.ICT, numero Zero luglio 2005

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ICT

S O L E

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O R E

S Y S T E M

Information Communication Technology

DOSSIER

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Supply Chain Management favorisce l’integrazione dei processi

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DARIO BUCCI A. D. di Intel presenta Paolo Gargini: con mille miliardi di transistor la Legge di Moore è ancora valida

VoIP: tutti i vantaggi della convergenza

TENDENZE RFID: parlano i consumatori

SCENARI Creative anima gli MP3 player


Opinioni opinioni Migliorare la qualità della vita

Alessandro Lamanna Amministratore Delegato di Nokia Italia

Per le aziende la mobilità unita alla convergenza sta dando i primi grandi risultati

Oggi parlare di mobilità sembra scontato, così come di convergenza. Ma se pensiamo solo a qualche anno fa le parole appena citate sembravano fantascienza. Tutte le aziende che sono impegnate in questo ambito hanno un primato indiscutibilmente importante: quello di aver migliorato la qualità di vita delle persone che operano in mobilità. Un primato tecnologico che, una volta tanto, è tutto europeo. Sì perché se ci fermiamo a riflettere sul numero di aziende e di operatori impegnati nel mercato della telefonia mobile possiamo facilmente affermare che i leader tecnologici di questo settore provengono dal Vecchio Continente. E proprio nei Paesi europei la telefonia mobile ha una penetrazione molto elevata e ha consentito agli utenti di cambiare, in molti casi, abitudini e stili di vita. Basti pensare all’ottimizzazione dei tempi per i professionisti: oggi i telefoni cellulari o i dispositivi mobili più comuni consentono di inviare, ricevere email, fax e, in senso più ampio, di essere sempre in contatto con la propria azienda in modo sicuro ed

efficace. Ma non trascuriamo gli utenti consumer. Per loro ci sono stati e ci saranno sempre più vantaggi. Così come per le aziende, la mobilità unita alla convergenza sta dando i primi grandi risultati. Già oggi infatti è possibile non solo ascoltare le persone, ma vederle, fotografarle, riprenderle e, in senso lato, sentirle più “vicine”. Non solo. I dispositivi cellulari si stanno trasformando, oltre che in fotocamere digitali e in strumenti per la navigazione in Internet, in lettori MP3 dalle caratteristiche straordinarie o addirittura in piccoli televisori portatili. Il tutto in un unico oggetto, comodamente riponibile in un taschino. Sono passati solo 10 anni dall’introduzione del GSM e una quindicina dalla nascita delle comunicazioni mobili. Eppure se consideriamo l’evoluzione della telefonia mobile ci sembra un secolo. E per il futuro cosa è lecito attendersi? Tante grandi novità e tecnologia sempre più evoluta che ci consentirà di fare moltissime cose con un solo dispositivo: il caro, buon vecchio telefonino!

Sono passati solo 10 anni dall’introduzione del GSM e una quindicina dalla nascita delle comunicazioni mobili

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Sommario Sommario Opinioni opinioni

- Alessandro Lamanna, Amministratore Delegato di Nokia Italia

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Dossier Dossier

- Il Supply Chain Management favorisce l'integrazione dei processi

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Tendenze Tendenze

- SMAU 2005 “si fa in quattro" - Bticino controlla la casa con Microsoft Media Center - RFID: parlano i consumatori

Scenari Mercati Scenari & Mercati

- Le telecomunicazioni investono sulla convergenza - Creative spiega la musica del terzo millennio - Recupero Crediti: Un affare con Premiere Global Services

PubblicaAmministrazione Pubblica Amministrazione

- VoIP: tutti i vantaggi della convergenza

Protagonisti Protagonisti

- La tecnologia a 64 bit al servizio della produzione cinematografica - Alcoa con NRG ripensa alla gestione documentale della public company

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Invetrina Invetrina

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Personaggi&carriere Personaggi&carriere

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Intervista Intervista

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INTEL Con mille miliardi di transistor la Legge di Moore è ancora valida

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Intervista con Paolo Gargini - Fellow, Technology and Manufacturing Group Director, Technology Strategy di Intel - che analizza e illustra i cambiamenti di scenario nell'evoluzione dei componenti all'interno dei microprocessori.

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Editoriale Editoriale

S Y S T E M

Responsabili del supplemento Claudio C. Gandolfo Gigi Beltrame Editing Studio Gandolfo Via Vetta d'Italia 11 20144 Milano info@studiogandolfo.biz Consulenti per questo numero Nicolò Boggiano Pico Elisabetta Peracino Progetto grafico e direzione artistica Roberto Marino Pubblicità Il Sole 24 Ore Spa System Comunicazione Pubblicitaria Via Monte Rosa 91 20149 Milano Tel. 02 3022.1 Fax 02 3022.3951 Stampa Graphiti S.r.l. Cornaredo (MI) (Ins. Pub. gratuito data XX/XX/2005)

.ICT: La voce delle aziende per far crescere l’economia Punto. Per dare un segnale di interruzione e ripartenza al mondo della comunicazione, nel panorama delle pubblicazioni che affollano lo scenario dell’ICT italiano. Da oggi c’è un nuovo magazine in cui le aziende parlano alle aziende. E hanno molto, moltissimo da raccontare. Un mondo fatto di volti, nomi, brand, prodotti e soluzioni. Ci rivolgiamo a tutte le realtà imprenditoriali: l’ICT non riguarda solo le aziende del settore, ma è fondamentale per ogni singola impresa e ogni professionista. Non si può prescindere da una considerazione fondamentale: il mercato offre una quantità di soluzioni per lo stesso problema. Le aziende che operano nel comparto hanno quindi due esigenze primarie: differenziarsi e farsi comprendere dai potenziali clienti. E’ una sfida. Il nostro magazine prova a dare spazio a queste esigenze. Punto. Se il PC è ormai una commodity, le soluzioni che vengono proposte alle aziende non lo sono affatto. Pensiamo a ERP (Enterprise Resource

Management), SCM (Supply Chain Management), CRM (Customer Relationship Management) e via di seguito. Oltre alle sigle c’è molto di più che una soluzione informatica. Infatti, si parla di cambiare i processi interni all’azienda, di cambiare il modo di relazionarsi con i clienti e i fornitori. Le aziende chiedono di comprendere i processi del business, e di scegliere, non subire la tecnologia. La tecnologia di per sè, vista in quest'ottica, non è poi così fondamentale. Come è irrilevante nella scelta di un cellulare, di un frigorifero o di un televisore. Interessa, certamente, ma a pochi. .ICT è uno strumento per chi ha qualcosa da comunicare, per far riflettere, per dare voce ha chi ha idee, per illustrare nuovi progetti. Il tema dell’Information Communication Technology è di interesse anche per chi non è un tecnico in senso stretto. Parliamo di figure di marketing o finanziarie, ma più in generale a tutti coloro che ricoprono ruoli manageriali o consulenziali. Basta dire cose interessanti. E nel modo giusto per farsi capire.

Parliamo di figure di marketing o finanziarie, ma più in generale a tutti coloro che ricoprono ruoli manageriali o consulenziali. luglio 2005 - .ICT - 5


Intervista Intervista Con mille miliardi di transistor la Legge di Moore è ancora valida Dario Bucci, Amministratore Delegato di Intel, ha presentato Paolo Gargini, responsabile dei laboratori di ricerca dell'azienda. Lavora negli Usa e ha un punto di vista di questo mercato certamente interessante. Dove ci porteranno tutti questi chip che state progettando? “Qualche anno fa, solitamente i suoi colleghi mi chiedevano che cosa faremo di un processore che è così' potente. Eppure ogni anno e mezzo la potenza è aumentata indipendentemente dalla presenza sul mercato di applicazioni reali. Così avverrà in futuro: i processori che oggi abbiamo nei PC ce li troveremo nei cellulari, in macchina, nei televisori o nelle lavatrici. Il palmare che ha in mano, in fondo, ha un processore che è stato di un PC di qualche anno fa, solo che ora non scalda più, consuma meno. Ma poco cambia. Esistono già case in Giappone dove si possono comandare tutti i marchingegni con la voce, oppure in remoto. Da qualche parte, è nascosto un PC, o meglio un server che controlla i vari PC in rete. Come, sempre in Giappone, esistono auto che rispondono ai comandi vocali e montano chip e sistemi operativi complessi. Ma queste auto hanno prezzi abbordabili, non sono per i super ricchi. Questi sono esempi che faccio sempre sulle frontiere della tecnologia, su dove stiamo andando. Il bello è che nemmeno noi che la tecnologia la facciamo abbiamo idea di dove andremo”. Tutto bello, ma ha ancora senso parlare della Legge di Moore, della potenza dei processori, oppure sono concetti superati? “La Legge di Moore è attuale oggi più che mai, e gli apparecchi elettronici hanno sempre più bisogno di potenza di calcolo, di memoria e di velocità. Se pensiamo che quando sono nati i PC la

