Gioco News Magazine December 2021 - Rivista Gioco News dicembre 2021

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POLITICA

Ylenja Lucaselli: «Norme, non pregiudizi» INCHIESTA

Aspettando la riforma SPECIALE

Il tocco del Natale sul gioco

NATALE

TEMPO DI RILANCI

2021_

CASINÒ

Luci a Campione PERSONAGGI

Alessandro Haber Shalpy COVER STORY 32

LASLOTDELMESE

DREAMSET OLYMPUS | U N

MbsNet Il futuro dei pagamenti è già qui M U LT I GIO CO

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P O CO

DI V I NO

ENGLISH PAGES INSIDE

NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE



numero 12

12

dicembre 2021

2021_

Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni

Tra bilanci e rilanci

EDITORIALE

anno xiii

Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Daniele Duso Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Michele Bragantini Geronimo Cardia Marco Fiore Michael Haile Nashira Stephanie Norbury Francesco Scardovi Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media 123rf unsplash pexels Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.

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Natale, tempo di bilanci. E magari pure di rilanci, visto il periodo

tutt’altro che sereno per l’intera economia. Per tutti i settori, come quello del gioco pubblico, con una forte connotazione “terrestre”, la pandemia è stata una vera e propria mazzata. Che oltre a compromettere gran parte del 2020 è finita col condizionare in maniera profonda anche l’intero 2021, se non altro per via della chiusura totale dei locali proseguita durante il primo semestre. Tanto basta, dunque, per tracciare un bilancio, inevitabilmente negativo, di questo anno che si appresta a conclusione, nella speranza generale che possa portare con sé anche il Covid, anche se il trend attuale dei contagi non sembra lasciare spazio all’ottimismo. Ma il Natale impone una certa positività: da qui l’esigenza, ma anche la volontà, di guardare alla parte piena del bicchiere (magari prima dei consueti brindisi di stagione), provando a scorgere ciò che di buono è accaduto in questi ultimi dodici mesi. Il 2021 è stato l’anno del green pass, che pur provocando le varie distorsioni che analizziamo in queste pagine, ha comunque permesso ai locali di riaprire e tornare a lavorare, spostando il focus sul Covid-19 dal problema alla soluzione. Ma mentre si cerca, faticosamente, di uscire da questa interminabile emergenza sanitaria, è già il momento di guardare al domani e alla ricostruzione del settore, che ne sentiva l’esigenza (e pure l’urgenza) già prima della pandemia: figuriamoci oggi, dopo 13 mesi di chiusura forzata delle attività. Oggi più che mai, dunque, è tempo di riordino. E il governo (insieme al Parlamento) se non altro sembra averne capito davvero la necessità. Pur non riuscendo a resistere alla solita tentazione di fare cassa dal gioco, come in ogni manovra finanziaria, anche quando il banco rischia davvero di saltare. Ma stavolta serve qualcosa in più di una semplice proroga o di un qualche ritocco di fine anno: una riforma vera e completa, che possa permettere un vero rilancio, per il bene del paese, e non solo dell’industria. Per questo è importante partire da un bilancio, che proponiamo in questo ultimo numero dell’anno, allo scopo di valutare la reale situazione del comparto e le varie difficoltà, per individuare le soluzioni e stabilire le priorità. Il Covid è stata una brutta parentesi, per il nostro paese anche più di altri, ma la ricostruzione che ne scaturisce rappresenta una vera opportunità e un’occasione da non perdere. Il nostro augurio è che il governo la possa sfruttare al meglio. Portando serenità, stabilità e puntando all’obiettivo della vera sostenibilità. Questi sì, che sarebbero davvero dei bei regali. Buon Natale! Alessio Crisantemi

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S O M M A R I O

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POLITICA

04. I pregiudizi allontanano la politica da scelte giuste Ylenja Lucaselli, deputata di FdI, sottolinea che “l’Italia non può più permettersi di pensare che piccoli interventi disomogenei su provvedimenti già esistenti possano dare risultati” e auspica una riforma organica anche in materia di gioco pubblico

INCHIESTA

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SPECIALE

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26. L’emozione dell’intrattenimento

Negli ultimi due anni il modo di divertirsi, anche nel gioco, è sicuramente cambiato, ma resta irrinunciabile, soprattutto in vista del Natale e delle festività di fine anno

20. La nuova movida (in sicurezza) degli italiani 22. Dicembre, un mese di feste e anniversari per

06. Regole certe, riforme strutturali L’economista Francesco Daveri sottolinea la necessità di uscire dalla logica dei “sostegni” alle attività più colpite dalla pandemia: questo l’ambito in cui collocare la definizione di un quadro normativo durevole anche per il settore del gioco

08. Forma e sostanza

Si moltiplicano le istanze per il riordino di gioco pubblico e ippica: ecco gli auspici degli operatori dei due settori, che ne approfittano per tracciare un bilancio dell’anno in via di conclusione

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

Codere 23. Le nuove sfide della transizione digitale e ambientale di Hbg Gaming 24. Habanero: casino games fra crescita e “nuova” normalità 26. Monsters Fear Bullets di Triple Cherry arriva in Italia 28. WorldMatch, dopo l’assestamento, la ripresa 28. Greentube, un polo aggregatore per il Belpaese 29. Replatz: device protagonista, l’intrattenimento salverà il retail 29. Nazionale Elettronica, l’italian gaming sempre più da esportazione 30. Cristaltec Entertainment, qualità che vince non si cambia 30. Octavian Gaming Solutions, i best seller Awp anche online

ESTERI

34 34. Quando l’impensabile diventa normale

La pandemia ha cambiato strutturalmente la domanda di beni e servizi. Ecco gli scenari per il mondo del gioco, più rosei per gli operatori che puntano anche sull’online e sul retail.

36. Wges, la Catalogna dà appuntamento agli executive di gioco 36. Sbc Awards, a Londra l’incoronazione dei migliori operatori di gioco


La legge di Bilancio 2022 prevede una decurtazione delle risorse ippiche. Le società di corse non ci stanno e minacciano di bloccare i convegni nel 2022.

La senatrice Paola Binetti (Udc) interviene sull’amusement, chiedendo al Governo un intervento deciso per tutelare il comparto

rubriche

I poker players italiani centrano tanti piazzamenti a premi ma manca il braccialetto nell’edizione post Covid-19 delle World Series di Las Vegas

english pages

GIOCO &ARTE

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DALMONDO

DANON PERDERE

ILUOGHI DELGIOCO

RIFLESSIONI DAORSO

GIOCO &PSICHE

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

L’OROSCOPO

60. L’Italia si prende anche l’Euro Poker Million! 62. Il nuovo boom del poker live

90. Clear rules, structural reforms 92. When the unthinkable becomes

GIOCARE GIO CONGUSTO

NUOVE TENDENZE

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LEAVVENTURE DAROONEY

L’AVVOCATO DELDIAVOLO

ming executives

94. Sbc Awards, in London the

NUOVE TENDENZE

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DANON PERDERE

LASLOT DELMESE

normal

94. Wges, Catalonia welcomes gacrowning of the best gaming operators

95. Plush and prizes: the bubble hasn’t popped

32. MbsNet, il futuro dei pagamenti è già qui

TORNEANDO

SINÒ ANCESI

CASINÒ FRANCES

CASINÒ FRANCES

FISCO&SLO

SINÒ ANCESI

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PAROLADI COLLOVATI

86. NEWSLETTER

TORNEANDO

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RIFLESSIONI DAORSO

FISCO&SLOT

aziende

POKER STRATEGY

LEAVVENTURE DAROONEY

66. 68.

RIFLESSIONI DAORSO

L’enclave si prepara alla riapertura del Casinò, con tante aspettative ma anche con la consapevolezza di non dover e poter ripetere gli errori del passato PANNONERO LASLOTONLINEDELMESE

GIOCARE GIO CONGUSTO

64. Luci a Campione

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ORA L GIOCO

PROMOSPACE

POKER 58. La Germania è ancora sul tetto del mondo

54. ALBARDEGLIESPORTS 72. L’ORADELGIOCO 73. DALMONDO 74. DANONPERDERE 76. GIOCO&RETAIL 78. GIOCARECONGUSTO 80. GIOCO&PSICHE 82. L’AVVOCATODELDIAVOLO 84. LASLOTDELMESE 88. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO GIOCO &ARTE

Dopo l’exploit provvisorio delle scorse settimane, Flavio Baddaria sale definitivamente in testa alla classifica italiana di flipper sportivo

LAVLT DELMESE

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oggi 60enne, si racconta, dal rapporto di amore e odio con i social network al “ritorno” in Italia e, forse, a Sanremo.

COMMA 7 52. Il valore sociale del gioco

CASINÒ

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Alessandro Haber a tutto campo tra il suo sogno di diventare Marlon Brando e il suo affetto per Gigi Baggini, passando per una vita sregolata, condita di tanto poker e oggi arricchita dal profondo amore per la figlia Celeste

71. L’energia attira alchimia, anche nel gioco/ Shalpy, artista

IPPICA 50. Dura lex

LASLOT DELMESE

Se il 2020 era stato definito l’annus horribilis del gioco pubblico, il 2021, purtroppo, non è andato meglio, anzi. Non per gli apparecchi da intrattenimento, almeno, e per le Vlt in particolare. PANNONERO

Si attende da ormai cinque anni un allineamento delle varie licenze di betting ma il settore andrebbe anche riorganizzato sulla base di alcune questioni

GIOCO &PSICHE

DANON PERDERE

42. Un anno da (non)

44. FISCO&SLOT

di perdere, la bellezza di vincere/

46. Il miraggio del riordino per le scommesse

LEAVVENTURE DAROONEY

42 PANNONERO

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE

GIOCO &TECNICA

PANNONERO

DANON PERDERE

DALMONDO

LOSFIZIO DELGIOCO

La proroga delle autorizzazioni prevista tra le disposizioni per lo stato di emergenza Covid si applica anche al gioco pubblico. Ma servono le proroghe tecniche non onerose delle concessioni in scadenza.

dimenticare

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FLIPPER 53. Ritorno in scena e colpo di scena

NORMATIVA 38. Prorogare sì, ma come?

NEW SLOT/VLT

70. Il gusto

POKER STRATEGY

Ylenja Lucaselli

INTERVISTE

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SCOMMESSE

DALMONDO

Troppe volte il pregiudizio su alcuni temi ha impedito alla politica di fare le scelte giuste. […] La politica, invece di ascoltare i suggerimenti migliorativi che provengono da chi in quel determinato mondo lavora quotidianamente, procede spesso sulla base di idee precostituite. Occorre puntare su scelte ragionate, cercando punti di incontro.

ORA L GIOCO

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politica

Y L E N J A

L U C A S E L L I

I pregiudizi allontanano la politica da scelte giuste

La

di Daniele Duso

Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, sottolinea che “l’Italia non può più permettersi di pensare che piccoli interventi disomogenei su provvedimenti già esistenti possano dare risultati” e auspica una riforma organica anche in materia di gioco pubblico

politica viene spesso accusata di agire tavolta sulla base di preconcetti e populismi che le impediscono di vedere razionalmente le questioni. E questo vale, con un fondo di verità, anche per il settore del gioco pubblico, oggetto di molte scelte normative che, negli ultimi anni, hanno portato più problemi che soluzioni concrete, oltre a caratterizzarsi per la loro frammentarietà e sovrapposizione tra il livello statale, regionale e locale. Eppure parliamo di un’industria legale basata su concessioni statali, che considerando l’indotto dà lavoro a più di 150mila persone, e che soprattutto garantisce annualmente all’erario numerosi miliardi di euro (poco più di 7 lo scorso anno, colpito dalla pandemia e dai conseguenti mesi di lockdown, mentre erano stati oltre 11 miliardi nel 2019), oltre a rappresentare, comunque la si voglia considerare, una potente barriera di fronte all’illegalità e a tutto ciò che essa comporta in termini, anche, di protezione del giocatore. Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, si è spesso pronunciata a favore del settore, auspicando, anche di recente, una riforma strutturale e sistemica anche perché, soprattutto “dopo che il premier Mario Draghi ha dichiarato che questa sarà l’ultima manovra con tanta spesa, il gettito derivante dal gioco sarà molto importante”. E proprio da queste sue dichiarazioni partiamo nel nostro colloquio con l’onorevole Lucaselli: l’Italia sta uscendo, almeno si spera, da uno dei periodi più neri della nostra storia recente. Tra legge di Bilancio e Pnrr cosa dovrebbe fare la politica italiana per dare una spinta decisiva alla ripresa del Paese?

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021


POLITICA YLENJA LUCASELLI

“La politica dovrebbe iniziare a capire che non siamo più in una fase emergenziale. Sino a questo momento i provvedimenti del Governo sono stati improntati sulla necessità di dare risposte nell’immediato. Questo è stato sicuramente utile nella fase acuta della pandemia ma oggi continuare a pensare in quest’ottica è dannoso, perché si provvede a dare risposte in via emergenziale a questioni che invece sono dirimenti per il rilancio della Nazione nel medio e lungo periodo. Come Paese abbiamo necessità di riforme strutturali e lungimiranti, capaci di rifondare un sistema che oramai fa acqua da tutte le parti. Bisogna decidere che tipo di nazione vogliamo essere. Vogliamo dare assistenzialismo o creare opportunità di lavoro? Vogliamo aumentare la burocrazia o puntare sulla velocizzazione? Vogliamo uno statalismo d’impresa o favorire l’impresa privata? Ecco, sono queste le scelte che deve fare la politica e invece, se da un lato la legge di bilancio, nonostante il deficit, non riesce a dare risposte, dall’altro, per l’attuazione del Pnrr, siamo già in ritardo. È necessario investire su imprese e lavoro se vogliamo far ripartire l’Italia e soprattutto crederci davvero. Osservando quanto fatto sinora non mi pare che questo Governo ci creda sul serio”. Quali “errori”, a suo parere, dovrebbe evitare di ripetere questo Governo nella prossima legge di Bilancio? Lei ad esempio si è scagliata spesso contro il reddito di cittadinanza e la Lotteria degli scontrini, definendo quest’ultima ddirittura ridicola: ci sono altre misure che secondo lei l’Italia non può permettersi? “L’Italia non può più permettersi di pensare che piccoli interventi disomogenei su provvedimenti già esistenti possano dare risultati. Abbiamo bisogno di vere riforme e invece assistiamo ancora una volta a misure ottime per YLENJA LUCASELLI

i talk show, ma prive di riflessi per lo sviluppo dell’economia e per migliorare la vita reale dei cittadini”. Lei si è occupata spesso anche di gioco pubblico, settore che attende da tempo una riforma necessaria a respingere l’attacco dell’illegalità, dare sicurezza ai cittadini, e dare garanzie a tanti imprenditori e lavoratori onesti. Su questi temi la politica purtroppo macchia spesso qualsiasi discussione con preconcetti e populismi di vario genere. Come si può uscire da questi retaggi culturali? “Troppe volte il pregiudizio su alcuni temi ha impedito alla politica di fare le scelte giuste. Ogni settore porta con sé luci ed ombre ma la politica, invece di ascoltare i suggerimenti migliorativi che provengono da chi in quel determinato mondo lavora quotidianamente, procede spesso sulla base di idee precostituite. Occorre puntare su scelte ragionate, cercando punti di incontro”. Il gettito derivante dal gioco, che contribuisce a coprire importanti spese statali, potrebbe essere una buona motivazione per dare una luce nuova al gioco pubblico e legale? Forse la questione andrebbe presentata in un’altra ottica per farla cogliere diversamente anche dall’opinione pubblica? “Il mondo del gioco è molto complesso ma non possiamo non pensare all’incidenza che ha, sia in termini di ‘cassa’ statale, sia in termini di occupazione diretta e dell’indotto. Ecco io mi aspetto che ci sia d’ora in poi, e questo vale in molti campi non solo per il settore del gioco pubblico, l’abbandono della ideologia sfrenata che blocca interi segmenti produttivi, in favore di scelte ragionate. Non si può essere tutti d’accordo, questo è chiaro, ma si può trovare un punto d’incontro e da qui bisogna ripartire”.

LEI

CHI

È? !?

Ylenja Lucaselli è nata a Taranto nel 1976. Laureata in giurisprudenza all’Università di Modena e Reggio Emilia, Ylenja Lucaselli, sposata, madre di due figli, è un avvocato, titolare di uno studio nella capitale. La sua storia politica inizia al fianco di Marco Follini, ex segretario nazionale Udc che, a causa dei contrasti con Pier Ferdinando Casini ha lasciato il partito creando, nel 2006 Italia di Mezzo, formazione politica che un anno dopo, nel 2007, confluisce nel “nuovo” Partito democratico. Dopo un distacco dalla politica Ylenja Lucaselli conosce Giorgia Meloni in seguito ad alcuni incontri con la quale decide di riprendere il suo impegno pubblico. Ylenja Lucaselli riparte quindi al fianco della leader di Fratelli d’Italia e proprio tra le fila del partito fondato da Meloni, La Russa e Crosetto nel 2012 trova l’elezione in parlamento, nel collegio plurinominale dell’Emilia Romagna, nel 2018. Come deputata è stata membro della commissione V (Bilancio, Tesoro e programmazione) e XII (Affari sociali) e, dall’8 settembre scorso, fa nuovamente parte della V commissione. Nel corso della sua attività politica si è pronunciata più volte in difesa del Made in Italy, ma ha trattato anche il tema del gioco pubblico per il quale, come ha affermato in una recente uscita pubblica, ritiene sia “auspicabile una riforma strutturale e sistemica”.

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inchiesta politica PH. JORGE REYNA, UNSPLASH

Regole certe riforme strutturali di Anna Maria Rengo

ENGLISHPAGES

LEDRITTE DELMAESTRO

PROMOSPACE

LAPUNTATA

GIOCARE GIO CONGUSTO

PROMOSPACE

GIOCARE GIO CONGUSTO

GIOCO &ARTE

PAROLADI COLLOVATI

PAROLADI COLLOVATI

GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

PROMOSPACE

GIOCARE GIO CONGUSTO

GIOCARE GIO CONGUSTO

TORNEANDO

LEDRITTE DELMAESTRO

NUOVE TENDENZE

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Un

anno difficile, quello che si sta concludendo, e che fa pendant con un 2020 anch’esso profondamente segnato dalla pandemia. Ma nonostante non siamo ancora fuori dall’emergenza, è tempo di tracciare un bilancio e soprattutto di guardare a un futuro in cui si deve puntare decisamente sulla ripresa delle attività economiche e commerciali, in cui si può collocare anche il gioco. Ma quali sono le direttrici che la politica deve seguire in questo campo? Lo chiediamo all’economista Francesco Daveri, docente presso il Master in Business Administration della Sda Bocconi di Milano. “Quello che sta succedendo è che stiamo vivendo una fase nella quale l’Italia ha un’opportunità da cogliere, e farebbe bene a farlo. È presto per dirlo ma c’è la possibilità di effettuare una manovra di bilancio potenzialmente molto favorevole all’Italia e che sarebbe un peccato sprecare. Sembra che la politica stia lasciando da parte le liti per concentrarsi sugli aspetti di sostanza. Questo grazie al l’impulso dato dalla politica. Ma anche in questo ambito si sta forse facendo strada l’idea che, se è giusto beneficiare dei bonus negli ambiti consentiti: poter effettuare manovre in una situazione molto più PROMOSPACE

ENGLISH PAGE 90

L’economista Francesco Daveri sottolinea la necessità di uscire dalla logica dei “sostegni” alle attività più colpite dalla pandemia. È questo l’ambito in cui collocare la definizione di un quadro normativo durevole anche per il settore del gioco. pacificata dal punto di vista della politica”. Quali sono le sue attese per l’anno che verrà, anche alla luce della ormai certa proroga dello stato di emergenza e, comunque, del fatto che con il Covid dovremo convivere ancora per un po’? “Ci deve essere cautela, ma un’altra cosa che mi sembra evidente è che – per una volta grazie a quanto sta facendo la politica in questo periodo - i chiari di luna odierni sono diversi a quelli di qualche anno fa e questa è una cosa che era difficile aspettarsi. Indubbiamente, il fatto di aver cambiato il gioco ha innescato una situazione che potrebbe consentire a tutti gli attori in campo di provare a dare il meglio di sé anziché farsi prendere da quella litigiosità che era stata purtroppo una costante della politica italiana e che aveva reso meno credibile qualsiasi intendimento che i governi che si erano succeduti avevano tentato di mettere in campo. Le novità che arrivano da anche dall’avvento di attori politici che prima non c’erano e che consentono il manifestarsi di nuovi elementi e di soggetti più pragmatici. È presto per dirlo ma sembra si stiano manifestando orientamenti politici diversi. Forse lasciando meno più spazio per le liturgie e di conflitti in passato che davano troppo spazio accordi in Parlamento difficili da capire per chi è all’esterno. Ora


REGOLE CERTE RIFORME STRUTTURALI

le politiche sono il frutto di un cambiamento del modo di vedere le cose, del chiedersi come andrà a finire il Paese: farsi queste domande è un grande novità rispetto al passato e consente anche ai nostri interlocutori internazionali di farsi le domande e di avere delle risposte su quanto potrebbe succedere in Italia. Questo è un elemento di novità e di positività, in quanto ora il gioco della politica sembra molto più chiaro. Ciò significa che la litigiosità precedente ha lasciato il posto a situazioni che sono, come minimo, più facilmente interpretabili. Non so quanto durerà ma per i cittadini è un grande miglioramento. E che sta dando i suoi frutti. È più facile capire cosa vuole fare il governo, che cosa ha in mente, le sue strategie, non ci sono le alchimie di un tempo”. Pensando a come, non solo in Italia, è stata gestita politicamente la pandemia, sono stati fatti degli errori e, soprattutto, c’è il rischio di compierne ancora in futuro? Quali sarebbero le scelte più sbagliate dal punto di vista economico? “Credo che ci siano grandi aspettative da parte dei cittadini e che il governo ne sia pienamente consapevole. Se dura, sarà un grande cambiamento, di stile e che potrà diventare patrimonio comune da non risperdere. Questo è importante e viene prima dei risultati che si ottengono, in consente consente una migliore leggibilità delle opinioni dei cittadini. Le idee cambiano, some è giusto che sia, ma l’importante è che le politiche rimangano comprensibili e sia non capiti dalle persone che devono giudicarli. Questo sarebbe un ottimo criterio per l’azione di politiche migliori. Con questo sistema, i politici precedenti faranno e fatica a farsi vivi di nuovo, una volta che si è adottato questo sistema: parlo, faccio capire e vengo valutato in funzione di quello che ho detto. È un beneficio che non sia perde e non viene dimenticato facilmente”. La pandemia ha cambiato strutturalmente il modo di fare business e i modelli economici? “È presto per dirlo, ma quello che mi sembra di vedere è che la pandemia ha prodotto dei cambiamenti che non ho ancora capito se sono permanenti o se stiamo vivendo una situazione di fortunata contingenza per cui è diventato possibile adottare politiche che non sono quelle di ieri e sulle quali c’è consenso nel Paese. Certamente quella attuale è una circostanza fortunata perchè dà la possibilità di adottare politiche che vengono capite. Questo non vuol dire che saranno tutte rose e fiori, ma almeno per un periodo avremo ministri che non tirano a campare e si aspettano di essere giudicati per questo. Si tratta di un grande passo avanti”. Tra i settori più colpiti dalle misure adottate per combattere la pandemia, oltre al turismo e agli spettacoli, anche il gioco. In che modo si può sostenere la ripresa per i settori più colpiti? Ritiene sufficienti le misure adottate? “Certamente si devono sostenere l’economia e i settori che sono in una situazione di difficoltà, ma non si potrà andare avanti per sempre con sostegni, sempre e comunque. Bisogna dunque capire quando i sostegni dovranno lasciare spazio a misure più strutturali, a riforme che sono lì per durare. Ai cittadini interessa avere politiche

che siano il più possibile durevoli. Non è facile, ma è quanto Draghi sta cercando di fare, anche beneficiando dell’attuale luna di miele con i mercati, che cercherà di capitalizzare e farà bene a farlo. Il sole che ora splende sui mercati consente di attizzare la fiducia e questo diventa anche posti di lavoro. È importante avere politiche che durano e che creano fiducia”. Anche prima della pandemia, il gioco aveva i suoi bei problemi: su tutti la mancanza di una sua regolamentazione uniforme sul territorio nazionale, con conseguente difficoltà/ impossibilità a effettuare una programmazione dell’attività e a partecipare a bandi, che infatti non sono stati neanche indetti. Quanto è importante, per un qualsiasi settore economico, avere regole e certe? “È molto importante per i vari settori, ben prima di quello del gioco, poter contare su un quadro di permanenza delle politiche che sono adottate. Questo ancora adesso è particolarmente rilevante. Anche per il gioco, è importante operare con un quadro regolatorio e va capito che cosa è opportuno modificare o se invece le cose vanno tenute come sono”. Tra gli articoli che lei ha scritto nel corso degli anni ce n’è uno sugli “Orientamenti ideologici dei Governi e risultati macroeconomici delle politiche”: lei ritiene che il gioco con vincita in denaro, protagonista per esempio del decreto Dignità che ha vietato del tutto la sua pubblicizzazione, sia oggetto di un atteggiamento ideologico? Ed è giusto che su temi comunque sensibili, si abbia un atteggiamento ideologico/proibizionista? “È importante è che ci sia grande attenzione alle politiche che vengono adottate. Serve un quadro normativo coerente che consente agli operatori in campo di regolarsi. Va considerato che alcune delle misure che possono essere adottate nel settore del gioco possono avere effetti deteriori sugli individui e sugli operatori. Bisogna sempre fare attenzione e considerare che una regolamentazione mal disegnata, anche in questo campo, tende a generare risultati perversi o comunque che non vanno bene”.

FRANCESCO DAVERI

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inchiesta politica

Dalla politica alle istituzioni si moltiplicano le istanze per il riordino del gioco pubblico e ippica: ecco quali sono gli auspici degli operatori dei due settori, che ne approfittano per tracciare un bilancio dell’anno in via di conclusione.

C’è

una parola che accomuna gli auspici delle associazioni rappresentative dei settori di cui ci occupiamo sulle pagine della nostra rivista: riordino. Dal gioco tout court ai segmenti del bingo e delle scommesse, dal terrestre all’online, dai concessionari ai gestori e ai totoricevitori, senza dimenticare il mondo dell’ippica, tutti cercano il confronto con il Governo per definire un orizzonte certo a cui guardare. Regole precise ed omogenee che consentano di investire, programmare, o, semplicemente, lavorare nel quotidiano, che diano una prospettiva a lungo termine. E aiutino le aziende a risollevarsi dalla crisi generata o aggravata dalla pandemia di Covid e dai relativi lockdown e dalle altre misure restrittive adottate in questi mesi, dal green pass al super green pass. Ecco quindi un grande affresco delle differenti anime

GERONIMO CARDIA

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

di Daniele Duso e Francesca Mancosu

dell’industria del gambling e dell’ippica nostrane, con bilanci e suggerimenti pronti da cogliere per la politica che si appresta, si spera, a mettere nero su bianco i tanti “riordini” necessari. Prima che sia troppo tardi.

