Spazio dismessoabbandonato
Superficie dell’area: 1.150 mq Proprietà: Comune di Milano
via
G.
Natta
19
La Cascina Cotica si trova ai bordi del quartiere Gallaratese nella parte sud ovest, in affaccio sul una rotonda che connette due strade di pertinenza diversa: quella di via G. Natta, accesso alla zona residenziale e al quartiere, e via E. Montale, il quale prolungamento si raccorda con via Lampugnano, mettendola a ponte tra i flussi della metropoli e i suoi prolungamenti verso la campagna . Essa si inserisce quindi in un contesto a prevalenza residenziale e di alta accessibilità su gomma dato l’asse stradale che percorre tra l’ippodromo e il quartiere. Inoltre la cascina condivide la strada di pertinenza pedonale di via G. Natta con un edificio di due piani che accoglie al piano terra attività di tipo commerciale
La Cascina Cotica (o Cottica),costruita nei primi del ‘900, è la testimonianza di un luogo dove fino a poco tempo fa l’ambiente urbano riusciva a convivere con le piccole attività agricole che la cascina svolgeva e di cui porta ancora ‘il ricordo’. Or messa in sicurezza la cascina fa parte del Comitato Cascine Milano Expo 2015 “Le Cascine di Milano verso e oltre Expo 2015” prevedendo per essa ‘un set di funzioni in grado di trasformare la cascina in un centro polifunzionale fortemente riconoscibile’; infatti è dopo il restauro che l’associazione CAP 20125 intende realizzare il “Centro di Aggregazione Polifunzionale” atto ad accogliere diverse realtà, eventi e attivare dispositivi in grado di rielaborare in una nuova forma partecipativa identità e storia della cascina e del quartiere.
Materiali & Pratiche Il perimetro della cascina è chiuso dalle originarie mura di protezione e da due ingressi: un cancello chiuso col catenaccio e un portone d’ingresso accessibile esclusivamente all’ente sanitario ASL per la salvaguardia della colonia felina esistente al suo interno. Da alcune recinzioni postume si scorgono i segni della sua funzione agricola (Apicoltura Nomade s.s). Le facciate presentano incrostazioni, graffiti, cedimento delle persiane e rotture sul tetto, e impalcature per la messa in sicurezza essendo un edificio a rischio crollo. Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
Atlante fotografico
Indirizzo,
Cronaca & storia
contesto
1. CASCINA COTICA
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio dismessoabbandonato
Superficie dell’area: 38.088 mq Proprietà: Privata in attività
Di superficie territoriale 38.088 mq, il lotto si trova nella parte nord del quartiere, all’interno di un contesto promiscuo: confinante da un lato con un rivenditore per articoli da giardino denominato Centro Giardino “Il Vasaio” e dall’altro con la zona apparentemente attiva dell’azienda di marmo MAR.MA, il lotto affaccia su una delle arterie principali del quartiere: via Gallarate, che conduce verso l’asse del Sempione. La zona è prevalentemente industriale, con delle eccezioni di residenziale. Dal lato opposto della carreggiata vi è il Cimitero Musocco.
Vi è un Rapporto preliminare relativo alla verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica di una proposta di Piano di Recupero . La proposta di P.R., che si inserisce in un tessuto misto in parte degradato con presenza di impianti tecnologici, prevede la realizzazione di un intervento residenziale articolato in due comparti, integrato da un sistema di verde attrezzato completo di percorsi ciclopedonali di connessione. La proposta prevede inoltre la riorganizzazione del sistema della viabilità previa valutazione di scenari alternativi con ricadute diverse sul comparto anche in termini di aree coinvolte.
Materiali & Pratiche La zona si presenta desolata , delimitata da recinzioni in ferro che permettono la totale visuale dell’interno. Il sopralluogo ha permesso di individuare piccole forme di abusivismo, che includono una primitiva struttura di stazionamento transitorio ( materassi e utensili). La pavimentazione è in cemento, che a seguito della totale incuria risulta usurato dalle condizioni climatiche.
Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
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Indirizzo, via Gallarate 265.
Cronaca & storia
contesto
2. Lotto Aziendale Marmi per Arredamento MAR.MA
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio dismessoabbandonato
Superficie area: 990 mq Proprietà: Comune di Milano
La scuola materna comunale è affiancata da una grande struttura che ospita l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione Carlo Porta, e delimita il verde di pertinenza delle residenze adiacenti. La struttura non affaccia direttamente su una strada di percorrenza, ma rimane più interna, godendo di un vasto spazio residuale adibito a verde, attrezzato con panchine, cestini, e pavimentazioni che permettono la sosta.
In origine questa struttura veniva utilizzata come scuola materna, poi è stata un centro disabili fino agli anni ‘90, poi chiusa a causa di un incendio doloso. Dopo questo episodio la scuola è rimasta abbandonata e lasciata all’incuria fino al Settembre 2013, nel progetto nazionale “Piano Amianto” che include 70 edifici individuati da bonificare, con un investimento da 41 milioni di euro e con l'obiettivo di "eliminare l'amianto da tutte le scuole aperte e riconsegnarle alla citta' entro la fine del mandato“. L’area è stata classificata come “ emergenza ambientale”,ovvero quelle situazioni dove la presenza, in aree pubbliche e private, di rifiuti, amianto e serbatoi interrati, possono creare problemi di carattere igienico sanitario ed un grave pregiudizio per l'ambiente.
Materiali & Pratiche
Atlante fotografico
Indirizzo, via Uruguay, non vi è numero civico.
Cronaca & storia
contesto
3. Scuola Materna Comunale
L’edificio è un prefabbricato costruito in cemento. La pavimentazione del cortile di pertinenza è irregolare così come il verde di pertinenza risulta incolto. La facciata presenta le aperture dell’edificio (finestre e porte) totalmente murate per ostacolare l’entrata in esso, ciò nonostante sono state individuate forme di abusivismo nel piano seminterrato
Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Superficie area: 4197 mq Proprietà: Gruppo Ligresti, ma in cessione obbligatoria al Comune
Spazio dismessoabbandonato
Il pratone si trova in una posizione d’angolo con due vie di pertinenza differente: via Chiarelli di accesso ai complessi residenziali limitrofi e via Benedetto croce, un asse di percorrenza del quartiere servito anche dal trasporto pubblico (di cui una fermata si trova proprio dirimpetto alle recinzioni del parco). Una parte del perimetro invece è immersa in un’area adibita a verde urbano i quali percorsi ne costeggiano il perimetro stesso. Contestualmente l’area si trova sopra il percorso metropolitano e frontale rispetto al lineare verde urbano che attraversa il quartiere Gallaratese.
Il pratone recintato si estende su una superficie di 4197 mq e dagli estratti del Piano di Governo del Territorio (dall’ordine degli architetti 2010) viene segnalata come area sottoposta a Piani Attuativi Obbligatori con annessa porzione collinare del ‘parco lineare’ che corre nel cuore del quartiere. La sua storia non è chiara ne’ definita, anche se possiamo dire che la proprietà appartiene ad un operatore privato: infatti dalle tavole circa le indicazioni morfologiche riferite al Piano delle Regole quest’area (indicata nel documento come Pa2/a) dovrà essere ceduta obbligatoriamente al Comune per il completamento del sistema verde di spina (così come la porzione collinare prospicente).
Materiali & Pratiche Il pratone è delimitato lungo tutto il suo perimetro da una recinzione fatta di lamine di alluminio che non consentono la vista dei suoi spazi interni, eccetto per un’apertura; sulla recinzione stessa sono presenti tag e graffiti e cartelloni pubblicitari probabilmente abusivi o comunque fuori da ogni criterio di ‘ordine’. Abbiamo potuto scattare delle foto oltre la recinzione che ci hanno permesso di percepire meglio lo spazio, che si presenta come un prato con qualche albero e tracce di un uso abitativo precario abusivo.
Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
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Indirizzo, via Chiarelli/via Benedetto Croce
Cronaca & storia
contesto
4. Pratone recintato 1
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Superficie : 8.775 mq Proprietà: Comune di Milano
Spazio dismessoabbandonato Il pratone recintato si trova su un’area di verde urbano delimitata su tre lati da via U. Betti nel quale si trova anche una fermata del trasporto pubblico (linea 69) , la strada a doppia carreggiata di via Cechov e via Omodeo. Attraversando via Cechov limitrofo al pratone si trova un’area di verde attrezzato e un edificio sottoposto a intervento di rimozione amianto (autorimessa); il pratone inoltre è affianco agli impianti sportivi e alla piscina di servizio al quartiere. La sua collocazione lo rende in una posizione di alta accessibilità per i residenti e allo stesso tempo in un’area dedicata al tempo libero e allo sport.
Anche di questo pratone si è riusciti a raccogliere scarse informazioni circa la sua storia e le previsioni in atto: sempre dal Pgt consultato dal sito dell’ordine degli architetti quest’area viene destinata ad attività dedicate allo sport ma non vi sono precise disposizioni progettuali e/o strategiche. Il sito probabilmente è anch’esso di proprietà del Comune in attesa, forse, di una previsione articolata e definitiva. Dal racconto di un passante sappiamo solo che una ventina di anni fa, sull’area avevano cercato di un prefabbricato a destinazione commerciale, lavori che non sono stati portati a termine a causa di situazioni di non legalità e conformità con la legge.
Materiali & Pratiche Il perimetro del pratone è delimitato da una recinzione a rete che rende possibile la visione totale della sua estensione. Al suo interno il verde cresce liberamente e non è sottoposto a nessun tipo di intervento di manutenzione o di gestione, anzi; al suo interno si registra una situazione di stanziamento abusiva ma comunque tranquilla: l’unico a godere di questo spazio è un inquilino ‘invisibile’ che ha sfruttato lo spazio come fosse la sua dimora.
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Indirizzo, via Cechov/via U. Betti
Cronaca & storia
contesto
5. Pratone recintato 2
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio dismessoabbandonato
Superficie: 16.785 mq Proprietà: Comune di Milano
Il contesto in cui il sito si trova è adiacente all’ex palazzetto dello sport prevede il Monte Stella a est, e zone residenziali sia a sud che a nord ovest, in un’area ad alta accessibilità essendo servita dall grande asse stradale di via Sant’Elia e dalle infrastrutture del trasporto pubblico della fermata metropolitana di Lampugnano e relativa stazione pullman, e dalle linee 40, 68, 69;
Il PalaSharp è stato un noto palazzetto dello sport,con una capienza massima di 10.045 spettatori. Si trattava di una tenso struttura allestita in pochi mesi nel 1985, dopo il crollo del Palasport di San Siro, a causa di una nevicata. Nel corso degli anni, il PalaSharp ha ospitato un gran numero di eventi. Dentro la struttura si sono svolti concerti, eventi di natura politica, nonché ritrovi religiosi, show televisivi (solitamente di natura musicale o sportiva). Il 30 aprile 2011, dopo 26 anni, la tensostruttura del PalaSharp ha smesso la sua attività perché il Comune ha sfrattato il vecchio gestore; la struttura sarebbe stata demolita il 30 aprile 2011 per fare spazio ai progetti in vista di Expo 2015, ma infine essa diventerà la seconda Moschea cittadina, realizzazione che sarà a spese della comunità mussulmana
Materiali & Pratiche
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Indirizzo, via sant’Elia 33
Cronaca & storia
contesto
6. Palasharp
Lo stato attuale del palazzetto è di totale degrado e pericolante. All’intero vi convivono topi e disperati senza riscaldamento né servizi igienici. La stuttura, al contrario di quello che appare dalla vista satellitare, è degradata e in sfacelo. La zona di parcheggio esterna è sommersa da calcinacci e arredamento dell’interno del palazzetto, oltre che da detriti e vetri.
