Percorsi solidali 3 2016

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N. 3 - Maggio 2016 - Anno IV - Bimestrale di informazioni sociali, economiche, attualità, cooperazione sociale, volontariato e associazionismo - prezzo di copertina euro 4,00 - Proprietà, direzione e amministrazione: Grafikamente srl via Bertini, 96/L - 47122 Forlì - Editore: Grafikamente srl, via Bertini 96/L - 47122 Forlì - Direttore Responsabile: Pierluigi Mattarelli - Iscr. Reg. Trib. di Forlì n. 4/2013 del 04 aprile 2013 - Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - DL 353/2003 art. 1 comma 1 - Tariffe ROC

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percorsi solidali Economia Sociale Associazionismo Cooperazione e Volontariato in Romagna

10 anni di “AltreMani”

ISB, un mare di diritti umani

Sportilia, sport e amicizia


Tutti i colori della natura

IL PARTNER AFFIDABILE PER LA TUA COMUNICAZIONE STAMPATA GE.GRAF s.r.l - Viale 2 Agosto, 583 - 47032 Bertinoro (FC) - Tel. +39 0543 448038 - Fax +39 0543 448764 - gegraf@gegraf.it - www.gegraf.it


percorsi solidali

#EDITORIALE

Una città dentro la città... di Gigi Mattarelli

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In copertina: Paolo e Andrea, lavoratori presso il laboratorio “AltreMani”

DIRETTORE RESPONSABILE Pierluigi Mattarelli REDAZIONE Giovanni Mami, Elisa Tommasini, Giacomo Mattarelli HANNO COLLABORATO Patrizio Lostritto, Simone Valmori, Massimo Fabbri, Gianni Matteucci, Antonella Frangella, Michela Dall’Agata, Stella Segatori, Enrico Bertoni, Domenico Settanni, Carlo Ghezzi, Anna Montefinese, Stefano Gurioli

a celebrazione del decennale del laboratorio in carcere “AltreMani”, di cui trattiamo in questo numero di “Percorsi”, suggerisce alcune riflessioni, in primis sul rapporto fra la struttura detentiva e la comunità forlivese, una relazione per tanto tempo inesistente, una sorta di corpo estraneo all’interno della “pancia” della città. Barriere possenti non solo rappresentate dalle severe mura della Rocca di Ravaldino, quanto da una mancanza di sensibilità verso persone che, avendo sbagliato, sono state tagliate fuori dal contesto sociale. La presenza in carcere del compianto don Dario Ciani, per ben 22 anni in qualità di cappellano, ha sicuramente messo in discussione questo stato di cose, promuovendo la cultura del riscatto sociale, aprendo, piano piano, le porte del carcere a diverse espressioni della comunità locale e rimarcando che la detenzione è pur una punizione, ma deve mettere le basi per il futuro, rifuggendo le recidive e formando uomini e donne che sappiano ritrovare uno spazio vitale nella società. Il lavoro, promosso all’interno del laboratorio AltreMani e in altri progetti attivi in carcere, rappresenta sicuramente lo strumento più idoneo per riconquistare dignità e per capire che una speranza futura è possibile. Una lezione toccante e ricca di energia positiva l’hanno offerta proprio Paolo e Andrea, i due detenuti occupati nel laboratorio AltreMani, che nel corso dell’evento del decennale, hanno comunicato che, pur trovandosi in una condizione che avrebbero evitato volentieri, oggi sono gratificati da questa esperienza lavorativa e che daranno tutto se stessi per raggiungere livelli di qualità sul lavoro e per rispettare i tempi di consegna richiesti. Le due città, che prima si ignoravano, hanno cominciato a parlarsi: abbiamo imboccato la strada giusta. Grazie Paolo, grazie Andrea, andiamo avanti con fiducia!

in questo

numero

AltreMani, il lavoro per la dignita’ umana

Celebrato il decennale del laboratorio in carcere, coordinato da Techne

Il mare, teatro per scoprire i diritti umani

Il nuovo spettacolo promosso dall’associazione Incontro senza Barriere

PROGETTO GRAFICO Grafikamente, Forlì

Start Up, approccio educativo verso il lavoro

STAMPA Gegraf, Bertinoro

CavaRei, costruzione con il profumo del legno

FOTOGRAFIE Giacomo Mattarelli, Archivio Grafikamente REDAZIONE Grafikamente, Via Bertini, 96/L - 47122 Forlì tel. 0543 7983033 - grafikamente@grafikamente.it PUBBLICITA’ Grafikamente, Via Bertini, 96/L - 47122 Forlì tel. 0543 7983033 - grafikamente@grafikamente.it Per ricevere Percorsi Solidali in abbonamento postale gratuito invia una e-mail a: grafikamente@grafikamente.it Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 I dati saranno trattati da Grafikamente – titolare del trattamento – Via Bertini 96/L, Forlì per le operazioni connesse alla spedizione della presente rivista I dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente con metodologie di analisi statistica, esclusivamente dal titolare del trattamento; non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile, a richiesta, elenco dei responsabili del trattamento.

Si ringrazia la cooperativa sociale Tangram per il prezioso lavoro di postalizzazione, etichettatura e cellofanatura di “Percorsi Solidali”

Progetto per adolescenti promosso da diversi organismi sociali attivi sul territorio

Gli aspetti ecosostenibili della nuova sede delle coop. sociali Tangram e Il Cammino

Sportilia 2016, festa dello sport e dell’amicizia L’evento promosso dal CSI di Forlì con la partecipazione di oltre 300 atleti

Art in Lab, idee arredo con il riutilizzo di bancali Un interessante laboratorio, avviato dalle coop. sociali Domus Coop e Lavoro Con

Una festa ricca di opportunita’ educative

Si è conclusa lo scorso 29 maggio la Festa dei Bambini 2016, promossa dalle Scuole La Nave

Soccorso sanitario, un progetto comune?

Riflessioni di Maurizio Zaccarelli sulla creazione di una rete fra imprese sociali e volontariato

Gruppi di Auto Aiuto, condividere un problema

Attività della coop. sociale Butterfly per promuovere questo strumento di condivisione

Malati di SLA, al via il sostegno psicologico

L’iniziativa promossa dalla sezione provinciale di AISLA

Indennita’ di accompagnamento ai fine ISEE

Riflessioni del nostro esperto Domenico Settanni su una sentenza del Consiglio di Stato

Notizie brevi

News ed eventi dal Terzo Settore

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#EVENTI

A fianco: Luigi Mondardini, Rosa Alba Casella, Domenico Settanni, Pietro Bravaccini, Stefano Fabbrica. Sotto: Lia Benvenuti, Simone Trevisani, Palma Mercurio e l’on. Franco Vazio. Pagina a fianco: Cesare Trevisani e Davide Drei. Il momento degli auguri

AltreMani, il lavoro per la dignita’ umana Celebrati i 10 anni del Laboratorio “AltreMani”, un progetto lavorativo interno al Carcere di Forlì, coordinato da Techne, ente di formazione pubblico, in sinergia con le imprese Mareco Luce e Vossloh Schwabe e la cooperativa sociale Lavoro Con: un eccellente connubio fra profit e non profit, apprezzato a livello nazionale

