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DI CONSULENZA F I S C A L E E T R I B U TA R I A

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QUOTIDIANO POLITICO FONDATO DA ALCIDE DE GASPERI

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Dopo il tè da Veltroni

Anno LVI - n. 187 - Mercoledì 1 ottobre 2008 - euro 1

Le ali italiane nel mondo

Mai Stato così

La Cgil continua

Alitalia primo amore

Sgominata l’ala stragista dei Casalesi e i capi e i gregari di Sandokan Maroni: «Una giornata da incorniciare». Napolitano: «Torni la legalità»

di Carlo Enrico Bazzani

a vicenda Alitalia, positivamente conclusa grazie alla determinazione del Governo e al senso di responsabilità di CISL, UIL e UGL, pare non abbia insegnato nulla al leader della CGIL Epifani. Quest’ultimo, infatti, nella trattativa per il rinnovo dei contratti, si ripete in atteggiamenti e modalità di chiusura. Evidentemente il the di Veltroni doveva avere effetti limitati alla vicenda e non invece su un atteggiamento più responsabile del sindacato in generale. Dunque, siamo alle solite con atteggiamenti e metodi da 1^ Repubblica che non tengono conto che è davvero venuta l’epoca di riformare il sistema e che le istituzioni tutte, pubbliche e private, dalla politica al sindacato, ma anche ai cittadini, devono farsene carico responsabilmente, rinunciando a rendite di posizione o, ancor peggio facendosi condizionare dall’appartenenza politica. Gli equilibri pur meritori e i rapporti politico-sindacali raggiunti nel primo cinquantennio della Repubblica, purtroppo - tutto sommato - non reggono più di fronte ad una realtà mondiale, politica, economica, sociale che è rapidamente mutata e non ha ancora trovato un nuovo equilibrio. Quanto sta accadendo nel sistema economico degli Usa ne è un chiaro esempio, speriamo l’ultimo di uno sconvolgimento in corso da almeno un decennio. E noi italiani, a fronte di tale processo di mutamento, da troppo tempo parliamo di riformare lo Stato, il sistema, le istituzioni ma soprattutto il loro modo di essere di queste nella società. Oggi è diventata un’esigenza vitale per rimanere nel novero dei Paesi sviluppati. (...)

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di Ivan Mazzoletti

Mai Stato così! È l’ennesima, vasta operazione della Polizia di Caserta, coordinato dal Servizio centrale operativo della direzione anticrimine (Dac) e dallo Scico della Guardia di Finanza. Questa volta, però, in un momento particolare e con risultati eccezionali. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della Dda nei confronti di oltre 100 tra capi e gregari del clan Schiavone di Casal di Principe (tra i quali anche Giuseppina Nappa, moglie di Francesco

Sandokan Schiavone), egemone nella provincia casertana con diramazioni nazionali e internazionali. Fra questi sono stati catturati i boss dell’ala stragista Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia considerati mandanti ed esecutori della strage di Castelvolturno. Congiuntamente i finanzieri hanno proceduto nel circondario napoletano e casertano ma anche nel Basso Lazio e in Toscana al sequestro di beni mobili, immobili e società commer-

«Il Capo dello Stato dice cose giuste, ma un po’ ovvie nel senso che dice amatevi e voletevi bene. Questo è un comportamento da papista, ma il Capo dello Stato deve fare qualcosa di più». Chi l’ha detto? Di Pietro. E’ un attacco a Giorgio Napolitano? Per carità, non esageriamo. Per Felice Belisario, capogruppo al Senato del partito dell'ex pm, “non è certamente stato un rimprovero, ma solo un accorato appello”. L’ovvietà di una difesa d’ufficio.

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Firmato l’accordo italo-algerino per un gasdotto di 900 Km

ciali, riconducibili all’organizzazione camorristica, per un valore di oltre 100 milioni di euro. «È una giornata da incorniciare nella lotta alla criminalità e alla camorra in particolare, questa notte abbiamo inferto un colpo durissimo al clan dei casalesi e alla camorra» ha annunciato alla stampa riunita a palazzo Chigi il ministro degli Interni, Roberto Maroni. «Per la prima volta tutte le strutture territoriali dello Stato, magistrati, ministero degli Interni, forze dell’ordine hanno agito contemporaneamente conseguendo un risultato eccezionale - ha sottolineato Maroni questa notte sono stati adottati 107 provvedimenti restrittivi, 30 per persone ancora a piede libero, con la cattura di personaggi di spicco dei clan Schiavone e Bidognetti, sono stati arrestati gli stragisti, i tre componenti del gruppo di fuoco latitanti. È un’operazione che segna una svolta nella lotta alla Camorra in quella zona bellissima e sfortunata il segnale che si è dato e che lo Stato c’é, interviene in modo efficace e vuole riprendere il controllo del territorio, nei prossimi giorni arriveranno 500 militari e a fine settimana ci sarà una riunione a Caserta dove ci sarò anch’io e questa pressione continuerà nel tempo, non è solo una reazione alla strage, fino a che la guerra contro la camorra non sarà vinta, è questa la prima risposta alla guerra dichiarata contro lo Stato e contro i cittadini che vivono a Caserta e nel Napoletano, lo faremo impegnando tutte le risorse finanziarie necessarie». a pagina 3

di Bartolo Ciccardini

uando, nel 1979, ero Sottosegretario ai Trasporti con la delega per l’Aviazione Civile, l’Alitalia era una grande compagnia aerea. Il capo era Nordio, i piloti venivano dall’Accademia di Pozzuoli ed erano dei “Top Gun”, le hostess erano educatissime e signorili. Il ceto emergente della società italiana, che non era nato con il cucchiaino d’argento in bocca, imparò in che modo si mangi correttamente il caviale e come si possa usare lo champagne per aperitivo, nei posti di prima classe della grande compagnia di bandiera italiana. Ebbi qualche contrasto a proposito delle tariffe, dell’organizzazione dell’aeroporto di Fiumicino, che allora dipendeva da Alitalia, e – già allora - con le pretese corporative di “Aquila Selvaggia”. E soprattutto non ero soddisfatto per la invasione dei charter nel grande serbatoio turistico italiano. Avveniva che piccole e scassate compagnie aeree che gestivano i charter, portassero gruppi turistici in tutti gli angoli più reconditi della penisola. Infatti, le Regioni concedevano sussidi a chi scendeva con gli aerei negli aeroporti secondari, gli alberghi offrivano, fuori stagione, ospitalità, sottocosto usufruendo di incentivi a favore del turismo. Di fatto tutti questi benefici andavano in tasca alle compagnie aeree dei charter. La mia domanda da giovane sottosegretario rompiscatole era: “Ma perché noi non facciamo i charter?”. Ed i grandi capi dell’Alitalia mi rispondevano: “Perché i nostri voli sono per una clientela di una classe superiore e perché non abbiamo un tour-operator“. (...)

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L’intervento di monsignor Giuseppe Betori a nome dei vescovi

Si avvia la metanizzazione della Sardegna «Il federalismo è già nel Dna dei cattolici» Galsi e Snam Rete Gas hanno firmato l'accordo definitivo per la realizzazione della sezione italiana del nuovo gasdotto di importazione dall'Algeria all'Italia, via Sardegna. C’è una sezione internazionale via mare, dalla costa algerina fino al sud della Sardegna, nei pressi di Cagliari, e da una sezione italiana che comprende il tratto a terra di attraversamento della Sardegna (fino alla zona di Olbia) e un nuovo tratto a mare fino alla costa toscana nei pressi di Piombino, dove si collegherà alla rete nazionale di trasporto. Il gasdotto si svilupperà per circa 900 chilometri, di cui 600 offshore, con profondità massime di circa 2.800 metri fra Algeria e Sardegna. La capacità di trasporto iniziale sarà di 8 miliardi di metri cubi all'anno. Galsi (41,6% Sonatrach, 20,8% Edison, 15,6% Enel, 10,4% Hera Trading, 11,6% Regione Sardegna) e Snam Rete Gas si preparano, tra l’altro, a metanizzare la Sardegna.

