Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009

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Giovedì 28 maggio 2009 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 124

QUI MILAN

LA TRATTATIVA FILO DIRETTO CON LA SAMP

Pirlo piace al Chelsea di Ancelotti

CASSANO-INTER STAVOLTA SI PUÒ L’operazione sta decollando: a Antonio Cassano, 26 anni: 15 gol quest’anno AFP

QUI JUVE

O TUTTATO C MEARlle pagin-e25

Genova andrebbero Suazo, Jimenez e soldi. Per il fantasista ritocco di ingaggio (guadagna 3,2 milioni a stagione), ma non garanzia del posto

17-2

0 - 21

Secco a cena con Conte Nedved resta QUI UDINESE

Pozzo confida «Quagliarella vuole il Napoli»

Pagine 14-15 CECERE, LAUDISA e TAIDELLI

CHAMPIONS I catalani dopo Liga e Coppa del Re in trionfo pure a Roma (2-0)

CHE FANTABARÇA!

Eto’o e Messi: United ko. Guardiola: «Dedicata a Maldini» l’analisi LA LEZIONE DI PEP UN ANNO, TRE TITULI

i protagonisti LA PULCE & INIESTA PICCOLI MA GIGANTI

di ALBERTO CERRUTI

di LUIGI GARLANDO

Il re Juan Carlos in tribuna, la regina Barcellona in campo. E alla fine eccoli lì, tutti abbracciati alla terza Champions blaugrana, strameritata per il gioco e stravinta con i gol di Eto'o e Messi, che colpiscono e affondano gli ex campioni del Manchester United. Una finale vera e una lezione finale dal debuttante Guardiola, che festeggia il terzo titolo dopo il Campionato e la Coppa del Re.

Giocare una finale e non vincerla è come andare a Roma e non vedere il Papa, deve aver pensato Andrés Iniesta. Che il 14-5-’99, 15enne, era in Vaticano per consegnare al Papa il libro sul centenario del Barcellona. Giovanni Paolo II ricambiò con un rosario.

SEGUE A PAGINA 2

Leo Messi, 21 anni, prossimo Pallone d’Oro

SEGUE A PAGINA 5

GIRO SPETTACOLO IN ABRUZZO

Vola Pellizotti Di Luca attacca Menchov tiene

Il capitano Puyol, Henry e Messi festeggiano con la coppa REUTERS

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Da pagina 2 a 12 BOLDRINI, CAPONE, CECCHINI, GALAVOTTI e LICARI

IL ROMPI PALLONE

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di Gene Gnocchi Franco Pellizotti, 31 anni, vince sul Blockhaus Pagine 28-29-30-31-32-33-34-35

Berlusconi a muso duro contro Messi dopo la conquista della Champions: «La pulce sono io».

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Pagina 48 CARRELLA


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GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA LA 17a TAPPA

Scontro aperto Cuore Di Luca E Menchov cede 13 secondi Pellizotti vola sul Blockhaus. Dietro è duello per la rosa: al russo restano 26". Garzelli 2˚ e fischiato DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLA BLOCKHAUS (Chieti) dTredici se-

condi guadagnati nel giorno della tappa 17. Anche la cabala inizia a sorridere a Danilo Di Luca. Il campione di Spoltore trasforma l’Abruzzo in un gigantesco Maracanà, e lui al centro, come un gladiatore, nello sforzo eroico di staccare la maglia rosa Menchov. Si commuove, ma non può cedere, mette un dente più duro e via, una fiammata a 3 km dall’arrivo, l’ultima ai 700 metri. Guarda anche il computerino, per scovare nei numeri delle pulsazioni il «fuorigiri» che gli permetta di distanziare Menchov. Storie tese Con Pellizotti ormai imprendibile, abituato ai trionfi nell’ultima settimana come la cronoscalata di Plan de Corones 2008, Di Luca è lanciato verso il secondo posto (più 12" di abbuono) che però Garzelli gli vanifica proprio negli ultimi metri: è terzo, 8" di abbuono più 5" di vantaggio su Menchov. Un abruzzese contro il leader (un tem-

4"

DIFFERENZA DI ABBUONI TRA SECONDO E TERZO Garzelli sprinta per il 2o posto, prende 12" di abbuono e lascia a Di Luca gli 8" del terzo

13

CHILOMETRI DI SALITA IL VESUVIO È DECISIVO È l’ultima speranza di Di Luca: domani si sale sul Vesuvio, gli ultimi 10 km sono all’8%

14,4

CHILOMETRI DI CRONO IL FINALE È A ROMA La cronometro di domenica ha lunghi tratti in pavé: Menchov potrebbe guadagnare 30"

po amico) di una squadra abruzzese, l’Acqua e Sapone-Mokambo: polemiche striscianti dopo alcuni episodi in corsa (inseguimento di Danilo a Garzelli nella fuga della Cuneo-Pinerolo, per esempio). E sul podio si scatenano urla, fischi e insulti, nel peggior stile calcistico, dai tifosi di Di Luca contro Garzelli. E anche contro Menchov in rosa. Scene che non fanno parte dell’atmosfera di rispetto che circonda le corse. Serve il Vesuvio A 4 giornate dall’apoteosi di Roma, Di Luca deve recuperare 26" al russo. I giochi del Giro del Centenario sono apertissimi. Per il crollo di Sastre (ha pagato il riposo: 1’59"), è salito al terzo posto Franco Pellizotti, che ha portato in casa Liquigas una vittoria indispensabile per la serenità del team di Amadio. Basso, 4o a 3’28", è fuori dai giochi. Diventa decisivo domani il Vesuvio, salita di 13 km con pendenza media dell’8% negli ultimi 10. È più duro del Blockhaus. Se servisse, Di Luca potrebbe provarci anche sabato sullo strappo di Anagni, per gli abbuoni. Perché la cro-

no di Roma, con lunghi tratti in pavé, favorisce Menchov: Danilo può perdere 30". Ombre Il russo non è apparso brillantissimo. All’Alpe di Siusi si era tolto di ruota l’abruzzese, e lo stesso aveva fatto sul Monte Petrano. Ieri no, nel finale ha subìto Di Luca ed è arrivato sconvolto, a bocca aperta. Il primo segnale di cedimento in questo Giro. Di sicuro non l’hanno agevolato le voci, dall’Austria, di un suo coinvolgimento nell’affare Humanplasma, il laboratorio di Vien-

gazzetta.it I COMMENTI ALLE CONTESTAZIONI Su GazzettaTv le reazioni dei corridori ai fischi del pubblico abruzzese. Di Luca: «Non me l’aspettavo, ma allo stadio si vede di peggio». In più Bruseghin e Cunego parlano del loro futuro. www.gazzetta.it

na dove c’era un traffico di trasfusioni di sangue che toccava più sport. Questioni di tre anni fa, che hanno avuto un’accelerazione improvvisa dopo le parole di Kohl, dopato e pentito. A fine tappa il russo è apparso imbarazzato: purtroppo la sua squadra, la Rabobank, ha il brutto precedente del danese Rasmussen, cacciato dal Tour 2007 in maglia gialla. È tornato Lance Sui 18 km di salita del Blockhaus c’è stato spazio anche per Lance Armstrong. Eravamo stati nel suo albergo ieri mattina, e si era capito che voleva fare la corsa. Alle 17.02, a 13 km dall’arrivo, Lance allunga. Sulla bici gialla a fiori disegnata dall’artista Fairey, se ne va nel bosco, pedala leggero, cerca di inseguire Pellizotti, gli arriva a 20". Gestisce bene la frequenza di pedalate, ma non riesce a far la stessa velocità del friulano, scattato un chilometro prima. Il texano resta a galleggiare per 3,5 km, poi è ripreso da Di Luca-Menchov-Basso-Garzelli. Chiuderà a 1’59" come Sastre. Ma resta l’emozione del primo attacco vero, dopo 4 anni.

L’ORDINE D’ARRIVO COSÌ NELLA CHIETI-BLOCKHAUS (83 KM) 1.

PELLIZOTTI

2.

