Sud est welcome magazine web

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numero cinque - supplemento al periodico

edito da Ycama srl

ur py yo e co fre

terra d’ingegno e di emozioni land of genius and inspiration



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RISTORANTE BELLEVUE Il menù del ristorante Bellevue stellato Michelin è il risultato del felice incontro tra prodotti selezionatissimi e ricette tipiche del territorio rivisitate dall’estrosa creatività del famoso cuoco Andreas Zangerl. All'interno di una cornice di grande fascino, il ristorante del Metropole offre le più superlative selezioni culinarie accomunate da un unico denominatore: l'alta cucina, l’attenzione meticolosa alla qualità degli alimenti, la freschezza, l’innovazione. La carta dei vini include le migliori etichette italiane e internazionali ospitate nelle cantine climatizzate dell'hotel mentre i più rari distillati possono essere gustati sia a tavola che nello splendido Metropole Lounge che raggiunge il massimo del suo allure al tramonto.

Andreas Zangerl is the renowned chef at Bellevue, a restaurant with Michelin stars that offers a menu which is the happy outcome of select ingredients, typical recipes and much creativity. Set in a magical place, the Metropole restaurant offers a great selection of food on the basis of quality cuisine, the best and freshest ingredients, and innovation. The wine list includes the best Italian and international labels, which are kept in the airconditioned cellars of the hotel; the finest spirits can be enjØyed at the table or in the splendid Metropole Lounge, which is at its most alluring at sunset.

Hotel Metropole Taormina - Maison d'Hôtes Corso Umberto, 154 - 98039 Taormina (ME) | tel. +39 0942.625417 | www.hotelmetropoletaormina.it


SPA

Nel l a p ar te pi첫 anti c a d el p a l a z z o risalente al '400, l'ampia SPA si estende per l'intera superficie dell'edificio. Hammam, piscina- idromassaggio, posarium con lettini in pietra lavica riscaldati si incastrano e si sviluppano sulle superfici materiche e la secolare pietra viva, che a tratti attraversa geometrie di rara bellezza. Due antiche colonne di inestimabile valore, risalenti al periodo Greco-Romano ritrovate durante gli scavi, sono l'odierna cornice al bagno turco. The oldest part of the 15th Century palazzo is occupied by a spacious SPA. Hammam, jacuzzi, posarium, heated volcanic stone sunbeds are all set on the original stone floor with beautiful geometric designs. Two precious columns from the GreekRoman period uncovered during the restoration work, frame the Turkish Bath.

Tutte le settimane si alternano solisti nazionali e internazionali, garantendo meravigliose atmosfere Jazz

A great atmosphere is provided by Italian and international Jazz musicians each week at Bellevue


Sud Est, a land with heart and soul 6 Sud Est: i luoghi dell'anima

The nature reserves of the Sud Est 8 Le riserve naturali del Sud Est

Sud Est for kids 12 Sud Est a misura di bambino

Casa CioMod, ospitalità hyblea 16

A Taste of the Aztecs 20 Un assaggio degli Aztechi Montalbano territory 26 I luoghi di Montalbano

Volcanic rock 32 Rock sotto il vulcano

Carlo Izzo, art in his hands 36 l'arte nelle mani

The mysterious death of Caravaggio 40 Il mistero della morte di Caravaggio Il gruppo di Scicli 46

index

A perfect day in Ortigia 50 Una giornata ideale in Ortigia

Don Camillo, the wonders of south-est Sicily to taste 54 Don Camillo, le meraviglie della Sicilia orientale tutte da gustare

Numero 5 Allegato al periodico Reg. Trib. Siracusa n. 2/12 del 24/02/2012 finito di stampare nel giugno 2013 Editore Ycama srl Viale Teracati, 132/B Tel. +39 0931.483424 - ycamasrl@gmail.com Direttore editoriale Danilo Malvezzi Direttore responsabile Paolo Mei Pubblicità Simona Pugliara +39 348.3643669

Eno'ntelodico, la vineria cafè 58 PerBacco! 62

Vite e Vitello, ristorante wine bar 66

The Sud Est's most beautiful beaches 74 Le più belle spiagge del Sud Est

Testi Ros Belford Patricia Belford Federica Guarneri Grafica e impaginazione Walter Silvestrini PixelXpixeL.it

Brucoli, jewel of the sea 77 Brucoli, gioiello del mare

Discover Malta 80 Alla scoperta di Malta

Traduzione testi Silvana Tuccio Foto Walter Silvestrini, Luigi Nifosì, Fotolia Stampa Tipografia Grafica Saturnia In copertina paesaggio del Sud Est - ph. Walter Silvestrini

Regione Siciliana Assessorato Turismo Sport e Spettacolo


IT Antico Palmento di fine ‘700, tra i pochi costruiti

a ridosso del mare, immerso nella campagna tra il verde degli agrumi, si trova in posizione strategica per un tour della Sicilia sud-orientale. L’agriturismo si sviluppa intorno al baglio dove un tempo si svolgeva la vita lavorativa del palmento, oggi scenario d’atmosfera per i nostri ospiti. La splendida corte vi farà vivere momenti indimenticabili ideale per una piacevole cena dal sapore siculo. Tutte le camere sono dotate di bagno con doccia, asciugacapelli, tv, frigobar, climatizzatori estate inverno, free wi-fi. Il ristorante è situato all’interno del Palmento dove verranno serviti i piatti tradizionali della cucina siciliana. Durante i mesi più caldi sarà il baglio a fare da scenario alle vostre cene.

EN An ancient 16th century Palmento, immersed in

citrus groves in the Sicilian countryside is one of the few overlooking the sea, and strategically placed for a tour of the south-east of Sicily. The rooms are situated around a baglio, where farm work was once done. Today it is an evocative place for guests. You can experience unforgettable moments here, while dining in Sicilian style. Each room has a bathroom with shower, hairdryer, tv and fridge, summer/winter air conditioner, and free wifi. The restaurant is located inside the Palmento, where traditional Sicilian dishes are served. Instead, in summer the baglio will be the backdrop to your dinners.

Baglio Siciliamo Agriturismo C.da Falconara sn Noto Marina - Sicily +39 0931.812158 - www.siciliamo.eu - info@siciliamo.eu


with heart and soul Sud ESudst:Est:a land i luoghi dell'anima

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udest Sicily is one of those rare places on earth that is good for the soul. In its intimate Baroque towns life is lived on a human scale. Everyone seems to know everybody else, and life is lived slowly, with time for a chat, an exchange of opinion, or to just to watch life pass by. As Sicily’s foremost publishing house, Sellerio, puts it ‘Sicily is a part of the world where doing nothing is still not seen as a waste of time…’ Fans of the Montalbano TV series – shot entirely on location in the Sud Est – know that a crisis has occurred indeed if the police inspector doesn’t have time for a long lunch, with a digestive stroll and a nap on a comfortably flat rock afterwards. Visitors will be reassured to know that eating well in the Sud Est is no fiction – both food and wine are fantastic. The Sud Est is a part of Italy where urban and rural life are still intimately connected. Fresh fruit, vegetables, eggs and artisan cheeses furnish the market stalls and restaurant kitchens of the towns, while a huge percentage of city dwellers maintain their links with the land or village of their ancestors. This is an area where a bank manager will spend his weekend picking oranges on his grandfather’s farm, or gathering wild asparagus. Others go into the countryside to cycle or walk in the many nature reserves, drive into the hills for a huge country lunch, or head to the beach for a swim or to potter around a fishing village. The residents of the Sud Est are skilled in the art of living in the moment – just one of many reasons why holidays in the area are so relaxing. Everyone is doing it. The only problem is that there is so much to see and do in the Sud Est, that you might be tempted to pack in as much as you can during your stay. How could you resist, when there are magnificent Baroque towns, long sandy beaches, dramatic gorges, a live volcano and relics of ancient Greece, ancient Rome, the Normans, Jews and Arabs. To say nothing of a whole host of activities for families, ranging from treeclimbing parks to a chocolate-making workshop. But if you don’t manage to see everything? Well, that just means you need to come back.

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l Sud Est della Sicilia è uno di quei rari luoghi al mondo che fanno bene all'anima. Le sue città barocche, ancora oggi a misura d’uomo, hanno una loro particolare intimità e qui tutti sembrano conoscersi. La vita scorre lentamente, si trova sempre il tempo per una chiacchierata, uno scambio di opinioni, o semplicemente per guardarla scorrere. Volendo citare Sellerio, famosa casa editrice siciliana, 'La Sicilia è una parte del mondo dove non fare nulla non è visto come una perdita di tempo ...' Gli appassionati della serie tv Montalbano, girato interamente nel Sud Est, sanno bene che nessun caso è risolvibile per l'ispettore più famoso d’Italia senza che egli non trovi il tempo per un lungo pranzo con passeggiata digestiva ed un pisolino comodamente sdraiato sulla scogliera. Ricordatevi però che nel Sud Est il mangiar bene non è una fiction, cibo e vino sono davvero fantastici. Il Sud Est è una parte d'Italia in cui la vita urbana e quella rurale sono ancora intimamente connesse. Frutta fresca, verdura, uova e formaggi artigianali arredano le bancarelle dei mercati rionali e le cucine dei ristoranti delle città, e la maggior parte degli abitanti tende a mantenere stretto il legame con la terra o i luoghi dei propri antenati. Questo è un luogo in cui è normale che un direttore di banca trascorra i suoi week-end nella fattoria del nonno per la raccolta delle arance o vada per i campi alla ricerca di asparagi selvatici. In tanti si recano in campagna in bicicletta o vanno a passeggiare nelle tante riserve naturali, così come in collina, per un lauto pranzo rurale. Altri scelgono il mare affollando le numerose spiagge per una nuotata o per un escursione in uno dei borghi marinari che si trovano lungo la costa. Gli abitanti del Sud Est sono esperti nell'arte del “vivere il momento” e questa è soltanto una delle ragioni per cui trascorrere qui le vacanze è estremamente rilassante. Perché non farlo? L'unico problema è che nel Sud Est c'è così tanto da vedere e da fare, che sarete tentati di fare e vedere quanto più possibile, per conservarne il ricordo. Come resistere, infatti, alle magnifiche città barocche, alle infinite spiagge di sabbia d’orata, alle suggestive gole ed anfratti nascosti nella natura, alla viva energia del vulcano, alla bellezza di monumenti lasciati qui dalle tante civiltà e popoli che hanno attraversato questi luoghi: greci, normanni, romani, arabi ed ebrei. Per non parlare poi di tutte quelle attività adatte alle famiglie con bambini, come i parchi avventura e divertimento, la fabbrica del cioccolato e tanto altro da scoprire.. E se non fate in tempo a vedere tutto..., vuol dire che dovrete tornare!


Cibi crudi e cotti

Row and cooked foods 7 Ortigia, Siracusa | Via delle Carceri Vecchie, 22 | Tel. +39.0931.64096 - +39.320.4168959


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the nature eserves of the Sud Est #Vendicari

rivers, lakes, mountains, sea Ros Belford

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rom the spectacular eruptions of Europe’s highest volcano, to the placid green waters of a river where papyrus grows wild, from dramatic karst canyons where eagles prey to remote duny beaches where green turtles nest…. the striking landscapes of southeast Sicily are protected by a network of natural parks and nature reserves. No-one should visit southeast Sicily without exploring the Parco dell’Etna. One of the world’s highest active volcanoes (3323 metres) Mount Etna has been the scene of many dramatic rescues over the years, with military helicopters dropping concrete blocks to divert the flow of lava from inhabited areas, and launching water bombs to extinguish fires in forests and orchards set alight by flaming volcanic debris. Sound a bit dangerous? Rest assured that Mount Etna is one of the most intensely monitored volcanoes in Europe, and that if there is any sign of danger, access will be restricted. The landscapes of Etna are unforgettable, ranging from desolate fields of lava so recent that there are no signs of life at all, to centuries-old forests that have grown up over ancient lava flows. The genetic fingerprints of species that have adapted to the volcano’s unique ecosystem are under study at the Banca del Germoplasmo, where a sensory walk has been created for visitors. In winter there is snow, with a range of winter sports on offer, and year-round (eruptions permitting) there is easy access to the summit by cable car and jeep. There are many footpaths and trails on the volcano, some of the most interesting leading

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lava caves used over the centuries as places of shelter, prayer, burial and – in the case of the Grotta della Neve – to store snow for the the ice cream and granita-makers of Catania. Before leaving the area, there is more dramatic volcanic scenery to be seen below Etna in the valley of the Alcantara river. There could scarcely be a greater contrast than that between the slick black lavascapes of Etna and Alcantara, and the creamy-white limestone karst scenery to the south – a phenomena that inspired the Baroque architects of Catania who rebuilt the city after it was destroyed in the eruption and earthquake of 1693. Indeed the city's historic centre is still characterised by its black and white Baroque facades. To see the source of the limestone Catania’s architects used to such effect with Etna's lava, head to the provinces of Siracusa and Ragusa where high mountain plateaux -- brilliant green and hazed with wild flowers in spring, gold in summer, brown in autumn – criss-crossed with dry limestone walls, are violently slashed by deep narrow canyons scoured over millennia by the region’s rivers. Cava Grande del Cassibile, near Siracusa, is one of the most spectacular, a savage paradise of rushing waterfalls and natural pools (where you can swim in summer) squinched deep down between sheer limestone cliffs riddled with caves. Over the centuries caves such as those of Cava Grande were used time and time again as places of refuge during times of invasion or repression.


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le riserve naturali del Sud Est

alle spettacolari eruzioni del vulcano più alto d'Europa, alle placide acque verdi di un fiume dove il papiro cresce spontaneamente, dai suggestivi canyon carsici dove le aquile predano, alle dune dove le tartarughe marine nidificano... i paesaggi suggestivi del Sud Est sono protetti da una rete di parchi e riserve naturali. Non si può visitare la Sicilia sud-orientale senza esplorare il Parco dell'Etna. Uno dei più alti vulcani attivi del mondo (3323 metri), l’Etna, nel corso degli anni, è stato teatro di numerosi drammatici salvataggi causati dalle eruzioni laviche, con gli elicotteri militari che per deviare il corso del magma lontano dalle zone abitate, hanno dovuto lanciare enormi blocchi, ed ingenti quantità d'acqua per spegnere gli incendi nei boschi e nei frutteti in fiamme. Anche se vi suona un po' pericoloso, state tranquilli. L'Etna è uno dei vulcani più monitorati d’Europa, e qualora ci fossero segnali di pericolo, l'accesso vi verrebbe negato. I paesaggi che offre l'Etna sono indimenticabili, vanno da desolate distese laviche, prive di alcun segno di vita, sino ai boschi secolari cresciuti sulle più antiche colate. Le impronte genetiche di particolari specie che si sono adattate all’ecosistema del vulcano sono in fase di studio presso la Banca del Germoplasmo, all’interno del parco, dove è stata creata per i visitatori una “passeggiata sensoriale”. Durante la stagione invernale, il vulcano si ricopre di neve ed è possibile praticare numerose attività sportive, mentre l’accesso alla vetta, eruzioni permettendo, è possibile tutto l’anno tramite la funivia oppure utilizzando una jeep. Sul vulcano si incontrano diversi sentieri, piste e grotte laviche, alcune delle quali utilizzate principalmente, nel corso dei secoli, come rifugi, luoghi di preghiera o di sepoltura e - nel caso della Grotta della Neve - per conservare il gelato e la granita, specialità dolciarie realizzate da artigiani catanesi. Prima di lasciare questo luogo, va assolutamente visto uno degli scenari più suggestivi che offre la montagna, la valle del Fiume Alcantara. Gli architetti barocchi che hanno operato la ricostruzione della città di Catania dopo il terremoto del 1693, come è ben visibile in gran parte delle facciate dei palazzi del centro storico, sono stati fortemente ispirati dal contrasto tra il nero della pietra lavica dell'Etna e dell'Alcantara, ed il bianco della pietra calcarea, tipico

fiumi, laghi, montagne, mare

del siracusano e del ragusano, dove gli altipiani di montagna verde brillante tempestati di fiori selvatici in primavera, d’orate in estate, e marroni in autunno – sono attraversati da cordoni di muri a secco e da stretti canyon frutto dell’erosione millenaria dei fiumi della regione. Cava Grande del Cassibile, nei pressi di Siracusa, è uno spettacolare paradiso selvatico, con cascate impetuose e piscine naturali, in cui in estate è possibile fare il bagno, in fondo a calcaree pareti a strapiombo e falesie crivellate di grotte. Nel corso dei secoli, durante i periodi di invasione o di repressione, le grotte come quelle di Cava Grande o luoghi come Pantalica, a nord est di Siracusa, sono state utilizzati anche come luoghi di rifugio. Pantalica, formata dai fiumi Anapo e Calcinara, può essere esplorata attraverso una rete di sentieri che conducono alle grotte utilizzate in epoche antiche come tombe neolitiche, chiese bizantine, stalle medievali ed addirittura come prigioni.

Paesaggio fluviale più placido è invece la riserva naturale del Fiume Ciane, appena fuori Siracusa. Qui l’acqua verde scorre lentamente attraverso un tunnel di alberi aggrovigliati. Lunga appena 7 km, offre la possibilità di fare passeggiate a piedi, in bicicletta o di risalirla in barca sino ad arrivare alla fonte, unico luogo in Europa dove il papiro cresce spontaneo. Nel sud est dell’isola si trovano tante riserve costiere, a testimonianza di una certa attenzione nel bilanciare le esigenze della natura con quelle del tempo libero e del turismo. #Etna

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The gorge of Pantalica, northwest of Siracusa, was another such place of refuge. Formed by the Anapo and Calcinara rivers, it can be explored along a network of footpaths to caves used as neolithic tombs, Byzantine churches, medieval stables – and even a prison. For a far gentler kind of riverscape, there is the natural reserve of the River Ciane, on the fringes of Siracusa, flowing as green and slowly as liquid seaglass through a tunnel of tangled trees. Just 7 kilometres long, you can walk, cycle or take a trip by boat to its source, the only place in Europe where papyrus grows wild. The SudEst is blessed with several coastal reserves, in which great care is taken to balance the needs of nature with those of leisure and tourism. Close to Siracusa is the marine reserve of Plemmirio, with a bracing coastal path that can be covered on foot or by mountain bike. The Oasi del Simeto in the province of Catania, has fine dunes and wetlands that attract a wide variety of indigenous and migrating birds, while the Macchia Foresta Fiume Irminio near Scicli, has dunes that shift

Vicino a Siracusa troviamo la riserva marina del Plemmirio, con un corroborante percorso costiero da effettuare a piedi o in mountain bike. L'Oasi del Simeto, in provincia di Catania, si distingue per le bellissime dune e le zone umide che attraggono una grande varietà di uccelli indigeni e migratori, mentre la Macchia Foresta del fiume Irminio nei pressi di Scicli, è caratterizzata da dune mobili che mutano d'aspetto in base alle stagioni ed al vento, dai sentieri che tagliano la foresta di bambù, il lentisco i cardi giganti e le belle spiagge. Appena fuori la città barocca di Noto, troviamo l'Oasi Faunistica di Vendicari. Un incantevole riserva naturale costiera, con incontaminate candide spiagge di sabbia dorata, dove sono ben segnalati i sentieri che portano alla splendidamente ristrutturata tonnara de 19° secolo, alla fortezza Sveva ed attraverso gli svariati pantani di acqua salata che tra ottobre e marzo vedono arrivare oltre 200 specie di uccelli migratori tra cui fenicotteri rosa, aironi, gru, cicogne, volpoca e cormorani.

#FonteCiane

#GoleAcantara

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#CratereEtna


#LaghettiCavaGrande - Avola

#TorrentePantalica

Tra le piante tipiche della macchia mediterranea, qui possiamo vedere il “coridothymus capitatus”, una particolare tipologia di timo, famosa sin dall’antichità, il cui nettare è ingrediente principale nel miele ibleo. Fino a poco tempo fa le tartarughe marine nidificano in queste spiagge, ma la passione locale per la zuppa di tartaruga ha portato alla loro scomparsa. Recentemente però sono stati realizzati nuovi progetti per favorirne il ritorno, tanto che durante il periodo di riproduzione alcune spiagge vengono chiuse al pubblico.

with the seasons, and paths through forests of bamboo, lentisk and giant thistles to good beaches. Just outside the Baroque town of Noto, is the Oasi Faunistica di Vendicari. An enchanting coastal nature reserve, it has well-marked paths to unspoilt beaches of white gold sand, a stunningly restored 19th century tonnara, a frowsy Swabian fortress and a chain of salt lakes that between October and March attract over 200 species of migratory birds including flamingos, herons, cranes, storks, and cormorants. Among the typical plants of the Mediterranean maquis, are coridothymus capitatus, a type of thyme whose nectar is the prime ingredient in Hyblaean honey, famous since antiquity. Until recently turtles would nest on the beaches, but local fondness for turtle soup led to their disappearance. There are now projects underway to facilitate their return, and at breeding time certain beaches may be closed.

