MITTELEUROPA
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V IAGGIANDO
SI IMPARA
Il viaggio è una straordinaria occasione per apprendere. Un sopralluogo sul teatro degli eventi storici e artistici che hanno contaminato la cultura occidentale invita a riviverne con entusiasmo i movimenti, le imprese, gli antefatti e gli effetti sulla società contemporanea. Sono queste le premesse e le finalità di un viaggio consapevole e appassionato nelle più affascinanti città mitteleuropee.
in copertina, dall’alto la Città Vecchia (Staré Mesto), Praga Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci, Cracovia il Danubio a Budapest Il Bacio di Gustav Klimt, Vienna all’interno del Reichstag Dome, Berlino Madonna del Prato di Raffaello, Vienna nella pagina seguente Wolfgang Amadeus Mozart, il genio della musica nacque il 26 gennaio 1756 a Salisburgo, viaggiò in Italia e in Europa (Monaco, Berlino, Parigi, Bruxelles e Londra), fu compositore di corte a Vienna e trascorse gli ultimi anni della sua vita a Praga, dove diresse la prima de “Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni” (Teatro degli Stati, 1787) e morì il 5 dicembre 1791 mentre stava lavorando al Requiem
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I NDICE 4
La Gaia Apocalisse
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Capolavori nascosti
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Le cittĂ
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Berlino
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Bratislava
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Budapest
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Cracovia
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Monaco di Baviera
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Norimberga
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Praga
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Salisburgo
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Vienna
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Gli itinerari
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Berlino, Dresda e Praga
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Berlino, Lubecca e Amburgo
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Berlino, Potsdam e Norimberga
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Cracovia, Breslavia e Praga
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Cracovia, Czestochowa e Varsavia
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Monaco, Ratisbona e Norimberga
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Monaco, Salisburgo e Vienna
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Praga, Cesky Krumlov e Vienna
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Vienna, Bratislava e Budapest
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Vienna, Graz, Maribor e Lubiana
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L A G AIA A POCALISSE
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n viaggio nell’Europa Centrale può essere non soltanto una ricognizione di città, paesaggi, fiumi, montagne e laghi, ma anche un itinerario alla scoperta dei luoghi e delle atmosfere, nei quali si produsse quello straordinario evento intellettuale noto come “Cultura Mitteleuropea”. Da Trieste a Budapest, da Praga a Berlino, da Monaco a Salisburgo e soprattutto
clima di progressivo declino dell’Impero Asburgico che avrà il suo culmine di violenza dopo l’attentato di Sarajevo nel 1914. Poeti e scrittori come Robert Musil, Karl Kraus, Hugo Von Hofmansthal, Arthur Schnitzler, Hermann Bahr, frequentatori dei caffè letterari di Vienna dove si coltivava una cultura nella quale convivevano psicoanalisi, arte impressionistica e crisi della lingua, mentre a Trieste operavano Italo Svevo, Scipio Slataper, Gianni Stuparich, Umberto Saba e a Monaco Robert Walser frequentava gli ambienti letterari dove conobbe i drammaturghi Franz Wedekind, Max Dauthendey, Otto Julius Bierbaum. Con Georg Trakl, Rainer Maria Rilke, Franz Kafka, Jaroslav Hasek, Gustav Meyrink, Alfred Kubin tutto il mondo praghese diventa simbolo dell’osmosi slavo-ebraico-tedesca, punto d’incontro tra l’occidente e le regioni orientali. E ancora i pittori del movimento Sezession Gustav Klimt, Egon Schiele, Koloman Moser, Richard Gerstl, protagonisti di una delle grandi avanguardie pittoriche europee, e Oscar Kokoshka uno dei padri dell’espressionismo, e gli architetti Otto Wagner, Joseph Maria Olbrich, Joseph Hoffman, anch’essi legati al decorativismo della Secessione. E come dimenticare i musicisti che continuano e rinnovano la grande tradizione di Haydn-MozartBeethoven-Schubert-Brahms-Wagner, vale a dire Hermann Wolf e Gustav Mahler, Richard Strauss e Arnold Schönberg, Bedrich Smetana e Anthon Dvorák, o anche i cantori della Vienna fine secolo, incuranti della decadenza dell’impero, tra valzer e operette: Johann Strauss, Franz Lehár, Franz Suppé. E in questo straordinario fermento innovativo giganteggia la figura di Sigmund Freud, nume tutelare della psicoanalisi, con i suoi collaboratori e successivamente avversari Gustav Jung e Alfred Adler, e si muovono i filosofi del “Circolo di Vienna” che ha come personalità centrale Ludwig Wittgenstein. Il nostro viaggio nella Mitteleuropa può andare al di là del piacere e del divertimento e trasformarsi dunque in un meraviglioso arricchimento della mente e dell’anima.
a Vienna, scrittori, poeti, musicisti, pittori, filosofi, architetti, scienziati fecero dell’epoca, che va dagli ultimi decenni del XIX secolo alla Grande Guerra, uno dei periodi culturalmente più esaltanti della storia europea moderna. La pluralità etnica e la supremazia della lingua tedesca quale mezzo di espressione culturale, determinarono una funzione durevole di koinè sovranazionale nella quale si determinò uno straordinario amalgama di istanze diverse. E tutto questo fu possibile grazie alla funzione unificatrice dell’Impero austro-ungarico, che comprendeva popoli e nazioni così diversi tra loro. Difficile fare un elenco dei “Grandi” che informarono questa temperie artistica e culturale, la “Gaia Apocalisse” come la definì Hermann Broch per disegnare il
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C APOLAVORI
NASCOSTI
C
i sono in Europa musei di valore assoluto che non rientrano nei normali circuiti turistici e sono quindi più o meno sconosciuti. In questi palazzi sono raccolti alcuni capolavori che da soli varrebbero il viaggio. Facciamo solo qualche esempio. Molti visitatori di Cracovia sfiorano, senza varcarla, la soglia del Czartoryskich Muzeum, eppure furono decine di migliaia gli italiani che alcuni anni fa si misero in fila per ore sulla piazza del Quirinale a Roma per rendere omaggio alla “Dama con l’Ermellino”, il suggestivo ritratto di Cecilia Gallerani amante di Ludovico il Moro, dipinto a Milano nel 1492 da Leonardo da Vinci e acquistato dai Czartoryski alla fine del ‘700. Conosciamo tutti il più grande capolavoro di Gustav Klimt, ma sono pochi quelli che hanno avuto il piacere di osservare da vicino “Il Bacio” esposto in una sala della Österreichische Galerie di Vienna. Le splendide collezioni d’arte della casa d’Asburgo sono al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Andate a vedere da vicino la Madonna e il Bambino con una pera di Albrecht Dürer e la Madonna del Prato di Raffaello, siamo sicuri che non ve ne pentirete. Pochi sanno infine che i due angioletti riprodotti in questa pagina ammiccano in realtà dallo sfondo della incantevole “Madonna Sistina” di Raffaello, “nascosta” in una sala della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.
