Franco racconta: i primi 7 0 anni my first 7 0 years
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Se guardo indietro alla mia vita, sono passato dal taglio del grano con la “falcia fenara” al taglio laser, fino alla tranciatura fine. Sempre di tagli di tratta, diciamo… Certo è che il primo è impregnato di sudore, affidato a strumenti e tecniche millenarie, mentre i secondi due richiedono molta esperienza: una combinazione avanzata di macchine, software, know how e lavoro da parte di tutti i lavoratori. In questa piccola immagine sta tutta la mia evoluzione, personale e professionale.
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Mia madre Dina lavorava nei campi dalla mattina presto alla sera e alla morte della nonna doveva preparare i pasti principali per tutta la Famiglia. Ha fatto tanti sacrifici per darmi la possibilitĂ di continuare gli studi...
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la Festa degli Aviatori La Madonna di Loreto è la protettrice degli aviatori. Per questo l’8 settembre di ogni anno si continua a celebrare la festa in suo onore. Qui, nel campo dell’aviazione di Montorso, il giovane Franco ammira un elicottero. Chissà se già da allora “volava” con il pensiero, vicino alle meraviglie della meccanica in movimento.
la Cresima Un momento solenne per il dodicenne Franco e i suoi amici della prima Comunione.
la scuola Franco aveva frequentato le elementari a Scossicci, in una piccola scuola di campagna. Poi passò a Porto Recanati, alla scuola di avviamento Professionale, della durata di 3 anni. Superato l’esame di ammissione frequentò le scuole superiori all’“Istituto Tecnico Industriale”, i primi quattro anni a Recanati, il quinto al ben noto Montani di Fermo, allora in provincia di Ascoli Piceno. Diplomatosi nell’anno 1963/64, restò in attesa di svolgere il servizio militare, dal quale poi però venne esonerato.
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le origini contadine peasant origins Franco Galassi nasce a Porto Recanati nel 1945. Di famiglia contadina, cresce in un casolare di campagna tra le dolci colline recanatesi e le spiagge di Scossicci. Suo papà Gino, il capofamiglia, organizzava e gestiva il lavoro nei campi, aiutato dal fratello secondogenito e dalle cinque donne di casa: la moglie Dina, le tre cognate e la nonna, infaticabile contadina e cuoca ufficiale di tutta la famiglia. Alla sua morte, sarebbe stata proprio mamma Dina ad incaricarsi di sfamare le quindici bocche della casa. Gli altri due fratelli più piccoli (gli zii) andavano invece nelle cave a caricare enormi quantitativi di rena con la pala, per poi trasportarla con i camion nei nuovi cantieri di Porto Recanati, Loreto e Sirolo. Sono anni di sacrifici, di letti condivisi e di lavoretti portati avanti per racimolare qualche lira in più. Anche il giovanissimo Franco viene chiamato spesso a dare una mano nei campi, specialmente durante la mietitura e la trebbiatura. Si lavorava fino a dodici ore al giorno per appena 25.000 lire al mese (più o meno 100 l’ora), partendo all’alba e tornando dopo il tramonto, con la schiena spezzata e lo stomaco in subbuglio. Era un lavoro veramente faticoso, ma che faceva emergere tutta la solidarietà dei contadini, sempre pronti a rallegrare quelle difficili ore con canti popolari e sani pranzi condivisi. Franco andava anche a pesca “la sciabbega” dove si guadagnava al max 1000 lire al giorno. La pescata della mattinata veniva caricata su di un carretto trainato con una bicicletta per essere venduto all’asta in pescheria a Porto Recanati. A volte, quando non si riusciva a vendere il pescato, questo veniva consumato per la cena della famiglia.
Franco Galassi was born in Porto Recanati in 1945 from a peasant family, He grew in a farm house located between the rolling hills of Recanati and the beaches of Scossicci. His father Gino, the head of the family, organized and managed the work in the fields, helped from the second brother and the five women present in the family: his wife Dina, the three sister -in-law and their grandmother, the official cook of the whole family. At her death, it would have been their mother Dina to take charge of feeding the fifteen members of the house. The other two brothers ( uncles ) were in charge of loading huge quantities of sand with a shovel, and then transport it by truck in the new yards in Porto Recanati, Loreto and Sirolo. Those are years of sacrifice, bedding and sharing little works carried out to raise some more money. Even the young Franco is often called to help working in the fields, especially during the harvesting and threshing . He worked up to twelve hours per day for just 25,000 pounds per month (more or less 100 liras per hour). Leaving at dawn and returning after dark, with a broken back and a turmoil stomach). It was a very hard work, but in those moments it could emerge all the solidarity between the peasants, always ready to cheer up those hard hours with folk songs and the shearing of healthy lunches. Franco was also fishing in “the sciabbega” where he could earn up to 1000 Liras per day. The fishes caught in the morning were loaded on a cart pulled by a bicycle to be auctioned at the fish market in Porto Recanati. Sometimes, when it was not possible to sell all the drawn, this was cooked and eaten for the dinner of the whole family .
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Ragazzi da spiaggia
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Le vacanze al mare di Franco e i suoi amici venivano trascorse a Scossicci, nei pressi del “Brigantino”. Il fisico di Franco di allora non lasciava dubbi, asciutto, “senza grasso addosso”. Nella foto a fianco, Franco, Alvaro e Maurilio vicino ad una rete per la pesca “a sciabbega”, a cui tante volte i giovanotti avevano partecipato. Porto Recanati è terra di pescatori, ma con le radici ben piantate nella terra, così nelle giornate spensierate di questi ragazzi si alternava il mare alla campagna. Nelle altre foto, Franco adolescente in compagnia di alcuni amici.
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Sia i lavori di campagna che la pesca, erano lavori pesanti in giornate molto lunghe, che cominciavano la mattina presto e finivano la sera tardi. Una vita molto intensa e senza “grasso addosso”
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Alla EKO Nel 1966 Franco inizia la prima esperienza lavorativa da perito industriale come disegnatore di componenti di strumenti musicali alla EKO di Recanati che produceva chitarre e batterie. Un ricordo indelebile di un pomeriggio all’ufficio tecnico dove il Responsabile “Designer” aveva stilizzato una chitarra per il complesso dei King personalizzata a forma di “K”.
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Il trasferimento è stato il primo passaggio dalla vita campagnola in monofamiglia, dove si lavorava 12 - 13 ore al giorno, alla nuova vita che seguiva quella degli operai nelle fabbriche, che lavoravano al massimo 8 - 9 ore giornaliere
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Grazie ai risparmi accumulati, dopo qualche anno la famiglia Galassi riesce a comprarsi una nuova abitazione, più spaziosa e moderna, in prossimità della stazione di Loreto. È questo il primo importante segnale dei nuovi tempi che corrono, ricchi di nuove possibilità all’orizzonte. Franco lo percepisce, sente l’odore di un possibile futuro più prospero, e cerca di mettere tutta la sua voglia di cambiamento negli studi.
Thanks to the accumulated savings, after a few years the family Galassi can buy a new house, more spacious and modern, close to the station of Loreto . This is the first important sign of the new times we live in, full of new possibilities on the horizon . Franco perceives, smells a possible brighter future, and tries to put all his desire for change, in the studies. After three years at a vocational training school, passes the entrance exam to enter the technical institute industrial Recanati and ends its journey at the “Montani “in Fermo . He graduated in the year 1963/1964 and, two years later, been exonarated from military conscription, he finds a job at “Eko “Oliviero Pigini, the legendary brand of Recanati of musical instruments . Franco was awarded of the design of guitars and drums component . The experience is interesting, marked by singular episodes, as when he knew the complex of King requiring innovative guitar shaped like a “K “.
Dopo tre anni passati in una scuola di avviamento professionale, supera l’esame di ammissione per entrare all’istituto tecnico industriale di Recanati e termina il suo percorso al “Montani” di Fermo. Si diploma nell’anno 1963/1964 e, due anni dopo, scampata la leva militare, trova un impiego alla “Eko” di Oliviero Pigini, il mitico marchio recanatese di strumenti musicali. A Franco viene assegnato il disegno di componenti di chitarre e batterie. L’esperienza è interessante, contrassegnata da episodi singolari, come quando si presentò il complesso dei King richiedendo una chitarra innovativa a forma di “K”.
