|l mOndo d| M|||o dal muro al modello tridimensionale
Che cos’è un muro? Per alcuni è soltanto un una strutturamurariaverticale,elementocostitutivodi edifici, una parte anonima, o ancora può essere unsostegno,unaresistenza,unaseparazione,un confine. Per altri, invece, un muro rappresenta il luogo fisico in cui dare spazio alla propria arte, il mezzopercondividerla,latelasucuidisegnaree l'opportunità di raccontare e raccontarsi. Gli altri sono i numerosi street artist, writer e artisti che con tecniche, modalità e finalità differenti realizzano delle vere e proprie opere d’arte urbane trasformando ciò che prima era un limite e una divisione in un luogo ideale di unione di condivisione e di socialità. Questo contributo vuole proporre una modalità nuova di esplorare la street art attraverso la digitalizzazione dei murales. Partendo dalle opere dello street artist e architetto Francesco Camillo Griorgino, in arte Millo, e le sue rappresentazioni di città virtuali si vuole creare un modello tridimensionale con cui indagare e sperimentare una fruizione inedita e digitale dell`arte urbana.
Un muro è fatto per essere disegnato, un sabato sera per far baldoria e la vita è fatta per essere celebrata.
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KEITHHARING
Pony Wave murales realizzato a Venice Beach (California)
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1.1 Cenn| sUlla sTreeT aRt
Taki 183 Spawns Pen Pals (Taki 183 Crea amici di penna) così titolava l’articolo del New York Times del luglio 1971 [1], quando per la prima volta si iniziava a parlare di un nuovo movimento artistico. L’origine della Street Art si può attribuire proprio a questo periodo, gli anni ‘70. Nella grande mela si contavano numerosi writers che bombardavano di tag, scritte e disegni i muri la città. Inizialmente i graffiti erano semplici scritte e firme (tag) replicate su treni, sottopassi e muri della città, successivamente la tecnica si è evoluta con il lettering, con disegni più elaborati e una ricerca di stili grafici che si differenziano tra loro in base all’uso di lettere rispettivamente arrotondate,bombate,squadrateoin 3D.Daglianni‘80inpoicon Banksy si sviluppa la tecnica dello stencil che apre la strada a nuove forme di rappresentazione fino ad arrivare a Haring e Basquiat considerati i pionieri di ciò che oggi viene definita Street Art. Un'evoluzione della Pop e Graffiti Art, che sviluppa tematiche,
dal N.Y. Times del 21.07.1971 8
stili e modalità differenti. Non è semplice definire qualcosa che nasce con l’intento di non essere categorizzato ed etichettato secondo schemi ordinari tuttavia, per chiarezza, possiamo precisare alcune differenze tra la Graffiti Art e la Street Art. La prima nasce come movimento culturale e manifestazione sociale, legato a contesti urbani periferici. I writers sentono il bisogno di affermare la propria presenza sul territorio e riappropriarsi degli spazi urbani e lo esprimono tramite i graffiti, disegnano parole, scritte e firme chiamate comunemente tag spesso anche con modalità non legali. Ai primi writers interessava bombardare la città con i propri tag per acquisire notorietà senza dare particolare importanza al messaggio.
Conl’evoluzionedelmovimentonella Street Art i disegni diventano sempre più elaborati in veri e propri murales, dipinti realizzati su pareti di grandi dimensioni, e si cerca sempre più un pubblico al quale veicolare e diffondere messaggi di denuncia sociale e politica. E’ utile precisare che questa forma d’arte non si limita ai murales, ad oggi le tecniche utilizzate oltre allo spray, vernice e stencil comprendono anche poster, sticker, installazioni e performance. I muri, i tetti e le strade della città diventano teatro per i numerosi artisti che condividono un messaggio attraverso l’arte con un pubblico non convenzionale,chesitrovaadessere, spessoinconsapevolmente,spettatore non pagante di un museo urbano.