nella pagina precedente, dall’alto Hermann Broch, Gustav Klimt, Franz Kafka (visto da Andy Warhol) e Sigmund Freud
dall’alto, da sinistra a destra Dama con l’Ermellino, di Leonardo da Vinci (Czartoryskich Muzeum, Cracovia) Il Bacio, di Gustav Klimt (Österreichische Galerie Belvedere, Vienna) Madonna e il Bambino con una pera, di Albrecht Dürer (Kunsthistorisches Museum, Vienna) Madonna del Prato di Raffaello (Kunsthistorisches Museum, Vienna) un famoso dettaglio della Madonna Sistina, di Raffaello (Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda)
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LE
CITTÀ
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ove fra le più belle città dell’Europa centrale, tutte servite da voli di linea diretti da Roma (Salisburgo dista meno di due ore dall’aeroporto di Monaco), presentano davanti ai nostri occhi il loro patrimonio prezioso, testimonianza di secoli di storia, arte e costume. Sarà sufficiente lasciarsi andare al piacere della scoperta per goderne pienamente il fascino, in compagnia di guide esperte e assistenti responsabili. Il nostro programma base prevede una durata di quattro giorni, prolungabile a cinque su richiesta. PRIMO GIORNO
LE QUOTE INCLUDONO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per l’aeroporto di destinazione Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica e sistemazione in albergo Cena e pernottamento in albergo
i voli di linea andata e ritorno il trasferimento in pullman dall’aeroporto all’albergo e v/v l’assistenza di personale specializzato negli aeroporti 3 pernottamenti in albergo 3 prime colazioni continentali, 2 pranzi e 3 cene il servizio di guida italiana, come indicato nel programma le tasse e i diritti aeroportuali l’assicurazione medico-bagaglio e annullamento viaggio
SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in albergo
LE QUOTE NON INCLUDONO
gli ingressi, le bevande, le mance e gli extra in genere
TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Giornata a disposizione per visite ed escursioni facoltative Pranzo in ristorante. Cena e pernottamento in albergo QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per l’aeroporto di origine
sopra antica incisione della città di Cracovia con il quartiere ebraico di Kazimierz (a sinistra) e la collina del Wawel con il castello e la cattedrale dei SS. Venceslao e Sigismondo (in alto a destra) a sinistra i moderni grattacieli della Potsdamer Platz di Berlino
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B ERLINO
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opo la caduta del Muro di Berlino, la metropoli più estesa del continente si è dedicata al suo passatempo preferito: la sperimentazione urbana, caratteristica di una città che coltiva da sempre una tradizione anticonformista. Dalla Potsdamer Platz al quartiere delle ambasciate, gli edifici avanguardistici fioriscono come per miracolo. Persino i monumenti classici come il Reichstag, restaurato da Sir Norman Foster, che ha coronato la sede del Parlamento tedesco con una cupola di vetro a cui si accede tramite una rampa a spirale, e lo Zeughaus, ampliato da Ieoh Ming Pei (l'architetto della piramide del Louvre), conoscono una seconda vita. Anche se Berlino non presenta un'omogeneità architettonica, la città trae dai suoi contrasti un'energia e una creatività formidabili, incarnate a lungo dal quartiere alternativo di Kreuzberg. La città affascina tanto per le collezioni d'arte antica quanto per i grattacieli avveniristici, per i monumenti storici quanto per le ex case occupate trasformate in gallerie. Una visita alla scoperta di Berlino comincia dal viale Unter den Linden (letteralmente "sotto i tigli") che attraversa il centro storico. Col passare del tempo, questo ampio viale reale, costruito nel XVII secolo da Federico Guglielmo, si è popolato di edifici prestigiosi, alcuni risparmiati dalla guerra. La porta di Brandeburgo, simbolo di Berlino e della Germania divisa, poi riunificata, apre maestosamente il viale come una moderna Acropoli di Atene. Alla sua estremità, una focosa Quadriga simboleggia la Vittoria, rivolta verso la città in guisa di pace. Hitler, esperto in deviazioni di simboli, l'aveva volta verso Ovest perché nessuno ignorasse i suoi progetti di conquista. Ai piedi della porta, la Pariser Platz celebra la presa di Parigi dagli eserciti coalizzati contro Napoleone. Dalla caduta del Muro, questa piazza, un tempo considerata il "salotto diplomatico" di Berlino, è stata oggetto di un'intensa campagna di ricostruzione. Al primo grande incrocio, sulla destra, ci si immette nella
Friedrichstrasse, la grande arteria del centro storico (Mitte). All'estremità della prospettiva si scorge una piccola baracca bianca costruita nel mezzo della strada: si tratta della ricostruzione del Checkpoint Charlie, l'unico punto di passaggio, con la stazione di Friedrichstrasse, tra le due zone di Berlino. Di ritorno sulla Unter den Linden, la Bebelplatz è il centro del Forum Fridericianum, il grande progetto urbanistico di Federico II a Berlino che prevedeva un'Opera, un nuovo Palazzo e un'Accademia di Belle Arti. Fu realizzata però, secondo il progetto del sovrano, solo l'Opera nazionale, lo Staatsoper Unter den Linden. Lo Zeughaus (l'ex Arsenale) è il più bel monumento barocco di Berlino, dalla livrea rosa pallido, sede permanente del Deutsches Historisches Museum. Ma si viene qui anche per ammirare l'ampliamento modernista dell'architetto Ieoh Ming Pei, la cui torre, una "chiocciola vetrata", vale assolutamente la visita. Giunti alla Museumsinsel (Isola dei Musei), un complesso di edifici d'ispirazione neoclassica innalzati nel XIX secolo, si può vivere una delle più forti emozioni artistiche al Museo Pergamon che presenta l'Antichità in grandezza naturale. L'Altare di Pergamo, (una città greca in Asia minore) e la porta del mercato di Mileto (colonia romana) sono stati ricostruiti in grandezza naturale in sale monumentali. Nella piazza del Duomo di Berlino, notevole per l'esuberante decorazione interna e per la cripta degli Hohenzollern si concentrano un complesso di grattacieli stupefacenti. Fra i due conflitti mondiali la piazza era l'incrocio più intasato d'Europa, al punto che qui vennero installati i primi semafori del vecchio continente. Oggi la piazza è un cantiere in continua trasformazione, simbolo e straordinaria vetrina della Germania riunificata. Il progetto urbanistico è stato affidato all'architetto Renzo Piano. in alto la Quadriga della Vittoria sulla Porta di Brandemburgo
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B RATISLAVA
