www.gazzetta.it
Mercoledì 27 maggio 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 123
CHAMPIONS A ROMA (IN TV ORE 20.45)
Barça-Manchester Una finale pazzesca
Ambasciatori Unicef I BAMBINI VI GUARDANO di PAOLO MALDINI e FRANCESCO TOTTI
Capello: «Messi contro Ronaldo Chi vince avrà il Pallone d’oro»
Leo Messi, 21 anni, e Cristiano Ronaldo, 24
Pagine 2-3 GALAVOTTI
All’interno un inserto speciale sulla partitissima
OMEGA
PARLA MALDINI
IL MILAN NON MI HA DIFESO Pagina 10 OLIVERO
IL GIRO OGGI ARRIVO IN SALITA
IL DRAMMA
IN EDICOLA
Menchov-Di Luca Sfida decisiva sul Blockhaus
Tyson: grave in ospedale la figlia
Festa Inter Libro e dvd
Da pagina 26 a 33
Pagina 37 LOPES PEGNA
«La boxe? Ho chiuso ma mi annoio tanto»
Foto gentilmente concessa dalla rivista Rolling Stone
9 771120 506000
90 5 2 7>
LIVERANI
«La società si doveva dissociare da quei 500 che hanno rovinato la festa. Con Leonardo non ho litigato, anzi. Grazie Abete ma niente partita d’addio»
A 5,99 e 12,99 e PIU’ QUOTIDIANO
E' la notte dei campioni. La ospita Roma, l'Italia. Si ritroveranno di fronte due grandi squadre di Paesi molto diversi tra loro, con due filosofie calcistiche differenti e tanti fuoriclasse. Da un lato, c'è un allenatore che ha vinto tutto e ha ancora fame di vittoria. Dall’altro, una vecchia colonna del Barcellona che vuole aprire un ciclo. Partendo proprio da Roma. SEGUE A PAGINA 2
MERCATO QUARESMA: «IO RIMANGO»
Ora Mourinho può avere Deco e Carvalho Pagina 5 CECERE e LICARI
IL BRASILIANO PARLA L’EX WERDER
Diego: «Con la Juve la chance della vita» Pagina 9 CURINO e DEGL’INNOCENTI
IL GIUDICE LA RISSA CON IL GENOA
Torino, che stangata! Squalificati in sette Pagina 21 CENITI
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
w
Secondo l’Istat, gli immigrati attualmente in Italia sono 3 milioni e 900 mila. Sempre secondo l’Istat, la metà sono giocatori dell’Inter.
26 R
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA OGGI IL BLOCKHAUS l’analisi
1
dal nostro inviato LUCA GIALANELLA
Per Di Luca è la tappa della vita CHIETI Il Blockhaus è entrato nella storia del Giro con il nome di Eddy Merckx, che nel 1967 a 21 anni ottenne la prima delle 25 vittorie rosa. Oggi la montagna abruzzese ritorna sul palcoscenico con una tappa insidiosissima di 83 chilometri: pianura, alta tensione, 18 chilometri di ascesa finale. Si parte alle 15.10, orario insolito per i corridori, che si scalderanno fino a pochi minuti dal via: perché questa giornata dovrà essere affrontata come una crono. Il Giro, che ieri non ha dimenticato i terremotati, piace tanto in tv (un televisore su 3 acceso sul tappone del Petrano) e viaggia verso la media-record (senza aver però scalato montagne storiche). Menchov rosa, Di Luca a 39", Sastre a 2’19": a 5 tappe dalla fine. Per Danilo, che sul Blockhaus è cresciuto, è il giorno della vita. Facile dire che questa salita non è il Mortirolo, ma attenzione: il dislivello è di 1240 metri, la pendenza media del 7%, e 30 tornanti sino all’hotel Mamma Rosa, dove c’è l’arrivo. Cioè 5 chilometri più su rispetto a Passo Lanciano, dove vinse Basso nel 2006. Di Luca e Menchov si marcheranno in modo asfissiante. Come Pantani e Tonkov a Pampeago o Montecampione nel 1998. L’abruzzese ha voluto vivere il giorno di riposo come se ci fosse gara, per non perdere la concentrazione. Con l’abbuono potrebbe anche dimezzare lo svantaggio da Menchov. Ma nella sfida entrano Sastre e Basso-Pellizotti. Lo spagnolo non ha nulla da perdere e potrebbe scattare subito a inizio salita, a Pretoro, dove le pendenze sono del 13%. A quel punto, chi lo inseguirà? In casa Liquigas, invece, serve assolutamente una vittoria. Strategie che possono influenzare la lotta per la rosa.
y
SOLO 83 KM C’È RISCHIO PIOGGIA
Oggi si corre la 17ª tappa, da Chieti al Blockhaus, 83 km. Il via è alle 15.10. La salita finale misura 18 km, al 7% di pendenza media
RAI3: 14.50 Diretta su Rai 3 (14.50), su Eurosport (15.30), su Rai Sport Più e su Gazzetta Tv
METEO Ieri sul Blockhaus è piovuto e grandinato. Oggi a Chieti il cielo sarà nuvoloso, possibilità di pioggia durante la salita del Blockhaus
S Denis Menchov, 5 giorni in rosa NEWPRESS
Godiamoci «Sono l’Aquila Volo a Roma» MENCHOV «Sarà una battaglia. Io marcherò stretto Danilo. Con un occhio a Basso e Sastre» la maglia rosa è un simbolo e incitano anche me. Il tifo del Giro è speciale».
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GREGORI
Turgenev viene da lì...
MONTESILVANO (Pescara) dScorta-
to da Erik Breukink (due volte sul podio del Giro, vincitore della tappa del Gavia ’88 nella tormenta e maglia rosa nell’87 e ’89) ieri ha provato il Blockhaus. Denis Menchov, russo di Orel che vive a Pamplona, pare pronto alla sfida.
Chi controllerà con cura?
La salita la spaventa?
«Nadia mi ha detto: "Non rischiare più del dovuto". I bimbi mandano baci».
«È bella. Mi piace. È simile a quella di San Martino di Castrozza. Ho pedalato un’ora e mezzo sudando. Un allenamento corto, dopo Monte Petrano. Lunedì avrò bevuto 15 borracce d’acqua, 8-9 litri».
«Il mio microscopio è messo a fuoco su Di Luca, è logico. Con un occhio, però, guarderò Basso e Sastre. E non mi fido di Pellizotti». Sua moglie e i tre bimbi che cosa le raccomandano?
Si sente seguìto in patria?
«Molto. Mi tempestano di telefonate i giornalisti di Sovietski Sport e Sport Express».
Chi ha visto in ricognizione?
Che cos’è la Russia per lei?