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COPE2 - Graffiti Art
Muri del mondo
L’arte contemporanea urbana, dagli anni ‘70 ad oggi si è diffusa in tutto il mondo. Numerose città sono tatuate con disegni che ne raccontano la storia. Da Basquiat, Haring e Banksy fino ad oggi sui muri,enonsolo,dituttoilmondogli Strett Artist sperimentano, si confrontano, fondono diversi stili, collaborano, lasciando un segno, una traccia, anche se spesso effimera, in grado di comunicare, sensibilizzare e raccontare.
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COPE 2 - Graffiti Art
Bansky
nasce come writer poi sviluppa la tecnica dello stencil per replicare le sue famose opere in tutto il mondo ed avvicinare il grande pubblico all’arte urbana.
Jean-Michel Basquiat uno dei più importanti writer americani
Bansky omaggio a Basquiat
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La ragazza con il palloncino (Londra)
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Keith Haring Tuttomondo (Pisa)
Nel panorama artistico internazionle
l’Italia ha una tra le opere che hanno fatto la storia dell’arte urbana. Tuttomondo[2], l’ultimo murale di Keith Haring, un talentuoso artista della scena americana, realizzato a Pisa nell’estate del 1989 nasce dal casuale incontro tra l’artista e Piergiorgio Castellani, un giovane studente in viaggio a New York, che loinvitaarealizzareunasuaoperain Italia. Haring accoglie l’invito e realizza a Pisa, sul retro del Convento dei frati Servi di Maria, il famoso murale che con figure colorate e stilizzate rappresenta la pace e l’armonia. Tra i muri del mondo è importante citare l’opera di Eduardo Kobra. L’artista brasiliano ha realizzato a Rio de Janeiro, in occasione dei Giochi Olimpici del 2016, uno dei murales considerato tra i più grandi al mondo. Las Etnias creato sui 190 metri di parete di un edificio in totale stato di abbandono, rappresenta i volti di cinque gruppi etnici, uno per continente, in omaggio ai cinque anelli delle olimpiadi. Un’ opera unica fatta di colori vivaci e forme geometriche.
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Kobra Las Etnias (Rio)
East side gallery la grande galleria di arte urbana a Berlino
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East side gallery
Il muro di Berlino, situato nella zona est della città, è uno dei più grandi musei urbani all’aperto. Più di un chilometro di opere d’arte realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo. Luogo simbolo di cambiamento, libertà ed unione. Tra le opere più famose: Diagonale
Lösung di Serebrjakov, Test the best (L’auto che rompe il muro di Kinder e The Mortal Kiss di Vrubel.[3]
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1.2 Gli sViluPp| iN |tAlia
L’arte urbana in Italia raggiunge una sua notorietà a partire dagli anni duemila inizialmente nelle città di Milano,RomaeBolognaepoidiffuso in tanti altri comuni. In Italia, come nel resto del mondo, il fenomeno era inizialmente limitato ai graffiti ed al bombing dei treni, successivamente con l’evoluzione dell’arte urbana diventa un movimento artistico sempre più riconosciuto e condiviso. E’ stato importante il contributo che l’Italia ha dato e continua a dare a sostegno della Street Art, infatti sono sempre più numerosi i festival, le iniziative ed eventi di arte urbana. Le città e la collettività gradualmente si sensibilizzano al movimento, promuovendone lo sviluppo attraverso attività concrete sul territorio generando così occasioni di incontro, scambio e socializzazione.
Non esiste un vero e proprio confine tra la produzione artistica in Italia e quella del resto del mondo. Sono diversigliartistiitalianicherealizzano opereintuttoilmondo,motivatidalla costantericercapersonaleedesiderio
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internazionali tutti con strani e curiosi come Ozmo, Xel, Zed1, Collettivo Fx, I Mangiatori di Patate, 2501, TvBoy e molti altri artisti che si trovano a collaborare e lavorare insieme ad una causa comune.
La StreetArtnoncreasemplicemente disegni, ma racconta una storia, invita a riflettere e diventa memoria.
