Gazzetta dello Sport 15 Maggio 2009

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Venerdì 15 maggio 2009 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 113

MOTORI ROSSI CONFERMA IL CONTATTO CON MARANELLO

PRIMO DVD IN EDICOLA

Valentino e la Ferrari «È tutto vero, ma ...»

«Giro io ti amo» Tappe da leggenda A 10,99 e, più il giornale

DOMANI SPORT WEEK

«Mi sono sentito con Domenicali. Se si arriverà alla rottura sono pronto, magari con un’auto gialla». Fia e team: incontro

Ramazzotti da copertina

Pagine 34-35-36 CREMONESI, FALSAPERLA e IANIERI

A 1,50 e, con la Gazzetta

Per Valentino Rossi, ieri, passerella a Parigi REUTERS

PARLA DIEGO Mentre Buffon assicura: «Resto qui»

IO COME ZIDANE «Voglio la Juventus. La serie A è bella e difficile, ma non mi fa paura» Bocciato il ricorso bianconero: gara a porte chiuse contro l’Atalanta Il brasiliano del Werder, che ieri ha incontrato il d.s. bianconero Secco, confessa: «La Juve mi ha fatto capire quanto davvero mi voleva». Caso Balotelli: l’Alta corte del Coni ha deciso che a Torino ci sia una partita senza pubblico Pagine 2-3-5 BRAMARDO, GALDI e TIMOSSI

IL DIVORZIO

Nasce la nuova Lega Avrà solo società di A Pagina 19 CAPONE

DOPO IL TRIONFO PARLA LOTITO

«Grande Lazio senza follie. Ed è solo l’inizio»

lettera aperta CARO BERLUSCONI TENGA ANCELOTTI

MERCATO

Inter, idea Felipe Melo

di ARRIGO SACCHI Caro Dottor Berlusconi, le scrivo per la stima, amicizia e affetto che mi legano a lei e al Milan. So benissimo quanto lei sia importante per le sorti rossonere. Non solo per i generosi investimenti, ma per le intuizioni, e chi le scrive lo sa bene, e le innovazioni apportate nello stantio mondo calcistico.

Cigarini al Napoli per 11 milioni Crespo si avvicina alla Fiorentina

SEGUE A PAGINA 8

Servizi alle pagine 10-11-13

Pagine 16-17 CIERI

Felipe Melo, 25 anni, centrocampista brasiliano della Fiorentina SESTINI

GIRO D’ITALIA CON LA 6a TAPPA SCONFINAMENTO IN AUSTRIA

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Scarponi, fuga d’altri tempi Armstrong si stacca ancora Un finale di gara pazzesco (in discesa Armstrong ha toccato i 110 orari) ha lanciato al successo Michele Scarponi, dopo una fuga di 193 km. In maglia rosa regge Di Luca, Lance perde altri 39’’. Oggi, attraverso Austria e Svizzera, si arriva a Chiavenna (Sondrio). Servizi da pagina 26 a pagina 33

IL ROMPI PALLONE

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di Gene Gnocchi

Michele Scarponi, 29 anni AFP

Aereo in panne: tormentato rientro del Milan dall’Albania. I rossoneri in Italia grazie a un barcone di profughi albanesi. Fortunatamente il ministro Maroni è milanista.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA LA 6a TAPPA il commento x dal nostro inviato LUCA GIALANELLA

Il regista è Di Luca MAYRHOFEN IM ZILLERTAL Fuga ieri, e fuga anche oggi nel rientro della carovana in Italia dopo la partenza da Innsbruck e l’attraversamento della Svizzera. Sotto la regia della maglia rosa Di Luca, che è uno dei corridori più acuti del gruppo. L’abruzzese non vuole perdere il simbolo del primato: tra una settimana c’è la cronometro delle Cinque Terre, dove si giocherà le chance di successo finale a Roma. E allora Danilo la casacca firmata Dolce & Gabbana se la tiene stretta. Fa lavorare la squadra per tenere a giusta distanza la fuga di giornata, ieri Scarponi e l’ucraino Kiryienka; non la spreme quando il vantaggio cala e ci sarebbe la possibilità di vincere la terza volata con Petacchi; la riporta in prima fila sul tortuoso e non certo agevole circuito finale, per evitare qualsiasi rischio di caduta a causa della sede stradale stretta e dei dossi rallenta-velocità (3 nell’ultimo chilometro). Lo stesso ha fatto Basso con la Liquigas, a conferma che il varesino ha imparato la lezione di Trieste. La vittoria di Scarponi, dopo 193 km di fuga, premia il re della simpatia e della battuta. Il marchigiano di Filottrano, che a marzo si era imposto nella Tirreno-Adriatico, è ritornato al Giro dopo la squalifica di 18 mesi per l’Operacion Puerto: in codice era «Zapatero», la traduzione in spagnolo del suo cognome. Ha ammesso le sue responsabilità, in particolare quella trasfusione in Croazia alla presenza del triestino Kalc, per gli inquirenti uno dei «corrieri» del medico Fuentes. La vicenda l’ha sicuramente indurito come carattere. Ma Scarponi si sta riscattando con una bellissima stagione. E ha ripreso a vincere.

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LÖVKVIST TALLONA DANILO

Arrivo 1. Scarponi 2. Boasson Hagen a 32" 3. Davis s.t. 4. Pozzato s.t. 5. Goss s.t. 9. Di Luca a 36" 13. Menchov s.t. 16. Lövkvist s.t. 18. Pellizotti s.t. 19. Basso s.t. 20.Leipheimer s.t. 21. Bruseghin s.t. 29. Cunego s.t. 38. Sastre s.t. 44. Simoni s.t. 73. Armstrong a 1’15"

I big in classifica 1. Di Luca 2.Lövkvist a 5" 3. Rogers a 36" 4. Leipheimer a 43" 5. Menchov a 50" 6. Basso a 1’06" 7. Sastre a 1’16" 9. Pellizotti a 1’27" 11. Simoni a 2’01" 19. Bruseghin a 3’16" 21. Cunego a 3’29" 25. Armstrong a 4’13"

193 km Fuga infinita E Scarponi fa cin-cin Vince il marchigiano dalla battuta facile: «Al via non ci ho ragionato tanto sopra. Il passato? Si chiama così non a caso» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDÒ MAYRHOFEN (Austria) dRide. A duecento metri dal traguardo Michele Scarponi pedala ancora come un forsennato, perché il mantra del fuggitivo è non dare mai nulla per scontato. E però la testa gli sta gridando l’esatto contrario, che ormai è fatta, che dopo 193 chilometri ha tutto il diritto di sentirsi felice; e allora Michele comincia a ridere di una risata sghemba che gli attraversa le guance mal rasate e gli illumina il viso. Ride sereno passando il traguardo, ride entusiasta innaffiando le miss sul podio, ride rassegnato all’arrivo in sala stampa perché sa di aver firmato un’impresa portentosa, ma che non basterà a risparmiargli un altro discorso.

Voglia di fuga «Mercoledì sull’Alpe di Siusi ho perso quasi cinque minuti, e la cosa non mi è piaciuta. A posteriori è chiaro che mi hanno lasciato andare perché non stavo più in classifica, però giuro che al mattino non ci ho ragionato sopra: durante la riunione il direttore Savio mi ha indicato come fuggitivo di giornata, e io

ho risposto "obbedisco" con piacere. Volevano scappare in tanti, alla fine siamo andati via in cinque e ho capito subito che l’osso duro sarebbe stato Kiryienka; difatti mi ha tenuto compagnia sin quasi al traguardo. L’ho pure aspettato, dopo la foratura, perché in due si fa meno fatica e dietro si erano messi a pedalare forte; poi, però, i crampi l’hanno fregato». La squalifica Michele Scarponi è rientrato nello scorso ottobre da una sanzione di 18 mesi relativa all’Operacion Puerto: il

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i mesi di squalifica per l’Operacion Puerto Michele Scarponi è stato squalificato per 18 mesi a causa del coinvolgimento nell’Operacion Puerto: è tornato a correre il 3 agosto 2008 al Giro dell’Appennino, arrivando trentaseiesimo e ultimo.

