Gazzetta dello Sport 20 Maggio 2009

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Mercoledì 20 maggio 2009 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

IL CASO IERI PRIMO GIORNO DEL NUOVO TECNICO

Pandev

Grana Ranieri

Pagine 12-13-14 BRAMARDO, TIMOSSI e un articolo dello scrittore SANDRO VERONESI

Danilo Di Luca, 33 anni, abruzzese di Spoltore, ha vinto il Giro d’Italia nel 2007 AP

GIRO Ha 1’20’’ di vantaggio su Menchov e 2’03’’ su Basso

DI LUCA

ROSA ROSA

Milan, caos panchina Galliani fa il mediatore Pagine 22-23 BOCCI e SCHIANCHI

IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi

L’INTERVISTA A SETTE GIORNI DALLA FINALE CHAMPIONS

«Ora mi fa ammattire il casco per il Mugello»

«Barça, paradiso delle punte»

90 5 2 0>

Eto’o: «Scambio con Ibra? Non vedo perché»

BASKET IN GARA 1 DEI PLAYOFF

FINALE UEFA

L’ANTICIPO

Siena travolgente Treviso batte la Virtus

Lucescu sfida il Werder «Ho giovani affamati»

Lazio tra feste e addii E la Reggina ci prova

Lo Shakhtar dei baby contro i tedeschi: Diego è squalificato

Olimpico, ore 19.30: i calabresi giocano l’ultima carta salvezza

Pagina 27 ARCHETTI

Pagina 26 CIERI

AP

9 771120 506000

Il libro dello scudetto A 5,99 e PIU’ IL QUOTIDIANO

Pagina 29 RICCI

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Balotelli ha rivelato perché ha festeggiato lo scudetto dell’Inter con Paloschi: «A casa di Alberto abbiamo stappato una Magnum di Nesquik».

ROSSI SCRIVE PER LA GAZZETTA

«Guardiola all’inizio non mi voleva, ma nella vita ho sempre dovuto lottare. La finale di Roma col Manchester è un’occasione storica per vincere nello stesso anno Liga, coppa del Re e Champions».

MISTER MOU, L’UOMO CHE VINSE DUE VOLTE

FUTURO VAN BASTEN O LEONARDO?

SEGUE A PAGINA 2

Pagina 34-35 CHIABOTTI, DI SCHIAVI

l’intervento

SEGUE A PAGINA 18

Il grande colpo di Pinerolo aumenta il gruzzolo di secondi che Danilo Di Luca avrà a disposizione per non perdere il primato nella crono delle Cinque Terre. Vincere in maglia rosa su un traguardo reso immortale da Fausto Coppi è la classica cosa per la quale vale la pena di vivere, e la considerazione che Coppi sessant’anni fa da Cuneo a Pinerolo abbia scalato ben altre cime non inquina l’impresa del campione abruzzese.

Pagina 32

Pagina 17 LAUDISA

Chissà le risate di Josè Mourinho, mentre legge e ascolta quello che diciamo di lui. Lo descriviamo come impaziente, imprudente, impudente, imprevedibile, indipendente, isolato, ieratico, irritabile, occasionalmente isterico. E lui, che è uno precisino, starà studiando tutti quegli aggettivi, per sapere se deve fingere d’arrabbiarsi, prima di andare in ferie. La verità l’unica che conta - è che l’uomo ha conquistato l’Inter e gli interisti: perché ha vinto, e per come ha vinto. Mancini non c’era riuscito, pur ottenendo tre scudetti (1+2) dopo un lungo digiuno.

Da pagina 2 a pagina 11 GHISALBERTI, GIALANELLA, GREGORI, MORICI, PASTONESI, PERNA

di PAOLO CONDO’

A Lotito 5-6 milioni più Almiron. La pista Quagliarella

di BEPPE SEVERGNINI

Stacca tutti a Pinerolo e allunga «La mia missione per l’Abruzzo» il commento UN GIORNO MAGICO SULLE STRADE DI COPPI

C’è l’offerta della Juve INSIDEFOTO

LAPRESSE

Dopo l’esonero pronto a far causa alla società Ferrara: «Ora siamo tutti sulla stessa barca»

VENERDI’ IN EDICOLA

MERCATO

GETTY IMAGES

Ciro Ferrara, 42 anni, al primo allenamento

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 117


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MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2009

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GIRO D’ITALIA LA DECIMA TAPPA il commento

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dal nostro inviato LUCA GIALANELLA

Meglio del 2007 E la maxi-crono gli fa meno paura PINEROLO (Torino) Se n’è andato uno di noi, uno della tribù Giro. Cuneo-Pinerolo, manca un’ora al via. Fabio Saccani, pilota del nostro fotografo Roberto Bettini, sopravvissuto al cancro come Armstrong e suo amico, si schianta contro un camion che proviene dalla direzione opposta e non riesce a completare la svolta a sinistra. Fabio era innamorato della bicicletta, il ciclismo era casa sua. Dopo il volo di Horrillo sabato, la carovana cade ancora nella disperazione. Perché a Saccani i corridori davano maglie firmate e lui le metteva all’asta per raccogliere fondi contro il cancro. La Cuneo-Pinerolo del 60˚ anniversario di Coppi si svolge in un’atmosfera triste. Sul podio Di Luca, vincitore di tappa e sempre più rosa, non esulta, si commuove durante il minuto di silenzio. I colleghi di Fabio piangono. Al secondo successo in questo Giro, Danilo Di Luca ci sembra anche più forte del 2007. E’ partito tre volte in salita sul Pra’ Martino; si è poi buttato in discesa con lo sguardo cattivo, e sullo sperone al 12% dentro Pinerolo, a 3,5 km dall’arrivo, ha salutato tutti. Un’azione più entusiasmante di quella a San Martino di Castrozza. E l’operazione-Pinerolo (vittoria più abbuono) vale, per Di Luca, 30" su Pellizotti, Menchov e Sastre; 49" su Basso, Leipheimer, Armstrong e Rogers; 1’59" su Lövkvist. La classifica è ancora più confortante: 1’20" su Menchov, 1’40" su Leipheimer, 2’03" su Basso. E maggior serenità per la maxi-crono delle Cinque Terre di domani. Tappa prestigiosa, che Stefano Garzelli ha onorato con una fuga di 111 chilometri e il passaggio per primo sul Sestriere, Cima Coppi. Ripreso da Visconti e Grivko, è riuscito poi a tenere il ritmo di uno scatenato Pellizotti, al quale la Liquigas aveva dato carta bianca per risalire in classifica prima della crono. Le accelerazioni su Pra’ Martino sono state efficaci, «Pelli» ha avuto anche 12", poi è stato ripreso da Di Luca, Menchov e Sastre in discesa, «Pelli» ha collaborato, ma sull’ultimo strappo non ha potuto tenere la maglia rosa. Risultato: 2˚ al traguardo e il capitano Basso che cede 49" a Di Luca. Con i primi si è rivisto Armstrong: siamo vicini alla Francia, e ieri le gambe giravano a ritmo (quasi) da Tour.

Il padrone

sono io VINCE A PINEROLO

DI LUCA SEMPRE PIÙ ROSA STACCA TUTTI SULL’ULTIMO STRAPPO DANILO COMANDA CON LA STRATEGIA SEGUE DALLA PRIMA

dIeri Di Luca è stato uno spettacolo. Ieri l’intera corsa è stata uno spettacolo di coraggio e di paura, di intelligenza e di improvvisazione, di trionfo e di disfatta. Ieri si è capito perché il ciclismo fa sragionare d’amore così tanta gente, e in un giorno tragico come a volte ne accadono al Giro ci siamo detti — per farci forza — che Fabio Saccani è scomparso sulla strada che gli faceva battere il cuore.