Questo accade magicamente nei muralesdi Jorit[7],isuoimuralesiper realistici sono in grado di veicolare messaggi di denuncia su tematiche attuali e fatti di cronaca. La sua missione afferma è migliorare l’aspetto dei quartieri difficili e Santificare la gente del popolo. Un altro muro con una forte valenza storica è quello di Genova. Lo street artist Ozmo, nell’ambito del progetto On the wall[8], dedica un opera alla città duramente colpita dal crollo del ponte Morandi. This is site specific, una reinterpretazione dell’Amore e Psiche di Canova, rappresenta oltre che un’opera d’arte, un messaggio di speranza e solidarietà.
Time to change the world. JORIT
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1.3 | mUralEs cOme sTrumEnto d| r|gEnerAzioNe uRbanA
Ilmondodell`arteurbanaelospazio pubblico sono due elementi assolutamente collegati tra loro. I muri, i tetti e le strade in cui questa forma d’arte nasce e si manifesta sono quasi sempre quelli di quartieri periferici, luoghi degradati e aree sottovalutate, proprio in questi contesti l’arte urbana può dare un contributo concreto alla società. La Street Art è parte della storia urbana e dell’identità di una città. È una riflessione pubblica e un modo per andare oltre le convenzioni, una forma d’arte che non soltanto decora e fa rinascere alcuni scorci urbani, ma può avere un impatto sulle persone e infondere respiro alle comunita’. La Street Art diventa portavoce di messaggi critici, politici, di protesta in grado di far luce su situazionididisagiourbanoesociale. Il processo di rigenerazione urbana iniza nello stesso momento in cui l’intervento viene messo in opera, innescando progetti virtuosi che coinvolgono l’artista, il pubblico ed il
contesto. Attraverso la forza di un linguaggio espressivo immediato e prorompente, tali progetti si sono inseriti nei luoghi fragili della città evidenziandoli e sostenendone la riqualificazione visiva a scala urbana.[9] Sono numerosi e vari gli esempi di progetti di Street Art, che contribuiscono al miglioramento degli spazi urbani e delle loro comunità.
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Hunting Pollution il grande murales che assorbe lo smog
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Hunting Pollution è il grande muralesecosostenibilecheassorbelo smog, realizzato dall’artista milanese Federico Massa, in arte Iena Cruz. L’opera promossa da Yourban2030 [11], organizzazione no-profit, è stata realizzata utilizzando innovative pitture Airlite che permettono di trasformare ogni parete in un depuratored’arianaturale.Ilmurales realizzato, con un estensione di 1000 metri quadrati e 35 metri di altezza (dodici metri quadrati sono sufficienti a ripulire l’inquinamento prodotto da un'autovettura in un giorno) permette allacapitalediripulirel’ariacomeun bosco di 30 alberi. Il murales mangia smog raffigura un airone tricolore, specie in estinzione, in lotta per la sopravvivenza ed ha una doppia chiave di lettura: da una parte l’animalecatturalapredainunmare inquinato, dall’altra è lui stesso a catturare l’inquinamento in uno degli incroci più trafficati di Roma. L’arte urbana, come in questo caso, rappresenta una forma espressiva in grado di contribuire ad un cambiamento concreto.
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CuciMilano l’opera realizzata da Zed1 utilizzata per il progetto MAUA 31
1.4 |l dIsegNo dElla c|tTà
nEll’aRte uRbanA
Nella ricerca condotta particolare importanza è stata data alla rappresentazione della città nei murales. Le grandi metropoli, la complessità e le criticità del sistema urbano sono temi molto ricorrenti tra gli artisti che rappresentano e reinterpretano nei disegni la propria idea di città in alcuni casi tramite riferimenti astratti e in altri con elementi chiari e definiti. Il metodo di rappresentazione maggiormente utilizzato è l’assonometria isometrica, in grado di restituire un’immagine di città tridimensionale e una visione globale, lo stesso metodo, ad esempio, viene utilizzato per la rappresentazione delle città nei videogame o nella Pixel Art. Si configura così una nuovo modello di città virtuale[13] in cui trovano spazio nuovi modelli di città generati dall’immaginazione dell’artista in grado di creare una visione inedita, libera da schemi e regole ed una rappresentazione immaginaria del mondo reale.
