliano. Per un'efficace azione di contrastobisogna quindi prevenire e agire sul clima di classe e dinamiche relazionali. Classe I A
ranno messe in atto le misure per il contenimento del riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C di aumento previsti dagli accordi di Parigi. Le manifestazioni vogliono richiamare gli adulti alle loro responsabilità in materia di cambiamento climatico. L’Agenda 2030 ci invita ad una transizione energetica con una riduzione almeno del 40% delleemissioni di gas a effetto serra e investire nelle energie rinnovabili. Per approfondire la questione ambientale in Basilicata abbiamo incontrato alcuni attivisti ambientali che da sempre e generosamente spendono la loro vita al rispetto della natura: Danilo Carbone e i documentaristi Mimmo Nardozza e Salvatore Laurenzana, esempi per noi da imitare, per discutere di cambiamenti climatici e giustizia sociale. Classe III A
Incontro per approfondire la questione ambientale in Basilicata
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LUDOPATIA E GIOCO D’AZZARDO QUADRO ALLARMANTE
Un mostro silenzioso
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a ludopatia rappresenta un’emergenza e una recente ricerca, condotta dall’Osservatorio della Povertà, fa emergere un quadro allarmante che colpisce centinaia di famiglie. Inoltre, secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia 18 milioni di adulti hanno giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno e, di questi, 70.000 sono minori. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stati spesi quasi 320 milioni di euro in provincia di Potenza e 205 milioni in provincia di Matera per il gioco d’azzardo. La Relazione annuale dell’antimafia ha denunciato che sempre più spesso il flusso di denaro è collegato alla criminalità organizzata. Come uscire da questa dipendenza? In molte città esistono sportelli di ascolto per la prevenzione e sostegno alle famiglie "intrappolate" nel gioco d'azzardo patologico.
Per contrastare le ludopatie la legge stabilisce che gli esercizi dove si pratica gioco d’azzardo debbano essere situate lontane da ospedali, luoghi di culto, scuole, centri sociali. Classe I A
Come uscire da questa dipendenza?
DIRIGENTE SCOLASTICO: Marianna Catalano DOCENTI: Carmen D’Anzi REDAZIONE: Classi: I A - III A
EDICOLA AMICA: Marino, v.le Marconi
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Istituto Comprensivo - Scuola Sec. di I Grado
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
C. G.VIOLA - BATTISTI
Taranto
ULISSE PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE E DEL CONCETTO DI CITTADINANZA
CON L’ARSENALE CADDERO LE MURA MEDIEVALI E SI VARCÒ IL FOSSATO
Scopriamo Taranto Il Ponte Girevole
segno di rinascita
Coinvolte quattro scuole
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a conoscenza del patrimonio culturale, e lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza sono tra gli obiettivi portati avanti dalla “Rete Ulisse”, costituita da quattro grandi scuole della città di Taranto: I.C. “Viola” capofila, “Bettolo- XXV Luglio”, “Moro” e IISS “Liside”. Nel progetto “Taranto museo multimediale: viaggio tra sogno e realtà” le quattro scuole hanno unito la conoscenza e la valorizzazione del territorio all’utilizzo della Rete e della tecnologia, creando prodotti che potranno essere utilizzati per la promozione della città da un punto
di vista turistico, come mappe interattive, percorsi virtuali in 3D, app, e pagine web che forniscono informazioni utili a chiunque voglia conoscere la storia e il patrimonio culturale tarantino. Il modulo “Web Taranto”, destinato alle classi prime della SSIG dell’I.C. Viola, ha portato alla creazione del sito web tarantomuseomultimediale.jimdofree.com/ nel quale è stato raccontato l’aspetto artistico della città dalle origini ai giorni nostri. Per farlo gli studenti si sono trasformati in turisti, tra novembre e dicembre 2019 hanno visitato e documentato, con immagini e fil-
VISITA AI GIARDINI E AI PALAZZI DEL BORGO
Un percorso Liberty Diventiamo dei turisti per le vie del centro
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a Taranto liberty è diventata un percorso turistico, grazie all’iniziativa di Nello De Gregorio, presidente dell’Ass. culturale “Nobilissima Taranto”. Il Borgo umbertino, da luogo di passeggio, si è trasformato in una porta temporale che permette di affacciarsi in un’epoca lontana. Anche noi ragazzi del PON “WEB Taranto”, lo scorso dicembre, abbiamo seguito questo percorso a ritroso nella storia. È Palazzo Ameglio ilprimo palazzo che abbiamo visitato, perché fu il primo a essere costruito oltre il fossato del Castello Aragonese, fuori dalle mura di quella che oggi è la città vecchia, e che per mille anni aveva racchiuso Taranto. Oggi con la sua eleganza guarda il Canale navigabile e il Ponte Girevole, osserva imperturbabile la città che si dimena tra i suoi tanti problemi. I lavori iniziarononel 1869 a opera dell’avvocato Savino, e furono terminati nel 1913 dal barone Ameglio. Con la sua grande scalinata in marmo divenne il modello su cui furono edificati i successivi palazzi della "città nuova", agli inizi del ‘900.Durante la II guerra mondiale è stato sede del comando inglese. Il nostro viaggio è continuato tra atri e giardini, gioielli custoditi in edifici che normalmente si possono osservare solo dall’esterno, come quello di Corso Umberto n.82. Qui ci hanno accolto nuove scoperte: arredi di ville nobiliari che hanno dominato le campagne tra il’700 e l’800, sopravvissuti come per miracolo e racchiusi tra i muri della nuova Taranto che stava nascendo. E poi ballatoi, pozzi di luce, scale passerelle sospese, come nel palazzo liberty di via Pitagora n.46. È stato un viaggio emozionante in una Taranto sconosciuta.
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a costruzione dell’Arsenale Militare, nella seconda metà dell’800, ha permesso a Taranto, che a quel tempo erauna città di stampo ancora medievale, di trasformarsi in un centro all’avanguardia, proiettato verso il futuro. Vennero abbattute le antiche mura medievali, che per mille anni avevano costretto Taranto sulla penisoletta che oggi chiamiamo città vecchia. Per accogliere il personale della Marina Militare si cominciarono a costruire i primi palazzi al di là del fossato, lì dove c’erano solo campi coltivati, giardini e monasteri, e dove oggi sorge il Borgo umbertino. Sono anche gli anni in cuivenne completato il canale navigabile, necessario per permettere l’ingresso delle
mati, i luoghi più importanti della storia tarantina, dalla città vecchia al Borgo, dal Parco delle Mura greche alla Concattedrale Gran Madre di Dio.
LA SETA DEL MARE La lavorazione del bisso un’arte ormai perduta La lavorazione del bisso a Taranto è molto antica, tramandata dall’epoca greca, è stata viva sino agli inizi dei primi decenni del ‘900 grazie all’abbondanza della Pinna Nobilis, conosciuta come parricedda, mollusco presente sul fondale dei mari tarantini. La pesca veniva effettuata con un attrezzo chiamato pernilegium, il filamento raccolto era poi lavato in acqua dolce per 12 giorni e asciugato. Successivamente era immerso in urea di vacca o in succo di limone per renderlo lucente e poi pulito con erba saponaria. La bambagia ottenuta veniva filata a mano con la cipriota o fuso tarantino, ottenendo un filamento dal colore ambrato. Nel 1906, dopo varie sperimentazioni e la realizzazione di un impianto di pinnicoltura, si riuscì a prelevare il bisso senza sacrificare i molluschi, estraendo le grandi pinne dal fondo, procedendo con la tosatura dei ciuffi, per poi eseguire un reimpianto dei molluschi in mare. Ma all’inizio del 20° secolo la produzione è andata scemando per la complessa raccolta, lo scarso ricavato, per il lungo processo di lavorazione e l’avvento dei nuovi materiali sintetici. Oggi la Pinna Nobilis è una specie in via di estinzione, ne è vietata la raccolta e il bisso è divenuto un materiale solo da esposizione museale.
navi nei bacini di riparazione, e che ha trasformato la città vecchia in un’isola. Fu allora che vennecostruito e inaugurato il ponte girevole, opera avveniristica per l’epoca, che venne paragonata alla Tour Eiffel.
STUDENTI E PESCATORI SULLA BANCHINA
Il mare e la pesca l’antico mestiere
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ella parte finale del nostro giro in città vecchia, lo scorso dicembre, non poteva mancare il mare, signore indiscusso della storia di Taranto, che scandisce da sempre la vita degli uomini e delle donne di questa terra. Lasciata alle spalle Piazza Fontana, la Pensilina Liberty segna l'inizio di via Garibaldi, lunga linea di terra strappata dai bizantini all'acqua, che costeggia la marina. Decine di pescherecci si dondolano al sole, cullati dal vento umido di scirocco. Reti, nasse, sgabelli e gabbiani appollaiati sulle cime raccontano la vita dei pescatori. Abbiamo girovagato su quei lembi di vita, respirando l'odore dolciastro della salsedine; abbiamo ascoltato i suoni del lavoro dei pescatori che ci hanno accolto col calore e la schiettezza tipica della gente di mare esprimendola nella sua pura essenza.
Ci hanno mostrato i loro gesti, i movimenti di un antico mestiere, hanno parlato con noi e ci hanno raccontato piccoli segreti per comprendere il mare e i suoi frutti preziosi.
DIRIGENTE SCOLASTICO: Marilena Salamina DOCENTI: Raffaella Amoroso Barbara Bilucaglia Paola Russo Angela Todaro REDAZIONE: Classi: 1ª SSIG A-B C-D E-F
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EDICOLA AMICA: Testini Chiara, via C.Battisti .
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Istituto Comprensivo – Scuola Secondaria di I Grado
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
CEGLIE - MANZONI LUCARELLI
Bari - Ceglie del Campo
ADOLESCENTI UNO DEGLI ATTEGGIAMENTI PIÙ DIFFUSI
PASSEGGIANDO PER CEGLIE E CARBONARA
Bullo, cambia stile e tornerai felice!
Frasi misteriose che nascondono pezzi di storia
Gli adulti che possono aiutare
A
vere il coraggio di dire: “NO” – perché dire “no” non significa distaccarsi dal gruppo, ma anche aiutare la persona che sta sbagliando. Di questo e di altro si è parlato alla “Manzoni Lucarelli” in due incontri con Carabinieri e Polizia Postale, tenuti in occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. Nell’incontro con i Carabinieri si è parlato delle tante situazioni in cui molti ragazzini sono vittime e vengono maltrattati, e di come il pregiudizio possa avere conseguenze negative. Inoltre è stato spiegato che solitamente il bullo diventa tale perché magari ha affrontato qualcosa di brutto in precedenza e vuole sfogarsi o vendicarsi su una persona più debole, che non sa difendersi. Potrebbe prendere di mira qualcuno magari per tutto ciò che lo rende diverso. Alcune volte le conseguenze possono essere visibili mentre altre volte lo sono a livello psicologico ed emotivo. Per affrontare queste situazioni è necessario giocarsela d’anticipo, ma come? Un primo passo potrebbe essere parlare con qualcuno di cui ci si fida, che magari potrà aiutare a disinnescare le tensioni con il bullo. Nell’incontro con la Polizia Postale abbiamo parlato del cyberbullismo: a volte si fa un “click“ senza chiedersi chi c’è dietro lo schermo. Si è parlato delle varie forme di questo tipo di bullismo, che mettono in gioco la privacy di tutti, come ad esempio il sexting. Mandare una foto privata a qualcuno, anche se sembra una cosa innocua, può diventare molto pericoloso. Altre volte ci si dovrebbe chiedere e rendere conto di quanto un social possa rendere schiavi. Cosa fare per arginare un fenomeno così devastante? Anche in questo caso è importante comunicare, subito, ai propri genitori ciò che sta accadendo; oppure ci si può rivolgere ai propri insegnanti e per ultima, denunciare il tutto alla Polizia. Non è mai troppo tardi! Lo smartphone non può sostituire le emozioni reali, perciò ognuno si riprenda la propria vita. Perché alla fine l’importante è vivere non condividere. Gaia Savarese, Martina Fumai Sofia Sanfilippo, Matteo Dellino
CARABINIERI e Polizia ci aiutano
“M
aria si prepari”, “Le sorbe sono acerbe”, “Enrico non studia”... Così è iniziata una conversazione tra la Presidente del 4° Municipio di Bari, prof.ssa Grazia Albergo, e gli alunni della “Manzoni Lucarelli”. Queste sono alcune delle frasi, o meglio degli slogan, apparentemente senza senso, che si possono trovare per le vie di Ceglie e Carbonara. Sono stati installati da Fabrizio Bellomo nella primavera dello scorso anno. Fabrizio Bellomo vive e lavora tra Bari, Milano e Berlino; è un artista e regista e porta avanti la sua ricerca in modo multidisciplinare. Proprio lui ha realizzato questa singolare idea nell’ambito del progetto “Sentieri quotidiani”. Si tratta di messaggi che venivano trasmessi durante il programma “L’Italia Combatte”, una fra le trasmissioni più importanti di Radio Bari, poi di
RIPRENDONO I LAVORI
Giochi e verde fra le antichità
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IL GIARDINO come lo immaginiamo .
bbiamo incontrato la presidente del Quarto Municipio di Bari, professoressa Grazia Albergo, per avere aggiornamenti circa i lavori del parchetto di via Manzari (di fronte alla nostra scuola), sospesi da circa un anno. La presidente ha affermato che i lavori riprenderanno al più presto e probabilmente il giardino potrà essere inaugurato entro la fine dell’anno scolastico. Il progetto consiste nella realizzazione di un’area attrezzata con panchine, giochi, Wi-Fi gratuito e molto verde. I lavori sono stati sospesi dalla Soprintendenza archeologica per un motivo molto importante: il ritrovamento di tombe e corredi funerari risalenti al V e al III secolo a.C. Noi, ragazzi della “Manzoni Lucarelli”, non vediamo l'ora di poter usufruire di questo parchetto per incontrarci e fare nuove amicizie. Il parco sarà organizzato in maniera tale che si possano visionare gli scavi, così giocheremo immersi nella Storia. Nicola Cice, Mattia Pagano
Radio Napoli e Radio Roma (dopo che la capitale fu liberata dall’occupazione nazista). Era un programma con obiettivi esclusivamente militari: i redattori de “L’Italia combatte”, oltre a selezionare e rielaborare le notizie in rapporto alle esigenze della trasmissione, aggiungevano servizi particolari e informazioni raccolte al di qua e al di là del fronte. Molto più produttivi delle dichiarazioni di intenti erano i “consigli generali” che il programma trasmetteva alle forze di liberazione antifasciste e che erano marcati da una concretezza drammaticamente ispirata alle necessità della guerriglia. Tutto ciò veniva fatto per avvisare tutti i cittadini italiani e per coordinare le azioni dei partigiani della Resistenza, con frasi in codice e quindi non decifrabili dai nemici. E che oggi suscitano la curiosità dei passanti. Passo e chiudo! Morena Colonna, Gaia Savarese, Michela Signorile
CURIOSI messaggi per strada
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UN DOMANI PIÙ ECOLOGICO ED ECONOMICO
Casa dell’acqua e per il futuro
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rmai tutti parlano di riciclo, risparmio ed ecologia, ma pochi fanno qualcosa di concreto. L'assessore alla Qualità della Vita del Comune di Bari, Piero Petruzzelli, ha annunciato che a breve sarà impiantata la prima casa dell'acqua con doppia valvola e sarà collocata proprio presso la nostra scuola! Agli alunni verranno distribuite delle borracce da riempire gratuitamente durante le ore di lezione dalla valvola interna, mentre l'altra valvola si affaccerà all’esterno del cortile, su via Angelantonio Quaranta. Questa novità sarà molto utile: eviterà l’acquisto dell’acqua in bottiglie di plastica che fanno tanto male all’ambiente, anche perché vengono trasportate da camion inquinanti. L'assessore ci ha spiegato il suo progetto per una scuola ecosostenibile che lui vuole creare partendo dalla
nostra scuola. È una cosa molto importante e bella: l’intero pianeta dovrebbe produrre e quindi smaltire molto meno rifiuti. La Casa dell’acqua aiuterà gli abitanti di Ceglie a procedere in questa direzione. Anita Lepore
“LA CASA DELL’ACQUA” presto a Ceglie
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Veronico DOCENTE: Lucio D’Abbicco REDAZIONE: Classi: I A, II A III A, I B II B, I C II C, III C .
EDICOLA AMICA: Giuseppe Bari, c.so De Gasperi, 266 A/B, Bari .
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Istituto Comprensivo
NICOLA SOLE
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
IDITA SPORT UN LUCANO SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO
Senise
LA COMUNITÀ LOCALE ATTENDE RISPOSTE
I ragazzi intervistano L’invaso più grande d’Europa Pasquale Larocca Esempio di passione e tenacia
in terra battuta
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«D
opo l’impresa della conquista nel 2019 dell’Idita Sport, una delle ultramaratone più famose ed estreme del mondo la nostra redazione ha chiesto al campione lucano di testimoniare questa grande impresa. Quanto è iniziata la tua passione per lo sci? A nove anni, i miei genitori mi hanno iscritto allo sci club di Terranova. Cosa rappresenta la partecipazione a manifestazioni estreme? Rappresentano un modo di scoprire e conoscere il proprio corpo e di confrontarsi con la natura. Il mio approccio è sempre di confronto e mai di sfida. Quali sono state le manifestazioni più suggestive a cui hai partecipato? Di gare ne ho fatte tante ed in varie discipline, ogni gara ha una storia diversa. Sila 3 Vette, Rovaniemi 150, Idita Sport Alaska, Rovaniemi 300 in quale hai temuto di non farcela? Sicuramente la Rovaniemi300 è stata quella più dura e quella che mi ha fatto pensare un paio di volte al ritiro. Quale sensazione si prova nel momento che ti comunicano di aver vinto? Ricordo con piacere sempre gli ultimi km, quando sfinito dalla stanchezza inizi a realizzare che l'obbiettivo è stato raggiunto. L’atleta che riesce a raggiungere il traguardo in gare estreme è sicuramente un vincitore. Puoi raccontarci il rapporto che si instaura con gli altri partecipanti e la strategia usata per avere la meglio sugli avversari? Il rapporto è di grande rispetto, siamo tutti atleti preparati e di grande esperienza, ognuno con la sua storia e il suo obbiettivo. Il primo aggettivo in queste gare così estreme non è vincere sull' altro ma arrivare al traguardo. La strategia è quella di non fare errori e saper gestire le forze. Inoltre bisogna studiare gli avversari, cercando di capire quali sono le debolezze e i punti di forza, quante ore riposa e quante ore è disposto a marciare ed infine cercare di capire come reagisce psicologicamente all' ambiente e agli imprevisti che capitano in tanti giorni.
ella diga cosa ce ne dobbiamo fare, ora lì ci dobbiamo incatenare». È il canto disperato dei cittadini senisesi che nel 1972 si opponevano alla costruzione della diga di Monte Cotugno, oggi la più grande d’Europa in terra battuta. Il motivo di questa rabbia era fondato sul fatto che il Governo italiano, per poterla costruire doveva ‘’affondare’’ 3 mila ettari di terreno coltivabile che faceva sopravvivere più di mille famiglie. Alcuni insegnanti della nostra scuola ricordano molto bene quel periodo, ne sono stati i testimoni, un periodo fatto di scioperi e ribellioni portati avanti per molto tempo da studenti e residenti. Un altro movimento di protesta cittadino, avvenuto dopo alcuni anni dalla sua costruzione, è quello noto come la “protesta del tappo ’’ durante il quale si chiedeva una mag-
IMPEGNO E PASSIONE
I sogni diventano realtà
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a storia di Pasquale La Rocca è quella di un sognatore, innamorato della sua montagna, ”il Pollino”, che lo ha portato a trionfare in ambienti ostili e solitari per le più famose, più difficili ed estreme maratone. E' lui il trionfatore della Iditasport in Alaska, della Rovaniemi 150 e 300 in Finlandia. Tutto tra le nevi, fiumi, laghi ghiacciati e foreste con gli sci ai piedi e trainando una slitta. Imprese epiche che lo sportivo di Terranova del Pollino ha compiuto senza fermarsi se non poche ore per riscaldarsi, riposare e alimentarsi. Sportivo polivalente che riesce a muoversi in ambienti diversi e pratica mountain bike, torrentismo, alpinismo, nordic walking. Vanta esperienze di Alpinismo su montagne Europee, nel Caucaso e in Nepal. Grande è il suo impegno come soccorritore Alpino su interventi terrestri e con Elicottero. Una storia da raccontare, un esempio per i ragazzi.
giore attenzione alle esigenze del territorio, soprattutto a quelle legate all’aspetto economico e produttivo. Per molti anni infatti gli abitanti di Senise hanno sperato che venissero mantenute le promesse fatte prima e dopo la costruzione della diga, ma non avendo ottenuto i risultati sperati pensarono di ‘’rubare il tappo’’ che doveva chiudere l’invaso. A questo episodio seguirono diversi incontri tra i rappresentanti del Comune, della Regione e del Governo al termine dei quali vennero stanziati dei fondi per costruire una area artigianale e incentivare così il lavoro e l’occupazione del territorio. Nonostante la presenza di molte risorse e gli sforzi della popolazione per far decollare l’economia della nostra regione, la Basilicata non riesce ancora ad emergere e a portare un contributo sostanziale al sistema produttivo nazionale.
RICERCHE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
L’ osservatorio avifaunistico
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l centro gestito dall’Associazione Argento Vivo di SeI nise si occupa della biodiversità, della sua salvaguardia e della valorizzazione del territorio ecosostenibile. Nella località di Castelmarino, nel Comune di Senise (Pz) si erge su di un promontorio ricco di una variegata vegetazione. La realizzazione dell’invaso ha determinato una trasformazione dell’intero ecosistema Oggi l’area che ospita il “Lago” di Monte Cotugno è diventata rifugio di molte specie animali e vegetali, oasi per l’alimentazione e la riproduzione, e nel caso di uccelli migratori, stazioni di sosta lungo le rotte stagionali. Si svolgono attività di svariato tipo. Monitoraggio ornitologico con il supporto tecnico-scientifico degli ornitologi dell’ A.S.O.I.M; didattica per le scuole; Alternanza Scuola Lavoro, PON,
Erasmus, ecc.; censimento della fauna selvatica; studio della sua evoluzione e dei rapporti con le altre componenti ambientali; inanellamento scientifico dell’avifauna; elaborazione di piani d’azione per la conservazione delle specie più minacciate.
DIRIGENTE SCOLASTICO: Francesco D’amato DOCENTI: Luciano Ciminelli; Pasquale Valicenti; Isabella Oliveto Maria Pastore REDAZIONE: Allegretti Nicolas; Amendolara Filomena; Amendolara Rosa; Cristiano Giulia; D’Arino Nicole; De Lillo Miriam; Filpi Mario; Fioretti Marika; Gazzaneo Angelica; Grandinetti Francesca; Guerriero Nunzia; Martorano Giovanna; Mastrosimone Nicole; Palermo Antonella; Rossi Maria; Santo Maria; Valentino Anna Pia; Vasile Alberto Classi: I B – II B – III B .
EDICOLA AMICA: Cirigliano, via Alcide De Gasperi
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Istituto Comprensivo - Scuola Primaria
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
QUALI INSIDIE DIETRO LO SCHERMO DEL COMPUTER?
DON BOSCO EDUCATORE
Collepasso
ESPERTI PROFESSIONISTI DEL DIGITALE CERCASI
In crescita il numero Cosa vuoi fare di chi utilizza Internet da grande? Lo youtuber
In rete, ma non abbocco
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erdersi nel labirinto di internet è molto facile soprattutto per noi baby utenti online. Navigare è divertente, accattivante e non c’è modo di convincere noi adolescenti a non utilizzarlo. Del resto, sono conosciute le opportunità offerte dal web che ci permette di comunicare a distanza con altre persone, leggere, studiare, informarsi, fare shopping, scaricare qualsiasi tipo di contenuto: giochi, software, immagini, video e musica. Insomma, internet appare come un grande libro su cui è possibile trovare proprio tutto.Generazioni, sempre più connesse, immerse in questo meraviglioso mondo che nasconde, però, insidie e pericoli. L’uso prolungato ed eccessivo di Internet provoca dipendenza, modifica la personalità dei giovani utenti, genera isolamento e spesso la conseguente perdita degli amici. La continua fruizione dei social media ha accentuato anche dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo con la violazione della privacy, la diffusione in rete di messaggi aggressivi, ostili e minacciosi. Molti siti web, infatti, incitano al razzismo, alla violenza, alla pedofilia o escogitano truffe proprio a danno dei più deboli. Ma cosa fare per rendere il web un luogo sicuro e positivo? Fortunatamente sono numerose le campagne di sensibilizzazione e prevenzione che promuovono un uso consapevole della rete, rivolte soprattutto alle nuove generazioni e tra queste il Safer Internet day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita dalla Commissione Europea, ne è un esempio. “Together for a better internet” è lo slogan che riassume il senso di tutte le iniziative messe in atto per fornire consigli a bambini, ragazzi, genitori e docenti che hanno avuto esperienze problematiche in rete e per agevolare la segnalazione di materiale illegale online. Ognuno di noi è chiamato a scegliere con cura la rotta da seguire nel mare della rete, che seppur virtuale, è navigato da persone reali.
Laboratorio di Informatica nel nostro Istituto
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econdo una ricerca condotta dall’Università di Milano - Bicocca, che ha coinvolto circa 1600 alunni frequentanti le scuole Primarie, è emerso che nei bambini di età compresa tra gli otto e i dieci anni cresce l’attenzione verso le nuove professioni del Web (Youtuber, Influencer, Fashion blogger). Sono sempre più numerosi, infatti, i bambini attratti dal web e che pensano che queste nuove professioni promettono guadagni importanti e tanta notorietà a chi sa utilizzare in modo efficace i social media. È sufficiente creare un canale su youtube, caricare un proprio video originale che catturi l’attenzione e che susciti la curiosità per guadagnare e diventare famosi a seconda del numero dei followers, like e visualizzazioni. Inoltre è diffusa l’idea che per diventare webstar non è necessario un grosso impegno nello
AVVISO AI NAVIGANTI
Usare il computer in sicurezza
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Prudenti prima di navigare in rete .
ragazzi spesso vanno alla ricerca di alcuni semplici consigli prima di mettersi in una navigazione informatica sicura. La parola d’ordine è essere prudenti in sette mosse: Non pubblicare le proprie informazioni personali (nome, scuola, indirizzo, età, numero di telefono). Fare attenzione alle impostazioni della privacy in modo che le informazioni siano visibili solo ai propri amici. Creare una password che non sia facile da individuare, ricordando che è privata e non va rivelata. Valutare bene prima di pubblicare o condividere foto personali anche agli amici più fidati, potrebbero essere usate per farti del male. Non dimenticare che le parole offendono anche online e non rispondere alle provocazioni, ignorando o bloccando chi infastidisce e non fare il bullo. Essere cauti con persone che incontri online anche se ti sembrano simpatiche e se intendi incontrarle fallo in pubblico senza ma recarti da solo.
studio. Niente di più sbagliato! È sicuramente una professione che richiede molto tempo, dedizione ed energie per realizzare un nuovo video ogni giorno e molti youtuber seguono un percorso di studio, spesso in ambito artistico, musicale o teatrale. Non solo. Sempre più numerosi sono gli youtuber che si occupano di trattare in maniera semplice temi complessi di carattere culturale rivolti verso il settore scientifico, matematico e storico - geografico. Non possiamo dimenticare che il web è un mondo in continua evoluzione rapida e per essere innovativi è necessario studiare, aggiornarsi ed essere creativi. Si comprende la responsabilità di raggiungere un vasto numero di utenti trattando temi e approfondimenti di attualità. Quindi offriamo il meglio ai propri follower che necessitano di tanto impegno, preparazione e studio.
Bambini e giovani legati all’Informatica
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IL POLMONE VERDE DI COLLEPASSO
«Parco bosco» nostro vanto
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el nostro territorio si estende un rigoglioso boschetto di alte e vigorose di querce il “Parco bosco”. Un gioiello naturale, di circa due ettari, residuo di un vasto polmone verde ricco di essenze arboree ed arbustive. Passeggiando tra i viali che si snodano all’interno si ha la sensazione di trovarsi in una vera e propria nicchia ecologica grazie alla presenza di querce che sembrano accogliere e proteggere varietà di piante lianose con il sottobosco ricco di Acanthus ed altre piante. Pochi sanno che il bosco custodisce una pianta esemplare tipica del bacino mediterraneo, un arbusto sempreverde legnoso, i cui fiori piccoli e bianchi formano caratteristici brevi grappoli. Passandole accanto nelle calde sere d’estate, sembra voler raccontare la sua storia legata alla mitologia greca. La “Phyllirea” e tutto l’im-
menso bosco rappresenta, dunque, per tutta il nostro paese una vera e propria perla da conoscere, proteggere ed amare. Noi vorremmo essere i custodi naturalistici e ambientali per conservare quest’area verde dalla chioma rigogliosa.
Il parco del bosco
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Francesca Conte DOCENTI: Barbara Manco Roberta Piscopo Laura Riaredazione REDAZIONE: Classe V A – V B EDICOLA AMICA: Giuseppe Sindaco, via Ugo Bassi, 2 .
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IISS
PACINOTTI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Taranto
RICOSTRUIAMO AMATRICE, CON L’AIUTO DEI NOSTRI GIOVANI RAGAZZI
27 GENNAIO TUTTI CELEBRIAMO LA SHOAH
La rinascita L’inizio “FMIA”
Ricordo vivo inferno vero
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ruppi di ragazzi provenienti da vari paesi dell’Italia si sono incontrati in autunno scorso nel cuore del Paese, precisamente ad Amatrice, località colpita il 24 agosto del 2016 dal terribile terremoto di magnitudo 6.0. Dopo 4 anni dal tragico evento, l’associazione denominata Formamentis propone un’iniziativa di Responsabilità Sociale d’Impresa, che attiva un programma di crescita multidisciplinare rivolto agli studenti, applicato al mondo del lavoro, per sviluppare idee e favorire l’innovazione. Prevede una formazione gratuita per gli studenti in ambito Soft Skill e IT, applicando poi le competenze acquisite in un concorso di idee. Lo scopo del concorso di quest’anno è la realizzazione di progetti relativi alla nuova Piazza Brigata Julia, stimolando di fatto la ricostruzione di Amatrice da parte delle istituzioni, grazie anche all’impegno e all’esempio degli studenti coinvolti nell’iniziativa. Con il pretesto del concorso, gli studenti del FMIA2020 svilupperanno progetti innovativi per dare un esempio di come si potrebbero realizzare strutture basate sulle più avanzate tecnologie disponibili, mantenendo l’anima del paese e dando uno sguardo al futuro. Il tema di quest’anno porta con sé un’enorme importanza sociale,
perché si concentra su un’area colpita da un terribile terremoto e il titolo che si è voluto dare è di ispirazione per tutti: “ricostruiamo Amatrice!”. Il 23 e il 24 novembre 2019 è stata una giornata molto importante per questo progetto, perché sono state le giornate dell’inizio di questa nuova avventura per i nostri giovani ragazzi delle scuole aderenti a questo concorso. Sono stati fatti dei sopraluoghi alle parti restanti di Amatrice, precisamente alla Zona Rossa, per far entrare an-
Chi può dimenticare?
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Sopralluogo ad Amatrice
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cora di più nell’ottica dei ragazzi l’importanza di una rinascita per questa piccola cittadina, che ha perso tutto ciò che aveva di più caro, dai familiari alle amicizie, fino alle loro abitazioni. A questo concorso han-
no preso parte 35 scuole superiori di 6 indirizzi differenti, provenienti da 11 regioni con un numero di studenti che si aggira intorno ai 70 studenti. Lotta Eustacchio Classe V A CAT
COVID - 19: C’È CHI CI PERDE E CHI CI GUADAGNA Il Coronavirus e i suoi possibili effetti. sull’economia globale Con l’avvento del coronavirus, uno dei mercati cinesi più colpiti a livello economico è proprio quello delle auto, che ha registrato un calo delle immatricolazioni del 96% nella prima settimana di febbraio. A livello globale i mercati maggiormente colpiti sono quelli delle materie prime, ma ne stanno risentendo anche le aziende specializzate nei settori tecnologici e il settore del turismo, che sta subendo un forte calo non solo nei paesi contagiati, ma in tutto il mondo. Che dire dei trasporti, della moda, dello spettacolo, ne risentono anche attività ri-
creative quali: cinema, teatri, centri benessere e sportivi. Una situazione opposta si verifica con aziende, che si impegnano nella ricerca di un vaccino come la VirBiotechnologies (+97%), l’Inoviopharmaceuticals(+61%), Moderna(+16%) e Novavax(+113%), oltre ad alcune specializzate in mascherine, indumenti protettivie prodotti per l’igiene personale, che stanno vivendo un boom delle vendite, come anche i supermercati, che sono stati presi d’assalto dai cittadini in preda al panico. Gabriele Colaci, Simone Giufré Classe IV F TLC
er non dimenticare: 27 gennaio 1945, la Shoah emblema del male. Dopo 75 anni lì c’ero anche io; sembrava venisse fuori ancora l’odore del sangue di quegli innocenti, marchiati con un numero. Non riesco sicuramente a rappresentare il mio tormento tra orrore, tristezza, rabbia, incomprensione. Ho riflettuto su quanto sia importante la libertà, quanto poco l’apprezziamo. "La lista di Schindler" ricorda, poi, uno dei pochi uomini che ebbe il coraggio di salvare numerose vite, non abbracciando la follia umana. E che dire di Padre Kolbe, esempio di fede e Amore. Sul cancello principale di Auschwitz la frase “il lavoro rende liberi” ha un significato ironico, che scaturisce da quella vena di umorismo protervo, che significava: «Il lavoro si addice a voi, nemici del terzo Reich. La libertà che vi aspetta è la morte». Un viaggio nel passato, che consiglio per riflettere e riscoprire il profumo della libertà e della uguaglianza tra gli uomini. Mi sorprendo a guardare in alto, il cielo è diventato di colpo azzurro e apprezzo ancor di più la vita. “Non si deve abbassare la guardia”, parole del Presidente Mattarella che richiamano il monito “profetico” diBertolt Brecht: “vigilate uomini, perché il ventre che partorì il mostro immondo è sempre fecondo”. Ed è per questo che io continuo a “ricordare” e “non penso a tutta le miserie, ma a tutta la bellezza che ancora rimane.” (A. Frank) Mattia Manaresi Classe V A CAT
Giornata della memoria per ricordare tutte le vittime innocenti
LENTI A CONTATTO PERMANENTI CHE GUARISCONO DALLA MIOPIA E MIGLIORANO LA VISTA DI ALMENO 3 VOLTE
L’addio agli occhiali con la tecnologia bionica
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iente più occhiali da vista né lenti a contatto tradizionali», queste sono le parole di Garth Webb, oculista canadese, riguardo le sue innovative e rivoluzionarie lenti bioniche, che potrebbero triplicare l’acutezza visiva sino a 20/20, offrendo e promettendo una soluzione all'avanguardia ai principali problemi di vista causati dalla miopia, indipendentemente dalla gravità del difetto ottico. Tale soluzione sarà posta a disposizione per tutti coloro che dipendono dalle lenti correttive per lo svolgimento delle attività quotidiane e che abbiano raggiun-
to i 25 anni, età nella quale, generalmente, termina definitivamente lo sviluppo della struttura dell'apparato ottico. Questa implementazione ha come obiettivo anche quello di sostituire l'azione correttiva, effettuata tramite l'utilizzo di laser, i cui benefici non sono sempre visibili e con i quali possono avvenire, in determinate situazioni, delle complicazioni che possono danneggiare il sistema ottico del paziente a lungo termine, causando anche dei peggioramenti nella sua capacità visiva. Il dott. Webb si è espresso su un aspetto negativo della sua innovazione, ovvero
la disparità che verrebbe a nascere tra chi potrà permettersele e chi no. Gli early adopters, infatti, dovranno pagare intorno ai 3.200 dollari per una singola lente bionica, escluso il costo dell’intervento. Ulteriore aspetto negativo di tale tecnologia, è la sua incapacità di curare alcune patologie dell'occhio. Infatti non sono efficaci per l’acromatopsia (cecità dei colori), le malattie genetiche della retina o le lesioni ai nervi ottici. Fornirà, invece, una sorta di aggiornamento delle nostri lenti biologiche, che sono destinate a deteriorarsi col tempo. Gianluca Giusto Classe IV F TLC
DIRIGENTE SCOLASTICO: Vito Giuseppe Leopardo DOCENTE: Sabrina Attanasio REDAZIONE: Manaresi Mattia Lotta Eustacchio Classe V A CAT Giusto Gianluca Colaci Gabriele Giufrè Simone Classe IV F TLC EDICOLA AMICA: Miali Marianna, v.le Magna Grecia, 427 .
