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Sabato 30 maggio 2009 1,50 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 126
GIRO VESUVIO A SASTRE. DOMANI NAPOLITANO PREMIA LA MAGLIA ROSA
il commento NON E’ ANCORA FINITA
Di Luca super grinta Menchov non molla
di LUCA GIALANELLA
Ci vorrebbe una maglia rosa a due piazze per il vincitore del Giro del Centenario, che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, premierà domani pomeriggio al Quirinale: riconoscimento a una corsa diventata storia d’Italia. Per intensità della sfida e affetto dei tifosi, è un’edizione entusiasmante. Il russo Denis Menchov e il pescarese Danilo Di Luca la meritano entrambi.
Il russo è un duro, ma Danilo prende l’abbuono e ora è a soli 18" Da pag. 2 a pag. 11 CONDÒ, GHISALBERTI, GREGORI, PASTONESI e PERNA
Di Luca e Menchov: gran duello IANUALE
SEGUE A PAGINA 2
PROGETTI NEDVED E IAQUINTA VERSO IL SÌ
MERCATO Inter e Milan in ansia
IBRA &
KAKA’
Laurent Blanc, 43 anni, allenatore del Bordeaux AP
Juve, a sorpresa spunta Laurent Blanc tra Conte e Ferrara
CHI RESTA
Pagine 18-19 BRAMARDO, CURINO e TURCO
QUA?
F.A. CUP OGGI CONTRO L’EVERTON
Chelsea: la coppa per l’addio a Hiddink Pagina 25 GALAVOTTI
GIRO IO TI AMO
L’interista rifiuta di fare percentuali sul suo futuro. Il Real Madrid offrirà 68 milioni per il brasiliano
COPPI-BARTALI LA LEGGENDA! In edicola il terzo dvd
Pagine 12-13-16-17 BOCCI, LAUDISA, ELEFANTE, TAIDELLI e RICCI
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È uscita la biografia di Ancelotti: «Io preferisco la Coppa». Oggi esce la biografia di Berlusconi: «Io preferisco la gnocca».
LAPRESSE
Pedrosa, un jet a 349,3 orari Vale: «Non w è vero»
Mo Tylor e Jabey Thomas
90 5 3 0>
Pagina 20 MALFITANO
MOTOGP PRIME PROVE GP D’ITALIA
Luca di Montezemolo
Alla conclusione del trasferimento manca solo il sì del giocatore: al momento c’è una differenza di 500 mila euro tra società e centravanti. Per l’argentino si profila la Premier League: il Liverpool o il Manchester City
IMAGE SPORT
Quagliarella al Napoli, c’è l’ok di Udine
F.1 PER IL MONDIALE 2010
BASKET LA SEMIFINALE
Sotto inchiesta il metodo di rilevamento. Guida Lorenzo
La Ferrari si iscrive: con la condizionale
Milano subito in vantaggio contro Biella
Pagine 32-33-34
Pagina 35 ALLIEVI
Pagina 36 CHIABOTTI
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LA 19a TAPPA
NON E’ FINITA IL VESUVIO ESALTA LO SPAGNOLO SASTRE E ALLE SUE SPALLE È BATTAGLIA: BASSO AIUTA PELLIZOTTI, DI LUCA TENTA INVANO DI STACCARE MENCHOV MA PRENDE 8" D’ABBUONO
SEGUE DALLA PRIMA
dIl Vesuvio doveva sciogliere l’enigma, e invece sulla montagna presa d’assalto da almeno ventimila napoletani hanno vinto tutti e due. Menchov è sempre il leader della generale e ha buttato alle spalle un’altra giornata, Di Luca l’ha attaccato ancora e gli ha rosicchiato 8" di abbuono per il terzo posto. Adesso tra loro ci sono 18" a due tappe alla fine: oggi Anagni e domani la cronometro di Roma. Ma soltanto nella prima si assegneranno abbuoni.
Al fotofinish Non crediamo che sia in pericolo il minor distacco nella storia del Giro, quegli 11" tra Fiorenzo Magni ed Ezio Cecchi nel 1948, ma stavolta la corsa Gazzetta si risolverà proprio al fotofinish. Dopo quasi 3400 chilometri. La storia del ciclismo insegna che i conti si fanno sempre dopo il traguardo. Ricordate la crono di Verona 1984, quando Moser fece piangere Fignon, o quella di Parigi del Tour 1989, con (ancora) il
francese battuto da LeMond per appena 8"? Questo Giro ha un padrone, Menchov, il più regolare di tutti, poco appariscente, ma concreto. Merita la rosa. Però per come interpreta la gara, per l’abnegazione e l’entusiasmo che trasmette anche Di Luca ha il diritto di entrare nella casacca firmata Dolce&Gabbana. Set point Può farcela a vincere? Il cuore dice sì, la ragione no. La crono di Roma, 14,4 km con molti tratti in sanpietrini, favorisce un atleta potente come Menchov. Di Luca in questo Giro ha guadagnato ben 84" con gli abbuoni, ma se arriverà 2˚ sarà per il rendimento nella crono delle Cinque Terre: quel giorno cedette 1’54" a Menchov e gli consegnò la maglia rosa che indossava. Il pescarese ha però oggi un set point che vale la partita: se vince sullo strappo di Anagni, e Menchov non entra nei tre, è maglia rosa. Cioè avrà l’onore di partire per ultimo domani dall’Altare della Patria, nella cronometro più af-
fascinante della storia del ciclismo. E questo vale moltissimo. Vesuvio, scommessa vinta Danilo, per carattere, non molla mai. E’ scattato quattro volte sul Vesuvio. E altre tre ha chiuso su Pellizotti, partito in contropiede. Ma secondo noi avrebbe fatto meglio a concentrarsi su come staccare Menchov, preparare una fiammata stile-Blockhaus, piuttosto che proseguire con Pellizotti questa sfibrante polemica tra Lpr e Liquigas. Perché poi l’ha lasciato andare a 2 km dall’arrivo quando ormai il friulano non poteva guadagnare più granché in classifica. Il Vesuvio, infine. Mai il Giro era arrivato così in alto, a uno sguardo dal cratere: nel 1990, con Bugno rosa, il traguardo era 5 km più in basso, all’osservatorio geofisico. Scommessa vinta, onorata da un vincitore di rango come Carlos Sastre, re del Tour. E da una folla che ha abbracciato la corsa come se la sentisse di famiglia. Luca Gialanella
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
E domani tutti da Napolitano
Ieri sul Vesuvio secondo successo in questo Giro per Carlos Sastre. Secondo a 21" Pellizotti, terzo a 30" Di Luca su Menchov
«Ho pensato a Pantani E attaccherò ancora» DI LUCA rilancia la sfida: «Avevo in mente i duelli tra Marco e Tonkov. Sì, proverò a vincere ad Anagni. La crono di Roma? Non si sa mai...»
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DAL NOSTRO INVIATO
18" il ritardo di Di Luca Danilo Di Luca (a destra nella foto BETTINI), ha ridotto da 26 a 18" il distacco dalla maglia rosa Menchov
I PRIMI 10 IN 1’15" L’ORDINE D’ARRIVO
Domani La crono finale di 14,4 km sarà nel cuore di Roma. Poi i corridori saliranno in bici al Quirinale dove saranno ricevuti dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
REUTERS
Oggi Nella 20ª e penultima tappa, da Napoli ad Anagni (203 km), l’arrivo in leggera salita tenta Di Luca: in caso di volata, se vince e Menchov non è nei primi tre l’abruzzese va in rosa
LUIGI PERNA VESUVIO (Napoli) dQuando man-
cavano milleduecento metri all’arrivo, ha guardato in faccia Menchov per l’ultima volta e ha scaricato la sua rabbia sui pedali con la forza di un’eruzione. Lo «sterminator Vesevo» dei celebri versi di Leopardi lo scrutava dall’alto come un giudice inappellabile. Danilo Di Luca ha dato fondo a tutto il suo orgoglio ed è partito in una progressione lunghissima, su un tratto dritto di salita, per cercare di staccare il russo.