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ono realmente “altre mani” quelle dei giovani detenuti della Casa Circondariale di Forlì, che lavorano all’interno del laboratorio “AltreMani”, avviato 10 anni fa, grazie ad una felice sinergia fra lo stesso Carcere (allora guidato da Rosa Alba Casella), l’ente di formazione pubblica Techne, le aziende Mareco Luce e Vossloh Schwabe e la cooperativa sociale S. Giuseppe (a cui è subentrata la coop. Lavoro Con). Si tratta di un laboratorio, parte interno alla struttura detentiva, parte nella ex palestra della Polizia Penitenziaria, nel quale viene svolta l’attività di assemblaggio di componentistica per l’illuminazione, in cui, in un decennio, hanno trovato occupazione 55 persone, raggiungendo un’autosufficienza economica, dopo aver affrontato difficoltà non di poco conto in termini di burocrazia. Lo scorso 22 aprile, proprio all’interno del Carcere di Forlì, è stato celebrato il decennale di questa esperienza lavorativa, che non ha eguali sul territorio locale e nazionale e si basa sulla cultura del fare, come hanno bene espresso Simone Trevisani e Lia Benvenuti, rispettivamente presidente e direttore generale di Techne. Il lavoro per i detenuti non è un passatempo, come può sembrare “da fuori”: al contrario è un’occupazione che

sviluppa forti motivazioni ed equipara il recluso a qualsiasi altro lavoratore, contratti e tutele comprese. Se tutto ciò si è realizzato, è sicuramente il frutto di una sinergia fra territorio e struttura detentiva: “La città - ha affermato l’attuale direttrice Palma Mercurio - è entrata in carcere, ha conosciuto un’altra città

che le vive dentro e ha messo le basi per avviare azioni di straordinaria importanza perchè i detenuti, una volta scontata la propria pena, possano affrontare il mondo esterno con una speranza nuova, quella che viene dal lavoro”. Oggi la sfida che attende AltreMani è quella dello sviluppo: nel laboratorio sono occupate 5 persone, ma ci sono potenzialità per una crescita delle commesse e conseguentemente degli occupati, che sono regolarmente assunti dalla cooperativa sociale Lavoro Con. Se Mareco Luce e Vossloh Schwabe - come hanno espresso con forza i rappresentanti aziendali Luigi Mondardini e Pietro Bravaccini


- hanno creduto in questo progetto e lo ritengono strategico in quanto coniuga motivazioni sociali e business aziendale, non si vede perchè altre imprese del territorio non possano intraprendere la medesima strada affidando al laboratorio commesse di conto lavorazione. E lo spirito del mercato si è respirato nelle dichiarazioni di due detenuti, presenti all’evento, che hanno espresso la propria soddisfazione nel lavoro e hanno “confermato” ai committenti il proprio impegno per svolgere il lavoro al meglio e rispettare i tempi di consegna richiesti. Da più voci è emerso uno spirito di gratitudine verso Techne che ha avuto, negli anni, la capacità di rendere operativa la sinergia fra più organismi, tanto che oggi il progetto ha ottenuto il riconoscimento della Regione Emilia Romagna e del Ministero del Lavoro. Innumerevoli gli intervenuti alla manifestazione, fra cui gli on. Marco Di Maio e Franco Vazio, (vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati), Davide Drei (sindaco di Forlì), Andrea Severi (Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), Mauro Neri (presidente di Confcooperative Forlì Cesena), Leonardo Belli

(presidente di Assiprov) e Cesare Trevisani (imprenditore e membro del Comitato Etico di Confindustria). L’evento si è concluso con un sentito ricordo del compianto don Dario Ciani, per 22 anni cappellano del

Carcere di Forlì, che fu fra gli ispiratori del progetto “AltreMani” e instacabile promotore della dignità umana tramite il lavoro, per il riscatto sociale delle persone più emarginate della società.


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#TEATRO

A fianco: il gruppo teatrale dell’associazione Incontro Senza Barriere durante le prove dello spettacolo Sotto: Sara Sartoni e Sara Villi Pagina a fianco: Iulia Costan e Chiara Gardini

Il mare, teatro per scoprire i diritti umani Il nuovo spettacolo teatrale promosso dall’associazione Incontro Senza Barriere prende spunto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e individua il mare come spazio in cui questi nobili principi vengono spesso calpestati, dando origine ai sempre più frequenti drammi che interessano i profughi in fuga

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uando leggerete questo articolo gli amici dell’associazione Incontro Senza Barriere avranno già messo in scena, giovedì 26 maggio, sul palco del Teatro Diego Fabbri di Forlì, “30 A-Mare”, una spettacolo frutto del lavoro di un anno intero del gruppo teatrale “Stiamo Lavorando per noi” e del gruppo “Dance Ability”. Noi li abbiamo incontrati circa una settimana prima del debutto, nel corso delle prove, per cogliere motivazioni, sensazioni ed emozioni di questo nuovo lavoro, che, ancora una volta, dimostra quanto il linguaggio teatrale favorisca l’espressività e la creatività di persone diversamente abili. Il titolo “30 A-Mare” è tutto da decifrare: già risulta un po’ più comprensibile se abbinato ad una sorta di sottotitolo riportato nella locandina dello spettacolo, che recita “30 articoli da amare e 30 amare considerazioni”,

a significare che lo spettacolo si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’ONU il 10 dicembre 1948, composta proprio da 30 articoli. E’ stata una scommessa quella di affrontare, in un gruppo così variegato come quello dell’ass. Incontro Senza Barriere, un tema tutto som-

mato complesso, ma i risultati sono stati sorprendenti: nella prima parte dell’anno i ragazzi si sono confrontati sui diritti umani a modo loro, ovvero costruendo cartelloni, allestendo giochi di gruppo e rappresentando scenette a tema, mentre nella seconda parte dell’anno è cominciato il lavoro vero e proprio di allestimento dello

spettacolo. Il tema dei diritti umani accomuna tutte le persone, ma l’aspetto che oggi risulta più eclatante, da quanto è emerso dalle riflessioni dei ragazzi dell’ISB, sono i diritti, spesso ignorati, dei profughi, persone in preda alla disperazione che, sognando una vita migliore, prendono il mare, pur consci degli enormi


arrivati al sodo…” “Mi ha colpito – spiega Sara Villi – la capacità dei nostri ragazzi diversamente abili di approfondire in maniera consapevole un tema così difficile, affrontato certamente con le loro modalità, ma con riflessioni molto opportune. Tutti hanno profuso grande impegno ed entusiasmo: da parte mia sono molto felice di essere parte di questo bellissimo progetto”. “Il tema dei diritti dei profughi – afferma Iulia Costan – è di grande attualità: tutti ne parlano, ma pochi lo approfondiscono come si dovrebbe. Abbiamo fatto questo tentativo con ottimi risultati, perché i nostri ragazzi hanno individuato, in questi argomenti, problemi che ci riguardano da vicino. Nello spettacolo ho un ruolo molto importante: sono l’antagonista, Manta, la sirena malvagia che tiene in scacco il mare a colpi di ingiustizie”. “Per me è stata una novità assoluta – racconta Chiara Gardini – avevo all’attivo altre esperienze teatrali, ma in contesti del tutto differenti, senza la presenza di persone diversamente abili: mi ha emozionato tantissimo il loro approccio allo spettacolo, fatto di grande impegno e entusiasmo. Il loro affetto nei miei confronti mi ha, nello stesso tempo, stupito ed emozionato”.