I vescovi italiani guardano con favore all'introduzione del federalismo fiscale. Lo ha confermato monsignor Giuseppe Betori, che si appresta a lasciare la segreteria della Cei il 20 ottobre per assumere l’arcivescovado di Firenze. “Il Federalismo - ha ricordato - sta dentro alla Costituzione, dove è passata una linea appoggiata dai cattolici che si opponeva alla tradizione statalista che altri sostenevano”. Si tratta dunque dello sviluppo di una visione che “é nel Dna dei cattolici italiani, basti pensare all'Italia come l'avevano pensata Gioberti e Rosmini, prima del modo con il quale i piemontesi l'hanno realizzata”. In concreto, ha poi spiegato il neo arcivescovo di Firenze, siamo favorevoli a un federalismo che aumenti la responsabilizzazione, ad un sistema cioé che non allontani le decisioni dal controllo della gente”. Per Betori “serve ovviamente una compensazione tra le diverse situazioni”.

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POLITICA

Mercoledì 1 ottobre 2008

Una Finanziaria Un’informazione plurale snella alla Camera L’analisi sul regolamento per l’erogazione dei contributi all’editoria

Gli abusi vanno condannati ma ci sono tante soluzioni alternative per redigere il testo definitvo. A partire dal “contributo indiretto” Da domani al 16 novembre la sessione di bilancio di Marcello De Angelis*

ROMA - Nell’agenda del governo c’è il nuovo regolamento sull’erogazione dei contributi all’editoria. La scadenza per la presentazione del testo definitivo era prevista per la fine del mese di settembre. Quando si tratta di contributi all’editoria non si parla di soldi regalati ai partiti o alla casta, come da semplificazioni note, bensì di sostegno alle iniziative editoriali che garantiscono la pluralità dell’informazione e opportunità di occupazione in un settore altrimenti in crisi. I contributi vanno ai giornali di partito come alle grandi testate commerciali e a quelle di proprietà di cooperative di giornalisti. Ci sono stati abusi di questi contributi, come in ogni altro settore, ed è giusto e necessario, trattandosi di fondi pubblici, che i parametri di concessione siano ristretti e le verifiche

Tra penalizzazioni, azzoppamenti e riduzioni più puntuali. Ma ci sono alcuni punti da chiarire. Il progetto del governo prevede una riduzione del contributo dal 60 per cento delle spese al 50 per i quotidiani e dal 50 per cento al 30 per i periodici. Se i contributi vogliono sostenere la pluralità dell’informazione non ha senso penalizzare ulteriormente chi non ha alle spalle grossi gruppi economici, chi si autorganizza e chi fa approfondimento attraverso i periodici. Ridurre il numero di testate indipendenti (indipendenti anche dalle Grandi Famiglie) e la possibilità di ottenere un contratto giornalistico fuori dal club ristretto dei quotidiani

affermati, non tutela la pluralità dell’informazione e la vocazione all’indipendenza dei giornalisti che non si accontentino di “attaccare il ciuccio al carro del padrone”. Fissare per i periodici un tetto di contributo ai costi a 300mila euro è un ulteriore azzoppamento. Per avere 300mila euro di contributo a fronte del 30 per cento dei costi dovrei avere 900mila euro di costi, il che per molte testate medio-piccole significa esporsi al rischio di fallimento oltre che alla tentazione di spendere più del necessario. È giusto fissare come parametro per accedere al contributo un numero minimo di giornalisti e poligrafici assunti a tempo indeterminato – cinque per i quotidiani, tre per i periodici – e minacciare di ulteriori taglie chi non raggiunga la quota minima. Difficile è considerare la minaccia di una giusta penale come «disposizione per favorire lo sviluppo dell’occupazione nel settore». Se io ho cinque giornalisti a tempo indeterminato in un periodico, a fronte del taglio al contributo sarò costretto a licenziare quelli che eccedono la quota minima. Un incentivo non è

(...) Ed io mi domandavo: “Perché non compriamo “Franco Rosso?” che era un grandissimo tour- operator di origine italiana. Oppure: “Perché non facciamo degli accordi con i sindacati dei Paesi del nord che ci mandino gruppi di pensionati in vacanza fuori stagione, giacché per loro in Italia è sempre estate?”. Domande che rimanevano eluse. Ma poiché ero testardo e fantasioso, decisi di creare un’organizzazione per raccogliere turismo. Andai dal ministro Marcora, che era persona pratica ed intelligente e gli proposi di fare l’Associazione dei Ristoranti Italiani all’estero. Marcora mi dette il via e così nacque “Ciao Italia”. Confesso, senza timore davanti a tutti i ristoratori, che io volevo usarli per portare in Italia turismo. Ma invece, senza che io lo sapessi era maturo il tempo di una esplosione della Ristorazione. L’associazione risvegliò in questi Ristoratori l’orgoglio di essere italiani e di stare insieme e stimolò la loro volontà di migliorare la professionalità, la qualità e l’immagine del ristorante italiano. In quel Congresso si decise che la cucina italiana era più importante della cucina francese e nei vent’anni successivi la ristorazione italiana all’estero diventò l’impresa italiana globale più grande di quel secolo. Preciso subito che io

Quotidiano politico fondato da Alcide De Gasperi

Editore: Editrice Europa Oggi S.r.l. Via del Tritone, 87 - 00187 - Roma Tel. 06/45496800 Amministratore Unico: Marco Maddalena

una penale, bensì una norma che tuteli l’occupazione già esistente spronandomi ad aumentarla. Avrebbe più senso una defiscalizzazione o una norma premiale per chi impiega di più. Se io uso il contributo per pagare più stipendi assolvo ad una funzione sociale oltre che politica e professionale. La riduzione del carico fiscale o contributivo potrebbe essere considerato un “contributo indiretto”. Spero che altri colleghi parlamentari e giornalisti condividano queste mie

Puntare al riordino e non al disordine considerazioni e sollecitino il governo a prenderle in considerazione e invito le associazioni di categoria a fare altrettanto. Le intenzioni del “riordino” sono sacrosante, ma cerchiamo di non buttare anche qualche bambino insieme all’acqua sporca. *deputato PdL redazione@ladiscussione.com

ROMA - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ieri mattina ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge con la finanziaria 2009. La sessione di bilancio sarà dal 2 ottobre al 16 novembre. L’esame di congruità in Aula partirà, invece, domani quando il ministro dell’Economia Giulio Tremonti esporrà il documento economico finanziario, la nota aggiuntiva e riferirà sulla crisi finanziaria internazionale. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. Sempre domani il ministro dell’Economia affronterà anche il nodo della crisi dei mercati finanziari. Ma, se la finanziaria vera e proprio è snella, i contenuti accessori della manovra sono nei provvedimenti collegati, il cui iter è già iniziato e ora entra nel vivo. Il governo ha presentato una serie di emendamenti al “collegato”' contenente le misure sull’energia e per lo sviluppo. È uno dei quattro disegni di legge nati dallo spacchettamento di alcune norme inserite nella manovra di giugno, che ha corretto i conti per i prossimi tre anni. A fare notizia non sono però gli emendamenti presentati ma quelli che mancano o le norme per le quali l’esecutivo si prende piu' tempo. Le scadenze per un avvio concreto del nucleare, ad esempio, si allungano: il governo avrà sei mesi in più, fino al 30 giugno 2009, per adottare i relativi decreti legislativi. Salta poi la preannunciata riorganizzazione dell’Authority per l’energia che ne avrebbe comportato il completo rinnovo del consiglio. «Ma - spiega il relatore del testo Enzo Raisi - il governo si è riservato di poter presen-

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ALITALIA, PRIMO AMORE non ne ho nessun merito: entrai in una polveriera credendo che fosse un frigorifero, accesi un fiammifero e la polveriera è esplosa. E di questa esplosione non è ancora calata la polvere. L’Alitalia non ha saputo mai servirsi del grande patrimonio turistico italiano, un tesoro che oggi fa gola ad Air France e Lufthansa. Era come una casata nobile che si rifiutasse di curare i suoi terreni, mentre altri li compravano come terre incolte e poi vi piantavano le vigne. Quando nacquero le società “low-cost”, tutti guardavano con commiserazione queste compagnie sgangherate, senza servizi, che approdavano in areoporti secondari. Figurarsi dove potessero mai arrivare delle linee che attivavano a Ciampino, a Orio al Serio, a Falconara o allo sconosciutissimo aeroporto Sant’Egidio di Perugia. Sarebbero sicuramente falliti. Oggi la Rayan air ha un traffico maggiore dell'Alitalia. Ancora una volta la classe dirigente italiana non aveva avuto una visione strategica e, soprattut-

Direttore Editoriale: Francesco Paolo Procopio Direttore Politico: Giampiero Catone Direttore Responsabile: Carlo Enrico Bazzani Redazione: Via del Tritone, 87 - 00187 - Roma Tel. 06/45496800 - Fax 06/45496836 e-mail: redazione@ladiscussione.com www.ladiscussione.com