Collettivo Eboy
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NewYork e Tokyo rappresentati in pixel art
Protection
Back to school (Suzhou)•2016
2.1 Un gEsto, uN'|mMagiNe, uNa sTor|a
FrancescoCamilloGiorgino,inarte Millo,èunstreet artist ed architetto pugliese residente a Pescara che ha fatto della rappresentazione della città il suo tratto distintivo.
C’è molta architettura nei disegni di Millo o c’è poco Millo nell’architettura?
La formazione da architetto è sicuramente evidente osservando le opere di Millo, che racconta in un’intervista[14] che "l'habitat in cui i miei personaggi si muovono vuole essere una critica a come le città contemporanee si sono sviluppate e a quanto il mondo accademico dell'architettura sia rimasto chiuso nelle accademie, senza riuscire a contribuire ad uno sviluppo urbano differente da quello che viviamo. Ho sempre la sensazione che tantissimi architetti si siano focalizzati soltantosualcuniprogettidipunta,senzarelazionarsial contorno, tante e troppe volte mi sembra di osservare rose in un deserto di palazzine senza anima”. Così come un architetto progetta e crea spazi in cui vivere e relazionarsi Millo crea la sua immagine di città e realizza il suo nobile progetto semplicemente con un gesto, utilizzando la tecnica del disegno a mano libera con pennelli, rulli e pitture per esterni e l’ausilio di piattaforme aeree. “Spesso dico che vado a braccio, cioè che tutti gli elementi sul muri sono proporzionati
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allalunghezzadelmiobraccioeanchealladimensione del pennello.[14] Il modello di città creato da Millo è sicuramente inventato, virtuale e non reale, ma con chiari riferimenti ai contesti urbani e le relative criticità che oggigiorno viviamo. Le città rappresentate e strutturate in edifici, infrastrutture ed altri elementi possono, ad una prima lettura, risultare sempre identiche, invece, per la natura stessa della tecnica utilizzata e per la creatività dell’artista assumono dettagli e tratti distintivi che le differenziano l’una dall’altra. Leggendo le opere realizzate emerge una chiara volontà dell’artista di alterare le proporzioni convenzionali per una rappresentazione che mette in primo piano i personaggi, sempre fuori scala rispetto alla città ed in grado di raccontare attraverso l’immagineunaproblematica,undisagioounavisione differente dell’abitare. Le scene ritratte da Millo evidenziano criticità e situazioni difficili con lo scopo di rappresentare la concreta possibilità di riscatto, riqualificazione e rinascita in modo da essere un messaggiodisperanzaesupportosiaperl’osservatore di passaggio che per chi vive determinate realtà, creando un sogno possibile. La grandezza delle opere di Millo si può trovare sicuramente nella storia stessa dei diversi progetti. Il modo in cui l’artista si relaziona al muro e alla sua conformazione, la particolarità dei dettagli, la relazione con il territorio e l’inserimento di riferimenti al contesto rendono ogni disegno unico ed irripetibile, in grado di fotografare un momento diventando una storia da osservare e leggere.
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Breath Respiro (B.Art a Torino)•2014 43
La ricerca condotta sulla produzione artistica di Millo documentata e catalogata sullo stesso sito web dell’artista [millo.biz] hapermessodi evidenziare le componenti che caratterizzano i disegni e la progressivaevoluzionedellatecnicae dello stile nel tempo. La compenente architettonica, sempre in bianco e nero, e i personaggi, colorati e fuori scala,sonoglielementiprincipali dei murales di Millo che si ripetono dai primi disegni fino agli ultimi lavori. Mettendo a confronto opere di anni diversi come Maps (2014), Rivoluzione(2017) e How To (2019), possiamo dedurre una progressiva cura nella tecnica e nei dettagli, il maggiore utilizzo di ombre e colori. Il metodo di rappresentazione utilizzato è l’assonometria isometrica con alcune eccezioni in ChildhoodDream e In You in cui utilizza l’assonometria cavaliera rappresentando la città vista dall’alto.
