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Martedì 26 maggio 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 122
MILAN DOPO L’ASSURDA CONTESTAZIONE DI SAN SIRO
Il calcio è con Maldini
Abete: «Lo celebreremo come merita in Nazionale» Ancelotti al Chelsea, grazie anche a Sheva interprete
IN EDICOLA PER IL 17o SCUDETTO
OGSGUOI
IL R POSTE
Pagine 2-3-5-6 COMETTI, LAUDISA, OLIVERO, PASOTTO e VELLUZZI
JUVE TRA CAMPO E PANCHINA
Diego Otto ore
INTER HA VINTO MOU E IBRA?
a Torino: fa le visite e firma
Tutto a posto: il brasiliano, che ha un contratto di 5 anni a 3,5 milioni di euro, saluterà il Werder sabato in Coppa di Germania. Allenatore: c’è un accordo di massima con Conte, ma Ferrara non è out. Pagine 12-13
L’INTERVISTA DOMANI FINALE CHAMPIONS
Messi: «Non deve essere solo la sfida tra me e Ronaldo»
Prolungato fino al 2012 il contratto del portoghese. La clausola però resta. Sull’attaccante svedese, Moratti dice: «A me non ha mai chiesto di andar via». Intanto il presidente dà l’okay all’operazione Arnautovic del Twente
Pagine 16-17 RICCI
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
GIRO D’ITALIA LO SPAGNOLO TRIONFA A MONTE PETRANO, IL RUSSO (2o) È SEMPRE PIÙ ROSA
Sastre-Menchov: gioia per due DUE SQUADRE, VENTIDUE GIOCATORI, UN SICURO PROTAGONISTA.
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90 5 2 6>
adidas.com/football impossible is nothing
Di Luca: «Ho ancora due arrivi per scattare, scattare, scattare...» IL CASO I TEAM IN GUERRA
l’altra corsa
La Williams con Mosley: si è iscritta al Mondiale
NELLA TENDOPOLI D’ABRUZZO di MARCO PASTONESI
Carlos Sastre, spagnolo di El Barraco, divora gli Appennini. Umberto Zugaro, abruzzese di Paganica, si mangia la tv. Sastre, «hombre vertical», sale sul podio di Monte Petrano. Zugaro, uomo di terremoto, lascia la tenda-mensa di Onna. Sastre e Zugaro: sguardi tristi come una salita, si sono regalati un’ora di felicità. SEGUE A PAGINA 33 I servizi sul Giro da pagina 30 a pagina 37
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Maldini molto sereno: «I tifosi non hanno rovinato nessuna festa perché ho deciso che continuerò a giocare. Nell'Inter».
Pagine 10-11 CECERE, GRAZIANO, LAUDISA e TAIDELLI
WELCOME TO HISTORY
In vendita il libro e il primo dei 3 dvd che rivivono il 4˚ tricolore di fila
A 5,99 e 12,99 e, più il costo della Gazzetta
FINE DI UN TORMENTONE
27 MAGGIO 2009 FINALE UEFA CHAMPIONS LEAGUE
Libro e dvd: festa Inter
E Montezemolo conferma la scelta Ferrari: «Correremo solo se sarà vera F.1» Pagine 38-39 CREMONESI
Carlos Sastre, 34 anni MARKA
30 R
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA L’ARRIVO IN SALITA A MONTE PETRANO il commento
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dal nostro inviato LUCA GIALANELLA
Il russo di Spagna esce dal tappone ancora più rosa MONTE PETRANO (Pesaro-Urbino) In gioco ci sono ancora 30 chilometri di salita nei due arrivi di Blockhaus e Vesuvio. Più la crono finale di Roma, 14 chilometri più adatti a corridori potenti come Menchov che leggeri alla Di Luca. Sì, perché il Giro del Centenario ha un padrone, il russo Denis Menchov, che si sta dimostrando sempre più degno della maglia rosa. E due pretendenti di rango, Danilo Di Luca e lo spagnolo Carlos Sastre. Sarà lotta a tre per il podio di Roma. Pellizotti e Leipheimer sono stati staccati nettamente, Basso ha attaccato, ma ha ceduto ancora qualche secondo. E’ questo il verdetto del tappone appenninico di Monte Petrano, una maratona di oltre 7 ore che in un caldo asfissiante si è decisa sui 10 chilometri dell’arrivo in salita. Prima, le ascese di Cesane, Nerone e Catria, più lo strappo di Moria, erano scivolate via senza sussulti, con la Rabobank di Menchov a controllare il gruppo e la fuga di 14 coraggiosi, tra cui un orgoglioso Cunego, Popovych e Scarponi. Il caldo, 37 gradi, ha messo paura: c’era il rischio di restare sulle gambe e buttare via il Giro. Armstrong l’ha definita «la tappa più dura mai affrontata». Sastre ha illuminato la corsa rosa con la sua maglia gialla di re del Tour 2008. In inverno non aveva nascosto quanto gli piacesse il tracciato. E quando a 6 chilometri dall’arrivo ha piazzato il suo secondo scatto, si è ritrovato con tutti gli altri big dietro. Ancora 4 chilometri di scalata solitaria, e lo spagnolo della Cervelo ha spento le speranze di Popovych: la vittoria era sua. Il piccolo scalatore è impegnato in vari progetti di solidarietà e ieri ha colpito, nel dopo-tappa, per la profondità delle sue dichiarazioni. Non si arrende, vuol vincere il Giro, e in bici conquistare la felicità. Come domenica sul Trebbio, il primo a muoversi è stato Basso, con quattro accelerazioni. Ma Ivan non è riuscito a tenere Sastre ed è rimasto a metà strada tra lo spagnolo e Di Luca-Menchov. L’abruzzese ha attaccato la maglia rosa, che ha sempre risposto. E nel tratto finale ha tirato forte per recuperare su Sastre (35"), sorpassare Basso ai 700 metri (non finisce mai la guerra sotterranea con la Liquigas) e rafforzare il 2˚ posto, anche se poi Menchov l’ha staccato nella volata per gli abbuoni, come all’Alpe di Siusi. Oggi il secondo giorno di riposo in Abruzzo nel nome della solidarietà. E domani il Blockhaus sarà tutto per Di Luca.
y
OGGI SECONDO RIPOSO
Oggi la corsa rosa dei 100 anni osserva il secondo e ultimo giorno di riposo. Ma le emozioni non sono finite
DOMANI La 17a tappa va da Chieti al Blockhaus: 83 km. Gli ultimi 18 sono in salita, fino a 1631 metri: pendenza media 6,9%
VESUVIO Giovedì tappa per velocisti a Benevento, ma venerdì c’è l’ultimo arrivo in salita, sul Vesuvio: 13 km, 7% di pendenza media
Il giorno di Sastre Ci prova anche Basso, ma il re del Tour stacca tutti: ora è 3˚. Denis ha 39" su Danilo: è lotta a 3 LUIGI PERNA MONTE PETRANO
SUNADA
ANSA
Carlos al bacio Di Luca c’è Menchov di più DAL NOSTRO INVIATO
Il russo Denis Menchov, 31 anni
Carlos Sastre, 34 anni, esulta all’arrivo. La Cervelo al Giro aveva già vinto con Gerrans a Bologna
(Pesaro-Urbino)
dL’uomo nero ora è in agguato. È stato invisibile come sempre. Poi è comparso dal nulla sull’ultima salita e ha messo in ginocchio i rivali, ripetendo quasi il ribaltone che compì sull’Alpe d’Huez al Tour dell’anno scorso. Carlos Sastre è così. E su questo ci gioca. «Sono un ragazzo tranquillo, spesso sto nascosto in mezzo al gruppo e non faccio mai rumore. Quando faccio rumore, è per le mie vittorie». Ieri è stata una di quelle volte. Sastre ha affrontato l’ascesa al Monte Petrano un po’ defilato. Ha lasciato che il compagno Pauwels (quello che il giorno prima aveva dovuto rinunciare alla vittoria per aspettarlo) tastasse il polso ai grandi. Si è riportato davanti solo dopo il secondo attacco di Basso. Quindi è partito con una fiondata che ha fatto staccare Garzelli e Armstrong. E al secondo tentativo ha fatto il vuoto, lasciando Basso, Menchov e Di Luca a guardarsi.
