DAIHATSU TERIOS A TRE ANNI DAL SUO
I
n tutte le competizioni la parola d'ordine è «finire». Per il numero sempre crescente di privati che ogni anno prende parte alle gare di Tout Terrain, arrivare a vedere il traguardo è spesso gia una vittoria. E per ottenere questo risultato bisogna disporre di un veicolo affidabile che, anche se non in grado di competere sul piano delle prestazioni con i mezzi superpreparati o addirittura delle Case ufficiali, sia capace di macinare senza problemi migliaia di chilometri senza incorrere in alcuna rottura. Il veicolo che presentiamo in queste pagine è stato pensato ed è sviluppato proprio sulla base di questa filosofia. È la Daihatsu Terios che la Best Performance (tel. 0363-301.679) ha preparato per il Jap Team, e che ha preso parte all'ultima edizione del Raid di Sardegna, iscritta nella categoria T8, non
essendo ancora stata omologata la fiche tecnica. A prescindere dall'omologazione, è piuttosto improbabile che la Terios finisca per correre in T1 o in T2: flangiatura dell'aspirazione a parte - più il motore è piccolo, meno essa è influente - quello che «ucciderebbe» la Terios è il peso, che per regolamento non dovrebbe essere inferiore ai 1350 kg. Al solo guardarlo, questo veicolo denota un'attitudine prettamente corsaiola, anche se a detta del suo preparatore Daniele Bertolini differisce pochissimo dal veicolo originale. Uno dei vantaggi principali della piccola Daihatsu è quello di avere dimensioni ridotte, cosa che ne fa un mezzo agile e versatile, capace di arrampicarsi per stretti sentieri senza alcun problema e di affrontare con disinvoltura anche le più alte dune del deserto, grazie al notevole incremento di potenza ricevuto in seguito all'elaborazio-
ne, ma soprattutto grazie al peso ridotto. Con una massa di appena 1050 kg pronta gara, è facile capire come tutte le sollecitazioni torsionali e i contraccolpi subiti nelle buche non comportino eccessivi problemi al telaio, che nel caso della Terios è a carrozzeria portante. Anzi, sono ridotti rispetto alle più classiche e imponenti fuoristrada.
MECCANICA CARREGGIATE ALLARGATE Il piccolo 4 cilindri in lega leggera, monoalbero a camme in testa con 16 valvole, di 1296 cc, dopo la consueta messa a punto, la sostituizione dell'albero a camme e dell'impianto di scarico, e la rimap-
L'interno è c o m p l e t a m e n t e s p o g l i o . Sulle r a z z e d e l v o l a n t e i pulsanti rossi d e l l ' a v v i s a t o r e acustico, a l c u n i led p e r lo stato d e l l ' a l t e r n a t o r e e , a l c e n t r o , i l pulsante d i i n s e r i m e n t o d e l l a t r a z i o n e i n t e g r a l e
M o l t o b e n f a t t o i l roll b a r , s a l d a t o a l l a scocca, a i cui t u b i s i a n c o r a n o u n p a i o d i r u o t e d i scorta con cerchi i n l e g a
•< patura della centralina dell'iniezione, messo al banco prova ha denunciato una potenza di 129 CV a 7400 giri/minuto: un bel progresso, rispetto agli 88 CV a 6100 giri dell'unità di serie. Le carreggiate sono state allargate, quella anteriore dagli originali 1315 mm è stata portata a 1465, mentre la posteriore dai 1310 mm di serie è stata portata a 1460. Il tutto con l'adozione di speciali cerchi in lega AR 146 dell'American Racing, da 7 pollici x 15, e alle speciali gomme della Yokohama da terra con spalla ribassata nella misura 205/65. L'aumento della carreggiata ha comportato l'adozione di parafanghini in resina, di aspetto abbastanza grintoso, resi indispensabili per «coprire» i pneumatici. L'avantreno a ruote indipendenti schema McPherson della Terios,