Michele Scarponi, 29 anni IANUALE

suo nome in codice — «Zapatero» — risultava nei verbali della magistratura spagnola. Gli ex squalificati in gruppo sono numerosi, e il perdono morale dell’ambiente viene loro concesso in cambio di rassicuranti dichiarazioni di pentimento e di esempio. Scarponi, però, è meno edulcorato di altri colleghi, e quando gli viene chiesto se in questa vittoria sia contenuto un messaggio, risponde un po’ sarcastico: «Certo: non scappate a duecento chilometri dal traguardo, perché è lunga». Il passato La successiva mossa giornalistica è scontata, farlo sentire lo scemo che ha pagato fino in fondo mentre altri se la sono cavata con poco o niente. Ma anche qui Scarponi non cede alla tentazione di piangersi addosso — pure fornitagli su un piatto d’argento — e rispon-

de a tono: «Se cominci a perder tempo con certi calcoli non la finisci più. Ho avuto i miei problemi e li ho pagati, il passato si chiama così appunto perché è passato. Restare a casa a guardare le corse in televisione non è stata una bella esperienza, ma è finita e non ci penso più. Ho vinto e basta». Il diesse Si sente allora in dovere di intervenire Gianni Savio, il team manager della Diquigiovanni-Androni, un divertente maestro di eloquenza con tratti pirateschi: non a caso è popolarissimo in Sudamerica. «Nel caso di Michele vi ricordo che ha pagato il meno responsabile, un ragazzo che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e accanto alla persona sbagliata». L’allusione è a Manolo Saiz, direttore sportivo della Liberty Seguros, pesantemente implicata nell’Operacion Puerto. Scarponi approfitta della diversione per svignarsela. Ride ancora: «Fra tre giorni (dopodomani, ndr) siamo a Milano, pensavo fosse la fine, invece mancheranno altre due settimane...».


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Michele Scarponi 29 anni 13 vittorie

FLASH

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Un’impresa eroica

Michele Scarponi, marchigiano di Filottrano (Ancona), è nato il 25 settembre 1979. Pro’ dal 2002, vanta 13 vittorie. Quest’anno si è aggiudicato una tappa e la classifica della Tirreno-Adriatico BETTINI

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IL TEXANO HA CHIUSO A 39" DAL GRUPPO DI LUCA

«E’ stato il finale più pazzo che abbia mai visto» Armstrong: «Una discesa folle». E l’Astana potrebbe cambiare maglia DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA

Con Kiryienka Vasil Kiryienka (davanti) e Michele Scarponi: poi il bielorusso si è dovuto arrendere OMEGA

La zampata di MARIO CIPOLLINI

Garzelli ha sbagliato i tempi

Stefano Garzelli ha sbagliato i tempi dell’attacco. Dopo una legnata come quella di mercoledì, o la fuga la prendi in partenza o non la prendi più. Invece lui è uscito a tre chilometri dalla cima e con quelli davanti a oltre tre minuti di distacco. Non è la prima volta che l’Acqua&Sapone sbaglia tattica. Lo aveva già fatto a Valdobbiadene e all’Alpe di Siusi, mandando qualcuno a chiudere sulla fuga senza poi ottenere nulla.

Katusha e Quick Step sono considerate corazzate, vero? Peccato che in quaranta chilometri non siano riuscite a chiudere su un corridore con i crampi e sull’altro cotto da una fuga di duecento chilometri... L’ultima considerazione da fare è sul percorso. La discesa del Maloja di oggi la conosco bene. E’ pericolosa e mi fa paura. Speriamo ci sia qualcuno in fuga e non ci si giochi la vittoria in gruppo.

NIENTE DA FARE

Garzelli insegue Ci ha provato tutto il giorno Stefano Garzelli: per il varesino niente da fare BETTINI

Dal nostro inviato

Paperino

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7 TAPPA INNSBRUCK CHIAVENNA

IL LEADER

Di Luca resta rosa Danilo Di Luca è sempre leader della corsa, con Ivan Basso 6˚ a 1’06" dall’abruzzese LIVERANI

MARCONI/MAZZARELLO

FREEDOM LIBERTA’ IN GIRO

Discesa libera Armstrong è andato giù come una freccia. Il campione di sci Christoph Innerhofer, che nel 2008 ha vinto sulla Stelvio, una delle discese più difficili della Coppa del Mondo, quando l’ha saputo dopo l’arrivo di Mayrhofen ha esclamato: «Se si mette sugli sci ci batte tutti». Il Cowboy però non ha rischiato e allo sprint ha lasciato che fossero gli altri a scannarsi, arrivando a 39 secondi dai big. Prudenza Normale, per uno che è fuori dalla lotta per la vittoria finale, visto il distacco sull’Alpe di Siusi, e che porta nella clavicola destra una placca di metallo di dodici centimetri, «regalo» della caduta del 23 marzo nella Vuelta Castilla y Leon. Questi giorni, per Armstrong, devono servire a recuperare prima del riposo e della crono di giovedì prossimo alle Cinque Terre. «Non so se in questo Giro sto mettendo le basi per vincere il Tour. Ma ho bisogno del Giro, perché prima non ho potuto allenarmi e correre abbastanza». Donazione Le ambizioni personali a questo punto passano in secondo piano rispetto all’obiettivo dell’Astana. «Vedremo come evolve la gara — spie-

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Lance Armstrong, 37 anni BETTINI

110 km/h la velocità di Lance Ieri Lance Armstrong ha toccato una punta di velocità massima, in discesa, di 110 km all’ora. Il texano ha commentato. «Pazzesco». Aggiungendo: «Domani (oggi, ndr) è lo stesso tipo di finale. Siamo a una corsa di bici, non di Moto Gp» ga Armstrong, a cui il Comitato di tappa di Valdobbiadene ha donato 4.500 euro, frutto di un’asta benefica per la sua Fondazione contro il cancro —. Ma è chiaro che se Leipheimer avrà la maglia rosa dovremo aiutarlo tutti. E il mio pronostico è che ce l’avrà». Protesta Intanto la maglia della squadra potrebbe cambiare durante il Giro per protesta contro gli sponsor kazaki, che non pagano gli stipendi ai corridori e a parte del personale da quasi due mesi. L’idea è «oscurare» i nomi di sei delle sette Compagnie industriali (quelle insolventi) che finanziano la squadra, affinché non siano visibili nelle riprese tv. La scritta Astana resterebbe al suo posto. In attesa, magari, di essere sostituita a giugno e poi al Tour da quella Livestrong della Fondazione Armstrong.

Marani

IL BIELORUSSO

MAYRHOFEN dLi ha definiti «i 30 chilometri finali più pazzi che abbia mai visto». Prima «una discesa lunga e veloce a 80 all’ora», poi «un circuito stretto». In un punto della discesa Lance Armstrong ha toccato i 110 chilometri all’ora. La velocità l’ha letta sul computerino della bici. «Domani (oggi; ndr) è lo stesso tipo di finale. Siamo a una corsa di bici, non di Moto Gp».

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA IL PERICOLO STRANIERO 5o

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Denis Menchov

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Carlos Sastre

Thomas Lövkvist

Questo Lövkvist sembra Schleck Lo svedese può fare come Andy, secondo al Giro 2007. Menchov e Sastre sono due garanzie DENIS MENCHOV Russo, 31 anni Corre nella Rabobank

h IN FORMA

Ora ha una marcia in più

Da cinque anni è al vertice nelle grandi corse a tappe. E per la prima volta ha puntato forte sul Giro d’Italia. Mercoledì sul traguardo dell’Alpe di Siusi ha battuto Di Luca, dimostrando di avere qualcosa in più. Nella cronometro delle Cinque Terre saprà difendersi.

i LA SQUADRA Rabobank debole

La Rabobank non è una squadra attrezzata per il Giro, perciò nelle tappe da «imboscata» sarà svantaggiata rispetto a rivali come Di Luca e Basso. Inoltre, il percorso da qui a Roma non gli offre molte altre occasioni per fare la differenza in salita.