PROGETTO id-ICT Accessibilità ai sistemi informatici per le persone con disabilità

A inizio maggio, in occasione del secondo meeting del progetto europeo id-ICT, di cui è partner, il Consorzio Solidarietà Sociale ha ospitato un gruppo di ricercatori universitari, funzionari e operatori sociali appartenenti a 6 organizzazioni europee. Il progetto id-ICT è co-finanziato dalla CE attraverso il programma Erasmus+ e mira ad abbattere le barriere che ostacolano l’accesso alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) da parte di persone con disabilità intellettiva. Applicazioni come Google, Facebook, Youtube, Spotify sono strumenti importanti per ottenere informazioni, per accedere ai servizi e per vivere una vita indipendente. Per questo il progetto si pone un duplice obiettivo: - individuare, testare e classificare le principali applicazioni esistenti seguendo l’approccio del Modello della Qualità di Vita, considerando criteri di accessibilità e facilità di utilizzo da parte di persone con disabilità intellettiva per lo sviluppo di autonomie, benessere e inclusione. - sviluppare metodologie formative, basate sulla trasmissione di linee guida accessibili e facilmente utilizzabili da persone con disabilità intellettiva, che verranno raccolte in una piattaforma online in cui le applicazioni saranno selezionate e raggruppate per tematica.

INNOVAZIONE

rischi, per volare verso terre che possano restituire loro dignità. Ed è proprio il mare, luogo dove si consumano le tante tragedie legate a barconi fatiscenti e scafisti spietati, l’orizzonte che fa da scenografia allo spettacolo. Un ambiente ideale dove si animano tante forme di vita, che nello spettacolo si incarnano nei vari gruppi che ne sono protagonisti: gli squali russi, le meduse francesi, i granchi spagnoli, i polipi (apolidi), oltre che la perfida Sirena Manta e i suoi fidi scudieri Pesce e Spada, che fanno da contraltare al protagonista “buono” di questa entusiasmante storia, una giovane guardia costiera, che, nella narrazione, è prigioniero di Manta e assiste alle feroci ingiustizie e connivenze fra le stesse sirene e gli scafisti. Fin qui il denso significato di questa storia che diventa espressione teatrale, ma quello che a noi interessa sono l’impegno messo in campo dai protagonisti e le emozioni che questo lavoro così coinvolgente ha prodotto. “E’ uno spettacolo diverso da quelli degli scorsi anni – commenta Sara Sartoni – fra noi ci sono persone con disabilità, ma il tema dei diritti umani riguarda tutti: lo abbiamo approfondito tanto, credo che siamo proprio


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#LAVORO

A fianco : attività all’interno del progetto Start Up 2015 presso l’Emporio Caritas di via Lunga a Forlì

Start Up, approccio educativo verso il lavoro Verrà avviato il prossimo 20 giugno il progetto Start Up 2016 , un’interessante iniziativa di educazione al lavoro promossa dalle coop. sociali Paolo Babini, L’Accoglienza, Il Salvagente e dall’ass. di Aiuto allo Studio, rivolta a ragazzi dai 14 ai 17 anni, al fine di avvicinarli in modo responsabile all’attività lavorativa

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tart Up 2016 è un progetto promosso dalle cooperative sociali Paolo Babini, Il Salvagente, L’Accoglienza e dall’Associazione di Aiuto allo Studio, con il contributo di Romagna Solidale, Caritas e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì finalizzato ad un approccio educativo al lavoro. Si tratta di una proposta di esperienze estive riservata a ragazzi dai 14 ai 17 anni che permetta loro di avvicinarsi al mondo del lavoro tramite realtà in cui confrontarsi con mansioni ed esigenze diverse, affiancati da una figura adulta che li segue e lavora con loro. “Siamo giunti alla quarta edizione spiega Ilaria Monti, responsabile del progetto - in questi 4 anni abbiamo seguito 120 ragazzi, dando vita ad un’esperienza molto positiva sia per loro che per noi che abbiamo lavorato dietro le quinte. E’ stato gratificante vedere i ragazzi appagati dalla fatica, propositivi di fronte alle richieste, en-

tusiasti dei risultati ottenuti, insomma, come sempre, capaci di stupire al di là delle apparenze e dei luoghi comuni. Tra i partecipanti a Start Up si è creato un bel clima, tanto che alcuni di loro hanno cominciato a frequentarsi anche al di fuori del progetto; hanno saputo collaborare e portare a termine i compiti assegnati, a volte in autonomia, a volte con il supporto dei tutor, che hanno il compito di accompagnarli e seguirli nel percorso lavorativo. Colgo l’occasione per ringraziare gli enti che hanno ospitato i ragazzi, investendo tempo, risorse umane e, in certi casi, anche tantissima pazienza. Molti di tali organismi hanno rinnovato la disponibilità anche per questa nuova edizione di Start Up, segno che, nonostante l’impegno richiesto, il progetto viene valutato molto positivamente”. La 4a edizione, dunque, prenderà il via il prossimo 20 giugno e si concluderà il 29 luglio, con una frequenza settimanale di 5 giornate dal lunedì al venerdì

dalle 8,30 alle 12,30: ogni giovane partecipante potrà scegliere la settimana a cui partecipare. Gli ambiti in cui verranno inseriti i ragazzi sono cooperative sociali, fattorie didattiche e associazioni di volontariato, in cui potranno acquisire competenze in attività agricole, di magazzinaggio e logistica, di cucina: i partecipanti saranno suddivisi in gruppi di 5 ragazzi e affiancati da un tutor per supportarli in qualsiasi esigenza. L’esperienza settimanale prevede anche una sorta di verifica finale che si sostanzia in un parere sul lavoro svolto non solo da parte del tutor stesso, ma anche da parte del responsabile della struttura ospitante. Il progetto prevede una frequenza massima di 40 ragazzi alla settimana, suddivisi in 5 gruppi ed ospitati in 8 realtà del territorio. Prima dell’avvio dell’esperienza è previsto un colloquio iniziale con i responsabili di Start Up alla presenza del giovane e dei propri famigliari, necessario per una conoscenza generale del progetto, a cui seguirà un secondo contatto di presentazione dei tutor e delle realtà in cui si svolgerà la settimana di lavoro. Per informazioni è possibile contattare Ilaria Monti, tel. 329.9051541 o Agnese Rustignoli: tel. 327.7065856 oppure inviare una e mail a centro. educativo@paolobabini.it .


A fianco: struttura portante e soffitti in legno presso il cantiere di Cava Rei

CavaRei, costruzione con il profumo del legno Torniamo a parlare di CavaRei, il progetto promosso dalle cooperative sociali Tangram e Il Cammino, sottolineandone, a fianco dell’indubbia valenza sociale, gli aspetti costruttivi, che privilegiano un approccio decisamente ecocompatibile, a partire dal largo impiego del legno per larealizzazione della struttura portante