che assicura una elevata aderenza e una buona direzionalità nel misto veloce, è stato irrigidito con l'adozione di nuove molle e di ammortizzatori Pro Comp di tipo regolabile sia nella durezza che nella risposta. Il diametro dello stelo di questi ultimi ha creato qualche problema nella gara d'esordio, ma una adeguata maggiorazione è già prevista. Un traliccio supplementare in profilato d'acciaio rinforza la struttura dell'avantreno, facendo corpo unico con i duomi degli ammortizzatori. L'escursione delle ruote anteriori è leggermente aumentata grazie alle modifiche apportate alla regolazione e ai rinforzi dei bracci delle sospensioni. Anche il ponte rigido posteriore è stato rinforzato per reggere le differenti sollecitazioni dei punti di ancoraggio, mentre sono stati mantenuti i freni a tamburo. Con-
trariamente alla tendenza che vuole più ammortizzatori per ciascuna ruota, sul Terios è stato mantenuto un solo ammortizzatore, regolabile, con serbatoio del gas separato. La funzione del serbatoio è quella di smaltire il calore provocato dall'esasperato uso agonistico, proprio come un radiatore dell'olio mantiene costante la temperatura del lubrificante del motore. La trasmissione è stata adeguata all'accresciuta potenza: la frizione è sinterizzata in rame, forse meno modulabile ma più resistente ai maltrattamenti, e il comando del cambio è stato modificato portando il castello da sotto il tunnel all'interno dell'abitacolo, modifica che ha portato ad accorciare la leva e permette di cambiare con rapidità e sicurezza. I rapporti al cambio sono quelli di serie, mentre i due ponti sono più corti ma è previsto di accorciarli ulteriormente.
CARROZZERIA
COMANDI AL VOLANTE La carrozzeria è stata alleggerita, ma per quanto riguarda le portiere si è preferito lasciare quelle di serie in lamiera, opportunamente svuotate. Alleggerito anche il portellone posteriore, mentre i vetri laterali e quello del portellone sono stati sostituiti con un materiale trasparente di derivazione aeronautica. Fa eccezione il parabrezza, che per regolamento è rimasto in cristallo. I due vetri posteriori sono stati sostituiti da un pannello di carbonio verniciato dello stesso colore della carrozzeria. Il posto di guida appare molto curato, con sedili anatomici e cinture a cinque punti di ancoraggio, impianto di estinzione, strumentazione originale integrata da quella supplementare e da un tripmaster perfettamente raggiungibile dal copilota. Il bloccaggio del
ALLO STUDIO C'É UN TROFEO ATTUALMENTE c'è molto interesse per questo tipo di 4 x 4 da parte dei privati che partecipano a gare di endurance su sterrato, tipo Baja, e i fratelli Bartolini intend o n o accontentarli con vetture adatte, ma soprattutto a costi non eccessivi. Attualmente la Best Performance è impegnata nella messa a punto agonistica della Terios, ma per un ulteriore salto di qualità bisogna attendere che le gare effettuate (dopo l'esordio al Raid di Sardegna) siano più di una. I presupposti per crescere ci sono tutti, anche quello di creare per il 2 0 0 1 un trofeo monomarca Daihatsu Terios d a p p r i m a in ambito nazionale, e in seguito europeo.
differenziale centrale è stato velocizzato con la disposizione di un pulsante al centro del volante di guida, affinché sia l'inserimento che il disinserimento possano essere effettuati senza allontanare troppo le mani dal volante. Sul volante anche una serie di led che tengono sotto controllo la funzionalità dell'alternatore. Sono stati apportati i consueti rinforzi sulla carrozzeria con l'aggiunta di «fazzoletti» di lamiera nelle zone ritenute più soggette a rotture, mentre un roll bar a gabbia molto ben strutturato, che si prolunga nel vano motore, contribuisce all'irrigidimento generale della scocca. Due ruote di scorta sono state sistemate nel vano posteriore, dove trova posto anche il serbatoio di sicurezza.
I tubi del roll bar si prolungano nel vano motore. Il piccolo 4 cilindri di 1.3 litri sviluppa 129 CV. In alto, la torretta rialzata del cambio
I bracci inferiori della sospensione anteriore sono stati rinforzati, così come il ponte rigido posteriore (a destra). Nella prima gara qualche problema è venuto dagli ammortizzatori