Ex gregario Era nato gregario nella Once di Manolo Saiz,
x il vincitore FINO IN FONDO «Armstrong aveva detto che se io avevo vinto il Tour anche lui poteva tornare a correre? Non mi frega niente di quello che dice. Sono sicuro di quello che sono e di quello che faccio. E qui lotterò fino in fondo»
quando c’erano Jalabert, Zülle e Olano. È stato gregario nella Csc di Bjarne Riis, quando c’era Basso. Oggi è capitano, vincitore del Tour de France, uomo simbolo di una squadra nata proprio attorno a lui: la Cervelo. «Ho cominciato a vincere quando ero pronto per farlo — racconta Carlos — . Forse prima non ero convinto delle mie possibilità. Nella Csc lavoravo per Basso perché credevo che lui fosse più forte di me. Poi ho avuto l’opportunità di migliorare, ho trovato una si-
tuazione che mi fa essere felice, ho capito tante cose che prima non avevo in testa e ho trovato quella sicurezza che mi ha portato a vincere il Tour e mi fa guardare con fiducia al prossimo». Contro Lance Una metamorfosi che si legge anche nelle sue risposte. Come quando si vendica di una vecchia frase che Lance Armstrong avrebbe detto alla fine dell’estate scorsa: «Se Sastre ha vinto il Tour, posso tornare a correre anch’io». «Quello che dice Armstrong non mi frega niente. Non mi interessa quello che gli altri pensano di me. Sono sicuro di quello che sono e di quello che faccio. Voglio solo correre ed essere felice». Esplosivo, come un vulcano. Come il Vesuvio, su cui forse si giocherà il Giro: «Siamo uguali. A volte eruttiamo. Per me è l’ultima possibilità di vincere. Sono qui per lottare, lotterò fino all’ultimo». La fondazione E dire che è sempre passato per il campione antidivo dalla faccia triste. Sastre non ha mai avuto il carattere del personaggio. La sua famiglia è una delle più influenti di El Barraco, paesino spagno-
lo vicino ad Avila: al padre Victor sono intitolati il Velodromo del centro Polisportivo cittadino e la Fondazione che da 23 anni aiuta i ragazzi che vogliono avviarsi allo sport. Anche Carlitos ci collabora: «Seguiamo circa sessanta ragazzi che fanno ciclismo e altri sport, tra cui atletica leggera. Tutti quelli che vanno in bici a El Barraco, cominciano con noi». Nella sua vita, ha avuto un peso la tragedia del cognato Josè Maria Jimenez, detto El Chaba, il grande scalatore spagnolo caduto nella depres-
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BASSO E LO SPAGNOLO INFIAMMANO IL FINALE I tre momenti clou sulla salita del Monte Petrano. 1 Basso scatta ai -7 km e si porta dietro Menchov. Un po’ più staccato Di Luca. Ma i migliori si riportano sotto. AP 2 Sastre si gira dopo l’attacco decisivo, ai -6 km: alle sue spalle Menchov, Di Luca e Basso, che poi allunga a sua volta. Però Sastre è imprendibile. BETTINI 3 Menchov e Di Luca lanciati all’inseguimento: riprenderanno Basso, ai -700 metri. ma non Sastre. BETTINI
31 R
L’ORDINE DI ARRIVO LEIPHEIMER PRENDE 2’51’’ COSÌ NELLA PERGOLA-MONTE PETRANO
2
3
1.
SASTRE
2.
Menchov
7.11’54’’ a 25"
3.
Di Luca
a 26"
4.
Basso
a 29"
5.
Garzelli
a 1’19"
6.
F. Masciarelli
a 1’21"
7.
Pellizotti
a 1’21"
8.
Valjavec
a 2’11"
10.
Armstrong
a 2’51"
11.
Leipheimer
a 2’51"
15.
Rogers
a 3’02"
21.
Bruseghin
a 3’54"
23.
Cunego
a 5’01"
57.
Simoni
62.
Lövkvist
a 20’ a 24’46"
LA VECCHIA GENERALE PELLIZOTTI ERA 4o A 2’ COSÌ LA CLASSIFICA PRIMA DEL VIA 1.
MENCHOV
2.
Di Luca
a 34"
3.
Leipheimer
a 43"
4.
Pellizotti
5.
Sastre
a 2’52"
6.
Basso
a 3’03"
7.
Rogers
a 3’05"
8.
Bruseghin
a 5’26"
10.
Lövkvist
a 6’26"
11.
Valjavec
a 6’49"
12.
Garzelli
a 7’15"
13.
Armstrong
a 8’28"
15.
Cunego
a 9’43"
IERI 37 GRADI PIÙ DI 300 PER OGNI SQUADRA
26.
Simoni
a 21’20"
Che caldo: tappa da 7000 borracce!
LA NUOVA GENERALE BASSO ORA E’ 5o A 3’19’’
MONTE PETRANO dPrima le bor-
COSÌ LA CLASSIFICA DOPO L’ARRIVO
sione e morto d’infarto in una clinica di Madrid il 6 dicembre 2003, poco più di due mesi prima di Marco Pantani. Dolore «Sì, a lui penso sempre. E anche mia moglie Piedad, che col tempo sta tornando alla normalità. El Chaba è stato una persona molto importante per la mia carriera. La sua storia mi ha provocato tanto dolore, ma mi ha anche insegnato molto. Adesso riesco a guardare le cose diversamente e magari ad apprezzarle di più».
7
delle Cesane, del Catria e del Monte Petrano. C’è chi arrivato innaffiato, come Scarponi. Chi all’arrivo tremava chiedendo una lattina, come Leipheimer. Trentasette gradi. Un dannato inferno, definizione di Armstrong. Una volta i corridori si buttavano nelle fontane. Ieri invece hanno marciato come locomotive senza sosta, sotto il sole torrido. Le borracce sono passate di mano. Come Bartali con Coppi o Coppi con Bartali.
Tanta fatica e solidarietà. Le squadre si erano attrezzate. Piazzando i massaggiatori un po’ dovunque. Al rifornimento avevano già fatto fuori 90 borracce di acqua e sali. Ne hanno caricate altrettante. Non è bastato: qualcuno è rimasto senza e si è dovuto arrangiare. Molti hanno preso quel che trovavano. E c’è pure chi è cascato mentre andava a fare il «pieno», come Malacarne. lu.pe.
Dal nostro inviato
Paperino
i successi di Sastre in 13 stagioni da pro’ Carlos Sastre è nato a El Barraco il 22 aprile 1975. Pro’ dal 1997, conta 7 successi. Re del Tour 2008, è stato 2˚ alla Vuelta nel 2005 e nel 2007. Nelle ultime sei grandi corse a tappe disputate non è mai sceso sotto il 4˚ posto.