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pochi chilometri dalle frontiere ungherese e austriaca, Bratislava, capitale della Slovacchia, sorge sulle rive del Danubio, sul versante sud-orientale dei Piccoli Carpazi. Dopo le drammatiche vicende del Novecento, la città si sta velocemente integrando nell’Europa più occidentale e moderna (anche grazie alla vicinanza con altre due capitali danubiane, Vienna e Budapest). Un benessere ed una modernità che la allontanano dall’attuale condizione della Repubblica Slovacca, più arretrata e lenta nel processo di sviluppo. Bratislava con il suo clima mite è anche la città più “mediterranea” dell’antica federazione. è una città animata dalla presenza di molti giovani che affollano i numerosi locali a tutte le ore. Bratislava riserva al viaggiatore, spesso di passaggio, piacevoli sorprese grazie ad un piccolo ma suggestivo centro storico quasi interamente pedonalizzato, con un armonico complesso di architetture storiche, soprattutto barocche. Città di respiro internazionale, Bratislava fu capitale del Regno di Ungheria dal 1536 al 1784 con il nome magiaro di Pozsony. Durante due secoli e mezzo undici sovrani sono stati incoronati nel duomo gotico di San Martino. Tra essi la città ricorda in particolare l’imperatrice Maria Teresa sotto il cui regno conobbe il periodo più fiorente che vide la costruzione di sontuosi palazzi ancora oggi vanto del centro storico. In questo periodo Bratislava, con il nome tedesco di Pressburg, fu frequentata da personaggi del calibro di Haydn, Mozart, Beethoven e, più tardi, Listz. La città compare su tutti i libri di storia: il 26 dicembre 1805, dopo la battaglia di Austerlitz, vi fu firmato, nella sala degli Specchi del Palazzo arcivescovile, il trattato di pace fra Napoleone Bonaparte e l’imperatore austriaco Francesco I. Per una cinquantina di chilometri a nord-est di Bratislava corre la Strada del Vino dei Piccoli Carpazi (Malokarpatska vinna cesta), un itinerario fra vecchie cantine e giovani produttori che costeggia i declivi di una bella catena di bassi
monti ai cui margini sorgono interessanti luoghi di visita. La riscoperta del vino è tra i segni distintivi della nuova società slovacca. La regione dei Piccoli Carpazi si avvale peraltro del lascito di un’antica tradizione enologica (il vino dei Carpazi fu molto apprezzato alla corte imperiale). Tornando in città si è attratti dagli antichi palazzi e dall’atmosfera cosmopolita che si respira nelle strade della città vecchia. Particolarmente piacevole è il passeggio serale alla luce dei bei lampioni offerti dalla Francia in cambio dello storico palazzo dell’ambasciata, in Piazza Maggiore, o seguendo il raggio laser che viene proiettato alle 21 lungo l’asse centrale della città, costituito dalle vie Michalska e Venturska e chiamato “Korzo”, termine evidentemente di derivazione latina. Lungo queste strade interdette al traffico automobilistico si susseguono animati ristoranti e locali tradizionali e alla moda. Notevoli il quattrocentesco Duomo di San Martino, la facciata neoclassica del Palazzo primaziale e quelle rococò dei Palazzi Mirbach e Grassalkowich, la Piazza Maggiore con la fontana di Orlando (1572), la Michalska Veza, torre-porta a pianta quadrata del XIV secolo, con l’aggiunta di un corpo ottagonale minore del XVI secolo, a sua volta concluso nel XVIII da una complessa copertura ramata. Da non mancare una passeggiata al Castello, che caratterizza il profilo della città dall’alto di un colle che domina il Danubio. Noto già nel X secolo, in seguito fortezza romanica, rifatto dagli ungheresi ed ampliato nel Quattrocento da Sigismondo di Lussemburgo, baluardo mai espugnato contro le invasioni ottomane, oggi è sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Bratislava è un’ottima base di partenza per escursioni di un giorno a Vienna e a Budapest distanti solo 65 e 195 chilometri dalla capitale slovacca. in alto il possente castello di Bratislava, sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica della Slovacchia
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B UDAPEST
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udapest è affascinante per la sua diversità architettonica e le molteplici influenze che hanno modellato la sua identità nel corso dei secoli, dall'occupazione turca all'impronta austro-ungarica. La capitale ungherese combina in modo ideale i piaceri dell'arte, i sapori della gastronomia e il rituale del bagno, vera e propria filosofia del benessere. Quel che colpisce subito è il contrasto geografico fra le due sponde. Da una parte c'è Buda, abbarbicata aristocraticamente sulla collina, con la chiesa Mátyás e il Palazzo Reale; dall'altra c'è Pest, piatta come la grande pianura ungherese, con i suoi ampi viali fiancheggiati da edifici grandiosi e da caffè letterari. In mezzo scorrono le acque brune del Danubio, scavalcato da numerosi ponti metallici. Teatrale come un retablo barocco, affascinante come un palazzo delle mille e una notte, Budapest attrae immediatamente l'attenzione e promette momenti d'incantevole rapimento, come il Ponte delle Catene custodito dal 1849 dai suoi maestosi leoni di pietra, l'immenso Parlamento neogotico (copia di Westminster), il palazzo Gresham (oggi albergo di lusso della catena Four Seasons), l'isola Margherita, luogo di ritiro mistico nel Medioevo, diventato oggi un parco dedicato agli amanti del fitness. E quando cala la notte, tutta la città e i suoi principali monumenti s'illuminano e confermano il carattere ammaliante della perla del Danubio. Eccoci a Buda, sulla montagna del castello, cinquanta metri sopra il Danubio. Il quartiere è ricco di fascino e concentra in una piccola superficie il Palazzo Reale, alcune chiese, musei e un gran numero di case barocche decorate con medaglioni e angioletti sulle facciate e dai pozzi nascosti nei cortili. La storia di Budapest inizia su questo piccolo altopiano cinto da bastioni nel XIII secolo, quando Bela IV vi costruisce una fortezza per resistere alle invasioni mongole. Verso il 1400, l'imperatore Sigismondo edifica in questo luogo un castello gotico, che sarà trasformato e abbel-
lito nel 1458 sotto il regno illuminato di Mattia Corvino, brillante sovrano letterato e umanista. Distrutto e poi ricostruito, il castello divenuto palazzo reale è continuamente rimaneggiato dai suoi successori, e in particolare dagli Asburgo, accentuando la mescolanza di stili e di forme. All'interno del palazzo, diversi musei, fra i quali il Museo di Storia di Budapest e soprattutto la Galleria Nazionale Ungherese. All'uscita, il Bastione dei Pescatori, dominato da sette torrette che rappresentano le sette tribù magiare, offre un affascinante panorama sul Danubio e su Pest, l’altra metà di Budapest, con i suoi grandi viali, il florilegio di architettura eclettica, i pomposi monumenti e i caffè letterari, alcuni dei quali furono il centro intellettuale e artistico della capitale all'inizio del XX secolo. In Piazza degli Eroi sorge, il Museo di Belle Arti, colossale edificio neoclassico che ospita le collezioni del principe Esterházy e dell'arcivescovo ungherese Pyrker, patriarca di Venezia. A due passi dal Museo di Belle Arti sorgono i famosi Bagni termali Széchenyi, i più frequentati della capitale. L'elegante complesso neo-barocco in tinta giallo senape, con le sue quindici piscine termali è uno dei più grandi d'Europa. Oltre che per le dimensioni e per la qualità delle sue acque curative le terme sono di grande pregio anche per le decorazioni, le statue e i mosaici di vetro che la caratterizzano, opera dei più noti artisti ungheresi. La maggior parte delle vasche è all'aperto, ma il vapore determinato dal calore permette di godere il piacere di un bagno anche in pieno inverno. Le terme sono alimentate da due sorgenti di acqua termale di 74 e 77 gradi. Costruite ai primi del 1900, laddove sorgeva il primo bagno termale di Budapest, sono state completamente ristrutturate di recente. in alto Il palazzo del Parlamento a Pest sulla riva orientale del Danubio, visto dal Bastione dei Pescatori sulla collina di Buda
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C RACOVIA
A