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Forlì avremo a breve uno fra i primi edifici in Italia adibito ad uso socio-assistenziale, la cui struttura portante è interamente in legno. Si tratta di CavaRei, il nuovo polo integrato per i servizi alla disabilità che sta nascendo in via Bazzoli nel quartiere Cava a Forlì. L’arch. Flavio Gardini, che collabora alla realizzazione dell’opera, spiega gli aspetti tecnici della struttura per comprenderne i caratteri innovativi e il basso impatto ambientale. Da poco più di una decina d’anni, l’elemento in legno massiccio è stato sostituito da suoi derivati nobili, che riassemblano il materiale grezzo in tavole, listelli, fogli o fibre variamente orientati e incollati fra loro e ne enfatizzano le capacità di resistenza meccanica statica e dinamica, rendendolo quindi adatto a resistere a sismi di forte intensità. Se a questa caratteristica si assommano l’ecocompatibilità, la rapidità di esecuzione, il buon grado di isolamento termico e la conseguente possibilità di una gestione economi-

ca vantaggiosa, si capisce facilmente perché il mercato italiano dell’edilizia sia passato da un 6% di costruzioni in legno nel 2012 al 15% del 2015. “A CavaRei - afferma Gardini - il primo stralcio costruttivo, di oltre 1200 mq su due piani, è stato eretto al grezzo in sole tre settimane da una squadra di 3-4 operai specializzati provenienti dal Trentino; il materiale viene da foreste austriache a taglio controllato, mentre la ditta appaltatrice proviene dalle montagne tra Imola e Bologna. C’è ancora parecchia strada da fare per arrivare a un prodotto edilizio in legno che sia tutto italiano ma l’andamento del mercato si sta orientando in questa direzione. Per le finiture si è optato per soluzioni cheap&smart: i soffitti e buona parte delle pareti manterranno il legno a vista e i rivestimenti interni in cartongesso saranno limitati alle parti occupate da impianti e relative canalizzazioni, appositamente concentrate per permettere l’ottimizzazione delle superfici rivestite. I pavimenti saranno in linoleum, men-

tre i rivestimenti dei bagni saranno trattati con vernici lavabili all’acqua per rendere più pratiche ed igieniche la manutenzione e la pulizia”. Esternamente l’edificio è rivestito da un cappotto termico in fibra di legno, a sua volta intonacato e tinteggiato in colori che richiameranno quelli del logo di CavaRei. Il volume della sala polivalente invece si staglierà nettamente in modo autonomo per denunciare visibilmente la sua presenza anche all’esterno, in quanto elemento di uso condiviso tra la struttura di CavaRei e il quartiere. I due fronti esterni contrapposti, ampiamente finestrati, permetteranno un doppio affaccio sia sul futuro parco pubblico sia sulla corte retrostante, generando continuità visiva e fruitiva di tutto lo spazio esterno e interno ed enfatizzando la vocazione collettiva e socialmente inclusiva della sala e del parco. “Il termine dei lavori di questo primo lotto - conclude Gardini - è programmato per fine giugno 2016. L’idea complessiva di Cava Rei è quella di promuovere una smart city come luogo dove sia possibile esprimere una buona qualità di vita per tutti, attraverso l’accoglienza di giovani disabili in un contesto stimolante, socializzante, occupazionale e attraverso la possibilità di una vera integrazione e inclusione sociale delle persone svantaggiate”.

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10 #SPORT

A fianco: la squadra “Libertas Cartoons”, vincitrice a Sportilia del torneo di Pallavolo Femminile. Sotto: la formazione “Al limitar della Boscaglia” che si è aggiudicata il torneo di Volley Misto.

Ancora un successo per l’evento “Sportilia”, promosso dal CSI, una manifestazione a cui hanno partecipato oltre 300 persone, dando vita a due giornate ricche di eventi sportivi e di momenti di sano divertimento, tramite il quale il Comitato Forlivese ha consolidato i valori educativi dello sport e delle relazioni umane

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el corso del week end 30 aprile - 1 maggio si è svolto il tradizionale appuntamento Sportilia 2016, un evento che coniuga sport e amicizia, promosso dal Comitato CSI di Forlì, che quest’anno aveva come tema “In giro per il mondo”, anche alla luce del bellissimo francobollo celebrativo emesso il 6 maggio, che ricorda i 110 anni dalla nascita della FASCI, Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane, antenata del CSI. Presso il Centro Sportivo in località Spinello, dunque, si sono trovati in oltre 300 persone, che hanno dato vita a una “due giorni” intensissima caratterizzata da ben 3 tornei. Le discipline interessate sono state Pallavolo Misto con la partecipazione di 8 formazioni, Volley Femminile con

6 squadre e Calcio a 7, che, di fatto, è stato un quadrangolare. “Sportilia - ha commentato il presidente CSI Stefano Gurioli - è oramai diventata una grande festa dove lo sport è certamente una componente importante, ma dove si vive di relazioni, di amicizia in un clima di festa, dove le competenze e i ruoli si mescolano armoniosamente, quando, per esempio, gli arbitri si trovano a tavola insieme agli atleti, venendosi così a creare una sintonia, in pieno stile CSI, anche tra categorie che, in altri contesti, rimangono piuttosto separate. E’ l’amicizia che regna sovrana a Sportilia, specie nella serata di sabato sera, quando musica, balli e karaoke prendono il sopravvento. Sono molto soddisfatto per i commenti positivi ed entusiasti dei partecipanti: le persone

vengono perchè si viene a creare lo spirito giusto nel divertimento, nello sport, nei rapporti umani”. Questo clima non ha però scalfito lo spirito agonistico della manifestazione: si è assistito, infatti, a competizioni di ottimo livello, in cui gli atleti hanno dato tutto se stessi, in tempi serrati, viste le tante gare effettuati nel corso appena di due giornate. Sono risultati vincitori nella Pallavolo Misto la squadra “Al limitar della boscaglia” (foto in basso), nella Pallavolo Femminile la formazione “Libertas Cartoons” (foto in alto), mentre nel Calcio a 7 l’hanno spuntata i “Seven Warrios”.

CSI: RINNOVATO IL DIRETTIVO

Nel corso dell’assemblea dello scorso 26 aprile è stato rinnovato il Consiglio direttivo del Comitato CSI di Forlì, che rimarrà in carica per il prossimo quadriennio. Sono ben 5 i volti nuovi: si tratta di Stefano Raggi, Antonio Di Franco, Agostino Marcellino, Mario Palermo e Stefano Rossi. Confermati invece Francesco Lami, Raffaele Fiorini, Vito Foggetti, Marco Marchetti, Giuliano Mazzoni, Ciro Starace, Sara Tomidei e Stefano Gurioli (nella foto), che è stato rieletto presidente. Nel corso del primo direttivo, previsto a breve, verrà nominato il vice-presidente vicario.

NUOVI VERTICI

Sportilia 2016, festa dello sport e dell’ amicizia


A fianco: Gianmarco Pentoli, all’interno del laboratorio Art in Lab. Sotto: mensole creative con portabicchieri prodotte con tranci di pallets.

Art in Lab: idee arredo con il riutilizzo di bancali Dalla trasformazione di un laboratorio di restauro di mobili è nato Art in Lab, un progetto promosso da Domus Coop e gestito dalla coop. sociale Lavoro Con, grazie al quale vengono realizzate soluzioni di arredo utilizzando pallets in legno, in un contesto in cui vengono offerte opportunità di lavoro a persone con svantaggio sociale