*
Fino al 30 Giugno 2009 Apri Conto Mediolanum Freedom con Polizza Mediolanum Plus
1. Menchov
a 2’
70.06’30"
2. Di Luca
a 39"
3. Sastre
a 2’19"
4. Pellizotti
a 3’08"
5. Basso
a 3’19"
6. Leipheimer
a 3’21"
7. Rogers
a 5’54"
8. Garzelli
a 8’21"
10. Valjavec
a 8’47"
11. Bruseghin
a 9’27"
12. Armstrong
a 11’06"
16. Cunego
a 14’29"
24. Lövkvist
a 30’59"
28. Simoni
a 41’07"
gazzetta.it
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L’ULTIMO ARMSTRONG PRIMA DEL SILENZIO
m
Su GazzettaTv l’ultima intervista rilasciata da Lance Armstrong prima del silenzio stampa. Il texano parla del suo futuro, della crisi dell’Astana e del Tour. MARCONI-MAZZARELLO
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62.54’23"
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA L’ABRUZZESE
«Cercherò di sgretolarlo» Di Luca non si arrende: «Menchov è stato perfetto, ma niente è per sempre» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDO’ MONTE PETRANO dLa maglia ci-
clamino della classifica a punti non aiuta Danilo Di Luca a tenere coperte le sue carte, perché a ogni scatto la fatica gli incendia il viso, e quando faccia e maglia sono dello stesso colore il messaggio è chiaro: Danilo ha esaurito per un po’ le energie, deve aspettare che il pozzo ricarichi e dunque in quel momento diventa vulnerabile. Non a caso Sastre sferra l’attacco totale subito dopo un corpo a corpo fra Di Luca che scatta e Menchov che chiude. Non a caso Menchov sgomma verso il secondo abbuono dopo che Danilo si è accollato l’onere dell’inseguimento a Basso che tanto ha fatto arrabbiare la Liquigas. Non a caso Di Luca si sistema con cura la maglia ciclamino, ma quando incrocia quella rosa di Menchov la guarda come se la indossasse una miss. Bilancio «Il secondo posto è praticamente in cassaforte — dice, in risposta a una domanda assai benigna — tra vittorie di tappa e posizione in classifica il bilancio del mio Giro sin qui è straordinario. Su questo traguardo, per esempio, di meglio non potevo fare». Okay, rispettiamo l’adrenalina del momento, ma proprio perché il tratto distintivo di Di Luca è la ferocia con la quale insegue il risultato, quel «secondo posto in cassaforte» suona male. Di Luca non è il tipo da accontentarsi di un argento, non fino a quando c’è ancora un metro di strada adatta a un agguato per l’oro. Sul Blockhaus «Domani (oggi, ndr) sfrutto il riposo per andare a vedere il Blockhaus. Mi spiace non partecipare alla sfilata dell’Aquila, figuratevi per un abruzzese come me... ma domani tutti gli uomini di classifica andranno su quella montagna, è troppo importante. Ho ancora due arrivi per staccare Menchov, impresa che al momento pare impossibile. Ma il ciclismo è strano, le crisi possono arrivare ovunque...».
x
IN CASSAFORTE
Il secondo posto è praticamente in cassaforte e ho due successi di tappa: il bilancio finora è eccellente
LA RICOGNIZIONE Sfrutterò il giorno di riposo per andare a rivedermi il Blockhaus, come faranno gli altri: è troppo importante
LA TATTICA Menchov mi marca a uomo e fa bene. Non ho più certezze, soltanto speranze. Ma devo continuare così
GUARDA le interviste a Di Luca e agli altri protagonisti della tappa
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di MARIO CIPOLLINI
Danilo? Difende già il 2o posto
ha detto
Più che una gufata, è un sereno riconoscimento al talento e alla condizione del russo: se non sballa — e sin qui non ne ha mai dato il minimo segnale — il più forte è lui. «I cinque secondi persi qui non spostano molto. Il problema è che Menchov mi marca a uomo, e nemmeno con un paio di scatti davvero velenosi sono riuscito a seminarlo; fa benissimo, sia chiaro, al suo posto mi comporterei nello stesso modo perché siamo i due che vanno meglio in salita, ed è logico che chi ha un vantaggio giochi di rimessa su chi deve colmarlo. Sastre? Bella impresa, ma quando è partito non l’abbiamo inseguito con decisione perché in classifica aveva un distacco importante. Se ci riprova sul Blockhaus, ora che è più vicino non gli lasciamo un metro. In ogni modo, è giusto riammetterlo fra i candidati alla vittoria finale». Di Luca, a questo punto mancano soltanto due arrivi in salita e Menchov non si stacca. Anzi, guadagna. Cambierà qualcosa nella sua strategia? «No, posso solo continuare così. Scattare, scattare e ancora scattare per cercare di sgretolarlo. Non ho più certezze, soltanto speranze: sin qui è stato perfetto, ma niente è per sempre».
la zampata
Danilo Di Luca, 33 anni, davanti a Denis Menchov in salita: nella generale sono separati da 39" LIVERANI
LA CORSA AI RAGGI X
DOPING
DATA TAPPA
KM
ARRIVO
MAGLIA ROSA
CICLAMINO
VERDE
BIANCA
9/5
1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)
20,5
COLUMBIA
CAVENDISH
-
-
CAVENDISH
10/5
2ª JESOLO-TRIESTE
11/5
3ª GRADO-VALDOBBIADENE
156
PETACCHI
CAVENDISH
PETACCHI
GARCIA DA PENA
CAVENDISH
198
PETACCHI
PETACCHI
PETACCHI
FACCI
12/5
4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA
162
FARRAR
DI LUCA
LÖVKVIST
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
13/5
5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125
DI LUCA
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
14/5
6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL 248
SCARPONI
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
15/5
7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA
242
BOASSON HAGEN
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
16/5
8ª MORBEGNO-BERGAMO
211
SIUTSOU
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
17/5
9ª MILANO SHOW 100
165
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
18/5
RIPOSO
MENCHOV
19/5
10ª CUNEO-PINEROLO
262
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
20/5
11ª TORINO-ARENZANO
214
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
21/5
12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono) 60,6
MENCHOV
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
22/5
13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE
CAVENDISH
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
175
È stata una tappa abbastanza scontata e condizionata dal caldo, che ha tarpato le ali a tutti e limitato in modo netto la prestazione. Non mi sento di "zampare" nessuno perché in quelle condizioni è già un’impresa arrivare al traguardo. Per il resto, s’è vista una volta di più l’intelligenza tattica di Menchov. Il russo è tranquillo e non s’è voluto fare un nemico, altrimenti sarebbe andato a prendere Sastre in qualsiasi momento. Di Luca è arrivato ancora davanti a Basso, che forse non ha la potenza per fare il vuoto. Ha fatto bene o male a collaborare con Menchov nell’inseguimento? Chi può dirlo, bisognerebbe sapere anche che rapporti ci sono tra di loro. Forse Di Luca sperava di vincere la tappa. Probabile che abbia già cominciato la corsa per proteggere la posizione. Complimenti ad Armstrong: è in crescita.
23/5
14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA
172
GERRANS
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
24/5
15ª FORLÌ-FAENZA
161
BERTAGNOLLI
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
SEELDRAYERS
Ieri
16ª PERGOLA-MONTE PETRANO
235
SASTRE
DATA
TAPPA
KM
DIFFICOLTÀ
Oggi
RIPOSO
Domani 17ª CHIETI-BLOCKHAUS
83
****
La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro
28/5
18ª SULMONA-BENEVENTO
182
*
Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé
29/5
19ª AVELLINO-VESUVIO
164
*****
Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie
30/5
20ª NAPOLI-ANAGNI
203
*
L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito
31/5
21ª ROMA-ROMA (crono)
14,4
****
Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo
GIUDIZIO GAZZETTA
Kohl si ritira Boonen rientra «Mi ritiro, non voglio più vivere nella menzogna»: così Bernard Kohl, il 27enne austriaco 3˚ all’ultimo Tour e miglior scalatore, poi trovato positivo al Cera. «Il ciclismo senza doping è impossibile, e chi dice la verità non può più rientrare nel sistema. Nella situazione in cui sono, non troverei mai un ingaggio». Intanto si prepara al rientro Tom Boonen, il 28enne belga della Quick Step tre volte re della Roubaix, positivo alla cocaina in un controllo fuori-competizione di fine aprile. La squadra vuole schierarlo al via del Giro del Delfinato (7-14 giugno).
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GIRO D’ITALIA IL VIAGGIO
«Il rosa per scacciare la paura» Tra i terremotati dell’Abruzzo: «Il Giro e tutto lo sport ci aiutano a ritornare alla normalità» 1
2
3
4
Nelle tendopoli aspettando l’arrivo dei corridori: «Ci stiamo attrezzando per organizzare qui gare e gimkane, come prima facevamo nelle piazze». Anche Pirlo in visita agli sfollati SEGUE DALLA PRIMA
dCinquanta giorni dopo l’apocalisse, l’Abruzzo è scosso dal Giro d’Italia. Un solletico, un sorriso, una distrazione. «L’anno scorso non mi ero perso una tappa in tv — giura Don Giovanni Mandozzi, 38 anni, marchigiano di Ascoli, da cinque anni parroco a Santa Rufina, Roio Piano e Roio Colle, da 50 giorni parroco anche dell’area di accoglienza di Santa Rufina —. Una domenica avevo celebrato una messa sprint per non mancare l’arrivo. Impossibile quest’anno. Ogni giorno mi riprometto di trovare il tempo per collegarmi, poi vengo travolto dai problemi, arriva sera e non so neanche se il nostro Danilo Di Luca ce l’ha fatta a recuperare la maglia rosa».