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Istituto Comprensivo – Scuola Secondaria di I Grado
PRUDENZANO
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Manduria
«LA LIBERTÀ DI STAMPA È IMPORTANTE COME L’ARIA E TUTTI DOBBIAMO DIFENDERLA»
L’EMOZIONANTE ESIBIZIONE DI IVAN COTTINI AL FESTIVAL DI SANREMO
Il prezzo della verità Sfido la sclerosi Borrometi, un giornalista coraggioso
con la danza
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i chiama Paolo Borrometi, è un giornalista di inchiesta. Vive in Sicilia e non ha mai avuto paura di combattere e di denunciare l’illegalità e, più, in generale, la mafia, ma non accetta l’etichetta di eroe. Lo abbiamo intervistato via Skype. «La mia vita è ora un inferno» ci ha raccontato Paolo Borrometi. «Dopo una serie di inchieste, ho iniziato a ricevere varie intimidazioni e anche un’aggressione fisica. Grazie ad una serie di intercettazioni, si è scoperto che era stato progettato un attentato per far saltare in aria me e la mia scorta».
La vita di Paolo è cambiata. «E’ vero, non ho più la mia libertà fisica, ma continuo a conservare la mia libertà di pensiero e di espressione» ha rimarcato Paolo Borrometi. «L’art. 21 della Costituzione non solo richiama il diritto-dovere del giornalista a informare, ma è soprattutto il diritto del cittadino a essere informato, nella maniera più libera e vera possibile. La libertà di stampa è importante come l’aria e tutti dobbiamo difenderla». Il lavoro del giornalista è affascinante perché ti permette di conoscere e approfondire sempre nuove realtà, ma è anche un lavoro difficile, fatto di impegno, di determinazione
DIPENDENZE DUE TOCCANTI TESTIMONIANZE
Luca e Antonio da schiavi della droga alla riabilitazione
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erchè si cade nel tunnel della tossicodipendenza? Cosa spinge un ragazzo a far uso di droghe? Abbiamo cercato delle risposte a queste domande invitando nella nostra scuola Luca e Antonio (nomi di fantasia), i quali stanno completando il cammino di riabilitazione presso la comunità Airone di Manduria (erano accompagnati dalla dott.ssa Assunta Rossano). «Io ho iniziato direttamente con l’eroina» ci ha raccontato Luca. «Mi sono rifugiato nella droga perchè durante una missione in Afghanistan, a causa di un attentato, ho visto morire dei miei colleghi». «Io invece ho iniziato con le droghe leggere» ci ha riferito Antonio. «La perdita di mio padre, che era per me una vera e propria guida, mi ha sconvolto». Drogarsi rappresentava un modo per dimenticare questi problemi, per rifugiarsi in un mondo diverso da quello reale, ma, probabilmente, non erano consapevoli che sarebbero andati incontro a situazioni ancora più tristi. Sì, perché la droga sembra darti inizialmente un conforto, una possibilità di evasione, ma poi comincia a toglierti tutto, ti rende schiavo e ti fa perdere la capacità di pensare. «Arrivavo a spendere 1.000 euro a settimana» ci ha confidato Luca. «Un giorno ho venduto la mia auto quasi nuova per 40 euro pur di avere i soldi e quindi una dose». «La droga si trova dappertutto, in particolare nei quartieri più emarginati» ha aggiunto Antonio. La loro vita è cambiata entrando in comunità: una scelta che per loro è una rinascita. «Non commettete i nostri errori. La droga distrugge la mente e il corpo. Se vivete un momento di disagio, chiedere aiuto alla vostra famiglia e a chi vi vuole bene». Giorgia Barbieri, Cristiano Giuliano Francesco Lachimia
e di tanto tanto coraggio. Forza Paolo, ti esprimiamo tutta la nostra solidarietà: sei un grande. Alice Massafra, Miriam Perrucci Michele Saccogna
DONNE E DIRITTI Mutilazioni genitali la barbarie dimenticata E’ una mutilazione brutale, eseguita - non da medici - senza alcuna precauzione igienica, senza anestesia. Vengono utilizzati strumenti “domestici” rudimentali, quali coltelli da cucina, forbici, lamette. Delle mutilazioni genitali femminili e, più in generale, sulla discriminazione delle donne, abbiamo discusso con tre rappresentanti dell’associazione di Manduria “Cicatrici”: Valentina Palumbo (presidente), Maria Buccolieri e Pina Russo. Si tratta di una pratica violenta e crudele operata ai danni delle donne, molto diffusa in Asia e in Africa orientale. A subirla sono adolescenti o anche bambine molto piccole: questo per evitare di mantenere vivo il ricordo di un così atroce dolore. Ci è stato spiegato che si tratta di un gesto che fa parte della cultura e dell’educazione, benché agghiacciante, di queste comunità. Altrimenti le donne vengono ghettizzate e rischiano di non sposarsi. Le bambine sono soggette a continue infezioni e durante il parto rischiano addirittura la morte. Il danno più grave è però alla psiche della bimba. L’Unicef parla di 180.000 bambine di origini africane che vivono in Italia che potrebbero essere state mutilate. Come è possibile che si consenta ancora una simile brutalità? Michele Mandurino, Gianvito Libardi Valeria Stranieri
Il giornalista Paolo Borrometi
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orte, coraggioso e con una passione per la danza che va oltre la malattia: Ivan Cottini è il ballerino che sfida la sclerosi multipla
ballando. Dopo la sua esibizione a Sanremo, lo abbiamo intervistato attraverso un video-collegamento. Ivan, un gigante dal cuore d’oro, ci ha raccontato il suo debutto nel mondo del lavoro come modello. Poi, all’improvviso, la diagnosi della terribile malattia: la sclerosi multipla. Ivan inizialmente si abbatte, ma poi si stanca di vedere la vita che gli passa davanti giorno dopo giorno. La stessa vita che gli aveva donato un corpo da modello, ma che poi non gli aveva consentito di usarlo. Per un caso scopre la danza che diventa il fulcro della sua nuova vita, grazie alla quale ora non si sente più malato e prende a … calci la malattia, che invece vorrebbe fer-
Ivan Cottini e Bianca Berardi al festival di Sanremo marlo. Grazie Ivan per averci dato una lezione di vita e per averci insegnato che, dopo un temporale violento, sorgerà sempre il sole. Giada Koni, Caterina Magliola Maria Moscogiuri
GIUSEPPE GUIDA E L’INTAGLIO THAILANDESE
Le opere d’arte dolci e gustose
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intaglio thailandese: una passione diventata arte. È quella di Giuseppe Guida, 19 anni: intaglia la frutta, trasformando meloni, angurie e ananas (ma anche zucche e patate) in vere e proprie opere d’arte, insolite, originali, ma soprattutto bellissime. Ospite della nostra scuola, Giuseppe, diplomato presso l’istituto alberghiero, ci ha raccontato come è nata e come ha coltivato questa sua passione. «L’ho scoperta per caso, attraverso facebook, circa un anno fa» ci ha raccontato Giuseppe, che ci ha poi narrato sulle antiche origini di questa arte, nata in Thailandia nel 1300 circa. Noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo all’opera: da un meloncino ha ricavato uno splendido tris di rose. «Per praticare questo tipo di arte esiste un solo strumento: lo stiletto thailandese, uno speciale coltello con una lama fine e flessibile, realizzato esclusivamente in Thailandia».
Le sue opere d’arte vengono utilizzate nelle grandi cerimonie come abbellimento nei buffet con la frutta. Federica Dinoi Marianna Dinoi Lorenzo Sammarco
Giuseppe Guida mentre intaglia un meloncino
DIRIGENTE SCOLASTICO: Anna Laguardia DOCENTI: Stefania Maiorano Silvia Prontera REDAZIONE: Gli Alunni della Scuola Secondaria di I Grado EDICOLA AMICA: Happy Shop, di Elisa Montesardo, via per Uggiano M. 35 .
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Istituto Comprensivo - Scuola Secondaria di I Grado
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
D’AZEGLIO DE NITTIS
Barletta
IL 21 FEBBRAIO SI CONCLUDE LA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO “INTERVISTA L’ARCHIVISTA”
L’ACQUA IN CALO NEGLI ULTIMI ANNI: DOBBIAMO IMPEDIRE LO SPRECO
Custodire verità
La fonte di vita da salvaguardare
Porte aperte all’Archivio di Stato
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l Progetto dal titolo “Intervista l’Archivista” che da anni ormai si realizza grazie al contributo volontario del Signor Grimaldi, responsabile dell’Archivio di Stato di Barletta e del Giornalista Nino Vinella, ha permesso agli studenti di seguire interessantissime lezioni e di consultare documenti dell’Archivio di Stato. Le attività hanno avuto come scopo quello di ricostruire, attraverso l'esame dei documenti, momenti specifici della storia della città, rendendo ogni singolo studente produttore delle proprie conoscenze, attraverso l'inserimento delle "piccole storie"
locali nel contesto più ampio della"Grande Storia". La documentazione antica per quanto fragile o deperibile se conservata con attenzioni particolari può restituire, come il mare, non solo brandelli, ma anche messaggi da tempo archiviati.L’epoca digitale che stiamo vivendo forse ci aiuta a meglio custodire il documento storico permettendo all’archivista di poterlo mettere a disposizione di tutti. Infatti documenti preziosi sono stati donati alla scuola: una copia dell’atto di nascita di Giuseppe De Nittis e una copia del documento che attesta l’intitolazione della scuola al grande pittore barlettano, avvenuta il 9 Luglio
CORONAVIRUS QUELLO CHE NESSUNO IMMAGINAVA
Difficile dare un senso alla situazione odierna Un adolescente riflette
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a vita di tutti noi è stata stravolta a causa del Covid-19, un semplice virus, un essere invisibile, un nemico silenzioso che nessuno poteva immaginare avrebbe causato lo stravolgimento delle nostre vite costringendoci a casa per mesi. Avevamo pensato che questa vita da reclusi sarebbe avvenuta a seguito di una eventuale guerra mondiale, mentre un piccolo essere è riuscito a fare molto di più. Ha scatenato una pandemia in un mondo che si è sempre vantato di evoluzione e progresso, Io so per certo però che la mia vita, le mie abitudini, la mia “Normalità” si sono fermate a mercoledì 4 marzo. È molto difficile stravolgere così tanto le nostre abitudini, ma forse è l’occasione per coglie il valore delle cose essenziali a discapito di quelle superflue, per vedere l’intera penisola italiana unita con rapporti fra il Nord Italia e il Sud Italia che si intensificano. Rimaniamo allora distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo. Nel mentre io sperimento un nuovo modo di fare scuola: videolezioni, piattaforme che forse hanno creato, potrebbe apparire strano, una vicinanza emozionale pur richiedendo il consueto impegno quotidiano nello studio. #iorestoacasa #andràtuttobene #lascuolacontinua Elena Capuano, classe III G
L'
acqua è un bene di valore inestimabile, perché fonte di vita. La possibilità di disporne con facilità nelle nostre abitazioni, ci induce a sottovalutarne l’importanza. Gli italiani sono tra i maggiori consumatori di acqua al mondo, secondi solo agli australiani. Ogni italiano quotidianamente per usi domestici consuma circa 220 litri d’acqua, uno spreco, se si pensa che un essere umano può sopravvivere con circa 2 litri di acqua al giorno. In Italia circa il 25% delle risorse idriche viene impiegato nel settore industriale, il 60% nel settore agricolo e il 15% in ambito domestico ed è tanto rispetto al consumo medio del resto del mondo. Inoltre, in Italia quasi il 30% dell’acqua erogata si disperde a causa del cattivo stato degli acquedotti.
1951. L’auspicio di continuare questa splendida collaborazione tra Archivio e Scuola. Gli Alunni della classe IIIF e IIF
ULIVI DAI NONNI
La piantumazione a scuola Un’esperienza interessante Lunedì 17 febbraio è approdato nella Bat il progetto regionale promosso dal Sindacato pensionati dello Spi Cgil “Piantiamo il futuro - Dagli Anziani 1000 alberi per l’Ambiente”. Durante la giornata, alberi di ulivo sono stati piantati nei plessi scolastici “N. Fraggianni”, liceo classico “Casardi” e nella nostra scuola “I. C. M. D’Azeglio- G. De Nittis”, per approfondire con gli alunni/studenti i rischi che derivano dal cambiamento climatico in atto, sviluppare la consapevolezza della cittadinanza e contribuire alla tutela dell’ambiente. Nel plesso “G. De Nittis”, dopo l’introduzione della Dirigente scolastica Dott.ssa Concetta Corvasce e l’intervento delsegretario generale Spi Cgil Bat, Felice Pelagio, un operatore della Bar.S.A. S.p.a. ha piantato l’ulivo in un vaso, alla presenza di alcuni alunni che hanno partecipato alla piantumazione innaffiando l’alberello, scattando fotografie e leggendo proprie riflessioni. Il progetto ha entusiasmato gli alunni che si prenderemo cura dell’ulivo presente anche nello stemma della nostra regione in quanto simbolo di pace e fratellanza. Il progetto regionale si inserisce all’interno delle attività che il nostro istituto promuove per l’area progettuale “Ed. alla cittadinanza attiva” del PTOF. Classe I G
Se vogliamo preservare un bene comune come l’acqua e non sottrarla a finalità di comune interesse, dobbiamo fare attenzione a come la utilizziamo. Lionetti Cosimo Damiano Classe II C
ITALIA PRIMA IN EUROPA PER CONTAGI E DECESSI
Virus globale Covid-19 avanza
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avi da crociera bloccate ai Caraibi, divieto di transito in Austria, sbarrato il Brennero, controlli agli imbocchi, Trump sopprime voli destinati agli aeroporti italiani, ma che sta succedendo?Ora sono gli italiani oggetto di razzismo? Stiamo assistendo ad un fenomeno di discriminazione, ma questa volta le vittime siamo noi, italiani. Ciò è esploso violentemente tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, conseguenza della diffusione del COVID-19 (CoronaVirus). Inizialmente tale virus si è propagato tra le popolazioni asiatiche, in modo particolare tra i cinesi, che noi italiani, abbiamo cominciato ad additare, disertandone anche gli esercizi commerciali, come se ogni cinese fosse infetto, ma poi è toccato a noi: in men che non si dica l’Italia è diventata la seconda nazione per numero di contagi e decessi. Al giorno d'oggi il virus si è dif-
fuso in tutto il mondo, ma l’Italia rimane il secondo paese per contagi al mondo dopo la Cina. Il problema è diventato globale e sempre più serio. Roberta Albanese Classe III D
DIRIGENTE SCOLASTICO: Concetta Corvasce DOCENTI: Referente progetto Carmela Cuccorese ALTRI DOCENTI: Maria Dimiccoli Anna Prisciandaro Stefania Laurora REDAZIONE: Classi III G - III D III F- II F - II C - I G
EDICOLA AMICA: Alvisi, via Alvisi, 37
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I. C. Castronuovo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
MAGISTRATO E PARLAMENTARE INNAMORATO DELLA SUA TERRA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Roccanova
PICCOLO BORGO FAMOSO PER UN GRANDE VINO
Il Grottino DOP L’onorevole Mendaia un uomo “monumentale” un’eccellenza Dal passato un esempio da imitare
nel bicchiere
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asseggiando lungo il corso principale di Roccanova, nel punto in cui via Vittorio Emanuele si interseca con via San Rocco, ci si imbatte nell’unico monumento presente nel nostro borgo: un austero mezzobusto, che commemora il concittadino Vincenzo Mendaia, illustre magistrato e parlamentare del Regno d’Italia. Il monumento, eretto dopo la sua morte da un Comitato diretto dal Comm. Virgilio di Colobraro, sembra sia stato inaugurato di notte, in quanto il governo fascista ne aveva vietato lo scoprimento in una cerimonia ufficiale. Fu questa probabilmente la risposta del governo al fatto che Mendaia da parlamentare non aveva votato la fiducia al fascismo. Mendaia fu un uomo molto legato alla propria terra d’origine, attento ai problemi del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare. Nato infatti a Roccanova nel 1855, si laureò in giurisprudenza con lodevoli voti presso l’Università di Napoli e fu Primo Presidente della Corte d’Appello di Firenze e di Venezia. Si dedicò successivamente all’attività politica, candidandosi nei Collegi di Chiaromonte e Potenza: eletto per la prima volta il 30 novembre 1904, rimase in Parlamento ininterrottamente per cinque legislature fino alla morte. In Parlamento fu componente della Commissione permanente di diritto privato e della Commissione permanente dei lavori pubblici. Sin dalla prima legislatura si interessò della costruzione di ferrovie, acquedotti e reti fognarie in Basilicata, adoperandosi assiduamente per la popolazione del suo collegio. Morì l’undici febbraio del 1924: ai suoi funerali, come testimoniano alcune foto d’epoca, partecipò una folla immensa fatta di gente comune, ma anche di esponenti del mondo politico. Mendaia ci ha lasciato un valido esempio di vita operosa, spesa per il benessere della propria terra: il suo monumento non è dunque solo traccia del passato, ma anche il simbolo di valori e virtù civiche da tutelare. Classe III E
Il monumento a Vincenzo Mendaia
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occanova è una delle dodici “Città del vino” della regione Basilicata e vanta un’antica tradizione vitivinicola ormai riconosciuta anche a livello nazionale. In questo piccolo borgo di appena 1500 abitanti esistono infatti varie aziende produttrici del “Grottino di Roccanova” – DOP, un vino ottenuto dalla mescolanza di alcuni vitigni tipici: Sangiovese e Malvasia nera di Basilicata, Malvasia bianca di Basilicata, Cabernet-Sauvignon. Questo vino deve probabilmente il suo nome alle caratteristiche grotte scavate nell’arenaria, adibite a cantine: qui, dove la temperatura e l’umidità sono costanti tutto l’anno, il vino viene conservato, mantenendo inalterate nel tempo le sue qualità. Le grotte caratterizzano il borgo: sono circa trecento, collocate soprattutto alla periferia dell’abitato e alcune di esse risalgono addirittura al 1700. Il Grottino, che ha
MISURARE IL TEMPO
Roccanova e le sue meridiane
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La meridiana in piazza del Popolo a Roccanova .
Roccanova, in piazza del Popolo, si trova una delle meridiane più belle e meglio conservate della Basilicata. L’orologio solare fu realizzato nel 1882 dall’ingegnere torinese Telfi, il quale era già stato nel nostro paese nel 1864, quando, in qualità di capitano di un distaccamento di bersaglieri, fu impegnato a contrastare il fenomeno del brigantaggio nella zona. La meridiana, ancora funzionante, presenta un quadrante contornato da un’elegante decorazione con, ai quattro angoli, i simboli zodiacali che segnano l’inizio delle stagioni. Roccanova ha una vera e propria passione per tali manufatti: in via Garibaldi, all’interno della villa Continanza, si trova un’altra meridiana, di forma circolare e con quadrante in marmo; invece, altri due orologi solari, risalenti agli anni 50 del Novecento, si possono ammirare nelle contrade Genellizzo e Caccia, realizzati sulle facciate di due casali. Classe I E
ottenuto l’IGT nel 2000, ha ricevuto un altro importante riconoscimento nel 2009: la DOP (Denominazione di Origine Protetta). Sono molteplici gli eventi che si riconducono a questo settore. In passato si tenevano ogni anno la “Sagra del vino”, che si svolgeva l’8 dicembre in occasione dell’apertura delle botti, e la manifestazione “Grotte aperte”, promossa dal Comune di Roccanova in collaborazione con l’ALSIA. L’autunno scorso invece, il 12 ottobre del 2019, in occasione del primo decennale dal conseguimento della DOP si è tenuto un convegno a cui hanno partecipato amministratori pubblici, tecnici e operatori del settore. A seguito dell’incontro si è svolta una degustazione itinerante del Grottino di Roccanova per le vie del centro storico con banchi d’assaggio gastronomici. Classe III E
La cantina Graziano di Roccanova
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GLI ALIENI SONO SBARCATI IN PAESE?
E se fosse un vero ufo?
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lialieni esistono e sono sbarcati a Roccanova. A rivelarlo non sono gli ingegneri della Nasa, ma cinque ragazzi del piccolo borgo lucano. Il 12 gennaio i ragazzi erano nel campo sportivo e trascorrevano il tempo tirando calci ad un pallone e discutendo sull’esito del campionato. Uno di loro, per caso, alza gli occhi al cielo e vede una luce rossa muoversi lentamente fino a scomparire. I ragazzi cominciano subito a scattare foto e a fare le ipotesi più disparate: un drone? Una mongolfiera? E se fosse un UFO? Qualche giorno dopo, il 15 gennaio, un altro avvistamento da parte di altri tre ragazzi, seduti su una panchina in via Vittorio Emanuele, intenti a guardare video sui propri smartphone. Anche in questo caso, uno di loro guarda in alto e vede una luce rossa soffusa! Due avvistamenti bastano per organizzare punti di os-
servazione, ma quella strana luce rossa non viene più vista da nessuna parte. Gli alieni hanno davvero visitato Roccanova o i ragazzi hanno cercato di movimentare la routine con una bufala? Ai posteri l’ardua sentenza. Classe II E
DIRIGENTE SCOLASTICO: Michela Antonia Napolitano DOCENTI: Giambattista Fania Filomena Tarantino Mariafrancesca Ciminelli REDAZIONE: Classi: IE II E III E
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Una foto del presunto avvistamento
EDICOLA AMICA: Edicola Pescatore, via F. Mastrosimone s.n.c., San Brancato di Sant’Arcangelo .
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Istituto Comprensivo di Castronuovo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO San Brancato di Sant'Arcangelo
INSEGNANTE PER PROFESSIONE, SCRITTORE PER PASSIONE
LINGUE NATURALI E LINGUE ARTIFICIALI
Un grande amore per la scrittura Intervista con l'autore A. Cilenti
L'esperanto una lingua che parla di pace
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uest'anno, nella nostra classe abbiamo dato il benvenuto ad Antonino Cilenti, nuovo insegnante di Geografia, e se fin qui non c'è nulla di straordinario, non tutti sapevamo che il nostro nuovo prof. fosse uno scrittore, sì, uno che scrive libri veri. La nostra curiosità ci ha spinti a volerne sapere di più, e così gli abbiamo rivolto qualche domanda. Prof., com’è nata la tua passione per la scrittura? Ad un certo punto della mia vita, ho capito che tutte le emozioni che provavo, le sensazioni che scaturivano dalle mie esperienze non potevano essere più trattenute, avvertivo l’esigenza di raccontarle, di trasformarle in parole. Come nasce l’idea di un romanzo, cosa ti ispira? Nel mio primo romanzo, sicuramente ciò che mi ha ispirato maggiormente è stata la vita vera, un’esperienza che io stesso ho vissuto e che poi mi è piaciuto raccontare, inserendovi una storia totalmente inventa. Per il resto, ciò che realmente mi ispira non sono altro che i valori più importanti della vita: amore, amicizia, incontri, musica e, poi, le immagini che mi circondano; anche una semplice aurora col suo rosso intenso, tagliata dalla scia bianca di un aereo appena passato, è scenario della mia ispirazione. Come nascono i personaggi dei tuoi libri? Direi che i personaggi dei miei libri sono pirandelliani, nel senso che essi sono alla continua ricerca di un autore, hanno una gran fame di nascere, vivere e “morire”. I miei personaggi sono caratterizzati dall’attesa e sempre alla ricerca di qualcosa che possa cambiare la loro vita: un grande amore, un’esperienza forte. Come ti senti quando concludi un libro? All’inizio avverto un grande senso di soddisfazione per una storia che, grazie a me, è nata dal nulla e si è conclusa, ma presto avverto un senso di malinconia, proprio perché si è già conclusa. Ecco perché resto sempre in attesa di una nuova avventura da scrivere e di nuovi personaggi a cui dare vita. Classe I B
L'ultimo romanzo di Antonino Cilenti
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uando pensiamo a una lingua, ci vengono subito in mente l'italiano, l'inglese o il francese, solo per citarne alcune tra quelle che studiamo anche a scuola: sono tutte lingue che vengono apprese naturalmente da bambini, tramite i genitori, e che, proprio per questo, sono chiamate lingue naturali. Non tutti, però, sanno che nel mondo esistono anche lingue cosiddette artificiali, cioè non nate e sviluppatesi spontaneamente all'interno di una specifica comunità, ma create “a tavolino” per rispondere ai più svariati scopi: tra queste vi è anche l'esperanto, una lingua artificiale nata nel 1887 dall'idea di un medico polacco, L. L. Zamenhof, con l'intento di contribuire, mediante un idioma “neutrale”, alla pace, alla fratellanza e alla giustizia tra i popoli. Tale lingua, sebbene abbia perso la sfida con l'inglese nella comunicazione internazionale, ri-
SCUOLA RICICLONA
spetto ad altri tentativi di lingue “inventate” è, ancora oggi, studiata e parlata. Facile da apprendere, in quanto si basa su pochissime regole grammaticali, l'esperanto ha anche un'ampia letteratura, fatta di opere originali così come di traduzioni da altre lingue, e può contare su diverse associazioni internazionali, nazionali e locali, impegnate non solo a impartire corsi linguistici, ma anche a perseguire quelle finalità sociali e culturali che già furono tra gli scopi principali del suo ideatore. In Italia, ad esempio, oltre a numerosi gruppi locali, a livello nazionale è attiva la Federazione Esperantista Italiana, che organizza un congresso annuale ed eroga un corso online gratuito rivolto a tutti coloro che vogliono apprendere a distanza questa lingua che ancora sa parlare di pace. Classe I G
L'esperanto è una delle lingue più parlate al mondo
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UNA SANTARCANGIOLESE CAMPIONESSA D’EUROPA
AmbienTIAMOci Il sogno continua a scuola di rifiuti anche col Covid-19
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Particolare di un contenitore personalizzato per la raccolta differenziata .
a buona pratica della raccolta dei rifiuti investe anche l’Istituto comprensivo “Castronuovo”, che si propone come modello di raccolta differenziata, al fine di educare gli alunni ad una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali. Importante, da un punto di vista didattico, il coinvolgimento di tutti i docenti, che hanno inserito nella propria progettazione curricolare, e con modalità interdisciplinare, sia momenti di sensibilizzazione teorica (di informazione), sia attività pratiche con produzione di cartelloni, testi, ricerche, disegni sull’argomento. Ciascuna classe, inoltre, si è dotata di contenitori personalizzati, realizzati dagli alunni, per la corretta separazione dei rifiuti. Tutto questo perché con il buon esempio si promuovono comportamenti corretti. E per vivere in un mondo migliore, bisogna non solo essere migliori, ma stimolare gli altri a fare altrettanto. Classe II B
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rande soddisfazione per Orsola D’Onofrio, che insieme ad altre due “azzurre” ha conquistato a Budapest la medaglia d’oro al campionato europeo di Kata femminile a squadre nella categoria Cadetti Juniores. Orsola, dopo Francesco e Terryana, cresciuti nella palestra di famiglia e allenati dal padre, è la terza D’Onofrio a conquistare un titolo continentale. Ennesimo riconoscimento per la famiglia D’Onofrio, sicuramente presente all’evento internazionale “Potenza: Città europea dello sport 2021”, che, attraverso testimonianze, curiosità e ricordi legati al mondo sportivo, sarà per tutti un’ottima occasione di crescita culturale e sociale. L’emergenza Covid 19 non ha fermato l’atleta che, insieme ai fratelli, continua ad allenarsi negli spazi ridotti di casa, mostrando grande senso di responsabilità, spirito di sacrificio e anche speranza che si superi presto questo
momento difficile. La comunità santarcangiolese, orgogliosa di questi talenti, continua ad assicurare il suo tifo nell’augurio che possano realizzare progetti sempre più prestigiosi. Classe III C
DIRIGENTE SCOLASTICO: Michela Antonia Napolitano DOCENTI: Giambattista Fania Patrizia Mastrosimone Rita Abalsamo Antonino Cilenti REDAZIONE: Classi: IB IG II B III C
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La campionessa Orsola D'Onofrio
EDICOLA AMICA: Edicola Pescatore, via F. Mastrosimone s.n.c. San Brancato di Sant’Arcangelo .
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Istituto Comprensivo – Scuola Primaria
C. G. VIOLA
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Taranto
DA TARANTO AL SENATO IN DIFESA DELL’AMBIENTE, CON UN FUMETTO PER IL CAMBIAMENTO
DIO CI AIUTI IN QUESTA GUERRA E LIBERI DAL COVID-19 LA TERRA
Non sprechi…AMO Torneremo insieme andrà tutto bene
Come educare alla cittadinanza
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a V B dell’I.C. “Viola” di Taranto, a febbraio, ha ricevuto una menzione speciale dal Senato, insieme ad altre quinte, per il concorso nazionale “Vorrei una Legge che”. Agli alunni viene chiesto di ideare una proposta per la difesa dell’ambiente; si decide di parlare dello “spreco”. La V B, analizza lo spreco dell’acqua. Si parte dalla constatazione della disparità della distribuzione dell’acqua sulla Terra, si prosegue con l’osservazione dello spreco di acqua nella vita quotidiana e si conclude progettando un’alternativa concreta al problema.
Tutto il lavoro è svolto sotto forma di fumetto con l’eroina Chiaracqua che è impegnata a dare voce alle idee e ai pensieri degli alunni proponendo ai lettori consigli e suggerimenti utili ad evitare lo spreco. Ma non basta, attraverso il fumetto, gli alunni propongono un’alternativa allo spreco: “Timer di regolazione dell’acqua” in ogni luogo. La proposta è stata inviata al Senato e potrebbe diventare una Legge. Questa esperienza educativo-didattica è stata pensata per promuovere l’educazione alla cittadinanza, per rendere gli alunni consapevoli dell’importanza di prendersi cura
I BAMBINI E IL CORONAVIRUS ANDRÀ TUTTO BENE
È guerra al Covid-19 Arriverà il lieto fine e ci abbracceremo
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come vivere la fiaba di Rapunzel costretta a vivere sola in una torre, il suo nemico era una strega oggi è il Coronavirus: un mostro invisibile. Il Covid19 è nato in Cina, all’inizio è stato sottovalutato, ora è il nemico numero uno del mondo. È un virus nuovo, non c’è vaccino e si è diffuso in breve su tutta la terra tanto che si parla di pandemia. Il presidente del Consiglio Conte ha chiuso negozi, scuole, aziende per bloccare il contagio. La morte da COVID-19 è solitaria, si muore senza parenti vicino e l’Italia lo sta combattendo con tutte le forze. Dai balconi ci si ritrova a cantare l’inno di Mameli orgogliosi di essere italiani. In questo periodo le abitudini di vita sono cambiate, si usano chat e social; non si può uscire di casa ma molte persone sono costrette a farlo per lavoro. Il Ministro della Pubblica Istruzione ha deciso di adottare la didattica a distanza cioè lo studio attraverso videolezioni, audio utilizzando i mezzi informatici che non tutti hanno ed è grazieall’impegno di insegnanti, alunni e genitori che si riesce a studiare comunque. È una nuova esperienza con aspetti negativi come non poter condividere con i compagni una pausa merenda in cortile. Manca la vita scolastica, il contatto reale;è triste e noioso studiare così, sembra di vivere in un mondo senza colori. Le regole e le sanzioni dettate dal Governo sono giuste: per sconfiggere questo virus cattivo bisogna restare a casa, così andrà tutto bene. È un’emergenza che sta insegnando tanto, forse Dio sta facendo riscoprire la famiglia. Si spera che, come nella fiaba di Rapunzel, arrivi il lieto fine e così si tornerà ad abbracciarsi ancora. Classe V H
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l “Covid-19” ha trasformato tutto, comprese le abitudini quotidiane. L’emergenza, però, può essere una risorsa preziosa per i piccoli studenti, che, “costretti” a stare a casa, sperimentano concretamente il valore della libertà, il rispetto delle regole, un nuovo modo di occupare il tempo libero, di studiare e di usare i social. Gli alunni della 5^D hanno espresso così, giocando con le rime, la consapevolezza di quanto stanno vivendo. Ecco uno stralcio di una lunga filastrocca scritta a distanza, a più mani. CE LA FAREMO Un giorno festeggeremo tutti insieme, perché sicuramente andrà tutto bene. La vita di prima riprenderemo, ci baceremo, ci abbracceremo. Forza Italia, ce la faremo, e sempre più ci ameremo. Mille grazie a medici e infermieri,
dell’ambiente. Agli alunni, fieri del lavoro svolto, resterà la consapevolezza di essere “protagonisti attivi” di una cultura del cambiamento. Classe 5V B
USCITA DIDATTICA
Insieme al Sindaco Melucci in visita al Palazzo di Città Sembra trascorso un secolo da una delle nostre ultime uscite didattiche; eppure è stato solo pochi mesi fa. Ecco la cronaca di quel giorno, splendido ricordo prima dell’emergenza Covid-19. Giovedì 20 Febbraio 2020; a Taranto la classe 5^G dell’I.C. Viola- plesso Rodari si è recata al Palazzo di Città per simulare una Seduta Comunale. Arrivati nella sala della Giunta, gli alunni, accomodati sugli scranni, sono stati accolti da un Assessore che ha spiegato loro come si svolge una seduta. Poco prima della sua fine, i bambini hanno provato a simulare l’elezione del Sindaco, scegliendo dei candidati che hanno proposto il programma della loro campagna elettorale. Tra le proposte illustrate, è stato considerato il tema della raccolta differenziata e degli scarti alimentari riciclabili nella città di Taranto. Gli alunni hanno chiesto di poter ricevere dei contenitori per il riciclo del cibo nella mensa della loro scuola. Nel frattempo, è arrivato il sindaco, Dott. Rinaldo Melucci, che ha voluto salutare i bambini, le docenti e la D.S. Dott.ssa Salamina ringraziandoli della visita,. Infine, alcuni alunni hanno reso omaggio al sindaco e agli assessori, regalando loro delle brochure realizzate a scuola riguardanti le peculiarità di Taranto. Classe V G
che ci dedicano giorni interi. Senza orari, perché son pochi, son nel centro di tanti fuochi. Oggi , domani e più di ieri, di Voi noi saremo sempre fieri. Classe V D
LA STORIA UN GIOCO DA RAGAZZI IN QUINTA
Apprendisti archeologi
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n V C questo ultimo anno di scuola primaria si è avviato con una interessante iniziativa legata alla riscoperta e alla valorizzazione dei reperti storici del nostro territorio: il progetto Arkeolab. Un modo divertente per avvicinarci a un tema affascinante qual è l’archeologia che è stato strutturato in tre incontri, tenutosi all’inizio di ottobre in tutte le classi quinte. Nel primo, eccoci nel giardino del nostro plesso “Battisti” per simulare una prova di scavo:con cazzuole e pennellini abbiamo scavato e recuperato dei reperti, proprio come veri esperti del mestiere. Nel secondo incontro, abbiamo realizzato un cartellone che rappresenta famosi reperti conservati nel museo MArTA divertendoci insieme a colorare con gli acquerelli. Nel terzo incontro ci è stato affidato un compito molto importante: su una tavoletta di argilla abbiamo inciso le regole
per noi fondamentali nella vita. Il progetto ci ha dato la possibilità di metterci alla prova e di sentirci quasi dei veri storici. Classe V C
DIRIGENTE SCOLASTICO: Marilena Salamina DOCENTI: Raffaela Amoroso Paola Russo Borsci Angela Borsci Stefania Calienno Marcella Cavaliere Amelia Celano Carolina Giannotte Cosima Laguardia Annamaria Visaggio Marta REDAZIONE: Classi: VB VC VD VG VH .