La Banesto di Echavarri lo scelse per il dopo-Indurain. Già sue due Vuelta, punta forte sul Giro: ma non ha compagni d(lu.pe.) Denis Menchov è nato il 25 gennaio 1978 a Orel, città agricola dell’Urss (oggi Russia). Padre meccanico e madre bottegaia, da bambino correva nella squadra dell’esercito (il Cska di Mosca). Passato dilettante nella Lada Samara, si allenava sui Pirenei francesi e fu scoperto da un emissario della Banesto di Echavarri, che lo scelse per il dopo-Indurain. Da 11 anni vive a Pamplona, in Spagna, ma corre da 5 stagioni per l’olandese Rabobank. Ha una moglie russa, Nadia, e tre figli: Ivan, Alessandro e Agata. Nel 2001, al 3˚anno da pro’, ha vinto il Tour dell’Avvenire. Ha conquistato la Vuelta 2005 (per la squalifica di Heras) e 2007. Al Tour è stato maglia bianca dei giovani nel 2003 e ha centrato la tappa di Pla de Beret nel 2006. È stato 5˚ al Giro 2008 a 3’37" da Contador.

CARLOS SASTRE Spagnolo, 34 anni Leader della Cervelo

h NAVIGATO

Non perde mai la bussola Il re del Tour 2008 ha un’esperienza fenomenale, e una conoscenza di se stesso infinita. Non perde mai la bussola. In più è un fondista, uno che alla terza settimana è sempre al top della condizione. Bisogna vedere se ci sarà il terreno per attaccare.

i LA CRONO Soffre contro il tempo

La cronometro è il suo tallone d’Achille. Tra gli aspiranti alla maglia rosa, è sicuramente il più scarso nelle prove contro il tempo. C’è però da dire che nell’infinita gara delle Cinque Terre ci sono due salite e questo probabilmente lo aiuterà a limitare i danni.

In carriera conta solo 6 successi. Ma uno di questi è il Tour de France 2008, dopo una grande azione sull’Alpe d’Huez d(c.ghis.) Carlos Sastre, spagnolo di El Barraco, vicino ad Avila, ha 34 anni, è alla 13ª stagione tra i professionisti e corre per la Cervelo, team nato attorno a lui. In carriera non ha mai vinto molto, solo sei corse. Ma una di queste è il Tour de France 2008 dopo una grandissima azione sull’Alpe d’Huez. Lo scorso anno ha anche ottenuto il 3˚ posto nella generale alla Vuelta, dietro Contador e Leipheimer. In questa stagione è partito molto in sordina. Prima del debutto in California ha avuto una sinusite che lo ha costretto a stare 10 giorni senza toccare la bici. Come se non bastasse, una caduta lo ha costretto al ritiro a una tappa dalla fine. E’ rientrato al Castilla y Leon, poi ha corso Gp Indurain, Paesi Baschi, Amstel e Liegi. Si è presentato al via di Venezia con 22 giorni di corsa.

THOMAS LÖVKVIST Svedese, 25 anni Punta della Columbia

h LA NOVITÀ

Non ha nulla da perdere Finora sta ricordando l’Andy Schleck del Giro 2007. È considerato la vera novità dell’edizione del Centenario. A cronometro va forte e può anche guadagnare su Basso e Sastre. Inoltre Possoni e Rogers sono due spalle valide in salita. E poi non ha nulla da perdere.

i INESPERTO

Incognita su 3 settimane L’inesperienza e la sua tenuta sulle tre settimane sono la vera incognita. Delle tre grandi corse a tappe, ha disputato solamente il Tour de France, due volte, senza però mai guardare alla classifica. Un dettaglio che non è affatto secondario.

A 20 anni ha vinto il titolo svedese crono. Nel 2009 ha trionfato alla Montepaschi Strade bianche. E’ già stato un giorno rosa d(c.ghis.) Thomas Lövkvist è svedese, ha 25 anni, è alla sua sesta stagione tra i professionisti, tra i quali è passato con il Team Bianchi, e corre per la Columbia-High Road. Nel 2004, a 20 anni, s’è fatto notare con la vittoria di una tappa e della classifica finale del Circuito de la Sarthe. Nello stesso anno ha vinto il campionato nazionale a cronometro. Lo scorso anno è passato al Team Columbia e non ha ottenuto successi, ma un occhio attento lo trova al 3˚ posto della Tirreno e al 2˚ posto del Giro di Germania. In questa stagione è partito forte, andando subito a segno nella Montepaschi. Poi un 4˚ posto alla Tirreno, 5˚ al California e 6˚ alla Freccia. In questo Giro ha già indossato per un giorno la maglia rosa. Ed è sua, finora, la maglia bianca di miglior giovane.


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Levi Leipheimer

LEVI LEIPHEIMER Statunitense, 35 anni Corre nell’Astana

h CRONOMAN

Il favorito contro l’orologio Grande favorito. Lo sostengono il «capitano» Armstrong e la maggior parte degli opinionisti. In salita ha tenuto bene il ritmo di Basso e Di Luca, nella crono può dare il colpo di grazia. L’Astana sarà tutta per lui.

i DISTRAZIONI Non può più sbagliare

Non ha mai vinto una grande corsa a tappe. Bisogna vedere se saprà cavarsela sugli Appennini. Distrazioni come quelle della tappa di Trieste quando perse 15" non saranno perdonate.

Leipheimer «Non fallirò l’occasione» «Punto sulla crono delle Cinque Terre Armstrong e i compagni credono in me» DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GREGORI MAYRHOFEN (Austria) d«Levi will

be pink jersey in Rome». «Leipheimer sarà maglia rosa a Roma». Lance Armstrong ha scolpito la sua predizione sulle strade del Giro. E l’ha sostenuta anche con una promessa: «Se Levi, dopo la cronometro delle Cinque Terre, sarà in lizza per la vittoria, saremo tutti per lui, a incominciare da me». Levi Leipheimer, dunque, è il capitano dell’Astana. Promosso sul campo per la battaglia del Giro. Armstrong lo considera molto più di uno scudiero. Dei suoi vecchi gregari, che

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UN 2009 DA RECORD

Leipheimer ha vinto le 3 corse a tappe a cui ha partecipato nel 2009: Giro di California a febbraio, Vuelta Castilla y Leon a marzo, Tour of Gila nel New Mexico a inizio maggio

avevano cambiato campo — Livingstone era passato con Ullrich, Landis era finito alla Phonak, Hamilton alla CSC, Vaughters alla Credit Agricole — è l’unico con cui ha ricucito il rapporto. C’è amicizia, stima, rispetto. Basi solide Se Armstrong è Napoleone, Leipheimer è un po’ il generale Leclerc, che si segnalò, appunto, nella campagna d’Italia. Levi non trema per il cambio di scala. Le sue speranze poggiano su basi solide. In questa stagione ha disputato tre corse a tappe e le ha vinte tutte con bella sicurezza: prima il Giro di California, poi la Vuelta Castilla y Leon, infine,

proprio alla vigilia del Giro d’Italia, il Tour of Gila. In tutte e tre ha vinto la cronometro. Levi ha superato bene l’Alpe di Siusi. Ora dichiara: «E’ stato un buon test. Abbiamo visto qualcuno scivolare indietro. Ora si capisce bene il quadro e io ci sono ancora dentro». Aggiunge: «Il Giro è ancora lungo, ma sono contento di quanto ho fatto finora». Entusiasta In salita ha sfoggiato una grande facilità d’azione. Mentre Cunego appariva rassegnato, Simoni era sofferente, Garzelli boccheggiava e Armstrong si torceva sulla bici, Levi saliva senza sudare. «Si sottolinea questo fatto. Però vedi spesso che anche chi scivola indietro non cambia faccia. Nel nostro sport l’apparenza a volte inganna», dice col sorriso. «Basso è il più pericoloso. Ha dimostrato di essere il più forte in salita, un uomo capace di fare la selezione», dichiara Leipheimer, dopo aver misurato i rivali. E’ entusiasta del Giro d’Italia, ma è stupito dell’entusiasmo della folla: «C’è calore, passione, anche caos intorno a noi, specialmente quando arriva Lance. Il nostro motor-home è assediato. Lance è una star. Vengono per lui». Interesse Più volte Levi è stato scambiato per Armstrong. «Ehi, guys! I’m not Lance!», «Ragazzi, non sono Lance», era la sua replica divertita. L’inviata del New York Times Juliet Macur, gli ha fatto un’intervi-

sta, che la moglie Odessa, con un passato ciclistico, ha ritagliato e posto tra i ricordi di famiglia. Il Giro d’Italia interessa ormai anche gli States. C’è attenzione intorno all’Astana. E’ l’unica squadra ad avere tre uomini nei primi dodici: oltre a Leipheimer, ci sono Christopher Horner e Yaroslav Popovych. «Ho una squadra forte. Lance e tutti i miei compagni credono in me. Questa è la cosa più importante ai fini del successo finale», confida Levi. E aggiunge: «Lance mi ha detto che la cronometro delle Cinque Terre è un’occasione straordinaria per me. Cercherò di non sciuparla». Ex sciatore Leipheimer l’ha messa nel mirino. Il 21 maggio sui 60,6 chilometri che portano da Sestri Levante a Riomaggiore, lancerà il suo guanto di sfida. Avverte: «E’ una cronometro da un’ora e mezzo, destinata a fare la differenza». Levi Leipheimer ha travolto tutti nella crono Cognac-Angouleme, 55,5 km, al Tour di due anni: quel giorno Cadel Evans finì a 51", Karpets a 1’56" e la maglia gialla Contador ancora più lontano. Levi ha la posizione più aerodinamica del gruppo. Incominciò a studiarla sulle piste da sci del Montana: era un discesista di rango, che sognava di uguagliare le gesta di Bill Johnson. L’ha affinata nella galleria del vento di San Diego. Ora vede il Giro come un lungo, vertiginoso toboga, che ha per traguardo il Colosseo.