«Basso e Pellizotti che scendevano: li ho salutati. Di Luca? Non l’ho visto».
«Il miglior Paese del mondo. Mi piacciono anche la Spagna e l’Italia. Anzi, mi sono innamorato di Sestri Levante e delle Cinque Terre».
Il Blockhaus è la montagna di Danilo. Questo la preoccupa?
«Il tifo sarà importante per lui, ma la fatica è uguale». Il tifo per Di Luca e Basso le dà fastidio?
«Mi piace molto. È gente che ama il ciclismo. Per loro
«No. Lunedì lo ritrovo a Orel. Ci facciamo il tè di erbe».
Ha nostalgia del samovar?
CLIC BLOCKHAUS: IL NOME E’ DI ORIGINE TEDESCA Il nome Blockhaus si riferisce alle fortificazioni realizzate nella 2a Guerra Mondiale dai tedeschi su precedenti risalenti all’epoca borbonica.
«Ho visitato la sua casa a Spasskoye Lutovinovo, a 40 chilometri da Orel, e il museo. Ma non l’ho letto. Dostoevskij è più intenso e forte». La corsa è come la pesca, come la caccia. Lei è un pescatore paziente, un cacciatore preciso.
«Nell’Oka pesco il luccio. Adesso è tornato anche lo storione. Il luccio è aggressivo, al contrario di me. Ci vogliono ore per tirarlo a riva. Caccio le anatre siberiane. Le aspetto a ottobre, quando incomincia il gelo. Quando migrano». Nella fiaba del Giro, Di Luca è il Lupo e lei chi è?
«Orel vuol dire Aquila. Sta nello stemma di Ivan Il Terribile che l’ha fondata. Il Lupo e l’Aquila. Va bene così?». Roma è la meta. Anche le strade del Giro portano là.
«È un bel teatro. La conosco. Sono stato in Vaticano. La Pietà di Michelangelo è straordinaria...». Lì c’è la bellezza e la fede. Tolstoj cercava Dio. E Lei?
«Credo. Mia moglie ha una fede molto forte. Apparteniamo alla chiesa ortodossa. Ma non porto un’icona nella valigia».
SI RIPARTE COSÌ 1.
DENIS MENCHOV (Russia)
2.
DANILO DI LUCA
3.
CARLOS SASTRE (Spagna)
a 2’19"
4.
FRANCO PELLIZOTTI
a 3’08"
5.
IVAN BASSO
a 3’19"
6.
LEVI LEIPHEIMER (Stati Uniti)
a 3’21"
7.
MICHAEL ROGERS (Australia)
a 5’54"
8.
STEFANO GARZELLI
a 8’21"
10.
TADEJ VALJAVEC (Slovenia)
a 8’47"
70.06’30" a 39"
11.
MARZIO BRUSEGHIN
Si arriva al Colosseo...
12.
LANCE ARMSTRONG (Stati Uniti)
«Lo so. Anche il Giro è una battaglia di gladiatori, come la vita».
16.
DAMIANO CUNEGO
a 14’29"
24.
THOMAS LÖVKVIST (Svezia)
a 30’59"
28.
GILBERTO SIMONI
a 41’07"
a 9’27" a 11’06"
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27 R
il grande duello Danilo Di Luca, 33 anni, e Denis Menchov, 31 LAPRESSE
«E’ il mio giorno Per la mia gente» DI LUCA «Questa salita l’avrò fatta centinaia di volte... Gli abruzzesi mi vogliono in rosa: proverò fino alla fine» DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA PESCARA dAlle due e venti di po-
meriggio del giorno di riposo, quando tutti gli altri hanno quasi finito di pranzare, Danilo Di Luca spunta nel grande salone dell’Hotel Berti di Silvi Marina ancora vestito da corridore, con gli scarpini ai piedi e il numero di gara sulla maglia. La scena è curiosa. È andato a provare il Blockhaus, all’indomani della tappa infernale di Monte Petrano. Ha la faccia cotta dal sole e i lineamenti scavati. Va a fare la doccia, mangia alle tre, poi parla della sfida di oggi sulla salita simbolo dell’Abruzzo. La sua salita.
x
ha detto NELLE TENDOPOLI
Volevo andarci prima del Giro, ma non è stato possibile ed era troppo presto. Ci andrò subito dopo la crono di Roma
SULLA LIQUIGAS Dicono che corro per il secondo posto? Forse gli scoccia che sia davanti. E in 5 anni hanno vinto le corse importanti solo con me Quante volte l’ha fatta?
Danilo Di Luca, 7 giorni rosa in questo Giro, 25 in carriera
«Centinaia. È la mia salita-test, conosco ogni metro. Prima di partire per il Giro, l’ho fatta tre volte in un giorno».
LIVERANI
«Per allenarmi, sudare, tenere il motore acceso, come si dice in gergo. Ci aspetta una tappa corta e dura. Bisogna partire subito cattivi. Fare troppo riposo, mangiare troppo, non simulare al massimo un giorno di gara, può costare caro». C’erano anche i suoi rivali?
«Ho incontrato a scendere Menchov, Basso e Pellizotti. Ho visto Garzelli. Non ho visto Sastre, ma penso che sia andato anche lui». Il segreto?
«È una salita che inganna. Può sembrare facile, ma non dà tregua e ci sono "pezzi" importanti. Quello dentro Pretoro, che in allenamento non faccio mai, ha pendenze notevoli».
a
17 TAPPA CHIETI BLOCKHAUS
*
Fino al 30 Giugno 2009 Apri Conto Mediolanum Freedom con Polizza Mediolanum Plus
Con che spirito correrà, pensando al terremoto che 50 giorni fa ha colpito dell’Abruzzo?
«È tutto il Giro che penso alla mia regione, a questa tappa fortemente voluta. E adesso penso a tutte le persone — tantissime — che saranno lì per incitarmi. Loro vogliono che io prenda la maglia rosa, lo so. E io ci proverò, perché è nel carattere di noi abruzzesi non arrendersi». Vale anche per l’Aquila?
«L’Aquila verrà ricostruita. La gente ha voglia di ricominciare. Tutto l’Abruzzo tiferà per me. E io avrò una spinta in più per cercare di regalare una gioia alla gente». C’è già stato nelle tendopoli?
«Volevo andarci prima del Gi-
QUI VINCE CHI HA GRINTA. COME CONTO MEDIOLANUM FREEDOM.
Banca Mediolanum, sponsor della Maglia Verde, sarà con te ad ogni tappa. Scopri i vantaggi di Conto Freedom che, grazie al servizio Mediolanum Freedom Plus ed alla polizza Mediolanum Plus di Mediolanum Vita, ti permette di remunerare la liquidità che supera i 12.000 euro. E i tuoi soldi sono sempre disponibili, senza nessun vincolo. Vieni a trovarci nei Family Banker Office® e negli altri Uffici dei Promotori Finanziari.