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Intervista Intervista

Dario Bucci, Amministratore Delegato di Intel

struttura dei chip era molto semplice e lineare, oggi arriviamo a costruire dei microprocessori molto più piccoli del 8088 e con una potenza di calcolo infinitamente superiore, con un dispendio di potenza elettrico minimo. E le tecnologie che sono nei laboratori ci stanno mostrando scenari ancora più interessanti.” In che modo cambieranno gli scenari? “Fino a oggi siamo stati abituati a ragionare in termini di elettroni che si spostano all'interno di un transistor. Il movimento di ogni elettrone è un problema, nel senso che si tratta di ener-

gia e quindi provoca calore. Più transistor, più spostamenti, più si ha una stufetta elettrica. Finora abbiamo lavorato su tecnologie che limitassero lo spostamento degli elettroni, utilizzando il rimpicciolimento dei wafer. In futuro ci aspettiamo che i transistor, che altro non sono che delle porte elettroniche che si aprono e si chiudono al fine di fornire gli zero e gli uno che compongono i dati, non vengano attivati dal movimento di un elettrone, bensì dalla rotazione che fanno su se stessi. Quindi limitiamo lo scambio di energia, che poi è il calore, e limitiamo la necessità di elettricità per compiere questo movimento. Inoltre, la rotazione di un elettrone avviene molto più rapidamente del movimento dell'elettrone da una parte all'altra”. Niente spostamenti, maggiore velocità. E per i costi di implementazione a livello industriale? “Su questo molti laboratori stanno facendo vari test, che coinvolgono moltissimi ricercatori e aziende. Si deve, prima di tutto, affinare la tecnologia che sia in grado di misurare queste rotazioni degli elettroni. Poi si lavorerà su come realizzare i chip. Non è tanto importante il momento in cui questa tecnologia sarà pronta, perché sappia-

mo che da qua al 2010 i nostri laboratori saranno in grado di produrla. Poi bisognerà vedere se sarà economicamente vantaggiosa rispetto alla tecnologia che vuole rimpiazzare, ma è più un problema di marketing che altro. Per intenderci, voi sviluppate tecnologia allo stato puro e vi rimettete al marketing e alle vendite per vederne una ricaduta commerciale. Non è frustrante? “Assolutamente no. Il piacere di chi fa ricerca è scoprire nuovi ambiti, percorrere nuove strade, cambiare gli orizzonti possibili. Quando ciò accadrà, di fatto, ha una scarsa importanza per un ricercatore, perché la ricaduta economica e di prodotto di una innovazione giunge molti anni dopo la sua scoperta, e quindi il ricercatore ha già la testa su altri progetti. E poi non tutte le tecnologie e le innovazioni portate alla luce hanno necessariamente un lato fondamentale per i prodotti futuri. Penso ad esempio alla tecnologia wireless, che è praticamente la stessa da parecchi anni, è da poco tempo che ha una ricaduta commerciale significativa. Anzi, la tecnologia WiMax è in arrivo seriamente solo ora, ma nei nostri laboratori la testiamo da tempo”. A proposito di ricerca, quanto siamo

Chi è Paolo Gargini Paolo Gargini, che ha conseguito con il massimo dei voti due dottorati (Ingegneria Elettrica nel 1970 e Fisica nel 1975) presso l’Università di Bologna, prima di entrare in Intel, dal 1970 al 1977, si è occupato di ricerca presso il LAMEL di Bologna, il Stanford Electronics Laboratory e la Fairchild Camera and Instrument Research and Development di Palo Alto. Oggi, Paolo Gargini è Fellow, Technology and Manufacturing Group Director, Technology Strategy di Intel. Ricopre il ruolo di responsabile dei rapporti con le organizzazioni esterne, quali associazioni, istituti e Università per il Technology and Manufacturing Group di Intel. Autore di numerosi trattati dedicati alle tecnologie dei microprocessori, ha condotto numerosi studi che stanno alla base dei processori 80286 e 80386. Nel 1985 ha assunto la guida del primo gruppo di Intel per lo sviluppo di processi inferiori ai micrometri. Attualmente a capo Paolo Gargini - Fellow, Technology dell’International EUV (Extreme Ultra Violet litografy) Iniziative, che guida la and Manufacturing Group Director, cooperazione e la coordinazione attraverso i più importanti “consorzi” EUV Technology Strategy di Intel nel mondo, Paolo Gargini è anche membro dell’International Consortia Cooperation Initiative (ICCI), fondata nel 2001 per incentivare lo scambio di informazioni tra un selezionato gruppo di enti ed istituti, leader mondiali nel settore dei semiconduttori.

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Intervista Intervista distanti come Italia, dagli USA? “Quando io sono arrivato nei laboratori americani, non ero meno preparato degli altri, perciò la nostra Università mi aveva fornito le basi corrette. Il problema, fondamentale, è che per fare ricerca ad alto livello è necessario ragionare in un certo modo, ossia cercare e attirare i talenti e saper scegliere gli obiettivi. Non credo, personalmente, che in Italia manchino i talenti, anzi per nostra natura siamo sufficientemente fantasiosi per andare a cercare strade tortuose e raccogliere risultati. Non è un problema di latitudine o longitudine, ma di aver compreso il talento e quindi di poterlo sfruttare. E non è nemmeno un problema di preparazione scolastica, perché io sono la testimonianza vivente che non è così. I metodi possono essere diversi, ma la base è all'incirca la stessa. Serve molta passione, molta voglia di mettersi in discussione, di ripartire da zero, di lavorare in team, ma non è un problema che dipende da dove si è nati. Faccio anche un esempio: in Intel, da sempre facciamo ricerca concentrandoci sulle competenze interne e su ricerche decentralizzate, affidate a centinaia di strutture esterne. Quindi la ricerca è un qualche cosa che ha più a che vedere con il coordinamento che con la posizione geografica, e per questo che dicevo che è fondamentale saper lavorare per obiettivi”. Centrino: una piattaforma che raccoglie molte tecnologie. Cosa possiamo aspettarci? “Il successore di Centrino sarà un prodotto tecnologico che avrà nella possibilità di collegarsi alle reti wireless ancora più opportunità di oggi, sfruttando il WiMax e quindi connessioni a banda larga su ponti aerei sistemati a chilometri di distanza. Inoltre sarà maggiore la potenza di calcolo del processore, il risparmio energetico dei sistemi. Di fatto, dal punto di vista tecnico, stiamo parlando di qualcosa che è già realizzabile oggi. Mancano i ponti radio, gli operatori, le autorità che legiferino. L'Italia, da questo punto di vista, si è mossa molto bene,

ha già dato il via libera alle connessioni WiMax, per cui potenzialmente si potrebbe parlare di pochi mesi per avere i primi test realizzati in ambito commerciale. Ma i parametri da tenere in considerazione sono tanti, ci sono molti interessi in gioco e quindi non sarà tutto così automatico.” Quanto investe Intel in ricerca? “Abbiamo contratti con qualche centinaio di laboratori sparsi per il pianeta. Molte università e molti centri d'eccellenza. Lavoriamo solitamente su progetti a breve termine, con contratti di uno o due anni. Alla fine del contratto, si valutano i risultati e si decide che strada intraprendere. Intel spende, complessivamente 5,2 miliardi di dollari all’anno in ricerca e sviluppo, con una struttura centrale di controllo piuttosto snella e laboratori decentralizzati. Con un sistema di questo tipo si contengono i costi, per cui la cifra investita è davvero enorme”. Un'ultima domanda: dove andremo a

finire? “Questa è una domanda che mi sento fare molto spesso. Non c'è una risposta. Più potenza di calcolo abbiamo e più i prodotti elettronici sono piccoli e maggiormente la fantasia umana si può sbizzarrire. Dieci anni fa nessuno avrebbe mai immaginato che l'assistenza satellitare alla guida avrebbe avuto un'applicazione per tutti noi, con un costo assolutamente abbordabile. Eppure è successo perché si ha memoria, potenza di calcolo e velocità che lo permettono. Che cosa ci riserva il futuro non è dato saperlo. Di certo, vivremo in un mondo in cui saremo tutti in rete e tutti i dispositivi intorno a noi si parleranno. Scenderò dalla macchina in cui ascoltavo il mio disco preferito, entro in casa e me lo continuo ad ascoltare, mentre mi accompagna di stanza in stanza. Non è fantascienza. Sono applicazioni reali e realizzabili già oggi. Il problema è il costo, ma per fortuna tutto ciò mi riguarda molto relativamente”.

Che cos'è la Legge di Moore Il 19 aprile 1965 la rivista Electronics Magazine pubblicò un articolo in cui Gordon Moore pronosticava che la complessità dei circuiti integrati sarebbe raddoppiata ogni anno con una riduzione proporzionata dei costi. Nota come Legge di Moore, questa previsione ha portato all'ampia diffusione della tecnologia in tutto il mondo, e oggi è diventata sinonimo di rapidi cambiamenti tecnologici. Nel 1975 Moore ha aggiornato la previsione per affermare che il numero di transistor inseriti in un chip raddoppia ogni due anni, un assioma che è tuttora valido. Oltre a prevedere un aumento della complessità dei chip, misurato dal numero di transistor contenuti in un chip, la Legge di Moore suggerisce anche una riduzione dei costi. Gli attuali microprocessori vengono utilizzati per gestire qualsiasi cosa, dai giocattoli ai semafori. Una cartolina musicale di compleanno che costa pochi euro contiene una potenza di elaborazione maggiore dei più veloci mainframe di alcuni decenni fa. La Legge di Moore non ha in realtà basi scientifiche: si tratta piuttosto di un'osservazione che ha fornito le basi per realizzare notevoli passi avanti. Secondo le stime di Gordon Moore, il numero di transistor distribuiti in un anno equivaleva al numero di formiche viventi nel mondo, ma dal 2003 sono stati prodotti circa 10.000.000.000.000.000.000 (1018) transistor, e quindi 100 volte il numero dei… brulicanti animaletti. Nel 1978 un volo commerciale tra New York e Parigi costava circa 900 dollari e richiedeva sette ore. Se al settore delle linee aeree fossero stati applicati i principi della Legge di Moore così come avviene dal 1978 per il settore dei semiconduttori, quel volo oggi costerebbe meno di un centesimo di euro e durerebbe meno di un secondo.