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Milano, Stabilimento Leyland Innocenti Nel 1967 Franco viene assunto come disegnatore di stampi e attrezzature per componenti auto “Mini Minor” alla Innocenti di Lambrate, una grande azienda, famosa per la meccanica pesante, per i “Tubi Innocenti” e ancor di più per il motoscooter “Lambretta”. Franco aspirava a crescere facendo esperienza di lavoro in una grande metropoli come Milano, all’epoca in pieno sviluppo industriale. Negli anni successivi le produzioni italiane verranno via via abbandonate, per essere trasferite all’estero. Le mitiche “Mini Minor” e “Mini Cooper”, che ancor oggi dominano il mercato europeo dei mini SUV di lusso, sono ora sotto il marchio BMW.
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gli anni del boom boom’s years Ma Franco punta più in alto. Sa che per imparare un mestiere e poter mettere in luce le sue capacità “bisogna andare al nord”, in una grande città. Parte per Milano - biglietto sola andata - e viene subito assunto in una trafileria di Vimodrone. Successivamente, grazie ad alcune conoscenze calcistiche e all’amico Franco Rossi, riesce ad essere chiamato dalla “Innocenti”, la grande azienda di Lambrate che produceva automobili, lambrette e meccanica pesante in generale. Franco viene inserito nell’ufficio tecnico “progettazione attezzature” della “Leyland”, la società automobilistica inglese che, all’interno dei capannoni lombardi, sfornava IM3-IM4 e Mini Minor.
But Franco is aiming higher . He knows that to learn a trade and be able to highlight his capabilities, he “must go to the North,” in a big city . He leaves for Milan - one-way ticket - and was immediately taken into a drawing mill in the town of Vimodrone . Subsequently, thanks to some football friends and especially to his friend Franco Rossi, he manages to be called by the “Innocenti “, the big company in Lambrate producing cars, Lambrettas and heavy engineering in general . Franco is included in the technical “tools design “of “Leyland “, the British car company that, within the halls of Lombardy, produced - IM3 and Mini Minor. For those who came from the small province of Marche, the microcosm of “Innocenti “looked like a paradise on earth : there were canteens, soccer fields and tennis courts, swimming pools and laboratories where they were took place weekly visits of specialists for employees . The young Franco, who was very able with his feet in football, enters the corporate team, militant in Promotion. Back role and stoppers to pass in the free role : Franco loved being at the back of the field to get an overview of the team’s play, understand their weaknesses and try to improve them, with an attitude like a true leader who helped the ‘ whole team to win games . Once understood his importance from the staff of the team, the “Innocenti “decides to grant him a paid leave for two workouts a week, in preparation for the games of the Championship on Sunday . In the summer, they also organized night tournaments sponsored by Coca
Per chi veniva dalla piccola provincia marchigiana, il mircocosmo della “Innocenti” appariva come un paradiso in terra: c’erano mense, campi da calcio e da tennis, piscine e laboratori dove venivano fatte settimanalmente visite specialistiche per i dipendenti. Il giovane Franco, che se la cavava molto bene con i piedi, entra nella squadra aziendale, militante in Promozione. Di ruolo terzino e stopper, per passare poi al ruolo di libero: Franco amava stare nella parte arretrata del campo per avere una visione totale del gioco della squadra, capirne i punti deboli e cercare di migliorarli, con un atteggiamento da vero leader che aiutava l’intera squadra a vincere le partite. Capìta la sua importanza per l’organico del team, la “Innocenti” decide di concedergli un permesso retribuito per due allenamenti a settimana, in preparazione delle partite domenicali.
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La passione per il calcio La passione di Franco per il calcio gli ha permesso di coltivare una sana attività sportiva, facendo crescere in lui un forte spirito agonistico e l’abitudine a “fare squadra”. I tanti anni da calciatore lo portano a conoscere persone e ad intessere relazioni, ingredienti preziosi per costruire la sua futura carriera di imprenditore. Durante la permanenza lavorativa alla Innocenti, Franco diventa anche una colonna della sua squadra di calcio che partecipa al campionato di Promozione. 12“Due volte alla settimana usufruiva del permesso retribuito per fare gli allenamenti con tutti gli altri giocatori per la preparazione alla partite di campionato domenicale; in estate si partecipava ai tornei notturni Fanta, Coca Cola, ecc.,”
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Nella squadra di calcio avevo fatto le prime esperienze come terzino e stopper, ma alla fine ho preferito giocare da libero per avere una visione totale del gioco della squadra, capirne i punti deboli e sopperire alle mancanze con l’esperienza acquisita, aiutando i miei compagni a vincere sempre.
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D’estate venivano organizzati anche dei tornei notturni sponsorizzati dalla Coca Cola e dalla Fanta. Erano occasioni per far stare insieme le tante famiglie di lavoratori, soprattutto meridionali, che si erano trasferite in massa a Milano. Le difficoltà di questa storica ondata migratoria venivano così alleggerite da questi sani momenti conviviali, in cui rioni interi si ritrovavano e si scambiavano racconti e barzellette, come quella che vedeva un gruppo di baresi appena giunti a Milano, cercare di procacciarsi in un ristorante dei gustosi “marelli”, invogliati dalla grande scritta affissa fuori dalla Stazione centrale: “Magneti Marelli”.
Cola and Fanta . These were opportunities to get together the many working families, especially Southerners, who had moved to Milan . The difficulties of this historic wave of immigration were so relieved by these healthy social occasions, where whole districts came together and exchanged stories and jokes, like the one he saw of a group from Bari just arrived in Milan, try to procure at a restaurant tasty “Marelli “, enticed by the large sign posted outside the central Station : “Magneti Marelli”. Unfortunately, after only two years of the start of this adventure, the property
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Torino - Recanati Torino in quegli anni è la capitale dell’auto, città guida del boom economico italiano. Quando Franco periodicamente torna a casa, a trovare i genitori Gino e Dina, lo fa a bordo di una rombante Alfa Romeo Giulia 1200. Per fortuna gli autovelox non li avevano ancora inventati.
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Ho avuto la fortuna di lavorare sotto la Direzione di un grande tecnico francese, Louis Lemhautè, che mi disse “Questo è un lavoro bello, in quanto, quando andrai in pensione, se sarai bravo, avrai imparato il 50% di quello che impone questa professione, che sarà in continua evoluzione”.
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Purtroppo, dopo soli due anni dall’inizio di questa avventura, la proprietà della “Leyland” decide di sospendere gli investimenti in Italia e di chiudere la collaborazione con la “Innocenti”. Franco vede un momento incerto di crescita all’Innocenti e decide di guardare avanti. Grazie alle spiccate capacità di apprendimento e alla notevole capacità progettuale dimostrata all’interno dell’ufficio lombardo, riceve in pochissimo tempo una proposta dal suo vecchio Capo Ufficio. Questi invita lui ed altri quattro giovanotti promettenti a seguirlo alla Alfa Romeo, che in quel momento aveva bisogno di menti fresche per sviluppare il nuovo stabilimento di Pomigliano d’Arco, fiore all’occhiello della strategia industriale italiana di fine anni Sessanta.
of “Leyland “decided to suspend investments in Italy and in close collaboration with the “Innocenti “. Franco sees a time of uncertain growth at Innocenti and decides to look ahead . Thanks to strong learning ability and remarkable design skills demonstrated in the previous offices, he receives in short time a proposal by his old Head Office . These invites him and four other young men promising to follow him to the Alfa Romeo, who at that time was in need of fresh minds to develop the new plant in Pomigliano d’ Arco, flagship of the Italian industrial strategy of the late sixties . Franco makes his suitcases and travel to Turin, where are springing technical offices of Alfa Sud. It is 1968, and at that time the capital of Piemonte, like in Germany, is the hub of industrial development in the world. In those times many delegations delegations of Russian, Korean and Japanese, came in Turin to ask for manufacturing new cars . In this field Italy was unbeatable, not
Franco fa le valigie e parte verso Torino dove stanno nascendo gli uffici tecnici dell’Alfa Sud. È il 1968, e in quegli anni il capoluogo piemontese, al pari della Germania, è il polo dello sviluppo industriale del mondo:
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Un tecnigrafo è per sempre Il tecnigrafo Sacchi su cui Franco ha trascorso chinato ore e ore di lavoro a progettare componenti meccaniche. Mai dimenticato, ora è esposto all’ingresso della STA 2000.