EDICOLA AMICA: Testini Chiara, via C. Battisti, s.n.
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LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Venerdì 5 giugno 2020
IPSIA
PIERGIORGIO FRASSATI
Sant'Agata di Puglia
MALGRADO VIVIAMO NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE, RESISTONO ANTICHE PIAGHE SOCIALI
L’INCERTEZZA TRA CAMBIAMENTI CLIMATICI, EPIDEMIE E GUERRE
Ancora razzismo Quell’angoscia del domani
Presente pessimo, futuro incerto
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l tempo presente non è del tutto roseo: a seguito dell’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani ad opera degli statunitensi, una terza guerra mondiale sembra imminente; a ciò si aggiunge una nuova grande epidemia sorta dall’Oriente che incute sempre più timore tra le masse. A tutto ciò si aggiungono problemi di lungo corso, come l’affollamento dei governi da parte di una fiumana di politicanti corrotti che badano solo ai propri interessi, tralasciando anche i bisogni di prima necessità della popolazione. Probabilmente questa società non è in grado di fron-
teggiare tali minacce; tuttavia, credo che la piaga più grande, che già affligge da decenni la società occidentale sia il razzismo, obsoleto quanto diabolico: obsoleto perché al giorno d’oggi immigrazioni di massa e globalizzazione hanno favorito un positivo rimescolamento di culture ed etnie in tutto il mondo, tanto che si fa sempre più fatica a ricercare i caratteri originari di una determinata società; diabolico perché è innegabile che una persona sia giudicabile dal suo cuore e dalla sua testa, non dal colore della pelle. Se tal problema non verrà superato, la società regredirà a causa dell’ignoranza di molti, quella stessa
FONDAMENTALE MODIFICARE LO STILE DI VITA
I mali della società diseguaglianze sociali e sfrenato consumismo
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onostante il progresso a vari livelli, la società contemporanea risulta afflitta da un grave problema derivante dal suo sistema economico poiché questo infatti, ha inasprito le disuguaglianze sociali: basti pensare che, attualmente, una trentina di ricchi magnati beneficiano dei frutti permessi dal liberismo economico tale che questi miliardari detengano patrimoni equivalenti a quello che possiede la metà della popolazione più povera del pianeta. Non solo disuguaglianze sociali, tale sistema economico mette in pericolo le sorti del mondo intero attraverso la produzione massiva che ha finito per arrecare gravi danni all’ecosistema. Occorrerebbe prendere coscienza che dietro ai disastri ambientali e alle disuguaglianze, prima ancora dell’attività produttiva delle multinazionali, c’è l’istinto predatorio di noi consumatori per soddisfare non tanto i bisogni primari ma i desideri indotti dalla civiltà del consumismo e dell’apparenza. Siamo infatti noi consumatori a comprare i singoli prodotti per il semplice soddisfacimento personale dei nostri istinti. La colpa di questo stato di cose non può ricadere solo sui potenti, sulla crescita economica a dismisura e nelle mancate o tardive politiche pubbliche ambientali e redistributive, ma risiede anche in una sfera più profonda, ovvero: l’accettazione del concetto di limite. A mio parere, dovremmo abbandonare l’idea dell’abbondanza senza freni e accontentarci della crescita economica consentita dalle risorse rinnovabili disponibili. Solo cambiando il nostro stile di vita e le nostri abitudini sapremo convivere con la natura e tramandare un mondo migliore alle future generazioni. Rocco D’Alessandro II Manutenzione
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l’ignoranza che porta discordia tra gli uomini e lentamente sta uccidendo il nostro pianeta. Francesco Dimitry Koshchuk II Manutenzione
STOP ALLA DROGA Traffico di stupefacenti fenomeno da bloccare Il problema che più affligge la nostra generazione è l’uso di sostanze stupefacenti e l’incredibile facilità di accesso alle stesse: tale fenomeno è sempre più diffuso tra gli adolescenti. Si tratta di un sistema di compravendita tanto illegale quanto redditizio per le tasche dei narcotrafficanti: il rapporto annuale dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze evidenzia come le sostanze stupefacenti entrano in Europa principalmente dalla Spagna e a seguire dal Regno Unito, Belgio, Germania e Italia ed individua nei paesi latinoamericani la produzione di cocaina, nel Marocco il principale esportatore di cannabis e nell’Afghanistan il maggior produttore di eroina al mondo. Tali sostanze, opportunamente lavorate e modificate, sono distribuite nei luoghi, frequentati soprattutto dai giovani, sempre alla ricerca di nuove esperienze, in particolar modo nelle discoteche e davanti alle scuole e ai luoghi di ritrovo abituali per la gioventù. Si spera vivamente che in futuro possa essere posto un freno al traffico di tali sostanze, che si possano attuare strategie da parte dello Stato per bloccare sul nascere il narcotraffico, per preservare la vita dei ragazzi, ancora troppo deboli di carattere in questa fase della crescita. Paolo Anguilano II Manutenzione
Il razzismo un’antica piaga da debellare .
al big bang ad oggi, il mondo è cambiato tantissimo: ci sono state molte catastrofi e minacce che hanno minato la vita stessa dell’umanità su questa nostra Terra, eppure gli uomini sono sempre sopravvissuti; tuttavia è inevitabile che subentri l’angoscia quando si accende la tv e si ascoltano le notizie dei Tg: guerre, omicidi e malattie sono all’ordine del giorno, ma ciò che più impressiona è il menefreghismo dei governanti riguardo le problematiche ambientali ed il surriscaldamento globale che fa impazzire il clima: sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ma di grande intensità, grandi sbalzi termici rilevabili nell’arco di poche ore sono solo alcuni dei campanelli d’allarme in questo senso. Risulta evidente che, se in tempi ristretti non cambierà qualcosa, se i
La natura si ribella governanti non si decideranno ad adottare misure preventive suggerite dagli scienziati e biologi, speriamo di avercelo un futuro. Agostino di Sapia II Manutenzione
USO E ABUSO DEI SOCIAL NETWORK E CELLULARI
Il lato oscuro della tecnologia
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a società attuale ha un evidente problema di omologazione, derivante soprattutto dall’uso smodato e sbagliato dei social, il lato negativo di una tecnologia sempre più avanzata: lo sviluppo di un linguaggio comune, caratterizzato dalla povertà di vocaboli e dall’assenza di emozioni, e la nascita di nuove mode, talvolta violente e diseducative, sono solo alcune delle conseguenze negative dovute a tale problematica. Ad oggi, persone di tutte le età utilizzano gli smartphone quotidianamente come unico mezzo di comunicazione, rinunciando alla possibilità di un dialogo autentico e reale con le altre persone. Bisognerebbe pertanto rieducare le nuove generazioni a non dipendere dal cellulare e a non essere schiavi di questo piccolo ma grande apparecchio elettronico. Se non si agirà in tal senso, a livello umano, non resterà più nulla, poiché si continuerà ad essere sempre più succubi di que-
sta tecnologia, così come lo è un robot. L’individuo inteso come essere umano, non esisterà più. Andrea Gualtieri II Manutenzione Giuseppe Cornacchia V Manutenzione
DIRIGENTI SCOLASTICI: Maria Antonia Vitale Carmela Schiavone DOCENTI: Guida Emanuele Carmen Locurcio Inna Derevianko REDAZIONE: F. Dimitry Koshchuk Agostino di Sapia Rocco D’Alessandro Paolo Anguilano Andrea Gualtieri Giuseppe Cornacchia
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L’uso smodato dei social e cellulari
EDICOLA AMICA: Edicola di Morese Ausilia, via Marinaccio, 8 .
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I.T.E.
BLAISE PASCAL
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Foggia
LA STRADA DELLA LEGALITÀ: DIFFICILE ANCHE PER CHI SI CREDE CORRETTO
AL PASCAL ARRIVANO LE BUONE PRATICHE
Oggi e il valore delle regole
La mattinata ecologica
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in dagli albori della civiltà, erano presenti alcune forme di regole, per tutelare la stabilità di villaggi e tribù. A quei tempi, le leggi erano semplici; “non uccidere”, “non rubare”. Da allora la società è cambiata e il mondo delle regole si è ad essa adeguata. Finanza, scuola, famiglia, tutto ha bisogno di nuove regole, ma la mente umana non riesce a capire “paga in tempo le tasse”, nello stesso modo in cui capisce “non uccidere”. Perché aspettare il verde, quando c’è abbastanza tempo per attraversare la strada? Perché affittare un DVD quando posso scaricarlo gratis su internet? La società si è evoluta nel tempo, il cervello umano sembra proprio di no. Per qualche migliaia di euro rapinati nelle banche, si investe in polizia e in altre forme di sicurezza, ma si fa meno per i miliardi persi a causa di false dichiarazioni. Con questo non si vuole intendere che rubare sia corretto, ma che i crimini di pochi , spesso, fanno più rumore della cultura dell’illegalità dei molti. Un modo per correggere, almeno in parte, questa visione distorta che si ha tra corretto e scorretto, potrebbe essere quello di ricordare i valori morali. E’ stato fatto un esperimento in cui diversi soggetti dovevano
rispondere a un quiz in modo anonimo; una volta date le risposte, i soggetti potevano vedere le soluzioni e, da un barattolo, prelevare un euro per ogni risposta esatta. Corrette le risposte, si è visto che ogni concorrente prendeva due o tre euro in più rispetto al numero delle riposte esatte. L’esperimento è stato ripetuto, ma prima dell’inizio della prova, ai concorrenti è stato chiesto di scrivere quanti più dei “Dieci comandamenti” ricordassero, oppure è stata fat-
Ripuliamo i cortili
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Il valore delle regole
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ta loro leggere una frase sull’onestà, di Martin Luther King. Il risultato? I soldi prelevati corrispondevano alle risposte date. Chissà, forse per ridurre la cultura dell’illegalità basterebbe tornare a stringersi i mignoli, fare giu-
ramenti per la propria carriera, ma anche per pagare le tasse, rispettare il codice stradale... In tal modo, anche chi si ritiene “corretto”, eviterà di cadere nelle piccole tentazioni. Classe IV A SIA
A SCUOLA INIZIATIVE PER ACQUISIRE LE LIFE SKILLS Bullismo, una piaga che genera sofferenza, paura e solitudine .
Il bullismo, fenomeno da combattere
Cari amici,vittime di bullismo, vi scrivo per dimostrarvi che non siete soli. La vostra è una vita fatta di sofferenza,paurae silenzi. Da molti anni il bullismo sta devastando la vita dimolti ragazzi. La mia scuola, in verità, da anni, promuove azioni e interventi mirati a prevenire questa piaga sociale organizzando seminari, incontri e corsi volti a diffondere l’affettività per acquisire le ‘life skills’. Un ragazzo che viene bullizzato, maltrattato e minacciato cerca aiuto dai suoi amici, che spesso non lo considerano e lo allontana-
no, per cui, in solitudine, arriva a prendere decisioni a volte irreversibili, come il suicidio. Questo deve insegnarci che non dobbiamo allontanare un amico quando chiede aiuto. Se siete vittime di bullismo, è fondamentale parlarne con qualcuno, anziché farvi prendere da rabbia e commettere follie; cercate, dunque, di smascherare i ‘dolori nascosti’ del bullo. Quindi provateci, combattete e trasformatei vostri nemici nei vostri migliori amici, per rendere il mondo in cui viviamo un posto migliore. Emiliano Acquaviva Classe V E
“Basta sporcizia, basta traffico, basta scarichi inquinanti»: questo potrebbe essere lo slogan di una campagna di sensibilizzazione per la rivitalizzazione degli ambienti urbani. Noi tutti sentiamo parlare di inquinamento, ma come combatterlo? A parer mio, potremmo cercare di limitare l’uso della plastica, principale fattore dell’inquinamento, utilizzando bottiglie di alluminio o di altri materiali. Un’altra idea che promuoverei è la riduzione dell’uso di fertilizzanti e prodotti chimici in agricoltura, che avrebbe effetti benefici sull’intero ecosistema terrestre e sulla salute umana. Potremmo, cercare di riciclare i rifiuti. A questo scopo, la nostra scuola, è un esempio di buone pratiche. In che modo? E’ bastato ospitare presso il nostro istituto, “Trash Challenge”, l’associazione di giovani volontari foggiani nata per salvaguardare l’ambiente, attiva nel promuovere idee e azioni nelle scuole di ogni ordine e grado. Muniti di guanti, pinze e sacchetti della spazzatura, alunni, docenti e volontari dell’associazione hanno ripulito il cortile interno della scuola da cicche di sigarette, bottigliette di plastica, carte e oggetti vari. Un’esperienza educativa e nel contempo divertente. Una presa di coscienza collettiva, per riflettere su come è possibile differenziare e su come si possa concretamente, ogni giorno, esercitare buone pratiche e prendersi cura della propria città. Papeo Leonardo Classe I C Afm
Inquinamento ambientale, problema non più procrastinabile
PARLARE DI DIVERSITÀ SPULCIANDO I PENSIERI DEI GRANDI DEL PASSATO. IL LEGAME TRA STORIA E COMUNITÀ
Viaggio tra le parole di un libro e di un film
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così che abbiamo iniziato l’anno scolastico al Pascal. Un nuovo viaggio all’insegna di un rapporto empatico tra studenti e docenti. Un modo alternativo per creare un legame, in una classe di scuola superiore, generato dalla lettura di un libro e dalla visione del film Wonder. Quest’idea è partita da una docente di Lettere, che è riuscita a realizzare questa grande impresa. Parlare di diversità in modo originale, con leggerezza ritrovarsi a spulciare i pensieri dei grandi del passato. Francis Bacon, uno dei più grandi pittori del ‘900, afferma che la diversità è una delle
poche risorse a cui attingere e migliorare. “Nulla è bello se non viene insaporito dalla varietà”. Su queste parole, adoro pensare che ognuno di noi sia diverso dagli altri: ed è proprio questo che ci accomuna. Nella società, i “diversi” sembrano molto più numerosi delle persone conformiste, spesso accade che nei confronti di un diversamente abile, di un LGBT, (gruppo che racchiude Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), o di un emigrato, la gente comune assuma comportamenti discriminatori che alimentano solo odio e violenza. In realtà ognuno di noi è diverso agli occhi dell’altro. Ma chi siamo
noi per giudicare? Nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino vi è scritto che gli uomini sono tutti uguali e hanno tutti gli stessi diritti. Non è negando la propria identità che si diventa uguali; le differenze esistono e vanno tutelate. Esse rendono il mondo un posto interessante in cui vivere. A me piacerebbe pensare che il “diverso” trovi la sua giusta collocazione e venga riconosciuto come una fonte di ricchezza. La società non è altro che un puzzle, difficile da comporre, ma bellissimo da guardare. Luca di Corcia Classe I C Afm
DIRIGENTE SCOLASTICO: Trimboli Giuliarosa DOCENTI: Russo Milena Fusilli Patrizia Paciello Ilaria REDAZIONE: Classe IV Asia Luca Di Corcia I C Afm Emiliano Acquaviva VE SIA Papeo Leonardo I C Afm EDICOLA AMICA: Piazza Moro
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Scuola Secondaria di I Grado
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
CARDUCCI - PAOLILLO
Cerignola
PROGETTO COMPITO DI REALTÀ: IL “GIORNALE DELLA SCUOLA”
LA PAOLILLO SUL PODIO DEL “SACRO CUORE”
Quattro passi fra i libri da leggere
Il rapporto tra arte e fascismo
L’Italia tra Costituzione e libertà
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ll’inizio di quest’anno scolastico tutte le classi della Secondaria di I grado dell’Istituto hanno appreso che avrebbero realizzato come compito di realtà il “Giornale della scuola”, strettamente collegato al curricolo dell’identità. Ecco i temi scelti: per le classi prime “Il sud: territorio di accoglienza e di tradizioni”; per le seconde “Il centro: scrigno della Costituzione e cuore dell’Italia”; per le terze “Il nord: terra devastata e ricostruita su valori di libertà”. La scelta degli articoli da pubblicare è stata affidata, poi, ad una redazione, composta da rappresentanti di ogni singola classe. Il progetto è stato organizzato in collaborazione con il “Punto Einaudi” di Barletta e con la libreria “Albero dei fichi” di Cerignola. Le classi prime, hanno letto il libro “Io vengo da… Corale di voci straniere” di Daniele Aristarco, che raccoglie varie storie di immigrazione. Alle classi seconde, è stato assegnato il testo “La Costituzione: che storia!” di David Conati e Elisa Cordioli sulla nascita della nostra Carta costituzionale. Infine le terze si sono dedicate al libro “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi” di Daniele Aristarco. Per noi ragazzi di terza, tanti gli articoli realizzati su argomenti che girano intorno alla lettura del libro proposto: “Riparliamo del DUX”, “Il quarto potere”, “L’antifascismo nelle vie di Cerignola” ed altri. Si è cercato di unire con un sottile filo rosso tutte le materie: DNA e mutazioni genetiche per Scienze; la figura di Barack Obama e il nazifascismo, Hitler e l’Olocausto per la Lingua inglese; Noa e il suo impegno a favore della pace mondiale in Musica; la nascita dell’ora di Religione a scuola durante il fascismo per Religione, la trincea per Scienze motorie e per le classi ad indirizzo musicale, come la nostra, abbiamo concluso con l’esecuzione dei brani di Piovani “Buongiorno Principessa” e “La vita è bella”. Classe III B
Uno dei testi studiati dai ragazzi, nell’ambito del progetto “Il giornale a scuola”
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uest’anno presso la scuola Paolillo si è trattato, per quanto riguarda le classi terze dell’istituto, il tema del fascismo al tempo di Mussolini. Proprio per questo motivo, in arte, si è deciso di affrontare il tema dell’espressione artistica di quel tempo. Il rapporto tra l’arte e il fascismo inizialmente era legato da una falsa libertà data in cambio di propaganda e potere. L’arte non aveva bisogno del consenso politico ma con il fascismo tutti gli artisti erano stati limitati nella libertà di espressione. Si venne a creare l’arte dell’avanguardia, che prese nome da un gruppo di soldati il cui compito era quello di assicurarsi che oltre la propria posizione non ci fosse il nemico. L’unica forma di arte concessa e approvata da Mussolini era quella che evidenziava la sua immagine e quindi la propaganda. Nel 1922 Mussolini entrava in contatto con i
LETTURA & INFINITO
Il giovane Leopardi e i suoi 200 anni
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Il libro su Leopardi letto dagli studenti .
ono appena trascorsi duecento anni dalla composizione dell’Idillio più famoso della letteratura italiana “L’infinito”, ed è sembrato giusto celebrarlo nella sua bellezza. Nonostante il tempo il poeta Giacomo Leopardi ha ancora un messaggio attuale per ognuno di noi. Un progetto che ci ha visto impegnati nella lettura del libro “Infinito pop” di Trifone Gargano. Il testo propone le tematiche più care al poeta: amore, sogno, natura, bellezza e infinito. Il libro è corredato da rubriche pop e giochi interattivi. Tratteremo il genio recanatese nella sua contemporaneità tra musica, cinema, fumetti e romanzo. Un selfie di Leopardi più vicino a noi, con le sue paure, incertezze, ma anche passioni e desideri. Non solo un pessimista, cosi come spesso è ricordato ma pieno di voglia di vivere. Attraverso le ri-scritture contemporanee e giochi didattici è più semplice poterne apprezzarne i contenuti. Classe III A - III E
futuristi e specialmente con Marinetti, rivoluzionario oppositore della monarchia e del clero. Lo studio approfondito di questo argomento ha fatto sì che l’attività di arte divenisse un vero e proprio laboratorio di condivisione pratica delle idee. Si è deciso, di analizzare alcune opere in cui il senso di repressione, tipico del fascismo, fosse molto evidente come “la Crocifissione” di Guttuso e “la Guernica” di Picasso. Alcuni ragazzi delle classi 3B e 3C hanno ricreato le due opere in questione, nelle quali si evidenziano i simboli allegorici del disagio di quei tempi. Ovviamente tutto il lavoro aveva uno scopo, infatti, le due opere hanno partecipato a un concorso istituito dal liceo artistico “Sacro Cuore” di Cerignola vincendo il primo premio lo scorso 20 dicembre 2019. Classe III C
Un momento degli incontri sull’arte nel periodo fascista
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A SCUOLA LA COMPAGNIA “I RICERCA ATTORI”
Il teatro antico che passione
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La Compagnia teatrale “I Ricerca Attori”, formata inizialmente da 18 studenti delle classi terze della scuola secondaria del nostro Istituto, è nata durante un progetto partito nella nostra scuola come studio universitario sulle persone coinvolte. Tutto è iniziato a settembre 2019, ed è durato sino a dicembre. Abbiamo partecipato a questo progetto di ricerca-azione teatrale dal titolo “Alcesti, i mille volti dell’amore”, che ci ha impegnato nella riscrittura dell’Alcesti di Euripide, cambiando periodo storico e luogo (la Puglia contadina degli anni’50) e nella rappresentazione finale con tre repliche dal 2 al 4 dicembre nell’Auditorium della nostra scuola. Per l’occasione abbiamo deciso di costituirci in Compagnia teatrale “I Ricerca Attori” e il percorso ci ha talmente appassionato che abbiamo deciso di continuare. C’è anche l’idea di realiz-
zare di un mediometraggio sulla storia del cinema., scritto e girato interamente da noi. Un obiettivo ambizioso, ma, come accaduto per “Alcesti, i mille volti dell’amore”, a noi piacciono le sfide. Classe III D - III F
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Racanelli DOCENTI: Santino Antonella Angela di Pasquale Loredana Cannone Daniela Serafina Sgarro Irene di Lorenzo Nicola d’Andrea REDAZIONE: Classi: III A - III B III C - III D III E - III F
EDICOLA AMICA: Mercadante, di Giovanni Iacobazzi .
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La compagnia teatrale “I ricerca-attori”
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Liceo
PIETRO SICILIANI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Lecce
LE NOSTRE ACQUE MARINE NON SONO PULITE E AUSPICHIAMO UN IMPEGNO DELLE ISTITUZIONI
VIVA FRUTTA E VERDURE AL BANDO FAST-FOOD E CIBO SPAZZATURA
Un mare limpido? Giovani e cibo
per una vita sana
A rischio le coste salentine
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l mare cristallino del Salento rischia di diventare un pallido ricordo se non si interviene in maniera seria, corretta e con la massima urgenza. Anche quest’anno l’acqua risulta inquinata in diversi punti del litorale adriatico e ionico. Questo è quanto emerge dal report di Legambiente e Goletta Verde reso noto la scorsa estate. Dalle analisi risulterebbero inquinate le acque del litorale delle “Cesine”, la baia di Otranto, le acque di Leuca, di Gallipoli a Porto Gaio e il tratto di costa tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno. L’inquinamento è dovuto
agli scarichi di coliformi fecali ( scarichi fognari) e alle materie plastiche finite in mare con notevoli ricadute negative sulla balneazione e su tutta la fascia costiera. A far scattare l’allarme nell’estate scorsa, in particolare, è stata la comparsa di una macchia oleosa arancione nella marina di San Cataldo, poco distante dal bagnasciuga. Niente a che vedere con l’abituale mare cristallino che si nota in tutto il litorale salentino. Pertanto, il problema esiste e se non si mette immediatamente un freno all’inquinamento si rischia di non lasciare un mare pulito alle future generazioni.
UNA SCUOLA CENTENARIA VALORIZZA IL SAPERE
Le ricchezze di carta paradiso da sfogliare per un futuro di cultura
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iblioteca: uno spazio perduto? Al giorno d’oggi la biblioteca è considerata, soprattutto dalle nuove generazioni, un luogo poco interessante in cui sono conservati libri inutili e vecchi. Si preferisce un’informazione più immediata e comoda, consentita dalle nuove tecnologie digitali, invece di recarsi fisicamente in sala. Il Liceo ospita una tra le più antiche biblioteche della Provincia di Lecce. Il patrimonio consiste in circa 18 mila volumi, di cui tremila appartenenti al Fondo Antico; inoltre, sono presenti 2.300 titoli, che provengono da recenti donazioni e numerosi altri per gli ipovedenti. Nel corso dell’ anno scolastico vengono organizzate diverse attività rivolte a tutti gli studenti dell’Istituto, cioè il corso di “Letteratura nei mondi virtuali” e lezioni di musica tenute da docenti esperti per impostare la “Band” della scuola che ogni anno si esibisce nelle varie occasioni che animano la vita del Liceo. Inoltre la biblioteca è sede di Pcto (Percorsi Competenze Trasversali Orientamento); ed è per questo che è stata individuata una classe che svolge tale attività attraverso un lavoro di catalogazione dei libri presenti grazie, anche, alla collaborazione con l’Archivio di Stato. La biblioteca viene utilizzata anche durante l’orientamento in ingresso, in occasione degli stage organizzati dalla scuola per far conoscere l’offerta formativa visitando il Fondo Storico. la vasta collezione non si limita ad essere un semplice “contenitore di carta”, ma il suo compito è quello di accompagnare gli studenti lungo tutto il percorso formativo e di avvicinare le masse giovanili ai valori di cittadinanza attiva e Costituzione. Classe II AU
I
Auspichiamo tutti noi, un pronto intervento e interessamento concreto ed incisivo da parte delle Istituzioni, prima che sia troppo tardi. Classe I EL
CYBERBULLISMO Coinvolgimento dei giovani e risposta delle scuole L’evoluzione digitale ha portato ad una radicale modifica della società e dei suoi comportamenti. La massima espressione di tale progresso è identificabile nello smartphone, che è oramai diventato parte integrante della vita di ogni individuo. Le relazioni interpersonali hanno subito un notevole cambiamento, dovuto all’immancabile presenza del cellulare nel ruolo di intermediario. Questa barriera vitrea permette la creazione di una doppia identità distaccata quasi completamente dalla realtà che ci circonda e che si rifugia nel web, sua zona di comfort, spesso garantita dall’anonimato. Da questo deriva il fenomeno del cyberbullismo: la voluta denigrazione di un qualsiasi soggetto su una piattaforma in rete, con l’inconsapevolezza della sua pericolosità. Tale atteggiamento interessa principalmente i giovani, che tendono ad imitare l’esempio dell’hater (odiatore), scatenando una reazione esponenziale. Per affrontare al meglio questo problema e fenomeno sociale, le istituzioni scolastiche, come il nostro Liceo, intervengono tramite il regolamento d’Istituto per la salvaguardia degli studenti. Ma le sanzioni sono l’arma giusta oppure occorre un collettivo cambio di prospettiva? Ci auguriamo che nel futuro vengano presi drastici provvedimenti. Classe IV FL
Le acque di Porto Cesareo, fotografia di Carola Lombardi .
l cibo è alla base della nostra vita e permette a ciascuno di noi di affrontare con energia gli impegni quotidiani. È fondamentale nello sviluppo di ogni individuo che è tenuto ad osservare un’adeguata alimentazione. Le abitudini alimentari scorrette della maggior parte dei giovani sono spesso legate alla quantità degli alimenti e alla qualità del cibo consumato. Tra le conseguenze più diffuse vi sono le malattie cardiovascolari, il diabete e altre malattie correlate. Il cibo spazzatura come i fast-food, i take-away, le merendine confezionate rispondono alle esigenze degli adolescenti, ma sono simbolo di un’alimentazione poco sana. Cosa si deve fare, dunque, per mantenere uno stile di vita sano e una dieta equilibrata?
Una dieta sana Basterebbe seguire i consigli dello specialista che raccomanda di bere almeno due litri d’acqua al giorno e consumare cinque pasti: tre principali e due merende. Classe II CL
I FREDDI GIORNI DEL FUOCO DI SANT’ANTONIO
Le nostre radici con la “fòcara”
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l territorio pugliese è ricco di tradizioni e festività che fanno parte di un immenso patrimonio artistico - culturale e che caratterizzano la vita popolare dei suoi abitanti. Tali ricorrenze tengono a richiamare non solo l’attenzione dei cittadini locali, ma il loro raggio d’azione si estende anche a livello nazionale. Ciò che per eccellenza incarna lo spirito della tradizione salentina è la “Fòcara” di Sant’Antonio Abate, festività tipica di Novoli che, nel corso dei secoli, ha acquisito sempre più visibilità. Si tratta di una festività popolare dedicata al Santo Patrono del paese che affonda le proprie radici in usanze tramandate da lunghe generazioni; il tipico falò realizzato con fascine di vite si erge a portentoso simbolo della religiosità cristiana. L’unicità della Fòcara consiste nella sua periodicità: un “patrimonio culturale immateriale”
che si é radicato come parte integrante della comunità pugliese, e che sta gradualmente assumendo importanti riconoscimenti a livello europeo. Classe V AS
La “Fòcara” di Novoli
DIRIGENTE SCOLASTICO: Vittoria Italiano DOCENTI: Giorgio Barba Anna Maria De Luca Emanuela Greco REDAZIONE: Sofia Cocciolo, Margherita Greco Giorgia De Mirto, Chiara Affinito Marta Elia, Aurora Faraco Virginia Tarantino Francesca Vergallo Julia Musca, Noemi Longo Aurora Fuso, Letizia Cataldi Elena Natali, Sofia Savina Marta Colapietro Alessia Dell’Atti Federica Faggiano, Lara Tommasi Arianna Caracciolo Samuele Caracciolo .
EDICOLA AMICA: Burzo Caterina, Via Leuca
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Istituto Comprensivo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA Uggiano La Chiesa
L’ALGA TOSSICA INVADE I MARI DEL BASSO SALENTO
IL SALENTO FONTE INESAURIBILE DI ENERGIA
Allerta ambientale nei mesi estivi Impatto su salute ed economia
Le rinnovabili una speranza per il futuro
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orto Badisco, uno dei luoghi più belli del Salento conosciuto come il leggendario approdo di Enea descritto da Virgilio nell’Eneide, oggi meta scelta da numerosi turisti per la sua bellezza. E’ in pericolo per il ritorno dell’alga tossica “ostreopsis ovata”, ed è un problema ambientale che crea allarme tra i villeggianti della nota località balneare. Probabilmente l’alga tossica è arrivata accidentalmente negli ultimi vent’anni anni dalle navi provenienti dai mari tropicali nel mar Mediterraneo. Nel Salento ha trovato il suo habitat ideale dove riprodursi a causa delle acque calde, calme e dai fondali rocciosi. Il microrganismo si nota esclusivamente nei mesi estivi quando il flusso dei turisti è notevole. Vive su alghe pluricellulari e forma un velo che rompendosi libera sostanze tossiche dette palitossine. Queste, a loro volta, causano sofferenza e moria degli organismi marini perché, nella crescita esauriscono l’ossigeno a disposizione, lasciando una situazione desolata attraverso una pellicola bruna nel fondale marino a partire da un metro e mezzo di profondità. Tra le specie maggiormente colpite molluschi, stelle marine e ricci. Ma gli effetti negativi si ripercuotono anche sugli uomini poiché basta una mareggiata o un forte vento perché si sprigioni nell’aria la tossina,causa di fastidiosi malesseri transitori nei bagnanti come dermatiti, febbre, riniti e nausea. La sua presenza si ripercuote negativamente anche sull’economia locale basata sull’emergente turismo balneare. Infatti, quando si verifica la fioritura dell’alga,le acque in superficie possono presentare colorazioni anomale e sgradevoli ( color giallo, marrone con chiazze schiumose, allontanando così le presenze turistiche a danno degli operatori del settore. Ad oggi, sfortunatamente, non esiste un rimedio a questo fenomeno, ma solo un monitoraggio annuale delle acque nei periodi più a rischio. Classe V B
Una bella immagine di Porto Badisco al confine con Otranto
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a principale causa dell’inquinamento globale è l’abuso di combustibili fossili. La resilienza permette alla natura di rigenerarsi, ma abbiamo creato su di essa una pressione tale da annullare questa opportunità. L’inarrestabile crescita della popolazione porterà ad una richiesta sempre maggiore di energia, ma le fonti più utilizzate sono il petrolio, il carbone e il gas naturale che inquinano enormemente tutto il territorio sia della nostra nazione che del mondo intero. A causa dell’inquinamento sono a rischio la biodiversità del nostro pianeta e l’umanità stessa. Bisogna imparare a pensare, produrre e vivere in maniera sostenibile se vogliamo salvare il nostro pianeta Terra. Se intendiamo sopravvivere, dobbiamo evitare l’esaurimento dei combustibili fossili e ridurne gli effetti dannosi ricorrendo alle fonti rinnovabili che sfruttano il
L’AGRICOLTURA MUORE
I frantoi chiudono per la «Xylella»
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Le campagne salentine colpite dalla Xylella .