Danilo e i calcoli Di Luca sa che in un Giro d’Italia meno verticale di altre volte i secondi che gli servono per vincere sono nascosti negli arrivi, in quei quindici chilometri finali che quasi ogni giorno incendiano la corsa, costringendo i ciclisti a trovare energie esplosive più consone a una classica che a un’avventura di tre settimane. Tappa dopo tappa, Danilo studia questi finali sulle cartine con la pazienza dell’entomologo,

prende informazioni da chi li ha visionati e richiama dall’archivio mentale altre volate verso gli stessi traguardi. Se poi il calendario, prima di un percorso che pare disegnato per le sue caratteristiche, gli offre un giorno di riposo nel quale perlustrare di persona il teatro delle operazioni, per i rivali non c’è scampo. Danilo e la forza della testa Lunedì Di Luca ha percorso due volte la salita di Pra’ Martino e il dente di piazzale San Maurizio, memorizzando le curve più pericolose della discesa e scegliendo in silenzio il punto nel quale attaccare. L’abruzzese — e se lo ripetiamo è perché il senso superiore del suo Giro si lega esplicitamente alle angustie della sua terra — ha il sangue freddo di un coccodrillo, ed è da Venezia che anticipa giorno per giorno le sue mosse e quelle che legge negli occhi degli avversari: cominciata per gioco, è diventata

una consuetudine a mezza via fra la scaramanzia e il «mind game» psicologico col quale intimorire i concorrenti. «Oggi vinco», «oggi indosso la maglia rosa», «oggi prendo un abbuono»; Danilo punta ogni mattino le sue fiche e alla sera torna in albergo con le tasche più gonfie. Da incubo che era, la crono di domani si è già ridotta a difficoltà; pescasse un podio anche oggi ad Arenzano — ma non è nei suoi programmi — verrebbe derubricata a piccolo fastidio. Danilo e i pensieri Di Luca domina grazie alla freddezza con cui gestisce il tempo reale, senza cedimenti al panico quando deve difendersi (Bergamo) né indugi quando la finestra d’attacco gli si apre davanti (San Martino, ieri). Di Luca domina perché, malgrado qualche sparata da spaccone, in gruppo ha molti amici. Di Luca domina perché sa quanto spazio lasciare alla fuga di Garzelli, quanto

muoversi dopo Pellizotti per riassorbirlo in discesa, in quale punto del muro finale partire per concedersi un ultimo chilometro spensierato, immaginandosi Coppi e sistemandosi la zip della maglia. Danilo e il controllo Ma Di Luca domina anche perché sa che i secondi che gli servono per rivincere il Giro d’Italia sono nascosti in ogni curva, in ogni rampa, in ogni tornante in discesa, che piova o splenda il sole, che pedali da solo o in gruppo, che i gregari lo tirino o abbiano già esalato l’ultimo respiro, ovviamente per lui. Di Luca conosce tutte queste cose e almeno sin qui ne ha il totale controllo. Mentalmente è in fuga dal Lido, e i suoi rivali — da Basso ai big stranieri — stentano a capire che per riacchiapparlo devono pensare come lui. Mica è facile, sia chiaro. Ma perché mai vincere il Giro d’Italia dovrebbe essere facile? Paolo Condò


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UNA TAPPA COL LUTTO AL BRACCIO

La 10ª tappa si era aperta con la tragica notizia della morte in un incidente stradale di Fabio Saccani, pilota del nostro fotografo Roberto Bettini 2

SCACCO MATTO IN TRE MOSSE La gestione perfetta di Di Luca nei tre momenti chiave della Cuneo-Pinerolo. 1 Sulla salita di Pra’ Martino (8 km con punte del 12%) l'abruzzese scatta tre volte sotto gli occhi di Basso e Menchov AP 2 Nella discesa verso Pinerolo, il gruppo di Di Luca si riporta su Pellizotti, poi l’abruzzese forza con Pellizotti sullo strappo del San Maurizio ANSA 3 L’ultimo scatto ai -3,5 km è decisivo: Di Luca vola, Pellizotti non resiste REUTERS

FUGA L’azione più bella è di Stefano Garzelli: va in fuga sul Moncenisio e passa primo sul Sestriere (Cima Coppi e Montagna Pantani). Ai meno 26 lo raggiungono Grivko e Visconti, poi inizia la salita di Pra’ Martino

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FORCING Visconti cede, dal gruppo dei big esce Pellizotti che si riporta su Garzelli e prosegue. In cima a Pra’ Martino Pellizotti ha 9" su Soler, subito dietro Leipheimer, Di Luca, Basso, Sastre, Menchov, Garzelli e Arroyo

COSÌ I BIG ALL’ARRIVO PELLIZOTTI 2˚ A 10"

COSÌ I BIG IN CLASSIFICA LÖVKVIST ORA È A 2’12"

ARMSTRONG CRESCE: 13˚ A 29"

CUNEGO IN DIFFICOLTÀ: 19˚ A 5’31"

1.

Danilo DI LUCA

1.

Danilo DI LUCA

2.

Franco PELLIZOTTI

a 10"

2.

Denis MENCHOV

3.

Denis MENCHOV

a 10"

3.

Michael ROGERS

a 1’33"

4.

Carlos SASTRE

a 10"

4.

Levi LEIPHEIMER

a 1’40"

7.

Ivan BASSO

a 29"

5.

Franco PELLIZOTTI

a 1’53"

8.

Levi LEIPHEIMER

a 29"

6.

Carlos SASTRE

a 1’54"

10. Michael ROGERS

a 29"

7.

Ivan BASSO

a 2’03"

Thomas LÖVKVIST

a 1’20"

Danilo Di Luca, 33 anni, esulta sul traguardo

12. Gilberto SIMONI

a 29"

8.

13. Lance ARMSTRONG

a 29"

10. Gilberto SIMONI

a 45"

14. Marzio BRUSEGHIN

a 4’29"

IANUALE

18. Damiano CUNEGO

a 1’34"

18. Lance ARMSTRONG

a 5’28"

22. Thomas LÖVKVIST

a 1’39"

19. Damiano CUNEGO

a 5’31"

15. Marzio BRUSEGHIN

a 2’12" a 2’58"

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COLPO In discesa Di Luca, Arroyo, Sastre. Menchov e Sastre raggiungono Pellizotti. La maglia rosa stacca tutti sull’ultimo strappo e trionfa

giorni in rosa Danilo Di Luca ieri ha indossato la sesta maglia rosa: con le 5 del 2005 e le 13 del 2007 è arrivato a 24 ed è primatista tra i corridori in attività ex-aequo con Gilberto Simoni. A 24 pure Fiorenzo Magni, Felice Gimondi e Giovanni Valetti.

8 tappe vinte Ecco il dettaglio delle tappe al Giro firmate Di Luca: Peschici (2000), Montevergine (2001), Giffoni (2005), L’Aquila (2005), Montevergine (2007), Briançon (2007), San Martino di Castrozza (2009) e Pinerolo (2009). Ieri ha vinto in maglia rosa per la prima volta.

48 successi in carriera Pro’ dal 1998, Di Luca è arrivato a quota 48 successi in carriera. Spiccano il Giro d’Italia 2007 e quattro grandi classiche: il Giro di Lombardia 2001, l’Amstel Gold Race e la Freccia Vallone 2005, la Liegi-Bastone-Liegi 2007.

La zampata di MARIO CIPOLLINI

Liquigas, tutto sbagliato La Liquigas ieri ha sbagliato tutto e Di Luca è stato bravo a sfruttare la situazione. Con uno sforzo modesto Danilo ha guadagnato molto. Ma se la Liquigas considera due capitani a pari livello, Pellizotti non doveva tirare quando era in fuga con Di Luca con Basso dietro. Forse si vogliono tenere la doppia opportunità perché da Ivan non sono garantiti? Fatto sta che il distacco comincia a essere pesante. Non sarei poi certo che Di Luca domani pagherà a crono. Danilo è abile in discesa e in salita, con la condizione che ha, è facile che guadagni terreno.


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GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA IL RE DEL TOUR 2008 ORA È SESTO

«Coppi in testa e l’Abruzzo nel cuore»

Cresce Sastre «Il favorito resta Basso» Lo spagnolo chiude coi più forti «Sto bene e la crono mi piace» DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI PINEROLO dQuindici minuti dopo aver tagliato il traguardo, Carlos Sastre si siede sugli scalini del pullman Cervelo. Indossa maglietta bianca, braghe nere e ciabattine di gomma. È sorridente, attento, aperto. È anche fresco: ha appena fatto la doccia. È sereno. È semplicemente umano. Come sempre.

DI LUCA «Pensavo a Fausto, avevo la pelle d’oca. Che spinta dalla mia gente sul percorso»

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GREGORI

ha detto

PINEROLO dDanilo Di Luca non

COME UNA LIEGI

è un re. E’ il Corsaro Rosa. Sorprendente e audace. Non vince con la forza del potere. Ieri ha conquistato Pinerolo con un assalto all’arma bianca.

Il percorso era adatto a me, sembrava una Liegi-Bastogne-Liegi. Ho vinto in discesa

E’ un colpo preparato?

«Alla vigilia ho visto per due volte la discesa, perché era lì che volevo attaccare. Ho vinto lì. Ma la Liquigas mi stava rovinando i piani». Ci racconti quel momento.

