N. 6 - Novembre 2016 - Anno IV - Bimestrale di informazioni sociali, economiche, attualità, cooperazione sociale, volontariato e associazionismo - prezzo di copertina euro 4,00 - Proprietà, direzione e amministrazione: Grafikamente srl via Bertini, 96/L - 47122 Forlì - Editore: Grafikamente srl, via Bertini 96/L - 47122 Forlì - Direttore Responsabile: Pierluigi Mattarelli - Iscr. Reg. Trib. di Forlì n. 4/2013 del 04 aprile 2013 - Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - DL 353/2003 art. 1 comma 1 - Tariffe ROC
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percorsi solidali
Il mito di Otello Buscherini
Domus Coop: psichiatria e dintorni
Disabilita’: CSI e calcio a 5 Economia Sociale Associazionismo Cooperazione e Volontariato in Romagna
Tutti i colori della natura
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percorsi solidali
#EDITORIALE
Volontariato e passione, chiavi della memoria di Gigi Mattarelli
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n queste pagine, in poche occasioni, ci siamo soffermati sul valore del volontariato, quale risorsa per promuovere la memoria di fatti, eventi o persone, con una forte ricaduta sulll’intera comunità locale. La storia che raccontiamo in questo numero, ovvero quella legata al campione Otello Buscherini ed, in generale, al motociclismo romagnolo, è un bellissimo esempio non solo di volontariato, ma anche di un progetto che nasce dal cuore e dall’umana passione di una persona - Luciano Sansovini - che ha il merito di aver reso un contributo altissimo all’intero territorio. La nascita, qualche mese fa, della Casa dei Ricordi di Otello Buscherini, un vero e proprio Museo che si trova a Forlì in via Caprera (angolo via Risorgimento) è una di quelle realizzazioni certamente indirizzata ad appassionati di motociclismo, ma anche, di fatto, un regalo ai forlivesi, tramite il quale è possibile conoscere un mondo che non può essere relegato agli esperti, ma che è patrimonio dell’intera comunità.
In copertina: Luciano Sansovini, (“Righetto”) all’interno della Casa dei Ricordi di Otello Buscherini
Le giovani generazioni, che su larga scala apprezzano le gesta di Valentino Rossi, di Andrea Dovizioso e, qualche anno fa di Marco Melandri e Loris Capirossi, devono sapere che la nostra terra è stata una fucina fertilissima di campioni, a partire da Mario Preta a Dino Valbonesi (il popolare Cadinëla) fino allo stesso Otello Buscherini, che, con ogni probabilità, se non fosse accaduto quel tragico incidente al Mugello il 16 maggio 1976, si sarebbe laureato campione del mondo nella classe 250.
DIRETTORE RESPONSABILE Pierluigi Mattarelli
Di tutto ciò bisogna ringraziare di cuore Luciano Sansovini, per aver trasformato una propria passione (oltre che un’amicizia personale con lo stesso Otello) in un progetto in grado di emozionare anche chi, come chi scrive, fatica a capire la differenza fra un pistone e una biella.
REDAZIONE Giovanni Mami, Elisa Tommasini, Giacomo Mattarelli HANNO COLLABORATO Patrizio Lostritto, Simone Valmori, Massimo Fabbri, Gianni Matteucci, Antonella Frangella, Michela Dall’Agata, Stella Segatori, Enrico Bertoni, Cinzia Fontana, Domenico Settanni, Alessandra Baldi Anna Montefinese, Stefano Gurioli
in questo
numero
Casa dei Ricordi, vivo il mito di Otello Buscherini
Luciano Sansovini presenta il piccolo Museo all’interno della sede dell’ass. Otello Buscherini
Psichiatria, luoghi di umanita’ e professionalita’ Resoconto del convegno promosso dalla cooperativa sociale Domus Coop
PROGETTO GRAFICO Grafikamente, Forlì
Sicuri nella guida, sereni nella vita
STAMPA Gegraf, Bertinoro
Sport&disabilita’: il CSI lancia il calcio a 5
FOTOGRAFIE Giacomo Mattarelli, Archivio Grafikamente REDAZIONE Grafikamente, Via Bertini, 96/L - 47122 Forlì tel. 0543 7983033 - grafikamente@grafikamente.it PUBBLICITA’ Grafikamente, Via Bertini, 96/L - 47122 Forlì tel. 0543 7983033 - grafikamente@grafikamente.it Per ricevere Percorsi Solidali in abbonamento postale gratuito invia una e-mail a: grafikamente@grafikamente.it Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 I dati saranno trattati da Grafikamente – titolare del trattamento – Via Bertini 96/L, Forlì per le operazioni connesse alla spedizione della presente rivista I dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente con metodologie di analisi statistica, esclusivamente dal titolare del trattamento; non saranno comunicati né diffusi né trasferiti all’estero e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile, a richiesta, elenco dei responsabili del trattamento.
Si ringrazia la cooperativa sociale Tangram per il prezioso lavoro di postalizzazione, etichettatura e cellofanatura di “Percorsi Solidali”
L’evento “Safety for life”, organizzato dalla coop. sociale Elcas
Avviato a novembre il campionato regionale riservato a persone con disturbi mentali
Dance Ability, in campo l’espressivita’
Evoluzione dell’attività nata nel 2012 all’interno dell’ass. Incontro senza Barriere
Centro Parole Diverse: verso i gruppi di auto-aiuto
Bilancio e prospettive dopo un anno di attività del Centro promosso dalla coop. sociale Butterfly
Arte per la Nave, solidarieta’ e creativita’
Risultati e conferme dalla manifestazione organizzata dalle Scuole La Nave
Regali solidali che racchiudono storie di vita
Proposte di doni natalizi, frutto del lavoro delle cooperative del Consorzio Solidarietà Sociale
Villa Livia, vacanze in “paradiso” a prezzi vantaggiosi
Opportunità di accoglienza nella struttura gestita dalla coop. sociale Metis
Oltre 8.000 visitatori al Museo Interreligioso
Bilancio decisamente positivo per la perla culturale di Bertinoro
Alla scoperta di antichi strumenti agricoli
Attività e visite al Mu.Mar. (Museo Macchine Agricole Romagna)
Notizie brevi
News ed eventi dal Terzo Settore
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#MOTOCICLISMO STORICO
A fianco e pagina seguente: la Casa dei Ricordi “Otello Buscherini” Sotto: Luciano Sansovini, presidente dell’associazione Otello Buscherini
Casa dei Ricordi: vivo il mito di Otello Buscherini Il piccolo Museo, allestito presso la sede dell’associazione Otello Buscherini di Forlì, fa memoria del campione tragicamente scomparso al Mugello nel 1976 e propone al grande pubblico uno spaccato interessantissimo sulla storia del motociclismo romagnolo del ‘900. Ne parla l’ideatore Luciano Sansovini.