li agricoltori salentini stanno vivendo ormai da anni una situazione di sofferenza senza intravedere una soluzione valida. Ad essere colpite sono le piante di ulivo che da secoli popolano il nostro territorio rendendolo unico e speciale. Il Salento si sta lentamente trasformando a causa della “Xylella”, mettendo in ginocchio l’economia del territorio, trasformando le campagne in cimiteri a cielo aperto. L’agricoltura, da sempre la principale attività economica, sta risentendo di una grave crisi del settore oleario. Numerosi sono i frantoi che stanno chiudendo o sono messi a dura prova. In Terra d’Otranto nel suo vasto territorio è calata la produzione dell’olio da sempre ricchezza e benessere, facendo crescere la disoccupazione. Si spera nella piantumazione di nuove specie, ma senza nessuna garanzia. Gli agricoltori preoccupati lanciano un grido di allarme ai politici e alle autorità istituzionali. Classe V A
calore della terra, il calore del sole, la forza del vento e delle onde che producono energia pulita, inesauribile e a basso costo. A questo punto tutti dovremmo utilizzare le fonti di energia pulita di cui il Salento e la Puglia abbonda in energia solare ed eolica. Impiantare pannelli solari e fotovoltaici sui nostri tetti ci permetterebbe di produrre energia per noi e di venderne una parte alle aziende distributrici aiutando così sia il pianeta e le nostre tasche. La nostra Terra è fortemente minacciata ed è per questo che l’unica via percorribile per affrontare meglio il futuro occorre l’impegno di tutti se vogliamo crescere sani. Ma per cambiamenti così profondi e rapidi come quelli da mettere in campo nei prossimi decenni occorre un’azione seria e coordinata con tutte le istituzioni. Sc. Sec. I Grado - Uggiano Classe II B
Pannelli solari e fotovoltaici sui tetti delle case
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SALENTO SERBATOIO DI BIODIVERSITÀ
Al bando i veleni nelle campagne
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l Salento rischia la desertificazione non solo a causa del riscaldamento globale, ma anche dell’intervento dell’uomo, che lo avvelena quotidianamente con pesticidi e concimi chimici. Ogni pianta mostra segni di sofferenza: foglie avvizzite, ingiallite o nere, assenza di fioritura e di frutti, tronchi privi di corteccia… L’immagine più angosciante è quella degli ulivi agonizzanti, ma non si può non riflettere sullo stato di salute del suolo che li ospita, anch’esso malato e impoverito. Un problema sia ecologico che economico per la nostra agricoltura. Un ecosistema che ha bisogno di biodiversità. Le piante più caratteristiche e diffuse nel Salento (fico, melograno, gelso, carrubo) oggi purtroppo stanno scomparendo. Al contrario, la biodiversità offre grandi vantaggi: la regolazione del clima, la purificazione dell’aria, l’incre-
mento dell’attrazione turistica e il nostro territorio è un sano serbatoio. Salveremo il Salento solo se faremo tesoro delle buone pratiche del passato e se recupereremo tradizioni e identità del passato. Classe II C Sec. di I grado
DIRIGENTE SCOLASTICO: Luigi Moscatello DOCENTI: Addolorata Guglielmo Cinzia Merico Ada Mergola Antonella Frandesberg Anna Di Pietro REDAZIONE: Classe V A - V B Scuola Primaria Classe II B – II C Scuola Secondaria
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Ulivo secolare
EDICOLA AMICA: Edigest, Via Roma, 8
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Ist.Tec. Industriale - Lic Scient. delle Scienze Applicate
ENRICO FERMI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Lecce
MUSEO TECNOLOGICO PROSSIMA APERTURA PRESSO L’ISTITUTO “E. FERMI” DI LECCE
IL PROBLEMA ECOLOGICO UNA QUESTIONE DI CULTURA E COSCIENZA
La scuola racconta Un Salento
da riconvertire
La sua storia degli anni Sessanta
L’
Istituto “Enrico Fermi” di Lecce ospiterà nei suoi spazi un museo tecnologico, ideato dal dirigente scolastico ing. Giuseppe Russo, con la collaborazione dei docenti e tecnici. Nel museo saranno esposti oggetti d’uso didattico e strumenti di aggiustaggio e falegnameria che risalgono agli anni Sessanta, utilizzati sin dall’apertura dell’Istituto: reperti catalogati e conservati con cura, apparati destinati all’elettrotecnica ormai caduti in disuso ma tuttora oggetto di studio, torni e macchine pesanti per la lavorazione industriale di pezzi meccanici. Forgia a carbone e
incudine simboleggiano il lavoro manuale appannaggio degli studenti di indirizzo meccanico. Saranno esposte anche varie apparecchiature riservate a esperimenti di fisica e allo studio dei fenomeni. Un’iniziativa, questa, che si riverbera positivamente su più fronti, valorizzando la storia dell’Istituto e restituendo una seconda vita a oggetti destinati a diventare rifiuti speciali, quindi difficilmente smaltibili o differenziabili, nel pieno rispetto dell’ambiente. Anche gli alunni, inoltre, hanno un loro ruolo nella realizzazione del progetto: è stato infatti bandito per loro un concorso per idearne il logo. Il vincitore
LE FONTI RINNOVABILI VERA RISORSA SALENTINA
Sistemi alternativi di energia pulita per vivere meglio
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egli ultimi anni nel Salento si è verificato un incremento di impianti di energie rinnovabili che consentono di produrre energia ad impatto zero e senza inquinamento in quanto sfruttano risorse naturali come il sole, il mare e il vento. Nel nostro territorio la risorsa rinnovabile più utilizzata è il sole, che si riesce a convertire in energia elettrica attraverso i pannelli fotovoltaici, che sono facilmente installabili sui tetti delle case ma in prevalenza nelle zone di campagna, perché il territorio è prevalentemente pianeggiante e consente una maggiore funzionalità e rendimento. Inoltre, si aggiunge che con le istallazioni di questi impianti, i proprietari terrieri riescono a conseguire discreti guadagni. Nelle zone marittime invece è possibile sfruttare gli impianti idroelettrici, che consentono di ottenere la produzione di energia elettrica tramite il movimento dell’acqua dovuto alle maree e che converte l’energia cinetica in energia elettrica. Un'altra risorsa per ottenere energia è il vento; nel nostro territorio sono diffuse le pale eoliche, che cominciano a muoversi quando il vento raggiunge una velocità minima di avvio e attiva un generatore che converte l’energia del vento in energia elettrica. Si parla di energia green perché, oltre ad essere inesauribile, l’energia rinnovabile è pulita e non inquinante. Essa è la migliore risposta ai bisogni energetici presenti e futuri. In quest’ambito il nostro territorio può essere in prima linea e noi giovani, che siamo il futuro, dobbiamo prepararci a pensare a soluzioni sostenibili e a modi puliti di produrre energia, nel rispetto dell’ambiente. Greta Thunberg insegna. Classe II B Meccanica, Meccatronica ed Energia
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sarà comunicato durante l’inaugurazione del museo, che sarà così patrimonio della intera comunità scolastica. Classe II AINF
CASTELLANA GROTTE
Torna "Hell in the cave" Rappresentazione scenica Le Grotte di Castellana si articolano, si "contorcono", si "struggono" fino a settanta metri sotto terra. Sono cavità oscure, dannate, velate dal mistero dei giochi di ombre. E' qui che il pubblico, come penanti anime infernali, assiste a "Hell in the cave", una rappresentazione che coniuga danza, voci, suoni e luci, mettendo in scena l'inferno dantesco più che mai attuale. I vizi e le corruzioni umane non sono cambiati da quando Dante li descrisse, e la desolazione che trasmettono le grotte sembra metterlo in evidenza. Le grotte stesse diventano così cornice e protagonista insieme, rivelando una scenografia disegnata dalla natura in novanta milioni di anni. "Hell in the cave" corrisponde ad un'introspettiva esplorazione dell'inferno, che trascina il pubblico fra meraviglia e confusione, fra struggente bellezza e appassionante tormento, fra totale smarrimento e artificiosa suspense. Valorizzazione del territorio ed espressione artistica. Questi i punti forti dello spettacolo, che incanta con la sua magia a metà fra il divino ed il profano. Dopo aver riscosso un grande successo, "Hell in the cave" torna con nuove date per l'anno in corso. No, non lasciate ogni speranza "oh voi ch'intrate", ma lasciatevi affascinare da questa ardente esperienza. E’ certo che il complesso di cavità sotterranee di origine carsica evidenzia l’interesse turistico e culturale rilevante. Grotte che si attestano tra le più belle d’Italia.
Classe II A Liceo Scientifico
Un motore a scoppio in mostra
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on è un segreto che siamo giunti ad un momento critico della nostra storia, che può segnare il destino della specie e del pianeta. Anche il nostro Salento, famoso per “lu sule, lu mare e lu ientu”, non è esente da problemi ecologici. Ciò che emerge dalle numerose ricerche effettuate sul nostro territorio è che, tra una tintarella e l’altra, ci si ammala troppo facilmente di tumore. Una delle cause è il mancato smaltimento dei rifiuti. Basti pensare alle numerose discariche e alla mancata bonifica dei terreni, continuare a schivare il problema pur di non affrontarlo in maniera diretta non dovrebbe essere una soluzione. Esistono, però, anche nel nostro territorio alcune aziende che si occupano in prima persona di raccogliere, ridurre e ri-
Rifiuti abbandonati ciclare i rifiuti più ostili, ricavandone energia elettrica e riducendo, di conseguenza, i gas nocivi. Una riconversione ecologica sarà possibile anche nel Salento? Classe V A Informatica
LA MUSICA AIUTA A GESTIRE FORTI EMOZIONI
Genere aggressivo tutto da ascoltare
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ono numerosi i luoghi comuni che si sentono dire al giorno d’oggi, in particolare quelli riguardanti i gusti musicali. Stiamo parlando del metal, il genere musicale ascoltato da una piccola fetta di popolazione, alla quale la maggioranza degli italiani associa stati di infelicità, depressione e rabbia repressa. L’opinione riguardo questo genere, infatti, è stata riconsiderata in seguito agli studi di alcuni scienziati della Metal Music and Mental Health in France. Sono stati inoltre dimostrati gli effetti positivi sulla rabbia e sullo stato emotivo dell’ascoltatore, che si trova di fronte a brani con testi e sonorità tali da aumentare in lui l’autostima e la sensazione di appartenenza a un collettivo. Al contrario di come si possa pensare, il metal si dirama in un elevato numero di sottogeneri che offrono una vasta gamma di scelta all’ascolta-
tore, che si può immergere facilmente nel suo immaginario preferito. L’Italia offre molti gruppi validi, come i Lacuna Coil o i Fleshgod Apocalypse. Classe IV/B Informatica
DIRIGENTE SCOLASTICO: Giuseppe Russo DOCENTI: Rita Bruzzese (coordinatrice) Cecilia Omaggio Loredana Curto Lusi Cazzato Gabriella Sarinelli REDAZIONE: E. Lillo, M. Fortuna (II AI) M. Carafa, S. Parente (V AI) D. Villani, G. Calasso Luca Perrone (II BM) Sofia Salerno (II ALS) Gabriele Gravina (IV BI) .
Metal Music
EDICOLA AMICA: Via Merine
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IISS - Ist. Tecnico Tecnologico – LS delle Scienze Applicate
ENRICO MATTEI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Maglie
STOP ALLA DISINFORMAZIONE: DIFENDIAMOCI DALLE FAKE NEWS
CRONACA MORTI IN AUMENTO ANCHE IN PUGLIA
Bufala in «rete» Solo sulla pizza!
Il Radon un gas killer silenzioso Difendiamoci
Essere veri giornalisti
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el tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario, diceva Orwell, e mai come oggi, nel mondo cibernetico dominato da bufale e clickbait, questa frase suona come un monito. Il termine “Fake news” è, infatti, alla ribalta dell’opinione pubblica e negli ultimi anni è diventato parte integrante della nostra società informatizzata. La definizione Fake news viene dall'inglese e significa notizia falsa, fasulla. Questo non è un fenomeno moderno, figlio della globalizzazione o della post modernità ma si è riproposto innumerevoli volte nel corso della storia. Si pensi ad esempio alla “donazione di Costantino” o alla falsa notizia della morte di Napoleone nel 1814. Le notizie false e inventate, quindi, sono sempre esistite ma oggi il fenomeno è cresciuto esponenzialmente con internet per la sua capacità di diffondere informazioni in tutto il mondo in tempo reale. L’Agcom ha pubblicato a marzo del 2019 un report sulla disinformazione online. Secondo la ricerca, le categorie più a rischio sono state la cronaca, che ha raccolto da sola il 34% del totale dei contenuti disinformativi e la politica con il 19%. Anche l’informazione scientifica è stata vittima di bufale con scienza e tecnologia al 18%. Il risultato dimostra che la disinformazione riguarda soprattutto temi caldi che tendono a polarizzare l’opinione pubblica o che hanno un particolare impatto emotivo. Perchè ci sono persone interessate a diffondere Fake news? Per motivi economici, oppure per pilotare l'opinione pubblica su questioni sociali o politiche o peggio per veri e propri attacchi personali. Come difenderci? Documentiamoci, approfondiamo, controlliamo le immagini, leggiamo gli articoli nella loro interezza e ricordiamoci che il nostro giudizio critico è ciò che permette alla democrazia il suo corretto funzionamento. Chi avvelena il pozzo dell’informazione, avvelena tutti i cittadini che ci bevono dentro.
Un grafico che illustra una fake news
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I
l radon è un gas naturale inerte e radioattivo. È un prodotto del decadimento nucleare, che genera radiazioni ionizzanti. E’ inodore, incolore e insapore, quindi non percepibile dai nostri sensi, ma estremamente nocivo per la salute umana. Infatti, è la seconda causa di tumore ai polmoni e alle vie aeree (5-15% del totale). L’Oms lo ha inserito nel gruppo delle prime sostanze cancerogene per l’essere umano. Il radon è presente in tutta la crosta terrestre e lo troviamo nel terreno, nelle rocce e nei materiali edili come il tufo. Essendo un gas, può spostarsi e sfuggire dalle porosità del terreno disperdendosi nell’aria o nell’acqua. Grazie alla forte dispersione, all’aperto la sua concentrazione non raggiunge mai livelli elevati ma, nei luoghi chiusi può diventare un rischio rilevante per la salute di tutti noi. Tale gas si
GIOCHIAMO CON L’ARTE
Conoscere Napoli con «Father and son»
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Un videogioco per divertirsi col museo archeologico .
ather and son è un videgioco, scaricabile da playstore, che permette di scoprire le bellezze artistico - culturali di Napoli. Il gioco inizia quando Micheal, il protagonista, ancora piccolo, viene lasciato in custodia alla madre dopo l’abbandono del padre, stimato archeologo. Una volta adulto decide di scoprire qualcosa in più sul padre: qui comincia la sua avventura tra le strade napoletane. Nei momenti chiave della narrazione si attivano delle sequenze che rimandano alla vita del padre e a una storia di amore ambientata nella Napoli imperiale in cui un uomo cerca di salvare moglie e figlia prima dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. Il gioco permette, così, di conoscere le collezioni del museo archeologico, di sbloccare dei contenuti aggiuntivi quando si visita il “Mann” e di divertirsi con i beni culturali. Un unico appunto: bisognerebbe migliorare la grafica che risulta datata.
distribuisce uniformemente nell’aria di una stanza, mentre i suoi prodotti di decadimento si attaccano al particolato dell’aria che noi respiriamo e poi si depositano sulle superfici dei muri, dei mobili ecc. Per la maggior parte delle persone, la principale esposizione al radon avviene in casa, nei luoghi di lavoro e nelle scuole. La concentrazione dipende da quanto uranio è presente nel terreno sottostante l’edificio. Il gas migra dal suolo o dai materiali da costruzione e penetra all’interno degli edifici attraverso le fessure, anche microscopiche, perciò i livelli di radon sono generalmente maggiori nelle cantine e ai piani bassi. Un rimedio anti radon alla portata di tutti è semplice e alla portata di tutti. Apriamo le finestre, arieggiamo i locali, aiuteremo a disarmare il killer silenzioso.
Allerta radon che genera radiazioni
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UNA RISORSA ECONOMICA ED ECOSOSTENIBILE
Gli zuccheri che fanno bene
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appiamo tutti che il consumo eccessivo di zucchero danneggia il nostro corpo, quello che, invece, non viene detto è che esistono degli zuccheri buoni, per il palato, per la salute e per l’ambiente. Lo zucchero trealosio, per esempio, svolge una funzione protettiva delle cellule dallo stress e aiuta durante la rigenerazione cardiaca post infarto. Un altro dolce alleato del nostro benessere è il sorbitolo, usato per far assorbire meglio molti farmaci. Vi sono, inoltre, degli zuccheri che aiutano il nostro pianeta rappresentando una risorsa economica ed ecosostenibile. Sono gli zuccheri polimeri che si ricavano dagli scarti alimentari, come ad esempio dalle barbabietole e dalla canna da zucchero, che possono essere utilizzati come alternativa a sostanze altamente inquinanti come nell’industria degli imballaggi.
E per finire questo elenco, ma non per importanza, la saccarina, il primo dolcificante artificiale scoperto, accidentalmente, nel 1879. E’ 450 volte più dolce del comune zucchero bianco e non da problemi di conservazione. La Redazione
Attenzione agli zuccheri
DIRIGENTE SCOLASTICO: Maria Maggio DOCENTE: Francesca Mirabella REDAZIONE: Classe II A Liceo
EDICOLA AMICA: Giuseppe Mileti, via Ernesto Sticchi .
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Istituto Comprensivo di Calimera
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SCUOLA SEC. DI I GRADO
Caprarica - Martignano
LE DUE CITTÀ LEGATE DA UN VINCOLO INDISTRUTTIBILE
PIETRE D’INCIAMPO PER SCONFIGGERE L’ODIO
Una solida amicizia
Per non dimenticare il giorno della “Memoria”
30 anni di un rapporto unico
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l 29 dicembre 1989 è stato siglato il protocollo d’intesa tra l’allora sindaco di Martignano Luigino Sergio e il sindaco di Kafar Matta, Fuad Kadda (Libano). Il gemellaggio era finalizzato a “rafforzare l’impegno delle due popolazioni amiche verso il raggiungimento di finalità fondamentali che ne ispirano la concezione di vita e di sviluppo nelle libertà e nella democrazia”. Questa iniziativa ha dato vita ad un’amicizia tra due popoli, due culture che nel tempo hanno imparato a conoscersi e rispettarsi; superando quei muri che spesso dividono gli uomini. Sono passati trent’anni e l’entusiasmo continua ad essere quello del primo anno, molte le iniziative tradotte in realtà: una chiesa cristiana, un centro polivalente, un centro di accoglienza per i bambini siriani vittime di una guerra civile atroce, che miete vittime nel silenzio dei potenti della terra. Al centro, considerato oggi la punta di diamante delle infrastrutture dell’intero territorio del monte Libano, è stato poi aggiunto un frantoio che offre aiuto ai numerosi agricoltori della zona. Quest’anno, proprio per festeggiare il trentesimo compleanno di quest’amicizia, l’amministrazione comunale ha organizzato un evento dal titolo “Due popoli e un solo cuore”. Noi ragazzi osserviamo e ci sentiamo protagonisti; sappiamo bene che questa è la strada giusta per costruire un futuro migliore dove non ci siano muri, ma ponti che uniscano le persone di ogni nazione. Vinicio Russo, tecnico esperto di cooperazione internazionale, ha sottolineato come il Salento e il Libano possano essere definiti “due popoli, un solo cuore”. La comunità di Martignano è fiera di quello che è stato possibile realizzare in questi anni e, custodisce gelosamente questa amicizia, consapevole che si può continuare a fare tanto, aiutando le nuove generazioni martignanesi a capire che la condivisione è l’arma migliore per distruggere ogni forma di odio. Classe III Martignano
Gemellaggio dei salentini con i libanesi
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C
oltivare memoria per estirpare odio e violenza. Queste sono le pietre d’inciampo che iniziano anche in Italia ad accompagnare i nostri passi. Tutto ha inizio con un artista tedesco, Gunter Demnig, che in giro per l’Europa incastona pietre nel selciato stradale davanti alle abitazioni di coloro che sono stati deportati nei lager nazisti. Su ogni pietra viene riportato il nome, la data di nascita e di morte nel lager; in tutta Europa sono state posate ad oggi più di 70000 pietre. In occasione della giornata della memoria di quest’anno, enti, istituzioni hanno promosso iniziative simili. La nostra scuola ha aderito ad un concorso bandito dall’associazione A.Mi.CO dal titolo “La memoria: quattro parole da incidere sulla propria Stolpersteine”. Ognuno di noi ha disegnato e colorato su un
CONVEZIONE SUI DIRITTI
Liberi di parlare Tante voci insieme
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Un video spot per l’Unicef
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uest’anno “La Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza” ha compiuto 30 anni. Nella nostra scuola abbiamo formato il Consiglio comunale dei ragazzi. Il nostro sindaco baby, Donato Fazzi, insieme ad altri quattro sindaci CCR della Provincia di Lecce, ha partecipato ad un progetto per approfondire alcuni articoli della convenzione. Il nostro primo cittadino dei ragazzi ha scelto l’art.12 “Diritto per il fanciullo a poter esprimere la propria opinione”. Dopo aver riflettuto insieme in classe, lo abbiamo delegato a relazionare in un incontro importante che si è svolto presso il museo provinciale, alla presenza di tutti i sindaci dei CCR della provincia di Lecce, del presidente nazionale, regionale e provinciale Unicef, del Rettore di Unisalento e di altre importanti autorità. La nostra classe ha girato anche un video spot per partecipare ad un progetto promosso dall’Unicef. Classe III Martignano
foglio il lato visibile di una pietra, tipo sanpietrino, e su di essa ha inciso una frase in ricordo del giorno della memoria. Questi lavori sono stati accompagnati da una riflessione personale sulla propria idea di “Memoria”. Abbiamo sistemato i singoli lavori in busta chiusa e spediti a Roma. Dopo l’esame da parte del comitato di A.Mi.CO, abbiamo ricevuto, proprio in occasione della ricorrenza della giornata della memoria, la notizia di aver vinto tutti una borsa di studio. L’emozione è stata tanta e il riconoscimento dei nostri lavori ci ha resi molto orgogliosi, soprattutto perché la nostra scuola da sempre mantiene viva la sensibilizzazione su questi temi in tanti modi, ci fa riflettere con obiettività storica sugli eventi per celebrare in modo critico e consapevole la Giornata della Memoria. Classe III Caprarica
Una delle nostre pietre d’inciampo
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IL CONCORSO «IO LEGGO PERCHÈ»
Molte scuole partecipanti
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uest’anno il Contest “Io leggo perché” ha visto più di 1000 scuole candidate e solo 10 premi. Uno è stato assegnato alla nostra scuola. Promuovere la lettura e incentivare le donazioni alle biblioteche scolastiche è stato l’obiettivo del concorso. Per estendere il contagio della lettura dobbiamo incontrare il libro giusto. Da qui è nata la nostra idea. Abbiamo fatto gli “Ambulanti di letture” per un giorno e con i mezzi più disparati (carretti, tricicli, carriole) girando tra le vie del paese a vendere letture coinvolgendo ragazzi, genitori, docenti, turisti che hanno preso parte al corteo, alle letture e alle donazioni di libri. Il nostro contest, realizzato in collaborazione con enti e associazioni, è stato selezionato tra i più meritevoli e riceveremo un buono per l’acquisto di libri dal valore di 1500 euro che accrescerà la biblioteca scolastica.
La cosa bella di questa iniziativa è che tutti noi possiamo farne parte attivamente. “Da ogni libro donato alle scuole nasce un piccolo lettore, per ogni piccolo lettore nasce un uomo completo”. Classe III Caprarica
Contest «ambulanti di letture»
DIRIGENTE SCOLASTICO: Piera Ligori DOCENTI: Andrea Iurlaro Michela Villani REDAZIONE: Classi: III Martignano III Caprarica di Lecce EDICOLA AMICA: Carlo Montinaro, Caprarica di Lecce .
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Liceo Scientifico
G. STAMPACCHIA
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Tricase
PUGLIA «LA PIÙ BELLA DEL MONDO» MA CON TANTI PROBLEMI AMBIENTALI
TURISMO LA RISORSA FERTILE DEL SALENTO
L’inquinamento nei siti turistici
Vacanza relax tra mare e sole
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a Puglia per la seconda volta consecutiva è stata decretata dal New York Times la regione più bella del mondo per storia, tradizioni, cultura culinaria e accoglienza dei suoi abitanti. La situazione ambientale però, che caratterizza il “Tacco d’Italia”, è critica. Se da una parte, possiamo riscontrare la presenza di numerose riserve naturali, dall’altra, nelle città, nelle aree rurali e addirittura nelle suggestive marine forte è l’inquinamento, con grave rischio della salute di tutti. I numeri: in ogni metro cubo di acqua, sono contenute nanoparticelle di plastica che si possono notare anche ad occhio nudo nelle località di Leuca (in particolare nella zona che sfocia il depuratore), Torre Guaceto (il Canale reale), Apani (il Canale posticeddu) e Palagiano (la foce del fiume Lenne), considerati i posti più inquinati della Puglia. Collegato all’inquinamento marino, è anche quello del suolo. Nella nostra regione, vengono impiegati concimi e diserbanti chimici, che passano per il suolo fino a giungere nelle falde acquifere, che sfociando nel mare incrementano la tossicità delle acque in cui spesso e volentieri ci si va a fare un bagno. Un altro aspetto è l’inquinamento derivante da costruzioni edilizie che non sono a
norma, l’abusivismo selvaggio ha non solo deturpato esteticamente il paesaggio soprattutto costiero, ma al contempo ha reso difficoltosa la gestione del territorio perché aggrava le conseguenze delle calamità naturali. Tutto ciò sembra quasi voler smentire il riconoscimento attribuito dal New York Times e invece no! Saremo tutti più determinati a fare del nostro meglio per evitare di continuare a sbagliare, ma anche a sollecitare le istituzioni a vari livelli a vigilare per prevenire
Ma con tante insidie
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UNA BELLA IMMAGINE Della costa salentina Otranto – Leuca .
ulteriori danni e rischi. Non è raro sentire gli sfoghi di coloro che ostacolano le ordinanze a favore dell’ambiente in nome del lavoro e noi dobbiamo fare muro contro costoro, perché la salute è un bene irrinunciabile
e non possiamo sacrificarla in nome del guadagno. È questo l’impegno di tutti noi: provvedere a trovare soluzioni per far vivere meglio le future generazioni. Classe I B
TRASPORTI L’ALTRA FACCIA DELL’ESTREMO SUD Mare e sole da dieci e lode nel Salento. . K.O nei collegamenti
Trasporti in tilt
La villeggiatura fuori porta dei più fortunati, qui nel Sud, è un vero e proprio paradiso. Tra frenate improvvise per segnali illeggibili e slalom per evitare le buche, non sarete mai stati così in forma. Ma se c’è qualcosa in cui il Salento ha tanto da imparare è l’organizzazione relativa ai sistemi di trasporto su gomma e rotaia. Tra strade sconquassate per canalizzazioni mal fatte, segnaletica assente o obsoleta e rotatorie non illuminate, il labirinto viario del basso Salento è un vero e proprio “sentiero di guerra”. Per non parlare della lunga co-
da sulla statale 275 che, in quanto a incidenti, ha una lunga lista nera. Se poi si utilizzano i mezzi pubblici, il turista resterà deluso. Le linee ferroviarie nel Salento sono un disastro gestite dalle Sud-Est, con carrozze ai limiti della decenza, con i treni che non superano i 60 km/h. Il divario tra Nord e Sud è rappresentato anche da questi aspetti e si riflettono negativamente sui costi di trasporto delle aziende locali rispetto ai concorrenti. Ma, oltre a questo, il mare è meraviglioso. Classe II B
l Salento è una delle mete più ambite dai turisti italiani, ma soprattutto stranieri, che desiderano una vacanza di relax e buon cibo. Questo settore è il pilastro dell’economia salentina, nonostante le principali fonti del nostro sostentamento, gli ospiti spesso ricevono un trattamento a dir poco imbarazzante. Immaginate di essere dei danesi, francesi o inglesi in ufficio durante una splendida giornata primaverile. Il cielo fuori dalla finestra è così terso, l’aria così piacevolmente tiepida e voi così terribilmente costretti a lavorare che l’unica cosa che vi consola è il pensiero della vacanza in Salento, che avete prenotato da mesi per ottenere i prezzi più convenienti. Finalmente giunge il tempo delle agognate ferie: ora vi potete avventurare in una terra di sole, mare e vento! “Avventurare”, non si fa per dire! Le nostre strade dissestate vi regalano le sensazioni di un Safari all’italiana (con caccia al parcheggio libero) e, dopo un dispendio di energie, una cena tradizionale salentina nella migliore trattoria per turisti della zona sarà più che meritata. All’uscita dal ristorante noterete con sorpresa un bigliettino di benvenuto sul cruscotto dell’auto per non aver pagato il ticket del parcheggio e concluderete la vostra giornata carica di emozioni nell’alloggio più bello. Vi godrete il mare, il diamante della nostra terra; ma l’anno prossimo, prima di tornare da noi, ci penserete due volte! Classe II B
Le nostre strade dissestate regalano le sensazioni di un Safari
UN TERRITORIO DI PARCHI, RISERVE NATURALI, BORGHI ANTICHI, LOCALITÀ COSTIERE TRA SABBIA E SCOGLIERA
Puglia e cultura: un binomio molto declinabile
DIRIGENTE SCOLASTICO: Mauro Polimeno
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DOCENTE: Eufemia Ecclesia Lucia Valli
uando si parla di cultura il rimando a quella letteraria è immediato. In Puglia ciò non è bastevole perché in questo territorio e nel Salento in particolare cultura si sposa con eventi, palazzi, strade, monumenti e paesaggio in generale. Ulivi secolari, muretti a secco, dirupi sul mare e distese di sabbia sono la carta di identità di un territorio economicamente scarsamente utilizzato. Gli spettacoli la fanno da padrone lungo tutta la stagione estiva e uno su tutti “La Notte della Taranta”, incontro musicale nato come festival locale, che ogni anno si rinnova coin-
volgendo artisti di fama mondiale. Molti i parchi e le riserve naturali molto apprezzati e visitati, ricordiamo il boschetto delle Vallonee a Tricase in provincia di Lecce che è un unicum nel suo genere. Per non parlare delle magnifiche località balneari. In questo contesto non si può fare a meno di parlare di “trulli” e delle “pajare” diffuse nelle campagne. Numerosi i borghi, in stile barocco contraddistinti da tipiche strade con la pavimentazione in “chianche”, lastre in pietra calcarea. Tanta ricchezza però non può e non deve rimanere male utilizzata. L’unicità di questi luoghi deve di-
ventare motore trainante dell’economia locale per risolvere il preoccupante problema della disoccupazione giovanile. Sempre più crescente è il numero di ragazzi neodiplomati, o peggio ancora neolaureati, che abbandonano il Meridione incapace di creare sinergia tra i diversi settori commerciali (industria, turismo, agricoltura), in cerca di una possibilità di carriera più soddisfacente al proprio percorso di studi. Ognuno valorizzi quello che ha. Noi siamo ricchi e non lo sappiamo. Avanti tutti con la cultura che ci può dare da mangiare. Classe I B
REDAZIONE: Classi: I B - II B
EDICOLA AMICA: D’Aversa, piazza Cappuccini .
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Istituto Istruzione Secondaria Superiore
G. SALVEMINI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Alessano
FABIO GENOVESI RACCONTA IL SUO AMORE PER LA SCRITTURA
IL FUTURO DEI GIOVANI PARTE DA QUI
Il famoso autore di libri
La meccatronica in crescita
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ell’ambito della manifestazione culturale “Dialoghi D’autore” organizzata da questo Istituto con la collaborazione della professoressa Valeria Bisanti abbiamo intervistato in un incontro condotto dagli stessi studenti il noto scrittore toscano Fabio Genovesi, premio strega 2020, che espone il suo rapporto con la scrittura e come è cambiato nel tempo. Cosa significa scrivere oggi e cosa significava agli inizi?“Agli inizi era un modo per passare il tempo, era una mia passione avevo bisogno di farlo perché mi faceva sentire bene ed è una sensazione unica provare a far qualcosa e sentire che ti riesce. Una vera e propria brama perché avevo voglia di raccontare quello che mi succedeva dentro. Quando ero a scuola, studiavo un pò meno per poter scrivere mentre quando son diventato più grande, avendo un lavoro, la mattina svolgevo il mio mestiere e di sera scrivevo, anche fino a tarda notte. Poi successe che scrivere sia diventato un lavoro dalla mattina appena sveglio per tutta la giornata. E appunto è cambiato tantissimo, perché adesso ho delle persone che aspettano i miei libri, ho soddisfazioni, acclamazioni, ho un lavoro, con la passione rimasta la stessa”.Quali autori l’hanno formata maggiormente e come è arrivato a loro?“Gli autori che
ho amato di più li ho trovati in modo casuale, cioè leggendo e variando da genere a genere. I miei autori più amati sono sicuramente Mark Twain in primis, lo trovo geniale perché sapeva dire cose profondissime ma con ironia che è la cosa che adoro maggiormente. L’altro mio idolo è Gabriel Garcia Marques, che riusciva a raccontare storie visionarie ma poi tremendamente reali, cioè a raccontare la fantasia e trasformarla in realtà. Mi sono innamorato di loro due ma porto an-
Possibilità di lavoro
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LO SCRITTORE Fabio Genovesi in un incontro culturale a scuola che nel cuore John Fante, perché mi ci rivedevo in quanto anche lui ha iniziato a scrivere da un paesino piccolo come il mio. Sai una cosa? secondo me troppe persone leggono e scrivono esattamente nello stile che
leggono. Che brutto modo è questo, quando, invece, per trasmettere qualcosa bisogna solo interpretare ciò che si legge e farlo proprio?” Alessio Ianni Giorgia Manzolelli
LE FOIBE LA PARTE CUPA DELLA NOSTRA NAZIONE Un errore storico che non va dimenticato . e trasmesso ai giovani
UN MOMENTO dell’incontro
Gli studenti hanno avuto la possibilità di ospitare Alessandro Altin, storico ed esule del Friuli di seconda generazione, nonchè il preside Mario Portaccio dell’Istituto “Calasso” di Lecce. Hanno raccontato testimonianze della triste storia delle foibe, nell’ambito della giornata del “ricordo” organizzata dalla docente Loredana Caroppo. Una tragedia che ancora oggi fa fatica a farsi spazio sui libri di scuola e nel dibattito pubblico, ma che in realtà è una delle più tristi pagine storiche che si sono registrate in Jugoslavia al confine con l’Italia
per la rivendicazione dell’Istria e la Dalmazia. Le foibe vennero utilizzateper sopprimere migliaia di italiani, ma anche slavi, colpevoli di opporsi al comunismo slavosostenuto da Tito. La lotta seminò numerose vittime. I perseguitati vennero condotti nei pressi delle foibe e legati tra di loro. Sparando il primo, trascinavano tutto il gruppo nella foiba. La violenza in genere è purtroppo ancora presente nella quotidianità e quando impareremo a trovare che essa non è mai una soluzione? Chiara Zippo
a meccatronica è l’unione della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione per semplificare o eventualmente, sostituire il lavoro umano. Da qualche anno, nel nostro Istituto si svolgono dei corsi, formando gli studenti per il raggiungimento del diploma di perito meccanico. Il settore della meccatronica è uno dei più importanti perché possiede ampie possibilità lavorative: ci si può formare come semplice operatore meccanico, disegnatore di pezzi meccanici per motori e macchine industriali. Per i più studiosi che intendono raggiungere grandi obiettivi, frequentando una qualsiasi università che dispone di un indirizzo meccatronica, ci si può laureare con il titolo di ingegnere meccanico. In Italia sono molto richiesti e purtroppo ci sono pochi istituti superiori e università che dispongono dell’indirizzo adeguato al settore. Ne deriva che i ragazzi diplomati e laureati sono sempre meno di quelli richiesti nelle industrie. In questo settore ciascuno di noi può “giocarsela come vuole!” cioè si ha la possibilità di scegliere il settore da uno più pratico ad un altro. Oggi è sempre più difficile far capire ai giovani l’importanza della formazione tecnica, eppure la scuola punta molto su di essa. Sebbene il territorio in cui viviamo non sia a vocazione prettamente industriale, gli sbocchi lavorativi per questo settore esisteranno sempre di più. Valerio Forte
Dopo la maturità si può conseguire il titolo di ingegnere meccanico
CYBER SECURITY FATTORE DA NON TRASCURARE PER PROTEGGERE LE AZIENDE DI MERCATO. NUOVE STRATEGIE
Minacce informatiche assillano la nostra esistenza
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sistemi di sicurezza informatica sono studiati per tutelare informazioni su siti e applicazioni Web contro gli hacker che tentano di impedire, ritardare o reindirizzare il flusso dei dati. La pratica per creare disservizi è denominata DDoS. La maggior parte dei bersagli degli attacchi è composta da grandi aziende, banche, oppure istituzioni governative o finanziare. I motivi per cui alcuni servizi web vengono presi di mira sono vari: ricatto, attivismo, concorrenza sleale. Fatto sta che gli attacchi DDoS sono quasi esclusivamente un problema delle grandi compagnie che pre-
stano servizi o vendono prodotti online. Queste aziende hanno diversi modi per proteggersi, tra cui i principali sono il Firewall, ossia un rilevamento delle intrusioni, i sistemi IDS, che rilevano le connessioni anomale e avvisano il team di cyber sicurezza. Esiste inoltre la ridondanza: la maggior parte delle grandi aziende impiega una quantità sovrastimata di risorse hardware e di larghezza di banda, in modo da poter gestire i picchi di traffico e limitare i danni in caso di attacco. Queste funzionalità sono molto utili, ma non risolvono del tutto il problema. Di con-
seguenza, l’unico modo per evitare questi attacchi sarebbe impedire la diffusione dei malware che creano le botnet. Da un punto di vista tassonomico si possono distinguere tre tipologie:attacchi volumetrici, che cercano di stivare la banda della vittima,attacchi di protocollo, che consumano le risorse del server eattacchi a livello applicativo, ad esempio saturando di richieste un server web. Spesso i tre tipi sono mescolati. Come vedete nel mondo virtuale esistono vere e proprie strategie di assalto e di controllo, come nella vita reale. Cristiano Martella
DIRIGENTE SCOLASTICO: Chiara F. Vantaggiato DOCENTE: Lorenzo Di Domenicantonio REDAZIONE: II A Liceo Scienze Applicate V C (sia) Indirizzo Economico Turistico II D Indirizzo tecnologico EDICOLA AMICA: Tabacchi Ciardo, piazza don Tonino Bello .