«Prima è partito Pellizotti, poi Basso, poi Pellizotti. Un attacco studiato. Pellizotti è stato bravo. L’errore che può aver fatto è di aver dato i cambi nei due chilometri di pianura. Io l’ho inseguito. Quando Menchov e Sastre sono entrati, li ho incitati. Poi ho attaccato». Come ha affrontato la prova?

«Come se fosse la Liegi-Bastogne-Liegi: 260 chilometri, un finale nervoso. Ho fatto una bellissima azione perché il percorso era adatto a me».

LA MISSIONE I miei successi portano il sorriso. Ho capito che ho una missione: arrivare a Roma in rosa. Per l’Abruzzo

VANTAGGIO BUONO Il piano era quello di portare la maglia fino alla crono, ma ora il vantaggio è buono, posso anche tenerla

BASSO COME SASTRE Si equivalgono. Ivan si è preparato di più, sarà lui ad attaccare. Sastre correrà in difesa. Cunego non è lui

Fausto Coppi. E mi veniva la pelle d’oca. C’erano molti abruzzesi lungo il percorso e questo mi ha dato forza». Che echi le giungono dall’Abruzzo?

«Le mie vittorie portano il sorriso. Ho capito che ho una missione da compiere: arrivare a Roma in rosa. Per loro». Quando ha saputo della morte di Fabio Saccani?

«Sul traguardo. E la felicità è scomparsa. Sono vicino alla famiglia. Era un amico. Anche all’inizio di questo Giro avevo fatto la foto con lui, come sempre. Sono molto triste». Che cosa è cambiato dopo la Cuneo-Pinerolo?

«Al via avevo 13" sul secondo, ora 1’20". Ho raccolto più di tutti i giorni precedenti». Cambiano le sue strategie?

«Il mio piano era portare la maglia rosa fino alla crono. Oggi c’è qualche possibilità di tenerla. Il vantaggio è buono». Dopo la pagina nera di Milano, una bella giornata di sport.

Vincere a Pinerolo è un segno?

«Abbiamo dato spettacolo. E sarà spettacolo fino a Roma».

«Ho pensato alla leggenda di questa tappa. Alla cavalcata di

Sembra più forte del 2007...

«Sono più esperto. Più lucido. Sono migliorato in discesa. Le gambe sono quelle del 2007». A Pinerolo ha capito di poter vincere il Giro?

«No. Sono partito da Venezia per vincere». Il prossimo assalto sarà sul San Luca?

«Lì ho vinto il Giro dell’Emilia l’anno scorso. Potrei guadagnare qualche secondo».

R Danilo Di Luca, 33 anni, ha vinto il Giro d’Italia 2007 con la Liquigas IANUALE

S Carlos Sastre, 34 anni, a fine 2008 è passato dalla Csc alla Cervelo BETTINI

Deluso da Basso?

«No. Si è staccato in discesa». E da Cunego?

«Non sta bene. Non è il vero Cunego». Come valuta Sastre?

«Crescerà sempre. A cronometro può andare come me». Basso è più pericoloso di Sastre?

«Si equivalgono. Basso si è preparato di più. Sarà lui ad attaccare. Sastre correrà in difesa». La tappa della battaglia campale?

«Mi spaventa Monte Petrano». La maglia rosa può trasformarla nella crono?

«I miracoli li fanno le gambe».

MALTA €8 SOLO ANDATA

Il tesoro nascosto del Mediterraneo

Peso massimo In bici Carlos è tenace, costante, regolare. È scalatore e fondista. È uomo da tre settimane tre volte l’anno: Giro, Tour e Vuelta. E potrebbe metterla giù dura: ha vinto il Tour 2008, la gente lo vede ancora in maglia gialla, l’equivalente della cintura di campione del mondo dei pesi massimi. La porta con invisibile leggerezza. Carlos, contento? «Era una tappa molto importante. E io, senza fare quasi niente, ho preso tanti secondi (19", ndr) a Ivan Basso». Dice Basso, non altri, a cui ha imposto la stessa zavorra. «Ivan è il più pericoloso. Lo considero il punto di riferimento della corsa. Già alla presentazione del Giro era il mio favorito». Ieri è andata così: «Stavo con i più forti. Sull’ultimo strappo Di Luca ha attaccato, Leipheimer si è aperto, io ho perso la ruota, si è creato un buco. Poi Di Luca ha continuato ad andare molto forte. Io ho buone sensazioni. E ho finito bene». Rivali Misura gli altri: «Lövkvist è giovane, finora era andato molto bene, ma è difficile tenere alta la condizione per tutto il Giro. Rogers ha più esperienza, ma anche lui in tre settimane tende a perdere la forma». E Menchov? Sembra la sua ombra. «E’ vero, sembra proprio che mi stia attaccato. Potremmo essere considerati grandi amici, se non fosse che poi lui arriva prima di me. Alla Vuelta 2005: lui primo, io secondo. E alla Vuelta 2007: lui primo, io secondo». Rimangono gli americani: anche lui considera più Leipheimer di Armstrong. «Dipende dalla crono». E la crono delle Cinque Terre incombe: «L’unica tappa che sono andato a vedere e provare. Due salite, dure; due discese, tecniche; una lunga distanza. È una crono complicata. Ma meglio 60 km così che non tutti piatti». Paziente Sastre ha il dono della pazienza. L’unica volta in cui è sembrato perderla, ha perso anche tempo. «Quando ho attaccato nell’ultimo chilometro all’Alpe di Siusi. Se fossi rimasto con gli altri, non mi avrebbero staccato. Pensavo di fare la cosa giusta. Invece ho sbagliato. Pazienza». Appunto.

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GIRO D’ITALIA IN CASA LIQUIGAS DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI PINEROLO d«Tutto bene. Sia-

mo stati bravi». In casa Liquigas, nonostante la sconfitta, si ostenta — o si finge — soddisfazione. Poco alla volta, la squadra di Roberto Amadio si ritrova con Pellizotti quinto in classifica a 1’53" e Basso settimo a 2’03" dalla maglia rosa. Ma quello che ieri ha colpito non sono stati tanto i distacchi subiti al traguardo (Pellizotti 18" compreso gli abbuoni, Basso 49"), quanto il modo con cui la squadra ha corso.

Basso-Pellizotti Va tutto bene? Ivan «Per noi una buona giornata». Franco «La forma cresce». Ma la strategia del team lascia qualche dubbio

Sbagli Sotto esame sono due aspetti. Primo: la Liquigas ha tirato per annullare la fuga di Garzelli, Grivko e Visconti, uomini fuori classifica, che perlomeno avrebbero tolto gli abbuoni a Di Luca e agli altri big di classifica. Secondo: Pellizotti ha attaccato sul Pra’ Martino, mettendo in difficoltà Basso ma non Di Luca, che poi lo ha ripreso nella penultima discesa. Nella fuga a due ha collaborato con la maglia rosa, che poi lo ha staccato ed è andata a vincere. «Danilo mi ha lasciato lì — conferma il friulano —. Quello che mi conforta è che la mia condizione è in crescita». Tranquillità Il direttore sportivo, Stefano Zanatta, sembra comunque tranquillo: «La tappa era di quelle giuste. Abbiamo cercato di fare il possibile, non c’era altro modo di correre. Su Moncenisio e Sestriere non avevamo possibilità di fare gran bagarre perché eravamo troppo distanti dall’arrivo. Abbiamo controllato la corsa per avere più uomini possibile

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HANNO DETTO S Cunego 18˚ a 1’34" «Siamo andati fortissimo. Sul Pra’ Martino non sono riuscito a tenere il ritmo, ho insistito sperando di rientrare, ma non ce l’ho fatta. Mi spiace, manca ancora qualcosa»

S

Ivan Basso, 31 anni: 7o a 2’03" da Di Luca NEWPRESS

LO SPAGNOLO SI È SVEGLIATO

Horrillo riconosce la moglie Pedro Horrillo, lo spagnolo volato sabato per 80 metri nella discesa dal San Pietro, migliora. Ieri i medici lo hanno risvegliato e lui ha riconosciuto la moglie Lorena. Ma ha ancora problemi polmonari.