Acadi: “Sostenibilità e stabilità per il settore” “La questione è chiara, condivisa e ben nota. Il comparto ha bisogno di misure che direttamente o indirettamente sostengano una liquidità penalizzata da un evidente record di chiusure; della soluzione alla ‘Questione territoriale’ sia a livello dei singoli territori per proseguire il cammino dei revirement già registrati (per i termini di espulsione che via via si avvicinano), sia a livello nazionale

PH. ADEOLU ELETUA, UNSPLASH

Forma e sostanza


INCHIESTA FORMA E SOSTANZA

(per una sempre attesa soluzione definitiva); nell’immediato delle proroghe tecniche alle concessioni, ai diritti ed alle proroghe in scadenza, proroghe tecniche lo ricordiamo che non possono che essere non onerose anche perché subite dal comparto e imposte dall’attuale mancata soluzione alla questione territoriale (lo ha anche detto chiaramente il Consiglio di Stato al ministero delle Finanze in epoca non sospetta); del riordino che porti sostenibilità e restituisca stabilità all’offerta pubblica di gioco assicurando i giusti presidi di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo ed eliminando gli effetti distorti dei distanziometri espulsivi; della stabilizzazione definitiva e ove possibile riduzione dei prelievi che hanno ridotto all’osso le remunerazioni inizialmente riconosciute in sede di assegnazione delle concessioni; del superamento delle distorsioni della tessera sanitaria; di un sistema distributivo che sia sì qualificato ma allo stesso tempo diversificato anche in esercizi generalisti come i bar per assicurare i giusti livelli di presidio dei territori consentiti dagli importanti livelli occupazionali raggiunti”. Ha le idee ben chiare Geronimo Cardia, presidente di Acadi - Associazione concessionari di giochi pubblici sui punti fermi per garantire la sostenibilità e il rilancio del settore, nell’immediato come nel lungo termine. “Lo Stato sa che occorre agire. Anche qui occorre monitorare le condizioni politiche di cui si diceva. Sul tema reputazionale è chiaro che il comparto rappresenta un presidio di legalità dei territori, uno strumento di collaborazione micidiale al servizio dell’ordine pubblico, per le tante funzioni ascritte (dal coinvolgimento quale parte attiva nel sistema Paese antiriciclaggio, alla garanzia della tracciabilità dei flussi finanziari e così via dicendo). Ma anche per i cancelli, i requisiti, i livelli di trasparenza ed informativi assicurati per l’ingresso ed il permanere dei soggetti che vi operano. Il comparto è e deve essere visto come un importante e ben strutturato soggetto attuatore delle politiche economiche, ma ancor di più sanitarie, di ordine pubblico, di gettito erariale, del lavoro che lo Stato intende attuare in materia di gioco nell’esercizio della sua riserva di legge. E può e deve essere visto come tale anche dal territorio che nell’ambito delle prerogative ascritte dal Titolo V della Costituzione ha la possibilità di declinare ulteriormente le regole per una migliore tutela della salute. Il comparto è uno strumento prezioso, al servizio dello Stato e degli Enti locali”. Secondo Cardia, poi, “nel contrasto al disturbo da gioco d’azzardo, il comparto ha già e in futuro può avere ancora di più un ruolo importante. Al riguardo sono numerosi gli spunti proposti: dal processo di qualificazione della domanda (che passa per un’importante attività di prevenzione e informazione), ad uno strutturato ed articolato processo di qualificazione dell’offerta (che include non solo la formazione delle persone, non solo l’allestimento degli ambienti ma anche il ricorso alla tecnologia dei prodotti), a quello della definizione di un sistema integrato di cura con vincoli di spesa, ritraibili dal gettito già generato, in favore dei servizi sanitari regionali a favore delle dipendenze tutte, anche tenendo

conto del notorio fattore della comorbilità. Anche questi giorni che stiamo vivendo ed ai quali andiamo incontro sono cruciali per il futuro di lavoratori, imprese e utenti che attendono dalla politica le giuste risposte”.

Egp: “Quadro distributivo certo per assicurare la legalità” “Il 2021 è stato un secondo anno estremamente difficile. Il nuovo lockdown del retail gaming, con l’eccezione delle lotterie, ha inciso ancora più a fondo sui conti delle aziende (e dei lavoratori) tanto nella gestione delle reti quanto dei punti vendita degli apparecchi, delle scommesse e del bingo. Una intensa attività istituzionale, coordinata con le principali parti sociali dal lato delle imprese e da quello dei lavoratori ha permesso di riavviare le attività con qualche garanzia anche per potenziali future nuove restrizioni. Questo lo consideriamo un primo risultato, anche reputazionale, per le aziende del gioco pubblico”. Parole di Emmanuele Cangianelli, presidente dell’associazione Esercenti giochi pubblici afferente a Fipe Federazione italiana pubblici esercizi, il quale però evidenzia come “dopo la seconda riapertura, pur tenendo conto delle esigenze di rilancio complessivo dell’economia nazionale e della ‘nuova normalità’, le istituzioni nazionali non stiano riuscendo a offrire certezze a coloro che hanno investito, imprenditorialmente e lavorativamente, nei giochi regolamentati. L’impossibilità di definire un quadro distributivo certo (in termini di regole per i punti ma anche di stabilità della tassazione sui prodotti) è un rischio enorme per la legalità nel comparto, come i lockdown hanno chiaramente dimostrato; inoltre le spinte di alcuni ad una ‘riduzione dell’offerta’ a tavolino - del tutto slegata dalle dinamiche della domanda e con palesi rischi di derive anticoncorrenziali - evidenzia l’ulteriore rischio di non presidiare adeguatamente il mercato. Ulteriore rischio è l’assenza di una progressiva digitalizzazione, che accompagni - non superi - la qualificazione del retail gaming, potenziando anche le soluzioni di prevenzione delle dipendenze o dei fenomeni di riciclaggio”. Il presidente di Egp quindi ricorda come gli obiettivi fondativi dell’associazione con Fipe “siano quelli della qualificazione dell’offerta, in un quadro nel quale le imprese di settore producono un vero e proprio servizio pubblico, centrato sulla tutela del consumatore. Questo sarà possibile solo se le Istituzioni, nazionali e locali, sapranno reinvestire nel gioco regolamentato ed in reti distributive nelle quali si possa fare impresa con maggiori certezze delle attuali. Nella discussione con i governi nazionale e regionali ed in ambito parlamentare, oltre che nella consueta interazione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ribadiremo con analisi tecniche puntuali questi obiettivi, che sono di interesse collettivo prima che delle imprese”.

> EMMANUELE CANGIANELLI

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si progetti da portare a compimento. “Il primo appuntamento sarà a marzo con la presentazione dell’ultimo Report della Cgia Mestre sullo stato del settore, che sarà implementato da un focus su quelli che sono stati gli effetti economici sulle aziende di gioco generati dall’emergenza sanitaria: contiamo di presentare il lavoro del Centro studi veneto sia a Roma che a Bologna, sede della nostra associazione. Stiamo, inoltre, lavorando a due progetti inediti per il settore e che, grazie anche alla rappresentatività dell’intera filiera all’interno di As.tro, contiamo di realizzare a breve: la creazione di un distretto industriale del gioco e un’Academy interna alle aziende del gioco”.

As.Tro: “Armonizzare le esigenze di Stato, industria, giocatore e territori”

ISABELLA RUSCIANO

Per l’associazione As.tro Isabella Rusciano ripercorre le difficoltà affrontate nell’ultimo anno dal gioco legale, “uno dei settori più penalizzati dai provvedimenti emanati per contrastare l’emergenza sanitaria. È stato un anno caratterizzato da incertezze e timori, soprattutto per la sopravvivenza delle imprese e per il futuro delle migliaia di lavoratori impiegati nel settore. Purtroppo molte di queste realtà sono in grave crisi, anche perché le problematiche contingenti si sono aggiunte a quelle preesistenti - basti pensare solo alla questione delle normative regionali - ma la speranza è che si possa tornare ben presto ad una ripresa effettiva e, in questo senso, iniziano a registrarsi dei segnali positivi”. Per il 2022, se non già dalla fine del 2021, “l’auspicio principale non può che essere il riordino del settore. Un riordino, per usare le parole del sottosegretario Freni ‘che non sia episodico o dia soddisfazione a questo o quell’operatore ma che sistemi definitivamente il settore’, dunque un riordino capace di dettare regole equilibrate, uniformi e stabili nel tempo, e che consenta al settore di diventare agibile e sostenibile”. Alla fine di novembre il direttivo As.tro ha presentato la propria proposta di riordino che è frutto di anni e anni passati a contatto con i territori e con le realtà del terzo settore. “Il riordino non dovrebbe essere concepito semplicemente come uno strumento per ‘sistemare’ il settore: ad esempio, limitarsi a parlare solo di ridistribuzione dell’offerta mi sembra eccessivamente riduttivo. La nostra proposta di riordino è, invece, tesa a mediare tutti gli interessi in campo, elemento questo che fino ad oggi è sempre mancato: non può esistere una riforma che non consideri, armonizzandole, le esigenze dello Stato, dell’industria, del giocatore, senza dimenticare quelle dei territori che ci ospitano”, rimarca Rusciano. “Quella che abbiamo davanti a noi è soprattutto un’occasione per fare pace con la comunità e cercare di togliere di dosso quell’alea di negatività che è attribuita al gioco: credo che non possa esistere un futuro per le nostre aziende se non in un contesto di sostenibilità sociale”. Nei prossimi mesi l’associazione ha in programma diver-

DOMENICO D I S TA N T E

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Sapar: “Riportare la tassazione ai livelli del 2019” “Il 2021 è stato un anno nero per il nostro settore. La chiusura forzata per oltre sei mesi ha portato conseguenze negative per le piccole e medie imprese tra attività chiuse e mai più riaperte e licenziamenti. Nonostante ci fosse un protocollo di sicurezza e l’assenza di casi Covid-19 nelle sale, è stato negato ai gestori il diritto di lavorare”. A sottolineare l’impatto della pandemia sul comparto del gioco è Domenico Distante, presidente dell’associazione Sapar, che quindi passa a commentare la stretta attualità. “Negli ultimi giorni si vocifera che nelle prossime concessioni verranno eliminati gli apparecchi dagli esercizi generalisti e dai bar. Speriamo che questo non accada perché altrimenti significherebbe incentivare ancora di più il gioco illegale. Altra situazione che va subito affrontata riguarda le concessioni: ci auguriamo una proroga delle stesse, mentre per le nuove serve certamente un bando. Continueremo a essere al fianco dei gestori, sperando che ci sia il riconoscimento del loro ruolo a livello giuridico all’interno della filiera del gioco di Stato”. Per i prossimi mesi l’obiettivo è “che venga risolta la questione dell’eccessiva stratificazione normativa. Per questo riteniamo sia urgente mettere nero su bianco il testo per il riordino del gioco legale, previa la consultazione con tutte le associazioni di categoria. Per quanto riguarda la tassazione non dovrebbero esserci ulteriori aumenti. Infatti, a causa della pandemia, si dovrebbe tornare ai livelli del 2019. Questo darebbe maggiore supporto e speranza a quelle imprese già fortemente gravate dalle conseguenze economiche del Covid-19”, puntualizza il presidente di Sapar, anticipando un piano di iniziative a tutela della figura del gestore “sia in termini di convegni che di interlocuzione con diverse regioni in cui scadranno i periodi transitori per l’applicazione retroattiva del distanziometro. Non dimentichiamo inoltre il rapporto con le istituzioni in generale e la riforma del settore dell’amusement che presenta molte criticità su cui stiamo lavorando assiduamente (in vista del convegno con gli Stati generali dell’a-


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musement in calendario il 2 dicembre, Ndr). Ringraziamo comunque in modo particolare l’Agenzia delle dogane e dei monopoli nella persona del direttore generale Marcello Minenna e del direttore dell’ufficio Apparecchi da intrattenimento della direzione Giochi, Antonio Giuliani, che, nonostante le molte difficoltà relative al settore dell’amusement si sono sempre mostrati aperti al dialogo che siamo sicuri porterà alla risoluzione dei problemi attuali”.

Donne in gioco: “Abbassare il Preu e l’imposta unica per combattere l’illegalità” Anche Antonia Campanella, alla guida del Comitato Donne in gioco comincia la sua disamina dai “segni” sul comparto del gioco pubblico lasciati dalla pandemia di Covid e dagli annessi, ripetuti e lunghi lockdown. “Auspichiamo che non si strumentalizzi mai più l’ideologia politica al fine di comprimere un settore. Poiché i suoi risultati sono stati catastrofici. È riemerso l’illegale, è mancata parte del gettito erariale e tante imprese sono state chiuse, con la perdita di occupazione”. Al momento il comitato prosegue il suo costante impegno per “cercare di riqualificare il settore. Noi operatori siamo il primo presidio di tutela e salvaguardia sia per la legalità che nel contrasto alla ludopatia. Dalla riapertura delle nostre attività continuiamo a subire espropri in diverse regioni, abbiamo forti criticità in regioni come Emilia-Romagna e Valle d’Aosta, ed a breve entreranno in vigore le norme già approvate nelle Marche e poi nel Lazio. Quindi chiediamo alle istituzioni, di mettere un freno a tutto questo, in virtù del riordino che dovrebbe arrivare a breve. Senza dimenticare che, inoltre, siamo esclusi da tutti i ristori regionali, nonostante i fondi arrivati dall’Europa servano per aiutare le imprese che hanno subito perdite causa Covid. Che imprese siamo noi? Che lavoratori siamo noi?”, si domanda Campanella, sperando nell’arrivo dell’atteso riordino, come pure in un “abbassamento sostanziale del Preu e dell’imposta unica: questa è l’unica vera chiave per combattere l’offerta illegale e ridare la propria natura, di puro intrattenimento, ad ogni gioco”.

Agisco: “Il cliente deve essere al centro della riforma” Il bilancio del 2021, per la rete dei negozi di scommesse, non è positivo. “La pandemia ha costretto i locali di gioco ad una lunga chiusura e ciò ha portato ad una forte crescita del gioco online a danno di quello raccolto nella rete terrestre. I medi e grandi concessionari, titolari anche di una concessione per il gioco a distanza, hanno così potuto fronteggiare il periodo di chiusura generando, in alcuni casi, margini operativi migliori. I piccoli

concessionari ed i gestori, già provati da anni di norme sconsiderate, sono allo stremo”. A tracciare questo bilancio è Francesco Ginestra, presidente di Agisco - Associazione giochi e scommesse. In alcuni casi tali esercizi “hanno cessato l’attività anche a causa delle leggi regionali espulsive del gioco lecito, in altri sono stati acquisiti dai grandi operatori. Il paradosso è che l’online ha necessità dei negozi di gioco per risultare credibile e affidabile agli occhi del pubblico. I negozi di scommesse però stanno subendo una contrazione del gioco ma allo stesso tempo devono sostenere maggiori costi per offrire il servizio in ottemperanza ai protocolli sanitari Covid-19. È questo il tema di base dal quale si deve partire nell’ipotizzare il riordino del settore: valorizzare e sostenere la rete sul territorio, avamposto di legalità dello Stato e ovvio punto di partenza nella filiera di raccolta del gioco pubblico. È indispensabile arrivare a un modello concessorio nel quale ogni punto vendita ottiene il titolo abilitativo direttamente dallo Stato e i concessionari hanno il compito di ricoprire il ruolo del provider per vendere tutti i prodotti di gioco lecito consentiti. Il cliente giocatore deve tornare ad essere il centro di questa riforma, offrendogli una qualità di scelta su dove e come giocare, senza lasciargli alibi per dirottare i propri investimenti sulle reti parallele e clandestine. E questo deve essere attuato per consentire ai titolari dei locali di gioco pubblico di vigilare su qualsiasi forma di abuso del gioco e avere quindi i mezzi per tutelare la salute pubblica. Inoltre, per ovviare i noti problemi relativi alla distribuzione e gestione dei Pvr sul territorio, andrebbero autorizzati i soli negozi e corner di scommesse a effettuare conti di gioco e ricariche ma con l’obbligo di svolgere questo servizio per tutti i titolari di una concessione online”.

Logico: “È imperativo un riassetto della comunicazione” Per quel che riguarda la necessità di un riordino normativo sul settore del gioco legale e sulla improrogabilità di un testo unico che sia una sintesi efficace di norme confuse e spesso contrastanti, Moreno Marasco, presidente dell’associazione Logico - Lega operatori di gioco su canale online, concorda con le recenti dichiarazioni del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna nell’audizione in commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico al Senato. “Su questi temi, la nostra associazione non è nuova a richiami e sollecitazioni negli ultimi anni. È ovvio che nell’ambito del tema del riordino normativo l’identificazione del giocatore dovrà essere centrale. Un dato acquisito e un punto di forza del gioco online legale il quale, unitamente alla possibile iscrizione al registro unico dei giocatori autoesclusi per tutti i concessionari online, occorre sia preso

ANTONIA CAMPANELLA

> FRANCESCO GINESTRA

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MORENO MARASCO

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a modello negli altri segmenti di offerta. E su questo fronte, abbiamo messo a disposizione il nostro contributo e la nostra esperienza. Ci aspettiamo, parallelamente, una valorizzazione del gioco online sui parametri di tutela che già esistono e che potrebbero essere rafforzati, e un maggiore orientamento verso l’omnicanalità. Concordiamo con il direttore Minenna sulla necessità di una ‘vigilanza proattiva’, sulla quale d’altra parte gli operatori del gioco online legale sono impegnati da tempo”. Il presidente di Logico poi affronta anche il tema del divieto di pubblicità: “Abbiamo sensibilizzato le Istituzioni in merito alla necessità di recuperare la visibilità dei marchi del gioco legale, in considerazione dell’incremento di illegalità cristallizzato anche dalle recenti ricerche”. E infatti, incrociando i dati del rapporto Luiss-Ipsos sul gioco in Italia, ne deriva che durante il lockdown ogni dieci giocatori nel perimetro online legale, altri sette si rivolgono ad un’offerta illegale. ”Non è sufficiente sospendere né abrogare il divieto. È imperativo un riassetto della comunicazione con l’istituzione di un tavolo tecnico, in assenza dei pure opportuni interventi legislativi che dovrebbero implementare la Raccomandazione della Commissione europea e norme risalenti ormai al cosiddetto decreto Balduzzi, per garantire che, qualunque scenario sia all’orizzonte, sia affrontato con la dovuta maturità”.

Sts: “La rete fisica torni a essere il cuore del settore”

GIORGIO PASTORINO

“Se dovessimo analizzare l’anno che sta per concludersi, il bilancio del settore del gioco sarebbe in chiaroscuro. Il 2021 ha risentito delle limitazioni imposte dalla pandemia, consentendo la riapertura di tutti i prodotti solo con l’arrivo dell’estate e l’introduzione del green pass. Scommesse e slot machine hanno subito le maggiori perdite, ma è tutto il canale di vendita terrestre a mostrare sofferenze: l’esplosione delle piattaforme web e il ritorno di forme di illegalità sul territorio hanno depauperato il valore delle concessioni a terra e dei punti vendita autorizzati”. Ad affermarlo è Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi. “La ripartenza ha riproposto al settore le stesse sfide del passato, quali l’incertezza normativa che impedisce alle imprese di programmare e innovare e il riordino generale del settore, ormai improcrastinabile. Proprio il riordino è tornato al centro della discussione politica. Ne hanno parlato in più di un’occasione sia il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, che il sottosegretario con delega ai giochi, Federico Freni: il ritorno del gioco illegale, durante

STEFANO SBORDONI

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i lockdown, ha mostrato tutte le debolezze di un sistema che per molti anni ha garantito legalità, posti di lavoro e entrate erariali. È fondamentale che la rete fisica torni ad essere il cuore pulsante del settore: un sistema di raccolta del gioco funzionale deve garantire la capillarità dei punti di raccolta sul territorio, il che presuppone la risoluzione della cosiddetta ‘questione territoriale’”. La soluzione secondo il presidente di Sts “sarebbe rimettere al centro l’attività legislativo-regolamentare dello Stato, superando la produzione selvaggia di Regioni e Comuni. Formazione e informazione rappresentano di gran lunga le risposte più adeguate alla prevenzione e il contrasto del disturbo da gioco d’azzardo; tali attività potrebbero inoltre essere finanziate garantendo agli Enti locali una quota parte delle entrate erariali derivanti dai giochi. Questi sono i nodi da sciogliere per garantire la sopravvivenza del gioco legale in Italia: il settore merita di ripartire con il resto del Paese”.

Utis: “Il lockdown ha portato a galla l’incapacità di chi ha normato” Come gli effetti da long Covid il gioco terrestre si sta lentamente riprendendo con un po’ di affanno e di debolezza. “Speriamo che i segni non restino e scompaiano presto. Nel frattempo è arrivato il green pass che, almeno per noi, non è vissuto come limitazione, ma come necessità per il bene comune”, asserisce Stefano Sbordoni, segretario generale dell’Unione totoricevitori italiani sportivi. Certo, “il lockdown ha portato a galla le incapacità di chi ha normato senza competenza e con un pregiudizio difficile da incontrare anche nel peggiore integralismo. Il gioco illegale non è che la dimostrazione di quanto ho sempre sostenuto e provato, anche scientificamente, ossia che il gioco è un insieme dal volume costante, quindi più legale uguale meno illegale, e viceversa, ma il totale non cambia. Un’altra dimostrazione di poca lungimiranza e di incapacità l’abbiamo vista nelle norme emanate sinora, dove una competenza concorrente ha creato disparità di trat-

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tamento tra territori, una situazione alla quale il prossimo riordino speriamo metterà fine. Un’ultima considerazione vorrei farla sulla crescita dell’online, una crescita che è inevitabile e va gestita professionalmente. Troppo comodo scaricare colpe tra canali di raccolta. La multicanalità esiste da anni ma solo ora se ne parla. Chi è stato attento sul mercato ed ha seguito le innovazioni è già pronto. Come da sempre, la norma rispetto al mercato è lenta e arriva a cose fatte”.

Federbingo: “Riparametrare il canone di proroga delle concessioni”

I TA LO MARCOTTI

“Le attività hanno perso 6 mesi di operatività, il che significa perdite economiche ma non solo. Il periodo di chiusura ha portato sentimenti di frustrazione nell’animo di operatori e lavoratori, momenti che mi auguro possano essere presto dimenticati”. A fare il punto per il settore del bingo è Italo Marcotti, presidente di Federbingo. “La speranza è di non rivivere la chiusura delle attività e di poter veder nascere l’opera di riordino del settore, attività prodromica al nuovo assetto commerciale del gioco legale e quindi ai bandi di assegnazione delle concessioni. La filiera del gioco legale è fragile, la rete è minata dalle normative regionali e locali. Abbiamo un grande problema reputazionale costruito da un pezzo di opinione pubblica prima, e dalla politica poi, il quale, se non verrà sovvertito, permetterà ai detrattori del settore di poter continuare a seminare il verbo del proibizionismo quale risposta alla dipendenza da gioco. Solo se troverà unità d’intenti il settore potrà sperare di arrivare velocemente e proficuamente al riordino del settore. Nella legge di Bilancio 2022 mi auguro possa trovare soluzione l’annosa problematica legata al canone di proroga onerosa delle concessioni per il bingo. In primis la cancellazione dei canoni non versati relativi ai periodi di sospensione dell’attività imposta dal Governo, in secundis la riparametrazione del canone oneroso a livelli sostenibili ovvero quanto determinato dall’originale formulazione di 2.800 euro al mese pro concessione. La rete e gli operatori necessitano di un incentivo che

S A LVA T O R E BARBIERI

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funga da booster in questo momento di ripartenza. Il bingo è un modello labour intensive il quale si fonda sulla vendita del titolo di gioco al tavolo. Azioni che favoriscano maggiori volumi d’acquisto si tramutano direttamente in leva per il ritorno alla piena occupazione e quindi all’economicità dell’attività di raccolta di gioco legale con diretto incremento del gettito erariale. Nello specifico mi riferisco alla possibilità di arretrare parte della quota del gettito erariale ai premi, favorendo così il cliente giocatore e la propria capacità di spesa attraverso le vincite. In poche parole: più premi, più spesa, più vendite e quindi più volumi, più occupazione e più gettito. Operazione a saldo zero per le casse delle Stato il quale potrebbe rivedere la piena occupazione dei lavoratori delle sale bingo, azzerando la cassa integrazione, restituendo la piena dignità di lavoratore ai nostri dipendenti”.

Ascob: “Prorogare le concessioni e garantire trasferibilità delle sale” Restando in tema di bingo, ecco il punto di vista di Salvatore Barbieri, presidente di Ascob - Associazione concessionari del bingo. “Il 2021, come buona parte del 2020, sono stati degli anni difficili e purtroppo continuano ad esserlo per le sale bingo e non solo. Ricordo che abbiamo chiuso le sale il 25 ottobre del 2020 e sono state riaperte solo il 15 giugno 2021: bisogna aggiungere però che ancora ad oggi le sale bingo hanno una capienza ridotta di un terzo, forse ad oggi sono le uniche attività dove è rimasta questa riduzione così drastica. La situazione riguardo alla raccolta da giugno ad oggi è a macchia di leopardo da un capo all’altro dello Stivale. Si va da un calo del 25 percento al sud, al 15 percento al centro e all’8 percento al nord. Il green pass ha sicuramente prodotto dei disagi, ma è uno strumento più che valido per poter stare in sicurezza tutti, sia clienti che dipendenti”. Barbieri quindi si rivolge direttamente al Governo per chiedere sostegni per far “continuare a far vivere questo settore, che con 198 sale attive conta circa 12.000 addetti. I punti portati all’attenzione dell’Esecutivo sono i seguenti: riduzione dei canoni di concessione; proroga delle concessioni fino al 2024 per recuperare i 300 giorni di chiusura che abbiamo avuto; trasferibilità delle sale, nelle province sprovviste di sale bingo; postergazione del pagamento delle cartelle a 90 giorni, includendo nella fideiussione di 516.000 euro le garanzie delle cartelle prelevate; includere i sistemi di gioco delle sale nei benefici fiscali delle 4.0”. Il presidente di Ascob poi lancia un auspicio finale: “Speriamo di poter riprendere al più presto l’attività di collaborazione con le Università di Firenze e Bologna per poter proseguire quanto iniziato negli anni scorsi.



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talmente in basso che anche una profonda riforma delle stesse non basterebbe a rendere la filiera ippica autosufficiente e per questo che con forza stiamo richiedendo una legge di riforma del settore che preveda investimenti straordinari sull’intero comparto e che permetta di far ripartire l’interesse del pubblico verso lo spettacolo delle corse dei cavalli e delle attività collegate in termini di lavoro e di spazi destinati all’allevamento, allenamento e corse dei cavalli”.

Da presidente mi farò promotore di organizzare un tavolo con le altre organizzazioni per arrivare a proposte comuni anche nei confronti di Adm, prima fra tutte una modifica del regolamento di gioco. Dobbiamo essere fiduciosi nel nostro futuro e costruirlo insieme”.