L’idea di città è generata dalla creatività dell’artista e dagli input generati dal mondo esterno. La complessità delle grandi metropoli e
Childhood Dream (Shanghai)•2019
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l’intricata rete stradale ma anche la stessa città adriatica con l’asse attrezzato sono elementi di riferimento per l’artista visibili in ogni suo muro. La città si compone di edifici di diverso tipo replicati all’infinito, la fitta ed intricata rete di strade ed i numerosi dettagli fanno da cornice ai personaggi che trovano spazio tra l’architettura in un sottile equilibrio tra semplicità rappresentativa ed una notevole forza comunicativa.
Oltre ai primi murales della sua carriera artistica Millo torna diverse volte sui muri della sua città adottiva. Nel 2017 a Fontanelle (quartiere periferico della città di Pescara) realizza,nell’ambitodiunimportante progetto di rigenerazione urbana il murale Dream, una grande opera d’arte come segno di speranza e cambiamentoenel2018,sulmurodi una scuola della città adriatica, realizza Il mio posto sicuro un messaggio di denuncia delle condizioni precarie delle strutture scolastiche, e non solo, del nostro Paese. Questi sono due esempi di
Dream (Pescara)•2017
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interventi e progetti utili a dimostrare l’importante valenza sociale e culturale dell’arte urbana. Under the cloak of peace (Sotto il mantello dellapace)èunodegliultimilavoridi Millo, realizzato in Nuova Zelanda per lo Street Print Festival Il muro racconta il bisogno di illuminare il concetto di unità e pace e di diffonderlo come un messaggio senza confini. In questo caso il disegno della città viene sapientemente modellato, con giochi di colori e ombre, diventando il mantello che protegge i due protagonisti. Lo stile e gli elementi principali rimangono invariati nel tempo insieme ad una continua attività di ricerca, sperimentazione e desiderio di andare sempre oltre.
“Mi piace pensarmi come una spugna. Ogni cosa che vivo si sedimenta e interagisce con la vita delle persone che incrocio. Quando sono davanti al mio foglio bianco tutta questa confusione sembra placarsi e trovare una rappresentazione grafica.”[14]
MILLO
Under the Cloak of peace (Palmerstone)•2020
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Communication probs due collaborazioni con Hunto (Londra)•2013
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Il Mondo di Millo
Da| mEtr| M|lLo aLla sCala rEale
Nella modellazione di un progetto tipo si utilizzano, solitamente, gli elaborati 2D come piante, prospetti e sezioni, nel caso studio in esame non avendo alcun riferimento dimensionale esplicito si procede con un metodo sperimentale. In primis, si tiene conto del metodo di rappresentazione adoperato da Millo nei suoi disegni, quasi in tutti muri utilizza l’assonometria isometrica utile ad avere un’efficace visione di globale e controllo del disegno, utile ai fine della ricerca a fornire informazioni sulle misure degli oggetti rappresentati. L'obiettivo è di ottenere un disegno in scala partendo dalle immagini da cui si ricavano tutte lemisurenecessarieallamodellazionetenendocontoe preservando le proporzioni tra gli oggetti, per quanto non corrispondenti alla realtà, e le imperfezioni intrinseche del disegno.
QuantomisuraunpianoMillo?
A questo punto, osservando la natura dei disegni e la preponderante componente architettonica, si sceglie l’altezza dell’interpiano come misura da ipotizzare e la relativa risultante totale dell’edificio per scalare l’intero disegno.Ilparametroaltezzadellospazioabitatodiun edificio diventa così un elemento chiave dell’intera costruzione, come a sottolineare, facendo una lettura simbolica,quantosiaimportanteerilevanteperl’intero
3.1
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Love Seeker Giardino delle culture (Milano)• 2015 55
progetto, la misura dello spazio in cui viviamo anche nel caso di una città virtuale.
Nel caso in esame si è proceduto, a seguito di alcune valutazioni e verifiche, ad adottare la misura di 3-3,5 metri come altezza media dell’interpiano. Lefasidilavorosuccessive,utiliadottenereundisegno dimensionato e misurabile, sono state le seguenti:
1.