GARZELLI

2.21’06" a 42"

3.

DI LUCA

a 43"

4.

MENCHOV (Russia)

a 48"

5.

BASSO

6.

BRUSEGHIN

a 57" a 1’54"

8.

ROGERS (Australia)

a 1’59"

9.

SASTRE (Spagna)

a 1’59"

10.

ARMSTRONG (Usa)

a 1’59"

11.

LEIPHEIMER (Usa)

a 1’59"

12.

VALJAVEC (Slovenia)

a 1’59"

13.

SIMONI

a 2’05"

84.

CUNEGO

a 11’53"

LA CLASSIFICA COSÌ A 4 TAPPE DALLA FINE 1.

MENCHOV (Russia)

2.

DI LUCA

72.28’24"

3.

PELLIZOTTI

4.

BASSO

a 3’28"

5.

SASTRE (Spagna)

a 3’30"

6.

LEIPHEIMER (Usa)

a 4’32"

7.

ROGERS (Australia)

a 7’05"

8.

GARZELLI

a 8’03"

9.

VALJAVEC (Slovenia)

10.

BRUSEGHIN

a 10’33"

11.

ARROYO (Spagna)

a 11’09"

12.

ARMSTRONG (Usa)

19.

CUNEGO

a 25’34"

26.

SIMONI

a 42’24"

a 26" a 2’00"

a 9’58"

a 12’17"


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LOTTA A fianco Stefano Garzelli, in maglia verde, batte Danilo Di Luca nella volata per il 2˚ posto. Dietro di loro, a qualche decina di metri, la maglia rosa Denis Menchov in difficoltà. Sotto, Franco Pellizotti vincitore solitario sul Blockhaus. Il corridore Liquigas è nato a Latisana, ma vive a Mareno di Piave (Tv) con la moglie Claudia e figli Giacomo e Giorgia BETTINI/SUNADA

«Il mio pubblico è stato fantastico Ho dato spettacolo» Di Luca ci crede: «Ho perso il conto dei miei scatti. Ma attaccherò ancora Menchov, se serve anche ad Anagni» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA BLOCKHAUS dSembrava Rocky

Balboa contro il russo Ivan Drago. C’era anche lo scenario da film, con la folla assiepata sulle tribune naturali del Blockhaus che urlava a ogni scatto di Danilo Di Luca. L’abruzzese ci ha provato una, due, tre, cinque volte. Prima un diretto, poi un montante, poi un gancio e una combinazione a due mani. Niente da fare, il russo — che in questa storia si chiama Denis Menchov e ha la maglia rosa — non ha fatto una piega. Cedimento Fino agli ultimi duecento metri, fino all’ultima fiammata del Killer abruzzese, che ha mostrato finalmente una crepa nelle difese di un avversario invulnerabile. Menchov ha ceduto 5", che sono diventati 13" grazie all’abbuono (8") guadagnato da Di Luca con il terzo posto: ora tra i due ci sono 26" in classifica e sarebbero potuti essere 5" di meno, se Garzelli non avesse soffiato il piazzamento all’idolo di casa, scatenando la rabbia degli spettatori. «Bisogna capirli. Fanno tutti il tifo per me e fischiano gli altri. Allo stadio si vede di peggio», ha detto Di Luca cercando di salvare la festa. Poi ha consolato Garzelli: «Ha fatto la volata per la maglia verde, non per togliermi l’abbuono. Giusto così, corriamo in due squadre diverse». Uno stadio Il Blockhaus era un Maracanà. In cima l’hanno accolto come quando Ibrahimovic (Danilo è interista) segna un gol. Di Luca è salito sul podio, si è tolto il cappello e ha fatto un inchino al pubblico.

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18 TAPPA SULMONA BENEVENTO

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ha detto

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SUL RIVALE

GRINTA

Menchov va forte e non sembra avere punti deboli. Ma il fatto che abbia ceduto nel finale mi fa sperare

SULL’ABRUZZO Ho voluto dare un messaggio a modo mio, attaccando, senza mollare mai. Anche la mia gente non deve mollare

SU GARZELLI Ha fatto la volata per la maglia verde, non per togliermi l’abbuono. E’ giusto così, siamo avversari «Non ho parole per quello che ho visto in questi ottanta chilometri. E non perché siamo nella mia terra. C’era più gente che in ogni altra tappa del Giro. Devo ringraziarli». Per lui le bandiere nere del Pirata e le maglie rosa. «Oggi ho perso il conto dei miei scatti — racconta —. Quello che so è che ho dato spettacolo. È stata una gara tra me e Menchov, come già era successo lunedì sul Monte Petrano. Bravo Pellizotti, ma l’abbiamo lasciato fare: lo stesso era successo l’altra volta con Sastre. Battere Menchov è difficile, perché va forte e non ha dato segni di debolezza. Il fatto che abbia ceduto un po’ nel finale però mi fa sperare. Aspettiamo il Vesuvio». Terremoto Sulla Maielletta un cartello era come un manifesto: «Trema la terra, non il no-

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S Danilo Di Luca, 33 anni, pescarese di Spoltore, ha già vinto il Giro 2007. Con 25 maglie rosa indossate in carriera è il primatista tra i corridori in attività BETTINI

stro cuore. Vai Danilo. L’Abruzzo vola con te». Ci ha pensato Di Luca a riempire di emozioni la tappa della solidarietà, voluta fortemente per appoggiare i paesi colpiti il 6 aprile dal terremoto dell’Aquila. «Ho dato un messaggio a modo mio, attaccando, senza mollare mai. Anche loro non devono mollare — dice Di Luca, sette giorni in maglia rosa in questa edizione —. È stato un giorno speciale. Ma in tutto il Giro, dalla prima vittoria di San Martino di Castrozza a quella di Pinerolo, ho sentito spesso il mio nome sulle strade. Questo mi ha ridato veramente quello che mi era stato tolto l’anno scorso». Caso Menchov Una forma di riscatto, dopo il lungo processo per il caso delle urine dello Zoncolan (nel Giro vincente del 2007) che si era chiuso con la sua assoluzione. Perciò Di Luca se ne ricorda, quando gli domandano dell’inchiesta doping di Vienna sul laboratorio Humanplasma che potrebbe coinvolgere anche Menchov. «È facile fare proprio ora il nome di un corridore che sta vincendo il Giro d’Italia. È già successo troppe volte. Comunque io non ho niente da recriminare contro Menchov». Poi chiude, tirando fuori l’asso dalla manica: «Finora non ho mai parlato della tappa di Anagni, alla vigilia della cronometro finale di Roma, perché prima c’è il Vesuvio. Però è un arrivo in leggera salita e ci proverò pure lì. Se servirà, dovremo controllare la corsa e anche Petacchi quel giorno mi aiuterà».

Marani

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GIRO D’ITALIA LA NOTA STONATA

L’Abruzzo fischia, Garzelli piange I tifosi non gli perdonano lo sprint che toglie l’abbuono a Di Luca. Il varesino: «Complimenti...» mio e basta. Ma non vedo perché debba correre contro Danilo. Io corro per la maglia verde, per la mia posizione in classifica e per la mia squadra».