Che duello «Sapevo che Menchov non mi avrebbe mollato. Dovevo attaccare e l’ho fatto. Abbiamo dato tutto»
Sacrificio «Se ci sarà bisogno di chiedere un altro sacrificio a Petacchi e alla squadra lo farò»
Amarcord Come Pantani contro Tonkov sull’erta di Montecampione al Giro 1998. E non a caso il duello è venuto in mente anche a Danilo, dopo la tappa. Però stavolta non sono bastati i quattro scatti terribili del Killer per demolire un rivale tornato il Gigante invulnerabile dell’Alpe di Siusi e di Mon-
cronometro «Se alle Cinque Terre ci fossero stati 40 Km invece di 60 ora non parleremmo dei 18" che mi mancano»
1. SASTRE 2. PELLIZOTTI
a 21"
3. DI LUCA
a 30"
4. MENCHOV
a 30"
5. BASSO
a 35"
6. LEIPHEIMER
a 53"
7. VALJAVEC
a 1’14"
8. PAUWELS
a 1’15"
9. SERPA
a 1’15"
10. GARZELLI
a 1’15"
12. BRUSEGHIN
a 1’29"
16. ARMSTRONG
a 1’42"
S Carlos Sastre, 34 anni, re del Tour 2008
SASTRE ORA E’ 4o LA CLASSIFICA GENERALE 1. MENCHOV 2. DI LUCA
a 18"
3. PELLIZOTTI
a 1’39"
4. SASTRE
a 2’40"
5. BASSO
a 3’33"
6. LEIPHEIMER
a 4’55"
7. GARZELLI
a 8’48"
8. ROGERS 9. VALJAVEC
a 9’32" a 10’42"
10. BRUSEGHIN
a 11’32"
12. ARMSTRONG
a 13’29"
18. CUNEGO
a 27’48"
a
20 TAPPA NAPOLI ANAGNI
Quattro scatti micidiali non sono bastati all’abruzzese per staccare la maglia rosa te Petrano. Sotto lo striscione, dove la strada lasciava il posto alla pietra lavica, sono arrivati insieme. L’abruzzese della Lpr ha raccolto un 3˚ posto e altri 8" di abbuono, che tengono viva la speranza. C’è un pugno di secondi (18") che ora lo divide dalla maglia rosa. E potrebbe riprenderseli oggi sullo strappo di Anagni, in caso di volata ristretta. Ma Di Luca è realista: «C’è sempre la crono finale di Roma, che è a favore di Menchov. Io, però, non mi arrendo». Stremati Lottare con Menchov
HA DETTO
l’ha esaltato. Anche se il russo l’ha stoppato a ogni affondo con una marcatura alla Gentile. «Frustrante? No, sapevo che non mi avrebbe mollato. Io dovevo attaccare e l’ho fatto. Lui doveva difendersi e ci è riuscito molto bene. Abbiamo dato tutto. Sono arrivato stremato e credo anche lui. A me, e credo anche ad altri, è venuto in mente il duello tra Pantani e Tonkov. Però Pantani era Pantani». Petacchi alleato Una resa? Non per un leone come l’abruzzese, che ha coltivato le sue ambi-
gazza&play GUARDA SUL TELEFONINO L’INTERVISTA A BETTINI Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3002
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zioni fin da quando era bambino e vinse la prima corsa a cui partecipò, con la Spiga Aurea di Spoltore. «Se domani (oggi; ndr) ci sarà bisogno di chiedere un altro sacrificio alla squadra, per tenere cucita la corsa, lo farò. Però dipende da come partiremo e da quanti andranno in fuga. In caso di volata, Petacchi potrebbe aiutarmi oppure fare lui lo sprint. Se toccherà a me, certamente ci proverò». Cinque Terre Rimpianti non ne ha. Neppure per quei due minuti (1’54") persi da Menchov nella crono delle Cinque Terre. Di Luca rischia di perdere il Giro senza avere avuto neppure un giorno di flessione. È andato perfino meglio del 2007, quando vacillò sullo Zoncolan. «Ho vinto due bellissime tappe, a Pinerolo sono arrivato solo staccando tutti. Gli altri giorni ho attaccato, mi sono difeso bene anche nella crono, rispetto a uno specialista come Menchov. Sapevamo che quei 60 chilometri avrebbero pesato sul risultato. Io ne avrei fatta una di 40 chilometri e ora non staremmo a parlare dei 18" che mi mancano». Secondi Non è ancora finita, come cantano i tifosi dello Yankee Stadium. Un coro che ieri intonavano anche i tifosi napoletani. «Ho sentito molte volte il mio nome lungo la strada. In questo Giro ho dato spettacolo. Vincere è sempre bello, però anche arrivare secondi così non è brutto. Mancano due tappe. Sono poche. Riprendermi la maglia rosa domani (oggi; ndr) servirebbe al morale. Menchov, però, resta avvantaggiato nella crono. Io ho sempre detto che per spuntarla sarei dovuto arrivarci con una trentina di secondi di margine. Quindi, anche se avessi 2", sarebbero pochi. Però non si sa mai...».
Marani
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GIRO D’ITALIA LA MAGLIA ROSA x La
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GREGORI VESUVIO (Napoli) dSolo il vulcano
lo avrebbe potuto fermare. Ma il Vesuvio è rimasto tranquillo, calato nella pace che dura dall’eruzione del 1944. Aveva una livrea verde, sfolgorante di pini e lecci, trapunta dal giallo delle ginestre e dal rosa della valeriana. Menchov lo ha scalato vestito di rosa. Su, ben oltre l’Osservatorio fondato nel 1845 da Ferdinando II re delle Due Sicilie, fin quasi sul bordo del cratere. È arrivato intatto fino alle lave scure colonizzate dal lichene Stereocaulon Vesuvianum. Sotto di lui, Capri galleggiava nel mare blu come un galeone. Battaglia Il tifo aveva immaginato il Vesuvio come il teatro di una mischia omerica. La battaglia è stata bella, ma non si è consumato il regicidio. Menchov si è difeso bene. Ora ha il Giro in pugno. «Ci siamo quasi. Mi sento molto più vicino al traguardo», ha detto ansimante. La tappa è stata per lui un viaggio nella bellezza. Anche se non priva di brividi. Ha forato
Condizione super «Ho effettuato una preparazione mirata. Sono arrivato in ottime condizioni» a Vietri sul Mare, ma non è stato attaccato lì. Di Luca ha aspettato il Vesuvio. Lì gli ha sferrato 4 assalti. «I suoi attacchi facevano male. Non era facile rispondere. È stata una battaglia dura. Gli ultimi due chilometri sono stati difficili. Ma stavo bene. Le gambe rispondevano a meraviglia e sono riuscito a stare con lui», ha detto Menchov. Poco scalatore Il vulcano è un tempio della metamorfosi. Qui la natura rinasce sopra le lave. Anche Menchov l’ha conosciuta. Un anno fa al Giro non era mai stato protagonista. Quest’anno ha vinto due tappe e già da 8 giorni indossa la maglia rosa. «L’anno scorso provavo il Giro per la prima volta. Sono arrivato quinto e ho capito che avrei potuto vincerlo. Quest’anno ho effettuato una preparazione mirata su questo obiettivo. Sono arrivato in ottime condizioni, molto migliori rispetto a un anno fa. Può darsi che mi abbia aiutato anche il percorso. Io non sono uno sca-
Denis Menchov, 31 anni, esausto sul Vesuvio
HA DETTO
di MARIO CIPOLLINI
AP
Salite «Forse mi aiutato anche il percorso. Non sono uno scalatore e quest’anno il Giro era meno duro del 2008, quando c’erano salite incredibili»
Menchov perfetto «Ormai ci siamo» Il russo sente vicino il trionfo: «Sul Vesuvio è stata dura Ma ho risposto alla grande agli attacchi di Danilo»
s DOPPIA VUELTA Denis Menchov è nato ad Orel il 25 gennaio 1978 ma vive in Spagna, a Pamplona. Corre per la Rabobank. Pro’ dal 1999, conta 19 successi tra cui due Vuelta (2005, per squalifica di Heras, e 2007).
zampata
latore e quest’anno il Giro era meno duro. L’anno scorso c’erano salite incredibilmente difficili, in cui dovevamo mettere rapporti che in questo Giro non abbiamo mai usato», ha spiegato Menchov. Grazie al team «È stato un Giro molto bello. Voglio anche ringraziare la squadra che ha dato tutto e ha lavorato al 100%», ha proseguito Menchov. «Il Gi-
ro lo sto finendo bene, meglio di come l’ho cominciato. Vado con fiducia all’ultima sfida della cronometro di Roma». A chi gli chiedeva se avesse lasciato il terzo posto a Di Luca come dono magnanimo, ha risposto: «Quegli 8 secondi di abbuono mi avrebbero fatto comodo. Avrei voluto prenderli, ma non ho potuto. Non siamo delle moto, che basta dare gas per farle scattare. Di Luca allo sprint è
stato più forte di me». Poi ha aggiunto: «Sastre ha vinto qui, ma Di Luca è stato molto forte e molto regolare per tutta la corsa. È stato lui, non Sastre, il rivale numero 1». Oggi la maglia rosa va ad Anagni. «Non ho ancora vinto il Giro. Starò molto attento a Di Luca in questa tappa insidiosa», ha sussurrato. Teme che Danilo possa regalare un replay dello «schiaffo di Anagni».