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i sono, nella vita, amicizie che nè il tempo nè la morte possono cancellare; anzi, con lo scorrere degli anni si rinsaldano grazie ad una capacità di fare memoria che viene senz’altro dal cuore. Tutto ciò è accaduto nelle vicende umane che hanno legato due grandi amici, Otello Buscherini e Luciano Sansovini, accomunati da una passione tutta romagnola, il motore. Il primo lanciato verso una fantastica carriera agonistica, stroncata purtroppo da quel maledetto incidente del 16 maggio 1976, presso l’autodromo del Mugello, il secondo che, a quei tempi, lo seguiva, lo accompagnava in giro per l’Europa a correre e, una volta mancato, ha cercato di colmare questo grande vuoto, mettendo risorse ed energie per ricordare l’amico scomparso. Queste motivazioni hanno portato, nel 2003, alla costituzione dell’associazione Otello Buscherini, ad opera dello stesso Sansovini, in accordo con Arnaldo (fratello del campione scomparso),
Solidea (figlia di Otello) e Afro Rustignoli. “Erano tanti anni che pensavo di fare qualcosa per ricordare Otello - spiega Luciano Sansovini, da tutti conosciuto come Righetto - e quando nel 2003 sono andato in pensione, ho pensato di creare l’associazione, per valorizzare tutto quel patrimonio di ricordi, di esperienze vissute e di storia del moto-
ciclismo romagnolo, che avevano avuto in Buscherini il principale protagonista, ma che abbracciano tanti altri campioni della nostra terra”. L’associazione Otello Buscherini ha al proprio attivo la pubblicazione di ben cinque libri sul motociclismo storico, quali “Otello Buscherini, una vita per la moto” (2003), “La mototemporada romagnola 1959-1971” (2006), che racconta la storia dei circuiti cittadini della Riviera, “Mario Preta, un campione in punta di piedi” (2007), “Dino Valbonesi, il motociclismo nell’anima” (2010) che ricorda le gesta sportive del popolare Cadinëla e da ultimo (2014) il volume fotografico “Otello Buscherini”. L’associazione, poi, negli anni ha partecipato ad eventi di motociclismo storico in giro per l’Europa (Svizzera, Belgio, Finlandia), oltre che alla manifestazione di casa nostra, come Old Time Show. Inoltre lo stesso Sansovini partecipa, in qualità di pilota, nonostante i 70 anni (portati egregiamente), a gare del campionato italiano di moto d’epoca sia con una Guzzi 1000 che con una Guzzi 750, risalenti agli anni ‘80. Ma forse la realizzazione più importante costruita dall’associazione (che conta una cinquantina di soci) è la Casa dei Ricordi “Otello Buscherini”, un piccolo suggestivo museo, che si trova a Forlì in via Caprera 1 (angolo viale
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1955 della Milano-Taranto alla media di 115,263 kmh su una Morini Rebello 125) a Afro Rustignoli (2 volte campione italiano di motocross negli anni ‘70 e ‘80) e a Gianfranco Domeniconi (campione cesenate protagonista dei campionati italiani dal 1953 al 1974). “Spesso molti mi chiedono - conclude Righetto - perchè ho fatto tutto questo. La risposta è semplicissima: una sviscerata passione per il motociclismo romagnolo e un’amicizia con Otello, per me quasi un fratello, che da tanti anni non c’è più, ma che vive ancora nel mio cuore”.
QUANDO VISITARE LA CASA DEI RICORDI
La Casa dei Ricordi “Otello Buscherini” (via Caprera 1 - angolo viale Risorgimento - Forlì), dalla sua inaugurazione visitata da oltre 1.000 persone, è aperta il sabato e la domenica mattina dalle 9,00 alle 12,00. E’ possibile visitare questo piccolo, ma straordinario museo del motociclismo romagnolo anche in altri orari, previa prenotazione, telefonando a Luciano Sansovini (tel. 335.6182418). La visita è assolutamente gratuita e lo stesso Sansovini sarò lieto di accompagnare gruppi e visitatori, illustrando l’affascinante storia del motociclismo romagnolo.
CONOSCERE
Risorgimento), inaugurato lo scorso 20 maggio alla presenza delle autorità cittadine, in occasione del 40° anniversario della scomparsa del campione. Si tratta di un vero e proprio museo, in cui Righetto ha esposto una quantità enorme di oggetti che fanno riferimento alla storia motociclistica romagnola, come ad esempio le Malanca 50 e 125, utilizzate da Buscherini nei campionati del mondo, tantissime coppe, i caschi, le medaglie, le immagini e le tute originali di Otello. All’interno della Casa dei Ricordi, poi, sono allestite altre sezioni dedicate a Mario Preta (vincitore nel
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#PSICHIATRIA
A fianco: il pubblico presente al convegno. Sotto. La copertina del volume “Io senza l’altro” di Jenny Mariani, consegnato ai partecipanti Pagina a fianco dall’alto: Giorgio Bambini, Angelica Sansavini, Claudio Ravani e Davide Drei
Psichiatria, luoghi di umanita’ e professionalita’ Dal convegno “La psichiatria vista da qui”, promosso da Domus Coop, emerge il messaggio, frutto della storia in ambito psichiatrico della cooperativa: un intervento efficace in un contesto così delicato può avere risultati positivi solo se affrontato con sentimenti di umana disponibilità e alti livelli di preparazione professionale.
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on il convegno “La pschiatria vista da qui”, Domus Coop ha inteso ripercorrere una strada tracciata circa 30 anni fa, quando, per la prima volta, la cooperativa si occupò di patologie del genere, ancor prima di aprire le prime strutture di accoglienza per persone con disturbi psichici, avvenuta circa 20 anni fa, con l’inaugurazione della Casa San Leonardo. E’ stata - ed è tuttora - una storia certamente complessa, in cui umanità e disponibilità affettive devono procedere insieme a competenze specifiche, per poter intervenire in modo efficace in un contesto assai delicato. Il convegno, che si è svolto lo scorso 21 ottobre presso il Centro Kairos, si è sviluppato, nella prima parte, con le comunicazioni degli operatori della cooperativa, responsabili dei vari servizi alla psichiatria, e, nella seconda, con le relazioni dei professionisti, che accompagnano le attività delle comu-
nità oggi attive. “Sono esperienze con un forte coinvolgimento umano e personale - hanno affermato Roberto Fiorini, Denise Nanni e Giampaolo Benedetti, rispettivamente responsabili delle Case San Leonardo, Santa Teresa e dei Gruppi Appartamento - il progetto riguarda certamente
l’accoglienza e la vita comunitaria, ma questa residenzialità non può essere ritenuta il fine della nostra azione, ma piuttosto il mezzo per crescere con estrema pazienza: non si tratta quasi mai di guarire, ma di progredire con lentezza, acquisire un equilibrio, imparare a relazionarsi con gli altri, raggiungere piccoli spazi di autonomia, valorizzare le proprie capacità”. Se dunque l’abitare è una parte importante, anche le attività lavorative e laboratoriali rivestono un ruolo significativo per le persone. “Il laboratorio Kairos - ha raccontato la responsabile Beatrice Brighi - è il luogo delle occasioni speciali, tramite attività creative, educative e psicomotorie; il luogo dove mani si abbracciano e occhi si guardano per vivere al meglio l’uno a fianco degli altri”. Sentimenti simili anche nella parole di Albina Crispino, responsabile del progetto PEOL, parcorso educativo verso il mondo del lavoro, che vive in sinergia con la coop. sociale Lavoro Con. “Rispettare le regole, capire i tempi che il mercato impone, valorizzare la motivazione del lavoro e le sue finalità - ha affermato Albina - sono alcuni degli obiettivi delle nostre attività, uniti al bisogno di gratificazione delle persone nella loro dignità e singolarità”. Ma a fianco dell’impegno personale, non può non
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esserci l’aspetto della qualità professionale del servizio, come ha ricordato Roberta Valentini, illustrando i criteri di intervento, in linea con i requisiti richiesti dall’accreditamento conseguito presso la Regione Emilia Romagna e come hanno affermato sia la psicoterapeuta Jenny Mariani e lo psichiatria Giorgio Bambini, entrambi supervisori delle comunità della cooperativa, quale supporto indispensabile sia all’equipe degli operatori che alle persone accolte. L’evento si è concluso con le rifles-
sioni di Claudio Ravani (direttore del Dipartimento di Salute Mentale AUSL Romagna), che ha ribadito la necessità di volare alto, mettendo in relazione le capacità del pubblico e del privato, al fine di non offrire più pacchetti standard, ma servizi personalizzati da costruire attorno alle persone. Il sindaco Davide Drei, presente all’evento, ha ricordato che l’impegno della Domus Coop in un ambito così complesso, rappresenta un’enorme ricchezza sociale per l’intera comunità.