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Dossier Dossier Il Supply Chain Management favorisce l’integrazione dei processi La globalizzazione ha spinto le aziende ad operare in un mercato in cui la velocità e il servizio sono requisiti indispensabili. Tutto ciò si è tramutato in strategie commerciali e produttive differenti dal passato, ma soprattutto una riorganizzazione dei processi interni. In realtà, questo approccio si è evoluto nel

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tempo, visto che non riguarda solamente gli aspetti interni all’azienda, ma anche la cooperazione con i fornitori e la logistica. Concetti di base come ridurre il time-to-market e operare in tempo reale, senza soluzione di continuità, sono oggi ben presenti in ogni azienda e gli strumenti informati-

vi sono sempre più evoluti. La logistica riguarda in modo crescente il rapporto diretto con i clienti, i fornitori e i partner commerciali, rientrando quindi in un quadro di più ampio respiro. Quello che si delinea è il modello di azienda estesa, in cui la visione deve essere condivisa da tutti. Operare in un mercato


Dossier Dossier globale significa l’abbattimento dei limiti spazio temporali che in passato avevano limitato e regolato la competizione tra gli attori economici. Le imprese si sono trovate a ripensare e riprogettare i processi interni e le relazioni esterne utilizzando strumenti e metodologie finalizzate all’ottenimento di un vantaggio competitivo. Gli aspetti maggiormente toccati riguardano l’aumento della capacità produttiva e di innovazione di processi e di prodotti, la cui conseguenza diretta è la miglior capacità di risposta ai mutamenti della domanda. Uno degli aspetti su cui le aziende produttrici di soluzioni SCM

UPS Trade Direct: spedizioni in aria e sul mare UPS ha aperto sul mercato europeo i servizi Trade Direct Air e Ocean, che integrano le competenze nei servizi di trasporto cargo e di sdoganamento di UPS Supply Chain Solutions con quelle di UPS nella consegna finale delle singole spedizioni negli Stati Uniti attraverso il proprio network. I servizi UPS Trade Direct ottimizzano la supply chain semplificando la movimentazione delle merci via aerea e via mare, direttamente dai centri di produzione europei, attraverso le dogane, alle molteplici destinazioni in tutto il mondo. Le etichette di spedizione per la destinazione finale possono essere applicate sulle merci ancor prima del trasporto, bypassando così centri di distribuzione intermedi nei paesi di destinazione e riducendo i costi di movimentazione e di trasporto. D’ora in poi i clienti europei potranno contare su spedizioni più veloci ed efficienti verso gli Stati Uniti. Il lancio a livello europeo di UPS Trade Direct fa seguito al successo che il servizio

ha riscontrato negli Stati Uniti. Inizialmente il servizio supporterà i clienti europei che vogliono spedire le loro merci in modo veloce ed efficiente negli Stati Uniti. Nel corso del 2005, UPS introdurrà UPS Trade Direct anche per le spedizioni in importazione da altre parti del mondo. “Le aziende vogliono tenere il passo dei mutevoli flussi del commercio internazionale e sentono sempre di più l’urgenza di guadagnare in velocità ed efficienza,” – dichiara Fred Schardt, Vice President e Managing Director di UPS Supply Chain Solutions EMEA. -“UPS aiuta le aziende a ottimizzare la gestione del loro commercio riducendo costi e tempi. UPS Trade Direct integra in un solo processo le competenze nel trasporto cargo, nei servizi di sdoganamento e nella consegna dei singoli pacchi, dando alle aziende grandi e piccole la possibilità di raggiungere il mercato statunitense più velocemente e con la minima movimentazione.” UPS Trade Direct percorre per conto dei clienti le vie complesse del

trasporto cargo internazionale. Il tutto potendo contare su un unico punto di contatto, con una sola fattura e il massimo livello di visibilità grazie alla tecnologia Flex Global View di UPS Supply Chain Solutions che offre dettagli sulla spedizione a molteplici livelli. Ma come funziona UPS Trade Direct? Le merci destinate agli Stati Uniti sono imballate singolarmente, etichettate per la consegna finale e consolidate in un’unica spedizione cargo. Dopo il trasporto aereo o marittimo, le merci vengono sdoganate negli Stati Uniti come un’unica unità consolidata. In un secondo momento la spedizione viene deconsolidata in singoli pacchi o in spedizioni LTL (Less-than-Truck Load), evitando le costose soste in centri di distribuzione a destinazione, e inseriti direttamente nel network distributivo di UPS per la consegna finale. Lungo tutto questo processo i clienti sanno quale è l’ultimo passaggio allo scanner del pacco grazie alla tecnologia UPS per il monitoraggio e la notifica dello stato delle spedizioni.

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Dossier Dossier Unysis pensa alla sicurezza nella supply chain

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(Supply Chain Management) hanno battuto è stato l’aumento della profittabilità e della soddisfazione del cliente, invece SCM vuol dire un cambiamento culturale in azienda. La logistica diventa strumento di efficienza, e soprattutto l’elemento fondamentale nella creazione di valore per il cliente finale. I parametri fondamentali diventano affidabilità e flessibilità. Per ottenere i migliori risultati serve una corretta pianificazione. Concetti come scorte, magazzini, trasporti, costi sono stati associati con altri quali servizio, qualità, benchmarking, marketing d’acquisto e dei fornitori, strategie. Non esiste più il concetto di soluzione SCM a sé stante, in quanto è un sistema che si integra con gli altri software e a questi, come i sistemi ERP, è richiesto sia di integrare le operazioni interne e quelle esterne. All’interno abbiamo così funzioni date

Uno degli aspetti su cui operare è l’aumento della profittabilità e della soddisfazione del cliente, ma una soluzione SCM cambia la cultura aziendale

Unisys e The Journal of Commerce, noto giornale economico statunitense, hanno condotto uno studio a livello mondiale per verificare i livelli di vulnerabilità presenti lungo tutta la catena della supply chain. La ricerca, condotta negli ultimi mesi del 2004 attraverso interviste a 650 professionisti del settore, evidenzia che le principali minacce alla sicurezza delle supply chain emergono nelle prime maglie della catena, durante la fase di carico o nell’avvicinamento alle aree portuali, creando potenziali disservizi nello svolgersi delle operazioni legate al commercio globale. Gli esiti dello studio evidenziano che c’è ancora molto lavoro da fare per proteggere le supply chain globali. Il tema della sicurezza delle supply chain ha destato un singolare interesse nel corso della campagna elettorale per le recenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, quando entrambi i candidati hanno sottolineato la necessità di una maggiore protezione nei porti del Paese. La crucialità del tema, soprattutto in ambito economico, è stato oggetto di dibattito anche in Europa, nel corso di numerose sedute al Parlamento Europeo. Molte organizzazioni, infatti, hanno iniziato a migliorare la sicurezza del trasporto marittimo definendo nuovi standard per i sigilli non elettronici dei container, definendo nuovi processi e tecnologie destinati al monitoraggio e alla protezione delle navi cargo.


Dossier Dossier to competitivo formidabile e un punto di differenziazione sul mercato. Ma questo è anche un tema fondamentale per le aziende, che devono poter scegliere le soluzioni più adatte alle loro necessità. Operazione non facile, vista la grande capacità di personalizzazione dei sistemi, ma fondamentale. La soft-

ware selection, in questo caso, è fattore critico, non solo in termini di costo delle applicazioni e di integrazione, ma di semplicità d’uso e possibili sviluppi futuri. Non si tratta di una scelta facile, ma le aziende che operano nel settore sono state capaci di ritagliarsi credibilità e capacità di consulenza.

Gruppo Formula: integrazione italiana

per scontate come la gestione degli acquisti, la produzione o il magazzino, mentre all’esterno devono essere abilitate le funzioni per velocizzare lo scambio di prodotti e di informazioni con i partner della supply chain. In pratica, con questo modello i flussi informativi che tradizionalmente mettono in relazione le principali funzioni aziendali vengono estesi a tutti gli attori della catena per connettere i vari soggetti tra loro. Il passaggio da azienda estesa ad azienda virtuale è praticamente automatico, perché l’azienda e tutti i fornitori sono in grado di rispondere in modo reattivo, ossia adattandosi alle variazioni, ma anche in modo proattivo, ossia si è in grado di anticipare un cambiamento in atto. Il supporto alle decisioni di supply chain management diventa quindi un asset aziendale a tutti gli effetti, un elemen-

Laddove affidabilità e flessibilità sono sostanziali per il servizio al cliente, la logistica interviene sincronizzando pianificazione e attività operative all'interno dell'azienda e, nell'accezione più moderna, in una catena produttiva estesa a fornitori e distributori - la supply chain. Ai sistemi ERP evoluti è quindi richiesto sia di integrare le operazioni interne (acquisti, produzione, magazzino) - ormai date per scontate - sia di abilitare e velocizzare lo scambio di prodotti e di informazioni con i partner della supply chain. Ciò impone innovazioni sostanziali a livello applicativo, con l'innesto di funzioni avanzate di pianificazione e collaborazione, e tecnologico, per consentire l'integrazione con applicazioni esterne e un accesso web sicuro e personalizzato per

utenti aziendali ed extra-aziendali. Formula Supply Chain Solution si presenta come una soluzione completa in grado di coprire le esigenze degli utenti a tutti i livelli di gestione della supply chain: Amministrazione e Gestione degli Acquisti, della Produzione e del Magazzino; Supply Chain Visibility e Collaborazione interaziendale con fornitori, terzisti e distributori; Demand Planning: calcolo delle previsioni, dimensionamento scorte e generazione dei fabbisogni di distribuzione (DRP); Advanced Planning & Scheduling: pianificazione integrata dei fabbisogni di materiali e capacità produttiva, schedulazione delle operazioni di fabbrica; Analisi delle prestazioni della supply chain, con le funzioni di data warehousing e reporting applicate alle operazioni interne e ai fornitori.