Federippodromi: “Servono investimenti straordinari sull’intero comparto”

ELIO PA U TA S S O

Fra i settori che chiedono senza dubbio un riordino e un rilancio c’è l’ippica. “Il 2021 è stato caratterizzato anche per gli ippodromi da uno stop delle scommesse per quasi tutta la prima metà dell’anno, mentre le corse si sono sempre disputate e questo ha ovviamente prodotto i costi e non i relativi ricavi. Superata però questa fase sono rimaste inattuate non solo le proposte fatte agli organi competenti (quali, ad esempio, la legge sugli ippodromi, l’istituzione di una agenzia di governo dell’ippica per svincolarsi dalla morsa del ministero delle Politiche agricole e così via) ma soprattutto ciò che era già contenuto in norme approvate e perfettamente operanti”. Lo rammenta Elio Pautasso, presidente di Federippodromi. “Non può sfuggire che la legge 205/2017 (Finanziaria del 2018) conteneva una serie di norme che riguardavano le scommesse ippiche che non sono inspiegabilmente mai state attuate. Fu soltanto applicata la tassazione sul margine alle scommesse ippiche a quota fissa con una tassazione quasi doppia rispetto alle scommesse sportive e introdotto il palinsesto complementare ma con delle limitazioni rispetto alle scommesse sportive. Mentre tutto il resto delle innovazioni contenute nella stessa legge sono rimaste lettera morta: unificazione dei due totalizzatori, riforma delle scommesse Tris, Quartè, Quintè con le vincite di seconda e terza categoria, adeguamento del payout delle scommesse al totalizzatore, stipula della convenzione tra Agenzia delle dogane e dei monopoli e ippodromi, che infatti ad oggi ancora non possono accettare le scommesse del palinsesto complementare perché privi del pezzo di carta sottoscritto. Tutto non attuato senza conoscerne il motivo. Certo, bisogna dire che il livello delle scommesse è calato

ATTILIO D’ALESIO

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Coordinamento ippodromi: “Il 2022 sia l’anno della rinascita” Restando in tema di ippica, Attilio D’Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi, rimarca come il bilancio di quest’anno sia “molto negativo e molto triste. Prima di tutto per il Covid, che ci ha costretto per il secondo anno consecutivo ad adottare tutte le disposizioni nazionali per il contenimento della diffusione del virus e conseguentemente limitare gli ingressi degli spettatori negli ippodromi, verificando il possesso del green pass ed assicurando il necessario distanziamento. In questo contesto anche la raccolta delle scommesse ippiche ha avuto un ulteriore crollo enorme. Tutto questo è andato ad accentuare ancora di più la gravissima crisi in cui versa, ormai da tanti anni, l’ippica nazionale, che ha bisogno urgentissimo di una profonda riforma che preveda l’istituzione di una agenzia dedicata alla gestione del settore”. In questo quadro molto negativo per D’Alesio è comunque “opportuno evidenziare alcuni segnali positivi: la riapertura degli ippodromi di Palermo e di Livorno, le proposte di riforma presentate da alcuni parlamentari e la discussione avviata nella commissione Agricoltura. Ci auguriamo che il 2022 sia l’anno della rinascita e che si possa finalmente tornare ad avere tanti spettatori negli ippodromi ad assistere alle bellissime corse dei cavalli”.



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SPECIALE

L’emozione dell’intrattenimento Negli ultimi due anni il modo di divertirsi, anche nel gioco, è sicuramente cambiato, ma resta irrinunciabile, soprattutto in vista del Natale e delle festività di fine anno (nonostante la pandemia). Sempre con moderazione.

Ci

stiamo avvicinando al Natale, nella speranza di poterlo vivere “normalmente”, con amici e parenti, a differenza di quanto accaduto nel 2020. Stando insieme, con la possibilità di riunirsi nelle nostre case, di persona, e non collegati su qualche chat al computer o sullo smartphone. Di poterci davvero divertire. Come una volta. Una speranza di poter “fare festa” condivisa anche dalle location di gioco, protagoniste del nostro speciale dedicato alle festività di fine anno. Ma, in vista di questa ricorrenza, la domanda è d’obbligo, quanto siamo diversi dall’anno scorso? E in cosa siamo diversi da “prima” che la pandemia sconvolgesse le nostre vite, anche nella socialità e nell’approccio al variegato mondo dell’intrattenimento? Lo abbiamo chiesto a Stefania Cerino, psichiatra e psicoanalista, coordinatrice scientifica del progetto “Una giostra per tutti”, sull’accessibilità ai parchi di divertimento per ospiti con disabilità. “La pandemia ha provocato radicali cambiamenti in praticamente tutti gli ambiti della vita. In particolare, socialità e relazionalità si sono dovute ‘ricostruire’ sulle base delle direttive governative, ed anche rispetto a come ciascuno di noi è riuscito ad elaborare e gestire i nuovi codici comportamentali. L’interdizione di mol-

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di Francesca Mancosu

tissimi spazi fisici, tra cui quelli del divertimento, ci ha posto a confronto con una sorta di ‘astinenza dalla variabilità del quotidiano’, in cui lo spazio fisico ha dovuto essere ripercorso accettando la limitazione concreta che ovviamente non corrispondeva invece agli spazi del pensiero, che continuavano ad essere popolati di vissuti, immagini e fantasie. E da qui la necessità di aggregazione (gli incontri ed i canti dai balconi del primo lockdown) in una dimensione differente che consentisse comunque di ‘controllare’ emotivamente quanto stava succedendo. Il discorso sarebbe ovviamente molto lungo, ritengo però importante sottolineare come il vissuto del trauma collettivo legato alla pandemia, il confronto quotidiano ed impietoso con la morte – che in genere la società post-moderna tende ad edulcorare ed allontanare – lo stravolgimento delle abituali modalità di lavoro e di studio abbiano lasciato segni che già si sono intravisti e che, a mio parere, ancora continueremo a vedere, nei comportamenti, nella gestione dei propri sentimenti di identità e sicurezza. Non è un caso, credo, quello che io stessa e molti colleghi psichiatri riscontriamo nella pratica clinica: l’aumento della richiesta di sostegno psicologico, in particolare da parte dei giovani”. In una sua intervista su come superare lo stress da Covid,


L’EMOZIONE DELL’INTRATTENIMENTO

lei ha affermato che recarsi in un parco di divertimento può aiutare a superare l’ansia. Secondo lei il gioco (praticato con moderazione), e l’intrattenimento tout court, può avere una funzione “curativa”, può davvero aiutare a staccare? “Da sempre è stato evidente come il quotidiano non potesse prescindere dal contenere anche una parte di aspetti ludici. La stessa psicologia ha sempre sostenuto che le parti ‘infantili’ che persistono nell’età adulta vanno valorizzate ed assecondate. Il gioco e il divertimento entrano e sono necessari nei rapporti di equilibrio di ogni personalità; sono alla base di quelle ‘emozioni positive’ che, stimolando opportunamente il sistema cognitivo, contribuiscono al mantenimento del generale benessere psicofisico. È chiaro che questi concetti vanno visti nella giusta prospettiva: quindi sì, certamente, a gioco moderato ed a spazi di divertimento, no ovviamente a situazioni esasperate. Infine non parlerei tanto di funzione ‘curativa del divertimento’, quanto di possibile contributo che esso offre e che, assieme a tanti altri fattori, può influire in modo positivo sul benessere psicofisico di ciascuno aumentandone anche la capacità di resilienza”. L’isolamento sociale cui il Covid-19 ci ha costretto ha avuto molte ripercussioni sul benessere generale, e ora che l’emergenza è più o meno passata, o almeno lo sono i lockdown totali (si spera per sempre), si registra da più parti un cambio di abitudini. Così, molte delle cose che prima facevamo di persona sono rimaste “a distanza”, compreso il divertimento, e alcuni sono ancora restii a recarsi nei luoghi dell’intrattenimento. Pensa che questo possa essere irreversibile? E quali conseguenze potrebbe avere a lungo termine? “Le nuove modalità ‘a distanza’, per lavoro, scuola e socialità in generale hanno comportato una ridefinizione delle situazioni di ‘tempo sospeso’ da cui è stata caratterizzata la pandemia : un tempo in cui gesti e azioni ‘innocue’ ed ‘abituali’ sono diventati potenzialmente pericolosi, e tutti hanno dovuto adeguarsi a maniere e scansioni temporali differenti per mantenere i contatti con i propri simili. Di conseguenza è stato incrementato al massimo l’uso di quelli che si potrebbero definire gli ‘accessori-protesi’ (pc, tablet, smartphone) con le loro capacità di mediare le attuali relazioni sociali e di cui molto spesso l’uomo diviene dipendente, a volte anche in senso fortemente psicopatologico. Ne ‘Il disagio della civiltà’ (1924) Freud intuì l’impatto che gli ‘accessoriprotesi’ avrebbero potuto avere sull’uomo futuro e scrisse ‘… questi, però, non formano un tutt’uno con lui e ogni tanto gli danno ancora del filo da torcere …’. Ecco a mio avviso il rischio a lungo termine che potrebbe configurarsi è quello che riguarda il rapporto uomo-macchina. Tale mediazione strumentale reciproca e complessa potrebbe facilitare l’allontanamento dell’uomo dalla dimensione temporo-spaziale dei propri confini corporei , nello spostamento della relazione interpersonale in uno spazio ‘altro’ (il cyberspazio), con il rischio di perdere il contatto con la propria corporeità, identità e centralità. Gli oggetti-protesi della comunicazione sollecitano e

rafforzano il senso di onnipotenza dell’uomo, ma, nel contempo, creano una dipendenza che rende impensabile la vita senza l’espansione ‘protesica’. Trovare il giusto equilibrio tra innovazione e ‘umanità’ sarà una delle grandi sfide del prossimo futuro”. Secondo lei per quale motivo l’esperienza fisica, in qualsiasi forma di intrattenimento, resta irrinunciabile? O pensa invece che possa essere intercambiabile con quelle “online”? “L’idea di esperienza fisica rimanda a quella di identità e corporeità, due aspetti fortemente caratterizzanti l’essere umano nella sua vita individuale e di relazione. Il divertimento, come già detto, è un momento importante nella vita di ciascuno, il momento in cui è più facile ‘lasciarsi andare’, ed è strettamente collegato ad esperienze piacevoli ed a sensazioni di benessere. Queste sensazioni sono fatte (anche) di percezioni sensoriali, della possibilità di poter utilizzare al massimo il proprio campo visivo, di vivere pienamente l’immersione in un contesto che si è scelto e che si ritiene stimolante e coinvolgente. In più il divertimento fruito in un contesto collettivo, in presenza di altri – siano essi amici o sconosciuti- rafforza il sentimento di condivisione dell’esperienza e facilita la creazione di relazioni sociali, sia pure brevi ed occasionali. La modalità online, se pure con i suoi vantaggi e le sue particolarità, taglia fuori dall’esperienza proprio gli aspetti più strettamente individuali e corporei. Le realtà virtuali hanno certamente diversi aspetti interessanti e, in determinati contesti, molto utili. Ci pongono però un mondo filtrato da uno schermo, parola di etimologia germanica, da ‘skerm’, con significato di scudo, riparo, quindi un mezzo di difesa. Qualcosa che ci ‘avvisa’ di quello che sta succedendo, facendolo vedere ed al tempo stesso tenendoci ‘al riparo’ dall’accadimento. Il divertimento, anche per dare i suoi ‘benefici’ va vissuto, ritengo, nella sua pienezza, nella dimensione della presenza ed esperienza fisica per godere e beneficiare appieno di tutte le emozioni positive che può generare”. STEFANIA CERINO

www.gioconews.it

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SPECIALE

La nuova movida (in sicurezza) degli italiani La sociologa Roberta Paltrinieri sottolinea le esigenze di consumo e di intrattenimento determinate dalla pandemia, evidenziando come la voglia di divertirsi possa avere effetti positivi anche sulle location di gioco di Anna Maria Rengo

In

che modo sono cambiati, qualitativamente e quantitativamente, i consumi degli italiani a seguito della pandemia? In uno scenario tuttora mutevole e con il Natale alle porte, prova a tracciare qualche punto fermo Roberta Paltrinieri, professore ordinario di sociologia dei processi culturali e comunicativi e responsabile scientifico del Dams Lab-Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. “I consumi degli italiani sono cambiati a seguito della pandemia, in linea tendenziale gli italiani hanno aumentato la spesa per gli alimenti e per l’alimentazione. A seguito della chiusura, causata dalla pandemia è diventato sempre più importante scegliere cibi sani e sostenibili. La consapevolezza che esista una relazione tra cibo e salute si è diffusa e la ricerca di beni alimentari che rispettino criteri di qualità è diventata comune. Assistiamo ad un ritorno al locale, attenzione alla filiera, proliferazione di mercati di quartiere così come le reti di produttori e consumatori responsabili. La pandemia ha poi portato gli italiani a curare la propria casa, il luogo dove si presume dovremo passare ancora molto tempo, sono aumentate le spese per l’arrendamento. Rispetto all’abbigliamento grande attenzione è riservata al fitness,aumentano altresì i soldi spesi per la cura del corpo. la tecnologia la fa da padrona, cellulari, computer, Ipad, e accessori vari, cosi come le televisioni di ultimo modello”. Verso quali generi di consumo si stanno indirizzando e quali previsioni si possono fare per il prossimo Natale? “Cura del corpo, tecnologia, piccoli oggetti di lusso, per i bambini giochi elettronici”. Quanto è importante, nell’attuale moR O B E R TA P A LT R I N I E R I

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

mento in cui ci stiamo avviando non senza difficoltà e timori verso la fine della pandemia, spendere per “divertirsi” e “intrattenersi”, anche, ma non solo, in location di gioco? “Come tutti i momenti in cui si presume che sia finito un momento di grande difficoltà gli italiani stanno ricominciando a vivere fuori casa alla ricerca del divertimento. La speranza che si è diffusa è quella di una grande movida, intesa come movimento di rinascita culturale, al cui interno si colloca la partecipazione culturale, come la frequenza di teatri, cinema, ma anche di discoteche, ristoranti, bar. in questa scia si può presumere che anche il gioco nei luoghi in cui si pratica potrà crescere”. Durante la pandemia c’è stato un massiccio ricorso all’online, in tutti gli ambiti in cui esso è utile. Quale sarà il ruolo che esso continuerà ad avere e quali sono gli ambiti nei quali invece la “presenza fisica” è indispensabile o comunque fortemente auspicata? “Credo che l’online resterà per tutto ciò che attiene la semplificazione. Accedere a documenti, produrre documenti, pagare bollette, dialogare con le banche e la pubblica amministrazione. Resterà sicuramente nel mondo della istruzione superiore, mi riferisco all’università,permettendo con la modalità blended alle persone di poter accedere alle lezioni da casa propria, magari a centinaia di chilometri. Per quanto attiene alla scuola fondamentale sarà la presenza fisica, lo dimostrano i dati crescenti del disagio adolescenziale. Dell’online ne beneficerà anche la produzione culturale che ha trovato il modo di allargare il proprio pubblico avvicinando sempre più persone”. Nella scelta di un bene da acquistare, o di un luogo da frequentare, come sono cambiate, se sono cambiate, le priorità degli italiani? “La sicurezza è il tema prevalente. Beni in cui sia chiara la tracciabilità, luoghi sicuri che garantiscono l’assolvimento di tutte le norme necessarie a preservare la salute di coloro che li frequentano”.


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usalatesta.hbg-gaming.it


SPECIALE

Codere Dicembre, un mese di feste e anniversari

“P

er il periodo natalizio stiamo organizzando, prevalentemente per il weekend del 17-19 dicembre, una serie di eventi per festeggiare insieme ai nostri clienti il prossimo Natale”. Ad anticipare le iniziative in programma nelle sale Codere per le imminenti festività è Imma Romano, direttore delle Relazioni istituzionali di Codere Italia. “Nel tempo abbiamo avuto modo di approfondirne i gusti e per questo punteremo alle degustazioni di prodotti tipici del periodo natalizio. Ogni zona dell’Italia ha le sue tradizioni e per questo la nostra offerta gastronomica seguirà le usanze del luogo con tocchi di novità. Abbiamo anche previsto di omaggiare i nostri clienti più affezionati iscritti al Codere Club con un simpatico regalo. Dicembre è un periodo molto intenso di attività e dobbiamo anche ricordare che il 18 dicembre festeggeremo gli anniversari delle gaming hall Cola di Rienzo e Royal: sarà una giornata ricca di appuntamenti con il gusto. Tutte le nostre sale saranno aperte nella notte di San Silvestro: proporremo un menu per il cenone ad un prezzo promozionale, intrattenimento musicale per accompagnare i nostri clienti ai festeggiamenti della mezzanotte, e tanto divertimento”. Come cambia l’intrattenimento durante le feste? “Sicuramente le sale durante il periodo natalizio acquistano un fascino partiIMMA

colare. Curiamo sempre con grande attenzione gli allestimenti e i nostri alberi di natale sono splendidi. Decorazioni e profumi trasportano i clienti in una dimensione calda ed accogliente e contribuiscono ad alimentare lo spirito natalizio. E, a parte i clienti affezionati, arrivano nelle sale gruppi di amici che scelgono di farsi gli auguri giocando a bingo e gustando magari una fetta di panettone o di pandoro. Spesso vediamo arrivare gruppi familiari che si trasferiscono da noi per quella che una volta era la ‘tombolata in famiglia’. Sarà che oggi le case hanno spazi più ristretti, sarà che le persone preferiscono uscire ed incontrarsi in un luogo deputato all’intrattenimento, noi siamo sempre pronti ad accoglierli nel migliore dei modi. L’atmosfera natalizia coinvolge anche il personale di sala. Molti lavorano proprio nei momenti in cui le altre persone sono a casa intorno alla propria tavola con la propria famiglia. Tra colleghi e clienti si crea un clima che consente a tutti di vivere serenamente anche il turno di lavoro in una giornata di festa”. Dicembre oltre al Natale porta con sé anche la fine dell’anno, e quindi a tirare le somme per il comparto. Qual è il voROMANO stro bilancio di questi ultimi 12 mesi, alla luce di tutto quello che è stato? “Corro volentieri Il rischio di rispondere con una serie di banalità a questa domanda. Abbiamo sofferto in termini economici, lavorativi e personali. Ma lamentarsi serve a poco. Vogliamo essere ottimisti e trasmettere questo nostro ottimismo a clienti e dipendenti. Dalle difficoltà si esce più forti o si soccombe. E non intendiamo

soccombere: la squadra Codere è compatta e sta affrontando le riaperture con il giusto mood: lavorare duro, garantire qualità e soddisfare i clienti”. Quali sono i vostri auspici e le vostre richieste al Governo per l’anno che verrà? “L’auspicio, quello vero, è che tutto quanto sta accadendo diventi presto un ricordo e che si possa tornare a una vita anche migliore di quella del periodo pre-pandemia. Qualcosa questa terribile esperienza deve avercelo insegnato: rivedere le priorità, custodire gli affetti, apprezzare le piccole cose, abbandonare la supponenza e aprirsi al futuro nel rispetto delle persone e del pianeta. Le richieste al Governo sono quelle già rappresentate più volte e che si possono riassumere in una sola frase: ‘Chiediamo di lavorare in sicurezza, con una visione di lungo termine e con regole certe e durature nella consapevolezza che le aziende del settore sono state enormemente penalizzate dal Covid (come tutti i settori dell’intrattenimento) e che per poter garantire posti di lavoro devono essere supportate da una visione legislativa pragmatica e che tenga conto dei numeri”.

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HBG GAMING

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1.1

REPORT DI SOSTENIBILITÀ 2020

Il profilo del Gruppo

REPORT DI S

LE AREE DI BUSINESS HBG Gaming ha basato la propria organizzazione su apposite Business Unit che consentono di contemperare al meglio le esigenze derivanti da ciascun mercato di riferimento con gli specifici adempimenti derivanti dalle concessioni: Business Unit Bingo & Entertainment (dal 2001): corrisponde alle società HBG Entertainment Srl e Napoli Bingo Srl, che nel complesso gestiscono 18 Sale Bingo;

Business Unit 2004): corrisp Connex Spa. conduzione d collegamento d trattenimento Business Unit S Line (dal 2018 cedenti Busine e Giochi On Li BU nel febbrai

SPECIALE

Hbg Gaming Le nuove sfide della transizione digitale e ambientale IL PROFILO DEL GRUPPO

HBG GAMING

ORGANIGRAMMA AL 31.12.2020

HBG Gaming è una delle più grandi aziende italiane nel panorama del gioco sicuro e legale regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

DIRETT Giuse

LA STRUTTURA SOCIETARIA HBG GAMING SRL (HOLDING PARTECIPAZIONI)

100%

cupazione di oltre 13.000 persone, al Pil italiano con oltre 400 milioni di euro e alla fiscalità generale per 131 milioni di euro. Hbg Gaming conta quasi 700 dipendenti, con oltre il 40 percento di donne, il 100 percento coperto da accordi collettivi e il 94 percento assunto a tempo indeterminato. A partire dal 2019 Hbg Gaming ha avviato un progetto volto a garantire tutti i propri dipendenti della sede di poter svolgere il proprio lavoro in modalità agile. Tale progetto ha permesso all’azienda di farsi trovare preparata durante l’emergenza sanitaria, consentendo al 100 percento dei dipendenti della sede la possibilità di lavorare in smart working. Per accompagnare le persone verso il cambiamento e definire un nuovo modo di lavorare, Hbg Gaming ha individuato tre pilastri fondamentali: investimenti in tecnologia, cura delle persone e formazione. Ma c’è anche molto altro, su tutto la grande attenzione che il concessionario da sempre riserva a un futuro sostenibile, attraverso una strategia Esg (acronimo di Environmental, Social, Governance) che si basa su 54 progetti: 39 di digitalizzazione, innovazione e competitività, 10 di istruzione, formazione, ricerca e cultura, 5 di rivoluzione verde e transizione ecologica. Nel presentare il Rapporto, e contemporaneamente tracciare un bilancio del 2021 con l’occhio rivolto al futuro, il direttore generale di Hbg Gaming, Giuseppe Calzolaio, sottolinea che “il primo obiettivo è quello di tornare alle performance pre-Covid già nel primo semestre 2022”, in linea con i promettenti dati del Pil italiano che parlano di una forte ripartenza che dovrebbe far tornare l’economia italiana a valori superiori a quelli precrisi già nel primo periodo 2022. Hbg, spiega Calzolaio, “vuole incrementare la partecipazione nel segmento delle sale bingo, e in secondo luogo diversificare il mix dell’offerta di gioco incrementando la partecipazione nel segmento nel retail betting e la presen-

HBG CONNEX SPA

za nel gioco online, seguendo il modello vincente dell’omnichannel”. Oltre a ciò, aggiunge Calzolaio, Hbg punterà a “consolidare la partnership strategica con la filiera dei gestori Awp, business partner fino ad oggi e, secondo le nostre aspettative, lo saranno ancora di più dopo il riordino”. Tutto ciò si dovrà inquadrare nella cornice del gioco responsabile, spiega ancora Calzolaio, ricordando importanti progetti sviluppati dall’azienda come “Usa la testa”, attivato nel 2012, ed il sostegno a “Non dipendo, scelgo” realizzato da Konsumer Italia, del 2019. “Il rapporto di sostenibilità”, aggiunge il direttore generale, “sottolinea l’impegno di Hbg nei confronti dei disturbi da gioco d’azzardo”. Da parte sua, il presidente di Hbg Gaming, Antonio Porsia, sottolinea: “Il nostro settore ha un impatto fortissimo sull’economia del Paese, e come il Pnrr rappresenta nuovo inizio, auspichiamo che ci possa essere una nuova stagione di implementazione intelligente delle risorse a nostra disposizione. Auspichiamo una riflessione attenta sulle misure per garantire agli operatori chiusi per 11 mesi durante l’emergenza Covid un recupero, una stabilità concessoria, necessaria per investire, avere idee, sognare e non lavorare sempre in emergenza”. Porsia quindi evidenzia come sia “necessario il coinvolgimento degli operatori sul territorio, con un’investitura di responsabilità, con un’opera di proselitismo e di formazione corretta. Il problema del Paese è l’esistenza a fianco di operatori legali di una serie di operatori opachi, operatori fantasma che recano danni al settore. La valorizzazione dell’attività dei concessionari e degli operatori territoriali è fondamentale per la qualificazione del settore”. ANTONIO PORSIA (BU AWP & VLT)

100%

NAPOLI BINGO SRL

HBG ONLINE GAMING SRL

(BU BINGO)

(BU BINGO)

(BU ONLINE & SCOMMESSE)

HBG Gaming Srl: è la capogruppo, holding che dirige e coordina le società che operano, su concessione dell’Agenzia dogane e monopoli, nel gioco lecito

H

GIUSEPPE

HBG Connex Spa: concessionaria della rete telematica degli Apparecchi Da Intrattenimento (ADI), le cc.dd. NewSlot e Videolottery (VLT); HBG Entertainment Srl: società concessionaria per la gestione del gioco del Bingo;

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO Giovanni Tiscione

ORGA E RIS Giuse

100%

HBG ENTERTAINMENT SRL

Nel 2021 la struttura societaria è costituita da:

bg Gaming ha presentato il nuovo Report di sostenibilità, giunto alla sua VIII edizione e incentrato su “La responsabilità sociale di impresa e le nuove sfide della transizione digitale e ambientale”. L’azienda, tra i principali operatori del gioco pubblico in Italia, gestisce direttamente 18 sale bingo, conta oltre 24 mila Newslot collegate alla rete, 4.798 autorizzazioni all’installazione di videolottery e un marchio, QuiGioco, dedicato al gioco online e alle scommesse sportive. Nel 2020, pur con gli effetti negativi causati dalla prolungata chiusura richiesta all’intero settore del gioco negli esercizi pubblici, il Gruppo ha contribuito alle entrate dell’Erario con oltre 300 milioni di euro, generato ricavi pari a 156,9 milioni di euro. Nell’ultimo anno la raccolta del Gruppo è stata pari a 1773,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’anno precedente, in ragione delle disposizioni di legge che hanno sospeso, sull’intero territorio nazionale, le attività di sale giochi, sale scommesse, sale CALZOLAIO bingo e assimilate. Uno studio Deloitte, realizzato nel periodo ante-Covid, ha analizzato gli impatti sociali ed economici prodotti dal business di Hbg: con gli impatti diretti, indiretti e indotti, l’azienda ha contribuito all’oc-

100%

AFFARI LEGALI E SOCIETARI Claudio Altobelli

Napoli Bingo Srl: società che fa parte della Business Unit Bingo;

HBG On Line Gaming Srl: concessionaria per la raccolta di scommesse sportive, ippiche e virtuali mediante Negozi di Gioco e per la raccolta di gioco a distanza;

DIREZIONE COMMERCIALE Giuseppe Seccia

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.).