Siamo ad appena 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico e già, presso le scuole La Nave, si è proiettati verso il 2017/2018 con i tradizionali Open Day: si sono svolti proprio in questi giorni gli appuntamenti riservati alla scuola primaria (30 novembre e 3 dicembre) e alla scuola media (3 dicembre). Per coloro che non sono riusciti a partecipare il prossimo appuntamento è per il 21 gennaio 2017 dalle 9.00 alle 12.00 con un Open Day per così dire generale, in cui potranno partecipare tutte le famiglie interessate a tutti i livelli scolastici (Infanzia - PrimariaMedie). E’ possibile, inoltre, prenotare un colloquio con le Dirigenti, telefonando al 0543/798664. Si ricorda che le iscrizioni sono aperte dal 22 gennaio al 22 febbraio 2017.
OPEN DAY LA NAVE
PER CONOSCERE L’OFFERTA FORMATIVA
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#SICUREZZA STRADALE
A fianco : prove pratiche di guida sicura. Sotto: Maurizio Zaccarelli, presidente di Elcas Pagina a fianco: Francesco Forasassi, presidente di Area Safe, l’on. Marco Di Maio e l’assessore al Welfare Raoul Mosconi
Sicuri nella guida per essere sereni nella vita L’evento “Safety for life”, promosso dalla cooperativa sociale Elcas, pone l’attenzione su un aspetto fondamentale delle relazioni umane: la sicurezza nella guida, intesa, non solo come condizione necessaria da perseguire per ridurre incidenti e perdite di vite umane, ma come forma educativa di rispetto del prossimo
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l concetto di sicurezza stradale, per una realtà come la cooperativa sociale Elcas, che ogni giorno impegna uomini e mezzi sulle strade nel soccorso e nel trasporto sanitario, è una priorità assoluta, tanto che ha organizzato un evento di sensibilizzazione su questi temi, svoltosi il 15 e 16 ottobre scorsi a Forlì, presso i padiglioni fieristici. La manifestazione, dal titolo “Safety for life: sicuri nella guida, sereni nella vita”, è stata promossa unitamente a Area Safe, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Forlì, della Provincia di Forlì-Cesena e della AUSL della Romagna, con una doppia finalità: ovvero promuovere i concetti di sicurezza alla guida e, nello stesso tempo, raccogliere fondi per l’IRST di Meldola. Con questo evento, quindi, i forlivesi che hanno partecipato hanno avuto la possibilità di usufruire di prove pratiche di guida sicura, coadiuvati dai tecnici esperti di Area Safe, associa-
zione specializzata in corsi di guida nel settore sanitario e nelle forze di polizia e di seguire un’interessantissima lezione teorica sui comportamenti alla guida, tenuta da Francesco Forasassi, presidente della stessa Area Safe. “Quando si è al volante - ha affermato Forasassi - l’aspetto fondamentale non è tanto l’abilità nella guida, quanto la
responsabilità e la coscienza dei rischi che possono esserci per se stessi e per gli altri. Rischi che possono essere dilatati, specie se il conducente non ha una piena consapevolezza dei propri limiti e del fatto che personalità, stati emotivi, stress sono aspetti che condizionano la guida. Cosa fare dunque per essere guidatori migliori? Innanzitutto essere rispettosi delle regole, nella piena consapevolezza che non è detto che lo siano anche gli altri, in secondo luogo saper osservare bene l’ambiente e i veicoli circostanti, con la possibilità di prevenire manovre maldestre di altri, infine conoscere i fattori di rischio personali: in sostanza cambiare prospettiva, partendo da se stessi e non sempre dagli errori degli altri”. Forasassi ha poi analizzato le cause più ricorrenti di incidenti stradali, che in 2 casi su 3 sono da attribuire a errori umani (errori di guida, negligenze, imprudenza, fretta, alcool o droghe e incapacità di reagire ad un rischio improvviso): ma esistono anche errori di valutazione, quali la velocità eccessiva rispetto a quanto consente la situazione, il calcolo errato di traiettorie di altri veicoli, la mancanza delle distanze di sicurezza. Tutti aspetti che implicano la necessità di formare competenze chiave alla guida che riguardano i principali fattori di rischio, la valutazione del proprio comportamento al volante, le abilità tecniche e la tensione a voler imparare sempre”.
lità benefiche della manifestazione è venuto da Sandra Montalti (direzione infermieristica IRST) e da Fabrizio Miserocchi (direttore dell’Istituto Oncologico Romagnolo), che hanno ribadito l’importanza di un’azione comune per favorire la ricerca sui tumori e l’assistenza alle persone ammalate. Da ricordare anche la significativa presenza del presidente della Fiera di Forlì Gianluca B agnara e di Moreno Montanari, presidente Co.E.S. Italia. In conclusione Maurizio Zaccarelli, presidente della cooperativa sociale Elcas, ha auspicato che iniziative come “Safety for life” non rimangano episodi sporadici, ma possano essere lo stimolo per l’avvio di un processo formativo sull’educazione e sulla sicurezza stradale, da perseguire con il coinvolgimento delle giovani generazioni.
FORTI EMOZIONI AL 4° TORNEO “CITTA’ DI FORLÌ”
Domenica 13 novembre, presso la Palestra del Polisportivo Otello Buscherini di Forlì, si è svolto il 4° Torneo di Basket in carrozzina “Città di Forlì”, per iniziativa della locale squadra “Whell Chair Basket” (associazione Papa Giovanni XXIII) e del Lions Club Forlì Giovanni de’ Medici. L’evento ha visto la presenza di 4 squadre: oltre alla già citata compagine forlivese, hanno partecipato l’AS Delfini di Vicenza, Magik Basket di Parma e ASDRE (Associazione Sport Disabili ) di Reggio Emilia. Nel corso della mattinata si sono svolti i primi due incontri preliminari, durante i quali la squadra forlivese ha prevalso su Reggio Emilia, mentre i vicentini della Delfini hanno avuto la meglio sulla formazione di Parma. La pausa pranzo è stata caratterizzata da un grande buffet offerto dal Lions Club Forlì Giovanni de’ Medici a tutti i partecipanti, dopo il quale si sono svolti gli ulteriori due match: la finalina per il 3° e 4° posto, con i cestisti di Reggio Emilia che hanno superato la squadra parmense e la finale fra Forlì e Vicenza: una partita che ha visto il risultato in bilico, risoltasi al filo di lana a favore dei “Delfini” vicentini. In definitiva una splendida giornata di sport, con alti livelli agonistici e con una significativa testimonianza di correttezza in campo. Al termine delle gare tutti gli atleti sono stati premiati dal presidente del Lions Club Forlì Giovanni de’ Medici, Giordano Anconelli: all’evento hanno partecipato anche gli assessori comunali Sara Samorì e Raoul Mosconi.