Lo sport che unisce C’è chi il tempo lo trova. Come Franco
Ciccozzi, 70 anni, pensionato: «Sono pazzo per il ciclismo. Tengo a tutti i corridori, così vinco sempre anch’io: da Anquetil a Gimondi, da Moser a Saronni, da Bugno a Indurain, da Cipollini a Petacchi. Adesso Di Luca». Non è peccato, il ciclismo. «Anzi — sostiene Don Giovanni, stazza più da velocista che non da scalatore —. Lo sport aiuta a stare insieme, abbattere diffidenze e pregiudizi, ritrovare serenità. La nostra tendopoli è fatta anche di palloni e bici». Tende, bici e palloni «Duecentotrenta persone, il 70% anziani: tende da 7-8 brande, per una o due famiglie, poi tenda-mensa, tenda-deposito alimentari, tenda-deposito abiti, tenda-scuola, tenda alternativamente usata come chiesa e università, lavanderia, bagni, gabinetti. Una piccola città — spiega Angela Marinangeli, la
cui casa, a Santa Rufina, è solo un mucchio di travi e calcinacci — in cui cerchiamo anche di riscrivere le regole della convivenza. A forza di generosità».
pare a corse, promuovere la bici. Organizzavamo gare e gimkane nelle piazze. Adesso ci stiamo attrezzando per farlo nelle tendopoli».
Incubi da scacciare Pedala l’Abruzzo, pedala L’Aquila, pedalano i paesi crepati dal terremoto delle 3.32 del 6 aprile. Da 50 giorni, soprattutto adesso che le luci di quotidiani e telegiornali si stanno spegnendo. Pedala Alessandra D’Ettorre, azzurra strada e pista: «La nostra casa, a Castelvecchio Calvisio, non aveva subito danni strutturali, ma per un mese abbiamo vissuto in una tenda. Per la paura. Che ci è rimasta fin nelle ossa. Basta che sbatta una porta per un colpo di vento, e scappiamo in giardino. La bici mi serve per scacciare gli incubi». Pedala Alessandro Celi, istruttore aquilano di mountain bike, società Bike 99: «Valorizzare il territorio, parteci-
C’è Pirlo E pedala, a suo modo, anche Andrea Pirlo, il centrocampista del Milan e della Nazionale, ieri in visita privata alle aree di accoglienza di Monticchio, Onna e Paganica per l’amicizia che lo lega alla Protezione civile di Brescia. «Il ciclismo è lo sport più bello — dice Zugaro mentre, a malincuore, spegne la tv nella tenda-mensa di Onna senza aver potuto vedere arrivare anche gli ultimi —. Dentro c’è tutto: vita e spirito, spettacolo e passione». Estrae un tesserino: Federazione ciclistica italiana, n. 530709Q, direttore di corsa, Asd Aquilotti di L’Aquila. «La vita va avanti. Con la bici un po’ più in fretta». Marco Pastonesi
1 Un gruppo di appassionati guarda il Giro in una tenda a Onna 2 Alessandra D’Ettorre, 31 anni, abruzzese, azzurra a Pechino 2008 3 Un ragazzino con un pallone da rugby. Sullo sfondo le tende del campo dell’Acquasanta a L’Aquila 4 Tempo libero nella sede della Polisportiva Paganica FOTO GRILLO
E A CHIETI CALCIO BENEFICO
Da Moser a Cipollini: oggi i campioni pedalano nella gara di solidarietà Un Giro di solidarietà per l’Abruzzo anche il giorno di riposo. Stamattina alle 10.30 il ritrovo a San Gregorio, alle porte di L’Aquila, alle 11 il via alla carovana del Giro e a una pedalata di campioni. In gruppo anche Ballerini, Bartoli, Bettini, Cipollini, Fondriest, Moser, Motta e Tafi. Inoltre uno o due corridori per ogni squadra impegnata al Giro. Da San Gregorio si passerà per Onna, Bazzano, Paganica, Tempera, quindi l’ingresso a L’Aquila e l’arrivo al campo Caritas di Pettino. A Chieti, allo stadio Angelini (alle 18), i campioni del ciclismo affrontano i giornalisti del ciclismo in una partita di calcio. La squadra degli ex è composta, tra gli altri, da Argentin, Ballerini, Bartoli, Bettini, Bugno, Fondriest, Moser, Nardello, Saronni, Tafi e Zanini. Ingresso a offerta libera, ricavato in beneficenza. La Polizia Stradale, invece, consegnerà oggi 100 kit Giro ai bambini della tendopoli di Centi Colella.
34 R
MARTEDÌ 26 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO
Francesco Masciarelli 6˚ a sorpresa
POS. CORRIDORE 1
TEMPO
20 DE GREEF (BEL)
a 3’43"
42 CARLSTRÖM (FIN)
64 GUSTOV (UCR)
86 PINOTTI (ITA)
108 GILBERT (BEL)
130 HAEDO (ARG)
153 VOECKLER (FRA)
21 BRUSEGHIN (ITA)
a 3’54"
43 SPRICK (FRA)
65 D.FERNANDEZ (SPA)
87 HULSMANS (BEL)
109 BERTOGLIATI (SVI)
131 WEGELIUS (GB)
154 VANOTTI (ITA)
Spa, Cervelo
22 GRIVKO (UCR)
a 4’20"
44 GERRANS (AUS)
66 CHARTEAU (FRA)
88 DE BONIS (ITA)
a 36’21"
110 ENGELS (OLA)
132 DEVENYNS (BEL)
155 IGNATIEV (RUS)
235 km in 7.11’54" media 32,646 abb.20"
23 CUNEGO (ITA)
a 5’01", abb.2"
45 JEANNESSON (FRA)
67 MARZOLI (ITA)
89 MORI (ITA)
a 37’39"
111 LOPEZ (SPA)
a 42’41"
133 KESSIAKOFF (SVE)
156 LJUNGBLAD (SVE)
a 48’14"
134 MARTINEZ (SPA)
157 M.FOTHEN (GER)
135 LONGO BORGHINI (ITA)
158 KLOSTERGAARD (DAN)
136 REDA (ITA)
159 CHEULA (ITA)
137 H.GONZALEZ (SPA)
160 RABUNAL (SPA)
138 SCHRÖDER (GER)
161 T.FOTHEN (GER)
139 GRABOVSKYY (UCR)
162 SEROV (RUS)
140 STAMSNIJDER (OLA)
163 KIRYIENKA (BIE)
141 VIGANÒ (ITA)
164 HUZARSKI (POL)
142 JACOBS (BEL)
165 DEAN (N.ZEL)
143 HUNT (GB)
166 ZABRISKIE (USA)
144 BARLA (ITA)
167 PATE (USA)
145 SWIFT (GB)
168 WIGGINS (GB)
146 LUND (DAN)
169 TSCHOPP (SVI)
Carlos SASTRE (SPA)
2 MENCHOV (RUS) a 25", abb.12"
24 EFIMKIN (RUS)
a 6’31"
46 POSSONI (ITA)
68 MALACARNE (ITA)
90 ERMETI (ITA)
112 MONTAGUTI (ITA)
3 DI LUCA (ITA)
25 FROOME (KEN)
a 7’05"
47 CAMANO (SPA)
69 NAVARRO (SPA)
91 BONO (ITA)
113 CARDENAS (COL)
48 ZEITS (KAZ)
70 SONNERY (FRA)
a 31’43"
92 BERTAGNOLLI (ITA)
a 37’52"
114 HUNTER (S.AF)
a 33’07"
93 DA DALTO (ITA)
a 38’14"
115 ISAICHEV (RUS)
a 26", abb.8"
4 BASSO (ITA)
a 29"
26 BAK (DAN)
5 GARZELLI (ITA)
a 1’19"
27 BOSISIO (ITA)
a 10’45"
49 PERGET (FRA)
a 15’27"
71 SZMYD (POL)
6 F.MASCIARELLI (ITA)
a 1’21"
28 OCHOA (VEN)
a 10’46"
50 ARDILA CANO (COL)
a 15’50"
72 GAVAZZI (ITA)
7 PELLIZOTTI (ITA) 8 VALJAVEC (SLO)
Grande prestazione di Francesco Masciarelli. Il 23enne pescarese dell’Acqua e Sapone, 6˚ a 1’21" da Sastre. adesso è 2˚ nella classifica dei giovani a 4’13 da Seeldrayers. Tre i ritirati: c’è anche Soler.
