Ilaria Genzano Urban Architecture&Portfolio
2 Tesi di Laurea Magistrale / Politecnico di Torino GENTRIFICARE VS RIQUALIFICARE: analisi spaziale e funzionale di Borgo Rossini a Torino / A.A. 2021/2022 Relatori: Giancarlo Cotella, Magda Bolzoni #GENTRIFICATION #BORGOROSSINI #THESIS #PLANNING Atelier Progetto Urbanistico / Politecnico di Torino DISTRICT Park: il distretto del riuso / A.A. 2019/2020 Docenti: Angelo Sampieri, Silvia Crivello, Quirino spinelli, Beatrice Agulli #MIRAFIORISUD #PLANNING #REQUALIFICATION #ACADEMICWORK Atelier Finale di Progettazione / Politecnico di Torino URBAN Stitch / A.A. 2020/2021 Docenti: Massimo Crotti, Ilaria Tonti, Claudio Germak, Arianna Astolfi, Lodovica Valetti, Alberto Iossetti, Greta Minelli #MADONNADELPILONE #PLANNING #REQUALIFICATION #ACADEMICWORK 1 My projects 2 3
3 Atelier Progettazione Tecnologica / Politecnico di Torino OLLOMONT nest / A.A. 2017/2018 Docenti: Antonio De Rossi, Daniela Bosia, Roberto Dini, Davide Maria Giachino #OLLOMONT #PADRIBARNABINI #REQUALIFICATION #ACADEMICWORK 711 Interior Style ILLUSTRAZIONI E MOODBOARD interni / A. 2021/2022 In collaborazione con Carlotta Pesce #ARREDAMENTO #MOODBOARDS #INTERIORS 711 Interior Style CASA collina / A. 2022 Progetto fotografico #PINOTORINESE #PHOTOGRAPHY #INTERIORS Atelier Progetto Sostenibile di Architettura / Politecnico di Torino AGRI-COOL-tour / A.A. 2019/2020 Docenti: Roberto Dini, Francesca Thiebat , Alice Gorrino, Alessia Griginis, Corrado Carbonaro, Alessandro Depaoli, Stefano Girodo, Matteo Tempestini #LASALLE #HOTEL #AGRICOLTURE #ACADEMICWORK 7 5 4 6
Il costante mutamento dei parametri sociali ed economici globali contribuisce ad influenzare lo sviluppo dei contesti urbani. In tale cornice il fe nomeno della gentrificazione diventa un even to comune e diffuso, che interessa città differenti.
La gentrificazione è un fenomeno urbano che at traverso una serie di riqualificazioni atte a migliora re un’area, arreca disagi alla popolazione residen te, creando un ambiente ostile e diverso da ciò a cui essi sono abituati. Ciò forza un ricambio sociale ver so l’alto, portando una fascia di popolazione più ab biente e più remunerativa nell’area in trasformazione.
Anche Torino, nel corso degli anni, ha visto susse guirsi situazioni di Gentrificazione, ad esempio nei quartieri di San Salvario o del Quadrilatero Romano; nel tentativo di esplorare se e come come tali feno meni continuino ad interessare la città, la tesi esa mina il caso studio di Borgo Rossini nel quartiere Aurora, area oggetto di recente riqualificazione ur bana e soggetta a rapidi cambiamenti dal punto di vista commerciale e demografico. Nel fare ciò, l’a nalisi si propone di scomporre il fenomeno trasfor mativo nella suddetta area, al fine di riflettere sul la questione: è riqualificazione o gentrificazione?