Dal nostro inviato
Paperino
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g
MARCONI/MAZZARELLO
Abbuono «Quegli 8" di abbuono mi avrebbero fatto comodo, ma non sono riuscito a prenderli. Non siamo delle moto, che basta dare gas per farle scattare»
Rivali «Sastre ha vinto sul Vesuvio, ma Di Luca è stato molto forte e molto regolare per tutta la corsa. È stato Danilo, e non Sastre, il rivale numero 1 in questo Giro»
Astana: tanti big zero tappe Mi aspettavo molto di più dalla tappa di ieri, invece non è successo moltissimo. Sulla Costiera pensavo a una velocità altissima, con il gruppo frazionato, così da arrivare sotto il Vesuvio con già la lingua di fuori. Per il resto, Di Luca ha provato in tutti i modi a vincere il Giro ma credo che ormai non ce la faccia. Complimenti a un grande Sastre che se non avesse avuto la bambola del Blockhaus ora sarebbe un cliente molto pericoloso. Bravo anche Basso, eppure mi pare sia leggermente in calo. Quelli che non capisco sono gli Astana: con tutti quei corridori e senza avere ancora vinto una tappa, forse potevano muoversi diversamente.
IN QUESTO GIRO
Vesuvio, la salita più veloce (c. ghis) Rispetto al passato vanno più piano, ma rispetto alle prime tappe vanno più forte. Questo emerge confrontando i dati delle salite del Giro. Sul Vesuvio lo spagnolo Carlos Sastre ha percorso gli ultimi 10.400 metri in 27’33", alla media di 22,650 km orari, con una Vam (Velocità ascensionale media) di 1745 metri per ora. Pellizotti mercoledì sul Blockhaus era salito a 1726, mentre Menchov, Di Luca e Basso, sull’Alpe di Siusi, avevano segnato 1716. I record appartengono alla Vuelta: il top è di Sastre, 1907, ai Laghi di Covadonga nel 2005. Al Giro la miglior prestazione è di Piepoli: 1860 metri nel 2007 alla Madonna della Guardia. Al Tour, record di Mayo-Vinokourov: 1800 metri per ora sul Peyresourde nel 2001.
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GIRO D’ITALIA D0MANI L’ULTIMO ATTO DAL NOSTRO INVIATO
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CLAUDIO GREGORI
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GRONCHI E IL VIA NEL ’60
VESUVIO (Napoli) dIl Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano domani accoglierà al Quirinale il Giro d’Italia, che quest’anno celebra i cento anni di vita. Il direttore del Giro, Angelo Zomegnan, lo ha annunciato ieri in diretta tv nel corso del Processo alla Tappa. E’ un riconoscimento prestigioso a una corsa che per il Paese ha un alto valore simbolico. Simbolo di risurrezione Il Giro d’Italia non è soltanto un evento agonistico. E’ una lezione di geografia. E’ un viaggio nella bellezza e nella cultura. E’ il nostro bel Paese che viene scoperto dalle ruote. Ieri la magica Costiera Amalfitana, la magia del Golfo di Napoli con Capri e Ischia che galleggiavano nel mare come isole di sogno e il Vesuvio meraviglioso erano le quinte della corsa, che era affollata di facce, di passione, di gioia. Napolitano sa bene che il Gi-
Finale al Quirinale Premia Napolitano Dopo la crono i corridori saliranno in bici fino al Colle dove saranno ricevuti dal Presidente della Repubblica
Grande chiusura
La prima volta del 1960 Il Giro unisce, affratella, produce bellezza, dà gioia. E’, al di là del doping e dei bari di strada, con cui pure deve misurarsi, è una meravigliosa avventura umana. Per questo domani riceverà l’onore di essere accolto dal Presidente. Non si tratta del primo incontro. Il 19 maggio 1960, nell’anno dei Giochi Olimpici di Roma, il Giro partì da Roma
1. L’8 gennaio 2007 il presidente della Repubblica Napolitano premia al Quirinale il bi-campione del mondo Paolo Bettini. 2. Il 19 maggio 1960, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi (primo da destra) dà il via al 43˚ Giro d’Italia dai giardini del Quirinale. Accanto a lui, il direttore della Gazzetta Giuseppe Ambrosini ANSA/OLYMPIA
Il Capo dello Stato consegnerà la Coppa del Centenario al vincitore della corsa ro d’Italia è stato anche uno straordinario simbolo di risurrezione. Dopo la Grande Guerra, quando il Giro del 1919 sfiorò le macerie, i cimiteri di guerra, il Carso concimato dal dolore e Girardengo irruppe in maglia tricolore a Trento e a Trieste, tutto il Paese si commosse. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il Giro è stato una bandiera per Trieste. Tornò nel 1946, un anno prima del Tour, anche se la Francia aveva vinto la guerra e l’Italia l’aveva perduta. Anche nelle grandi tragedie il Giro è stato un lenimento, una dolce terapia. In Abruzzo, pochi giorni fa, ha portato il suo affetto, il suo messaggio di solidarietà.
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OGGI TIRIAMO LA VOLATA A...
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Microcredito per i poveri
Garantire il diritto all’iniziativa economica è l’obiettivo di quanti, oggi, promuovono la microfinanza come strada da percorrere per uscire dalla povertà. La mancanza di accesso al credito impedisce ancora oggi a milioni di persone di avviare un’attività produttiva con la forza del proprio lavoro. Anche questo rientra nei programmi della Cooperazione italiana per lo sviluppo. «La gente povera è gente bonsai. Non c’è niente di male nei loro semi, semplicemente la società non ha mai concesso loro la base su cui crescere». A questa frase di Muhammad Yunus, si ispirano le ormai numerosissime iniziative che dall’Argentina all’India, passando per il Senegal, testimoniano storie di successi economici di donne, piccoli commercianti, artigiani, agricoltori e allevatori che sono riusciti autonomamente a costruire un futuro per sé e per le loro famiglie.
GIRO IO TI AMO
Coppi-Bartali nel dvd Gazzetta
Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925. È l’undicesimo presidente della Repubblica, in carica dal 15 maggio 2006
e fu il Presidente Giovanni Gronchi a dare il via a quell’edizione della corsa. Non si tratta nemmeno di un evento esclusivo. In Francia, nel 1960, il Tour si fermò addirittura durante la corsa a casa di Charles De Gaulle, a Colombey-les-Deux Eglises, e il presidente francese volle complimentarsi con la maglia rosa Gastone Nencini.
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Tutti al Quirinale Domani Napolitano consegnerà la Coppa del Centenario al vincitore del Giro
nel Piazzale del Quirinale. Dopo la cronometro finale e la consegna della maglia rosa ai Fori Imperiali, i corridori saliranno al Quirinale in sella alle loro biciclette, mentre tre autobus porteranno i membri della direzione, autorità, direttori sportivi e manager, giornalisti e fotografi. Il cerimoniale di premiazione con il Presidente della Repubblica avverrà tra le 18.30 e le 18.45. Sarà la chiusura gloriosa di un’avventura durata 23 giorni.
gazzetta.it Su GazzettaTv le interviste ai gregari del Giro. Le storie del francese di origini algerine Haddou e del russo Ignatiev. In più i video sulla tappa del Vesuvio con i commenti dei big e l’opinione di Paolo Bettini. www.gazzetta.it
E’ in edicola il terzo dvd della collana Gazzetta «Giro io ti amo», incentrato sul duello Coppi-Bartali che infiammò gli Anni ’40 e ’50. Due campioni a confronto. A 10,99 euro più il giornale.