BASKET IN CARROZZINA
Nel corso dell’evento sono intervenute anche diverse personalità, come l’assessore al Welfare del Comune di Forlì Raoul Mosconi, che ha posto l’attenzione sul concetto della sicurezza stradale, quale conseguenza di atteggiamenti di responsabilità personale e come l’on Marco Di Maio, che, ricordando la nuova legge sull’omicidio stradale, ha ribadito che l’atteggiamento repressivo non può essere l’unico approccio, ma deve essere accompagnato da un’attività preventiva a partire dal mondo scolastico. Ariano Baccarini, responsabile della Pastorale Sanitaria della Diocesi di Forlì-Bertinoro, ha sottolineato che la responsabilità alla guida è un grande atto di amore verso gli altri e verso il rispetto della vita umana. Un ringraziamento sentito per le fina-
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A fianco: una fase della partita di calcio a 5 dello scorso 12 novembre a Cavriago (RE) fra le squadre Domus Coop e la locale formazione Anni Magici
Sport&disabilita’: CSI lancia il calcio a 5 Lo scorso 12 novembre è cominciato il campionato regionale di calcio a 5 riservato a persone con disturbi mentali, a cui partecipa anche una formazione di Forlì: per il CSI locale è la prima esperienza sportiva nell’ambito della disabilità, ma si inserisce in un percorso già tracciato da tempo a livello nazionale
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a sensibilità verso il mondo della disabilità, in ambito CSI, è un valore che viene da lontano e che ha caratterizzato la fase pionieristica dell’avvicinamento alla pratica sportiva di persone con vari tipi di handicap. Negli anni ‘90, per esempio, prese piede, ancor prima della costituzione del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), un campionato nazionale di hockey in carrozzina dedicato ai malati di distrofia muscolare, che sfociò nella creazione di una vera e propria nazionale con tanto di gare nei principali paesi europei. Con la creazione della FISD (Federazione Italiana Sport Disabili) queste esperienze sono state trasferite in tale ambito, ma non si è certamente persa l’inclinazione del CSI nella promozione di iniziative sportive del genere. Fra queste senz’altro è da citare quella della nazionale italiana di calcio a 11 per amputati, nata dalla richiesta di un giovane emiliano senza una gamba, che desiderava giocare con le stampelle insieme ai coetanei a livello agonistico, ma non ne aveva
la possibilità, in quanto i regolamenti federali non lo consentivano. Ebbene il CSI ha cambiato i propri e ha lanciato, nel tempo, un campionato di categoria a livello locale, che è poi sfociato in questa nazionale, che vanta la partecipazione agli Europei e ai Mondiali in Messico nel 2015. Anche in questo caso il CSI svolge il ruolo di apripista, in piena sintonia con il CONI, in attesa della creazione di una federazione ad hoc, deputata alla gestione delle squadre nazionali. “Ultimanente - spiega Stefano Gurioli, presidente del Comitato Forlivese - anche a seguito del rinnovo della dirigenza regionale, sono attivi alcuni progetti alquanto interessanti. Mi riferisco a campionati di basket e di calcio a 5 per persone con disturbi psichici e anche di pallavolo integrati, in cui le formazioni sono composte sia da persone con disabilità, che normodotati: tutte esperienze nate con eventi dimostrativi, che si sono rivelati alquanto interessanti e partecipati per avviare progetti più strutturati”.
Il CSI forlivese, in particolare, è coinvolto nel campionato regionale di calcio a 5, in quanto una delle 4 formazioni partecipanti è la Domus Coop di Forlì, cooperativa sociale che da tempo ha implementato attività sportive per gli ospiti delle proprie comunità. Insieme alla compagine forlivese sono coinvolte nel campionato Anni Magici di Cavriago (Reggio Emilia), USD Virtus di Bagnolo (RE) e La Pieve Volley ASD, anch’essa con sede nel capoluogo reggiano. La gara inaugurale si è svolta, lo scorso 12 novembre, a Cavriago dove gli amici della Domus Coop si sono fatti valere, pur soccombendo 11-9 contro i locali atleti degli Anni Magici. Le partite successive si svolgeranno a cadenza mensile, per concludersi a fine aprile. “Sono decisamente soddisfatto - continua Gurioli - dell’avvio di questo progetto: se la propensione CSI verso iniziative del genere ha una storia importante, per noi forlivesi è la prima esperienza in cui siamo coinvolti in prima persona. Il nostro auspicio è che esperienze del genere possano consolidarsi e moltiplicarsi, in quanto la pratica sportiva è indubbiamente un valore aggiunto anche nell’ambito della disabilità, che può coniugare al sano movimento, una maturazione delle persone in termini di rispetto delle regole, gioco di squadra, impegno e raggiungimento degli obiettivi”.
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A fianco: il gruppo di Dance Ability dell’ass. Incontro senza Barriere. Sotto: una scena dello spettacolo “30 AMare” con una performance di alcuni componenti del gruppo.
Dance Ability, in campo l’espressivita’ Da circa 4 anni l’associazione Incontro senza Barriere ha avviato il gruppo di Dance Ability, un’attività che si basa sull’improvvisazione e crea un’interessante integrazione fra persone cosiddette “normali” e diversamente abili. Michela Turrini, responsabile del gruppo, racconta gli sviluppi di questa significativa esperienza
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al 2012, all’interno dell’associazione Incontro senza Barriere, è attivo un gruppo particolarissimo che si incontra una volta alla settimana all’insegna della Dance Ability, una tecnica di danza contemporanea, basata sull’improvvisazione, grazie alla quale ognuno, abile o diversamente abile che sia, ha possibilità di partecipare. “Lo scopo di questa attività - spiega Michela Turrini, anima e facilitatrice del gruppo - è quello di offrire a tutti uno spazio e un’opportunità in cui esprimersi al meglio. Non si tratta, quindi, di una proposta per persone disabili, ma per tutti, grazie alla quale ognuno mette in campo le proprie capacità in un contesto di vera integrazione, altra caratterisica fondamentale del gruppo: la Dance Ability, infatti, è un linguaggio unico e irripetibile, tramite il quale si incontrano persone che vivono in contesti decisamente separati”. Attualmente il gruppo è composto da circa 20 unità, di cui una decina con disabilità ed altrettanti giovani cosiddetti
normali. A questi ultimi non viene proposto di “fare un’opera buona”, ma di coinvolgersi con le proprie doti in questo interessatissimo progetto di danza, in cui non si possono catalogare utenti e operatori, ma persone con abilità diverse che, insieme, danno vita ad un’attività espressiva. “In questi anni - racconta Michela c’è stato un crescente interesse per le nostre attività ed un incremento nel
numero dei partecipanti e nella qualità delle attività. In un primo tempo ero sostanzialmente io che proponevo iniziative e creavo coreografie, oggi c’è stata un’evoluzione; ogni cosa che facciamo parte dal gruppo, come le bellissime coreografie che abbiamo realizzato in occasione dello spettacolo “30 AMare”, portato sul palco del Diego Fabbri di Forlì a fine maggio 2016”. Fra gli sviluppi futuri di questa interessante attività c’è un obiettivo ambizioso: quello di far conoscere la Dance Ability in contesti diversi ed esterni al “mondo del sociale” fatto di cooperative, famigliari e volontari che già da tempo conoscono queste esperienze. “Il nostro sogno - conclude Michela è quello di portare le nostre esibizioni nelle piazze: come sarebbe bello se potessimo esibirci all’interno delle tante sagre di paese del nostro territorio... Ancora ci piacerebbe - e stiamo lavorando per farlo - organizzare delle lezioni aperte nel centro storico forlivese, per incontrare gente e comunicare loro la bellezza dell’integrazione fra le persone, tramite questa pratica così coinvolgente e creativa”. Per saperne di più: contatare Michela Turrini (tel. 340.2622183 - e mail: michela.turrini@gmail.com): gli incontri del gruppo di Dance Ability si svolgono il lunedì dalle 17,00 alle 18,15 presso le palestre del Liceo Scientifico in via Aldo Moro a Forlì.