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI BLOCKHAUS dFischi, cori, paro-

lacce. Ieri, sul traguardo e sul podio. Nulla in confronto a certe scene di violenza calcistica. Però una situazione irreale, spiacevole, imbarazzante nel ciclismo, che vorremmo non accadesse mai più. Le vittime sono Stefano Garzelli e Denis Menchov. Il varesino colpevole di aver battuto Danilo Di Luca all’arrivo e di avergli soffiato 4" di abbuono; il russo colpevole di precedere Di Luca in classifica. E se la maglia rosa Menchov ha freddamente sorvolato sugli insulti, la maglia verde Garzelli — accerchiato in macchina dai tifosi di Di Luca — è rimasto impressionato dalle offese e poi ha pianto, per alcuni minuti, inconsolabile. Precedenti Fra Di Luca e Garzelli, nonostante le reciproche dichiarazioni di stima, in questo Giro d’Italia ci sono stati parecchi problemi. Quarta tappa, Padova-San Martino di Castrozza: Francesco Masciarelli, abruzzese, gregario di Garzelli nell’abruzzese Acqua & Sapone-Caffè Mokambo, chiude un buco e facilita la rimonta e la vittoria di Di Luca,

Danilo Di Luca s’inchina davanti ai suoi tifosi BETTINI

Aggiunge la maglia verde: «Io fatico e faccio la mia corsa. Non mi regala niente nessuno e non vedo perché dovrei regalare io qualcosa». In questo Giro c’erano già state frizioni tra lui e Di Luca. Fischiato anche Menchov

Non solo applausi: parte del pubblico abruzzese ha fischiato Menchov e Garzelli BETTINI

abruzzese della Lpr, che come secondo sponsor ha l’abruzzese Farnese Vini. Forse è atteso un gesto o un’azione di riconoscenza, che non c’è. Ottava tappa, Morbegno-Bergamo: fra le due squadre manca la collaborazione per riuscire a riprendere l’evaso Siutsou. Decima tappa, Cuneo-Pinerolo: Garzelli, in fuga sul Sestriere, è inseguito dalla squadra di Di Luca, che poi vince la tappa. Quattordicesima tappa, Campi Bisenzio-San Luca: la squadra di Garzelli non aiuta quella di Di Luca a inseguire i fuggitivi per un arrivo adatto

a tutti e due i capitani (ma per Di Luca vale anche per la classifica). Quindicesima tappa, Forlì-Faenza: Ivan Basso, in fuga sul Trebbio, è raggiunto da Garzelli che collabora; dietro è sempre la squadra di Di Luca a inseguire. Fino alla volata di ieri per il secondo posto. Squadra Dichiara Garzelli: «Se questi sono i tifosi abruzzesi, complimenti... Io faccio la mia corsa, faccio fatica, ho 36 anni, non vedo perché debba regalare qualcosa a un personaggio del popolo, quando nessuno mi regala niente. Faccio il

gazza&play GUARDA I VIDEO DAL GIRO D’ITALIA Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3002

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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale

Vergogna Dice Palmiro Masciarelli, team manager di Garzelli: «È stata una vergogna, e me ne vergogno ancora di più come abruzzese. Stefano si è staccato ed è rientrato tre volte, ha sputato sangue, aveva il diritto di fare la volata per difendere la maglia verde proprio contro Di Luca. Noi non abbiamo mai parlato di lotte o vendette fra le due squadre, e Stefano non lo ha mai neanche pensato». Prosegue Masciarelli: «Conosco bene Danilo, l’ho cresciuto io, la sua vittoria al Giro farebbe anche il mio interesse come promozione e popolarità del ciclismo. Semmai mi hanno detto che Danilo non era sempre d’accordo con certe tattiche di squadra. Esiste un codice non scritto: di solito, se si sta a ruota, poi non si fa la volata. Ma in pianura, non in salita». E Fabio Bordonali, team manager di Di Luca, precisa: «Fra le nostre squadre non c’è alcuna guerra. Noi non facciamo alleanze, noi contiamo solo sulle nostre forze. Queste sono normali situazioni di corsa».


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GIRO D’ITALIA IL VINCITORE DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDÒ BLOCKHAUS dA quattordici chi-

lometri dal traguardo, appena esaurito il segmento più impervio di una salita che è ancora lunga, Franco Pellizotti esce dal gruppo con la leggerezza dell’italiano in gita. E, per un attimo, gli altri — con le gambe impiombate dal tratto ripido — restano a guardarlo trasognati. Lui si fa bastare quell’attimo: sollevandosi sui pedali va a riprendere la ruota del gregario Sylvester Szmyd, il rompighiaccio spedito in avanscoperta, prova ad attendere Lance Armstrong perché la compagnia sarebbe nobile, ma quando capisce che ne verrebbe rallentato aumenta ancora il passo, e resta solo. «Il piano era esattamente questo, tentare il colpo da quella distanza come se fosse una cronoscalata: fatto il vuoto non mi sono più girato, ho pedalato dal fondo alla cima guardando fisso davanti a me. Armstrong non reggeva il ritmo, è bastato osservarlo un istante per scegliere la solitudine, e andare».

«Troppo bello battere Di Luca a casa sua» Pellizotti «Sapevo quanto ci tenesse. Ci corre sempre contro... Sono 3o, il Giro non è chiuso»

Danilo, perché tiri?

Riposo Questa del Blockhaus è la terza vittoria di Pellizotti al Giro, dopo la tappa di Peschici del 2006 e la cronoscalata del Plan de Corones dell’anno scorso. Guarda caso, anche nel 2008 dominò dopo una giornata di riposo: «Si vede che so come passarlo» ridacchia, felice per il successo e per essersi riaperto una prospettiva per il fine settimana. «La maglia rosa logora, una giornata-no l’ho già vissuta e il Vesuvio sembra disegnato per le mie caratteristiche. Il Giro non è ancora finito».

I SUCCESSI IN CARRIERA Franco Pellizotti è professionista dal 2001. Vanta 12 successi, il primo nel 2002 in una tappa della Tirreno-Adriatico. Tre le tappe vinte al Giro: prima di ieri s’era imposto a Peschici nel 2006 e a Plan de Corones un anno fa.

Il Vesuvio sembra disegnato per me e la maglia rosa logora. Posso sempre approfittare di una giornata storta di Menchov e Di Luca

di MARIO CIPOLLINI

da 50 secondi di margine a 42, che sarà anche il dato definitivo. In quel chilometro Di Luca, dopo aver tirato per l’intera salita, imprime un ulteriore cambio di velocità (che pagherà nella volata), ma l’urlo della folla motiva ancora di più Franco. Che lo dice, senza falsi pudori: «La prospettiva di vincere in casa di Danilo mi ha dato la spinta finale, perché so quanto ci tenesse ad arrivare primo. Dopo gli screzi di questi giorni fra lui e la Liquigas, batterlo in casa sua è stato ancora più bello. Anche oggi Di Luca ha corso contro di noi, perché se non avesse fatto da gregario a Menchov l’avrebbe costretto a sfiancarsi per inseguirmi. La volata di Garzelli non mi è parsa uno sfregio al galateo, anche Stefano fa la sua corsa, ha uno sponsor di questa zona e poi punta alla maglia verde. Avrei fatto come lui».

12

SULL’ULTIMA SALITA «IL VESUVIO MI PIACE, GUARDO IN ALTO»

La zampata

Rivalità Pellizotti perde qualcosa soltanto nel terz’ultimo chilometro di ascesa, scendendo Franco Pellizotti, 31 anni, esulta sul podio AFP

Capitano Il tassametro del vantaggio cresce lento ma regolare, è presto chiaro che Pellizotti vincerà la tappa perché il quartetto di assi che lo insegue è tirato soltanto da Di Luca, e per raggiungerlo non può bastare. Diventa quindi fondamentale il calcolo dei secondi,

x

perché Franco ieri era in classifica — quarto a 3’08" — e salirà sul podio a fine tappa, terzo a due minuti tondi. «L’anno scorso sono arrivato quarto in un Giro che non aveva gente così forte. Se riuscissi a chiudere terzo a Roma sarebbe un bel risultato, ma da qui al Colosseo guarderò davanti a me, non indietro: se Menchov o Di Luca vivessero una brutta giornata, per esempio sul Vesuvio, avrei la condizione per approfittarne. Non so se adesso sono il capitano unico della Liquigas, di certo con Basso la collaborazione procede bene. Qui abbiamo corso in maniera perfetta».

Mi spiace dare un’altra zampata a Di Luca, ma tirare con a ruota Menchov e Pellizotti in fuga è stato un altro errore. Forse è anche guidato male da chi sta in ammiraglia. Danilo doveva lasciare tirare il russo, al limite anche bluffare, e poi attaccarlo in modo deciso per conquistare la maglia rosa. Credo che Di Luca sia un po’ schiavo del suo personaggio, deve fare il gladiatore sempre e comunque. Un appunto

anche a Menchov: nel finale mi sembrava pedalasse in modo molto duro. Se non ha avuto un guasto alla bici, era sull’orlo della crisi. Vorrei fare anche un applauso. Anzi, due. A Basso manca il cambio di ritmo, cosa normale dopo la lunga inattività, ma è il più regolare di tutti. Come lui Armstrong, che nonostante quello che ha passato è sempre lì con i primi. Loro due stanno facendo un Giro eccezionale.

