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La S. Messa al campo

In caso di lutto, l’issa bandiera si esegue facendo salire la bandiera fino in cima all’antenna e facendola quindi ridiscendere fino a circa tre quarti dell’antenna. Analogamente per l’ammaina bandiera si fa risalire la bandiera fino in cima per farla poi scendere fino in basso. La bandiera dev’essere sempre pulita e stirata. Piuttosto che esporre una bandiera sporca, stracciata o dai colori slavati o sproporzionata in rapporto all’altezza dell’antenna, meglio rinunciare all’issa bandiera.

La S. Messa al campo

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La S. Messa al campo non dev’essere una parentesi “religiosa” in una giornata altrimenti “laica”, ma un momento di celebrazione, di più diretto ascolto della Parola di Dio, di più esplicita lode a Dio per tutto quanto, come singoli e come comunità, gli E/G e il Reparto cercano di realizzare durante la giornata. È per questo che B.-P. diceva che la religione non c’entra con lo Scautismo, cioè, non deve “entrarci”, perché è già dentro, pervade tutte le sue attività.52

È tradizione dello Scautismo cattolico celebrare la S. Messa al campo ogni giorno. Non potendo farlo, si curino in modo particolare la prima Messa, improntata all’entusiasmo perché il Signore ci ha riunito, e l’ultima, con un tono di festa e di ringraziamento.

Per preparare convenientemente la celebrazione

52.B.-P., Giocare il Gioco, n. 546 – Nuova Fiordaliso.

occorre conoscere bene la terza edizione del Messale Romano in lingua italiana del 2000. Esso indica quattro tempi fondamentali cui i Capi e l’Assistente presteranno attenzione: - preparare gli animi: non è possibile passare in pochi minuti da un grande gioco al “grande Sacramento”: occorre un momento di raccoglimento, di ricomposizione personale e comunitaria; l’atmosfera sarà stata preparata anche da un riferimento alla S. Messa negli annunci del mattino, da un accenno alla disponibilità dell’Assistente per il sacramento della riconciliazione ecc.; - disporre i luoghi: è importante la preparazione e l’ubicazione dell’altare (che sia all’ombra, in luogo il più possibile suggestivo); talora è possibile sottolineare i vari momenti della celebrazione con spostamenti del Reparto da luogo a luogo (il luogo della purificazione, quello dell’ascolto della Parola, quello del sacrificio eucaristico), conservando però sempre l’unità dell’azione liturgica; - fissare i riti: la riforma liturgica ha reso variabili molte parti della S. Messa: p. es. nell’atto penitenziale, nella preparazione dei doni, nella gestualità durante il Padre Nostro, nel rito dello scambio della pace, nella proposta di spazi di silenzio (che è importante prevedere e valorizzare), nel tempo di ringraziamento dopo la Comunione.

Con il Reparto possono valorizzarsi anche le varie processioni liturgiche (processione di ingresso, pro-

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