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La risposta può non essere univoca e assoluta: le sfac cettature sono molteplici e nella presente tesi sono indagate attraverso una doppia lente morfologica e sociologica. Ciò si traduce da un lato in una metodo logia di ricerca mista che, se da un lato si concentra sul mettere in evidenza le trasformazioni ‘fisiche’ dei luoghi, dall’altro si pone l’obiettivo di comprendere come i cambiamenti in atto impattano sulle perso ne che vivono e frequentano l’area, attraverso una serie di interviste qualitative semi-strutturate. Attra verso carte tematiche e confronti fotografici si scen de nel dettaglio, restringendo il campo di indagine e dando dei limiti al fenomeno in atto; si dà inoltre un primo sguardo complessivo all’area, che aiuta a comprendere quali siano i parametri più presenti nel lo specifico caso di Borgo Rossini. Il campione di in tervistati scelto è composto dagli esercenti dell’area in esame, le cui risposte sono uniformi e confronta bili. Le interviste hanno la funzione di fare emergere criticità e opinioni di una fascia di popolazione che vive l’area e i suoi cambiamenti, da cui si sono potuti estrapolare concetti chiave per i risultati della ricerca. La tesi si conclude con alcune considerazioni sui risul tati ottenuti ed un’interpretazione del fenomeno. Si evidenziano quindi i limiti della ricerca e le prospet tive di indagine future, che si ipotizzano corroborate da chiavi di lettura ampliate, da poter affiancare al tema della gentrificazione analizzato in questa tesi.
GENTRIFICARE VS RIQUALIFICARE: analisi spaziale e funzionale di Borgo Rossini a Torino / A.A. 2021/2022 Tesi di Laurea Magistrale / Politecnico di Torino 1
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8 Via Pisa, 2021| Fonte: Ilaria Genzano, Dicembre 2021. Via Pisa, 2008 | Fonte: Google Street View, rielaborazione di Ilaria Genzano, Dicembre 2021. Via Pisa, 2021| Fonte: Ilaria Genzano, Dicembre 2021. Via Pisa 20212008 Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2008 | Fonte: Google Street View, rielaborazione di Ilaria Genzano, Dicembre 2021. Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2008 | Fonte: Rielaborazione di Google Street View, Giugno 2021. fig. 6.21. Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2021| Fonte: Ilaria Genzano, Giugno 2021. somministrazione.evidenzaBorgoViariscontraileesercizidiresidenti. fig. 6.20. Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2008 | Fonte: Google Street View, rielaborazione di Ilaria Genzano, Dicembre 2021. Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2008 | Fonte: Rielaborazione di Google Street View, Giugno 2021. fig. 6.21. Striscia fotografica Via Catania-Via Reggio, 2021| Fonte: Ilaria Genzano, Giugno 2021. Via Reggio 20212008
Un progetto di densificazione che diventa promotore di un sistema innovativo dal punto di vista economico, ambientale e sociale, un progetto che ha come fine quello di conferire un nuovo carattere al quartiere attraverso una nuova forma dell’abitare ed una nuova im magine di officina.
All’interno dello scenario che si delinea nel quartiere Mirafiori Sud, via Somalia risulta essere una perfetta linea guida per un dipinto racchiuso nella cornice composta dal Sangone a Sud e da Via Artom e Via Sestriere rispettivamente a Ovest e Est. Si tratta di un quartiere ricco di aree dismesse e sottoutilizzate, per il quale si prevede l’inserimento di nuove strutture nella griglia ur bana, oltre al recupero di edifici esistenti attualmente dismessi con l’obiettivo di riarticolare i sistemi viari e produttivi. Si dipinge cosi un possibile futuro scenario basato su una logica di partecipazione e maggiore consapevolezza, uno scenario cosciente della limitatezza delle risorse e capace di conferire valore al rifiuto. Il progetto, avente come fulcro via Somalia, sottolinea le connessioni tra la stessa ed il fiume a sud comprendendo nella sua logica le aree sopra citate, talvolta valorizzate dall’inserimento di nuovi edifici spe rimentali, e le preesistenze pensate nell’ottica di una riqualificazione.
La storica Mirafiori diventa lo sfondo di una nuova fabbrica in cui le persone abitano e lavorano, una fabbrica che azzera le distanze con la vegetazione e gli spazi collettivi, una fabbrica che sostiene una tipologianuova di commercio garantita anche dall’autoproduzione di energia, una fabbrica non più contraddistinta da muri grigi e non permeabili.