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BU GAMING MACHINES Giuseppe Calzolaio


SPECIALE

Habanero Casino games fra crescita e “nuova” normalità Il provider di slot e table games online Habanero traccia un bilancio assai positivo per il 2021 e precorre i trend per il mercato per i prossimi mesi

Il

mese di dicembre 2021 segna il nono anniversario della comparsa delle slot online sul mercato italiano, in un momento in cui i casinò games stanno attraversando un vero e proprio stato di grazia, complice il cambio di abitudini di molti giocatori conseguente alle restrizioni al gioco terrestre durante la pandemia di Covid, ma non solo. Un trend attestato anche da molti provider di giochi online, a cominciare da Habanero, popolare fornitore di slot e table games “a distanza”, come evidenzia il suo head of business development Europe, Arcangelo Lonoce. “La performance del mercato italiano è stata influenzata in modo significativo dai diversi scenari che abbiamo attraversato quest’anno. Come sappiamo, tutto il retail è stato forzatamente chiuso durante il lockdown che ci è stato imposto all’inizio del 2021 ma gli eventi sportivi hanno continuato ad andare avanti a differenza di quanto è accaduto all’inizio del 2020, quando tutto si è fermato completamente. Per questo motivo Habanero ha registrato un picco significativo nella crescita di anno in anno nel 2021 rispetto al 2020, con il primo trimestre dell’anno in corso

ARCANGELO LONOCE

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che ha visto risultati spettacolari e che è diventato il nostro trimestre di maggior successo fino ad oggi”. Detto questo, prosegue Lonoce, “gli incredibili risultati che abbiamo riscontrato nel primo trimestre, come previsto, si sono stabilizzati da quando le restrizioni sono state allentate e i negozi retail hanno riaperto. Ed è allora che è iniziato il ritorno alla normalità, fatto scontato data la passione dell’Italia per i giochi terrestri. Tutto sta per cambiare. Lo spazio online in effetti ora è in uno stato di conservazione piuttosto che di crescita, e ora che i mercati online e terrestri hanno ripristinato il loro equilibrio siamo davanti ad un nuovo scenario, che appare molto diverso da quello del 2019. Mentre la pandemia ha certamente favorito una migrazione di massa di giocatori dagli spazi terrestri a quelli virtuali, ha accelerato un passaggio in qualche modo inevitabile all’online, in corso da tempo, con lo spazio online che ora rappresenta una quota del 20 percento nel mercato italiano. Il doppio rispetto al 10 percento che aveva in origine. Accanto a ciò, si sono verificati alcuni massicci cambiamenti all’interno del mercato data l’entità delle fusioni e delle acquisizioni che si sono succedute per tutto il 2021. In particolare, l’acquisizione di Lottomatica (che copre online e retail) da parte di Gamenet Group, a seguito della sua vendita da parte di Igt, ha dato una forte scossa al business del gioco, aprendo nuovi scenari e tante op-

portunità in termini di nuove quote di mercato”. Secondo l’head of business development Europe di Habanero, inoltre, “il mercato è più sano ora di quanto non abbiamo mai visto prima, nonostante il divieto di pubblicità, che dovrebbe davvero essere rivisto poiché non va a vantaggio delle entità autorizzate e certamente non protegge i giocatori, poiché l’illegalità è ancora presente. I legislatori dovrebbero davvero fare di più per sostenere la crescita regolamentata per questo motivo poiché pone un enorme punto interrogativo sul futuro dello spazio online, fungendo da ostacolo ai mercati regolamentati in generale, poiché è all’interno dello spazio regolamentato che possono essere effettivamente attuate misure più solide di protezione dei giocatori più vulnerabili. Nel complesso, per un operatore regolamentato come Habanero è stato un anno positivo: abbiamo stretto accordi con alcuni entusiasmanti operatori emergenti, nonché operatori chiave nel mercato come 888, LeoVegas, Snai e William Hill. Non vediamo l’ora di avere ulteriori successi da condividere con la nostra rete di partner sempre in crescita e siamo fiduciosi che il mercato italiano abbia un immenso potenziale per il futuro”. L'ANDAMENTO DEI GIOCHI DA CASINÒ ONLINE IN ITALIA

Raccolta Spesa Erario

LUG-SET 2019

LUG-SET 2020

LUG-SET 2021

Δ 21/20

5.587 203 56

7.747 280 78

10.930 403 112

41,10% 43,9% 43,60%



SPECIALE

Triple Cherry Monsters Fear Bullets arriva in Italia! La videoslot targata Triple Cherry debutta in esclusiva nel Belpaese con 888

T

riple Cherry è già un nome noto nel mercato spagnolo. Non solo per l’“anzianità” di alcuni suoi dirigenti ma anche per un portafoglio di alta qualità con la creatività come punto di forza. Triple Cherry ha un catalogo di giochi di 22 slot con un design fantasioso e un tema accattivante, molti dei quali sviluppati con un’incredibile grafica 3D. “La creazione di un nuovo gioco coinvolge l’intera azienda”, spiega Juan Antonio Galindo, Ceo dell’azienda spagnola. “Tutto il team propone su quale idea basare la slot successiva e con quella più interessante iniziano a svilupparla in modo che tutto abbia un senso. Immaginano com’è la musica, i personaggi che appaiono e come vogliono che si senta il giocatore mentre gioca”. Ma Triple Cherry non è solo “profeta in patria”: una delle pietre miliari del fornitore è stato il recente lancio sul mercato italiano da parte del grande operatore online 888, dove il successo riscontrato si è riflesso nel volume di gioco. A fine novembre è stata lanciata sul mercato italiano una delle sue video slot più popolari a livello internazionale “Monsters Fear Bullets”, con l’attesa che abbia una accoglienza uguale o migliore rispetto al resto dei giochi di Triple Cherry. Questa slot è ispirata all’arte gotica e ai film con il tema dei draghi e dei cac-

ciatori di mostri. Ecco perché consiste in un’ambientazione gotica con personaggi fantastici, magia e creature mostruose. Si tratta di un gioco a rulli 3x3x2x3x3, 25 linee di pagamento, giro parallelo con Power Up e una fase di giri gratuiti, che consentono all’utente di ricevere premi infiniti grazie a questa funzione bonus, che si ottiene quando compaiono 3 simboli bonus, garantendo 10 giri gratuiti per bonus. Questa fase del gioco è molto arricchente visivamente poiché durante la sequenza bonus i simboli dei mostri riempiono la sfera di avanzamento al centro del gioco per un premio speciale. Lo sviluppatore valenciano ha i certificati per il mercato spagnolo e italiano, il suo obiettivo per il 2022 è aumentare il suo catalogo di slot e continuare le trattative con i clienti in questi mercati, che stanno andando molto bene, dal momento che hanno chiuso un paio di importanti operazioni di recente.

“Triple Cherry è sinonimo di qualità. Un lavoro perfettamente sviluppato e adattato ai gusti dei consumatori di gioco online. Scommettere su Triple Cherry significa scommettere su un valore sicuro”, assicura Galindo. Per ulteriori informazioni sull’azienda e sui suoi giochi, è possibile visitare il sito web: www.3cherry.com o contattare l’ufficio commerciale: sales@3cherry.com.

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SPECIALE

WorldMatch Dopo l’assestamento, la ripresa

W ANDREA BORATTO

orldMatch è tra le società̀ pioniere del gioco online in Europa. Un background ottimale per giudicare l’andamento del mercato italiano. “L’Italia – spiega Andrea Boratto, Ceo di WorldMatch - è stata uno dei primi mercati regolamentati in Europa e a livello mondiale e noi siamo stati tra i primi a certificare i giochi. Rimane sicuramente uno dei mercati di riferimento in Europa. Nonostante l’incertezza a cui abbiamo assistito in corrispondenza alle riaperture terrestri, possiamo ora affermare che l’online ha ricominciato a crescere. Il mercato italiano per noi rimane sempre molto importante, SlotBar è infatti uno dei nostri prodotti di punta e rappresenta l’insieme delle slot terrestri per cui abbiamo realizzato il porting per l’online”. Dopo due anni segnati dalla

pandemia, quali sono le vostre prospettive per il 2022? “Come azienda stavamo già lavorando al porting delle slot terrestri più popolari all’online, siamo quindi stati reattivi alla pandemia. Negli ultimi due anni abbiamo ottenuto un aumento significativo delle revenue, a causa del Covid e delle chiusure terrestri. Molti giocatori hanno scoperto il gioco online solo durante il lockdown, la vera sfida è stata quella di creare retention. Come detto, il mercato online continua a crescere. Noi abbiamo molti accordi in fase di finalizzazione e nel 2022 saremo ancora più presenti su tutti i più importanti operatori del mercato italiano”. Quali ritenete che saranno i prodotti che avranno un maggiore appeal nel futuro? “Riguardo il gioco online stiamo già constatando un leggero cambio di rotta. Le slot sono ancora la principale fonte di intrattenimento, ma non l’unica. Gli instant game e i giochi alternativi alle slot machine si stanno affermando sempre più. I motori di

questi giochi sono molto simili a quelli delle slot, la novità sta soprattutto nella grafica e nell’interfaccia. Sono molto coinvolgenti e regalano vincite pari a quelle delle slot, ecco il perché del loro successo”. Quali sono i segreti e le strategie che vi hanno portato a essere sempre protagonisti del gioco online nella vostra lunga storia aziendale? “Di fondamentale importanza è il rapporto con i clienti e gli operatori. I nostri prodotti sono sempre all’altezza delle aspettative. L’innovazione tecnologica è un’altra componente importante: dai giochi flash siamo passati alle app, fino ai giochi in Html5. Utilizziamo sempre strumenti d’avanguardia per migliorare le animazioni dei giochi e renderli più immediati e coinvolgenti. Cerchiamo di offrire un’ampia varietà di prodotti sia in termini estetici che in termini di matematiche, volatilità e Rtp. Il nostro obiettivo principale rimane quello di fornire prodotti di alta qualità e in continua evoluzione come abbiamo fatto negli ultimi vent’anni”.

Greentube Un polo aggregatore per il Belpaese

MICHAEL BAUER

“L’

Italia è un mercato molto importante per Greentube. C’è una forte storia di successi all’interno di entrambe le offerte land based e retail per Novomatic e comprendiamo le preferenze e i tipi di giochi a cui i giocatori italiani rispondono favorevolmente. Vogliamo offrire esperienze divertenti agli operatori che sono in grado di gestire le proprie attività in base a una serie di regole basate sui dati di mercato. In questo modo, alla fine, ogni parte interessata ne trae benefici. I nostri giochi hanno prestazioni com-provate sul mercato e possiamo aiutare questi operatori ad avere successo”. Lo afferma Michael Bauer, Cfo e Cgo di Greentube, la divisione interattiva di Novomatic che ha recentemente acquisito Capecod Solutions: “È un passo molto importante all’interno della nostra strategia in Italia. Capecod faceva parte di Novomatic Italia da quattro anni e questa acquisizione ci consente ora di aumentare il portafoglio di giochi che possiamo offrire ai giocatori, aggiungendo per la prima

volta anche un polo aggregatore alla nostra offerta. L’accordo significa che saranno fornite a Capecod anche le conversioni di Novomatic Italia dei popolari titoli Awp. L’idea alla base di questa strategia di vendita incrociata consiste nel rafforzare la nostra presenza in un mercato importante per noi, fornendo una produzione costante di nuovi giochi sia per i clienti online che Awp, tutti prodotti secondo standard rigorosi in termini di presentazione e conformità. È il meglio del meglio, per entrambe le parti”. Quanto è importante l’omnicanale per la vostra offerta di gioco? “Data la nostra ricca storia nel settore terrestre italiano, ha perfettamente senso da una prospettiva strategica sfruttarla per creare soluzioni omnicanale innovative e avvincenti. L’accordo con Capecod Solutions ci consente di mettere a disposizione di Novomatic Italia nel segmento Awp le solide capacità di sviluppo di giochi di Capecod, che intendiamo sviluppare, entrando a far parte del portafoglio di giochi Awp di NovoElsy. È stato da tempo

obiettivo di Greentube quello di fornire la migliore esperienza di gioco possibile al giocatore, indipendentemente dal canale preferito. Ciò significa, per l’Italia, usare i nostri punti di forza per creare prodotti ed esperienze che i giocatori riconosceranno e apprezzeranno, sia che si trovino in un ambiente land based o giochino tramite terminali online”. Quanto al 2022, “la nostra filosofia ruota attorno a tre principi, ai quali continueremo a lavorare: collaborazione, efficienza e innovazione. Il nostro lavoro continuerà con i nostri partner in più mercati in tutto il mondo mentre continuiamo ad evolvere la nostra offerta per fornirla rapidamente. Abbiamo visto l’apertura di nuovi importanti mercati nel 2021, con Paesi Bassi e Germania particolarmente degni di nota in Europa. Il nostro obiettivo per il 2022 è rafforzare la nostra posizione nei nostri mercati europei più importanti. L’Italia offre ancora un enorme potenziale di crescita e lavoreremo a stretto contatto con gli operatori locali per rafforzare le nostre collaborazioni”.

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SPECIALE

Nazionale Elettronica L’italian gaming sempre più da esportazione

“S

tiamo lavorando in maniera intensa sul segmento online e sul verticale casino dove si spalancano tantissime opportunità grazie alla multicanalità, ormai approccio comune a tutti i mercati e dal quale non si può prescindere. Anche perché ci consente di proporre i nostri giochi ovunque”. Da Malta al New Jersey, in Usa, passando ovviamente dall’Italia e DA N I LO F E S TA

dal made in Italy nel gaming. È la visione di Danilo Festa, amministratore delegato di Nazionale Elettronica, una delle aziende italiane che ha saputo interpretare al meglio il cambiamento dal gioco fisico all’online azzeccando anche il timing e sfruttando l’accelerazione che la pandemia globale ha dato nel settore digital. A Sigma Europe Malta, intanto, la risposta alla strategia di Nazionale è stata ottima: “Siamo molto contenti di come stanno andando le cose perché c’è interesse e curiosità rispetto alle nostre proposte - continua Festa - e stiamo sviluppando altre importanti collaborazioni che stanno emergendo in questi giorni”. A Malta protagonisti proprio i casino online con la piattaforma di giochi studiati dall’azienda faentina e una suite di prodotti hardware, come la Service Point, che all’estero può trovare molte altre declinazioni, rispetto all’Italia, poiché la normativa

consente più libertà”. E nel percorso di espansione intrapreso da Nazionale Elettronica, è arrivata anche la partnership siglata con il produttore della Repubblica Ceca, Apollo Games, in virtù del quale l’azienda faentina distribuirà i suoi giochi sul canale online, oltre a trasformare gli stessi contenuti anche sul settore Awp, in logica multicanale. Nell’ottica dell’espansione internazionale, come abbiamo già accennato, Nazionale partecipa all’Sbc Summit North America dal 30 novembre scorso a 2 di dicembre, al Meadwlands Exposition Center nel New Jersey. Anche in questa occasione casino online, multicanalità e made in Italy sono i punti chiave della mission dei manager faentini ormai sempre più di livello internazionale.

Replatz Device protagonista, l’intrattenimento salverà il retail

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eplatz è una realtà importante nel panorama del gioco nazionale, ha decine di shop, diversi corner e centinaia di Pvr. Ma quanto è importante per la società il mercato italiano del gioco online? Lo abbiamo chiesto all’amministratore di Replatz, Fabio Da Re. “Il mercato del gioco on line sta diventando sempre più fondamentale per Replatz come per tutte le aziende che si occupano di gioco legale. La nostra azienda, nata 22 anni fa con una agenzia ‘fisica’, ha visto e subito tutte le trasformazioni del settore gioco e ci rendiamo conto che l’evoluzione continua grazie alle nuove tecnologie, che rendono il nostro settore molto dinamico e innovativo. L’innovazione tecnologica da un lato porterà i clienti ad utilizzare sempre più i propri device per giocare, dall’altro canto avremo agenzie fisiche che dovranno offrire sempre più intrattenimento per mante-

nere alto l’interesse dei propri clienti”. Replatz ha attualmente due concessioni attive legate a due provider importanti come Microgame e Octavianlab. In cosa si differenziano le due offerte di gioco? “Il rapporto di collaborazione con Microgame dura ormai da due decenni e insieme siamo cresciuti e ci siamo affermati nel panorama del gambling in Italia. La piattaforma Microgame, con la quale lavoriamo con lo storico marchio Replatz.it, è sicuramente una delle più stabili ed innovative sia nella parte delle scommesse sportive sia nei giochi da casinò e skill games. Quattro anni fa abbiamo deciso di acquistare una seconda concessione e di lavorare con la piattaforma Octavianlab e con il marchio Fastbet.it. Con la nuova piattaforma abbiamo integrato fornitori di gioco che non erano presenti nel territorio italiano, quali Altenar per le scommesse sportive, ed ora abbiamo a disposizione nuovi

strumenti di lavoro già utilizzati dai nostri concorrenti nei mercati esteri”. Il periodo che stiamo vivendo ha portato a galla qualche criticità particolare per per la vostra realtà? “Dopo un’iniziale ed ovvia riorganizzazione dello spazio e dei tempi di lavoro, abbiamo continuato a crescere nei numeri senza particolari criticità, probabilmente la giusta dimensione della nostra azienda ci ha facilitato il compito di adeguarci alla situazione in un brevissimo periodo di tempo”. Guardando al 2022 quali sono gli obiettivi di Replatz? “L’obiettivo è consolidare quello che abbiamo fatto finora, continueremo ad introdurre nuove esperienze di gioco con fornitori da tutto il mondo capaci di creare giochi ricchi di grafica e coinvolgenti, siamo convinti che nel futuro i nostri clienti cercheranno sempre di più la fase emozionale che il gioco può dare”.

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SPECIALE

Cristaltec Entertainment Qualità che vince non si cambia

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innovarsi costantemente e rilanciare: è il motto che contraddistingue da sempre il lavoro del Gruppo Cristaltec, che con Cristaltec Entertainment è entrato a pieno titolo nel mercato del gioco online, impegnandosi nello sviluppo di piattaforme e soluzioni integrate ad hoc, portando in esso tutta la propria esperienza e capacità. Pronto a cogliere i trend del momento che attestano la crescita del gambling a distanza. Attraverso l’acquisizione del ramo italiano di un colosso internazionale tra i primi operanti in Italia nel settore del gioco online, Cristaltec Entertainment è oggi concessionario autorizzato dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che ha l’ambizione di garantire una offerta di gioco la più ampia e al più alto livello qualitativo possibili grazie ad accordi conclusi con i migliori produttori di giochi al mondo. Al contempo Cristaltec - come ideatore

e fornitore di giochi - ha sviluppato per il mercato online prodotti di straordinaria qualità grafica e innovativi quanto a concezione con una contaminazione di idee provenienti dalle diverse esperienze di gioco. Consentendo a ciascun giocatore - anche coloro che prediligono il gioco terrestre - di trovarsi a proprio agio nel gioco a distanza ritrovando giochi e innovazioni che hanno fatto il successo di Cristaltec nel settore delle Awp. Dalla tarda primavera del 2021 è operativo il sito di Cristaltec entertainment “www.casinomania.it”, dove è possibile testare le novità già certificate: 7 Diamond, Genius, Ghost Castle, Vampire, Gallina D’Egitto, Raven, Classic Blackout, Arizona; e molti altri titoli in corso di certificazione; Book of Dragon, Monster Club; Billy The Kid, London; The Magic Illusion. CasinoMania offre ai suoi utenti numerosi giochi di casinò, dai più classici a

quelli più innovativi, casinò live e poker, e presenta una vasta offerta di scommesse sportive online.

Octavian Gaming Solutions I best seller Awp anche online

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on si ferma l’attenzione di Octavian Gaming Solutions, la storica azienda italiana leader nella produzione di contenuti di gioco, nei confronti del mercato online, con un portfolio che conta ormai più di 30 titoli online giocabili sul sito casino.octaviangaming.com. Sono tre le slot di punta del catalogo, tutte pronte da giocare, per un appassionante viaggio nel misterioso Egitto: God of Ra, Sahara e Secret of Sphinx. God of Ra e dotata di 5x3 rulli e 30 linee di puntata. Il simbolo Wild sostituisce qualsiasi simbolo eccetto Bonus, Basket e +2 (giri gratuiti). Un moltiplicatore X2, X4, X8 può

essere assegnato casualmente alla fine di ogni combinazione vincente (ad eccezione di quelli derivati ​​dal gioco bonus). Il Bonus consiste in un massimo di tre livelli mentre il numero iniziale di giri gratuiti è cinque. Un altro accattivante fiore all’occhiello del catalogo è Sahara, uno dei titoli che hanno fatto la storia del mercato terrestre e che quindi è stato naturale riproporre per l’online: cercando fra le sabbie del deserto si possono trovare tanti tesori. Collezionando le gemme più preziose poi si ha accesso al Super bonus. Le caratteristiche di gioco sono Wild, Mirage, Scatters, Gems bonus, Free spins. La terza slot - 5x3 a 15 linee di vincita - è Secret of Sphinx, con cui esplorare l’antica tomba del faraone e della sua regina. Tesori, mistero e grandiosi premi aspettano i giocatori, che potranno destreggiarsi fra le seguenti feature di gioco: il simbolo Wild, che sostituisce tutti i simboli tranne i simboli Scatter, Bonus e

Free spins; tre, quattro o cinque simboli Scatter che in qualsiasi posizione sui rulli pagano una vincita per ogni simbolo; la Pyramid wild feature, che si avvia quando il simbolo Wild appare in posizione centrale sul terzo rullo; il Bonus game, avviato dalla comparsa di tre simboli Bonus sui rulli; i Free spin, che partono quando si allineano tre simboli Free Spins sui rulli. Durante i free spin sono presenti due simboli Vertical wild che ricoprono l’intero rullo. I simboli Vertical wild cambiano posizione ad ogni spin. Se i simboli Vertical wild si fermano sullo stesso rullo si ottiene un moltiplicatore x2. La proposta per il Natale di Octavian è Re Mida, che porta online lo storico blockbuster per il mercato terrestre dell’azienda italiana, mantenendo anche in questa nuova versione tutte le feature che i giocatori delle sale hanno imparato ad amare: dal Golden touch al Bonus, ai Free spins con Mega symbol e Mystery frame.

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COVER STORY

MbsNet Il futuro dei pagamenti è già qui L’ AZ I E N DA È U N O D E I P R E C U R SO R I D E L SE T T O R E D E L D IG I TAL PAY M E N T E D E L L E R ICA R IC H E T E C N O L O G I C H E I N I TAL I A , G R AZ I E A U N A SE R I E D I SE R V IZ I A D ALT O G R A D O D I P E R SO N AL IZ Z AZ I O N E A N C H E P E R G L I O P E R AT O R I D I G IO C O

E

ssere non un semplice fornitore di servizi, ma un vero e proprio “partner strategico”. Questa è la mission di MbsNet, provider italiano leader nel settore delle digital solution per i servizi di pagamento, ricariche tecnologiche e Vas, che vanta fra i suoi clienti anche tante importanti realtà del mondo del gaming. A raccontarne le peculiarità è il Coo Domenico Trodella, che ha fondato la società insieme con il Cto Pasquale Luciano. “Quando siamo nati abbiamo lavorato allo sviluppo di una piattaforma per erogare servizi di ricariche tecnologiche e pagamenti e creato MbsPay, una rete di merchant (bar, edicole, negozi, internet point e poste private) che offrivano servizi di pagamento per i cittadini. Il nostro primo cliente è stato un grande istituto di pagamento legato ad un concessionario di gioco pubblico, che ci ha chiesto di personalizzare questo nostro prodotto, sviluppare e adattare il software, svolgere una ricerca di mercato sui prodotti che dovevano inserire e trovare un distributore per le

DOMENICO TRODELLA E PASQUALE LUCIANO

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ricariche telefoniche, creare una banca dati per pagare i bollettini: tutto in una sola piattaforma, e con un prodotto personalizzato al 100 percento”. Dando il via quindi a quello che è diventato ormai lo standard per l’azienda italiana, una delle più ferrate nel settore dei pagamenti, forte di approfondite conoscenze dal punto di vista legale, e quindi in grado di fornire la propria consulenza agli operatori che si approcciano a questo mercato. E di fungere all’occorrenza anche da partner con cui condividere piani di azione commerciale, all’insegna di una versalità assai vantaggiosa per chi sceglie di affacciarsi su questa realtà. In parallelo, l’azienda fondata da Trodella e Luciano offre anche lo smart provider (aggregatore di servizi) MbsNet e WmSoft, controllata al 100 percento da Mbs, specializzata nello sviluppo di software ambito fintech. Come MbsNet “offriamo prodotti di ricariche tecnologiche e costituiamo un vero e proprio hub di pagamento, dando ampie possibilità di poter pagare e incassare con i nostri sistemi”, puntualizza Trodella. La start-up innovativa WmSoft invece opera come software developer nel settore fintech: il suo prodotto di punta è il “Wm operating system”, una piattaforma white-label - “certificata” dalla Banca d’Italia - personalizzabile, modulare e responsive creata per facilitare ulteriormente l’integrazione di sistemi per la gestione dei servizi, dei pagamenti e incassi online e non solo.


COVER STORY MBS NET

I singoli moduli che fanno parte dell’offerta permettono di erogare servizi di ricariche, pagamenti, emissione di pin e gift in tutti i settori, modulo spedizioni postali e servzio di corriere, caricamento pratiche e Crm per la gestione di ticket e lead. Api (Application programming interface) e gateway di pagamento costituiscono il fulcro del lavoro di WmSoft – software indispensabili alla costruzione di una solida ed efficiente struttura It per aziende del settore. Per ogni innovazione, l’obiettivo di WmSoft è quello di migliorare costantemente la connessione tra il mondo digitale dei servizi tecnologici e l’utente finale attraverso una sempre più fluida esperienza omnicanale. I prodotti di Mbs sono confluiti nel sistema Isps - Integrated system payment solution che funziona come una community economica e permette di interagire tra diversi servizi e prodotti su un sistema modulare sia interno che esterno, sfruttando la tecnologia delle Api, dell’open banking (cogliendo le possibilità che ha messo a disposizione la Psd2, la direttiva europea che regolamenta i servizi di pagamento e i gestori dei servizi di pagamento all’interno dell’Unione europea). “Isps consente di creare movimentazioni cash in e cash out all’interno del nostro circuito e, con le nostre Api, chiunque si colleghi al nostro sistema può avere tutto disponibile con una semplice integrazione, con un’ovvia ricaduta positiva per i clienti, semplificandogli la vita”, puntualizza Trodella. Per poi aggiungere: “Noi ad oggi abbiamo a disposizione la possibilità di incassare sia fisicamente con il terminale Pos che online ed abbiamo sviluppato un gateway di pagamento per incassare sui siti di ecommerce”.

Il tutto all’insegna della sicurezza e di controlli costanti su tutte le operazioni, che a breve verranno ulteriormente rafforzati grazie all’implementazione della Strong customer authentication, che per alcuni tipi di pagamento in determinate condizioni prevede la possibilità di chiedere al cliente di autenticarsi con due o più fattori di autenticazione. Un upgrade necessario in un’epoca come questa in cui i pagamenti “a distanza” tramite smartphone e computer sono diventati sempre più diffusi e utilizzati, e pronti a diventare la normalità in un futuro che ormai è già qui.

I servizi di MbsNet L’expertise di MbsNet nel settore è riconosciuto a livello europeo, viste le collaborazioni sviluppate nel corso del tempo con importanti aziende tra cui Namirial (Information technology), istituti di pagamento (AdmiralPay, Moneynet, Speedymoney, Paytah), circuiti di poste private (Uniposte spa, Posta privata nazionale, Europoste), aziende operanti nel settore delle spedizioni (Globo Express, Nexive, e Fulmine Group), settore assicurativo e servizi (Golden Group, Soisy) e di vari player presenti nel settore delle scommesse online (Microgame, Planet, Bidoo). MbsNet distribuisce e gestisce in totale sicurezza, semplicità e rapidità prodotti e servizi, con soluzioni personalizzabili chiavi in mano diretti a: istituti di pagamento, aziende fintech, operatori di gioco, commercio al dettaglio, Gdo, operatori di servizi postali privati, distributori di servizi. MbsNet offre diverse soluzioni per rispondere alle esigenze di ogni singolo operatore, come: web access, Branding access point (Bap), collegamento h2h tramite Api (Application programming Interface), gateway incasso (bill payment/acquiring), gateway pagamento (fisico/virtuale), gateway ecommerce / App mobile, collegamento Nodo, Pago PA, soluzioni accettazioni pagamenti macchine self con sistema Unattended Pos.

WMSOF T, LA PIAT TAFORMA PE RSONALIZZABILE

Con la creazione di una grande rete telematica a cui si affianca la presenza sul tutto il territorio italiano di 5mila punti vendita, fra cui spicca una rete di 1.500 tabaccai di una nuova associazione riconosciuta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, tramite il brand MbsPay ed altri partner collegati, per offrire quello che chiedono milioni di italiani: servizi rapidi, comodi ed economici.

WmSoft sviluppa infrastrutture e servizi tecnologici pensati appositamente per le aziende presenti nei mercati dei pagamenti, logistica, commercio e scommesse. Api (Application programming interface) e gateway di pagamento costituiscono il fulcro del lavoro di WmSoft e sono software indispensabili alla costruzione di una solida ed efficiente struttura It per aziende del settore. Per ogni innovazione, l’obiettivo di WmSoft è quello di migliorare costantemente la connessione tra il mondo digitale dei servizi tecnologici e l’utente finale attraverso una sempre più fluida esperienza omnicanale. Il prodotto di punta dell’offerta di WmSoft è il “Wm Operating System”, la versione base include moduli versatili ed essenziali, adattabili a qualsiasi esigenza aziendale: modulo gestione di ricariche tecnologiche (telefoniche, Pin, gift card etc); modulo gestione servizio pagamento bollettini; modulo gestione spedizioni (standard); modulo gestione servizi visure; modulo gestione wallet (Interno / Ip); modulo gestione homepage personalizzata. Al pacchetto base è possibile integrare moduli aggiuntivi quali: modulo gestione spedizione (avanzato) - multi corriere; modulo gestione pratiche; modulo gestione lead; modulo gestione Api (dati, servizi, transazioni); modulo gestione cash-in / cash-out per conti Ip partner; modulo gestione gateway incasso fisico/online; modulo gestione fatturazione passiva; modulo gestione wallet commerciale; modulo creazione conto gioco.