HA DETTO Quanti tifosi C’è calore, passione, anche caos attorno alla nostra squadra, soprattutto quando c’è Armstrong

S Cronometro L’ha detto anche Lance: la crono delle Cinque Terre è un’occasione straordinaria che cercherò di non sciupare

S Giro aperto La corsa è ancora lunga, ma finora sono contento. Basso in salita è il più pericoloso e anche il più forte di tutti

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domande a...

GIULIANO CARMIGNOLA VIOLINISTA

«Il violino assomiglia alla bici» di GREG.

Il Giro è sinfonia. Sulle strade della corsa c’era anche Giuliano Carmignola, uno dei violinisti più famosi, specializzato nel repertorio barocco. Sin da bambino segue con passione le battaglie del Giro. Mercoledì, inseguendo il gruppo, ha sfiorato la foresta di Paneveggio, dove Stradivari veniva a scegliere il legno per i suoi violini. Carmignola, appunto, da due anni suona uno Stradivari del 1732, appartenuto a Baillot, violinista e pedagogo. è violino? gesto atletico del 1ciclistaLa«Il èbicicletta musicale. E’ un bel gesto. Trovo somiglianze. Anche col violino si fa fatica. E, come sulla bici, si conosce la serata di gala, il capolavoro». A che cosa paragonerebbe l’acuto 2 di Di Luca? «Al Trillo del Diavolo di Tartini. In questo avvio di Giro ha regalato la prodezza. Ha entusiasmato». Lei ha visto Lance 3 Armstrong cedere sulle Dolomiti. Merita una Messa da Requiem? «No. La Messa da Requiem no. Meglio la Risurrezione di Mahler. C’è bellezza nel suo ritorno. Spero che Armstrong risorga sulle strade d’Italia. E anche per Ivan Basso scelgo la Risurrezione».


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GIRO D’ITALIA IL CASO

Quelle parole di Cunego fanno discutere

Damiano Cunego, 27 anni, ha vinto il Giro 2004 LIVERANI

MARCO PASTONESI MAYRHOFEN (Austria) dMercoledì pomeriggio. Castelrotto, parcheggio dei pullman. La corsa è finita. Aspettiamo i corridori che scendono dall’Alpe di Siusi. Ecco Damiano Cunego: saluta Margherita, la moglie, lascia la bici, s’infila nel pullman. Andrea Appiani, addetto stampa della Lampre, gli chiede se mi può parlare della tappa. Dopo qualche minuto Damiano si siede sugli scalini del pullman, ascolta le domande, risponde.

Onesto La prima domanda è ovvia: deluso? Damiano ha digerito la sconfitta e cerca di spiegare il 32˚ posto a 2’39" da Menchov. Siamo lui e io: faccia a faccia. Racconta il suo fuorigiri ai -6 dall’arrivo (con mol-

ta onestà: «Non avevo le forze per stare lì davanti»), la sua voglia di rivincita (con molta passione: «Devo inventarmi qualcosa, se avrò le occasioni giuste ci proverò») e il suo principio di vita e di corsa (con convinzione: «Fare quello che si può come si deve»). Ordini d’arrivo Approfondiamo: è come dichiarare che lui corre pulito. «Parlo per me, guardo solo a me, faccio i conti con la mia coscienza». Poi, però — ribatto — a volte succede che gli ordini di arrivo debbano essere riscritti. Ne conviene: «C’è un anche ordine di arrivo, diciamo così, della vita». Pubblicate, le frasi di Cunego non sono banali né scontate, vengono commentate dai colleghi e riprese da Auro Bulbarelli che, in diretta tv, lo invita a chiarire. Cunego, al Processo al-

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21o

posto in classifica Cunego è 21o, staccato di 3’29" dalla maglia rosa Danilo Di Luca dopo 6 tappe.

AVEVA DETTO

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Si accende il dibattito dopo alcune frasi ambigue. Di Luca: «Battute fuori luogo» DAL NOSTRO INVIATO

secondo noi

la tappa, sostiene di non aver mai detto che «le ultime notti non ho dormito bene, anche se può essere sfuggito a qualcuno dello staff»; invita a non fermarsi al titolo, ma a leggere l’articolo; nega di aver parlato di classifiche riscritte (ma a me l’ha detto); spiega che «in quello che ho detto non c’è nulla di male»; ribadisce di non aver mosso accuse a colleghi. La prestazione negativa all’Alpe di Siusi, lo ridice, è che «non ce la facevo». Coscienza a posto Ma il suo pensiero è assolutamente condivisibile: impossibile negare che certi ordini di arrivo siano stati riscritti, basti pensare a quanto successo con Riccò e Piepoli al Tour 2008, o con Rebellin (in attesa di controanalisi, ndr) all’Olimpiade 2008. Non è la prima volta che Cune-

go dichiara di essere a posto con la propria coscienza. Tradotto, significa correre pulito: con la Gazzetta l’ha fatto al ritiro di Boario 2009 e nelle classiche delle Ardenne 2009. E’ stato il primo, un anno fa, a correre con la decalcomania «I’ m doping free». Ancora una volta Cunego si è esposto, parlando di sé (non di altri: né lui né noi siamo ispettori o giudici). Nel ciclismo è un importante passo avanti. Beppe Saronni, team manager di Cunego: «Una riflessione generale sul ciclismo ci può stare, ma non nel contesto di un Giro d’Italia». Danilo Di Luca, maglia rosa: «Visti i rapporti che ho con lui, sono certo che non si riferisse a me. Mi sento fuori discussione. Ma era una battuta che si poteva risparmiare. Queste cose, dette da un collega, non sono mai belle».

Sonno Non cerco scuse, non avevo le forze per stare davanti. Forse ho pagato questa attesa, le ultime notti non ho dormito bene. Faccio quello che posso: esistono limiti fisici

S Risultati Non sono l’unico a fare quello che può come si deve, però lo faccio. E’ già capitato che certe classifiche debbano essere riscritte, a competizione finita, e io ci rimango male

W

di LUCA GIALANELLA

Sfogo in tv Così non va Damiano Cunego l’abbiamo visto crescere. E’ il simbolo di una generazione nuova, che guarda avanti e rifiuta i trucchi del passato. Lo abbiamo appoggiato quando, l’anno scorso, ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto con «I am doping free», cioè rifiuto il doping. Lo abbiamo sempre sostenuto nella sua lotta per un ciclismo diverso. Però, caro Damiano, non si può andare in tv e dire che quelle frasi non le avevi dette al nostro collega Marco Pastonesi e che il titolo del suo pezzo era fuorviante. Rileggilo, è la fedele trascrizione del virgolettato. Su queste cose non si scherza.

gazzetta.it Intervista ad Alessandro Petacchi che parla del futuro: «Non so se sono disposto a stare un altro anno senza le Classiche». www.gazzetta.it


VENERDÌ 15 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

31 R

GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA

Di Luca inquieto pensa già al futuro «Voglio garanzie»