Caporedattore: Giuseppe Spezzaferro 06/45496823 Redazione: Ivan Mazzoletti tel. 06/45496816 Stampa: Rotopress s.r.l. V.le E. Ortolani, 33/37 - Dragona (Rm) Tel. 06/52169495

tare modifiche anche nel corso dell’esame al Senato». Alcune delle misure volute dall’esecutivo inciampano inoltre nei requisiti di ammissibilità della Camera. Cade così la proposta di destinare gli incassi delle multe dell’Antitrust ai fondi utilizzati per dare corpo alla Social Card, la carta che dovrebbe contenere buoni sconti per 400 euro per i poveri, introdotta con la manovra di giugno e finanziata con lo smobilizzo dei conti correnti dormienti. Lo stop arriva anche sulla norma che il governo finalizzata ad aiutare le tv locali, che nel passato sarebbe invece transitata sul testo omnibus di una vecchia finanziaria: l’emendamento, ritenuto inammissibile, stanziava 33,8 milioni di euro per finanziare nel triennio 20092011 misure in favore delle emittenti televisive locali «al fine di consentire anche un beneficio ai consumatori per iniziative di informazione e comunicazione». Ad arrivare all’esame della commissione, che inizia oggi a votare gli emendamenti, sono invece le norme che pongono le basi per la creazione, al fianco della borsa elettrica, anche della borsa del gas. redazione@ladiscussione.com

to non aveva capito quale grande contributo avrebbe potuto dare la comunità internazionale degli italiani se utilizzata nella maniera giusta. L’augurio che noi facciamo all’Alitalia è di ritrovare questa strada, di non lasciarsi rapinare il tesoro turistico italiano, l’afflusso naturale di quella fetta di umanità che verrà sempre a visitare l’Italia. Non si vede perché debbano entrare in Italia quando sbarcano dagli aerei e non possano invece entrare in Italia quando si imbarcano sui nostri aerei. L’Italia ha storia, arte, costumi impareggiabili in ogni centimetro quadro del territorio. E non c’è angolo del mondo nel quale un italiano non possa essere tramite di un messaggio turistico. Per fare questo non è necessario declassare il sevizio, non è necessario essere scortesi, non è necessario viaggiare con gli aerei sporchi. Si può seguitare ad essere eleganti, maestri di vita e di ospitalità, anche gestendo un turismo “popolare”. Bisogna coinvolgere le nostre comunità all’estero, compresa la catena dell’italian food e i ristoratori che hanno nostalgia di quell’Alitalia, che amavano come l’ultimo lembo della patria. Bartolo Ciccardini già sottosegretario ai Trasporti

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Mercoledì 1 ottobre 2008

POLITICA

Alitalia, altri sei Mai Stato così, si cambia mesi per la licenza Duro colpo per l’ala stragista dei casalesi e per gregari e prestanome

Napolitano: «La risposta alla criminalita organizzata fa riaffermare il primato della legalità». Maroni: «È una giornata da incorniciare» di Ivan Mazzoletti

ROMA - È l’ennesima, vasta operazione della Polizia di Caserta, coordinato dal Servizio centrale operativo della direzione anticrimine (Dac) e dallo Scico della Guardia di Finanza. Questa volta, però, in un momento particolare e con risultati eccezionali. Gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della Dda nei confronti di oltre 100 tra capi e gregari del clan Schiavone di Casal di Principe (tra i quali anche Giuseppina Nappa, moglie di Francesco Sandokan Schiavone), egemone nella provincia casertana con diramazioni nazionali e internazionali. Fra questi sono stati catturati i boss dell’ala stragista Alessandro Cirillo, Oreste Spa-

In manette tre del gruppo di fuoco di Castel Volturno gnuolo e Giovanni Letizia considerati mandanti ed esecutori della strage di Castelvolturno. Congiuntamente i finanzieri hanno proceduto nel circondario napoletano e casertano ma anche nel Basso Lazio e in Toscana al sequestro di beni mobili, immobili e società commerciali, riconducibili all’organizzazione camorristica, per un valore di oltre 100 milioni di euro. «È una giornata da incorniciare nella lotta alla criminalità e alla camorra in particolare, questa notte abbiamo inferto un colpo durissimo al clan dei casalesi e alla camorra» ha annunciato alla stampa riunita a palazzo Chigi il ministro degli Interni, Roberto Maroni. «Per la prima volta tutte le strutture territoriali

dello Stato, magistrati, ministero degli Interni, forze dell’ordine hanno agito contemporaneamente conseguendo un risultato eccezionale - ha sottolineato Maroni - questa notte sono stati adottati 107 provvedimenti restrittivi, 30 per persone ancora a piede libero, con la cattura di personaggi di spicco dei clan Schiavone e Bidognetti, sono stati arrestati gli stragisti, i tre componenti del gruppo di fuoco latitanti. È un’operazione che segna una svolta nella lotta alla Camorra in quella zona bellissima e sfortunata il segnale che si è dato e che lo Stato c’é, interviene in modo efficace e vuole riprendere il controllo del territorio, nei prossimi giorni arriveranno 500 militari e a fine settimana ci sarà una riunione a Caserta dove ci saro anch’io e questa pressione continuerà nel tempo, non è solo una reazione alla strage, fino a che la guerra contro la camorra non sarà vinta, è questa la prima risposta alla guerra dichiarata contro lo Stato e contro i cittadini che vivono a Caserta e nel Napoletano, lo faremo impegnando tutte le risorse finanziarie necessarie». Motivo di grande soddisfazione per il Ministro dell’Interno, tra i

vari complimenti giunti per l’operazione, uno in particolare ha colpito nel segno. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, ha espresso al Procuratore della Repubblica di Napoli, al Capo della Polizia e ai Comandanti Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza il suo più vivo compiacimento per le attività di indagine e gli interventi operativi. «La risposta data all’aggressione della criminalità organizzata - ha detto Napolitano - dimostra la

Nuovo arresto anche per la moglie del boss Sandokan capacità, da parte delle forze dello Stato, di reazioni tempestive e concrete volte a riaffermare il primato delle Istituzioni e il principio della legalità. Esse rappresentano il frutto di un intenso, quotidiano impegno investigativo e della elaborazione di piani di contrasto in stretta collaborazione tra i magistrati e le forze di polizia e in piena sinergia tra queste ultime». ivanmazzoletti@ladiscussione.com

L’Enac conferma. Alemanno incontra gli stranieri ROMA - Dopo l’accordo per Alitalia continuano ad arrivare solo buone notizie. L’Enac, infatti, ha confermato la licenza provvisoria per la compagnia di bandiera fino a marzo 2009. In un comunicato lo ha reso noto il sommissario straordinario Augusto Fantozzi. La decisione è stata presa «tenuto conto della recente riproposizione da parte di Cai, Compagnia aerea italiana, dell’offerta per l’acquisto di alcuni asset del Gruppo Alitalia». Nella comunicazione inviata all’aviolinea, l’Enac ricorda che «tra le condizioni per il rilascio della licenza provvisoria vi è la verifica mensile dei requisiti economico-finanziari di Alitalia. Tale verifica è attualmente in corso presso le strutture competenti dell’Ente, sulla base delle informazioni fornite da Alitalia lo scorso 25 settembre». La licenza provvisoria era stata decisa il 2 settembre scorso. Notizie positive giungono anche dal fronte delle istituzioni perché le commissioni lavori pubblici e industria del Senato ieri hanno terminato l’esame del decreto legge su Alitalia votando i 59 emendamenti presentati. Al decreto, che andrà oggi in aula, sono state apportate alcune modifiche. La principale riguarda la scadenza della sospensione delle norme antitrust, fissata al 30 giugno 2009. L’emendamento è stato presentato dalla maggioranza: tra i firmatari, Zanetta, Gallo, Casali e altri. «Una misura» ha spiegato il senatore del Pd Raffaele Ranucci, «che farà in modo che la sospensione delle norme antitrust sia valida solo ed esclusivamente per Alitalia». Approvato anche un emendamento, sempre della maggioranza, che fissa i criteri con i quali il fondo per i lavoratori in mobilità verrà finanziato. Per gli stranieri, invece, cambia la scena. Ma solo