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GIRO D’ITALIA IL VINCITORE
Carlito’s day atto II «Ma io volevo qualcosa in più» Sastre-bis «Senza quella crisi sul Blockhaus...» DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO CONDÒ VESUVIO dSoltanto tre anni fa
l’attacco in tandem di Carlos Sastre e Ivan Basso era la mossa che risolveva le tappe del Giro a favore dell’italiano. Ultimo gregario da salita del capitano della Csc, Sastre si portava in testa al gruppo aumentando il ritmo oltre l’umana tolleranza: uno a uno gli avversari si staccavano paonazzi, stroncati dalla musica suonata dallo spagnolo come ballerini alle maratone di tango. E quando Basso, dopo un’estrema trenata del compagno, aggiungeva all’andatura una tacca ulteriore andandosene da solo, l’ossigeno spariva in un amen dai polmoni dei pochi superstiti — pareva quasi di sentirlo, il risucchio del vuoto — e la tappa finiva come doveva finire. «In quegli anni la mia felicità era aiutare gli altri a realizzare i loro sogni — racconta adesso
Carlos, nello scenario incomparabile dell’Osservatorio Vesuviano, col vulcano su un lato e il golfo di Napoli sull’altro —. Poi, quando Ivan venne fermato prima del Tour 2006, la mia vita cambiò all’improvviso. Era il momento di prendersi certe responsabilità, e non mi sono tirato indietro. Ho sviluppato il mio ego. Ora la vittoria non è soltanto una gioia di squadra, ma anche un trionfo personale». Ambizioni I tre anni trascorsi, con tutto quel che di nuovo hanno portato nelle vite di Sastre e Basso, risultano evidenti sulla salita del Vesuvio. Ivan attacca per primo, Carlos lo raggiunge a sette chilometri dalla cima, e affiancandolo gli grida «vieni con me». Ma non è possibile, il tempo non torna mai indietro. «Ivan aveva un compagno da aspettare — spiega Sastre da gentiluomo, un altro avrebbe detto che Ivan non ce la faceva — e comunque levar-
melo di dosso non è stato facile. Siamo amici, trovo che sia una bella persona. Lui correva per la tappa perché in classifica Pellizotti è messo meglio, io coltivavo ancora qualche ambizione, ma avrei avuto bisogno di rivali meno forti. L’anno scorso sull’Alpe d’Huez il mio vantaggio aumentava ogni chilometro; qui il distacco si è stabilizzato in fretta a un livello che mi vietava certi sogni». Quarto Non essendo previsti ribaltoni nella sua zona di classifica, Carlos Sastre finirà dunque quarto, con due prestigiose vittorie di tappa ma senza podio. «Monte Petrano e Vesuvio sono successi indimenticabili, ma confesso di aver sperato in qualcosa di più. Forse la crisi sul Blockhaus mi è costata il Giro, forse mi prenderò la rivincita su Menchov al Tour. Ma è stato bello, e la nuova squadra in cui corro, la Cervélo, adesso sa di potersi fidare di me».
Carlos Sastre, 34 anni, quarto a 2’40": in questo Giro aveva già vinto la tappa di Monte Petrano IANUALE
LA CORSA AI RAGGI X DATA TAPPA
KM
ARRIVO
MAGLIA ROSA
CICLAMINO
VERDE
BIANCA
9/5
1ª LIDO DI VENEZIA (cronosquadre)
20,5
COLUMBIA
CAVENDISH
-
-
CAVENDISH
10/5
2ª JESOLO-TRIESTE
156
PETACCHI
CAVENDISH
PETACCHI
GARCIA DA PENA
CAVENDISH
11/5
3ª GRADO-VALDOBBIADENE
198
PETACCHI
PETACCHI
PETACCHI
FACCI
FARRAR
12/5
4ª PADOVA-SAN MARTINO DI CASTROZZA
162
DI LUCA
LÖVKVIST
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
13/5
5ª SAN MARTINO DI CASTROZZA-ALPE DI SIUSI 125
MENCHOV
DI LUCA
PETACCHI
DI LUCA
LÖVKVIST
14/5
6ª BRESSANONE-MAYRHOFEN IM ZILLERTAL 248
SCARPONI
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
15/5
7ª INNSBRUCK-CHIAVENNA
242
BOASSON HAGEN
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
16/5
8ª MORBEGNO-BERGAMO
211
SIUTSOU
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
17/5
9ª MILANO SHOW 100
165
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
LÖVKVIST
18/5
RIPOSO
19/5
10ª CUNEO-PINEROLO
262
DI LUCA
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
20/5
11ª TORINO-ARENZANO
214
CAVENDISH
DI LUCA
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
21/5 22/5
12ª SESTRI LEVANTE-RIOMAGGIORE (crono) 60,6 13ª LIDO DI CAMAIORE-FIRENZE 175
MENCHOV CAVENDISH
MENCHOV MENCHOV
DI LUCA DI LUCA
GARZELLI GARZELLI
LÖVKVIST LÖVKVIST
23/5
14ª CAMPI BISENZIO-BOLOGNA
172
GERRANS
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
24/5
15ª FORLÌ-FAENZA
161
BERTAGNOLLI
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
LÖVKVIST
25/5 26/5 27/5
16ª PERGOLA-MONTE PETRANO RIPOSO 17ª CHIETI-BLOCKHAUS
235
SASTRE
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
SEELDRAYERS
83
PELLIZOTTI
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
SEELDRAYERS
28/5
18ª SULMONA-BENEVENTO
182
SCARPONI
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
SEELDRAYERS
Ieri
19ª AVELLINO-VESUVIO
164
SASTRE
MENCHOV
DI LUCA
GARZELLI
SEELDRAYERS
DATA
TAPPA
KM
DIFFICOLTÀ
Oggi
20ª NAPOLI-ANAGNI
Domani 21ª ROMA-ROMA (crono)
GIUDIZIO GAZZETTA
203
*
L’ultima volata nella città dei Papi, dove ci sono 2 giri di un circuito
14,4
****
Arrivo sontuoso, degno del Centenario, tra San Pietro, i Fori e il Colosseo
SABATO 30 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9 R
GIRO D’ITALIA LA COPPIA LIQUIGAS-DOIMO
«Ora non chiamateci più rivali» Basso: «E’ stato giusto aspettare Franco». Pellizotti: «Gesto da campione, non solo simbolico» DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI VESUVIO (Napoli) dAvrebbe potu-
to staccare l’auricolare, far finta di nulla e cercare di giocarsi la vittoria. Del resto era stato lui, con una scelta tattica perfetta, a incendiare la corsa appena cominciata la salita. Nella peggiore delle ipotesi sarebbe arrivato secondo. Invece, Ivan Basso ha dato una grande prova di lealtà, aspettando e aiutando Franco Pellizotti a difendere il terzo posto in classifica. Non è poca cosa per uno abituato a correre per il successo e non per aiutare. Corretto «Ho attaccato subito per cercare di andare a vincere la tappa — spiega il varesino della Liquigas — ma Sastre mi ha scombussolato i piani. Quando lui mi ha raggiunto, non potevo dargli cambi perché dietro c’era Franco. Allora Carlos è scattato una volta, e l’ho tenuto. La seconda non ce l’ho fatta. Però riuscivo a stare lì a pochi secondi ed ero pronto a giocarmela nel tratto finale molto duro. Quando s’è mosso "Pelli", dall’ammiraglia mi hanno fermato. Credo che il mio sia stato un gesto importante, a dimostrazione che tra noi due non c’è rivalità, anzi».
x
l’avevo vista perché prima della Sanremo avevo preferito andare a casa un giorno in più a riposare». Basso, poi fa anche una considerazione sul suo Giro: «E’ stata una corsa di grande regolarità, come quella di Menchov e Di Luca, e questo lo considero molto positivo. Su un quaderno ho segnato ogni errore da correggere, ogni minimo dettaglio. Mi servirà in futuro per prepararmi meglio. La Vuelta è il mio prossimo grande obiettivo».
IL VARESINO «SASTRE MI HA ROVINATO I PIANI»
Ho attaccato subito per cercare di vincere la tappa, ma Sastre ha rovinato i piani. Il mio è stato un Giro di grande regolarità Stima vera «E’ stato un gesto da grande campione — conferma il biondo friulano — e non soltanto simbolico. L’aiuto di Basso mi è servito moltissimo per recuperare tempo sullo spagnolo. Chi pensava che la nostra stima fosse solo apparenza, che non potevamo correre insieme, che ci pestavamo i piedi... beh, ora è servito. Credo che nessuno, d’ora in poi, potrà più dire questo». L’errore Forse, però, sarebbe stato meglio che Pellizotti si fosse mosso subito, in marcatura sul vincitore del Tour 2008 che qui gli insidia il terzo gradino del podio. «Sì — confessa Franco — ci ho pensato e ho perso l’attimo. Dietro andavamo piano e Sastre ha subito guadagnato tanto. Però non pensavo che questa salita fosse così dura. Era venuto a provarla soltanto Ivan e io non
Ivan Basso, 31 e Franco Pellizotti, 31 BETTINI
Le correzioni Quali sono i punti critici da migliorare per tornare a vincere una grande corsa a tappe? «Lavorare sui cambi di ritmo e migliorare a crono — spiega —. Però ho la consapevolezza di essere già al livello dei migliori. Non ho più bisogno di test e di andare a cercare conferme. Sono molto più tranquillo rispetto alla vigilia». Basso a giugno correrà il Giro del Delfinato dove troverà anche Alberto Contador. «In Francia ci tengo a fare bella figura. Però Contador sarà quasi al top della forma perché prepara il suo obiettivo, il Tour. Io, invece, arriverò al Delfinato molto stanco. Ma non si sa mai. Poi credo di partecipare anche i Tricolori della crono prima delle meritate vacanze».