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Sud Est for A

great climate, sandy beaches, adventure parks, caveriddled canyons with natural swimming pools, Baroque towns famous for chocolate and ice cream – to say nothing of Europe’s most spectacular volcano -- make southeast Sicily an ideal destination for families with children. There are few things in life more exciting than seeing a volcano erupt. 2013 is proving to be a spectacular year for Mount Etna – in March a new crater opened spewing jets of flaming molten lava over 3000 metres into the sky. The best way to witness eruptions is to take a guided jeep trip. Even when not active, Etna has plenty to offer kids, including snow-shoe trekking, white water rafting, pot-holing and, tours by jeep, while Sicily’s largest theme park, Etnaland, has an aquapark and dinosaur park as well as plenty of adrenalinpumping rides for thrill seeekers. Take a break from physical exertion with a day in Catania, letting kids travel back in time to World War 2 at the Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943, where they can experience an air-raid and see what a typical Sicilian piazza looked like after the bombs had struck. Seaside possibilities in the south east range from distinctive little fishing villages like Marzamemi and Brucoli to summer resorts such as Marina di Ragusa and Sampieri. For those who can’t decide between seaside and culture, there is Ortigia, a lovingly restored labyrinth of Baroque palaces and piazzas on a tiny island offshore from Siracusa -- an ideal base for families wanting a holiday that combines culture, nature, action and fun. Explore a Norman castle and Roman catacombs; see a Greek temple embedded in a cathedral, watch a Sicilian puppet show and visit the musuem of the Opera dei Pupi, whisper secrets over a parabola microphone invented by Archimedes (at the Arkimedeion), and look for the skeleton of a miniature elephant (at the Museo Archeologico Paolo Orsi). There is swimming from rocks along the eastern shore, or treat the family to a trip on the Classic wooden sailing ketch, Fiesta. For a wild day out, make for Buccheri in the Ibleian Hills, where both adults and kids can play Tarzan among the trees at the Parcallario adventure park. Siracusa too has a seasonal water park, Aretusa, on its northern edge.

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Ros Belford

Sud Est a misura di bambino


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n ottimo clima, spiagge sabbiose, parchi avventura, canyon pieni di grotte e piscine naturali, città barocche famose per il cioccolato e il gelato, per non parlare del più spettacolare vulcano d'Europa. Tutto ciò rende il sud est della Sicilia una meta ideale per famiglie con bambini. Ci sono poche cose nella vita più emozionanti del vedere un vulcano eruttare. Il 2013 si sta rivelando un anno spettacolare per l'Etna, un nuovo cratere che si è aperto a marzo sta eruttando getti di lava incandescente e fiammeggiante fino ad oltre 3000 metri nel cielo. Il modo migliore per assistere alle eruzioni è quello di un'escursione guidata in jeep. Anche quando non è attivo, l'Etna ha molto da offrire per i più piccoli, si può , fare del trekking con le racchette da neve, rafting, speleologia o visitare uno dei parchi avventura e parchi divertimento della zona, come Etnaland. Se volete prendervi una pausa dalla sforzo fisico, a Catania potete visitare il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia del 1943, lasciando che i bimbi viaggino indietro nel tempo fino agli anni dell seconda guerra mondialie, entrando in un bunker e sperimentando un allarme antiaereo e vedere come appariva una tipica piazza siciliana dopo un bombardamento. Nel sud est della Sicilia potete abbinare il mare alla cultura visitando i piccoli villaggi di pescatori come Marzamemi e Brucoli e le località estive come Marina di Ragusa e Sampieri. Ma soprattutto c'è Ortigia, un labirinto restaurato di palazzi barocchi e piazze su una piccola isola adiacente a Siracusa una base ideale per le famiglie che desiderano una vacanza che coniuga cultura, natura, azione e divertimento. Qui potrete esplorare un castello normanno e le catacombe romane; vedere un tempio greco incastonato in una cattedrale, assistere ad uno spettacolo dell'Opera dei Pupi o vistarne il museo o ancora sussurravi segreti attraverso microfoni a parabola inventati da Archimede (all Arkimedeion), o ancora, cercare lo scheletro di un elefante in miniatura (al Museo Archeologico Paolo Orsi). Potrete tuffarvi dagli scogli lungo la sponda orientale o fare un viaggio su una tipica barca a vela in legno. Per una giornata avventurosa fuori città, a Buccheri sui monti Iblei, vi consigliamo Parcallario, un eccellente parco avventura con percorsi ad ostacoli più o meno impegnativi che trasformeranno adulti e bambini (dai 2 anni in su) in novelli Tarzan appesi tra gli alberi. Anche Siracusa ha il suo parco acquatico, l'Aretusa Park.

#AretusaPark

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The Baroque towns of Noto, Ragusa Ibla, Modica and Scicli are all possible bases for cultural family holidays. Fun and culture combine at the Molino ad Acqua, a historic water mill in the Cava d’Ispica gorge outside Modica, where kids can watch the mill grinding wheat into flour, explore the network of channels and cascades, and visit the cave-house where members of the family lived until the 1950s. Because rainfall was often scarce, and water levels low, the mill-wheel is horizontal rather than vertical – an technique introduced to Sicily by the Arabs. The kids will not forgive you if you visit the southeast without calling in at Modica. Sample the town’s famous chocolate on the main street, then participate in a chocolate-making workshop at CasaCiomod. While the chocolate is cooling, kids can make their own pizza with flour from the Molino ad Acqua. Finally, many of religious and food festivals of the south east will appeal greatly to children. Top choices are the strawberry festivals at Cassibile (May) and Maletto (June), chocobarocco in Modica (autumn) and Noto’s Infiorita (May) when Via Nicolaci is carpeted with petals.

Anche le città barocche di Noto, Ragusa Ibla, Modica e Scicli sono tutte basi possibili per vacanze culturali in famiglia. Divertimento e cultura si combinano al Molino ad Acqua, un antico mulino ad acqua nella Cava d'Ispica, gola appena fuori Modica, dove i bambini potranno visitare e apprendere il funzionamento di questo originalissimo mulino e assistere alla macinazione del grano in farina, esplorare la rete di canali e cascate, e visitare la casa - grotta dove membri della famiglia hanno vissuto fino al 1950. Caratteristica principale di questo mulino è la ruota orizzontale piuttosto che verticale - una tecnica introdotta in Sicilia dagli Arabi per ovviare alle scarse precipitazioni e dunque alla mancanza d'acqua. I vostri figli non vi perdoneranno se visitando il sud est non farete tappa a Modica, città del cioccolato. Oltre ai tanti laboratori, che troverete nel centro città, potrete far partecipare i vostri ragazzi ad un laboratorio di preparazione del cioccolato organizzato a CasaCiomod, dove, inoltre, mentre il cioccolato si raffredda, i bambini potranno fare la loro pizza con la farina del Molino ad Acqua. Da segnalare infine, molte delle feste tradizionali e alimentari del sud est che si rivolgono ai bambini. Tra queste vi segnaliamo i festival della fragola a Cassibile (maggio) e Maletto (giugno), Chocobarocco a Modica (autunno) e l'Infiorata di Noto (maggio), in occasione della quale la centralissima via Nicolaci è tappezzata da decorazioni fatte con i petali.

#CasaCiomod

#Parcallario

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l ’avventura negli Iblei

PARCO AVVENTURA ADVENTURE PARK Nel cuore dei Mon ti Iblei, immerso in un bosco di querce, ci pressi, pini, castag ni, e attraversato dal sentiero Italia del CAI. Barbecue, tavoli e panche in pietra la vica per grigliate e pi c nic. Passeggiate tra gli alberi e sugli alberi, lungo sent ieri, percorsi acrobatic i per tutte le età. CHIOSCORISTORO con cibi genuini e prodotti locali di qualità. Accesso facilitato per i disabili a tu tti i servizi e ampio pa rcheggio gratuito . Parcallario is an ad venture park in th e heart of the Hyblea n mountain range, immersed in a fo rest of oak trees , cypresses, pine trees and chestnut trees. The CAI (Club Alpino Italiano) trail passes through the park. For picnics, there ar e barbeques, tables and benches cut in volcanic stone. Enjoy walks throug h the trees, above the treetops, along trails, and try the acrobatic course, fo r all ages. CHIOSCORISTORO (kiosk) serves genuine, local food . Easy access for the disabled to all the se rvices and ample free parking.

IL BOSCO È BELLO PERCHÈ VARIO... MEGLIO ANCORA SE È PARCALLARIO!

APERTURA / OPENING:bre/15 novembre:

o e 15 settem 21 marzo/15 giugn tivi sabato, domenica e fes ber: September / 15 Novem 15 e e Jun 15 / 21 March y blic holida Saturday, Sunday and pu : tutti i giorni 15 giugno/15 settembre ryday eve : ber 15 June / 15 Septem no ione: tutti i giorni tutto l’an Per gruppi su prenotaz ay throughout the year ryd For group bookings: eve nto dalle ore 10.00 al tramo ORARIO CONTINUATO: set sun to AM Opening hours: from 10

www.parcallario.it

Località Santa Maria, BUCCHERI (SR) – Tel: +39.331.3305498 +39.333.9218145 – info@parcallario.it


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mmersa nel verde di una villa d’epoca, Casaciomod è un luogo in cui si respira un’atmosfera di familiarità e di relax. Suddivisa tra una zona hotel destinata all’accoglienza degli ospiti e un zona food in cui vengono utilizzate solo materie prime siciliane selezionate e rigorosamente fresche, Casaciomod ha fatto del recupero e dell’ospitalità i suoi leitmotiv. La zona hotel, con otto camere, è contraddistinta da spazi sobri e arricchiti da mobili in stile classico. La sala colazioni, accogliente e con accesso ad una zona esterna in cui è possibile gustare nella bella stagione il primo pasto della giornata, è lo spazio che vi abbiamo dedicato per offrirvi una colazione ricca, che abbia sempre un occhio di riguardo per le tipicità della nostra zona: biscotti e latte di mandorla, crostate e biscotti fatti in casa, spremute di arance e marmellate artigianali saranno il nostro modo per farvi iniziare bene la giornata. A completare gli spazi interni, la piscina e il giardino circostante vi faranno dimenticare di essere a pochi passi dalla città e vi aiuteranno ad immergervi in un’atmosfera di benefico relax. La zona cucina di Casaciomod è uno spazio in cui tavoli e sedute confortevoli si alternano, dove dietro ogni oggetto da osservare e maneggiare c’è una storia, in cui l’unico rigore riguarda l’utilizzo di materie fresche e a Km² 25711, numero che indica la superficie della nostra amata terra Sicilia. Un ambiente intimo e di gusto in cui è possibile cenare con delle pizze preparate con un mix di farina di grano duro ed integrale, caratterizzate da un impasto a lunga lievitazione e condite con ingredienti tipici, o fare un aperitivo comodamente seduti davanti al camino. Per sentirsi come a casa!

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ospitalitĂ hyblea

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a taste of the

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ztecs Ros Belford

f you associate chocolate-making with Alpine Switzerland and the chocolatiers of Paris, think again. The vibrant Baroque town of Modica in Sicily’s deep south, is the unexpected harbinger of a tradition of chocolate making that has its roots in Aztec America. How did that come to be? In the sixteenth century, as Spanish conquistadores were colonizing the New World, they came across many new foods. Perhaps the most felicitious of these was a concoction of cacao beans, known as xocolatl, ground to a paste with a lava stone pestle on a curved lava stone known as a metate. It was eaten either as it was, or as a drink, mixed with water. The first European to appreciate the qualities of xocolatl was the conquistador Don Hernan Cortes, who was given a bitter drink of ground cacao beans and water by the Aztec Emperor Montezuma. However, it wasn’t the olfactory pleasures of chocolate that interested Cortes. Cacao beans were the local currency. Four beans could buy a turkey. One hundred could buy a slave. What better way to make a fortune than establish a plantation of cacao. Who said money didn’t grow on trees?

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Un assaggio degli Aztechi

e eravate abituati ad associare la preparazione del cioccolato solo con le Alpi Svizzere e i maestri cioccolatieri di Parigi, è arrivato il momento di rivedere le vostre credenze. La vivace città barocca di Modica, nel profondo sud della Sicilia, è il presidio di un’inaspettata tradizione del cioccolato che fonda le sue radici nell’antica America degli Aztechi. Scopriamo insieme come tutto ciò ebbe origine? Nel XVI secolo i conquistadores spagnoli, alle prese con la colonizzazione del Nuovo Mondo, si imbatterono in numerosi nuovi alimenti, il più delizioso dei quali era costituito da un miscuglio di semi di cacao, conosciuto con il nome "xocolatl", ridotti in pasta con un pestello e un mortaio di pietra lavica chiamato metate. Lo si poteva mangiare sia così come era, o assunto come bevanda, mescolato con l’acqua. Il primo europeo ad apprezzare le qualità del xocolatl fu il conquistatore Don Hernan Cortes, al quale l'imperatore azteco Montezuma fece provare una bevanda amara preparata con chicchi di cacao e acqua. Ma Cortes, in principio, non si interessò tanto al gusto e all’odore del cioccolato, quanto al fatto che i semi di cacao costituivano la valuta locale. Con quattro baccelli si poteva acquistare un tacchino, con un centinaio addirittura uno schiavo. Quale miglior modo per fare fortuna di impiantare una piantagione di cacao. Chi ha detto che i soldi non crescono sugli alberi?

#ChiesaSanPietro - Modica

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But in time the Spanish learnt from the Aztecs that there were more palatable ways of consuming xocolatl. Mixing the ground beans with cane sugar and spices such as vanilla and cinnamon resulted in a far more delicious concoction which could be eaten as it was, or melted in water. “A cup of this miraculous beverage gives every soldier the strength to march for an entire day.” Cortez reported to Emperor Charles V. He had discovered Europe’s first energy drink. By the 16th-century the first cases of chocolate addiction had been reported. In 17th century Europe chocolate, became all the rage – London, Paris and Madrid were full of fashionable chocolate houses -- and cacao beans became big business. Looking for a suitable place to cultivate cacao and produce chocolate closer to home, the Spanish – who ruled a vast domain, including Sicily -- settled on Modica. Not only did its climate resemble that of South America, but there were plentiful supplies of lava stone so that the beans could be ground in authentic Aztec style. Modica became rich, and the Modican

aristocracy became notorious for their decadent extravagance, dining on dishes such as hare cooked in chocolate, and ‘mpanatigghi, a pastry filled with minced meat, chocolate and spices, that you can still sample on Modica’s high street today. Modica’s ladies took to drinking hot chocolate in church during Mass, claiming it prevented them from fainting. A local Dominican priest was not impressed, and berated the chocolate drinkers from his pulpit, claiming that the practice violated the law of fasting. He was, so Modicans claim, despatched with a mug of poisoned chocolate. To prevent further chocolatefuelled disputes, in 1662 the Archbishop of Siracusa decided to consult the Pope on the issue. ‘Liquidum non frangit jejunum,’ was his reply. Liquids do not break a fast. The chocolate drinkers had won. By the 18th century, the Spanish empire had vanished, but

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Ma col tempo gli spagnoli impararono dagli Aztechi che c'erano dei modi più gustosi per consumare lo xocolatl. Mescolando, ad esempio, le fave di cacao con zucchero di canna e spezie come vaniglia e cannella, si otteneva un miscuglio ben più squisito e che si poteva anche sciogliere nell'acqua. Cortez, convinto di aver scoperto il primo energy drink, disse all'imperatore Carlo V: "Una tazza di questa bevanda miracolosa riesce a dare ad ogni soldato la forza di marciare per un giorno intero." Ed in effetti, già nel 16° secolo ci sono testimonianze dei primi casi di dipendenza da cioccolato. Nel 17° secolo la moda del cioccolato esplose in Europa. A Londra come a Parigi e Madrid nacquero molte Cioccolaterie. I semi di cacao erano diventati un grande business. Agli spagnoli serviva un luogo ideale più vicino casa per la coltivazione del cacao e la produzione del cioccolato. E


dominando un vasto territorio, compresa la Sicilia, lo individuarono proprio a Modica. Qui, non solo il clima era simile a quello del Sud America, ma a poca distanza c'erano anche abbondanti riserve di pietra lavica, necessaria per macinare i chicchi, secondo l'autentico procedimento azteco. Modica diventò molto ricca e gli aristocratici modicani, noti per la loro stravaganza, cominciarono a banchettare con piatti come la lepre cotta nel cioccolato e le 'mpanatigghi, una sfoglia ripiena di carne macinata, cioccolato e spezie, che ancora oggi si può gustare nelle botteghe alimentari e pasticcerie delle principali vie di Modica. Le signore di Modica presero l'abitudine di bere la cioccolata calda in chiesa durante la Messa, come rimedio contro lo svenimento causato dal digiuno. Ma un sacerdote domenicano locale non gradì questa usanza e dal suo pulpito rimproverò le bevitrici di cioccolato, sostenendo che tale pratica violasse la legge del digiuno. Ma il Papa, interpellato sulla questione dall'Arcivescovo di Siracusa, sentenziò “Liquidum non frangit

Modica’s love of chocolate remained. Chocolate vendors known as ciucculattari pushed colourful carts through the wealthiest quarters of town. On board was a charcoal brazier, lavastone pestle and mortar, and supplies of roasted cocoa beans, sugar, vanilla, cinnamon, and spices. Chocolate was made to order on the spot. They ground the beans, mixed them with sugar and spices to taste, then heated the powder until the cocoa butter had melted, but before the sugar had fully dissolved. The molten chocolate was poured into a tin mold, and left until it hardened.

digiuno”. Ovvero “i liquidi non interrompono un digiuno”. Dando così ragione alle bevitrici di cioccolato. Anche dopo la scomparsa dell'Impero Spagnolo, l'amore di Modica per il cioccolato rimase. I “ciucculattari” venditori di cioccolato spingevano i loro carretti colorati lungo i quartieri più ricchi della città, con a bordo un braciere, il metate, fave di cacao tostate, zucchero, vaniglia, cannella e spezie. Ovvero tutto il necessasrio per preparare il Cioccolato sul posto, pestando le fave di cacao e mescolandole con zucchero e spezie a piacere, per poi riscaldare il tutto fino allo scioglimento del burro di cacao, ma prima che si sciogliesse completamente lo zucchero. Il cioccolato fuso veniva quindi versato in uno stampo di stagno e lasciato indurire.

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ontalbano territory Ros Belford

#Scicli - panoramica

nspector Salvo Montalbano is the most famous policeman in Italy, and his creator, Andrea Camilleri, a chain-smoking, octogenarian Sicilian, is the country’s most successful writer. The Montalbano books – 20 novels and four collections of short stories -- have sold well over 11 million copies in Italy, while episodes of the Montalbano TV series regularly attract an astonishing 9 million viewers. The house which appears as Montalbano’s in the TV series is a B&B with a waiting list as long as your arm; a statue of Montalbano has been be erected in Camilleri’s birthplace, Porto Empedocle, and tours of locations that inspired the books or appear in the TV series sell like hot cakes. It’s no surprise that the publicity manager at Camilleri’s Palermo-based publishing house, Sellerio, says that taking a stroll with Camilleri is like walking down the street with a rock star. Montalbano fever has gone international. The TV series has been broadcast in fifty countries, including the UK and Australia; The Potter’s Field, the latest Montalbano novel to be translated into English, won the UK Crime Writers’ Association International Dagger award in 2012; and Scotland Yard, London, recently requested copies of the entire TV series for use in ‘professional training courses’.

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Montalbano is a very human policeman who lives on a beach, begins every morning with a swim, who savours what he eats in silence with an almost religious passion, and who suffers from bad digestion. He has a housekeeper, Adelina who leaves him dinners of perfectly executed Sicilian dishes such as pasta ‘nscasciata or sarde alla beccafico. Lunches he usually eats in his favourite fish trattoria; when he needs to think he goes for a walk munching his favourite streetfood snack, calia e simenza (roast chickpeas and pumpkin seeds).

#CasaMontalbano - Punta Secca


i luoghi di Montalbano

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l commissario Salvo Montalbano è il più famoso poliziotto d'Italia, e il suo creatore, Andrea Camilleri, un ottantenne siciliano accanito fumatore, è tra gli scrittori di maggior successo del paese. I libri di Montalbano - 20 romanzi e quattro raccolte di racconti - hanno venduto in Italia, oltre 11 milioni di copie, mentre gli episodi della serie tv registrano regolarmente oltre 9 milioni di telespettatori. La casa del commissario che appare nella serie Tv, nella realtà è un B & B che ha sovente lunghissime liste di attesa; a Porto Empedocle, città natale di Camilleri, è stata eretta una statua di Montalbano e le visite guidate sia presso i luoghi che hanno ispirato i racconti sia in quelli che appaiono nella serie TV, si vendono come il pane! Non c'è dunque da sorprendersi quando il direttore della comunicazione della Sellerio, casa editrice di Camilleri, afferma che “fare una passeggiata a Palermo con Camilleri è come camminare per strada accanto ad una rock star”. “Montalbano” è diventato un successo internazionale. La serie TV è stata trasmessa in una cinquantina di paesi, tra cui Regno Unito e Australia, Il Campo Del Vasaio, l'ultimo romanzo del celebre commissario, è stato tradotto in inglese e ha vinto in Gran Bretagna il premio “Crime Writers' Association International Dagger 2012, e Scotland Yard, a Londra, ha recentemente richiesto le copie dell'intera serie TV per utilizzarle nei loro corsi di formazione professionale".