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12 #INNOVAZIONE
A fianco: lo staff del centro Parole Diverse, da sinistra Carlo Ghezzi, Francesca Focardi, Cinzia Orioli e Nancy Inostroza
Centro Parole Diverse verso i gruppi di auto-aiuto Il Centro ha appena compiuto un anno di vita e il bilancio delle attività svolte è estremamente positivo: dal territorio emerge con forza il bisogno di dialogo e confronto delle persone sui problemi piccoli e grandi di tutti i giorni. L’obiettivo principale del 2017 è senza dubbio l’avvio del progetto dei gruppi di auto-aiuto
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sattamente un anno fa la cooperativa sociale Butterfly ha dato vita al Centro Parole Diverse, un progetto che si pone come spazio, in cui le persone possono condividere le proprie esperienze e individuare, con l’aiuto di esperti, strumenti per affrontare le proprie difficoltà e migliorare la qualità della vita. “Oggi - spiega Cinzia Orioli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro - le persone che incontriamo ci manifestano un grande desiderio di raccontarsi, pur avendo una resistenza iniziale nell’uscire dal guscio ed esternare aspetti che fanno parte delle proprie sfere più intime: una volta superato questo scoglio vengono ‘fuori’ ed emergono con forza le esigenze di confronto sui propri problemi”. In quest’ottica, quindi, le iniziative promosse dal Centro hanno prodotto buone risposte, per esempio, per l’attività di consulenza psicologica, all’interno della quale, in un anno, il Centro ha incontrato oltre 60 perso-
New ice serv
ne, offrendo servizi anche a condizioni agevolate per utenti in difficoltà, nel pieno spirito solidale proprio della cooperativa. Molto interesse si è riscontrato sui due corsi su “Disabilità e sessualità”, ai quali hanno partecipato operatori, genitori e insegnanti di sostegno: questa esperienza genererà, nel 2017, la formazione di un gruppo (richiesto dai partecipanti agli iter formativi, che hanno manifestato la volontà di non essere lasciati da soli), guidato da un professionista del Centro, all’interno del quale verranno analizzati casi specifici, che si incontrerà con cadenza mensile. “Ma la vera sfida del 2017 - continua Cinzia - riguarda il progetto dei Gruppi di Auto-Aiuto: su questo aspetto stiamo lavorando da tempo e diverse associazioni locali ci hanno dimostrato interesse per questi strumenti, che possono essere di grande supporto a persone con enormi pesi di sofferenze. Il primo steep sarà quello di realizzare corsi per facilitatori a cui far seguire la concretizzazione
dei primi gruppi. Le emergenze che provengono dal territorio spaziano da quelle ‘classiche’ (alcolismo, gioco d’azzardo) a specifici bisogni, quali malattie gravi, perdita del lavoro e anche dipendenze affettive.” Un altro punto di forza dell’attività del primo anno del centro è senza dubbio la Scuola per Operatori di Aiuto, avviata lo scorso 11 ottobre e che si protrarrà fino a giugno 2017: è stato raggiunto il limite massimo dei 20 partecipanti (volontari, operatori sociali, insegnanti) e, vista la richiesta, è stata aperta una lista di persone interessate, al fine di avviare un secondo corso. Continuano a suscitare interesse anche le conferenza del mercoledì, i cui prossimi appuntamenti sono previsti il 14 dicembre sul tema delle relazioni affettive (“E’ proprio vero che sbagliando si impara?”), curato da Carlo Ghezzi e il 18 gennaio a proposito di “Emozioni e psicosomatica” con la presenza dello psicoterapeuta Ivano Frattini e della pediatra Laura Borghesi. “Un’altra iniziativa appena realizzata - conclude Cinzia - è la conferenza dello scorso 26 novembre su “Immagini per raccontarsi”, ovvero un approfondimento sulla fototerapia, curto da Ayres Marques Pinto, docente di fotografia terapeutica, oltre che co-fondatore del Movimento Hospice Marche”.
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A fianco: Simone Valmori e Enrico Bertoni, durante l’asta battuta delle opere: sullo sfondo i fratelli Vaccari al lavoro. Sotto: il numeroso pubblico che ha assistito alla manifestazione
Arte per la Nave, solidarieta’ e creativita’ Si è conclusa la 9°edizione della manifestazione “Arte per la Nave”: 66 artisti hanno donato altrettante opere, che, messe all’asta, finanziano progetti educativi e borse di studio per la Scuola. Nel corso dell’evento finale la performance dal vivo dei fratelli Vaccari, che hanno dipinto uno splendido “Notturno Urbano”
A
rte Forlì Contemporanea, la fiera ideata da Gilberto Tedaldi, quest’anno ha celebrato il proprio ventennale, divenendo senza dubbio un punto di riferimento nel processo che ha trasformato la città di Forlì in un polo culturale riconosciuto in tutt’Italia. All’interno di questa ricorrenza, certamente un ruolo di rilievo spetta anche alla manifestazione “Arte per la Nave”, giunta alla nona edizione, che - possiamo certamente dire - ha contribuito con forza all’affermazione della manifestazione
fieristica in cui si svolge la parte più significativa dell’evento. Quest’anno sono state oltre 800 le persone che nelle giornate del 4-5-6 novembre hanno affollato il grande stand, promosso dalle Scuole La Nave: 66 sono stati gli artisti che hanno donato un’opera e ben 11.000 euro il ricavato dell’intera manifestazione, che ha avuto il proprio epilogo con l’asta battuta svoltasi domenica 6 novembre. “E’ un risultato di grande rilievo - spiega Simone Valmori, organizzatore di Arte per la Nave - in quanto tutte
le opere sono state assegnate e quanto abbiamo ricavato ci permetterà di alimentare il Fondo Aiuto allo Studio don Lino Andrini, per dotare la scuola di materiale didattico inerente all’arte, promuovere corsi in ambito artistico, offrire borse di studio e sostenere gli alunni e le famiglie in difficoltà. C’è da dire che l’edizione 2016 ha presentato una novità di grande impatto scenico: una delle opere battute è stata realizzata in diretta durante l’asta: la performance è stata resa possibile grazie ai fratelli Alfonso e Nicola Vaccari che hanno dipinto in circa un’ora e mezza uno splendido “Notturno urbano” assegnato, con ancora i colori freschi, a ben 850 euro”. La manifestazione, quindi, rappresenta una straordinaria sinergia fra arte, solidarietà e valori educativi, dove gli artisti, grazie alla donazione delle proprie opere, ricevono in cambio una visibilità importante, gli amanti dell’arte hanno la possibilità di aggiudicarsi opere di valore e la scuola, promuovendo l’espressione artistica, rimarca con forza la propria vocazione didattica ed educativa, arricchendo la propria proposta formativa, con un occhio attento anche alle fasce più deboli della popolazione. “Se tutto questa si realizza - conclude Simone - un ringraziamento sincero va anche a Gilberto Tedaldi e a Romagna Fiere, che, come ogni anno, ci offrono gratuitamente lo spazio in Fiera”.
14 #REGALI SOLIDALI
A lato: prodotti alimentari a marchio L’Altro Giardino. Sotto.: l’etichettatura delle confezioni Pagina a fianco: (in alto) creazioni artigianali presso il Tocco d’Artista, (sotto) i ciondoli in ceramica Cavarei.