Treni off-limit ai cani, l’iniziativa è sospesa Ferrovie dello Stato e Trenitalia hanno firmato un accordo con i consumatori sulle vertenze ROMA - Un tavolo di conciliazione tra Trenitalia e le principali Associazioni dei consumatori per la risoluzione amichevole delle vertenze tra l’azienda di trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato e i clienti. Si è tenuto ieri pomeriggio, nella sede di Piazza della Croce Rossa, nella cui occasione è stato presentato e siglato il Protocollo d’Intesa che delinea, in via sperimentale, le nuove procedure di conciliazione. Protagonisti dell’importante iniziativa, dettata da un rinnovato spirito di collaborazione, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, quello di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e i rappresentanti di 12 tra le principali Associazioni nazionali dei Consumatori. L’accordo, che segna una svolta storica nei rapporti fra Trenitalia e i viaggiatori, pre-

vede la sperimentazione della procedura per 12 mesi a partire dal primo gennaio 2009. Come valido terreno di sperimentazione è stata scelta la linea commerciale Milano–Napoli, sulla quale si concentra circa il 35 per cento dei reclami relativi al traffico passeggeri nazionale. Le procedure per la risoluzione extragiudiziale delle singole

controversie sono inoltre applicabili ai soli problemi riscontrati su AV, ES, ES City, TBiz, IC, IC Plus. Sul divieto di salire sui treni ai cani sopra ai 6 chili, intanto, l’ad di Ferrovie dello Stato ha spiegato che «non torneremo indietro. Per adesso abbiamo aderito alla richiesta fatta dal sottosegretario Martini di sospendere questa iniziativa per

15 giorni e poterla approfondire. La misura però - ha assicurato Moretti - non verrà ritirata per due motivi: innanzitutto perché c’é una tipologia di cani che incutono timore ai passeggeri, come pittbull e rottweiler. Questo tipo di cani non possono entrare anche se con la museruola. Il secondo problema invece riguarda l’igiene. Gli animali dovranno essere contenuti in box, in modo tale che non vengano a contatto con i posti frequentati dalle persone. Come misura abbiamo cercato di stabilire le dimensioni e il peso e sono quese le questioni su cui stiamo discutendo. Non so dire dove si arriverà - ha concluso Moretti - ma su questa cosa non possiamo tornare indietro». iv. maz.

eprché il pressing non è rivolto verso Alitalia bensì verso sé stessi e da un personaggio di spicco della politica nazionale. «Ho parlato con il Presidente di Lufthansa e di Air France per chiedere un incontro il più presto possibile e per conoscere quali sono le proposte di questi due partner internazionali e le loro ricadute su Fiumicino. Air France ha ribadito il grande interesse per Fiumicino, e anche Lufthansa ha detto che non è sua intenzione depotenziarlo». Così il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è tornato a parlare della vicenda Alitalia. In particolare ha riferito che il Presidente della compagnia aerea tedesca avrebbe parlato di una «pari valorizzazione di Milano e Fiumicino. Comunque è nostra intenzione - ha aggiunto il Sindaco - conoscere bene le proposte per poter esprimere il nostro parere rispetto alla scelta che la Cai deve compiere sul partner internazionale». Per Alemanno «il gioco è aperto e - ha aggiunto - credo che la Cai farà la scelta migliore. Non è una scelta politica clientalare e di territorio, ma le potenzialità di Fiumicino sono uniche e irripetibili, per cui qualsiasi progetto industriale e partner internazionale non potranno prescindere da Fiumicino». redazione@ladiscussione.com

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LA CGIL .... (..) Tutti lo riconoscono, ma fino ad oggi, in concreto, abbiamo fatto ben poco. La politica e il sindacato, chiamati in primo luogo a rispondere a questa esigenza che sta diventando giorno dopo giorno, un imperativo – o si cambia o si muore – continuano a perdersi in vecchi riti, in un braccio di ferro tra le parti bloccate dalla conservazione dell’esistente, dagli equilibri di potere, dalle incrostazioni burocratiche e di mentalità, dalle rendite di posizione. Ogni accenno di cambiamento, specie se viene da un centro destra e dal suo leader Silvio Berlusconi, ancora diffusamente odiato da sinistra, viene bloccato da una serie di veti e controveti, di niet, di ‘allarmi democratici’. Certo se il cambiamento comporta sacrifici è duro per tutti accettarlo, ma oggi c’è il rischio concreto che per conservare l’esistente si finisca col trasformarlo in inesistente. Gli irrigidimenti di Epifani, di fronte a questa realtà, ripetiamo purtroppo non rosea, appaiono non solo “senza senso” come bonariamente ammesso dai suoi colleghi sindacalisti più realisti come Bonanni e Angeletti, ma irresponsabili Carlo Enrico Bazzani

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ECONOMIA

Mercoledì 1 ottobre 2008

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Mercoledì 1 ottobre 2008

L’inflazione a settembre scende rispetto al 2007 e si attesta al 3,8%

Incontro del presidente dell’Unci con i pescatori del Trapanese

Istat, frenata dei prezzi

La crescita cooperativa

E’ guerra dei numeri: l’Istituto centrale di statistica registra un calo del tasso inflattivo ma le associazioni dei consumatori lo contestano

Con la cooperazione, ha ricordato D’Ulizia, si crea valore, aumenta la produzione di beni e servizi e si realizzano nuovi posti di lavoro

di Maria Agnese

di Zefiro Cribari

ROMA - Frenata dei prezzi a settembre. I dati provvisori dell'Istat indicano che l'inflazione a settembre torna sotto il 4% attestandosi al 3,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Sulla base dei dati gli aumenti più significativi a livello mensile sono stati registrati per i capitoli istruzione (+1,3%), abbigliamento e calzature (+0,4%) e prodotti alimentari (+0,3%). Variazioni negative, sempre su base mensile, per i trasporti (1,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (-1,3%), comunicazioni (-0,6%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,3%). Su base annuale abitazione, acqua, elettricità e combustibili si confermano al primo posto per incrementi con un +7,7%, trasporti (+6,7%) e prodotti alimentari (+5,8%). Per le comunicazioni invece flessione del 4,4% su base annuale. I prezzi dei libri scolastici aumentano dell'1,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. I dati sono contestati dai consumatori. “L’Istat fa il miracolo di ridurre il carovita di settembre dello 0,3%, che passa così dal 4,1 al 3,8% (nell'Europa dei 15 scende al 3,6 dal 3,8%)”: lo afferma Federconsumatori che, con Adusbef, chiede “al Governo un bonus fiscale di 1.500 euro, sui redditi sotto i 20.000 euro ed un piano serio, diverso dalla convenzione AbiMinistero dell'Economia vero e proprio regalo alle banche, per restituire potere di acquisto alle famiglie italiane. Fondamentale, inoltre è che si vada verso una riduzione del tasso di sconto da parte della Bce di almeno un punto percentuale. Tale manovra darà finalmente sollievo alle famiglie, sia a quelle che hanno contratto dei debiti, ma, soprat-

ROMA - Il presidente nazionale dell’Unione nazionale cooperative italiane, Luciano D’Ulizia, e il presidente Unci-Pesca, Antonio Fronzuti, hanno incontrato i cooperatori del settore pesca delle marinerie di Castellammare del Golfo e di Trapani. Nell’incontro, focalizzato sui problemi inerenti la pesca in Sicilia, il presidente dell’Unci ha posto l’accento sul ruolo delle imprese cooperative all’interno del tessuto economico nazionale. “Nonostante congiunture negative, la cooperazione è riuscita a creare valore, ad aumentare la produzione di beni e servizi e a realizzare maggiori posti di lavoro, soprattutto al Sud. In Sicilia, poi, l’imprenditorialità cooperativa nell’ambito della pesca e dell’acquacoltura riveste una porzione importante dell’economia regionale, che va ulteriormente valorizzata e incentivata. E’ necessario dare – ha detto D’Ulizia – ulteriore impulso a questo comparto al fine di dispiegarne al meglio tutte

Sistema-banche: la liquidità tiene Ministero dell’Economia: crisi sotto controllo di Raimondo Piccinella

tutto, a 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile, la cui situazione si è aggravata pesantemente in questi giorni anche a causa della corsa dell'Euribor, alla luce della quale gli aumenti delle rate, a partire dal 2005, hanno raggiunto 2640 euro annui”. Federconsumatori e Adusbef segnalano che il calo viene registrato “mentre continuano ad aumentare le bollette di luce e gas, le rate dei mutui sono alle stelle per effetto dell'Euribor arrivato al 5,24%, il pane e la pasta rincarano del 10%, le polizze rc auto ed i costi dei servizi bancari aumentano del 4,7% e le famiglie ricevono richieste di aumento della Tarsu dai propri Comuni da un + 20 ad un + 30%, e la crisi dei mutui fa crollare le borse”. Evidentemente le associazioni dei consumatori non tengono conto della crisi internazionale e degli sforzi che fa la Bce per la tutela dei mercati europei. Comunque, il governo è già impegnato sul fronte della difesa delle fasce più deboli. Al margine,