Danilo Di Luca, 33 anni IANUALE

Danilo: «La Lpr deve darmi la certezza di fare tutte le grandi corse. Sponsor, investite di più» DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI MAYRHOFEN d«E’ stata una tap-

pa più dura del previsto». Danilo Di Luca a fine giornata tira un sospiro di sollievo. Prima del via, come tutti gli uomini di classifica, auspicava una fuga di comprimari per tirare un po’ il fiato dopo la due giorni dolomitica. «Invece — prosegue la maglia rosa — abbiamo dovuto controllare bene la corsa. Mi sono dovuto impegnare anche in volata, per non prendere buchi e cercare di guadagnare qualche secondo d’abbuono». Sensazioni L’impressione è quella di una giornata a metà. La Lpr-Farnese ha lavorato molto, è arrivata quasi sul punto di chiudere sulla fuga per portare Petacchi in volata ma non c’è riuscita. E alla fine non ha ottenuto nulla. «Ma no, va bene così. Abbiamo già vinto tre tappe,

due con Petacchi e una io. Abbiamo la maglia rosa e quella ciclamino (anche la verde, ndr). L’obiettivo è portarle a Roma. Difficile? No. Siamo Di Luca e Petacchi». Una frase che lascia intendere un favore per la Diquigiovanni-Androni da riscuotere nei momenti di difficoltà. La coppia, nonostante il momento positivo, è però inquieta. Pensieri «Dopo il Giro — conferma l’abruzzese — dobbiamo discutere il futuro con Bordonali (il team manager, ndr). L’obiettivo è quello di partecipare di diritto alle grandi corse mondiali. Entrare nel ProTour? Non ho detto questo. Però invito gli sponsor a investire di più in modo da potere fare più attività». E se invece non cambiasse la situazione? «Non lo so. Devo pensarci bene perché ho ancora un anno di contratto». Il team manager ne prende atto,

ma puntualizza: «Condivido l’idea di Danilo. Se gli sponsor vogliono fare maggiori investimenti, ben vengano. Però l’esclusione dalle classiche delle Ardenne, per esempio, non penso sia dovuta alla nostra pochezza tecnica. Il problema è la mancanza di regole certe, di punti di riferimento, di chiarezza. Il merito sportivo non viene riconosciuto e gli organizzatori accontentano chi possono». Circola la voce di difficoltà economiche della squadra. «Falso. Voci messe in giro da persone che si nascondono dietro ai corridori». Relax Tornando al Giro, Di Luca oggi vorrebbe una giornata di relax. «Voi e gli spettatori vi annoiereste, ma per noi sarebbe l’ideale. La prossima giornata importante è quella di sabato (domani, ndr) a Bergamo, dove posso guadagnare secondi preziosi con gli abbuoni».

LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA

KM

ARRIVO

MAGLIA ROSA

CICLAMINO

VERDE

BIANCA

9/5

1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)

20,5

COLUMBIA

CAVENDISH

-

-

CAVENDISH

10/5

2ª JESOLO-TRIESTE

156

PETACCHI

CAVENDISH

PETACCHI

GARCIA DA PENA

CAVENDISH

11/5

3ª GRADO-VALDOBBIADENE

198

PETACCHI

PETACCHI

PETACCHI

FACCI

FARRAR

12/5 13/5 Ieri

4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA 5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL

162 125 248

DI LUCA MENCHOV SCARPONI

LÖVKVIST DI LUCA DI LUCA

PETACCHI PETACCHI DI LUCA

DI LUCA DI LUCA DI LUCA

LÖVKVIST NOVKOVIC LÖVKVIST

DATA TAPPA

KM

DIFFICOLTÀ

Oggi

244

*

7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA

GIUDIZIO GAZZETTA Frazione lunga attraverso Austria, Svizzera e Italia: il Maloja a meno 37

Domani 8ª MORBEGNO-BERGAMO

209

**

Occhio al finale con il Colle Gallo e lo strappo della Boccola: da finisseur

17/5

9ª MILANO SHOW 100

165

*

Circuito (10 giri) da piazza Duomo a corso Buenos Aires: per ricordare il 1909

18/5

RIPOSO

19/5

10ª CUNEO-PINEROLO

262

***

Doveva essere la tappa della rievocazione della leggenda, è solo la più lunga

20/5

11ª TORINO-ARENZANO

214

*

Il Passo del Turchino a 20 km dall’arrivo può ispirare colpi di mano

21/5

12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono)

60,6

*****

Crono individuale durissima, con le salite di Bracco e Termine

22/5

13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE

176

*

Dedicata ai velocisti la tappa che ricorda Gino Bartali

23/5

14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA

172

***

Prima delle 4 dure tappe appenniniche: arrivo asfissiante, 2 km al 16%

24/5

15ª FORLÌ-FAENZA

161

****

Senza un metro di pianura, con Casale e Trebbio in neanche 40 km

25/5

16ª PERGOLA-MONTE PETRANO

237

*****

La giornata più dura, dislivello oltre 4000 metri. Catria e Petrano fanno male

26/5

RIPOSO

27/5

17ª CHIETI-BLOCKHAUS

83

****

La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro

28/5

18ª SULMONA-BENEVENTO

182

*

Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé

29/5

19ª AVELLINO-VESUVIO

164

*****

Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie

30/5

20ª NAPOLI-ANAGNI

203

*

L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito

31/5

21ª ROMA-ROMA (crono)

14,4

****

Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo


32 R

VENERDÌ 15 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA LE PAGELLE

Che cuore Garzelli: ci riproverà Per il varesino otto tentativi di fuga. Kiryienka sfortunato, Gatto coraggioso di MARCO PASTONESI

Una fatica trionfale P 10 Scarponi Trionfale. Mercoledì, all’Alpe di Siusi, è arrivato sfondato come un vecchio scarpone, 48˚ a 4’46". Ieri, a Mayrhofen, ha fatto le scarpe a tutti, dopo una fuga di 193 km che ha frantumato gli altri 4 uomini, dopo un vantaggio precipitato da 9’38" a 32", dopo due Gpm vinti, dopo quasi sei ore a una media di 42 e mezzo. Una fatica che premia la sua seconda vita. SUNADA

Vasil Kiryienka

Stefano Garzelli

Edvald Boasson Hagen

8

7,5

7

Stoico. In fuga con Scarponi, le sue disavventure cominciano ai -25 con una foratura, proseguono subito dopo con un guaio meccanico, si concludono con i crampi ai -10. Il successo nella sesta tappa sfuma, la stima rimane. BETTINI

Volonteroso. Pronti-via, il varesino cerca di andare in fuga per ben sette volte. Ci riesce all’ottava, prima da solo, poi con lo sfinito Klostergaard, ma non ce la fa a raggiungere Michele Scarponi. Ci riproverà domani a Bergamo. Garantito. BETTINI

Pungente. Fa una volata senza via di scampo per Davis e Pozzato nel labirinto cittadino di Mayrhofen. Il norvegese di Lillehammer, 22 anni fra due giorni, vincitore quest’anno della Gand-Wevelgem, è una vera forza della natura. ANSA

Ivan Basso

Danilo Di Luca

Oscar Gatto

7

7

6,5

Ragioniere. Stavolta Ivan non ripete l’errore di Trieste. Nel finale mette avanti i compagni di squadra per poter rimanere davanti senza problemi. Una tappa-ostacolo in meno nella sua marcia su Roma. BETTINI

Strategico. Chiede alla squadra di controllare la fuga di Scarponi in modo da tenere la maglia rosa fino alla crono, poi le risparmia il lavoro quando entrano in azione le formazioni dei velocisti. BETTINI

Coraggioso. Al primo Giro era stato un Gatto nero, ultimo in classifica. Al secondo un Gatto abbandonato, nel senso del ritiro. Al terzo, questo, sta dimostrando coraggio nelle volate e nelle fughe. BETTINI

OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...

2

Progetti per disabili a San Salvador In San Salvador per i disabili «Includendo vite, realizzando sogni». Recita così lo slogan del progetto della Cooperazione Italiana che ha permesso di introdurre in El Salvador progetti educativi che affrontano, con nuovi metodi pedagogici, il grave problema dell'esclusione sociale dei disabili. Dal 2006, con l'appoggio dei propri tecnici, della sede diplomatica locale e dell’Università di Bologna, la nostra Cooperazione ha preso per mano il sistema educativo salvadoregno. Parole come accessibilità, solidarietà, inclusione sono entrate a far parte del linguaggio comune, e il sogno di famiglie e bambini emarginati sta diventando realtà. Una scuola senza barriere architettoniche né culturali, dove maestre e maestri hanno perso la paura di dover avere a che fare con bambini diversamente abili, e che anzi sono diventati il simbolo dei loro nuovi programmi didattici.