a 29’15"
a 2’11"
9 SERPA (COL)
a 2’35"
10 ARMSTRONG (USA)
a 2’51"
29 TIRALONGO (ITA)
a 12’45"
51 GOLCER (SLO)
30 RUBIERA (SPA)
a 12’53"
52 CHIARINI (ITA)
a 16’02"
94 QUINZIATO (ITA)
73 TJALLINGII (OLA)
95 KRIVTSOV (UCR)
117 CIONI (ITA)
74 KOZONTCHUK (RUS)
96 LE FLOCH (FRA)
118 STANGELJ (SLO)
31 MORABITO (SVI)
53 A.MASCIARELLI (ITA) a 18’10"
75 LASTRAS (SPA)
97 SENAC (FRA)
119 GOSS (AUS)
98 BRANDT (BEL)
120 DAVIS (AUS)
99 KING (USA)
121 GATTO (ITA)
100 FAILLI (ITA)
122 KAISEN (BEL)
32 MIHOLJEVIC (CRO)
54 TEN DAM (OLA)
a 18’40"
76 DONATI (ITA)
11 LEIPHEIMER (USA)
33 BELLOTTI (ITA)
55 GASPAROTTO (ITA)
a 18’41"
77 SPEZIALETTI (ITA)
12 ARROYO (SPA)
34 SCARPONI (ITA) a 13’12", abb.6"
56 BERTOLINI (ITA)
a 20’
78 PIETROPOLLI (ITA)
13 JA.RODRIGUEZ (VEN)
35 KONOVALOVAS (LIT)
a 13’18"
57 SIMONI (ITA)
79 AGNOLI (ITA)
a 34’30"
101 BONNAFOND (FRA)
123 STANNARD (GB)
36 ROHREGGER (AUT)
a 14’55"
58 M.GARCIA (SPA)
80 KLIMOV (RUS)
a 35’20"
102 HINAULT (FRA)
124 SCARSELLI (ITA)
147 PETACCHI (ITA)
170 SOKOLOV (RUS)
14 SIUTSOU (BIE)
a 3’02"
a 33’45"
15 ROGERS (AUS)
37 A.GOMEZ (SPA)
59 MCCARTNEY (USA)
a 21’07"
81 MARZANO (ITA)
103 BRUTT (RUS)
125 FÖRSTER (GER)
148 CESAR (SPA)
171 VAN EMDEN (OLA)
16 SEELDRAYERS (BEL)
38 VOIGT (GER)
60 DEIGNAN (IRL)
a 21’15"
82 FACCI (ITA)
104 LLOYD (GB)
126 MÜLLER (GER)
149 BOASSON HAGEN (NOR)
172 PALUMBO (ITA)
17 BRAJKOVIC (SLO)
39 PETROV (RUS)
61 CATALDO (ITA)
a 22’14"
83 VAN GOOLEN (BEL)
105 AUGUSTYN (S.AF)
127 ANDRIOTTO (ITA)
150 DOCKX (BEL)
rit. CODOL (ITA)
18 POPOVYCH (UCR) a 3’21", abb.4"
40 VORGANOV (RUS)
62 LÖVKVIST (SVE)
a 24’46"
84 CACCIA (ITA)
106 BELGY (FRA)
128 DE GROOT (OLA)
151 HADDOU (FRA)
rit. GENE (FRA)
19 PAUWELS (BEL)
41 DION (FRA)
63 MAZZANTI (ITA)
85 BARRY (CAN)
107 ESKOV (RUS)
129 DANIELSON (USA)
152 A.FERNANDEZ (SPA)
rit. SOLER (COL)
a 3’39"
CLASSIFICA GENERALE
IN GARA 172 CORRIDORI DI 22 SQUADRE
Garzelli sale ancora: adesso è ottavo
ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita
Grazie al 5˚ posto di ieri, Stefano Garzelli recupera 4 posizioni, salendo da 12˚ a 8˚. Crolla invece lo statunitense Leipheimer: da 3˚ a 11˚. La Garmin corre con 5 soli elementi. POS. CORRIDORE 1
TEMPO
TEMPO
POS. CORRIDORE
TEMPO
56 M.GARCIA (SPA)
a 1.28’04"
114 BRUTT (RUS)
a 2.42’56"
Rabobank, 2.807,1 km in 70.06’30"
57 CATALDO (ITA)
a 1.31’28"
115 ENGELS (OLA)
a 2.43’19"
media 40,039 km/h
58 BELLOTTI (ITA)
a 1.31’45"
116 LONGO BORGHINI (ITA) a 2.44’25"
Denis MENCHOV (RUS)
POS. CORRIDORE
a 39"
59 GASPAROTTO (ITA) a 1.35’14"
117 VANOTTI (ITA)
3 SASTRE (SPA)
a 2’19"
60 JEANNESSON (FRA) a 1.35’30"
118 DA DALTO (ITA)
a 2.48’46"
4 PELLIZOTTI (ITA)
a 3’08"
61 SONNERY (FRA)
a 1.41’02"
119 SEROV (RUS)
a 2.49’16"
5 BASSO (ITA)
a 3’19"
62 WIGGINS (GB)
a 1.44’06"
120 LLOYD (GB)
a 2.49’19"
6 LEIPHEIMER (USA)
a 3’21"
63 CARDENAS (COL)
a 1.44’09"
121 BONO (ITA)
a 2.50’18"
7 ROGERS (AUS)
a 5’54"
64 CARLSTRÖM (FIN)
a 1.45’22"
122 PETACCHI (ITA)
a 2.51’57"
8 GARZELLI (ITA)
a 8’21"
65 GRABOVSKYY (UCR) a 1.47’57"
123 DAVIS (AUS)
a 2.52’15"
9 ARROYO (SPA)
a 8’39"
66 BERTOGLIATI (SVI)
a 1.48’31"
124 CHIARINI (ITA)
a 2.53’29"
10 VALJAVEC (SLO)
a 8’47"
67 SPRICK (FRA)
a 1.50’24"
125 LJUNGBLAD (SVE) a 2.55’29"
11 BRUSEGHIN (ITA)
a 9’27"
68 AGNOLI (ITA)
a 1.51’28"
126 SWIFT (GB)
2 DI LUCA (ITA)
a 2.46’12"
a 2.55’31"
12 ARMSTRONG (USA)
a 11’06"
69 GAVAZZI (ITA)
a 1.53’06"
127 D.FERNANDEZ (SPA) a 2.59’28"
13 POPOVYCH (UCR)
a 12’04"
70 POSSONI (ITA)
a 1.55’49"
128 KRIVTSOV (UCR)
a 3.01’48"
a 12’14"
a 1.56’32"
a 3.02’01"
14 SERPA (COL)
71 MCCARTNEY (USA)
129 JACOBS (BEL)
72 BRANDT (BEL)
a 1.57’12"
130 ERMETI (ITA)
a 3.04’28"
131 CACCIA (ITA)
a 3.04’48"
15 SEELDRAYERS (BEL)
a 13’57"
16 CUNEGO (ITA)
a 14’29"
17 SIUTSOU (BIE)
a 17’29"
18 F.MASCIARELLI (ITA)
a 18’10"
19 BRAJKOVIC (SLO)
a 21’03"
20 DE GREEF (BEL)
a 24’37"
21 BAK (DAN)
a 25’01"
22 GRIVKO (UCR)
a 27’36"
23 JA.RODRIGUEZ (VEN) a 30’35" 24 LÖVKVIST (SVE)
a 30’59"
25 TEN DAM (OLA)
a 37’45"
26 VORGANOV (RUS)
a 38’30"
27 BOSISIO (ITA)
a 40’38"
28 SIMONI (ITA)
a 41’07"
29 FROOME (KEN)
a 41’31"
30 SCARPONI (ITA)
a 41’53"
31 ROHREGGER (AUT)
a 45’46"
32 NAVARRO (SPA)
a 50’25"
33 OCHOA (VEN)
a 54’24"
34 BERTAGNOLLI (ITA)
a 58’55"
35 PAUWELS (BEL)
a 59’10"
36 EFIMKIN (RUS)
a 59’26"