Confcommercio, attenzione ai mercati delle materie prime ROMA - Il dato sull'inflazione conferma l'estraneità del settore della distribuzione ai fenomeni inflazionistici perché quando scendono i prezzi delle materie prime energetiche e alimentari si riducono anche i prezzi al consumo e dimostra che il rientro dell'inflazione è un processo legato a meccanismi di formazione dei prezzi che hanno origine su scala internazionale: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio alle stime sull'inflazione diffuse oggi dall'Istat. “Infatti, la diminuzione, dopo quasi due anni, dell'indice dei prezzi al consumo prosegue la nota - riflette le riduzioni dei prezzi delle materie prime energetiche sui mercati internazionali e l'attenuarsi delle pressioni nel comparto alimentare, dove peraltro permangono alcuni elementi di tensione legati ai derivati dei cereali. Ma risente anche della forte stagnazione della domanda interna per consumi e delle tendenze meno espansive dei prezzi alla produzione che, dopo il picco registrato a luglio, hanno mostrato ad agosto una tendenza al rallentamento. In questa situazione, la previsione di una evoluzione dei prezzi delle materie prime meno sostenuta sui mercati internazionali porta a prevedere che il processo di rientro prosegua anche nei prossimi mesi portando a fine anno l'inflazione su valori intorno al 3,5%”. “Va comunque segnalato - conclude Confcommercio - come l'emergenza inflazione non possa ancora dirsi completamente superata in considerazione anche dei meccanismi di determinazione del prezzo di alcuni prodotti energetici che risentono, con un certo ritardo, degli aumenti delle materie prime come energia e gas”.

facciamo notare che l’Istat non fa “miracoli” e che la ipotesi che faccia dei conti per sostenere Palazzo Chigi è di pura fantasia. E’ che “dare” numeri è facile.

Assipan, costo del pane in calo ROMA - “Tendono ad attenuarsi le tensioni sui prezzi di pane e cereali degli ultimi mesi. Del resto, la fase di rientro è ancora in corso, né può esaurirsi in tempi brevi”. Questo il commento del presidente di Assipan-Confcommercio, Claudio Conti, ai dati diffusi dall'Istat sull'inflazione del mese di settembre. “Da parte nostra - spiega Conti - continueremo a favorire l'attenuazione in corso di ogni tensione sui prezzi nel nostro comparto. A questo proposito, la nostra categoria si è già attivata per agevolare ogni iniziativa utile allo scopo, continuando ad assicurare sul mercato la presenza di pane per tutte le tasche”.

ROMA - “La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali hanno fatto un magnifico lavoro iniettando liquidità nei mercati”. A riconoscerlo è il portavoce della commissione europea, Johannes Laitenberger, nel fare un bilancio positivo dell'approccio europeo alla crisi dei mercati. Gli interventi, ha aggiunto, rappresentano “il migliore segnale che si potesse dare”. Le conseguenze della crisi finanziaria internazionale “sul sistema bancario e assicurativo italiano rimangono contenute” e “la situazione di liquidità delle banche italiane è adeguata”. E' quanto afferma una nota ufficiale diffusa al termine della riunione del comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria che si è svolto ieri mattina al ministero dell'Economia. La riunione, prosegue il comunicato, è servita “per esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e nazionali” e studiare “le analisi condotte dalle autorità di supervisione e vigilanza”. All'incontro, presieduto dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, hanno partecipato il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, il presidente del-

l'Isvap, Giancarlo Giannini, e quello della Consob Lamberto Cardia. “Il comitato” conclude la nota, “ha convenuto sull'opportunità di continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione e di tenere periodiche riunioni di aggiornamento”. Intanto, non é molto generosa con i risparmiatori la direttiva europea che impone una soglia minima per il rimborso dei depositi in caso di fallimento di una banca in Europa: 20.000 euro secondo quanto precisa il il Portavoce della Commissione Europea Johannes Laitenberger rispondendo alle domande dei giornalisti in sala stampa. “La direttiva europea - dice infatti - impone che sia garantita la restituzione dell'80% dei fondi depositati per un massimo di 20.000 euro. Il che non impedisce agli stati membri di fissare regole con un tetto più alto”. E’ attesa in tempi rapidi anche la notifica delle misure a favore del gruppo finanziario franco-belga Dexia, e per la banca tedesca specializzata in mutui Hypo Real Estate, ci sono ugualmente dei contatti in corso ma per avere più dettagli bisogna attendere la fine della procedura parlamentare. Insomma, l’Europa reagisce bene.

le reali potenzialità. Alla talvolta carente conoscenza delle effettive esigenze del settore a livello istituzionale, è opportuno che i cooperatori stimolino gli interlocutori politici a fare scelte coerenti e adeguate”. Altra questione affrontata dal presidente dell’Unci è quella legata alla complessità della legislazione comunitaria, nazionale e regionale sulla pesca. “A questo scopo – ha spiegato D’Ulizia - le associazioni di settore, come l’Unci Pesca, offrono ai soci pescatori aiuto, professionalità e competenza per districarsi in questa rete di normative. Il presidente di Unci-Pesca, Fronzuti, ha dal canto suo evidenziato come al momento la pesca ita-

liana sia di fronte ad una scommessa che va colta al fine di un reale sviluppo del comparto. “Mi riferisco – ha chiarito Fronzuti – alle risorse comunitarie che saranno stanziate per il settore da dicembre e per i prossimi 5 anni, facendo in modo che le stesse giungano, di fatto, ai pescatori. Altre questioni da risolvere per i pescatori – ha sottolineato il presidente Unci-Pesca – sono: l’Iva al 4%, il riconoscimento dell’attività di pesca come lavoro usurante, la formazione specifica di settore, il de minimis. Sul piano locale – ha aggiunto Fronzuti – forti dell’esperienza fatta in Sicilia stiamo cercando di consolidare una squadra vicina alle esigenze del mondo della pesca mettendo in campo progetti integrati sulla programmazione e trasformazione del prodotto finale. Obiettivo ultimo delle attività dell’Unci-Pesca sono le cooperative del settore e i loro soci pescatori. Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche il presidente regionale Unci, Pasquale Amico, e il responsabile della cooperativa San Vito Pesca, Giacomo Pappalardo.

SOCIETA’

SMS Workshop sulla società dell’informazione ROMA – “Da mercanti di bugie a innovatori della conoscenza - Il futuro nelle nostre mani”. Questo il tema del workshop in programma martedì prossimo 7 ottobre, nella sala conferenze della Camera (Via del Pozzetto, dalle 9 alle 13,30). dei deputati. L'iniziativa sarà dedicata ai temi della creatività, del cosiddetto capitale culturale, della trasmissione del sapere, dell'innovazione, tutti elementi che caratterizzano il nuovo ecosistema della comunicazione ed accompagnano le tematiche legate alla società dell'informazione. La conclusione dei lavori vedrà l'intervento di Gianfranco Fini, presidente della Camera. Al workshop interverranno Sandro Bondi, ministro per i Beni e Attività culturali, Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Giorgia Meloni, ministro della Gioventù. Sarà un'occasione importante di confronto tra le istituzioni e i rappresentanti dell'industria della comunicazione (Tv, cinema, telecomunicazioni, internet), un patrimonio del Paese che va dalle emozioni della fiction alle reti di distribuzione mobile.

Immagini satellitari per gli studi archeologici ROMA - Potrebbe essere stata sotterrata dagli stessi abitanti della zona, la piramide di terra cruda sepolta a Cahuachi (Perù), le cui tracce sono state evidenziate da una nuova tecnica di elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione messa a punto da Nicola Masini dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) e Rosa Lasaponara dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza. I risultati della ricerca, svolta in collaborazione con Giuseppe Orefici del Centro de estudios arqueológicos precolombinos di Nasca, saranno presentati nel corso del primo workshop internazionale ‘Advances in remote sensing for archaeology and cultural heritage management’, che si terrà da oggi al 4 ottobre presso la sede centrale del Cnr a Roma.