VENERDÌ 15 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33 R

GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO

Occasione persa: Pozzato 4˚

POS. CORRIDORE

TEMPO

22 EFIMKIN (RUS)

46 HUNTER (S.AF)

70 BELLOTTI (ITA)

95 RUBIERA (SPA)

23 BAK (DAN)

47 LONGO BORGHINI (ITA)

71 FROOME (GB)

96 SEROV (RUS)

24 TJALLINGII (OLA)

48 CARDENAS (COL)

72 ZEITS (KAZ)

97 BRANDT (BEL)

122 BONNAFOND (FRA) a 4’51", abb. 2"

147 D.FERNANDEZ (SPA)

248 km in 5.49’55" media 42,524 abb.20"

25 ARROYO (SPA)

49 SEELDRAYERS (BEL)

73 ARMSTRONG (USA)

98 JACOBS (BEL)

123 PATE (USA)

148 HAEDO (ARG)

2 BOASSON HAGEN (NOR) a 32"

26 SERRANO (SPA)

50 CAMANO (SPA)

74 OCHOA (VEN)

99 SOLER (COL)

124 ZABRISKIE (USA)

149 CANCELLARA (SVI)

174 STAMSNIJDER (OLA)

3 DAVIS (AUS)

27 GERRANS (AUS)

51 GUSTOV (UCR)

75 CATALDO (ITA)

100 DANIELSON (USA)

125 LJUNGBLAD (SVE)

150 DE GROOT (OLA)

175 LOUBET (FRA)

4 POZZATO (ITA)

28 GRABOVSKYY (UCR)

52 PIETROPOLLI (ITA)

76 PINOTTI (ITA)

101 WEGELIUS (GB)

126 KLOSTERGAARD (DAN) abb. 4"

151 ENGELS (OLA)

176 HADDOU (FRA)

5 GOSS (AUS)

29 CUNEGO (ITA)

53 LUND (DAN)

77 QUINZIATO (ITA)

102 BERTOGLIATI (SVI)

a 1’47"

127 DEVENYNS (BEL)

a 5’56"

152 HORRILLO (SPA)

177 GENE (FRA)

6 GILBERT (BEL)

30 GARZELLI (ITA)

54 VOIGT (GER)

78 DE GREEF (BEL)

103 SWIFT (GB)

a 2’12"

128 DA DALTO (ITA)

a 9’04"

153 FAILLI (ITA)

178 MONTAGUTI (ITA)

7 GASPAROTTO (ITA)

31 POPOVYCH (UCR)

55 SONNERY (FRA)

79 SERPA (COL)

104 KIRYIENKA (BIE) a 2’15", abb. 6"

129 GAVAZZI (ITA)

154 DEL NERO (SPA)

179 FÖRSTER (GER)

32 TIRALONGO (ITA)

56 BERTAGNOLLI (ITA)

80 F.MASCIARELLI (ITA)

105 ARDILA CANO (COL)

130 VANENDERT (BEL)

155 CAVENDISH (GB)

180 VAN EMDEN (OLA)

9 DI LUCA (ITA)

33 CIONI (ITA)

57 CHARTEAU (FRA)

81 WIGGINS (GB)

106 A.GOMEZ (SPA)

131 SPRICK (FRA)

156 BARRY (CAN)

181 FARRAR (USA)

58 BOSISIO (ITA)

82 AUGUSTYN (S.AF)

107 PERGET (FRA)

132 A.FERNANDEZ (SPA)

157 MARTINEZ (SPA)

182 SCHOLZ (GER)

10 VALJAVEC (SLO)

34 VOECKLER (FRA)

59 PETACCHI (ITA)

108 HUZARSKI (POL)

133 KRIVTSOV (UCR)

a 10’27"

158 HINAULT (FRA)

183 SCHRÖDER (GER)

11 JA.RODRIGUEZ (VEN)

35 TEN DAM (OLA)

83 MCCARTNEY (USA) 84 VAN GOOLEN (BEL)

109 MIHOLJEVIC (CRO)

134 KAISEN (BEL)

a 11’26"

159 ISAICHEV (RUS)

184 LE FLOCH (FRA)

12 HORNER (USA)

36 BRAJKOVIC (SLO)

60 MARZANO (ITA)

85 VISCONTI (ITA)

110 SZMYD (POL)

135 A.MASCIARELLI (ITA)

160 DION (FRA)

185 HUNT (GB)

13 MENCHOV (RUS)

37 JO.RODRIGUEZ (SPA)

61 DEIGNAN (IRL)

86 NAVARRO (SPA)

111 PIDGORNYY (UCR)

136 SENAC (FRA)

161 PAUWELS (BEL)

186 CAPECCHI (ITA)

14 ROHREGGER (AUT)

38 SASTRE (SPA)

62 MORI (ITA)

87 DE BONIS (ITA)

112 CODOL (ITA)

137 KLIMOV (RUS)

162 DOCKX (BEL)

187 REDA (ITA)

15 VORGANOV (RUS)

39 SIUTSOU (BIE)

63 PETROV (RUS)

88 MAYOZ (SPA)

113 MORABITO (SVI)

138 BARLA (ITA)

163 KING (USA)

188 KONOVALOVAS (LIT)

16 LÖVKVIST (SVE)

40 JEANNESSON (FRA)

64 SPEZIALETTI (ITA)

89 STANGELJ (SLO)

114 HULSMANS (BEL)

139 MÜLLER (GER)

164 BERTOLINI (ITA)

189 DEAN (N.ZEL)

17 GRIVKO (UCR)

41 MAZZANTI (ITA)

65 GOLCER (SLO)

90 M.GARCIA (SPA)

115 RABUNAL (SPA)

140 BRUTT (RUS)

165 IGNATIEV (RUS)

190 CHAINEL (FRA)

18 PELLIZOTTI (ITA)

42 LASTRAS (SPA)

66 VANOTTI (ITA)

a 1’13"

91 LOPEZ (SPA)

116 TSCHOPP (SVI)

141 CACCIA (ITA)

166 PALUMBO (ITA)

191 ANDRIOTTO (ITA)

19 BASSO (ITA)

43 CARLSTRÖM (FIN)

67 KOZONTCHUK (RUS)

a 1’15"

92 M.FOTHEN (GER)

117 MALACARNE (ITA)

142 H.GONZALEZ (SPA)

167 RENSHAW (AUS)

192 CHIARINI (ITA)

20 LEIPHEIMER (USA)

44 SIMONI (ITA)

68 ESKOV (RUS)

93 POSSONI (ITA)

118 AGNOLI (ITA)

143 LLOYD (GB)

168 SOKOLOV (RUS)

193 BELGY (FRA)

21 BRUSEGHIN (ITA)

45 KESSIAKOFF (SVE)

69 T.FOTHEN (GER)

94 BONO (ITA)

119 MEYER (AUS)

144 SCARSELLI (ITA)

169 STANNARD (GB)

194 ERMETI (ITA)

1 Michele SCARPONI Ita, Diquigiovanni

8 ROGERS (AUS)

Pozzato (Katusha) non riesce a spuntarla nella volata per il 2˚ posto: alla fine deve accontentarsi di chiudere 4˚. Gasparotto 7˚. Tutti i 194 corridori partiti sono arrivati. Media molto alta: 42,524 km/h.

a 36"

120 CHEULA (ITA) a 1’39"

a 2’55"

a 3’39"

CLASSIFICA GENERALE

POS. CORRIDORE

TEMPO

1 DANILO DI LUCA (ITA)

64 PIETROPOLLI (ITA)

a 17’47"

Lpr-Farnese, 909,5 km in 22.11’15"

65 BERTOGLIATI (SVI)

a 18’

media 40,991 km/h 2

LÖVKVIST (SVE)

3

ROGERS (AUS)

4 5

a 5"

POS. CORRIDORE

TEMPO

129 LONGO BORGHINI (ITA)

a 45’15"

130 HUNTER (S.AF)

a 45’30"

66 MAZZANTI (ITA)

a 18’03"

131 SPRICK (FRA)

a 46’18"

67 GASPAROTTO (ITA)

a 18’09"

132 MORABITO (SVI)

a 46’54"

a 18’11"