metà strada fra Vienna e Varsavia, Cracovia è ritenuta la più bella città della Polonia, di cui fu capitale dall’XI al XVI secolo. In ogni momento della sua storia fu arricchita di splendidi monumenti, che risparmiati dalle distruzioni della guerra, costituiscono oggi una degna cornice per uno dei poli artistici ed intellettuali più vivaci del Paese. Con Casimiro III il Grande, fondatore dell’Università (1364) ha inizio l’età d’oro di Cracovia. La sua fama crebbe ancora dal XIV al XVI secolo quando la sua università era il maggior centro culturale dell’Europa centrale. Dopo un lungo periodo di decadenza che coincise con il trasferimento della capitale a Varsavia (1609), Cracovia tornò a essere il maggior centro culturale e artistico della Mitteleuropa sotto il dominio austriaco. Uno degli avvenimenti più importanti della storia di Cracovia resta l’elevazione alla cattedra di Pietro del suo cardinale arcivescovo Karol Wojtyla il 16 ottobre 1978. La Città Vecchia conserva la struttura urbanistica del XIII secolo quando era cinta da una poderosa cerchia di mura e torri il cui tracciato è ancora leggibile nei viali alberati detti Planty. Le vie del centro storico sono rigidamente ortogonali e tutte confluiscono nel cuore della città, la vastissima Rynek Glowny, la più grande piazza medievale d’Europa. al centro della Piazza sorge il Sukiennice, il lungo mercato dei Tessuti, costruzione gotica in mattoni eretta all’inizio del Trecento e radicalmente trasformata dopo l’incendio del 15555 in forme rinascimentali. All’interno, sotto le volte con gli stemmi delle città polacche, vi è oggi un vivace bazar di artigianato. Sulla piazza si affacciano la gotica Torre del Municipio (costruita fra il XIII e il XIV secolo), la chiesa di San Adalberto, il monumento ad Adam Mickiewicz, il grande poeta romantico polacco, il neoclassico Palazzo Potocki, la quattrocentesca Casa delle Lucertole, le Case Boner e Montelupi e la Casa Grigia, il palazzo più antico della città (XIII secolo) con interno gotico e rinascimentale e facciata con portale barocco del XVII
secolo. Ma l’edificio che domina la piazza è l’imponente chiesa di Santa Maria, risultato sorprendente di una serie infinita di interventi architettonici che dal XIII al XVIII secolo le hanno dato l’aspetto che ha ancora oggi, con il corpo principale del XIV secolo, le cappelle laterali dei secoli XV e XVI, le due possenti torri del XV secolo, di cui una (la torre della Campana) rimasta inizialmente incompiuta è stata completata nel 1592 con un coronamento rinascimentale. Presso la chiesa di Santa Maria inizia la via di San Floriano (Ulica Florianska), tratto iniziale della Strada Reale che conduceva fino al Castello sul Wawel. Lungo la strada notevoli luoghi di interesse fra i quali l’albergo della Rosa che ospitò lo zar Alessandro I e Franz Listz e la casa del Cerbiatto dai begli interni Liberty che oggi ospita uno storico caffè-museo. In fondo alla strada si apre la porta di San Floriano (Brama Florianska). Ai lati della porta tratti di mura del XIII secolo e al di là il Barbakan uno dei meglio conservati bastioni difensivi d’Europa. Da non mancare una visita al Collegium Maius, sede dell’antica Università di Cracovia con uno straordinario cortile ad arcate gotiche, un omaggio alla Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci custodita con altri capolavori di Rembrandt, Benozzo Gozzoli e Lorenzo Lotto nella Galleria dei Dipinti del Museo Czartoryskich, e una passeggiata nel suggestivo quartiere ebraico Kazimierz. L’ultima tappa del nostro viaggio è il colle Wawel in posizione dominante sulla Vistola, dove sorgono il Castello e la Cattedrale dei SS. Venceslao e Stanislao; qui furono incoronati e sepolti quasi tutti i re della Polonia a partire dai tempi Casimiro III il Grande (XIV secolo). Nei dintorni di Cracovia, il campo di concentramento di Auschwitz, le miniere di sale di Wieliczka, e Wadowice, la città natale di Giovanni Paolo II. in alto la Cattedrale dei SS. Venceslao e Stanislao con le Torri dell’Orologio e di Sigismondo, sulla collina del Wawel
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M ONACO
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asseggiando per le vie tranquille della terza città tedesca, visitando i suoi celebri musei o sorseggiando una birra al fresco dei Biergärten, ci si accorge che Monaco di Baviera è una metropoli dal volto umano, dove l’espansione industriale non ha cancellato le origini rurali e una sapiente opera di ricostruzione ha cancellato le distruzioni della seconda guerra mondiale. Marienplatz è il cuore della città fin dalla fondazione nel 1158 ad opera del duca Enrico XII il Leone. Sede del potere civico, in età medievale vi si teneva il mercato del sale e del grano. Massimiliano I, nel 1638, vi innalzò la Mariensäule (la colonna con la statua di Maria), ancora oggi al centro della piazza, per ringraziare la Vergine della fine dell’occupazione svedese. Sulla torre del Neues Rathaus, il nuovo municipio in stile neogotico, si tiene ogni giorno lo spettacolo del Glockenspiel, un carillon animato da 32 variopinte figure in rame a grandezza naturale che mimano un torneo medievale e balli popolari. Sulla piazza si affacciano l’antico municipio (Altes Rathaus) e la Frauenkirche, la cattedrale di Monaco. Le sue due alte torri, coronate da una copertura a cipolla del 1525, sono il simbolo della città. L’interno della chiesa si articola su tre navate divise da pilastri ottagonali; all’inizio della navata destra è il mausoleo in marmo nero e bronzo dell’imperatore Ludovico IV il Bavaro. Nei pressi della piazza la più celebre birreria di Monaco, l’Hofbräuhaus, fu fondata nel 1589 dal duca Guglielmo V e aperta al pubblico nel 1828 dal re Ludwig I. Altro luogo nevralgico della città è la Max-Joseph-Platz, aperta da Massimiliano I nel primo Ottocento, dalla quale partono la Residenzstrasse e la Maximilianstrasse che inquadra oltre il fiume Isar il Maximilianeum, sede del Parlamento bavarese. La piazza ha l’aspetto austero conferitole dall’imponente facciata della Residenz, per secoli dimora dei sovrani di Baviera, e da quella neoclassica del Teatro Nazionale. La sfarzosa vita della corte bavarese
DI BAVIERA
echeggia nelle sale del Residenzmuseum. Monaco è soprattutto una città di musei, tra i quali ricordiamo il Deutsches-Museum, uno dei più grandi musei scientifici del mondo, il Bayerische Nationalmuseum, voluto da Massimiliano II per documentare la storia e l’arte della Baviera, la Städtische Galerie Lenbachhaus, edificata nel 1887 sul modello delle ville fiorentine per custodire le opere di Franz von Lenbach uno dei ritrattisti europei più in voga, ma che oggi raccoglie soprattutto gli straordinari dipinti del gruppo espressionista “Der Blaue Reiter” (il cavaliere azzurro), il circolo d’avanquardia nato a Monaco nel 1911 e animato da Kandinskij (oltre 100 le opere dell’artista) e Klee. Le collezioni più visitate sono quelle delle tre prestigiose pinacoteche: nell’ordine l’Alte Pinakotech, la Neue Pinakotech e la Pinakotech der Moderne. La prima conserva opere dell’arte fiamminga e olandese (Memling, Rembrandt, Rubens, Van Djck), tedesca (Dürer e Cranach il Vecchio) e italiana (Giotto, Beato Angelico, Filippo Lippi, Leonardo da Vinci, il Ghirlandaio, Botticelli, Antonello da Messina, il Giorgione, Lorenzo Lotto, Tiziano, Tintoretto, Raffaello e il Perugino), la seconda capolavori dell’impressionismo (Manet, Monet, Renoir, Rodin, Cézanne, Van Gogh, Gauguin e Toulouse-Lautrec) del realismo sociale (Max Liebermann), della Berliner Sezession, del simbolismo e dello Jugendstil, la terza è dedicata all’arte moderna e contemporanea. Da non perdere, poco fuori dal centro, il giardino e il palazzo di Nymphenburg e la sua Schönheitengalerie, splendida galleria dei ritratti delle trentasei donne amate da Ludwig I) e, a meno di due ore di viaggio, gli spettacolari castelli romantici di Ludwig II (Neuschwanstein, Hohenschwangau e Linderhof), Norimberga, Ratisbona, Augusta e Salisburgo. in alto il suggestivo profilo del cuore della città con le torri dell’Altes e Neues Rathaus, della Frauenkirche e della chiesa di S. Pietro