840 704 444
www.bancamediolanum.it
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Offerta soggetta alle condizioni contrattuali riportate nei Fogli Informativi disponibili sul sito www.bancamediolanum.it e presso i Family Banker® di Banca Mediolanum. Il rendimento sopra riportato è riconosciuto nel corrente trimestre solare oltre i 12.000 euro attivando la polizza Mediolanum Plus di Mediolanum Vita S.p.A. Prima della sottoscrizione leggere la Nota Informativa e le Condizioni di polizza disponibili sul sito www.mediolanumvita.it e presso i Family Banker® di Banca Mediolanum. *lordo equivalente se riferito ad un conto corrente ordinario.
Pensa ad altre iniziative come il braccialetto rosa?
«Ora cominceremo a vendere su Ebay (il sito d’aste, ndr) le maglie firmate dai campioni. Anche Armstrong mi ha dato la sua, scrivendoci sopra "Abruzziamo". Mi ha fatto piacere vederlo entusiasta. È contento di portare il braccialetto rosa e io ora porto quello giallo della sua Fondazione contro il cancro». Che Armstrong ha visto al Giro?
«Un campione più umano. Nei confronti della gente e anche degli altri corridori. Prima non lo conoscevo e mi era antipatico. Ora non vince, ma combatte, soffre e non molla mai, anche se ha vinto sette Tour. Questo mi ha sorpreso e ha aumentato la mia stima». Si può battere Menchov?
«Deve avere un giorno poco brillante, altrimenti staccarlo è quasi impossibile». La Liquigas dice che Di Luca corre per il secondo posto.
«Forse lo dicono perché gli scoccia che io sono davanti. Ma, in 5 anni, hanno vinto le corse importanti solo con me (tra il 2005 e il 2007, ndr). E comunque io non gareggio contro la Liquigas. Nè contro Basso, che è un amico. Penso solo a vincere questo Giro, e il mio avversario è Menchov».
Marani
Perché c’è tornato, se la conosce a memoria?
ro, ma non è stato possibile. Mi hanno anche detto che forse era troppo presto. Appena dopo il Giro, ci andrò».
Vieni a trovarci in provincia di Chieti: Uffici Promotori Finanziari: LANCIANO Via Dalmazia, 37 0872700133 VASTO Via Maddalena, 71/A 0873380459
28 R
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA IL GIORNO DELLA SOLIDARIETÀ
Abruzzo La tappa più bella E tra le macerie rispunta il sorriso Da Cipollini a Moser, tanti campioni alla Pedalata nelle zone terremotate: «Ora bisogna mantenere le promesse» DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI L’AQUILA dVenticinque chilo-
metri. Eppure è una tappa. La più importante del Giro. Come ritrovo di partenza basta il piazzale di un agriristoro, come pronti-via basta un «dai, andiamo», come andatura ba-
sta quella che ti detta l’anima. Non c’è bisogno di spingere sui pedali, qui è indispensabile guardarsi intorno, respirare forte, riempire la banca-dati dell’anima, aprire il cuore. Il resto, mai come stavolta, è vita. Per ricordare Il secondo giorno di riposo, il Giro d’Italia si
x
ha detto GASPAROTTO
Sono friulano, mi sento un parente: non esiste nord o sud, esiste solo la voglia di ricominciare
ricorda. E ricorda uno dei suoi figli prediletti: l’Abruzzo. E’ quello di Vito Taccone e Danilo Di Luca, soprattutto è quello delle 3.32 del 6 aprile 2009, con i suoi 299 morti e con tutti i suoi sopravvissuti. Per ricordare, celebrare, in qualche modo festeggiare, nel piazzale chi c’è c’è: niente ordini, niente classifiche, l’importante è
partecipare. La faccia cotta dal sole di Gianni Motta, quella vecchia quercia di Francesco Moser, il commissario Basettoni Franco Ballerini, l’extrasmall Paolo Bettini, l’extralarge Luca Scinto, SuperMario Cipollini, Maurizio Fondriest asciutto e commosso, Palmiro Masciarelli che ha lanciato l’idea, Beppe Saronni a quat-
tro ruote e Marco Dalla Vedova a due. E poi due professionisti che hanno radici in questa terra: Francesco Di Paolo e Alessandro Fantini. E poi tre girini, che hanno voluto dire sì, che non dicono mai no: Enrico Gasparotto, Manuel Quinziato e Alessandro Vanotti. E poi quelli che si uniscono sempre, strada facendo: compa-
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
1
2
29 R
3
4
1 Mario Cipollini ed Enrico Gasparotto tra le rovine durante la pedalata nelle zone del terremoto BETTINI 2 Il gruppo di campioni ed ex campioni davanti a una tendopoli. In primo piano Francesco Moser BETTINI 3 Paolo Bettini con Palmiro Masciarelli, team manager Acqua&Sapone, ideatore della pedalata BETTINI 4 Gianni Bugno, in maglia nera, contrastato da Davide Cassani nella partita di beneficenza tra la Nazionale di ciclismo e i giornalisti: hanno vinto 5-1 i ciclisti con tripletta di Paolo Bettini IANUALE
gni di un’avventura cicloumanitaria, ciclosolidale, ciclopica. Nelle tendopoli Da San Gregorio, con le sue piramidi di macerie, a Onna, con i suoi fantasmi: da Bazzano, con le sue aziende costruite sulla volontà e la passione, a Paganica, con le sue chiese crollate e le
gazzetta.it IMMAGINI E VIDEO: UN EVENTO SPECIALE La solidarietà del Giro d’Italia all’Abruzzo, raccontata attraverso le parole dei protagonisti della pedalata di ieri. Da Cipollini a Bettini, da Ballerini a Quinziato: su GazzettaTv le immagini più belle sulla giornata dedicata alle zone colpite dal sisma. Dall’Abruzzo anche i video con le riprese delle aree colpite dal terremoto e le testimonianze di chi ricostruisce aspettando l’arrivo del Giro. www.gazzetta.it
sue tende risorte; da Tempera, con la sua terra crepata, a L’Aquila, con il suo incessante viavai di specialisti, militari, volontari, reduci. Due soste: all’area di accoglienza di Centi-Colella, un centro sportivo trasformato in cittadella; e a quella della Caritas di Pettino, un presidio vissuto dalla gente del quartiere per non abbandonare la precedente esistenza. E dietro ai vecchi campioni e ai giovani corridori, starnazza — giovane e rumorosa — la carovana del Giro: anche un cappellino o un berrettino possono diventare un segno o un simbolo, trasformarsi in un abbraccio, in una testimonianza. I tre girini Vanotti, generosità bergamasca: «Sono venuto a vedere, con i miei occhi, quello che avevo seguito con dolore, e con domande senza risposta, solo in tv». Gasparotto, grinta friulana: «La mia regione ha sofferto delle stesse ferite, e certe rovine si vedono ancora, forse sulle montagne rimarranno per sempre. Come ammonizioni. Proprio per questo mi sento un vicino, un parente, un colpito anch’io. Non esiste nord o sud, esiste sempre e solo la voglia di ricominciare, anche da zero. Ma è necessario ricevere quello che è
stato promesso. E presto. L’estate passerà in un attimo, e qui l’inverno è maledettamente lungo. In una tenda si può stare una settimana, non vivere in eterno». Quinziato, onestà altoatesina: «Non so quanto possiamo aver aiutato questa povera gente, ma certo questa povera gente, con la sua dignità e tenacia, ha dato
x
ha detto QUINZIATO
Non so quanto possiamo aver aiutato questa povera gente, ma loro ci hanno dato una bella lezione
NEL 1977 TRA LE ROVINE DI GEMONA
Il Giro è già passato da una città terremotata. Il 6 giugno 1977 la corsa transitò tra le rovine di Gemona del Friuli, rasa al suolo dal sisma l’anno prima. A Gemona si concluse la prima semitappa della 16a frazione (1˚ il belga Demeyer) e da lì ripartì la seconda, con arrivo a Conegliano. C’era Francesco Moser in rosa.