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inchiesta politica esteri

QUANDO L’IMPENSABILE DIVENTA NORMALE La pandemia ha rappresentato una sfida a livello mondiale, e ha cambiato strutturalmente la domanda di beni e servizi. Ecco gli scenari per il mondo del gioco, più rosei per gli operatori che puntano anche sull’online e sul retail.

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rancois Rabelais, scrittore e umanista del Rinascimento francese, una volta disse: “La natura aborre il vuoto”. Così fa l’economia. Il Covid-19 ha causato notevoli sconvolgimenti alle economie e alle società, su una scala senza precedenti. È costato centinaia di migliaia di vite umane a livello globale, ha presentato ai responsabili politici sfide urgenti e ha mostrato le debolezze delle basi economiche e sociali in tutto il mondo. L’evoluzione e le implicazioni della crisi pandemica sono ancora in corso e gli impatti a breve e lungo termine della pandemia sono ancora altamente incerti. Per capitalizzare efficacemente o sopravvivere alle sfide e alle opportunità presentate da tale disagio, gli attori economici e sociali richiedono resilienza, nuove e appropriate capacità organizzative, innovazione e imprenditorialità. Quando è iniziata la pandemia di coronavirus, nel 2020, nessuno sapeva per quanto tempo la vita sarebbe stata interrotta. Al culmine delle restrizioni circa 3,6 miliardi di persone erano soggette a lockdown obbligatori. Tuttavia le società sono state sorprendentemente rapide ad adattarsi: lavorando e imparando da casa e comunicando in modi nuovi. Tuttavia c’era una discussione costante su quando sarebbe tornata la “normalità”. Anche dopo il lancio dei vaccini la normalità non è mai tornata poiché il mondo è irrimediabilmente cambiato. Tutti devono affrontare il fatto che non si tornerà all’ambiente economico e sociale pre-crisi. Le imprese stanno iniziando a realizzare che ci sono stati cambiamenti strutturali e permanenti nei livelli di domanda di particolari beni e servizi. Le imprese nei beni di consumo e nelle industrie della vendita al dettaglio non dovrebbero aspettarsi che la ripresa segua il normale schema post-recessione perché il Covid non ha prodotto una normale recessione. Il Covid 19 è senza precedenti. La gamma di possibili sviluppi è molto più ampia del solito e dipende da fattori completamente diversi, come la velocità delle campagne di vaccinazione e il potenziale scatenamento della domanda repressa. Gli esperti sono incerti sulla forma che prenderà la curva della crisi economica, data la natura senza precedenti della crisi di Covid-19. Alcuni esperti si aspettano una ripresa post-pandemia a forma di V, con un profondo calo del Pil seguito da una rapida ripresa. Altri credono in una crisi a forma di U, con un declino a lungo termine (anche se meno estremo) e una graduale ripresa. Tuttavia la paura è una crisi economica a forma di L, un declino seguito da una depressione a lungo termine senza una vera ripresa per molto tempo. Gli effetti della pandemia sono così straordinari e incerti che è persino possibile sperimentare traiettorie miste: ripresa economica che si altera nel tempo. L’unica certezza PROMOSPACE

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NUOVE TENDENZE

RNEANDO

di Michael Haile

è che la natura di questa crisi sarà diversa da qualsiasi crisi economica del passato. Il periodo di inattività imposto dallo Stato in così tanti paesi colpiti dalla pandemia, volto ad appiattire la curva dei contagi, ha portato a un brusco calo dell’attività economica quasi da un giorno all’altro. COSA C’È DIETRO L’ANGOLO?

PROIEZIONI DI CRESCITA DEL PIL DEI PAESI SELEZIONATI (2020-2022)

Produzione mondiale Euro-zona Stati Uniti Germania Francia Italia Spagna Regno Unito Giappone Altre economie avanzate Cina Russia India

2020 -3,1 -6,3 -3,4 4,6 8,0 -8,9 -10,8 -9,8 -4,6 -1,9 2,3 -3,0 -7,3

2021 5,9 5,0 6,0 3,1 6,3 5,8 5,7 6,8 2,4 4,6 8,0 4,7 9,5

2022 4,9 4,3 5,2 4,6 3,9 4,2 6,4 5,0 3,2 3,7 5,6 2,9 8,5

Fonte: Fondo Monetario Internazionale

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) prevede che il Pil mondiale per il 2021 e il 2022 sarà rispettivamente del 5,7 percento e del 4,5 percento. L’Euro-zona crescerà a un ritmo leggermente più lento, 5,0 percento nel 2021 e 4,3 percento nel 2022. L’economia europea ha sofferto notevolmente nel 2020: due ondate di infezioni da Covid-19, un alto numero di morti e due lockdown nella maggior parte dei paesi. La conseguente recessione economica è stata la più profonda mai registrata. Mentre la maggior parte dell’Europa sta attualmente rischiando un terzo lockdown, i programmi di vaccinazione stanno facendo progressi, fornendo la tanto necessaria resilienza. Ciò che è chiaro è che la spesa per i consumi, la componente più importante del prodotto interno lordo e la sua principale spinta alla crescita, determinerà in larga misura come l’Europa uscirà dalla recessione. Il calcolo è difficile a causa della natura unica della recessione, che è fondamentalmente una chiusura sancita dallo Stato di interi settori economici per combattere il virus. Il mercato del lavoro e le aspettative delle famiglie sul suo andamento futuro sono la determinante più importante della spesa delle famiglie. La crisi economica provocata dal virus presenta una situazione insolita in quanto il tasso di disoccupazione è aumentato di molto meno di quanto sarebbe storicamente coerente con uno shock economico di questa portata. Ciò è stato in parte il risultato delle misure politiche messe in atto dai governi per mitigare l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro. Era ampiamente previsto che una volta rimosse le misure di lockdown la ripresa sarebbe stata guidata dai consumi dei


QUANDO L’IMPENSABILE DIVENTA NORMALE

consumatori guidati dalla domanda repressa poiché le famiglie non erano in grado di consumare come desideravano dato che erano chiuse nelle loro case. Tuttavia l’aumento iniziale dei consumi è stato presto seguito da un forte calo della fiducia dei consumatori. Una delle principali cause del calo del sentimento economico è stata la carenza di materiali e prodotti delle materie prime. Una combinazione di domanda in rapida crescita e capacità di produzione ridotta durante la pandemia ha portato a gravi carenze che hanno frenato la produzione industriale. In Germania oltre il 70 percento delle aziende ha affermato che la carenza di approvvigionamento ostacola la loro produzione. Nell’industria automobilistica oltre il 90 percento ha subito carenze; nel settore metalmeccanico ha superato l’80 percento. Negli ultimi tre decenni i valori corrispondenti non sono mai stati superiori al 20 percento. Le catene di approvvigionamento interrotte rappresentano una seria minaccia per la ripresa in quella che è una struttura economica sempre connessa e globalizzata. L’AUMENTO DEI PREZZI AL CONSUMO - Dall’inizio del 2021 l’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (Ipc) è aumentata nelle economie di mercato avanzate ed emergenti, trainata dall’aumento della domanda, dalla carenza di input e dal rapido aumento dei prezzi delle materie prime. Il tasso di inflazione nell’Euro-zona si è attestato a settembre al 3,4 percento, il più alto degli ultimi 13 anni. L’inflazione in Germania è balzata al 4,1 percento (il ritmo più rapido di aumento dei prezzi al consumo in quasi trent’anni), mentre l’inflazione in Spagna ha raggiunto il 4,0 percento, in Italia il 3,0 percento e in Francia il 2,7 percento. I prezzi di energia, generi alimentari e beni industriali sono aumentati più velocemente. Curiosamente, il tasso di inflazione di base, che esclude energia e cibo, è aumentato solo dell’1,9 percento. Guardando al futuro si prevede che l’inflazione primaria raggiungerà il picco negli ultimi mesi del 2021, con l’inflazione che si prevede tornerà ai livelli pre-pandemia entro la metà del 2022 sia per le economie avanzate che per quelle emergenti. Il reddito disponibile delle famiglie (reddito meno le spese per beni di prima necessità come alloggio e cibo) è una delle determinanti più importanti per il consumo dei consumatori, in particolare nelle attività legate al tempo libero. Un tasso di inflazione in aumento, quando è particolarmente concentrato su beni primari come energia e cibo, intacca il reddito disponibile che le famiglie potrebbero altrimenti spendere per altri beni o attività. Per capire come i consumatori europei potrebbero uscire dalla crisi è fondamentale capire come la recessione si differenzi da quelle precedenti. Sta diventando chiaro che alcuni comportamenti dei consumatori non sono temporanei ma sono destinati a rimanere. Anche dopo la fine dei lockdown il passaggio al digitale si sta consolidando. L’affluenza nei negozi di vendita al dettaglio in Europa e in altre economie sviluppate è inferiore ai livelli dell’era pre-pandemia e le vendite online si stanno dimostrando notevolmente robuste alla luce dell’apertura della vendita al dettaglio non essenziale. La maggior parte degli esperti

dell’industria si aspetta che le vendite online continuino a crescere a tassi superiori al mercato per il prossimo futuro, guidate sia dalla domanda dei consumatori che dagli investimenti aziendali nell’aumentare la capacità online. Si prevede che le vendite online raggiungeranno la colossale cifra di 4,2 trilioni di dollari entro la fine del 2021. Il 2020/21 si è rivelato un anno di trasformazione per la vendita al dettaglio - offrendo un caso convincente per un primo approccio digitale poiché i negozi sono stati chiusi a causa delle restrizioni del Covid-19 e ai consumatori è stato detto di fare acquisti da casa. Poiché abbiamo assistito all’accelerazione del passaggio al digitale e alla maggior parte della loro attività commerciale online i rivenditori hanno investito nello sviluppo di un primo approccio più digitale, sia in termini della necessità di essere digitali fin dalla progettazione sia di maggiore attenzione all’esperienza del cliente, poiché rivalutano il ruolo del punto vendita nella moderna piattaforma di vendita al dettaglio. IL GIOCO ALLA PROVA RIPRESA - Le imprese del tempo libero, come gli operatori di gioco d’azzardo, che possiedono operazioni online e retail sono particolarmente adatte a capitalizzare questa trasformazione. Gli esperti di marketing ritengono che l’esperienza sarà essenziale per il futuro del negozio. Tuttavia le pressioni sui costi non diminuiranno e gli investimenti in esperienza devono garantire che abbiano senso dal punto di vista del marchio, aggiungano valore ai consumatori e forniscano un ritorno commerciale. Sul fronte dell’innovazione i mondi di gioco, intrattenimento e marketing stanno convergendo, lasciando il posto a nuove collaborazioni esperienziali. Un’attenta analisi suggerisce che i consumatori di tutta Europa possono contare su un risparmio di oltre 450 miliardi di euro. Le condizioni sembrano perfette per una forte ripresa guidata dai consumatori alla fine del 2021 e nel 2022 se la pandemia costringerà i governi a un terzo lockdown. Ciò che le aziende e i decisori politici hanno imparato dal Covid è che il mondo sta attraversando un cambiamento sempre più rapido, imprevedibile e senza precedenti e le aziende devono trovare nuovi approcci. Le varianti del Covid continueranno ad apparire, gli eventi catastrofici guidati da cambiamenti climatici, perturbazioni economiche e incertezze geopolitiche diventeranno più frequenti e meno prevedibili. Nel nuovo ambiente modellato dalla pandemia, in cui il futuro è incerto e il cambiamento è rapido, le aziende dovranno imparare a guardare oltre le prestazioni a breve termine e sono obbligate a essere in grado non solo di resistere a minacce o cambiamenti imprevedibili, ma di emergere più forti. In breve, devono essere agili e resilienti. L’AUTORE

Michael Haile Economista, consulente economico e della regolamentazione, è stato market policy specialist della Gambling Commision (Regno Unito), senior economist & analyst di Gbgc (Isle of Man) e ricercatore del Censis e del Centro Internazionale di Studi Sociali (Roma).

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esteri

WGES

LA CATALOGNA DÀ APPUNTAMENTO AGLI EXECUTIVE DI GIOCO

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i millennial, creare fusioni e acquisizioni di successo, adattare nuovi metodi di pagamento e blockchain, promuovere un gioco responsabile, contrastare la corruzione e molto altro”. Cosa vi aspettate da questa edizione dell’evento? “Dopo un anno e mezzo dall’ultimo evento fisico stiamo vedendo veramente tanti C-Level, clienti e delegati unirsi a noi per Wges 2021 perché è passato così tanto tempo da quando abbiamo interagito in precedenza al W Barcelona vis a vis. I C-Level sono desiderosi di presentare il loro pensiero ai partecipanti e tutti stanno cogliendo al volo l’opportunità di tornare di persona per fare rete e, soprattutto, divertirsi. Il 2021 è stato un anno difficile per tutti, quindi Wges 2021 sarà una fantastica opportunità per riflettere, ma anche per celebrare l’ultimo evento di gioco dell’anno”.

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PAROLADI COLLOVATI

utto pronto per l’ottava edizione degli Sbc Awards, i riconoscimenti che Sbc Events da otto anni a questa parte conferisce ai migliori siti di scommesse sportive operanti online. La cerimonia si terrà il 14 dicembre all’Evolution London, nella centralissima zona residenziale di Battersea Park, in Queenstown Road. La kermesse vedrà in platea 800 ospiti invitati ad assistere dal vivo alla premiazione, davanti a due ospiti di eccezione come la modella e conduttrice televisiva Kirsty Gallacher e l’ex calciatore Marcel Desailly. Tanti i candidati per il premio per questo 2021, suddivisi in base alle 43 categorie previste dagli Awards, dei quali 14 sono i riconoscimenti riservati agli operatori, 3 quelli riservati agli affiliati, 20 quelli per chi si occupa di forniture, 2 per gli specialisti e infine 4 i riconoscimenti per chi opera nel settore dei pagamenti. PROMOSPACE

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GIOCO &ARTE

T

na, rendono Wges l’evento più esclusivo e influente per la comunità di gioco e tutti coloro ad essa affiliati”. Come saranno organizzati i convegni e quali saranno i temi principali? “Wges quest’anno è suddiviso in tre giorni di contenuti innovativi, networking e sessioni serali. Gli argomenti principali di quest’anno includono il keynote di apertura con l’ex senatore del New Jersey, Raymond Lesniak, racconterà di “Come il New Jersey ha aperto le porte agli sport legali e ai giochi online in America”, spiegando cosa si può fare per espandere le opportunità che si sono create. Inoltre ci concentreremo su come massimizzare la crescita in un nuovo mercato normato in modo più rigoroso, come cogliere l’opportunità omnicanale per gli operatori terrestri nel regno digitale e come monitorare efficacemente un team di esports. Ma anche come ringiovanire i casinò per

A LONDRA L’INCORONAZIONE DEI MIGLIORI OPERATORI DI GIOCO

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TORNEANDO

PROMOSPACE

NUOVE TENDENZE

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SBC AWARDS LEDRITTE DELMAESTRO

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iunto alla sua quindicesima edizione, il World Gaming Executive Summit continua a essere l’evento spagnolo con più storia, riferimento di alto livello per tutti gli stakeholder del gioco terrestre dedicate a lotterie e scommesse sportive. Abbiamo chiesto a Sam Milliken, project manager di Wges, di indicarci gli elementi principali di questo evento, in programma dal 6 all’8 dicembre. “L’anzianità, la reputazione e la portata globale, per non parlare delle fantastiche opportunità di networking e della spettacolare cornice dell’hotel W di Barcello-

GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

L’evento si aprirà con un rinfresco al quale farà seguito una cena di gala offerta dagli organizzatori, che hanno previsto anche un intrattenimento musicale per tutta la serata con un dj che accompagnerà i vari momenti della kermesse. Subito dopo si terrà la premiazione, secondo il giudizio della giuria, scelta da Sbc in modo da poter avere un giudizio il più competente ed equo possibile, con ogni giurato che valuterà i candidati nell’ambito specifico della propria esperienza nei vari segmenti di mercato, tra scommesse sportive, operatori di casinò, programmi di affiliazione, esport, marketing, sponsorizzazioni, applicazioni per dispositivi mobili, campagne pubblicitarie socialmente responsabili, innovazione, miglior datore di lavoro dell’anno, gestione, fidelizzazione e recupero clienti, sport virtuali,

soluzioni di pagamento e gestione delle operazioni di natura fraudolenta e conformità agli standard di legge e di mercato. In merito all’evento e ai celebri ospiti di questa edizione Rasmus Sojmark, fondatore e Ceo di Sbc, afferma: “Gli Sbc Awards sono uno dei momenti salienti del calendario dell’industria delle scommesse e dei giochi, poiché celebriamo il meglio del meglio e riconosciamo i numerosi successi del settore. Avere Marcel Desailly e Kirsty Gallacher che ospitano la cerimonia renderà sicuramente una notte indimenticabile per concludere questo anno così insolito”.



P H . A N D R E Y G R U S H N I K O V, P E X E L S

normativa inchiesta politica

PROROGARE SÌ, MA COME? LA PROROGA DELLE AUTORIZZAZIONI PREVISTA TRA LE DISPOSIZIONI PER LO STATO DI EMERGENZA COVID DI CUI ALL’ARTICOLO 103 DEL “CURA ITALIA” SI APPLICA ANCHE AL COMPARTO DEL GIOCO PUBBLICO. MA SERVONO LE PROROGHE TECNICHE NON ONEROSE DELLE CONCESSIONI IN SCADENZA. A cura di Geronimo Cardia

Si

affronta oggi un tema di interesse che ha impatto sulle autorizzazioni relative al comparto del gioco pubblico rilasciate sul territorio che si trovino in scadenza nel periodo del cosiddetto stato di emergenza Covid. E in effetti, con il decreto cautelare numero 123, emesso il 21 ottobre 2021, nell’ambito del ricorso Rg 193/2021, il Tar Bolzano ha preliminarmente considerato la doglianza del ricorrente secondo cui un provvedimento

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di chiusura di un punto per ragioni legati alla scadenza dell’autorizzazione intervenuta nel periodo di emergenza “violerebbe e non terrebbe conto della disciplina dettata dall’art. 103, comma 2, D.L. n. 18/2020 cosiddetto “decreto Cura Italia” che prevede una proroga ex lege delle licenze “in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica Covid-19” - attualmente fissato per il 31 dicembre 2021 – fino a “novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione


PROROGARE SÌ MA COME?

dello stato di emergenza”. Ha poi “rilevato che il Consiglio di Stato si è già espresso nel senso di ritenere applicabile tale normativa anche alla materia dei giochi e delle scommesse” (si vedano le ordinanze Consiglio di Stato numero 4760 e 4761 del 10 ottobre 2021). E poi ha accolto l’istanza cautelare monocratica, sospendendo il provvedimento di chiusura fino alla camera di consiglio. Successivamente con l’ordinanza cautelare numero 133, emessa il 10 novembre 2021 nell’ambito dello stesso ricorso (Rg 193/2021), il Tar Bolzano ha preliminarmente considerato che “ad un primo sommario esame, non può escludersi la fondatezza del ricorso e che il pregiudizio lamentato sussiste, tenuto conto che si tratta sostanzialmente di una pronuncia di decadenza dell’autorizzazione in violazione dell’articolo 103, comma 2, D.L. n. 18/2020, c.d. Decreto Cura Italia (ritenuto applicabile anche alla materia dei giochi e delle scommesse, cfr. C.d.S. ord. 4760 e 4761 di data 10.09.2021). (…) In vero, il provvedimento impugnato nel negare la prosecuzione dell’attività, in quanto “l’autorizzazione e la licenza di cui sopra sono scadute e ne viene negato il rinnovo” non tiene conto della disciplina dettata dal citato articolo 103, comma 2 del D.L. n. 18/2020 che prevede una proroga ex lege delle licenze “in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica Covid-19” - attualmente fissato per il 31 dicembre 2021 – fino a “novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza”. E ha concluso sospendendo il provvedimento impugnato nelle more della discussione di merito. Analogamente a quanto sopra, con il decreto cautelare numero 130 emesso il 4 novembre 2021 nell’ambito di un altro ricorso (Rg 202/2021), il Tar Bolzano ha sospeso la chiusura di una sala del Comune di Marlengo richiamando ancora una volta la proroga ex lege del citato articolo 103. Il tutto confermando ulteriormente detto orientamento nella successiva l’ordinanza cautelare numero 145 emessa il 24 novembre 2021 nell’ambito dello stesso ricorso (Rg 202/2021). Venendo al tema di interesse, può ricordarsi infatti che per far fronte alle conseguenze sofferte in conseguenza della pandemia il Governo ha disposto con il decreto legge numero 18/2020, cosiddetto “decreto Cura Italia”, la proroga automatica ex lege delle licenze in scadenza nel periodo “in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021”. L’articolo 103 del suddetto decreto, infatti, ha previsto espressamente che “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, compresi i termini di inizio e di ultimazione dei lavori di cui all’articolo 15 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, conservano la loro validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza”. Ebbene, a seguito dell’ulteriore proroga del termine di cessazione dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021 operata ai sensi del decreto legge numero 105/2021, la validità

delle licenze con scadenza dal 31 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 deve ritenersi automaticamente prorogata per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza e, quindi, fino al 31 marzo 2022 e salve ulteriori possibili proroghe qualora lo stato d’emergenza dovesse essere a propria volta ulteriormente prorogato. Questo significa che nei territori per i quali è ancora pendente la scadenza del termine di entrata in vigore del distanziometro espulsivo per le realtà preesistenti, a quelle che di queste nel frattempo vedono scadere il termine naturale dell’autorizzazione è assicurato un rinvio dell’onere di doversi confrontare con la norma espulsiva almeno sino alla fine del periodo di emergenza, perché non sono soggette all’obbligo di richiedere una nuova autorizzazione in quanto quella in essere riceve una proroga ex lege, appunto quantomeno fino al 31 marzo 2022 (ovvero, 90 giorni dalla conclusione dello stato di emergenza). L’ordinanza del Consiglio di Stato richiamata nei provvedimenti citati è la recente ordinanza numero 4761 del 10 settembre 2021 che ha accolto la richiesta di sospensione formulata da un operatore del Comune di Bologna avverso il provvedimento di chiusura di una sala, “in quanto appare assistita da sufficienti elementi di fumus boni iuris, operando la proroga legale del titolo concessorio (di cui all’articolo 103 del decreto legge 17 marzo 2020, numero 70 e successive modifiche)”. Tali precisazioni non spostano comunque l’esigenza centrale che alle concessioni e ai diritti in scadenza venga riconosciuta la proroga tecnica non onerosa per l’impossibilità oggettiva di svolgere le gare almeL’AUTORE no sino a quando non Geronimo Cardia trovi compimento una Avvocato cassazionista, dottore commercialista legge di riforma che e revisore contabile concretamente consenta Studio Cardia e Cardia di ritenere superata la www.gclegal.It questione territoriale.

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newnew new slot/vlt slot

Un anno da (non) dimenticare SE IL 2020 ERA STATO DEFINITO L’ANNUS HORRIBILIS DEL GIOCO PUBBLICO, IL 2021, PURTROPPO, NON È ANDATO MEGLIO, ANZI. NON PER GLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO, ALMENO, E PER LE VLT IN PARTICOLARE, COME SPIEGHIAMO, NUMERI ALLA MANO, IN QUESTE PAGINE. di Alessio Crisantemi

C

he anno è stato, il 2021, per il comparto degli apparecchi da intrattenimento? Difficile dirlo, in maniera sintetica e senza cadere nella retorica. A livello del tutto generale, abbiamo ascoltato i bilanci tratti dai rappresentanti della filiera che, nelle prime pagine della rivista, hanno commentato, a vario titolo, la stagione di mercato più difficile della storia che si sta per concludere col mese corrente. Nella speranza generale che si possa voltare pagina non soltanto sul calendario, passando al nuovo anno, ma anche dal punto di vista dell’andamento dei consumi e delle condizioni di lavoro più in generale. Sì, perché oltre alle considerazioni più “politiche” e istituzionali (e forse anche prima di queste), per gli addetti ai lavori ci sono le valutazioni di carattere economico e finanziario da fare. E in questo caso, più che le sensazioni, a parlare sono i numeri, che non lasciano scampo, né tanto spazio alle interpretazioni. Tralasciando i bilanci complessivi di una stagione (disastrosa) compromessa per buona parte dalla pandemia e dalla chiusura dei locali, ci concentriamo in questa fase

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nel valutare l’andamento del settore nei mesi di attività, in modo da verificare se l’andamento del mercato risulta essere in linea con quello delle passate stagioni. Anticipando la risposta che, purtroppo, risulta essere negativa. Stando alle elaborazioni di Gioco News sui dati provenienti ai principali concessionari italiani che qui proponiamo in anteprima, in effetti, emerge come nel periodo di piena ripartenza del settore, cioè quello compreso tra luglio e settembre (l’unico, peraltro, che consente un confronto tra gli ultimi due anni, a causa dei due periodi di lockdown che hanno tenuto fermi i locali da marzo a giugno del 2020 e dal successivo ottobre fino a giuno 2021), la raccolta dell’intero segmento (Awp + Vlt) è stata di 7,885 miliardi di euro, cioè pari al 2,70 percento in meno rispetto all’anno precedente (anch’esso compromesso dal lockdown) e inferiore di ben il 28,4 percento rispe­tto al 2019, cioè prima del coronavirus. Provocando una parallela e inevitabile riduzione anche per le entrate erariali, diminuite dal 3,3 percento rispetto all’anno precedente e del 18,2 percento rispetto al pre-pandemia.