37 ZEITS (KAZ) 38 PETROV (RUS)
a 1.00’49" a 1.02’
73 ESKOV (RUS)
a 1.58’51"
74 SPEZIALETTI (ITA)
a 1.59’02"
75 PERGET (FRA)
a 1.59’21"
76 DE BONIS (ITA)
a 1.59’44"
77 KIRYIENKA (BIE)
a 2.01’03"
78 A.GOMEZ (SPA)
a 2.03’48"
79 VISCONTI (ITA)
a 2.04’17"
80 KOZONTCHUK (RUS) a 2.04’24" 81 BONNAFOND (FRA)
a 2.05’08"
82 PIETROPOLLI (ITA) a 2.05’42" 83 AUGUSTYN (S.AF)
a 2.07’58"
84 KONOVALOVAS (LIT) a 2.08’51" 85 BOASSON HAGEN (NOR) a 2.11’13" 86 BERTOLINI (ITA)
a 2.13’14"
87 DION (FRA)
a 2.15’
88 MORI (ITA)
a 2.17’06"
89 MORABITO (SVI)
a 2.19’51"
90 A.MASCIARELLI (ITA) a 2.20’01" 91 DANIELSON (USA)
a 2.22’03"
92 FAILLI (ITA)
a 2.23’19"
93 VOECKLER (FRA)
a 2.23’53"
94 HULSMANS (BEL)
a 2.24’08"
95 WEGELIUS (GB)
a 2.25’26"
96 LOPEZ (SPA)
a 2.27’52"
97 STANGELJ (SLO)
a 2.27’54"
132 BARRY (CAN)
a 3.08’27"
133 GOSS (AUS)
a 3.08’42"
134 RABUNAL (SPA)
a 3.09’07"
135 MONTAGUTI (ITA)
a 3.13’02"
136 STAMSNIJDER (OLA) 137 T.FOTHEN (GER)
a 3.13’40"
138 LE FLOCH (FRA)
a 3.16’46"
139 HINAULT (FRA)
a 3.17’32"
140 KLIMOV (RUS)
a 3.17’55"
141 CESAR (SPA)
a 3.19’55"
142 DEAN (N.ZEL)
a 3.20’26"
143 BARLA (ITA)
a 3.20’52"
144 REDA (ITA)
a 3.22’14"
145 HUNTER (S.AF)
a 3.24’27"
146 GATTO (ITA)
a 3.25’26"
147 MARTINEZ (SPA)
a 3.25’29"
148 SENAC (FRA)
a 3.27’03"
149 BELGY (FRA)
a 3.27’12"
RIPRESO SULL’ULTIMA SALITA
Popovych si arrende dopo 230 km in fuga
150 KLOSTERGAARD (DAN) a 3.27’37" 151 PATE (USA)
a 3.28’53"
152 HAEDO (ARG)
a 3.28’56"
153 LUND (DAN)
a 3.30’26"
154 DE GROOT (OLA)
a 3.30’59"
155 HUNT (GB)
a 3.31’27"
156 SCHRÖDER (GER)
a 3.31’30"
39 KESSIAKOFF (SVE)
a 1.02’18"
40 GERRANS (AUS)
a 1.02’20"
98 VAN GOOLEN (BEL)
41 MAZZANTI (ITA)
a 1.04’34"
157 FÖRSTER (GER)
a 3.31’48"
99 GILBERT (BEL)
a 2.29’10"
158 STANNARD (GB)
a 3.32’14"
42 TIRALONGO (ITA)
a 1.08’39"
100 DEVENYNS (BEL)
a 2.29’13"
159 VIGANÒ (ITA)
a 3.32’17"
43 GUSTOV (UCR)
a 1.08’56"
101 TJALLINGII (OLA)
a 2.30’
160 SCARSELLI (ITA)
a 3.32’42"
44 CAMANO (SPA)
a 1.09’01"
102 M.FOTHEN (GER)
a 2.31’09"
161 ANDRIOTTO (ITA)
a 3.33’19"
45 PINOTTI (ITA)
a 1.09’31"
Popovych (a destra) e Cunego
103 QUINZIATO (ITA)
a 2.31’28"
162 KAISEN (BEL)
a 3.35’05"
46 ARDILA CANO (COL) a 1.11’15"
BETTINI
104 MARZOLI (ITA)
a 2.32’41"
163 PALUMBO (ITA)
a 3.35’13"
47 RUBIERA (SPA)
a 1.15’51"
105 CHEULA (ITA)
a 2.33’05"
164 ZABRISKIE (USA)
a 3.35’26"
48 VOIGT (GER)
a 1.15’54"
106 FACCI (ITA)
a 2.34’18"
165 ISAICHEV (RUS)
a 3.39’34"
49 CIONI (ITA)
116 VISCONTI (ITA)
a 2.29’
107 H.GONZALEZ (SPA) a 2.37’21"
166 VAN EMDEN (OLA) a 3.41’02"
50 LASTRAS (SPA)
a 1.17’53"
108 CHARTEAU (FRA)
a 2.37’48"
167 HADDOU (FRA)
51 MIHOLJEVIC (CRO)
a 1.19’33"
109 DONATI (ITA)
a 2.39’35"
168 MÜLLER (GER)
a 3.43’47"
52 MARZANO (ITA)
a 1.21’22"
110 MALACARNE (ITA) a 2.40’10"
169 IGNATIEV (RUS)
a 3.45’05"
53 SZMYD (POL)
a 1.21’33"
111 KING (USA)
a 2.40’51"
170 DOCKX (BEL)
a 3.46’05"
54 GOLCER (SLO)
a 1.22’44"
112 TSCHOPP (SVI)
a 2.42’36"
171 A.FERNANDEZ (SPA) a 3.49’28"
55 DEIGNAN (IRL)
a 1.23’17"
113 HUZARSKI (POL)
a 2.42’54"
172 SOKOLOV (RUS)
A PUNTI
a 3.41’43"
a 4.02’08"
MONTAGNA
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Carlos SASTRE (Spa, Cervelo) 25 punti; 2. Menchov (Rus) 20; 3. Di Luca 16; 4. Basso 14; 5. Garzelli 12; 6. F.Masciarelli 10; 7. Pellizotti 9; 8. Valjavec (Slo) e Scarponi 8; 10. Serpa (Col) 7; 11. Armstrong (Usa) e Popovych (Ucr) 6.
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Carlos SASTRE (Spa, Cervelo) 15 punti; 2. Cunego 14; 3. Scarponi 11; 4. De Bonis e Menchov (Rus) 10; 6. Popovych (Ucr) 7; 7. Bosisio e Di Luca 6; 9. Jeannesson (Fra) e Basso 4; 11. Carlström (Fin) 3; 12. Garzelli 2.
CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 130 punti; 2. Menchov (Rus) 99; 3. Petacchi 96; 4. Garzelli 81; 5. Boasson Hagen e Pellizotti 78; 7. Davis (Aus) 68; 8. Leipheimer (Usa) 55; 9. Sastre (Spa) 54; 10. Basso 50; 11. Viganò e Rogers (Aus) 47; 13. Gavazzi 46; 14. Scarponi 39; 15. Hunter (S.Af) 37.
CLASSIFICA GENERALE: 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 51 punti; 2. Grivko (Ucr) 39; 3. Menchov (Rus) e Di Luca 33; 5. Scarponi 24; 6. Visconti 19; 7. Sastre (Spa) e Gerrans (Aus) 15; 9. Cunego 14; 10. De Bonis e Pellizotti 13; 12. Bertogliati (Svi) 12; 13. H.Gonzalez (Spa) e Ochoa (Ven) 11.