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LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Venerdì 5 giugno 2020
Istituto Comprensivo di Diso
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Marittima
SALENTO TERRA CON MARE LIMPIDO DA DIECI E LODE, MA ZERO NEI TRASPORTI PUBBLICI
STRUTTURE RICREATIVE PUBBLICHE SPESSO ASSENTI O INEFFICIENTI
Luci e ombre Un’estate da rebus con il covid -19
Un grido d’allarme
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are limpido e cristallino, masserie contadine, grotte preistoriche, torri costiere, antiche tradizioni, sapori tipici. Questo è il Salento, meta ogni anno di numerosi turisti, attratti da un indiscutibile patrimonio di cultura e tradizioni che invadono non solo le zone rivierasche, ma anche le località dell’entroterra della penisola salentina. Alla vigilia della nuova stagione turistica, una domanda sorge spontanea: ma è tutto rose e fiori? I turisti spesso danno testimonianza di inefficienze e disservizi. Trasporti poco funzionali: una ferrovia, le
Sud Est, i cui treni viaggiano a circa 50 chilometri orari, strade dissestate, segnaletica obsoleta o carente, percorsi labirintici, collegamenti spesso difficoltosi. L’offerta non sempre soddisfa la domanda. Ai turisti spesso capita di imbattersi in operatori improvvisati, tour operatorclandestini, B&B abusivi. Sono queste alcune delle criticità che bisogna superare per evitare che possano diventare una minaccia per il turismo salentino. Proprio adesso, quando manca poco alla nuova stagione turistica, l’estremo Sud chiama all’impegno istituzionale e collettivo. Perché quelle ombre diventino luci e il soggiorno nel
SCUOLE CHIUSE MA LA DIDATTICA NON SI FERMA
La scuola al tempo del coronavirus tra giorni difficili
N
on possiamo nasconderlo: la prima reazione alla notizia della chiusura delle scuole per il Covid19, è stata di gioia. Ma le difficoltà per ospedali, personale sanitario, all’inasprirsi delle misure di contenimento del contagio, abbiamo capito che la chiusura delle scuole non avrebbe significato di certo vacanza. Pian piano cresceva la paura: per noi stessi, i nostri cari e per l’Italia intera. Alla paura si univa un senso di smarrimento. Eppure abbiamo da sempre rivendicato la fortuna di non essere nati in un periodo storico caratterizzato da guerre o epidemie, ora si distruggono le abitudini. Con la chiusura delle scuole avevamo più tempo per incontrare amici, praticare sport, andare in giro in bici, sottostare a regole rigide che ci imponevano di stare a casa. Data la nostra età non potevamo abbracciarci, prenderci per mano, camminare o parlare a distanze ravvicinate. In questo clima di smarrimento arriva proprio la scuola, arrivano i nostri insegnanti, entrano nelle nostre case, nelle nostre camerette tramite il PC o il cellulare, portano avanti la didattica a distanza. Sembra quasi ritornare alla normalità: lezioni, compiti, compagni di classe e insegnanti che danno coraggio e richiamano ad un maggior senso di responsabilità. “Andrà tutto bene” dicono gli adulti, imparate ad apprezzare quello che avete! Ed è stato proprio così: quella routine, la quotidianità, che tante volte ci procurava noia, è stato ciò che ci è mancato di più. Giorni difficili per noi e per l’Italia tutta. Il nostro pensiero va ai veri eroi, a chi è stato in prima linea: il personale sanitario, a cui non ci stancheremo mai di dire “Grazie”. Classe II C Marittima
Salento possa essere a una vacanza da 10 e lode. Speriamo che vada tutto bene dopo l’emergenza da coronavirus che abbiamo subìto. Classe II C Marittima
LA MINACCIA XYLELLA
L’oro della nostra terra in un paesaggio che cambia Forse voleva stupirci la natura quando ha creato gli ulivi. Opera maestosa, dalle forme più strane, fuori da ogni logica progettuale. Siamo abituati a vederli così: fanno capolino nella terra rossa, tra muretti a secco, dolmen e pajare. Sembrano dei giganti buoni. Chissà se potessero parlare. Racconterebbero fatiche e ingiustizie, amori e speranze. L’Unesco li ha riconosciuti “patrimonio dell’umanità”. Ancor prima lo dicono i Greci, che sarebbero stati i primi a introdurre questa pianta nel Salento, un albero sacro alla dea Atena e lo dice la Bibbia, nella quale l’ulivo è la pianta della pace. In questa terra l’ulivo è simbolo, identità, risorsa: migliaia di ettari coltivati che da secoli danno olio, “l’oro verde”. Ma tutto questo rischia di non esserci più. Il paesaggio cambia: le folte chiome verdeggianti lasciano il posto a intere campagne deserte e arse dal sole, disseminate da radici e tronchi tagliati a raso, alberi eradicati, come a voler ricordare l'enorme catastrofe ambientale ed economica di cui sono vittima. Colpa di un batterio, la “Xylella fastidiosa”, che provoca il disseccamento. Su questa epidemia per la possibile cura, strumenti di intervento, ci si interroga, si progetta. Lo fanno i tecnici. Un dato è certo: occorre recuperare il paesaggio, non solo nella sua natura, ma anche nella specificità culturale ridando un senso ed una visione di futuro agli abitanti di una terra che negli ulivi ha la sua identità. Classe II C Marittima
COSTA SALENTINA con una veduta panoramica dal mare .
ome si trascorre il tempo libero? Spesso si sente dire che social network, telefonini, videogiochi, televisione stanno sostituendo le attività di svago, come sport, giochi di società, musica, passeggiate con gli amici. E’ vero. Ma spesso capita che le strutture ricreative versino in abbandono, oppure gli spazi verdi siano lasciati all’incuria del tempo e dell’uomo. È il caso del Centro sportivo Polivalente del nostro Comune dove ci ritrovavamo dopo la scuola per praticare sport, divertirci e stare insieme. Colpa una violenta tromba d’aria che in un baleno ha travolto tutto sradicando alberi, distruggendo palestra di pallavolo, campo di calcio, beach –volley e pista di pattinaggio. Una calamità naturale. Ma di tempo ne è passato e nulla è cambiato. Nessuno si occupa più
UNA STRUTTURA in stato di abbandono di quella struttura in completo degrado. È auspicabile che si intervenga, perché quel bene torni a noi ragazzi e comunità tutta. Classe II C Marittima
INFORMARE TUTTI PER CRESCERE IN SICUREZZA
La Protezione civile sale in cattedra
“L
a Protezione civile siamo noi”. È quanto abbiamo appreso nell’incontro con il gruppo della Protezione civile di Marittima, organizzato e svolto nel nostro Istituto. Il coordinatore dei volontari Oscar Coluccia ha illustrato la missione dell’Associazione e la macchina organizzativa e ha proiettato dei video, relativi ai diversi interventi messi in atto in tutto il territorio. L’aspetto culturale è stato al centro dell’iniziativa. Il compito della Protezione civile è soprattutto un modo di essere e di gestire i rischi e le emergenze. Pertanto deve riguardare in prima persona tutti i cittadini,i quali devono contribuire alla salvaguardia di se stessi e degli altri, adottando il giusto comportamento in caso di emergenza. Ed è proprio quello che abbiamo sperimentato durante l’emergenza Coronavirus: gli “Angeli custodi”, così vengono denominati, non si
sono fermati, hanno combattuto in prima linea, offrendo un valido supporto alle strutture sanitarie e un prezioso sostegno ai cittadini in difficoltà. Classe II C Marittima
VOLONTARI Protezione civile
DIRIGENTE SCOLASTICO: Mauro Vitale Polimeno DOCENTI: Giusy Panico REDAZIONE: Classe II C Marittima
EDICOLA AMICA: Sergio Boccadamo, via Cellini, 12 .
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Liceo Artistico
NINO DELLA NOTTE
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Poggiardo
CONSIDERAZIONI ATTUALI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
ARTE E COSTITUZIONE DIRITTI ARTISTICI
Aforismi di una classe dispersa
Danza di Matisse Elisir dell’umanità sui Continenti
La scuola ad una prova virale
N
on riesco a pensare. Avrei bisogno di uscire, camminare, respirare i colori attorno per cogliere i dettagli che accendono un barlume di ragione nella mia testa. Il dovere, studiare, è diventato un piacere, un briciolo di speranza per il futuro. Inerme, instabile, in una gabbia d'oro che mi opprime al sicuro di un tetto che dovrebbe essere casa. Un periodo difficile è questo: la vita è cambiata e nessuno sa come muoversi. La preoccupazione maggiore per noi studenti è la maturità: "Come si svolgerà?", "Quando la faremo, se la faremo?". Girano tante voci, c’è molta incertezza. È un caos in cui tutti viviamo e di cui nessuno ha colpa. L'unica cosa che possiamo fare è rimanere in casa, sperando che tutto torni alla normalità. Apprezzo molto i tentativi in atto per rassicurarci, tenerci informati, per permettere a noi alunni di non spegnere del tutto il cervello, di riunirci tutti insieme, per poterci dare le spiegazioni come prima, per aiutarci con ogni nostro dubbio: è davvero sorprendente come la scuola possa unire così tanto delle persone. La tecnologia ci aiuta nella nostra vita da studenti, da insegnanti, ma c’è sempre qualche piccolo inciampo: la connessione che a volte è cosi scarsa, che non ci aiuta a sentire forte e chiaro tutta la classe digitale, che ci mette i bastoni fra le ruote! Mai avremmo pensato che potesse accadere qualcosa del genere, ma è successo davvero. Ogni paese, ogni strada, ogni bar, ogni luogo prima affollato ora è tutto vuoto. Stiamo lottando contro un mostro, così piccolo e invisibile all'occhio umano, ma tanto grande per la salute di ogni persona. Almeno la natura ne ha tratto un po’ di beneficio: l'inquinamento è diminuito, si respira aria pulita. Vorrei però che tornassimo a riabbracciarci, a parlare faccia a faccia con le persone, a condividere un caffè, una passeggiata, una visita ai parenti. Ma noi ce la faremo! “ANDRÀ TUTTO BENE” Erika Benegiamo
IL LICEO Nino Della Notte chiuso
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“L
a Danza” (1909) di Henri Matisse è immortale per il messaggio sempre attuale. Figure e sfondo, come scrive il pittore, hanno “lo stesso valore e il quadro diventa la combinazione di superfici variamente colorate”, in cui il girotondo delle figure è una danza che lega cielo e terra: la realtà percepita come la si sente e non come la si vede. Un capovolgimento dell’arte contemporanea. Guida dei Fauves francesi (le “belve” per la violenza del colore e la marcata espressività dei tratti), Matisse, ispirandosi alle figure dei vasi greci e delle stoffe egizie, dà vita a un moto energetico eterno, comunicando gioia di vivere attraverso colori caldi e tratti morbidi e ondeggianti: una visione positiva e ottimistica dell’esistenza. Il quadro rappresenta la quintessenza dell’umanità, la quinta cifra delle qualità del
GIOCO O VERITÀ?
genere umano sui cinque continenti, in una danza di solidarietà in cui braccia e gambe disegnano un cerchio in cui l’armonia è pace. Matisse ci parla di un’umanità senza drammi, pacificata con se stessa e con l’ambiente che la ospita. Il significato e il valore dell’uguaglianza degli uomini è espressa con grande effetto visivo per l’assenza di barriere, di pregiudizi (semplici corpi raffigurati nella loro nuda naturalità): i colori piatti, senza sfumature, ma vivaci, accentuano il senso di eternità della scena; non esiste più un luogo e un tempo specifico. Matisse ci parla di un’umanità e di un mondo che supera il dramma della modernità, in una sorta di Eden «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali», art. 3 della Costituzione Italiana. Marta Sergi
LA “DANZA” opera pittorica di Henri Matisse
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IL MOSTRO TECNOLOGICO CHE SPAVENTA
Una sfida moderna Il “Gaming” e l’apprendimento che imita l’uomo
I
GIOCHI ELETTRONICI al computer
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l Gaming, l’impiego di giochi su dispositivi elettronici, è nato nell’America degli anni Cinquanta e si è poi diffuso nel ventennio successivo. Coinvolge individui di ogni età, variando in relazione a tempi e luoghi. Lo sviluppo delle tecnologie ne ha permesso la creazione di generi con meccanismi e tecniche differenti, correlati alle abilità dell’uomo, in modo da stimolare in chi gioca curiosità e creatività. Questo è il vantaggio del gaming per l’uomo:coinvolgere il “gamer” (chi utilizza un videogioco) in un’attività che richiede impegno, competitività e apprendimento, grazie alla costante ricerca di soluzioni per sciogliere i problemi. Lo svantaggio? L’abuso o l’errato utilizzo possono “desensibilizzare”, ridurre le emozioni a reazioni, trasformare le azioni virtuali in atti violenti reali, indurre deficit di attenzione e iperattività favorendo il declino cognitivo dei giocatori. Giulia Galluzzi
L’
I.A. (Intelligenza artificiale) è intorno a noi e sta contribuendo a modificare la nostra vita, se in meglio o in peggio è il dubbio che suscita ansia e paura: le macchine ci sostituiranno? Ci domineranno? Basta fare chiarezza! In fondo ci sono solo due tipi di macchine intelligenti, quelle con corpo (umanoidi, automi) e quelle senza corpo. Queste ultime sono quelle di cui facciamo un uso quotidiano e che non generano paura perché non sembrano umane. Le macchine con corpo, invece, sono quelle che suscitano scetticismo e paura. Ma è una paura infondata, perché esse saranno mai in grado di sostituire l’uomo: possono essere più forti e veloci a elaborare, ma non riescono ad improvvisare, a cambiare idee o programmi, a reinventarsi. Le macchine sono programmate per fare ciò che fanno e non hanno una capacità decisionale, chi ha
questa capacità è l’uomo: quindi di chi dovremmo aver paura? Dell’uomo che la programma o dell’I.A.? Alla fine una macchina intelligente non è altro che un elaboratore elettronico che imita i comportamenti umani. Elisa Nicolardi
DIRIGENTE SCOLASTICO: Paolo Aprile DOCENTI: Irene Giannì Annalisa Pellegrino REDAZIONE: IV A - V A - V B Erika Benegiamo Giorgia Besoni Miriam Ciullo Lucian Dinu Giorgia Donnicola Chiara Galati Giulia Galluzzi Francesca Maggio Davide Mita Elisa Nicolardi Marta Sergi Laura Terrizzi .
UN GRAFICO artificiale
EDICOLA AMICA: Edicola Tabaccheria, di Giuseppe Borgia .
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Liceo Classico Musicale
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
LA MINACCIA DI UN PATOGENO BATTERICO “XYLELLA FASTIDIOSA”
GIUSEPPE PALMIERI
Lecce
L’APPROCCIO SPORTIVO CAMBIA CON L’ETÀ?
Il colore del Salento Lecce e lo sport da verde a marrone E’ il calcio Da tempo si attende una soluzione
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l Salento: “lu sule, lu mare, lu jentu” e l’agricoltura. Quest’ultima fiore all’occhiello del nostro “Tacco d’Italia”. Gli alberi da frutto e i “patriarchi” (n.d.r. gli ulivi secolari) rappresentano le nostre radici, grazie all’assiduo lavoro dei contadini, nonché un prezioso pilastro per l’economia pugliese. Apprezzato a livello internazionale, il nostro olio d’oliva oggi minacciato dalla xylella, malattia degenerativa causata da un batterio che attacca la foglia dell’ulivo e ne infetta ogni parte. Tutti si chiedono: Come è arrivata la “xylella fastidiosa” nel Salento? Probabilmente importata da piante provenienti dall’America centrale, si è diffusa dai primi anni del duemila, infettando oltre due milioni di alberi d’ulivo. Forse perché un po’ sottovalutata, il contagio si è propagato. Qualche tempo fa si credeva che per salvare le piante bisognava abbatterle, ma è stata scoperta una soluzione: il raffreddamento totale dell’arbusto tramite l’azoto. L’unico riscontro positivo è “lo strano caso” dell’ulivo di Monopoli, dichiarato infetto per cinque mesi ma, dopo attente analisi, considerato sano. Possibile è la presenza di un secondo batterio che infetta gli agrumi, il prugno, il ciliegio e il mandorlo. A minacciare i nostri ulivi millenari è ora la Tap, il gasdotto in costruzione nella provincia di Lecce nel territorio di Melendugno. Ne risente anche l’economia meridionale: la Puglia, da sempre produttrice di olio, riscontra un forte calo nella produzione di quest’ultimo. “I coltivatori che non riescono ad eradicare gli alberi malati accelerano la morte non solo dei propri alberi, ma anche degli alberi dei vicini e delle piante autoctone sensibili a xylella” - afferma l’esperto mondiale del patogeno batterico Alexander Purcell, professore emerito all’Università di Berkeley. Ora tutti chiedono maggior consapevolezza e trasparenza sulle decisioni da parte del governo.
GLI ALBERI di ulivo secolari ridotti a scheletri
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Più frequentato
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ualche tempo fa è stata effettuata un’indagine nella città di Lecce, grazie alla quale ora si conoscono gli sport più praticati dalla popolazione locale. E’ noto che l’attività fisica è parte integrante delle giornate di tutti, grandi e piccini. È un ingrediente essenziale che mantiene l’organismo degli adolescenti allenato, ottimizzando anche il proprio stato di salute ed è fondamentale per lo sviluppo morale ed educativo dei giovani di oggi. Per i più grandi, è un modo per distrarsi dalla solita routine e coltivare le proprie passioni divertendosi. Dalla ricerca condotta è emerso che lo sport più praticato nella nostra città è il gioco del calcio, uno sport di squadra praticato dai bambini sin dalla più tenera età. Con il passare degli anni alcuni si approcciano ad altre attività sportive come il basket, il nuoto, il
TERRITORIO PUGLIESE
K.O. nei trasporti con mezzi obsoleti
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LE LITTORINE delle Ferrovie del Sud Est .
a Puglia, una delle più ambite mete turistiche, svela i suoi nei nell’ambito dei trasporti, troppo spesso obsoleti e poco curati. La bellezza del paesaggio, mare cristallino, clima mite, proposte culinarie e varie manifestazioni folcloristiche, come la “Notte della Taranta”, non ci salvano dalla carenza di trasporti arretrati, di strade simili a sentieri di guerra, piste ciclabili intermittenti, linee pubbliche indecorose e spesso in ritardo sugli orari, segnaletica poco funzionale, poco chiara, inesistente ed obsoleta. Chi è obbligato ad utilizzare bus e treni i disagi sono all’ordine del giorno. A lamentarsi dei trasporti però non sono solo gli studenti, ma anche coloro che visitano il Salento per trascorrere le vacanze. Eppure è una terra che incanta gli amanti di natura, cultura e arte barocca. Richiamiamo l’attenzione delle istituzioni a colmare queste carenze, facendo decollare i trasporti.
tennis, la pallavolo e l’atletica, altri preferiscono tenersi in forma frequentando le palestre. Le bambine invece da quattro agli otto anni prediligono sport come la danza e il nuoto, crescendo alcune si appassionano agli sport di squadra, il più praticato è senza dubbio la pallavolo e altre scoprono nuovi interessanti settori come il pattinaggio artistico, l’equitazione e il nuoto sincronizzato. Molti adolescenti poi smettono di fare sport perché diventa inconciliabile con gli impegni scolastici. Moltissime persone che hanno praticato attività sportive da giovani, per poi smettere, si riavvicinano in una seconda fase della propria vita, intorno ai quaranta anni, nuovamente all’attività fisica scoprendo che lo sport è in grado di farli ringiovanire, rendendoli energici come se avessero vent’anni.
UNA NOTTE FANTASTICA IN PIENA ESTATE
Salento: terra di tradizioni
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i risonanza ormai internazionale è un importante evento, che si svolge in forma itinerante in varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d’Otranto e culminando nel concertone di Melpignano, un paese della Grecia Salentina: “E’ la notte della Taranta”. Un momento di socializzazione tra i vari paesi e di valorizzazione delle antiche tradizioni salentine. Tra esibizioni musicali, balli popolari, come la pizzica e stand gastronomici con deliziosi assaggini di cucina tipica, questo evento vede protagonisti numerosi artisti contemporanei e non, accontentando i gusti di ogni fascia d’età. Sul grande prato antistante il convento degli agostiniani di Melpignano, gli artisti si esibiscono riadattando i loro pezzi per l’occasione. Padri fondatori sono stati nel 1998 Sergio Blasi, Maurizio Agamennone, Gianfranco Salvatore.
Tra gli ospiti più importanti che vi hanno partecipato ricordiamo: Lucio Dalla, Franco Battiato, Gianna Nannini, Sud Sound System, Morgan, LP, Alessandra Amoroso, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Elisa. Tutto questo è cultura.
I SIMBOLI del Salento
DIRIGENTE SCOLASTICO: Loredana Di Cuonzo DOCENTI: Laura Landolfo REDAZIONE: Classi IV C - IV M
EDICOLA AMICA: Porta Napoli
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Scuola Primaria
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
DON LORENZO MILANI
Stornara
A SCUOLA AVVIATO IL PROGETTO “BIBLIOTECHINA DI CLASSE”
CHIESE PARROCCHIALE LAVORI DI RESTAURO
I libri sono le ali della fantasia Leggere è come un viaggio a colori
Tutti a messa nel centro polifunzionale
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eggere è bello perché ti fa volare con la fantasia e immergerti in tante storie diverse. Ogni libro è un viaggio pieno di colori, il cui unico bagaglio da portarsi è l’immaginazione. Un libro facilita ad aprirti la mente, arricchire il proprio vocabolario, migliorare la capacità di concentrazione, ridurre lo stress e il livello di attenzione, aiuta ad esprimersi meglio e ad esercitare la memoria. Per stimolare la lettura, le nostri classi hanno avviato una “Bibliotechina di Classe” , sin dalla seconda, tramite cui ci scambiamo libri, raccontando e commentando il libro letto con la consegna di una scheda analitica. Abbiamo adottato un quaderno apposito per la lettura dove annotiamo tutto ciò che riguarda i libri letti. Vengono nominati dalla maestra dei bibliotecari per la registrazione del libro preso in prestito ogni due settimane. Prima di effettuare lo scambio dei libri cantiamo insieme la canzone dello Zecchino d’oro: “Il topo con gli occhiali”, il cui ritornello ci conquista ogni volta: “ I libri sono ali che aiutano a volare, i libri sono vele che fanno navigare, i libri sono inviti a straordinari viaggi; con mille personaggi l’incontro sempre c’è”. Dopo la canzone seguono dieci minuti di lettura silenziosa. Quest’anno, inoltre, ci siamo recati alla biblioteca comunale in occasione delle giornate Libriamoci e con le maestre abbiamo fatto un momento di lettura condivisa sul tema dell’ambiente. Ogni settimana dedichiamo un’ora all’ascolto della lettura di un capitolo dei Promessi Sposi da parte della maestra. E’ molto piacevole e divertente. Ogni giovedì leggiamo con attesa “La Gazzetta del Mezzogiorno”, il giornale non lo conoscevamo, è per questo ci siamo molto appassionati a sfogliarlo in classe. La maggior parte di noi, preferisce leggere libri d’avventura e gialli, ma anche favole che trasmettono un insegnamento di vita per comportarsi bene e saggiamente. Classe V A
IL PROGETTO “Bibliotechina in classe”
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a nostra chiesa parrocchiale del centro ofantino di Stornara è chiusa da più di un anno per dei lavori di ristrutturazione e restauro. Così è stata pensata una soluzione affinché si potesse comunque riunirsi in preghiera. La comunità, per ascoltare la parola di Dio, si reca al centro polifunzionale, alle spalle della scuola primaria del paese. Questa struttura è stata arredata proprio come un luogo di culto, con panche, altare, statue, ambone e tabernacolo. L’ambiente è molto accogliente, ma piccolo, perciò sentiamo la mancanza della nostra chiesa. I lavori sono stati commissionati dai fondi Cei e dalla Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano. I fedeli stanno contribuendo per i vari arredi liturgici. L’importanza di questi lavori risiede nel preservare un monumento simbolo della nostra storia, intitolato a San Rocco, il patrono della
STORIA E TRADIZIONI
Alla scoperta del territorio
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UN DISEGNO del centro ofantino di Stornara .
alla seconda elementare, ci siamo impegnati per conoscere la nostra storia e farla sentire propria anche ai tanti nostri amici provenienti da altre nazioni. Abbiamo realizzato un opuscolo illustrativo sulla storia, le tradizioni e sui prodotti tipici locali. Riscoprendo le tradizioni storiche siamo venuti a conoscenza del carnevale durante il quale gli stornaresi si mascheravano e camuffati con vecchi indumenti giravano per le vie del paese travestiti da suore, preti e “femmene gravete” , si divertivano all’insegna della spontaneità e della semplicità, recitando: “Carnvale e carnevalecchije, damme nu pouche de salsicce”. Un’altra tradizione è quella della fiera di San Rocco e l’acquisto di un maialino da parte della Deputazione Festa Patronale alla Fiera di Santa Lucia ad Ascoli Satriano e venduto prima del mese di agosto per sostenere le spese di organizzazione della festa patronale. Classe V B
nostra cittadina, infatti sul tappeto centrale del pavimento saranno rappresentate delle conchiglie di marmo per far riferimento al santo protettore. Nella chiesa è conservato un quadro gesuitico che rappresenta la Madonna con bambino, testimonianza della presenza degli stessi nel nostro territorio, che sarà valorizzato all’interno della cappella del tabernacolo. Sulla volta dell’abside è stato fatto riemergere l’occhio rappresentante Dio e il cielo, coperti da lavori precedenti ed è stato restaurato un dipinto di San Rocco che si trova sulla parete della navata centrale. In questo periodo abbiamo osservato e chiesto informazioni sull’andamento dei lavori. Il nostro vescovo Mons. Luigi Renna ci ha preannunciato che noi bambini saremo i primi a visitare e ad ammirare la chiesa appena restaurata. Classi V A – V B
LA CHIESA del paese interessata dai lavori di restauro
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IL NOSTRO NUOVO MODO DI FARE SCUOLA
Classe virtuale che passione!
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n questo momento difficile e di distanza, a causa della pandemia causata dal CoronaVirus, grazie alla tecnologia abbiamo sviluppato nuovi metodi di fare scuola tramite video lezioni seguite dalla trasmissione di materiale didattico. Abbiamo fin dall’inizio accolto le proposte delle nostre insegnanti e ci siamo attivati partecipando con pc o smartphone e inviando i compiti assegnati tramite mail, registro elettronico e qualcuno con WhatsApp. Nella classe virtuale abbiamo continuato le attività di scrittura e lettura di un pagina di giornale, analizzando le varie parti che lo compongono e commentandolo insieme. Il progetto “Bibliotechina di Classe” è stato portato avanti tramite l’invio su WhatsApp di audio link presi dal sito Rai scuola, ruotando tra le varie favole di Gianni Rodari, tra cui la più bella è stata quella del: “Giovane gambero” che ci fa capire
come tutto si può imparare se si vuole! Nelle giornate trascorse a casa oltre a guardare un po' di più la tv e giocare con i nostri genitori, abbiamo mantenuto in, questo modo, il contatto con la scuola. Classi V A – V B
DIRIGENTE SCOLASTICO: Anna Rosa Chiauzzi DOCENTI: Maria Lucia Russo, Filomena Angela Maggiore Rosa Bruno, Valeria Fortarezza Gianna Di Spirito, Alba Carelli Rita Ricci REDAZIONE: Classi V A - V B
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STUDIARE nella classe virtuale
EDICOLA AMICA: Francesca Iagulli, Piazza della Repubblica .
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Venerdì 5 giugno 2020
Istituto dei Monti Dauni
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
CON IL PIANO REGIONALE DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
ISTITUTO COMPRENSIVO
Bovino, Castelluccio, Panni
SCUOLA E MEMORIA INCONTRO CON L’AUTORE
Ecco il comprensivo La storia di un ebreo dei Monti Dauni
di provincia
Una scuola aperta al territorio
L’
Istituto, con sede amministrativa a Bovino, comprende la scuola dell’Infanzia, primaria, secondaria di I grado a Bovino, Panni e Castelluccio dei Sauri, la secondaria di II grado nei comuni di Accadia (Liceo scientifico), Bovino (Liceo scientifico e IPSIA), Deliceto (Istituto professionale) e Troia (Istituto tecnico). L’istituto è nato nell’ambito della Strategia Nazionale Area Interna Monti Dauni che punta allo sviluppo del territorio e prevede interventi per le strutture scolastiche e per la formazione dei docenti. La scuola si inserisce nel contesto dei Monti Dauni meridionali, un’area con diverse criticità, ma anche con numerose risorse quali la forte identità culturale, il patrimonio storico-artistico con borghi storici, chiese e musei, il patrimonio naturalistico incontaminato. Con un numero complessivo di 709 alunni per l’anno in corso, l’Istituto è l’agenzia educativa di riferimento e mira a valorizzare la comune identità dei Monti Dauni, favorendo nello stesso tempo la realizzazione personale e professionale degli alunni. La scuola è aperta al territorio e collabora con Enti e associazioni locali. All’inizio dell’anno scolastico è stato elaborato il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, il progetto finalizzato al potenziamento delle competenze degli alunni, nel rispetto dei tempi e stili di apprendimento. Esso si fonda su tre scelte strategiche: Continuità e Orientamento, progetto cittadinanza attiva e globale e Formazione per l’Innovazione i cui obiettivi sono: il successo formativo degli alunni, l’inclusione di quelli con bisogni educativi speciali, l’educazione alla cittadinanza attiva e globale, l’orientamento e l’apertura al territorio con percorsi efficaci di Alternanza scuola-lavoro. Nel prossimo triennio l’area di maggiore innovazione sarà rappresentata dalla formazione dei docenti e dall’ ammodernamento delle attrezzature e degli ambienti di apprendimento.
L’
IL Istituto Omnicomprensivo, lo COMPRENSIVO scorso 13 Febbraio, ha organizzato a Bovino, un incontro sulla dei Monti Shoah, aperto agli studenti della Dauni Secondaria di I e II grado. Un’occasione per Meridionali
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riflettere sulla dolorosa pagina dell’Olocausto. Presenti all’incontro il dirigente scolastico O. Perrina, il sindaco di Bovino, V. Nunno, la dirigente dell’Ufficio scolastico A.T. di Foggia, M.A. Episcopo, lo storico e dirigente tecnico USR, A. d’Itollo, l’ecumenista Don Claudio Manfredi e l’autore del libro I vicini scomodi, Roberto Matatia. Gli interventi sono stati accompagnati da alcuni brani musicali, eseguiti dai Maestri del corso musicale di Bovino. Tutti i relatori hanno messo in luce l’importanza della storia nella formazione delle nuove generazioni e la necessità di distinguere tra storia e memoria storica. La memoria è sempre di
A PANNI CON LE ALI
Tutti in volo con la Fly Line
A
UNA VEDUTA panoramica di Panni .
Panni continuano i lavori per la realizzazione della “Fly Line” più lunga del Sud Italia, che supererebbe per dimensione quella realizzata sulle Dolomiti Lucane. Con i suoi 1868 metri attraverserà il paese dei Monti Dauni, caro al Dio Pan che, come la leggenda narra, amava trascorrere in questi luoghi montani le sue giornate. L’idea è quella di far volare le persone, sospese ad un cavo d’acciaio per 1468 metri, ovvero dal centro storico del paese, fino a valle in località Serra, con 232 metri di pendenza. La fly Line offrirà la possibilità di ammirare un panorama spettacolare dal Tavoliere fino al Golfo di Manfredonia. L’offerta di Panni, si inserisce nell’ambito di una strategia di rilancio e sviluppo del turismo montano, che guarda al futuro e ai benefici economici, con ricadute positive anche sulle attività commerciali del Paese e dei centri limitrofi dell’area subappeninica.
qualcuno e può essere divisiva; la storia guarda al quadro d’insieme, attraverso tutti i punti di vista. Infine è intervenuto R. Matatia, autore del libro I vicini scomodi che narra le vicende di un ebreo di provincia, Nissim Matatia, di sua moglie e dei suoi tre figli negli anni del Fascismo. Una storia ambienta nell’estate del 1938, durante le leggi razziali. L’autore ha parlato del suo libro, nato quasi per caso, dopo aver ricevuto quattro lettere da un vecchio signore di nome Mario, scritte nel lontano 1943 da Camelia Matatia, la sua fidanzatina sedicenne, prima che fosse deportata e uccisa ad Auschwitz. L’autore da lungo tempo è impegnato a raccontare la dolorosa storia della sua famiglia, affinché tutti possano riflettere sugli orrori del passato e soprattutto riconoscere nuove e più recenti forme di discriminazione.
LA LOCANDINA dell’incontro “Scuola e memoria”
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OLTRE LO SPORT DISCIPLINA E COSTANZA
Con il karate batti il bullo
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o scorso febbraio, gli alunni della Primaria e Secondaria di Castelluccio dei Sauri hanno partecipato alla manifestazione “Karate contro il Bullismo”, che si è svolta nella palestra del nostro Istituto. Prima da spettatori e poi da veri karateki hanno provato momenti emozionanti. Il karate è uno sport completo, adatto sia ai bambini che agli adulti, insegna valori fondamentali come rispetto, disciplina, fiducia in se stessi, che aiutano a superare le difficoltà ma anche a formare il carattere. Con il karate si sviluppano le capacità motorie e di autocontrollo. Di fondamentale importanza è nell’età dello sviluppo il combattimento a coppie perché insegna il rispetto per se stessi e per gli altri. E’ stato consigliato agli alunni di iniziare questo sport sin dall’ età di 4 o 5 anni perché stimola l’apparato muscolare ed è molto importante per il raggiungi-
mento dell’equilibrio psicofisico. Per tutti i partecipanti alla manifestazione è stata un’esperienza formativa perché ha contrapposto i valori dello sport alle prevaricazioni del bullismo. Gli alunni IIID, II E Sede di Castelluccio dei Sauri
DIRIGENTE SCOLASTICO: Ottone Perrina DOCENTI: Antonella Brienza, Annamaria Gesualdi Sede di Bovino Daniela Leggieri Sede di Castelluccio dei Sauri Dalmazia Puopolo Sede di Panni REDAZIONE: 1°-I B-II A-II B (Bovino) III C (Panni) III D-II E (Castelluccio dei Sauri) .