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volte anche i materiali più banali, se conditi con un pizzico di creatività, possono riprendere vita e trasformarsi in qualcosa di utile e in certi situazioni, anche di tendenza. E’ il caso dei tanti pallets presenti presso la cooperativa sociale Lavoro Con, che, finita la propria funzione naturale, sono diventati la base per un progetto decisamente interessante, denominato Art in Lab. “Con i bancali - spiega Gianmarco Pentoli, responsabile del progetto creiamo soluzioni di arredo ideali per diversi contesti e, in più, offriamo un’opportunità di lavoro a circa 8 persone con disturbi psichici, ospiti delle comunità della cooperativa Domus Coop. In realtà questa attività è figlia di un precedente laboratorio di restauro di mobili ed arredi in legno, attivo da tempo, che, però, necessitava di una specializzazione che francamente non avevamo ed anche di attrezzature idonee allo scopo. L’idea, invece, del riuso del pallets con finalità di arredo

risponde pienamente alle nostre finalità sociali, implica una minor specializzazione, risulta accessibile a tutti e specialmente incontra il favore del mercato”. Dopo aver esposto alcuni primi “pezzi” in occasione di eventi pubblici come la fiera Happy Family e la Festa dei Bambini delle Scuole La Nave, si è percepito subito che queste tipologie di prodotto potevano ritagliarsi

uno spazio: sono, quindi, arrivate le prime commesse da un Bar di Cervia (tavolini e divanetti), dalla cooperativa sociale Paolo Babini, per la quale è stato allestito il punto vendita “Diversamente Bottega” (che si trova in c.so della Repubblica a Forlì), dall’Ateneo Danza di Cesena, in cui è stato realizzata una sala d’attesa con divanetti e tavolini e perfino un Bagno al mare (Tequila di Marina di Ravenna), dove la zona aperitivi è totalmente arredata con tavolini e sedute, ricavate da pallets. “Visto il successo dei nostri prodotti spiega Stefano Fabbrica, presidente di Lavoro Con - dall’inizio del 2016 il progetto Art in Lab, prima attività laboratoriale di Domus Coop, oggi è un ramo importante della nostra cooperativa, che essendo accreditata come struttura di tipo B, può svolgere attività commerciale e di conseguenza vendere le soluzioni di arredo prodotte. In più completa il nostro tipo di attività che coniuga la sostenibilità economica sul mercato con l’inserimento lavorativo di persone con svantaggio sociale”. Per chi desidera approfondire la conoscenza di queste soluzioni creative di arredamento può contattare la cooperativa Lavoro Con (tel. 0543.796395 e mail: lavorocon@libero.it) o visitare il laboratorio che si trova a Forlì in via Barsanti, 21.

costruttori di bene comune

a fianco di famiglie, giovani, imprese e mondo agricolo

Sede: c.so della Repubblica, 2/4 - Forlì - Tel. 0543 450811 - Fax 0543 27808 posta@bancaforli.bcc.it - www.bancaforli.it


12 #EDUCAZIONE

A fianco: Luigi Ballerini e Fulvia Donati, direttrice della Scuola Primaria La Nave. Nel box immagini degli spettacoli teatrali “I Promessi Sposi” (a sinistra) e “Le Avventure di Pinocchio” (a destra)

Una Festa ricca di opportunita’ educative La Festa dei Bambini 2016 delle Scuole La Nave, conclusasi lo scorso 29 maggio, ha coinvolto oltre 3.000 persone con un programma di animazioni ricchissimo e diversi eventi formativi, fra cui una conferenza con il dott. Luigi Ballerini, che ha offerto significativi spunti sul ruolo dei genitori nella società di oggi

L TEATRO ALLA NAVE

a tradizionale Festa dei Bambini, promossa dalle Scuole La Nave unitamente all’associazione di famiglie La Cometa, quale evento di fine anno scolastico, ad ogni edizione si arricchisce di iniziative sociali, culturali e ludiche, rappresentando di fatto una grande manifestazione aperta alla città, alla quale quest’anno hanno partecipato complessivamente oltre 3.000 persone coinvolte in spettacoli, concerti, labo-

ratori, tornei sportivi, grandi giochi e anche una biciclettata. La settimana clou dell’evento si è sviluppata dal 21 al 29 maggio, ma è stata anticipata da altre iniziative di spessore, quali gli spettacoli teatrali svoltisi al Diego Fabbri promossi dai bambini della Scuola Primaria e dai ragazzi delle Medie (di cui accenniamo nel riquadro sottostante) e una conferenza sul tema “Chioccia, tigre, elicottero, spazzaneve. Quale genitore per i nostri fi-

AL FABBRI “PINOCCHIO” E “I PROMESSI SPOSI”, MESSI IN SCENA DAGLI ALUNNI

La Festa dei Bambini 2016, come ogni anno, riserva largo spazio alle rappresentazioni teatrali promosse dagli alunni delle Scuole La Nave, con il collaudato supporto degli educatori della coop. sociale Domus Coop. Lo scorso 27 aprile, sul palco del Diego Fabbri, è andato in scena “I Promessi Sposi”, a cura dei ragazzi delle Scuole Medie, mentre nei giorni 18 e 19 maggio la Scuola Primaria ha proposto “Le avventure di Pinocchio”. Entrambi gli spettacoli sono il frutto dei laboratori teatrali svoltisi durante l’anno e rappresentano una forte sinergia con alcuni percorsi didattici affrontati dai ragazzi, come la lettura in classe di alcuni brani dei Promessi Sposi, da cui sono emersi temi di riflessione, quali la conversione, il cambiamento e anche la Provvidenza. In Pinocchio, invece, le cui avventure sono state anch’esse lette in aula, ogni bambino ha ritrovato se stesso, le proprie debolezze e le proprie marachelle, ma vi ha trovato sempre qualche compagno di viaggio in grado di offrire un aiuto per riprendere la strada maestra.

gli?” (svoltasi lo scorso 4 maggio presso la Camera di Commercio), promossa in collaborazione con Domus Coop, Associazione Aiuto allo Studio, Famiglie per l’Accoglienza e Centro Culturale La Bottega dell’Orefice. All’evento è intervenuto, in qualità di relatore Luigi Ballerini, medico, psicoanalista e scrittore milanese, da sempre impegnato sulle tematiche giovanili e particolarmente attento a quanto riguarda la scuola, l’educazione e il rapporto genitori e figli. L’incontro è stato particolarmente interessante, in quanto Ballerini ha tracciato diverse tipologie di genitori, quali quelli chioccia, che non si accorgono che il figlio sta crescendo, quelli tigre, che forzano i propri figli a fare solo quello che hanno in testa o quelli elicottero, continuamente tesi a supervisionare il figlio terrorizzati dai pericoli. Infine ci sono i genitori spazzaneve, ovvero coloro che cercano di spianare il più possibile la strada, accollandosi tutte le fatiche: questi ultimi rompono il nesso lavoro-risultato, perché, risparmiando ai figli la fatica, tolgono loro anche il piacere della soddisfazione. “Quando i genitori si sostituiscono ai figli - ha concluso Ballerini - è perché hanno paura della realtà: il loro compito, invece, dovrebbe essere quello di rilanciare i figli e spingerli a prendere iniziativa sulla realtà. In sostanza il lavoro e la fatica per diventar grandi devono farli i figli: il nostro ruolo, come genitori ed educatori, è di far loro compagnia”. La conferenza, a cui ha partecipato, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Forlì, l’assessore alla formazione Lubiano Montaguti, consolida ancora una volta l’impegno delle Scuole La Nave nel promuovere eventi culturali e formativi, a supporto delle esigenze educative delle famiglie.