IN RICORDO DI FABIO
Premio Saccani alla foto migliore
La foto più bella del Giro del Centenario diventerà il Premio Fabio Saccani: la Gazzetta dello Sport vuole ricordare così il motociclista (nella foto Kreutz con Armstrong) morto il 19 maggio in un incidente mentre stava raggiungendo il raduno di Cuneo. Saccani, 69 anni, aveva disputato 32 Giri d’Italia e portava in sella il nostro fotografo Roberto Bettini. I 16 fotografi in moto che seguono la corsa, sceglieranno la loro foto più bella scattata al Giro. Le immagini saranno pubblicate su Gazzetta.it, e spetterà ai lettori votare la foto simbolo del Centenario.
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SABATO 30 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIRO D’ITALIA LA GUIDA ORDINE D'ARRIVO
Leipheimer finisce 6˚ Simoni 13˚
POS. CORRIDORE 1
TEMPO
Carlos SASTRE (SPA) Cervelo, 164 km in 4.33’23" media 35,993 km/h, abb.20"
a 2’41"
40 SPRICK (FRA)
a 5’01"
62 A.FERNANDEZ (SPA)
84 BARRY (CAN)
106 PETACCHI (ITA)
128 CACCIA (ITA)
150 SCHRÖDER (GER)
20 CUNEGO (ITA)
a 2’44"
41 LOPEZ (SPA)
a 5’22"
63 CIONI (ITA)
85 DEIGNAN (IRL)
107 ISAICHEV (RUS)
129 PIETROPOLLI (ITA)
151 GATTO (ITA)
21 POPOVYCH (UCR)
a 2’51"
42 CAMANO (SPA)
64 A.GOMEZ (SPA)
86 BOASSON HAGEN (NOR)
108 KLIMOV (RUS)
130 FROOME (KEN)
152 CHEULA (ITA)
22 SIUTSOU (BIE)
a 2’57"
43 ESKOV (RUS)
65 ENGELS (OLA)
87 LUND (DAN)
109 BARLA (ITA)
131 KING (USA)
153 ZABRISKIE (USA)
88 M.FOTHEN (GER)
110 DA DALTO (ITA)
132 VIGANÒ (ITA)
154 DAVIS (AUS)
89 LONGO BORGHINI (ITA)
111 KAISEN (BEL)
133 SWIFT (GB)
155 QUINZIATO (ITA)
2 PELLIZOTTI (ITA) a 21", abb.12"
23 BRAJKOVIC (SLO)
44 LE FLOCH (FRA)
a 5’39"
66 TEN DAM (OLA)
3 DI LUCA (ITA)
24 OCHOA (VEN)
45 LÖVKVIST (SVE)
a 6’16"
67 H.GONZALEZ (SPA)
46 RABUNAL (SPA)
a 6’25"
68 KOZONTCHUK (RUS) a 10’22"
90 GRABOVSKYY (UCR)
112 GILBERT (BEL)
134 STAMSNIJDER (OLA)
156 VOECKLER (FRA)
47 BOSISIO (ITA)
a 6’32"
69 PERGET (FRA)
91 POSSONI (ITA)
113 SENAC (FRA)
135 DE GROOT (OLA)
157 GASPAROTTO (ITA)
48 VANOTTI (ITA)
70 AUGUSTYN (S.AF)
92 CESAR (SPA)
114 DE BONIS (ITA)
136 WEGELIUS (GB)
158 WIGGINS (GB)
49 BRANDT (BEL)
71 KRIVTSOV (UCR) a 10’46", abb.6"
93 HUZARSKI (POL)
115 GAVAZZI (ITA)
137 SCARSELLI (ITA)
159 BERTOLINI (ITA)
50 MAZZANTI (ITA)
72 ZEITS (KAZ)
a 11’03"
94 PINOTTI (ITA)
116 BRUTT (RUS)
138 DOCKX (BEL)
160 HUNT (GB)
a 13’09"
95 JA.RODRIGUEZ (VEN)
117 SCARPONI (ITA)
139 BELLOTTI (ITA)
161 PATE (USA)
a 30", abb.8"
4 MENCHOV (RUS)
Un buon Leipheimer: è 6˚ a 53" da Sastre. Dopo le prove deludenti degli ultimi giorni, si rivede Simoni, 13˚ a 1’32". Seeldrayers aumenta il vantaggio su Masciarelli e ipoteca la maglia bianca: deve gestire 2’11".
19 ARDILA CANO (COL)
25 TIRALONGO (ITA)
5 BASSO (ITA)
a 35"
26 DE GREEF (BEL)
6 LEIPHEIMER (USA)
a 53"
27 ROGERS (AUS)
7 VALJAVEC (SLO)
a 1’14"
28 EFIMKIN (RUS)
8 PAUWELS (BEL)
a 1’15"
29 M.GARCIA (SPA)
9 SERPA (COL)
30 LASTRAS (SPA)
10 GARZELLI (ITA)
31 DANIELSON (USA)
a 3’35"
11 ARROYO (SPA)
32 RUBIERA (SPA)
a 3’47" a 4’09"
a 9’50"
51 A.MASCIARELLI (ITA)
a 7’19"
73 STANGELJ (SLO)
52 MARZANO (ITA)
a 8’03"
74 JACOBS (BEL)
96 MORABITO (SVI)
118 CHARTEAU (FRA)
140 BERTOGLIATI (SVI)
162 KONOVALOVAS (LIT)
53 MCCARTNEY (USA)
a 9’04"
75 GERRANS (AUS)
97 FAILLI (ITA)
119 MARTINEZ (SPA)
141 KLOSTERGAARD (DAN)
163 VAN EMDEN (OLA)
54 SPEZIALETTI (ITA)
a 9’33"
76 TJALLINGII (OLA)
98 HULSMANS (BEL)
120 HADDOU (FRA)
142 GOSS (AUS)
164 BELGY (FRA)
55 MIHOLJEVIC (CRO)
77 T.FOTHEN (GER)
99 DEVENYNS (BEL)
121 BONO (ITA)
143 DONATI (ITA)
165 CATALDO (ITA)
56 AGNOLI (ITA)
78 FACCI (ITA)
122 IGNATIEV (RUS)
144 BONNAFOND (FRA)
166 MONTAGUTI (ITA)
12 BRUSEGHIN (ITA)
a 1’29"
33 BAK (DAN)
13 SIMONI (ITA)
a 1’32"
34 PETROV (RUS)
14 SEELDRAYERS (BEL)
a 1’38"
35 VORGANOV (RUS)
57 GOLCER (SLO)
79 LLOYD (GB)
101 HUNTER (S.AF)
123 LJUNGBLAD (SVE)
145 STANNARD (GB)
167 MARZOLI (ITA)
15 F.MASCIARELLI (ITA)
a 1’40"
36 ROHREGGER (AUT)
58 CARLSTRÖM (FIN)
80 MÜLLER (GER)
102 D.FERNANDEZ (SPA)
124 SEROV (RUS)
146 PALUMBO (ITA)
168 TSCHOPP (SVI)
16 ARMSTRONG (USA)
a 1’42"
37 GRIVKO (UCR) a 4’38", abb.2"
59 DION (FRA)
81 KESSIAKOFF (SVE)
103 MORI (ITA)
125 HINAULT (FRA)
147 CARDENAS (COL)
169 ERMETI (ITA)
17 JEANNESSON (FRA)
a 1’54"
38 SZMYD (POL)
a 4’43"
60 SONNERY (FRA)
82 VOIGT (GER)
104 CHIARINI (ITA)
126 FÖRSTER (GER)
148 VISCONTI (ITA)
170 SOKOLOV (RUS)
18 NAVARRO (SPA)
a 2’26"
39 VAN GOOLEN (BEL)
a 4’53"
61 BERTAGNOLLI (ITA)
83 REDA (ITA)
105 HAEDO (ARG)
127 GUSTOV (UCR)
149 DEAN (N.ZEL)
rit. ANDRIOTTO (ITA)
a 4’29"
abb.4"
100 KIRYIENKA (BIE)
a 15’56" a 17’11"
CLASSIFICA GENERALE
ACQUA&SAPONE-MOKAMBO D.S.: Gini 1 GARZELLI Ita 2 ANDRIOTTO Ita 3 CODOL Ita 4 DONATI Ita 5 FAILLI Ita 6 MARZOLI Ita 7 MASCIARELLI A. Ita 8 MASCIARELLI F. Ita 9 PALUMBO Ita
Garzelli supera Rogers: adesso è al settimo posto. Attimi di paura per Andriotto, che rischia una tremenda caduta: spalla destra lussata e ritiro. 1
TEMPO
Rabobank, 3.236,1 km in 81.13’55" media 39,837 km/h 2 DI LUCA (ITA)
POS. CORRIDORE
TEMPO
56 DEIGNAN (IRL)
Denis MENCHOV (RUS)
a 18"
a 1.49’13"
POS. CORRIDORE
TEMPO
113 LONGO BORGHINI (ITA) a 3.13’01"
57 JEANNESSON (FRA) a 1.52’51"
114 KING (USA)