UN MOMENTO della manifestazione “Il karate contro il bullismo”
EDICOLA AMICA: Punto e Virgola
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Liceo Classico
G. STAMPACCHIA
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Tricase
IN VIAGGIO SUL TRENO DELLA MEMORIA AD AUSCHWITZ CONTRO LA PAURA
TRE COMUNI SALENTINI CHIEDONO LO STOP
Difendere e ricordare
No all’Ecolio2 che inquina rifiuti liquidi
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on siamo a scuola e non siamo più gli stessi ragazzi, ma da adesso siamo testimoni della cattiveria umana, di una storia che è realmente accaduta e che abbiamo il dovere di difendere e ricordare. Sapevamo che sarebbe stata un’esperienza non facile da affrontare, che ci avrebbe lasciato dei ricordi indelebili nel profondo del nostro io, ma forse, proprio per questa ragione, abbiamo deciso di metterci in cammino contro la paura. Per nove giorni, abbiamo vissuto la storia, visitando i luoghi in cui si è consumato il genocidio ebreo della Seconda guerra mondiale. Da Praga a Terezin, da Berlino a Oranienburg, fino ad arrivare a Cracovia, abbiamo “ascoltato” le urla incessanti dei bambini innocenti, dei disabili, degli omosessuali, dei Rom, che sono stati arrestati, torturati e deportati per un’idea di razza superiore: quella ariana. Le immagini di quei luoghi ancora ci fanno rabbrividire: il silenzio che invadeva le mura dei campi, i graffi sulle pareti delle camere a gas, il gelo dei freddi inverni polacchi e le stanze che custodivano gli oggetti personali di ogni singolo deportato. Camminare sul fango col vento che sferza sulle teste coperte, la fatica del pullman e un viaggio che sembra non terminare mai non esprimeranno e non simboleggeranno mai ab-
bastanza lo sforzo dei deportati che sono arrivati, in un vagone da merci, in quei luoghi di sgomento e di terrore. Eppure abbiamo provato a vivere qualche piccolo disagio per non rendere vana la storia, perché la memoria è l’unica speranza per un futuro “umano” e “consapevole”. Perché tanta crudeltà? Perché tantissime persone hanno deciso di votare un così folle capo politico? Abbiamo appreso al termine di questo viaggio che il fine ultimo è quello di agire
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L’ingresso di un campo di concentramento di Auschwitz
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sempre per il bene comune e per i valori che ci accomunano, di non rimanere indifferenti di fronte a situazioni ingiuste e riprovevoli a cui purtroppo, quotidianamente assistiamo, perché il nemico può sempre ri-
tornare. E, come Primo Levi affermava nella sua poesia “Se questo è un uomo”: “Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore”. Classi IV Classico
INCONTRI CULTURALI AL LICEO CLASSICO DI TRICASE La scrittrice Eva Cantarella incontra i giovani . studenti del triennio
La scrittrice Cantarella con gli studenti
Gli studenti delle classi Terze e Quarte di questo liceo salentino, in collaborazione con “Feltrinelli”, hanno incontrato la scrittrice Eva Cantarella (docente di Diritto romano e greco nell’Università di Milano e visiting professor a New York). L’autrice, intervistata dai ragazzi, ha presentato il suo ultimo libro “Gli inganni di Pandora – L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica” (Feltrinelli, 2020). I liceali hanno riflettuto sul tema dei diritti umani e, in particolare, sul ruolo essenziale e fondante delle donne nella società a parti-
re dai pregiudizi che già gli antichi Greci manifestavano nei loro confronti e, a tal proposito, alcuni ragazzi hanno recitato dei versi giambici irriverenti del lirico Semonide, suscitando l’entusiasmo della stessa autrice. È stato un momento di riflessione e maturazione critica nel percorso formativo, che ha arricchito il bagaglio culturale dei giovani studenti previsto dallo specifico indirizzo di studi e dalle attività promosse dall’Istituto scolastico diretto dal dirigente Mauro Polimeno. Davide Indino Anna De Iaco
resicce - Acquarica, Salve e Morciano di Leuca sono le tre località del basso Salento coinvolte che stanno, in questi mesi, lottando, con fiaccolate ed incontri pubblici, per la chiusura dell’impianto di trattamento di rifiuti liquidi speciali “Ecolio 2”,ubicato nel territorio. I cittadini hanno iniziato da tempo ad avvertire miasmi nauseabondi, che rendevano l’aria irrespirabile, oltre ad un accertato aumento di casi di tumori. I vertici provinciali e regionali hanno subito richiesto i controlli necessari, disponendo un’ispezione dell’Arpa Puglia, che ha redatto un rapporto di notevole criticità. Alle varie conferenze dei servizi, i tre sindaci hanno riportato le preoccupazioni dei cittadini. “Ripongo massima fiducia nella professionalità dell’Arpa. E’ doveroso adottare ogni precauzione per salvaguardare la nostra salute” – afferma Claudio Sergi, commissario prefettizio di Presicce - Acquarica. Il sindaco di Morciano, Lorenzo Ricchiuti chiede chiarezza, “la politica deve sostenere uno sviluppo sostenibile del territorio e per quanto ci riguarda, il coinvolgimento dei cittadini è stato dato il massimo”. “Le Istituzioni non possono esitare di fronte alle emergenze ambientali e la tutela del territorio è l’obiettivo da raggiungere.” – ribadisce Antonio Cavallo, consigliere comunale all’ambiente di Salve. La speranza è che si trovi al più presto una soluzione in favore della salute. Andrea Menotti Musarò Classe IV B
Le istituzioni in favore della battaglia ambientale
BULLISMO AUMENTANO I CASI NELLE SCUOLE. “NECESSARIA UNA DOVUTA RIFLESSIONE SUL FENOMENO”
Prevenirlo prima che sfoci nell’illegalità
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a giornata contro il Bullismo, attuale e pericolosa è una forma di illegalità giovanile, fenomeno che necessita di essere monitorato dal momento che si moltiplicano i casi in ogni contesto, anche in quelli educativi. Riteniamo di poter definire il bullismo un atteggiamento deplorevole nei confronti di chi appare più vulnerabile, un perverso meccanismo antisociale, che risulta spesso radicato negli adolescenti a tal punto, da costituire in loroun senso di identificazione. Gli aggressori sono vittime di una realtà opprimente e di disagio, espres-
sione di difficili relazioni familiari, che ricorrono atale espediente per ottenere uno stato di comune accettazione, come forma di rivalsa personale e sociale .Atteggiamenti bulli,violano peraltro,alcuni principi fondamentali della Costituzione italiana, che assegna allo Stato il compito di promuovere e favorire il pieno sviluppo della persona umana in forza di valori condivisi. Noi giovani, dunque, cittadini della società futura, come possiamo prevenire che tali situazioni si verifichino?La scuola e la famiglia sono le armi per combattere tale fenomeno e se si lavora in sinergia, hanno il potere di risolvere qualsiasi
problema. E’ importante per i giovani riporre fiducia verso adulti responsabili e coerenti, che sappiano gratificare, ma anche punire quando serve. Il deterrenteè la lotta contro la comune indifferenza, che ci porta ad avere timore non delle parole dei malvagi, ma del silenzio degli onesti.Ecco che diventa fondamentale da parte delle Istituzioni scolastiche educare al rispetto delle idee, delle persone e delle diversità perché ognuno di noi è unico e prezioso e come tale deve essere considerato. Cice Francesco Trande Antonio Rita Musio
DIRIGENTE SCOLASTICO: Mauro Polimeno DOCENTI: Carla Chiuri Maria Rosaria Sergi REDAZIONE: Classi: IV A IV B IV C
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EDICOLA AMICA: “Agorà”, di Francesco Chiarello, via S. Agostino Sant’Eufemia
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Ist. Compr. di Poggiardo - Scuola Primaria
E. DE AMICIS
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Spongano
IL NOSTRO PIANETA DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI DEVASTANTI
SPORT E BENESSERE MODA O BISOGNO?
Il coro dei giovani “In gioco il futuro” Greta Thunberg lancia l’allarme
L’attività sportiva è vita per tutti e per la longevità
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egli ultimi anni, le temperature medie del pianeta sono salite di 0,8 gradi centigradi. Le attività dell’uomo legate all’ industria e alla deforestazione hanno contribuito a far crescere in modo consistente l’anidride carbonica presente nell’ atmosfera e hanno così provocato un aumento dell’ effetto serra che ha portato cambiamenti climatici devastanti e un sensibile riscaldamento globale. L’aumento delle temperature si fa sentire di più ai poli dove i ghiacciai si stanno sciogliendo con conseguenze sul livello degli oceani. Tutto questo mette in pericolo gli orsi polari, a rischio di estinzione. I continui cambiamenti climatici porteranno a fenomeni meteorologici sempre più estremi, sia per frequenza sia per intensità. Bisogna aspettarsi cicloni e tempeste tropicali sempre più distruttivi anche alle alte latitudini. Per questo motivo il 20 Agosto 2018 Greta Thunberg, una giovanissima ragazza svedese, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola in segno di protesta, affinchè il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Questa adolescente, dapprima isolata, è diventata pian piano un riferimento per tutti noi ragazzi nella lotta per il clima, perché ci esorta a prendere coscienza dei rischi che ci saranno nel nostro futuro se non ci impegniamo oggi a fare di più per il nostro pianeta. Ma è diventata la nostra beniamina perché ha saputo affrontare con coraggio e determinazione i potenti della Terra, con parole di rimprovero, richiamandoli alle loro responsabilità, a trovare presto le soluzioni per limitare le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Speriamo che i capi di governo si accorgano quanto prima del rischio che sta correndo il pianeta, e intervengano a sua difesa, perchè noi vogliamo una terra vivibile e un futuro sostenibile! Classe V A
Il nostro pianeta si è ammalato! (grafico)
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el nostro Comune diverse associazioni promuovono sport per tutti: ciclismo, tennistavolo, danza, ballo, pallavolo, calcio, corsa, palestra,pilates, nuoto e tiro con l’arco. Possiamo dire che il paese offre sport per tutte le età e per tutti i gusti. Anche i singoli cittadini ne hanno capito l’importanza, tanto che molti svolgono spontaneamente attività fisica. Abbiamo intervistato Leonardo Maggiore, già campione del mondo di ciclismo nel 2007. Lo sport è benessere, com’è praticarlo per lavoro? “Il mio è un privilegio di pochi e comporta enormi sacrifici, ma deve essere vissuto come un piacere”. Pensi che la tua attività sia di stimolo per fare sport e star bene? “Penso di sì, basta non far subentrare l’agonismo sbagliato. Lo sport serve a mantenersi in forma e star bene: non a caso un vecchio detto dice “mens sana in corpore
TROPPA TECNOLOGIA
Potere di un click per informarci
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App, attrazione fatale! (grafico) .
a tecnologia è ovunque intorno a noi, è entrata persino nelle nostre aule. La Lim, ad esempio, è una lavagna interattiva utile per svolgere ricerche in tempo reale. Usiamo la tecnologia per leggere, informarci, per chattare sui social o giocare a Clash royal, Brain out, Fifa 2020. Siamo rapiti da musiche, video, app e, senza rendercene conto, diventiamo dipendenti. Preferiamo rimanere chiusi in camera davanti a uno schermo, piuttosto che creare relazioni, giocare all’aria aperta, praticare uno sporto suonare uno strumento. Molti ragazzi della nostra età hanno uno smartphone o un computer a portata di mano, sono veloci con le dita sulla tastiera, ma lenti col pensiero. Sentiamo parlare di cyberbullismo: giudicare tramite le chat o fare dei video per deridere dei ragazzi è umiliante per chi viene colpito. Non capiamo le conseguenze gravi che stiamo provocando attraverso quella tastiera. Classe V A
sano”. Cosa pensi dell’attività sportiva a Spongano? “E’ un paese di grande tradizione sportiva fin dagli anni ’70 ’80, in particolare col calcio ha raggiunto livelli di eccellenza, ma in diversi ambiti continua e coinvolge tanta gente”. Abbiamo rivolto qualche domanda anche a Salvatore Maggiore, presidente onorario e fondatore della locale società “Tennistavolo”, ci spiega che 35 anni fa,spinto dalla passione fondò un’Associazione che ha dato e dà gratificazioni ancora oggi a molti altri atleti. Anche noi, con l’aiuto della nostra maestra, del Fisiatra, un medico esperto in riabilitazione e del nostro amico “Vito Svitolus”, fra una lezione e l’altra, in classe, ci muoviamo e ci ristoriamo con esercizi utili a mantenere il benessere, perché se il corpo sta bene anche il cervello funziona meglio. Classe V B
le attività sportive nel territorio attraverso un grafico
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CIBO NUTRIMENTO O DELIZIA DI PALATI?
Salute e dieta mediterranea
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rolla la piramide alimentare! Molti si chiedono se sia giusto mangiare alimenti salutari, come frutta, verdura e ortaggi; altri prediligono cibi "spazzatura", confezionati e pubblicizzati ad arte, ricchi di zucchero e più graditi al palato di molti. I primi credono che un’alimentazione varia ed equilibrata voglia dire salute, perché l'organismo ha bisogno di tutti i tipi di nutrimento per funzionare bene. Inoltre una corretta alimentazione fin da piccoli, accompagnata da una corretta attività fisica, fornisce maggior vitalità, energia e concentrazione. I secondi prediligono il cibo “spazzatura”, poi cercano di riparare i danni, seguendo varie “mode” alimentari: dalla dieta vegana alla crudista, ricca solo di frutta e verdura, senza l'uso di fornelli, alla dieta dissociata o iperproteica. In ogni caso i nutrizionisti di tutto il mondo sono con-
cordi nel sostenere, senza ombra di dubbio, la nostra piramide alimentare ovvero la cosiddetta dieta mediterranea insegna a nutrire il nostro corpo con alimenti vari, senza esagerare con dolci e grassi ma privilegiando una dieta equilibrata. Classe V B
Un grafico dei ragazzi
DIRIGENTE SCOLASTICO: Alessandro Stefanelli DOCENTI: Contaldi Mirella Corvaglia Mirella Carluccio Anna Giuseppa REDAZIONE: Classe V A - V B EDICOLA AMICA: “Tuttoscuola” di Fabio Paiano via Pio XII .
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Scuola Secondaria di I Grado
G. BOVIO
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
“INCONTRO CON L’AUTORE” TORNA IL PROGETTO DI LETTURA
Foggia
L’ ORCHESTRA GIOVANILE DELLA “BOVIO”
Lettori non si nasce Musica magica ma si può diventare un’emozione senza tempo
Il piacere di leggere a scuola
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ella scuola media “Bovio” di Foggia, il progetto lettura “Incontro con l’autore” è ormai da diversi anni una delle proposte più apprezzate da alunni e docenti. Il progetto vede coinvolte tutte le classi della scuola con percorsi di lettura diversificati per fasce di età, livelli di comprensione e tematiche, le quali solitamente riguardano i grandi temi dell’attualità e le storie più emozionanti per farne poi oggetto di discussione e analisi. Questa iniziativa inserita nel PTOF, si concretizza attraverso alcune fasi: lettura in classe, dibattiti sulle tematiche, laboratori durante i quali si realizzano cartelloni, video, slides e a finire, momento importante e atteso: l’incontro con l’autore. Gli alunni, attraverso le attività di preparazione: dalle domande da porre all’autore, le osservazioni, le curiosità sulla tecnica di scrittura, di stile ecc., arrivano responsabilizzati e motivati. Gli autori, a loro volta si mettono a disposizione totale per raccontare ai ragazzi, partendo dal libro, il mestiere della scrittura: come nasce un’idea, come si sviluppa e come si trasforma in narrazione, in romanzo; quanto conta l’ispirazione e che cos’è il talento; se si può imparare a scrivere o vi è innata la predisposizione alla scrittura. Il dialogo e lo scambio che si sviluppano in seno al dibattito portano frutti preziosi per i ragazzi, favorendo la possibilità di ampliare conoscenze, costruire storie, scoprire mondi sconosciuti. Quest’anno i libri letti sono stati: per le classi prime “Pepi Mirino e la macchina del buio” di Cristiano Gavina; per le seconde “Una rivoluzione di carta” di Gigliola Alvisi, e per le terze “Il sole tra le dita” di Gabriele Clima. Lettori non si nasce, si diventa. La scuola ha la missione di proporre la lettura non solo come compito scolastico ma come piacere, inculcando una passione che sia capace di mettere radici e fiorire per tutta la vita.
Locandina del progetto lettura
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bbene sì, il frutto del nostro impegno pomeridiano si manifesta nell’orchestra, che consente a tutti noi ragazzi delle seconde e terze dei corsi musicali della scuola Bovio, di esibirci davanti ai nostri parenti e di partecipare a concorsi musicali di ambito provinciale e regionale che spesso ci vedono vittoriosi. Durante la settimana, noi studenti svolgiamo ore individuali pomeridiane di lezione con i docenti di strumento. Lo studio della musica impone tanta passione e impegno, ma con l’orchestra la faccenda di complica, poiché tutte le sezioni dei vari strumenti devono lavorare insieme e coordinarsi. E così, in prossimità del concerto di Natale, per esempio, o prima di un concorso, cominciano le estenuanti e lunghissime prove in aula magna. Innanzitutto occorre organizzare lo spazio,
SPORT & PROGETTI
Valori sociali in palestra
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La palestra della scuola
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a Scuola “Bovio” da anni si caratterizza per le innumerevoli proposte educative-formative curriculari ed extracurriculari, fra le quali molto stimolanti sono le attività di sport praticate anche a livello agonistico. Ogni anno la scuola partecipa ai Campionati Studenteschi di atletica leggera e pallavolo e attua progetti quali: “Imparo a nuotare”, “Scuole aperte allo Sport”, “Pentathlon”, distinti per interessi e per fasce d’età. Tutti coinvolgono attivamente i ragazzi che, grazie alla tenacia e alla professionalità dei docenti di scienze motorie, spesso si classificano con ottimi risultati. Un’opportunità per sperimentare, confrontare, mettere in gioco le abilità sportive, potenziare e valorizzare le eccellenze. Un modo per apprendere i valori sociali come il rispetto delle regole, l’abitudine al sacrificio e alla lealtà intesi come stile di vita sano e non limitati alla competizione.
spostare le sedie, fare posto ai cavalletti ed ai leggii. E poi, tra le note musicali che sfuggono ai giovani musicisti mentre accordano i loro strumenti, si comincia a provare. Quanta fatica tra il caldo, il sudore, i rimproveri dei direttori d’orchestra, e quante risate, quante parole di confidenza sussurrate ai compagni, che ridacchiano, che si esercitano, che tremano per l’emozione. Ma quando il lavoro ricompensa, tutta la fatica è dimenticata e l’emozione vissuta resta un ricordo indelebile, anzi diventa magia, come quando si va in scena. Capelli raccolti, camicie bianche ben stirate, qualche papillon rosso, se il caso lo richiede, e poi….grande silenzio. Si aspetta solo che il direttore batta le bacchette sul leggio e, come per incanto, la magia della musica incanta tutti, emoziona ma soprattutto unisce col suo linguaggio universale.
L’orchestra musicale della Bovio
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PROGETTO “OFFICINA D’ARTE” VOLA IN EUROPA
Dialoghi di pace tra i pennelli
O
fficina d’arte è un progetto che la nostra scuola offre da anni ai suoi studenti. Le docenti del dipartimento di Arte e immagine organizzano attività laboratoriali pomeridiane in cui gli alunni delle seconde e terze si mettono alla prova con tecniche nuove che non riescono ad approfondire in classe. Grande spazio alla creatività e all’uso dei materiali più disparati. Gli elaborati vengono esposti alla fine dell’anno scolastico in una mostra che trasforma la nostra scuola in un magica galleria d’arte, in cui docenti e genitori possono apprezzare i lavori degli alunni e delle alunne. Ma Officina d’arte viaggia anche attraverso i Paesi europei che partecipano al progetto Erasmus. Le scuole aderenti al progetto dipingono una alla volta due tele (su un tema che cambia ogni anno), che
vengono spedite da una scuola all’altra con l’obiettivo di realizzare lavori che rechino il contributo di tutte le scuole partecipanti. Insomma l’arte per dipingere la bellezza del mondo ma anche per insegnare ai giovani a costruire dialoghi di pace tra i paesi.
Alcuni dipinti del progetto Officina d’arte
DIRIGENTE SCOLASTICO: Pasquale Palmisano DOCENTI: Elisa Prencipe Annalisa Ruotolo REDAZIONE: Gli studenti delle classi terze della redazione scolastica EDICOLA AMICA: De Benedettis Attilio v.le di Vittorio, 25 .
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SCUOLA PRIM. E SEC.
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SANDRO PERTINI IL RICORDO DI UNA FIGURA ESEMPLARE
Otranto
LA SHOAH DOPO 75 ANNI VISTA DAI RAGAZZI
A scuola di coscienza Piccoli attori crescono e azione civica tra i banchi
La libertà e la giustizia sociale
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ra le esperienze più importanti di quest’anno scolastico, è da citare l’incontro che noi studenti delle classi terze della scuola secondaria del Comprensivo di Uggiano La Chiesa, abbiamo avuto con il professor Enrico Cuccodoro, ordinario di diritto costituzionale dell’Università del Salento e coordinatore nazionale dell’Osservatorio Istituzionale per la libertà e la giustizia sociale “Sandro e Carla Pertini”. L’iniziativa è stata preceduta da ricerche e approfondimenti sulla figura di Sandro Pertini, il “Presidente degli Italiani”. Con fare semplice e coinvolgente, il relatore Cuccodoro ha riportato una serie di aneddoti ed episodi che testimoniano l’eternità dell’esempio e della forza di Pertini. Parlando del grande Presidente, della sua moralità, della semplicità evidente nel suo stile di vita e nei gesti quotidiani, della sua coscienza civica e del grande amore per la libertà dell’Italia, l’esperto docente ha reso plasticamente viva la figura di Pertini, strenuo sostenitore del binomio tra libertà e giustizia sociale; senza la giustizia sociale, per Pertini, la libertà non è che parola vuota. Abbiamo colto l’emozione con la quale il docente di diritto ha rievocato le circostanze del primo incontro con il Presidente. Della frequentazione successiva, resta traccia nell’attività del professore, ma anche e soprattutto nel suo cuore, come suggerisce il modo in cui trasmette agli studenti, di tutte le età, la passione civile e morale che lo rende non solo esperto di diritto costituzionale, ma anche coscienzioso educatore, proprio come Pertini, che amava rivolgersi soprattutto ai giovani. Tra le tante riflessioni, ci piace ricordare come significativa, la differenza fra il selfie e la foto: l’autoreferenzialità del selfie ha sostituito la coralità della foto. L’invito conclusivo, quindi, è stato quello di recuperare la relazione fra gli uomini per il bene comune.
IL PROFESSORE CUCCODORO con il gruppo studenti in occasione dell’incontro
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li studenti delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria di questo plesso hanno assistito presso l’aula magna della propria scuola ad uno spettacolo in ricordo della Shoah, organizzato da “L’officina delle parole”. La rappresentazione ha segnato l’ultima tappa di un progetto iniziato giorni prima con un laboratorio di teatro, realizzato dalla giornalista Pompea Vergaro e dalla professoressa Annamaria Colomba. Durante lo spettacolo, hanno recitato non solo le organizzatrici, ma anche alcuni allievi della scuola, interpretando poesie e testimonianze di coloro che sono riusciti a sopravvivere all’incubo dell’olocausto. La performance dei ragazzi è stata perfetta, dal momento che hanno recitato con grande espressività, catturando l’attenzione di tutta la platea: bambini e genitori hanno seguito lo spettacolo con
CITTADINANZA DIGITALE
Ballo di studenti contro i bulli
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INIZIATIVA dei “Mabasta” per la costituzione di classi “debullizzate” .
L’uso dei social media è elemento fondamentale dei rapporti fra i cosiddetti nativi digitali. Tali strumenti non sono usati sempre in modo consapevole e possono diventare l’arma con cui i cyberbulli colpiscono le loro vittime: foto, video, messaggi servono per minacciare, intimorire un coetaneo incapace di difendersi. È necessario fare educazione per prevenire e contrastare tutto ciò; in quest’ottica, gli alunni della scuola media di Otranto hanno incontrato una delegazione dei “MaBasta”, un Movimento di studenti del Galilei - Costa di Lecce, nato per dire stop al bullismo. L’idea è quella di creare classi debullizzate, ovvero prive di bulli e contrassegnate con il prestigioso bollino di certificazione! Gli alunni di Otranto sono stati affascinati dalla proposta di ragazzi quasi loro coetanei e lo hanno dimostrato lasciandosi trascinare dalle note coinvolgenti dell’inno da loro ideato.
un trasporto emotivo indescrivibile. Quando la giornalista Pompea Vergaro ha iniziato a recitare la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”, i bambini delle classi quinte si sono aggiunti in coro, lasciando tutti di stucco: i presenti non immaginavano che anche i piccoli la conoscessero! Molto suggestivo è stato il momento in cui i frequentanti hanno acceso dei ceri in onore delle vittime della Shoah; spettatori e teatranti avevano gli occhi lucidi per la commozione. Lo spettacolo si è concluso con il canto “Gam Gam”, durante il quale i bambini hanno formato un lungo treno: il treno della libertà e della speranza! È stata certamente per i giovanissimi un’esperienza importante, perché come disse Primo Levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” affinché non accadano più tali atrocità. Classi V A - B Scuola Primaria
UN POSTER redatto dai ragazzi sulla Shoah
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CORONAVIRUS RIMANERE A CASA È D’OBBLIGO
Scuola virtuale nelle camerette
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nsegnanti e alunni sperimentano la scuola in rete. Dal 5 marzo scorso si sta attuando dalle proprie abitazioni un nuovo modo di fare scuola, a seguito della sospensione di tutte le attività didattiche a causa del coronavirus. La paura del contagio ha sconvolto le abitudini di ognuno di noi ed ha portato alla chiusura anche delle scuole. Ciò non rappresenta una vacanza per gli studenti, che si stanno applicando con i loro insegnanti alla didattica a distanza. Ogni giorno si incontrano sulle piattaforme o tramite applicazioni digitali, dove danno vita a conversazioni, discussioni svolgendo la lezione. Gli studenti avvertono la nostalgia dell’aula e sperano che tutto torni come prima. E’ difficile concludere l’anno tra i banchi di scuola ricevendo la pagella “a distanza”. Tutto dipenderà dal senso civico di ognuno.
Occorre rispettare le restrizioni imposte dal governo per evitare la diffusione del virus. Solo così si riuscirà a sconfiggere quel nemico invisibile che ha sconvolto le vite e potremo riabbracciarci come prima. Classi V A e V B Scuola Primaria
DIRIGENTE SCOLASTICO: Luigi Moscatello DOCENTI: Grazia Stigliano Lorella Negro REDAZIONE: III A - B - C Scuola Sec. di I Gr. V A – V B Scuola Primaria
LEZIONE a distanza
EDICOLA AMICA: Francesco Laggetto, Via Cappuccini .
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I.C. – Scuola secondaria di I Grado
DE SANCTIS - PARISI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Foggia
RICORDIAMO CHI ERAVAMO E UNIAMOCI IN QUESTO DIFFICILE PERIODO
LA PANDEMIA TRA SPERANZE E INCERTEZZE
Distanti, ma uniti contro il Covid
Quel mostro invisibile
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gennaio si iniziò a parlare in Cina di un virus, il COVID-19, meglio noto come il Coronavirus. Il 21 febbraio venne confermato il primo caso italiano a Codogno. Ricordo bene quella data perché io e i miei compagni di classe eravamo appena tornati da un viaggio-premio a Bruxelles dove avevamo visitato il Parlamento europeo nell’ambito di un progetto del nostro Istituto. Prima di partire già si era sparsa la paura di questo virus, ma non immaginavamo quello che sarebbe successo dopo. Il 30 gennaio l'OMS, (Organizzazione Mondiale della Sanità), dichiara l'emergenza globale e l'11 marzo la pandemia. Stiamo combattendo una guerra silenziosa, senza armi e munizioni, ma con guanti e mascherine. È strano. Sapere che tante persone come me, in tutto il mondo vivono la stessa situazione; sono chiuse in case, sopravvivono con la paura che da un momento all’altro un virus potrebbe cambiare la loro vita. Stando a casa io, ho scoperto l’importanza dell’amicizia, quanto un abbraccio e un sorriso possano cambiare una persona e migliorarle anche la giornata. A causa del Covid-19, tutti gli alunni d’Italia stanno svolgendo una DAD (didattica a distanza), con nuove moltissime applicazioni, che ad oggi hanno preso possesso delle nostre giornate tra-
sformandosi nella “nuova” scuola. Nel mio istituto scolastico abbiamo un registro, dove si possono inviare tutti i nostri compiti e possiamo vedere i materiali assegnati ogni giorno, abbiamo imparato ad usare una app, Google Meet, che ci permette ogni giorno, come se stessimo a scuola, di fare lezione. Ci sono aspetti positivi e negativi: quello positivo è che inviando tutti i nostri lavori, i professori riescono a valutare tutti i compiti e a darne una valutazione ampia. L’aspetto
A casa siamo sicuri
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SCUOLE CHIUSE per il Covid-19, solo videolezioni
negativo è che così non si possono prendere tanti appunti, fare lavori di gruppo, verifiche orali e scritte… È stato un duro colpo questo, ci sentiamo tutti tristi ed ogni volta che si fa la videolezione e vedo un sorriso
da parte dei professori o dei miei amici, mi si riempie il cuore ed ho gli occhi lucidi, perché ho scoperto che per me loro sono davvero essenziali. Pipli Chiara Classe III D
COME È CAMBIATA LA VITA DURANTE LA QUARANTENA Ecco i nuovi studenti, dai banchi di.scuola alle videolezioni
GLI STUDENTI raccontano le loro giornate scandite da ritmi diversi a causa del virus
Lo stile di vita può cambiare all’improvviso a causa di un virus, ci siamo ritrovati privati di una parte della nostra vita e della nostra libertà. Dal 5 marzo 2020 “scuole chiuse”, all’inizio una gran bella notizia per gli studenti, poi però la tristezza. Divieto di passeggiare, incontrare amici, giocare all’aria aperta, niente visite ai parenti, niente messa, praticamente chiusi in casa. Più passano i giorni e più penso a come è bello essere liberi. Mi manca la quotidianità, andare a scuola, incontrare i professori e i miei compagni, le chiacchierate, le
partite a pallone dopo aver studiato il pomeriggio. Abbiamo bisogno dei nostri spazi, della nostra vita sociale, non basta un PC, perché bisogna avere il contatto fisico. Sarà difficile recuperare questi giorni, ma con speranza e fiducia ce la faremo a sconfiggere questo “mostro invisibile” e a riappropriarci della nostra “vita”. Immagino il mio ritorno a scuola, poter rivedere i miei compagni, e anche se non potremmo toccarci, incontrare la mia classe e i docenti sarà un’emozione nuova . Gabriele Del Prete Classe I D
Scienziati al lavoro per studiare il vaccino contro il virus
LA SCUOLA “A DISTANZA” VISTA DAI RAGAZZI, IN UN’ INTERVISTA AD UNO STUDENTE DI I MEDIA DELLA DE SANCTIS
Viviamo come in uno strano film di fantascienza
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ono trascorsi circa 3 mesi dalla chiusura ufficiale delle scuole: 5 marzo 2020. Tutti si chiedono come andrà a finire l’economia del Paese, ma qualcuno si interessa di cosa provano i ragazzi e di come stanno affrontando la scuola “a distanza”? Intervista ad uno degli studenti di prima media della De Sanctis. Cosa ne pensi della scuola a distanza? Grazie alla tecnologia abbiamo la possibilità di fare delle videolezioni. Sono molto utili per approfondire argomenti più complessi, ma anche per rivedere e sentire compagni e professori. Riesci facilmente a fare i compiti? Ci
riesco ma ci vuole più tempo. Dato che al momento non tutti i docenti fanno le videolezioni, ci impiego un po’ di più perché devo visionare prima i link che ci mandano e anche perché la mia mente non è libera, ma è piena di preoccupazioni e non ho più la stessa voglia di fare mille cose come prima. Non è facile fare tutto come se fuori fosse tutto normale siamo chiusi in casa da due mesi! Cerco di non farmi avvolgere dall’apatia. Anche per i professori non deve essere facile perché stanno lavorando il triplo per noi e non avranno molto tempo libero. Secondo te, la scuola a distanza fun-
ziona per tutti? Beh, non credo, io sono fortunato perché ho sia un computer che internet, ma chissà quanti ragazzi ne sono privi e si trovano in difficoltà. Cosa ti manca della scuola? Tutto! I professori, i compagni, il ritrovarsi prima del suono della campanella, quei cinque minuti di ricreazione che poi si trasformavano in dieci, la battuta improvvisa di un compagno, l’ansia prima di una verifica o di un’interrogazione, tornare a casa tra risate e pazzie. Ma la cosa che più manca, non solo a noi ragazzi ma a tutto il mondo, è la libertà. Daniele Parisi Classe I B
Italia, a causa della Pandemia, dal 5 marzo 2020 ha dichiarato il lockdown, tutte le attività chiuse tranne quelle primarie. Anche le scuole sono state chiuse, ed io da questa data sono rimasto in casa per proteggermi e proteggere gli altri, perché il virus si trasmette attraverso gli starnuti, le mani sporche, perciò bisogna rimanere distanti e proteggerci con mascherine e guanti. Non posso più vedere i miei nonni, gli zii e i miei amici. La mia vita è radicalmente cambiata non faccio più le cose che facevo prima: andare a scuola, andare alle lezioni di violino e uscire tranquillamente. Io sono molto dispiaciuto per tutte le vittime del Covid-19. A volte sono arrabbiato perché sono rinchiuso in quattro mura e non posso fare niente. Dopo aver fatto i compiti e seguito le videolezioni, mi annoio tantissimo. Gioco on-line con i miei amici a Brawl-Stars ma non per molto tempo, altrimenti mia madre si arrabbia. A volte vivo bene questo momento a volte lo vivo male, ma la mia famiglia non mi fa pensare tutto questo. Prego tanto che gli scienziati riescano a trovare al più presto un vaccino per sconfiggere questo virus. Così potremmo ritornare tutti alla vita di prima ed evitare che ci siano altre vittime innocenti, immagino che non sarà più vivere le giornate come prima della pandemia, però poter incontrare i mei amici anche solo da lontano renderebbe le mie giornate più luminose. Domenico Faleo Classe 1 D Scuola Secondaria di I grado F. De Sanctis
DIRIGENTE SCOLASTICO: Alfonso Rago DOCENTI: Valeria Fania Francesca Messina REDAZIONE: Classi: III D ID IB III A
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Istituto Comprensivo
CAPOZZI-GALILEI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Valenzano
UN TEAM DI LAVORO DELLA NOSTRA SCUOLA PREMIATO A BRUXELLES
COME LA THUNBERG NON CI ARRENDIAMO
Campioni 2019 del DigiEduHack
Salviamo il pianeta
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l 3 ottobre 2019, nel nostro istituto si è svolta la maratona digitale “DigiEduHack” in contemporanea con altri 21 Paesi cui hanno partecipato oltre 1700 studenti di tutto il mondo. DigiEduHack è un concorso internazionale di idee in cui elaborare soluzioni digitali innovative per migliorare la motivazione degli studenti e i processi di apprendimento. Nella nostra scuola, unica partecipante in Italia, i gruppi di lavoro, composti da studenti delle classi terze, docenti, ricercatori universitari, educatori ed esperti informatici esterni, hanno partecipato alla sfida globale proponendo diversi progetti digitali divenendo co-creatori del futuro dell’educazione. La gara digitale, durata dalle ore 8.00 alle ore 20.00, è stata promossa a livello mondiale dall’università finlandese di Aalto e dalla commissione europea, mentre a livello locale è stata patrocinata dall’AICA (Associazione per l’Informatica e il Calcolo Automatico). Al termine della maratona, i progetti sono stati presentati ad una giuria locale, composta dal Dirigente scolastico, ingegneri informatici e professori universitari, che ha decretato vincitore locale il progetto “Science Escape Room” ovvero una stanza virtuale in cui gli studenti, muovendosi attraverso diversi avatar, apprendono in
modo cooperativo verificando le proprie competenze in ambito scientifico. In seguito, il progetto vincitore è stato inviato all’Università di Aalto per partecipare alla finale, nella quale dieci finalisti di tutto il mondo sono stati sottoposti ad una votazione online, tramite la piattaforma Uniteldeas delle Nazioni Unite. Il progetto “Science Escape Room”, per il numero dei voti ottenuti, è risultato vincitore internazionale, assieme ai progetti di Messico e Spagna. Pertanto, il team
Emergenza climatica
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Il team di lavoro della “Capozzi Galilei” premiato a Bruxelles .