A fianco: Gabriele Pippi, autista soccorritore Elcas insieme all’arbitro internazionale Nicola Rizzoli, durante un recente evento Sotto: Maurizio Zaccarelli, presidente di Elcas

Soccorso sanitario, un progetto comune ? Maurizio Zaccarelli, presidente della cooperativa sociale Elcas, lancia alcune idee per la creazione di una rete sul territorio che mette in relazione imprese e associazioni di volontariato impegnate nel soccorso e trasporto sanitario: un progetto che potrebbe offrire alle comunità locali benefici e servizi più qualificati

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l comparto del trasporto sanitario sul territorio romagnolo vive su due assi portanti, il volontariato e la cooperazione sociale, in proporzioni non omogenee, ma molto differenziate fra loro. Sono appena due le realtà imprenditoriali del sociale accreditate dalla Regione Emilia Romagna, Elcas a Forlì e Croce Verde soc. coop. che opera nell’area riminese e a Novafeltria. Il sistema del volontariato, invece, è alquanto radicato, con associazioni, quali le Misericordie, la Pubblica Assistenza e la Croce Rossa, praticamente presenti nelle maggiori località romagnole. Le maggiori differenze, spesso poco percepite dagli utenti dei servizi, sono essenzialmente legate al fatto che le cooperative sociali utilizzano dipendenti, mentre le associazioni usufruiscono dell’apporto di volontari, con conseguenti disparità nei costi gestionali e anche nelle tariffe dei servizi, seppure queste ultime differenze sono, tutto sommato, contenute. Le cooperati-

ve, in più, hanno il vantaggio di una continuità maggiore di lavoro e sono più soggette ad attività formative per i propri addetti. Rimane il fatto che queste realtà che svolgono medesimi servizi, per di più preziosissimi per le comunità locali, ad oggi non sono in rete e manca un coordinamento che sembrerebbe necessario. “A questo proposito - spiega Maurizio Zaccarelli, presidente di Elcas - da

tempo affermo che un dialogo fra le nostre organizzazioni sarebbe molto importante. In primo luogo servirebbe un fronte comune nei confronti delle AUSL, al fine di delineare linee comuni e risolvere alcuni problemi legati ai servizi sportivi, in caso di emergenze. In più auspico che si possa giungere alla costituzione di una centrale operativa unica con competenze su tutto il territorio romagnolo per quanto concerne i servizi ai privati, che fra l’altro favorirebbe l’inserimento lavorativo di persone con svantaggio sociale, anche con il supporto di volontari”. Un coordinamento fra imprese sociali e associazioni, poi, dovrebbe anche affrontare, sempre nell’ambito dei servizi ai privati e allo sport, la questione delle tariffe, implementando l’uniformità dei costi, senza penalizzare le cooperative. “Altri spazi di collaborazione - conclude Zaccarelli - li intravvedo in percorsi formativi comuni per garantire buoni livelli ai nostri servizi e per assicurare una dovuta tutela a chi opera sul campo. Infine l’educazione sanitaria: credo che potremo offrire un ottimo segnale alle nostre comunità se promuoveremo eventi e manifestazioni comuni, aperti alla cittadinanza e specialmente al mondo scolastico, finalizzati alla sensibilizzazione su temi quali il primo soccorso, le emergenze sanitarie e la guida sicura”.

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14 #INNOVAZIONE

A lato: incontri formativi presso il Centro “Parole Diverse” promosso dalla coop. Butterfly Sotto: la psicoterapeuta Francesca Focardi

Gruppi di Auto Aiuto, condividere un problema La coop. sociale Butterfly, tramite il proprio Centro “Parole Diverse” ha avviato una campagna di informazione per promuovere i gruppi di Auto Aiuto, una valida esperienza diffusa negli Stati Uniti e nel Nord Europa per condividere problemi o malattie croniche e individuare modalità per conviverci al meglio

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o scorso 25 maggio il Centro per la relazione di aiuto “Parole Diverse”, che fa riferimento alla cooperativa sociale Butterfly, ha organizzato un incontro su un tema di particolare interesse, ovvero i gruppi di Auto Aiuto, con l’obiettivo di promuovere questo strumento innovativo sul territorio forlivese. Questo tipo di esperienze, in Italia non molto diffuse, sono invece radicate sia negli Stati Uniti (dove si costituirono a metà degli anni ‘30 i primi gruppi di Alcolisti Anonimi) e nel Nord Europa, come risposta a malattie di tipo cronico (diabete, tumori, disturbi cardiologi ecc...) o a problematiche sociali come lo stesso alcolismo o il gioco d’azzardo. “I gruppi di Auto Aiuto - spiega Francesca Focardi, psicoterapeuta e collaboratrice del Centro Parole Diverse - di fatto sono insiemi di persone che si incontrano spontaneamente per condividere un problema in una modalità paritaria, cioè senza la conduzione di un professionista. Molto spesso gli obiettivi di esperienze del genere non vanno ricercati nella soluzione del problema stesso, ma nella ricerca di percorsi perchè le persone sappiano conviverci al meglio”. Negli ultimi anni, seppur il fenomeno

rimanga circoscritto, si è registrata una crescita di gruppi di Auto Aiuto nell’ambito delle malattie croniche, spesso per iniziativa di associazioni di volontariato, che, in un certo modo, anticipano i Servizi Pubblici che dovrebbero occuparsi di tali problemi: questa particolarità fa sì che l’Auto Aiuto diventi anche un Osservatorio sociale e funga da stimolatore nei confronti dell’Ente Pubblico. “Come Centro Parole Diverse - continua Focardi - ci siamo posti l’obiettivo di promuovere questo strumento sul territorio, partendo da un’analisi di quanto già è attivo. Dalle nostre inda-

gini e conoscenze, nel comprensorio forlivese pare che le esperienze attive siano pochissime. Cercheremo, quindi, di avviare un percorso che si sviluppa in tre direzioni: dapprima promuoveremo momenti di conoscenza aperti ai cittadini e alle associazioni di volontariato, che rappresentano un ottimo osservatorio per conoscere i bisogni del territorio e individuare le esperienze già attive. In seguito ci concentreremo sulla formazione di nuovi gruppi di Auto Aiuto, infine punteremo alla creazione di modelli di rete, dove noi professionisti fungeremo da intermediari fra i gruppi stessi e i Servizi Pubblici, implementando specifici percorsi formativi rivolti anche ad operatori sanitari, che, purtroppo, spesso non conoscono le potenzialità di tali strumenti, anche per un pregiudizio abbastanza diffuso, ossia la mancanza di un professionista interno ai gruppi”. C’è da dire che questo strumento, oltre i benefici sociali che può apportare, rappresenta una risorsa preziosa in tempo di ristrettezze economiche e tagli della spesa nell’ambito del Welfare: la partecipazione ai gruppi è, infatti, gratuita, come anche la frequenza a seminari e corsi di formazione. “Quello che è strategico - conclude Focardi - sono le relazioni con le Istituzioni: l’esperienza che ho maturato in Toscana, in oltre 20 anni di lavoro all’interno del Coordinamento regionale dell’Auto Aiuto, mi ha insegnato che i gruppi, una volta formati, sono piccole realtà spesso rivolte su se stesse. Il nostro compito sarà quello di creare per loro un ponte verso i Servizi Sociali e Sanitari, al fine di conoscere e utilizzare tutte le opportunità connesse al proprio problema, finalizzate al benessere di vita delle persone”.


Un nuovo percorso educativo e didattico assolutamente da visitare della ragione, della fede uomini insieme

nel nome di Gesù, Yhwh e Allah

Il Museo Interreligioso di Bertinoro è dedicato al dialogo tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Il percorso didattico/espositivo è allestito nelle antiche carceri della Rocca Vescovile di Bertinoro, risalente alla fine del XVI secolo, dalla quale si domina l’intera Romagna. Visitare il Museo Interreligioso significa calarsi nelle immagini, nella musica e nei colori delle religioni del Mediterraneo. Le opere di Rembrandt, Francesco Messina, Giacomo Manzù e Floriano Bodini testimoniano la bellezza del senso religioso nella vita. Nei suoi antichi spazi, il Museo Interreligioso raccoglie l’incrollabile volontà degli uomini di vivere un destino comune.