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Although the setting of the crime novels is contemporary, the core of Montalbano’s world remains the provincial Sicily of Camilleri’s youth, a fictional Sicily in which elements of modern life, such as the mobile phone and computer, can at times seem anachronistic. Camilleri’s Sicily is a reinvented Sicily, where the names of places have been changed, and topography jiggled. The main town, Montelusa, is based on Agrigento, the port of Vigatà, on Porto Empedocle, while Marinella, where Montalbano lives, was inspired by a nameless cluster of abusive beach shacks, replaced decades ago, says Camilleri, with smart seaside villas built by the newly rich of Agrigento. When it came to filming the TV series, director Alberto Sironi decided to recreate Camilleri’s Sicily in the province of Ragusa. Free of the aggressive development that has ruined many urban centres, Ragusa remained a part of Sicily where old values and ways of life persisted. And it looked good too: crumbling Baroque architecture; a sunbaked landscape with a geometry of dry limestone walls; and a coastline with endless sandy beaches, Swabian towers, scuffed lighthouses and evocative industrial architecture. ‘Camilleri described Montalbano’s house as being on a beach,’ said Sironi, ‘a sandy beach... Once we had chosen the house, everything else grew from there.’ Montalbano’s TV beach house is in Punta Secca, a modest seaside hamlet in the commune of Santa Croce Camarina, full of little holiday houses. The house, now known as the Casa di Montalbano, operates as a B&B. Montelusa, the provincial capital, is a digital montage of several ragusano towns.

#CastelloDonnafugata

#CastelloDonnafugata - interno

#SanBartolomeo - Scicli

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Montalbano, commissario dall’animo buono, vive su una spiaggia, inizia ogni mattina con una nuotata, assapora con passione ciò che mangia in quasi religioso silenzio, soffre di cattiva digestione. Ha una governante, Adelina che gli prepara prelibate cenette a base di piatti siciliani perfettamente eseguiti, come la pasta ‘nscasciata’ o le ‘sarde alla beccafico’. A pranzo preferisce mangiare nella sua trattoria di pesce preferita, quando ha bisogno di pensare, va a fare una passeggiata sgranocchiando il suo spuntino preferito “calia e simenza”, ceci arrosto e semi di zucca. Anche se l'impostazione dei romanzi polizieschi è contemporanea, il cuore del mondo del commissario Montalbano rimane la Sicilia provinciale dell’adolescenza di Camilleri, una Sicilia immaginaria in cui gli elementi della vita moderna, come ad esempio il telefono cellulare e il computer, a volte possono sembrare anacronistici.


Its Piazza Duomo is that of Ragusa Ibla, as is the evocative neo-classic Circolo di Conversazione, while the spectacular roadbridge spanning the gorge is to be found in Ragusa Superiore. Montelusa’s main street is Via Mormino Penna, in Scicli, a tiny provincial town that also provides the TV series’ police station (Scicli’s town hall, or municipio), and several palazzi and churches, most strikingly San Bartolomeo, sited at the foot of beetling limestone cliffs. Other supporting roles are played by the monsters snarling on the facade of Palazzo Beneventano, and the tiny shacks behind San Bartolomeo, where rascally craftsmen make all manner of domestic and garden implements out of scrap tin and metal. The Albergo Diffuso of Scicli can provide guests with a Montalbano itinerary to follow in and around the town and province.

La Sicilia di Camilleri è una Sicilia reinventata, dove i nomi dei luoghi sono stati cambiati, e la topografia oscilla. La città principale, Montelusa, ci ricorda Agrigento, il porto di Vigàta, Porto Empedocle, mentre Marinella, dove vive Montalbano, si ispira ad un quartiere senza nome di villette abusive nella zona balneare di Agrigento, sostituito decenni fa, come racconta Camilleri, con eleganti ville costruite dai nuovi ricchi. Quando il regista Alberto Sironi, dovette realizzare le riprese della serie TV, decise di ricreare la Sicilia di Camilleri in provincia di Ragusa. Salvatasi da uno sviluppo urbano aggressivo che ha rovinato molti centri storici del Sud Est, Ragusa rimane una parte della Sicilia dove gli antichi valori e modi di vivere sono ancora attuali. Scelta azzeccata: decadente architettura barocca, paesaggi roventi, geometrie di muri a secco, una costa di spiagge di sabbia infinite, torri sveve, vecchi fari e suggestiva architettura industriale. 'Camilleri descrivendo la casa di Montalbano disse che doveva essere su una spiaggia,' racconta Sironi, 'una spiaggia di sabbia ... scelta la casa, tutto il resto è venuto da se'. La casa sulla spiaggia della serie TV è a Punta Secca, una piccola frazione balneare nel comune di Santa Croce Camarina, piena di piccole case vacanze. La casa, ora conosciuta come la Casa di Montalbano, è stata trasformata in un B & B.

#PalazzoBeneventano - Scicli

#RagusaIbla

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#PiazzaDuomo - Ragusa Ibla

The town of Comiso contributes its Piazza del Mercato, or market square, Modica, the church of San Giorgio, with its tremendous flights of Baroque steps, and the town of Vittoria the sun-beaten Piazza San Giovanni with its tall skinny palms and brink-of-Africa feel. Neo-Gothic Castello di Donnafugata, 10 kilometres outside Ragusa, is TV home to local Mafia boss, Balduccio Sinagra. The castle – a nineteenth century folly – is open to the public, a chilling chance to see miss the maze where a corpse of a woman is discovered in the episode ‘A Trip to Tindari’. Those who want to search out other crime scenes, should head to the Grotta delle Trabacche, also outside Ragusa, where a network of underground tunnels and caves concealed the tomb of two lovers in ‘The Terracotta Dog’, and to the ruins of the 19th century brickworks, the Fornace Penna, stunningly sited at the head of the beach at Sampieri, a favourite hangout in the TV series of Montelusa lowlife. Interior locations are more difficult to visit, though local tourist boards may assist. Well worth seeing if you can, is the glass-roofed winter garden of the Villa Salina near Scoglitti, which still seems haunted with the ghost of the corpse discovered on its long central table.

Montelusa, il capoluogo di provincia, è un montaggio digitale di diverse città del ragusano. La sua Piazza Duomo è quella di Ragusa Ibla, così come il suggestivo neoclassico Circolo della Conversazione, mentre lo spettacolare ponte stradale che attraversa la gola si trova a Ragusa alta. La Strada principale di Montelusa è Via Mormino Penna, a Scicli, una piccola città di provincia dove si trova anche la stazione di polizia della serie TV, (ovvero il Municipio), e diversi palazzi e chiese, la più suggestiva delle quali è San Bartolomeo che si trova proprio ai piedi di uno strapiombo di roccia calcarea. Da non perdere i mostri ringhianti scolpiti sulla facciata di Palazzo Beneventano, e le piccole baracche dietro la chiesa di San Bartolomeo, dove gli artigiani creano originali oggetti in latta e metallo. La città di Comiso contribuisce con la sua Piazza del Mercato, Modica con la chiesa di San Giorgio, con le sue formidabili rampe barocche di gradini, e la città di Vittoria, con piazza San Giovanni dove il sole si abbatte sulle alte e sottili palme e dove si sente la prossimità dell’Africa. A 10 chilometri da Ragusa, troviamo il Castello Neogotico di Donnafugata che nella serie TV è la casa di un boss mafioso locale, Balduccio Sinagra. Il castello - una sfarzosa costruzione del diciannovesimo secolo - è aperto al pubblico, che qui può rivivere l’agghiacciante emozione dell’episodio 'Un viaggio a Tindari', perdendosi nel labirinto in cui venne scoperto il cadavere di una donna. Chi volesse mettersi alla ricerca di altre scene del crimine, potrebbe andare alla Grotta delle Trabacche, anch’essa fuori Ragusa, dove una serie di tunnel sotterranei e grotte, nascondono la tomba di due amanti in 'Il Cane di Terracotta', oppure alle rovine risalenti al 19° secolo della Fornace Penna, sulla spiaggia di Sampieri, che nella serie TV è il luogo di ritrovo preferito dalla malavita di Montelusa. Le location interne sono più difficili da visitare, sebbene non impossibile rivolgendosi ad alcune guide ed agenzie turistiche locali. Da vedere assolutamente il giardino d'inverno, con il suo spettacolare tetto in vetro, di Villa Salina vicino a Scoglitti, dove sembra ancora vagare il fantasma del cadavere scoperto sul lungo tavolo centrale.

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Volcanic ock Ros Belford

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outh-eastern Sicily has been attracting its share of celebrities, artists and VIPs for well over a century. But the latest VIPs drawn to the area are not content simply to party. Mick Hucknall of Simply Red has established a vineyard on the slopes of Mount Etna; Jim Kerr of Simple Minds has opened a hotel in Taormina; while Erland Øye of Kings of Convenience lives for part of the year in the countryside outside Siracusa, supporting local efforts to protect a nature reserve from speculators.

Rock sotto il vulcano L

a Sicilia sud-orientale da oltre un secolo ha cominciato ad attrarre un sempre maggior numero di celebrità, artisti e vip. Ma gli ultimi vip affascinati e attratti da questo territorio, non si sono limitati ad una semplice visita di piacere. Mick Hucknall dei Simply Red ha stabilito un vigneto alle pendici dell’Etna, Jim Kerr dei Simple Minds ha aperto un hotel a Taormina, mentre Erland Øye dei Kings of Convenience ha scelto di vivere una parte dell'anno in campagna alle porte di Siracusa, a sostegno degli sforzi locali per proteggere una riserva naturale dalla speculazione edilizia.


Mick Hucknall

Simply Red

Simply Red frontman Mick Hucknall fell in love with Italy early in his career. ‘We achieved success there shortly after we did in the U.K.’ It was in Italy that he first drank a serious wine. ‘My wine epiphany was in 1989. That was the first time I drank a red wine that had…."dimensions." It wasn't just a beverage.’ Several years later an old friend of Sicilian origin inherited a villa and vineyard on the slopes of Mount Etna. The idea of making wine began as a joke, but then Hucknall was introduced to a local winemaker. Salvo Foti wasn’t just any winemaker. He was a pioneer, environmentalist and visionary, dedicated to producing fine wines the traditional way, by hand, without the use of chemicals, and with very low (and occasionally zero) additions of sulphates. When Foti met Hucknall, he hadn’t a clue he was talking to an international rock star who had sold more than 50 million albums. But Hucknall was unphased. ‘That's the way it should be. In this project, Foti is the star. It's all well and good being a pop star, but what does that have to do with wine?’ Hucknall and Foti produced their first vintage in 2001, calling it Il Cantante, the singer. The vineyard now produces three wines, a Nero d’Avola, an Etna Rosso and an Etna Bianco, all of which have met critical acclaim. Il Cantante’s headquarters is at Puntalezzo, near Sant’Alfio, on the eastern slope of Etna, and can be visited. Facilities include a shop, a tasting room and a museum, housed in an 18th century palmento, or wine press.

Frontman dei Simply Red si innamorò dell’ Italia all'inizio della sua carriera. - <Qui abbiamo raggiunto il successo subito dopo averlo ottenuto nel Regno Unito. Ed è in Italia, che ho bevuto per la prima volta un vino serio. Il mio battesimo di vino risale al 1989. Quella fu la prima volta che ho bevuto un vino rosso che aveva .... "spessore". Che non era solo un “drink”.> Diversi anni dopo un vecchio amico di Hucknall, di origine siciliana, ereditò una villa con vigneto alle pendici dell’Etna. L'idea di produrre vino cominciò come per gioco, ma poi Hucknall entrò in contatto con Salvo Foti, che oltre ad essere un produttore di vino è stato un pioniere, ambientalista e visionario, che si dedicò alla produzione di vini pregiati in modo tradizionale, fatti a mano, senza l'uso di prodotti chimici, e con aggiunte di solfati molto ridotte, talvolta anche pari a zero. Quando i due si incontrarono, Foti non aveva la minima idea che stesse parlando con una rock star internazionale che aveva venduto più di 50 milioni di dischi. Addirittura Hucknall dichiarò: “fu giusto così. In questo progetto, è Foti la stella. Essere una pop star è fantastico, ma cosa ha a che fare con il vino?'

Hucknall e Foti hanno prodotto la loro prima annata nel 2001, chiamandolo Il Cantante. Il vigneto ora produce tre vini, un Nero d'Avola, un Etna Rosso e un Etna Bianco, che hanno incontrato il plauso della critica. La cantina di produzione di Il Cantante si trova a Puntalezzo, nei pressi di Sant'Alfio, sul versante orientale dell'Etna, e se ne avete voglia è anche visitabile. I servizi includono anche un punto vendita, una sala degustazione e un museo, ospitato in un palmento del 18°secolo.

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Jim Kerr

Simple Minds ‘I first went to Italy with my school when I was 14. It was then that I discovered the world was in colour,’ says Simple Minds frontman, Jim Kerr. The impact of the sun-drenched land at the height of summer on the Scottish schoolboy from chilly, monochromatic Glasgow of the 1970s was intense. Sicily, in particular, had always fascinated him. ‘Sicily has been invaded by the Greeks, Romans and Arabs, but also the British, who helped release the island from the grip of fascism during the last throes of World War II. My own grandfather was one of those young soldiers and it was through him that I became fascinated by Sicily as a kid, hearing about this strange landscape dominated by the wondrous, active volcano, Mount Etna.’ ‘I remember the very first time I arrived here, standing on the deck of the ferry on the short crossing from Calabria to Messina. I can honestly say it was love at first sight.’ It was 1982 and Simple Minds were a struggling band touring on a shoe-string. ‘We had a small gig in Messina, performing in a run-down sports field not far from where the ferries docked.’ The next day, a friend took Kerr out to lunch in the little town of Taormina. Kerr was hooked.

<Andai la prima volta in Italia in gita scolastica, quando avevo 14 anni. E fù allora che scoprì che il mondo era a colori>, dichiara il frontman dei Simple Minds, Jim Kerr. L'impatto della terra assolata in piena estate sullo scolaro scozzese originario della fredda e monocromatica Glasgow del 1970 fu veramente intenso. La Sicilia, in particolare, lo aveva sempre affascinato. <La Sicilia è stata invasa da Greci, Romani e Arabi, ma anche dagli inglesi, che hanno contribuito a liberala dalla morsa del fascismo durante gli ultimi spasimi della seconda guerra mondiale. Mio nonno era uno di quei giovani soldati e fu grazie a lui che la Sicilia ha cominciato ad affascinarmi, quando da bambino lo sentivo raccontare di questo strano paesaggio dominato da un meraviglioso vulcano attivo, l'Etna. Ricordo ancora la prima volta che arrivai in Sicilia, in piedi sul ponte del traghetto, durante la breve traversata dalla Calabria a Messina. Posso onestamente dire che fu amore a prima vista.> Era il 1982 e i Simple Minds erano una band emergente. <Tenemmo un piccolo concerto a Messina, esibendoci in un fatiscente campo sportivo non lontano da dove attraccano i traghetti.> Il giorno dopo, un amico portò Kerr a pranzo nella graziosa Taormina. Kerr ne restò fulminato.

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‘What's so special about Taormina? For a start it has a great location, overlooking the Ionian Sea, and you can see as far as the lights of Calabria. It's also steeped in history…there’s a wonderful open-air, ancient Greek theatre, where they have amazing concerts. But the real cherry on the cake is that it has the most fantastic view of Mount Etna.’ Kerr returned to Taormina as often as he could. ‘I made friends with the locals and eventually it became a home from home.’ In fact Taormina became so special to Kerr, that he and his friends, opened a hotel there, the Hotel Villa Angela.

<Che cosa ha di così speciale Taormina? Innanzi tutto ha una posizione fantastica, con una splendida vista sullo Ionio, dalla quale si possono vedere le luci della costa calabra. Ed inoltre è ricca di storia ... c'è un meraviglioso cielo aperto, il teatro antico in cui si svolgono incredibili concerti. Ma la vera ciliegina sulla torta è che ha una veduta dell'Etna strepitosa.> Kerr fece sempre più spesso ritorno a Taormina. <Ho fatto amicizia con la gente del posto e alla fine è diventata la mia seconda casa.> Taormina divenne così speciale per Kerr, che con dei suoi amici, ha deciso di aprirvi un albergo, l'Hotel Villa Angela.


Erlend Øye

Kings of Convenience

Erlend Øye, the geeky spectacled half of whimsical – and internationally acclaimed -- Norwegian indie folk duo, Kings of Convenience, has a house outside Siracusa on the nature reserve of Plemmirio, where his family cultivate lemons. A regular client of the bars and clubs of Ortiga, Øye has been made an honorary citizen of Siracusa, for the unpretentious way he has thrown himself into provincial life, frequently performing and DJing gratis to raise money for local issues. In 2011 he released a video of John Lennon’s Imagine to draw attention to the threat to the Plemmirio nature reserve from building speculators, and in 2012 played concerts in Catania and Siracusa at which the price of admission was a ciambelle – a ring-shaped cake!

Erlend Øye, l'occhialuto nerd componente dello stravagante duo norvegese indie folk, di fama internazionale, Kings of Convenience, ha una casa fuori di Siracusa sulla riserva naturale del Plemmirio, dove la sua famiglia coltiva limoni. Cliente abituale dei bar e club di Ortiga, Øye è stato proclamato cittadino onorario di Siracusa, per il suo stile senza pretese che ha contraddistinto la sua permanenza a Siracusa e le sue occasionali esibizioni live e dj set cui si è prestato gratuitamente per raccogliere fondi per le questioni locali. Nel 2011 ha pubblicato un video con la base musicale di Imagine di John Lennon per richiamare l'attenzione sulla minaccia di speculazione edilizia incombente sulla riserva naturale del Plemmirio, e nel 2012 si esibito in due concerti a Catania e Siracusa, il cui il prezzo di ingresso era un ciambella!

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Carlo zzo

art in his hands l'arte nelle mani K

Corso Matteotti, 66 Ortigia - SIRACUSA T. +39 0931.69533 www.carloizzogioielli.it info@carloizzogioielli.it

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nowledge of the art of metal learnt in childhood in the wrought iron workshop of his maternal grandfather Giuseppe, together with individual flair and natural talent, and a desire to experiment with his passion, make Carlo Izzo an expert goldsmith. Carlo Izzo's great-grandfather was a photographer in the 1930s and his mother was a painter and poet. With art in his veins, in the 1980s Carlo Izzo began to heed his desire to create exclusive jewels guaranteed to make whoever wore them feel unique. Since then, Carlo Izzo has conceived and created small “jewel sculptures”, whose charm and elegance make them a must, and wearing them a statement. A series of luxury collections have been created. In the world of fine jewellery, the “Carlo Izzo Gioielli” brand is well known, both in Italy and abroad. The “Carlo Izzo Gioelli” collections encapsulate the magic of belonging to an ancient, noble island as Sicily. Through his creations, Carlo Izzo wanted to tell the story of the island, cradle of civilisation and traditions. Each jewel is conceived and crafted using ancient techniques of jewellery-making in Sicily. Carlo Izzo considers coral the biggest treasure that the sea harbours. Coral is the major source of inspiration in his creations, and rare Sicilian coral, with its characteristic orangesalmon colour, is preferred. The coral is cut by hand and threaded, as it was done in the past. An ancient Sicilian tradition placed bundles of coral in the troussaeu of young brides from aristocratic families to wish them abundance and fertility. A number of these original bundles are displayed in the showroom. A passion for coral has created the Tesori di Mare (Treasures of the Sea) collection. A whirling dance of seahorses, shells, fish, seaweed, and diamonds that shine like water drops, turn the jewels into works of art.


È

l’arte nelle mani, che incontra un metallo nobile come l’oro, mescolato all’estro e alla sapiente conoscenza dei segreti dell'antica arte del ferro, appresa sin da bambino entro le mura della storica officina del nonno materno Giuseppe, che permette al “Maestro Orafo” Carlo Izzo di divenire interprete stesso di quella passione che sboccia ben presto, portandolo a sperimentare forme e nuovi accostamenti. Con il bisnonno fotografo degli anni “30” e la mamma pittrice e poetessa, Carlo respira dunque arte sin dai primi anni di vita, ed è già alla fine degli anni “80” che prende vita, attraverso l’artigianato nel mondo dell’oreficeria, una maggiore consapevolezza di voler creare oggetti unici e nobili, così come unica vuole far sentire la donna che indossa un suo gioiello. Inizia così l’ideazione e la creazione di piccole “sculture gioiello” che danno vita a tutta una serie di collezioni di monili che diventano protagonisti indiscussi della vita di ogni donna che ama distinguersi, creando uno “stile” inconfondibile riconosciuto come sinonimo di unicità e prestigio dove il lusso è tradizione e l’eleganza una certezza. Oggi il “Brand” “Carlo Izzo Gioielli” è presente al fianco di nomi illustri del panorama dell’altissima Gioielleria in Italia e nel mondo. Il Maestro, attraverso le sue varie collezioni, riesce a raccontare tutta la magia e il senso di appartenenza ad un’isola antica e nobile come la Sicilia. Le sue creazioni parlano anche della storia di questa terra meravigliosa, culla di civiltà e tradizioni e ogni singolo gioiello viene ideato e realizzato mediante antiche tecniche di lavorazione, partendo da “lei” la “pietra”. È il corallo la fonte d’ispirazione maggiore, che il Maestro considera il tesoro più grande che il mare possa gelosamente custodire.