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arrivavano delegazioni intere di russi, coreani e giapponesi a chiedere la fabbricazione di nuove vetture. In questo campo l’Italia era imbattibile, non solo per la sua alta competitività, ma anche per la sua inimitabile creatività, proprio come quella elargita dalla nuova Italdesign di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani, il cui primo incarico sarebbe stato proprio lo sviluppo dei modelli Alfa Sud. Oggi la Italdesign è passata al Gruppo Volkswagen.
only for its high competitiveness, but also for its unique creativity, just like the one demonstrated by the new Italdesign, Giorgetto Giugiaro and Aldo Mantovani, whose first task would be their models development in Alfa Sud. Today, Italdesign is passed to the Volkswagen Group . Employeed as 38th employee, Franco is inserted into the department “Methods and stamping of sheet metal components in body frame “, with the title of designer of equipment useful to the development of coupes and roadster . Day by day, Franco and his colleagues worked for the Alfa Sud, while at night, in the hotel room, used the mythical drawing board to design bags that molds the technical offices outside the Fiat would use for new productions in Russia and Korea . The supervision and coordination of the department were entrusted to Louis Lemhautè, a great French technician expert in the design of equipment and components for automotive . Alive is the memory of his words , during the first days of work, saying the young new recruits : “This is a beautiful work, where you never stop learning. You must know that when you retire, you will have learned about 50 % of what imposes this profession, because it is constantly changing . “
Assunto come trentottesimo dipendente in assoluto, Franco viene inserito nel reparto “Metodi e Stampaggio delle componenti in lamiera scocca a telaio”, con la qualifica di disegnatore di attrezzature funzionali allo sviluppo di berline, coupé e spider. Di giorno, Franco e i suoi colleghi lavoravano per l’Alfa Sud, mentre di sera, nella camera della pensione, utilizzavano il mitico tecnigrafo Sacchi per progettare stampi che gli uffici tecnici esterni della Fiat avrebbero utilizzato per le nuove produzioni in Russia ed in Corea. La supervisione ed il coordinamento del reparto erano affidate a Louis Lemhautè, un grande tecnico francese esperto nel disegno di attrezzature e componenti per automotive. Vivo è il ricordo delle parole di quest’ultimo che, durante il primo giorno di lavoro, dice ai giovani neo-assunti: “questo è un lavoro bello, nel quale non si finisce mai di imparare. Sappiate che, quando andrete in pensione, avrete imparato sì e no il 50% di quello che impone questa professione, perché è in continua evoluzione”.
(While Franco wrote the memories contained in this volume, he becomes
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L’Alfa Sud nasce a Torino 1968. A Torino nasce il progetto ALFA SUD. Franco ne è il 38° assunto, al Reparto Metodi/Stampaggio per componenti in lamiera, scocca e telaio. In quella occasione conoscerà un grande tecnico francese che gli cambierà la vita: Louis Lemhautè I tragitti Torino - Porto Recanati sono sempre più frequenti, ma valgono certamente la pena perchè ad aspettarlo c’è la bellissima AnnaMaria, la donna che per Franco sarà la compagna di una vita, la mamma delle sue due figlie, la fida collaboratrice nell’attività professionale e imprenditoriale.
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con la mia nuova GT 1300 rossa giravo in lungo e in largo per Torino e, appena fidanzato, facevo spesso Torino Porto Recanati in un tempo di percorrenza inferiore a quello di oggi, in quanto non esistevano limiti di velocità in autostrada.
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(Mentre Franco scrive le memorie contenute in questo volume, viene a conoscenza che Louis Lemhautè si è spento lo scorso anno, nel 2014, all’età di 85 anni) Franco prende sul serio questa sfida, e fa un altro passo in avanti. Si trasferisce nel napoletano, a Pomigliano d’Arco, per seguire da vicino l’avviamento dello stabilimento produttivo “Alfa Sud”. Da metodista guadagna la promozione al ruolo di capo ufficio tecnico nel reparto “Stampaggio Lamiera”. Potrebbe essere l’inizio di un’ascesa professionale all’interno del mondo
aware that Louis Lemhautè died last year, in 2014, at age 85) Franco takes this challenge seriously, and takes another step forward. He moved in Naples, in Pomigliano d’ Arco, to overview the start of the production “Alfa Sud “. From Methodist he earned promotion of chief technical officer in the department “Sheet Metal “. It could be the beginning of a rise in the professional world of Alfa but, for the first time, the family knocked at the door of his head and his heart, causing him to take a different road.
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La Cassa per il Mezzogiorno L’Alfa Sud di Pomigliano d’arco nasce dal progetto di Luraghi pensato per limitare l’emigrazione meridionale verso le fabbriche del Nord, portando quindi il lavoro nelle zone di origine del fenomeno. L’Alfasud beneficia delle agevolazioni della politica di intervento per il Mezzogiorno e già nel 1973 diventa la seconda industria meccanica italiana.
Gli anni di piombo Durante il trasferimento da Napoli a Fabriano, Franco viene fermato dalla polizia che era alla ricerca dei sequestratori di Aldo Moro, poi ritrovato qualche giorno dopo all’interno del bagagliao di una Renault a Roma.
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Mi è rimasto in memoria il fatto che prima della edificazione dei capannoni Alfasud, al casello dell’A1 di Pomigliano D’Arco, già erano stati costruiti i palazzi di edilizia popolare finanziati dalla legge Fanfani. Erano i tempi in cui Andreotti industrializzava il basso Lazio e il Frusinate, De Mita e Gava il Sud dalla Campania in giù, Forlani il centro nord delle Marche, Moro la Puglia e cosi via
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Alfa Sud Allo stabilimento Alfa Sud di Pomigliano d’Arco c’è tanta voglia di fare e di lavorare e per fortuna Franco viene notato anche come valente calciatore ed entra con successo nella squadra aziendale dell’Alfa Sud. L’affaticamento e gli strappi non si sentivano e in qualsiasi caso il magico massaggiatore tedesco Bruno Kempf sapeva porvi rimedio.
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Vincere al San Paolo Per un calciatore dilettante, giocare al San Paolo di Napoli non ha eguali. Soprattutto se si riesce a vincere per due anni consecutivi la finale della Coppa Alfa Sud. (1973 - 1974)
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La distanza da Napoli è tanta. Meglio “mettere su famigliaâ€? Dopo due anni di fidanzamento a distanza, finalmente Franco e Anna convolano a nozze. Qui a fianco un momento del viaggio di nozze in Grecia.
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la famiglia the family Alfa ma, per la prima volta, le esigenze familiari bussano alla porta della sua testa e del suo cuore, inducendolo a prendere una strada differente. Difatti, dopo aver sposato Anna Maria nel maggio 1972, Franco è diventato il papà di Monica, la sua primogenita. Gli anni passano, e quando la piccola Galassi si appresta a cominciare la scuola, alla soglia dei sei anni, i due genitori sentono troppo forte il richiamo della terra natia - le Marche luogo ideale per far crescere e formare un bambino. Franco viene presentato al Professor Abramo Galassi, versatile e geniale
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In fact, after he married Anna Maria in May 1972, Franco became the father of Monica, his firstborn. Years pass, and when the little Galassi is about to start the primary school the two parents feel too strongly the call of their homeland - the Marche Region - ideal place to grow and train a child . Franco is presented to Professor Abramo Galassi, the versatile and brilliant founder of “Faber / Flaminia “Fabriano, who decides to nominate him chief technical officer for the development of the hoods . After the experiences in the industrial giants of Milan, Turin and Naples, Fran-
Momenti felici di un matrimonio duraturo Loreto 27 maggio 1972.
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Una cerimonia partecipata Tante le persone invitate al matrimonio. Annamaria e Franco, circondati da amici e parenti, festeggiano il loro matrimonio a Loreto con un pranzo con piĂš di 250 invitati
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Anna con la “Gamine” Uno spider derivato dalla ‘500, pegno d’amore di Franco per la sua Annamaria costato all’epoca 350 mila lire
Nasce Monica Un dono meritato arriva in famiglia Galassi, nasce la primogenita Monica. Una nuova esperienza di vita per Papà Franco e Mamma Anna. Nelle foto momenti di vita familiare. In quegli anni con loro c’è anche una simpatica cockerina chiamata Natalie.