Franco Pellizotti, 31 anni, all’attacco con Garzelli: ora è 5o a 1’53’’ IPP

per l’ultima salita, sulla quale siamo riusciti a mettere scompiglio in gruppo, ma abbiamo trovato un Di Luca molto forte. Adesso sappiamo come va». Si sapeva, peraltro, che Di Luca fosse in forma splendida e più adatto di tutti per questo finale. «Ora — prosegue Zanatta — cercheremo d’inventarci

qualcosa, nella speranza anche che Danilo abbia una giornata storta. Però abbiamo tolto Lövkvist dall’alta classifica». A onor del vero, però, lo svedese della Columbia adesso ha solo 9" di ritardo da Basso.

Lövkvist 22˚ a 1’39" «Non avevo le gambe per restare con i migliori. Forse il giorno di riposo mi ha penalizzato. La classifica? Non sono tagliato fuori, già nella crono delle Cinque Terre posso recuperare»

Allineato Il varesino, dal canto

Il libro speciale del Centenario È in edicola e in libreria «Un secolo di passioni», edito da Rizzoli e a cura di Pier Bergonzi ed Elio Trifari, con la prefazione di Candido Cannavò. E’ il libro ufficiale del Centenario: 256 pagine e 289 immagini. Costa 14,99 euro.

suo, non può fare altro che appiattirsi sulle posizioni del team. «Tutto sommato è stata una buona giornata per noi — spiega il vincitore del Giro 2006 —. Abbiamo cercato l’azione sull’ultima salita. È un peccato che Franco non abbia vinto la tappa. Ma Di Luca s’è dimostrato ancora una volta superiore. Io ho perso nella discesa molto tecnica, perché dove ci vuole grande abilità di guida non sono ancora all’altezza dei migliori. Però avevo messo in preventivo che in questa tappa avrebbero potuto staccarmi. Il Giro ha preso una piega tale per cui dovremo attaccare». Idee più chiare In casa Liquigas, la cronometro delle Cinque Terre di domani arriva a questo punto provvidenziale. E’ assai probabile che i due capitani perdano qualcosa sia da Leipheimer sia da Menchov. Ma si avranno probabilmente le idee un po’ più chiare su chi dei due sarà l’uomo deputato ad andare all’assalto della maglia rosa, sul quale quindi concentrare energie e tattica di squadra.

FUGA DI 111 KM IL VARESINO CONQUISTA LA CIMA COPPI, CEDE NEL FINALE MA SI PIAZZA 11˚ ED È LEADER DELLA MONTAGNA

Dici Sestriere e Garzelli non manca mai DAL NOSTRO INVIATO

Dal nostro inviato

ANTONINO MORICI

PAPERINO P

PINEROLO dDa queste parti so-

.

MARCONI-MAZZARELLO

no abituati a vedere un uomo solo al comando. Senza scomodare le leggende, Stefano Garzelli diventa uomo da impresa quando c’è di mezzo il Sestriere. Nel 2000 il sorpasso nella crono del penultimo giorno su Casagrande, in dote la maglia rosa; ieri una fuga di 111 chilometri, con maglia verde e Cima Coppi del Giro affiancata in bacheca al passaggio sulla vetta più alta del Tour 2003, il

mitico Galibier. «Non ero partito da Cuneo per attaccare da solo — spiega il varesino, 11˚ al traguardo —. Mi sono messo a tirare prima del Moncenisio per riprendere dodici corridori che potevano arrivare in fondo. Poi ad un certo punto ho allungato». Il dubbio Garzelli è partito quando mancavano 131 km al traguardo. Troppi per provarci da solo, anche se... «Quando mi hanno detto che avevo quasi 6 minuti mi sono detto: "o la va o la spacca". Col senno di

poi dico che avrei potuto aspettare per giocarmi il successo nel finale». La discesa dal Sestriere è stato il classico risveglio da un bel sogno. «C’era troppo vento contro, lì ho capito che non avrei avuto chance. Il finale? Danilo è stato irresistibile: questo è un Giro d’Italia disegnato per lui». Scelte Ora per Garzelli è arrivato il momento delle decisioni importanti: «Devo scegliere se puntare a una tappa da dedicare a Matteo (il terzo figlio in arrivo tra pochi giorni, ndr), alla maglia verde o a un posto migliore in classifica. La cronometro di Riomaggiore mi aiuterà a decidere».


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GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO

Di Luca vince pure il Torriani

Firmando la tappa con la Cima Coppi - il Sestriere - Danilo Di Luca ha conquistato anche il 13˚ trofeo Vincenzo Torriani, l’indimenticabile patron del Giro morto nel 1996. L’abruzzese lo vinse già nel 2007, poi vinse il Giro...

POS. CORRIDORE

TEMPO

70 KOZONTCHUK (RUS)

94 VANOTTI (ITA)

23 JA. RODRIGUEZ (VEN)

47 BELLOTTI (ITA)

a 5'32"

71 PERGET (FRA)

95 VAN GOOLEN (BEL)

24 OCHOA (VEN)

48 LASTRAS (SPA)

a 6'35"

72 JEANNESSON (FRA)

25 HORNER (USA)

49 M. GARCIA (SPA)

2 PELLIZOTTI (ITA) a 10", abb. 12’’

26 KESSIAKOFF (SVE)

3 MENCHOV (RUS)

1 Danilo DI LUCA (ITA) Lpr-Farnese, 262 km in 6.30'43" media 40,233 km/h, abb. 20’’

abb. 8’’

4 SASTRE (SPA)

22 LÖVKVIST (SVE)

118 BONO (ITA)

142 CHARTEAU (FRA)

166 ANDRIOTTO (ITA)

119 DAVIS (AUS)

143 KRIVTSOV (UCR)

167 VANENDERT (BEL)

96 A. GOMEZ (SPA)

120 HULSMANS (BEL)

144 T. FOTHEN (GER)

168 STAMSNIJDER (OLA)

73 EFIMKIN (RUS)

97 JACOBS (BEL)

121 SCARSELLI (ITA)

145 AUGUSTYN (S.AF)

169 MEYER (AUS)

50 SONNERY (FRA)

74 BRUTT (RUS)

98 MORI (ITA)

122 MILLAR (GB)

146 KAISEN (BEL)

170 GOSS (AUS)

27 SERPA (COL)

51 GRIVKO (UCR)

75 H. GONZALEZ (SPA)

99 QUINZIATO (ITA)

123 HUZARSKI (POL)

147 A. MASCIARELLI (ITA)

171 STANNARD (GB)

28 TEN DAM (OLA)

52 NAVARRO (SPA)

76 BERTAGNOLLI (ITA)

100 M. FOTHEN (GER)

124 SENAC (FRA)

148 MARZOLI (ITA)

172 A. FERNANDEZ (SPA)

101 LLOYD (GB)

125 MORABITO (SVI)

149 PALUMBO (ITA)

102 SWIFT (GB)

126 TSCHOPP (SVI)

150 RABUNAL (SPA)

a 1'39"

46 CAMANO (SPA)

a 23'08"

a 24'49"

a 26"

29 DEIGNAN (IRL)

53 RUBIERA (SPA)

77 CARDENAS (COL)

6 SOLER (COL)

a 29"

30 GUSTOV (UCR)

54 ZEITS (KAZ)

78 GAVAZZI (ITA)

55 BRAJKOVIC (SLO)

79 GASPAROTTO (ITA)

103 LJUNGBLAD (SVE)

127 ESKOV (RUS)

151 CESAR (SPA)

80 BONNAFOND (FRA)

104 DION (FRA)

128 SEROV (RUS)

152 GILBERT (BEL)

129 KONOVALOVAS (LIT)

153 D. FERNANDEZ (SPA)

130 BERTOGLIATI (SVI)

154 FARRAR (USA)

a 12'34"

31 KIRYIENKA (BIE)

8 LEIPHEIMER (USA)

32 VISCONTI (ITA) a 2'29", abb. 2’’

56 GERRANS (AUS)

9 JO. RODRIGUEZ (SPA)

33 DE GREEF (BEL)

a 2'32"

57 SERRANO (SPA)

a 7'28"

81 BERTOLINI (ITA)

105 SOKOLOV (RUS)

10 ROGERS (AUS)

34 SIUTSOU (BIE)

a 3'02"

58 SZMYD (POL)

a 8'27"

82 CATALDO (ITA)

106 FACCI (ITA)

35 BOSISIO (ITA)

a 3'17"

59 BRANDT (BEL)

a 9'50"

83 MIHOLJEVIC (CRO)

107 STANGELJ (SLO)

12 SIMONI (ITA)

36 MAZZANTI (ITA)

a 3'29"