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Dossier Dossier SAS pensa a processi “intelligenti” Se nel passato l’attenzione delle aziende si focalizzava sull’ottimizzazione dei propri processi interni, oggi sono piuttosto le catene interaziendali a essere prese in esame, come i processi di fornitura, di produzione e di distribuzione. Ma questi non sono i soli processi a cui guardano oggi le imprese nella ricerca di nuovo valore aggiunto. L’analisi della domanda e più in generale lo studio analitico del mercato apre nuove possibilità alle aziende per una migliore definizione dei prodotti, per la riduzione del time-to-market, per una più precisa previsione della domanda, per il miglioramento del livello di servizio e per l’ottimizzazione delle risorse. Ciò è particolarmente evidente nell’approccio che SAS ha sviluppato per le proprie soluzioni di gestione della Supply Chain. Mentre le tradizionali soluzioni SCM di pianificazione e sincronizzazione dei flussi di materiali, gestiscono gli aspetti operativi delle catene di fornitura

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Walter Lanzani, Direttore Marketing SAS

a partire dai cosiddetti “dati forti”, come le offerte, gli ordini e le consegne, le soluzioni di Business Intelligence sviluppati da SAS considerano accanto ai “segnali forti” anche una serie di “segnali deboli”, in parte deducibili dalla massa dei dati che normalmente affluiscono ai sistemi

informativi aziendali, oltre che raccolti con modalità mirate. Le informazioni generate a partire da questi segnali sono quindi utilizzate per monitorare il mercato e l’intero ciclo del prodotto, sia a monte che a valle dell’azienda. Ciò consente di presentare al management efficaci elementi di supporto decisionale, per il marketing, per il pricing, per il forecasting e per il planning oppure, in modo ancora più innovativo, possono attivare automaticamente “risposte intelligenti” dell’azienda in conseguenza di eventi che si verificano nel mercato. SAS Supply Chain Intelligence è una linea di soluzioni analitiche che permette di: prevedere in anticipo l'evoluzione della domanda, elaborare le migliori strategie di approvvigionamento e attuare le misure più adeguate al raggiungimento degli obiettivi di qualità e servizio. Proprio per questo SAS coniuga tecnologie all'avanguardia e servizi di consulenza specializzati con l’obiettivo di effettuare significativi approfondimenti analitici, diffonderne tempestivamente i risultati ai decisori aziendali ed attuare gli interventi necessari per migliorare le prestazioni aziendali. In particolare, SAS Supplier Relationship Management consente di creare un portale web di informazioni per il procurement; potenziare gli strumenti offerti ai buyer per prendere decisioni; fornire chiari indicatori di controllo ai manager degli acquisti; applicare metodi solidi di analisi e valutazione dei fornitori basati sui dati oggettivi, utilizzabili in modo continuo; realizzare rating dei fornitori basati anche sulla valutazione delle relazioni avute.


Tendenze Te n d e n z e Smau 2005 “si fa in quattro” Netta separazione consumer-business Tre aree espositive più un grande momento formativo. La separazione tra mondo business, consumer ed egovernment è netta. Così come lo è quella tra giorni di apertura riservati agli operatori professionali e al pubblico. Questo è lo Smau dell’era di Alfredo Cazzola, il nuovo presidente della manifestazione dedicata all’ICT che si terrà a Milano, in Fiera Milano City dal 19 al 23 ottobre prossimi. Gli operatori del settore avranno a disposizione tutti i giorni della manifestazione per fare business, mentre per il pubblico generico Smau è aperta solo dal 21 in poi e solo nelle aree “e-life” ed “e-government”. L’area “e-business”, infatti, sarà aperta solo a manager e venditori, mentre le aree e-life ed e-government, dopo i due giorni di apertura agli operatori (19-20 ottobre) apriranno i battenti anche al grande pubblico. Riservata ai visitatori professionali e stampa è la quarta area:

Scheda tecnica Durata: 19-23 ottobre 2005-06-14 Dove: Fiera Milano al Portello Padiglioni: 12-14-15-16-17 A Area e-business: 19-23 ottobre ingresso riservato agli operatori professionali. e-Academy: 19-23 ottobre ingresso riservato agli operatori professionali. Area e-life: 19-20 ottobre ingresso riservato a operatori professionali. 21-23 aperto al pubblico. Area e-government: 19-20 ottobre ingresso riservato a operatori professionali. 21-23 aperto al pubblico. Per ulteriori informazioni: www.smau.it

“e-Academy”, nata dall’integrazione tra Smau e Webbit (vedi box) La città dell’innovazione è in e-business Il rilancio di Smau, oggi gestita da Promotor International (Cazzola ne è il presidente) passa anche da questa separazione. e-life sarà quindi interamente dedicata alla convergenza e all’innovazione per una crescente qualità della vita personale. e-government sarà focalizzata sul cittadino e sulle tecnologie che aumentano l’efficienza dello Stato. L’offerta espositiva e informativa offerta dalla pros-

sima edizione di Smau risponde così in maniera mirata alle differenti esigenze del pubblico business che troverà percorsi e contenuti “tagliati su misura”. Per esempio, tra le molte iniziative mirate, per la PMI Smau presenta il progetto “Crescere con l’ICT: tecnologie e applicazioni per l’efficienza e la redditività delle imprese”. Ai professionisti, Smau potrà offrire approfondimenti utili alla gestione dei principali strumenti di ICT a disposizione degli studi professionali. Ancora, novità e percorsi mirati per i mondi Finance, Sanità, Turismo, Commercio, Industria, Servizi. Da segnalare che Promotor ha acquisito da Fiera Milano anche Ibts, International audio video broadcasting motion picture and telecommunication

Formazione alle PMI a e-Academy e-Academy è l’area dedicata a seminari di contenuto formativo e informativo, organizzata in percorsi personalizzati secondo le molteplici esigenze e il livello di conoscenza dei visitatori. Accessibile ai visitatori professionali del Salone e-Business, l’area eAcademy ospiterà, nei 5 giorni di manifestazione, 250 seminari, tra divulgativi e specialistici, tenuti in partenership con gruppi editoriali e testate di settore, aziende, relatori indipendenti, esperti.

show. Il salone si svolgerà in contemporanea a Smau e si occupa a livello b2b di cinema digitale, Hdtv (alta definizione), radio e tv (analogica e igitale) satellite, videoconferenza, videocomunicazione, produzione cinematografica e televisiva, computer grafica.

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Tendenze Te n d e n z e

BTicino controlla la casa con il Microsoft Media Center L'incontro tra leader produce sempre qualcosa di inaspettato. Bticino, leader nella domotica, e Microsoft, leader nelle soluzioni informatiche, ha offerto l'occasione per vedere all'opera, in un modo semplice, l'automazione in casa. La versatilità del nuovo sistema Microsoft e la soluzione My Home di BTicino offrono la possibilità di gestire in modo faci-

Bruno Pavesi Amministratore Delegato di Bticino

Si guarda alla ricerca in Italia L'incontro tra BTicino e Microsoft ha prodotto anche un primo avvicinamento per creare, sul territorio italiano, un centro di ricerca per la domotica, settore in grandissima crescita e che si sta avvicinando al grande pubblico. L'Italia, in questo ambito, ha moltissimi argomenti da proporre, figure professionali e tanta esperienza. Sarebbe un peccato che si perda un'occasione del genere.

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le e interattivo gli impianti e gli apparecchi di casa: per esempio, mentre si guarda un film con gli amici o si ascolta musica in salotto con Windows Media Center, il sistema My Home può inviare e visualizzare un messaggio di alert direttamente sullo schermo televisivo. L’utente può decidere, a seconda della gravità dell’allarme, di intervenire sul problema oppure di gestirlo direttamente e comodamente col telecomando di Media Center e sulla propria TV. Un’altra funzionalità offerta da My Home su Windows Media Center consente di visualizzare sulla TV di casa quanto accade all’esterno o nel perimetro della propria abitazione, aumentando la sicurezza domestica. Inoltre, tramite un monitor touch-screen collegato con Windows Media Center e posizionato in altri ambienti della casa, come la cucina o la camera da letto, è possibile comandarlo e controllarlo tramite lo stesso intuitivo menu. In questo modo, l’utente può abbassare il volume della musica o interrompere la trasmissione preferita al verificarsi di alcuni avvenimenti, come l’arrivo del postino o di una telefonata importante, da un punto qualsiasi della casa dotato del monitor

Touch Screen. “Poter controllare tutta la casa dal televisore è da sempre un sogno dell'uomo”, ha dichiarato a .ICT Marco Comastri, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “Con la soluzione presentata a Intel Show basata su

Marco Comastri Amministratore Delegato di Microsoft Italia

Windows Media Center e grazie alla tecnologia My Home di BTicino, possiamo finalmente permettere a tutta la famiglia di accedere a una domotica molto avanzata con la stessa semplicità con cui si cambia canale sulla TV di casa” ha dichiarato a .ICT Bruno Pavesi, Amministratore Delegato di Bticino.