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The Bacco (Bacchus) collection was created as a tribute to the mild Sicilian climate, where strong and healthy grape vines grow. Grapes and tendrils, with diamonds like drops of dew, evoke memories of the taste of the ancient nectar. Ancient fabrics and Sicilian lace are the inspiration behind the Filigry collection. Able hands weave gold threads as if knitting, to create a jewel that is also an accessory to an outfit.

To be unique, a bride had a crown and a beautiful belt buckle made for her elegant bridesdress. Celebrities like Rita Rusic, Simona Izzo, Marta Flavi, Serena Dandini have chosen to wear Carlo Izzo jewels during television broadcasts. Kate Moss chose her wedding ring in Carlo Izzo's boutique. Artist Philippe Leroy fell in love with the showroom when he visited and used it as a filmset. Exhibitions in Moscow, Saint Petersburg, Malaysia and Singapore have been successful. Carlo Izzo has also received attention in San Francisco and Santa Barbara.

Predilige il corallo Siciliano, praticamente introvabile, dall’inconfondibile colore arancio - salmone, tagliato a mano e reinfilato con fili di spago, come si usava fare un tempo. Un’antica tradizione sicula narra di queste matasse di corallo che venivano adagiate nei bauli del corredo di giovani spose appartenenti a famiglie nobili, come segno di ricchezza e augurio di fertilità. Lo stesso Maestro ne possiede alcune, esposte nel proprio Atelier. Da questa passione nasce la collezione “I Tesori del Mare” in cui attorno al corallo fluttuano, quasi come una danza vorticosa, ippocampi, conchiglie, pesci alghe e brillanti che, come gocce d’acqua, con il loro scintillio illuminano, riveriscono sublimano il gioiello, trasformandolo in opera d’arte. Come tributo al clima mite della sua Sicilia che vede le sue terre cosparse di meravigliose vigne belle e rigogliose, nasce la collezione “Bacco” in cui viticci e acini tempestati di brillanti, come fossero gocce di rugiada, risplendono di una luce calda che rievoca il ricordo del sapore dell’antico nettare. Dalle antiche stoffe e dai pizzi Siciliani nasce l’ispirazione della collezione “Filigry” antichissima tradizione che vede le abili mani intersecare fili d’oro come fossero trame di una maglia per dare origine sempre a lui, il “Gioiello” concepito per adornare e impreziosire un capo di abbigliamento diventando accessorio, come nel caso di una sposa che decide di fare realizzare al Maestro un diadema, una raffinatissima fibbia per la cintura del suo elegante abito per sentirsi ancora più unica. Svariate sono anche le collaborazioni con il mondo dello spettacolo. Rita Rusic, Simona Izzo, Marta Flavi, Serena Dandini, scelgono il “Brand” per degli indossi televisivi. Kate Moss sceglie personalmente le proprie fedi nel negozio del Maestro e commissiona altri gioielli.


Carlo Izzo has received the most important award in Sicily: “Artigianato e arte nel mondo” (World artisanship and art). Carlo Izzo made the Miss Sicilia crown in gold, silver and precious stones. And, he was commissioned by the Mayor of Siracusa to create the Siracusa G8 coins, with an image of the island of Ortigia, the city's historic centre. Carlo Izzo reproduces the Greek coins used in antiquity in Siracusa, and the Greek-Roman masks used in theatre. Ancient culture thereby reemerges in contemporary jewels, earrings, rings, necklaces and religious objects. The elegant showroom in Corso Matteoti has been designed by Ivana Miceli Izzo, interior designer and wife of Carlo Izzo. She has created a sophisticated early 20th Century ambience, where the scent of cinnamon accompanies the stories of an artist who works with gold. There are dozens of collections and art pieces in the showroom. Ivana also attends to the merchandising and international exhibitions.

Anche il noto artista Philippe Leroy visita lo show-room di Carlo e se ne innamora a tal punto da sceglierlo come set di un suo film. Soddisfacenti successi riscuotono le mostre a Parigi, Mosca, San Pietroburgo, Malesia e Singapore. Anche oltreoceano, a San Francisco e Santa Barbara, il Maestro riceve grandi riconoscimenti. Ma è sempre la sua Sicilia a conferirgli il premio a cui tiene di più: “Artigianato e arte nel mondo”. Realizza ancora la corona per Miss Sicilia oro, argento e pietre preziose. Dal Sindaco di Siracusa gli vengono commissionate le monete per il G8 ambiente, raffiguranti l’isola di Ortigia (centro storico della città). Realizza il prestigioso premio “Vittorini”. Riproduce la collezione del monetale Greco di Siracusa, delle maschere del teatro antico Greco–Romano Trasforma la cultura e la storia in monili, orecchini, anelli, ciondoli, oggetti di culto di una bellezza contemporanea. Decine sono le collezioni e le opere d’arte che si possono ammirare nel suo unico ed elegante show-room, di Corso Matteotti, curato nei minimi dettagli dalla moglie Ivana Miceli Izzo, Interior Designer, che cura, inoltre, l’intero merchandising e le mostre in tutto il mondo e che all’interno dell’atelier ripropone un arredamento raffinato dei primi del “900” dove nulla è lasciato al caso e in cui, tra l’inconfondibile profumo di cannella, si respira la storia di un uomo artista che racconta la storia di altri tempi.

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c

the mysterious death of aravaggio

I

n October 1608, the most famous artist of his time, Michelangelo Merisi da Caravaggio, arrived in Siracusa. He came to the city not to fulfil a prestigious commission, but as a fugitive from justice. He was a wanted man with a charge of murder on his head and had just escaped from a high security prison in Malta. So how did a prestigious artist end up as a felon on the run? A wild, turbulant soul, mired in Roman lowlife, Caravaggio killed a notorious pimp, Ranuccio Tomassoni, in a duel in 1606. Sentenced to death for homicide, he left Rome, escaping first to Naples and then to Malta, where he hoped the patronage of Alof de Wignacourt, Grand Master of the Knights of Malta, a man of immense power who was answerable only to the Pope, might help him secure a pardon. De Wignacourt was thrilled to have the most famous artist in Italy on the island, and immediately commissioned him to paint his portrait. Caravaggio portrayed him in full armour (with a beguiling young page at his side) as a powerful, menacing figure full of his own importance, with a baton braced as if for action across his mighty thigh. De Wignacourt was apparently delighted with the work, for he secured Caravaggio a pardon from the Pope and in July 1608 made him a knight.

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Ros Belford

But a few weeks later Caravaggio was in trouble again. After seriously injuring a high ranking knight in a brawl he was thrown on 18 August into a jail reserved for those who had committed serious crimes, incarcerated in a deep bell-like cell, carved into the rock below Valletta’s Fort Sant’Angelo, and sealed by a small trapdoor. The castle itself was fused to a 200 foot precipice above the sea. Escape seemed impossible. Miraculously, however, Caravaggio did manage to escape. On 6 October 1608 he was officially declared missing. Wignacourt alerted Knights of Malta throughout Europe to the artist’s disappearance, and ordered galleys belonging to the Order to keep the coast of Sicily under close surveillance. Stripped of his knighthood, Caravaggio was a wanted man once again. He disembarked secretly somewhere along the Sicilian coast – perhaps near Scicli -- and made his way to Siracusa, distracted, restless, penniless and in fear of his life, seeking refuge at the house of his former student, model – and lover – Mario Minniti. Fully armed, reported his biographer Susinno, ‘he looked more like a swordsman than an artist’ and slept in his clothes with a dagger by his side, accompanied by an aggressive black dog.


Il mistero della morte di Caravaggio

N

ell’Ottobre del 1608, il più famoso artista di quell’epoca, Michelangelo Merisi da Caravaggio, arrivò a Siracusa. Qui giunse non per dipingere un’importante opera su commissione, bensì per sfuggire alla legge. L’artista, appena evaso da una prigione di massima sicurezza di Malta, era accusato di omicidio. Come fece un artista prestigioso come lui a diventare un criminale in fuga? Irruento e dalla vita turbolenta, Caravaggio uccise a Roma, in duello, un noto “protettore”, Ranuccio Tomassoni. Condannato a morte per l'omicidio, lasciò la città fuggendo, prima a Napoli e poi a Malta, dove sperava nella protezione di Alof de Wignacourt, Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, che avrebbe potuto assicurargli il perdono del Papa. De Wignacourt, entusiasta di avere l'artista più famoso d’Italia sull'isola, lo incaricò di dipingere il proprio ritratto. Caravaggio lo ritrasse in armatura, potente e minaccioso, raffigurandolo in tutta la sua autorità, impugnando un bastone e con accanto la figura seducente di un paggio. De Wignacourt, soddisfatto dell’opera, nel luglio del 1608 lo nominò cavaliere, assicurandogli dunque

anche il perdono del Papa. Ma poche settimane dopo Caravaggio si trovò nuovamente nei guai. A seguito di una violenta lite, ferì gravemente un Cavaliere di alto rango e fu dunque rinchiuso nella fortezza Sant’Angelo a La Valletta da dove la fuga sembrava impossibile. Miracolosamente, però, l’artista riuscì a fuggire ed il 6 ottobre 1608 fu ufficialmente dichiarato disperso. Wignacourt allertò i Cavalieri di Malta in tutta Europa ordinando alle galee maltesi di tenere sotto controllo la costa della Sicilia. Fu così dunque che spogliato del suo cavalierato, Caravaggio tornò ad essere un ricercato. Sbarcato segretamente da qualche parte lungo la costa siciliana, presumibilmente nei pressi di Scicli, si diresse a Siracusa. Stanco ed inquieto, senza un soldo e temendo per la sua vita, cercò rifugio presso la casa del suo apprendista, modello e amante, Mario Minniti. Come riferisce il suo biografo Susinno, “sembrava più uno spadaccino che un artista, dormiva vestito, con un pugnale al suo fianco, e lo accompagnava un aggressivo cane nero”.

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Minniti set about finding Caravaggio a commission. He struck lucky. The church of Santa Lucia al Sepolcro, outside the city walls on the site of the tomb where Santa Lucia had been buried, had recently been restored, and was in need of a new painting for its main altar. The deadline was the saint’s feast day, December 13, less than two months away. Caravaggio set to work. Bathed in shaft of sunlight, dwarfed by stark, scorched bare plaster walls, two mighty gravediggers brace themselves to lower the coccoon-like corpse of the saint into her tomb, watched by a bishop and mourners. According to the writer Jeremy Dummett, the brutish, bearded gravedigger to the left is a portrait of Alof de Wignacourt. What is more, scholars have pointed out that in the Decapitation of St John the Baptist, the

Minniti, pittore di talento, riuscì a procurargli un'importante commissione. Era appena stata restaurata la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, al di fuori delle mura della città, sul luogo della sepoltura, ed occorreva un nuovo dipinto per ornarne l’altare. La scadenza per la consegna dell’opera era il giorno della festa della Santa, il 13 dicembre. Mancando meno di due mesi alla scadenza, Caravaggio si mise dunque subito al lavoro del celebre dipinto noto come “Il seppellimento di Santa Lucia”. Illuminati da un raggio di sole, sullo sfondo di nude pareti screpolate, due possenti becchini, con intorno gli astanti al funerale ed un vescovo, depositano il corpo della Santa nella tomba. Secondo lo scrittore Jeremy Dummett, il becchino barbuto a sinistra raffigurerebbe Alof de Wignacourt. Inoltre, gli studiosi hanno sottolineato che nella decapitazione di san Giovanni Battista, ultima tela dipinta dall'artista a Malta per de Wignacourt, Caravaggio identifica esplicitamente se stesso con il santo martire, tanto da firmare l’opera con il rilascio del sangue dalla

#Bacco

#AlofDeWignacourt - ritratto

last canvas he painted for de Wignacourt on Malta, Caravaggio explicitly identfied himself with the martyred saint, going so far as to sign his name with the blood issuing from St John’s head. Could Caravaggio now be identifying himself with St Lucy, at the mercy of the gravedigger who is consigning her to burial, it has been suggested? Adding weight to the theory that Caravaggio saw de Wignacourt as his nemesis is an incident that occurred when he was taken to visit a huge grotto in Siracusa, said to have been used as a prison by the ancient Greek tyrant, Dionysus. The cave’s natural acoustics amplified every sound, and from their base

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above a crack at the apex, sentries could eavesdrop on the prisoners hundreds of feet below. Caravaggio, recent escapee, was deeply impresssed by the prison, noting that it functioned in the same way as the human ear, leading recent biographer Andrew Graham Dixon to speculate that he saw the ‘speaking cave’ as an image of his own contracting world, where every movement was monitored by spies, every remark overheard by eavesdroppers. Paranoid or persecuted, Caravaggio left Siracusa as soon as the painting was finished, not even waiting for its unveiling at the feast of Santa Lucia. By 6 December 1608, he was in Messina. But the straits were full of Maltese galleys, and Susinno wrote that the artist’s spirit was more disturbed than the ‘ranging currents’ of the sea. At times he seemed to have lost his faith, gaining a reputation as a heretic – a dangerous thing with the Inquisition in full flow -- at other times to have been desperate, beyond mercy, refusing holy water in a Messinese church because it was only good for washing away venial sins. “Mine are all mortal,’ he said.

testa decapitata di San Giovanni. Sta forse ora Caravaggio identificandosi con Santa Lucia, in balia del becchino che la sta consegnando alla sepoltura? L'inclinazione di Caravaggio a sentirsi perseguitato e ad identificarsi con le vittime sarebbe avvalorata anche da un episodio, raccontato dallo storico Mirabella, avvenuto quando accompagnò l'artista in visita per la prima volta nella grotta utilizzata dal tiranno greco Dionisio come prigione. Caravaggio, recentemente evaso dal carcere, rimase profondamente impressionato da quel luogo e dalla sua acustica naturale, in grado di amplificare ogni minimo suono a tal punto da renderli udibili dal vertice superiore della grotta e che, si racconta, venisse utilizzata dalle sentinelle per spiare i prigionieri. Tutto ciò lo impressionò a tal punto da assimilare quella grotta ad un orecchio umano e a ribattezzarla Orecchio di Dionisio. Paranoico o perseguitato, Caravaggio lasciò Siracusa non appena il dipinto fu terminato, senza neanche attenderne la presentazione.

#SeppellimentoSantaLucia

#ChiesaSantaLucia al Sepolcro

In the summer of 1609 Caravaggio left Messina. By autumn he was in Naples, where he was offered shelter in the palace of his former patrons. One night he left the safety of the palace for a notorious brothel and tavern. On leaving, he was set upon by four men. Three of them held him down, while the fourth cut him across the face. This was a deliberate, cold-blooded attack – not a drunken brawl, and according to historian and Caravaggio expert Professor Vincenzo Pacelli, the only likely candidates are the Knights of Malta, seeking revenge for the artist’s attack on a knight in 1608. Seriously injured, Caravaggio seems to have headed for Rome in a small boat with his three canvasses for his patron Scipione Borghese. He never got there, and neither his body – nor the paintings – were ever retrieved. The mystery around his death has spawned many theories. Some think he died of malaria, while in 2010 Italian researchers thought they had found

Ed ecco che il 6 dicembre 1608 Caravaggio approdò a Messina. Come scrive Susinno, poiché le galee maltesi assediavano lo Stretto alla sua ricerca, lo spirito dell'artista “era più turbato delle correnti del mare”. Alle volte sembrava addirittura essere un miscredente, e si guadagnò anche la reputazione di eretico, cosa assai pericolosa a quel tempo in cui la Santa Inquisizione era al suo culmine storico. Altre volte invece pareva essere un disperato in cerca di misericordia. Pare che una volta, in una chiesa messinese, si rifiutò di essere benedetto con l'acqua Santa, sostenendo che “ era buona solo per lavare via i peccati veniali”, diceva , "I miei sono tutti mortali”. Nell'estate del 1609 Caravaggio lasciò Messina ed in autunno giunse a Napoli, dove gli fu offerto rifugio da alcuni suoi committenti. Ma una notte, lasciata la sicurezza del palazzo, venne aggredito a sangue freddo da quattro uomini all’uscita di un noto bordello. Tre di loro lo tenevano mentre il quarto gli


Caravaggio’s bones, and announced that he had died of lead poisoning. It was subsequently decided that the body was not that of Caravaggio after all. Biographer Andrew Graham Dixon believes that Caravaggio was detained at Palo, and on his release discovered that the boat, with his precious final paintings, had departed for Porto Ercole. Caravaggio, thinks Graham Dixon, probably set off in desperate pursuit of his paintings on horseback, and died of a heart attack, exhaustion or his infected wounds following an arduous 100-mile chase. Professor Vincezo Pacelli of the University of Naples, who was given unique access to Vatican archives, has a different theory. He claims that Caravaggio was assassinated, and his body thrown into the sea. In his recently published book, Caravaggio – Between Art and Science, Pacelli claims that the assassination was commissioned and organised by the Knights of Malta and carried out with the secret approval of the Vatican because of the grave offence Caravaggio had caused on Malta by attacking a high-ranking knight. The decision to dump the body at sea, Pacelli says, explains why there are no funeral or burial records recording Caravaggio's death. As for the paintings, one, a St John the Baptist, was retrieved by Scipione Borghese and can be seen at the Galleria Borghese in Rome, while canvasses purporting to be the other two, are in private collections.

#OrecchioDionisio

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#ChiesaSantaLucia alla Badia

sfregiava il volto. Secondo lo storico ed esperto di Caravaggio, Vincenzo Pacelli, più che una rissa tra ubriachi, si trattò della vendetta dei Cavalieri di Malta, per vendicare l’aggressione del nobile cavaliere avvenuta l’anno precedente. Gravemente ferito, pare che Caravaggio cercò di raggiungere Roma a bordo di in una piccola imbarcazione, portando con se tre sue tele per il suo mecenate Scipione Borghese. Ma non vi arrivò maii. C'è chi sostiene che ne il suo corpo, ne i suoi dipinti furono mai ritrovati. Il mistero intorno alla sua morte ha ispirato molte teorie. C'è chi pensa sia morto di malaria, mentre alcuni ricercatori italiani, nel 2010, convinti, erroneamente, di averne trovato le ossa, sostennero la tesi dell'avvelenamento da piombo. Il biografo Andrew Graham Dixon ritiene invece che Caravaggio sia stato arrestato a Palo, e che quando al suo rilascio scoprì che la barca, con a bordo i suoi preziosi ultimi dipinti, era stata portata a Porto Ercole, probabilmente si mise in viaggio a cavallo per oltre 100 miglia, alla disperata ricerca delle sue opere e che morì lungo il percorso, a seguito di un attacco cardiaco provocato dalla fatica o dalle ferite infette. Il professor Pacelli, che ebbe accesso esclusivo agli archivi del Vaticano,nel suo libro di recente pubblicazione, “Caravaggio Tra Arte e Scienza”, afferma che Caravaggio fu sequestrato nel porto di Palo, ucciso, e il suo corpo gettato in mare e che l'assassinio fu commissionato e organizzato, per vendetta, dai Cavalieri di Malta, e realizzato con l'approvazione segreta del Vaticano. La tesi che il corpo dell’artista fu gettato in mare, spiegherebbe, secondo Pacelli, il perché non ci sia alcuna documentazione, ne registrazione di sepoltura di Caravaggio. Per quanto riguarda i suoi ultimi dipinti, si pensa che uno, il “San Giovanni Battista”, sia stato recuperato da Scipione Borghese ed è oggi esposto alla Galleria Borghese di Roma, mentre altre tele che si presume possano essere le rimanenti due, appartengono a collezioni private.


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il

g

ruppo di Scicli Ros Belford photo Luigi Nifosì

O

n the south coast of Sicily, not far from the extraordinary, if ramshackle town of Scicli, there is a beautiful beach. Two kilometres of honey-gold sand, beginning below a cubic sunbleached village and finishing beneath the skeletal ruins of a 19th century brick factory. The sea is shallow and the tides more marked than on many Sicilian beaches. In winter, winds form and re-form the dunes. The sky here is vast. Uninterrupted. Spend a day on the beach, and you can watch the sun rise to its east and set to its west, see mutating veils of light, cloud and colour sweep across the sky. The horizon never felt so far away. They say that on clear days you can see Malta, fifty miles away, but you suspect that no-one ever has. Indeed you may question the very existence of Malta, for if anywhere feels like the brink of infinity, this is it. The beach is called Sampieri. Sampieri is the spiritual home of a group of artists known as the Gruppo di Scicli. For over thirty years they met, every morning, to walk together on the beach before starting work. They walk less often now – the oldest members of the Gruppo are over eighty and the younger ones live away in Modica or Catania – but occasionally they come down for a stroll. Sampieri and what it stands for still flows through their veins. Since its beginnings in the 1980s, the Gruppo di Scicli has shrunk and grown and shrunk again, accommodating and adapting, like an extended family. At present it has nine members. Operating outside the mainstream of contemporary art, the Gruppo has no manifesto or ideology. The artists were brought together by a shared belief in painting, in sculpture, in light and landscape, and, not least, in how they wanted to live. ‘I had begun to feel detached from the Roman salotti,’ says Franco Sarnari, who moved to the countryside outside Scicli in 1971. ‘When I came down here, all I knew was that Ragusa was known as the Provincia Babba, the Stupid Province. Well, I was looking for that.’ Sarnari had come to visit Scicli-born artist Piero

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Guccione, who was living in Rome but on holiday at his house at Punta Corvo. Disillusioned with the metropolitan art scene, Sarnari decided to stay. A few years later, Guccione himself, and his partner, artist Sonia Alvarez, decided to settle in Scicli too. Younger artists followed their example. Franco Polizzi and Carmelo Candiano were born in Scicli, but had gone away to Venice to study. ‘Typical! First you run away, then you have to come back. Studying in Venice I realised that my roots had not been cut. Moving back meant I had the chance to sculpt and paint, not teach, and to live freely with what I have always loved,’ says Candiano.