133 ZABRISKIE (USA)

a 47’06"

a 36"

68 VOECKLER (FRA)

LEIPHEIMER (USA)

a 43"

69 GOLCER (SLO)

a 18’47"

134 DA DALTO (ITA)

a 47’12"

MENCHOV (RUS)

a 50"

70 VANENDERT (BEL)

a 19’26"

135 PATE (USA)

a 47’19"

6

BASSO (ITA)

a 1’06"

71 M.GARCIA (SPA)

a 20’17"

136 SCHOLZ (GER)

a 48’48"

7

SASTRE (SPA)

a 1’16"

72 DEVENYNS (BEL)

a 20’22"

137 KLIMOV (RUS)

a 48’52"

8

HORNER (USA)

a 1’17"

73 CAMANO (SPA)

a 20’28"

138 GATTO (ITA)

a 48’55"

9

PELLIZOTTI (ITA)

a 1’27"

74 TSCHOPP (SVI)

139 MARTINEZ (SPA)

a 49’02"

a 1’41"

75 M.FOTHEN (GER)

11 SIMONI (ITA)

a 2’01"

12 POPOVYCH (UCR)

a 2’30"

13 VALJAVEC (SLO) 14 TEN DAM (OLA)

10 ARROYO (SPA)

a 21’03"

140 KLOSTERGAARD (DAN) a 51’05"

76 A.GOMEZ (SPA)

a 21’54"

141 FARRAR (USA)

a 51’20"

77 MIHOLJEVIC (CRO)

a 22’01"

142 BRUTT (RUS)

a 51’25"

a 2’36"

78 POZZATO (ITA)

a 22’17"

143 RABUNAL (SPA)

a 52’05"

a 2’41"

79 EFIMKIN (RUS)

a 22’19"

144 BARLA (ITA)

a 52’24"

15 SEELDRAYERS (BEL) a 2’49"

80 PINOTTI (ITA)

a 23’02"

145 ENGELS (OLA)

a 52’35"

16 CARDENAS (COL)

a 2’55"

81 VOIGT (GER)

a 23’09"

146 FAILLI (ITA)

a 52’54"

17 JO.RODRIGUEZ (SPA)

a 3’01"

82 SPEZIALETTI (ITA)

a 23’22"

147 KRIVTSOV (UCR)

a 53’03"

18 ROHREGGER (AUT)

a 3’15"

83 GILBERT (BEL)

a 23’40"

148 LLOYD (GB)

a 53’23"

19 BRUSEGHIN (ITA)

a 3’16"

84 MAYOZ (SPA)

a 24’07"

149 CAVENDISH (GB)

a 53’36"

20 BOSISIO (ITA)

a 3’21"

85 TJALLINGII (OLA)

a 24’13"

21 CUNEGO (ITA)

a 3’29"

86 BRANDT (BEL)

a 24’54"

22 SIUTSOU (BIE)

a 3’35"

87 MORI (ITA)

a 24’55"

23 KESSIAKOFF (SVE)

a 3’51"

88 DE BONIS (ITA)

a 26’22"

24 JA.RODRIGUEZ (VEN)

a 4’10"

89 AGNOLI (ITA)

a 26’26"

25 ARMSTRONG (USA)

a 4’13"

90 GAVAZZI (ITA)

a 26’29"

26 BERTAGNOLLI (ITA)

a 4’31"

91 BONNAFOND (FRA)

a 26’32" a 27’18"

27 WIGGINS (GB)

a 4’37"

92 CHEULA (ITA)

28 SOLER (COL)

a 5’04"

93 KONOVALOVAS (LIT) a 27’20"

29 AUGUSTYN (S.AF)

a 5’05"

94 PAUWELS (BEL)

a 27’22"

30 CIONI (ITA)

a 5’09"

95 STANGELJ (SLO)

a 28’08"

31 BRAJKOVIC (SLO)

a 5’12"

96 CARLSTRÖM (FIN)

a 28’45"

32 NAVARRO (SPA)

a 5’17"

97 HUZARSKI (POL)

a 28’48"

33 F.MASCIARELLI (ITA)

a 5’18"

98 DANIELSON (USA)

a 29’02"

34 SCARPONI (ITA)

a 5’23"

99 KIRYIENKA (BIE)

a 29’10"

35 FROOME (GB)

a 5’42"

100 ESKOV (RUS)

a 29’12"

36 PETROV (RUS)

a 5’45"

101 KOZONTCHUK (RUS) a 31’03"

37 GUSTOV (UCR)

a 5’58"

102 BELLOTTI (ITA)

a 31’08"

38 SERPA (COL)

a 6’26"

103 CAPECCHI (ITA)

a 32’23"

39 BAK (DAN)

a 6’30"

104 JEANNESSON (FRA)

a 33’05"

40 GARZELLI (ITA)

a 6’41"

105 MALACARNE (ITA)

a 33’52"

41 GRIVKO (UCR)

a 7’56"

106 BONO (ITA)

a 34’58"

42 DE GREEF (BEL)

a 8’05"

107 PETACCHI (ITA)

a 35’32"

43 CATALDO (ITA)

a 8’13"

108 VAN GOOLEN (BEL)

a 36’10"

44 VORGANOV (RUS)

a 8’22"

109 HULSMANS (BEL)

45 GRABOVSKYY (UCR)

a 8’23"

46 RUBIERA (SPA) 47 WEGELIUS (GB)

150 DION (FRA) 151 LE FLOCH (FRA)

a 53’59"

152 MONTAGUTI (ITA)

a 54’08"

153 ERMETI (ITA)

a 54’21"

154 FACCI (ITA)

a 54’22"

155 BELGY (FRA)

a 54’30"

156 CHIARINI (ITA)

a 55’37"

157 PALUMBO (ITA)

a 55’42"

158 KING (USA)

a 55’48"

159 CACCIA (ITA)

a 55’51"

160 DONATI (ITA)

a 55’53"

161 STANNARD (GB)

a 56’17"

162 PERGET (FRA)

a 56’29"

163 GENE (FRA)

a 56’31"

164 DE GROOT (OLA)

a 56’32"

165 RENSHAW (AUS)

a 56’55"

166 SCHRÖDER (GER) 167 REDA (ITA)

a 57’13"

168 HAEDO (ARG)

a 57’31"

170 CHAINEL (FRA)

a 57’56"

171 CANCELLARA (SVI)

a 58’02"

172 DEAN (N.ZEL)

a 58’10"

173 VIGANÒ (ITA)

a 58’12"

174 DEL NERO (SPA)

a 58’16"

a 36’40"

175 MÜLLER (GER)

a 58’43"

110 MARZOLI (ITA)

a 37’40"

176 HORRILLO (SPA)

a 58’58"

a 8’25"

111 MEYER (AUS)

a 37’48"

177 VAN EMDEN (OLA)

a 59’06"

a 9’05"

112 H.GONZALEZ (SPA)

a 39’12"

178 D.FERNANDEZ (SPA) a 59’30"

113 POSSONI (ITA)

a 39’17"

179 ISAICHEV (RUS)

49 MARZANO (ITA)

a 10’05"

114 DAVIS (AUS)

a 39’18"

180 SCARSELLI (ITA)

a 1.00’39"

50 TIRALONGO (ITA)

a 10’27"

115 GOSS (AUS)

a 39’20"

181 BERTOLINI (ITA)

a 1.01’10"

51 GERRANS (AUS)

a 11’26"

116 VANOTTI (ITA)

a 39’57"

182 IGNATIEV (RUS)

a 1.01’31"

a 12’11"

117 A.MASCIARELLI (ITA) a 40’14"

183 KAISEN (BEL)

a 1.02’04"

a 12’59"

118 CHARTEAU (FRA)

a 40’18"

184 SENAC (FRA)

a 1.03’11"

54 ZEITS (KAZ)

a 13’03"

119 QUINZIATO (ITA)

a 40’45"

185 HUNT (GB)

a 1.03’21"

55 OCHOA (VEN)

a 13’11"

120 T.FOTHEN (GER)

a 41’09"

186 CESAR (SPA)

56 CODOL (ITA)

a 14’46"

121 SEROV (RUS)

a 41’22"

187 FÖRSTER (GER)

a 1.04’12"

57 LOPEZ (SPA)

a 14’48"

122 LUND (DAN)

a 41’37"

