Il Mondo del Ciclismo Gennaio 2009

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CICLOCROSS Coppa Del Mondo - Penultima prova a Roubaix di Alfredo Vittorini

il Mondo del Ciclismo n.4

A ROUBAIX, importante città del nord-est francese, che evoca il pavè e il suo velodromo, sede d’arrivo della mitica Parigi-Roubaix, si è disputata domenica scorsa l’ottava e penultima prova della Coppa del Mondo ciclocross. Il circuito, di circa 2500 metri, interessava la pista del velodromo e il suo ampio spazio esterno. Un percorso ben assortito reso difficile dal fango (causa disgelo) che ha costretto gli atleti, in particolare quelli della categoria Elite uomini, ultima gara dell’intenso programma, a scendere dalla bici, talvolta anche in qualche tratto in discesa.

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Le ambizioni di Vervecken In quel contesto, così complicato e insidioso, è tornato alla ribalta il trentaseienne Erwin Vervecken il quale, in condizioni simili, si era già imposto nella prova di Koksijde, la corsa della sabbia, lo scorso 29 novembre. Quando il gioco si fa duro l’ex campione della Fidea, passato dal 1° gennaio al più modesto Revor Cycling Team, mette a frutto le sue eccezionali dote di resistenza e di determinazione. Nell’occasione ha avuto ragione, per qualche metro, del suo ex compagno di squadra, il potente Zdenek Stybar, campione della Repubblica Ceca, esuberante e poco tattico nel corso della gara. Da segnalare che Vervecken, vinse due anni fa la prova di Coppa del Mondo a Treviso, quella sul circuito mondiale delle Bandie, e si era già imposto a Roubaix nel 2006 e l’anno scorso. “Il fango, le caratteristiche del percorso e le condizioni climatiche era quanto di meglio potessi desiderare”, dichiarava all’arrivo l’ex iridato negli anni

Vervecken torna alla ribalta Franzoi primo degli italiani. Tra gli juniores ottima prova di Luca Braidot, quarto, che chiude al quinto posto nella classifica finale al pari di Cominelli tra gli U23 (ottavo in Francia)

ERWIN VERVECKEN

2001, 2006 e 2007. “Sono arrivato alla forma migliore al momento giusto. Non so se per questo successo dovrò essere considerato tra i favoriti per il mondiale di Hoogerheide. Mi viene spontaneo rispondere, perché no?”. Felice e un po’ velleitario, ma un suo “poker” in maglia iridata, pur se improbabile, non si può escludere. La settima Coppa per il “cannibale” Con la terza posizione, stremato ma tutto sommato soddisfatto, il campione belga Sven Nys incrementava la sua posizione di leader della classifica, tanto che l’aritmetica gli attribuisce, a prescindere dall’esito dell’ultima prova di Milano, la settima vittoria della Coppa del Mondo ciclocross. Da rilevare che, a quindici giorni dal mondiale, Nys si è confermato campione nazionale ed è saldamente in testa nel ranking stagionale Uci e nelle classifiche provvisorie

del Trofeo Superprestige e del Trofeo Gazzetta di Anversa. Il solito “cannibale”, non c’è dubbio, anche se la sua è diventata una supremazia, non egemonia, in ogni caso quasi mai fuori dal podio delle gare, le più importanti, alle quali partecipa prendendo un gettone di circa ottomila euro. L’iridato Lars Boom, portacolori sfortunato della Rabobank, si era lanciato con la sua solita grinta nella mischia, specie nella fase centrale della corsa, ma era costretto a fermarsi per circa 40” per sistemare una scarpino che, causa i detriti fangosi, non si agganciava più al pedale. Per questa ragione Boom veniva saltato anche da Bart Wellens e Niels Albert e si classificava sesto a 1’26” da Vervecken. In ogni caso Boom è apparso quanto mai forte e potente, al pari di Stybar. Con Albert sono gli elementi di punta della nuova generazione che sta scalando le gerarchie mondiali della specialità.