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N ORIMBERGA
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Nel ‘500 Norimberga era una delle città più importanti d'Europa, grazie ai commerci, all’editoria e alle botteghe degli artigiani specializzati nella lavorazione dell’oro e degli strumenti di precisione. Con l’affermazione dei traffici con il nuovo mondo, la città fu emarginata dalle rotte internazionali e, colpita dalla peste e dalla Guerra dei Trent’anni, conobbe una lenta decadenza. Norimberga rinasce nell’800, anche grazie al successo dell’industria del giocattolo. Nella prima metà del XX secolo passa alla storia per le impressionanti adunate naziste e per il cosiddetto “Processo di Norimberga”. La città ha un cuore antico molto suggestivo grazie ad una attenta opera di ricostruzione dopo le gravi distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Una cerchia quasi ininterrotta di cinque chilometri di mura cinge il nucleo storico di Norimberga conferendole un disegno più o meno romboidale. Erette fra il XIV e il XV secolo e difese da 120 torri, le mura si sviluppano su due cinte (l’interna è alta circa 8 metri e l’esterna 15) e si aprono ai quattro punti cardinali su altrettante porte affiancate da torrioni cilindrici del XVI secolo. Uno di questi, il Frauentorturm, segna l’inizio della strada principale, la Königstrasse (strada del re), in fondo alla quale svettano le gotiche torri quattrocentesche della chiesa di San Lorenzo. Sulla Hauptmarkt, la piazza del Mercato al centro della città medievale, le bancarelle del caratteristico mercatino di Natale, dai tempi di Martin Lutero, circondano la fontana gotica Schöner Brunnen, un pinnacolo alto 19 metri e risalente alla fine del XIV secolo, che raffigura, in un prezioso lavoro di oreficeria, statue di eroi pagani e cristiani, Mosè e i sette profeti, i Padri della Chiesa e i quattro Evangelisti. Sulla piazza si affacciano la Frauenkirche e la chiesa tardoromanica di San Sebaldo, eretta tra il 1230 e il 1274, una delle roccaforti del movimento protestante della Norimberga cinquecentesca, che conserva al suo interno splendide vetrate e una delle opere mag-
giori di Peter Vischer il Vecchio, la Sebaldusgraab, la tomba di San Sebaldo. Il monumento più maestoso della città è senz’altro la fortezza del Burg, una delle più importanti d’Europa, eretta nel 1039 come dimora degli imperatori sulla collina, nell’angolo nord-ovest della cerchia murata. Ai piedi del Sinwellturm, torre cilindrica del XVI secolo si entra nella residenza dei castellani (Burggrafenburg). La parte più interna e protetta della fortezza è la rocca imperiale (Kaiserburg), con il palazzo quattrocentesco, le cui sale sono arredate con armi, arazzi, affreschi, mobili e soffitti originali. Nella piazza ai piedi del castello si trova la bella casa in graticcio di Albrecht Dürer, pittore, xilografo, incisore e matematico, considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale, che nacque a Norimberga nel 1471. Fra i musei della città si segnala il Germanisches Nationalmuseum, che raccoglie oltre un milione di oggetti dalla preistoria al XX secolo, fra i quali una preziosa raccolta di ritratti di Albrecht Dürer (Carlo Magno, Massimiliano I, Sigismondo) e una eccezionale raccolta di antichi strumenti musicali in gran parte italiani. Fra le curiosità il Museo dei Trasporti (da Norimberga partì nel 1835 la prima ferrovia tedesca) e un bellissimo museo del giocattolo, che espone i giochi di ieri e di oggi (Norimberga ha una tradizione antichissima nell’industria del giocattolo), fra i quali bambole di tutte le epoche, case in miniatura, giocattoli metallici, soldatini di stagno e un enorme plastico ferroviario. Norimberga è il luogo ideale per partire alla scoperta delle più affascinanti città bavaresi (tutte a meno di due ore di viaggio dal centro della città): Monaco, Ratisbona, Bamberg, Würzburg, Rothenburg ob der Tauber, Augusta e Bayreuth, la città natale di Wagner. in alto la bella piazza con i tipici edifici in graticcio, ai piedi della fortezza medievale del Burg
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P RAGA
E
ntrata nella storia a partire dall’XI secolo come residenza dei Re di Boemia, si affermò nella Mitteleuropa degli Asburgo alla pari delle capitali Vienna e Budapest. Praga ha attraversato quasi indenne la tragedia della seconda guerra mondiale con le sue architetture medievali stupefacenti, il suo suggestivo labirinto di vie a selciato, gli antichi cortili, le alte torri, le innumerevoli chiese e il gigantesco castello che domina la città da prima dell'anno 1000. Isolata per quarant'anni dal regime comunista, Praga è diventata in seguito una delle più popolari mete turistiche mondiali, pur conservando intatta la sua atmosfera magica. La città rappresenta uno straordinario complesso di monumenti di tutti gli stili e gli orientamenti artistici. Il centro storico di Praga, situato su entrambe le rive del fiume Moldava, è formato da sei nuclei urbani che in passato erano altrettante città indipendenti e che vennero unificate nel XVIII secolo: Staré Mesto (la città vecchia), Josefov (l'ex città ebraica), Nové Mesto (la città nuova, ma solo in senso relativo perché fu edificata da Carlo IV a partire dal 1347), Malá Strana (la città piccola), Hradcany (la città del castello) e Vysehrad. All'interno di questi quartieri storici si trovano tutte le principali attrattive di Praga che vanno scoperte a piedi, magari servendosi degli eccellenti mezzi pubblici solo per trasferirsi da una "città" all'altra. Alzando lo sguardo verso le facciate dei palazzi dei diversi quartieri si ammira la molteplicità di stili che vanno dal romanico alla grandiosa monumentalità barocca e neorinascimentale, fino al rococò, al Liberty e al realismo socialista. Sulle colline occidentali della città sorge uno dei monumenti medievali più colossali e suggestivi d’Europa, il castello di Praga (Prazsky hrad), gigantesco complesso fortificato di cortili e palazzi (lungo oltre cinquecento metri), tra le cui mura sorge la splendida cattedrale di San Vito. Dopo la visita del castello e della cattedrale attraversiamo il Ponte Carlo, incorniciato da una fila di
trentasei statue barocche e poggiato su sedici piloni, per godere di una vista mozzafiato: la Moldava, la collina di Malá Strana e Staré Mesto con il suo armonioso profilo di guglie e torri. Lasciatoci alle spalle il Ponte Carlo, senza dubbio l’icona più celebre della città, passeggiamo fra gli eleganti palazzi d’epoca della Via Reale, che i re di Boemia percorrevano in senso contrario per essere incoronati al castello, e raggiungiamo Piazza della Città Vecchia, il cuore pulsante della città. Franz Kafka ne era un frequentatore assiduo, ma ciò non significa che vi si respiri un’atmosfera triste e malinconica. Al contrario, la piazza è oggi vivace e animata, con i suoi caffè all’aperto, i mimi e gli artisti di strada. Sulla torre del vecchio municipio il famoso orologio astronomico del XV secolo scandisce le ore con una processione di apostoli e figure allegoriche. Salendo in cima alla torre si ammira il panorama della “Città dalle cento guglie”. La chiesa trecentesca di Nostra Signora di Tyn domina la piazza con la sua splendida facciata gotica e il profilo inconfondibile delle sue torri irregolari. La visita di Praga prosegue fra i palazzi Liberty di Piazza Venceslao, alla chiesa di San Nicola a Malá Strana, alla Torre delle Polveri, sulle isole della Moldava, nel commovente cimitero ebraico, alla Villa Bertramka e al Teatro degli Stati, dove Wolfgang Amadeus Mozart compose e diresse nel 1787 la prima del suo Don Giovanni, e che molti hanno già visto nel film Amadeus del regista ceco Milos Forman. Interessante un’escursione in funicolare sulla collina di Petrin, dalla quale si osserva il più ampio panorama della città. Nei dintorni di Praga, potendo contare su un giorno supplementare di soggiorno, vale la pena di visitare una meta a scelta fra gli splendidi castelli di Karlstejn e Konopiste, l’antica città termale di Karlovy Vary e il suggestivo villaggio boemo di Cesky Krumlov. in alto il Ponte Carlo