La scelta dei disegni da utilizzare, o meglio delle fotografie rappresentanti i murales, viene eseguita selezionando le immagini in cui l’altezza degli edifici sia ben visibile nella sua interezza e prive di alcuna distorsione prospettica in modo da non alterare le dimensioni in assonometria. In caso contrario può essere eseguito un fotoradrizzamento dell’immagine.
2.
Una volta individuato l’edificio di riferimento e calcolatal’altezzatotale,conidovutimarginidierrore, si procede a scalare l’intero disegno.
Si ottiene così facendo un disegno in scala da cui ottenere tutte le misure necessarie.
Selezione disegni da scalare.
Input altezza edificio di riferimento.
3. Scala reale.
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3.2 abaCo Degl| ElemEnt|
LeggendoidisegnidiMillosipossono individuareduecomponentiricorrenti in ogni disegno: i personaggi e la città. A differenza dei primi, che variano in ogni muro, la città, composta da elementi modello reiterati in ogni composizione, è simile nelle varie opere. In realtà una lettura approfondita rivela un modello di città mai identico, che conserva sicuramente i tratti e lo stile identitario ma allo stesso tempo assume nei dettagli, nella composizione, nel dimensionamento e anche nelle imperfezioni la sua specificità. Quello che si vuole creare è un abaco in grado di sintetizzare, sebbene in maniera non esaustiva, le diverse tipologie di elementi rilevabili nei disegni con lo scopo di adoperarlo successivamente nella composizione di una città nuova in cui possano coesistere elementi di opere diverse. Considerando la componente della città rappresentata sipossonodividereglielementichela compongono in diversi gruppi:
Edificiotipo(modellazione) 58
Assetto urbano
La città è costituita principalmente da grattacieli, simili tra loro ma non uguali.Gliedificipiùricorrentisonoa forma quadrata o rettangolare, differenziati da numero di piani e forma delle finestre, principalmente di tipo quadrato o rettangolare. Con meno frequenza si possono trovare edifici ad L, parcheggi multipiano, ospedali. Ad eccezione delle case tradizionali disegnate al livello terreno con tetto a due falde, ogni altro edificio termina con un tetto piano, dove si trovano sempre i
volumi dei vani ascensore, rampe di scale, piscine dalle forme diverse, antenne, supporti per i banner pubblicitari e insolitamente anche qualche automobile. Le infrastrutture della città sono sempre sopraelevate costituitedastradeaduecarreggiate, svincoli e rotonde che si sviluppano seguendo intricati percorsi.
Il tessuto urbano non viene costruito in base alla rete viaria, al contrario, sono le strade ad intersecarsi con gli edifici permettendo una libertà compositiva dettata dalla pura creatività dell’artista.
Abacodeglielementi(fasidilavorazione)
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Tipologie edifici ricorrenti 61
Edifici speciali (ricostruzione murales realizzati)
(1)Everywhere i go•Minsk (2)Childhood Dream•Shanghai (3)Learn to fly•Bratislava
(4)Dream•Pescara (5)Il cuore sopra tutto•Progetto Gofoundme (6)Love runs the world•Kiev
(7)Il mio posto sicuro•Pescara (8)Rivoluzione•Pescara (9)Mi vida•Barcellona
1 2 3 4 5 6 7 8 9 62
tipologie di alberi, a forma conica e a tre rami spogli e diversi animali come (tapiri, orsi, cervi) e ancora in alcuni casi troviamo colline che diventano gallerie per il complesso sistema di strade.
Nella pratica la modellazione degli elementi è stata eseguita utilizzando software di modellazione 3D, nel caso specifico Cinema 4D. Partendo da un cubo generico si è modellato ogni elemento e con l’ausilio di estrusioni e sottrazioni booleane si sono ricavate le finestre,iparapetti,ivaniscalaetuttigli altrioggettinecessari.Lostessometodo è stato utilizzato per modellare gli altri elementi dell’abaco ad eccezione delle strade per le quali è stata utilizzata l’estrusione su spline, precedentemente disegnata in pianta e poi modellata in 3D. La stessa spline è stata utilizzata come guida per posizionare le automobili e i piloni della rete viaria. In alcuni casi durante le fasi di modellazioni sono stati inseriti, volutamente, errori e deformazioni per replicareinmanierapiùfedelepossibile il disegno originale.