a noi una bella lezione. Qui si viene pensando di dare, si torna a casa con la consapevolezza di aver ricevuto, imparato». Dalla bici al pallone Pomeriggio. Si cambia scena. Chieti, stadio Angelini, calcio. Due le squadre in campo: in maglia nera la Nazionale di ciclismo, in panchina il mister Mauro Sandreani; in maglia rosa, un tributo al Giro, la Nazionale dei giornalisti di ciclismo. Con tanto di arbitro (Daniele Tombolini), speaker-entertainer (Alessandro Brambilla) e pubblico a offerta libera. Mai dire gol Per farla breve — un favore per quello che è toccato vedere in campo: un’edizione straordinaria di «Mai dire gol» — hanno vinto i corridori, con tripletta di Bettini, gol di Alberto Volpi e Mariano Piccoli. Per i giornalisti gol di Zocchi. Fra gli accorgimenti tattici, decisivo aver spostato Mauro Traversoni (con quel cognome profetico) sulla fascia; e da ricordare una finta di Antonello Orlando, seducente e diabolica, tant’è che prima il suo avversario, e poi lui stesso hanno abboccato. E alla fine tutti a tavola, con un terzo tempo rugbistico offerto dalla Coldiretti Abruzzo.
LE INIZIATIVE
Braccialetti e maglie autografate
Alla partenza e all’arrivo di ogni tappa, un pullman vende i braccialetti rosa «Abruzziamo» a 1 euro (nella foto BETTINI lo indossa Di Luca). E sono all’asta su ebay le maglie autografate dei campioni, tra cui quella di Armstrong. Continua la raccolta fondi di Rcs «Un aiuto subito»: Versamenti con bonifico: Intesa-San Paolo, ABI 3069, CAB 05061, c/c n.1000/144, intestato a: «Un aiuto subito Terremoto dell’Abruzzo». Versamenti anche con carta di credito e CartaSì. Info su www.gazzetta.it.
30 R
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LA GUIDA AMARCORD TAPPE CORTE SPESSO DECISIVE
La crisi di Contini e il blitz di Taccone d(greg.) Si parte da Chieti, sede d’arrivo della 2a tappa del primo Giro d’Italia. Era il 16 maggio 1909 e il campione tricolore Giovanni Cuniolo, soprannominato "Manina", aveva approfittato di un’esitazione di Ganna all’ultima curva, per trafiggerlo nettamente. Ganna, secondo, avrebbe poi vinto il Giro. È bene ricordare che gli Appennini, non le Alpi, furono le prime montagne del Giro: nella Chieti-Napoli, il 18 maggio 1909, la corsa salì al Piano delle Cinque Miglia e affrontò il Macerone. Proprio il
Blockhaus, poi, il 31 maggio 1967 regalò la rivelazione: vide la prima vittoria di tappa di Eddy Merckx. Pericoli Le tappe brevi sono taglienti come rasoi. Siamo in Abruzzo e allora non ci possiamo dimenticare di Vito Taccone. Nella prima tappa del Giro del ’66 vestì la maglia rosa al termine di un assalto che aveva fatto una grande vittima: Jacques Anquetil, tradito da peccati di gola, lumache e champagne. Il giorno dopo, però, nella Imperia-Monesi di 60
km, Taccone fu trafitto dallo spagnolo Julio Jimenez, che gli strappò quella che resterà l’unica maglia rosa della sua vita. Ancora più clamoroso fu il crollo di Silvano Contini. Il 1˚ giugno 1982, guidando sul Croce Domini un assalto concertato dalla Bianchi, era riuscito a mandare al tappeto la maglia rosa Bernard Hinault, staccato di 2’14". Il giorno dopo, però, nella Piamborno-Monte Campione di 85 chilometri, Hinault scatenò una controffensiva terribile, rifilando nei 10 chilometri finali 3’25" alla maglia rosa. Il bretone non fu più sorpassato e conquistò la seconda delle sue tre vittorie al Giro d’Italia.
LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA
KM
ARRIVO
MAGLIA ROSA
CICLAMINO
VERDE
BIANCA
9/5
1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)
20,5
COLUMBIA
CAVENDISH
-
-
CAVENDISH
10/5
2ª JESOLO-TRIESTE
156
PETACCHI
CAVENDISH
PETACCHI
GARCIA DA PENA
CAVENDISH
11/5
3ª GRADO-VALDOBBIADENE
198
PETACCHI
PETACCHI
PETACCHI
FACCI
FARRAR
12/5
4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA
162
DI LUCA
LÖVKVIST
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
13/5
5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125
MENCHOV
DI LUCA
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
14/5
6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL 248
SCARPONI
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
15/5
7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA
242
BOASSON HAGEN
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
16/5
8ª MORBEGNO-BERGAMO
211
SIUTSOU
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
17/5
9ª MILANO SHOW 100
165
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
18/5
RIPOSO
19/5
10ª CUNEO-PINEROLO
262
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
20/5
11ª TORINO-ARENZANO
214
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
21/5 22/5
12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono) 60,6 13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE 175
MENCHOV CAVENDISH
MENCHOV MENCHOV
DI LUCA DI LUCA
GARZELLI GARZELLI
LÖVKVIST LÖVKVIST
23/5
14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA
172
GERRANS
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
24/5 25/5
15ª FORLÌ-FAENZA 16ª PERGOLA-MONTE PETRANO
161 235
BERTAGNOLLI SASTRE
MENCHOV MENCHOV
DI LUCA DI LUCA
GARZELLI GARZELLI
LÖVKVIST SEELDRAYERS
Ieri
RIPOSO
DATA
TAPPA
KM
DIFFICOLTÀ
Oggi
17ª CHIETI-BLOCKHAUS
83
****
La frazione più breve per corridori esplosivi: qui si gioca il Giro
Domani 18ª SULMONA-BENEVENTO
182
*
Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé
29/5
19ª AVELLINO-VESUVIO
164
*****
Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie
30/5
20ª NAPOLI-ANAGNI
203
*
L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito
31/5
21ª ROMA-ROMA (crono)
14,4
****
Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo
CLASSIFICA GENERALE
IN GARA 172 CORRIDORI DI 22 SQUADRE
Masciarelli a 4’13" da Seeldrayers
ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita
C’è lotta anche per la maglia bianca: il belga Seeldrayers (Quick Step) ha 4’13" su Francesco Masciarelli (Acqua e Sapone), che oggi però corre in casa. POS. CORRIDORE 1
TEMPO
POS. CORRIDORE 56 M.GARCIA (SPA)
Denis MENCHOV (RUS)
TEMPO
POS. CORRIDORE
TEMPO
a 1.28’04"
114 BRUTT (RUS)
a 2.42’56" a 2.43’19"
Rabobank, 2.807,1 km in 70.06’30"
57 CATALDO (ITA)
a 1.31’28"
115 ENGELS (OLA)
media 40,039 km/h
58 BELLOTTI (ITA)
a 1.31’45"
116 LONGO BORGHINI (ITA) a 2.44’25"
a 39"
59 GASPAROTTO (ITA) a 1.35’14"
117 VANOTTI (ITA)
a 2.46’12"
3 SASTRE (SPA)
a 2’19"
60 JEANNESSON (FRA) a 1.35’30"
118 DA DALTO (ITA)
a 2.48’46"
4 PELLIZOTTI (ITA)
a 3’08"
61 SONNERY (FRA)
a 1.41’02"
119 SEROV (RUS)
a 2.49’16"
5 BASSO (ITA)
a 3’19"
62 WIGGINS (GB)
a 1.44’06"
120 LLOYD (GB)
a 2.49’19"
6 LEIPHEIMER (USA)
a 3’21"
63 CARDENAS (COL)
a 1.44’09"
121 BONO (ITA)
7 ROGERS (AUS)
a 5’54"
64 CARLSTRÖM (FIN)
a 1.45’22"
122 PETACCHI (ITA)
a 2.51’57"
8 GARZELLI (ITA)
a 8’21"
65 GRABOVSKYY (UCR) a 1.47’57"
123 DAVIS (AUS)
a 2.52’15" a 2.53’29"
2 DI LUCA (ITA)
a 2.50’18"
9 ARROYO (SPA)
a 8’39"
66 BERTOGLIATI (SVI)
a 1.48’31"
124 CHIARINI (ITA)
10 VALJAVEC (SLO)
a 8’47"
67 SPRICK (FRA)
a 1.50’24"
125 LJUNGBLAD (SVE) a 2.55’29"
11 BRUSEGHIN (ITA)
a 9’27"
68 AGNOLI (ITA)
a 1.51’28"
126 SWIFT (GB)
a 11’06"
69 GAVAZZI (ITA)
a 1.53’06"
127 D.FERNANDEZ (SPA) a 2.59’28"
13 POPOVYCH (UCR)
a 12’04"
70 POSSONI (ITA)
a 1.55’49"
128 KRIVTSOV (UCR)
14 SERPA (COL)
a 12’14"
71 MCCARTNEY (USA)
a 1.56’32"
129 JACOBS (BEL)
a 3.02’01"
15 SEELDRAYERS (BEL)
a 13’57"
72 BRANDT (BEL)
a 1.57’12"
130 ERMETI (ITA)
a 3.04’28"
a 1.58’51"
a 3.04’48"
a 14’29"
73 ESKOV (RUS)
131 CACCIA (ITA)
16 CUNEGO (ITA)
74 SPEZIALETTI (ITA)
a 1.59’02"
75 PERGET (FRA)
a 1.59’21"
12 ARMSTRONG (USA)
17 SIUTSOU (BIE)
a 17’29"
18 F.MASCIARELLI (ITA)
a 18’10"
19 BRAJKOVIC (SLO)
a 21’03"
20 DE GREEF (BEL)
a 24’37"
21 BAK (DAN)
a 25’01"
22 GRIVKO (UCR)
a 27’36"
23 JA.RODRIGUEZ (VEN) a 30’35" 24 LÖVKVIST (SVE)
a 30’59"
25 TEN DAM (OLA)
a 37’45"
26 VORGANOV (RUS)
a 38’30"
27 BOSISIO (ITA)
a 40’38"
28 SIMONI (ITA)
a 41’07"
29 FROOME (KEN)
a 41’31"
30 SCARPONI (ITA)
a 41’53"