Regali solidali che racchiudono storie di vita La cooperativa sociale Tangram presenta tante opportunità regalo, in vista delle prossime festività natalizie, che uniscono la qualità e l’utilità del manufatto con la vocazione sociale e solidale, in quanto frutto del lavoro e dell’impegno di persone diversamente abili, che frequentano i centri socio occupazionali della cooperativa.
Q
uanto è prezioso quello che acquistiamo per le festività natalizie? Il regalo che faremo ai nostri cari sarà ancora più gradito se presenterà un doppio valore: sarà bellissimo e utile, ma sarà ancora più apprezzato se porterà con sé un messaggio di pace e solidarietà verso i più deboli. La cooperativa sociale Tangram, a questo proposito, presenta i prodotti realizzati con la collaborazione e il lavoro delle persone disabili inserite nei propri centri e nella rete di cooperative del Consorzio Solidarietà Sociale. L’Altro Giardino L’Altro Giardino è un marchio di prodotti alimentari e per la salute, simbolo di tipicità del territorio, di cura delle materie prime e delle persone. Persone con disabilità psico-fisica o con svantaggio sociale vengono inse-
rite nel processo produttivo, grazie al quale trovano un dignitoso collocamento nella società in cui vivono. Sui tre terreni dislocati tra il Comune di Forlì e Meldola si opera in regime
di Agricoltura Biologica Certificata ICEA per il rispetto della natura e della salute dei consumatori; un impianto fotovoltaico garantisce l’energia a una piccola serra, in cui crescono i germogli in attesa dell’impianto a terra. L’Altro Giardino è il primo Progetto di Agricoltura Sociale a Forlì, promosso dalle coop. sociali Tangram, Il Cammino e ForB, grazie al quale si restituisce la vita a terreni in disuso o confiscati alla mafia, come quello in viale dell’Appennino 282, che sta diventando un polo didattico e culturale, in cui viene promossa la legalità, l’agricoltura sociale e il bene della comunità. Dai frutti derivati dal lavoro nei campi, e grazie al supporto di vari partner, vengono sviluppate produzioni alimentari e per la salute sempre nuovi. Le certificazioni ICEA e CCPB garantiscono una filiera biologica e l’applicazione della normativa HACCP assicura la tracciabilità di tutte le fasi della produzione. Il Natale è l’occasione per avvicinarsi a questi regali, grazie ai quali è possibile sposare la solidarietà abbinata alla bontà e l’esclusività di questi prodotti, la cui gamma completa è consultabile sul sito www.laltrogiardino.it o sulla pagina Facebook @laltrogiardino. sanleonardo. Info: tel. 366.1940666 – 0543.20201 (Michela) - info@laltrogiardino.it
Tocco d’Artista Con un sorriso e la dolcezza delle mani viene realizzata oggettistica da regalo con diversi materiali, dando vita a soluzioni e creazioni sempre nuove. Presso il Tocco d’Artista è possibile trovare prodotti in tessuto, bigiotteria, cornici, ricettari, gessi profumati, portachiavi, quadri e decorazioni, con cui stupire parenti e amici con un prodotto artigianale solidale. Per saperne di più: www. toccodartista.it - Facebook: toccodartista - e mail: toccodartista@cooperativatangram.it - tel. 0543.20201 Una Goccia nell’Oceano Un altro regalo speciale è quello che si può fare, acquistando il ciondolo a forma di goccia in ceramica prodotto in collaborazione con la cooperativa sociale Lamberto Valli di Forlimopoli, e dedicato a contribuire alla realizzazione di CavaRei, la nuova struttura di servizi per la disabilità e per la cittadinanza. Ognuno di noi può essere la goccia importante nell’oceano della solidarietà! Info: www.cavarei.it - tel. 0543/31094.
Una vacanza non è solo un periodo in cui corpo e mente trovano riposo ma è anche un momento di crescita, in cui ci si lascia alle spalle le preoccupazioni quotidiane per scoprire lati di noi rimasti sopiti, per sviluppare relazioni interpersonali e incrementare la fiducia in se stessi, aspetti, questi, che si protraggono oltre la vacanza e pongono le radici per un diffuso benessere delle persone. Dal 2014 la cooperativa sociale Metis, in collaborazione con l’Istituto delle Suore di Carità sotto la protezione di San Vincenzo De’ Paoli, ha in gestione la Casa Vacanze Villa Livia, uno splendito edificio rurale, recentemente ristrutturato, caratterizzato da un luminoso porticato e da un ampio giardino, che si trova a Cervia (via Caduti della Libertà, 8), non lontano dal centro storico della cittadina termale. La struttura della casa è ideale per famiglie e gruppi, grazie ad ampi spazi per momenti conviviali, di socializzazione, formazione e coesione, quali il salone al piano terra, la sala pranzo, il porticato (attrezzato con tavoli e panche) e l’ampio giardino di oltre 3000 mq. Villa Livia, insomma, è lo spazio ideale per trascorre vacanze (anche brevi) e week end in un ambiente perfetto anche per l’accoglienza di cooperative sociali e associazioni con, al loro seguito, persone con disabilità: dispone di 8 camere da letto con servizi, per un totale di 20 posti. La cooperativa Metis, che si occupa della gestione della struttura, garantisce, tramite il proprio personale, il rapporto con gli ospiti, dalla prenotazione all’accoglienza e si occupa della pulizia della casa e della cura del giardino. E’ a disposizione degli ospiti anche la lavanderia interna all’Istituto delle Suore, adiacente alla Villa. Fino al termine del 2016, la cooperativa Metis lancia un’opportunità molto interessante per coloro che desiderano usufruire della Casa, che prevede la modalità “3x2”, ovvero due giorni a pagamento e uno in omaggio, un’offerta valida anche per periodi più prolungati (ad esempio 6 giornate: 4 a pagamento e 2 gratuite). Al di là degli aspetti commerciali della proposta, l’iniziativa è nata per garantire a tutti, anche a coloro che non hanno disponibilità economiche elevate, l’accesso ad una struttura ricettiva, che ha nel proprio DNA, le caratteristiche per accogliere al meglio le persone e offrire loro un ambiente unico e speciale per vivere momenti di relax e socialità. Per prenotazioni e ulteriori informazioni: cooperativa sociale Metis - tel. 0541 412353 – fax 0541. 1793628 - www.coopmetis.com/villa-livia/
VILLA LIVIA
UNA VACANZA IN UN PICCOLO PARADISO A CONDIZIONI VERAMENTE VANTAGGIOSE
16 #CULTURA
A fianco: la ricostruzione della veste del sacerdote Aronne presso l’Arca dell’Alleanza Sotto: Enrico Bertoni, direttore del Museo
Oltre 8000 visitatori al Museo Interreligioso Il 2016, per il Museo Interreligioso di Bertinoro, è stato segnato da un sostanziale incremento delle visite, dovute, in particolar modo, al positivo appeal del nuovo progetto espositivo/didattico. Significative, specialmente, le presenze di visitatori stranieri e di gruppi scolastici. Ne parla il direttore Enrico Bertoni
U
n anno fa, il Nuovo Museo Interreligioso di Bertinoro si presentava al pubblico, con un percorso ed una proposta culturale profondamente rinnovati. È ormai tempo di stilare il bilancio di un anno di attività denso e con un afflusso di visitatori che ha fatto registrare un positivo incremento rispetto al 2015. La prima sfida vinta ha riguardato la proposta culturale: il nuovo percorso, incentrato sulla figura di Mosè, ha incontrato il particolare favore da parte dei visitatori italiani e stranieri. Tra le più importanti figure condivise tra le religioni monoteistiche, le vicende di Mosè sono particolarmente significative, in quanto affrontano le questioni che, ancora oggi, riguardano il mondo contemporaneo, come la libertà da Dio, la libertà di coscienza, il libero arbitrio, il rapporto con la diversità culturale. Seguendo le vicende di Mosè, è stata implementata la dimensione esperienziale della visita al Museo, grazie alla ricostruzione del Tabernacolo del deserto,