Dal nostro inviato

Paperino

m

g

MARCONI-MAZZARELLO


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GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO

Cunego chiude 84˚ a 11’53"

POS. CORRIDORE 1

TEMPO

Franco PELLIZOTTI (ITA) Liquigas-Doimo

83 km in 2.21’06", media 35,294, abb. 20’’

Tappa difficile per Damiano Cunego, 84˚ a 11’53" da Pellizotti. Brutta botta per Philip Deignan: caduto al 61˚ km mentre tirava il gruppo per il compagno Sastre, ha chiuso 158˚ a 16’45". Per lui solo escoriazioni.

2

GARZELLI (ITA) a 42", abb.12"

3

DI LUCA (ITA)

4

MENCHOV (RUS)

a 48"

5

BASSO (ITA)

a 57"

6

BRUSEGHIN (ITA)

a 43", abb.8"

a 3’43"

41 BAK (DAN)

63 MIHOLJEVIC (CRO)

85 ARDILA CANO (COL)

21 OCHOA (VEN)

a 3’48"

42 ROHREGGER (AUT)

64 LE FLOCH (FRA)

86 VISCONTI (ITA)

22 SEELDRAYERS (BEL)

a 4’15"

43 CARDENAS (COL)

65 BERTOGLIATI (SVI)

23 KIRYIENKA (BIE)

44 MARZANO (ITA)

24 PINOTTI (ITA) 25 TEN DAM (OLA)

a 4’23"

26 AUGUSTYN (S.AF)

a 4’25"

27 BRAJKOVIC (SLO)

a 5’18"

28 POPOVYCH (UCR)

a 5’27"

a 1’54"

7

SZMYD (POL)

a 1’55"

8

ROGERS (AUS)

a 1’59"

9

20 H.GONZALEZ (SPA)

SASTRE (SPA)

29 JA.RODRIGUEZ (VEN)

a 5’31"

30 DE GREEF (BEL)

a 5’59"

107 SCARSELLI (ITA)

129 BELGY (FRA)

151 PETACCHI (ITA)

108 T.FOTHEN (GER)

130 KESSIAKOFF (SVE)

152 JACOBS (BEL)

87 CARLSTRÖM (FIN)

109 FÖRSTER (GER)

131 BRUTT (RUS)

153 DEAN (N.ZEL)

66 VOECKLER (FRA)

88 FAILLI (ITA)

110 JEANNESSON (FRA)

132 EFIMKIN (RUS)

154 DOCKX (BEL)

45 GRIVKO (UCR)

67 BERTOLINI (ITA)

89 ANDRIOTTO (ITA)

111 TJALLINGII (OLA)

133 HULSMANS (BEL)

155 DAVIS (AUS)

46 SCHRÖDER (GER)

68 M.GARCIA (SPA)

90 WEGELIUS (GB)

112 SENAC (FRA)

134 BOASSON HAGEN (NOR)

156 REDA (ITA)

47 ESKOV (RUS)

69 GOLCER (SLO)

91 D.FERNANDEZ (SPA)

113 KLIMOV (RUS)

135 STANNARD (GB)

157 VAN EMDEN (OLA)

48 BELLOTTI (ITA)

70 HUZARSKI (POL)

92 ZABRISKIE (USA)

114 HADDOU (FRA)

136 MARTINEZ (SPA)

158 DEIGNAN (IRL)

49 NAVARRO (SPA)

71 BOSISIO (ITA)

93 CHEULA (ITA)

115 QUINZIATO (ITA)

137 LONGO BORGHINI (ITA)

159 DE GROOT (OLA)

50 RABUNAL (SPA)

72 CHIARINI (ITA)

a 10’26"

94 PERGET (FRA)

116 GOSS (AUS)

138 SWIFT (GB)

160 ENGELS (OLA)

73 VANOTTI (ITA)

a 11’53"

95 MORABITO (SVI)

117 PIETROPOLLI (ITA)

139 KAISEN (BEL)

161 FROOME (KEN)

74 STANGELJ (SLO)

96 WIGGINS (GB)

118 POSSONI (ITA)

140 IGNATIEV (RUS)

162 ERMETI (ITA)

53 SCARPONI (ITA)

75 MARZOLI (ITA)

97 GASPAROTTO (ITA)

119 GATTO (ITA)

141 MAZZANTI (ITA)

163 GUSTOV (UCR)

54 DE BONIS (ITA)

76 VAN GOOLEN (BEL)

98 PALUMBO (ITA)

abb.4"

120 ISAICHEV (RUS)

142 BARLA (ITA)

164 SPRICK (FRA)

55 KRIVTSOV (UCR)

77 LÖVKVIST (SVE)

99 DA DALTO (ITA)

a 13’06"

121 RUBIERA (SPA)

143 A.FERNANDEZ (SPA)

165 SOKOLOV (RUS)

56 LASTRAS (SPA)

78 BARRY (CAN)

100 DION (FRA)

122 HINAULT (FRA)

144 SEROV (RUS)

166 KOZONTCHUK (RUS)

abb.2"

79 GILBERT (BEL)

101 DONATI (ITA)

a 13’09"

123 KLOSTERGAARD (DAN)

145 LUND (DAN)

167 HUNT (GB)

58 CHARTEAU (FRA)

a 10’14"

80 BRANDT (BEL)

102 BONO (ITA)

a 13’21"

124 HAEDO (ARG)

146 STAMSNIJDER (OLA)

168 KONOVALOVAS (LIT)

51 CIONI (ITA)

a 7’20"

52 SPEZIALETTI (ITA)

10 ARMSTRONG (USA) 11 LEIPHEIMER (USA)

31 DANIELSON (USA)

a 6’05"

32 ZEITS (KAZ)

a 6’28"

33 VORGANOV (RUS)

12 VALJAVEC (SLO)

a 10’10"

abb.6"

a 2’05"

34 PETROV (RUS)

a 6’35"

14 F.MASCIARELLI (ITA) a 2’09"

35 CATALDO (ITA)

a 6’37"

15 SIUTSOU (BIE)

a 2’17"

36 CACCIA (ITA)

16 LOPEZ (SPA)

a 3’18"

37 GAVAZZI (ITA)

a 7’03"

59 SONNERY (FRA)

a 10’17"

81 GRABOVSKYY (UCR)

103 M.FOTHEN (GER)

a 13’46"

125 CESAR (SPA)

147 MONTAGUTI (ITA)

169 VIGANÒ (ITA)

17 ARROYO (SPA)

38 MCCARTNEY (USA)

a 7’15"

60 A.GOMEZ (SPA)

a 10’18"

82 TIRALONGO (ITA)

104 MORI (ITA)

a 16’45"

126 MÜLLER (GER)

148 BERTAGNOLLI (ITA)

170 KING (USA)

18 AGNOLI (ITA)

39 VOIGT (GER)

61 CAMANO (SPA)

83 DEVENYNS (BEL)

105 HUNTER (S.AF)

127 GERRANS (AUS)

149 PATE (USA)

171 MALACARNE (ITA)

19 SERPA (COL)

40 PAUWELS (BEL)

62 A.MASCIARELLI (ITA)

84 CUNEGO (ITA)

106 LLOYD (GB)

128 LJUNGBLAD (SVE)

150 BONNAFOND (FRA)

172 TSCHOPP (SVI)

13 SIMONI (ITA)

a 7’

57 FACCI (ITA)

CLASSIFICA GENERALE

IN GARA 172 CORRIDORI DI 22 SQUADRE

Bruseghin scavalca Arroyo: ora è 10˚ Marzio Bruseghin scavalca Arroyo ed entra nei primi 10 in classifica. Francesco Masciarelli dimezza lo svantaggio da Seeldrayers nella lotta per la maglia bianca. POS. CORRIDORE 1

