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Reparto

gandoli (ove occorra), ai ragazzi, affinché essi possano vivere le varie cerimonie coscientemente e da protagonisti.

Formazioni, richiami e movimento del Reparto

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Per i giochi e le altre attività di Reparto, le seguenti formazioni sono generalmente utilizzate: - in quadrato - a squadriglie affiancate - in cerchio - a ferro di cavallo.

In quadrato: per avere il Reparto in quadrato con un lato aperto (dove si tengono i Capi) il Capo porta le braccia aperte all’altezza delle spalle, orizzontalmente; gli avambracci in posizione verticale, coi pugni chiusi e le braccia ad angolo retto; ovvero: braccia aperte orizzontalmente all’altezza delle spalle, avambracci pure in posizione orizzontale ma in avanti, formando con le braccia un angolo retto, pugni chiusi e rivolti verso il basso. La seconda posizione è più agevole da assumere, ma meno visibile da lontano.

La posizione in quadrato è quella più abituale in molti Reparti, perché rispetto al cerchio permette di individualizzare meglio le squadriglie. Un Reparto di 2 squadriglie (caso eccezionale) lascia scoperto un lato del quadrato; un Reparto di 3 squadriglie copre i tre lati (il quarto, come si è detto, è coperto dai Capi). Se vi

sono quattro squadriglie, due si mettono sul lato di fronte ai Capi. Cinque squadriglie (caso anch’esso eccezionale) si disporranno in modo che due stiano alla sinistra dei Capi, due alla destra e una di fronte.

A squadriglie affiancate: per avere il Reparto dinanzi a sé con le squadriglie allineate e affiancate (primo il capo squadriglia e ultimo il vice, in ogni squadriglia) il Capo si pone con le braccia tese in avanti, pugni chiusi rivolti verso il basso all’altezza della testa.

In cerchio: per avere il Reparto in cerchio (formazione meno solenne del quadrato, e più “comunitaria”), il Capo fa un movimento circolare con il braccio destro disteso verso l’alto.

A ferro di cavallo: per avere il Reparto a ferro di cavallo, il Capo fa un movimento con le braccia, da aperte lateralmente a incrociate in avanti e viceversa, mantenendole sempre orizzontali.

In tutti questi movimenti va evitato tutto ciò che ha sapore militaresco; al contrario, si deve ottenere che i movimenti vengano eseguiti con stile scout, cioè con prontezza, vivacità e agilità e che le formazioni siano precise (il Capo non deve iniziare a parlare dinanzi a una fila serpeggiante, a un cerchio ovale o a un quadrato irregolare). I comandi possono esser dati a voce, con un gesto o con fischietto. I comandi a voce devono esser dati articolando bene e pronunciando con chiarezza. È preferibile il comando a gesto, perché più educati-

vo: comunque non si deve mai abusare del fischietto.

Va notato che, per le formazioni in quadrato, in cerchio e a ferro di cavallo; - il capo squadriglia ha sempre la squadriglia alla sua sinistra; - il vice capo squadriglia si tiene in coda alla squadriglia (ha quindi la squadriglia alla sua destra); - le squadriglie hanno nella formazione un ordine fisso: vale a dire, p. es., che gli Scoiattoli saranno sempre i primi a sinistra dei Capi, seguiti dalle Volpi, dalle Aquile e dai Cervi; - all’interno della squadriglia ciascun E/G ha tradizionalmente, un suo numero di ordine (e quindi un suo posto nella formazione), che dipende dall’anzianità della Promessa scout.

Quale che sia la formazione, è tradizione che ciascuna squadriglia, appena assunto all’interno della formazione il proprio “piazzamento”, lanci il suo grido, presentandosi così al Capo. Essa vuole così significare al Capo di essere pronta ad ascoltarlo e ad entrare in azione: pertanto, se la squadriglia ha solo lanciato un grido, ma in effetti non è al completo o non è in ordine, il Capo farà ripetere il grido.

Il capo squadriglia si assicurerà dunque che tutti i membri della squadriglia siano allineati ed in ordine. Quindi, voltandosi verso il Capo, lancia il grido di presentazione, cui la squadriglia risponde. Contempo-

raneamente o subito dopo tale risposta, il capo squadriglia saluta al guidone.

Ciascuna squadriglia mette un punto d’onore a presentarsi ogni volta in tal modo per prima.

Oltre al grido “ufficiale” (generalmente intonato all’animale di squadriglia), molte squadriglie dispongono anche di altri gridi adatti alle varie esigenze e circostanze della vita di squadriglia.

Il capo squadriglia curerà che lo stile e l’attenzione della propria squadriglia non siano limitati al solo momento della presentazione, ma siano mantenuti per tutta la durata della formazione.

La formazione si rompe, nello Scautismo, in vari modi, in genere gioiosi (dato che di solito è una nuova attività che ha inizio dopo la spiegazione): p. es. al gesto del Capo di rompere sul ginocchio alzato un immaginario legno secco, tutti gridano “Crak!”.

C’è anche un gesto silenzioso, utile in certe occasioni, per mantenere un’atmosfera solenne o raccolta: il Capo solleva i gomiti orizzontalmente, con le mani strette a pugno davanti al petto; quando divide rapidamente i pugni come per rompere un filo, il Reparto si disperde.

Infine, i sistemi del Capo per ottenere attenzione e silenzio variano secondo le Unità. Molti Reparti usano un: “Sempre...” “SCOUT!”; ovvero un “Guide sempre...” “PRONTE!” o simili.

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