Dopo il lavoro Ore spensierate trascorse insieme ai colleghi e alle rispettive famiglie. Al tavolo dei conviviali l’amico francese Louis Lemhautè.
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Vacanze ad Ischia Franco e Anna posano nella terra degli Dei
La casa di Pomigliano Annamaria e la piccola Monica nella loro casa di Pomigliano d’Arco.
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il Professor Galassi è stato un maestro. Io ero un tecnico e, all’inizio, mi sembrava eccessivo parlare tanto dell’estetica del prodotto, passando ore a discutere sul design del tastino di una cappa. Per me erano argomenti superflui, ma lui insisteva, trattenendomi spesso fino all’ora di cena. Solo dopo ho capito quanto invece fosse importante curare tutte le componenti per poter “fare bene un prodotto”. Grazie all’esperienza alla Faber sono riuscito a capire anche l’importanza e la complessità di quella famosa chitarra a forma di“K”
Galassi incontra Galassi
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Il Prof. Abramo Galassi maestro di vita e di mestiere per il giovane Franco Galassi
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Negli anni Settanta Fabriano era il polo dell’elettrodomestico nel centro Italia. Mi ricordo che, sul Corriere della Sera, avevo letto che la città della carta rappresentava l’esempio italiano dello sviluppo industirale che manteneva legami con il lavoro di campagna. Ad esempio, i giovani che lasciavano le campagne per le linee di montaggio alla Merloni, in estate prendevano permessi concordati con l’azienda per andare ad aiutare le famiglie nella mietitura e trebbiatura, e poi fare ritorno in Fabbrica a settembre.
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fondatore della “Faber/Flaminia” di Fabriano, che decide di norminarlo capo ufficio tecnico per lo sviluppo delle cappe. Dopo le esperienze nei colossi industriali di Milano, Torino e Napoli, per Franco si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini, nel piccolo indotto marchigiano dell’elettrodomestico. Una scelta che, a prima vista, potrebbe sembrare come un ridimensionamento, ma che in realtà si rivelerà cruciale per il suo futuro professionale ed umano. Franco avrà infatti modo di vedere come il polo industriale del fabrianese degli anni Settanta rappresenti un modello tanto innovativo quanto vincente. Ma soprattutto, potrà apprendere, grazie alle indimenticate lezioni elargite dall’omonimo professore, che cosa significhi mandare avanti un’azienda con dedizione e passione. Ogni mattina il Prof. Galassi si presentava in fabbrica per primo, lavorava tutto il giorno dispensando idee e consigli per tutti, ed infine, con l’immancabile sigaretta in bocca, si concedeva il suo giro di controllo, tra le 19 e le 19.30. Solitamente, ciò che veniva concordato la mattina veniva
co returns to basics, in the small and traditional Marche. A choice that, at first glance, might seem like a downsizing, but in reality will prove to be crucial for his personal and professional future. Franco will have in fact seen how the industrial center of Fabriano of the seventies represent a model innovative and winning. But above all, he will learn the unforgotten lessons given by the namesake professor. Especially what it means to run a company with dedication and passion . Every morning Prof. Galassi appeared in the factory, worked all day dispensing ideas and advice to all, and finally, with the inevitable cigarette in his mouth, he started his inspection tour, between 19 and 19.30. Usually, what was agreed in the morning, was completely revised in the evening . Many evenings spent discussing and undo the prototypes of small contol frets of the hoods! A meticulous work, apparently superfluous, but actually had itself the goal of developing a well-made product, as much as possible skimming perfection on both the aesthetic and practical aspect. At the beginning of the 80s Franco returns to the more congenial job to him:
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Le frizioni AP Esperienza importante per Franco nel disegno e nella la produzioni di frizioni per la AP
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Purtroppo non ci si è resi conto della pericolosità di prendere questi giovani dalle campagne senza dar loro istruzione. I nuovi operai, infatti, si sono specializzati a montare una vite, e questo è bastato per far guadagnare loro uno stipendio e comprarsi una casa per tutta la famiglia. Purtroppo, appena il frigorifero si è globolizzato, si è capito che il sistema non avrebbe più retto. Oggi molti di quegli operai da catena di montaggio sono in cassa integrazione, senza nessuna prospettiva. Con il senno di poi, credo che sarebbe stato opportuno aver fatto piani di istruzione in parallelo al montaggio della vite ed oggi probabilmente questi cassaintegrati di mezza età avrebbero più opportunità di trovare un lavoro alternativo rivisto completamente la sera. Quante serate passate a discutere e a disfare i prototipi di piccoli tastini di comando della cappa! Un lavoro meticoloso, apparentemente superfluo, ma che in realtà aveva in sé l’obiettivo di sviluppare un prodotto ben fatto, il più possibile rasente la perfezione sia dal lato estetico che pratico. Ad inizio anni 80 Franco fa ritorno all’area a lui più congeniale: l’automotive. Viene assunto dalla “Rovilmec” di Moie, l’azienda produttrice di frizioni che era stata appena acquisita dal gruppo inglese “Automotive Products”. Il background e la notevole abilità di Franco nello sviluppo di metodi, di attrezzature di produzione e di trattamenti termici gli permettono in breve tempo di essere nominato dirigente. Con l’arrivo di un nuovo dirigente di stabilimento, però, sorgono i primi attriti professionali, che lo condanneranno ad essere inglobato in un ampio programma di taglio del personale.
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automotive. He is hired from the “Rovilmec“in Moie, the manufacturer of clutches which had just been acquired by the British group “Automotive Products“. The background and the considerable skills of Franco in the development of methods, equipment manufacturing and heat treatments allow him in a short time of being appointed in the role of manager. With the arrival of a new plant manager, however, there are the first professional contrasts and differences. The new plant direction will condemn Franco to be included in a wide program of staff reductions.
And this is the decisive step which leads him to mature the idea of finally get
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Ed ecco Eleonora La famiglia Galassi vince e raddoppia. Dopo Monica arriva un’altra bimba bellissima, Eleonora. Ecco Eleonora ritratta in alcuni momenti sereni con i suoi cari: con Mamma Annamaria, Papà Franco, la Nonna Dina e la sorella Monica.
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Il nuove Direttore di Stabilimento era un avvocato, esperto in pandette ma digiuno di meccanica: ci faceva fare ore e ore di riunioni vacue e inconcludenti. A me la cosa non andava giù, entravo spesso in conflitto con lui, e alla prima ristrutturazione per riduzione di personale, con la scusa che ero dirigente, finii scaricato in un licenziamento di gruppo. Questa è stata la mia prima grande ferita a livello professionale. Eppure, oggi penso che quel licenziamento rappresenti, dopo la mia famiglia, la più grande fortuna che mi sia mai capitata. Questo è per dire che, anche quando si subisce un torto o si affronta una grande delusione a livello professionale, non bisogna deprimersi. Al contrario, è importante alzarsi subito. Sempre
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È questo il passo decisivo che lo porta a maturare l’idea di mettersi finalmente in proprio. A trentanove anni, con un eccellente bagaglio di esperienze, una profonda conoscenza del territorio e tante idee innovative per la testa, Franco Galassi decide di aprire un proprio ufficio tecnico. Grazie all’aiuto essenziale della moglie Anna Maria, a cui viene affidato il ruolo di capo amministratore, nasce l’ufficio di consulenza “Servizio Tecnico Aziendale”, in acronimo S.T.A. 2000. Questo grande passo viene accompagnato da un altro lieto evento: la nascita di Eleonora, secondogenita della famiglia Galassi.
on his own. At thirty-nine, with a great luggage of experience, a deep knowledge of the area and many innovative ideas in the head, Franco Galassi decided to open his own technical department. With the help of his wife Anna Maria, which is entrusted with the role of chief administrator, founded and called the consulting office “Technical Service Company“, the STA 2000 . This major step is accompanied by another happy event : the birth of Eleonora, second daughter of the family. In its initial phase the S.T.A. relies on young people just graduated out of ITIS
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Una nuova avventura Franco e Annamaria si accingono a intraprendere una nuova sfida. Nasce la STA 2000 con la collaborazione di alcuni soci storici come Romeo Lazzerini, Marco Zampetti e Giordano Guidi.
