Editoriale
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Il Gran Maestro
“riveder le stelle” Carissimi Fratelli
S
e qualcuno si domandasse il motivo per cui ancora oggi bisogna leggere Dante Alighieri e la sua aurea Divina Commedia, basterebbe citare un solo verso per rispondere al quesito: Dante ha la capacità, nonostante siano passati Settecento anni dalla sua morte, di spiegare la vita, la sua metafora, il sogno, l’immaginazione, più di tanti pensatori, filosofi, teologi e di molte discussioni vane. Questo è il verso che Dante mette in bocca ad Ulisse: “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Poche ma incredibil-
mente profondissime parole che conservano un fascino del tutto particolare e una inarrestabile carica di motivazione e di coraggio che va oltre la comune ragione e l’ordinatorieta’. In questo bellissimo e citatissimo verso Dante sintetizza, con una ricchezza di parole che non ha precedenti, quello che dovrebbe essere il senso della vita: un interminabile viaggio conoscitivo. Il viaggio eterno di ogni uomo verso la Conoscenza e la Verità. Un lungo, infinito e quasi mai compiuto sino in fondo, cammino d’elevazione spirituale ca-
“Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”