Tendenze Te n d e n z e

RFID: parlano i consumatori I vantaggi di una tecnologia poco nota Etichette intelligenti, chip a radio frequenza: l’RFID è la finestra di un minaccioso Grande Fratello che porterà dalla tracciabilità della merce alla possibilità di identificare il consumatore? Dei timori circa le eventuali implicazioni sul rispetto della privacy da parte del Radio Frequency Identification si è parlato molto, forse addirittura di più di

quello che si è detto di questa tecnologica. Un’indagine di Capgemini, “What European Consumers think about Radio Frequency Identification and the

implication for business” rivela che su 2000 consumatori intervistati in Europa (in particolare in UK, Francia, Germania e Olanda) solo il 18% ha risposto di averne sentito parlare. Ancora più significativo è il fatto che solo il 12% di chi ne conosce l’esistenza sa che ci sono già delle applicazioni concrete di questa tecnologia: per esempio, il sistema di pagamento dell’autostrada M6 in UK (e qui in Italia, il Telepass) o la carta hands-free per aprire una Renault. In Europa, il Paese dove la conoscenza dell’RFID è più alta è UK (24%) e dove invece è più bassa è l’Olanda: solo il 12%. Questa tecnologia è, insomma, non molto nota e la percezione che se ne ha, secondo l’indagine, è varia: molti intervistati ritengono che sia utile per gestire i pagamenti (“rende le code più veloci”) ma sono numerosi quelli che dichiarano di non vederne l’utilità per etichettare i prodotti; e un 8% dichiara di non essere favorevole all’utilizzo dell’RFID per ora. Il tema sicurezza e privacy, torna allo scoperto. Dall’indagine emerge, per esempio, che il 73% degli intervistati in UK (il 59% in Europa) afferma di essere preoccupato che i propri dati possano essere utilizzati da terze parti. Ancora, si teme la lettura a distanza delle

Come siete venuti a conoscenza della tecnologia RFID? (% risposta intervistati)

Totale Europa Printed Media 37 %

Word of mouth 12 % Internet 29 %

TV 16 %

Other 6%

Fonte: Capgemini

etichette (52% in Europa) e si crede che l’RFID possa avere un impatto sulla privacy maggiore delle smart card (46%) o delle carte fedeltà (42%). Tuttavia, gli intervistati hanno anche indicato dei vantaggi che, a loro parere, l’RFID potrebbe consentire: sistemi anti-rapina, maggiore sicurezza e qualità dei cibi, risparmi potenziali per i consumatori, accesso veloce a più informazioni sul prodotto, ecc. Vantaggi per i quali, tuttavia, non sarebbero disposti a pagare di più.

Capgemini: The Collaborative Business Experience Company Il Gruppo Capgemini opera ai massimi livelli nel settore mondiale della consulenza aziendale, nell’ICT e dell’outsourcing. La caratteristica per cui si differenzia sul mercato e che i clienti riconoscono a Capgemini è rappresentata dalla sua stessa mission: la cosiddetta “Collaborative Business Experience”. In Italia, Capgemini è rappresentato da 1.350 professionisti dislocati nelle sedi di Roma, Milano, Torino, Napoli, La Spezia e Siracusa. Ulteriori informazioni sul Gruppo sono disponibili all’indirizzo www.capgemini.com.

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Scenari Mercati Scenari & Mercati Le telecomunicazioni investono sulla convergenza (Internet Protocol Television). Inoltre, le aziende si sono mosse verso l’unificazione, l’integrazione dei sistemi di gestione, delivery e fatturazione dei diversi servizi. Nel corso del 2004 sono stati avviati importanti progetti di integrazione per rendere più veloce e meno difficoltosa l’introduzione di nuovi servizi e soluzioni applicative e migliorare il time-to market. Il mercato delle TLC in Italia

Fonte: Assinform/NetConsulting

I dati sul settore Telecomunicazioni sono positivi: il 2004 ha segnato un +2,4%. Questo è quanto emerso dal Rapporto Assinform 2005 sull’Informatica, le Telecomunicazioni e i Contenuti Multimediali. Il mercato italiano delle TLC si conferma quello più dinamico del settore ICT. Non solo è migliorata la performance di crescita complessiva sul 2003 ma anche la spesa sia nell’ambito servizi, sia in quello degli apparati. Il mercato complessivo raggiunge i 41,8 miliardi di euro (+2,5%) soprattutto grazie al contributo dei servizi (+3%) ma anche con la crescita degli apparati e terminali (+0,3%). Gli investimenti IT nel settore riflettono principalmente progetti di migrazione delle basi di dati su sistemi più evoluti. Gli operatori di rete fissa e mobile hanno affrontato le problematiche connesse a un mercato convergente che impone di offrire una varietà di servizi molto ampia e che va dalla voce, all’accesso a Internet, all’IPTV

Storage: opportunità per competere to il 2003, il settore è in forte crescita, anche grazie alle normative sulla sicurezza dei dati e sulla privacy, e vive da un paio d'anni un momento felice. Tutto ciò avviene nonostante si stia attraversando un periodo di price erosion e manchino innovazioni tecnologiche davvero significative. E' importante notare che le aziende italiane si stanno accorgendo che è fondamentale il passaggio da un tipo di archiviazione del dato ad una gestione dell’informazione e del ciclo di vita dei 515,3 114,9 400,4 528,8 116 412,8 (-6,3) (-6,20) (-6,40) (2,60) (1,00) (3,10) documenti. Un'innovazione 2004 2005 necessaria per competere a Large System Sistemi livello internazionale.

Ci sono mercati, all'interno del comparto ICT, che hanno un trend di crescita interessante e soprattutto che durerà anche nei prossimi anni. Di questi, è interessante sottolineare lo Storage, ossia tutto quanto è legato al salvataggio dei dati e delle informazioni. Dopo la brusca frenata del 2002 e che ha interessa-

550,1 122,5 427,6 (-5,20)

(9,8)

(-8,7)

2003 Storage

Kiver è promozione multimediale Dopo oltre un anno di attività e di promozioni di successo, sviluppando i progetti per conto di ClubNokia, Tribe by Breil, Bennet, Telecom Italia, Smirnoff Ice, e molti altri, Kiver diventa una realtà ancora più dinamica in grado di assistere le aziende nelle fasi di sviluppo, elaborazione e realizzazione di progetti di comunicazione integrata su qualsiasi media allo scopo di fidelizzare la loro base clienti. Un esempio è Kiver Music Pen Drive , una chiavetta Usb con pre-caricati dei brani musicali digitali (scaricabili successivamente sul proprio computer o su altri device multimediali): un gadget adatto a essere personalizzato e utilizzato nell’ambito di iniziative promozionali o di fidelizzazione. Offre alta possibilità di brandizzazione e di personalizzazione delle selezioni musicali e permette di realizzare compilation ad hoc legate a occasioni (Natale, San Valentino, Hot summer..) concorsi o eventi. Il benefit per il cliente è ricevere un prodotto utile e rinnovabile, totalmente personalizzato sia nella grafica sia nei contenuti. Kiver si segnala come una delle poche aziende focalizzate nell’ideazione e nella realizzazione di progetti di Relationship Marketing, grazie all’attività consulenza e agli strumenti di comunicazione digitale. Per informazioni: www.kiver.com

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Scenari Mercati Scenari & Mercati

Creative spiega la musica del terzo millennio

farli toccare con mano, dall’altra per fare branding, visto che il marchio Creative è riconosciuto principalmente da chi arriva dal mondo PC. “Il lettore Mp3 è un prodotto chiave a livello mondiale, e pensiamo di avere i numeri, le caratteristiche e le capacità di essere non solo protagonisti in questo mercato, ma anche dei soggetti attivi” ha dichiarato Michele Ieri Country Manager Creative Labs Mediterranean. Nell’ambito dell’iniziativa, sono state coinvolte le maggiori catene della GD, quelle maggiormente seguite nel portafoglio clienti retail di Creative. “Abbiamo cercato di divertire i clienti dei punti vendita divertendoci – ha proseguito Ieri –. Attirando l'interesse intorno alla musica digitale, a come ascoltarla meglio, a casa, grazie alla proposta delle nostre casse acustiche, e

in movimento. Se lo spazio messoci a disposizione era generoso, abbiamo anche mostrato prodotti un po’ più tecnici, come le schede audio per PC e le webcam”. Creative, in questi mesi, ha realizzato una campagna pubblici-

Creative punta al 40% del mercato dei lettori MP3 Il CEO di Creative Sim Wong Hoo ha dichiarato che l'obbiettivo dell'azienda nel 2005 è di detenere il 40% di quota di mercato dei lettori Mp3. Si tratta di un tipo di business a bassa marginalità, per cui i volumi diventano fondamentali per poter competere e vincere sui mercati mondiali.

Forte di oltre due milioni di unità di lettori MP3 vendute nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2005, Creative consolida la posizione di leader del mercato. Da sempre l'azienda è stata leader nel mondo della musica basata sulla tecnologia, ma negli ultimi tempi pare che la sensazione diffusa è che l’azienda che guarda lontano e guida il mercato sia un'altra. Creative ha dimostrato largamente in passato di saper orientare e creare, per certi versi, il mercato. Ora si trova in una situazione in cui le quote di mercato le danno ampiamente ragione, ma si sta rendendo conto che c’è ancora molta strada da fare. Negli ultimi mesi Creative si è resa protagonista della più estesa campagna di instore promotion mai effettuata dall’azienda stessa, da una parte per spingere ulteriormente i prodotti e

Il lettore MP3 è un prodotto chiave a livello mondiale, e pensiamo di avere i

numeri, le caratteristiche e le capacità di essere protagonisti.