NEW SLOT/VLT UN ANNO DA (NON) DIMENTICARE

LUG-SET 2019

LUG-SET 2020

LUG-SET 2021

Δ 21/20

Δ 21/20

11.013 2.483 1.614

8.104 2.057 1.366

7.885 2.020 1.321

-2,70% -1,80% -3,30%

-28,40% -18,60% -18,20%

244.860 5.424 1.710 1.172

221.000 4.413 1.500 1.052

223.700 4.175 1.446 1.002

1,20% -5,40% -3,60% -4,80%

-8,60% -23,00% -15,40% -14,50%

57.370 5.589 773 442

56.140 3.691 557 314

55.900 3.710 574 319

-0,40% 0,50% 3,10% 1,60%

-2,60% -33,60% -25,70% -27,80%

TOT. APPARECCHI Raccolta Spesa Erario

AWP N. apparecchi Raccolta Spesa Erario

VLT N. apparecchi Raccolta Spesa Erario

Elaborazioni GiocoNews.it su dati provenienti dai principali concessionari italiani. (Numero apparecchi indicato in unità; raccolta, spesa ed erario in milioni di euro)

Ma se il calo è da ritenere più “moderato” per le slot “da bar”, che risultano indietro come raccolta di circa il 5,4 percento rispetto allo scorso anno e del 23 percento rispetto al 2019, ad accusare il colpo peggiore sono sempre le videolottery, che risultano indietro di oltre il 33,5 percento nella raccolta rispetto al periodo pre-Covid. Ed è facile comprenderne le ragioni. Quello che descrivono i dati, in estrema sintesi, è un trend fortemente negativo ad agosto, quando si è raggiunto addirittura un picco del meno 40 percento sulla raccolta delle Vlt, per quello che è stato definito “effetto green pass”, con le visite nei locali fortemente scoraggiate dal nuovo requisito reso obbligatorio dalla legge a partire dal sei del mese. Tale effetto, tuttavia, è stato in gran parte smaltito e assorbito a settembre, quando c’è stata una lieve ripresa: dopodichè si è tornati ai livelli precedenti, di un “meno” 20 percento, sempre sulle videolottery, che rappresenta ormai un trand consolidato dopo l’introduzione della tessera sanitaria, a partire dal 2020. Discorso a parte, ma non troppo, è da fare per le Awp dove la situazione è leggermente migliore, in quanto in questo segmento, oltre a non esserci l’obbligo di tessera sanitaria ed essendo fruibili in ambienti generalisti, c’è anche la possibilità di intrattenersi con spese minori, che diventa un fattore rilevante in periodi di crisi economica diffusa. A dare una lettura più approfondita dei numeri è Matteo Marini, amministratore delegato del concessionario Admiral Gaming Network che spiega: “Quello che possiamo dire, in estrema sintesi e senza tanti giri di parole è che il 2020 e il 2021 sono stati due anni a dir poco drammatici per il settore degli apparecchi, a differenza di altri segmenti del gioco, come per esempio l’online, che abbiamo visto crescere esponenzialmente”. Per quanto riguarda la differenza tra i due prodotti “terrestri”, Marini evidenzia che “la perdita di spesa sugli apparecchi come effetto combinato di tessera sanitaria, leggi regionali e disponibilità economica è ormai da ritenere struttura-

le, guardando i dati di queste due stagioni e guardando i diversi trend di slot e Vlt. Ma provando a guardare al gioco da un’altra angolazione, diventa evidente che il settore degli apparecchi si conferma un ‘bene’ di consumo alla pari di tutti gli altri, che segue quindi le stesse dinamiche economiche, smontando quella tesi diffusa e mai dimostrata seconda la quale in tempi di crisi di giocherebbre di più”. Ma cosa si dovrebbe o potrebbe fare per risollevare le sorti di una filiera così fortemente compromessa da questa situazione? “Per arginare la crisi servirebbe non solo il riordino di cui si parla da tempo, andando a risolvere l’annosa questione territoriale, ma servirebbe più in generale un diverso approccio e una maggiore attenzione al comparto, tenendo conto della realtà del mercato e della sua variazione negli anni”, spiega ancora Marini. “Il riordino, pertanto, deve essere impostato attraverso uno sguardo di insieme del sistema gioco e del sistema paese, valutando gli aspetti cardine alla base dell’esistenza del comparto, che sono espressione dei valori costituzionali, cioè la tutela della legalità, la sicurezza e salute dei cittatini, ma anche la tutela delle imprese che hanno creduto e investito nel sistema messo in piedi dallo stato nel creare un mercato sicuro e regolato che rappresenta un valore che non può essere disperso”.

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Per saperne di più su “effetto green pass” e andamento della raccolta:

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POKER STRATEG

CASINÒ FRANCESI

CASINÒ FRANCESI

sistema concessorio italiano è, notoriamente, tra i più articolati e controllati al mondo al punto da essere preso a modello da altri Paesi che hanno disciplinato in modo analogo i giochi con vincita in denaro. Ma nell’ultimo decennio il sistema è stato letteralmente sgretolato da un insieme di fattori. In primis, la diffusione di una ideologia “anti-gioco”, diretta a differenziare i giochi ritenuti più “sani”(come Lotto e lotterie) e altri ritenuti fautori di degrado e rovina (apparecchi sale Vlt e scommesse) tali da mettere a repentaglio la salute pubblica. Con la conseguente quasi totale preclusione all’accesso al credito bancario a danno degli operatori a seguito di nuovi codici etici che, in sostanza, bandiscono i rapporti con le aziende del gioco, anche se legale, assimilandole ad altre attività criminose. Inoltre le regolamentazioni degli Enti Locali (Regioni e Comuni) hanno limitato sempre di più, fino a espellerli, gli apparecchi e le sale, in barba alla riserva statale sul gioco pubblico, sia pure sotto la bandiera della tutela della salute e di contrasto al fenomeno della cosiddetto gioco d’azzardo patologico. Creando effetti distorsivi e controproducenti. Infine, il costante aumento del prelievo erariale sugli introiti del comparto (con particolare accanimento sugli apparecchi), ha portato le imprese al di sotto del livello di sostenibilità e impoverito anche i giocatori a seguito della riduzione del cosiddetto payout (limite minimo di vincita garantito). Attualmente il prelievo erariale sulle Awp, comprensivo del canone di concessione, assomma a oltre il 70 percento del residuo delle giocate, a cui si aggiunL’AUTORE

Francesco Scardovi Dottore Commercialista Revisore legale, Partner Studio Scardovi & Giordani

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CASINÒ FRANCESI

Il

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FISCO&SLOT

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Riordino e riforma fiscale servono equità e sostenibilità IN VISTA DEL TANTO ATTESO PROVVEDIMENTO NORMATIVO DEL GIOCO PUBBLICO E DEI NUOVI BANDI DI GARA, SERVONO REGOLE CHIARE E ALIQUOTE PIÙ EQUE PER LA SALVAGUARDIA DELL’ERARIO, DELLE IMPRESE, DELL’OCCUPAZIONE E PER LA TUTELA DEI GIOCATORI. gono le altre imposte dirette che colpiscono il reddito d’impresa e gli effetti della indetraibilità dell’iva trattandosi di proventi in esenzione. I risultati di queste politiche sono sotto gli occhi di tutti: come confermato da studi e ricerche di enti e agenzie (fra tutte il “Primo rapporto di ricerca del Progetto sul settore del Gioco” della Luiss Business School) la repressione di alcuni tipi di gioco legale ha avuto come effetto semplicemente quello di indirizzare i giocatori verso altre tipologie di gioco e, soprattutto, ha favorito la riemersione dell’illegalità. Principio confermato da numerose ulteriori pubblicazioni oltre che dalle dichiarazioni del direttore dell’Agenzia, Marcello Minenna e del sostituto procuratore antimafia, Federico Cafiero De Raho. Con la conseguente perdita di gettito erariale, il fallimento o la chiusura di centinaia di aziende e le drammatiche conseguenze in termini di perdite occupazionali. E quello che più conta è che questo paradossale attacco dello Stato al proprio Gioco pubblico che aveva contribuito a mettere al bando le “mafie” dell’azzardo ed espellere dal territorio diverse centinaia di migliaia “videopoker” fino ai primi anni 2000, non ha ottenuto alcun risultato in termini di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Tutto questo già prima dei nefasti effetti sanitari, sociali ed economici della pandemia da Covid-19. In previsione dell’annunciato riordino del settore Gaming e della attesa riforma fiscale allo studio del governo occorre imparare dagli errori passati e cambiare passo. In particolare, per quanto riguarda la fiscalità del settore, occorre uniformare le aliquote di prelievo sul gioco agli standard europei, ri-

pristinando anche le originarie aliquote di retrocessione di vincite ai giocatori. In vista dei futuri bandi si ritiene necessaria l’introduzione di una tassazione sul margine, con aliquote sostenibili per gli operatori (con un massimo del 40-50 per cento del margine rispetto all’attuale 70 percento), lungo il solco già tracciato dalla Legge 208/2015 (legge di Bilancio 2016) per le scommesse sportive. Oltre all’abolizione della cosiddetta “tassa sulla fortuna” che colpisce ulteriormente le vincite dei giocatori oltre determinate soglie minime, solo per talune tipologie di gioco, inasprendo ulteriormente la disparità di trattamento fra i giochi oltre che impoverire ulteriormente i giocatori “fortunati”. Inoltre, al fine di risolvere e scongiurare ulteriori contenziosi tributari che hanno continuato a generare migliaia di accertamenti alle imprese del settore, spesso ingiustificati o infondati, occorre una nuova circolare dell’Agenzia che fornisca chiarimenti ai quesiti ancora irrisolti in tema fiscale, definendo: l’elenco delle figure di collaborazione alla raccolta che possano beneficiare dell’esenzione Iva, anche per i collaboratori alla raccolta di scommesse e vendita ricariche per il gioco online; le corrette aliquote di ammortamento di apparecchi e diritti di raccolta; i criteri di deducibilità di talune componenti di costo, compresi gli ammanchi e le perdite conseguite nell’ambito dell’attività; i limiti di applicabilità del pro-rata per gli esercenti che svolgono altre attività oltre alla collaborazione alla raccolta. Ove invece si continuerà a voler spremere latte da una mucca ormai defunta, lo Stato perderà entrate e occupazione e regalerà definitivamente il business alla criminalità.

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A cura di Francesco Scardovi



scommesse

IL MIRAGGIO DEL RIORDINO PER LE SCOMMESSE Si attende da ormai cinque anni un allineamento delle varie licenze di betting ma il settore andrebbe anche riorganizzato sulla base di alcune questioni di Cesare Antonini

Maurizio Ughi (Obiettivo 2016)

«RIBALTARE IL RUOLO DEL CONCESSIONARIO SUL CAMPO E NELLE GARE PUBBLICHE» Riordino, gare pubbliche, agenzie, gioco online, pandemia e la ripresa dopo le chiusure. Per fare chiarezza su tutti questi argomenti chiave abbiamo fatto il punto con Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 e massimo esperto della storia del betting e del gioco pubblico nel nostro Paese. Come stanno le scommesse sportive “terrestri”, quindi? “Siamo a fine anno ma ne abbiamo fatto praticamente metà. Tuttavia, al di là di tutto quello che è stato il calo a seguito del virus, quando il settore ha riaperto abbiamo MAURIZIO UGHI

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appurato che il cliente vuole ritornare a giocare con grande entusiasmo. Il servizio che dà l’online è importante ma il cliente dell’agenzia vive perché frequenta luoghi a tema perché lì si parla la stessa lingua e c’è la stessa mentalità. Poi si può dibattere sul tifo, sui cavalli o su teorie sportive e di pronostico strettamente personali. A casa vedo la partita da solo ed è bello, per carità, ma con gli amici si commentano le azioni e i gol e ci si diverte di più. Per quello crediamo che sia la vita d’agenzia la vera vita social, mentre il gioco online è individual”. Ripartenza, ok, sì, ma al netto di tantissimi costi in più, doverosi ma onerosi: “La rete deve ottemperare a una serie di operazioni che servono a non far richiudere ma


IL MIRAGGIO DEL RIORDINO PER LE SCOMMESSE

rimangono comunque delle complicazioni prosegue Maurizio Ughi - la pulizia dei terminali self service, il controllo degli ingressi per i minori, la sanificazione delle mani e il controllo del green pass, provvedimento corretto ma che complica anche esso il lavoro. Prima i dipendenti erano messi lì per produrre e approcciare e seguire il cliente, adesso metà del lavoro viene impegnato per tutte queste operazioni inevitabili e necessarie. Ma i nostri lavoratori non sono controllori ma dipendenti addetti al betting e per fortuna che i terminali self service riescono a sopperire parte della forza lavoro. Di sicuro ci vorrebbe più personale anche perché, accanto alle nuove imposizioni per il Covid-19, bisogna seguire anche l’antiriciclaggio e altri obblighi che esistevano nel periodo pre virus”. Il discorso è sempre più integrato tra online e fisico e dovrà esserci sempre più amalgama anche degli interessi tra le due realtà. “Assolutamente sì anche se, durante il lockdown, ad avere vantaggi sono stati i brand più importanti. I giocatori ne hanno sempre sentito parlare da trent’anni a questa parte e si sono serviti di questi bookmaker per piazzare le puntate online. Ma per un fatto di equità si dovrebbe arrivare ad un equilibrio. In questo senso il decreto Dignità ha fatto solo guai perché si è basato sull’ideologia e sulla campagna promozionale da parte di un gruppo parlamentare. Tuttavia il decreto ha portato nel tempo l’incremento del Ctd italiano, il Punto vendita ricarica, dove alcuni gestori fanno anche abuso del ruolo e non fanno solo contratti e ricariche e utilizzano le carte per raccogliere gioco. Questo è successo - prosegue Ughi - perché prima si poteva fare la pubblicità e ora molti operatori sono dovuti scendere sul territorio e si sono dovuti adeguare a quella norma che ancora esiste ed è criticata da tutti”. Come ovviare a questo? “Il fisico, che è stato cannibalizzato dall’online nel lunghissimo lockdown, dovrebbe poter svolgere l’attività di contrattualistica e ricarica di tutti i concessionari online. Il punto di vendita X autorizzato dovrebbe fare solo quello, negozi e corner concessi. I Pvr dovrebbero tornare nei 12-13mila negozi e corner della rete autorizzata. In questo modo ci sarebbe la vera e propria integrazione. Ma quello che deve essere rispettato nella multicanalità è il cliente che deve essere libero di scegliere tra tutti i concessionari. E così si stimolerà la concorrenza e i clienti potranno trovare tutte le offerte a disposizione. A livello di controllo i giocatori tornerebbero nei punti vendita autorizzati dove sono in atto anche tutti quei controlli di sicurezza di cui parlavamo prima. Ci stiamo organizzando per far arrivare questa proposta sul tavolo del regolatore ancor prima del riordino e delle gare”. Non possiamo esimerci dal pronunciare la parola magica, riordino: “Mi ritrovo nelle cose che dice il direttore generale di Agenzia delle dogane e dei monopoli, Mar-

cello Minenna, ma quello che non condivido è la tempistica sulla gara online che deve essere armonizzata per forza con il gioco terrestre, le scommesse, le slot e le Vlt. Non ha senso farla ora per incassare qualche soldo per l’erario o perché non ci sono problemi a livello territoriale. Deve esserci una gara coordinata, se si rimane con il sistema concessorio tutto deve passare per la stessa strada e l’integrazione è determinante. E le gare devono essere pensate per il cliente non ragionare per compartimenti stagni anche perché la multicanalità parte proprio dallo scommettitore che deve poter avere più conti gioco da più bookmaker online. Da questo la nostra proposta di cui sopra. Inoltre, senza una modifica del divieto di pubblicità un operatore nuovo difficilmente investirà in Italia se non può investire in marketing per posizionarsi nel nostro mercato”. E se le gare dovessero finalmente poter vedere la luce? “La vedo come il Lotto - propone Maurizio Ughi - vanno autorizzati punti vendita che devono diventare concessionari diretti dello Stato. Trentamila tabaccai hanno il gioco in concessione e sono autorizzati dallo Stato. C’è solo un soggetto che rischia su quella quota fissa e c’è un unico concessionario che ora è Igt che svolge tutto il servizio tecnico. Nelle scommesse non si può partire dai concessionari che devono prendere più di cento punti a testa, il soggetto deve avere il titolo dallo Stato e poi si può scegliere il provider che vuole. Non può esserci una quota singola ovviamente e l’online dovrebbe essere la vetrina per il punto vendita che poi sceglierà il miglior prodotto da vendere: mi collego e faccio il contratto con il concessionario preferito. Questo servirebbe al territorio”. Importante capire anche il ruolo del concessionario: “In questo momento i provider sono per lo più multinazionali che ragionano da grandi finanziarie per acquisire e crescere valore ma gli operatori dovrebbero pensare a lavorare sul prodotto e sui servizi. Col nostro modello si riequilibrerebbe tutto e il contatto col cliente verrebbe riscoperto”, conclude Maurizio Ughi.

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scommesse

Stefano Sbordoni

«LA LEGGE DELEGA È L’UNICA VIA PER IL RIORDINO MA SIAMO ANCORA FERMI ALLO STESSO PUNTO» “Purtroppo siamo alle solite e ripetiamo sempre le stesse cose: per i bandi di gara di scommesse e gioco pubblico, al di la di quello online, se non si provvede alla sospensione o alla cancellazione delle norme che prevedono distanziometri e orari di chiusura non si può fare nulla. L’unico passo in avanti sono i soldi stanziati dal gioco per gli enti locali e speriamo che questo serva a far capire il ruolo del settore nel Paese”. Stefano Sbordoni, esperto legale di sportsbetting e gioco legale dello studio omonimo del foro di Roma, analizza il momento del settore delle scommesse d’Italia che, purtroppo, devono fare sempre i conti con un’incertezza normativa ormai annosa e dannosa per il mercato. “Come detto un passo in avanti potrebbe essere la parte della manovra fiscale in cui si riservano risorse per le Regioni - prosegue Sbordoni - sarebbe già qualcosa ripartire dall’accordo Stato-Regioni che venne siglato con l’allora sottosegretario Pier Paolo Baretta. L’importante è che non rimanga una libertà totale e che finiscano le lotte di poteri con lo Stato che vanno a discapito dei cittadini. Il problema speriamo non sia più affermare un programma politico che non esiste più”. Sui criteri del bando, come regolarsi? “Se parliamo di riduzione dei punti di gioco anche qui i paradossi sono molti - prosegue l’avvocato Sbordoni - si parlava di mettere a gara i locali e non i diritti. Una condizione che va inserita, però, è la distanza tra i punti vendita. Nel Bando Bersani c’erano e si ragionava per bacini d’utenza. Poi addirittura l’Europa ha rovinato tutto stravolgendo i concetti ma nel giro di 100 metri non si possono avere due o tre agenzie. Detto ciò la questione delle gare deve essere regolata anche in funzione delle riduzioni, certo, ma di cosa parliamo? Di STEFANO SBORDONI

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

agenzie o sale Awp o Vlt? Le buone intenzioni, purtroppo, sono sempre accompagnate da una cattiva gestione delle motivazioni iniziali”. Un consiglio spassionato, Sbordoni, lo offre da sempre: “Dico solo di lasciare gestire il settore a chi è del mestiere, a chi se ne occupa tutti i giorni. Ovviamente fissati dei principi a livello generale dai quali strutturare il livello secondario del framework normativo. Partiamo da un sorta di ‘comandamenti’ per poi lasciare al regolatore e al concessionario gestire il settore sulla base delle regole sottostanti dettate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Serve un doppio livello di competenza, tecnica e pubblica, e bisogna capire come i provvedimenti impattano in un modo o in un’altra”. Come sta il settore? “Il mio timore è quello di una lobby inversa nel gioco pubblico - spiega Sbordoni – con il rischio di farsi molti autogol. Per non parlare dell’unità nel settore che sembra esserci solo nell’emergenza poi si torna a far quadrare il cerchio con soluzioni fantasiose. Per fortuna stiamo uscendo da un momento tremendo a livello politico e mediatico in cui la gente moriva perché giocava alle slot o alle scommesse. E in molti si sono buttati in questo spazio perché hanno trovato beneficio e soprattutto soldi”. Tornando al riordino, è la volta buona o siamo ancora lontani anni luce? “Se ci fosse una legge delega che il Parlamento offre al Governo allora le speranze sarebbero piuttosto alte, le probabilità sono importanti. Ma se gli strumenti scelti fossero decreti o decreti legislativi allora sui tempi sarei decisamente più pessimista”. C’è chi si lamenta di alcune distorsioni del mercato: “Se crei invivibilità a un settore che è comunque vivo e diffuso, è ovvio che gli imprenditori si industriano e trovano soluzioni per sopravvivere. Abbiamo sanato i Ctd e siamo passati ai Pvr ma se chiudi tutti i ristoranti la gente si industria comunque per mangiare o offrire cibo”, conclude Stefano Sbordoni.



ippica

DURA LEX PH. PRO CURCH MEDIA, UNSPLASH

Il

di Michela Carboni

prossimo anno potrebbe iniziare davvero con il piede sbagliato per il mondo ippico. La crisi del comparto rischia di acuirsi alla luce dei tagli previsti nella legge di Bilancio 2022, in discussione in Parlamento. Se ciò accadesse, le società di corse non saranno in grado iniziare la loro attività a gennaio 2022. Il taglio ipotizzato, tuttavia oggetto di emendamenti presentati in Senato, ammonterebbe a circa 6,5 milioni di euro. Il gruppo Ippodromi Associati, tutte le società aderenti al Coordinamento Ippodromi, le società aderenti all’Ani (presenti personalmente e le società di gestione degli ippodromi di Modena, Milano e Montecatini, Taranto non ci stanno e in una nota congiunta fanno sapere che “il capitolo di bilancio citato contiene lo stanziamento per le società di corse pari a 40 milioni di euro per l’anno 2022 a fronte dei 46,5 milioni stanziati per l’anno 2021; si segnala che dal capitolo di bilancio n. 1425 come indicato nelle schede stesse, sono stati prelevate le risorse per evitare la diminuzione del-

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La legge di Bilancio 2022 prevede una decurtazione delle risorse ippiche. Le società di corse non ci stanno e minacciano di bloccare i convegni nel 2022. lo stanziamento del montepremi, per questo si chiede che dallo stesso capitolo vengano prelevati i fondi per incrementare la somma disponibile per le società di corse inopinatamente ridotta, considerato che tale capito 1425 risulta essere ampiamente capiente per euro 21.373.800,00”. Non manca, ovviamente, la preoccupazione in termini occupazionali: “Nel caso il taglio non venisse ripianato le ricadute sociali sul comparto ippico saranno di estrema gravità ed inevitabili, coinvolgendo tutte le parti sociali delle società di corse e degli operatori ippici: artieri, allenatori, drivers/fantini, dipendenti delle società di corse”. Per tali motivi le società vogliono che venga ripristinato il finanziamento “almeno pari a quello dell’anno 2021, comunque già ampiamente insufficiente come


IPPICA DURA LEX

C O S A

D I C E

I L

D I S E G N O

“Lo stanziamento è stato ridotto a fronte dell’andamento delle entrate stabilizzate e per la riduzione delle entrate derivanti dai giochi ippici. La riduzione è stata in parte compensata con un parziale incremento a fronte di una corrispondente riduzione dello stanziamento del capitolo 1425”. È quanto si legge nella tabella numero 13 relativa allo “Stato di previsione del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per l’anno finanziario 2022 e per il triennio 2022-2024” allegata al disegno di legge di Bilancio 2022. Nella tabella, infatti, alla voce “Spese per gli interventi relativi allo sviluppo del settore ippico” campeggia uno stanziamento di 87.449.076 per il 2022,

D I

L E G G E

che scende a 86.649.076 nel 2023 e nel 2024. In parallelo, le sovvenzioni alle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche e per i servizi televisivi delle immagini delle corse sono pari a 40 milioni di euro per il 2022, e a 41,3 nel 2023 e nel 2024: ben sei in meno, per il primo anno, rispetto a quanto previsto nel 2021. In questo caso la sforbiciata viene ricondotta sempre al taglio delle entrate ippiche. Ridotte, “per tener conto dell’andamento delle entrate stabilizzate”, anche le spese connesse alla gestione, vigilanza e controllo del settore ippico, comprese fra 26,6 e 26,1 milioni di euro, restando sostanzialmente

dimostrato dai bilanci delle società depositati presso il Mipaaf, in quanto negli ultimi 8 anni il taglio subito dalle società di corse è stato di oltre il 75 percento degli stanziamenti”. Pier Luigi D’Angelo, presidente della Ippodromi Partenopei, la società che gestisce l’impianto di Agnano a Napoli, afferma: “Confido nel buon senso del ministro Stefano Patuanelli, del sottosegretario con delega all’ippica, Francesco Battistoni e della struttura del Mipaaf con a capo il capo dipartimento Francesco Saverio Abate e il direttore generale, Oreste Gerini, che certamente comprendono, al di fuori dei freddi tecnicismi della Ragioneria di stato, che non è il momento né il caso di gettare alle ortiche quanto sino ad oggi fatto per promuovere e supportare l’ippica italiana, in difesa di un’ eccellenza mondiale qual è il livello genetico della produzione dei trottatori made in Italy”. Attilio D’Alesio, presidente del Coordinamento Ippodromi, aggiunge: “Il taglio è motivato dal calo delle scommesse sui cavalli e ancora oggi c’è questo legame tra ippica e gioco, che ormai non ha più senso, perché ricordiamoci che dal 1998 si può puntare ormai su tutto. Risolto il problema dei tagli agli ippodromi, bisogna pensare a un processo di riforma serio per il settore

stabile rispetto a 12 mesi fa. I corrispettivi per la gestione del segnale televisivo ed acquisti dei diritti televisivi esteri ammontano a 11 milioni per ognuno dei tre anni presi in considerazione, mentre le spese per il totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche toccano quota 3 milioni nel 2022 e 2,5 nel 2023 e 2024. Nella tabella 13 poi, per il 2022, figurano uno stanziamento di 580.401 euro per la realizzazione di un programma di comunicazione per il rilancio dell’ippica e uno di 410.740 come somme da destinare all’ammodernamento e all’adeguamento degli ippodromi e loro infrastrutture per un riassetto delle attività di organizzazione delle corse.

ippico, che non può continuare su questa strada. Ci auguriamo, per questo, che si possa imboccare la strada di una riforma profonda. Occorre pensare ad un’agenzia dedicata, che gestisca il settore ippico, che non può più essere governato dal ministero delle Politiche agricole. Speriamo di imboccare questa strada e mi auguro che il Parlamento possa istituire un nuovo ente dedicato al settore”.

Come gli altri concessionari “Considerando che le società di corse sono concessionari ex lege per la raccolta delle scommesse ippiche all’interno degli ippodromi, è necessario che, in ragione dello status di concessionario proprio di ciascuna società di corse e al fine di una compiuta regolamentazione del rapporto, la stipula dei disciplinari avvenga secondo le stesse modalità e procedure utilizzate per la stipula delle convenzioni di concessione”. L’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con una determinazione del direttore generale Marcello Minenna, ha avviato l’adozione di schemi di provvedimenti analoghi a quelli in essere con i concessionari aggiudicatari di procedure ad evidenza pubblica per le società che gestiscono gli ippodromi.

Ai fini della regolamentazione del rapporto con le società che gestiscono gli ippodromi, vengono adottati alcuni schemi di atti: domanda di sottoscrizione del disciplinare sia per strutture gestite da società private che per strutture gestite da istituzioni pubbliche; nomenclatore unico delle definizioni; regole amministrative per la sottoscrizione del disciplinare, sia per strutture gestite da società private che per strutture gestite da istituzioni pubbliche; regole tecniche per la gestione degli ippodromi; disciplinare per l’offerta e la raccolta delle scommesse sulle corse dei cavalli all’interno degli ippodromi, sia per strutture gestite da società private che per strutture gestite da istituzioni pubbliche.