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S ALISBURGO
S
alisburgo è una delle città più affascinanti d’Europa, grazie all'incomparabile fascino della sua architettura, alla bellezza paesaggistica dei dintorni e alla coincidenza che il genio assoluto della musica Wolfgang Amadeus Mozart venne al mondo proprio in questo luogo. L’intero centro storico sulle due rive del fiume Salzach è stato dichiarato nel 1997 dall’UNESCO “Patrimonio Culturale Mondiale”. La cornice magica della città è sempre stata meta prediletta di artisti, musicisti e scrittori. Stefan Zweig vi abitò fino al 1933 in una bella casa appollaiata sulla cima del Monte dei Cappuccini; l'impetuoso pittore espressionista Kokoschka vi creò una scuola d'arte negli anni 1950. Per diversi secoli, i principi arcivescovi arricchiti dallo sfruttamento delle miniere di sale (salz, in tedesco), finanziarono senza tregua scuole di canto prestigiose e orchestre di corte di qualità. Ma c'è un altro ritornello di successo a Salisburgo. È quello di “Tutti insieme appassionatamente”, la commedia musicale di culto girata nel 1965 da Robert Wise nello scenario naturale dei dintorn di Salisburgo. Ma torniamo a Mozart. Una targa su un suggestivo edificio al numero 9 della Getreidegasse informa che questa è la casa natale (Mozarts Geburtshaus) del maestro che vide la luce in un piccolo appartamento del terzo piano, il 27 gennaio 1756. Qui sono conservati alcuni oggetti particolarmente emozionanti come il violino e il clavicordo su cui compose le sue opere di giovinezza. Vi si trovano anche alcuni ritratti del compositore e dei suoi familiari, una scelta di lettere e di spartiti e una sala arredata alla moda borghese dell'epoca. La Getreidegasse, che attraversa tutta la città, è interessante per le sue insegne in ferro battuto e la sua animazione. Il pellegrinaggio mozartiano continua al Dom. Questa cattedrale colossale fu costruita su progetto dell'architetto lombardo Santino Solinari tra il 1614 e il 1628. Mozart vi fu battezzato con il nome di Johannes Chrysostomus Wolfgang Theophilus
sulla fonte battesimale proveniente dalla prima chiesa romanica innalzata nel 774. Organista della cattedrale e della corte, Mozart suonava abitualmente l’organo che si trova a destra dell'altare. Complemento indispensabile della visita della casa natale è la “Casa del maestro di ballo” nella Hannibalplatz (oggi Makartplatz 8), dove la famiglia Mozart si trasferì nel 1773. Wolfgang Amadeus vi abitò fino al 1780 e vi compose sinfonie, divertimenti, serenate, concerti per pianoforte e per violino, un concerto per fagotto, arie, messe ed altre composizioni di musica sacra. Oggi ospita un museo che conserva lettere, manoscritti, libri (fra i quali una guida di viaggio in Italia annotata a mano dal padre Leopold) e strumenti di musica dell'epoca. I preziosi spartiti musicali autografi del compositore sono al sicuro nella cantina blindata di questa casa. Il centro storico di Salisburgo è un vero gioiello architettonico. Quasi ogni epoca vi ha lasciato le sue tracce. Passeggiando attraverso i suoi numerosi vicoli (i più famosi sono Getreidegasse, Judengasse, Goldgasse, Kaigasse, Linzergasse e Steingasse) si incontrano costruzioni risalenti al medioevo, al periodo romanico, al rinascimento, al barocco e persino gli eleganti palazzi neoclassici risalenti all’epoca della monarchia, il tutto raccolto in uno spazio molto ristretto. Su un’altura che domina la città sorge la Fortezza Hohensalzburg, che risale al 1077 all’epoca della lotta per le investiture. Durante la sua lunga storia nessun nemico riuscì ad espugnarla. Particolarmente interessanti sono le stanze principesche medievali e il Museo. Dal 1892 la si può raggiungere con la funicolare dalla Festungsgasse, che offre un imperdibile panorama della città, del fiume e del maestoso corollario delle cime delle prealpi austriache. Salisburgo dista solo 145 chilometri da Monaco di Baviera. in alto le finestre della casa natale di Wolfang Amadeus Mozart (Mozarts Geburtshaus) al numero 9 della Getreidestrasse
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V IENNA
V
ienna è il glorioso lascito della dinastia asburgica, che ha controllato l'Europa per oltre sei secoli. Il periodo d'oro di Vienna come capitale culturale d'Europa è stato a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo. Gran parte delle maestose architetture che si vedono oggi sono il frutto degli sforzi dell'imperatore Francesco Giuseppe I per edificare una città che riflettesse la potenza asburgica. Fece abbattere alcune fortificazioni e cortili per le esercitazioni, ormai inutili, che circondavano la Innere Stadt e tracciò la Ringstrasse tra il 1858 e il 1865. Nel decennio successivo cominciò la costruzione della maggior parte dei maestosi edifici che si affacciano su questa strada. Gran parte dei luoghi di interesse turistico di Vienna si trovano all'interno del Ring, nella zona centrale chiamata Città interna (Innere Stadt). Eccezionale è la Cattedrale di Santo Stefano con le romaniche Torri dei Pagani, la gotica Südturm (torre meridionale) alta 136 m e il magnifico tetto di tegole smaltate. Le catacombe della cattedrale ospitano un ossario che raccoglie le spoglie delle innumerevoli vittime della peste. A due passi dal duomo, al 5 della Domgasse si trova l’unico appartamento, della dozzina in cui Mozart abitò a Vienna, rimasto in piedi fino ad oggi. Il suo domicilio, al primo piano, è decisamente signorile: quattro camere grandi, due più piccole e cucina. Wolfgang Amadeus trascorre in questa casa i suoi anni probabilmente più felici (dal 1784 al 1787). Durante questo periodo Mozart è un artista acclamato, ha un giro di amici illustri e viene invitato a numerosi concerti nelle case dei nobili. È proprio qui nella Domgasse che scrive alcune delle sue composizioni migliori fra cui “Le nozze di Figaro“. La Casa di Mozart si estende su sei piani per una superficie complessiva di mille metri quadrati. Il visitatore potrà addentrarsi nel mondo di Mozart familiarizzando con la sua enorme genialità e creatività, conoscendo la sua famiglia, i suoi amici e i suoi nemici nella Vienna tardo barocca. Non lon-