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Scenari Mercati Scenari & Mercati taria del tutto innovativa per l’azienda, che ha visto un investimento di oltre 500.000$ su stampa generalista, su testate sportive, di musica, specializzate e maschili, ma anche con l’affissione presso le metropolitane e mezzi pubblici nelle città di Milano e Roma. “Lo scopo di svecchiare l’immagine di Creative e di renderla più moderna e dinamica crediamo di averlo largamente raggiunto - ha concluso Ieri -. Con un prodotto di punta come è Zen Micro, per esempio, siamo riusciti a fare vedere non solo l’estetica del prodotto, splendida e personalizzabile, ma anche come usare al meglio un prodotto che offre sorprese continue: dalla sveglia alla partizione come hard disk portatile, per non parlare della quantità di memoria di cinque GB che ritengo sia il compromesso migliore in termini di numero di canzoni memorizzabili e prezzo”. Creative ha a portafoglio anche dei

Personal Digital Audio: Range

prodotti sfiziosi, come il Portable Media Center per portarsi in giro non solo la musica ma anche i film, ma è un prodotto ancora molto di nicchia e per super appassionati. Zen Micro e la linea dei riproduttori musicali in generale, è invece assolutamente adatta al grande

pubblico. La musica è stato il traino dell’elettronica di consumo dello scorso Natale e la crescita è continuata anche nel corso di questi mesi del 2005. Creative ha conquistato una grossa fetta di questo mercato. E l’intenzione è di crescere ancora.


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Scenari Mercati Scenari & Mercati

Recupero crediti: un affare con Premiere Global Services possono rafforzare i rapporti, invitare il fornitore a contattare l'azienda e quindi cercare di trovare delle soluzioni al problema economico. “Il nostro acceleratore di recupero crediti è un utile sistema per abbassare sensibilmente il costo di recupero, oltre che la fatica del personale in azienda, perché sfruttiamo procedure automatizzate per entrare in contatto con i clienti, in modo assolutamente discreto ma al tempo stesso efficace” afferma Gino Foppiano, Direttore Commerciale di Premiere Global Services Italia. “Si tratta di un sistema che fa rispar-

Trasformare il recupero crediti in occasione di business

Uno dei principali problemi delle aziende, indipendentemente dalla dimensioni, è il recupero crediti. Tale procedura è particolarmente lunga e delicata, ha un impatto molto forte nel cash flow delle aziende e spesso finisce con il compromettere i rapporti tra cliente e fornitore. Esistono soluzioni tecnologiche efficienti in questo ambito, con un livello di spesa assolutamente abbordabile e che trasformano quella che è una procedura delicata in un'occasione di miglioramento delle relazioni con i clienti/fornitori. Il sistema è piuttosto semplice: al fine di sollecitare i clienti in ritardo con i pagamenti, si possono sfruttare vari canali, come le email, i fax, gli sms o la voce per ricordare le date di scadenza e per fornire aggiornamenti sull'attività. La fase di recupero crediti si trasforma in un'occasione per migliorare il rapporto con il fornitore, perché un messaggio inviato per ricordare la scadenza e altri sistemi meno invasivi di una raccomandata di un legale

Chi è Premiere Global Services La filiale italiana opera sul nostro territorio fornendo soluzioni di messaggistica automatizzata. La maggior parte dei suoi clienti considera Premiere Global Services parte integrante della strategia concorrenziale, tanto è il valore dei servizi offerti. Una soluzione per il recupero crediti automatizzato può far risparmiare fino all'80% in termini di contatto con il clienti, abbattendo drasticamente i costi, sfruttando al meglio l'outsourcing.

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Gino Foppiano, Direttore Commerciale di Premiere Global Services Italia

Ripartizione interventi Tempo 32 %

Costi gestionali 19 Costi legali 24 %

Chiusura e riapertura rapporto 18 %

Impatto sul cash flow 7%

L'intervento di messaggistica in outsourcing applicato al recupero dei crediti permette di intervenire su diversi fattori e l'incidenza dei costi su cui impatta è spalmata su più business aziendali.

miare tempo alle aziende, realizzato in outsourcing e quindi con una trasparenza totale dei costi e che non impatta sulle strutture aziendali; ossia non sovraccarica i server di posta o le linee fax - ha proseguito Foppiano -. Abbiamo casi in cui clienti della nostra soluzione, che hanno utilizzato i sistemi di messaggistica per la richiesta di pagamento di una fattura in scadenza, hanno avuto l'occasione non solo per risolvere il problema, ma per rinsaldare gli accordi commerciali, in alcuni casi dilazionando i pagamenti, in altri andando a rinegoziare i prezzi”. Premiere Global Services è partner strategico per le aziende, è in grado di gestire alti volumi di comunicazione in tempi davvero contenuti, ha una vasta gamma di applicazioni, offre soluzioni sicure per la trasmissione dei dati e dei documenti.


PubblicaAmministrazione Pubblica Amministrazione VoIP: tutti i vantaggi della convergenza Le opportunità di sviluppo e di innovazione per la Pubblica Amministrazione passano anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie. E, in particolare, dalla possibilità di connessione che l’alta velocità offre, e quindi dalla banda larga, che è quanto che rende possibile il VoIP, Voice Over Internet Protocol. Proprio in questa ottica va letta la direttiva per la “digitalizzazione” della Pubblica Amministrazione” che il Ministero dell’Innovazione ha approvato recentemente, per inserire i nuovi servizi VoIP nella Pubblica Amministrazione entro un triennio. In questo contesto si inserisce l’importante convegno che recentemente si è tenuto a Roma nella prestigioso Palazzo della Farnesina (sede del Ministero degli Affari Esteri). L’appuntamento era “2005 - Voice over IP nella PA”, ed è stato organizzato dal CNIPA, Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione. (www.cnipa.it) Pubblico e privato a confronto Posta elettronica certificata, Sistema

pubblico di connettività, accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici e Codice dell’Amministrazione digitale: con i decreti dei primi mesi del 2005 la PA italiana ha dato una decisa sterzata verso una direzione che potrà migliorare sia i processi interni sia i rapporti con il cittadino. La pervasività del protocollo IP sta rendendo possibile l’integrazione delle postazioni di lavoro, degli organi di commutazione, delle infrastrutture di telecomunicazione e delle applicazioni. Voce, immagini e dati appartengono a un unico e indifferenziato modo di comunicare grazie all’IP. Ciò renderà possibili nuovi servizi integrati e convergenti che, appunto, invitano a rivedere il modo di lavorare e di conseguenza a ridefinire i processi aziendali per renderli più efficaci. L’incontro è stata un’occasione di studio e confronto sul tema tra la Pubblica Amministrazione e le aziende private, e la PA ha dimostrato la sua capacità di sviluppare e utilizzare moderne infrastrutture che consentono di raccogliere le opportunità offerte

Dal CNIPA le opportunità per amministrazione e cittadini dalle tecnologie VoIP. Tra gli obiettivi del convegno, infatti, era quello di descrivere il grado di maturità e diffusione dei servizi VoIP e convergenti; presentare esperienze significative con l’evidenza dei benefici e degli impatti organizzativi; apprendere le principali

Per Alcatel quello che conta è razionalizzare C’è una consapevolezza, ormai comunemente acquisita dalla classe politica, del carattere prioritario che rivestono le nuove tecnologie nella generale riqualificazione del sistema produttivo e sociale del nostro paese; e la direttiva del Ministero dell’Innovazione e le Tecnologie per adottare il sistema voce su protocollo internet nella Pubblica Amministrazione va in questa direzione, nel segno di una convergenza di reti e servizi. Il VoIP permetterà alla PA di ridurre i costi e razionalizzare il lavoro dei dipendenti. Sarà possibile: collegare telefoni o terminali dati fissi e mobili, con servizi condivisi di videoconferenza e di videocomunicazione, di accesso a Internet, di posta elettronica, di messaggistica, su un’unica rete. I vantaggi sono evidenti: innanzitutto un miglioramento dei sistemi di comunicazio-

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ne tra i vari settori della PA; e in secondo luogo una maggiore efficienza dei servizi a disposizione del cittadino, grazie a una maggiore velocità di trasmissione, a una riduzione degli effetti negativi degli spostamenti, a un sistema di numerazione telefonico unificato. Inoltre, i servizi, condivisi su tutta la rete di conferenza e di video contact center, anche via Internet, permettono una gestione delle informazioni più rapida e precisa. Samy Gattegno Presidente e Amministratore Delegato Alcatel Italia


PubblicaAmministrazione Pubblica Amministrazione Cisco punta alla convergenza

linee di sviluppo dei maggiori fornitori e delineare il percorso che consentirà alla Pubblica Amministrazione di adottare le nuove tecnologie. L’incontro di Roma ha previsto anche una vivace tavola rotonda del “Gruppo di Lavoro Voice Over IP” alla quale hanno partecipato sia esponenti della PA sia di aziende private leader di mercato e che ha raccolto i suggerimenti e le riflessioni sull’andamento del comparto e delle sue potenzialità. VoIP per le comunicazioni tra ministero e sedi all’estero Va ricordato che l’adozione delle nuove tecnologie è già, in molti casi, una realtà nella PA. Se un esempio ormai quotidiano è la possibilità, per i cittadini, di accedere a molti documenti online, ci sono anche esperienze più articolate e, forse, meno diffusamente note agli utenti. Tra queste sono la Rete Internazionale per le Pubbliche Amministrazioni (RIPA) e il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) progettati per supportare qualsiasi tipologia

di segnale dati, voce, immagini con un servizio di alto livello e con costi e investimento ottimali. In particolare, il Ministero degli Affari Esteri (MAE) utilizza il VoIP per comunicare con le sedi all’estero attraverso la RIPA. Nel passato le esigenze di trasmissione della voce e dei dati del Ministero sono state soddisfatte utilizzando piattaforme di comunicazione diverse tra loro. Per un’organizzazione come quella del MAE capillarmente distribuita nei 5 continenti con una rete di oltre 340 sedi tra Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, la possibilità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie non è solo un’opzione, ma un obiettivo prioritario. Le comunicazioni telefoniche tramite la nuova rete dati consentono di ridurre progressivamente, fino ad azzerarlo, il costo delle telefonate internazionali scambiate all’interno della rete diplomatico-consolare (“on net”). Ma anche le comunicazioni dirette verso utenti esterni (“off net”) potranno