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comma 7

IL VALORE SOCIALE DEL GIOCO di Michela Carboni

La senatrice Paola Binetti (Udc) interviene sull'amusement, chiedendo al Governo un intervento deciso per tutelare il comparto

Il

PAOLA BINETTI

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gioco senza vincita in denaro torna all’attenzione politica, con l’interrogazione della senatrice dell’Udc Paola Binetti. “I giochi di intrattenimento – sottolinea - vengono ancora paragonati alle slot machine. La normativa italiana, dunque, non è adeguata ai tempi e questo mi sorprende. Il Decreto del 18 maggio 2021 è profondamente sbagliato: impone che giochi come il calciobalilla, carambole, bigliardi e flipper vengano sottoposti a certificazione onerosa alla stessa stregua delle slot machine. Per questo motivo di recente ho presentato una interrogazione al ministro dell’Economia Franco. Chiedo, quindi, al governo di rivedere l’impianto normativo perché così facendo si verifica un effetto paradossale: invece di contrastare il gioco d’azzardo o il gioco illegale si va a colpire il gioco di puro intrattenimento, disincentivando ulteriormente questa attività ludica, sana e di aggregazione sia per i giovani che per i meno giovani e di conseguenza si vanno a martoriare migliaia di attività che si vedranno costrette ad abbandonare questo settore”. In che modo a suo avviso è possibile tutelare il comparto del puro intrattenimento? “Il rapporto Lottomatica-Censis pubblicato qualche giorno fa consegna al Paese un quadro drammatico. Il gioco d’az-

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zardo, specie in pandemia, ha avuto la sua massima espansione e diversi nostri concittadini sono caduti nella trappola della ludopatia. Occorre distinguere, prima di tutto dal punto di vista normativo, il gioco d’azzardo dall’intrattenimento. Non è ammissibile, come detto in precedenza, che questi due elementi siano equiparati. Occorre, dunque, prevedere un Testo unico che sappia evidenziare le differenze tra i due comparti. L’intrattenimento non può pagare gli stessi oneri dell’azzardo. È doveroso, infine, supportare dal punto di vista economico tutte quelle attività che offrono alla collettività servizi ludici. Se verranno garantite maggiori risorse a chi si batte per il gioco legale verrà al contempo disincentivato anche l’azzardo”. C’è un rischio illegalità? “Senza dubbio devono esserci controlli rigorosi, vigilando sull’offerta proposta da chi opera nel settore del puro intrattenimento. Devono, dunque, essere messi a disposizione dei cittadini servizi ludici che sappiano rispondere alle esigenze delle famiglie e delle diverse categorie sociali. Se un’attività rispetta le regole, investendo così esclusivamente sul puro intrattenimento, non vedo che tipo di rischi possano manifestarsi. Continuare, invece, a distribuire risorse a chi fa dell’azzardo il core business principale è un errore gravissimo

che va a vantaggio della criminalità. Non è un caso che in piena pandemia le chiusure imposte dal Covid abbiano contribuito a favorire il sottobosco della criminalità che ha ricavato illegittimamente ben 18 miliardi di euro rispetto ai 12 ottenuti nel 2019”. Secondo lei il Governo come dovrebbe intervenire per una regolamentazione efficace del comparto amusement? “L’unico intervento che può produrre effetti immediati e favorevoli al comparto dell’amusement, oltre alla previsione di un testo unico capace di conferire all’intrattenimento puro una disciplina normativa differente rispetto a quella dell’azzardo, è l’abbattimento delle tasse”. L’online rappresenta un elemento di rischio per il gioco senza vincita di denaro? “Il rischio, quando non è prevista una vincita in denaro, è minimo, anzi tendente allo zero”. Secondo lei in che modo è possibile rilanciare le sale giochi senza vincita di denaro? “L’industria del gioco e dell’intrattenimento puro deve essere rilanciata attraverso incentivi fiscali. Il gioco deve assumere un valore sociale. Per questo ritengo necessario perseguire il modello dei Club, luoghi in cui vengono proposte attività ludiche per adulti e bambini, una location ad hoc per le famiglie che avrebbero un’alternativa in più per i figli”.


flipper

DOPO L’EXPLOIT PROVVISORIO DELLE SCORSE SETTIMANE, FLAVIO BADDARIA SALE DEFINITIVAMENTE IN TESTA ALLA CLASSIFICA ITALIANA DI FLIPPER SPORTIVO

Ritorno in scena e colpo di scena

C

olpo di scena nel mondo del flipper sportivo, italiano e non solo. Dopo anni di leadership indiscussa e di dominio assoluto della classifica del nostro paese da parte del pluridecorato Daniele Acciari, a salire in testa al ranking nazionale è Flavio Baddaria. Anche se, in realtà, non si tratta di un vero e proprio unicum, avendo già avuto l’occasione di assistere a un primo sorpasso durante le scorse settimane, da parte dello stesso Baddaria, in seguito ai sue podi ottenuti in Austria e in Germania. Anche se, all’epoca, il cambio al vertice era durato soltanto pochi giorni, con Acciari che si era subito riconquistato la scena. Adesso però il sorpasso è avvenuto di nuovo e stavolta sembra destinato a rimanere più stabile nel tempo, almeno fino alle prossime uscite del quattro volte campione del mondo Acciari, che dopo il lockdown ha disputato soltanto un torneo ufficiale,

La classifica italiana 1 Flavio Baddaria 2 Daniele Celestino Acciari 3 Roberto Pedroni 4 Wolfgang Haid 5 Enrico Giorgio de Stefani 6 Fabio Francescato 7 Giuseppe Violante 8 Mirko Plumari 9 Cesare Datri 10 Danny Iuliano 11 Daniele Baldan 12 Luca Fredella 13 Devis Pierantozzi 14 Gabriele Tedeschi 15 Francesco Sacco 16 Fabio Gravina 17 Davide Della Ianna 18 Pasquale Grossale 19 Alessandro Sanna 20 Lorenzo Gagliardi 21 Paolo Luise 22 Marco Marocco 23 Emanuela Gemelli 24 Pierangelo Villa 25 Antonella Iannotta

553,06 469,75 363,46 243,48 150,98 129,37 124,27 116,64 113,34 111,67 65,07 51,49 42,16 40,75 36,82 36,24 33,22 32,35 25,47 23,73 22,00 21,37 19,81 17,55 16,17

Ranking WPPR

di Vincenzo Giacometti

mentre Baddaria – al contrario - sta gareggiando in una serie di tornei internazionali che gli hanno consentito di conquistare la leadership e, stavolta, anche in modo potenzialmente duraturo. Oggi, infatti, il player di Olgiate Molgora, in provincia di Lecco, ha staccato l’ex leader Acciari di quasi cento punti. Mentre in terza posizione si trova Roberto Pedroni, a oltre 150 punti di distanza. In quarta posizione rimane stabile Wolfang Haid, compagno di viaggio abituale di Baddaria nelle varie trasferte internazionali, che dopo aver ottenuto, anche lui, questo ottimo posizionamento dopo i recenti tornei di Austria e Germania, ha ottenuto ora un buon vantaggio sugli inseguitori, tenendo dietro di sé, al quinto posto, il veterano Giorgio De Stefani, il quale però continua a viaggiare per l’Europa in cerca di punti. Come ha fatto proprio a fine novembre, quando insieme agli altri italiani Roberto Pedroni, Francesco Sacco e Giampiero Pittelli, è volato fino in Spagna per disputare il nuovo torneo promosso dall’associazione spagnola Pinball Biar ad Alicante, dal titolo Museo del Recreativo. Ed è proprio qui che ha ottenuto un buon piazzamento, arrivando quarto nel torneo “classic”, superato proprio da Pedroni il quale è tornato quindi a salire sul podio. Mentre ad aggiudicarsi il torneo è stato il numero uno in Spagna, Julio Vicario Soriano. Invece, nel torneo disputato sui flipper moderni a vincere è stato l’altro top player locale, Rafael Masedo, con gli stessi due italiani hanno chiuso insieme al sesto posto, uscendo nelle semifinali. Tutto questo, però, quando nel fine settimana precedente gli stessi giocatori italiani impegnati nella trasferta spagnola avevano già varcato i confini arrivando fino a Nendeln, per disputare il Liechtensteiner Pinball Open, accompagnati in questo caso da altri quattro player

1

Raymond Davidson

2

Peter Andersen

814,87 753,68

3

Cayle George

676,85

4

Robert Sutter

634,19

5

Eric Stone

609,54

6

Escher Lefkoff

585,69

7

Colin McAlpine

583,40

8

Emil Ed Dreiborg

9

Paul Englert

565,00

10

Colin Urban

562,66

11

Johannes Ostemeir

558,19

12

Flavio Baddaria

553,06

13

Aleksander Kaczmarczyk

543,16

14

Jared August

512,69

15

Marcus Hugosson

512,02

16

John Delzoppo

500,25

17

Olli-Mikko Ojamies

473,78

18

Daniele Celestino Acciari

469,75

19

Jonas Valström

466,61

20

Viggo Löwgren

465,45

21

Arvid Flygare

459,34

22

Derek Price

454,60

23

Steven Bowden

447,45

24

Phil Birnbaum

442,73

25

Levente Tregova

442,08

577,28

(Ultimo aggiornamento del ranking novembre 2021)

della Penisola: Giuseppe Violante, Antonio Freddo, Carmelo Vitale e Fabio Francescato (su un totale di cinquanta giocatori), con quest’ultimo che ha ottenuto il risultato migliore, arrivando secondo, dietro allo svizzero Robert Sutter, ma davanti all’altro elvetico Michael Trepp. Mentre il “solito” Pedroni si è dovuto accontentare di un quinto posto, che vale comunque – e di grand lunga - una trasferta. Intanto a livello globale, la classifica internazionale del Wppr (World pinball player rankings) vede stabile al comando l’americano, due volte campione del mondo, Raymond Davidson, che con tutta probabilità chiuderà anche quest’anno la stagione corrente al vertice, aggiudicandosi così il titolo di “best player 2021”. Mentre dietro di lui a inseguirlo è un europeo, ovvero il danese Peter Andersen, seguito dall’altro due volte campione del mondo Cayle George, tornato prepotentemente sulla scena. Insomma, sembra ormai evidente che il flipper sportivo è tornato, dopo la pandemia, in tutto il suo splendore, e a suon di colpi di scena.

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F L A V I O B A D DA R I A

Scopri di più sul flipper sportivo in italia:

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ALBAR DEGLIESPORTS LOSFIZIO DELGIOCO

LOSFIZIO DELGIOCO

«Paghiamo ancora lo scotto del virus ma l’anno è stato molto positivo» Nella seconda parte dell’anno il videogame italiano è tornato a respirare, mentre la scena esports si consolida come intrattenimento del futuro, come spiega il presidente di Iidea, Marco Saletta

Si

M A R C O S A L E T TA

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chiude un altro anno importante per il settore videoludico italiano. Se il mercato, in generale, continua a crescere, l’industria italiana risente ancora in parte degli effetti della pandemia. Intanto però si consolida il comparto degli esports, che si rivelano sempre più come l’intrattenimento del domani. Ne abbiamo parlato con Marco Saletta, presidente di Iidea, l’Italian Interactive Digital Entertainment Association, provando a fare assieme un bilancio di questo 2021. Presidente Saletta, Iidea chiude quello che è stato il primo anno “senza” la Milan Games Week, ma che ha visto la prima edizione fisica di Round One, e molte altre iniziative per la promozione del videogame, First Playable su tutte. Come è il bilancio di questo nuovo anno per Iidea? “È stato un altro anno decisamente positivo dal punto di vista del mondo videoludico. Attraverso la pubblicazione di studi e ricerche sul mercato e sui consumi, sulla produzione made in Italy e sugli esports, Iidea ha saputo descrivere in modo determinante quella che

GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

è la realtà italiana di questo settore. In un anno che sembra chiudersi con un riacutizzarsi della pandemia il lavoro di Iidea non si ferma, sia dal punto di vista esportivo che dal punto di vista della promozione del videogame in generale. Abbiamo partecipato a tanti eventi in Italia e all’estero, e poi abbiamo lavorato per realizzare due eventi, First Playable (anche quest’anno in edizione digitale, ma con le premiazioni degli Italian Video Game Awards in presenza a Pisa) e Round One, fruibile sia interamente in presenza all’interno dell’Ogr di Torino che da remoto”. Più in generale, per quanto riguarda l’industria videoludica italiana, che 2021 è stato? “L’industria paga ancora lo scotto del Covid, a un lungo periodo di lavoro da remoto che ha reso complicata la realizzazione di molti progetti, facendo slittare o saltare i timing previsti. Tuttavia, possiamo dire che si chiude un anno comunque positivo, tutto sommato siamo stati beneficiati dal fatto che il virus abbia allentato la propria morsa nella seconda parte dell’anno, consentendoci di partecipare a qualche evento. La recente Milan Games Week, ad esempio, alla quale per la prima volta abbiamo partecipato nelle vesti di ospiti e non più come organizzatori,

A cura di Daniele Duso

ha permesso a tanti studi indipendenti che hanno animato il nostro stand Indie Dungeon di recuperare in buona parte quel contatto diretto con il pubblico che per gli sviluppatori mancava dal 2019. Come riportato nel recente rapporto che abbiamo realizzato con il Censis in Italia il mercato videoludico vale 2,2 miliardi di euro, con un +22% rispetto all’anno precedente. Per la produzione italiana, invece, si stima un fatturato intorno ai 90 milioni di euro. È un settore che condensa talento, creatività, innovazione e presenta ancora ampi margini di sviluppo. Con il Censis abbiamo sottolineato come investendo nel gaming 45 milioni di euro in cinque anni (la somma prevista dal Pnrr alla voce finanziamento delle piattaforme di servizi digitali per gli sviluppatori e le imprese culturali), il fatturato delle imprese italiane del settore salirebbe a 357 milioni di euro nel 2026. Un intervento simile creerebbe nei cinque anni 1.000 posti di lavoro qualificato per i giovani, attiverebbe complessivamente 360 milioni di euro di investimenti privati e genererebbe 81 milioni di gettito fiscale aggiuntivo”. Round One, tra una miriade di contenuti di assoluto spessore, ci ha regalato finalmente un dato per comprendere il peso economico degli esports in Italia:


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A ,

T U T T O

P R O N T O

La eSerie A Tim sta per tornare. Uno degli eventi più spettacolari e di maggior successo del panorama espotivo italiano è pronto per la sua seconda stagione. Si partirà tra qualche settimana, a inizio gennaio, dapprima con le qualificazioni online, aperte a tutti, e poi restringendo il campo sino ad arrivare ai 32 migliori che avranno accesso alla fase finale, in calendario nel mese di aprile 2022. La competizione, che anche in questa nuova edizione sarà realizzata dalla Lega Serie A in collaborazione con Infront e Pg Esports, vedrà quest’anno alcune novità rispetto alla scorsa edizione. Una su tutte, il videogioco su cui si svilupperà, che sarà il solo Fifa 22. Se lo scorso anno la eSerie A stupì il pub-

P E R

L A

S E C O N D A

blico presentandosi in una doppia veste, sia su Fifa 21 che su eFootball 2021, quest’anno l’accordo stretto dalla Lega Serie A con il publisher statunitense Ea Sports ha, di fatto, tagliato fuori lo storico antagonista giapponese. Gli appassionati del vecchio Pes dovranno necessariamente pensare ad una nuova competizione nazionale che però non potrà più fregiarsi dei loghi ufficiali della Lega Serie A. Ciò porta con sé una prima grossa novità: nella nuova eSerie A ci saranno solo 15 squadre partecipanti. All’appello mancheranno Juventus, Roma, Lazio, Atalanta e Napoli che hanno un accordo in esclusiva con la nipponica Konami. Il percorso verso la eSerie A stagione 2021-22, quindi, partirà tra circa un mese, con le qualificazioni online aperte a tutti. Si gioca su PS4 e su PS5, con gli Online Qualifiers che rappresentano la prima grande vetrina della nuova stagione. I 32 migliori giocatori (i top 4 di ogni tappa su PS4 e i top 8 di ogni tappa su PS5) centrano l’accesso alla finale. Chiuso il capitolo delle qualificazioni online, nelle date del 29 e 30 gennaio

Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports

percorrere è già chiara: intendiamo puntare sulla crescita del comparto italiano sia in ambito developer che esports. Rafforzeremo quindi First Playable per dare supporto ai nostri sviluppatori italiani e la giusta visibilità alle produzioni made in Italy; renderemo ancora più centrale Round One con una presenza sempre più importante di aziende e ospiti di primo piano; parteciperemo ad eventi internazionali con delegazioni di aziende italiane; proseguiremo nell’analisi del mondo del videogioco in Italia a 360° e, non ultimo, continueremo il nostro importante e delicato dialogo con le istituzioni per promuovere l’attivazione di nuove forme di sostegno al settore. Ci aspetta un anno intenso ma sia noi che i nostri soci siamo carichi di entusiasmo per affrontarlo!”.

LOSFIZIO DELGIOCO

E S E R I E

media, per questo abbiamo ritenuto necessario organizzare incontri con speaker che hanno affrontato tutti gli aspetti principali di questo nuovo settore, da quelli legali a quelli più prettamente commerciali, approfondimenti necessari per far in modo che l’ecosistema degli esports cesca solido nel nostro Paese. In occasione di Round One abbiamo voluto proseguire le nostre riflessioni sulla regolamentazione del settore avviate in primavera con la pubblicazione del position paper sulla prospettiva italiana, affrontando il tema anche da un punto di vista europeo grazie al contributo di Isfe Esports e Ubisoft. Nella discussione su questi argomenti è infatti importante non perdere una visione più alta perché il mercato del gaming è per sua natura internazionale”. Tornando a un discorso più generale, che novità avete in programma per il 2022? Può già anticiparci qualcosa? “In tempi di covid non è facile realizzare nuove iniziative, lo abbiamo visto nel 2020 con Round One, che abbiamo dovuto in fretta trasformare in un evento digitale. Tuttavia, per il 2022 la strada che vogliamo

LOSFIZIO DELGIOCO

45 milioni di euro, era un dato che vi aspettavate? “Diciamo che il dato non ci ha stupito. È una stima di costo che ci permette di avere un anno zero nella valutazione economica del settore. Considerando il lavoro di tutti gli attori che fanno parte probabilmente è una stima che è stata fatta anche al ribasso, ma almeno abbiamo un riferimento ed è da qui che ripartiremo con Nielsen il prossimo anno per realizzare la nuova fotografia del comparto. Consideriamo che si parla di un settore che coinvolge in Italia un numero di persone ancora tutto sommato contenuto, ma l’auspicio è che, anche con il supporto di Iidea, questo numero possa crescere di molto”. A Round One si è parlato spesso di regolamentazione del settore esportivo, Iidea come intende procedere in questo ambito? “Round One è stato pensato proprio con l’obiettivo di dare all’audience comprensione del fenomeno e, al settore, la professionalizzazione necessaria per crescere. I team sono media company, capaci di parlare a una fan base che oggi sta su altri

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AL BAR DEGLI ESPORTS

S T A G I O N E

2022 si entrerà nel vivo della competizione con il Draft, che consiste nella possibilità, per i 15 club partecipanti, di scegliere dai ranking finali di PS4 e PS5, chi li rappresenterà nella fase finale della competizione. Fase finale che si svolgerà tra febbraio e marzo con la regular season, che vedrà scendere in campo le 15 formazioni iscritte suddivise in tre gironi da cinque. Nessuna squadra sarà eliminata in questa fase, ma in base ai risultati si andranno a formare due bracket per arrivare alle Final Eight del 12-13 aprile e, infine, alla proclamazione del vincitore che succederà al Benevento eSports, campione della prima edizione della eSerie A Tim Fifa 21 (su eFootball vinse il Genoa Cfc). Una sfida nella sfida, dunque, per la competizione videoludica legata al calcio: confermare il successo dello scorso anno, con la proclamazione a miglior evento esports italiano 2021, ma soprattutto confermarsi tra il pubblico senza poter contare sui tifosi di calcio di Juventus, Roma, Lazio, Atalanta e Napoli, ma esports e sport, si sa, appartengono a dimensioni diverse.

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poker wsop

LA GERMANIA È ANCORA SUL TETTO DEL MONDO I poker players italiani centrano tanti piazzamenti a premi ma manca il braccialetto nell’edizione post Covid-19 delle World Series di Las Vegas

di Cesare Antonini

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ravamo pochi ma buoni alle World Series of Poker d’autunno, quelle giocate finalmente dopo oltre due anni d’attesa per colpa del maledetto Covid-19. C’eravamo lasciati così, il mese scorso ma, purtroppo, i nostri players non sono riusciti neanche minimamente ad avvicinarsi all’impresa epica di Dario Sammartino che nel 2019 si piazzò secondo dietro a Hossein Ensan, tedesco, vincendo 6 milioni di dollari, quasi quanto la prima moneta di quest’anno in pratica. Fiammata di Mustapha Kanit a parte, che ha centrato due tavoli finali high stakes per 340mila dollari totali, i piazzamenti sono stati tanti, da quelli di Max Pescatori, a quelli di Luigi Curcio o Andrea Shehadeh o Tommaso Briotti, Gianluca Speranza, Walter

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Treccarichi tra gli altri, ma nessuno si è avvicinato sensibilmente al braccialetto. L’ultimo squillo al Super Turbo Bounty per Filippo Ragone e Luigi Curcio usciti rispettivamente sesto e settimo. Ora bisogna dare il giusto onore al nuovo campione del mondo che verrà ricordato storicamente come il primo dell’era post Covid-19, dopo oltre due anni di attesa. Ed è ancora tedesco visto che Koray Aldemir ha vinto il No Limit Hold’em Championship da 10.300 dollari di buy in, ripercorrendo le norme di Ensan. Era “bancato” quasi vicino alla pari per la vittoria, Koray, ma il poker poteva riservare qualsiasi sorpresa. Per forza andava lasciato spazio all’imprevedibilità visto che stiamo parlando del No Limit Hold’em. Ma le skills di un player che ora ha superato i 20 milioni di dollari di vincite in carriera, contro due players che avevano vinto meno di 200mila dollari in totale, difficilmente sarebbero state battute daun outsider. E anche lo stack che sovrastava gli avversari lasciava poco spazio alle sorprese. Ma, alla fine, non è stato così facile. Dopo vedremo perché. Intanto, questo è stato il verdetto. È lui, il 31enne tedesco, a vincere il titolo di campione del mondo superando il field da 6.550 players del Main Event delle World Series of Poker 2021, ottenendo 8 milioni di dollari e l’ambito braccialetto d’oro. Alla 223esima mano del tavolo finale, Aldemir ha eliminato il suo implacabile avversario in heads-up, George Holmes, dilettante che ha assicurato di


WSOP LA GERMANIA È ANCORA SUL TETTO DEL MONDO

giocare a poker con gli amici e di voler rimanere così, con la sua passione nonostante una moneta da 4,3 milioni di dollari finita nel suo conto in banca. La vittoria di Aldemir lo ha spinto al quarto posto di tutti i tempi tra i giocatori tedeschi più vincenti nei tornei dal vivo con 20 milioni di dollari in contanti, come abbiamo già annotato. Può dormire ancora sonni tranquilli Fedor Holz, che ha ancora 12 milioni di dollari di vantaggio. E il campione del mondo si unisce a un club esclusivo che include leggende del gioco come Phil Hellmuth, Doyle Brunson, Stu Ungar e Johnny Chan. Per lui il successo della “renaissance” del poker live e delle Wsop dopo oltre due anni di attesa per colpa del maledetto virus. “In pratica è l’unico torneo che la famiglia e gli amici conoscono. Significa molto per me vincerlo”, ha detto Aldemir a caldo. L’ACTION DELLA SFIDA FINALE - Si partiva in tre con Aldemir, Holmes e Jack Oliver a discutere dell’atto finale del mega torneo. Nonostante le premesse, Koray, avrebbe presto scoperto che il compito non sarebbe stato poi così facile. Holmes ha giocato magistralmente tutta la sera e ha tirato fuori una serie di bluff impressionanti. Il divario di esperienza tra Aldemir e la concorrenza non era molto evidente sul campo. All’inizio, Holmes e Oliver si sono scontrati per affrontare Aldemir per il braccialetto, ma nessuno dei due voleva abbandonare il sogno così facilmente. Dopo tre ore di scambi aspri tra i due inseguitori in cui è finito spesso di mezzo anche Aldemir, Holmes ha finalmente eliminato Oliver. Ma ci è voluta un po’ di fortuna quando ha chiamato uno shove preflop da 35,7 milioni di chips con QJ e si è trovato contro A8. Un board J high ha dato ad Holmes la top pair eliminando Oliver per 3 milioni di dollari per il terzo posto. Holmes è arrivato 213esimo al Main Event delle Wsop 2019 per 50.855 dollari, il suo unico premio registrato in un torneo dal vivo. Ma, come tutti gli essere umani sportivi, la competizione poi ti porta a voler vincere a tutti i costi e così è stato anche per lui. Nonostante partisse in svantaggio di oltre 2-1 in chips all’inizio del gioco heads-up contro una superstar come Aldemir, Holmes ha lottato piatto dopo piatto, e

alla fine si è portato anche in vantaggio. “Ero piuttosto stressato a essere onesto”, ha detto Aldemir commentando l’heads-up. “Dopo dieci giorni di poker, soprattutto gli ultimi cinque o sei Day sono stati tutti super stressanti. Non ho dormito molto, tipo cinque ore al giorno. Tutte quelle persone che mi guardano giocare mettono ansia e non è facile a dispetto di quel che si possa pensare - ha commentato alle Wsop il neo campione - rispetto anche per tutti gli altri giocatori che hanno giocato alla grande. È stata un’esperienza pazzesca”. E aver perso il vantaggio dopo due giorni di stradominio, poteva rappresentare una difficoltà a livello psicologico anche per un top reg come Koray. Ma è qui che si è vista la differenza. Il mindset ha tenuto e la pressione non lo ha scalfito. Anzi, alzare l’asticella gli è servito e Aldemir è tornato subito al comando dopo aver vinto una serie di mani consecutive. Ma va reso onore a Holmes che ha continuato a giocare un poker solido costringendo il suo avversario esperto a guadagnare ogni chip e ha mantenuto il punteggio vicino per un lungo periodo di tempo. La svolta è arrivata alla 223esima e ultima mano, con i bui a 1,200,000/2,400,000 con 2,400,000 di big blind ante, Holmes ha rilanciato a 6.000.000 con KQ e Aldemir che aveva un leggero vantaggio in fiches, ha chiamato con 10-7 suited. Flop: 10-7-2, cbet Holmes 6 milioni, Aldemir check raisa a 19 milioni e Holmes non crede alla giocata e chiama. Turn: K, la carta peggiore per Holmes, Aldemir esce subito di 36,500,000 e quando Holmes ha chiamato River: 9 fiori, Aldemir ha deciso per il check e Holmes è caduto nella banale trappola mandando tutto per 133 milioni. Super call e la Germania s’abbraccia! “He did it!”, hanno esultato in molti sui social. Holmes se ne è andato con 4,3 milioni di dollari e ha messo in scena una performance complessivamente impressionante. È il manifesto del poker che consente a tutti di vivere un sogno! Lui ancora deve svegliarsi ma non si monterà la testa, pokeristicamente parlando, continuerà a giocare con gli amici nel suo club preferito! I R IS U LTAT I D E L TAV O L O F I N AL E 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Koray Aldemir George Holmes Jack Oliver Joshua Remitio Ozgur Secilmis Hye Park Alejandro Lococo Jareth East Chase Bianchi

Germany United States United Kingdom United States Turkey United States Argentina United Kingdom United States

$ 8.000.000 4.300.000 3.000.000 2.300.000 1.800.000 1.400.000 1.225.000 1.100.000 1.000.000

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politica poker epm

A R M A N D O A N N U N Z I A TA

L’Italia si prende anche l’Euro Poker Million! ENNESIMO SUCCESSO DI ENTRIES PER IL TORNEO EURO ROUNDERS AL KING’S RESORT DI ROZVADOV MA C’È ANCHE IL SUCCESSO DI DUE PLAYERS ITALIANI A IMPREZIOSIRE L’EVENTO di Cesare Antonini

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ell’anno dei successi azzurri in Europa anche i poker players italiani conquistano i loro “europei” del Texas Hold’em e sono Armando Annunziata e Antonio L’Abbate che si sono portati a casa in due 270mila euro di premio compresi due ticket per il main event Wsop Europe che si giocherà proprio tra pochi giorni, nel mese di dicembre al King’s Resort di Rozvadov, quando sfoglierete già questa rivista tra le mani. Ed è questo il verdetto finale dell’Euro Poker Million, super torneo da 2.709 entries giocato in questa

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room punto di riferimento del poker live d’Europa dall’1 all’8 di novembre. Rispetto all’evento di agosto che vide chiudere terzo per 90mila euro di premio il super pro italiano, Salvatore Bonavena, col successo del player israeliano, Eyal Bensimhon, un piccolo calo di entries c’è stato ma il montepremi (distribuito a 270 players), si è fissato a 1.154.000 euro con una prima moneta da 170mila euro. Cifre generate da un buy in di 490 euro e che conferma i successi dell’organizzazione Euro Rounders che collabora col King’s Resort ormai da quasi tre anni e che ha preso in carico anche la gestione del France Poker Festival che si gioca sempre nella room della Repubblica Ceca. E in questo evento i numeri hanno dato ragione a queste scelte visto che Antony Angeloni, il Ceo e Lele Sgherza, il Coo di Er, hanno suggellato l’importanza della coope-

razione col King’s di Leo Tsoukernik e del Poker Director Federico Brunato: i players unici azzurri sono stati 280 e hanno doppiato (quasi triplicato) altri field come quello rumeno, ad esempio, e superato quello tedesco fermo a 256 giocatori e a quello ceco. Dalle analisi che abbiamo seguito in questi anni sappiamo che specie i giocatori tedeschi e cechi, per ovvie ragioni di vicinanza, rappresentano il bacino più importante dove pesca una room che tutte le settimane raccoglie migliaia di iscrizioni coi tornei più belli del nostro continente. Uno splendido segnale visto che, l’anno scorso, il poker dal vivo era stato già interrotto per un lockdown che, da fine ottobre, è andato avanti per oltre 7 mesi. Tempi che metterebbero in crisi qualsiasi azienda ma la ripresa di King’s ed Euro Rounders è splendida con numeri sempre in crescita e garantiti sempre ampiamente coperti. La speranza è che il percorso avviato dall’estate scorsa possa non interrompersi più per colpa di restrizioni o chiusure. In ogni caso, i protocolli esistono e si possono mettere in campo, soprattutto nel poker dal vivo.