Le ambizioni degli azzurri Il campione italiano Enrico Franzoi ha corso una gara di giudiziosa, senza prendere troppi rischi, ben sapendo che l’altro suo obiettivo stagionale, dopo la riconquista della maglia tricolore, è quello di un gradino del podio al mondiale. “La riconquista del titolo nazionale - ha dichiarato il ventiseienne portacolori della Liquigas - è stato un risultato di grande prestigio e mi ha dato una spinta molto forte. Ora mi aspetta la prova di Coppa di Milano e il lavoro di rifinitura della forma per arrivare al top al mondiale di Hoogerheide. La concorrenza sarà spietata, ma sono convinto di potermela giocare. Riuscire a salire sul podio, sarebbe un risultato apprezzabile”. Con il mondiale Franzoi terminerà il suo impegno nel ciclocross e si concentrerà solo sulle corse su strada. La sua abilità in condizioni al limite del proibitivo lo rendono una pedina preziosa per il team Liquigas, soprattutto in vista della prossima campagna del nord Europa. “Farò il mio esordio a Mallorca, dopo un ritiro con i compagni - aggiunge Franzoi. Poi, a fine febbraio, mi sposterò in Belgio per l’Het Volk, il primo dei miei appuntamenti. Quello che attendo di più è però la Parigi-Roubaix: servirà un surplus di forze per affrontarla al meglio, ma se la forma mi asseconderà spero di essere, ancora una volta, tra i protagonisti”.


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REGIONI

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to un ottimo lavoro. Complimenti al presidente Olia e ai suoi collaboratori”. Zanutel e Molena, dal canto loro, hanno messo in evidenza l’impegno nella realizzazione della pista di ciclismo realizzata intorno al campo da calcio di Martellago con l’obiettivo di dare maggiore sicurezza ai corridori. “Siamo giunti ad un primo risultato che è costato un po’ di fatica - hanno detto - ma fondamentale è stato il ruolo delle società che hanno stimolato le amministrazioni”. “Sono molto soddisfatta - ha concluso Zanutel - per quello che è stato realizzato in questi miei cinque anni di mandato”. Parole di elogio sono state rivolte dal presidente del Coni De Antonia alle società. “La loro vita è basata sul volontariato - ha detto - e lo sport ha bisogno di forze nuove. Lo sport italiano è in gravi difficoltà ed il volontariato lo sta sostenendo”. A fare gli onori di casa il sindaco Carpinetti, che ha evidenziato la capacità del ciclismo di saper valorizzare i propri atleti e “pur nelle ristrettezze riesce a mantenere l’attività e a superare le difficoltà”. Durante la lettura della relazione di fine anno, Olia ha ricordato che pur mantenendo inalterato il numero delle società (70) a Venezia si è registrato un aumento di tesserati nelle categorie giovanissimi e nei settori agonistici ed amatoriali e nel numero delle gare organizzate. Ad inaugurare la lunga serie delle premiazioni sono stati i dirigenti dell’Uc Martellago, Domenico Marangon, del Gs Al Majo-Iof, Edoardo Pancino, della Libertas Scorzè, Andrea Cecili, l’ex prof Alfredo Sabbadin, lo sponsor Gino Visentin dell’Eco Store di Spinea. Subito dopo si sono alternati sul palco i campioni italiani Francesco Lamon, Paolo Simion, Mara Camillo e quelli dell’Uc Favaro Veneto e quindi quelli regionali e provinciali delle varie specialità.

GIRO D’ITALIA DEL CENTENARIO

E’ già festa in Veneto Albero rosa a Valdobbiadene. “Speciale” sul sito del Comune di Venezia E’ STATA inaugurata ufficialmente la stagione di eventi che a maggio del 2009 vedrà molte strade del Veneto protagoniste dello storico Giro Ciclistico d’Italia del Centenario. Valdobbiadene, in provincia di Treviso, sarà la cornice che accompagnerà l’arrivo della terza frazione del Giro 2009 ed il Comitato di Tappa si è già attivato per celebrare l’evento con un albero che s’illumina di rosa in omaggio alla manifestazione organizzata dalla Rcs Sport. Ad accenderlo sono stati alcuni dei maggiori campioni dello sport del pedale che saranno anche protagonisti della “Corsa Rosa”.

Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, Davide Rebellin, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino nella gara su strada, Marzio Bruseghin, azzurro ai Campionati Mondiali di Varese, ed il nuovo campione europeo di nuoto dei 1500 metri stile libero, Federico Colbertaldo. Durante la cerimonia, inaugurata dalla benedizione dell’albero, sono seguiti i saluti del sindaco di Valdobbiadene, Piergiorgio Davì, del presidente del Comitato di Tappa, Gian Antonio Tramet e del presidente della Pro Loco, Luciano Fregonese. Sul sito internet del Co-

mune di Venezia “Speciale Giro 2009”, è andata in onda un’edizione straordinaria del settimanale audio “Lente d’ingrandimento”, curato dall’Ufficio stampa. Una trasmissione dedicata al Giro d’Italia del Centenario, che partirà il 9 maggio 2009 da Venezia, realizzata da Umberto Zane e Lorenzo Ghidoli in occasione della presentazione ufficiale della “corsa rosa”, tenutasi sabato 13 dicembre al teatro La Fenice, ha proposto interviste realizzate con i giornalisti Candidò Cannavò e Massimo De Luca ed i ciclisti veneti Davide Rebellin, Franco Pellizotti e Silvio Martinello.

Ci sarà anche Menchov Tra gli iscritti figurano otto vincitori di 16 grandi gare a tappe CI SARÀ anche il russo Denis Menchov, vincitore di due edizione della Vuelta a España, al Giro d’Italia del Centenario che prenderà il via dal Lido di Venezia il 9 maggio e si concluderà a Roma il 31 dello stesso mese. Ad annunciarlo, con una nota, è stato l’ufficio stampa della Rcs Sport che ha precisato che al via della prestigiosa corsa rosa ci saranno 8 vincitori di 16 grandi gare a tappe. “Il Giro del Centenario - è detto nel comunicato - si arricchisce di un altro grande protagonista il russo Denis Menchov, uomo di punta della Rabobank per le gare a tappe, si schiererà al via da Venezia ben deciso a far meglio del quinto posto con cui ha chiuso (a 3’37” dal vincitore Alberto Contador) l’edizione 2008 del Giro. Menchov nell’occasione è stato ber-

sagliato dalla sfortuna, con una caduta nei primi giorni di gara che ne ha limitato le prestazione”. Il vincitore di due Vuelta a España (2005 e 2007), secondo quanto si è appreso, ha intenzioni serie: “L’anno passato stavo bene ma non al top, temevo di accusare un calo in vista del Tour. Desidero presentarmi alla partenza del Giro 2009 in condizioni di forma migliori rispetto al 2008 per inseguire decisamente il podio; il percor-

so di questa edizione è molto più adatto alle mie caratteristiche”. Denis Menchov è nato ad Orel il 25 gennaio del 1978 ed è professionista dal 1999. Con l’inserimento del russo si stanno facendo sempre più numerosi i vincitori di grandi Giri presenti alla “corsa rosa” del Centenario organizzata dalla Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport. Saranno, infatti, al via 8 atleti che hanno vinto 16 edizioni di Giro, Tour e Vuelta: si tratta di Lance Armstrong (7 Tour de France); di Denis Menchov (2 Vuelta a España); di Gilberto Simoni (2 Giri d’Italia); di Carlos Sastre (1 Tour de France); di Ivan Basso (1 Giro d’Italia); di Damiano Cunego (1 Giro d’Italia); di Danilo Di Luca (1 Giro d’Italia) e di Stefano Garzelli (1 Giro d’Italia). F.C.


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