S

ulla costa sud della Sicilia, non lontano dalla straordinaria e decadente città di Scicli, si trova una bellissima spiaggia, due chilometri di sabbia dorata, che ha inizio da un piccolo villaggio schiarito dal sole e termina sotto le rovine di una vecchia fabbrica di mattoni del 19° secolo. Il mare è poco profondo e qui le maree sono molto più evidenti rispetto a molte altre spiagge siciliane, mentre il vento, d’ inverno, disfa e riforma continuamente le dune. Il cielo è vasto, ininterrotto e trascorrendo una giornata in spiaggia, si può vedere sorgere il sole ad est e tramontare ad ovest, mentre le diverse tonalità della luce mutano il colore del cielo. L'orizzonte non è mai sembrato così lontano. Si dice che nelle giornate terse sia possibile vedere Malta, che dista soltanto 50 miglia, ma il sospetto è che nessuno l’abbia mai vista. Infatti si può mettere in discussione l'esistenza stessa di Malta, per quanto sia forte qui la percezione dell’orizzonte infinito.Questa spiaggia è Sampieri. La casa spirituale di un gruppo di artisti conosciuti come il Gruppo di Scicli. Per oltre 30 anni si sono incontrati, ogni mattina, per passeggiare insieme sulla spiaggia prima di iniziare il loro lavoro. Oggi camminano meno, i membri più vecchi del Gruppo sono ormai ultra ottantenni, mentre i più giovani vivono lontano, a Modica o Catania, ma di tanto in tanto ritornano per una passeggiata. Ciò che Sampieri rappresenta, scorre ancora nelle loro vene. Dalla sua nascita, nel 1980, il Gruppo di Scicli si è ridotto ed ampliato e ridotto nuovamente, accogliendo ed adattandosi come una famiglia allargata. Attualmente è composto da nove membri. Il Gruppo, che opera al di fuori delle principali correnti dell'arte contemporanea, non ha un manifesto o un’ ideologia, ma una condivisa percezione del paesaggio e della luce che essi trasferiscono nella pittura e nella scultura, oltre e non ultimo la condivisione di uno stile di vita. <Cominciai ad essere disinteressato ai salotti romani> , dice Franco Sarnari, che si è trasferito in campagna fuori Scicli nel 1971. <Quando venni qui, tutto quello che sapevo era che Ragusa era conosciuta come la provincia “babba”, cioè “stupida”. Beh, ero alla ricerca di questo.> Sarnari venne a trovare l’artista Piero Guccione, originario di Scicli ma che viveva a Roma, nella sua casa di vacanze a Punta Corvo. Deluso dalla scena artistica metropolitana, Sarnari decise dunque di rimanere. Pochi anni dopo, Guccione stesso, e la sua compagna, l'artista Sonia Alvarez, decisero di stabilirsi definitivamente a Scicli, e successivamente molti giovani artisti seguirono il loro esempio.


In 1981 the five artists held their first group exhibition at the Galleria La Tavolozza in Palermo. Renato Guttuso, interviewed in the newspaper Il Tempo, Guttuso drew the nation’s attention to the group of artists living in a small town nobody had heard of, who had abandoned the commercial pressures of the metropolitan art world, to concentrate on painting and sculpting. ‘The origin of our art is different from that of much contemporary art,’ says Giuseppe Colombo, the youngest member of the group, looking out of his studio ove the rooftops of Modica, ‘our roots are in nature, and formal experiment.’ Indeed, as well as being inspired by the landscape, the artists have studied, analysed, decomposed and recomposed works by great artists of the past –Vermeer, Ingres, Monet… Having exhibited widely – in group and solo shows -- all over Italy, September 2012 saw the first Gruppo di Scicli exhibition abroad, at the Bernaducci Meisel Gallery New York. At the same time Franco Sarnari was given a retrospective at the Italian Cultural Institute in Washington, while this year Catania-based Piero Zuccaro, the only abstract artist of the group, has a solo exhibition in North Carolina. Even more prestigious, the Gruppo di Scicli has been invited to create a series of works in response to Vermeer, to be exhibited alongside paintings including The Girl with the Pearl Earring at Palazzo Fava, Bologna in 2014. Is it possible, then, to define what is unique about the work of the Gruppo di Scicli? Perhaps Piero Guccione has the answer. ‘Few artists have continued simply to paint, and to carry the language of painting forward.’ It is enough simply to look. Carmelo Candiano has painted a series of Still Lifes featuring a bowl of pomegranates. Candiano’s pomegranates are the flawed fruits of nature, plucked from a tree, still warm from the sun perhaps, in a terracotta bowl that has the familiarity of an object known for a lifetime. In every version the light is different. There is the brilliant light of mid-day, the intensifying light of early evening, the soft, concluding light of late dusk. The paint glows with a light and colour that seem almost tangible, as if you could plunge your hands in and weigh it in your palms. Or take a series like Sarnari’s Frammenti, fragments of a nude female body. At first glance they seem to have been painted with the surgical precision of a graphic artist. Look closely, however,

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Franco Polizzi e Carmelo Candiano, nacquero a Scicli ma andarono via, a Venezia per studiare. < Tipico! In primo luogo si scappa, poi si ha la necessità di tornare indietro. Studiando a Venezia realizzai che le mie radici erano qui, che non erano state recise. Tornare indietro significava avere la possibilità di scolpire e dipingere, non necessariamente insegnare, ma poter essere libero di vivere facendo ciò che avevo sempre amato fare>, dice Candiano Nel 1981 i cinque artisti realizzarono la loro prima mostra collettiva presso la Galleria La Tavolozza di Palermo. Renato Guttuso, attraverso un’intervista al quotidiano “Il Tempo”, attirò l'attenzione su questo gruppo di artisti che vivevano in una piccola città di cui nessuno aveva mai sentito parlare, che avevano abbandonato le pressioni del mondo dell'arte contemporanea metropolitana e che avevano scelto la loro arte come unica cosa sulla quale concentrarsi. <L'origine della nostra arte è diversa rispetto a quella della gran parte dell'arte contemporanea>, dice Giuseppe Colombo, il più giovane membro del gruppo, dal suo studio che guarda sui tetti

di Modica, <le nostre radici sono nella natura, e il nostro è un continuo sperimentare> Infatti, oltre ad essere ispirati dal paesaggio, gli artisti hanno studiato, analizzato, decomposto e ricomposto le opere dei grandi artisti del passato, Vermeer, Ingres, Monet ... Dopo aver effettuato innumerevoli mostre collettive e personali, su tutto il territorio italiano, nel settembre del 2012 ha avuto luogo la prima mostra all’estero del “Gruppo di Scicli”, presso la Galleria Bernaducci Meisel a New York. Contemporaneamente, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Washington è stata realizzata una retrospettiva su Franco Sarnari, mentre il 2013 vede, l'unico artista astrattista del gruppo, Piero Zuccaro, che attualmente vive a Catania, impegnato in una personale in North Carolina. Inoltre, cosa di grande prestigio, il Gruppo di Scicli è stato invitato a creare una serie di opere, in risposta a Vermeer, che


and it becomes clear that the pale flesh is created from shimmering motes of atomised colour that are more suggestions of colour than colour – a patina of semi-translucent pinks, blues and golds that seem to oscillate towards infinity. Sicilian skies, light, perhaps even the sands of Sampieri itself, seem present here too. Time to think, time to create, time away from the stress and struggle of economic survival in an expensive city. But southeast Sicily is far more to the artists than a cheap place to live. It is in the essence of what and how they paint. The horizons of Sampieri (Guccione); the drystone walls embroidering the Monti Iblei (Paolino); the meadows of yellow margheritas (Sarnari); the dark, closed rooms of a society that keeps many secrets (Alvarez); a light that makes the concrete liquid (Zuccaro); the sense of infinite space when you look down on the world from Mount Etna (Puglisi); and skies at dusk, at dawn, in the heat of the day (Colombo and Polizzi). These artists would have painted differently if they had lived somewhere else.

verranno esposte, accanto ai suoi dipinti, tra cui La ragazza con l'orecchino di perla, a Palazzo Fava a Bologna nel 2014. E’ dunque possibile definire ciò che rende unico il lavoro del Gruppo di Scicli? Forse Piero Guccione ha la risposta a questo quesito: <Pochi artisti hanno continuato semplicemente a dipingere, portando avanti il linguaggio della pittura.> Basta soltanto guardare. Carmelo Candiano ha dipinto una serie di “Nature morte” che ritraggono una ciotola di melograni. I “Melograni” del Candiano, sono i frutti imperfetti della natura, colti dall’albero e la ciotola di terracotta ha quella familiarità tipica di un oggetto conosciuto da tutta la vita. In ogni versione la luce è diversa. C'è la luce brillante del mezzogiorno, la luce intensa del vespro, la luce morbida del crepuscolo. La pittura si illumina di una luce e di un colore tale da sembrare quasi tangibile, come se vi si potessero immergere le mani e sentirne il peso sui palmi. Oppure prendere la collezione “Frammenti” di Sarnari, frammenti appunto, di un corpo femminile nudo. A prima vista queste opere sembrano essere state dipinte con la precisione chirurgica di un artista grafico. Osservate da vicino, tuttavia, diventa chiaro che la carne pallida è creata da granelli iridescenti di colore atomizzato che è più un suggerimento di colore che colore stesso, una patina di rosa semi-trasparente, blu e oro che sembrano oscillare verso l'infinito. Il cielo siciliano, la luce e forse anche la sabbia di Sampieri stessa, sembrano essere anche qui. Tempo per pensare, tempo per creare, tempo lontano dallo stress e dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza economica in una città costosa. Ma, per gli artisti di Scicli, la Sicilia sudorientale è molto di più di un posto economico dove vivere. E' l'essenza di cosa e come essi dipingono. Gli orizzonti di Sampieri (Guccione), i muri a secco che ricamano i Monti Iblei (Paolino), i prati di gialle margherite (Sarnari), le camere chiuse, scure di una società che conserva ancora molti segreti (Alvarez), la luce che rende liquido il calcestruzzo (Zuccaro), il senso di spazio infinito di quando si guarda il mondo dall'alto dell’Etna (Puglisi), e il cielo al tramonto, all'alba, nel calore del giorno (Colombo e Polizzi). Questi artisti avrebbero dipinto in modo diverso se avessero vissuto altrove.

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erfect day

From breakfast to sundowner …. all you need to know to spend a perfect day on the historic island of

Ortigia.

Mediterranean island of ancient Greek temples, labyrinthine medieval streets and flamboyant Baroque palaces set in a turquoise sea, Ortigia is the historical centre of the city of Siracusa. There is no need to catch a ferry – it is linked to the mainland by three brief bridges – so there are no worries about high seas. The little town is a world apart, its twisting streets and piazzas full of cafes and restaurants with outdoor terraces. There is plenty to see, but Ortigia is also a place to wander aimlessly, swim in the sea, sit and watch the world go by. BREAKFAST Breakfast on brioche and almond granita in one of the many elegant bars along Via Roma, Corso Matteotti and Piazza Duomo. MOZY AROUND PIAZZA DUOMO A mozy around Piazza Duomo to see the temple of Athena embedded in the cathedral, the lavish Baroque facades of Palazzo Beneventano and Santa Lucia Badia, and Caravaggio’s Burial of Santa Lucia. Then take it easy with an ice cream. A TOUCH OF CULTURE For a touch more culture, see Antonello da Messina’s Annunciation in the austere Palazzo Bellomo, or explore the evocative medieval hall and mightly fortifications of the Castello Maniace, at its most exciting in stormy weather with the waves crashing below.

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BUY BESPOKE PANINI AT THE MARKET Buy picnic ingredients at the morning market. Don’t’ miss the Burgio delicatessen or the Borderi family cheesemakers – both will let you sample before buying and make up sandwiches with whatever you choose from their selection of hams, salamis, cheeses, olives and sundried tomatos. Don’t miss Claudio Romano’s stall of the wild herbs he collects around Palazzolo – the perfect Sicilian souvenir for foodie friends. PICNIC ON THE SOLARIUM ROCKS Walk along the Lungomare Levante, looking out to open sea. In spring, summer or autumn swim off the rocks opposite Via Nizza, then eat your picnic. Finish off with a fresh fruit gremolata at Blu. EXPLORE THE JEWISH GHETTO In summer, after lunch is time for a siesta. The rest of the year, take a stroll around the Giudecca, and visit the Jewish ritual baths below the Hotel Alla Giudecca. In July (18/24), don’t miss the Giudecca’s fascinating Ortigia film festival.


una giornata ideale

dalla colazione all’aperitivo... tutto quello che dovete sapere per trascorrere una giornata nella storica isola di Ortigia.

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n'isola mediterranea, con antichi templi greci, labirintiche strade medievali e sgargianti palazzi barocchi, incastonata in un mare turchese, Ortigia è il centro storico di Siracusa. Ma per raggiungerla non è necessario prendere un traghetto, perché è collegata alla terraferma da tre piccoli ponti, dunque nessun timore per chi soffre il mal di mare! Questa antico quartiere della città è un mondo a parte, strade tortuose e tante piazze ricche di pittoreschi caffè e ristorantini

con terrazze e verande all'aperto. Ci sono moltissime cose interessanti da vedere, ma Ortigia è anche ideale per una passeggiata senza meta, una nuotata o semplicemente per sedersi a guardare il mondo che passa. COLAZIONE Quasi d'obbligo fare colazione a base di granita di mandorla e brioches in uno dei tanti bar lungo via Roma, corso Matteotti o piazza Duomo. UNA PASSEGGIATA IN PIAZZA DUOMO Dove è possibile ammirare le colonne dell'antico tempio di Atena incorporate nella cattedrale barocca, le sontuose facciate barocche di Palazzo Beneventano e della chiesa di Santa Lucia alla Badia, in cui si trova custodita la famosa opera di Caravaggio “il seppellimento di Santa Lucia”, e magari concedersi un magistrale gelato al pistacchio. UN TOCCO DI CULTURA Per chi vuole dare alla propria vacanza un tocco più culturale, suggeriamo una visita all’austero Palazzo Bellomo, nel cui museo si trova “l’Annunciazione” di Antonello da Messina. Da non perdere il Castello Maniace, suggestiva fortezza federiciana, all’interno della quale si trova una strepitosa sala medioevale, prospiciente il mare e protetta da antiche mura su cui si infrangono le onde quando il mare è in tempesta, spettacolo emozionante. UN GIRO AL MERCATO Acquistate gli ingredienti per un pic-nic nel folcloristico mercato accanto al Tempio di Apollo, tutte le mattine è un trionfo di colori e profumi. Dai “Fratelli Burgio” e da “Andrea Borderi” vi verranno offerti in assaggio svariati salumi, formaggi, pomodori secchi, olive e mille altre prelibatezze. Se vorrete potrete acquistare squisiti panini da portare via. Da non perdere anche la bancarella di Claudio Romano, dove troverete le erbe selvatiche raccolte a Palazzolo, un souvenir siciliano perfetto per gli amici buongustai. PICNIC SULLO “SCOGLIO” Sul Lungomare di Levante, su una scogliera che si affaccia sul mare aperto, si trova un solarium perfetto per il vostro pic nic e per una bella nuotata, terminando con la cremolata di frutta fresca del “Blu”, un accogliente wine bar su via Nizza.

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restaurants in Ortigia

A SPOT OF SHOPPING Follow in the footsteps of Kate Moss and visit Ortigia’s flamboyant master jeweller Carlo Izzo. Then head to Kent to see the latest designer clothes and relax in its café. Pop across the street to see a fascinating collection of Sicilian 19th century antiques at Aretusa Antiquariato, before going next door to Mirabilia to buy unusual – and exquisitely packaged -- presents of Sicilian chocolates, wines, oils and liqueurs. By way of contrast, see the engaging and idiosyncratic ceramics of Ortigia resident Caroline Van Riet at Circo Fortuna by the Fontana Aretusa. CATCH THE SUNSET Stroll along the Lungomare Alfeo watching the sun set over Porto Grande and the Hyblaean hills. APERITIVO In summer, sample the best Aperol spritz in town at the stunning Arena Maniace – right inside the Norman walls of Castello Maniace, listening good music. Out of season, head to Blu, San Rocco, Barcollo or Sale. DINNER Freshly-caught fish? Rare-breed meat? Inspired haute cuisine or inventive revisitations of traditional Sicilian dishes. An elegant dining room, a relaxed wine bar or a romantic terrace? Make a choice from our selection of Ortigia’s best places to eat. INTO THE NIGHT Head back to Arena Maniace to drink and dance the night away to Ortigia’s finest live music or DJ sets.

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1921 Cucina e Vini Via delle Carceri Vecchie, 22 - 0931.64096 Al Mazarì Via G. Torres, 7 - 0931.483690 Don Camillo Via Maestranza, 96 - 0931.67133 Eno'ntelodico La Vineria Cafè Via Cavour, 9 - 0931.1856049 PerBacco Via Roma, 120 - 0931.449046 Vite e Vitello Piazza F. Corpaci, 1 - 0931.464269 Zumà estivo Largo Bellomo - 392.2974875

ESPLORATE IL GHETTO EBRAICO In piena estate, dopo pranzo è il caso di fare una siesta, ma il resto dell'anno potete approfittarne per fare un salto a “la Giudecca”, antico quartiere ebraico dove potrete visitare i rituali bagni ebraici. In questo quartiere, nel mese di luglio, dal 18 al 24, si svolge l’interessante “Ortigia Film Festival”. UN PO’ DI SHOPPING Seguite le orme della Regina di Svezia, Monica Bellucci e Kate Moss e andate a far visita al maestro gioielliere Carlo Izzo ammirando così le sue stravaganti creazioni. Per le ultime novità della moda maschile e femminile, potete fare tappa da Kent Cafè Boutique, nella cui elegante caffetteria potete anche fare una pausa lettura, tra un acquisto e l’altro. A questo punto vi basterà attraversare dall'altro lato della strada per ammirare, prima, un'affascinante collezione di pezzi d'antiquariato siciliani del XIX secolo esposti presso Aretusa Antiquariato, e poi nel negozio accanto, Mirabilia, potrete acquistare, per voi o per i vostri amici, qualche ricordo di viaggio scegliendo tra i tanti insoliti e squisitamente confezionati oggetti e le eccellenze enogastronomiche locali, come cioccolatini siciliani, vini, olii e liquori. Se vi resta tempo, andate anche a dare un’occhiata alle idiosincratiche ed affascinanti creazioni in ceramica di Caroline Van Riet al Circo Fortuna, vicino la Fontana Aretusa. IL TRAMONTO Per catturare i caldi colori del tramonto e vedere il sole che lentamente cala sul porto grande, nascondendosi dietro le colline iblee, fate una passeggiata sul Lungomare Alfeo.

APERITIVO Da giugno ai primi di ottobre, il miglior spritz in città si beve nell'incantevole Arena Maniace, davanti alle mura normanne del Castello Maniace, un’area lounge dove trascorrere momenti magici ammirando il profilo della fortezza, ascoltando ottima musica. Nelle altre stagioni potete optare anche per il Blu, il SanRocco, il Barcollo o il Sale. CENA Pesce appena pescato? Carni ricercate? Ispirate all’alta cucina o rivisitazioni creative di piatti tradizionali? Eleganti sale da pranzo, wine bar dall’ambiente rilassato o terrazza romantica? Scegliete voi tra la nostra selezione dei migliori luoghi in cui mangiare ad Ortigia. TUTTO IN UNA NOTTE E dopo cena tornate all’Arena Maniace, per trascorre la notte con gli spettacoli, i dj set e la migliore musica dal vivo sotto il cielo stellato di Ortigia.


... e sapori della grande tradizione siciliana Via G. Torres, 7 - Ortigia, Siracusa - T. 0931.483690 - info@almazari.com

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Don Camillo restaurant

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The marvels of south-east Sicilian uisine S

Federica Guarneri

icily is a land that offers both seaside and mountains, two of many elements that make the island's gastronomic traditions so extraordinary The south-east of Sicily, in particular, with mountains and sea so close to one another, is a place where unique flavours and scents are to be found. The Pachino cherry-tomato is just one example, a tiny red pearl that is famous the world over. However, our cuisine is based on much much more than the tomato, otherwise why would Sicily be the envy of the rest of Italy? At the Don Camillo restaurant owned by Giovanni Guarneri, the answer is in the elegant menu. Seasonal products, which are often organic and locally produced, are blended in the tradition of Sicilian cooking, which in turn is made original by the flair of the chef.