a 3.13’29"
58 CATALDO (ITA)
a 1.54’42"
115 BRUTT (RUS)
a 3.15’59"
59 BELLOTTI (ITA)
a 1.55’41"
116 TSCHOPP (SVI)
a 3.16’46"
3 PELLIZOTTI (ITA)
a 1’39"
60 CARDENAS (COL) a 2.03’04"
117 DA DALTO (ITA)
a 3.17’45"
4 SASTRE (SPA)
a 2’40"
61 GASPAROTTO (ITA) a 2.03’32"
118 LLOYD (GB)
a 3.17’55"
119 BONO (ITA)
a 3.20’04" a 3.20’20"
5 BASSO (ITA)
a 3’33"
62 AGNOLI (ITA)
6 LEIPHEIMER (USA)
a 4’55"
63 CARLSTRÖM (FIN) a 2.05’40"
120 CHIARINI (ITA)
7 GARZELLI (ITA)
a 8’48"
64 SONNERY (FRA)
121 KRIVTSOV (UCR) a 3.21’20"
8 ROGERS (AUS)
a 9’32"
65 GRABOVSKYY (UCR) a 2.07’50"
122 RABUNAL (SPA)
a 3.21’29"
123 SEROV (RUS)
a 3.21’54"
a 2.04’13"
a 2.07’09"
9 VALJAVEC (SLO)
a 10’42"
66 MCCARTNEY (USA)
10 BRUSEGHIN (ITA)
a 11’32"
67 ESKOV (RUS)
a 2.10’40"
124 PETACCHI (ITA)
a 3.24’35"
11 ARROYO (SPA)
a 11’54"
68 SPRICK (FRA)
a 2.10’52"
125 DAVIS (AUS)
a 3.24’53"
12 ARMSTRONG (USA)
a 13’29"
69 WIGGINS (GB)
a 2.12’40"
126 LJUNGBLAD (SVE) a 3.25’19"
13 SERPA (COL)
a 15’29"
70 GAVAZZI (ITA)
a 2.13’14"
127 D.FERNANDEZ (SPA) a 3.27’14"
14 SEELDRAYERS (BEL) a 15’42"
71 BRANDT (BEL)
a 2.14’19"
128 CACCIA (ITA)
a 3.27’41"
129 SWIFT (GB)
a 3.28’41"
130 JACOBS (BEL)
a 3.30’37"
131 LE FLOCH (FRA)
a 3.31’57"
132 BARRY (CAN)
a 3.32’11"
133 ERMETI (ITA)
a 3.38’22"
134 GOSS (AUS)
a 3.41’20"
135 T.FOTHEN (GER)
a 3.42’16"
a 2.08’
a 16’24"
72 BERTOGLIATI (SVI) a 2.14’42"
16 F.MASCIARELLI (ITA) a 17’53"
73 SPEZIALETTI (ITA) a 2.17’59"
17 SIUTSOU (BIE)
74 KIRYIENKA (BIE)
15 POPOVYCH (UCR)
18 CUNEGO (ITA) 19 BRAJKOVIC (SLO)
a 18’37" a 27’48" a 28’
75 PERGET (FRA)
a 2.19’56" a 2.20’18"
76 AUGUSTYN (S.AF) a 2.21’27"
20 BAK (DAN)
a 31’10"
77 A.GOMEZ (SPA)
a 2.23’09"
21 DE GREEF (BEL)
a 32’15"
78 POSSONI (ITA)
a 2.25’13"
22 GRIVKO (UCR)
a 38’19"
79 DE BONIS (ITA)
a 2.26’16"
23 SIMONI (ITA)
a 44’14"
80 VISCONTI (ITA)
a 2.28’31"
24 LÖVKVIST (SVE)
a 45’10"
81 KOZONTCHUK (RUS) a 2.30’13"
25 VORGANOV (RUS)
82 DANIELSON (USA) a 2.30’25"
26 JA.RODRIGUEZ (VEN) a 47’57"
83 LOPEZ (SPA)
a 2.32’26"
27 TEN DAM (OLA)
a 51’03"
84 BERTOLINI (ITA)
a 2.36’07"
28 BOSISIO (ITA)
a 52’55"
85 A.MASCIARELLI (ITA) a 2.36’20"
29 ROHREGGER (AUT)
a 56’12"
86 DION (FRA)
30 NAVARRO (SPA)
a 58’48"
87 BONNAFOND (FRA) a 2.37’46"
31 OCHOA (VEN)
a 59’51"
88 PIETROPOLLI (ITA) a 2.38’20"
32 SCARPONI (ITA)
a 1.03’39"
89 BOASSON HAGEN (NOR) a 2.39’49"
33 PAUWELS (BEL)
a 1.06’22"
90 KONOVALOVAS (LIT) a 2.41’29"
34 PETROV (RUS)
a 1.08’46"
91 MORABITO (SVI)
35 ZEITS (KAZ)
a 1.13’49"
92 VAN GOOLEN (BEL) a 2.44’28"
36 FROOME (KEN)
a 1.14’41"
93 FAILLI (ITA)
37 EFIMKIN (RUS)
a 1.17’50"
94 VOECKLER (FRA)
a 2.47’16"
38 TIRALONGO (ITA)
a 1.22’11"
95 DEVENYNS (BEL)
a 2.49’20"
39 CAMANO (SPA)
a 2.36’21"
a 2.44’23"
a 2.47’03"
136 STAMSNIJDER (OLA) a 3.46’12" 137 MONTAGUTI (ITA) a 3.46’24" 138 CESAR (SPA)
a 3.48’31"
139 HINAULT (FRA)
a 3.50’10"
140 DEAN (N.ZEL)
a 3.50’24"
141 KLIMOV (RUS)
a 3.50’33"
142 REDA (ITA)
a 3.51’22"
143 BARLA (ITA)
a 3.53’30"
144 SCHRÖDER (GER) a 3.54’38" 145 HUNTER (S.AF)
a 3.57’05"
146 PATE (USA)
a 3.57’26"
147 GATTO (ITA)
a 3.58’04"
149 LUND (DAN)
a 3.59’02"
150 SENAC (FRA)
a 3.59’41"
152 BELGY (FRA)
a 4.00’38"
153 HAEDO (ARG)
a 4.01’34"
154 PALUMBO (ITA)
a 4.03’43"
155 HUNT (GB)
a 4.04’05"
a 2.49’44"
97 STANGELJ (SLO)
a 2.52’10"
41 ARDILA CANO (COL) a 1.24’31"
98 H.GONZALEZ (SPA) a 2.52’11"
156 FÖRSTER (GER)
a 4.04’26"
42 PINOTTI (ITA)
a 1.25’37"
99 HULSMANS (BEL) a 2.52’44"
157 STANNARD (GB)
a 4.04’52"
43 MAZZANTI (ITA)
a 1.26’33"
100 WEGELIUS (GB)
158 VIGANÒ (ITA)
a 4.04’55"
44 SZMYD (POL)
a 1.27’25"
101 FACCI (ITA)
a 2.56’38"
159 ZABRISKIE (USA) a 4.04’57"
45 LASTRAS (SPA)
a 1.29’42"
102 GILBERT (BEL)
a 2.56’56"
160 SCARSELLI (ITA) a 4.05’20"
46 GERRANS (AUS)
a 1.30’56"
103 M.FOTHEN (GER) a 2.58’50"
161 DE GROOT (OLA)
a 4.05’41"
47 CIONI (ITA)
a 1.31’29"
104 TJALLINGII (OLA) a 3.00’40"
162 KAISEN (BEL)
a 4.07’43"
48 KESSIAKOFF (SVE) a 1.31’42"
105 CHEULA (ITA)
a 3.00’51"
163 ISAICHEV (RUS)
a 4.12’12"
49 VOIGT (GER)
106 MARZOLI (ITA)
a 3.01’11"
164 HADDOU (FRA)
a 4.14’21" a 4.14’58"
a 1.35’
50 RUBIERA (SPA)
a 1.35’05"
107 QUINZIATO (ITA) a 3.02’06"
165 MÜLLER (GER)
51 MARZANO (ITA)
a 1.36’10"
108 VANOTTI (ITA)
166 VAN EMDEN (OLA) a 4.16’15"
a 3.03’19"
52 MIHOLJEVIC (CRO) a 1.38’06"
109 CHARTEAU (FRA) a 3.03’55"
167 IGNATIEV (RUS)
a 4.18’15"
53 M.GARCIA (SPA)
a 1.40’01"
110 HUZARSKI (POL) a 3.05’03"
168 DOCKX (BEL)
a 4.18’43"
54 GOLCER (SLO)
a 1.41’17"
111 ENGELS (OLA)
a 3.09’07"
169 A.FERNANDEZ (SPA) a 4.19’05"
55 GUSTOV (UCR)
a 1.42’22"
112 DONATI (ITA)
a 3.09’25"
170 SOKOLOV (RUS)
A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Carlos SASTRE (Spa, Cervelo) 25 punti; 2. Pellizotti 20; 3. Di Luca 16; 4. Menchov (Rus) 14; 5. Basso 12; 6. Leipheimer (Usa) 10; 7. Valjavec (Slo) 9; 8. Pauwels (Bel) e Krivtsov (Ucr) 8; 10. Serpa (Col) 7; 11. Garzelli e Facci 6; 13. Arroyo (Spa) 5; 14. Bruseghin e Grivko (Ucr) 4. CLASSIFICA GENERALE: 1. Danilo DI LUCA (Lpr-Farnese) 162; 2. Menchov (Rus) 127; 3. Pellizotti 123; 4. Garzelli 107; 5. Petacchi 96; 6. Sastre (Spa) 86; 7. Boasson Hagen (Nor) 78; 8. Basso 74; 9. Leipheimer (Usa) 70; 10. Davis (Aus) 68; 11. Scarponi 64; 12. Rogers (Aus) 55.