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una nuova impresa a new enterprise
Nella sua fase iniziale la S.T.A. si appoggia su ragazzi appena usciti dall’Itis di Ancona e di Fabriano. Franco si dedica esclusivamente al disegno meccanico, progettando prototipi di componenti industriali per clienti terzi. Molti di questi giovani periti tecnici divengono soci della società, ma la maggior parte di essi non riesce a reggere il peso delle responsabilità e dei rischi insiti in un’impresa appena fondata. Della squadra iniziale si sfilano quasi tutti e rimangono solo Giordano Guidi e Marco Zampetti, che tuttora costituiscono gli assi portanti della creatura ideata da Franco e Anna Maria. La qualità dei lavori e la forza del nome Galassi portano decine e decine di clienti, che naturalmente richiedono una maggiore velocità esecutiva. Rapida arriva quindi un’altra svolta, con il passaggio dalla mera progettazione alla stessa realizzazione dei prodotti. L’ufficio di soli 100 metri quadrati viene ampliato con un capannone di 700 metri, all’interno del quale si inseriscono le prime macchine. Il numero degli operai raddoppia, e tra questi si fa riconoscere Gino: un artigiano di Castelplanio che coniugava in sé la precisione di uno svizzero alla praticità tuttofare di un napoletano. Lo “svizzero-napoletano” (così viene ribattezzato da tutti) diventa figura chiave per lo sviluppo dei primi prototipi “made in S.T.A.”. In pochi anni arriva anche il contributo economico e professionale di Romeo Lazzerini, il vecchio patron dell’azienda jesina di sedili che decide di entrare in società e di promuovere un ulteriore allargamento, tramite la costruzione di un secondo capannone adatto a far entrare i nuovi macchinari.
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Ancona and Fabriano. Franco is dedicated exclusively to the mechanical drawing, designing prototypes of industrial components for third parties. Many of these young technical experts become members of society, but most of them can not bear the weight of responsibility and the risks inherent in a company newly founded. From the initial team willl remain only Giordano Guidi and Marco Zampetti, which still constitute the cornerstones of the creature created by Franco and Anna Maria. The quality of the work and the strength of the name Galassi bring dozens of clients, which naturally require more speed work. Quick then comes another turning point, with the transition from mere design to the realization of the products. The office of only 100 square meters is expanded with a shed of 700 meters, in which will enter the first few machines. The number of workers doubled, and among these can be recognized Gino: a craftsman of Castelplanio that combined in himself the precision of a Swiss and practicality handyman of a Neapolitan. The “Swiss - Neapolitan“(as it was renamed by all ) becomes a key figure in the development of the first prototypes “made in STA“. In a few years comes the economic and professional contribution of Mr. Romeo Lazzerini, the old head of the seats company in Jesi who decides to enter into a partnership and to promote further enlargement, through the construction of a second building suitable to bring in new machineries . We are at the beginning of the nineties, and that’s exactly the time when the
Una famiglia che cresce Nelle foto a sinistra, Monica ed Eleonora, figlie di Franco e Anna, crescono e si uniscono ai genitori nella conduzione dell’azienda
Una grande famiglia Franco Galassi e Anna sono presenti a tutti i grandi eventi della grande famiglia dei dipendenti della Sta 2000
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Dal niente, dove eravamo solo io e Anna, siamo riusciti a creare un gruppo di oltre 70 persone, con un fatturato di 10.000.000€, che giornalmente si impegnano per un futuro migliore, in un momento così difficile, con la certezza di appoggiarsi su una struttura sociale aperta e pronta a cogliere nuove opportunità. Siamo ad inizio anni Novanta, ed è esattamente questo il momento in cui la S.T.A. 2000 comincia a prendere corpo come realtà indipendente, punto di riferimento non solo per l’area regionale, quanto per tutto il centronord Italia e per diversi partners tedeschi operativi nel settore. Il lavoro, compiuto, sia su commissione che autonomamente, è estremamente variegato: dalla progettazione al taglio laser, dalla piegatura allo stampaggio, dall’assemblaggio di macchine selezionatrici alla costruzione di stampi, fino alla produzione di componenti per auto, pullman e treni. Con il passare del tempo si allarga sia la grandezza fisica dell’azienda, arrivata oggi a ben 7.700 metri quadrati (comprensivi del nuovo capannone di Coste di Staffolo), sia la catena di dipendenti, che raggiunge le settanta unità tra operai ed impiegati. Un ingrandimento che, tuttavia, non tocca la natura del rapporto esistente con ogni singolo dipendente della S.T.A., caratterizzato da un profondo spirito di collaborazione e di fiducia reciproca basata sulla condivisione del know how ed il comune accrescimento delle competenze. In altre parole, una vera e propria famiglia, che si va ad aggiungere alla vera famiglia di Franco, sempre più assorbita nelle attività quotidiane dell’azienda.
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STA 2000 begins to take shape as a reality independent reference point not only for the regional area, as throughout the central and northern Italy and several German partners operating in the sector. The work, done, both on commission independently, is extremely diverse : from design to laser cutting, from bending to the molding construction, bodies assembly of selecting machines, to the production of inner components for cars, buses and trains. With the passage of time is expanding both the physical size of the company, arrived today to as many as 7,700 square meters (including the new hall of Coasts of Stafford ), is the chain of employees, reaching the seventy units between workers and employees. An enlargement which, however, does not affect the nature of the relationship with each and every employee of the STA, characterized by a profound spirit of collaboration and mutual trust based on the sharing of know-how and common skill enhancement . In other words, a real family, which is in addition to the real family of Franco, more and more absorbed in the daily activities of the company. In fact, the irreplaceable figure of Anna Maria, in charge of the control of
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Franco, Annamaria e la Maserati Sembra una normale foto ricordo dei coniugi Galassi in vacanza in Sardegna. Il bello è sapere che in questa fuoriserie brillano diversi componenti prodotti alla STA 2000.
Dante Geatti premiato a Indianapolis Premio “Best in Quality” consegnato dall’ing. Bernhard Kivit responsabile Europa, Asia e Africa della ARVIN, multinazionale specializzata in progettazione e produzione di sistemi di scarico per autoveicoli di tutte le marche
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Oggi, su molti modelli di auto di tutto il mondo, c’è un pezzo, un componente o uno stampo prodotto dalla S.T.A. 2000, che lavora per tutti i principali fornitori diretti nel settore automotive.
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Infatti, all’insostituibile figura di Anna Maria, incaricata del controllo delle fatture in aiuto al rag. Paoletti, si sono aggiunte negli anni anche le due figlie di Franco: Monica, che oggi si occupa dell’attività commerciale con l’estero, ed Eleonora, che cura la gestione amministrativa.
invoices in aid to the rag . Paoletti, were added over the years also the two daughters of Franco: Monica, who now takes care of foreign trade, and Eleonora, who looks after the administration. Of major importance is the relationship that Franco manages to establish with the many employees, customers and business partners and technicians from around the world, always ready to give advice on how to improve the knowledge and strategies of the STA 2000. Among these, it is very worth remembering Dr. Dante Geatti, excellent advisor for more than a decade, a fundamental figure for some important decisions of the company. Dr. Walter Volkmar, head of the German multinational “Rofin - Sinar “, which in addition to teaching the use of industrial lasers, has always spurred Franco in the philosophy that follows the motto : “Money is on the ground... just know how to collect it “. Many were also the international travels made from Franco. Going around
Di notevole rilevanza è anche il rapporto che Franco riesce ad instaurare con i tanti collaboratori, i clienti ed i partner commerciali e tecnici di tutto il mondo, sempre pronti a dispensare consigli utili a migliorare le conoscenze e le strategie della S.T.A. 2000. Tra questi, vale la pena ricordare il dottor Geatti, ottimo consigliere per più di un decennio, figura fondamentale per alcune decisioni importanti dell’azienda. Ma anche il dottor Walter Volkmar, capo della multinazionale tedesca “Rofin-Sinar”, che oltre ad insegnare l’utilizzo delle applicazioni industriali laser, ha sempre spronato Franco nella filosofia che segue il motto: “i soldi sono a terra… basta saperli raccogliere!”.
