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Promessa scout

La cerimonia termina con la benedizione impartita dall’Assistente e col canto della Promessa.

Alla veglia possono essere invitati i genitori.

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Promessa scout

Il momento della Promessa è il vero inizio dell’avventura scout. La cerimonia deve quindi esser preparata e solennizzata affinché l’E/G la ricordi - magari in qualche circostanza difficile della sua vita - come un momento straordinario che ha vissuto da protagonista e la senta come un impegno da verificare periodicamente (in particolare durante l’ultima tappa). "Dopo un breve periodo dall'ingresso in Reparto (23 mesi), il ragazzo o la ragazza chiedono di pronunciare la Promessa, quando ritengono di essere pronti a lanciarsi avventurosamente nel grande gioco scout.

Il ragazzo e la ragazza chiedono personalmente ai Capi reparto di pronunciare la Promessa [...].

La Promessa è pronunciata nelle mani del Capo reparto alla presenza di tutto il Reparto, che ha preparato ed anima la cerimonia, su presentazione della squadriglia di appartenenza [...].

La cerimonia, diversa secondo le tradizioni, deve mettere in luce che in questo modo si entra a far parte della grande famiglia degli Scouts. Il Reparto è presente come testimone e si impegna ad aiutare il nuovo Esploratore e la nuova Guida a mantenere la Promessa.

Tutti i significati della cerimonia vengono resi chiari, oltre che con parole, con gesti e simboli adeguati”46 .

Il periodo tra l’ingresso nel Reparto e la Promessa sarà, naturalmente, ridotto al minimo per quanti provengono dal Branco/Cerchio.

Quale che sia lo schema scelto, è necessario che la cerimonia abbia alcune caratteristiche: - che tutto il Reparto partecipi con attenzione e rispetto; - che si sottolinei la realtà della squadriglia come prima piccola comunità che accetta il nuovo ragazzo; - che vi sia un richiamo alle “comunità concentriche” dello Scautismo: il Gruppo, l’Associazione, la fraternità mondiale degli Scouts; - che sia messo in luce il rapporto Capo-ragazzo; - che l’intera cerimonia venga vissuta anche come momento di preghiera e di gioia.

Qualora possibile, è bene che alla cerimonia siano invitati i genitori di chi pronuncia la Promessa (sempre che questi ultimi siano d’accordo). In tal caso il Capo reparto o il Capo Gruppo avranno cura di spiegare brevemente l’importanza del momento e lo svolgimento della cerimonia.

Quando la cerimonia interessa vari novizi, solo le parole iniziali e il canto finale saranno comuni. Tutto il resto sarà ripetuto, con la massima cura e “personalizzazione”, per ogni novizio. Proprio per personalizzare la

46. Reg, E/G. art. 8.

cerimonia, una sottolineatura particolare dovranno avere le Promesse scout pronunciate dai Lupi Anziani o dalle Coccinelle della Montagna saliti dal Branco/Cerchio, i quali fanno già parte della famiglia scout.

La cerimonia della Promessa si svolge normalmente all’aperto. Non è opportuno, per non confondere i piani, svolgerla in chiesa.

Diamo qui alcuni esempi di cerimonia.

Primo esempio (più tradizionale):

Il Reparto è allineato su tre lati di un quadrato. Sul lato aperto vi sono: il Capo Gruppo, il Capo reparto, l’A.E., gli Aiuti. A destra del Capo reparto e dell’A.E. si tiene l’alfiere con la Fiamma di Reparto.

L’Assistente recita una preghiera adatta.

Capo reparto(dopo parole di circostanza): ..., capo squadriglia dei..., so che un novizio della tua squadriglia ha chiesto ed ottenuto dal Consiglio della Legge di pronunciare la Promessa: accompagnalo.

Capo squadriglia: accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta al guidone e arretra di un passo.

Capo reparto (al novizio): Che cosa chiedi?

Novizio: Di divenire un Esploratore (una Guida).

Capo reparto: Per quanto tempo?

Novizio: Se piace a Dio, per sempre.

Capo reparto: Sai cosa vuol dire essere persona d’onore?

Novizio: Sì, meritare fiducia perché leale ed onesto.

Capo reparto: Posso aver fiducia che, sul tuo onore, farai del tuo meglio per osservare la Promessa?

Novizio (facendo il segno scout con la destra e stringendo la sinistra del Capo, pronuncia la Promessa): Con l’aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout. (Durante queste parole il Reparto resta sull’attenti e fa - novizi esclusi - il saluto scout).

Chiedo ai miei fratelli e sorelle di aiutarmi a mantenere questo impegno.

Capo reparto: Ho fiducia che sul tuo onore e con l’aiuto di noi tutti saprai mantenere questa Promessa, per la quale da questo momento fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (gli appunta il distintivo AGESCI). (L’Esploratore/Guida si sposta dinanzi al Capo Gruppo).

Capo Gruppo: E fai parte anche del nostro Gruppo scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzolettone di Gruppo).

Nota: questa parte si omette per i L/C che salgono dal Branco/Cerchio. Per essi, il Capo Gruppo (o, in sua assenza, il Capo Unità) metterà anzi in rilievo il fatto che fanno già parte del Gruppo e ne indossano già il fazzolettone.

Nuovo Esploratore/Guida: si volta, imitato dal capo squadriglia, verso il Reparto e lo saluta; il capo squadriglia saluta al guidone. Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto.

L’Esploratore/Guida e il capo squadriglia tornano al loro posto. La cerimonia ha termine con il canto della Promessa.

Secondo esempio

Il Reparto in quadrato, come sopra.

Il Capo reparto ricorda brevemente il significato che la Promessa ha per il novizio e per tutto il Reparto.

Ogni squadriglia, per mezzo di un suo rappresentante, esprime una preghiera o dà lettura di un salmo o di un passo del Vangelo da essa scelto per l’occasione. Un membro della squadriglia del novizio recita la Legge scout.

Successivamente, su invito del Capo, il capo squadriglia accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta e arretra di un passo.

Il Capo reparto invita quindi il novizio a pronunciare la Promessa.

Novizio (facendo il segno scout con la destra, e stringendo la mano sinistra del Capo, pronuncia la Promessa): Con l’aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese; per aiutare gli altri

in ogni circostanza; per osservare la Legge scout. (Durante queste parole il Reparto resta sull’attenti e, novizi esclusi, fa il saluto scout).

Capo reparto: Sono certo che, sul tuo onore e con l’aiuto di tutti noi, saprai mantenere questa Promessa, per la quale da questo momento fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (consegna il distintivo AGESCI al capo squadriglia, che lo appunta sul camiciotto del nuovo E/G. Il capo squadriglia gli appunta anche gli omerali di squadriglia). (Il nuovo E/G si sposta davanti al Capo Gruppo).

Capo Gruppo: E fai parte anche del nostro Gruppo scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzolettone di Gruppo) 47 .

A.E.: dà una breve benedizione.

Il nuovo E/G imitato dal capo squadriglia, si volta quindi verso il Reparto e lo saluta (il capo squadriglia saluta al guidone).

Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto, e quindi applaude “all’indiana” (cioè mugolando mentre ci si batte la bocca con la mano).

Il nuovo E/G ed il capo squadriglia tornano al loro posto.

47. Come già detto, questa parte si omette per i L/C che salgono dal Branco/Cerchio, i quali appartengono già al Gruppo e ne indossano il fazzolettone.

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