60 POSSONI (ITA)

84 KING (USA)

108 PETACCHI (ITA)

132 BARLA (ITA)

156 LE FLOCH (FRA)

13 ARMSTRONG (USA)

37 ROHREGGER (AUT)

61 PAUWELS (BEL)

85 CAPECCHI (ITA)

109 DA DALTO (ITA)

133 HUNTER (S.AF)

157 MARTINEZ (SPA)

11 GARZELLI (ITA)

abb. 6’’

a 2'08"

a 26'06"

131 MALACARNE (ITA) abb. 4’’

TEMPO

158 REDA (ITA)

15 BRUSEGHIN (ITA)

a 45"

39 VORGANOV (RUS)

63 MAYOZ (SPA)

87 ENGELS (OLA)

111 DANIELSON (USA)

135 CHAINEL (FRA)

159 IGNATIEV (RUS)

184 BELGY (FRA)

112 CACCIA (ITA)

136 CAVENDISH (GB)

160 KLIMOV (RUS)

185 HADDOU (FRA)

113 CANCELLARA (SVI)

137 TJALLINGII (OLA)

161 ISAICHEV (RUS)

186 HUNT (GB)

114 MONTAGUTI (ITA)

138 DE GROOT (OLA)

162 BARRY (CAN)

187 DEAN (N.ZEL)

115 CHIARINI (ITA)

139 HINAULT (FRA)

163 BOASSON HAGEN (NOR)

188 RENSHAW (AUS)

a 1'23"

40 POZZATO (ITA)

64 TIRALONGO (ITA)

88 WIGGINS (GB)

17 CIONI (ITA)

a 1'34"

41 VOIGT (GER)

65 ARDILA CANO (COL)

89 CODOL (ITA)

18 CUNEGO (ITA)

42 GRABOVSKYY (UCR)

66 SPRICK (FRA)

90 GOLCER (SLO)

19 F. MASCIARELLI (ITA)

43 PINOTTI (ITA)

67 AGNOLI (ITA)

91 SPEZIALETTI (ITA)

20 SEELDRAYERS (BEL)

44 MARZANO (ITA)

68 DE BONIS (ITA)

92 CARLSTRÖM (FIN)

116 PIETROPOLLI (ITA)

140 SCHRÖDER (GER)

164 HAEDO (ARG)

189 VIGANO’ (ITA)

21 POPOVYCH (UCR)

45 FROOME (GB)

69 PETROV (RUS)

93 WEGELIUS (GB)

117 ERMETI (ITA)

141 MÜLLER (GER)

165 GATTO (ITA)

rit. SCHOLZ (GER)

a 15'21"

a 16'54"

IN GARA 189 CORRIDORI DI 22 SQUADRE

POS. CORRIDORE

TEMPO

POS. CORRIDORE

TEMPO

127 LONGO BORGHINI (ITA) a 1.28'09"

media 40,667 km/h

a 1.27'33"

64 EFIMKIN (RUS)

a 37'45"

128 MORABITO (SVI)

a 1.29'36"

2 MENCHOV (RUS)

a 1'20"

65 DEIGNAN (IRL)

a 38'23"

129 BERTOLINI (ITA)

a 1.29'52"

3 ROGERS (AUS)

a 1'33"

66 KIRYIENKA (BIE)

a 39'05"

130 GOSS (AUS)

a 1.31'20"

4 LEIPHEIMER (USA)

a 1'40"

67 MAYOZ (SPA)

a 39'33"

131 A. MASCIARELLI (ITA) a 1.31'44"

5 PELLIZOTTI (ITA)

a 1'53"

68 JEANNESSON (FRA)

a 43'23"

132 DA DALTO (ITA)

a 1.32'29"

6 SASTRE (SPA)

a 1'54"

69 WEGELIUS (GB)

a 43'28"

133 DION (FRA)

a 1.32'43"

7 BASSO (ITA)

a 2'03"

70 BOASSON HAGEN (NOR) a 43'39"

134 STAMSNIJDER (OLA) a 1.34'40"

8 LÖVKVIST (SVE)

a 2'12"

71 BERTOGLIATI (SVI)

a 44'34"

135 LLOYD (GB)

a 1.35'00"

9 ARROYO (SPA)

a 2'35"

72 PIETROPOLLI (ITA)

a 45'44"

136 T. FOTHEN (GER)

a 1.35'32"

10 SIMONI (ITA)

a 2'58"

73 AUGUSTYN (S.AF)

a 46'11"

137 ERMETI (ITA)

a 1.37'15"

11 HORNER (USA)

a 3'24"

74 MIHOLJEVIC (CRO)

a 46'54"

138 HUNTER (S.AF)

a 1.39'01"

12 JO. RODRIGUEZ (SPA) a 3'58"

75 BRANDT (BEL)

a 47'03"

139 CHARTEAU (FRA)

a 1.39'51"

13 VALJAVEC (SLO)

a 4'27"

76 BELLOTTI (ITA)

a 47'26"

140 PATE (USA)

a 1.40'00"

14 BRUSEGHIN (ITA)

a 4'29"

77 PAUWELS (BEL)

a 47'37"

141 MONTAGUTI (ITA) a 1.40'08"

15 POPOVYCH (UCR)

a 4'32"

78 GASPAROTTO (ITA)

a 47'51"

142 MEYER (AUS)

16 SEELDRAYERS (BEL)

a 4'51"

79 AGNOLI (ITA)

a 48'01"

143 CANCELLARA (SVI) a 1.40'56"

17 TEN DAM (OLA)

a 5'18"

80 DE BONIS (ITA)

a 49'14"

144 MARTINEZ (SPA)

18 ARMSTRONG (USA)

a 5'28"

81 KOZONTCHUK (RUS) a 53'30"

145 LUND (DAN)

a 1.41'10"

19 CUNEGO (ITA)

a 5'31"

82 BONNAFOND (FRA)

a 55'54"

146 GATTO (ITA)

a 1.43'18"

20 KESSIAKOFF (SVE)

a 5'58"

83 GAVAZZI (ITA)

a 56'01"

147 CACCIA (ITA)

a 1.43'25"

21 SOLER (COL)

a 6'01"

84 SPEZIALETTI (ITA)

a 57'45"

148 SCARSELLI (ITA)

a 1.43'51"

85 SERRANO (SPA)

a 58'01"

149 BARLA (ITA)

a 1.43'54"

a 7'11"

26 ROHREGGER (AUT)

a 7'12"

27 BOSISIO (ITA)

a 7'16"

28 F. MASCIARELLI (ITA) a 7'20" 29 GARZELLI (ITA)

a 7'32"

30 SERPA (COL)

a 8'33"

31 FROOME (GB)

a 9'49"

32 DE GREEF (BEL)

a 11'15"

33 BRAJKOVIC (SLO)

a 12'15"

34 NAVARRO (SPA)

a 12'20"

35 CARDENAS (COL)

a 13'13"

36 BAK (DAN)

a 14'38"

37 BERTAGNOLLI (ITA)

a 15'09"

38 GUSTOV (UCR)

a 15'24"

39 OCHOA (VEN)

a 15'55"

40 RUBIERA (SPA)

a 16'38"

183 GENE (FRA)

16 VALJAVEC (SLO)

a 36'45"

25 CIONI (ITA)

182 ZABRISKIE (USA)

134 FÖRSTER (GER)

63 GOLCER (SLO)

a 6'32"

181 DEVENYNS (BEL)

110 LONGO BORGHINI (ITA)

Lpr-Farnese, 1.789,5 km in 44.00'11"

24 SCARPONI (ITA)

180 DOCKX (BEL)

86 CHEULA (ITA)

126 KING (USA)

a 6'24"

179 KLOSTERGAARD (DAN)

155 VOECKLER (FRA)

62 FAILLI (ITA)

a 35'43"

23 SIUTSOU (BIE)

178 LUND (DAN)

38 BAK (DAN)

62 CODOL (ITA)

22 JA. RODRIGUEZ (VEN) a 6'17"

177 VAN EMDEN (OLA)

a 41"

La tappa di ieri fa recuperare una posizione in classifica a Gilberto Simoni: ora il 37enne trentino della Diquigiovanni-Androni è decimo a 2’58" dalla maglia rosa Danilo Di Luca. Danilo DI LUCA (ITA)

176 DONATI (ITA)

14 SCARPONI (ITA)

Simoni rientra nei primi 10: è a 2’58"

1

a 35'12"

174 MCCARTNEY (USA) 175 PATE (USA)

7 BASSO (ITA)

CLASSIFICA GENERALE

POS. CORRIDORE

173 LOPEZ (SPA)

5 ARROYO (SPA)

150 ZABRISKIE (USA)

a 1.44'16"