del Secondo Tempio di Gerusalemme e, all’interno della cisterna cinquecentesca della Rocca, il Santo dei Santi insieme all’Arca dell’Alleanza. La risposta da parte dei visitatori è stata molto positiva: l’anno 2016 si chiuderà con circa 8.000 presenze, generate grazie a visite di istituti scolastici, di gruppi organizzati e visitatori occasionali, sui qualisi è registrato un sensibile incremento, grazie ad orari di apertura più ampi, ad un servizio di visita più attento e ad una collaborazione più coesa con il Comune
Un nuovo percorso educativo e didattico assolutamente da visitare
via Frangipane, 6 - Bertinoro (FC) - Tel. 0543.446600 e mail: musint.bertinoro@gmail.com Orari di apertura: 10:00 - 13:00 e 14:30 - 17:30 (chiuso il lunedì)
di Bertinoro. Molto positiva è stata la risposta dei visitatori stranieri, presenti a Bertinoro grazie alle attività del Centro Residenziale Universitario, presenze importanti, perché molto spesso formate da musulmani provenienti da Paesi attraversati da forti tensioni come l’Arabia Saudita e il Pakistan: l’approccio di questi visitatori al Museo è molto importante, sia perché si riconoscono nella descrizione dell’Islam contenuta nel percorso espositivo, sia perché per la prima volta entrano in contatto con la vera essenza dell’Ebraismo e del Cristianesimo. In questi visitatori si accendono dubbi e interrogativi che si possono considerare come piccoli semi di pensiero e di dubbio, salutari in un mondo segnato da certezze assolute spesso errate. Gli importanti risultati conseguiti, sono stati resi possibili grazie al contributo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì: i contributi concessi sono stati un volano di fondamentale importanza per la crescita e la sostenibilità del Museo Interreligioso. Occorre ora guardare al 2017, con uno spirito diverso e con uno sguardo che punti verso l’alto: abbiamo dato prova che il Museo ha le capacità di essere un luogo di elaborazione culturale e di avere una voce autorevole sul dialogo interreligioso. Occorre nuovamente mettersi in ricerca, come pellegrini e viandanti tra terra e cielo.
della ragione, della fede uomini insieme
nel nome di Gesù, Yhwh e Allah
A fianco e sotto: immagini della visita dell’associazione Silenziosi Operai della Croce presso la sede del Mu.Mar
Alla scoperta degli antichi stumenti agricoli Mu.Mar. (Museo Macchine Agricole Romagna) divulga la conoscenza di antiche attrezzature agricole: a questo fine ha allestito, presso la propria sede, un’esposizione di tali macchinari. Domenico Settanni racconta una recente visita di un gruppo di operatori e ospiti dell’associazione Silenziosi Operai della Croce
N
ell’ambito delle proprie attività, l’associazione di promozione sociale Mu.Mar. (Museo Macchine Agricole Romagna) ha recentemente ospitato, presso la propria sede in via del Partigiano (Vecchiazzano, Forlì) un gruppo di operatori e ospiti dell’associazione Silenziosi Operai della Croce di Meldola. Mu.Mar. svolge un’attività finalizzata alla conoscenza degli antichi attrezzi agricoli (di proprietà dei soci), con diverse esposizioni sul territorio (fra cui
quelle organizzate dalla Fiera di Forlì, dai quartieri Romiti, San Varano e Carpena, dal Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole e dalla Parrocchia di Pieve Salutare) e l’utilizzo dello spazio espositivo, allestito presso la propria sede, aperto a visite di gruppi e associazioni. I Silenziosi Operari della Croce, con i quali Mu.Mar. ha intenzione di collaborare in futuro anche con una esposizione degli antichi mezzi agricoli all’interno della sede di Meldola, svolgono attività di assistenza ai
sofferenti di ogni età, collaborando alla loro crescita cristiana e sociale e mettendo al centro il valore della persona nel solco dell’apostolato del fondatore dell’opera, il compianto mons. Luigi Novarese. L’ospitalità offerta da Mu.Mar ha, pertanto, ha voluto rappresentare un momento di socializzazione e, nel contempo, di conoscenza di un mondo, quale quello dai mezzi agricoli, con i quali si esercitava, nei tempi passati, il duro lavoro nei campi. Nel corso del pomeriggio gli ospiti hanno condiviso, in un clima di sana allegria, un momento musicale, mentre Mu.Mar ha offerto una merenda e ha fatto conoscere ai presenti i diversi “pezzi” agricoli esposti, spiegandone le caratteristiche tecniche e suscitando l’interesse sul loro uso nelle campagne; un aspetto, quello della sensibilizzazione sulle antiche pratiche rurali, sul quale Mu.Mar è impegnata, privilegiando non solo il rapporto con le nuove generazioni in ambito scolastico, ma anche all’interno del variegato mondo del No-profit e del Sociale. Al termine dell’evento i rappresentanti di Mu.Mar hanno confermato il proprio impegno a cementare ulteriormente il rapporto con l’associazione meldolese, mettendo in campo opere e buone pratiche da sviluppare per il prossimo futuro.
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#NOTIZIE BREVI
CSI: UNA CICLOSOLIDALE PER I TERREMOTATI Run To End Polio Now: un grande evento firmato Rotary
I
l Rotary Club di Forlì, unitamente al Rotaract locale, annuncia per la primavera 2017 una grande manifestazione sportiva, finalizzata alla raccolta fondi, d’intesa con i programmi internazionali rotariani, per sconfiggere la polio nei bambini di tutto il mondo. L’evento, che si svolgerà domenica 7 maggio 2017, sarà una gara podistica non competitiva solidale denominata “1a Run To End Polio Now” e prevederà tre percorsi di 10, 5 e 2 chilometri, tutti con partenza e arrivo in piazza Saffi a Forlì. Il costo di iscrizione sarà di 2,50 euro e prevede un pacco gara, ristori e vari premi. L’auspicio degli organizzatori è quello di
un largo coinvolgimento a livello cittadino di enti e associazioni sociali, al fine di realizzare, insieme, una grande iniziativa che accomuni tutte le espressioni solidali della città. Sono previsti eventi collaterali quali laboratori creativi per bambini (promossi dal Consorzio Solidarietà Sociale) e la manifetsazione solidale “Una piega per l’Hospice”. L’evento ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Forlì. Info: www. rotaryforli.com/runtoendpolionow.
Don Dario Ciani, presentato il libro che lo ricorda
E’
stato presentato lo scorso 2 dicembre il libro “Il Signore dà le uova a chi alleva le galline”, che ricorda la figura di don Dario Ciani, il sacerdote originario di Tredizio e fondatore della Comunità di Sadurano, scomparso il 26 luglio 2015. Il volume, promosso dall’associazione Amici di don Dario in collaborazione con Paolo Simoncelli e Edizion In Magazine, riporta numerose testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e una vasta documentazione sulla sua attività e missione. Il libro, il cui titolo si ispira a una frase che il sacerdote amava spesso ripetere in vita, è stato realizzato
non solo per far conoscere la storia di Don Dario, ma soprattutto per dare continuità al suo lavoro di recupero sociale, in modo che possa essere di stimolo a tutti coloro che hanno intenzione di percorrere il suo stesso cammino, dedicando la propria vita a chi ha smarrito la retta via. Il libro può essere richiesto all’associazione Amici di Don Dario. E-mail: amicidisadurano@ cssforli.it - tel: 0543.21900.