DISTRICT Park: il distretto del riuso / A.A. 2019/2020 Atelier Progetto Urbanistico / Politecnico di Torino
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10 * * GEOGRAFIE DELLE OPPORTUNITÀ Connessioni e luoghi del riuso 1 km SPAZI APERTILUOGHI DELLA PRODUZIONE E DEL RIUSO Strade di quar tiere Or ti Parchi e giardini pubblici Spazi boschivi e incolti Spazi della produzione dismessi Stazioni metro Percorso ciclabile Stazioni ferroviarie Zona ZTL SISTEMA DELLA MOBILITÀ Linea metro esistente * Strade di scorrimento Uscita tangenziale E70 Collegamento tangenziale E70 Spazi della produzione GEOGRAFIE DELLE OPPORTUNITÀ Connessioni e luoghi del riuso1 km SPAZI APERTILUOGHI DELLA PRODUZIONE E DEL RIUSO Strade di quart iere Or ti Parchi e giardini pubblic Spazi boschivi e incolti Spazi della produzione dismessi Stazioni metro Percorso ciclabile Stazioni ferroviarie Zona ZTL SISTEMA DELLA MOBILITÀ Linea metro esistente * Strade d scorrimento Uscita tangenziale E70 Collegamento tangenziale E70 Spazi della produzione STATO DI FATTO
11 300 m CONDIZIONI DI OPERATIVITÀ Stazione metro in completamento Linee e fermate autobus Linea metro in completamento Aree dismesse Via Sestriere e via Artom PeFerroviarcorso ciclabile Centro spor tivo “Le cupole” Supermercato LUOGHI COMMERCIALI E DEL RIUSO SPAZI APERTI Or ti Parchi e giardini pubblici Spazi boschivi e incolti Spazi agricoli SISTEMA DELLA MOBILITÀ 1 2 3 4 56 300 m Stazione metro in completamento Linee e fermate autobus Linea metro in completamento Aree dismesse Via Sestriere e via Artom PeFerroviarcorso ciclabile Centro spor tivo “Le cupole” Supermercato LUOGHI COMMERCIALI E DEL RIUSO SPAZI APERT Or ti Parchi e giardini pubblici Spazi boschivi e incolti Spazi agricoli SISTEMA DELLA MOBILITÀ 1 2 3 4 56 300 m CONDIZIONI DI OPERATIVITÀ Stazione metro in completamento Linee e fermate autobus Linea metro in completamento Aree dismesse Via Sestriere e via Artom PeFerroviarcorso ciclabile Centro spor tivo “Le cupole” Supermercato LUOGHI COMMERCIALI E DEL RIUSO SPAZI APERTI Or ti Parchi e giardini pubblici Spazi boschivi e incolti Spazi agricoli SISTEMA DELLA MOBILITÀ 1 2 3 4 56 STATO DI FATTO
RESIDENZEPRODUZIONE
Pavimentazione continua d enante Parchi pubblici Supermercato Centro spor tivo “Le cupole Pavimentazione in autobloccanti Spazi boschivi e incolti LUOGHI COMMERCIALI E DI INTERVENTO USO DEL SUOLO 1. Forma a cor te chiusa 2. Maggiore accessibilità 3. Aper tura della corte STOCCAGGIO del materiale STOCCAGGIO del materiale
NaturaCittàVIA
Pavimentazione continua d enante Parchi pubblici Giardini Supermercato Centro spor tivo “Le cupole Pavimentazione in autobloccanti Spazi boschivi e incolti LUOGHI COMMERCIALI E DI INTERVENTO USO DEL SUOLO SPAZI APERTI100 m Pavimentazione continua drenante Parchi pubblici Giardini Supermercato Centro sportivo “Le cupole” Pavimentazione in autobloccanti Spazi boschivi e incolti LUOGHI COMMERCIALI E DI INTERVENTO USO DEL SUOLO SPAZI APERTI A SEZIONE A-A VIA SOMALIA PRACCESSOODUZIONE PRODUZIONECICLO PEDONALE CICLO PEDONALE FIUMERESIDENZE RESIDENZE
ResidenzResidenzSOMALIAee 100 m GESTIONE DELLA
NaturaCittàVIA
Centri accolta Spazio ucin in comune Came di 30 mq Spazi comuni per residenti Pannelli anti pe schermare la luce del sole Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello -collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli, Agostino Strina foglio n. Urbanistica: Angelo Sampieri Sociologia dell’ambiente: Silvia Crivello -collaboratori: Quirino Spinelli, Beatrice Agulli, Agostino Strinafoglio n.