87 CHEULA (ITA)

a 1.00'45"

151 RABUNAL (SPA)

a 1.44'23"

88 ESKOV (RUS)

a 1.00'54"

152 FACCI (ITA)

a 1.44'43"

153 KRIVTSOV (UCR)

a 1.44'51"

90 DEVENYNS (BEL)

a 1.01'10"

154 KLOSTERGAARD (DAN) a 1.45'28"

91 CARLSTRÖM (FIN)

a 1.01'57"

155 FARRAR (USA)

a 1.45'43"

92 SPRICK (FRA)

a 1.02'02"

156 KLIMOV (RUS)

a 1.46'00"

93 MCCARTNEY (USA)

a 1.02'26"

157 CHIARINI (ITA)

a 1.46'04"

94 A. GOMEZ (SPA)

a 1.02'31"

158 SOKOLOV (RUS)

a 1.47'36"

95 POSSONI (ITA)

a 1.03'07"

159 DONATI (ITA)

a 1.47'41"

96 TSCHOPP (SVI)

a 1.03'10"

160 STANNARD (GB)

a 1.47'47"

97 VOECKLER (FRA)

a 1.04'09"

161 CAVENDISH (GB)

a 1.47'59"

98 H. GONZALEZ (SPA)

a 1.06'31"

162 DE GROOT (OLA)

a 1.48'02"

99 MORI (ITA)

a 1.06'32"

163 DEAN (N.ZEL)

a 1.50'20"

100 LOPEZ (SPA)

a 1.07'27"

164 GENE (FRA)

101 CAPECCHI (ITA)

a 1.09'18"

165 SCHRÖDER (GER)

a 1.51'17"

102 STANGELJ (SLO)

a 1.10'42"

166 RENSHAW (AUS)

a 1.51'18"

103 GILBERT (BEL)

a 1.12'52"

167 CESAR (SPA)

a 1.51'26"

104 VANOTTI (ITA)

a 1.13'09"

168 D. FERNANDEZ (SPA) a 1.51'30"

a 17'27"

42 WIGGINS (GB)

a 17'39"

43 GRIVKO (UCR)

a 19'27"

44 ZEITS (KAZ)

a 20'26"

108 VANENDERT (BEL) a 1.16'06"

172 A. FERNANDEZ (SPA) a 1.52'17"

45 PETROV (RUS)

a 21'48"

109 SEROV (RUS)

a 1.16'32"

173 PALUMBO (ITA)

46 MAZZANTI (ITA)

a 23'10"

110 BRUTT (RUS)

a 1.16'55"

174 CHAINEL (FRA)

a 1.52'37"

47 GERRANS (AUS)

a 23'37"

111 PETACCHI (ITA)

a 1.17'17"

175 BARRY (CAN)

a 1.53'04"

48 SZMYD (POL)

a 23'59"

112 BONO (ITA)

a 1.17'52"

176 VAN EMDEN (OLA) a 1.53'29"

49 POZZATO (ITA)

a 26'14"

113 PERGET (FRA)

a 1.18'38"

177 LE FLOCH (FRA)

a 1.53'32"

50 CATALDO (ITA)

a 28'01"

105 KONOVALOVAS (LIT) a 1.14'54"

169 REDA (ITA)

a 1.51'36"

106 TJALLINGII (OLA)

a 1.15'43"

170 HAEDO (ARG)

a 1.51'54"

107 VAN GOOLEN (BEL)

a 1.16'04"

171 VIGANÒ (ITA)

a 1.51'55"

Il Turchino nel finale Sapore di Sanremo

a 1.52'22"

114 HULSMANS (BEL)

a 1.19'04"

178 SENAC (FRA)

a 1.53'38"

51 ARDILA CANO (COL) a 28'09"

115 FAILLI (ITA)

a 1.19'50"

179 BELGY (FRA)

a 1.55'24"

52 LASTRAS (SPA)

a 28'21"

116 SWIFT (GB)

a 1.19'51"

180 FÖRSTER (GER)

a 1.55'42"

53 CAMANO (SPA)

a 29'33"

117 JACOBS (BEL)

a 1.20'03"

181 IGNATIEV (RUS)

a 1.56'12"

54 MARZANO (ITA)

a 29'52"

118 LJUNGBLAD (SVE)

a 1.20'18"

182 HINAULT (FRA)

a 1.56'13"

55 GRABOVSKYY (UCR) a 31'03"

119 QUINZIATO (ITA)

a 1.21'52"

183 HUNT (GB)

a 1.57'44"

56 SONNERY (FRA)

a 31'53"

120 HUZARSKI (POL)

a 1.22'13"

184 MÜLLER (GER)

a 1.58'16"

57 PINOTTI (ITA)

a 32'09"

121 MILLAR (GB)

a 1.23'45"

185 ISAICHEV (RUS)

a 1.59'08"

58 VOIGT (GER)

a 32'14"

122 DAVIS (AUS)

a 1.24'35"

186 ANDRIOTTO (ITA)

a 1.59'13"

59 M. GARCIA (SPA)

a 32'28"

123 MALACARNE (ITA) a 1.25'52"

187 KAISEN (BEL)

a 1.59'14"

60 TIRALONGO (ITA)

a 32'36"

124 MARZOLI (ITA)

a 1.25'54"

188 HADDOU (FRA)

a 1.59'43"

61 VISCONTI (ITA)

a 35'41"

125 ENGELS (OLA)

a 1.26'37"

189 DOCKX (BEL)

a 2.04'04"

CLASSIFICA GENERALE 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 97 punti; 2. Boasson Hagen (Nor) 65; 3. Petacchi 60; 4. Menchov (Rus) e Pellizotti 51; 6. Garzelli 49; 7. Rogers (Aus) 43; 8. Farrar (Usa) 41; 9. Davis (Aus) 38; 10. Scarponi e Basso 31; 12. Viganò e Leipheimer (Usa) 30; 14. Cavendish (GB) 29; 15. Soler (Col) 28; 16. Gavazzi 27.

OGGI L’UNDICESIMA TAPPA

a 1.51'12"

41 VORGANOV (RUS)

CLASSIFICA DI TAPPA 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 25 punti: 2. Pellizotti 20; 3. Menchov (Rus) 16; 4. Sastre (Spa) 14; 5. Garzelli 13; 6. Arroyo (Spa) 12; 7. Soler (Col) 10; 8. Basso 9; 9. Leipheimer 8; 10. Jo. Rodriguez (Spa) 7.

Noi di Acqua & Saponesiamocosì,sportivamente competitivi,enonsoloperinostriprodottisempre convenienti: quest’anno la nostra catena di punti vendita partecipa con una propria squadra al Giro d’Italia del centenario. Acqua & Sapone. Competitivi per passione.

a 1.41'02"

a 1.00'10"

A PUNTI

Appassionati & Sportivi.

a 1.40'23"

86 M. FOTHEN (GER)

89 DANIELSON (USA)

LA CATENA PIÙ SPORTIVA D’ITALIA

MONTAGNA

CLASSIFICA DI TAPPA 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 30 punti; 2. Grivko (Ucr) 15; 3. Visconti 10; 4. Soler (Col) 9; 5. Cioni 6; 6. Pellizotti 5; 7. Armstrong (Usa) e Cardenas (Col) 4; 9. Di Luca e Wegelius (GB) 2; 11. Leipheimer (Usa) e Horner (Usa) 1. CLASSIFICA GENERALE 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 45 punti; 2. Di Luca 27; 3. Grivko (Ucr) 16; 4. Menchov (Rus) 15; 5. Scarponi, Pellizotti e Soler (Col) 13; 8. Ochoa (Ven) 11; 9. H.Gonzalez (Spa) e Visconti 10; 11. Kiryienka (Bie) 8; 12. Lövkvist (Sve) e Cioni 6; 14. Bellotti e Bonnafond (Fra) 5.

L’11a tappa è la Torino-Arenzano, 214 km. Ritrovo in Piazza Castello alle 10.35. Partenza da Corso Trieste alle 12.10. Arrivo tra le 17 e 17.30. Strada pianeggiante fino a Tortona (110 km), poi si passa da Castellania, la città di Fausto Coppi. Da Novi Ligure, il percorso negli ultimi 70 chilometri fino al traguardo di Arenzano ricalca quello della Milano-Sanremo, incluso il Passo del Turchino (Gpm di terza categoria), la cui discesa è molto tecnica. Il finale è pianeggiante. METEO Sereno lungo tutto il percorso. CAROVANA Partenza da Torino alle 11.10. Soste ad Asti (12.25), ad Alessandria (13.17), a Novi Ligure (14.37), a Ovada (15.12) e ad Arenzano (16.15). IN TV Su Rai 3 alle 12.25 c’è «Si Gira». Alle 15.15 «Giro in diretta» e a seguire «Giro all’arrivo» e «Processo alla tappa». All’1.10 «Giro notte». Diretta anche su Eurosport alle 14.45 (in replica alle 00.30; alle 8.30 replica della tappa di ieri) e su Rai Sport Più. GAZZETTA.IT Diretta anche su Gazzetta TV.