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16 #PROGETTI

A fianco: la Casa del Volontariato di Forlì, sede anche della sezione provinciale di AISLA. Sotto: la psicologa Francesca Pini e Giuseppe Brescia, referente provinciale Aisla

Malati di SLA, al via il sostegno psicologico La sezione provinciale di AISLA ha appena avviato un interessante progetto di sostegno psicologico, rivolto alle persone ammalate di SLA e ai loro famigliari, reso possibile dal contributo dell’Associazione Medica Giovanni Fontana. Un’iniziativa preziosa per sostenere le difficoltà quotidiane connesse alla malattia

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a Sede provinciale di AISLA Forlì-Cesena ha attivato dal mese di maggio un progetto sperimentale di supporto psicologico rivolto a malati di SLA e ai loro familiari. Il progetto, della durata di un anno e interamente finanziato dall’Ass. Medica Forlivese Giovanni Fontana, prevede la presenza di una psicologa per un totale di 110 ore a favore di 10 famiglie del comprensorio forlivese, nel cui nucleo sia presente una persona affetta da SLA. Gli incontri avverranno a domicilio oppure presso la sede dell’Associazione per le persone che mantengono ancora buona capacità di mobilità e per i familiari che necessitano di colloqui individuali e possono allontanarsi da casa. Il progetto di sostegno psicologico, elaborato in collaborazione con i componenti del team-multidisciplinare SLA dell’Ausl Romagna, sede di Forlì, (i neurologi Walter Neri e Carlo Guidi e la psicologa Laura Mambelli), è stato approvato dal Consiglio Direttivo Na-

zionale di AISLA Onlus e verrà gestito sul campo dalla psicologa Francesca Pini. Sono previsti incontri mensili con gli ammalati e trimestrali con i familiari, con la possibilità di valutare in base ai bisogni specifici una frequenza diversa dei colloqui nonché di organizzare incontri di gruppo con i familiari. È prevista, in itinere e a fine percorso, una

verifica dei risultati raggiunti. “Questo progetto – spiega Giuseppe Brescia, referente provinciale di AISLA Forlì-Cesena – risponde ad una specifica esigenza delle famiglie che attualmente possono usufruire di colloqui di sostegno psicologico prevalentemente in occasione dei controlli medici periodici in ospedale. Il monitoraggio svolto durante i nostri incontri domiciliari ha invece messo in evidenza un bisogno ben più strutturato e frequente, la qual cosa ci ha fatto pensare alla necessità di una figura di riferimento in grado di affiancare le famiglie e di accompagnarle attraverso le varie fasi di progressione della malattia”. Una diagnosi di SLA implica uno stravolgimento di abitudini e di ritmi quotidiani e impone nuove modalità di vita e una riorganizzazione per convivere con le implicazioni causate dalla malattia stessa. Diventa così fondamentale un supporto strutturato per elaborare i vari cambiamenti e cercare di affrontare al meglio questo percorso complesso e delicato”. “Il nostro obiettivo – conclude Brescia – è quello di poter consolidare il progetto e in futuro far seguire a questa fase sperimentale una più ampia e continuativa disponibilità di tale tipo di assistenza agli oltre 30 casi presenti nel nostro comprensorio e alle loro famiglie.”


La parola

Domenico Settanni

#LEGISLAZIONE

all’esperto // Indennità di accompagnamento ai fini ISEE

Il Consiglio di Stato definisce che non sono da considerare reddito

Come associazioni di rappresentanza e tutela dei disabili abbiamo accolto con soddisfazione quanto recentemente stabilito dal Consiglio di Stato nell’emanare le sentenze n. 838, 841 e 842/2016 che, confermando alcuni giudicati del TAR del Lazio, che avevano annullato l’art 4 c.2 lettera f) del DPCM n.159/2013, ha sancito che “le indennità di accompagnamento e tutte le altre prestazioni economiche erogate per invalidità non possono essere considerate reddito e devono essere escluse dal computo del calcolo ai fine ISEE”. Il TAR del Lazio aveva, infatti, dichiarato illegittimo il DPCM sopra richiamato nella parte riguardante i criteri di calcolo ISEE nelle famiglie con componenti disabili. Il governo decideva di presentare ricorso contro le sentenze dei TAR, anziché modificare il decreto precedente nella parte in cui veniva giudicato illegittimo. La decisione del Consiglio di Stato dà invece ragione alle famiglie dei disabili e si allinea a quanto già deciso dai TAR affermando quanto segue: “... deve il Collegio condividere l’affermazione degli appellanti quando dicono che ricomprendere tra i redditi i trattamenti indennitori percepiti dai disabili, significa allora considerare la disabilità alla stregua di una fonte di reddito come se fosse un lavoro o un patrimonio e i trattamenti erogati dalla Pubblica Amministrazione non un sostegno al disabile, ma una remunerazione del suo stato di invalidità oltremodo irragionevole, oltre che in contrasto con l’art. 3 della Costituzione”. Domenico Settanni esperto di cooperazione sociale

La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta, pertanto, un’indubbia vittoria per i familiari dei disabili e per le associazioni di rappresentanza che da anni si battono per questo riconoscimento, in quanto essa ribadisce un principio inviolabile: l’indennità di accompagnamento o misure risarcitorie per disabilità non rientrano in una qualunque definizione di reddito assunto dal diritto positivo, né come reddito-entrata, né come reddito-prodotto. In entrambi i casi difetta un valore aggiunto, ossia la remunerazione di uno o più fattori produttivi: lavoro, terra, capitale. Detto quanto sopra, da parte delle associazioni di rappresentanza e tutela dei disabili si attende l’applicazione pratica della sentenza di competenza degli organi preposti.

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#NOTIZIE BREVI

STUDENTI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO Le-gami e storie: dialogo e incontro fra generazioni

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o scorso 29 aprile, nell’Area Verde di via Dragoni, alla presenza dell’ass. al Welfare del Comune di Forlì Raoul Mosconi, si è svolto l’evento conclusivo di “Lega-mi e storie”, percorso di incontro tra le generazioni, che ha facilitato il dialogo e la riscoperta del rapporto fra bambini e anziani. E’ stato un viaggio lungo sei mesi che ha coinvolto le sezioni 4 e 5 anni della Scuola dell’Infanzia Arcobaleno, le classi terze della Scuola Elementare Rivalta e i loro insegnanti, i ragazzi del Centro Educativo San Paolo e i nonni, sia quelli degli alunni delle scuole, che quelli della Casa d’Accoglienza della Parrocchia S. Paolo.