31 ROHREGGER (AUT)
a 45’46"
32 NAVARRO (SPA)
a 50’25"
33 OCHOA (VEN)
a 54’24"
34 BERTAGNOLLI (ITA)
a 58’55"
35 PAUWELS (BEL)
a 59’10"
36 EFIMKIN (RUS) 37 ZEITS (KAZ) 38 PETROV (RUS)
a 59’26" a 1.00’49" a 1.02’
39 KESSIAKOFF (SVE)
a 1.02’18"
40 GERRANS (AUS)
a 1.02’20"
41 MAZZANTI (ITA)
a 1.04’34"
42 TIRALONGO (ITA)
a 1.08’39"
43 GUSTOV (UCR)
a 1.08’56"
44 CAMANO (SPA) 45 PINOTTI (ITA)
76 DE BONIS (ITA)
a 1.59’44"
77 KIRYIENKA (BIE)
a 2.01’03"
78 A.GOMEZ (SPA)
a 2.03’48"
79 VISCONTI (ITA)
a 2.04’17"
80 KOZONTCHUK (RUS) a 2.04’24" 81 BONNAFOND (FRA)
a 2.05’08"
82 PIETROPOLLI (ITA) a 2.05’42" 83 AUGUSTYN (S.AF)
a 2.07’58"
84 KONOVALOVAS (LIT) a 2.08’51" 85 BOASSON HAGEN (NOR) a 2.11’13" 86 BERTOLINI (ITA)
a 2.13’14"
87 DION (FRA)
a 2.15’
88 MORI (ITA)
a 2.17’06"
89 MORABITO (SVI)
a 2.19’51"
90 A.MASCIARELLI (ITA) a 2.20’01" 91 DANIELSON (USA)
a 2.22’03"
92 FAILLI (ITA)
a 2.23’19"
93 VOECKLER (FRA)
a 2.23’53"
94 HULSMANS (BEL)
a 2.24’08"
95 WEGELIUS (GB)
a 2.25’26"
96 LOPEZ (SPA)
a 2.27’52"
97 STANGELJ (SLO)
a 2.27’54"
98 VAN GOOLEN (BEL)
a 2.29’
a 2.55’31" a 3.01’48"
132 BARRY (CAN)
a 3.08’27"
133 GOSS (AUS)
a 3.08’42"
134 RABUNAL (SPA)
a 3.09’07"
135 MONTAGUTI (ITA)
a 3.13’02"
136 STAMSNIJDER (OLA) 137 T.FOTHEN (GER)
a 3.13’40"
138 LE FLOCH (FRA)
a 3.16’46"
139 HINAULT (FRA)
a 3.17’32"
140 KLIMOV (RUS)
a 3.17’55"
141 CESAR (SPA)
a 3.19’55"
142 DEAN (N.ZEL)
a 3.20’26"
143 BARLA (ITA)
a 3.20’52"
144 REDA (ITA)
a 3.22’14"
145 HUNTER (S.AF)
a 3.24’27"
146 GATTO (ITA)
a 3.25’26"
147 MARTINEZ (SPA)
a 3.25’29"
148 SENAC (FRA)
a 3.27’03"
149 BELGY (FRA)
a 3.27’12"
150 KLOSTERGAARD (DAN) a 3.27’37" 151 PATE (USA)
a 3.28’53"
152 HAEDO (ARG)
a 3.28’56"
153 LUND (DAN)
a 3.30’26"
154 DE GROOT (OLA)
a 3.30’59"
155 HUNT (GB)
a 3.31’27"
156 SCHRÖDER (GER)
a 3.31’30"
157 FÖRSTER (GER)
a 3.31’48"
99 GILBERT (BEL)
a 2.29’10"
158 STANNARD (GB)
a 3.32’14"
100 DEVENYNS (BEL)
a 2.29’13"
159 VIGANÒ (ITA)
a 3.32’17"
101 TJALLINGII (OLA)
a 2.30’
a 1.09’01"
160 SCARSELLI (ITA)
a 3.32’42"
102 M.FOTHEN (GER)
a 2.31’09"
161 ANDRIOTTO (ITA)
a 3.33’19"
a 1.09’31"
103 QUINZIATO (ITA)
a 2.31’28"
162 KAISEN (BEL)
a 3.35’05"
46 ARDILA CANO (COL) a 1.11’15"
104 MARZOLI (ITA)
a 2.32’41"
163 PALUMBO (ITA)
a 3.35’13"
47 RUBIERA (SPA)
a 1.15’51"
105 CHEULA (ITA)
a 2.33’05"
164 ZABRISKIE (USA)
a 3.35’26"
48 VOIGT (GER)
a 1.15’54"
106 FACCI (ITA)
a 2.34’18"
165 ISAICHEV (RUS)
a 3.39’34"
49 CIONI (ITA)
107 H.GONZALEZ (SPA) a 2.37’21"
166 VAN EMDEN (OLA) a 3.41’02"
50 LASTRAS (SPA)
a 1.17’53"
108 CHARTEAU (FRA)
a 2.37’48"
167 HADDOU (FRA)
51 MIHOLJEVIC (CRO)
a 1.19’33"
109 DONATI (ITA)
a 2.39’35"
168 MÜLLER (GER)
a 3.43’47"
52 MARZANO (ITA)
a 1.21’22"
110 MALACARNE (ITA) a 2.40’10"
169 IGNATIEV (RUS)
a 3.45’05"
53 SZMYD (POL)
a 1.21’33"
111 KING (USA)
a 2.40’51"
170 DOCKX (BEL)
a 3.46’05"
a 1.22’44"
112 TSCHOPP (SVI)
a 2.42’36"
171 A.FERNANDEZ (SPA) a 3.49’28"
55 DEIGNAN (IRL)
a 1.23’17"
113 HUZARSKI (POL)
a 2.42’54"
172 SOKOLOV (RUS)
CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 130 punti; 2. Menchov (Rus) 99; 3. Petacchi 96; 4. Garzelli 81; 5. Boasson Hagen (Nor) e Pellizotti 78; 7. Davis (Aus) 68; 8. Leipheimer (Usa) 55; 9. Sastre (Spa) 54; 10. Basso 50; 11. Viganò e Rogers (Aus) 47; 13. Gavazzi 46; 14. Scarponi 39; 15. Hunter (S.Af) 37; 16. Swift (Gb) 35; 17. Grivko (Ucr) 34; 18. Arroyo (Spa) 33; 19. Lövkvist (Sve) 30; 20. Facci 29.
CHIETI-BLOCKHAUS: IL VIA ALLE 15.10
Una salita di 18 km Si arriva a 1674 metri
a 3.41’43"
54 GOLCER (SLO)
A PUNTI
GIUDIZIO GAZZETTA
a 4.02’08"
MONTAGNA
CLASSIFICA GENERALE: 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 51 punti; 2. Grivko (Ucr) 39; 3. Menchov (Rus) e Di Luca 33; 5. Scarponi 24; 6. Visconti 19; 7. Sastre (Spa) e Gerrans (Aus) 15; 9. Cunego 14; 10. De Bonis e Pellizotti 13; 12. Bertogliati (Svi) 12; 13. H. Gonzalez (Spa) e Ochoa (Ven) 11; 15 Basso, Leipheimer (Usa), Bosisio e Kiryienka (Bie) 8; 19. Popovych (Ucr), Petrov (Rus) e Bonnafond (Fra) 7.
La 17ª tappa è la Chieti-Blockhaus, 83 km. Ritrovo in Piazza Vittorio Emanuele alle 13.15. Partenza da via Unità d’Italia alle 15.10. Arrivo tra le 17 e 17.30. Escluse le crono, è la tappa più breve del Giro. La salita del Blockhaus promette spettacolo. Doveva essere la Cima Coppi (2064 metri), ma per problemi di transitabilità legati alle abbondanti nevicate dell’inverno l’arrivo è stato abbassato di 5 km, a quota 1674 metri, all’altezza dell’Hotel Mamma Rosa. In tutto la salita misura 18 km, con pendenza media del 6.9% (massima 13%) e un dislivello di 1240 metri.