Napoli-Anagni Occhio al finale
151 KLOSTERGAARD (DAN) a 4.00’15"
96 MORI (ITA)
a 2.54’
OGGI LA 20a TAPPA
148 MARTINEZ (SPA) a 3.58’07"
40 BERTAGNOLLI (ITA) a 1.24’05"
a 1.23’23"
a 25’54"
IN GARA 170 CORRIDORI DI 22 SQUADRE
Sorpasso a Rogers: Garzelli ora è 7˚
POS. CORRIDORE
a 17’55"
a 4.44’17"
MONTAGNA
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. Carlos SASTRE (Spa, Cervelo) 15 punti; 2. Pellizotti 10; 3. Di Luca 6; 4. Menchov (Rus) 4; 5. Facci 3; 6. Basso e Krivtsov (Ucr) 2; 8. Grivko (Ucr) 1. CLASSIFICA GENERALE: 1. Stefano GARZELLI (Acqua&Sapone-Mokambo) 61 punti; 2. Di Luca 45; 3. Menchov (Rus) 41; 4. Grivko (Ucr) 40; 5. Pellizotti 38; 6. Sastre (Spa) 30; 7. Scarponi e Visconti 24; 9. Gerrans (Aus) 15; 10. Cunego 14; 11. De Bonis 13; 12. Basso e Bertogliati (Svi) 12; 14. H.Gonzalez (Spa) e Ochoa (Ven) 11; 16. Leipheimer (Usa), Bosisio e Kiryienka (Bie) 8.
La 20a tappa è la Napoli-Anagni, 203 km. Ritrovo in via Caracciolo alle 10.35. Partenza dalla Strada Provinciale 1 bis per Bagnoli alle 12.25. Arrivo previsto per le 17. La prima parte del percorso si svolge lungo la costa tirrenica, la seconda, più ondulata ma senza particolari difficoltà, lungo la Casilina. Circuito finale di 18 km e arrivo in leggera salita nella «città dei Papi», Anagni: ai 2.5 km dal traguardo la pendenza è del 7%. METEO Nuvoloso con rischio pioggia. CAROVANA Partenza da Napoli alle 11.25. Soste a Mondragone (12.30), a Cassino (13.51), a Frosinone (15.10) e ad Anagni (15.49). IN TV Su Rai 3 alle 11.30 c’è «Si Gira», alle 16.35 «Giro in diretta» e a seguire «Giro all’arrivo» e «Processo alla tappa». Diretta anche su Eurosport (16.30), Rai Sport Più e su GazzettaTv. ASCOLTI La 18a tappa è stata seguita su Rai 3 da 1.100.348 spettatori, con un picco di 2.113.000 per l’arrivo a Benevento.
FAST TEAM
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. ASTANA 13.45’10"; 2. Liquigas-Doimo a 38"; 3. Diquigiovanni-Androni a 43"; 4. Caisse d'Epargne a 1’05". CLASSIFICA GENERALE: 1. ASTANA 243.20’21"; 2. Columbia-High Road a 24’21"; 3. Diquigiovanni-Androni a 24’35"; 4. Liquigas-Doimo a 30’35".
AG2R LA MONDIALE D.S: Kasputis 11 VALJAVEC 12 EFIMKIN 13 HINAULT 14 KRIVTSOV 15 LOUBET 16 DION 17 SENAC 18 SONNERY 19 BONNAFOND
Slo Rus Fra Ucr Fra Fra Fra Fra Fra
ASTANA D.S.: Gallopin 21 ARMSTRONG 22 BRAJKOVIC 23 HORNER 24 LEIPHEIMER 25 MORABITO 26 NAVARRO 27 POPOVYCH 28 RUBIERA 29 ZEITS
Usa Slo Usa Usa Svi Spa Ucr Spa Kaz
BARLOWORLD D.S.: Volpi 31 SOLER 32 AUGUSTYN 33 BELLOTTI 34 CACCIA 35 CARDENAS 36 CHEULA 37 FROOME 38 HUNTER 39 LONGO BORGHINI
Col S.Af Ita Ita Col Ita Ken S.Af Ita
BOUYGUES TELECOM D.S.: Guiberteau 41 BELGY 42 CHAINEL 43 GENE 44 HADDOU 45 LE FLOCH 46 SOKOLOV 47 SPRICK 48 TSCHOPP 49 VOECKLER
Fra Fra Fra Fra Fra Rus Fra Svi Fra
CAISSE D’EPARGNE D.S.: Stephens 51 ARROYO DURAN 52 JEANNESSON 53 KIRYIENKA 54 LASTRAS 55 LOPEZ 56 PEREZ F. 57 PERGET 58 RODRIGUEZ JO. 59 CHARTEAU
Spa Fra Bie Spa Spa Spa Fra Spa Fra
CERVELO D.S.: Van Poppel 61 SASTRE 62 DEIGNAN 63 GERRANS 64 GUSTOV 65 HUNT 66 KING 67 KONOVALOVAS 68 LLOYD 69 PAUWELS
Spa Irl Aus Ucr GB Usa Lit GB Bel
FUJI-SERVETTO D.S.: Zanini 71 CAMANO 72 CAPECCHI 73 VIGANÒ 74 GOMEZ A. 75 DEL NERO 76 GONZALEZ H.
Spa Ita Ita Spa Spa Spa
77 78 79
FERNANDEZ A. KESSIAKOFF SERRANO
GARMIN-SLIPSTREAM D.S.: White 81 DANIELSON 82 DEAN 83 FARRAR 84 MEYER 85 MILLAR 86 PATE 87 VANDE VELDE 88 WIGGINS 89 ZABRISKIE
Spa Sve Spa
Usa N.Zel Usa Aus GB Usa Usa GB Usa
ISD-NERI D.S.: Scinto 91 VISCONTI 92 GATTO 93 CIONI 94 STANNARD 95 GRIVKO 96 GRABOVSKYY 97 HUZARSKI 98 SCARSELLI 99 PIDGORNYY
Ita Ita Ita GB Ucr Ucr Pol Ita Ucr
LAMPRE-NGC D.S.: Copeland 101 CUNEGO 102 BONO 103 BRUSEGHIN 104 DA DALTO 105 GASPAROTTO 106 GAVAZZI 107 MARZANO 108 MORI 109 TIRALONGO
Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita Ita
LIQUIGAS-DOIMO D.S.: Zanatta 111 BASSO 112 AGNOLI 113 CARLSTRÖM 114 MIHOLJEVIC 115 PELLIZOTTI 116 QUINZIATO 117 STANGELJ 118 SZMYD 119 VANOTTI
Ita Ita Fin Cro Ita Ita Slo Pol Ita
LPR-FARNESE D.S.: Bordonali 121 DI LUCA 122 BOSISIO 123 CHIARINI 124 ERMETI 125 GOLCER 126 MONTAGUTI 127 PETACCHI 128 PIETROPOLLI 129 SPEZIALETTI
Ita Ita Ita Ita Slo Ita Ita Ita Ita
QUICK STEP D.S.: Bramati 131 DAVIS 132 CATALDO 133 DEVENYNS 134 ENGELS 135 FACCI 136 REDA 137 HULSMANS 138 SEELDRAYERS 139 MALACARNE
Aus Ita Bel Ola Ita Ita Bel Bel Ita
RABOBANK D.S.: Van Houwelingen 141 MENCHOV 142 ARDILA CANO 143 TEN DAM 144 VAN EMDEN 145 DE GROOT 146 HORRILLO 147 KOZONTCHUK 148 STAMSNIJDER 149 TJALLINGII
Rus Col Ola Ola Ola Spa Rus Ola Ola
DIQUIGIOVANNI-ANDRONI D.S.: Savio 151 SIMONI Ita 152 BERTAGNOLLI Ita 153 SCARPONI Ita
GIOVANI
CLASSIFICA GENERALE: 1. Kevin SEELDRAYERS (Bel, Quick Step) 81.29’37"; 2. F. Masciarelli a 2’11"; 3. De Greef (Bel) a 16’33"; 4. Lövkvist (Sve) a 29’28"; 5. Ja.Rodriguez (Ven) a 32’15"; 6. Zeits (Kaz) a 58’07"; 7. Froome (Ken) a 58’59"; 8. M.Garcia (Spa) a 1.24’19"; 9. Jeannesson (Fra) a 1.37’09"; 10. Cataldo a 1.39’; 11. Agnoli 1.48’31"; 12. Sonnery (Fra) a 1.51’27"; 13. Grabovskyy (Ucr) a 1.52’08"; 14. Gavazzi a 1.57’32"; 15. Perget (Fra) a 2.04’36"; 16. Augustyn (S.Af) a 2.05’45"; 17. Possoni a 2.09’31"; 18. Kozontchuk (Rus) a 2.14’31"; 19. Bonnafond (Fra) a 2.22’04"; 20. Boasson Hagen (Nor) a 2.24’07"; 21. Konovalovas (Lit) a 2.25’47".