Invalsi, le Scuole La Nave oltre i livelli regionali e nazionali
N
ei mesi scorsi sono stati resi pubblici i risultati delle prove Invalsi effettuate nel corso dell’anno scolastico 2015/2016: si tratta, per chi non lo sapesse, di test ministeriali somministrati alle scuole di ogni ordine e grado, al fine di misurare la qualità dei risultati didattici conseguiti all’interno di ogni istituto scolastico italiano. Tali test producono un’elaborazione statistica, finalizzata alla creazione di una media nazionale, una media regionale e, per il nostro territorio, una media sovraregionale riferita al Nord Est. Ebbene le Scuole La Nave sono risultate pratica-
mente in tutte le statistiche, relative alle scuole primarie e secondarie di primo grado, a livelli superiori di tutte le medie citate (nel grafico i risultati delle prove di italiano nella scuola media). Tutto ciò testimonia e conferma l’ottimo livello formativo che si è consolidato negli anni e che proietta le Scuole La Nave ai vertici italiani, in termini di qualità dell’offerta didattica.
Lo scorso 17 settembre 2016 il Comitato CSI di Forlì ha promosso, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, la Ciclosolidale, una pedalada non competitiva, a cui hanno partecipato oltre 200 persone. Due erano percorsi: uno per cicloamatori di circa 80 chilometri con partenza da Forlì e le scalate del Monte Colombo e della Rocca delle Caminate e un secondo percorso (per tutti) da Forlì a Predappio. Grazie a diversi sponsor (Emporio Gomma, Renova, Bar Nereo, Cartaria, Forlivese, Bassini e Prosciutti SP) che con il loro contributo hanno coperto le spese organizzative, quanto ricavato dalle quote di partecipazione (oltre 1.100 euro)è stato destinato al Comitato per la Lotta contro la Fame del Mondo, per il sostegno ai terremotati delle aree del Centro Italia.
BASKET E PATTINAGGIO PER PERSONE AUTISTICHE
La coop. sociale Lamberto Valli, in collaborazione con l’Ass. Incontro Senza Barriere, ha organizzato presso la palestra “Scuole Medie Via per Bertinoro” di Forlimpopoli, due corsi di pallacanestro e di pattinaggio, rivolti a persone con autismo e disabilità intellettive. Le attività, che vengono svolte il lunedì (basket) e giovedì (pattinaggio) su due turni pomeridiani diversificati in base all’età, sono cominciate a ottobre e si protrarranno fino a maggio 2017. Informazioni e iscrizioni: Roberto Duca (Coop. LambertoValli), tel. 339.8784678.
#NOTIZIE BREVI
ANMIC: CELEBRATI I 60 ANNI DI FONDAZIONE Lions Forlì Host: il 26 dicembre la 2a Camminata dei Babbi Natale
Presso la sede dell’Ordine dei Medici di Forlì, ANMIC provinciale ha celebrato il 60° della fondazione dell’associazione nazionale avvenuta nel 1956. Nel corso dell’evento, all’interno del quale sono stati premiate diverse personalità particolarmente vicine all’associazione, fra cui il prof. Dino Amadori, l’on. Marco di Maio e la sen. Mara Valdinosi, sono intervenuti il presidente Agostino Bravaccini, Tonina Nanni e Domenico Settanni (componenti del Comitato provinciale) e Giuliana Gaspari (ANFFAS) . La cerimonia è stata conclusa dal vice-presidente nazionale Alberto Mutti, che ha ricordato le tematiche aperte e non risolte su cui l’associazione è chiamata a lavorare, quali il diritto di una pensione di invalidità non più al passo con i tempi, il problema lavoro con una radicale riforma della lex 68/99, una formazione mirata per i disabili in funzione di nuove professionalità, la correzioni di alcuni punti della legge sul Dopo di Noi, la revisione del modello di accertamento dell’invalidità, del ruolo delle commissioni e della definizione del soggetto deputato.
S
i svolgerà lunedì 26 dicembre (ricorrenza di S. Stefano) la Camminata dei Babbi Natale, iniziativa benefica, promossa dal Lions Club Forlì Host. L’evento, giunto alla seconda edizione, avrà come base il Parco Urbano Franco Agosto, da dove sono previsti due percorsi (uno più lungo che toccherà anche diverse strade del centro storico) ed uno più breve limitato all’area del Parco. La partenza è prevista alle ore 10,00 per entrambi i percorsi, nell’area antistante il chiosco interno al polmone verde forlivese. Ai partecipanti, a cui verrà fornito il berretto rosso di Babbo Natale, al fine di colorare il “serpento-
ne umano” che si svilupperà per le vie cittadine, viene richiesto un contributo a offerta libera, che il Lions Forlì Host destinerà al fondo terremotati implementato dal Distretto 108A. L’obiettivo degli organizzatori è quello di bissare (e possibilmente incrementare) il successo, in termini di partecipazione dell’edizione 2015, che ha visto la presenza di oltre 500 persone (nella foto dello scorso anno il gruppo in transito in corso Garibaldi).
Banca di Forlì: Festa degli Auguri con la 5a edizione di ‘Giovani Note’
S
i svolgerà il 17 dicembre presso il PalaFiera la tradizionale Festa degli Auguri dei soci della Banca di Forlì, con il consueto appuntamento con il concorso musicale “Giovani Note”, vetrina di giovani talenti canori, provenienti da 8 istituti musicali del territorio. Le stesse scuole sono coinvolte nell’organizzazione dell’evento, mettendo a disposizione, oltre al giovane che si esibirà sul palco, anche i professori di musica che comporranno l’orchestra. Le edizioni precedenti (nella foto i partecipanti a quella del 2015) si sono rivelate un successo, non solo per il convinto apprezzamento
SOSTENGONO IL PROGETTO “PERCORSI SOLIDALI”:
Moschini, Pierotti, Pratesi
del pubblico presente, ma per la validità di una manifestazione che valorizza le espressioni artistiche messe in campo dalle giovani generazioni del territorio. L’iniziativa è in linea con lo spirito della Banca di Forlì, da sempre impegnata in progetti dai forti connotati sociali in campo solidale, sportivo, culturale ed educativo. Alla manifestazione parteciperà, come ospite d’onore, il comico ed attore romagnolo Ivano Marescotti.
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1996 - 2016: vent’anni di successi e idee brillanti
1996
La costante crescita di E.R.Lux è frutto della propensione verso l’innovazione, caratteristica che ha permesso all’azienda di svilupparsi e qualificare la propria attività, unitamente ad un altro valore importante: il lavoro di squadra.
2016
E.R.Lux è un team dinamico, composto da persone che operano con passione e responsabilità, dando il massimo e dimostrando alti livelli di professionalità, conseguenza degli investimenti in formazione continua che l’impresa persegue da tempo.
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In un piccolo garage di Forlì, 20 anni fa, è nata un’idea brillante, una scintilla che ha dato vita ad un’intuizione imprenditoriale, che ha trasformato una piccola realtà artigianale in un’impresa che offre occupazione a 50 addetti e opera con successo su tutto il territorio nazionale.