(a.mor.) Una fatica bestiale per una delusione difficile da mandare giù anche per chi, come Yaroslav Popovich e Damiano Cunego, qualche corsa l’ha vinta. Partiti dopo nemmeno 3 chilometri dal via con altri 18 coraggiosi, sono stati inghiottiti — prima l’italiano, poi l’uomo Astana — dalla furia degli uomini di classifica sulla salita del Monte Petrano. «Damiano si è staccato in discesa sullo sterrato e a quel punto credevo di poter arrivare da solo al traguardo, anche se dopo 230 km di fuga le energie sono poche» ammette "Popo", tre giorni in rosa nel Giro 2004 (proprio quello vinto da Cunego), ripreso da Sastre a 2,5 km dall’arrivo. «Partire da lontano era l’unico modo per vincere — sbuffa il veronese della Lampre-Ngc, raggiunto da Sastre e poi da Basso ai meno 6 —. Credo di essere bravo in discesa, eppure Popovych mi ha lasciato lì. A 80 all’ora, su tratti non asfaltati, ha fatto qualcosa di incredibile. Insieme avremmo potuto resistere, forse. Ci riproverò? Sono distrutto ma la tappa del Vesuvio potrebbe essere il giorno giusto».
FAST TEAM
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. ASTANA 21.44’26"; 2. Liquigas-Doimo a 5’59"; 3. Diquigiovanni-Androni a 7’28"; 4. Cervelo a 8’13". CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 209.53’36"; 2. Columbia-High Road a 17’32"; 3. Diquigiovanni-Androni a 25’19"; 4. Liquigas-Doimo a 32’28".
AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND
Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra
ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS
Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz
BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI
Col S.Af Ita Ita Col Ita Ken S.Af Ita
BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 LE FLOCH 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER
Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra
CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU
Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra
CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS
Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel
FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.
Spa Ita Ita Spa Spa Spa
77 78 79
FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO
GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE
Spa Sve Spa
Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa
ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY
Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr
LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO
Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita
LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI
Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita
LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI
Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita
QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE
Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita
RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII
Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola
DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita
GIOVANI
CLASSIFICA GENERALE: 1. Kevin SEELDRAYERS (Bel, Quick Step) 70.20’27"; F. Masciarelli a 4’13"; 3. De Greef (Bel) a 10’40"; 4. Ja.Rodriguez (Ven) a 16’38"; 5. Lövkvist (Sve) a 17’02": 6. Froome (Ken) a 27’34"; 7. Zeits (Kaz) a 46’52"; 8. M. Garcia (Spa) a 1.14’07"; 9. Cataldo a 1.17’31"; 10. Jeannesson (Fra) a 1.21’33"; 11. Sonnery (Fra) a 1.27’05"; 12. Grabovskyy (Ucr) a 1.34’; 13. Agnoli a 1.37’31"; 14. Gavazzi a 1.39’09"; 15. Possoni a 1’41’52"; 16. Perget (Fra) a 1.45’24"; 17. Kozontchuk (Rus) a 1.50’27"; 18. Bonnafond (Fra) a 1.51’11"; 19. Augustyn (S.Af) a 1.54’01"; 20. Konovalovas (Lit) a 1.54’54"; 21. Boasson Hagen (Nor) a 1.57’16".
154 155 156 157 158 159
BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.
Ita Col Svi Ita Ven Ven
SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS
Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB
COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU
Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie
KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT
Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB
MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER
Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger
SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD
Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan
XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV
Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus
Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ 12" e 8". Bonus anche ai primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2".
SQUADRE A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. LIQUIGAS-DOIMO e ACQUA&SAPONE-MOKAMBO 31 punti; 3. Astana 28; 4. Cervelo 22; 5. Diquigiovanni-Androni 20; 6. Rabobank 19; 7. Lpr-Farnese 18; 8. Ag2r e Columbia-High Road 13; 10. Caisse d’Epargne 9; 11. Quick Step 5. CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 336 punti; 2. Lpr-Farnese 246; 3. Lampre-Ngc 210; 4. Diquigiovanni-Androni 203; 5. Liquigas-Doimo 191; 6. Astana 185; 7. Quick Step 162; 8. Acqua&Sapone-Mokambo 145; 9. Katusha 144; 10. Cervelo 140; 11. Rabobank 126; 12. Barloworld 108.
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GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA
«Ho rischiato. Ma è quasi fatta» Menchov ha le mani sul Giro: «Il peggio è passato. Chi può battermi? Solo Di Luca e Sastre»
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DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GREGORI
HA DETTO
CAGLI dDenis Menchov ha pas-
sato la borraccia a Danilo Di Luca e ha fatto rivivere la sfida tra Bartali e Coppi. Ha duellato fieramente. E alla fine è irrotto sfolgorante tra i prati in fiore. Le orchidee selvatiche lo guardavano con le bocche spalancate. Le allodole si alzavano intrecciando spirali nel cielo blu. E i grilli suonavano i violini. Un concerto di vittoria per la maglia rosa.
I rivali «Leipheimer, uno dei miei due avversari, è scomparso. Temo Danilo, indomabile nella sua terra»
Menchov, ha il Giro definitivamente in pugno?
Armstrong «Quando l’ho visto coi migliori, l’ho ammirato. Qui finirà bene e al Tour darà spettacolo»
«E’ quasi fatta. O meglio, ho fatto un grosso passo in avanti. Uno dei due avversari che mi minacciavano, Leipheimer, è scomparso. Ho migliorato la posizione. Ho superato la tappa più temibile». Che cosa la preoccupa ora?
«Ci sono due tappe pericolose: il Blockhaus e il Vesuvio». Come ha vissuto questa tappa cruciale?
«Si è creata subito una situazione ottima per me, con tre attaccanti davanti, che avrebbero preso gli abbuoni. Così nell’ultima discesa non abbiamo corso rischi. Poi, sull’ulti-
Come Coppi e Bartali al Tour ’52: Denis Menchov passa una bottiglia d’acqua a Danilo Di Luca BETTINI
ma salita, ho dovuto cavarmela da solo».
re a tutti, mi sono concentrato su Di Luca».
dal dubbio? Ha visto l’ombra della sconfitta?
Perchè ha cambiato interpretazione? Prima ha inseguito Basso e Sastre. Poi li ha lasciati andare.
E’ stato un gioco ad alto rischio. E se Di Luca non avesse deciso di inseguire Sastre e Basso? Sareste sprofondati tutti e due.
«Sì. Ho temuto che Di Luca non collaborasse. Ma avevo un buon margine su Sastre e Basso, potevo aspettare. Rispetto a Di Luca sapevo di avere 34 secondi in più per pensare».
«Ho cercato di seguirli per vedere cosa succedeva a Leipheimer e Pellizotti. Poi, una volta che siamo rimasti in quattro, visto che non potevo risponde-
«Le corse sono così. Devi rischiare». In quei momenti è stato punto
Nella Vuelta del 2007 ha indossato la maglia amarillo nella no-
na tappa e non l’ha mollata più. Trova somiglianze con questo Giro?
«Anche allora c’era Sastre che cercava di strapparmela. Ma sono due corse diverse. Comunque non cedo volentieri la maglia che indosso». Ora la situazione è più chiara. Quali sono gli uomini da battere?
«Di Luca, che è indomabile. E’ il più vicino e ora va nella sua terra. Mi aspetto nuovi attacchi. Ma anche Carlos Sastre è molto pericoloso». Che vantaggi ha su di loro?
«Un buon margine di secondi e la cronometro finale». Armstrong è stato protagonista. Che impressione ha avuto quando lo ha visto riagganciarsi con Sastre?
«Ho provato ammirazione. Credo che terminerà il Giro molto bene e che darà spettacolo nel Tour». Il Giro va in Abruzzo, la terra di Di Luca toccata dalla tragedia. Troverà passione, dolore, speranza. Che cosa vuol dire alla gente?
«Ho seguito la tragedia e sono con loro. Desidero che la gente che ha sofferto ritrovi la gioia».