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Visione internazionale Franco Galassi ha intuito da subito che l’economia era diventata globale. Cina, Giappone, Stati Uniti...viaggiare è ormai fondamentale per conoscere le più recenti innovazioni e intrattenere rapporti economici. Grazie ad una visione internazionale e ai frequenti spostamenti Franco ha conosciuto un numero infinito di persone, alla guida di imprese multinazionali. Tra tanti un ricordo particolare va al sig. Walter Volkmar, con una moglie italiana, Graziella, era a capo della multinazionale Tedesca “Rofin- Sinar”, operante nelle applicazioni Laser. Oltre che insegnare a Franco le applicazioni industriali Laser, di Walter si ricordano alcune frasi celebri: “i soldi sono a terra, basta saperli raccogliere” e anche “... durante il giorno ognuno di noi ha il momento del coglione, l’importante in quel momento è non fare niente”…
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Franco ha la capacià di “intuire e cogliere”. Non è un fotografo esperto, eppure nel 2008 durante una visita a Boston in compagnia della Figlia Eleonora, una sua foto viene premiata dal Club della Qualità di Confindustria, perchè Franco aveva saputo cogliere il momento e l’oggetto e trasformarlo nella più bella foto di tutto il viaggio.
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Ricordo che, durante il mio primo viaggio in Cina, stavo al trentatresimo piano dell’albergo e, alle sei del mattino, vedevo tutti fare ginnastica nel giardino della città. La rotonda su cui si affacciava la mia finestra, in poco tempo, si riempiva ordinatamente di camion, poi di pullman, auto, biciclette e, infine, di tutte queste formichine a piedi, che formavano uno zig zag sempre in movimento Moltissimi sono stati anche i viaggi internazionali che Franco ha compiuto, per andare a scovare in tutto il globo nuove soluzioni e tecnologie utili per la S.T.A. 2000. Il primo viaggio in Cina, nel 1988, a Shangai e Nanchino, è stato necessario per contrattare la fornitura di un impianto di trattamento termico per molle a diaframma con una ditta cinese che lo avrebbe a sua volta usato per la produzione di frizioni per la Iveco. Impressionante era stato l’impatto con la Cina del primo sviluppo industriale, confermato da molte altre visite negli anni Duemila, soprattutto a Shangai, in cui Franco rimane profondamente colpito dalla capacità di rinnovarsi e di utilizzare nuove tecnologie moderne nella costruzione proprio habitat. Molto interessanti sono stati anche i viaggi in Giappone (alla Mazaak, dove a Franco vengono mostrate le fabbriche di produzione centri lavoro per asportazione trucioli e taglio laser) e negli Stati Uniti. Indelebile rimane il ricordo di un viaggio a Boston nel 2008, con il Club della Qualità, quando Franco decide di scattare una foto con la macchina fotografica presa in prestito dalla figlia Eleonora e di inviarla al concorso indetto per l’occasione. Nonostante la presenza di molti fotografi esperti, lo scatto di Franco avrebbe vinto il primo premio! Una perfetta applicazione del “carpe diem” e dello sfruttare al massimo quei momenti d’ispirazione che ogni giornata può riservare. Ecco perché quando si tratta di rischiare, di osare e di tracciare sentieri
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the globe to find new solutions and technologies relevant to the STA 2000. The first trip to China, in 1988 in Shanghai and Nanjing. In that time it was necessary to negotiate the provision of a heat treatment plant for diaphragm springs with a Chinese firm that would in turn used for the production of clutches Iveco . Impressive was the impact of China‘ s first industrial development, confirmed by many more visits in the twenty -first century, especially in Shanghai, where Franco was deeply impressed by the ability to innovate and use new technologies in modern construction habitat. Very interesting were also the trips to Japan (to Mazaak, where Franco shows the factories manufacturing centers work for roughing and laser cutting) and the United States . Remains the indelible memory of a trip to Boston in 2008, for the Club of Quality, when Franco decided to take a picture with a camera borrowed from his daughter Eleonora and sending it to the competition organized for the occasion . Despite the presence of many experienced photographers, the shooting of Franco would win the first prize! A perfect application of the “carpe diem“and make the most of those moments of inspiration that each day may hold. That’s why when it comes to risk, to dare and to chart new paths, even against the most difficult economic times and the common sense, Franco never gives up. Last examples, the new experience with Fine blanking (fine blanking ), a
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Compagni di viaggio Qui sopra, Franco Galassi con Franco Rossi e Walter Wolkmar a una cena di gala. Al centro, Franco Galassi e la figlia Eleonora in un viaggio a Shangai A destra, Franco e l’amico Walter a Singapore
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Ho viaggiato molto per lavoro...Ricordo che nel 1988, Shangai e Nanchino erano piene di grattacieli in costruzione e le impalcature erano fatte in canna di bambù. Ho rivisto Shangai dopo venti anni e sono rimasto meravigliato da quanto era stato fatto in così poco tempo.
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nuovi, pur contro i periodi economici più difficili ed il comune buon senso, Franco non rinuncia mai a lanciarvisi. Ultimo degli esempi, la nuova esperienza con la Tranciatura fine (fine blanking), un metodo di stampaggio molto tecnico e poco conosciuto nel centro-sud, che ha apportato al mercato della S.T.A. 2000 un nuovo bacino di importanti clienti. Una nuova, ennesima sfida, che Franco Galassi ha raccolto con l’entusiasmo di un ragazzino. Lo stesso entusiasmo che accompagnerà alcune scelte per il futuro, quali il rilancio del marketing aziendale (con il nuovo marchio Romeo), la prossima collaborazione per la costituzione di un Polo tecnologico atto ad incrementare la collaborazione tra Università ed imprese, e l’espansione verso nuovi mercati esteri potenzialmente strategici per i prodotti targati S.T.A.
method of molding very technical and not much known in the Center-South, which has brought to market the STA 2000, a new reservoir of important customers. A new, yet another challenge, that Franco Galassi has collected with the enthusiasm of a kid. The same enthusiasm that accompany some choices for the future, such as the revival of corporate marketing (with the new brand Romeo), the next cooperation for the establishment of a technological center able to increase collaboration between universities and companies, and the expansion to new foreign markets potentially strategic products by STA.
Looking forward, then, without losing the ingredients that allowed Franco
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Dettagli di lavorazione qui a fianco e sotto dettagli di alcune eccellenze nelle lavorazioni della STA 2000
Momenti aziendali Dante Geatti a colloquio con Giordano Guidi Sotto, Giordano Guidi al lavoro con Monica Galassi
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In S.T.A. 2000 stiamo cercando di introdurre nuove tecnologie di produzione sempre più avanzate e giovani sempre più preparati. Ad oggi, la maggior parte dello sforzo formativo viene attuato internamente all’azienda. Ci affidiamo agli specialisti solo per battere nuove vie sui cammini dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e della ricerca scientifica sperimentale applicata ai settori della meccanica e della meccatronica. Condividiamo con i lavoratori, il capitale umano, tutte le competenze know-how che sono la vera forza aziendale. Ci impegnamo giornalmente per contrastare un momento difficile e creare un futuro migliore cercando di cogliere nuove opportunità attraverso la collaborazione con università e poli tecnologici di più imprese per la ricerca e l’innovazione
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Una figura per cui nutro profonda stima è Papa Giovani Paolo II. Mi ricordo ancora quando, nel 1995, aveva radunato migliaia di giovani nella piana di Montorso, proprio dove sono nato e cresciuto io. Il Papa è riuscito a toccare il cuore di migliaia di ragazzi, usando parole che facevano intravedere loro un futuro migliore
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Tra le altre esperienze, ho voluto conoscere da dentro il mondo politico, per capirne di più; nel 2001 mi sono candidato alla Camera dei Deputati Alla prima esperienza, nonostante tutto, ho preso il 3,98% di voti. Purtroppo il lavoro non lasciava spazio alla politica, e sono ritornato al mio lavoro; un mondo più concreto per le mie attitudini. Oggi la politica non è cambiata, anzi siamo ancora alla ricerca di una classe dirigente moderna. Bisogna sviluppare fiducia, coraggio, progresso e crescita. Se non vogliamo soccombere dobbiamo sviluppare nuove prospettive perchè con l’arrivo di tanti migranti stiamo rischiando un default globale dopo la globalizzazione selvaggia
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guardare avanti look forward
Sguardo in avanti, quindi, senza perdere però gli ingredienti che hanno permesso a Franco e alla sua S.T.A. 2000 di arrivare fin qui, e che si possono riassumere nei seguenti punti:
and his STA 2000 get here, and that can be summarized as follows: - The real innovation begins “from the people “: only those who are mentally flexible may be able to achieve the goal . - Focusing on young graduates is the only way to get out of the torpor of this economic crisis . - Only by giving space to great minds and opening collaborations with centers where “are manufactured ideas “you can turn into heavy industry company “thinking”. - The technology is not only used, but fully explored, of all those niche products to be developed. - It is essential to strengthen the capacity in the field of “technology do.” - The world has changed and “look at us “. We must therefore think, every day, what are the best strategies to remain competitive in the market . - Deverticalizzare, always, while keeping the core of their “distinctive competence”. - The enhancement of individual skills can only work if the community is conducting with a great team spirit .