1. Forma a cor te chiusa 2. Maggiore accessibilità 3. Aper tura della corte STOCCAGGIO del materiale STOCCAGGIO del materiale
TRATRASFORMAZIONESFORMAZIONE
GESTIONE DELLA
RESIDENZEPRODUZIONE
12 ABITARE TRA LA PRODUTTIVITA’ PROPOSTA PROGETTUALE
RIVENDITRIVENDITAA
RIVENDITRIVENDITAA
TRATRASFORMAZIONESFORMAZIONE
ResidenzResidenzSOMALIAee 100 m
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Infine, La piazza della Chiesa diventa una piazza pedonale, restituita agli abitanti, e il parcheggio per le automobili vie ne limitato a una piccola area in collegamento con Corso Casale. La piazza è scandita da alcuni gradini che creano una zona leggermente sopraelevata e protetta da due bar riere acustiche accanto alla Chiesa: una zona più raccolta e adibita alla sosta e alla conversazione. L’illuminazione segue le linee di progetto, disegnando la forma degli spazi e indicando il percorso verso il fiume lun go le piazze pedonali. Vengono implementati gli apparec chi esistenti a palo per rispondere al problema della scarsa illuminazione nella piazza mercatale e della piazza pedo nale. Delle luci a sospensione vengono collocate in pros simità delle sedute per garantire un livello di luminosità sufficiente per la sosta in orari serali. Infine gli apparecchi di orientamento incassati a pavimento aiutano ad indivi duare il percorso di discesa verso il Po.
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17 URBAN Stitch / A.A. 2020/2021
L’asse Piazzale Marco Aurelio – fiume Po viene suddiviso in “stanze” a diverse quote ispirate alle curve di livello che descrivono l’altimetria dell’area. Lo spazio acquisice così l’a spetto di una lieve discesa a passo costante, suddivisa in gradonate sul lato Nord e terreno a pendenza costante sul lato Sud. La discesa termina con una passerella a sbalzo sul fiume: uno dei due belvedere di progetto collocati al termine del le due assialità strada-fiume, i quali offrono viste aperte sul fiume oltre la cortina di alberi che separa il sentiero dall’ac Laqua.sezione di Corso Casale viene modificata conferendo al marciapiede una maggiore ampiezza. Il marciapiede al largato include il passaggio di una pista ciclabile e diventa inoltre luogo di piccoli rain gardens che aumentano la per meabilità del suolo e arricchiscono Corso Casale di alberi e piante. Per diminuire i livelli sonori generati dal traffico, causa dell’inquinamento acustico, il corso viene inoltre ri vestito con asfalto fonoassorbente e definito come zona 30km/h. Dal marciapiede di Corso casale diparte il secondo asse trasversale, che conduce alla bocciofila e al secondo belvedere, a forma di L. Quest’asse viene rivalutato trami te una nuova pavimentazione in lastre di pietra di luserna e destinato a una percorribilità ciclo-pedonale, ribaltando così la situazione di partenza. L’accesso alla bocciofila dal secondo asse viene liberato tra mite la demolizione dell’edificio della bocciofila esistente, le cui funzioni verranno portate a termine dal nuovo edi ficio di progetto. L’area della bocciofila diventa una vera e propria foresta di alberi e di funzioni sportive. I filari di albe ri già presenti vengono usati come griglia di partenza per il disegno dello spazio esterno. Le varie stanze costituitesi fra i filari diventano spazi in cui svolgere attività di gruppo all’aperto, e per questo dotate di una pavimentazione in resina simile a quella dei campi da tennis che sia di sup porto alle attività sportive.