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ristorante Don Camillo

le meraviglie della Sicilia orientale tutte da gustare

na terra che riesca ad offrirvi contemporaneamente mari e monti, suona tanto come una bufala, no, non la mozzarella (anche se di cucina parleremo in seguito), ma uno scherzo bello e buono. La Sicilia però non è affatto una burla, è piuttosto un luogo strepitoso in cui vivere e trascorrere le proprie vacanze. Lo sanno bene le migliaia di turisti che ogni anno, scelgono la nostra amata terra come meta di relax, per vivere al meglio i mesi estivi (ma non solo). Negli ultimi anni è stato particolarmente rivalutato il sud est dell'isola, regno di sapori speciali e profumi unici. Vi basti pensare al pomodoro pachino e alla fama di cui gode nel mondo intero, piccola perla rossa, vanto della Sicilia. Casa nostra però non è tutta "pomodoro e basilico" altrimenti, cosa avrebbero da invidiarci le altre regioni d'Italia?

La risposta possiamo trovarla nell'elegante menù del Ristorante Don Camillo di Giovanni Guarneri. Qui i prodotti unici, stagionali e spesso biologici del nostro territorio, si fondono con la tradizionale cucina siciliana, mixata a sua volta con l'originalità e l'estro dello chef. Esempio lampante di questo poetico incontro tra territorialità e culinaria, il filetto di vitello al mosto cotto con verdure selvatiche ripassate in padella.

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Sicily and food come together in Don Camillo's kitchen to produce dishes like veal fillet in reduced wine with pan-tossed wild vegetables. Chef Guarneri is world famous for his fish dishes, and amongst the new entries we find king prawns with creamed ricotta and young spring onion; though meat based dishes are the strength of the kitchen. The spiced sauce that Don Camillo Restaurant uses to accompany lamb cutlets in a potato crust with saffron spring onion, is inspired by the above mentioned cherry tomato. A wonderful sight, full of colour and a joy for the palate, with spices and crunchiness. The south-east of Sicily keeps attracting tourists, and even artists, who choose to set up home here, between Siracusa, Noto and Porto Palo di Capopassero, to enjoy inspiring peaceful moments. The Sicilian “cannolo” is the dessert which most visitors ask for, and Chef Guarneri has thought well to cut it halfways and serve it open, so that a dessert which is sometimes difficult to bite into, can be better appreciated. Visitors need warmth, and Sicilians are experts. The sea and the sun is nurturing, such that which mother nature has given, is our greatest resource. Visitors love Sicily, but it is up to us to spoil them and leave them with a wonderful lasting image of the place visited. Don Camillo Restaurant has for years been at the forefront, known across the globe, often photographed along with the historic sites and best loved moments of an unforgettable holiday.

Lo chef Guarneri è celebre, in tutto il mondo, per i suoi piatti a base di pesce, tra le novità possiamo citare ad esempio i gamberoni con crema di ricotta di pecora e cipollotto verde, ma ha sempre apprezzato la cucina di terra, che rimane comunque uno dei capi saldi della nostra cucina. Si ispira proprio al pomodoro di cui sopra, la salsa speziata utilizzata al Ristorante Don Camillo, per condire le costolette d'agnello in crosta di patate con cipollotto allo zafferano. Un piacere per la vista, con tutti quei colori ed un tripudio di gioia per il palato, tra spezie e croccantezza. Il sud est della Sicilia, ospita sempre più turisti e anche molti artisti scelgono di prender casa tra Siracusa, Noto e Porto Palo di Capopassero, per trascorrere in serenità i momenti d'ispirazione. Il dolce più gettonato e richiesto tra gli stranieri è, senza dubbio alcuno, il cannolo siciliano. Lo chef Guarneri ha pensato bene di sezionarlo, servendolo aperto per poter gustare al meglio un dessert talvolta complicato da addentare. Insomma gli ospiti hanno bisogno di calore e noi siciliani in questo siamo dei veri esperti. Il nostro mare ed il nostro sole, coccolano i turisti, ciò che madre natura ci ha offerto è la nostra miglior risorsa. Gli ospiti amano la Sicilia a priori, ma sta a noi viziarli ed imprimere in loro il ricordo magnifico e permanente dei luoghi visitati. Il Ristorante Don Camillo da anni vanta questo primato, conosciuto e riconosciuto in tutto il pianeta, viene spesso fotografato insieme a monumenti e ricordi di una vacanza indimenticabile.

Via Maestranza 96 - Siracusa T. +39 0931.67133 www.ristorantedoncamillosiracusa.it chiuso la domenica closed on sunday


Prodotti tipici - Souvenir Complementi d'arredo - Mobili Cioccolateria - Bomboniere Liste nozze Via dei Santi Coronati, 4 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.24706


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Eno'ntelodico la ineria cafè A

stylish, but relaxed fusion of café, wine-bar and restaurant, created and run by three women from Milan, La Vineria Cafe, like its dynamic owner-chef Bruna, is an original. ‘I don’t cook for my clients,’ says Bruna, ‘I cook for myself. I don’t care whether my clients have got high standards. They might know nothing about food. But I do, and its my own expectations I need to satisfy.’ Needless to say, discovering the joy of eating dishes created to meet Bruna’s exacting standards, means that most first-time clients can’t wait to return. ‘Once people find a place where they eat well and feel good, well, they just want to come back. You won’t believe how many foreign guests we’ve had who stay in Ortigia for a week and eat here five times.’ La Vineria Café is on Via Cavour, one of the main pedestrian routes into Ortigia, and occupies an arch-spanned interior that probably began life as an 18th century warehouse or shop.

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Original sandstone coupled with textured cement and an exposed stainless steel kitchen, creates a light, informal space, where white orchids grow from miniature zinc buckets on white tables, and where there are always several of bottles of wine on the go. Indeed the ‘café’ part of its name sums up perfectly the relaxed, urbane atmosphere – more redolent of San Francisco or Seattle than provincial Sicily. So what is Bruna’s secret? ‘For a start, the prime ingredients have to be top notch, and I don’t buy in anything ready-made. I make my own jams and preserves, I make my own reductions, and I infuse my own oils..’ Here, she passes me a jar of organic extra virgin olive oil infused with mandarin zest, which she uses to dress slivers of salmon. ‘I try to use only Italian ingredients, but if a foreign ingredient is superior, I use that.


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na fusione elegante, ma rilassata di caffetteria, vineria e ristorante, creato e gestito da tre donne milanesi, con a capo la dinamica chef-proprietaria Bruna, che ha un che di unico <Ancor prima che per i miei clienti, io cucino per me stessa. Non importa se i miei clienti hanno o meno standard esigenti in materia di cibo. Per soddisfare le loro aspettative devo prima soddisfare le mie.> Questo significa che per Bruna, il miglior riscontro è dato dal fatto che la maggior parte dei clienti che per la prima volta prova la sua cucina, poi non vede l'ora di tornare. <Una volta che trovi un posto dove mangi bene e nel quale ti senti a tuo agio, allora vuoi solo tornarci. Non avete idea di quanti ospiti stranieri che in una settimana di soggiorno in Ortigia sono venuti a cenare qui per cinque volte.> La Vineria Café Eno'ntelodico si trova in Via Cavour, una delle principali vie pedonali di Ortigia, all'interno di un ambiente caratterizzato da un grande arco e che, probabilmente, nel XVIII secolo ospitava una stalla o un magazzino. Le mura in pietra

originale che sbucano accanto a quelli intonacati e una cucina a vista in acciaio inox, danno vita ad una luce e ad uno spazio informale, dove sui tavoli troneggiano orchidee bianche ospitate in vasi di zinco, e dove c'è sempre un gran movimento di calici e bottiglie di vino. Un'atmosfera rilassata e metropolitana, più tipica di San Francisco o Seattle che della provincia siciliana, perfettamente sintetizzata dalla denominazione “cafè”.

Bruna ci sveli il tuo segreto? <Per cominciare, gli ingredienti principali devono essere di prim'ordine, non compro nulla già pronto. Preparo io stessa le mie marmellate e le conserve, così come le mie riduzioni, e io stessa aromatizzo i miei oli ...> Mi dice Bruna tirando fuori un vasetto di olio extra vergine di oliva biologico infuso con la scorza di mandarino, da lei usato per condire il salmone. <Cerco di usare prevalentemente ingredienti italiani, ma se un ingrediente straniero è superiore, allora uso quello.

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So to what extent is Bruna traditional? ‘I’m not. My cooking is rigorously seasonal, but I prefer to experiment and innovate than to follow. Of course I am inspired by local traditions, but by other traditions as well.’ Looking at the menu, which changes approximately six times a year, Bruna’s eclecticism is evident. Spaghetti with fresh anchovies, sundried tomatoes, capers and oregano could hardly be more Sicilian. But sitting alongside this dish are ravioli with Puglian burrata, a King prawn carpaccio with ginger, and mussels sauted with French mustard. And local ingredients, such as Sortino thyme honey and wild fennel are used in ways few Sicilian housewives would ever dream of … the honey, with a pot-pourri of peppercorns as a marinade for pork, the wild fennel as a memorable accompaniment to a tortino of anchovies and potato. And what about the atmosphere? In most cities restaurants where the cuisine is on this level tend to be rather, well… pretentious…. ‘Absolutely not. We are a café and wine bar as well as a restaurant, it all happens in the same space, and people pop by early evening just for an aperitif with good glass of wine and snacks.’ Snacks? ‘Well, top salamis and hams and the best cheeses we can find. And savoury tarts, home-made of course. But we’re not rigid. If someone arrives at 9pm for a glass of wine, we won’t try to persuade them they have to have dinner. But what often happens is that people come for an aperitif around 7pm, then end up staying for dinner and leaving at midnight. It’s that kind of place. And because it’s small and informal, it often happens that clients all start talking to each other. It's got a good energy, this place...'

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Fino a che punto ti definiresti tradizionale? <Non lo sono. Sebbene la mia cucina è rigorosamente di stagione, preferisco sperimentare e innovare piuttosto che imitare. Naturalmente mi faccio anche ispirare dalle più antiche tradizioni della cucina italiana>. E in effetti, guardando il menù di Bruna, che varia in media sei volte l'anno, il suo eclettismo è evidente. Non c'è nulla di più siciliano di un piatto di spaghetti con le alici fresche, pomodori secchi, capperi e origano. Ma a seguire troviamo i ravioli di burrata pugliese, un carpaccio di gamberoni con zenzero e cozze saltate con senape francese. E originale è anche il modo in cui utilizza alcuni ingredienti locali come ad esempio il miele di timo di Sortino o il finocchietto selvatico. Poche massaie siciliane si sognerebbero infatti di abbinare il miele con un potpourri di pepe utilizzato per insaporire la carne di maiale, o il finocchietto selvatico utilizzato per animare il tortino di alici. E riguardo l'atmosfera, se nella maggior parte dei ristoranti di un certo livello della città, si tende a porsi in maniera per così dire... un po pretenziosa... <Qui assolutamente no! - ci dice Bruna, - Siamo una caffetteria, una vineria e allo stesso tempo un ristorante. Qui molta gente gradisce venire anche già in prima serata solo per un aperitivo rinforzato, con un buon bicchiere di vino.> Anche l'aperitivo rinforzato? <Certo, i migliori salami, prosciutti e formaggi che riusciamo a trovare e poi le nostre torte salate. Noi non siamo rigidi. Se qualcuno arriva alle 9 di sera anche solo per un bicchiere di vino, per noi va bene, non gli imponiamo che a quell'ora deve per forza cenare. Il più delle volte accade che la gente viene per un aperitivo intorno alle 7, poi finiscono per rimanere a cena andando via a mezzanotte. Si qui è un posto di questo tipo. Sarà anche perché essendo piccolo e informale, accade spesso che i clienti cominciano a familiarizzare tra di loro, tra un tavolo e l'altro, anche se non si erano mai visti prima. Probabilmente è una questione di energia...>.

Via Cavour, 9 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.1856049 - mob. +39 388.1426020 E: lavineriacafeortigia@libero.it

lavineria enontelodico


Galleria Mobili Oggettistica Collezionismo Vintage specializzati in '800 siciliano e ceramiche Via dei Santi Coronati, 10 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.24706


...!

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avide is the heart and soul of Perbacco, the talented host who leaves nothing to chance. He likes to see that everything has been attended to in the kitchen and dining room before receiving guests. He makes sure there is a good assortment of fish on the display, and that light and music set the right mood. He is a fussy host who leaves nothing to chance. He will personally welcome you into the cosy courtyard decked with prickly pears, ficus benjamina and colourful flowers. Courtesy and professionality, a refined cuisine, passion in the preparation and selected quality products are what distinguish Perbacco. Evenings are enjĂ˜yed by candlelight either in the courtyard or spacious interior, accompanied by relaxing, sophisticated music. Mediterranean flavours are Perbacco’s signature: a celebration of color, aroma and Sicilian tradition. The restaurant is comitted to ecosustainability by supporting local farms and fishermen and serving only fresh, carefully selected produce from responsible growers. Only fish that is in season is served. Paolo Secci, now in his second year, is a master chef. With eclectic and versatile skills, he brings his

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extensive experience to the restaurant proposing a rich selection of cold and hot dishes with fish and vegetables as main ingredients; there is no limit to his imagination. Dishes go from lightly cooked tuna in soy sauce and citrus, to tempura of scabbard fish and prawns or red snapper with potatoes, cherry tomatoes and black olives.


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ttento ad ogni minimo dettaglio, prima di ricevere i propri ospiti, a pranzo o a cena, Davide, cuore e anima del ristorante Perbacco, ama verificare che tutto sia perfetto, in cucina come in sala, che la vetrina di pesce sia adeguatamente assortita, ma anche oltre l'aspetto gastronomico, dall'intensità della luce al sottofondo musicale, nulla è lasciato al caso. Mosso da uno spirito da perfetto e premuroso padrone di casa, vi accoglierà personalmente all'interno del cortile adornato di fichi d’India, ficus benjamin e coloratissimi fiori. Cortesia, professionalità, dedizione per la cucina “raffinata” e la scelta di prodotti di alta qualità sono gli elementi su cui punta Perbacco. La sera si cena a lume di candela nel cortile o nelle ampie sale interne, accompagnati da rilassanti note musicali. Da Perbacco i sapori del Mediterraneo nascono dai colori, i profumi e le tradizioni della terra siciliana. Il ristorante, impegnato e attento al concetto dell’eco-sostenibilità, propone prodotti di stagione selezionati con cura, provenienti da produttori e pescatori locali attenti alla qualità. Al suo secondo anno, lo chef Paolo Secci, eccellente maestro dei fornelli, dalla personalità poliedrica ed eclettica e dalla lunga esperienza nel settore, propone una ricca degustazione di cotti

e crudi a base di pesce e verdura; non vi è alcun limite alla sua fantasia: i piatti spaziano dal tortino di polpo e patate con fonduta di cipolle di Tropea all'agro al tonno scottato in salsa di soia e agrumi, alla tempura di spatola e gamberi rossi o il trancio di dentice con patate, pomodorini e olive nere. Per gli amanti dei primi piatti, imperdibili le linguine alle vongole con bottarga di muggine, gli agnolotti neri ripieni di ricotta con alici uvetta e finocchietto, o ancora, gli gnocchi di patate al ragù di polpo nostrale. E per gli amanti della carne, una gustosa chianina di manzo.

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Those that love pasta shouldn't miss out on the clam linguine with dried mullet roe, the ricotta-filled agnolotti with anchovy, sultanas and fennel, or the potato gnocchi with octopus sauce. For those that love meat, there is excellent Chianina beef (a rare breed variety from Tuscany). Bread and pasta are made in our kitchen; and a “gluten free” menu is available. With each dish you can enjoy fine wines from the restaurant’s cellar brimming with Sicilian, Italian, French and Chilean labels. For those who prefer bubbles, the best champagne is available. Finally, the crystal-like, spicy notes of a Passito or a Sicilian Moscato accompany delicious desserts, creatively made by the chef: a delicately flavoured ricotta semifreddo (icecream) with fresh oranges and almonds; hazelnut nougat that enhances the goodness of the soft and crispy short pastry; and cardamom-flavoured custard with tartufo pralines. Perbacco is constantly evolving, and is proud to announce it is opening for “Breakfast & Snack”, from 8am to 11am serving breakfast and bites to eat fresh from our kitchen. Along the historic Via Roma in Ortigia, Perbacco is also open for lunch and dinner, seven days a week.

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Pane e pasta sono, rigorosamente, di produzione propria ed è disponibile anche uno specifico menù “senza glutine”. Ad ogni portata potrete affiancare il gusto di un ottimo vino, tra i tanti della gremita cantina: siciliani, nazionali, francesi e cileni. Non mancano i migliori champagne per gli appassionati delle bollicine. Infine, le cristalline e speziate fragranze del Passito o di un ottimo Moscato siciliano concluderanno dolcemente la vostra cena accompagnando il gusto degli squisiti dolci, anch'essi frutto della creatività dello chef: i sapori delicati del semifreddo di ricotta con arance fresche e mandorle, un croccante alla nocciola che esalta la bontà dell’eccellente pasta frolla, delicata e friabile, la delicata crema aromatizzata al cardamomo con praline di tartufo. Perbacco è un'attività in continua evoluzione, che di anno in anno ama proporre sempre qualche novità. Da quest'anno, per esempio, anche un nuovo spazio Breackfast & Snack, una ricercata caffetteria che dalle 8 del mattino alle 11 di sera proporrà colazioni e stuzzichini di produzione propria. Per Bacco, lungo la storica via Roma, in Ortigia è aperto a pranzo e cena, sette giorni su sette.

Via Roma, 120 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.449046 - mob. +39 393.1854504 E: ristoranteperbacco@yahoo.it


LOUNGE

SIC LIVE MU DJ SET IVI APERIT BAR E G N U LO

LE SERE OPEN EVERY NIGHT APERTO TUTTEAPERTO LE SERETUTTE / EVERY DAY/ OPEN SIRACUSA / Ortigia, P.le antistante Castello Maniace Tel. +39.0931.483424 - Mob. +39.335.8721087 www.arenamaniace.it - info@arenamaniace.it

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Vite e Vitello istorante wine bar

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M

inimalist interior, cool, welcoming and convivial.... Whether for lunch or dinner, for drinks with tapas or finger food; or for a dessert, or pralines with whisky and a good cigar, you will be welcomed by maître d' Luana to Vite e Vitello. Choose to sit inside, or outdoors below the facade of one of the most beautiful of Ortigia churches, San Francesco all'Immacolata. If you are in the mood, this location will inspire talk of art, good wine and excellent food. The cuisine is based on local dishes, the happy result of a mix of skill, tradition and the flavours and produce that are fundamental elements of the Mediterranean cuisine, renowned the world over, as well as the legacy of the myriad cultures that have influenced Sicily over the centuries.

L

ocation molto fresca, con impostazioni minimal, dove la parola d’ordine è accoglienza e convivialità. A pranzo, a cena o anche solo per un aperitivo accompagnato da tapas e finger food, o per degustare un dolce, o della pralineria accompagnati da un distillato e da un buon sigaro, verrete accolti dalla maître di sala Luana, nella sala interna o nella veranda posta di fronte una delle Chiese più belle di Ortigia, San Francesco all'Immacolata, location che, se predisposti, vi ispirerà certamente dialoghi intrisi d'arte, buon vino e ottimo cibo. Qui la cucina è basata su piatti del territorio, mix di tecnica, tradizione e storia dei popoli che hanno dominato negli anni il territorio siciliano lasciando, inconsapevolmente, in eredità sapori e prodotti oggi apprezzati in tutto il mondo, capisaldi della cucina mediterranea, fiore all’occhiello della nostra terra.


Chef Christian De Simone produces unique dishes, as he combines innovation with tradition, using locally sourced products (km Zero), such as the “Maccheroncini al ferretto, doppio pomodoro e tenerumi” (special home-made pasta, in a thick tomato sauce and the leaves of the zucchini plant), “Seppia scottata in padella all'extra vergine con quenelle di caponatina leggera” (pan-tossed squid with caponata quenelles), “Pesce spada alla cacciatora di mare” (Swordfish with seafood cacciatora), “Trilogia di Tonno e agretti all'extra vergine” (tuna trio with saltwort tossed in extra virgin olive oil). Sommelier Marco Campisi will guide you in your choice of over 250 wine labels, and a wide selection of spirits. We receive many reviews, but one description of the restaurant caught our attention: “Impeccable service, precision like the Swiss railways, dishes like Manzu' artworks". ... Try it to believe!

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Dalla creatività dello chef Christian De Simone nascono dunque piatti unici che uniscono tradizione e innovazione, realizzati con una predilezione per prodotti a km zero, come i “Maccheroncini al ferretto, doppio pomodoro e tenerumi”, la “Seppia scottata in padella all'extra vergine con quenelle di caponatina leggera”, il “Pesce spada alla cacciatora di mare” o ancora, la “Trilogia di Tonno e agretti all'extra vergine”. Il sommelier Marco Campisi vi guiderà nella scelta tra le oltre 250 etichette di vini, e l'ampia varietà di distillati. Tra le tante recensioni liberamente espresse dai clienti, una su tutte ci ha colpito per la perfetta sintesi con cui descrive questo locale: “Servizio impeccabile, precisione dei tempi da ferrovie svizzere, presentazione dei piatti da artista manzù.” ... Provare per credere!