188 HINAULT (FRA)

a 1.04’43"

58 LASTRAS (SPA)

a 16’10"

123 MILLAR (GB)

a 41’56"

189 HADDOU (FRA)

a 1.05’20"

59 VISCONTI (ITA)

a 16’22"

a 1.03’55"

124 SWIFT (GB)

a 42’43"

190 BARRY (CAN)

a 1.05’33"

60 ARDILA CANO (COL) a 16’28"

125 JACOBS (BEL)

a 42’55"

191 SOKOLOV (RUS)

a 1.05’59"

61 MCCARTNEY (USA)

126 STAMSNIJDER (OLA) a 43’10"

192 ANDRIOTTO (ITA)

a 1.06’55"

62 PIDGORNYY (UCR)

a 16’34"

127 LJUNGBLAD (SVE)

a 44’43"

193 LOUBET (FRA)

a 1.07’08"

63 DEIGNAN (IRL)

a 17’33"

128 SERRANO (SPA)

a 44’57"

194 DOCKX (BEL)

a 1.09’41"

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Michele SCARPONI (Diquigiovanni) 28 punti; 2. Boasson Hagen (Nor) 20; 3. Davis (Aus) 16; 4. Pozzato 14; 5. Goss (Aus) 12; 6. Gilbert (Bel) 10; 7. Gasparotto 9; 8. Rogers (Aus) e Kiryienka (Bie) 8; 10. Di Luca 7; 11. Valjavec (Slo) e Klostergaard (Dan) 6; 13. Ja.Rodriguez (Ven) 5; 14. Horner (Usa) e Bonnafond (Fra) 4; 16. Menchov (Rus) 3. CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 56 punti; 2. Petacchi 51; 3. Farrar (Usa) 38; 4. Menchov (Rus) 35; 5. Davis (Aus) 30; 6. Scarponi e Gavazzi 28; 8. Garzelli 26; 9. Lövkvist (Sve) 25; 10. Cavendish (GB) 24.

Austria e Svizzera L’arrivo a Chiavenna

a 59’35"

53 SONNERY (FRA)

A PUNTI

LA 7a TAPPA PER ATTACCANTI

169 A.FERNANDEZ (SPA) a 57’55"

48 BOASSON HAGEN (NOR) a 9’11"

52 SZMYD (POL)

a 5’04"

ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita

La tappa di ieri non cambia nulla ai vertici. Dietro Di Luca ci sono 4 stranieri (Lövkvist, Rogers, Leipheimer, Menchov). I corridori non italiani sono 7 tra i primi 10. TEMPO

a 4’04"

145 GATTO (ITA)

a 12’03"

170 FACCI (ITA)

146 CESAR (SPA)

a 14’43"

171 VIGANÒ (ITA) 172 DONATI (ITA)

a 15’15"

173 MARZOLI (ITA)

SONO IN GARA 194 CORRIDORI DI 22 SQUADRE

Sette stranieri tra i primi 10

POS. CORRIDORE

121 MILLAR (GB)

MONTAGNA

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Michele SCARPONI (Diquigiovanni) 13 punti; 2. Kiryienka (Ucr) 8; 3. Bonnafond (Fra) 5; 4. Gatto 2; 5. Klostergaard (Dan) 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 25 punti; 2. Menchov (Rus) 15; 3. Scarponi 13; 4. Garzelli 10; 5. Kiryienka (Bie) 8; 6. Lövkvist (Sve) e Pellizotti 6; 8. Ochoa (Ven), Bellotti e Bonnafond (Fra) 5; 11. Basso e Soler (Col) 4; 13. Facci, Voeckler (Fra), De Bonis e Capecchi 3; 17. Leipheimer (Usa), Simoni, Gatto e Schröder (Ger) 2; 21. Grivko (Ucr), Voigt (Ger), Klostergaard (Dan) e Krivtsov (Ucr) 1.

La 7a tappa è la Innsbruck-Chiavenna, 244 km. Ritrovo alle 9.30 a Landestheater Platz. Partenza alle 11. Arrivo tra le 17 e 17.30. Si parte dall’Austria, si passa per la Svizzera e si arriva in provincia di Sondrio. Il percorso è in leggera salita fino al Gpm di 3ª categoria a Passo Maloja. Poi 31 km di discesa fino a Chiavenna. Potrebbe arrivare un’altra fuga da lontano. METEO Probabile pioggia lungo il percorso. CAROVANA Partenza da Innsbruck alle 10. Soste a Imst (11.22), a St. Moritz (14.53) e a Chiavenna (16.15). IN TV Su Rai 3 alle 12.30 c’è «Si Gira»; alle 14.50 «Giro in diretta», a seguire «Giro all’arrivo» e «Processo alla tappa». All’1.10 «Giro notte». Eurosport: alle 9 replica della tappa di ieri, alle 15 diretta della tappa di oggi (in replica alle 00.30). Diretta anche su Rai Sport Più. GAZZETTA.IT La tappa di oggi anche sul nostro sito. ASCOLTI La 5a tappa, mercoledì, è stata vista su Rai 3 da 1.901.000 persone (+499.000 rispetto al 2008) e da 173.000 su Rai Sport Più.

FAST TEAM

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. DIQUIGIOVANNI-ANDRONI 17.30’57"; 2. Columbia-High Road a 32"; 3. Lampre-Ngc; 4. Saxo Bank; 5. Katusha. CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 65.53’09"; 2. Columbia-High Road a 27"; 3. Diquigiovanni-Androni a 3’13"; 4. Barloworld a 3’35"; 5. Caisse d’Epargne a 6’04".

AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND

Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra

ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS

Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz

BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI

Col S.Af Ita Ita Col Ita GB S.Af Ita

BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 QUEMENEUR 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER

Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra

CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU

Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra

CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS

Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel

FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.

Spa Ita Ita Spa Spa Spa

77 78 79

FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO

GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE

Spa Sve Spa

Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa

ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY

Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr

LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO

Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita

LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI

Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita

LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI

Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita

QUICKSTEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE

Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita

RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII

Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola

DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita

GIOVANI

CLASSIFICA GENERALE 1. Thomas LÖVKVIST (Sve. Columbia-High Road) 22.11’20"; 2. Seeldrayers (Bel) a 2’44"; 3. Ja. Rodriguez (Ven) a 4’05"; 4. Augustyn (S.Af) a 5’; 5. F. Masciarelli a 5’13"; 6. Froome (GB) a 5’37"; 7. De Greef (Bel) a 8’; 8. Cataldo a 8’08"; 9. Grabovksyy (Ucr) a 8’18"; 10. Boasson Hagen (Nor) a 9’06"; 11. Sonnery (Fra) a 12’54"; 12. Zeits (Kaz) a 12’58"; 13. Vanendert (Bel) a 19’21"; 14. M.Garcia (Spa) a 20’12"; 15. Agnoli a 26’21"; 16. Gavazzi a 26’24"; 17. Bonnafond (Fra) a 26’27"; 18. Konovalovas (Lit) a 27’15"; 19. Kozontchuk (Rus) a 30’58"; 20. Capecchi a 32’18"; 21. Jeannesson (Fra) a 33’; 22. Malacarne a 33’47".

154 155 156 157 158 159

BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.

Ita Col Svi Ita Ven Ven

SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS

Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB

COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU

Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie

KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT

Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB

MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER

Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger

SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD

Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan

XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV

Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus

Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e 3˚ vanno 12" e 8". Bonus anche per i primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2"

SQUADRE A PUNTI

CLASSIFICA DI TAPPA 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 37 punti; 2. Diquigiovanni-Androni 30; 3. Quick Step 18; 4. Katusha 17; 5. Saxo Bank 16; 6. Silence-Lotto 15; 7. Lampre-Ngc 14; 8. Lpr-Farnese 12; 9. Ag2r La Mondiale 11; 10. Astana 10; 11. Rabobank 8; 12. Milram 7; 13. Xacobeo-Galicia 6; 14. Liquigas-Doimo 5; 15. Isd-Neri 4. CLASSIFICA GENERALE 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 114 punti; 2. Lpr-Farnese 100; 3. Lampre-Ngc 97; 4. Astana 78; 5. Quick Step 69; 6. Diquigiovanni-Androni 65; 7. Liquigas-Doimo 61; 8. Rabobank 56; 9. Acqua e Sapone-Mokambo 41.


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