TEMPO

Denis MENCHOV (RUS) Rabobank, 2.890,1 km in 72.28’24" media 39,878 km/h

2

DI LUCA (ITA)

3

PELLIZOTTI (ITA)

4

BASSO (ITA)

a 26"

POS. CORRIDORE

TEMPO

POS. CORRIDORE

TEMPO

56 M.GARCIA (SPA)

a 1.37’34"

114 TSCHOPP (SVI)

a 2.58’33"

57 BELLOTTI (ITA)

a 1.38’12"

115 BRUTT (RUS)

a 2.58’53"

58 DEIGNAN (IRL)

a 1.39’14"

116 ENGELS (OLA)

a 2.59’16"

59 GASPAROTTO (ITA) a 1.46’19"

117 LONGO BORGHINI (ITA) a 3.00’22"

60 SONNERY (FRA)

a 1.50’31"

118 DA DALTO (ITA)

a 3.01’04"

a 3’28"

61 CARDENAS (COL)

a 1.50’36"

119 BONO (ITA)

a 3.02’51"

120 CHIARINI (ITA)

a 3.03’07"

121 SEROV (RUS)

a 3.05’13"

a 2’

5

SASTRE (SPA)

a 3’30"

62 JEANNESSON (FRA) a 1.51’27"

6

LEIPHEIMER (USA)

a 4’32"

63 AGNOLI (ITA)

7

ROGERS (AUS)

a 7’05"

64 WIGGINS (GB)

a 1.55’11"

122 LLOYD (GB)

8

GARZELLI (ITA)

a 8’03"

65 CARLSTRÖM (FIN)

a 1.56’27"

123 PETACCHI (ITA)

a 3.07’54"

9

VALJAVEC (SLO)

a 9’58"

66 BERTOGLIATI (SVI) a 1.58’01"

124 DAVIS (AUS)

a 3.08’12"

10 BRUSEGHIN (ITA)

a 10’33"

67 GRABOVSKYY (UCR) a 1.59’02"

125 D.FERNANDEZ (SPA) a 3.10’33"

11 ARROYO (SPA)

a 11’09"

68 GAVAZZI (ITA)

126 CACCIA (ITA)

12 ARMSTRONG (USA)

a 12’17"

69 MCCARTNEY (USA) a 2.02’59"

127 KRIVTSOV (UCR)

a 3.11’10"

13 SERPA (COL)

a 14’44"

70 KIRYIENKA (BIE)

a 2.04’30"

128 LJUNGBLAD (SVE)

a 3.11’26"

a 16’43"

71 ESKOV (RUS)

a 2.05’18"

129 SWIFT (GB)

14 POPOVYCH (UCR)

72 SPRICK (FRA)

a 2.06’21"

73 BRANDT (BEL)

a 2.08’17"

15 SEELDRAYERS (BEL) a 17’24" 16 SIUTSOU (BIE)

a 18’58"

17 F.MASCIARELLI (ITA) a 19’31" 18 BRAJKOVIC (SLO)

a 25’33"

19 CUNEGO (ITA)

a 25’34"

20 DE GREEF (BEL)

a 29’48"

21 BAK (DAN)

a 31’28"

22 GRIVKO (UCR)

a 34’13"

23 JA.RODRIGUEZ (VEN) a 35’18" 24 TEN DAM (OLA)

a 41’20"

25 LÖVKVIST (SVE)

a 42’04"

26 SIMONI (ITA)

a 42’24"

27 VORGANOV (RUS)

a 44’10"

28 BOSISIO (ITA)

a 50’08"

29 SCARPONI (ITA)

a 51’15"

30 ROHREGGER (AUT)

a 52’13"

31 NAVARRO (SPA)

a 56’52"

32 OCHOA (VEN) 33 FROOME (KEN) 34 PAUWELS (BEL)

a 57’24" a 57’28" a 1.05’37"

35 ZEITS (KAZ)

a 1.06’29"

36 PETROV (RUS)

a 1.07’47"

37 PINOTTI (ITA)

a 1.12’58"

38 BERTAGNOLLI (ITA) a 1.15’02" 39 EFIMKIN (RUS)

a 1.15’23"

a 1.53’58"

a 1.59’21"

74 SPEZIALETTI (ITA) a 2.08’24" 75 DE BONIS (ITA)

a 2.09’06"

76 PERGET (FRA)

a 2.10’26"

77 AUGUSTYN (S.AF)

a 2.11’35"

78 POSSONI (ITA)

a 2.11’46"

79 A.GOMEZ (SPA)

a 2.13’18"

80 VISCONTI (ITA)

a 2.15’16"

81 KOZONTCHUK (RUS)a 2.20’21" 82 BONNAFOND (FRA) a 2.21’05" 83 PIETROPOLLI (ITA) a 2.21’39" 84 BERTOLINI (ITA)

a 2.22’44"

85 KONOVALOVAS (LIT) a 2.24’48" 86 BOASSON HAGEN (NOR)a 2.27’10" 87 DION (FRA)

a 2.27’18"

88 DANIELSON (USA)

a 2.27’20"

89 A.MASCIARELLI (ITA) a 2.29’31" 90 LOPEZ (SPA)

a 2.30’22"

91 MORABITO (SVI)

a 2.30’56"

92 MORI (ITA)

a 2.33’03"

93 VOECKLER (FRA)

a 2.33’23"

94 FAILLI (ITA)

a 2.34’24"

95 WEGELIUS (GB)

a 2.36’31"

96 STANGELJ (SLO)

a 2.38’59"

97 HULSMANS (BEL)

a 2.40’05"

130 RABUNAL (SPA)

a 3.11’28" a 3.15’34"

131 JACOBS (BEL)

a 3.17’58"

132 BARRY (CAN)

a 3.19’32"

133 ERMETI (ITA)

a 3.20’25"

134 GOSS (AUS)

a 3.24’39"

135 LE FLOCH (FRA)

a 3.26’16"

136 MONTAGUTI (ITA)

a 3.28’59"

137 STAMSNIJDER (OLA) 138 T.FOTHEN (GER)

a 3.29’37"

139 HINAULT (FRA)

a 3.33’29"

140 KLIMOV (RUS)

a 3.33’52"

141 CESAR (SPA)

a 3.35’52"

142 DEAN (N.ZEL)

a 3.36’23"

143 BARLA (ITA)

a 3.36’49"

144 SCHRÖDER (GER)

a 3.37’57"

145 REDA (ITA)

a 3.38’11"

146 HUNTER (S.AF)

a 3.40’24"

147 GATTO (ITA)

a 3.41’23"

148 MARTINEZ (SPA)

a 3.41’26"

149 SENAC (FRA)

a 3.43’

150 BELGY (FRA)

a 3.43’09"

152 ANDRIOTTO (ITA)

a 3.44’24"

153 PATE (USA)

a 3.44’50"

154 HAEDO (ARG)

a 3.44’53"

155 PALUMBO (ITA)

a 3.46’14"

156 LUND (DAN)

a 3.46’23"

98 VAN GOOLEN (BEL) 99 GILBERT (BEL)

42 CAMANO (SPA)

a 1.18’31"

100 H.GONZALEZ (SPA) a 2.40’16"

159 HUNT (GB)

a 3.47’24"

43 TIRALONGO (ITA)

a 1.19’44"

101 DEVENYNS (BEL)

a 2.40’18"

160 FÖRSTER (GER)

a 3.47’45"

44 MAZZANTI (ITA)

a 1.20’31"

102 FACCI (ITA)

a 2.43’38"

161 STANNARD (GB)

a 3.48’11"

45 ARDILA CANO (COL) a 1.22’20"

103 MARZOLI (ITA)

a 2.43’46"

162 VIGANÒ (ITA)

a 3.48’14"

46 VOIGT (GER)

a 1.22’21"

104 M.FOTHEN (GER)

a 2.44’07"

163 SCARSELLI (ITA)

a 3.48’39"

47 CIONI (ITA)

a 1.22’26"