Licenziamenti a La7 preoccupano Fnsi e Romana

A soluzione il deficit sanitario del Lazio ROMA - Si è concluso positivamente l'incontro di ieri tra il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, e il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, sulla situazione della sanità laziale. Il ministro si è espresso favorevolmente in merito ai provvedimenti presentati da Marrazzo sottolineando che «forse verranno ulteriormente integrati e ci metteranno nella condizione di chiedere al Consiglio dei ministri l'erogazione dei fondi, anche in assenza dell'azzeramento del disavanzo». Plauso è arrivato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «L'accordo che è stato trovato tra il ministro Sacconi e il presidente della Regione, è il primo passo per sbloccare finalmente i fondi destinati alla sanità del Lazio e del comune di Roma. Si tratta di un passo avanti decisivo - ha spiegato il Sindaco - che arriva all'indomani della nostra presa di posizione per far comprendere al Governo la grave situazione economica che si è creata nel nostro territorio. Ed è egualmente positivo - ha concluso Alemanno - che ci sia un incontro tra ministero, Regione e Comune per esaminare le ricadute sulla sanità del territorio romano del piano di riorganizzazione ospedaliera». Nel prossimo incontro è previsto il coinvolgimento del primo cittadino di Roma.

ROMA - Il direttivo dell’Associazione stampa romana è fortemente preoccupato per quello che sta avvenendo a La7, una vertenza che rischia di pesare anche sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. I 25 licenziamenti collettivi annunciati - del tutto ingiustificati in un’emittente che non riduce, ma amplia l’offerta informativa avvalendosi di colleghi esterni alla redazione del Tg - rischiano di creare un precedente pericolosissimo e inaccettabile per tutta la categoria. Per questo l’associazione, di concerto con la Fnsi, si attiverà in ogni sede non soltanto perché i licenziamenti non siano attuati, ma perché venga invece rilanciata la presenza di un’emittente fondamentale nel già compresso e asfittico panorama televisivo nazionale. Stampa romana stigmatizza inoltre l’atteggiamento intimidatorio tenuto dall’ad Stella nei confronti del Cdr, anche in occasione della comunicazione dei licenziamenti e condanna il comportamento del direttore del Tg Piroso, che ha sottoscritto l’anomalo piano di ristrutturazione e si è rifiutato di incontrare il Cdr.

Agricoltori, prezzi bassi all’origine

Cultura come volano di sviluppo

Successo della festa dei giovani di FareAmbiente

E’ la lunga filiera dal produttore al consumatore all’origine dei forti rincari

Plauso al ministro Bondi per le “Giornate europee del Patrimonio 2008”

di Antonio Bifano

ROMA - L'agricoltura frena la lunga corsa dell'inflazione. Il netto calo dei prezzi sui campi registrati negli ultimi mesi ha contribuito a contrastare i rincari dei prodotti dell'agroalimentare (anche se i livelli restano ancora elevati) e, al momento, nuove pesanti impennate al consumo non si giustificano. E' quanto segnala la Cia-Confederazione italiana agricoltori a commento delle stime Istat sull'andamento inflattivo nel mese di settembre che vede, appunto, una crescita degli alimentari 5,8%, in flessione rispetto al 6,3% del precedente mese di agosto. L'agricoltura italiana non è, quindi, la causa dei rincari dei prodotti alimentari e non favorisce l'inflazione. I prezzi agricoli alla produzione - come evidenzia anche l'Ismea - in agosto sono diminuiti del 3% rispetto al mese precedente (meno 6,5% o in luglio), mentre lo stesso aumento del 2,8 % registrato nei confronti dello stesso periodo del 2007 è ben inferiore agli incrementi che, in dodici mesi, si sono avuti nei vari passaggi della filiera. Le flessioni delle quotazioni sui campi - avverte la Cia - dovrebbero quanto meno bloccare i listini sino alle vendite al dettaglio. Dunque, nessun alibi per nuovi aumenti. Purtroppo, a settembre non è andato esattamente così. La pasta e il pane al consumo hanno avuto un aumento, rispettivamente del 10,6 % e del 33 % e

redazione@ladiscussione.com

questo in presenza di un calo generalizzato dei cereali alla produzione pari al 7,6 % in agosto e del 3,9 % in luglio. Stesso discorso per il settore dell'ortofrutta, dove rileva la Cia - si è registrato, sempre all'origine, una diminuzione netta del 17,6 % per ortaggi e legumi e dello 0,6 % per la frutta. Gli aumenti che si sono avuti in questi ultimi due anni - avverte la Cia - sono, dunque, determinati da altri fattori: le filiere agroalimentari troppo lunghe, l'inadeguatezza della gestione dei mercati agricoli, la logistica infrastrutturale, i trasporti insufficienti e costosi, gli incrementi tariffari, e, non ultime, le speculazioni. Per questa ragione, la Cia rinnova la necessità di una maggiore trasparenza nelle dinamiche di formazione dei prezzi dei prodotti alimentari attraverso azioni e strumenti per favorire la corretta informazione ai consumatori, con l'indicazione in etichetta del doppio prezzo all'origine ed al dettaglio, per i prodotti particolarmente sensibili. Pertanto, è opportuno un adeguato intervento legislativo per sperimentare tale sistema di lettura del prezzo direttamente nei luoghi di acquisto dei prodotti al dettaglio. Non solo. Vanno resi più stretti i rapporti in filiere più corte, anche attraverso accordi fra i soggetti interessati. Un passo verso questa direzione la Cia lo ha già compiuto con l'accordo sottoscritto con la Confesercenti.

di Eleonora Tundo

ROMA – Parlando ai microfoni di Ecotv, il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, ha ieri ricordato che “la vitalità del nostro paese si misura anche e soprattutto dalla capacità di innopvarsi e di guardare al futuro. Credo - ha poi osservato anche con riferimento all’organizzazione nello scorso fine settimana delle Giornate europee del patrimonio che un nostro dovere sia certamente quello di tutelare il patrimonio storico del passato ma anche sostenere e promuovere il lavoro e l’impegno degli artisti contemporanei, in modo da lasciare, anche noi, alle generazioni future segni e testimonianze della nostra civiltà artistica”. Sull’iniziativa del ministro Bondi di far partecipare l’Italia alle Giornate europee del patrimonio 2008” si è soffermata l’on. Gabriella Giammanco, componente della commissione cultura della Camera, che l’ha definita lodevole “così garantendo la fruizione gratuita di musei, mostre, siti archeologici e concerti”. “La cultura, straordinaria eredità comune ai popoli di tutta Europa – ha poi so-

stenuto la parlamentare PdL - è prezioso bagaglio di civiltà e valori, occasione imperdibile di crescita e arricchimento personale. Ecco perché aderire alla manifestazione del 27 e 28 settembre, promossa in Italia dal ministro Bondi, e partecipando alle tante iniziative in programma, ha significato sentirsi parte attiva di un grande evento di respiro europeo in cui il nostro Paese gioca un ruolo di primo piano. Rilanciare l’immagine dell’Italia attraverso la valorizzazione della cultura e del patrimonio storico-artistico, archeologico, paesaggistico può fungere davvero da volano per l’economia e per lo sviluppo. Le grandi strade della cultura, fortemente volute dal ministro, confermano quanto il Governo sostenga e favorisca quella dimensione virtuosa della cultura aperta e accessibile a tutti, che può e deve essere il cuore di una società democratica. Il rilancio del nostro Paese deve necessariamente passare per una nuova stagione della cultura italiana.” redazione@ladiscussione.com

SALERNO – Grande successo per la seconda Festa nazionale dei giovani di FareAmbiente, organizzata a Baronissi in collaborazione con l'associazione Mnemosyne, dal tema "Giovani e salute: alcool, fumo e droga". Nel corso del dibattito, il responsabile nazionale per le Politiche giovanili Fimiani ha chiesto maggiore impegno alle Istituzioni nel coinvolgimento dei giovani nelle decisioni politico-amministrative. Ospite d'onore della serata, don Luigi Merola, ha ribadito con estrema enfasi lo stretto rapporto tra lo spaccio di droga e la camorra e la distruzione che consegue all'uso di sostanze stupefacenti. Il presidente di FareAmbiente, prof. Vincenzo Pepe, ha concluso ricordando come FareAmbiente abbia puntato tutto sulla formazione e sull'educazione all'ambiente, dei giovani e degli adulti, della società civile e degli amministratori.