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GIRO D’ITALIA LE PAGELLE
Cunego, scatto d’orgoglio Damiano all’attacco: cede solo nel finale. Armstrong sempre meglio di CLAUDIO GREGORI
Una recita da manuale P9 Carlos Sastre Recita da manuale per il re del Tour 2008. Trasforma il Monte Petrano nell’Alpe d’Huez. Vince in solitudine sfoggiando la lucidità e la precisione dell’«espada». La sua maglia nera diventa bandiera corsara. E ora promette sconquassi sul Blockhaus e sul Vesuvio. Può essere l’uomo decisivo nell’assalto alla maglia rosa. LE FOTO SONO DI BETTINI
8
GLI ALTRI VOTI
Popovych Grande incompiuta voto 8 Masciarelli La rivelazione voto 7 Garzelli Si batte bene voto 7
Denis Menchov
Ivan Basso
Danilo Di Luca
9
8
Perfetto sul piano tattico. Risponde bene agli scatti di Basso e agli attacchi di Sastre e Di Luca. Poi lascia fuggire Sastre e Basso, bada a Di Luca, lo costringe a tirare e lo batte allo sprint guadagnando 5".
E’ sempre lui ad accendere i fuochi, a infiammare la strada. Anche se viene superato ai 700 metri da Menchov e Di Luca, merita comunque rispetto per il valore. Non raccoglie in proporzione ai meriti.
7 Guerreggia fieramente come sa, ma, nella guerra dei nervi finale — un gioco sottile di duellanti sospesi sul baratro — opta per la sicurezza, aiuta Menchov nell’inseguimento, poi si fa battere allo sprint.
Scarponi Valoroso voto 6 Pellizotti Perde le ruote voto 5 Rogers Tramonta voto 5 Lövkvist Si scioglie voto 3 Soler Si arrende voto 2
Lance Armstrong
Damiano Cunego
Levi Leipheimer
7 Migliora di giorno in giorno.
6
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Ha una bella reazione d’orgoglio. Invece che lasciarsi sprofondare in un Giro deludente e ingrato, va all’attacco, prova l’ebbrezza della corsa di testa, salvo poi essere ingoiato sull’ultima salita.
Grande sconfitto. Era la spada di Damocle, che incombeva sui sogni di Menchov in vista della crono di Roma. Cede subito, quando la battaglia divampa, e Armstrong deve soccorrerlo.
Stupisce, riagganciandosi ai migliori con Sastre sull’ultima salita. Poi è umile, tirando il compagno Leipheimer in difficoltà, quasi fosse l’ultimo dei gregari.
OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...
2
Nel Vietnam per Urbani
Il medico Carlo Urbani era il responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità per le malattie parassitarie nel sud-est asiatico. Nel febbraio 2003 si occupò di un paziente americano di origine cinese affetto da una persistente forma influenzale. Nonostante le cure, il paziente non migliorò. Di Urbani erano note la disponibilità e il coraggio nell’affrontare le emergenze più difficili. Iniziò così una battaglia contro il tempo, per convincere l’Oms e i responsabili del Vietnam ad adottare misure adeguate di prevenzione. L’ospedale fu messo in quarantena, poi scattò l’allarme sanitario internazionale. Il 29 marzo 2003, Carlo Urbani morì. Un mese dopo si chiuse l’emergenza in Vietnam: senza l’intervento del medico italiano avrebbe potuto avere le stesse drammatiche conseguenze di Hong Kong e Cina. Ai riconoscimenti in suo nome, si è unita la Cooperazione italiana: ha realizzato a Huè, in Vietnam, un Centro sanitario per la ricerca e la diagnosi delle affezioni respiratorie e l’ha intitolato a Urbani.
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GIRO D’ITALIA LA POLEMICA
«Di Luca gregario di Menchov» Amadio, team manager Liquigas: «Danilo ha corso da perdente». Basso: «Attaccherò ancora» DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI MONTE PETRANO d«Ci riproverò. Il podio di questo Giro è ancora alla mia portata». Ivan Basso non s’arrende, nonostante al termine di un’altra buona prestazione si trovi con un pugno di mosche in mano. Anche ieri il capitano della Liquigas ha dato spettacolo nel finale, ma s’è dovuto accontentare del quarto posto a 29" da Sastre.
Saltare «La cosa buona della giornata è che ho attaccato senza paura di saltare. Ci ho provato 4-5 volte, ma è andata male. Però la corsa l’ho fatta io e credo che la gente questo lo abbia apprezzato», spiega. Peccato che dopo i suoi attacchi sia stato Sastre a involarsi verso la vittoria che ancora manca in casa Liquigas. «Il suo è stato un contropiede stupendo — spiega Basso, ora 5˚ a 3’19" —. Però, dopo la mia inattività, essere qui a lottare al fianco della maglia rosa e del vincitore del Tour de France non è poca cosa. Vero che ho fatto tante simulazioni, ma la corsa vera è un’altra cosa. Qui c’è anche l’emozione degli scontri uno contro uno, lo stress è amplificato. Più
tutto il contorno, come i trasferimenti, le interviste...».
LEIPHEIMER CROLLA
Spiegazioni Il varesino trova anche una spiegazione al fatto che gli manchi ancora il colpo del k.o.: «È possibile che non abbia ancora il guizzo vincente. Però è da metà gennaio che sono a tutta. Forse pago un po’ la fatica». Anche gli sforzi del giorno prima sulle colline romagnole potrebbero avere influito? «Sì. Il Casale e il Trebbio potrebbero essermi rimasti un po’ nelle gambe. Comunque alla fine della giornata rimane una grande voglia di fare, ai limiti dell’aggressività. Quello che sto facendo mi sarà utilissimo anche per la Vuelta e il prossimo Giro. E qui mancano ancora il Blockhaus e sul Vesuvio. Mi rivedrete all’attacco». Amarezze Anche ieri, nell’inseguire Basso, il più attivo è stato Danilo Di Luca. E questo in casa Liquigas non è stato molto gradito. «Di Luca ha corso da buon gregario. Il miglior aiutante che Menchov potesse trovare», tuona Roberto Amadio, team manager del team. Poi rafforza il concetto: «Danilo ha corso da perdente. Meno male che vuole vincere il Giro». La polemica tra Di Luca e i Liquigas, si arricchisce così di un
«Senza Lance sarebbe stato un disastro»
Ivan Basso, 31 anni, all’attacco in scia a Sastre: sarà raggiunto da Menchov e Di Luca a 700 metri dalla fine BETTINI
Il varesino 4˚ a 29" da Sastre: «Sono sulla strada giusta, il podio è ancora alla mia portata. Dopo l’inattività sto facendo il massimo»
nuovo capitolo. Qualcuno sospetta pure che dietro l’atteggiamento tattico dell’abruzzese ci sia un sentimento di vendetta per le critiche che gli sono piovute addosso nei giorni scorsi. S’era pure sparsa la voce di una discussione in mattinata al villaggio di partenza tra i diri-
genti del team verdeblù e la maglia ciclamino, ma non ci sono conferme. Da registrare infine anche la tappa difficile di Pellizotti: 7˚ a 1’21", in classifica è 4˚ a 3’08": «Già dal mattino avevo capito che sarebbe stata una giornata-no. Alla fine si è rivelata un calvario».
MONTE PETRANO (lu.pe.) Ha la maglia aperta e il ventre gonfio, forse per la tanta acqua bevuta. Levi Leipheimer è il volto della sconfitta e della sofferenza: ieri è naufragato a 2’51" da Sastre. È stato Lance Armstrong, per la prima volta gregario, a salvarlo dal crollo totale. «Senza Lance avrei perso minuti. Si è visto che cosa voglia dire essere un sette volte vincitore del Tour. Se non mi avesse aspettato, forse avrebbe potuto stare più vicino ai primi», dice Leipheimer. Armstrong lo consola con una pacca sulla spalla e poche parole. «Questa era la tappa che doveva dividere i migliori dagli altri — prosegue Levi —. E si è visto che c’erano concorrenti più forti di me. Non cerco scuse, non avevo le gambe degli altri giorni». Ora per lui e l’Astana, in cerca di un futuro, resta l’obiettivo di una vittoria di tappa. Il podio di Roma è lontano.