tano sorge l'Hofburg, la residenza reale degli Asburgo. Comprende la Chiesa agostiniana del XIV secolo, gli opulenti appartamenti imperiali, la Cappella di corte, il Tesoro imperiale, la Biblioteca Nazionale, la barocca Prunksaal e l'affascinante collezione di antichi strumenti musicali. Il Museo di Belle Arti (Kunsthistorisches Museum) espone le opere d'arte fatte arrivare a Vienna dagli Asburgo. Il museo comprende un’impareggiabile collezione di quadri di Rubens e Peter Brueghel il Vecchio. Il Museo Sigmund Freud si trova negli appartamenti dove il fondatore della psicanalisi viveva e lavorava; ci sono ancora i mobili originali, oltre a documenti, fotografie e diversi oggetti tra cui dei curiosi genitali maschili in terracotta. Al di fuori del centro della città si trova lo splendido Belvedere, costruito per il principe Eugenio di Savoia. Il palazzo superiore ospita oggi la Galleria austriaca, che espone tra l'altro Il bacio di Klimt. L'altro celebre palazzo barocco della città è quello di Schönbrunn, un tempo residenza di Maria Teresa e poi di Napoleone. L'interno, un trionfo di eccessi rococò, aveva duemila stanze, una cappella e un teatro. Nella Sala degli Specchi Mozart eseguì il suo primo concerto reale. Vienna è la sola capitale al mondo ad avere ben 700 ettari di vigneti. Attraversati dalle linee del tram e circondati dai quartieri residenziali, si estendono principalmente sulle colline che costeggiano il sudovest della città. Heurigen è una parola che designa il vino novello e il locale tipico in cui viene servito con il bauernschmaus (piatto composto di salsicce di Francoforte, maiale arrosto o affumicato, prosciutto e polpette), con il sottofondo musicale di motivi tipicamente viennesi. Gli heurigen si trovano nei villaggi di Neustift, Grinzing, Sievering, Nussdorf o Heiligenstadt, dove Beethoven visse e compose la Sesta Sinfonia. in alto il Castello del Belvedere
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G LI
ITINERARI
F
ra le infinite possibilità offerte dai voli di linea delle compagnie aeree operanti fra i principali aeroporti di Roma e dodici aeroporti dell’Europa centrale, abbiamo scelto, a titolo esemplificativo, dieci itinerari di cinque giorni che toccano, ognuno, almeno tre città di straordinario interesse artistico, storico e culturale, sviluppandosi da un minimo di 230 ad un massimo di 550 chilometri. Potrebbe essere utile prevedere un pernottamento addizionale per allentare il frenetico incalzare del programma (a Breslavia, Dresda, Salisburgo) o per dedicare più tempo alle visite delle città più notevoli (Berlino, Budapest, Praga, Vienna). In ogni caso il ritmo pressante del viaggio sarà largamente compensato dal gran numero di visioni e di esperienze acquisite. LE QUOTE INCLUDONO
i voli di linea andata e ritorno il trasferimento in pullman dall’aeroporto all’albergo e v/v l’assistenza di personale specializzato negli aeroporti i trasferimenti in pullman da una città all’altra 4 pernottamenti in albergo 4 prime colazioni continentali, 3 pranzi e 4 cene il servizio di guida italiana, come indicato nel programma le tasse e i diritti aeroportuali l’assicurazione medico-bagaglio e annullamento viaggio LE QUOTE NON INCLUDONO
gli ingressi, le bevande, le mance e gli extra in genere
sopra il duomo gotico di San Pietro a Ratisbona sotto il Mercato Vecchio di Dresda visto dalla Seegasse (1750 circa) di Bernardo Bellotto (Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda)
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4
Berlino
Potsdam
4
Amburgo
Varsavia
Lutherstadt Wittenberg
Breslavia Dresda
4
Bayreuth
Praga
Norimberga
Vienna
Budapest
Salisburgo Graz
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Maribor
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Bratislava
Lubiana
Trieste
Postumia
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4
4
Monaco
4
Cesky Krumlov
4
Ratisbona
4
Czestochowa Cracovia
4
4
Lubecca
B ERLINO , D RESDA E P RAGA
I
l trasferimento da Berlino a Praga (340 km) ci conduce a visitare Dresda, l’affascinante città della Sassonia quasi completamente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale e ricostruita fedelmente anche sulla base delle splendide vedute dipinte da Bernardo Bellotto nella metà del XVIII secolo. La “Firenze dell’Elba” ci riserva una serie di appuntamenti imperdibili, fra i quali la Frauenkirche e lo Zwinger, il capolavoro del barocco tedesco, che ospita le straordinarie collezioni della Gemäldegalerie Alte Meister. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Berlino Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Dresda (190 km) Arrivo e visita guidata della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Praga (150 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto lo skyline di Praga, la “Città dalle cento torri” lo Zwinger di Dresda la quadriga della Vittoria sulla Porta di Brandenburgo a Berlino
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B ERLINO , L UBECCA E A MBURGO
S
e Amburgo è uno dei più importanti porti europei nonostante il Mare del Nord si trovi a più di 100 chilometri, è merito dell’Elba, il cui estuario forma un ampio fiordo navigabile. L’acqua è l’elemento vitale della città: gli ampi bacini formati dall’Alster, affluente dell’Elba, sono collegati al porto da una serie di navigli con case mercantili del XVIII secolo. Il trasferimento da Berlino a Amburgo (365 km) include una sosta a Lubecca, l’incantevole città anseatica con le affascinanti case borghesi e le chiese in laterizio. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Berlino Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica e sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Lubecca (310 km) Arrivo e visita guidata della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Amburgo (65 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Mattinata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Pomeriggio a disposizione Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto la fontana di Nettuno davanti al “Municipio Rosso” di Berlino i tipici tetti rossi delle case del centro storico di Lubecca il Nikolaifleet di Amburgo e le case mercantili del XVIII secolo
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B ERLINO , P OTSDAM E N ORIMBERGA
A
l fascino della capitale tedesca e della nobile città natale di Albrecht Dürer, passata alla storia per le isteriche adunate hitleriane e per il celebre “Processo”, questo itinerario di 440 chilometri unisce i giardini e le architetture rococò e barocche del Sanssouci a Potsdam, capitale del Brandenburgo e realizzazione del sogno di Federico II il Grande di ripetere in Germania il fasto di Versailles, Lutherstadt Wittenberg, città sassone dalla quale Lutero proclamò la Riforma, e la bavarese Bayreuth, città natale di Wagner. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Berlino Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica e sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Potsdam (35 km) Arrivo e visita guidata della città Proseguimento per Norimberga (405 km) Lungo il percorso soste a Lutherstadt Wittenberg e Bayreuth Pranzo al sacco Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto il Neues Palais nella reggia di Sanssouci a Potsdam il Reichstag di Berlino, sede del Parlamento tedesco l’insolita facciata di un palazzo di Norimberga
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C RACOVIA , B RESLAVIA E P RAGA
V
ale la pena di affrontare il lungo trasferimento fra Cracovia e Praga (550 km) per concedersi il piacere di trascorrere qualche ora a Breslavia, passeggiando nella piazza della Città Vecchia (Rynek) e nelle strade adiacenti. Fra gli splendori della terza città polacca, già importante intorno all’anno Mille, distrutta durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita accuratamente, ricordiamo il magnifico Municipio gotico del XIII secolo, le suggestive case rinascimentali e barocche, la chiesa di S. Maria Maddalena. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Cracovia Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Breslavia (270 km) Arrivo e visita guidata della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Praga (280 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto la piazza del mercato centrale (Rynek Glówny) a Cracovia la piazza del mercato, cuore della Città Vecchia a Breslavia la porta sul Ponte Carlo a Praga