FAST TEAM
CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 209.53’36"; 2. Columbia-High Road a 17’32"; 3. Diquigiovanni-Androni a 25’19"; 4. Liquigas-Doimo a 32’28"; 5. Lampre-Ngc a 44’17"; 6. Cervelo a 46’25"; 7. Caisse d’Epargne a 1.02’16"; 8. Acqua&Sapone-Mokambo a 1.05’02"; 9. Lpr-Farnese a 1.23’19".
AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND
Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra
ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS
Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz
BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI
Col S.Af Ita Ita Col Ita Ken S.Af Ita
BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 LE FLOCH 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER
Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra
CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU
Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra
CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS
Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel
FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO
Spa
72 73 74 75 76 77 78 79
CAPECCHI VIGANÒ GOMEZ A. DEL NERO GONZALEZ H. FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO
GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE
Ita Ita Spa Spa Spa Spa Sve Spa
Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa
ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY
Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr
LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO
Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita
LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI
Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita
LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI
Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita
QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE
Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita
RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT
Rus Col Ola Ola Ola
GIOVANI
CLASSIFICA GENERALE: 1. Kevin SEELDRAYERS (Bel, Quick Step) 70.20’27"; F. Masciarelli a 4’13"; 3. De Greef (Bel) a 10’40"; 4. Ja. Rodriguez (Ven) a 16’38"; 5. Lövkvist (Sve) a 17’02": 6. Froome (Ken) a 27’34"; 7. Zeits (Kaz) a 46’52"; 8. M. Garcia (Spa) a 1.14’07"; 9. Cataldo a 1.17’31"; 10. Jeannesson (Fra) a 1.21’33"; 11. Sonnery (Fra) a 1.27’05"; 12. Grabovskyy (Ucr) a 1.34’; 13. Agnoli a 1.37’31"; 14. Gavazzi a 1.39’09"; 15. Possoni a 1’41’52".
146 147 148 149
HORRILLO KOZONTCHUK STAMSNIJDER TJALLINGII
Spa Rus Ola Ola
DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI 152 BERTAGNOLLI 153 SCARPONI 154 BERTOLINI 155 SERPA 156 BERTOGLIATI 157 DE BONIS 158 OCHOA 159 RODRIGUEZ JA.
Ita Ita Ita Ita Col Svi Ita Ven Ven
SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS
Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB
COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU
Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie
KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT
Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB
MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER
Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger
SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD
Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan
XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV
Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus
SQUADRE A PUNTI
CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 336 punti; 2. Lpr-Farnese 246; 3. Lampre-Ngc 210; 4. Diquigiovanni-Androni 203; 5. Liquigas-Doimo 191; 6. Astana 185; 7. Quick Step 162; 8. Acqua&Sapone-Mokambo 145; 9. Katusha 144; 10. Cervelo 140; 11. Rabobank 126; 12. Barloworld 108; 13 Caisse d'Epargne 105; 14. Isd-Neri 104; 15. Ag2r 102; 16. Saxo Bank 93; 17. Garmin-Slipstream 92; 18. Milram 81; 19. Fuji-Servetto 71.
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA
IL TERZO UOMO s
Carlos Sastre, 34 anni: è 3˚ a 2’19"
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
MARKANEWS
CEPAGATTI (Pescara) dAllaccia le scarpe , poi scruta la cartina stradale. «L’importante è che sia una strada con poco traffico e poca salita perché voglio riposare». Carlos Sastre trasmette una straordinaria serenità. Sembra lì quasi per caso, eppure è il vincitore dell’ultimo Tour e l’uomo che, con i suoi scatti in salita, come ha dimostrato lunedì salendo verso Monte Petrano, può ribaltare il Giro d’Italia.
I RIVALI
S Basso «Attaccherò ancora, sul Blockhaus e sul Vesuvio. Il mio atteggiamento sarà questo fino alla fine. Dopo l’inattività sto andando bene»
Sastre, mancano cinque giorni alla fine del Giro. Con quali prospettive per lei?
«Credo che ci siano ancora tappe molto importanti. Ci sono almeno due grandi opportunità: Blockhaus (oggi, ndr) e Vesuvio. Non vedo l’ora di affrontarle. Se mi si presenterà l’occasione, ci proverò di sicuro. Certo che Menchov è in forma e furbo. E la sua squadra va molto forte. Dovrò fare i conti anche con un di Luca molto combattivo e con Basso che sta veramente bene. Un ruolo molto importante potrebbero averlo caldo e fatica». Rispetto a Venezia, sente di avere le stesse possibilità di conquistare la maglia rosa?
«Finché non sarà terminata la crono di Roma, avrò una possibilità di vincere. Dopo il successo di lunedì a Monte Petrano, sono ancora più motivato. Però mi sembra che già dall’inizio nessuno credesse in me». La tappa di oggi non è troppo corta per un fondista come lei?
«Non mi preoccupo. Che mi piaccia o no, che sia più o meno adatta, non cambia nulla. Prendo quello che c’è. Importante è che io sia al cento per cento per cercare di conseguire il mio sogno e quello della squadra».
«La sofferenza è un’arma in più» Sastre crede nella maglia rosa: «In bici provo dolore, superarlo mi dà forza e piacere. Ho voglia di attaccare»
x HA DETTO Menchov è furbo e la sua squadra è molto forte. Devo temere anche un Di Luca molto combattivo e Basso
DOPO IL VOLO DI 80 METRI
Horrillo, condizioni stabili Ora può tornare in Spagna Pedro Horrillo migliora: lo spagnolo della Rabobank, che il 16 maggio nell’8ª tappa del Giro era caduto dal Culmine di San Pietro precipitando per 80 metri, potrà essere trasferito in un ospedale spagnolo la prossima settimana. Horrillo, 34 anni, operato agli Ospedali Riuniti di Bergamo per le diverse fratture riportate, ha ancora bisogno dell’ossigeno a causa della perforazione di un polmone subita nella caduta.
Che sarebbe?
«Vincere il Giro. O fare tutto il possibile per riuscirci».
gna sapere valutare le cose importanti della vita. A me non piace far rumore, se non con le vittorie».
E se andasse male?
«Sarò comunque tranquillo come sempre, felice di quello che faccio e di come lo faccio».
Un vulcano, come il Vesuvio.
Crede in possibili alleanze in corsa?
Da quando ha conosciuto il successo, cos’è diventato per lei il ciclismo?
«Sì, con i miei compagni di squadra». Dove trova tutta questa tranquillità?
«Sono così, in casa e fuori. Biso-
«Già. Sembra che dorma, poi quando parte...».
«Quello che era prima, la mia vita. Così come la mia famiglia che ha un grande rispetto per quello che faccio. Rispettano le mie assenze e tutte le rinunce
che questo sport t’impone, come restare concentrato 25 giorni per vincere questa corsa. Mia moglie e i miei figli fanno sacrifici con e come me. Quando sono a casa sono felice, quando sono alle corse faccio tutto il possibile per esserlo». Quando sale in bici a che cosa pensa?