Atelier Finale di Progettazione / Politecnico di Torino
Il progetto Urban Stitch nasce per l’area di Madonna del Pilone: un quartiere pre-collinare situato a nord-est della città di Torino, delimitato dal fiume Po sul lato ovest e dal le prime pendici della collina sul lato Est. Esso si configura come un borgo a sé stante le cui basi identitarie risalgono alla legenda che diede impulso alla costruzione dell’omo nima Chiesa.
Il borgo presenta una spiccata vocazione naturalistica di sturbata dall’infrastruttura di Corso Casale: un importan te asse viario che collega la città di Torino e il comune di San Mauro Torinese, che attraversa il borgo costituendo una frattura nel tessuto urbano. Il progetto Urban Stitch si propone due obiettivi principali: quello di ricucire gli spazi frammentati del borgo, ricollegando il lungofiume con il tessuto urbano dall’altro lato di Corso Casale e quello di riat tivare la partecipazione dei cittadini nei luoghi cardine del Perborgo.risolvere il problema della connettività il progetto pro pone la riqualificazione degli assi trasversali al Corso già esi stenti ma attualmente occupati da parcheggi (è il caso di Via Sebastiano Po) o nascosti ed esclusivamente carrabili (è il caso della via che da Corso Casale conduce alla bocciofila).
18 ANALISI MATRICEIDROGRAFICADIPROGETTO SPAZICONNESSIONIPUBBLICI
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CASA collina / A. 2022 711 Interior Style / Progetto fotografico4
28 ILLUSTRAZIONI E MOODBOARD interni / A. 2021/2022 711 Interior Style5
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Edificio su tre piani fuori terra destinati a funzio ne ricettiva con l’aggiunta dell’utilizzo del pree sistente piano interrato interamente dedicato a parcheggio. A partire da quest’ultimo, rag giungibile direttamente dalla strada adiacen te, l’utente potrà accedere al piano superiore in cui troverà la reception caratterizzata dalla du plice natura, che la vede anche come bottega.
La terza struttura, anche’essa apparente mente collegata da una manica che nei fat ti accoglie la cucina del risto-bar, è destinata invece alla collocazione di due appartamen ti due piani fuori terra come terza soluzione di ricettività. E’ il piano terreno a far da colle gamento tra i vari ambienti e tra questi ulti mi e le vie d’accesso, quali la strada adicen te all’edificio e la via d’accesso alla ferrovia.
35 AGRI-COOL-tour / A.A. 2019/2020 Atelier Progetto Sostenibile di Architettura / Politecnico di Torino6
A partire da essa sarà possibile raggiungere i piani superiori in cui sono collacate le came rate o le camere, singole o doppie, oppure rag giungere la struttura adiacente attraverso una manica così da raggiungere le aree comuni di collegamento, caratterizzate dalla presenza di un giardino d’inverno, di un’area svago, di un bar e di un ristorante munito di rete calpesta bile su cui sdraiarsi e godere del panorama.
PIANO TERRA BOTTEGA FERROVIA STRADA FERMATA AGRICOOLTOURALE PIANO PRIMO CAMERE AREA SVAGO D’INVERNOGIARDINO MAGAZZINO PIANO SECONDO RISTORANTECAMERE APPARTAMENTI
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Tale passerella è la vera protagonista del pro getto: raggiungibile tramite una scala ed un piccolo ascensore situati nel volume di colle gamento, serve la zona dei laboratori, disin pegnando l’entrata ovest che avrebbe reso altrimenti tali locali spazialmente non ab bastanza ampi per le funzioni di laboratorio.