FAST TEAM

CLASSIFICA DI TAPPA 1. ASTANA 19.34’41"; 2. Diquigiovanni-Androni a 17"; 3. Caisse d’Epargne a 31"; 4. Cervelo a 56"; 5. Columbia-High Road a 2’38". CLASSIFICA GENERALE 1. ASTANA 131.23’53"; 2. Columbia-High Road a 2’04"; 3. Diquigiovanni-Androni a 2’50"; 4. Caisse d’Epargne a 6’35".

ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND

Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra

ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS

Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz

BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI

Col S.Af Ita Ita Col Ita GB S.Af Ita

BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 QUEMENEUR 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER

Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra

CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU

Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra

CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS

Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel

FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.

Spa Ita Ita Spa Spa Spa

77 78 79

FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO

GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE

Spa Sve Spa

Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa

ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY

Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr

LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO

Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita

LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI

Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita

LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI

Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita

QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE

Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita

RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII

Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola

DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita

GIOVANI

CLASSIFICA GENERALE 1. Thomas LÖVKVIST (Sve, Columbia-High Road) 44.02’23"; 2. Seeldrayers (Bel) a 2’39"; 3. Ja. Rodriguez (Ven) a 4’05"; 4. F. Masciarelli a 5’08"; 5. Froome (GB) a 7’37"; 6. De Greef (Bel) a 9’03"; 7. Zeits (Kaz) a 18’14"; 8. Cataldo a 25’49"; 9. Grabovksyy (Ucr) a 28’51"; 10. Sonnery (Fra) a 29’41"; 11. M.Garcia (Spa) a 30’16"; 12. Jeannesson (Fra) a 41’11"; 13. Boasson Hagen (Nor) a 41’27"; 14. Augustyn (S.Af) a 43’59"; 15. Agnoli a 45’49"; 16. Kozontchuk (Rus) a 51’18"; 17. Bonnafond (Fra) a 53’42"; 18. Gavazzi a 53’49"; 19. Possoni a 1.00’55"; 20. H.Gonzalez (Spa) a 1.04’19"; 21. Capecchi a 1.07’06".

154 155 156 157 158 159

BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.

Ita Col Svi Ita Ven Ven

SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS

Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB

COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU

Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie

KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT

Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB

MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER

Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger

SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD

Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan

XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV

Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus

Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ 12" e 8". Bonus anche per i primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2".

SQUADRE A PUNTI

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. LIQUIGAS-DOIMO 33 punti; 2. Caisse d’Epargne 28; 3. Astana 21; 4. Lpr-Farnese 20; 5. Rabobank 18; 6. Cervelo 17; 7. Diquigiovanni-Androni 16; 8. Barloworld 15; 9. Acqua e Sapone-Mokambo 12; 10. Columbia-High Road 11; 11. Lampre-Ngc 9; 12. Ag2r 5; 13. Isd-Neri 4; 14. Quick Step 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 213 punti; 2. Lpr-Farnese 144; 3. Lampre-Ngc 143; 4. Diquigiovanni-Androni 116; 5. Liquigas-Doimo 115; 6. Astana 107; 7. Quick Step 84; 8. Katusha 78; 9. Rabobank 74.


MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

9 R

GIRO D’ITALIA IL TEXANO

Armstrong ritrova gambe e speranze Il team manager Bruyneel: «Migliora ogni giorno» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA PINEROLO dJohan Bruyneel è se-

duto a prendere il sole su una panchina dell’Hotel Relais Barrage e parla fitto al telefono dopo la tappa. Lance Armstrong è già su in camera. Ci è arrivato in bici, appena finita la Cuneo-Pinerolo. Nessuna dichiarazione ai giornalisti, ma un mezzo sorriso per essere arrivato finalmente davanti con Basso e il compagno Leipheimer. Anche Bruyneel sorride. L’Armstrong di ieri gli è piaciuto. «Questa tappa è stato un chiaro segno che Lance è in progresso — spiega il team manager dell’Astana —. Me ne sono accorto dal colpo di pedale che aveva in gara e da come parlava alla radio. Sull’ultima salita era staccato di pochi secondi dai migliori. Prove così lunghe sono importanti per lui».

Per Fabio Armstrong non ha commentato la sua prestazione. I suoi pensieri — e i messaggi su Twitter — erano rivolti all’amico motociclista Fabio Saccani, morto al mattino in un incidente. «Era un sopravvissuto al cancro e un grande uomo, oltre che uno dei miei più sinceri tifosi. Aveva sempre il sorriso sulla faccia. Ci mancherà». Il sette volte vincitore del Tour potrebbe proporsi come un protagonista dalla crono delle Cinque Terre in avanti. «Migliora ogni giorno — continua Bruyneel —. Il risultato della cronosquadre di Venezia (terzi) aveva creato aspettative troppo grandi anche in Lance, che è un campione abituato a competere. Però era già stato un piccolo miracolo essere al via dopo la frattura della clavicola a fine marzo. Ora è importante che si avvicini alle prestazioni dei migliori. Non mi aspetto che da

qui alla fine colga un risultato individuale, ma sarei felice se succedesse». Stipendi Nel frattempo la Federazione del Kazakistan (a cui fanno capo i finanziamenti dell’Astana) ha versato una parte dei soldi destinati agli stipendi dei corridori, dopo la clamorosa decisione del team di «oscurare» gli sponsor sulle maglie. «Hanno pagato una parte della seconda rata, che scadeva il 1˚ aprile — conferma Bruyneel —. Ma manca ancora il grosso della cifra. Credo che entro il 31 maggio (la data imposta dall’Uci; ndr) completeranno il pagamento. Poi spetterà all’Uci decidere sul futuro della squadra». La situazione potrebbe infatti ripetersi per la terza rata trimestrale, che scade il 1˚ luglio. E allora il team di Bruyneel sarebbe punto e a capo al Tour.

Lance Armstrong, 37 anni, davanti al leader Danilo Di Luca, 33. L’americano è 18˚ in classifica a 5’28" AFP

LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA

KM

ARRIVO

MAGLIA ROSA

CICLAMINO

VERDE

BIANCA

9/5

1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)

20,5

COLUMBIA

CAVENDISH

-

-

CAVENDISH

10/5

2ª JESOLO-TRIESTE

156

PETACCHI

CAVENDISH

PETACCHI

GARCIA DA PENA

CAVENDISH

11/5

3ª GRADO-VALDOBBIADENE

198

PETACCHI

PETACCHI

PETACCHI

FACCI

FARRAR

12/5

4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA

162

DI LUCA

LÖVKVIST

PETACCHI

DI LUCA

LÖVKVIST

13/5

5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125

MENCHOV

DI LUCA

PETACCHI

DI LUCA

LÖVKVIST

14/5

6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL

248

SCARPONI

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

15/5

7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA

242

BOASSON HAGEN

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

16/5

8ª MORBEGNO-BERGAMO

211

SIUTSOU

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

17/5

9ª MILANO SHOW 100

165

CAVENDISH

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

18/5 Ieri

RIPOSO 10ª CUNEO-PINEROLO

262

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

GARZELLI

LÖVKVIST

DATA

TAPPA

KM

DIFFICOLTÀ

Oggi

11ª TORINO-ARENZANO

GIUDIZIO GAZZETTA

214

*

Il Passo del Turchino a 20 km dall’arrivo può ispirare colpi di mano

Domani 12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono)

60,6

*****

Crono individuale durissima, con le salite di Bracco e Termine

22/5

13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE

176

*

Dedicata ai velocisti la tappa che ricorda Gino Bartali

23/5

14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA

172

***

Prima delle 4 dure tappe appenniniche: arrivo asfissiante, 2 km al 16%

24/5

15ª FORLÌ-FAENZA

161

****

Senza un metro di pianura, con Casale e Trebbio in neanche 40 km

25/5

16ª PERGOLA-MONTE PETRANO

237

*****

La giornata più dura, dislivello oltre 4000 metri. Catria e Petrano fanno male

26/5

RIPOSO

27/5

17ª CHIETI-BLOCKHAUS

83

****

La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro

28/5

18ª SULMONA-BENEVENTO

182

*

Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé

29/5

19ª AVELLINO-VESUVIO

164

*****

Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie

30/5

20ª NAPOLI-ANAGNI

203

*

L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito

31/5

21ª ROMA-ROMA (crono)