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Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
contesto
Commerciale a piano terra in serie, gran parte dei locali risultano chiusi o in cerca di un affittuario. La parte superiore d e l l ’ e d if i c io è re s id e n z i a le . La via è delimitata dalla parte opposta dal lato del centro commerciale Bonola, che, con la sua presenza, influenza l’andamento del commercio limitrofo. Via Quare nghi ri copre un ruolo importante per il quartiere in quanto all’inte rno d i e ssa sono pre se nti numerosi servizi ( di tipo scolastico e case di riposo per anziani). Subito dopo la stecca commerciale vi è la rotonda di svincolo tra il cavalcavia e la zona re s id e n z ia le d i v ia V e rg ia te .
ha subito una forte influenza negativa da parte del centro commerciale Bonola, primo centro commerciale costuito all’interno della città nel 1988, il quale ha assorbito e attirato a sé molte delle pratiche e degli usi abituali del quartiere e dei suoi consumatori. Su 24 vetrine riferite a 10 circa attività locali differenti, almeno la metà sono chiuse, specialmente quelle riferite alla ristorazione e alcune di agenzie; alcune presentano i cartelli ‘VENDESI’ o ‘AFFITTASI’, altre sono semplicemente chiuse.
Materiali & PRATICHE Costituito da 24 vetrine in totale, suddivise in diversi locali tutti al piano terra si una lunga stecca residenziale (i quali ingressi condividono lo spazio a terra delle attività commerciali); l’edificio presenta uno spazio di pertinenza pavimentato in cemento, sede del marciapiede e degli accessi alla residenza , e una lingua di verde che delimita la carreggiata, che propone un’attrezzatura basica composta da panchine per la sosta e cestini. La maggior parte dei locali è chiusa dalle saracinesche in modo permanente o in attesa di essere acquistate.
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Cronaca & storia
7. Stecca commerciale Via Quarenghi Indirizzo, via Quarenghi La stecca commerciale in questione
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Spazio sottoutilizzato
n° vetrine chiuse: 16 n° vetrine totali: 24
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio sottoutilizzato
Superficie: 6.000 mq Proprietà: Mista
Situato al centro del quartiere, il centro commerciale Bonola divide il quartiere Gallaratese in due parti nettamente distinte. Il contesto adiacente comprende a sud est un parco lineare, scarsamente attrezzato e percorso. A nord è individuabile del commercio a piano terra sottoutilizzato o dismesso, incluso nella residenza. Il contesto si ripropone in maniera equivalente nella parte sud, dal centro. Il centro commerciale si propone come centro dei servizi, escludendo la possibilità di sviluppo di servizi altri nelle zone limitrofe; infatti la zona presenta numerose tracce di commerciale dismesso. Il committente del progetto è Immobiliare Gallaratese, e l’importo dei lavori è di euro 20.000.000. I tempi di esecuzione sono stati di 26 mesi, e la superficie lorda è 24.000 mq.
Il Centro Commerciale Bonola, aperto nel 1988, è a lungo rimasto il solo centro commerciale all'interno dei confini della città di Milano. L'offerta commerciale completa, gli eventi a forte attratività ed in grado di interessare ampie fasce di popolazione, l'integrazione con strutture sociali di pubblica utilità (biblioteca comunale, centro civico, comando polizia municipale), ne hanno fatto un importante punto di riferimento a livello cittadino. Facilmente raggiungibile dai Clienti grazie all'adiacente fermata della metropolitana (fermata Bonola, appunto) e da linee automobilistiche di superficie, conta anche un parcheggio coperto (gratuito per le prime due ore) da 800 posti auto completamente automatizzato ed un parcheggio esterno pubblico in prossimità di uno degli ingressi. La galleria commerciale, situata su di un unico livello, è stata ristrutturata nel 2000.