Il progetto si propone di mantenere la struttura preesistente per quanto riguarda l’edificio mag giore, che assume la funzione di albergo e di lo cali per laboratori, con l’aggiunta di un nuovo volume. Il volume aggiunto funge da punto di collegamento per i locali della struttura, colle gandosi da un lato all’edificio minore e dall’altro all’edificio principale, tramite una passerella che si sviluppa lungo il lato settentrionale dell’edificio.
L’edificio preso in esame è una struttura ap partenente ai Padri Barnabiti la cui casa ma dre è milanese. La struttura, sita ad Ollomont, nelle Valpelline (Val d’Aosta) è stata gesti ta dal ramo genovese dell’ordine. Si tratta di un edificio nato negli anni ’20 di matrice tar do eclettica con struttura tradizionale in mu ratura portante, all’epoca molto frequen tato da studenti dell’Università di Genova.
39 OLLOMONT nest / A.A. 2017/2018 Atelier Progettazione Tecnologica / Politecnico di Torino7
L’attuale Ollomont non rispecchia i tempi pas sati. In passato si trattava infatti di una realtà importante per la villeggiatura estiva, men tre la situazione attuale necessita di accor gimenti che ne sviluppino l’aspetto ricettivo.
La passerella termina in un corpo scala che colle ga tutti i piani dell’edificio. Dal punto di vista tec nologico si è optato per un rivestimento dell’edi ficio con un cappotto esterno, che ne migliori le condizioni termiche, ma al contempo per il man tenimento dell’originaria facciata sud, simbolo della struttura e impronta indelebile del passa to della struttura come Casa dei Padri Barnabiti.
Nella zona sono dislocati vari fabbricati e luo ghi d’interesse: colonia estiva per scout, spa zio di ristorazione, edifici nel passato de dicati al soggiorno di minatori, palestra di arrampicata, micro skilift, pista di sci di fondo, percorso di un’ippovia, snow park invernale.
40 +6.9 +7.6 +0.00 EX CASA DEI PADRI BARNABITI progetto di riqualificazione, fruibile ad una società eterogenea, in linea con gli standard normativi +12.6
INGRESSO PRINCIPALE INGRESSO SECONDARIO CUCINA23mq SALA RISTORANTE115mq RECEPTION40mq LABORATORI80mq GRUPPO 20 Genzano Ilaria 241152 Monteu Cotto Tiziano Uriel 241148 Vicedomini Lucrezia 240864TAVOLA DEL PROGETTO ARCHITETTONICO SCALA 1:100 PROSPETTO SUD ore 14.00 2 PIANTA PIANO TERRA A A’ B B’ N DISPENSA GRUPPO 20 Genzano Ilaria 241152 Monteu Cotto Tiziano Uriel 241148 Vicedomini Lucrezia 240864TAVOLA DEL PROGETTO ARCHITETTONICO SCALA 1:100 PIANTA PIANO TERRA +2.93 57 000 050 93 581 859 108 157 N 2 INGRESSO PRINCIPALE INGRESSO SECONDARIO CUCINA SALA RISTORANTE RECEPTION LABORATORI PIANTA PIANO TERRA GIARDINO INTERNO 250 mq CAMERA + BAGNO 18 mq + 5 mqgiardino interno 250 mq cucina23mqdispensaristorante115mq laboratori 80 mq camera + bagno 18 + 5 mq 2.93 2.93 1.43 1.73 1.93 3.48 reception40mqingressoprincipaleingressosecondario PIANTA PIANO TERRA 0.50 0.50 0.500.00 1.18 1.43 0.00 0.50 512
42 POLITECNICO DI TORINO DAD - DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A. 2017/2018 ATELIER COSTRUIRE NEL COSTRUITO B docenti : A. De Rossi, R. Dini, D. Bosia. PIANTA PIANO PRIMO +5.81 PROSPETTO EST ore 11.00 PROSPETTO NORD ore 07.00 SEZIONE C C’ NC’ 0.800.550.55
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