Regolamentazione regionale dei luoghi di culto GENOVA - I consiglieri regionali Plinio, Rosso e Monteleone hanno lanciato la proposta di una nuova regolamentazione dei luoghi di culto. L’iniziativa è piaciuta all’on. Roberto Cassinelli (PdL) “perché vuole rispondere ad un problema reale che sta a cuore ai cittadini”. “E’ giunto il momento di regolamentare un problema – secondo il parlamentare del PdL - che già da tempo viene discusso e al quale nessuna amministrazione locale, dal Comune alla Regione, è riuscita a dar soluzione migliore oltre a quella di rinviare il dibattito”. Cassinelli sottolinea poi che “la Liguria, in caso di approvazione della proposta, sarebbe all’avanguardia in Italia, perché non esiste nessun testo normativo che disciplini la materia in questione, lasciando in sospeso un tema delicato e sentito dai cittadini, sempre più a contatto con culture diverse dalla loro”.


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SOCIETA’

Mercoledì 1 ottobre 2008

Un ex campione di hockey ha portato in pista le evoluzioni della pallacanestro. Con buoni risultati

Si può giocare in 3, in 5 e in 7

Basket su ghiaccio? Perché no! La nuova disciplina, che ha fatto capolino agli inizi degli anni ‘90, attende il riconoscimento del Coni. Tra gli scopi sociali della Fiboi la promozione dello sport amatoriale e di divertimento di Zefiro Cribari

ROMA – C’era una volta… A differenza delle favole d’antan, il nostro c’era una volta non è relativo a un qualcosa o un qualcuno dei tempi andati, né alle memorie della fantasia. C’era una volta, infatti, il calcio, che esiste ancora, come ben tutti sanno, ma che nel tempo ha filiato il calcetto, il calcio femminile, il calcio a otto (né è detto che non debba registrarsi, di qui a breve, qualche altra variazione), tutte discipline sportive che hanno una loro regolare vita associativa, con federazione, riconoscimenti, regolamenti, dirigenti, contributi e quant’altro serve alla vita agonistica e organizzativa delle discipline sportive. C’era anche il tennis (ed anche questo, naturalmente, c’è ancora), da cui è scaturito il beach tennis, la cui dizione e i cui luoghi di gioco ci riportano col pensiero al beach volley, propagazione di un altro sport tra i più classici, la pallavolo. C’era anche il ciclismo, che ha poi partorito prima il ciclocross e poi la mountain bike… Insomma, il “c’era una volta” è una sorta di provocazione con la quale intendiamo presentare una derivazione di un altro sport tra i più popolari, la pallacanestro, che un ex nazionale di hockey su ghiaccio, Antonio Li-

mongi, ha pensato bene di adattare ad una pista su ghiaccio, con le opportune variazioni, questo va da sé. Tutto bene se non fosse che per ottenere l’adesione al Coni, il nostro ha prodotto una corposa documentazione che sembra tuttavia ancora insufficiente per ottenere il riconoscimento, e quanto ne consegue, dal Comitato olimpico. Di basket on ice – questo il “titolo” della nuova disciplina sportiva che faticosamente cerca spazi, per una domanda di sport, dobbiamo dire, che non accenna a diminuire – se ne parla da tempo: basti pensare che se

ne è occupata tempo addietro la Gazzetta dello Sport, nel suo magazine settimanale: rispondendo ad una lettrice che aveva assistito proprio ad un’esibizione di questa disciplina (un’improvvisata o è nata una nuova disciplina sportiva, si chiedeva?) si dava conto di questa attività ricordando che dagli inizi degli anni novanta in alcuni pala-

ghiaccio vengono ospitate e allestite, scriveva nel febbraio 2002 Sport Week, gare di «basket on ice, spettacolare ibrido tra la pallacanestro e l’hockey che oggi ha il sostegno di un’apposita federazione (Fiboi), presieduta dall’ex nazionale di hockey Antonio Limongi». La federazione, pur costituita e operante, non ha tuttavia ancora ottenuto l’ok del Coni per essere inserita tra le discipline, almeno, associate. Limongi si sta battendo anche perché la sua iniziativa non mira soltanto a proporre il lato agonistico di questa nuova disciplina, in quanto gli scopi sociali per i quali è stata creata la disciplina prima e la federazione poi sono, come si evince dal sito della Fiboi: “l’educazione dei giovani a frequentare le strutture sportive e ricreative in genere; la promozione dello sport amatoriale, sociale, dilettantistico, di divertimento ed agonistico; sviluppare ed incentivare la realizzazione di altre strutture ai fini di garantire il miglioramento della qualità della vita in senso generale”.

ROMA - Il basket on ice si gioca in un palaghiaccio. La composizione delle squadre varia a seconda delle dimensioni della pista: 60 metri per 30, per le gare di 7 giocatori contro 7 (più riserve);. 20 metri per 30, per le gare di 5 giocatori contro 5 (più riserve); 10 metri per 30, per gare di 3 giocatori contro 3 (più riserve), ma limitatamente a partite amichevoli o tornei scolastici. Due arbitri in campo più altri quattro posizionati ai bordi della pista controllano lo svolgimento della partita durante l’unico tempo da 30 minuti (il cui conteggio non viene interrotto in caso di piccole pause). L’attrezzatura degli atleti è costituita da pattini da ghiaccio (consigliati quelli da hockey) e vestiario del colore sociale della squadra. E’ vietato l’uso del casco. Sono consentite altre protezioni tipo ginocchiere e gomitiere che non presentino però strutture metalliche. Per quanto riguarda le regole di gioco, sul campo sono tracciate delle aree, una per ogni metà campo, che delimitano la zona del tiro che assegna tre punti. L’esecuzione di un tiro all’interno di tale area assegna due punti. Lo scopo del tiro è infilare il canestro avversario situato a 250cm d’altezza. I palloni ufficiali utilizzati sono quelli omologati per il gioco classico della pallacanestro e la sostituzione di giocatori durante la gara avviene direttamente ed automaticamente senza segnalazione e limiti di cambi.

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Mercoledì 1 ottobre 2008

TERRITORIO

Pd senza numeri Pescara spende troppo costretto al ritiro Per i revisori dei conti è pessima la gestione finanziaria del Comune

L’amministrazione D’Alfonso è stata costretta ad approvare in pochi mesi ben 10 variazioni di bilancio. Pesanti le accuse del centrodestra

Al consiglio regionale battuta la maggioranza

di Gioia Bettoschi

di Francesco Tancredi

PESCARA - All’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale che si è svolta a Pescara dovevano esserci provvedimenti inerenti la sanità ma, ancora una volta, a tenere banco in aula è stata l’ennesima variazione di bilancio. Con una situazione finanziaria difficoltosa e l’impossibilità di far fronte alle ingenti spese della macchina amministrativa, il centrosinistra ha dovuto approvare un'altra manovra straordinaria per rimpinguare le casse comunali, votando a colpi di maggioranza l’ennesimo provvedimento a scapito dei contribuenti. Un milione e duecento mila euro per coprire i debiti accumulati e scongiurare il commissariamento dell’Ente. E così, Antonio Balestrino manager della Asl pescarese, invitato in aula per discutere delle problematiche dell’ospedale e dell’azienda sanitaria locale, con l’assise impegnata nelle ormai ricorrenti manovre finanziarie, ha dato forfait e la seduta sulla sanità è stata rinviata alla prima settimana di ottobre. Il Consiglio, quindi, ha proseguito i lavori in seduta ordinaria ed è stata convalidata una mini manovra di bilancio per coprire un buco da 1,2 milioni di euro nelle casse comunali, approvata con i soli voti della maggioranza. Pesantissime le accuse lanciate dall’opposizione di centrodestra all’indirizzo dell’amministrazione D’Alfonso che, a causa di una gestione finanziaria superficiale dell’Ente, è stata costretta in pochi mesi ad approvare addirittura 10 variazioni di bilancio, quasi una ogni 20 giorni. “La maggioranza di centrosinistra - è stata la critica unanime dei consiglieri del PdL - è incapace di programmare un piano economico adeguato. Si spende troppo e male e senza un adeguato programma di controllo delle entrate ed uscite”. “Il Comune di Pescara -