105 CHEULA (ITA)

a 2.44’10"

164 KAISEN (BEL)

a 3.51’02"

48 SZMYD (POL)

a 1.22’40"

106 TJALLINGII (OLA)

a 2.45’57"

165 ISAICHEV (RUS)

a 3.55’31"

49 GUSTOV (UCR)

a 1.24’53"

107 CHARTEAU (FRA)

a 2.47’14"

166 VAN EMDEN (OLA) a 3.56’59"

50 LASTRAS (SPA)

a 1.27’15"

108 QUINZIATO (ITA)

a 2.47’25"

167 HADDOU (FRA)

a 3.57’40"

51 MARZANO (ITA)

a 1.27’49"

157 ZABRISKIE (USA)

a 3.46’31"

158 DE GROOT (OLA)

a 3.46’56"

109 DONATI (ITA)

a 2.51’56"

168 MÜLLER (GER)

a 3.59’44"

52 MIHOLJEVIC (CRO) a 1.29’03"

110 HUZARSKI (POL)

a 2.52’24"

169 IGNATIEV (RUS)

a 4.01’02"

53 RUBIERA (SPA)

a 1.31’48"

111 MALACARNE (ITA) a 2.56’07"

170 DOCKX (BEL)

a 4.02’02"

54 GOLCER (SLO)

a 1.32’14"

112 KING (USA)

a 2.56’48"

171 A.FERNANDEZ (SPA) a 4.05’25"

55 CATALDO (ITA)

a 1.37’17"

113 VANOTTI (ITA)

a 2.57’17"

172 SOKOLOV (RUS)

CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 146 punti; 2. Menchov (Rus) 113; 3. Pellizotti 103; 4. Garzelli 101; 5. Petacchi 96; 6. Boasson Hagen (Nor) 78; 7. Davis (Aus) 68; 8. Basso 62; 9. Sastre (Spa) 61; 10. Leipheimer (Usa) 60; 11. Rogers (Aus) 55; 12. Viganò 47.

LA 18a TAPPA ARRIVA A BENEVENTO

Velocisti tocca a voi Petacchi può fare tris

151 KLOSTERGAARD (DAN) a 3.43’34"

a 1.18’17"

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Franco PELLIZOTTI (Liquigas-Doimo) 25 punti; 2. Garzelli 20; 3. Di Luca 16; 4. Menchov (Rus) 14; 5. Basso 12; 6. Bruseghin 10; 7. Szmyd (Pol) 9; 8. Rogers (Aus) e Visconti 8; 10. Sastre (Spa) 7; 11. Armstrong (Usa) e Palumbo 6; 13. Leipheimer (Usa) 5; 14. Valjavec (Slo) e Facci 4.

Noi di Acqua & Saponesiamocosì,sportivamente competitivi,enonsoloperinostriprodottisempre convenienti: quest’anno la nostra catena di punti vendita partecipa con una propria squadra al Giro d’Italia del centenario. Acqua & Sapone. Competitivi per passione.

a 3.11’

41 GERRANS (AUS)

A PUNTI

Appassionati & Sportivi.

a 3.05’16"

40 KESSIAKOFF (SVE) a 1.18’15"

a 2.40’15"

LA CATENA PIÙ SPORTIVA D’ITALIA

a 4.18’05"

MONTAGNA

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Franco PELLIZOTTI (Liquigas-Doimo) 15 punti; 2. Garzelli 10; 3. Di Luca 6; 4. Menchov (Rus) 4; 5. Basso 2. CLASSIFICA GENERALE: 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 61 punti; 2. Grivko (Ucr) e Di Luca 39; 4. Menchov (Rus) 37; 5. Pellizotti 28; 6. Scarponi 24; 7. Visconti 19; 8. Sastre (Spa) e Gerrans (Aus) 15; 10. Cunego 14; 11. De Bonis 13; 12. Bertogliati (Svi) 12; 13. H.Gonzalez (Spa) e Ochoa (Ven) 11; 15. Basso 10; 16. Leipheimer (Usa), Bosisio e Kiryienka (Bie) 8; 19. Popovych (Ucr), Petrov (Rus) e Bonnafond (Fra) 7.

La 18a tappa del Giro è la Sulmona-Benevento, 182 km. Ritrovo in Piazza Garibaldi alle 11.20. Partenza da via Mazzini alle 12.50. Arrivo intorno alle 17. Nella parte iniziale c’è il Gpm di Piano delle Cinque Miglia (pendenza media del 4.9% e massima del 9%). Poi nessuna grossa difficoltà fino a Benevento: l’arrivo è in leggera salita sul porfido. Occasione per i velocisti: Petacchi può fare tris, METEO Nuvoloso in partenza, a Benevento sereno. CAROVANA Partenza da Sulmona alle 11.50. Soste a Castel di Sangro (12.52), a Capriati a Volturno (14), a Piedimonte Maltese (14.47), a Telese Terme (15.22) e a Benevento (16.05). IN TV Su Rai 3 alle 12.25 c’è «Si Gira». Alle 15.15 «Giro in diretta», a seguire «Giro all’arrivo» e «Processo alla tappa». Diretta anche su Eurosport (16), su Rai Sport Più e su Gazzetta Tv. ASCOLTI Record di ascolti per il tappone marchigiano di lunedì: 2.631.000 spettatori di media su Rai3 con un picco di oltre 3 milioni per l’arrivo sul Monte Petrano.

FAST TEAM

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. LIQUIGAS-DOIMO 7.06’10"; 2. Columbia-High Road a 5’39"; 3. Diquigiovanni-Androni a 6’19"; 4. Astana a 6’24". CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 217.06’10"; 2. Columbia-High Road a 16’47"; 3. Diquigiovanni-Androni a 25’14"; 4. Liquigas-Doimo a 26’04".

ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND

Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra

ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS

Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz

BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI

Col S.Af Ita Ita Col Ita Ken S.Af Ita

BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 LE FLOCH 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER

Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra

CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU

Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra

CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS

Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel

FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.

Spa Ita Ita Spa Spa Spa

77 78 79

FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO

GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE

Spa Sve Spa

Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa

ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY

Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr

LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO

Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita

LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI

Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita

LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI

Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita

QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE

Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita

RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII

Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola

DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita

GIOVANI

CLASSIFICA GENERALE: 1. Kevin SEELDRAYERS (Bel, Quick Step) 72.45’48"; 2. F. Masciarelli a 2’07"; 3. De Greef (Bel) a 12’24"; 4. Ja. Rodriguez (Ven) a 17’54"; 5. Lövkvist (Sve) a 24’40"; 6. Froome (Ken) a 40’04"; 7. Zeits (Kaz) a 49’05"; 8. Cataldo a 1.19’53"; 9. M. Garcia a 1.20’10"; 10. Sonnery (Fra) a 1.33’07"; 11. Jeannesson (Fra) a 1.34’03"; 12. Agnoli a 1.36’34"; 13. Grabovskyy (Ucr) a 1.41’38"; 14. Gavazzi a 1.41’57"; 15. Perget (Fra) a 1.53’02"; 16. Augustyn (S.Af) a 1.54’11"; 17. Possoni a 1.54’22"; 18. Kozontchuk (Rus) a 2.02’57"; 19. Bonnafond (Fra) a 2.03’41"; 20. Konovalovas (Lit) a 2.07’24"; 21. Boasson Hagen (Nor) a 2.09’46".

154 155 156 157 158 159

BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.

Ita Col Svi Ita Ven Ven

SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS

Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB

COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU

Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie

KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT

Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB

MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER

Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger

SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD

Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan

XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV

Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus

Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ 12" e 8". Bonus anche ai primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2".