- La vera innovazione comincia “da dentro le persone”: solo chi è mentalmente flessibile può riuscire a raggiungere l’obiettivo. - Puntare sui giovani diplomati e laureati è l’unico modo per uscire dal torpore di questa crisi economica. - Solo dando spazio a menti eccelse ed aprendo collaborazioni con centri dove “si fabbricano idee” è possibile trasformare l’industria pesante in azienda “pensante”. - La tecnologia non va solo sfruttata, ma esplorata fino in fondo, su tutte quelle nicchie di prodotti da sviluppare. - È essenziale rafforzare la capacità nel campo della “tecnologia del fare”. - Il mondo è cambiato e “ci guarda”. Bisogna quindi pensare, ogni giorno, a quali siano le migliori strategie per rimanere competitivi nel mercato. - Deverticalizzare, sempre, mantenendo però il cuore della propria “distinctive competence”. - La valorizzazione delle competenze individuali può funzionare solo se la collettività si orchestra con un grande spirito di gruppo.
Thanks to these points, that enabled a small firm to get to the province of
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Grazie a questi punti, che hanno permesso ad una piccola azienda di provincia di arrivare a produrre pezzi e stampi per molte delle auto che oggi circolano nel mondo, c’è la ricetta che dovrebbe costituire l’ABC per la ripresa economica e morale delle Marche e dell’Italia intera. Franco lo sa, e appena suparata la soglia dei 70 anni, continua a mettere il suo impegno, ogni giorno, ad ogni ora, nel suo lavoro. Forse perché è convinto, proprio come quando aveva vent’anni, che ancora deve impararne il 50%, e che, come diceva Darwin, “non è la specie più bella, ne quella più forte a vincere, bensi la più veloce a cambiare”.
manufacture parts and molds for many of the cars that circulate in the world today, there is a recipe that should be the ABC for economic recovery and morale of Marche and the whole of Italy. Franco knows it, and just overcome the age of 70, he continues to implement its commitment, every day, every hour, in his work . Perhaps because it is convinced, just like when he was twenty, that still he must learn the 50 %, and that, as Darwin said, “is not the most beautiful species or the stronger to win, but rather the fastest in changing “.
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Translations of Franco’s storytelling “If I look back at my life, I went from cutting wheat with “mows fenara ‘, to laser cutting and fine blanking. Always handling with cutting of different types... What is certain is that the first is soaked with sweat, entrusted to millennial tools and techniques, while the latter two technologies require a lot of experience: an advanced combination of machineries, software, know-how and work by all workers. This small image describs my complete development, personal and professional”. “My mother Dina worked in the fields from morning to night and after the death of my grandmother, she had to prepare the main meals for the whole family . She made many sacrifices to give me the opportunity to continue my studies...”.
“With my new red GT 1300, I wandered far and wide for Turin, just got engaged, I often travelled from Turin to Porto Recanati in a shorter time than is possible today, because there were no speed limits on motorway, in that time”. “It remained in my memory the fact, that before the construction of the sheds Alfasud, at the exit of the motorway A1 Pomigliano D’Arco, it already had been built palaces housing funded by the law of Fanfani .Those were the days in which Andreotti industrialized the southern part of Lazio and Frusinate, De Mita and Gava from Campania to the South ,Forlani the center/ north of the Marche, Moro the Puglia Region and so on”.
“Both agricultural works and fishing, were hard works made in very long days, which began early in the morning and ended late at night. A very intense and hard life and with no fat on our bodies” “The transfer was the first transition from farm life in a unique family, where we worked 12 to 13 hours a day, to the new life that followed of the workers in the factories, working at most 8-9 hours a day “. “In football team I had done the first experiences as a fullback and stopper, but in the end I preferred to play free to have a total vision of the game of the team, understand their weaknesses and overcome the shortcomings with the experience gained, helping my companions to win”.
“I had the fortune to work under the direction of a great Frenchman, Louis Lemhautè . He said “This is a beautiful work, because, when you retire, if you are good, you will have learned 50 % of what imposes this profession, since, it will be constantly evolving”.
“Professor Galassi was a master. I was a technical and, at first, it seemed to me, too much talking of the aesthetics of the product, spending hours to discuss the design of the frets of a hood. For me it was unnecessary arguments, but he insisted, often holding me until dinner. Only after I realized how much it was important to treat and improve all the components in order to “make a good product ”. “Thanks to the Faber I was able to understand the importance and the complexity of that famous guitar -shaped K- ”.
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“In the seventies Fabriano was the center of the appliance in central Italy. I remember that, in the Corriere della Sera, i had read that the city of paper representing the Italian example of the development industrial that maintained ties with the field work. For example, young people who left the countryside for the assembly lines to Merloni, in the summer took permission agreed with the company to g to help families in the harvesting and threshing, and then return to the Factory, once they finished”.
get depressed. On the contrary, it is important to get up right away. Always”.
“Unfortunately we have not realized the dangers of taking these young people from the countryside without giving them technical teaching and instructions . The new workers, in fact, have specialized to fit a screw, and that was enough to earn them a salary and buy a house for the whole family. Unfortunately, when the refrigerator was globalized, it was understood that the system would no longer upright . Today, many of those workers from the assembly line are laid off, with no prospect . With hindsight, I think it would be appropriate to have made education plans in parallel with the mounting screw, and today probably these laid off and middle age workers would have more opportunities to find alternative work“.
“Today, on many car models from around the world, there is a piece, a component or a mold produced by STA 2000, that works for all major direct suppliers in the automotive secto”. “I remember, during my first trip to China, I was at the 33rd floor of the hotel and, at six in the morning, I saw all do gymnastics in the garden of the city . The roundabout which my window looked out, in a short time, was filled by trucks, then by buses, cars, bicycles and finally of all these ants walking, forming a zig zag on the move
“The new Plant Manager was a lawyer, an expert in little pandas but inexperienced with mechanics: there was to do hours and hours of meetings, which were vacuous and inconclusive . To me it had no sense and I entered often in conflict with him, and the first renovation for staff reduction, with the excuse that I was a leading worker, I finished downloading in a group dismissal.” This was my first major injury at professional level. Yet, today I think that dismissal represents, after my family, the greatest fortune that ever happened to me. This is to say that even when plaintiffs or deals with a big disappointment at the professional level, do not
“From nothing, where there was just me and Anna, we were able to create a group of over 70 people, with a turnover of € 10 million, which daily are committed to a better future, in such a difficult time, with the certainty of lean on a social structure open and ready to seize new opportunities”.
“I traveled a lot for work ... I remember that in 1988, Shanghai and Nanjing were full of skyscrapers under construction and the scaffolding was made of bamboo. I reviewed Shanghai after twenty years and I was amazed by what had been done in so little time . “ “In S.T.A. In 2000 we are looking to introduce new production technologies more advanced and more young prepared and skilled people. Today, most of the training effort is implemented internally. We rely on specialists only to beat new paths on the paths of internationalization, innovation and scientific research applied to the fields of experimental mechanics and mechatronics. We share with workers, human capital, all the know-how skills that are the real strength of the Company” We work hard every day to counter a difficult time
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and create a better future trying to seize new opportunities through collaboration with universities and technology centers more business research and innovation”. “A figure for whom I have profound respect is Pope John Paul II. I still remember when, in 1995, thousands of young people had gathered on the plain of Montorso, right where I was born and raised . The Pope was able to touch the hearts of thousands of young people, using words that made them a glimpse of a better future”. “Among other experiences, I wanted to know from within the political world, to learn more ; In 2001 I applied to the Chamber of Deputies at the first experience, in spite of everything, I took the 3.98% of votes.Unfortunately the work left no room for politics, and I returned to my work ; a more concrete for my attitudes . Today the policy has not changed, in fact we are still looking for a modern ruling class” “We must develop confidence, courage, progress and growth . If you do not want to succumb we must develop new perspectives because with the arrival of so many immigrants we are risking a global default after the wild globalization”.