di lavoro della nostra scuola ha partecipato alla bellissima cerimonia di premiazione, svoltasi il 21 gennaio scorso presso la Commissione Europea a Bruxelles e ha ricevuto da Mariya Gabriel, commissario eu-
ropeo per l'innovazione, un assegno del valore di 5000 euro e il titolo di Ambasciatore dell’educazione digitale nell’Unione Europea. Francesco Pio Cucumazzo Classe III C
VALENZANO IN SCENA L’ATTORE SEBASTIANO SOMMA Giornata della memoria: a teatro per non . dimenticare la Shoah
Locandina dello spettacolo teatrale
Gli alunni delle classi terze della nostra scuola, il 12 febbraio, hanno assistito ad una rappresentazione teatrale sul dramma della Shoah, organizzata dall’Istituto De Viti de Marco, presso la sede dell’Associazione di volontariato “Opera San Nicola” di Valenzano. Lo spettacolo teatrale, tratto dal libro “Meglio non sapere” della giornalista Titti Marrone, è stato presentato con la formula del concerto-teatro, in cui il celebre attore Sebastiano Somma e le attrici Stefania Carulli e Maria Pia Antonacci, accompagnati dalla musica ebraica del quartetto Karel, hanno rac-
contato la storia realmente accaduta di tre bambini deportati nel campo di concentramento di Auschwitz nel marzo 1944. Una storia drammatica che ha emozionato tutti noi, una pagina buia della storia da non dimenticare. A pochi giorni dalla Giornata della memoria, alla fine dello spettacolo, con qualche lacrima agli occhi, abbiamo applaudito alle ultime parole di Sebastiano Somma: “la vita senza memoria è come un filo spezzato” perché quanto accaduto non si ripeta mai più. Virginia Scavo Simona Spennato Classe III C
on siamo famosi come Greta Thunberg, né abbiamo partecipato ai “Fridays For Future”, ma a scuola da tempo stiamo svolgendo approfondimenti interdisciplinari sui cambiamenti climatici, effetto serra e buco dell’ozono, inquinamento ed emissioni di CO2, scioglimento dei ghiacciai, deforestazione e tante altre tematiche ambientali. Condividiamo le battaglie della giovane studentessa svedese per la salvaguardia del pianeta e la ammiriamo per aver parlato ai leader politici di tutto il mondo. Il suo intervento in conferenza stampa a Madrid, dove si è svolta la COP 25 (conferenza mondiale ONU sui cambiamenti climatici) con la partecipazione di 196 stati del mondo, ha un valore storico importantissimo perché in quella circostanza Greta Thunberg ha avuto il coraggio di affermare: “Le emergenze climatiche non avranno un impatto sul futuro, ma già oggi ne vediamo le conseguenze e per questo noi non ci arrenderemo”. Nel nostro percorso formativo sui cambiamenti climatici si colloca anche l’attività di cineforum presso il cinema Galleria con la visione del docufilm “Antropocene” in cui si condanna l’epoca geologica dell’uomo contemporaneo, artefice con le proprie azioni di tutte le catastrofi ambientali. Una verità inquietante che non ci lascia indifferenti per cui auspichiamo, in linea anche con quanto si afferma nell’Agenda 2030, che ogni cittadino sviluppi una “coscienza ecologica”. Davide Fornarelli Gaetano Galasso Classe III C
Una coscienza ecologica per la salvaguardia dell’ambiente
LA NUOVA SEDE DELLA REGIONE PUGLIA APRE LE PORTE AGLI STUDENTI DELLA CAPOZZI-GALILEI DI VALENZANO
Cittadinanza attiva nella sede della Regione
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li alunni di alcune classi della nostra scuola, il 5 febbraio, hanno visitato la nuova sede della Regione Puglia situata a Bari nel quartiere Japigia. La sede, realizzata con il progetto avveniristico dell’architetto Valle, ha la forma di un occhio che simbolicamente rappresenta “lo sguardo” ai problemi dei cittadini da parte di coloro che si dedicano alla politica; invece le facciate in vetro simboleggiano la “trasparenza” con cui il governatore Emiliano e i consiglieri vogliono amministrare la cosa pubblica. Nello spazio antistante alla struttura c’è una piazza, denominata
agorà, che rievoca il luogo della polis greca deputato alla vita politica e commerciale. All’ingresso, un enorme foyer accoglie i visitatori che partecipano ai tanti eventi culturali che si svolgono in quest’area. All’interno del palazzo è situata l’aula consiliare, a forma di conchiglia, il cuore pulsante di tutta la sede perché in questo luogo i consiglieri e il presidente della Regione esercitano il potere legislativo. Difatti, ci è stato mostrato un video che illustrava l’iter di una legge, ovvero il percorso che fa una legge dalla sua proposta fino alla pubblicazione della stessa sulla gazzetta ufficiale o sui bollettini regionali. L’ala
sinistra della sede è arricchita da un’importante biblioteca multimediale chiamata “Teca del Mediterraneo”, aperta al pubblico ogni giorno anche per convegni o presentazioni di libri. Questa visita d’istruzione, proposta alle scuole dalla Presidenza del Consiglio regionale, è stata un’opportunità formativa molto apprezzata da noi ragazzi perché ci ha consentito di capire il decentramento politico e le funzioni delle Regioni a cinquant’anni dalla loro istituzione. Giorgia Ciavotta Carlotta Scavo Classe III C
DIRIGENTE SCOLASTICO: Donato Mansueto DOCENTE: M. Rosaria Daniela Aragona REDAZIONE: Classe: III C
EDICOLA AMICA: Nicola De Lucia, via Alcide De Gasperi, 27 .
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Istituto Tecnico Professionale
DON TONINO BELLO
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Tricase
PIANETA SIAMO CHIAMATI A DIFENDERLO
IL “DON TONINO BELLO DI TRICASE” A SCUOLA DI OPENCOESIONE
Valorizzare i beni naturali S
tudenti di quinto anno del settore Servizi Commerciali di questo Istituto hanno aderito al progetto “Opencoesione”, un percorso di cittadinanza attiva che ha visto i protagonisti in un’attività di monitoraggio civico, collegato ai ‘‘Lavori di recupero della chiesa nuova’’, meglio conosciuta come Chiesa dei Diavoli. L’analisi del progetto ha fatto scoprire che, dopo anni di degrado, solo nel 2011 il Comune di Tricase si è interessato attivamente alla “salute” dell’area, progettando appositi interventi finanziati in parte dall’Unione Europea, dal fondo di rotazione e dalla Regione Puglia. L’intervento, ultimato nel 2012, ha dato una nuova vita all’antica Chiesa di Costantinopoli, in una veste totalmente rinnovata. Da un’indagine effettuata dagli studenti sorprende che buona parte della comunità locale ignora completamente l’intervento di recupero, inconsapevole dell’importanza dell’erogazione dei fondi Europei per il finanziamento dei progetti finalizzati al recupero di beni naturali ed architettonici. Su 250 intervistati, alla domanda: Secondo te, questo sito gode di buona salute?, il 54% ha espresso parere favorevole, lasciando intuire che l’area interessata al recupero, a distanza di 8 anni
dall’intervento non sia abbandonata all’incuria e al degrado. Sarà vero? Per scoprirlo basta solo visitare il sito, che sicuramente veste abiti migliori dopo un restauro durato 3 anni, ma che di fatto non conserva completamente tutta la sua bellezza che dovrebbe essere curata nel tempo. Pertanto si dovrebbe considerare come dato abbastanza significativo anche quel 40% di intervistati che dichiara di non sapere se il sito relativo alla Chiesa dei
Migliorare il clima Per vivere meglio
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GLI STUDENTI di quinto anno col progetto Opencoesione Diavoli goda o meno oggi, a distanza di anni dalla riqualificazione, di buona salute. Sarà disinteresse per il proprio territorio o altro? Non sapere cosa accade nel luogo dove si vive significa non provare passione per la propria terra, non percepire il grido di aiuto che
essa rivolge ai suoi figli, sempre più distanti e disinteressati. L’intento è quello di sensibilizzare tutti sull’importanza della salvaguardia del patrimonio. Valeria D’Amico Samantha De Vita Erika Scarascia
I COLORI TERAPEUTICI DEL SALENTO INCANTANO Cielo, mare, paesaggio, tramonti arricchiscono la vista del turista .
IL MARE del Salento
Il Salento terra privilegiata dai colori dove prevalgono mille sfumature e tonalità diverse, che arricchiscono il paesaggio e forgiano il carattere delle persone. Il celeste del mar Ionio, il turchese dell’Adriatico lambiscono le coste salentine, unito all’azzurro del cielo che si riveste di mille sfumature di blu fino a sfiorare nei caldi tramonti estivi, tonalità diverse di rosso, fanno parte del Salento una terra abitata fin dall’antichità dai Messapi. Il colore della terra, bagnata dal sudore di tenaci contadini che hanno coltivato per secoli ogni sua zolla e conse-
gnandoci tutto il sapere di tradizioni, assume toni di colore caldi e densi che vanno dal beige al bruno al marrone. Purtroppo i colori della campagna si sono smorzati all’improvviso a causa di un brutto male chiamato “Xjlella” e con essa anche l’economia agricola è diventata scura. Il colore di questo territorio è il grigio che spazia dal cenerino al nero. Nero è il colore dell’economia: frantoi chiusi, campagne abbandonate, lavoratori disoccupati, cataste di legna invenduta. Francesca Marzo Classe IV AOD
el corso degli anni si è pensato che il surriscaldamento globale riguardasse solo l’aumento della temperatura e lo scioglimento dei ghiacciai, oggi però il problema risulta molto più grave di quanto si pensasse. Le precipitazioni acide e la siccità deteriorano le caratteristiche del terreno, compromettono la qualità dei prodotti agricoli che da esso si ricavano influendo negativamente anche su tutta l’agricoltura e il lavoro di molte persone ad esso legate. Inoltre a causa di lunghi periodi di caldo estremo, aumenta anche la desertificazione. I grandi della terra, sembrano non accorgersi di questo problema, mentre una ragazzina di diciassette anni di nome Greta Thunberg si è messa in gioco e si è battuta per una giusta causa, parlando davanti a milioni di persone, dei danni causati dall’inquinamento al nostro pianeta, ottenendo molti consensi ma anche tante critiche. Ogni abitante della terra deve fare del suo meglio per mantenere pulito lo spazio in cui vive adottando scelte di vita adeguate, evitando di inquinare o di distruggere l’ambiente che lo circonda. I capi di stato devono prendere decisioni in grande per salvaguardare l’ambiente; ad esempio Jeff Bezos, l’inventore e Ceo di Amazon, che ha donato dieci milioni di dollari per iniziare una raccolta fondi per il clima. Ognuno è chiamato in prima persona a dare risposte concrete per migliorare il pianeta, nessuno si può esimere. Daria Pisino Classe IV AOD
Adottando scelte di vita adeguate evitando di inquinare
L’INQUINAMENTO GLOBALE PORTA AL DEGRADO DEI MARI E A CAMBIAMENTI CLIMATICI TRAGICI. ALZIAMO LA VOCE
Un forte messaggio dal nostro Pianeta terra
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urtroppo il nostro Pianeta sta subendo un'escalation di cambiamenti catastrofici che, grazie all'uomo, hanno portato ad accelerare il processo ormai irreversibile di autodistruzione dell’ecosistema. Una tematica che ha alla base l'inquinamento globale, che porta al degrado dei mari, a cambiamenti climatici, a deforestazioni, allo scioglimento dei ghiacciai e al rischio di roghi estesi. Le conseguenze sono visibili non solo sull'ambiente, ma anche su animali e sulla salute dell'uomo. Ciò che allarma di più, è che la responsabilità non viene sentita da tutti i
cittadini allo stesso modo. L'uomo è spesso inconsapevole che è proprio la sua indifferenza a causare tutto ciò, prospettando alle nuove generazioni un futuro catastrofico. Ogni singolo elemento è strettamente collegato, l'aria, l'acqua e il cibo nella maggior parte dei casi sono inquinati: è un circolo vizioso che parte dall'uomo e termina la sua catena di devastazioni proprio con l'uomo stesso. E’ noto che la plastica inquina e che non bisogna disperderla nell'ambiente, ma quante di queste azioni sono messe in atto? Due sono le parole chiave: civiltà e abitudini. Punto di partenza
potrebbero essere la raccolta differenziata, il lavoro socialmente utile grazie alle iniziative di pulizia nei parchi o sulle spiagge svolto dai volontari, il blocco delle macchine per far diminuire lo smog. Si potrebbe partire proprio da questi piccoli, ma fondamentali gesti, per dare respiro al nostro pianeta. Ogni individuo ha un debito con questo mondo per aver contribuito a distruggerlo non solo questo Pianeta, ma anche noi che ne facciamo parte. Il mondo è un posto stupendo e, per questo motivo, ogni individuo deve lottare per renderlo un luogo migliore. Maria Rosaria Indino
DIRIGENTE SCOLASTICO: Anna Lena Manca DOCENTI: Anna Maria Minonne Maria Grazia Sodero REDAZIONE: Classe: IV AOD
EDICOLA AMICA: Rosa De Iaco, c.so Apulia, 27
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Istituto Comprensivo Supersano
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
ALLA SCOPERTA DELLE RISORSE ANCHE PERSONALI E SOCIALI
SCUOLA PRIM. e SEC.
Botrugno – San Cassiano
DIFFICILE CONNETTERSI ALLA RETE INTERNET
Trekking ad Otranto Segnale assente Non si può lungo la costa Emozionante percorso vista mare
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ra le uscite didattiche previste per quest’anno scolastico, prima del coronavirus, le classi prime della Scuola secondaria del Comprensivo ne hanno effettuata una originale: un trekking non solo per scoprire il proprio territorio ma anche conoscere meglio se stessi e gli altri. Un itinerario coordinato da un’esperta guida ambientale, che si è snodato lungo un variegato tratto costiero nel corso di una giornata dominata dall’impeto del vento e dal rumoreggiare del mare, elementi identificativi del Salento. Affrontando un percorso misto e ondulato, in cui terra ed erbe spontanee si alternano a pietraia e rocce affioranti, gli studenti hanno risalito i sentieri che partono dalla baia di Porto Badisco, il leggendario approdo di Enea, e che conducono fino alla solitaria Torre Sant’Emiliano. Caratteristica distintiva di questo ambiente sono le pietre: ora irte e spigolose ora lisce e tondeggianti, testimoniano l’incessante lavorio degli agenti atmosferici. Soprattutto desta meraviglia la “Marmitta dei Giganti”, una pozza naturale sulla costa in cui giace una pietra perfettamente sferica, di circa un metro di diametro, continuamente levigata dalla risacca. Tappa successiva è stato il Faro della Palascìa, situato a picco sulla distesa infinita del mare, nel punto più orientale d’Italia. Da qui, proseguendo per impervi sentieri, il gruppo è arrivato in un ambiente unico: un laghetto all’interno di una vecchia cava di bauxite, dove il rosso intenso della terra mette in risalto il verde brillante delle acque stagnanti. Il percorso ha offerto agli studenti la possibilità di riflettere sulle specificità del territorio. Inoltre, è stato per tutti un’esperienza nuova e sfidante: ha rinsaldato i rapporti di socializzazione e cooperazione all’interno delle classi e ha fatto comprendere ancora una volta che i traguardi più impegnativi da raggiungere sono anche i più soddisfacenti. Classe I Sc. Secondaria San Cassiano
OTRANTO Vicino alla vedetta del mare, il Faro della Palascia
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navigare via cavo
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d oggi il nostro Mezzogiorno d’Italia si conferma tra le zone della penisola meno sviluppate nell’uso delle nuove tecnologie digitali. Nonostante lo sforzo nazionale di consentire a tutte le famiglie di connettersi alla rete Internet, restano le cosiddette “aree bianche” del sud Italia. Soprattutto le zone periferiche e attraverso tanti paesi disseminati nel basso Salento si creano delle zone d’ombra con i ripetitori e segnale elettronico completamente assente attraverso il collegamento via cavo. Se pensiamo ad Internet come sinonimo di globalizzazione e di “Vetrina sul mondo”, allora è chiaro che il Meridione d’Italia risente di tale mancanza. La comunicazione rispecchia il progresso di un Paese, apre nuove frontiere per i commercianti, semplifica la vita delle imprese e i social network consentono di mantenere i
EDUCAZIONE AL RISPETTO
Le parole pesano Meglio valutarle
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EDUCHIAMO con le parole
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uando discutiamo con un amico, quando siamo a scuola, quando scriviamo un post o rispondiamo a un messaggio, siamo noi che scegliamo come comportarci e quali persone vogliamo essere per chi ci sta intorno. Sono questi i temi su cui gli studenti hanno sviluppato una profonda riflessione nel corso del primo quadrimestre. Le attività hanno avuto l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni ad assumere atteggiamenti gentili ed educati nelle relazioni interpersonali, reali e virtuali. Per questa ragione, ogni proposta di lavoro è stata incentrata attorno a un ingrediente chiave della comunicazione: le parole. Queste, infatti, hanno un potere enorme, possono creare ponti o dividere, essere “piume” che accarezzano, “sassi” che feriscono, “gabbie” che impediscono il confronto con gli altri. Bisogna, allora, sceglierle con cura, dosarle, anche quando vogliamo esprimere disappunto o punti di vista diversi. Classe I Sc. Secondaria – Nociglia
rapporti interpersonali semplificando i contatti. Noi dell’estremo lembo d’Italia dovremmo entrare nel “Circolo del sapere”, ma la mancanza di infrastrutture ci ostacola e penalizza. Non solo, se anche ci fossero le condizioni favorevoli, rischieremmo comunque sia la diffusione illecita di immagini che le fake news. I social network, allora, andrebbero usati meno e con senso critico: la capacità di filtrare le informazioni può aiutarci a trarre il meglio dalle risorse digitali, a patto però che arrivino! Vorremmo rendere il Mezzogiorno “spettacolo” e “spettatore” nella vetrina dell’eccellenza. I disagi sono tanti che si registrano tra la gente e si spera che da un anno all’altro tutto possa essere risolto. Continuiamo così a soffrire usando ad intermittenza la velocità di Internet non adeguata ai tempi. Classe V Sc. Primaria - Botrugno
I RAGAZZI senza rete Internet
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LA XYLELLA AGRICOLTORI IN PANICO
Giù l’economia per gli ulivi secchi
L’
economia del Salento in passato era basata soprattutto sulla produzione di olio e vino. Diverse cause alcuni anni fa, tra cui l’arrivo di piante ornamentali dall’America centrale e i cambiamenti climatici, hanno causato la malattia agli ulivi che ha provocato il disseccamento dei rami e una scarsa produzione di olive: il batterio “Xylella fastidiosa”. La produzione di olio è drasticamente diminuita ed il nostro paesaggio ha perso parte della sua bellezza. Tanti oleifici del Salento hanno chiuso battenti. Come rimediare? Potremmo sostituire la coltivazione olivicola con altri prodotti agricoli ma perderemmo ciò che per secoli ha caratterizzato il territorio salentino. Sarebbe preferibile, sostituire le specie “cellina” e “ogliarola”, largamente distrutte, con il “leccino “, la “maiatica” e la “toscanina”,
resistenti al batterio killer, ma non possiamo più riavere l’olio dal sapore fruttato, ma recupereremmo il patrimonio olivicolo. Per superare questo ostacolo occorre trasformare le difficoltà in risorse e noi del Sud ci riusciremo. Classe V - San Cassiano
DIRIGENTE SCOLASTICO: Caterina Scarascia DOCENTI: Paola D’Antico, Roberta Graps Lucia Nuzzo Rossella Carluccio REDAZIONE: classe V A Primaria e classe prima e seconda della Scuola Secondaria
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FRANTOIO chiuso
EDICOLA AMICA: “Cose Così” di Guttuso e Colona via Unità d'Italia - San Cassiano .
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Liceo Classico
TONDI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
San Severo
PROVARE A COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE COME ESORTAVA GANDHI
LA PERDITA DELL’ANALFABETISMO EMOZIONALE
Il mestiere di rischiare
L’assassinio delle parole
“S
ii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” è una celebre citazione del celebreMahatma Gandhi, con la quale egli esorta la popolazione mondiale ad agire, perché il sol pensiero, senza azione, è destinato a scomparire e a non realizzarsi. Non è sufficiente pensare semplicemente al cambiamento ma dobbiamo diventare nella nostra vita ciò che sentiamo diEssere. Il nostro cambiamento crea un “effetto onda” che si propaga senza che nessuno sia in grado di arginare tale impeto.Qualsiasi cosa facciamo o diciamoha un impatto enorme su tutte le persone intorno a noi, questo è il punto di partenza: cambiare noi stessi per diventare ciò che vogliamo essere nella nostra vita. E questa nostra stessa esperienza, questo nostro modo di essere, più influenzerà le persone attorno a noi e più vicini saremo al cambiamento di rotta che vogliamo vedere nel mondo. Nellanostra epoca, abbiamo una visione molto diversa del mondo, convinti che per vivere meglio basterebbe che sia la gente a cambiare.Ognuno si ritiene perfetto a modo suo, mentre l’imperfezione come colpa, è sempre da addossare al mondo esterno. La verità è che il cambiamento deve cominciare attraverso noi stessi, perché i conflitti nel
mondo esteriore non sono altro che lo specchio dei nostriconflitti interiori. Se riuscissimo a sentirci “responsabili” per ciò che ci accade attorno allora saremmo davvero vicini alla svolta dellacrescita personale, ma ci vuole una buona dose di onestà per riconoscere in noi stessi gli errori che osserviamo nel mondo esterno. Noi possiamo cambiare il mondo, solo cambiando prima noi stessi, questo significa essere il cambiamento nel mondo. Ognuno di noi può contribuire, chi in
Quei versi smarriti
L’
DICEVA GANDHI proviamo a costruire un mondo migliore
modo piccolo e chi in modo grande. Con la consapevolezza che ogni giorno, che in ogni momento, abbiamo la possibilità di fare la differenza nella vita di un’altra persona. Diventare consapevoli delle proprie responsabilità, è indispen-
sabile per crescere.Proviamo a costruire un nuovo futuro partendo da noi stessi. Togliamoci la maschera e scopriamo il cambiamento che sicuramente vive dentro di noi,qui ed ora! Luigi Russi Classe V A
Un fenomeno giapponese, diffuso anche in Italia Gli hikkomori, il popolo degli adolescenti del mondo virtuale .
GLI HIKIKOMORI fenomeno di origine giapponese ma che sta dilagando anche in Italia
Quello degli hikikomori è un fenomeno sempre più in diffusione anche nel nostro Paese. Con la parola hikikomori ‘stare in disparte’, vengono indicati quei ragazzi che si isolano, tenendosi alla larga da ogni forma di interazione con il mondo esterno. Questo fenomeno, nato in Giappone, da un po’ di tempo si è diffuso anche in Italia. I ragazzi maggiormente coinvolti sono gli adolescenti. Durante questo isolamento, che può durare da qualche mese a svariati anni, gli hikikomori abbandonano ogni contatto con l’esterno, sostituendo la loro vita so-
ciale con una vita virtuale, vissuta esclusivamente su internet. Molto spesso questa condizione viene scambiata per una dipendenza da computer o videogiochi, ma le cause vanno ricercate, in maniera generale, nella pressione sociale o scolastica a cui i ragazzi sono sottoposti. Questi, infatti, stanchi e soffocati dalle aspettative opprimenti che gli altri hanno nei loro confronti, decidono di lasciar perdere tutto e di rintanarsi nel loro piccolo mondo, libero da esigenze comportamentali e divieti. Marianna Coco Classe III A
analfabetismo emozionale, con la sua dialettica di monopolio economico, complesso politico, manipolazione di coscienza e colonizzazione dei desideri, fa presa sulla società e dà adito all’assassinio delle parole. Verte sull’incapacità di verbalizzazione del proprio vissuto, delle idee, del pensiero e del pensare individuale e comporta l’isolamento; infatti se ci venisse chiesto di descrivere la bellezza con il metodo socratico del “Ti estì”, noi avremmo lo stesso comportamento schivo dei suoi concittadini, e “non so come descriverla” sarebbe la risposta. L’eccessiva socializzazione mediatica è dilagante soprattutto tra i più giovani: le piattaforme e i dispositivi riproducono facce e oggetti, stati d’animo e sentimenti. L’informatico statunitense Scott Fahlam afferma:”Le emoticons sono un demone, sono orrende, stanno alzando barriere massicce tra gli uomini, privando il racconto di un’emozione”. Scritta dall’associazione “Parole non ostili”, il Manifesto della Comunicazione non-ostile è una lista comportamentale rivolta ai giovani per creare uno stile diverso con cui stare in rete. Si arriva a pensare troppo e in massa, e a sentire poco. Con macchine al posto del cuore e del cervello, siamo ormai incapaci di intendere il carpe diem, di captare la bellezza delle parole. “Dovremmo fare dei nostri occhi la nostra fotocamera e del cuore l’hard-disk”, dice Don Tony Drazza. Lucia Morsilli, Michela Villani Classe VA
Le emoticons si trasformano in brevi racconti e stati d’animo
ESAMI DI STATO 2020 MEGLIO PRENDERE ESEMPIO DAI LATINI CHE CONSIGLIAVANO IL MOTTO: “CARPE DIEM”
La Maturità, tra paura, ansia e incertezza
L’
ansia, il cuore che batte all’impazzata a ritmo con i piedi che tamburellano creando una sinfonia silenziosamente distruggente, gli occhi attenti e pieni di paura che cercano un ultimo motivo per tirarsi indietro. E’ scientificamente provato che 12 alunni su 12 del liceo classico Tondi siano affetti da questi sintomi fisionomici, che possono convergere in un’unica semplice ma significativa parola: Maturità. Un passo importante, decisivo e conclusivo che tutti gli adolescenti sono indotti a fare. Il primo giorno di scuola del primo anno si varca per la prima volta un
cancello che può cambiarti per sempre, che può aiutarti a capire chi sei e soprattutto chi puoi diventare. Giornate piene di compiti e interrogazioni insieme ai compagni era una cosa che ci spaventava, ma alla fine dei 5 anni sembra quasi molto triste pensare che poi non si avrà più la fortuna di condividere con i tuoi coetanei le stesse tristezze per un brutta interrogazione e anche fortune, gioie per un voto positivo al compito di greco. Sappiamo che alla fine di questo percorso lasciamo lacrime versate sui libri, amici, primi amori, professori, ma una volta fuori sappiamo cosa ci aspetta? Forse questa è la paura
più grande, ancora più grande della maturità, la paura di non saper cosa fare, chi diventare, la paura di deludere gli altri e noi stessi. Ma alla fine cosa importa? I latini direbbero: carpe diem, non lasciare che il tempo, le preoccupazioni ti tolgano la cosa più significativa: l’importanza dell’istante vissuto nel migliore dei modi. Arriverà la maturità, ma passerà talmente velocemente che alla fine potremmo dire: ce l’ho fatta perché ho creduto in me stesso, quindi in bocca al lupo a tutti i maturandi! Michela Villani, Lucia Morsilli Classe V A
DIRIGENTE SCOLASTICO: Bartolomeo Covino DOCENTI: Marinella Falcone Maria Teresa Falconex REDAZIONE: Antonio Pitta Massimiliano Patano Marianna Coco Francesca Minetti Federica Antonacci Gaetano Cimaglia Lucia Morsilli Luigi Russi Michela Villani EDICOLA AMICA: Di Sciscio Nadia
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Istituto Comprensivo – Scuola Secondaria di I Grado
VITO DE BLASI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Gagliano del Capo
SPERIAMO SI TORNI ALLA NORMALITÀ PER RIABBRACCIARCI SENZA PAURA
TEMPI DURI CON L’EMERGENZA SANITARIA
La quarantena da Covid – 19 È
iniziata così la nostra quarantena: un periodo di isolamento in cui era possibile uscire solo in caso di necessità, per fare la spesa, per motivi di salute o per lavoro; ancora oggi, purtroppo, non tutti possono esercitare la propria professione fuori casa. Speriamo che si possa riaprire presto. Anche i nostri professori sono costretti a lavorare con la didattica a distanza, attraverso il PC, ma non tutti gli studenti sono attrezzati con Wi - Fi e device di ultima generazione, per poter seguire le lezioni online. All`inizio ci sembrava di essere in vacanza; guardandoci intorno, però, ci siamo accorti che la gente indossava mascherine e guanti. Allora ci siamo chiesti: il Covid - 19 non è una semplice influenza, come volevano farci credere, altrimenti perchè bisogna uscire protetti? Rimarranno, per sempre, impresse nei nostri occhi le immagini della miriade di bare nel cuore della notte, della sofferenza dei nuovi eroi che sono impegnati in prima linea in questa battaglia. Così sono iniziati i giorni tristi e di solitudine per la mancanza dei nostri amici, dei nostri professori e della nostra scuola! Ascoltiamo musica, vediamo i nostri amici, i nostri nonni attraverso lo schermo del nostro cellulare, ma non è lo stesso, non possiamo abbracciarli, ci mancano tantissimo, ci mancano tut-
te le piccole cose che facevamo e che sembravano così tanto normali e che, ora, per il momento, non si possono fare. Speriamo che “Andrà tutto bene”come tutti sostengono. L`unica cosa bella di questo periodo è vedere la grande solidarietà degli Italiani nei confronti di tutte le persone bisognose. Adesso tutti noi abbiamo paura! Ci chiediamo quanto tempo trascorrerà prima che il vaccino venga testato, come si potrà fermare questa terribile epidemia ?
Il Coronavirus cambia la vita Una brutta situazione
E
L’INGRESSO della nostra scuola chiusa
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Intanto aspettiamo il prossimo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che con l`aiuto dei nostri scienziati stanno decidendo come affrontare la fase tre. Speriamo di rivederci presto, di tornare alla normalità,
alla nostra vita a volte monotona ma libera e soprattutto di riabbracciarvi tutti senza paura di contagio. Sara Bernadette Ciardo Davide Capoccia Classe II A
GRANDE SMARRIMENTO DI FRONTE A QUESTA SITUAZIONE Ritorneremo ad abbracciarci ancora dopo l’emergenza da coronavirus .
L’AMICIZIA durante il Covid
Un virus devastante ci ha costretto a rimanere chiusi in casa e in pochi istanti le nostre vite sono state modificate. In questo periodo tanta gente è stata costretta a chiudere le attività; alunni e insegnanti, hanno dovuto escogitare delle alternative per svolgere le lezioni a distanza. Ogni giorno si teme che medici e infermieri, possano rimanere bloccati a lavoro o che si ammalino. Per noi giovani, i modelli di vita sono rappresentati dagli operatori sanitari che, nonostante il rischio del contagio, lottano contro un nemico invisibile per salva-
re vite umane ed instancabili continuano la sperimentazione. Questo maledetto virus ci ha tolto la libertà ma allo stesso tempo ci sta dando la possibilità di riflettere che la vita è unica e bisogna apprezzarne ogni suo istante. Noi stiamo collaborando con iniziative di solidarietà, volontariato e distribuendo beni primari a persone bisognose. Siamo fiduciosi che presto potremo riprendere la nostra vita , magari apprezzando di più il mondo in cui viviamo e le persone che ci circondano. Sofia Mighali Classe II A
rano i primi giorni di marzo quando il coronavirus si è insinuato nella nostra vita e, da allora, tutto è cambiato. Non abbiamo la libertà di uscire per andare a scuola, le strade si sono svuotate, proprio come in un film di fantascienza, limitati negli spostamenti e camminano tutti attrezzati di mascherine e guanti tenendosi a distanza. La TV ci aggiorna il numero di infetti, di guariti e decessi. Ci chiediamo se tutto questo finirà e quante vite umane ancora verrano meno. La scienza non ha trovato ancora un vaccino, ma si affida a cure sperimentali per lottare contro questo nemico invisibile. Siamo nelle mani di medici e operatori sanitari. A noi tocca rispettare regole ben precise. Le giornate sono ripetitive, sono un copia incolla dell’altra! Ci manca passeggiare con gli amici, uscire di casa o andare al parco insieme, fare un giro in bici, giocare a pallone. Siamo in gabbia! L'unico modo per restare in contatto con gli altri sono gli strumenti tecnologici; in questo modo riusciamo a seguire i programmi scolastici e a fare i compiti. Abbiamo imparato ad usare meglio il computer e alcuni software. Non dobbiamo scoraggiarci. Restando a casa, abbiamo compreso l’importanza della famiglia, dell’amicizia e della salute, ora messa in pericolo. Speriamo che questa situazione non influisca sul futuro, che vada tutto bene e che si possa riprendere al più presto la vita di tutti i giorni. Emanuele Micello Classe II B
Cure sperimentali per lottare contro questo nemico invisibile
UN VIRUS BESTIALE HA SCONVOLTO LA VITA DI TUTTI, MA OCCORRE REAGIRE PER ABBATTERE IL NEMICO
Aiutarci e sostenerci per un futuro migliore
N
on abbiamo mai pensato quanto fossero importanti tanti momenti della nostra vita, anche i più banali. In questi ultimi mesi ci sta mancando tutto: abbracci, baci, passeggiate, consumare una pizza con gli amici, viaggiare e andare a scuola. Abbiamo capito meglio dell’importanza della scuola, di quell’edificio in cui abbiamo trascorso tante ore ogni giorno imparando tanto. Ed è proprio tra quei banchi che abbiamo conosciuto persone meravigliose, compagni e insegnanti. Abbiamo compreso quanto sia importante stare con amici e i propri cari. Desideravamo tanto prenderci una
pausa, per stare sul divano, in pigiama, per dormire quanto volevamo, per guardare la tv, per stare al telefono; però, a dire la verità, tutto questo ci ha stancato. Ora ci guardiamo intorno e capiamo l’importanza di tanti aspetti della vita. Della nostra “normalità” ci manca tutto: dialogare con gli altri, senza essere divisi da uno schermo. Attraverso questa difficile esperienza, abbiamo capito che dobbiamo sempre aiutarci e sostenerci, dobbiamo essere amici di tutti senza escludere nessuno; abbiamo capito quanto siano importanti valori come la collaborazione e la solidarietà. Stiamo affrontando una situazione
complicata e crediamo perciò che dobbiamo farci forza l’uno con l’altro, la stessa forza che stanno manifestando gli operatori socio - sanitari e i medici impegnati in prima linea nella lotta per sconfiggere il virus. Molti di loro hanno perso la vita mentre erano impegnati a combattere contro un nemico invisibile, crudele e sconosciuto. Speriamo presto di ritornare ad abbracciarci più forte di prima, apprezzando anche le piccole cose della vita e pronti ad amare un po’ di più gli uni con gli altri. Laura Fersini Elisa Ferraro Classe II B
DIRIGENTE SCOLASTICO: Pamela Maria Luigia Licchelli DOCENTE: Dorella Ruberti Patrizia Baglivo REDAZIONE: Classi II A - II B
EDICOLA AMICA: Arbace De Francesco Donato .