SQUADRE A PUNTI

CLASSIFICA DI TAPPA: 1. LIQUIGAS-DOIMO 53 punti; 2. Acqua&Sapone-Mokambo 26; 3. Astana 21; 4. Columbia-High Road 19; 5. Lpr-Farnese 18; 6. Rabobank 17; 7. Lampre-Ngc 15; 8. Cervelo 12; 9. Diquigiovanni-Androni 10; 10. Ag2r La Mondiale e Caisse d’Epargne 9; 12. Fuji-Servetto 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 355 punti; 2. Lpr-Farnese 264; 3. Liquigas-Doimo 244; 4. Lampre-Ngc 225; 5. Diquigiovanni-Androni 213; 6. Astana 206; 7. Acqua&Sapone-Mokambo 171; 8. Quick Step 162; 9. Cervelo 152; 10. Katusha 144.


GIOVEDÌ 28 MAGGIO 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

33 R

GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA

Menchov, ci sono guai in vista Potrebbe essere ascoltato nell’inchiesta doping che riguarda il laboratorio Humanplasma di Vienna DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GREGORI BLOCKHAUS dIl re ha tremato.

Una piccola crepa si è aperta nella sua corazza, che sembrava invulnerabile. Denis Menchov, oltre a lasciare su questa montagna un pugno di secondi, è stato raggiunto dall’onda lunga dell’inchiesta-doping che ha al centro il laboratorio Humanplasma di Vienna. Convocazioni La sua squadra, la Rabobank, ha confermato di essere stata contattata dal Bundeskriminalamt, la polizia austriaca. Alcuni corridori del team olandese dovrebbero essere sentiti come testimoni. Tra loro Menchov. La maglia rosa non è indagata. Il giornale austriaco Der Kurier ha scritto che il Soko Doping, la commissione ministeriale anti-doping austriaca, intende sentirlo. Anche il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung ha raccontato gli ultimi sviluppi della vicenda. Così, alla maglia rosa, dopo la tappa è toccato rispondere a due quesiti. Si è mai recato nel laboratorio Humanplasma? «Ne abbiamo già parlato un anno fa. Non c’entro con la vicenda. Se qualcuno mi vuol chiedere qualcosa, non ho problemi». E’ stato convocato dal magistrato?

«Può darsi. Ma io non ho nessun problema». Colpe Nell’inchiesta è coinvolto Michael Rasmussen, compagno di Menchov al Tour 2007, cacciato dalla Rabobank il 25 luglio sera dopo aver vinto sull’Aubisque, mentre era in maglia gialla. La colpa di allora? Essersi sottratto a tre controlli anti-doping, per cui è stato squalificato due anni. In quel Tour, Menchov si ritirò il giorno dopo. Rasmussen era ricorso in tribunale contro il licenziamento e aveva vinto la causa: il Tribunale Civile di Utrecht, il 2 luglio 2008 aveva condannato la Rabobank a risarcirlo con 650mila euro. Rasmussen, però, ora è finito nel vortice della complessa inchiesta Humanplasma. Il magistrato che indaga, Nina Weinberger, il 18 maggio lo ha messo nel registro degli indagati. Sta valutando la sua posizione, insieme a quella dell’olimpionico dello sci di fondo Christian Hoffmann e di Bernhard Kohl, terzo al Tour 2008 e poi squalificato perché positivo al Cera.

s

Denis Menchov 31 anni, stremato dopo l’arrivo

sch, ha dichiarato: «Procediamo contro tutti quelli che hanno partecipato all’acquisto della centrifuga, come potenziali autori di infrazioni alla legge sul doping».

DALL’UCI S

Wada L’affare Humanplasma, svelato dal quotidiano viennese Der Kurier, partì da una lettera scritta il 23 novembre 2007 da Richard Pound, presidente della Wada, indirizzata al segretario di stato allo sport Reinhold Lopatka, in cui si chiedeva di controllare se il laboratorio Humanplasma operasse ai fini del doping sportivo. Nel gennaio 2008 la rete televisiva Ard aveva fatto i nomi di una trentina di atleti che avrebbero frequentato il laboratorio: ciclisti, biathleti, atleti, fondisti, triathleti. Tra loro: Rasmussen, Boogerd, Menchov, Posthuma e Weening della Rabobank. Tutti avevano negato. L’inchiesta sembrava arenarsi, ma dopo le deposizioni di Kohl e della triathleta Lisa Huetthaler, due pentiti, ha conosciuto quest’anno una serie di colpi di scena clamorosi, come, tra gli altri, l’arresto del manager Stefan Matschiner e del famoso Walter Mayer, che fu al centro dello scandalo dei Giochi Invernali di Torino 2006. La trama è complessa e promette colpi di scena.

Presto nuovi casi In un comunicato, l’Unione Ciclistica Internazionale ha ribadito la validità del passaporto biologico annunciando che presto ci potrebbero essere i primi casi di positività. L’austriaco Kohl, positivo al Cera al Tour 2008, aveva avanzato dubbi sui test antidoping: «Sarei dovuto risultare positivo molte più volte»

BETTINI

Centrifuga I tre, secondo la deposizione di Kohl, avrebbero acquistato una centrifuga per il sangue. Il portavoce del Tribunale di Vienna, Gerhard Jaro-

DOPO LA TAPPA IL RUSSO NON SI PREOCCUPA DEL CEDIMENTO AI 200 METRI

LA CORSA AI RAGGI X

«Ora resta solo il Vesuvio»

DATA TAPPA

KM

ARRIVO

MAGLIA ROSA

CICLAMINO

VERDE

BIANCA

9/5

1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)

20,5

COLUMBIA

CAVENDISH

-

-

CAVENDISH

10/5

2ª JESOLO-TRIESTE

156

PETACCHI

CAVENDISH

PETACCHI

GARCIA DA PENA

CAVENDISH

11/5

3ª GRADO-VALDOBBIADENE

198

PETACCHI

PETACCHI

PETACCHI

FACCI

FARRAR

12/5

4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA

162

DI LUCA

LÖVKVIST

PETACCHI

DI LUCA

LÖVKVIST

13/5

5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125

MENCHOV

DI LUCA

PETACCHI

DI LUCA

LÖVKVIST

14/5

6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL 248

SCARPONI

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

Menchov «Il tifo per Di Luca? Nessun problema, mi sono divertito» BLOCKHAUSd E’ il primo cedi-

mento al Giro di Denis Menchov. Un tremito, che si è rivelato negli ultimi duecento metri di corsa, che gli è costato 13 secondi. Però Menchov ha cercato di minimizzare. Come giustifica quel cedimento?

«Un fatto normale, non un cedimento. Sono contento della

mia prova. Ho superato un altro test difficile. Ora resta solo il Vesuvio».

Si aspettava il crollo di Sastre?

«E’ stata una sorpresa. Ma può capitare una giornata-no».

15/5

7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA

242

BOASSON HAGEN

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

16/5

8ª MORBEGNO-BERGAMO

211

SIUTSOU

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

165

CAVENDISH

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

LÖVKVIST

Quella flessione, però, accende le speranze di Di Luca?

Ritiene più difficile il Blockhaus o il Vesuvio?

17/5

9ª MILANO SHOW 100

18/5

RIPOSO

«E’ il mio avversario più importante. Ma io ho avuto sensazioni buone. Solo nel finale ho patito un po’ il cambio di ritmo».

«Sono molto diversi. Preferisco il Blockhaus perché è più costante. Il Vesuvio è più irregolare. Ma non lo temo».

19/5

10ª CUNEO-PINEROLO

262

DI LUCA

DI LUCA

DI LUCA

GARZELLI

LÖVKVIST

20/5

11ª TORINO-ARENZANO

214

CAVENDISH

DI LUCA

DI LUCA

GARZELLI

LÖVKVIST

21/5 22/5

12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono) 60,6 13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE 175

MENCHOV CAVENDISH

MENCHOV MENCHOV

DI LUCA DI LUCA

GARZELLI GARZELLI

LÖVKVIST LÖVKVIST

23/5

14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA

172

GERRANS

MENCHOV

DI LUCA

GARZELLI

LÖVKVIST

Ora non la preoccupa il Vesuvio?

Per la prima volta ha avuto fischi. Ha patito il tifo per Di Luca?