Materiali & PRATICHE
Cronaca & storia
contesto
Indirizzo, via Quarenghi 23
Atlante fotografico
8. Spazio interno al C.C. Bonola
Il sopralluogo effettuato all’interno del centro commerciale evidenzia la forte presenza di luoghi sottoutilizzati, adiacenti alla biblioteca , all’ambulatorio e agli uffici del comune. I luoghi appaiono come androni deserti privi di attrezzature, e privi di possibilità di alcuna attività “non istituzionalizzata”, anche per la presenza di numerose telecamere e servizi di sorveglianza. Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio sottoutilizzato
Superficie: 14.850 mq Posti auto: 800
Il parcheggio è contornato da zona adibita a verde non attrezzato e dai palazzi residenziali di via Bettii, e si affaccia sul via Uruguay separato dalla stessa dalla pista ciclabile che corre lungo l’asse verde che caratterizza la parte sud del quartiere. Il quartiere è servito interamente da vaste aree destinate a parcheggio, con capienza di 800 posti auto gratuiti, più un’ulteriore spazio sotterraneo. Il parcheggio di superficie risulta sottoutilizzato in quanto, in diversi momenti della giornata, si presenta come desertico.
Costruito nel 1988 insieme al complesso del Centro Commerciale Bonola il suo vasto dimensionamento è stato progettato proprio per servire l’area commerciale e ospitare le loro auto. Probabilmente questo suo sovradimensionamento è stato ‘sfruttato’ per ospitare Il martedì e il venerdì il mercato locale/di quartiere con le sue bancarelle, ma per il resto della settimana risulta non esservi alcuna attività altra se non quella della destinazione a parcheggio.
Materiali & pratiche Il parcheggio offre 800 posti macchina a raso. La pavimentazione del parcheggio è di asfalto e l’area è attrezzata con panchine di cemento e lampioni della luce molto alti e che permettono una fitta illuminazione, qualche alberazione e marciapiedi di attraversamento/percorrenza.
Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
Atlante fotografico
Indirizzo, via Quarenghi 23
Cronaca & storia
contesto
9. Parcheggio C.C. Bonola
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio sottoutilizzato
Superficie: Proprietà: Comune di Milano n° assegnatari: circa una ventina
Gli orti si trovano all’interno di un’area verde, lungo il suo percorso di attraversamento (percorso percorribile esclusivamente a piedi e che unisce l’area antistante i parcheggi dei pullman della stazione di Lampugnano fino ad arrivare a via B. Croce). Gli orti inoltre sono vicini ad un nucleo di edilizia residenziale e a due complessi riservati alle attività religiose, inserendosi così in un contesto tranquillo e distante dai grandi percorsi stradali.
Gli orti sono stati concessi in gestione dal Comune, di cui rimangono infatti sotto sua proprietà. La gestione di essi è responsabilità di diversi soggetti assegnatari tutti facenti in una fascia di età che corre dai 50 ai 70 anni. Non essendo stato possibile reperire documenti ‘ufficiosi’ riguardanti il sito, interrompiamo la partita di carte che si sta tenendo proprio negli spazi degli orti: la signora T. ci racconta che è lì ,individualmente, ciascuno si coltiva il proprio orto (“com’era qui un tempo” aggiunge) e a volte organizzano tra di loro grigliate e pranzi all’aperto. Mi fa presente che alcuni non si sono più o occupati del proprio orto, altri invece sono al lavoro, proprio durante la nostra breve conversazione
Materiali & Pratiche Il perimetro degli orti è totalmente recintato con materiali di recupero (come ad esempio le ‘porte’ e gli accessi sostituiti con reti di letti) mentre al suo interno la disposizione degli orti non segue un ordine prestabilito, ma è comunque ben disposta nello spazio, sapendo creare aperture per tavoli, bicilette e percorsi agevolati. Alcuni attrezzi sono disposti un po’ a casaccio mentre alcuni orti sono rimasti in condizioni di semi o totale abbandono. Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
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Indirizzo, vicinanze via Don Salerio
Cronaca & storia
contesto
10. Orti comunali
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio intermittente
Superficie: 5.525 mq Proprietà: Comune di Milano
via
K.