Durante questo tempo i bambini hanno incontrato le persone anziane, condotto diverse attività e intervistato i loro nonni per farsi raccontare come fossero la scuola, i giochi, il cibo, la famiglia e le amicizie ai loro tempi. Il risultato finale è stata la pubblicazione di un libretto che racconta questa esperienza, distribuito fra tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla. Prezioso partner del progetto è stata la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

Alternativamente: percorsi di formazione per DSA

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a cooperativa sociale L’Accoglienza ha organizzato un percorso formativo relativamente ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, composto da 5 incontri che si svolgono presso Villa Gesuita (viale dell’Appennino, 377 - Forlì - nella foto - ingresso da via Caprera). Due tappe di questo iter si sono già svolte il 7 e il 21 maggio: i prossimi appuntamenti sono previsti martedì 14 giugno dalle 17,30 alle 19,30 sul tema “Strumenti compensativi e mappe” riservato a ragazzi delle scuole medie e superiori. Seguirà il 15 giugno, sempre dalle 17,30 alle 19,30 un incontro specifico per insegnanti sul

tema “Verifiche e strumenti compensativi (come somministrare le verifiche, conoscere e utilizzare gli strumenti). Il percorso formativo si concluderà giovedì 16 giugno (stesso orario dei precedenti) e sarà rivolto ai bambini delle Scuole Elementari sul tema “Strumenti compensativi e mappe”. Iscrizioni: tel. 0543.66367 - 328.6232698 alternativamente@laccoglienza.it

Job Day 2016 a Cesena i laureati incontrano le imprese

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i è svolto lo scorso 4 maggio a Cesena, per iniziativa del Corso di Studio in Ingegneria e Scienze Informatiche, Ser.In.Ar., Fondazione Carisp Cesena, CNA Forlì-Cesena, Confartigianato Cesena e Unindustria Forlì-Cesena, Job Day 2016, incontro fra formazione universitaria e imprese. Si è trattato di un’occasione preziosa per i neolaureati in informatica per conoscere le imprese del settore e mettere a loro disposizione le competenze acquisite, al fine di avviare tirocini e tesi in azienda o collaborazioni professionali. L’evento è stato aperto da un seminario sul tema “I trend

del mercato del lavoro nell’ICT in Italia”, durante il quale Eva Cibin e Stefania Pastore (Modis Italia) hanno tracciato una fotografia del comparto italiano del ICT, mettendo in evidenza quanto siano richieste professionalità informatiche avanzate sul territorio italiano. A seguire sono stati aperti i desk aziendali, in cui le imprese hanno incontrato i giovani laureati.

Per iniziativa della Proloco di Terra del Sole si è svolto, nei mesi scorsi, un incontro con i ragazzi della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo di Castrocaro e Terra del Sole, al fine di far conoscere la valle del Montone e quelle limitrofe, prendendo spunto dai volumi “Le Vallate Romagnole “ curati da Rosanna Gardella, Raul Tassinari e Cristian Buranti. A dialogare con i ragazzi sono intervenuti gli stessi Rosanna Gardella e Raul Tassinari, oltre che Giorgio Frassineti, sindaco di Predappio. Ne è uscito un utile approfondimento sulle origini del territorio e sulla sua conformazione, oltre che una valorizzazione dell’ambiente, di possibili percorsi a piedi o in bicicletta e delle testimonianze artistiche e storiche di cui le nostre colline sono ricche.

DON AMEDEO PASINI: VIVA LA TESTIMONIANZA

Per ricordare don Amedeo Pasini, scomparso 5 anni fa, si è svolta lo scorso 8 maggio la conferenza sul tema “Dignità della vita e esperienza di fede nella sofferenza umana”, a cui hanno partecipato Marco Maltoni, direttore degli Hospice di Forlimpopoli e Dovadola e don Erio Castellucci, vescovo di Modena e Nonantola, che hanno offerto dimensioni stimolanti su un tema così complesso e delicato dal punto di vista umano e religioso, ribadendo che il cristiano, pur essendo chiamato alla gioia di vita, nel momento della prova può avere il conforto della fede e aprire il cuore verso il proprio bisogno di infinito.


#NOTIZIE BREVI

I LIONS CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO Sadurano Serenade 2016 in ricordo di don Dario Ciani

Si è svolto venerdì 13 maggio l’evento conclusivo del progetto “Amicizia in rete contro il bullismo e il cyberbullismo”, promosso dai Lions Club Forlì Giovanni de’ Medici, Forlì Valle del Bidente e Forlì-Cesena Terre di Romagna. L’iniziativa ha previsto una fase formativa in 5 scuole medie del territorio curata da Emanuela Briccolani, Elisabetta Scozzoli e Laura Ravaioli, a cui hanno partecipato ben 280 studenti e una seconda fase, nella quale i ragazzi coinvolti sono stati chiamati a realizzare un elaborato creativo sul tema proposto (testo, video, grafica ecc...). Durante l’iniziativa del 13 maggio, alla presenza del sindaco di Forlì Davide Drei, dell’assessore alla formazione Lubiano Montaguti e del Governatore del Distretto Lions 108A Franco Sami, sono stati premiati i tre elaborati vincenti di Jasmine Ward (Scuola Amaducci – Bertinoro) sul tema “Amicizia in rete” (primo premio), di Jacopo Altieri, Jacopo Casadei, Davide Coralli e Riccardo Padovani (Scuola Girolamo Mercuriale ) con il video “Cyberbullismo? no grazie” (secondo premio) e di Matteo Benini e Cao Long Chang (Scuola Paolo Amaducci) con il poster “Stop al cyberbullismo” (terzo premio).

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itorna, come ogni anno, il Festival Musicale “Sadurano Serenade”, che quest’anno diventa anche un tributo alla figura di don Dario Ciani, il sacerdote forlivese scomparso nel 2015, ispiratore della manifestazione, oltre che di tante iniziative di solidarietà sul territorio. Si sono già svolti due concerti il 25 maggio (presso l’abbazia di S. Mercuriale) e il 2 giugno (presso Palazzo Sangiorgi, Forlì). I prossimi appuntamenti sono il 9 giugno (Palazzo Sangiorgi) con Giorgio Costa (pianoforte): seguirà il 16 giugno, nella medesima location, l’esibizione del Duo Parisi-Barboro (clarinetto-pianoforte). La manifestazione , poi, si sposterà presso

la Chiesa di Santa Maria Assunta a Sadurano con il concerto del Duo NoferiniD’Antonio (violino e chitarra) previsto il 23 giugno. Il 30 giugno in piazza Machiavelli a Castrocaro Terme, sarà la volta dell’Ensemble Sax dell’Istituto Masini. La rassegna si concluderà ancora a Sadurano in chiesa con il concerto di Ensemble Sezione Aurea (due flauti, violoncello e clavicembalo) in programma il 26 luglio. Tutti gli spettacoli avranno inzio alle ore 21,00.

Barbara Giunti: presentato il libro ‘Il Sasso e la Rondine’

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enerdì 29 aprile presso la Sala Polivalente la Parrocchia di San Paolo è stato presentato il libro “Il Sasso e la Rondine”, di Barbara Giunti. L’opera – circa 80 pagine – è una significativa raccolta di poesie e brani in prosa che ripercorrono la vita dell’autrice, con particolari riferimenti alla propria esperienza umana, fatta di grandi sofferenze, ma anche di una straordinaria capacità di risorgere da situazioni buie, grazie alla propria tenacia e al prezioso conforto della fede. Il Sasso, ovvero il peso delle angosce umane, nel procedere della narrazione, a poco a poco lascia spazio alla Rondine, simbolo di

SOSTENGONO IL PROGETTO “PERCORSI SOLIDALI”:

Moschini, Pierotti, Pratesi

leggerezza e capacità di volare in libertà: il tutto a significare che la tribolazione più pesante e la morte non rappresentano la fine dei destini umani, ma possono essere uno spazio per una rinascita dello spirito al fine di aprirsi ad una vita piena. All’evento, oltre all’autrice Barbara Giunti, hanno partecipato don Mino Flamigni, Margherita Collareta e Gigi Mattarelli. Il ricavato della vendita del libro sarà destinato in beneficenza.

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