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C RACOVIA , CZESTOCHOWA E V ARSAVIA
L
ungo i 360 chilometri che uniscono Cracovia a Varsavia, Czestochowa ospita uno dei luoghi più sacri per la spiritualità cattolica. Il santuario di Jasna Góra è meta di pellegrinaggi fin dal XIV secolo, da quando i monaci ricevettero in dono la miracolosa icona della Madonna Nera, che la leggenda vuole dipinta su un’asse del tavolo della casa di Nazareth, ma che fu probabilmente realizzata in Italia da un pittore della scuola di Simone Martini. La basilica è sovrastata da una elegante torre campanaria alta più di cento metri. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Cracovia Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Czestochowa (140 km) Arrivo e visita guidata del santuario di Jasna Góra Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Varsavia (220 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto la piazza del castello (Plac Zamkowy) a Varsavia il monumento al poeta romantico polacco Adam Mickiewitz nella piazza del mercato centrale (Rynek Glówny) a Cracovia la Madonna Nera del santuario di Jasna Góra a Czestochowa
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M ONACO , R ATISBONA E N ORIMBERGA
L
e due più importanti città della Baviera sono distanti fra loro 230 chilometri. Più o meno a metà strada, sul punto più settentrionale del corso del Danubio, sorge Ratisbona, la meraviglia medievale della Germania. Ci sono voluti più di tre secoli per portare a termine il duomo di San Pietro, con le alte torri e le impressionanti vetrate. Fra le altre meraviglie, l’Antico Municipio con la torre civica del XIII secolo, il castello Thurn-und-Taxis, lo Steiner-Brücke, il più antico ponte in pietra in Germania, e la Porta Praetoria. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Monaco di Baviera Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Ratisbona (120 km) Arrivo e visita guidata della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Norimberga (110 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto Marienplatz e la torre del Neues Rathaus a Monaco di Baviera veduta aerea di Ratisbona, sul Danubio il fiume Pegnitz a Norimberga
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M ONACO , S ALISBURGO E V IENNA
D
alla vivace capitale bavarese all’elegante sede imperiale degli Asburgo corrono 440 chilometri. Subito dopo il confine austriaco ci imbattiamo in Salisburgo. Dopo la visita dell’affascinante città natale di Mozart, ci inoltriamo nei sublimi paesaggi dell’Alta Austria per raggiungere la città di Linz, la romana Lentia, il cui delizioso centro storico (Altstadt) è raccolto tutto intorno alla Hauptplatz, sulla riva destra del Danubio. Il viaggio prosegue poi verso oriente, seguendo più o meno il corso del fiume fino a Vienna. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Monaco di Baviera Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Salisburgo (145 km) Arrivo e visita guidata della città. Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Vienna (295 km) Lungo il percorso, breve sosta a Linz Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto la torre dell’Altes Rathaus a Monaco di Baviera il corso del fiume Salzach taglia in due la città di Salisburgo la ruota panoramica del Prater, uno dei simboli di Vienna
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P RAGA , C ESKY K RUMLOV E V IENNA
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uesto itinerario (445 km) unisce alle suggestioni di capitali come Praga e Vienna un viaggio a ritroso nel tempo a Cesky Krumlov, attraversato come Praga dalla Moldava e da secoli di storia sorprendente. Tra gli imponenti palazzi rinascimentali, barocchi e rococò e il maestoso castello di Schwarzenberg, passeggeremo nelle antichissime vie acciottolate di questo incantevole gioiello medievale, adagiato su una doppia ansa della Moldava, respirando l’autentica atmosfera di un tipico villaggio della Boemia. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Praga Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Cesky Krumlov (175 km) Arrivo e passeggiata nel centro storico della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Vienna (270 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto il castello imperiale di Schönbrunn a Vienna il villaggio boemo di Cesky Krumlow sulla Moldava un’elegante strada di Praga con le caratteristiche guglie
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V IENNA , B RATISLAVA E B UDAPEST
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re capitali e tre stati, separati fra loro da soli 260 chilometri. Un’occasione imperdibile per fare il pieno di emozioni lungo il tratto storicamente più importante del corso del Danubio. Il viaggio inizia a Vienna, capitale austriaca e mitteleuropea fino al crollo dell’Impero nel 1918, prosegue a Bratislava, capitale slovacca e del Regno d’Ungheria per 250 anni fra il XVI e il XVIII secolo, e termina a Budapest, ufficialmente nata nel 1873 dall'unione di Buda e Óbuda, sulla riva occidentale del fiume, con Pest, su quella orientale. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Vienna Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica della città Sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Bratislava (65 km) Arrivo e visita guidata della città Pranzo al sacco Nel pomeriggio proseguimento per Budapest (195 km) Arrivo e sistemazione in albergo Cena e pernottamento QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto il Palazzo del Parlamento ungherese a Budapest la facciata rococò del palazzo Grassalkovichov a Bratislava il Belvedere a Vienna
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V IENNA , G RAZ , M ARIBOR E L UBIANA
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n itinerario indubbiamente “fuori dai luoghi comuni” e proprio per questo quanto mai singolare e pieno di fascino. Lungo i 375 chilometri che separano Vienna da Lubiana, pernottiamo una notte a Graz, capoluogo della Stiria, già baluardo della civiltà occidentale verso il mondo slavo e le invasioni musulmane e crocevia culturale tra l’Europa germanica, balcanica e mediterranea. Dopo aver trascorso qualche ora a Maribor, raggiungiamo Lubiana, la bella capitale della Slovenia, cosmopolita, liberty e barocca. PRIMO GIORNO
Raduno dei partecipanti in aeroporto Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Vienna Arrivo in aeroporto e trasferimento in città Breve visita panoramica e sistemazione in albergo Cena e pernottamento SECONDO GIORNO
Prima colazione in albergo Intera giornata dedicata alla visita guidata della città Pranzo in ristorante Cena e pernottamento in albergo TERZO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Graz (185 km) Arrivo e sistemazione in albergo. Pranzo in ristorante Nel pomeriggio visita guidata della città Cena e pernottamento in albergo QUARTO GIORNO
Prima colazione in albergo Partenza in pullman per Maribor (65 km) Visita guidata della città. Pranzo in ristorante Nel pomeriggio proseguimento per Lubiana (125 km) Arrivo e visita guidata della città Sistemazione in albergo. Cena e pernottamento QUINTO GIORNO
Prima colazione in albergo Escursione facoltativa alle grotte di Postumia e/o a Trieste Trasferimento in aeroporto (a Trieste o a Lubiana) Disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali Partenza in aereo per Roma
dall’alto i tetti rossi di Graz incorniciano la Hauptplatz e il Rathaus il fiume Lubiana attraversa l’omonima capitale slovena il Rathaus a Vienna
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