Ziegler
Il campo giostrai di via Ziegler si trova a ridosso di via Lampugnano in un sito nei pressi del palazzone della filiale Unicredit, dei licei Gentileschi e Cardano sul marciapiede opposto e su un lato è affiancato dalla piazza di transito e di accesso alla fermata della metropolitana di Lampugnano. Il campo è regolarmente autorizzato dal Comune e accoglie dai 10 ai 20 posti roulotte che probabilmente accolgono la sosta permanente o temporanea delle famiglie di giostrai che operano nei lunapark di via Sempione e via Novara.
Il Campo giostrai di via Ziegler accoglie nuclei familiari di origine prevalentemente italiana che opera nelle grandi aree che ospitano Lunapark cittadini di diversa entità. Alcuni estratti di cronaca riportano che negli anni della loro permanenza (più o meno estemporanea) si sono verificati alcuni episodi di delinquenza e di criminalità (non organizzata): infatti in un paio di episodi sono stati commessi degli omicidi legati comunque a regolamento di conti interno alla comunità. Il sito è comunque elencato tra gli allegati del Comune che elenca le zone di criticità da sottoporre a controllo da parte delle autorità .
Materiali & Pratiche Il Campo accoglie disordinatamente le roulotte e le attrezzature mobili che vengono impiegate nei parchi giochi/lunapark, ma è anche sede di parcheggio delle auto di proprietà degli occupanti. Alcuni angoli del campo sono lasciati a sé stessi o sono luogo di raccolta di detriti e di materiale di scarto. Il campo può sembrare degradato per le pratiche e gli usi delle attività domestiche svolte all’aperto in modo precario. Rimane comunque una presenza ‘aleatoria’ e poco definita riferita soprattutto ai movimenti degli abitanti stessi.
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Atlante fotografico
Indirizzo,
Cronaca & storia
contesto
11. Campo Giostrai
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello
Spazio intermittente
Superficie: Varia Proprietà: Privata
La pizzeria e il chiostro si trovano in due contesti diversi all’interno del quartiere: la pizzeria frontale alla cascina Cotica da cui prende il nome, è immersa in un contesto puramente residenziale e condivide l’edificio di via Natta che ospita alcune attività commerciali al piano terra; il chiostro invece si affaccia su via Uruguay nelle vicinanze del lineare verde urbano e nelle prossimità della fermata metropolitana di Uruguay, lungo una passeggiata pedonale che costeggia la stessa via.
I due luoghi possono in qualche modo condividere la stessa storia, o almeno la stessa sorte: entrambi sono luoghi in cui gli abitanti passano il loro tempo libero con finalità più o meno simili a quelle del ‘ristoro’ e del tempo libero. Entrambi però non sono aperti ordinariamente, anzi specialmente nel caso della pizzeria, dal racconto di un abitante del quartiere, l’attività procede a singhiozzi a causa della diminuzione del personale che gestisce e opera al suo interno (da 6 a 3 dipendenti!). Queste strutture suggeriscono tuttavia un’apertura stagionale nei mesi che interessano la primavera ma soprattutto l’estate.
Materiali & pratiche I due spazi proprio per la loro situazione ‘intermittente’ si presentano sempre chiusi ai suoi clienti; la pizzeria non offre degli orari di apertura in stato di chiusura e gode di uno spazio aperto destinato ai suoi clienti ma recintato e quasi in condizione di abbandono; il chiostro invece rimane permanente chiuso, ma presenta su un lato, un piccolo spazio per la disposizione di tavolini e sedie per godersi le proprie consumazioni.
Politecnico di Milano - a.a. 2013/2014 Laboratorio di Progettazione e Politiche Urbane – di Francesco Infussi, Francesca Cognetti e Paolo Bozzuto
Atlante fotografico
Indirizzi, via G.Natta (pizzeria)/ via Uruguay (chiostro)
Cronaca & storia
contesto
12. pIZZeria vecchio cafe’della cotica & Chiostro-Bar Maracaibo
Melazzi Ginevra Indiana, Lu Shuang, Rossi Priscilla, Uberti Foppa Marcello