Piazza F. Corpaci, 1-2 angolo Via Maestranza Ortigia - Siracusa T. +39 0931.464269 mob. +39 327.9532000 - +39 340.0057264 E: vitevitello@gmail.com


il tramonto sulla spiaggia

Santa Clara

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...dove mangiar bene where to eat…

a Siracusa e dintorni

in Siracusa and surroundings 1921 CUCINA E VINI

Cibi crudi e cotti. Dal pesce alla carne, e anche pizze classiche e “della casa”. Cantina con numerose etichette anche esclusive. Row and cooked Mediterranean food. Fish, meat and pizza.Broad selection of wines, including exclusive labels Via delle Carceri Vecchie, 22 - Ortigia - T. 0931.64096

AL CASTELLO

Cucina a base di pesce. Veranda sul mare. Fish based cuisine. Terrace on the sea. Via Libertà, 1 - Brucoli, Augusta - T. 0931.982407 AL MAZARÌ Sapori tipici della tradizione culinaria della Sicilia occidentale proposti con eleganza. Specialità dello chef, il rinomato couscous trapanese. Cuisine inspired by the culinary tradition of western Sicily. The chef ’s specialty is the renowned couscous from Trapani. Via G. Torres, 7/9 Ortigia, Siracusa - T. 0931.483690 BORGO ALVEIRA Elegante ristorante situato all'interno di un resort ricavato in un antico borgo medievale vicino Noto Antica. Elegant restaurant located inside a mediaeval country estate near Noto Antica. c/o Borgo Alveria Resort - Noto Antica - T. 0931.810003 BORGO KALAONDA 1885 Perfetta armonia tra sapori e arte, tra la qualità gastronomica e l'atmosfera piacevole in cui godere dei sapori tipici siciliani. High quality, typical Sicilian cuisine and a pleasant atmosphere. c/o Kalaonda Plemmirio Hotel - Strada Murro di Porco, 138 (Terrauzza) Siracusa T. 0931.714829 COLLE ACRE Sapori caratteristici dei Monti Iblei, con degustazione di vini di propria produzione. Visite guidate all'interno della cantina. Tastings of wine produced by our vineyards, together with the flavours of the Hyblaean mountains. Guided tours of the winery. c/o Hotel Colle Acre - Palazzolo A. - T. 0931.040001 DON CAMILLO Cucina tipica isolana e siracusana rivisitata. Con vastissima cantina di vini, in prevalenza siciliani. Chiuso la domenica Don Camillo brings a contemporary touch to the cusine of Sicily and Siracusa.Vast collection of predominantly Sicilian wines. Closed Sunday. Via Maestranza, 96 - Ortigia, Siracusa - T. 0931.67133 ENO' NTELODICO Ambiente accogliente dove l’arte culinaria della chef Bruna si sposa con il buon bere e la buona musica d’ascolto. Ampia scelta di vini pregiati e biodinamici o distillati. A cosy place where you can dine with fine wines and listen to good music. Let yourself be taken by the flavours that Chef Bruna proposes. Is also a good place to try exclusive biodynamic wines, or spirits. Via Cavour, 9 – Ortigia Siracusa T. 0931.1856049 EUREKA c/o Eureka Palace - Siracusa T. 0931.710133 IL PODERE Cucina tradizionale siciliana con divagazioni mediterranee e internazionali. Traditional Sicilian, Mediterranean and international cuisine. c/o Hotel Il Podere - Siracusa - T. 0931.449390 MINOSSE Sapori tradizionali preparati con prodotti di stagione selezionati. Traditional flavours and select seasonal ingredients. c/o Hotel Roma - Ortigia, Siracusa - T. 0931.465686 NESOS La cucina tipica mediterranea e i sapori dei prodotti locali rivisitati con estro. A creative approach to typical Mediterranean cuisine and local producce. c/o Grand Hotel Minareto - Siracusa - T. 0931.721222 ONE RESTAURANT Cucina internazionale con note nipponiche in contrasto con le tradizioni del territorio. International and Sicilian cuisine with Japanese influences. c/o UNA Hotel One - Siracusa - T. 0931.411355 PANORAMICO c/o Hotel Mercure - Siracusa - T. 0931.464646

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PER BACCO Specialità siciliane a base di pesce, crudo e cotto, carne e verdure, realizzate con l’uso esclusivo di prodotti stagionali, Ampia scelta di Vini. Cortile interno. Aperto anche a pranzo. Typical Sicilian meat and fish dishes, raw and cooked, exclusively utilising seasonal produce. Wide selection of wines. Internal courtyard. Open at lunch. Via Roma, 120 - Ortigia, Siracusa - T. 0931.449046 ROOFGARDEN Cucina mediterranea e internazionale con terrazza estiva sul Porto Grande. Mediterranean and international cuisine on a terrace that overlooks Porto Gande. c/o Des Etrangers et Miramare - Ortigia - T. 0931.319100 VITE E VITELLO Ristorante, wine bar. A pranzo, a cena o anche solo per un aperitivo. Cucina mediterranea e oltre 250 etichette di vino, e ampia varietà di distillati. Veranda esterna. Restaurant and wine bar for lunch, dinner or drinks. Mediterranean cusine, over 250 wine labels, and a wide selection of spirits. External veranda. Piazza F. Corpaci 1 (angolo via Maestranza) – Ortigia T. 0931. 464269 ZAFFERANO BISTROT Piatti della tradizione siciliana di carne, pesce e vegetariani. Traditional Sicilian meat, fish and vegetarian dishes. c/o Caolishka hotel - Siracusa - T. 0931.69057 ZUMÀ Via F. Crispi, 108 (pressi Stazione)- Siracusa - T. 392.2974875 ZUMÀ ORTIGIA (estivo/summer) Largo Bellomo - Ortigia - T. 392.2974875

a Taormina e dintorni

in Taormina and surroundings BELLEVUE Menù stellato Michelin, ricette tipiche del territorio e prodotti selezionatissimi per la creatività del famoso chef Andreas Zangerl Michelin starred menu, typical recipes of the area and highly selected products by creative chef Andreas Zangerl. c/o Metropole Taormina Maison d’hòtes - Corso Umberto, 154 - Taormina T. 0942.625417 HILTON RESTAURANTS Doppia possibilità di scelta: SCIARA, con ambiente raffinato ed elegante; PANAREA, a bordo piscina per serate al chiaro di luna. There are two choices: the elegant and refined SCIARA; and PANAREA, alongside the swimming pool for moonlit dining. c/o Hilton Giardini Naxos Hotel - Viale Jannuzzo, 47 Giardini Naxos - T. 0942.51931

a Catania e dintorni

in Catania and surroundings ETNEA ROOF Prelibatezze siciliane e ricca selezione di vini. Sicilian delicacies and a rich selection of wines. c/o Una Hotel Palace - Catania T. 095.2505111 IL TIMO GOURMET RESTAURANT Atmosfera elegante e accogliente, dove poter gustare, in un contesto unico, menù studiati per offrire ai clienti il comfort e il piacere della buona cucina. Warm, elegant restaurant in a unique position, offering the comfort and pleasure of good food through well put together menus. c/o Sheraton Catania Hotel - Acicastello - T. 0957114111 LA GHIANDAIA È il luogo dove le ricchezze del territorio trovano la loro massima espressione in preparazioni estrose e presentazioni raffinate. The right place to find the best that the land has to offer in the most creative preparations and refined presentations. c/o Etna Golf Resort & Spa- SS 120 km 200 - Castiglione di Sicilia - T. 0942.986384 LE ZAGARE Specialità siciliane preparate da chef pluripremiati Sicilian specialities by award-winning chef c/o Excelsior Grand Hotel, Piazza G. Verga 39 - Catania T. 095.643128

BEST RESTAURANTS PENELOPE E NAUSICA “In entrambi” viene garantita un'ampia carta di preziosi vini fa da coronamento a piatti che già da soli sono l'espressione del sapere culinario A vast list of valuable wines accompany dishes in which culinary knowhow is evident. c/o Grand Hotel Villa Itria - Viagrande - T. 095.7899850 SHALAI RESORT Cucina creativa basata sui prodotti di stagione e i profumi della tradizione siciliana. Particolare interesse per i vini etnei. Creative cuisine based on seasonal products and the aromas traditional to Sicily. Special interest in wines from Mount Etna. c/o Shalai resort - Via Guglielmo Marconi - Linguaglossa T. 095.643128

a Ragusa e dintorni

in Ragusa and surroundings CASA CIOMOD Ambiente intimo e di gusto in cui è possibile cenare con delle pizze preparate con un mix di farina di grano duro ed integrale, caratterizzate da un impasto a lunga lievitazione e condite con ingredienti tipici, o fare un aperitivo su comode sedute. Chic and cosy pizzeria serving top quality pizza that is made from a slowlyleavened dough of durum wheat and wholewheat, topped with Sicilian ingredients. Or just cone for a relaxing drink on our comfiortable divans. c/o Poggio del Sole Resort - S.P. Ragusa/Marina Km 5,7 Ragusa - T. 0932.668521 DELL’ANGELO Un viaggio dai sapori mediterranei, con i prodotti tipici della nostra terra e le prelibatezze del mare. A journey into Mediterranean flavours with typical products and seafood delicacies. c/o Poggio del Sole Resort - S.P. Ragusa/Marina Km 5,7 Ragusa - T. 0932.668521 DIONISO Specialità marinare, 700 etichette di vini nazionali ed esteri, cucina a vista. Seafood specialties, 700 national and international wine labels, open plan kitchen. Via delle Finanze, 23 - Ragusa - T. 0932.1914943 IL DUOMO Chef Ciccio Sultano Via Capitano Bocchieri, 31 - Ragusa Ibla - T. 0932.651265 LA CUSINE DELL’ANTICA BADIA Ampia varietà di piatti nazionali e locali. Particolare attenzione è riservata ai menù dedicati a regimi alimentari particolari. Wide variety of local and national dishes. Special menus to accommodate dietary restrictions. c/o Antica Badia Relais Hotel - Ragusa - T. 0932.247995 LIDO AZZURRO RISTORANTE DA SERAFINO 1953 Ristorante in riva al mare. Specialità marinare. Oltre 450 etichette di vini e distillati. Restaurant on the beach right by the sea. Seafood specialties Vast choice of wines (over 450 on the list) and spirits. Lungomare A. Doria - Marina di Ragusa (RG) T. 0932.239522 LOCANDA DON SERAFINO Cucina di pesce e di carne, prettamente del territorio presentata in modo raffinato ed elegante. Carta di vini con almeno 1000 etichette e Carta degli oli. Chef Vincenzo Candiano The cuisine includes fish and meat dishes based on local tradition, offering refined and elegantly presented dishes. Vast choice of wines (over 1000 on the list) and oils. Vincenzo Candiano Chef Via Avv. Giovanni Ottaviano - Ragusa Ibla - T. 0932.248778 MIRAMARE Ristorante e pizzeria c/o Miramare Hotel- Marina di Ragusa - T. 0932.615445 SAN GIORGIO c/o San Giorgio Palace Hotel - Ragusa Ibla T. 0932.686983 SPIRITO MEDITERRANEO c/o Pietre Nere Resort - Modica T. 0932.753051


Strani antipasti, e specialità a base di pesce o di carne accompagnate da vini esclusivi Pizze classiche e “della casa”

Ortigia, Siracusa | Via delle Carceri Vecchie, 22 | Tel. +39.0931.64096 - +39.320.4168959


dove dormire meglio... …where to sleep...

a Siracusa e dintorni

in Siracusa and surroundings DES ETRANGERS ET MIRAMARE Passeggio Adorno, 10/12 - Ortigia T. 0931.319100 EUREKA PALACE Strada Spinagallo, 50 - Siracusa T. 0931.710133 GRAND HOTEL MINARETO Via del Faro Massolivieri, 26 (c.da Isola) - Siracusa T. 0931.721222 ALGILÀ ORTIGIA CHARME Via Vittorio Veneto, 93 - Ortigia T. 0931.465186 CAOLISHKA Via Elorina, 154 (c.da Pantanelli) Siracusa T. 0931.69057 CAPO CAMPOLATO HOTEL RESIDENCE Baia del Silenzio - Brucoli, Augusta T. 0931. 981022 GRANDE ALBERGO ALFEO Via Nino Bixio, 5 - Siracusa T. 0931.21676 HOTEL BORGO PANTANO Traversa Cozzo Pantano (fiume Ciane) - Siracusa T. 0931.721993 HOTEL CAVALIERI Via Malta, 42 - Siracusa T. 0931.483635 HOTEL COLLE ACRE Via G. Campailla - Palazzolo Acreide T. 0931.040001 HOTEL DEI COLONIALI Via del Porto Grande, 46 - Siracusa T. 0931.452527 HOTEL MERCURE PROMETEO Viale Teracati, 20 - Siracusa T. 0931.464646 HOTEL PANORAMA Via Necropoli Grotticelle, 33 - Siracusa T. 0931.412188 HOTEL ROMA Via Roma, 66 - Ortigia T. 0931.465626

VENUS HOTEL Via Pantelleria, 22 (c.da Monte Amara) - Brucoli T. 0931.998946 VILLA POLITI Via M. Politi, 2 - Siracusa T. 0931.412121 ZAIERA RESORT SPA Contrada Zaiera S.S. 124 - Solarino T. 0931.922674 S HOTEL GRAN BRETAGNA Via Savoia,21 - Ortigia T. 0931.68765 ALLA GIUDECCA Via G. Battista Alagona, 52 - Ortigia T. 0931.22255 MASTRARUA HOTEL Via Vittorio Veneto, 193 - Ortigia T. 0931.24308 MUSCIARÀ SIRACUSA RESORT Riviera Dionisio il Grande, 42 - Siracusa T. 0931.463613 PALAZZO GIARACÀ Via dei Mille, 34 - Ortigia T. 0931.464907 PARK HOTEL HELIOS Via Filisto, 80 - Siracusa T. 0931.412233 1823 HOTEL Via Monti Nebrodi, 47 - Siracusa (Villaggio Miano) T. 0931.747847 BORGO ALVERIA Country Resort Contrada Noto Antica S.P. 64 - Noto T. 0931.810003 SEVEN ROOMS VILLA DORATA Maison de Charme Via Nicolaci 18 - Noto T. 338.5095643 TWOROOMS Via Vittorio Veneto, 130 e 167 - Ortigia T. 335.6075293

a Catania e dintorni

in Catania and surroundings ROMANO PALACE LUXURY HOTEL Viale Kennedy, 28 - Catania T. 095.5967111

IL PODERE HOTEL Trav. Torre Landolina, 11 - (Fonte Ciane) Siracusa T. 0931.449390

CASTELLO SAN MARCO CHARMING HOTEL & SPA Via San Marco, 40 - Calatabiano T. 095.641181

JOLLY ARETUSA PALACE HOTEL C.so Gelone, 45 - Siracusa T. 0931.461111

ETNA GOLF RESORT & SPA S.S. 120 KM 200 - Castiglione di Sicilia T. 0942.986384

KALAONDA PLEMMIRIO HOTEL Strada Muro di Porco, 138 (Terrauzza) Siracusa T. 0931.714829

EXCELSIOR GRAND HOTEL Piazza Giovanni Verga, 39 - Catania T. 095.7476111

KALLIKOROS HOTEL SPA & RESORT C.da Renna Torresena km 1 - Noto T. 0931.830135

GRAND HOTEL VILLA ITRIA CONGRESS RESORT & SPA Ora Luxury Catania Via Aniante, 3 - Viagrande T. 095.7899850

LIVINGSTONE HOTEL RELAIS SPA Via Nizza, 17 - Ortigia T. 0931.463460

HOTEL ALOHA D’ORO Via Alcide De Gasperi, 10 - Acireale T. 095.7687001

PRINCIPE DI FITALIA Traversa Tonnara di Terrauzza, 38 - Siracusa T. 0931.485064 ROYAL MANIACE HOTEL Lungomare di Ortigia, 13 - T. 0931.67437 UNA HOTEL ONE Via Diodoro Siculo, 4 - Siracusa T. 0931.411355 VALLE DI MARE Viale dei Lidi, 533 (F. Bianche) - Siracusa T. 0931.791654

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BEST HOTELS

HOTEL ESPERIA PALACE Via delle Ginestre, 27/D - Zafferana Etnea T. 095.7082335 SHERATON CATANIA HOTEL Via Antonello Da Messina, 45 - Acicastello T. 095.7114111 UNA HOTEL PALACE Via Etnea, 218 - Catania T. 095.2505111 VdBNEXT HOTEL & EVENT LIVING Via del Bosco, 62 - Catania T. 095.7335100 SHALAI RESORT Via Guglielmo Marconi, 25 - Linguaglossa T. 095.643128



dove dormire meglio... …where to sleep... a Ragusa e dintorni

in Ragusa and surroundings L DONNAFUGATA GOLF RESORT Contrada Piombo - Ragusa T. 0932.914200 ANTICA BADIA RELAIS HOTEL Corso Italia 115/121 - Ragusa T. 0932.247995 EREMO DELLA GIUBILIANA C.da Giubiliana, S.P. Ragusa/M. di Ragusa Km 7,5 - Ragusa T. 0932.669119 BORGO DON CHISCIOTTE HOTEL S.S. 115 Ispica- Modica Loc. Bugilfezza - Modica T. 0932.454800 CAMBICAVALLO UNESCO-AREA RESORT C.da Zimmardo km 5 S.P. Modica-Pozzallo T. 0932.779118 CASA CIOMOD Via Nazionale Modica Ispica - Modica T. 0932.453377 DE STEFANO PALACE LUXURY HOTEL Via Cav. F. de Stefano, 15 - Ragusa T. 0932.682872 DONNALUCATA HOTEL & RESORT S.P. 63 KM 3 - Donnalucata T. 0932.850285 GRANA BAROCCO ART HOTEL & SPA Corso Umberto I, 133 - Modica T. 0932.754704 LA MORESCA MAISON DE CHARME Via Dandolo, 63 - Marina di Ragusa T. 0932.239495 LOCANDA DON SERAFINO HOTEL Via XI Febbraio, 15 - Ragusa Ibla T. 0932.220065 MEDITERRANEO PALACE Via Roma, 189 - Ragusa T. 0932.621944 MIRAMARE HOTEL Lungomare Andrea Doria, 44 - Marina di Ragusa T. 0932.615445 MODICA PALACE HOTEL Via Vanella, 106 Polo Commerciale - Modica T. 0932.456033 PALAZZO HEDONE Via Loreto, 51 - Scicli T. 0932.841187 PIETRE NERE RESORT Via Pietre Nere Cava Ispica, 142 - Modica T. 0932.753051

a Taormina, Giardini Naxos e Gioiosa Marea in Taormina,Giardini Naxos and Gioiosa Marea GRAND HOTEL MAZZARÒ SEA PALACE Via Nazionale, 147 - Taormina T. 0942.612111 GRAND HOTEL SAN PIETRO RELAIS & CHATEAUX via Luigi Pirandello, 50 - Taormina T. 0942.620711 GRAND HOTEL TIMEO Via Teatro Greco, 59 - Taormina T. 0942.6270200 HOTEL IMPERIALE TAORMINA Via Circonvallazione, 11 - Taormina T. 0942.625202 METROPOLE TAORMINA MAISON D’HOTES Corso Umberto, 154 - Taormina T. 0942.625417 SAN DOMENICO PALACE HOTEL Piazza S. Domenico, 5 - Taormina T. 0942.613111 EXCELSIOR PALACE HOTEL Via Toselli, 8 - Taormina T. 0942.23975 HELLENIA YACHTING HOTEL Viale Jannuzzo, 41 - Giardini Naxos T. 0942.51737 HILTON GIARDINI NAXOS Viale Jannuzzo, 47 - Giardini Naxos T. 0942.51931 HOTEL CAESAR PALACE Via Consolare Valeria - Giardini Naxos T. 0942.5590 SPORTING BAIA HOTEL Via Lungomare Schisò - Giardini Naxos T. 0942.51733 VILLAGGIO ARTEMIDE Via Porticato sn - Giardini Naxos T. 0942.576086 VR CLUB C.da Ridente,1 S. Giorgio di Gioiosa Marea (ME) T. 091.309393

a Palermo in Palermo

POGGIO DEL SOLE RESORT S.P. Ragusa/Marina di Ragusa Km 5,7 - Ragusa T. 0932.666452

VILLA IGIEA HILTON Via Salita Belmonte, 43 - Palermo T. 091.6312111

PRINCIPE D’ARAGONA HOTEL Corso Umberto, 281 - Modica T. 0932.756041

EXCELSIOR HILTON Via Marchese Ugo, 3 - Palermo T. 091.7909001

SAN GIORGIO PALACE HOTEL Via Torrenuova, 50 – Ragusa Ibla T. 0932.686983 TORRE DEL SUD HOTEL Corso Pertini, 42 - Modica T. 0932.762120 VILLA CARLOTTA HOTEL Via Ungaretti snc - Ragusa T. 0932.604140 VILLA DEL LAURO MAISON DE CHARME Via Ecce Homo, 11 - Ragusa T. 0932.655177 VILLA PRINCIPE DI BELMONTE C.da Crocefia - Ispica T. 0932.700127 KAMARINA VILLAGE Viale Kamarina (SP 85 km 7) - Marina di Ragusa T. 091.309393

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BEST HOTELS

MONO RESORT Via Resistenza Partigiana, 188 - Modica T. 0932.453308

GRAND HOTEL ET DES PALMES Via Roma, 398 - Palermo T. 091.6028111


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Ragusa, Via Finanze, 23/25/27 (pressi Palazzo di giustizia) +39.0932.1914943 – +39.3273071855

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b

the most beautiful

eaches in the SudEst

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le più belle spiagge del SudEst

rom the quartz shingle coves and cobalt blue sea below Taormina to the fine sandy beaches and turquoise-indigo bays between Siracusa and Ragusa, south eastern Sicily has some of the region’s most enticing beaches. There are long duny beaches with crashing surf; sandy beaches hidden behind groves of pine, carob or citrus; romantic offshore islets, eroded sandstone cliffs, and forbidding fractured rocks. There are beaches with chic lidos, beaches that form part of nature reserves and archeological sites, and beaches for those who seek the romance of beachcombing empty sands for sea glass, shells and driftwood.