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3.3 M|lLopoL|s: lA c|tTà v|rTualE
La ricerca condotta sulle opere al fine direalizzareunabacocihapermesso di avere tutti gli strumenti e gli elementinecessariacomporrelacittà virtuale. Millopolis nasce dall’idea condivisa e discussa insieme allo stesso artista, di rappresentare, seppur in maniera concettuale, la città di Pescara. Oltre agli elementi dell’abaco si è progettato di inserire, all’interno della composizione, i modellidiedificirealiincuisonostati realizzati i murales che si trovano attualmente nella città di Pescara e quelli che, purtroppo, nel corso degli
anni sono stati rimossi. Dopo aver modellato il terreno, vengono inseriti tutti gli elementi dell’abaco replicati e modificati più volte fino a coprire l’intera superficie, successivamente vengonoinseritelestrade,lecollinee gli elementi di dettaglio.
L’abitato urbano così composto diventaunmuseovirtualedelleopere stesse, esplorabile da diversi punti di vista. Il modello ottenuto all’esito del lavoro non è il capitolo finale, piuttosto il punto di partenza per progetti e sviluppi futuri.
Per ogni fine c’è un nuovo inizio.
A.DESAINT-EXUPERY
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Interfacciasoftware(Cinema4D)
Millopolis
Modello tridimensionale (fasi di lavorazione)
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isometrica 68
Millopolis assonometria
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Millopolis
vista assonometrica
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Ricostruzionemurales Everywhere i go (Minsk)
Ricostruzionemurales Dream (Pescara)
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Millopolis percezioni differenti
Millopolis dettagli 75
DiseGnarE sUi mUri vUol dIre fAre aRchiTettUra?
Sono diverse le domande originate ed emerse durante il lavoro svolto, in merito al legame tra arte urbana e architettura, il cambiamento concreto che questa può offrire alla città e alla società ed i processi virtuosi che è in grado di generare. Il contributo ha voluto sperimentare nuove modalità di fruizione dell’arte urbana verso una direzione digitale, non volendo certo sostituirsi a quella tradizionale, ma essere un‘opportunità di evoluzione e condivisione sempre maggiore, con uno sguardo al futuro ed i piedi ben saldi alla strada. Certamente la Street Art è un modo non convenzionale di fare architettura ma non per questo di minore importanza.Indiversicasi,progettidiarte urbana hanno contribuito a recuperare e dare nuova vita ad aree degratate e periferiche, a ricucire rilevanti fratture tra abitanti e città ed a vincere li dove l`architettura aveva fallito. Ciò che l`arte di fare murales è in grado di costruire va ben oltre il limite del muro ed è spesso non visibile.Costruisceun`alternativa,un incontro, una speranza, un`esperienza ed un sogno, possibile. Senza guardare
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lontano, ad esempio, la ricerca stessa sul mondo della Street Art e nello specifico la valenza sociale dell`arte, ha permesso di costruire e generare un interesse, un confronto ed un dialogo (cose di cui abbiamo bisogno soprattutto in questo particolareperiodostorico)trame,Milloe la Prof. Caterina Palestini ai quali rivolgo un caloroso e sentito ringraziamento per l`impegno, la disponibilità e il sostegno indispensabili per tutto il progetto. Infine la domanda delle domande: Perchè? E’ importante chiedersi il perchè delle cose ma è altrettanto difficile, in casi come questo, ricercare in una sola risposta le motivazioni che portano ad interessarsi al mondo dell’arte urbana ed al perchè bisognerebbe sempre più adoperare queste tipologie di progettualità. Così come l’architettura anche disegnare sui muri è considerata una forma d’arte ed in quanto tale non sempre ha bisogno di essere indagata e spiegata ma tanto più deve essere sentita e vissuta. Se proprio dobbiamo concludere con una risposta allora “mi verrebbe da rispondere come fanno i ragazzini”[*] e come farebbero (forse) anche i grandi bambini delle opere di Millo: Perchè si.
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