La convergenza di dati, voce e video sul protocollo IP è la più importante svolta tecnologica che sta vivendo il mercato mondiale dell’ICT. Va quindi sottolineata la tempestività con cui la PA italiana ha saputo recepire il cambiamento in atto. Il VoIP consentirà di ottenere vantaggi, sia in termini di riduzione dei costi, sia di incremento della produttività, a beneficio di una maggiore efficienza organizzativa e di un migliore rapporto tra cittadino e imprese. Con l’IP Telephony, il servizio telefonico non è più isolato e statico, ma una soluzione distribuita, dinamica e aperta. La rete IP deve essere sicura e disporre dei servizi necessari per abilitare ogni applicazione evoluta messa a disposizione della tecnologia IP, come la videotelefonia, la messaggistica integrata, la mobilità, il telelavoro, i contact centre multicanale distribuiti e la collaborazione multimediale a distanza. In Italia ci sono già state esperienze di assoluto rilievo nel VoIP, grazie anche a progetti molto innovativi realizzati da alcuni operatori di telecomunicazioni italiani. La diffusione su larga scala del VoIP nella PA rappresenterà quindi anche una importantissima occasione di sviluppo per il settore. Stefano Venturi Amministratore Delegato Cisco Systems Italy Vice President Cisco Systems EMEA

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PubblicaAmministrazione Pubblica Amministrazione essere veicolate così da consentire una notevole riduzione dei costi di trasmissione, fino a effettuare una telefonata intercontinentale al costo equivalente a una chiamata urbana. Va notato che la contrazione dei costi di esercizio conseguenti all’adozione di queste nuove tecnologie è solo il primo ed immediato risultato di un disegno a più ampio respiro. La vera innovazione sono infatti i servizi a valore aggiunto. Per esempio, la videoconferenza consentirà un dibattito in tempo reale tra i punti più lontani del globo e, cosa molto importante, di comunicare in una cornice di sicurezza, altro aspetto fondamentale per il Ministero. La disponibilità del VoIP consentirà di fare ricorso a meccanismi crittografici più idonei a proteggere le comunicazioni con e tra gli uffici della rete diplomatico-consolare. Infine, la possibilità di centralizzare i servizi di configurazione in un unico punto della rete darà la possibilità al

Siemens: l’efficienza è un “must” L’obiettivo delle imprese pubbliche consiste nel miglioramento della qualità coniugando l’efficienza delle transazioni e dei servizi con la riduzione dei costi. Le piattaforme VoIP miglioreranno le interazioni integrando voce, dati e video su diverse reti e mezzi e i servizi di comunicazione potranno integrarsi con i sistemi informativi con modalità nuove. I diversi uffici dislocati sul territorio e le varie postazioni potranno essere gestite in modo più efficace, perché l’infrastruttura telefonica, oggi piuttosto rigida, sarà estremamente flessibile, mobile e parificata a quella informatica. Ma la vera chiave per aumentare la produttività è legata alla riduzione dei costi di transazione. La “Real Time Communication” integrando i mezzi di comunicazione in un unico processo coerente ottimizza i tempi delle transazioni, riduce i cicli e i costi migliorando di conseguenza la qualità dei servizi. Luigi De Vecchis Amministratore Delegato Siemens Mobile - Italia personale del Ministero di mantenere la configurazione personalizzata della postazione di lavoro (numero telefoni-

co compreso) in tutto il mondo, indipendentemente dalle infrastrutture tecniche locali.


Protagonisti Protagonisti La tecnologia a 64 bit al servizio della produzione cinematografica sti e quindi è possibile cercare di spingersi sempre oltre i limiti della tecnologia". Sono molti i film in cui è stata utilizzata la tecnologia Amd 64, a partire da film d'animazione come Shrek 2 e Madagascar, fino a giungere a film più complessi in cui mescolare immagini reali con immagini virtuali in tempo reale.

Perché usare server a 64 bit

Il cinema si è evoluto moltissimo negli ultimi anni. Tanto che la capacità tecnica ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza e non esiste praticamente nessuna produzione che non adotti immagini sintetiche o fotoritocco. Esistono poi film nei quali la parte virtuale ha un ruolo fondamentale per la riuscita del risultato finale, e frequentemente uno spettatore non attento non riesce a rendersi conto che non si tratta di immagini reali. Un esempio su tutti è rappresentato dall'ultimo campione d'incassi, Star Wars Episodio III La vendetta dei Sith, in cui il mix tra immagine reale e virtuale è perfetto e il combattimento tra Anakin Skywalker e Obi Wan Kenobi sul cratere dell'Etna è qualcosa di visivamente sublime.

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"La tecnologia Amd 64 ci aveva promesso di rivoluzionare l'intrattenimento e, mentre lavoravamo alla realizzazione di Star Wars Episiodio III ci siamo resi conto che ci offriva delle possibilità al momento dello studio del film non immaginavamo nemmeno - ha dichiarato George Lucas, regista e creatore della saga -. Uno dei principali problemi che abbiamo avuto in passato, con la tecnologia a 32 bit, era la disponibilità e l'accesso alla memoria, vero punto critico per il rendering video - ha proseguito Lucas. - I sistemi di server a 64 bit lasciano maggiori opportunità ai nostri arti-

La tecnologia AMD 64 permette di creare scene che con i server a 32 bit sarebbero state impensabili da ottenere a causa delle limitazioni di calcolo. Il rendering delle immagini in cui la pelle dei personaggi raggiunge dettagli assolutamente realistici, ad esempio, è sempre stato uno degli obiettivi tradizionalmente più difficili da raggiungere per il cinema, a causa della complessità dell'animazione. I tempi rapidi di rendering e il migliore accesso alla memoria permettono non solo di effettuare le animazioni in tempi ragionevoli, ma di poter intervenire successivamente per aggiustare le animazioni vedendole non in bassa risoluzione ma a qualità videocinematografica.


Protagonisti Protagonisti

Alcoa con NRG ripensa alla gestione documentale della public company L’esigenza di una public company è oggi focalizzarsi sul proprio core business, riducendo i costi, ottimizzando le risorse interne e assicurando la redditività nei servizi offerti. Così ha visto la luce il progetto di gestione documentale sviluppato da Alcoa in Italia grazie alla consulenza di NRG. Secondo Gartner i costi di gestione del documento possono arrivare al 3% del fatturato aziendale e si stima che il 35% del prezzo di un’apparecchiatura sia relativo a funzioni non sfruttate appieno perché l’unica variante tenuta in conto durante il processo di acquisto è il prezzo. “Logiche che hanno governato anche il processo di informatizzazione di Alcoa, con il risultato che l’azienda si trovava in possesso di un parco macchine eterogeneo e inadeguato rispetto alle proprie esigenze” ricorda a .ICT Davide Rossi, European It Procurement Manager di Alcoa. Inoltre, l’esistenza di due dipartimenti deputati all’acquisto delle apparecchiature rendevano di difficile interpretazione le spese di ricambi, manutenzione, assistenza e consumabili. “L’intervento di NRG è partito proprio da una fase di auditing condotta all’interno delle sedi per ricostruire quale fosse il costo di possesso sostenuto da Alcoa per la gestione documentale”, commenta a .ICT Marco Montoschi,

Chi è Alcoa Il Gruppo Alcoa è leader mondiale nella produzione di alluminio con oltre 350 sedi operative. Public company quotata a New York, Alcoa ha raggiunto nel 2004 un fatturato globale di 23,5 milioni di dollari. In Italia ha 7 stabilimenti e 3 uffici amministrativi.

Chi è NRG Italia NRG Italia Spa è leader nella produzione di tecnologia per la stampa digitale in ambienti office. La competenza distintiva di NRG non è solamente di tipo tecnologico ma soprattutto di metodologia di analisi e progettazione.

Direttore Divisione Systems & Consulting NRG. Rielaborando i dati amministrativi di acquisto forniti dall’azienda, intervistando gli utenti e mappando le attrezzature presenti negli uffici, NRG ha individuato reali volumi di stampa, prodotti obsoleti e giacenze di magazzino. La successiva fase di progettazione ha ottimizzato i processi, pianificato l’introduzione di nuove apparecchiature ed eliminato aree di spreco. NRG ha quindi presentato un’offerta per il servizio Pay per Page, una soluzione che consiste in un contratto di somministrazione in base al quale Alcoa corrisponde un costo unitario fisso per ogni pagina prodotta,

sia essa un fax, una copia o una stampa ed è comprensivo di assistenza tecnica, ricambi, oneri gestionali e utilizzo hardware. Il contratto Pay per Page ha previsto il ritiro del parco macchine Alcoa con un rimborso del valore di ammortamento residuo, perché NRG sostituisce tutte le apparecchiature con modelli nuovi e adatti alle specifiche esigenze di ogni gruppo di lavoro. Alcoa ha conseguito un risparmio complessivo del 21% nelle 10 sedi italiane. Le periferiche sono passate da 478 a 248 con un tasso di connettività di rete che era intorno al 40% mentre ora arriva al 95%, con stampe di pagine al minuto da 11,7 a 25,2.

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Invetrina Invetrina Acer Ferrari 4000

PalmOne LifeDrive

L’Acer Ferrari 4000 è il primo notebook al mondo a utilizzare una tecnologia all’avanguardia quale quella inventata e messa poi a punto dal mondo della Formula Uno e dall’industria aerospaziale. Lo splendido case in fibra di carbonio del Ferrari 4000 è un portatile davvero esclusivo, elegante e dalle incredibili performance, che ben rappresenta il connubio tra due aziende sempre all’avanguardia nella tecnologia e costantemente indirizzate all’innovazione. Il Ferrari 4000 si basa sulla più recente tecnologia Mobile AMD Turion 64, appositamente studiata per garantire una ancora maggior sottigliezza e leggerezza ai computer portatili, e racchiude l’esclusiva tecnologia AMD64, l'architettura a 64 bit che offre tutti i vantaggi prestazionali delle applicazioni a 64 bit. Inoltre, la tecnologia AMD PowerNow! prolunga sensibilmente la durata della batteria, mentre la tecnologia HyperTransport migliora radicalmente le applicazioni multitasking.