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Photo captions The school
Milan, Plant Leyland Innocenti
Franco had attended primary school in Scossicci, in a small country school. Then he went to Porto Recanati, at the professional training school, lasting three years. After he passed the entrance examination, he attended high school at “Technical Institute “, the first four years in Recanati and the fifth in the well known Montani Institute in Fermo, in the province of Ascoli Piceno.He graduated in the year 1963/64, waited to perform military service, from which then, he was exonerated.
In 1967 Franco was hired as a designer of molds and equipment for car components “Mini Minor-Innocenti Lambrate”, a large company, famous for its heavy engineering, for “pipes Innocenti “and even more for the motor of scooters “Lambretta”. Franco aspired to grow doing work experience in a big city like Milan, then specializing himself in full industrial development. In the following years the Italian production will gradually be abandoned, to be transferred abroad. The legendary “Mini Minor “and “Mini Cooper”, which still dominate the European market for mini luxury SUVs, are now under the brand BMW.
The Festival of Aviators Our Lady of Loreto is the patron of the aviators. For this 8th September of each year, Loreto continues to celebrate the feast in Her honor. Here, in the field of aviation Montorso, the young Franco admires a helicopter. Wonder if even then he “flew “with the thought, close to the wonders of that mechanical movements.
Confirmation A solemn moment for the twelve year old Franco and his friends, in the day of Confirmation.
Beach boys Vacation at sea of Franco and his friends were being spent in Scossicci, near the first Hotel of that area,“Brigantino”. The body of Franco in that time left no doubt … thin … “no fat on him.” In the photograph above, Franco, Alvaro and Maurilio near a fishing net “the sciabbega “, in which so many times the young men had participated together. Porto Recanati is a land of fishermen, but with roots firmly planted in the ground, so the carefree days of these guys alterned between the sea and the countryside. In the other photo, Franco teenager in the company of some of his friends.
at EKO In 1966 Franco began the first work experience as industrial expert in designing components of musical instruments to EKO Recanati producing guitars and drums. A lasting memory of an afternoon spent in the technical office where the Head “designer “had stylized a special guitar for the band of King with the form of “K”.
The passion for football Franco‘s passion for football has allowed him to cultivate a healthy sport, growing in him a strong competitive spirit and the habit to work in “team”. The many years as a player led him to meet people and to establish relationships, valuable ingredients to build his future career as an entrepreneur. While staying at work Innocenti, Franco also becomes a column of his football team competing in the Promotion. “Twice a week I had the benefit of paid leave to do the trainings with all the other players in preparation for the championship games of Sunday ; in summer he participated in the night tournaments Fanta, Coca Cola, etc..”.
Turin - Recanati Turin in those years is the capital of cars, the city guide of the Italian economic boom. When Franco periodically returns home to visit his parents Gino and Dina, he does it on board of a roaring Alfa Romeo Giulia 1200. Fortunately on motorways, speed limit cameras had not yet been invented.
A drawing board is forever The drawing board Sacchi, on which Franco spent bowed, hours of work to design mechanical components. Never forgotten, it is now on display at the STA 2000.
The Alfa Sud was born in Turin 1968. In Turin was born the project ALFA SUD. Franco it is the 38th employee, in the Methods Department / Stamping for sheet metal components, body and chassis. On that occasion he will know a great French technician who will change his life:
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Louis Lemhautè
Cost 350,000 lire.
The journeys Turin - Porto Recanati are becoming more frequent, but certainly worth the effort because the beautiful Annamaria is waiting for him, the woman who will be the his life’s companion, the mother of his two daughters, his faithful collaborator in business and professions. The Fund for the South The Alfa Sud Pomigliano d’Arco comes from a project of Luraghi planned to limit out-migration from the southern to the northern factories,with the aim of bringing back the work in the areas of origin of the phenomenon. The Alfasud had many benefits from the facilities created by the intervention of policy for the South and in 1973 became the second Italian mechanical industry.
Birth of Monica
The years of lead During the transfer from Naples to Fabriano, Franco was stopped by police who were looking for the kidnappers of Aldo Moro, then found dead a few days later in the trunk of a Renault in Rome.
Alfa Sud In the Alfa Sud plant in Pomigliano d’Arco there is a great desire to do and to work and fortunately Franco is also noted as a talented footballer and entered with success in the corporate team of Alfa Sud. The fatigue and the tears due to training were not felt in any case, and the magic german massager Bruno Kempf always knew the remedy.
Win at the San Paolo For an amateur, play at the San Paolo in Naples has no equal. Especially if you manage to win two consecutive years the fina Cup l Alfa Sud. (1973 - 1974) The distance from Naples is so great. Better to “start a family “ After two years of engagement, finally Franco and Anna get married. On the right a moment of their honeymoon in Greece.
A deserved gift for the family, with the birth of the eldest daughter Monica. A new life experience for Mom Anna Maria and Dad Franco . In the photos moments of family life. In those years with them there is also a nice dog, called Nathalie.
After work Carefree hours spent with colleagues and their families. At the table of the convivial French friend Louis Lemhautè.
Holidays in Ischia Franco and Anna in the land of the Gods. Home Pomigliano Anna Maria and the little Monica at their home in Pomigliano d’ Arco. Galassi meets Galassi Prof. Abramo Galassi, life and professional’s master for the young Franco Galassi Clutches AP Important experience for Franco in the design and the production of clutches for the AP
And here is Eleonora The family Galassi wins and doubles. After Monica comes another beautiful daughter, Eleonora. Here, Eleonora portrayed in some quiet moments with his loved ones : Mum, dad, Grandma Dina and her sister, Monica.
A new adventure Franco and Anna Maria are about to embark a new challenge. Born in 2000 in collaboration with the STA. Here some historical partners: Marco Zampetti, Giordano Guidi and Romeo Lazzerini.
A growing family
Happy moments of a lasting marriage Loreto 27 May 1972. The wedding ceremony Many people invited to the wedding. Anna and Franco, surrounded by friends and family, celebrating their marriage in Loreto with a room with more than 250 guests Anna with the “Gamine “ A spider derived from the ‘500, alove present of Franco for his beloved Anna Maria.
In the photo at left, Monica and Eleonora,daughters of Franco and Anna, growing and supporting the parents in the run of the business.
A big family Franco Galassi and Anna are present in all the great events of the employees of STA 2000.
Franco, Annamaria and Maserati
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It looks like an ordinary souvenir picture of the couple on holiday in Sardinia, but, the great thing is to know that in this custom-built car are present different components made from STA 2000. Dante Geatti awarded in Indianapolis “Best in Quality “delivered by Ing. Bernhard Kivit responsible for Europe, Asia and Africa of ARVIN, multinational company specializing in the design and manufacture of exhaust systems for vehicles of all brands.
International Vision Franco Galassi sensed immediately that the economy had become global. China, Japan, the United States... travel is now crucial to learn about the latest innovations and maintain economic relations. Thanks to an international vision and frequent moves Franco has known countless people, leading multinational companies. Among many a special memory goes to Mr. Walter Volkmar, and his Italian wife, Graziella. He was head of the German multinational “Rofin-Sinar “, operating in laser applications. As well as, he teached Franco industrial applications of laser technology, Walter said also some famous phrases: “the money is in the ground, important is to know how to collect it “and also“... during the day everyone has the jerk moment, the important at that moment it is to do nothing “... Franco has the capacity of “sense and grasp”. It is not an expert photographer, yet in 2008 during a visit to Boston in the company of Anna Maria, his picture is rewarded by the Club of Quality of Confindustria, because Franco had been able to seize the moment and the object and turn it into the most beautiful photos.
Travel friends Above, Franco Galassi with Franco Rossi and Walter Wolkmar to a gala dinner. In the middle, Franco Galassi and his daughter Eleonora in a trip to Shanghai. On the right, Franco and his friend Walter in Singapore. Details of processing On the right and below details of some excellent workmanship of the STA 2000
Business Moments Dante talks with Giordano Gudi Below, Giordano is planning some activities with Monica Galassi
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Testi tratti dall’intervista a Franco Galassi di: Vittorio Giogettti Progetto Grafico: GIOCOM www.giocom.it Finito di stampare dicembre 2015
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