L’AQUILA - Legge anti sindaci ritirata ed elezioni regionali salve solo grazie alla dura opposizione dei consiglieri regionali di centrodestra ed al comportamento responsabile di parte della maggioranza in Consiglio regionale che ha preso le distanze dal Partito democratico. L’abrogazione della norma, contenuta in una delibera presentata dal Pd all’ordine del giorno della seduta di ieri, è stata infatti ritirata dalla stessa maggioranza che si è spaccata proprio sull’opportunità politica di legiferare in materia elettorale. A due mesi dalle elezioni e con un assise regionale in regime di prorogatio e dunque legittimata ad approvare provvedimenti concernenti solo l’ordinaria amministrazione, l’intervento del Consiglio sulla legge 51 avrebbe comportato una serie di ricorsi e messo a rischio il regolare svolgimento delle elezioni previste per il prossimo 30 novembre. A prevalere, invece, per una volta è stato il buon senso. Gli esponenti del Pd, abbandonati dagli alleati di coalizione e senza numeri per approvare il provvedimento, hanno preferito ritirare la proposta di abrogazione. “Anche grazie al dibattito che noi dell’opposizione abbiamo istaurato sin dal momento della presentazione del provvedimento da parte del Pd – ha dichiarato Bruno Sabatini Consigliere regionale Dca-Pdl (nella foto) – parte della maggioranza ha preso consapevolezza della situazione ed ha assunto maggiore responsabilità. Abbiamo denunciato sin dall’inizio – ha concluso Sabatini - le conseguenze di un atto simile e fatto rilevare da settimane la gravità della situazione”. Un blitz, quello tentato dal Partito democratico e scongiurato in extremis in sede di Consiglio che “aveva l’unico obiettivo – ha dichiarato il Consigliere Pdl Mario Amicone - di prolungare per altri sei, sette mesi la permanenza nell’Emiciclo di coloro che si sentono in pericolo di .. ‘non ritorno’. Prolungare l’agonia dell’economia abruzzese significava arrivare a morte certa nonostante la speranza, l’ottimismo e la presunzione di Paolini che crede di aver salvato lui l’Abruzzo da un nuovo aumento di tasse (come Veltroni crede di aver salvato Alitalia)”. A testimoniare l’insanabile rottura dei rapporti in seno al centrosinistra, il botta e risposta tra il Consigliere dell’Idv Augusto Di Stanislao ed il Presidente del Consiglio Regionale Marino Roselli: al rimprovero dell’esponente del partito di Di Pietro di non

ha denunciato il consigliere del PdL Marcello Antonelli - non ha più neanche i soldi per comprare la carta per le fotocopie. Quasi tutti i fornitori sono stanchi di aspettare e chiedono di essere pagati. Io stesso ho saputo che il titolare di un’impresa aspetta di es-

Bocciato in pieno l’operato di sindaco e giunta sere pagato dal 2005 per la realizzazione di un lavoro di ben 200mila euro. Per le spese del personale - conclude Antonelli - il debito ammonta addirittura ad 1 milione e 200 mila euro”. Dati preoccupanti, confermati anche dal consigliere Silvestro Profico della Sinistra Arcobaleno che afferma di essere a conoscenza che “il Comune ha anche piccoli creditori, come alcuni fornitori delle mense scolastiche”. Non solo parole però. Le accuse sulla pessima gestione economica dell’Ente, infatti, sono comprovate anche da un documento del Collegio dei revisori dei Conti datato 16 settembre che recita così: “Le mag-

giori spese devono essere effettivamente sostenute successivamente all’effettivo introito delle maggiori entrate. Si rileva che le variazioni di bilancio intervenute nel corso del presente esercizio sono dieci di cui nove con carattere di urgenza e, quindi, deliberata dall’Organo esecutivo. Tutto ciò denota una programmazione non rispondente alle effettive esigenze dell’Ente ed uno scarso coordinamento tra i centri di costo e gli uffici finanziari”. L’organo, chiamato ad esprimersi sull’ennesima variazione di bilancio, ha quindi sonoramente bocciato l’operato del sindaco e della sua giunta. “Manca - afferma Guerino Testa, consigliere PdL -una programmazione a monte, e tutte queste variazioni di bilancio ne sono la prova” “Paghiamo - ha dichiarato il consigliere PdL Lorenzo Sospiri l’accelerazione voluta dal sindaco nei lavori pubblici per dare lustro alla sua immagine. Tutti noi siamo favorevoli a lavori che abbelliscono la nostra città, ma non è possibile che questi non vengano pagati”. redazione@ladiscussione.com

Sanità, ecco il commissario ad acta Gino Redigolo arriva oggi in Abruzzo. Suo obiettivo il saldo zero nel 2010 di Raffaela Grossi

L’AQUILA - Arriverà oggi in Abruzzo Gino Redigolo, il commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario regionale, nominato l’11 settembre scorso dal Governo su proposta dei ministri dell'Economia Giulio Tremonti e del Lavoro Maurizio Sacconi. L’ormai ex direttore amministrativo della Asl di Reggio Calabria, resterà in carica per due anni e cioè fino a quando non sarà raggiunto l’obiettivo del saldo zero del debito previsto nel 2010. La delibera di nomina fa esplicito riferimento all'esigenza di contenere l'incremento delle aliquote fiscali ed indica i cardini necessari per il rientro dai disavanzi ricordando che l'esigenza del commissariamento era già emersa dal tavolo tecnico di valutazione del 5 febbraio 2008, con il governo di centrosinistra, ove era stato rilevato l'utilizzo da parte della Regione per finalità extrasanitarie di quote di finanziamento vincolate al Servizio sanitario regionale. L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi aveva conseguentemente avviato la procedura di commissariamento. Recuperare l'extradeficit sanitario da 294 milioni accumulato nel 2007 ed evitare le maxi addizionali Irpef e Irap oltre il tetto massimo. Questo dunque il duplice

mandato affidato al neo commissario, arrivato nel mezzo della bufera giudiziaria che ha spazzato via la giunta di Ottaviano Del Turco per presunte tangenti nell’ambito sanitario abruzzese e aperto la strada alle elezioni anticipate di novembre. La scorsa settimana il vicepresidente vicario della Regione, Enrico Paolini, ha incontrato a Roma Redigolo, per esaminare insieme i compiti e le competenze che il governo ha affidato al commissario ad acta, stabilendo una doppia fase di intervento. La prima riguarderà in particolare interventi urgenti e indifferibili sui conti della sanità abruzzese almeno fino all'insediamento del nuovo presidente della Regione previsto intorno alla metà di dicembre. La successiva riguarderà invece la consistenza del Piano di rientro sottoscritto dalla Regione Abruzzo che dovrebbe scadere tra due anni. Oggi, dopo che Redigolo avrà incontrato insieme con Paolini il commissario dell'Agenzia regionale sanitaria, Giuliano Lalli, verrà stilato un crono-programma degli interventi urgenti. Tra le priorità stabilite dalla delibera del Consiglio dei ministri, la razionalizzazione ed il contenimento della spesa per il personale, alcuni interventi sulla spesa farmaceutica convenzionata e su quella ospedaliera, la definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati e dei tetti di spesa relativi alle prestazioni.

aver discusso il suo ordine del giorno nel quale si determinava il ritiro della legge, ha fatto seguito la risposta secca di Roselli: “la cosa era stata stabilita nella conferenza dei capigruppo nella quale era presente il capogruppo del tuo partito. Potevi farti riferire”. Immediata anche la replica di Di Stanislao che in aula ha evidenziato come “ancora una volta Roselli abbia calpestato le prerogative del Consiglio regionale trattando l'istituzione come casa sua”. Nel corso della giornata, l’esecutivo ha licenziato una manovra di bilancio che ammonta ad oltre 24 milioni di euro. Manovra, che verrà discussa durante il prossimo Consiglio e che contiene anche la previsione di spesa per l’allestimento delle elezioni regionali del prossimo 30 novembre e 1 dicembre, pari a circa 7 milioni di euro. Un ulteriore danno inflitto ai contribuenti abruzzesi per tenere in piedi quel che resta dell’Ente regionale. A movimentare la seduta del Consiglio, anche una folta delegazione di precari della Asl di Avezzano che hanno manifestato fuori i cancelli di palazzo dell’Emiciclo, prima di incontrare il Presidente vicario Enrico Paolini. Al reggente, i sanitari hanno chiesto un vertice con il commissario straordinario nominato dal Governo per la sanità Gino Redigolo minacciando di non abbandonare la sede del Consiglio regionale fino a quando non saranno ricevuti dal commissario. “La stabilizzazione – hanno affermato i rappresentanti dei sindacati di base Mario Frittelli e Giuseppe Gentile – è prevista nel piano sanitario regionale approvato a marzo e quindi è una legge che deve essre approvata. Non valgono le ragioni legate alle difficoltà economiche addotte dalla Giunta regionale. “Se la Giunta regionale avesse provveduto ad attuare la stabilizzazione nei tempi dovuti – ha dichiarato il Consigliere Bruno Sabatini – oggi non saremmo alle prese con questo problema che dopo le disposizioni del Ministro Brunetta è divenuto quasi irrisolvibile” redazione@ladiscussione.com


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