PalmOne, ha deciso di ampliare il focus della propria attività oltre i mercati dei palmari presentando LifeDrive. Con LifeDrive chiunque può portare con sé praticamente tutti i dati e le cartelle indispensabili del proprio computer desktop. Con HotSync gli utenti possono ricevere in tutta sicurezza via wireless e-mail con allegati ovunque si trovino nel raggio di azione di un hot spot. Il disco rigido Hitachi Microdrive da 4GB permette di accedere ai propri file musicali, foto e ai propri dati più velocemente. Grazie allo spazio a disposizione, è possibile archiviare e accedere con un unico device a Wi-Fi o connettendosi grazie a un telefono cellulare Bluetooth compatibile.

Motorola Razr V3 Motorola, ha scelto la linea minimalista. Capostipite di questa nuova linea è il Razr V3. Un telefono GSM/GPRS quadri banda a conchiglia spesso solamente 13,9 mm, largo 53 mm e lungo 98 mm per un peso di 95 grammi. È equipaggiato di una fotocamera integrata VGA con zoom 4X, della tecnologia Bluetooth, riproduzione video MPEG supporto delle applicazioni 3D e Java. Anche la cura dei

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materiali è stata curata nei dettagli, infatti il guscio del telefonino è di alluminio anodizzato di derivazione aeronautica, le finiture sono metalliche è la moderna tastiera retro-illuminata di colore blu è prodotta da una singola striscia di rame nichelato. L’antenna è integrata e sono due i display a colori, esterno a 4096 colori da 96x80 pixel CSTN, e interno a

65336 colori TFT da 2,2 pollici e 176x220 pixel.


Invetrina Invetrina Canon Powershot S2 IS

PowerShot S2 IS rappresenta il punto di unione tra la fotografia

professionale e quella amatoriale. Dotata di un sensore CCD da 5 megapixel e di uno zoom ottico di ben 12x, oltre che di uno stabilizzatore ottico d’immagine, permette di effettuare, oltre a fotografie di altissima qualità, e riprese video a 30 fotogrammi al secondo fino a 60 minuti. Tra le altre caratteristiche impor-

tanti: 18 modalità di scatto, una velocità massima dell’otturatore pari a 1/3200 di secondo e l’interfaccia USB 2.0 Hi-Speed per rapidi trasferimenti dei file. Inoltre, la nuova funzione Photo-inMovie consente di catturare alla massima risoluzione fotografie mentre si sta “girando” un video, semplicemente premendo il pulsante di scatto.

Samsung Ego Camera

XX-KRONOMEM: la memoria nel tempo…

Samsung Ego Camera è la videocamera più piccola al mondo, una creazione unica destinata a quanti cercano un oggetto tecnologico, distintivo e dall'inconfondibile design. Ego Camera garantisce ben 42 minuti di registrazione in qualità Mini DV formato MPEG 4 con una risoluzione di 720x576. Grazie a 1 GB di memoria interna e a un ulteriore GB di Memory Stick Pro fornito nella confezione, per una capacità complessiva di 2GB, può memorizzare dalle 1600 alle 2000 immagini digitali. Tecnicamente, si tratta di una videocamera con uno zoom ottico 10x con elevata qualità d'immagine, una sensibilità di 3 Lux e pesa solo 150 grammi. Tutto in palmo di mano.

XX-KRONOMEM è il primo e unico cronografo al mondo con memoria Usb 2.0. capace di immagazzinare dati fino a 512MB. Grazie a un piccolo sportellino laterale che nasconde la porta USB e al pratico cavetto in dotazione è, infatti, possibile trasferire i dati dal PC o dal notebook e portarli sempre con sé in una memoria portatile di “inconsueta fattura”. XX-KRONOMEM è un vero e proprio prodotto di gioielleria che si presenta in uno splendido cofanetto di legno pregiato ed è disponibile con il cinturino in acciaio o in coccodrillo con diverse combinazioni di colore cinturino/quadrante. XX-Kronomem è in vendita nella versione con cassa e cinturino in acciaio o con cassa in acciaio con cinturino in vero coccodrillo.

Cuffie Sennheiser: dinamicità e movimento! Per soddisfare le esigenze di libertà e movimento dei fruitori, Exhibo presenta le nuove cuffie wireless RS140 e RS130 di Sennheiser, due modelli di tipo dinamico in radiofrequenza che, collegate a TV, Hi-Fi o personal computer, assicurano sempre la massima qualità dell’ascolto anche a una distanza di 150 mt dalla fonte emittente. RS140 è una cuffia-ricevitore chiusa che permette di regolare a proprio piacimento il livello del volume per migliorare la qualità dell’audio. Il modello RS140 è dotato di un sistema che migliora e amplifica il “parlato” agevolando l’ascolto e garantendo in ogni momento la massima chiarezza del suono. Il trasmettitore può inoltre operare su tre frequenze ed è dotato del sistema Autotuning, l’elemento maggiormente apprezzato da chi desidera avere il vantaggio dell’ascolto “in movimento” e la sicurezza di una ricezione sempre ottimale del segnale.

luglio 2005 - .ICT - 33


Personaggi&carriere Personaggi&carriere Franco Bonadimani

Paolo Locatelli

Consulting and Education Director di SAP Italia

Nuovo Sales Director White Goods Business di LG Electronics Italia

Con la nuova nomina, a riporto diretto dell'Amministratore Delegato, i suoi obiettivi sono orientati a un’ulteriore specializzazione dell'area della consulenza, area in cui la struttura di SAP si è sempre più accreditata presso i clienti come veicolo di innovazione a valore aggiunto, operando in modo complementare rispetto ai propri partner. Inoltre, nel suo ruolo porterà avanti l'impegno che la struttura education di SAP ha come riferimento da tempo: trasferire ai clienti l'importanza della formazione come strumento motivante e come importante investimento per incrementare la produttività degli end user.

Paolo Locatelli entra in LG Electronics Italia in qualità di Sales Director della divisione White Goods, con l'obiettivo di sostenere l'espansione del mercato degli elettrodomestici, nel segno dell'innovazione dell'azienda. Paolo Locatelli, 41 anni, ha maturato una pluriennale esperienza nel settore, iniziando la propria carriera in ZerowattKelvinator, dove ha ricoperto diversi incarichi sia in area marketing sia nelle vendite. È passato poi ad Hoover, in qualità di direttore commerciale della divisione “floorcare”. In LG Electronics Italia sarà affiancato da Francesco Salza, Responsabile Vendite, e da Giacomo Vercesi e Carlo Passante, National Key Accounts. "Sono molto felice di entrare a far parte di LG, un'azienda che, in brevissimo tempo, è riuscita a ottenere risultati importanti in tutte le aree di business" ha dichiarato Paolo Locatelli.

Massimo Crotti Nominato Direttore Media di Tiscali Italia Tiscali Italia annuncia la nomina di Massimo Crotti a Direttore Media. Crotti, che riporterà direttamente a Pierpaolo Festino, Responsabile della Divisione Consumer Services di Tiscali Italia, tra i primi incarichi si occuperà del consolidamento e lo sviluppo del portale www.tiscali.it, attraverso azioni rivolte a rafforzare sia il rapporto con gli utenti sia le potenzialità del portale quale media pubblicitario da sempre riconosciuto dal mercato. Massimo Crotti continuerà inoltre a guidare la divisione Tiscali Advertising, la concessionaria interna di pubblicità di Tiscali.

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Franco Lombardi Diventa Responsabile del Canale di Vendita di Intel Italia Intel annuncia la nomina di Franco Lombardi a Responsabile del Canale di Vendita di Intel Italia. Nel suo nuovo ruolo Franco Lombardi si occuperà delle vendite e del marketing per il mercato di rivenditori, distributori e integratori di sistema di prodotti Intel. Nel 1990 entra in Computer Associates dove ricopre vari ruoli nel settore delle vendite. Nel 1997 arriva in Intel col ruolo di Reseller Field Sales Engineer per la divisione Networking. Nel 2000 viene promosso Business Development Manager e assume la responsabilità dello sviluppo delle relazioni con i principali clienti. Infine nel maggio 2005 diventa Reseller Channel Manager di Intel Corporation Italia.

Nuova nomina a Responsabile Tecnico di Plumtree Software Italia Plumtree Software annuncia la nomina di Jacopo Colucci a Responsabile Tecnico della società. Dopo esperienze in Interleaf Italia, e Broadvision Italia, da marzo 2005 Colucci ha fatto il suo ingresso in Plumtree. Colucci sarà il fulcro dell’organizzazione tecnica di Plumtree con un coinvolgimento diretto sia sulle attività di prevendita sia sull’aggiornamento delle competenze dei partner e dei System Integrator. Cambio ai vertici di BASF IT Services Kurt Ettmüller diventa Managing Director. Dal 1 agosto Ludwig Daniel Angeli, Managing Director, responsabile per la Divisione Finance & Corporate Functions, approderà in BASF Argentina. Angeli cede il posto a Dr. Kurt Ettmüller, Senior Vice Presidente del dipartimento di Reporting e Controlling della Divisione Corporate Finance del Gruppo BASF. Ettmüller, insieme a Wolfgang Erny, Managing Director, responsabile della divisione Sales e Delivery, formerà quindi il nuovo board di BASF IT Services.


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