154 155 156 157 158 159
BERTOLINI SERPA BERTOGLIATI DE BONIS OCHOA RODRIGUEZ JA.
Ita Col Svi Ita Ven Ven
SILENCE-LOTTO D.S.: Damiani 161 BRANDT 162 DE GREEF 163 DOCKX 164 GILBERT 165 JACOBS 166 LJUNGBLAD 167 KAISEN 168 VANENDERT 169 WEGELIUS
Bel Bel Bel Bel Bel Sve Bel Bel GB
COLUMBIA-HIGH ROAD D.S.: Piva 171 BARRY 172 BOASSON HAGEN 173 CAVENDISH 174 LÖVKVIST 175 PINOTTI 176 POSSONI 177 RENSHAW 178 ROGERS 179 SIUTSOU
Can Nor GB Sve Ita Ita Aus Aus Bie
KATUSHA D.S.: Parsani 181 POZZATO 182 BRUTT 183 ESKOV 184 IGNATIEV 185 KLIMOV 186 MAZZANTI 187 PETROV 188 SEROV 189 SWIFT
Ita Rus Rus Rus Rus Ita Rus Rus GB
MILRAM D.S.: Algeri 191 BARLA 192 FÖRSTER 193 FOTHEN M. 194 FOTHEN T. 195 MÜLLER 196 ROHREGGER 197 RUSS 198 SCHOLZ 199 SCHRÖDER
Ita Ger Ger Ger Ger Aut Ger Ger Ger
SAXO BANK D.S.: Schmidt 201 CANCELLARA 202 VOIGT 203 LUND 204 MCCARTNEY 205 HAEDO 206 VAN GOOLEN 207 BAK 208 GOSS 209 KLOSTERGAARD
Svi Ger Dan Usa Arg Bel Dan Aus Dan
XACOBEO GALICIA D.S.: Pino Counago 211 MARTINEZ 212 CESAR 213 GARCIA DA PENA 214 ISAICHEV 215 RABUNAL 216 FERNANDEZ D. 217 MAYOZ 218 GARCIA M. 219 VORGANOV
Spa Spa Spa Rus Spa Spa Spa Spa Rus
Gli abbuoni della tappa Al vincitore 20", al 2˚ e al 3˚ 12" e 8". Bonus anche ai primi 3 sul traguardo volante: 6", 4" e 2"
SQUADRE A PUNTI
CLASSIFICA DI TAPPA: 1. LIQUIGAS-DOIMO 35 punti; 2. Cervelo 33; 3. Astana 23; 4. Diquigiovanni-Androni 20; 5. Rabobank 19; 6. Lpr-Farnese 18; 7. Acqua&Sapone-Mokambo 17; 8. Ag2r La Mondiale e Caisse d’Epargne 14; 10. Lampre-Ngc 10; 11. Quick Step 7. CLASSIFICA GENERALE: 1. COLUMBIA-HIGH ROAD 358 punti; 2. Lpr-Farnese 293; 3. Liquigas-Doimo 279; 4. Diquigiovanni-Androni 265; 5. Lampre-Ngc 242; 6. Astana 239; 7. Acqua&Sapone-Mokambo 191; 8. Quick Step 189; 9. Cervelo 185; 10. Rabobank 162; 11. Katusha 144; 12. Isd-Neri 133; 13. Caisse d’Epargne 132.
SABATO 30 MAGGIO 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11 R
GIRO D’ITALIA LE PAGELLE
Armstrong oltre la paura Cade dopo 75 km, rimonta e resta 12o in classifica: nella crono può migliorare di MARCO PASTONESI
Un campione educato P9 Carlos Sastre Per gli altri 169 corridori, «Carlitos» ha un’insostenibile leggerezza. Si arrampica, scala, piccozza. Quando lui respira aria sottile, per i suoi avversari l’atmosfera si fa pesante. Riguadagna una posizione: adesso è quarto. Venuto in Italia per vincere, ritorna a casa con due centri di tappa e la statura di uomo corretto, persona educata, campione vero. IANUALE
y
GLI ALTRI VOTI
Petacchi Gregario voto 8 Valjavec Costante voto 7 Bruseghin Tosto voto 6,5
Franco Pellizotti
Danilo Di Luca
Denis Menchov
8
7,5
Rimane la sensazione che avrebbe dovuto fare di più, ma che non ha potuto farlo. Un magnifico secondo posto, che però non gli cambia la vita. In classifica è terzo, un salto avanti rispetto a un anno fa, e con avversari più forti. IPP
Stavolta non ha sprecato energie. Ha attaccato, lucidamente, ma più con orgoglio che con energia, più con il cuore che con le gambe. Non è tipo da rassegnarsi: proverà ancora oggi in volata, e domani a cronometro. AFP
7 Glaciale, spietato, costante. Ha corso a uomo, anzi, a pressing, battezzando l’unica ruota (posteriore) cui appiccicarsi: quella di Danilo Di Luca. Ce l’ha fatta, stavolta senza mollare di un solo centimetro. BETTINI
Seeldrayers Bianco voto 6,5 Masciarelli Combattivo voto 6,5 Facci Fuggitivo voto 6,5 Garzelli Stanco voto 6 Rogers Sfinito voto 5
Ivan Basso
Levi Leipheimer
6,5 7 Il piano Liquigas prevedeva Agnoli Il vecchio Levi perde subito le e Szmyd ultimi vagoni, l’attacco da lontano di Basso e il successivo di Pellizotti. Ivan ci ha provato: 5˚, all’arrivo e in classifica. Più di così, per ora non ce la fa. BETTINI
ruote dei migliori, ma non molla. Sesto all’arrivo e in classifica. Forse si pretendeva troppo da lui. Però ha dimostrato di avere, nella regolarità, la forza migliore. BETTINI
Lance Armstrong
6 A terra dopo 75 km, picchia la parte sinistra del corpo, ma si rialza. Avrà pensato alla caduta della Castilla y Leon? All’arrivo 16˚, in classifica 12˚: e nella crono di Roma può migliorare ancora. AP
DOPING STOP DI 2 ANNI
Beffa Bastianelli Il Tas raddoppia la squalifica Due anni di squalifica per Marta Bastianelli: così ha deciso il Tas, Tribunale arbitrale dello Sport. Si tratta di un raddoppio della pena per la 22enne laziale, iridata 2007, positiva per due volte alla flenfluramina (la prima il 5 luglio 2008, agli Europei under 23 di Verbania), stimolante contenuto in un prodotto dimagrante. La Procura antidoping del Coni aveva chiesto due anni di stop, ma il 16 ottobre 2008 il Tribunale Nazionale aveva deciso per una squalifica di un anno.
Boomerang La Bastianelli aveva fatto ricorso al Tas, per ottenere un’ulteriore riduzione o l’annullamento della squalifica. L’Uci invece chiedeva un inasprimento e il Tas ha di fatto dato ragione alla Federciclo mondiale: «La positività è imputabile a un errore della Bastianelli, a una sua negligenza». La squalifica terminerà il 4 luglio 2010. Un’altra brutta notizia quindi per la Bastianelli, attualmente ancora ricoverata all’Ospedale San Giovanni di Roma. Giovedì 21 maggio aveva infatti centrato la portiera di un Suv in allenamento: microfrattura del bacino e frattura della seconda vertebra. Ancora da valutare la necessità o meno di un intervento chirurgico.