Mazzarò (Taormina) The pretty bay of Mazzarò can be reached by either cable car or by a footpath lined with bougainvillea from Taormina (we suggest walking down and taking the cable car home). There are two quartz shingle beaches – the southern is the more picturesque, facing the romantic islet of Isola Bella to which it is connected by a brief causeway – both of which have smart lidos. The water is incredibly clear here, making it an ideal location for snorkelling. La graziosa baia di Mazzarò è raggiungibile da Taormina percorrendo un sentiero fiancheggiato da una lunga siepe di bouganville oppure attraverso la funivia; suggeriamo però di andare a piedi ed utilizzare la funivia per tornare su! Qui troviamo due spiagge di ciottoli di quarzo. Quella più a sud, proprio di fronte al romantico isolotto di Isola Bella, a cui è collegata, in base alle maree, da una breve lingua di terra sabbiosa, è la più pittoresca, Qui si trovano lidi molto eleganti. L'acqua è incredibilmente trasparente, il che ne fa un luogo ideale per chi ama fare snorkeling.

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alle calette sottostanti Taormina, dove il mare blu cobalto bagna la riva di ciottoli di quarzo, alle spiagge di sabbia sottile, tra Siracusa e Ragusa, dove le baie si colorano di turchese e indaco, la Sicilia sud orientale ha alcune delle spiagge più affascinanti della regione. Distese di dune dove la spuma delle onde si infrange leggera, spiagge sabbiose nascoste dietro boschetti di pini, carrubi ed agrumeti; romantici isolotti, minacciose e frastagliate scogliere erose dal tempo. Spiagge attrezzate e lidi alla moda, spiagge all’interno delle riserve naturali o in prossimità di siti archeologici, oppure selvagge e suggestive per i romantici che amano perlustrare luoghi deserti alla ricerca di conchiglie,piccoli vetri levigati dal mare e sculture lignee alla deriva. Riviera dei Ciclopi (CATANIA) Claimed by Sicily’s ancient Greek colonisers to have been formed when the one-eyed Cyclops, Polyphemus, hurled rocks at Odysseus, this dramatic stretch of coastline to the north of Catania was actually created by rivers of lava from Etna. Riddled with splintered offshore rocks known as faraglione, it has some excellent rocky coves for swimming. Come sostenuto dagli antichi colonizzatori greci, questo tratto di costa si formò quando Polifemo, Ciclope con un solo occhio, scagliando macigni contro Ulisse, le diede vita. In realtà le scogliere a nord di Catania con i tipici faraglioni e le svariate insenature rocciose, sono state create nei secoli dai fiumi di lava che scendeva dall’Etna. Un paesaggio suggestivo dove poter nuotare.


Plemmirio (SIRACUSA There are several beaches on the Plemmirio nature reserve on the Maddalena Peninsula just outside Siracusa. Try the sheltered cove below the Grand Hotel Minareto, or the little beaches below the evocative ruins of houses in the romantic bay beyond the private lido of the Guardia di Finanza. For a lovely walk, follow the coastal path from here to the lighthouse of Murro del Porco. Ci sono diverse spiagge all’interno della riserva naturale del Plemmirio, nella Penisola Maddalena, poco fuori Siracusa. Una caletta ben riparata si trova proprio a ridosso del Grand Hotel Minareto, altre piccole spiagge, particolarmente suggestive invece sono quelle sottostanti le rovine delle antiche case e di fronte alla baia con il lido della Guardia di Finanza. Da qui seguendo il sentiero costiero si può passeggiare sino a raggiungere il faro di Capo Murro di Porco.

La Marchesa (SIRACUSA) A fine sandy beach backed by orange groves at the mouth of the Cassibile river, on land belonging to the Marchesa di Cassibile. In season the beach gets very busy (and there is a daily fee for parking) but in low season very few people visit, though you will need to ask permission from the groundsman to enter.

Vendicari (NOTO) The cove of Calamosche is one of Italy’s most picturesque, and regularly features in TV ads and photoshoots. Avoid high summer. Come out of season or during the week to see it without the crowds. Vendicari has other fine beaches too – long duny sands overlooked by a Swabian tower and a semiruined tonnara – while just outside the reserve, to the south, is the beach of San Lorenzo with a small lido.

A ridosso di un giardino di aranci, alla foce del fiume Cassibile, questa popolare spiaggia, a cui si accede dai terreni di proprietà della Marchesa di Cassibile pagando un biglietto giornaliero per il parcheggio, in estate è molto frequentata. Durante la bassa stagione è possibile comunque visitarla chiedendo il permesso ai custodi. Per chi non vuole rinunciare ai confort suggeriamo di optare per i non lontani lidi attrezati della vicina località Fontane Bianche.

Con le sue lunghe spiagge di sottile sabbia bianchissima, in alcuni tratti cosparse di dune, dominata dalla torre sveva e dai resti di una antica tonnara, nasconde, poco distante, la suggestiva insenatura di Calamosche. La si può spesso vedere in spot televisivi e servizi fotografici, pertanto, in piena estate è sempre affollata, ma fuori stagione, oppure lontano dai weekend è un luogo paradisiaco. Appena fuori la riserva ecco la spiaggia d’orata di San Lorenzo, dove troviamo un attrezzatissimo lido, molto carino e frequentato.

Eloro (Noto) A hidden sandy beach, just before Vendicari, lying at the mouth of the Tellaro river below a headland scattered with the ruins of the ancient Greek city of Heloros. The river is shallow and fun for kids. A good place for an out of season beach barbeque.

Isola dei Correnti (PACHINO) This is the southernmost tip of Sicily, further south than Tunis. There are dramatic seascapes to be seen, and high winds, at this meeting point between the Ionian Sea and the Canale di Sicilia, which makes the sandy beaches here popular with surfers and boogie boarders. In calm weather at low tide in you can wade across a sunken isthmus to the offshore island of Isola dei Correnti.

La spiaggia di Eloro, poco prima di raggiungere Vendicari, si trova proprio alla foce del fiume Tellaro, sotto al promontorio che nasconde le rovine dell’antica città greca Heloros. Il fiume che è poco profondo, diventa un luogo divertente per i più piccoli ed ideale per piacevoli pic-nic anche fuori stagione.

Questa è la punta più meridionale della Sicilia, ancora più a sud di Tunisi, ed il punto di incontro tra il Mar Ionio e il Canale di Sicilia, i fondali marini sono spettacolari e spesso soffiano forti venti, il che rende queste spiagge meta prediletta di surfisti. Con la bassa marea si può anche raggiungere a piedi, attraverso un istmo di sabbia corallina, l’Isola delle Correnti, isolotto a largo della terraferma.

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Sampieri (SCICLI) Sampieri is a little summer resort that retains an few old limestone fishermen’s houses. It is set at the head of an unspoilt four kilometre beach of fine duny sands, dominated by the ruins of a 19th-century brick factory that looks like something dreamed up by the Harry Potter set designer. There are two small lidos in the summer. Piccolo villaggio estivo, dove si trovano ancora alcune vecchie case in pietra dei pescatori. Da qui ha inizio una spiaggia incontaminata, di sabbia finissima, lunga più di quattro chilometri, con alte dune dominate da una antica fabbrica di mattoni del 19 ° secolo che rendono il panorama degno di una sceneggiatura del film “Harry Potter”. Lungo la spiaggia, durante il periodo estivo, si trovano due piccoli lidi attrezzati. Kamarina (RAGUSA) There are two lovely wild beaches here, on either side of a headland bearing the scant ruins of the Greek city of Kamarina. A great spot for a long beach walk. Sui due lati di un promontorio, due bellissime spiagge selvagge ed incontaminate, che portano alle rovine dell’antica città greca di Kamarina, un luogo perfetto per lunghe passeggiate.

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Fiume Irminio (RAGUSA) Backed by pristine Mediterranean maquis, the beach of the Fiume Irminio reserve is unspoilt, and never gets crowded – largely because swimming is banned within the boundaries of the reserve. An ideal place for a beach walk in spring or autumn. Protetta da una barriera di selvatica macchia mediterranea, la spiaggia della riserva del Fiume Irminio è incontaminata e mai affollata, non è possibile nuotare all’interno dell’area della riserva, ma è un luogo ideale, sia in primavera che in autunno, per lunghe passeggiate sulla spiaggia.


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rucoli Jewel of the sea

Gioiello del mare

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n the east coast of Sicily, to the north of Siracusa, Brucoli is a picturesque fishing village that really does deserve the epithet ‘jewel’. Clustered along a natural fjord between two limestone crags, it is, astonishingly, still recognisable from a description written over two thousand years ago by the Greek historian Thucydides “…an assortment of white painted houses on the beach, the cobalt sky, the port-canal and the ancient castle that the noon day sun of summer, with the magic of a true alchemist, transforms into a imaginary gold castle”. Backed by Mediterranean scrub, Brucoli’s rocky shoreline, protected from wind by the fjord, is one of the best places in the area for snorkeling and diving. Take time too to have lunch or to dine in one of its fine fish restaurants. Dominating the village is a dramatic castle built by Queen Giovanna in 1467, probably on the same spot as the castle admired by Thucydides all those years ago. Close by is the 18th century church of San Nicola. According to legend, it was founded after sailors aboard a sinking boat prayed in desperation to the saint (protector of sailors and fishermen). Miraculously, they and their ship were born by the waves to the safe waters of the fjord. In July the feast of St Nicholas is celebrated with a procession of fishing boats, led by a boat bearing the statue of the saint, from which a crown of bay leaves is thrown into the waves in memory of those who died at sea. On the 5th of August a pilgrimage to the Basilica of Madonna Adonai takes place along an old route (the road that goes to contrada Gisira); for the locals this walk can’t be missed, but it also attracts many curious onlookers. The Basilica of Madonna Adonai conserves a painting of the Madonna with child, which sits on the wall of the hermitage connected to the church, as if time had never passed.

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nord di Siracusa, sulla costa orientale della Sicilia, ecco Brucoli, un pittoresco villaggio di pescatori che merita realmente l'epiteto di 'gioiello'. Disposte lungo un fiordo naturale, incastonato tra due falesie calcaree, come descritto dallo storico greco Tucidide più di duemila anni fa, sono ancora oggi sorprendentemente riconoscibili "... sulla costa un insieme di case bianche, il cielo color cobalto, il canale con il porto e l'antico castello che il sole di mezzogiorno, d'estate, con la magia di un vero alchimista, trasforma in un immaginario castello d'orato ". La costa rocciosa di Brucoli, a ridosso del fiordo, ricoperta dalla macchia mediterranea e riparata dal vento, è uno dei posti migliori della zona per fare snorkeling ed immersioni. Prendetevi anche un po’ di tempo per pranzare o cenare, a base di pesce, in uno dei suoi raffinati ristoranti. Sorge probabilmente nel medesimo luogo descritto da Tucidide, un suggestivo castello costruito dalla regina Giovanna nel 1467 che, domina l’intero borgo. Nelle vicinanze si trova la chiesa di San Nicola risalente al 18° secolo che, come narra la leggenda, fu eretta dai fedeli in onore del Santo protettore degli uomini di mare, dopo una tempesta che sorprese in mare una barca di pescatori i quali trovarono la salvezza nelle calme acque del canale. Nel mese di luglio la festa di San Nicola viene celebrata da una suggestiva processione di pescherecci con a capo una barca che porta la statua del Santo da cui viene lanciata una corona di alloro tra le onde in memoria di coloro che sono morti in mare. Di grande richiamo anche il pellegrinaggio che i fedeli del posto compiono il 5 agosto, seguendo un antico percorso (la vecchia strada che porta alla contrada Gisira) per giungere fino ai piedi del Santuario della Madonna Adonai, nota soprattutto per il dipinto della Madonna con bambino esposto nell'annesso eremo.

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Il mare... a tavola “ Non ci sono confini, nè distanze... è un angolo di mondo inaspettato dove la tradizione culinaria diventa innovazione per incontrare ed affascinare ogni gusto...”

“There is no end, no distance... it is an unexpected part of the world where culinary tradition becomes innovation to fascinate every taste...”

AMPIA VERANDA PANORAMICA SUL MARE

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APERTI TUTTI I GIORNI A PRANZO E A CENA


Encomio riconosciuto solo al 10 % delle strutture presenti su TripAdvisor che con costanza ricevono recensioni eccellenti da parte dei viaggiatori.

BRUCOLI (SR) - Via Libertà , 1 – T. +39.0931.982407 www.alcastellobrucoli.it | info@ alcastellobrucoli.it

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discover

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alta

Patricia Belford

herever you look in Malta, you will see ancient buildings of honey coloured stone, the pink domes of churches, and glimpses of a turquoise sea. Malta, with sister islands Gozo and the tiny Comino, lies midway between Italy and Africa. Its strategic position in the heart of the Mediterranean has made it a melting pot, for it has attracted sea powers over the centuries. Phoencians, Greeks, Romans, Arabs and the British have all left their mark on the islands. The Maltese language, obscure and much influenced by Arabic, but using the Latin script, is almost incomprehensible to strangers. However, English, the other official language, is widely spoken. Everywhere, one hears a babel of tongues which reflect the cosmopolitan nature of Malta. In Valetta, the crowds of visitors who bustle down Republic Street mingle with ordinary Maltese citizens as well as crocodiles of school children in uniform and back-packing students. Men and women in formal suits, who hurry briskly from office to restaurant are a reminder that this is the island capital where the everyday business of commerce and government goes on. The Grand Master`s Palace, the current seat of government, is nearby, its impressive State Apartments crammed with treasures – Gobelin tapestries, the Great Siege Frieze and the Corridors of the Knights, whose suits of armour guard you on your way.

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alla scoperta di Malta

vunque posiate lo sguardo a Malta, vedrete antichi edifici di pietra color miele, chiese dalle cupole rosa e scorci di mare turchese. Malta, con le isole sorelle, Gozo e la minuscola Comino, si trova a metà strada tra l'Italia e l'Africa, posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, che nei secoli l'ha resa importante crocevia delle principali potenze navali. Fenici, Greci, Romani, Arabi ed Inglesi, hanno tutti lasciato il loro segno su queste isole. La lingua maltese, ermetica e molto influenzata dall’arabo, pur utilizzando l'alfabeto latino, è quasi incomprensibile agli stranieri, tuttavia, l'inglese, l'altra lingua ufficiale, è ampiamente parlato. Ovunque si sente una babele di lingue, riflesso del carattere

cosmopolita di Malta. A La Valletta folle di visitatori movimentano Republic Street mescolandosi con la popolazione locale ed alle lunghe file di studenti in uniforme con lo zaino in spalla. Uomini e donne in abiti formali che dagli uffici si recano frettolosamente verso i ristoranti, ci ricordano che questa è la capitale dell’isola e che qui vi è una fervente attività commerciale. Non lontano si trova il Palazzo del Grande Maestro, sede attuale del governo, con gli impressionanti Appartamenti di Stato pieni zeppi di tesori ed arazzi, e all'interno dei quali è possibile ammirare il fregio del Grande Assedio ed il corridoio dei Cavalieri, le cui armature proteggeranno il vostro passaggio. Date uno sguardo all’affollata piazza principale mentre prendete un caffè o assaporate deliziosi dolci seduti al famoso Caffe Cordina mentre i camerieri, con i loro vassoi tenuti in alto oltre le spalle, servono i clienti cercando di schivare la folla. I maltesi amano i festeggiamenti e di frequente vi ritroverete circondati da drappi rossi, gialli e color oro che adornano le strade, con la banda musicale ad annunciare il corteo in costume medioevale o religioso e a seguire gli immancabili fuochi d’artificio.

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Watch the crowds in the main square, while lingering over coffee and delicious pastries at the famous Caffe Cordina where waiters bearing loaded trays at shoulder height dodge the throng as they serve their customers. The Maltese love to celebrate. Banners of red, yellow and gold often adorn the streets, festivals are commemorated with fireworks and one frequently encounters a procession of people in medieval or religious costumes, heralded by the lively sounds of a marching band. There is much to see in Republic Street; wide squares with beautiful churches, flower vendors whose colourful scented blooms spill over the pavements, elegant shops and mobile vans laden with fruit and vegetables, as well as, prosaically, a branch of Marks and Spencer. In the narrow cobbled side streets, rows of market stalls snake endlessly while overhead, strings of drying washing are suspended from the balconies of crumbling apartments. Valetta, entered from the city gate beyond the bus station, is built on a grid and bounded by massive golden stone

In Republic Street c'è molto da vedere, ampie piazze con belle chiese, venditori di fiori colorati le cui composizioni profumate riempiono i marciapiedi, negozi eleganti ed ambulanti con frutta e verdura. Le strette e lastricate vie laterali, sono percorse da lunghissime file di bancarelle, simili a smisurate serpentine, mentre alzando gli occhi noterete, sospesi ai balconi dei vecchi edifici, una moltitudine di panni stesi ad asciugare. La Valletta è costruita e delimitata su un reticolo di imponenti bastioni di pietra dorata ed entrando dalla porta della città, situata al di là della stazione degli autobus, è possibile passeggiare tutto intorno alle mura. Il mare azzurro-verde si trova su tre lati e spesso lo si intravede percorrendo le strade che scendono verso i porti. Una gita in barca intorno al magnifico Grand Harbour è un ottimo modo per trascorrere un paio d'ore e sotto le imponenti mura potrete vedere navi da crociera, mercantili ed i “Luzzu”, le tipiche barche maltesi, dipinte con colori vivaci, sulle quali è disegnato l'Occhio di Osiris, simbolo scaramantico utilizzato per allontanare il male.

bastions. It is possible to walk round the city walls. The bluegreen sea lies on three sides and can often be glimpsed from the streets which slope down to the harbours. A boat trip round the magnificent Grand Harbour is a great way to spend a few hours, and below the towering city walls, you will see cruise liners, naval ships and the small brightly painted boats, luzzus, on each of which is painted the Eye of Osiris to ward off evil. Away from the hectic pace of the Valetta is the former capital, Mdina, the Silent City, lying within imposing walls. Wander round the quiet traffic–free streets, visit beautiful St Paul`s Cathedral, view the Durer woodcuts in the delightful Cathedral museum, then call at the Fontanella Tea Gardens where you can have tea and cakes at a table on the ramparts with spectacular views of the island.

Lontano dal ritmo frenetico de La Valletta troviamo l'ex capitale Midina, la città silenziosa, situata all'interno di imponenti mura dove potrete visitare le tranquille strade senza traffico, la bellissima cattedrale di St Paul, ammirare le incisioni di Durer nel Museo della Cattedrale e poi farvi deliziare, seduti ad un tavolo con una vista mozzafiato, al Tea Gardens Fontanella, da tè e dolcetti. Se avete tempo, acquistate un biglietto settimanale o giornaliero ed esplorate Malta sui famosi autobus gialli e arancioni. Per chi vuole prendersela comoda, suggeriamo di fare un salto a Gozo, raggiungibile con il traghetto da Cirkewwa, sul qual potrete imbarcare la vostra auto, navigando lungo la famosa Laguna Blu di Comino. Arrivati a Gozo, prima di un pranzo in uno degli ottimi ristoranti dell’isola, a base di pesce fresco oppure del tradizionale stufato di coniglio, potrete fare una nuotata in una delle piccole baie

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If you have time to spare, buy a weekly or daily ticket and explore Malta on one of the famous yellow and orange buses. For a slower pace of life take the car and passenger ferry at Cirkewwa and sail to Gozo, sailing past the famous Blue Lagoon of tiny Comino on the way. Swim in one of the small hidden coves or walk along the cliffs before dining on fresh fish or traditional rabbit stew at one of the island`s many good restaurants. After the simple pleasures of Gozo return to Malta and perhaps take in the more sophisticated scene at St Julian`s. Here you will find a shopping mall where several Italian and English chain stores have branches. St Julian`s also offers a large cinema complex and bowling alley as well as restaurants, and cocktail bars. Or, if you fancy a flutter at the Casino, dress in your best and head for the Dragonara Palace, a nineteenth century palazzo with gaming tables and live entertainment. This small island has much to offer. You will want to make a return visit.

nascoste o una camminata lungo le scogliere. Dopo esservi concessi questi semplici piaceri, potreste tornare a Malta e magari fare un giro nella piÚ sofisticata St Julian, con il suo centro commerciale ricco di negozi italiani e inglesi, un cinema multisala, il bowling, nonchÊ ristoranti e cocktail bar. Oppure, se avete voglia di sfidare la sorte, indossate il vostro abito migliore ed in cima a Palazzo Dragonara, palazzina del XIX secolo, ecco il Casinò dove potrete assistere anche a spettacoli dal vivo. Questa piccola isola ha molto da offrire, tanto da avere voglia di tornarci.

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grafica

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Siracusa



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