14,4

****

Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo


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MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA LE PAGELLE

Lövkvist, una giornata no Lo svedese si spegne: solo 22˚. Menchov regolare. Sastre intelligente

s GLI ALTRI Rogers Si concentra voto 6,5

di MARCO PASTONESI

Basso Si salva voto 6

Tanta fame di vittoria P9 Danilo Di Luca Affamato. Fame di secondi e minuti, di vittorie e maglie, di strada e chilometri. Fame di ciclismo. Gestisce la fuga di Garzelli in modo da poter recuperare, rimontare, sorpassare, attaccare. E vincere. Era una delle sue tappe. Detto e fatto: 20" di abbuono più 10 di distacco, da giocarsi nella crono. A occhio, sarà costretto a mollare la rosa a Riomaggiore. A cuore, potrà riprendersela prima di Roma. AFP

Simoni Tiene voto 6

Franco Pellizotti

Denis Menchov

8

8

7

Coppiano. Ma non è Coppi. Allunga sulla Colletta di Cumiana, attacca sul Moncenisio, insiste sul Sestriere, resiste sul Pra’ Martino: 11˚. Centoundici km di fuga: con un compagno di avventura sarebbe arrivato. BETTINI

Pimpante. Ha licenza di vincere e permesso di rientrare in classifica: attacca, cede, sprinta. Recupera 31 secondi al compagno Basso. Poi sarà la cronometro di Riomaggiore sceglierà il capitano della Liquigas. Cioè Ivan Basso. BETTINI

Appiccicato. Non si stacca. Lima, risparmia, sfrutta, succhia, si nasconde fino alla volata in cui guadagna 8". Regolare, scontato, previsto. L’antispettacolo. Però anche così si può vincere un grande giro. BETTINI

Carlos Sastre

Lance Armstrong

Thomas Lövkvist

7

7

4

Intelligente. Non spreca energia, costretto a correre sugli altri perché privo di squadra, laddove la squadra è indispensabile. Ha esperienza, ha testa e gambe, ha stima e rispetto del gruppo. BETTINI

Solido. Non ha ancora la spietata, lucida, brillante forza dei giorni del Tour, e forse non la riconquisterà mai più. Però tiene, recupera, scorta all’arrivo il compagnocapitano Leipheimer. In ripresa. AP

Deludente. Lo sconfitto della giornata. Perde le ruote, non cambia ritmo, si spegne: 22˚ a 1’39". Giornata-no. Prevista, prima o poi, per un venticinquenne al primo grande giro da leader. BETTINI

Stefano Garzelli

Bruseghin Cresce voto 6 Visconti Ci prova voto 6 Cunego Si piega voto 5

OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...

2

In difesa delle donne in Africa

Sin dagli anni Ottanta, la Cooperazione italiana è impegnata attivamente nel debellare la pratica delle mutilazioni genitali femminili che interessa i paesi africani, soprattutto nella fascia saheliana dal Senegal al Corno d’Africa. I dati dell’organizzazione mondiale della sanità fotografano una situazione inquietante: circa 140 milioni di bambine e di donne hanno subito una qualche forma di mutilazione. Nonostante l’informazione e l’assistenza sanitaria alle donne, esiste una convenzione sociale che fa proseguire questo fenomeno in difesa dell’onore delle figlie e della stima sociale. Negli ultimi anni, il diretto impegno di molte donne politiche italiane ha contribuito a fare del nostro Paese uno tra i più attivi nella campagna di lotta alle mutilazioni, con imponenti programmi per sradicarle.


MERCOLEDÌ 20 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GIRO D’ITALIA LA TRAGEDIA

Addio a Fabio, l’amico di Lance il ricordo 1 Motociclista del Giro, aveva sconfitto il cancro come Armstrong: ieri è morto in un incidente

Quando se ne va uno di noi

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA MADONNA DELL’OLMO (Cuneo) dIl suo casco rosa con le foto di Pantani, Armstrong e Cipollini è rimasto sull’asfalto, accanto alla moto Bmw 1200 messa di traverso e distrutta nella parte frontale. A terra il corpo senza vita di Fabio Saccani, 69 anni, 32 Giri d’Italia e 12 Tour de France all’attivo, prima come addetto al servizio radioinformazioni per la tv e poi da «pilota» di Roberto Bettini, fotografo della Gazzetta, suo amico da 30 anni. Sempre in mezzo ai corridori. In nome solo dell’amore per il ciclismo — che praticava — e per i suoi eroi.

Lo schianto Erano le 9.10 del mattino, quando Saccani si è schiantato contro un camion che svoltava in una traversa di via Bra, a Madonna dell’Olmo, frazione di Cuneo. Saccani arrivava dalla sua casa di Rio Saliceto (Reggio Emilia), dove aveva trascorso il giorno di riposo con la moglie Lara e i figli Andrea e Stefano. Aveva appuntamento con Bettini al raduno di partenza. Il camion stava probabilmente completando la manovra, quando è sopraggiunta la Bmw con la targa «fotografo 1»: l’impatto è avvenuto nella

di MARCO PASTONESI

CONTRO UN CAMION La passione di Fabio Saccani: a sinistra è con Armstrong, qui sopra col casco personalizzato, rosa con le foto di Pantani, Lance e Cipollini. L’incidente ieri alle 9.10: Saccani si è scontrato con un camion mentre andava al raduno di partenza per raggiungere il fotografo Bettini, con cui lavorava. Lascia la moglie Lara e due figli

gazzetta.it Sul sito l’omaggio a Fabio Saccani, che in un video registrato pochi giorni fa racconta la passione per il ciclismo, l’ammirazione per Pantani e l’amicizia con Armstrong, rivisto proprio al Giro dopo anni. www.gazzetta.it

parte posteriore del rimorchio. L’autista ha cercato di rianimare Saccani per venti minuti. L’ambulanza è intervenuta subito: invano. Passione Fabio andava alle corse per passione. Il suo vero lavoro era nella fabbrica di prodotti per la vinificazione che possedeva a Carpi. Era stato tifoso di Moser e poi grande amico di Pantani, con cui pedalava da solo nei momenti difficili ed era andato in vacanza in Guadalu-

pa. «Chiedeva le maglie a tutti i corridori, per darle in beneficenza a favore delle associazioni contro il cancro — ricorda Bettini —: una volta aveva raccolto 21 mila euro». Negli ultimi anni, era diventato un fan di Armstrong. Nel 2004 si era infatti ammalato di tumore e aveva chiesto di conoscerlo. «Tramite Jogi Muller lo incontrò — continua Bettini —. Lance gli disse: tu hai lo stesso cancro che ho avuto io. Combattilo, perché ce la farai. Fabio ripete-

va: Lance me l’ha sempre detto, il cancro ha sbagliato persona. Passava Lance in gruppo, faceva bip bip con il clacson, e lui lo salutava sempre». Il giovedì prima del via da Venezia, Fabio aveva portato Liz Kreutz, la fotografa di Armstrong, al primo allenamento di Lance. Gli aveva chiesto il numero di gara firmato. E l’altro giorno era felice per averlo ricevuto. Ieri, nella valigia della moto, c’era una sua vecchia foto con Lance in maglia gialla. Fabio sorrideva.

Siamo un circo, una grande orchestra, uno spettacolo ambulante. Siamo un gruppo anche noi. Siamo corridori che non corrono a pedali, ma a battute e parole, foto e immagini, ringhiere e transenne, tavoli e sedie, spine e ciabatte, telefoni e microfoni. Siamo una città semovibile, che ogni ventiquattr’ore miracolosamente nasce e trasloca, s’impadronisce e abbandona. Siamo appassionati e innamorati, sedotti e affascinati. Siamo impiegati e ingaggiati, assunti e stagisti, dilettanti eppure professionisti, gente che lo farebbe anche gratis. Siamo numeri, nomi e cognomi, soprannomi. Siamo facce e firme, occhi e sguardi. Siamo uomini e donne in fuga, che per tre settimane si chiedono se la fuga non sia la migliore forma d’inseguimento. E a nostro modo ci vogliamo bene. Ciao Fabio, ci manchi già.


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