24/5 25/5

15ª FORLÌ-FAENZA 16ª PERGOLA-MONTE PETRANO

161 235

BERTAGNOLLI SASTRE

MENCHOV MENCHOV

DI LUCA DI LUCA

GARZELLI GARZELLI

LÖVKVIST SEELDRAYERS

26/5

RIPOSO

«No. Certo, un tifo così acceso è stato un bel vantaggio per lui. Ma io mi sono divertito. Era bello vedere la gente tifare lungo la strada».

Ieri

17ª CHIETI-BLOCKHAUS

MENCHOV

DI LUCA

GARZELLI

SEELDRAYERS

«Sono tranquillo. Ho un pugno di secondi di vantaggio. So che Di Luca attaccherà di nuovo. Ma io sono riuscito a stare con lui sul Monte Petrano e sul Blockhaus. E ho la cronometro finale a mio favore».

greg

83

PELLIZOTTI

DATA TAPPA

KM

DIFFICOLTÀ

Oggi

18ª SULMONA-BENEVENTO

GIUDIZIO GAZZETTA

182

*

Domani 19ª AVELLINO-VESUVIO

164

*****

Velocisti e attaccanti in prima fila: l’arrivo è in leggera salita, fondo pavé Si torna sul Vesuvio dopo Bugno ’90. Per chi ha ancora energie

30/5

20ª NAPOLI-ANAGNI

203

*

L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito

31/5

21ª ROMA-ROMA (crono)

14,4

****

Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

GIRO D’ITALIA LE PAGELLE

Basso, solo un passettino Ivan sale dal 5˚ al 4˚ posto, ma soffre gli scatti. Garzelli sorprende ancora

8

I VOTI AGLI ALTRI

OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...

2

L’importanza delle ONG

Bruseghin

di MARCO PASTONESI

Un giorno da ricordare P9 Franco Pellizotti Uno di quei quattro o cinque giorni che rimangono attaccati alla maglia, che caratterizzano una carriera, che si raccontano a figli e nipoti. «Il Pelli» s’ispira a un attacco del gregario Sylvester Szmyd (7), decolla, insiste, resiste, vince la tappa e guadagna il terzo posto in classifica. E dichiara che il suo Giro non è finito qui. ANSA

Orgoglioso voto 7 F. Masciarelli

Emergente voto 7 Rogers

Grintoso voto 6,5

Danilo Di Luca

Stefano Garzelli

8,5

8

Ancora una volta dà tutto e contro tutti. Questa era la sua tappa, nella sua terra, fra la sua gente. Lima 13" a Menchov: adesso è a -26". Non si arrende e promette battaglia, anche negli arrivi in volata. BETTINI

Il vincitore del Giro 2000 non finisce di stupire. Si stacca, rientra, rimane appiccicato a Di Luca, Menchov e Basso, poi quando vede il traguardo sprinta e, tra i fischi, conquista il secondo posto. IPP

Denis Menchov

7 Per la prima volta in difficoltà. Gli va di lusso che succeda soltanto a 250 metri dall’arrivo. Con il vero Blockhaus, 5 km più lungo, probabilmente avrebbe perso il Giro. Invece così si salva regalando briciole. BETTINI

Simoni

Montanaro voto 6,5 Leipheimer

Volenteroso voto 6 Scarponi

Stanco voto 5 Arroyo

Al gancio voto 5 Cunego

Disperso voto 4

Lance Armstrong

Ivan Basso

Carlos Sastre

7 Il vecchio Lance fa un test, si

6

5

Era uno dei pochi arrivi adatti a lui, ma la brevità della tappa lo penalizzava. Ha l’alibi di avere avuto Pellizotti davanti, ma più di così non andava. Soffre gli scatti. Intanto sale al 4˚ posto. BETTINI

Giornata storta. Mette davanti la squadra, poi si stacca. Si salva rientrando nel primo gruppetto inseguitore, ma perde un’occasione favorevole, due posti in classifica e forse il podio finale. IPP

lancia all’inseguimento di Pellizotti e sembra poterlo raggiungere. Invece le gambe si appesantiscono e lui rallenta. Ma sta migliorando. BETTINI

Le organizzazioni non governative (ONG) sono associazioni private di cittadini, senza fini di lucro, che promuovono e realizzano azioni di solidarietà sociale: sono fondamentali per l’azione della Cooperazione internazionale per lo sviluppo. Le ONG si ispirano ai principi di indipendenza, solidarietà fra i popoli, giustizia ed equità, e contribuiscono in maniera fondamentale agli interventi della società civile nel settore della cooperazione. Operano per la promozione e il rispetto dei diritti fondamentali e della pace. Tra le reti che lavorano a livello nazionale per il coordinamento delle attività di sensibilizzazione e promozione, vi sono: Associazione ONG Italiane (che raggruppa 160 ONG), CINI (coordinamento italiano network internazionali) e Link 2007 (raggruppa 11 ONG italiane per il miglioramento delle competenze professionali).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GIRO D’ITALIA CI HANNO PROVATO

Armstrong attacco vero Sastre stecca: è giù dal podio

Carlos Sastre, 34 anni, e Lance Armstrong, 37 BETTINI

Il texano in fuga dopo quattro anni, ma paga lo sforzo. Per lo spagnolo missione fallita: chiude a 1’59", ora è 5o DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTI BLOCKHAUS d«Lance è salito di un altro livello. E questo era esattamente quello che speravamo». Così, tramite un comunicato stampa, Johan Bruyneel commenta la prova di Armstrong. Ieri il texano dell’Astana ha provato persino il colpo a effetto, provando a inseguire da solo Pellizotti lanciato alla conquista della tappa. «Ma non era studiato a tavolino — spiega il team manager —. Lance ha solo approfittato di un momento di esitazione in testa al gruppo». Armstrong

non ce l’ha fatta. Anzi, poi ha pagato un po’ lo sforzo e non ha tenuto neppure le ruote del gruppo maglia rosa accodandosi a Carlos Sastre che dopo la vittoria di Monte Petrano era indicato come l’uomo giusto per far esplodere la corsa. Resta il fatto che l’americano sta facendo cose eccezionali se si considerano l’età, la lunga inattività e la frattura alla clavicola a marzo. Amaro Il crollo di Sastre, che dopo il traguardo è rimasto alcuni minuti seduto a terra ansimante, è giunto inaspettato anche allo stesso capitano della Cervelo. Infatti lo spagnolo

aveva messo tutta la squadra in testa a tirare ai piedi della salita. Però, al momento di esplodere, s’è afflosciato e al traguardo ha accusato un ritardo finale di 1’59" da Pellizotti. Una debacle che gli fa perdere due posti in classifica. Adesso il vincitore del Tour 2008 è quinto in classifica, a 3’30" da Menchov. Le prime parole di Carlos sono per i compagni: «Hanno fatto il massimo e lo hanno fatto molto bene. Sono contento perché hanno avuto ancora una volta rispetto di me e mi hanno aiutato». Poi ha chiesto del compagno Deignan, caduto in discesa mentre stava ti-

rando a tutta: «Come sta Philip?». Ottimismo Nonostante la fatica bestiale, Sastre non s’arrende e guarda ai prossimi giorni con ottimismo: «Il Giro ancora non è finito. Ho perso una tappa perché gli altri sono stati più bravi di me. La vita è così». Poi commenta la sua prestazione e non accetta che si parli di una prova sottotono. «La salita era molto dura — spiega —. Io l’ho fatta al mio livello, sono gli altri che sono stati più forti». Vale la pena quindi analizzare due dati. Pellizotti ha coperto gli ultimi 15 chilometri (1074

metri di dislivello) in 37’20", quindi con una Vam di 1726 metri all’ora e una velocità di 24,100 chilometri orari. Lo spagnolo in 39’19", quindi con una Vam di 1639, a 22,9 chilometri orari. Valori inferiori alle sue possibilità. Può darsi che abbia pagato la tappa breve? «No, non credo — risponde Sastre —. Poi era corta per tutti. Riscaldarsi prima della partenza? Non serviva e ho voluto riposare più tempo possibile». A chi gli chiede se lo scatto di Di Luca lo abbia sorpreso, risponde sconsolato, con onestà: «No, l’ho visto partire. Ma io ero già al limite».

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