«Mi concentro sulla corsa. E quando soffro penso che anche per gli altri è la stessa cosa. In bici soffro. E superare questo stato grazie alla condizione che ho mi dà molto piacere».
m
GIRO IO TI AMO
I grandi scalatori nel dvd Gazzetta Pantani, Gaul, Bartali, Simoni, Chiappucci: sono solo alcuni dei grandi scalatori che potete ammirare nel secondo dei 16 dvd della collana Gazzetta «Giro io ti amo». In edicola a 10,99 euro più il prezzo del giornale. Nel video potete rivedere tutte le imprese più belle degli uomini che hanno sfidato e battuto le grandi montagne. Da venerdì 29 la terza uscita, dedicata a due miti italiani: «Coppi e Bartali: il duello».
taccuino DOPING
querela S Valverde dContinua la battaglia legale
Pellizotti «Tappa interessante per me. Bisogna carburare presto. E il Blockhaus è la salita più lunga che affrontiamo in questo Giro»
di Alejandro Valverde, inibito per due anni a correre in Italia a causa del coinvolgimento dell’Operacion Puerto. Il 29enne murciano della Caisse d’Epargne, che domenica ha vinto il Giro di Catalogna, ha querelato 7 membri del Tribunale nazionale antidoping e la Wada.
DA OGGI A DOMENICA
Napolitano in Belgio
S Garzelli «Ci riproverò? Ho fatto 30, farò 31. Ma i favoriti sono Menchov, Di Luca, Sastre, Basso, Pellizotti. Devo difendere la maglia verde»
d(n. li.) Comincia oggi a Tervuren (5 tappe fino a domenica) il Giro del Belgio. Tra gli iscritti: Napolitano, McEwen, Enrico Rossi, Ivanov e Dall’Antonia.
L’IRIDATO STA BENE
Ballan a Livigno dIl periodo più difficile sembra alle spalle: l’iridato Alessandro Ballan, assente dal 14 marzo a causa del citomegalovirus, si sta allenando in altura, a Livigno. Rientro al Memorial Pantani il 6 giugno, poi il 29enne trevigiano della Lampre-Ngc sarà al Giro di Svizzera.
MOUNTAIN BIKE
Dal nostro inviato
Paperino
31 R
Celestino vince
g
d(f.bas.) All’ex pro’ Mirko Celestino la 5ª Valcavallina Superbike, granfondo in mountain bike di 42 km nei dintorni di Carobbio degli Angeli (Bg).
LUTTO
Morto Romano Scotti
MARCONI-MAZZARELLO
d(m.gaz.) E’ morto Romano Scotti, 73 anni, il papà di Fausto, c.t. del ciclocross azzurro. Oggi alle 11 i funerali a Colleverde di Guidonia (Roma).
MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33 R
GIRO D’ITALIA IL RETROSCENA
Bruseghin-Lampre Una storia finita
OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...
In Africa si educa con il cinema
Il team non ha gradito le proteste di Milano: «Trovati un’altra squadra». La Liquigas è pronta DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI PESCARA dRicordate le polemiche della tappa di Milano, domenica 17 maggio? A causa di un circuito che ritenevano rischioso, gli atleti avevano chiesto e ottenuto la neutralizzazione della tappa. Ma poi si erano fermati per spiegare al pubblico i motivi della protesta, prima che la volata, vinta da Cavendish, si svolgesse regolarmente.
Contratto Con le scuse dei corridori sembrava che la vicenda fosse chiusa. Invece non è così. Il primo a pagarne le conseguenze non è un atleta di secondo piano, bensì Marzio Bruseghin, 3˚ al Giro 2008 e ora 11˚ a 9’27" da Menchov. Il 34enne trevigiano ha ancora un anno di contratto con la Lampre, ma Mario Galbusera, il proprietario dell’azienda sponsor del team di Giuseppe Saronni, non ha gradito l’atteggiamento del suo dipendente, che aveva appoggiato in pieno la protesta. «Trovati una squa-
dra», gli ha urlato. Lo stesso Galbusera a Milano aveva intimato a Cunego e al resto del team di riprendere la corsa vera (cosa che poi avvenne). Data Resta da capire quando ci sarà la rescissione del contratto. La prima ipotesi era subito dopo il Giro, ma è difficile. La seconda, ora la più accreditata, è per fine stagione. Ma come si può andare avanti da oggi a metà ottobre senza più stima reciproca? Va anche considerato che Bruseghin è da anni una delle colonne della Nazio-
gazzetta.it IL BLOCKHAUS IN ANTEPRIMA-VIDEO GazzettaTv vi porta sul Blockhaus: dall’inizio, a Pretoro, fino al traguardo, tra tornanti e camper di tifosi già appostati. www.gazzetta.it
nale di Ballerini. Marzio cerca di smorzare i toni: «In teoria avrei ancora un anno di contratto. Vediamo, perché qui sto bene». In teoria, appunto. In realtà Bruseghin si sta già guardando attorno e ha chiesto un aiuto ad alcuni amici che ha in gruppo per trovare una nuova sistemazione. La pista più calda è quella che porta alla Liquigas. Roberto Amadio, il team manager, dice: «È un corridore interessante, ma è presto per parlarne. Per ora non c’è nulla. Eventualmente se ne potrebbe discutere per il 2010, ma c’è lo scoglio dello stipendio, perché costa troppo». Guai Certo è un altro guaio per la Lampre, alle prese con un 2009 non felice. Prima il citomegalovirus che ha fermato l’iridato Ballan, poi il Giro in negativo di Cunego, già uscito a mani vuote dalle classiche delle Ardenne. Ora la grana Bruseghin, l’uomo delle certezze e della serenità.
2
Q Marzio Bruseghin 34 anni alla Lampre dal 2006 BETTINI
Una straordinaria carovana percorre le strade di Mozambico, Marocco e Libano per promuovere la campagna di educazione socio-sanitaria attraverso la magia del cinema sotto le stelle. Si raggiunge così una parte di popolazione che normalmente non ha accesso all’informazione di giornali, radio e televisione. Questo progetto, lanciato dalla Cooperazione italiana, si chiama «CinemArena»: propone film educativi per la prevenzione contro quelle malattie (Aids, malaria, lebbra) che devastano il continente africano e messaggi sociali per le campagne di vaccinazione. Il successo dell’iniziativa, realizzata anche in Angola e in Etiopia, e richiesta da Guatemala, Senegal e Bolivia, risiede nella particolarità dell'esperienza, che costituisce un'occasione unica per diffondere messaggi così importanti.