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Newspaper Game
Istituto Comprensivo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SCUOLA SECOND. DI I GRADO Calimera
I GIOVANI COMPRENDONO L’IMPORTANZA DELLA LETTURA
FAKE NEWS NUOVE TRAPPOLE DEL WEB
Viaggiare verso il mondo del libro
Liberi in rete Difendiamoci dalle “bufale”
Invogliare gli altri a leggere
L
a vita di tutti i giorni è molto cambiata, con ritmi sempre più frenetici, impegni di ogni tipo, ed è così che la lettura è stata messa da parte, soprattutto da noi giovani, abituati, ormai, a leggere soltanto libri in ambito scolastico. La scuola dovrebbe invogliare maggiormente gli studenti a leggere in modo libero, ad avvicinarsi a questo mondo magico dei libri, non solo per motivi didattici. La magia della lettura è quella di regalare delle sensazioni uniche, autentiche a tutti, grandi e piccoli. La lettura di un bel libro ci spinge a diffondere tutto ciò che ci ha trasmesso, a raccontarlo e ad invogliare anche gli altri ad entrare in questo mondo, insomma allargare la cerchia culturale. Noi studenti siamo molto fortunati, perché gli stimoli alla lettura non sono mai mancati nell’attività didattica. Molto significativo è stato il progetto “Leggimi ancora” del professor Batini, docente all’Università di Perugia, un laboratorio che prevedeva 100 ore, un’ora al giorno, di lettura rigorosamente ad alta voce e da un adulto. Questo perché è riconosciuto che, ascoltare qualcuno che legge per te con costanza e con passione, costituisce una buona premessa per diventare assidui lettori. Un altro stimolo è rappresentato dal fatto che esiste nella scuola la “Bibliomediateca delle ragazze e dei ragazzi”, intitolata alla vincitrice del premio Nobel per la pace, MalalaYousafzai. È una struttura confortevole dove si legge liberamente, in modo silenzioso o ad alta voce, per sviluppare le nostre competenze, il nostro bagaglio culturale. Si può consultare on linee dispone di 1300 titoli di libri di letteratura per ragazzi, audiolibri, dvd, ebook e altri servizi. Attraverso il piacere della lettura si cresce e si diventa persone migliori. Si può cambiare punto di vista, la concezione della vita stessa o del modo in cui essa va vissuta e, infine, affermare: l’Italia è un paese “che legge”. Maria Sofia Specchia Matteo Maschi Classe III B
BIBLIOMEDIATECA “Malala Yousafzai” a Calimera
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L
La tecnologia delle notizie si è evoluta, passando dai giornali cartacei fino a quelli in formato digitale, usando i social network come veicolo privilegiato di informazione. Ciò ha comportato una comunicazione più veloce, ma ha introdotto la possibilità di diffondere notizie false. È proprio su Internet che si va incontro alle fake news, da non confondere con le bufale, perché nelle fake news si fa riferimento a una notizia che prende spunto dalla realtà, ma che viene poi modificata o distorta, mentre la bufala è totalmente inventata. La differenza, tra oggi e qualche anno fa, è che in passato le notizie, prima di diventare di dominio pubblico, dovevano essere verificate dai giornalisti, mentre adesso diventano virali dopo pochissimo tempo; prima di capire se sono reali o false, è necessario attendere che avvengano le dovute verifiche, mai come oggi sembra attuale il motto
Baby artisti In orchestra e coro
N
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INCONTRO per il progetto “Liberi nella rete”
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LA TERRA STA MORENDO. COME SALVARLA?
PRIMAVERA DEI FAI
ORCHESTRA classi a indirizzo musicale
“fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Ecco perché è necessario saper leggere la notizia. Proprio per questo è nato un progetto, “Liberi nella rete”, a cui il nostro Istituto ha aderito.Gli incontri sono stati condotti da tre giornaliste che ci hanno dato qualche “dritta” per non cascare nelle fake news: bisogna prima di tutto informarsi tramite siti affidabili e seri, se leggiamo un titolo strabiliante, accattivante dovremmo già iniziare a dubitare. Attenzione anche alle immagini correlate all’articolo, esse possono essere state ritoccate o modificate. Uno degli argomenti di questi incontri, infatti, riguardava il sito “thispersondoesnotexist” che, tramite l’utilizzo di un’intelligenza artificiale, riesce a creare dei volti umani, usati per creare bufale. Marco Gemma, Cristiano Licci Classe III C Maria Sofia Specchia Classe III B
ei mesi scorsi, prima che scoppiasse la pandemia da coronavirus gli studenti del Comprensivo si sono recati presso la chiesa Madre e si sono esibiti con orchestra e coro in due pezzi, uno in griko,“Grecia”, l’altro della tradizione greca, “Kàlanda fòton”. L’esibizione è stata ripresa dagli operatori Rai e sarebbe stata utilizzata nella conferenza stampa per presentare le “Giornate di Primavera del Fai”, cui la scuola ha aderito. L’Istituto partecipa a manifestazioni che vedono protagonisti l’orchestra e il coro del corso ad indirizzo musicale - brillantemente diretti dagli insegnanti di strumento - e favorisce la valorizzazione della lingua grika e dei legami con la tradizione greca, con vari progetti ed iniziative nel territorio. La situazione di emergenza pandemica ha imposto una pausa, ma riprenderemo con gioia a cantare, suonare e far conoscere i nostri beni culturali e la lingua dei nostri nonni. Irene Aprile Classe III C
Vivere bene Basta plastica
È
da quando l’uomo è sulla Terra che ha iniziato a modificarla per i suoi bisogni, le sue esigenze. È una cosa naturale trovare i modi per semplificare le nostre azioni quotidiane, se non fosse che, per facilitare la nostra vita, stiamo rovinando quella del nostro pianeta, di tutti i suoi abitanti, noi compresi. Infatti sono molte le persone che perdono la vita a causa di tumori, causati anche dall’inquinamento. È davvero il caso di morire perché siamo pigri? È inutile girarci intorno, una percentuale dell’inquinamento è determinata dalle auto, che spesso usiamo anche quando non occorre. Anche la plastica, che dovrebbe essere riciclata, ma viene gettata in ogni luogo, contribuisce al grave inquinamento dei mari e dell’ambiente in genere. Per la salvaguardia del nostro paese nella nostra scuola cerchiamo di attrezzarci ad usarne il meno possibile: il
Comune ci ha donato delle borracce in alluminio e i frequentanti hanno realizzato con del materiale di riciclo dei cestini per la raccolta differenziata. Non stare a guardare, fai la differenza. Martina Rita Ingrosso Classe III
CONTENITORI realizzati dai ragazzi
DIRIGENTE SCOLASTICO: Piera Ligori DOCENTI: Silvia De Mitri Dania Campanale REDAZIONE: Classi: III A III B III C EDICOLA AMICA: L. Conversano, p.zza del Sole, 36
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Newspaper Game LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
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Scuola Secondaria di I Grado – Carelli Forlani
CARELLI
Conversano
IL MOMENTO DI AGIRE E’ ADESSO ALTRIMENTI VERREMO SOFFOCATI DALLA NOSTRA SPAZZATURA
PICCOLI GESTI EDUCAZIONE AMBIENTALE A SCUOLA. CAMBIO CULTURALE
S.O.S. pianeta
Le cause dei cambiamenti climatici
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on c’è dubbio che il terzo millennio è caratterizzato da un’emergenza che coinvolge l’intero pianeta Terra: i cambiamenti climatici. Il mondo scientifico è unanime nell’affermare che sono causati dalle attività umane. Gli effetti sono devastanti, il consumo sempre maggiore di carbone e petrolio, aumenta l’anidride carbonica nell’atmosfera e la temperatura globale, tutto ciò comporta lo scioglimento dei ghiacciai delle zone polari. A ciò si aggiunge la deforestazione e l’allevamento di bestiame che stravolge fauna e flora. L’uso quotidiano della pla-
stica causa danni all’habitat selvatico e antropizzato. Questo tipo di inquinamento interessa particolarmente gli oceani dove 400000 mammiferi l’anno muoiono intrappolati o soffocati dalla plastica. Anche i mezzi di trasporto hanno un’elevata emissione di CO2. Molti personaggi famosi scendono in campo per mobilitare i governi, affinché prendano seri provvedimenti, per esempio con l’utilizzo di più investimenti per fonti rinnovabili: energia solare. Lo stile di vita per un nuovo futuro ci impone un cambiamento radicale nel modo di vivere e per la nostra società. Cosa compriamo, cosa mangiamo, come ci spostiamo, do-
UNA RISORSA DA TUTELARE CON IMPEGNO
La crisi dell’oro Blu L’acqua bene prezioso Matrice della vita
L’
acqua è una delle risorse più preziose che abbiamo sulla Terra, senza di essa nulla sarebbe possibile, ma spesso la usiamo senza renderci conto di quanta ne sprechiamo e senza considerare che non è una risorsa inesauribile. La Terra è chiamata “il pianeta blu”, proprio perchéla maggior parte della sua superficie è coperta d’acqua, ma molta di questa non è utilizzabile, infatti il 97% dell’acqua terrestre è salata, il 2% si trova sotto forma di neve o ghiaccio e solo l’1% è acqua dolce. L’acqua dolce non è equamente distribuita sulla Terra, circa l’80% è concentrata in alcuni bacini e nei grandi sistemi fluviali, mentre ci sono zone dove la siccità, l’inquinamento, lo sfruttamento sconsiderato, i cambiamenti climatici, la cementificazione hanno contribuito ad una riduzione notevole di questa risorsa. Nel mondo un miliardo e mezzo di persone non ha acqua a sufficienza per vivere e due miliardi non può renderla potabile. Al contrario vi sono nazioni, come la nostra, che ne hanno in abbondanza e la sfruttano senza attenzione. In Italia, un individuo consuma circa 220 litri di acqua al giorno, la commissione mondiale dice che ne abbiamo a disposizione solo 40 litri giornalieri ed è inoltre provato che un essere umano, per le sole sue funzioni biologiche, può sopravvivere con appena 2 litri di acqua al giorno. Ne consumiamo davvero troppa! L’acqua è un bene prezioso ed esauribile, dalla cui qualità dipende il nostro benessere. Occorre un impegno di civiltà,ed una assunzione di responsabilità. Dobbiamo, quindi, usarla con accuratezza senza sprecarla inutilmente cambiando anche le nostre abitudini di tutti i giorni. #Insiemecelafaremo Classe II A
Studenti ecogreen degni di lode B
ve abitiamo costituiscono i passi successivi da compiere per salvare il Pianeta da una crisi climatica senza precedenti. Classe II B
LA MITICA GRETA
Perché è giusto parlare Salvaguardare l’ambiente “La storia di Greta: non sei troppo piccolo per fare cose grandi” è nn racconto fatto di speranza, coraggio e determinazione. La biografia non ufficiale di Greta Thunberg, una ragazza svedese di 15 anni che lotta con coraggio per salvaguardare l’ambiente coinvolgendo ragazze e ragazzi in tutto il mondo e organizzando “Fridays for future”.. Greta anche grazie alla sua malattia, la sindrome di Asperger, è riuscita ad attirare l’attenzione del mondo. È da ammirare il suo impegno, quanti di noi avrebbero avuto il coraggio di portare avanti un progetto così importante? Non si è mai intimorita neanche di fronte ai grandi politici affermando: “Sarete giudicati dai vostri figli e dai figli dei vostri figli”. Per salvare il pianeta sono necessari interventi politici: bisognerebbe utilizzare fonti di energia rinnovabile come quella del sole, vento, e occorrerebbe diminuire l’emissione di CO2. Greta guida la lotta per salvaguardare il pianeta, e questo dovrebbe interessare tutti noi per imparare a lottare contro il disinteresse dei più grandi, nel nome di un pianeta migliore senza catastrofi. Se vogliamo far vivere il mondo lottiamo contro l’inquinamento e la qualità dell’ambiente sarà garantita. Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza. Classe II G
S.O.S. pianeta
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isogna impegnarsi per difendere il diritto di vivere in un ambiente pulito. Il mondo è la nostra casa e la stiamo distruggendo e così anche noi stessi. Basta un semplice gesto. Ci piace ricordare l’esperienza di classe vissuta all’inizio di quest’anno scolastico. Guanti alle mani e sacchi per la spazzatura, tutti noi, compagni di classe, divisi in piccoli gruppi con la nostra docente, abbiamo ripulito il giardinetto della nostra scuola: 19 kg di spazzatura differenziata. Giardino ripulito. E che soddisfazione ragazzi. Tutti dobbiamo fare qualcosa, perché la parola futuro sia inclusa nelle nostre vite, non è solo un desiderio irrealizzabile. Perciò dobbiamo rimboccarci le maniche e fare qualcosa per migliorare la nostra casa: il pianeta
OPERAZIONE giardino pulito Terra. La volontà è di crescere generazioni in grado di avviare un cambio culturale, partendo proprio dalle scuole anche con l'educazione ambientale. Classe II E
RICICLARE UN AIUTO CONCRETO ALL’AMBIENTE
Recupero di un bene
C’
è una parola magica che può dare un contributo decisamente importante all’ambiente, a questo nostro ambiente sempre più offeso, maltrattato, umiliato. La parola è: riciclo, cioè riutilizzo di un materiale di scarto o di rifiuto, recupero di un bene. C’è un altro temine da considerare: riuso. Tutte e due le parole portano a rivedere il rapporto che l’uomo ha con la gestione dei rifiuti e con l’utilizzo delle risorse che egli ha a disposizione. La differenza è che si riutilizza un bene che non è ancora diventato un rifiuto, e si può fare. Si ricicla, invece, ciò che apparentemente non è più adatto allo scopo per cui è stato prodotto. Perché riciclare i rifiuti? I rifiuti sono composti da materiali diversi e molti di questi potrebbero essere recuperati, potrebbero essere riutilizzate le materie di cui sono composti. É necessario però met-
tere in campo una buona pratica: la corretta raccolta differenziata che è il risultato di un diverso e nuovo stile di vita, attento all’uomo e all’ambiente. Classe II L
DIRIGENTE SCOLASTICO: Adolfo Marciano DOCENTI: Fonte Lucia Pace Rina Locaputo Gabriella Lofano Marianna Mancini Antonella Giampietro REDAZIONE: Classi: II A - B II E - F II G - L
L’ARTE del riciclo
EDICOLA AMICA: Cartolibreria Miccolis, di Luigi Barbato via L. il Magnifico, 3 .
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I. C. Castronuovo
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
SCUOLA SEC. DI I GRADO
Sant'Arcangelo
LE GRANDI EPIDEMIE CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA
LA CLASSE III E SCRIVE UNA LETTERA
Le pandemie del passato
“Cara scuola ecco cosa mi manca di te!”
Dalla peste nera al Covid-19
C
on l’arrivo del Covid-19 forse è il caso di rileggere gli effetti delle altre pandemie nel passato: almeno tre di esse, a partire dal Medioevo, hanno cambiato il corso della storia. La peste nera provocò vittime mai calcolate con precisione, dai 25 ai 100 milioni e fu un vero spartiacque tra “la vita com’era prima” e “la vita come fu dopo”: da una parte il mondo travolto dalla superstizione, attaccato al potere e al denaro; dall’altra proiettato verso un futuro ricco di scoperte e invenzioni. Con il vaiolo, drammaticamente noto per aver ucciso nel XVIII secolo milioni di persone, fu scoperto il primo vaccino, tanto che negli anni Settanta si dichiarò ufficialmente estinto il virus. Negli anni 1918-20 l’influenza Spagnola coinvolse tutta l’Europa e gli Stati Uniti provocando la morte di circa 50 milioni di persone, per la maggior parte giovani maschi con un’età media di 28 anni. Le sue conseguenze rimasero a lungo offuscate dalla devastazione della I Guerra Mondiale e, se in alcune zone sperdute della Cina molte persone credevano che fosse stata mandata da draghi e demoni, nella parte più “moderna” della Terra aveva dimostrato che la morte era diventata ormai qualcosa di quotidiano, visto che anche la scienza dell’epoca si mostrò impreparata al contenimento di quella pandemia. L’epidemia da Covid-19 è quindi solo l’ultima di una lunga serie a partire dall’antichità. Fortunatamente alcune sparirono da sole ed è ciò che noi ragazzi ci auguriamo anche per questa. Qualcosa di positivo in questa drammatica situazione però c’è: dopo la chiusura delle attività, per la prima volta dopo tanto tempo le acque dei canali di Venezia, del Po e di altri corsi d’acqua sono tornate ad essere azzurre, il colore del silenzio, della tranquillità e della gioia di vivere. Come cambierà ancora con il Coronavirus il nostro mondo non si sa, sappiamo solo che non sarà lo stesso. Classe II B
L'ABITO del medico della peste in una stampa del XVII secolo (fonte: Wikimedia Commons)
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ara scuola, è passato molto tempo ormai dal nostro ultimo incontro e devo ammettere che mi manchi molto: mi manca svegliarmi presto la mattina, mi manca arrivare a scuola in anticipo per parlare aspettando il suono della campanella, mi manca confrontarmi con amici e professori. Spesso in questo brutto periodo mi fermo a riflettere e provo a immaginare come tu ti senta senza di noi che ti diamo tutte le mattine quel calore che ti fa sentire viva. Prima, quando non andavamo a scuola, io e miei compagni facevamo i salti di gioia, mentre ora farei di tutto per poterci ritornare. La didattica a distanza mi incuriosisce molto, poiché ci spinge ad interfacciarci con il mondo della tecnologia a cui noi giovani siamo molto legati, ma ovviamente non la sostituirei mai con la scuola tradizionale, perché dalle nostre scrivanie non si provano le
FUORI DALLA FINESTRA
L'arte contro il Coronavirus
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DISEGNO realizzato da Viola Nina Chiorazzo della classe IG .
urante la fase più intensa dell'emergenza Coronavirus, per aiutare noi ragazzi, costretti a casa, ad impiegare in maniera costruttiva le nostre giornate, la scuola, oltre che nelle normali attività didattiche, anche se a distanza, ci ha coinvolti in diverse e originali iniziative culturali. Tra queste l'ultima, ma solo in ordine di tempo, è stata il contest #conibambiniallafinestra, all'interno del progetto Dare Valore, cui il nostro istituto aderisce con tre classi. In particolare, l'iniziativa ha previsto l'elaborazione di disegni che rappresentassero la nostra idea di mondo dopo il Covid-19. Coordinati dai docenti di Arte, con immagini coloratissime abbiamo svelato sogni e desideri che, nonostante tutto, parlano ancora di speranza e di vita, così come di quella ordinaria normalità, fatta di passeggiate, abbracci, amici, e professori reali, di cui, oggi più che mai, pretendiamo la restituzione. Classe I G
stesse emozioni che si sentono tra i banchi di scuola. Inoltre stare tante ore al computer talvolta è stancante. L’unica cosa positiva è che continuiamo ad apprendere: niente e nessuno ci può togliere il diritto allo studio. Le mie più grandi paure riguardo quest’emergenza, sono che la quarantena si protragga fino ad estate inoltrata e che il virus continui a mietere migliaia di vittime. Fortunatamente ci sono medici e dottori di tutto il mondo che mettono a rischio la propria vita per salvare la nostra. Quando tutto questo sarà finito, perché finirà, vorrei far visita a tutti i miei familiari, riabbracciare i miei amici e i miei prof., vorrei ritornare a scuola e stare il più tempo possibile all’aria aperta; vorrei tornare alla vita di sempre, ricominciando a vivere. Spero di rivederti presto. Classe III E
CON LA SCUOLA nel cuore
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I LIBRI CHE HANNO PREVISTO IL COVID-19
Virus e fantascienza
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ualcuno ha previsto il Coronavirus? Certamente no. Si sa, film e romanzi apocalittici su un mondo devastato da virus non mancano: chi non ha mai visto, tra i tanti, il film Io sono leggenda o la fortunata serie The walking dead? E anche i romanzi non sono da meno: tra questi, oggi, il più discusso di tutti è sicuramente il libro dello scrittore statunitense Dean Koontz, intitolato The eyes of darkness (1981), che parla di un terribile virus Wuhan-400, richiamando il luogo da cui è partito, in Cina, anche il Covid-19. Ben più inquietante appare la profezia della medium Sylvia Browne, la quale avrebbe previsto non solo l'anno della pandemia, ma addirittura l'uso diffuso di mascherine e guanti. Naturalmente e, aggiungiamo noi, per fortuna si tratta soltanto di pure coincidenze con la realtà contro cui stiamo combattendo. Nel frattempo, tra credere
e non credere, è meglio attenersi alle disposizioni dei medici e delle autorità, prendendo il cinema e i libri di un certo tipo per quel che sono: pura fantascienza. Anche perché, col senno di poi. Classe I G
DIRIGENTE SCOLASTICO: Michela Antonia Napolitano DOCENTI: Giambattista Fania Patrizia Mastrosimone Filomena Tarantino REDAZIONE: Classi: IG II B III E
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COPERTINA del romanzo di fantascienza The eyes of darkness (1981)
EDICOLA AMICA: Edicola Pescatore, via F. Mastrosimone s.n.c., San Brancato di Sant’Arcangelo .
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Newspaper Game
I.C. Statale di Atella - Scuola Primaria
GIOVANNI XIII
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
Rapone
UN PARCO AVVENTURA NEL BOSCO DI RAPONE PER DIVERTIRSI E IMMERGERSI NELLA NATURA
UN BEL MESSAGGIO FIABESCO NON LE SOLITE PRESENZA DI LUCI
Grandi attrazioni Luminarie narranti
nel Paese delle favole
Relax per grandi e piccini
I
n una calda giornata di fine estate, il 21 settembre 2019, nel nostro piccolo paesino, alla presenza del Sindaco e di altre autorità, è stato inaugurato il Parco Avventura: un luogo magico, immerso nel verde del bellissimo bosco, ci sono un chiosco e zone barbecue dove è possibile trascorrere divertenti e rilassanti giornate in compagnia, alberi animati con visi dipinti, nastri, campanelli, attrazioni, percorsi in elevazione e poi giochi come scivoli, carrucole, una casa sull’albero, una rete per i salti e l’area Softair. Le attrazioni e i percorsi in elevazione sono sia per gli adulti
e sono alti 10 metri, che per i bambini e sono alti 5 metri. Durante la giornata dell’inaugurazione c’è stata tanta gente, proveniente anche da fuori che si è divertita tra i giochi e si è inoltrata nel bosco, lungo il percorso, per ammirare le bellezze della natura, facendo una passeggiata Gli schiamazzi dei bambini felicissimi di andare da una giostra all’altra si mischiavano alla musica di sottofondo che creava una bella atmosfera e alle urla di gioia di chi giocava a Softair e al canto degli uccelli. C’era anche un piccolo angolo buffet per mangiare e bere qualcosa in compagnia e questo ha permesso alla gente di ri-
ATMOFERA MAGICA IN UNA FREDDA SERATA D’INVERNO
Le bianche presenze Il Natale di Rapone Atmosfera da fiaba
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urante il periodo di Natale 2019, in una fredda serata invernale, una compagnia di artisti itineranti ci ha immersi in un’atmosfera magica, tipica proprio della magia del Natale. Provenienti da Citta’ di Castello , in provincia di Perugia, la compagnia era composta da trampolieri alati, giocolieri del fuoco ,maestri pirotecnici e acrobati. Le bianche farfalle, accompagnate da angeli bianchi hanno trasformato il mio piccolo paese in un posto magico e incantato. Su un elegante carro illuminato da luci led, c’era un cerchio scintillante dove una ballerina acrobata volteggiava nell’aria. Le farfalle, con movimenti eleganti, aprivano e chiudevano le loro enormi ali luminose e, l’effetto era meraviglioso. Il trampoliere giullare era molto simpatico e divertente. Dopo aver percorso le vie principali del paese, la compagnia, seguita dal pubblico, si è poi fermato davanti alla fontana, dove il grande albero di Natale scintillava di bianco e di rosso: lo spettacolo finale aveva inizio. La magia del fuoco, della danza sui trampoli, della danza aerea e degli effetti pirotecnici si sono uniti per stupire e meravigliare sia il pubblico dei piccoli, che quello dei grandi. Alla fine un’esplosione di fuochi pirotecnici ha illuminato e riscaldato la fredda serata d’inverno. Le luminarie natalizie con la frase “C’ERA UNA VOLTA” ci ricordavano di essere in una fiaba o meglio di essere nel Paese delle Fiabe e lo spettacolo è stato proprio un’esibizione da favola! Spero che possa ripetersi ancora, magari per festeggiare la fine dell’epidemia da Coronavirus che ha tanto scombussolato e cambiato la nostra vita, le nostre abitudini e il mondo intero. Alice Luisi
C'
manere fino a tardi, così quando si sono accese le luci, il Parco si è illuminato e sembrava incantato, con fiammelle e folletti. Giulia De Luca
LETTURA A SCUOLA Progetto “Libriamoci” Riciclare e non buttare Dall’11 al 16 novembre in tutta Italia si svolgono le Giornate della lettura nelle scuole. Anche noi alunne della classe V abbiamo partecipato al progetto “Libriamoci”, che rientra in questa iniziativa. Questo progetto consiste nel leggere un libro in classe e poi, trasmetterne il significato agli altri, leggendone frasi o pagine, ma anche raffigurandolo con disegni. Noi abbiamo letto “Lo Zio Riciclatutto”, un libro molto simpatico e creativo che parlava del riciclo. Uno dei temi di “Libriamoci” di quest’anno infatti era la salvaguardia dell’ambiente. Per la manifestazione finale del 14 novembre che si è svolta nell’atrio della scuola di San Fele abbiamo realizzato due cartelloni e alle altre classi che partecipavano, alle loro insegnanti e a tutti coloro che erano presenti abbiamo letto una frase ciascuno tratta dal libro, cercando di spiegarne il contenuto. Questo libro infatti ha un significato molto importante perché lo zio, protagonista principale insieme ai suoi due nipoti, riciclava di tutto, persino una lavatrice rotta che ha trasformato in un annaffiatoio, una vasca da bagno trasformata in un letto e una poltrona che nelle sue mani diventata una super bici. Dallo Zio Riciclatutto abbiamo imparato che riciclare è meglio che buttare. Letizia Marika
Rapone AvventuraPercorsi in elevazione .
era una voltain una terra lontana un minuscolo regno pacifico e ricco di antiche e poetiche tradizioni. Non smettere mai di sognare, solo chi sogna può volare. Sono le parole multicolore delle luminarie che splendevano lungo il corso di Rapone e che il Comune ha realizzato per Natale 2019, creando così un'aria davvero natalizia e festosa. Non le solite luminarie, bensì, un bel messaggio fiabesco perché Rapone è il “Paese delle fiabe”. Chiunque sia passato di lì è stato attratto dalle frasi e, sia per curiosità che per capirne il significato, ha camminato fino alla fine del corso. Anche la villa comunale era addobbata, tanto che mi sembrava una sala da ballo principesca con luci bianche scintillanti come lampadari di cristallo. C'era anche una grande carrozza luminosa con la scritta: “Auguri per un mondo
Luminarie narranti- Natale 2019 di pace”, trainata dal Lupo Comunale, uno dei personaggi delle nostre fiabe popolari. Prima di arrivare in villa c'era la strada illuminata da luci e infine una grande Stella cometa che annunciava l'arrivo. Silvia De Luca
RISPETTARE LE REGOLE PER STARE INSIEME DOPO
Il coronavirus e la quarantena
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n giorno di marzo si seppe che eravamo in quarantena perchè un brutto virus chiamato “CORONAVIRUS” aveva contagiato anche l’Italia e tutto si iniziava a bloccare. Molte persone furono contagiate e in particolare gli anziani erano quelli più in pericolo. Gli abitanti iniziarono ad avere paura e non uscirono più per molto tempo. Pian piano la situazione peggiorava, ma i medici provarono a rimediare cercando una medicina che poteva calmare il virus, però non ci riuscirono e continuarono a cercare le cure. Dopo un po', decisero di iniziare la scuola a distanza attraverso le videolezioni, ma, mentre nella scuola normale ci si può abbracciare e stare insieme, attraverso uno schermo non si può. Quando iniziarono ad aumentare i malati decisero che anche per fare la spesa era obbligatorio mettere la mascherina. Alla fine ci hanno
fatto uscire, ma con le mascherine, i guanti, e a un metro di distanza. Meglio rispettare tutto; cosi dopo potremo stare insieme tutto il tempo Mariangela Lamorte
L'arcobaleno della speranza
DIRIGENTE SCOLASTICO: Antonella Ruggeri DOCENTE: Nunzia De Luca REDAZIONE: Giulia De Luca Silvia De Luca Mariangela Lamorte Marika Letizia Alice Luisi Classe V EDICOLA AMICA: Lucia Angelillo, c.so Vittorio Emanuele .
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Venerdì 5 giugno 2020
Newspaper Game
Scuola Secondaria di I Grado - Carelli-Forlani
FORLANI
LA SCUOLA IN PRIMA PAGINA
LUCI ED OMBRE DELLO SPORT NELL’ADOLESCENZA
Conversano
UN VIAGGIO CHE PARTE DA MOLTO LONTANO
Sport: corpo e mente Dire col corpo Un codice di valori oltre la voce Noi e la danza
Unesco, diritti giovani sportivi
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raticare sport durante l’adolescenza è importante per un corretto sviluppo psico-fisico oltre a rendere i ragazzi più consapevoli della nuova identità corporea. Consente uno sviluppo sano ed armonioso del corpo, rafforza il sistema immunitario e, associato ad una sana alimentazione, aiuta a prevenire l’obesità, “patologia del benessere”, “figlia del nostro tempo”, causa anche di disagio psicologico. È un forte antidoto contro ansia, stress e solitudine consentendo ai ragazzi di scaricarsi delle preoccupazioni quotidiane e ricaricarsi di energie positive trasmettendo loro importanti valori: puntualità, dedizione, rispetto delle regole, lealtà, sportività, rispetto delle differenze, rispetto dell’avversario e saper accettare la sconfitta. Lo sport può diventare una vera e propria passione fino a spingere i ragazzi ad intraprendere una carriera professionale così praticandolo a livello agonistico. Ed è a tal proposito che non può sottacersi che lo sport nasconde delle ombre diventando, a volte, fonte di eccessivo stress spingendo i ragazzi ad essere estremamente competitivi a discapito di lealtà e correttezza (doping). Pertanto, se è vero che lo sport è fondamentale per i giovani perché fonte di un codice di valori da rispettare, di uno spazio di condivisione e socializzazione importante, è altrettanto vero che i ragazzi devono poter seguire i propri interessi e inclinazioni personali, senza eccessive pressioni ad essere sempre e comunque i numeri uno. L’Unesco ha elaborato una carta dei diritti dei “giovani sportivi”: “diritto di divertirmi, di giocare e di fare sport, diritto di seguire allenamenti adeguati ai miei ritmi, diritto di misurarmi con giovani che abbiano le medesime probabilità di successo, diritto di partecipare a competizioni adatte alla mia età, diritto di non essere un campione”.Quindi, facciamo sport, teniamo a mente questi diritti e divertiamoci. Classe II B
I GIOVANI e lo sport
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on c’è cultura senza danza. Non c’è vita senza danza. Da sempre la danza è stata compagna fedele dell’uomo, sin dall’origine dell’umanità, quando le popolazioni primitive ne facevano ricorso abbandonandosi a movimenti ora concitati e convulsi, ora dolci e armoniosi, dal delirio all’estasi, per propiziare la fertilità di un raccolto o l’esito di una battaglia, o anche per superare l’imminente ed annullarsi nell’assoluto. Attraverso un lungo viaggio temporale la danza è giunta ai giorni nostri, portando con sé vivo il ricordo del ballo “invasato” delle Menadi, delle carole medievali, dei minuetti barocchi alla corte del Re Sole, ballerino lui stesso, degli eleganti valzer romantici. Oggi, l’allegro ritmo dei balli africani, la sensuale energia di quelli spagnoli e sudamericani, la regalità delle movenze orientali fanno
SCONFIGGERE LA PAURA
La musica unisce Note ed emozioni
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LA MUSICA unisce
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n questo periodo l’Italia sta affrontando un momento di grande paura a causa di un virus che ha già contagiato migliaia di persone. Ci hanno detto di stare fermi, chiusi nelle nostre case. Le strade sembrano deserti asfaltati, attraversate dalla paura che si fa sempre più tangibile. E, in questo silenzio così assurdo, la musica si fa strada e magicamente ci solleva da questa angoscia che stringe i nostri cuori. La musica sta rallegrando uno dei momenti più tristi che il nostro paese sta vivendo e ci fa sentire vivi e liberi dalla paura. Si espongono lenzuoli e bandiere per ritrovare un’identità di popolo in lotta contro un nemico invisibile, ma sono le note che si sprigionano dai balconi, dai giardini, dalle radio, dai social ad unire veramente tante persone in questo tempo di “Io resto a Casa”. La Musica è un’amica, un’amica preziosa che ti consola e ti aiuta a superare le difficoltà. Classe II L
della danza una forma d’arte che, come un quadro o una scultura, custodisce i tesori della propria terra e delle popolazioni che l’hanno abitata. E se le Muse nell’antichità classica si erano preoccupate di metterla sotto la loro protezione, oggi la danza permette all’uomo di raccontarsi nei modi più disparati, dal seducente abbraccio delle milonghe alla vena ribellistica dell’hip hop, dalla meravigliosa grazia del ballo classico alle euforiche e, nello stesso tempo, sensuali movenze di un caraibico. La danza può essere competizione e sacrificio, passione e amore, trastullo e piacere. Dove le parole non “dicono”, “dice” il corpo col suo linguaggio primordiale fatto dei sentimenti, delle emozioni, degli impulsi più veri perché umani, dall’odio all’amore, dal dolore alla gioia, dalla rabbia alla serenità. Classe II F
NOI e la danza
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VENA ARTISTICA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
I creativi del pianeta
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l patrimonio culturale è da sempre l’anima pulsante dell’identità di un popolo. Patrimonio di tutti, ma non sempre alla portata di tutti. Quando un mostro invisibile e inaspettato costringe tutti a restare a casa, l’entusiasmo, la voglia di fare, il senso di iniziativa costringono il mondo dell’arte a reiventarsi e ad aprirsi ai visitatori, abbandonando lo snobismo e l’elitarietà che da sempre lo hanno caratterizzato. Per la prima volta, tramite i social media, non è l’appassionato che si reca ad ammirare le opere d’arte presso i luoghi deputati ad ospitarle, ma è l’arte che entra nelle case di tutti con un click, che va incontro al suo pubblico permettendogli di viaggiare alla scoperta dei musei di tutto il mondo. Assieme a questa iniziativa, tante altre che mettono in moto la creatività e la fantasia, invitando a riprodurre in casa opere famose, a rileggere in modo ironico e
attuale opere del passato, a postare foto realizzate all’interno di musei, parchi archeologici e biblioteche. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe servita un’epidemia per rompere alcuni schemi e far emergere nuovi artisti? Classe II A
L’ARTE ai tempi del Virus
DIRIGENTE SCOLASTICO: Adolfo Marciano DOCENTI: Fonte Lucia Pace Rina Locaputo Gabriella Lofano Marianna Mancini Antonella Giampietro REDAZIONE: Classi: II A - B II E - F II G - L
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EDICOLA AMICA: Cartolibreria Miccolis, di Barbato Luigi via L. il Magnifico, 3 .
VENERDÌ 5 GIUGNO 2020 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 56