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Francis Ford Coppola

Francis Ford Coppola

Jeff Menne

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Francis Ford Coppolae la corporation underground

Questo parco giochi non è un posto dove si rimane a lungo.Michael Pye e Lynda Myles, The Movie Brats

Francis Ford Coppola viene spesso considerato la forza propulsiva dietro la nuova Hollywood. Non sembra si possa fare a meno di riferirsi a lui come “Padrino”: che sia per riconoscerne il suo mecenatismo (il suo socio John Korty lo chiama “l’impresario, essenzialmente il Padrino”), o il network che si è formato attorno a lui (Stevan Bach chiama Coppola, George Lucas, Walter Murch, e altri la “Mafia di Mill Valley”), o persino i suoi modi (un profilo su Vanity Fair lo equiparava a uno dei suoi personaggi mafiosi) 1 . Per il pubblico l’identità tra lui e la sua famosa trilogia è molto forte. Ma se il termine “padrino” è solo un cliché, può tuttavia aiutarci a capire fino a che punto Coppola stesso sia il fautore della sua economia informale. Questa economia, potremmo dire, è la shadow economy di Hollywood, dove la produzione di film è pianificata a orologeria.

In questo modo, “a orologeria”, si può descrivere non soltanto il tasso di produzione dello studio system della vecchia Hollywood, dove il sistema integrato delle major sfornava un film a settimana, ma anche l’economia USA in generale, che lungo tutta la prima metà del ventesimo secolo è stata controllata da un management scientifico. In questo tipo di produzione, il lavoro è considerato in termini di quantità, non di qualità. I film hollywoodiani possono criticare questo sistema, come in Tempi moderni (Modern Times, Charlie Chaplin, 1936), che si apre con l’immagine di un quadrante di orologio e fa vedere come il lavoro di Charlot sia dominato dal suo tempo accelerato; ma Hollywood, spesso nella persona di Irving Thalberg, era essa stessa nota per tagliare il processo produttivo in questa misura. Equiparare però il lavoro creativo della produzione di film a una qualunque manifattura ebbe però il duplice effetto di rendere i film sospetti come forma d’arte, dato che

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George Lucas e Francis Ford Coppola nel documentario di Gary Leva, A Legacy of Filmmakers: The Early Years of American Zoetrope (Usa 2004)

Coppola e Storaro nel celebre cameo in Apocalypse Now (Usa 1979)

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