L’ITALIA SI PRENDE ANCHE L’EURO POKER MILLION! ANTONIO L’ABBATE

La top 30 del torneo

Com’è andato il final day Dopo la doppietta azzurra RicciLombardo nel main Wsop Circuit di questo settembre, ecco il successo della coppia Armando Annunziata-Antonio L’Abbate. Curioso il fatto che i due abbiano giocato per buona parte del Day2 al feature table dandosele anche di santa ragione, e poi si siano ritrovati vicini al tavolo finale riuscendo alla fine a primeggiare. Nel final day si è percepito il valore di Annunziata uscito alla distanza e che ad un certo momento ha avuto in mano il torneo trainando anche l’amico, L’Abbate, fino in fondo. Per lui 170.350 euro di cui 160.000 in denaro e il resto in ticket per il main Wsop Europe, come abbiamo detto. Dieci i ticket distribuiti alla top ten dell’evento e i due azzurri saranno tra gli oltre 220 players già qualificati a questo evento meraviglioso che seguirà quello di Las Vegas di cui parliamo in un’altra pagina di questo numero. Ma torniamo al torneo. Sono stati 69 i players italiani a tornare per combattere per il trofeo e le monete già importanti oltre ai preziosi ticket da giocare sempre al King’s per l’evento principale delle Wsope. Super torneo quello di Annunziata che nel final day aveva avviato una sfida molto cruenta con il francese “Carryonuk” (sì, si tratta di un nickname visto che sono molti i

giocatori che preferiscono l’anonimato nei dati mentre giocano pur apparendo tranquillamente negli streaming online video, Ndr) che ha subìto per buona parte del final day l’action del nostro player. Per questo Annunziata ha iniziato a capire che poteva spingere molto di più contro il francese ma, in generale, contro tutto il tavolo. L’italiano, del resto, aveva perso tutti gli showdown che poteva perdere ed è sempre dovuto ripartire risalendo nel count grazie a tanti colpi vinti uncontested. Ha fatto passare le “dame” ad un avversario e anche due coppie di 9 di due avversari nello stesso colpo squeezando con AQ. Piccoli grandi segnali che il player campano poteva dominare l’azione e poi è stato anche aiutato da qualche errore di valutazione e un’eccessiva prudenza per player come “King Ten” (il greco con un altro nickname, Ndr), Ovidiu Barna e altri ancora. In ogni caso ha dimostrato di essere sempre in partita anche se, a tre left, l’ungherese Kis sembrava poter prendere in mano il pallino del gioco in un colpo in cui Armando aveva coppia di 2 e stava per dilapidare dal flop in poi buona parte dello stack. Poi un magico “2” al turn è sembrato essere la chiave di volta definitiva del suo torneo. Big pot e poi l’eliminazione dello stesso Kis da parte di L’Abbate A9 vs K10 con un 9 preso al flop e un Asso che chiude i giochi al turn. Poco prima l’altro colpo decisivo

1 Armando Annunziata 2 Antonio L’Abbate 3 Krisztian Mark Kis 4 King Ten 5 Yaniv Vaknin 6 Tomas Hajek 7 Ovidiu Dorin Barna 8 Carryonuk 9 Zhong Chen 10 Matthias Steinberg 11 Emanuele Onnis 12 Vitaliy Kryza 13 Ionut Dan Velicu 14 Frank D. 15 Fabio Gamba 16 Montana 17 Mugurel Farcas 18 Lukas Zaskodny 19 Marius Asanache 20 ChipMonk 21 R.gutti 22 His4irness23 23 Pasqualo Vlv 24 Paulius Pserackas 25 Luca Piras 26 Oleg Jdan 27 Giuseppe Bruno 28 Umberto Ferrauto 29 Dusko Kostic 30 Simone Andrian

Italy € 170.350 Italy € 99.200 Hungary € 72.126 Greece € 55.065 Israel € 47.282 Czech Rep. € 39.223 Romania € 33.276 France € 25.921 Netherlands € 22.246 Germany € 20.305 Italy € 9.955 Ukraine € 8.895 Romania € 8.895 Germany € 7.940 Italy € 7.940 Germany € 7.840 Romania € 6.990 Czech Rep. € 6.890 Romania € 6.040 Netherlands € 6.040 Germany € 5.095 Germany € 5.095 Switzerland € 5.095 Lithuania € 4.205 Italy € 4.205 Moldova Rep. € 4.205 Italy € 4.205 Italy € 3.655 Germany € 3.580 Italy € 3.580

K10 vs 66 e ancora il runner up alla cassa con Kis sempre più short. Ha sorpreso tutti il greco King Ten che, pur palesando molti leak, è riuscito zitto zitto a prendersi la quarta piazza da 55.065 euro totali compreso il ticket del main Wsope. Peccato per Emanuele Onnis, player sardo che è riuscito a piazzare un’ottima prova partendo short a 24 players left. Poi ha raddoppiato due volte da 3,5 milioni volando anche fino a 13 milioni sopra average a tre tavoli left. Alla fine è uscito 11esimo per 9.955 euro, è lui la bolla del ticket del main evento Wsop Europe. Ancora più short al final day per l’Italia Fabio Gamba che, però, è riuscito a risalire fino alla 15esima posizione ottimizzando le due chips con sagacia e portandosi a casa 7.940 euro di moneta. A sbollare il final day era stato sempre un azzurro, 25esimo, Luca Piras per 4.205 euro.

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politica poker

Il nuovo boom del poker live di Cesare Antonini

SECONDO FEDERICO BRUNATO, POKER DIRECTOR DELLA ROOM DEL KING’S RESORT DI ROZVADOV, IN REPUBBLICA CECA, IL GIOCO DAL VIVO STA VIVENDO UNA NUOVA FASE DI CRESCITA STRUTTURALE E NON DI REAZIONE AI LUNGHI LOCKDOWN. ECCO LA FOTOGRAFIA DEL SETTORE E COME INCROCIARE NUOVI FIELD DI PLAYERS.

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andemia mondiale, lockdown lunghissimo per i tornei dal vivo, decreto Dignità e poche possibilità di “crossare” con il settore digital. Come sta il poker live nonostante tutte queste evidenti criticità? È questa la domanda che in molti si pongono da qualche mese quando la risposta dei tornei di poker live sembrava essere quella ovvia dopo tante settimane di chiusura. I dubbi principali sono basati sia sulla longevità del settore (ma di questo si parla dai tempi del boom del 2008-2009 e sembra che i dati abbiano risposto da soli) che sul ricambio generazionale nei field europei e del nostro Paese. E chi meglio di Federico Brunato, poker director del King’s Resort di Rozvadov, in Repubblica Ceca, la room più importante in Europa per offerta di gioco e per numeri totalizzati sia prima che dopo la pandemia mondiale da coronavirus. Le notizie che arrivano sono davvero positive e, siamo sinceri, siamo sorpresi positivamente: “Il poker live sta molto bene - esordisce Brunato, che è italiano ma vive e lavora già da tanti anni all’estero e a Rozvadov dove è il direttore della room da oltre tre anni ormai - secondo la mia esperienza lavorativa sembrava in

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effetti che i primi 2-3 mesi dopo il lockdown fosse un boom temporaneo, una giusta reazione alle chiusure. Invece, anche se la domanda cresce, sale anche l’offerta di gioco”. Lontani i tempi del boom che citavamo di cui sopra. Ma per Brunato il fenomeno non è occasionale: “Intravediamo dati ed elementi che ci lasciano pensare come questa crescita sia decisamente strutturale. Molti forse si sono avvicinati online ma di motivazioni ce ne possono essere tante altre e indagheremo per capire come possiamo accompagnare questi ottimi dati. Possiamo dire intanto, che ogni fine settimana ci sono 2.500 registrazioni di media, di cui molte nuove, nei main event di varia taglia di buy in e questo vuol dire tanto per i prossimi anni”. Altri dati sensibili? Se parliamo di ricambio generazionale cosa possiamo dire? “La media dell’età negli ultimi 2-3 anni è scesa in maniera significativa - prosegue Brunato - e ci sono molti più players giovani che arrivano dal poker online, come dicevamo prima, e anche dal mondo delle criptovalute. Grazie a questi mondi i numeri sono quasi raddoppiati per la fascia 18-25 anni. Ma la media più alta dei nostri players/ clienti è quella che va dai 25 ai 40

anni. Tuttavia negli ultimi tre anni abbiamo visto crescere molto la prima fascia nei confronti di quella appena citata e non è escluso che si possa ipotizzare un sorpasso nei prossimi mesi/anni. Ovviamente si tratta di un segnale meraviglioso per il poker live e sono questi elementi che mi lasciano pensare che potremmo essere di fronte ad un nuovo boom del poker”. Potenziale grandissimo, ok, ma come lo coltivate o intendete “concimarlo”? “L’occasione è enorme, sì, e per questo stiamo cercando di andare incontro a questi field per andare ad attrarre sempre più players da queste pool - spiega ancora il poker director anche del King’s di Praga sempre di proprietà di Leon Tsoukernik - alcune idee possono essere delle collaborazioni con forti player online che possano portare il messaggio del King’s anche verso chi non ha mai provato un torneo di poker dal vivo. Ci sono tantissimi gruppi di players sia giovani che giocano online, sia più grandi, che non hanno ancora provato l’esperienza live. Magari sono anche professionisti ma non hanno mai giocato un torneo internazionale. Cercheremo di incrociare le loro preferenze!”, conclude Federico Brunato.



casinò

Luci a Campione L’ENCLAVE SI PREPARA ALLA RIAPERTURA DEL CASINÒ, CON TANTE ASPETTATIVE MA ANCHE CON LA CONSAPEVOLEZZA DI NON DOVER E POTER RIPETERE GLI ERRORI DEL PASSATO. ECCO TUTTI I DETTAGLI SUI LAVORI IN CORSO, ILLUSTRATI DAL SINDACO ROBERTO CANESI.

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er una sera illuminato. Com’era un tempo e come a breve sarà di nuovo. Le prove tecniche, qualche giorno fa, per verificare la tenuta delle luci a led del Casinò Campione d’Italia, hanno riscaldato di speranza il cuore di chi da oltre tre anni attende la riapertura della struttura. Un’attesa che sembra ormai alla fine, visto che lo stesso piano di concordato in continuità presentato dalla società di gestione della Casa da gioco e ammesso dal tribunale di Como fissa entro il 2021 il riavvio dell’attività. La nostra intervista con il sindaco Roberto Canesi parte dunque con la domanda fatidica: riuscirà il casinò a riaprire entro il mese di dicembre? “L’amministrazione comunale è confidente sulla riapertura della Casa da gioco entro la fine di dicembre 2021, come da programma. I lavori sono attualmente in corso di completamento”. Quali sono le sue attese nei confronti della riapertura? Come essa cambierà la vita dell’enclave? “Penso che ridare con urgenza occupazione e lavoro a Campione sia un passo importante ed essenziale. Purtroppo il Casinò

ROBERTO CANESI

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di Anna Maria Rengo

non potrà soddisfare nell’immediato tutte le aspettative, ma la riapertura sarà un passaggio fondamentale per l’intera economia locale”. Ci sono stati errori, in passato, nella gestione di Casinò e Comune, e se sì, che cosa sta facendo la sua amministrazione per non ripeterli? “Penso che le principali criticità che hanno causato il disastro di Campione siano state: la diretta e totale dipendenza finanziaria del Comune di Campione dalle entrate del casinò, con la conseguente necessità di versamenti da parte di quest’ultimo di somme completamente sproporzionate rispetto alle proprie entrate, il tutto con scarso controllo di gestione di entrambe le parti. Venendo meno la liquidità del Casinò e diventando quindi impossibile il versamento di queste somme, si sono concretizzati due fattori: da una parte l’azienda Casinò a causa delle scarse risorse finanziarie ha continuato ad accumulare debiti, sia verso il Comune che verso terzi, dall’altra il dissesto del Comune che è rimasto privo di entrate sufficienti a coprire i propri elevatissimi costi di gestione corrente. Altra criticità è stata la mancata tempestiva riduzione dei rispettivi costi di gestione. L’attuale amministrazione comunale, ben consapevole di quanto sopra, ha impostato una situazione corrente di bilancio del Comune che


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sostanzialmente prescinde dalle entrate del Casinò, rendendosi quindi finanziariamente autosufficiente. Inoltre, le entrate del casinò avranno quale funzione primaria quella di contribuire agli investimenti sul territorio del socio Comune. La Casa da gioco ha un suo budget economico finanziario ben individuato nell’ambito del piano di concordato approvato dal tribunale di Como, che prevede versamenti puntualmente quantificati per il quinquennio a favore del Comune e un costo del personale fortemente ridotto rispetto al passato, sia per numero di addetti, che per ammontare degli stipendi. Inoltre, il Comune ha attualmente un costo del lavoro nettamente inferiore al passato a seguito della rideterminazione della pianta organica operata dal commissario prefettizio Giorgio Zanzi”. Il Casinò ripartirà con 174 dipendenti. Cosa auspica riguardo al rafforzamento della pianta organica, tenendo presente che al momento della chiusura al Casinò lavoravano circa 490 persone? “La dotazione di personale prevista attualmente è contenuta anche a seguito dell’esternalizzazione di diversi servizi non essenziali (ristorazione, pulizie, ecc.), prevedendo un graduale incremento del personale (per circa cento unità) corrispondentemente a possibili maggiori ricavi, come da piano di concordato. Probabilmente le 490 persone occupate in passato erano esuberanti. Se lo consentirà l’andamento aziendale, la Casa da gioco potrà in futuro incrementare l’organico sulla scorta delle specifiche esigenze, come anche previsto nello stesso piano concordatario, in sintonia peraltro con le finalità di dare occupazione al territorio dell’istituzione del Casinò di Campione”. Dopo numerose difficoltà e la rinuncia all’incarico di una dei componenti designati, cosa può dire circa il nuovo consiglio di amministrazione del Casinò? “Abbiamo effettuato una ulteriore valutazione dei candidati e ho provveduto a individuare il terzo membro del consiglio di amministrazione, nominato dall’assemblea della società svolta il 25 novembre. Si tratta del professor Carmine Garzia, esperto aziendalista, laureato alla Bocconi di Milano, dove ha anche conseguito un dottorato di ricerca in economia aziendale e management, attualmente professore di strategia e imprenditorialità presso la Supsi (Scuola universitaria della Svizzera Italiana) e docente di economia aziendale presso l’Usi (Università della Svizzera italiana)”. Quali sono state le ultime decisioni del consiglio comunale in merito alla società di gestione del Casinò? “Il recente consiglio comunale del 22 novembre scorso ha provveduto ad approvare il nuovo statuto aggiornato della società Casinò di Campione Spa, nonché la convenzione che regola i rapporti Comune/Casinò. Pare opportuno segnalare che lo statuto viene trasmesso ai competenti ministeri vigilanti, Economia e Interni, per la necessaria approvazione. Sottolineo che alla società è stata attribuita la funzione di ‘società benefit’, nel senso che sarà tenuta a svolgere anche un ruolo di utilità sociale, con significativo impatto

sulle persone, sull’ambiente di lavoro e sul contesto territoriale e geografico”. Nelle ultime settimane, in risposta a un’interrogazione del consigliere municipale Andrea Censi, il sindaco di Lugano Michele Foletti ha fornito delle cifre riguardo alla posizione debitoria che Campione ha nei confronti della città ticinese. Come commenta i dati forniti? In che tempi il Comune riuscirà ad assolvere alle sue obbligazioni? “Questo argomento è stato oggetto di chiarimenti in occasione del recente incontro del 19/11 della Commissione paritetica Campione/Svizzera, composta da rappresentanti di Campione d’Italia, del Canton Ticino e dei Comuni di Lugano e Bissone. La somma a debito del Comune di Campione per circa 418.000 franchi deriva da accertata criticità dei conteggi, che tengono conto di parametri di ripartizione oramai superati, risalenti al 2004. A breve il Comune di Campione provvederà con la controparte ad aggiornare questi parametri, saldando il debito residuo nella corretta misura, sulla scorta quindi dei volumi conferiti dal Comune di Campione nel depuratore di Bioggio e dei dati numerici dei rispettivi utenti. Una volta accertata la corretta somma a debito, il Comune di Campione provvederà al saldo immediato del dovuto”. Anche, ma non solo, in vista della riapertura del Casinò, come intende il Comune di Campione dialogare con Lugano, che anch’esso possiede una Casa da gioco? “Anche questo è stato argomento discusso nel corso della recente riunione della Commissione paritetica Campione/Lugano/Canton Ticino: è emersa la volontà delle parti di istituire un dialogo e un confronto costruttivo e concreto tendente a sviluppare il territorio del lago di Lugano da un punto di vista attrattivo turistico, tra le cui peculiarità c’è anche l’offerta del gioco”. Casinò a parte, anche se ovviamente è la struttura portante della sua azione politica, quali sono le iniziative per il rilancio o comunque il futuro della comunità campionese che intende portare avanti nel prossimo anno? “Siamo convinti – anche sulla scorta di studi - che il gioco non sia più da solo sufficientemente attrattivo: è quindi necessario affiancare all’attività del Casinò attività complementari e sinergiche, quali lo sviluppo del turismo e delle attività commerciali/artigianali, delle attività connesse al lago, di eventi e iniziative artistiche e culturali. Mi permetto richiamare qui quanto indicato nel programma elettorale: ‘Non più quindi in futuro solo Casinò, ma necessariamente anche Casinò’”.

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la necessità di dare un nuovo assetto in Italia a questo business, come ripetutamente abbiamo suggerito l’avvio di processi di riorganizzazione del lavoro e di modernizzazione dell’offerta verso i quali i casinò devono obbligatoriamente tendere in tempi brevi. È pur vero che ci occupiamo di un piccolo comparto produttivo, ma è altrettanto vero che il suo peso potrebbe essere di gran lunga maggiore, sia in termini di occupazione che in termini di apporto economico, qualora si mettesse finalmente mano ad una sua regolamentazione seria e puntuale. Abbiamo il massimo rispetto di chi opera nei casinò, a tutti i livelli, ci meraviglia però che il terribile periodo della pandemia non abbia contribuito a sgombrare il campo da un passato che non ha più motivo di esistere a favore di un futuro che deve essere opportunità per affrontare il cambiamento. Restare al palo, ora, significa negare una chance di crescita domani e accontentarsi o “tirare a campare” non è filosofia che possiamo sottoscrivere.

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la capacita produttiva dell’azienda regalando anche atmosfere festose ai clienti condite con la giusta dose di emozione. Ciò premesso, non possiamo evitare di soffermarci, per un breve commento, su notizie che nelle scorse settimane hanno riguardato i Casinò di Campione d’Italia e di Sanremo. Il primo sta per riaprire i battenti e non possiamo che essere felici per questa ottima notizia. Il secondo ha dovuto affrontare una dura vertenza sull’organizzazione dei tavoli di roulette francese. Due facce di una medaglia che in qualche modo rappresenta la realtà del business dell’azzardo in Italia. Non intendiamo commentare vicende che non ci competono, teniamo solo a sottolineare come il mondo di cui scriviamo sia ancora caratterizzato da incertezza sul futuro e, in qualche modo, da una certa instabilità. Due aspetti che ci preoccupano fortemente e che non concorrono certamente alla creazione di una visione prospettica positiva e moderna. Più volte ci siamo profusi in appelli sul-

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men che non si dica siamo giunti all’ultimo mese dell’anno. Sta per salutarci il 2021 che ricorderemo per essere stato l’anno della ripartenza per il business di cui trattiamo all’interno di questa rubrica dopo il fermo obbligatorio imposto dalla pandemia. Tra mille difficoltà, in primis di carattere economico, le case da gioco italiane hanno riaperto i battenti riproponendo la propria offerta di divertimento. Non facile per loro operare in costanza delle tante prescrizioni da rispettare in ambito di lotta alla diffusione del Covid-19 con tutto ciò che le stesse prescrizioni hanno significato in termini di organizzazione del lavoro, di modifica dei processi di accoglienza e degli spazi deputati al gioco. Uno scenario alquanto complesso che le aziende dell’azzardo hanno saputo fronteggiare con successo rendendo possibile la fruizione del gioco alla clientela con il minimo disagio. Le buone notizie non finiscono qui, perché anche i dati sui ricavi mensili sono positivi a conferma che il business di cui ci occupiamo è più vitale che mai. Non possiamo purtroppo abbassare la guardia, il mese di novembre ha registrato una quarta ondata importante di contagi in tutta Europa, negli altri paesi più che nel nostro. Una situazione che è certamente fonte di grande preoccupazione alla vigilia del periodo più importante dell’anno per afflussi e introiti. Un mese, quello di dicembre, spesso utile per aggiustare i bilanci e non solo. È anche il periodo dell’anno più produttivo per ritrovare clienti conosciuti e, soprattutto, per incontrarne di nuovi con la possibilità anche di fidelizzarli. Un’occasione per sfruttare al massimo

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Una una slot bella nella sua semplicità. Le animazioni sono piuttosto lineari, senza tanti fronzoli o effetti speciali, ma i simboli sono vividi e realistici. I rulli sono posizionati su un fondale rosso e, nella parte superiore, si possono notare quattro livelli di jackpot che aspettano di far divertire il giocatore. Per una “tutti frutti” di alto profilo, che propone sui rulli meloni, uva, limoni, arance, prugne, ciliegie, campane, degli immancabili “7” fortunati e così via. La grafica della slot è però bizzarra nel suo complesso, con ogni vittoria accompagnata da un piccolo scoppio letterale sui rulli e dalla musica del trionfo per l’avvio.

›› sound

Shining Crown non ha una colonna sonora vera e propria in sottofondo che viene proposta mentre si girano i rulli, tuttavia, durante l’azione, i giocatori hanno il piacere di sentire alcuni suoni soavi e altri più prorompenti dovuti alle combinazioni vincenti. Forse la scelta è stata quella di non voler disturbare il giocatore, sapendo che – molto spesso – alcuni player sono soliti giocare tenendo il volume spento oppure al minimo proprio per non sentire musiche e suoni eccessivi. Mentre in questo caso si può ascoltare solo ciò che serve, ovvero quegli effetti che accompagnano le varie fasi di gioco e permettono un’esperienza più avvincente e divertente.

›› bonus

›› giocabilità

Quello che abbiamo di fronte è un gioco classico composto da un set di cinque rulli, tre righe e dieci linee di pagamento. Il gameplay di questa slot è semplice e intuitivo, adatto ai giocatori di tutti i livelli. Con l’attenzione rivolta quasi esclusivamente all’azione che il “Vinci e Raddoppia” e il Bonus del Jackpot misterioso sono pronti a regalare ai giocatori. Tutte le combinazioni vincenti vengono pagate da sinistra a destra, ad eccezione degli scatter. Il simbolo “Corona” è il “Wild” e appare sul 2°, 3° e 4° rullo sostituendo tutti i simboli sullo stesso rullo. Mentre il simbolo “Dollaro” è lo “Scatter” e appare sul 3°, 4° e 5° rullo, come pure il simbolo “Stella”, il quale però appare ovunque sul 1°, 3° e 5° rullo. In generale abbiamo a che fare con un gioco molto divertente, in grado di non annoiare mai il giocatore, facendo della semplicità la sua virtù. Sapendo ciò che vuole un utente online o mobile da una slot.

Il meglio di ogni slot, si sa, è rappresentato dai suoi giochi bonus. E anche Shining Crown su questo non fa eccezione, proponendo non a caso alcune funzioni bonus molto divertenti. A partire dal simbolo jolly, rappresentanto dalla scintillante Corona da cui il gioco prende il nome. Quando appare sui rulli 4, 3 o 2, questo simbolo diventa selvaggio istantaneamente e appare in pile, moltiplicando il denaro reale di un giocatore o le vincite in crediti molteplici. Inoltre, come detto, Shining Crown non ha uno, ma due simboli scatter, che assegnano premi istantanei quando compaiono nel corso del gioco. Mentre gli scatter a stella pagano fino a 4.000 monete, lo scatter in dollari paga fino a 12.000 monete. La slot propone inoltre anche una classica funzione “vinci e raddoppia” in cui il giocatore deve semplicemente indovinare il colore di una carta da gioco da uno dei quattro semi per raddoppiare potenzialmente le proprie vincite. Ma il pezzo forte è il bonus “Jackpot Cards” che propone un jackpot misterioso di quattro livelli, ognuno dei quali è raffigurato con un seme di una carta da gioco (picche, quadri, cuori, fiori). Ogni livello può essere sbloccato durante il Bonus stesso, il quale viene attivato casualmente al termine di uno spin vincente. Il giocatore deve selezionare 3 carte tra le 12 coperte presenti sullo schermo, tentando di trovarle dello stesso seme e gli verrà assegnato il livello del Jackpot corrispondente al seme rivelato. L’importo del Bonus corrisponderà a quello accumulato fino a quel momento e verrà mostrato sul lato destro di ogni seme.

il nostro giudizio.

Shining Crown è una slot accattivante, realizzata perseguendo la tradizione del tutti frutti ma con un’entusiasmante funzione Jackpot composta da 4 livelli diversi. Un prodotto interessante, frutto del grande lavoro svolto negli ultimi mesi da un’azienda in rapida crescita, con tanta passione per l’innovazione, un approccio incentrato sul consumatore e servizi di alta qualità. Tutte qualità che si vedono chiaramente provando i suoi giochi e che emergono anche in questa nuova slot, assolutamente da provare.

Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021



INTERVISTE

Il gusto di perdere la bellezza di vincere Alessandro Haber a tutto campo tra il suo sogno di diventare Marlon Brando e il suo affetto per Gigi Baggini, passando per una vita sregolata, condita di tanto poker e oggi arricchita dal profondo amore per la figlia Celeste

di Anna Maria Rengo

“Io

sono Alessandro Haber. Non ho mai scritto prima, tranne qualche poesia da ragazzo: faccio le cose che so fare. In molti mi avevano chiesto di scrivere la mia autobiografia, ma mi era sempre sembrato che sarebbe stato come autoincensarmi. Poi me l’ha chiesto Mirko Capozzoli e, quando un anno e mezzo fa ho capito che saremmo stati fermi, a causa della pandemia, per tanto tempo, ho pensato che era arrivato il momento giusto per raccontare la mia vita e la mia passione totale per il lavoro. Ho chiamato Capozzoli e gli ho detto: ‘Facciamo questo percorso. Cominciamo a giocare’”. Nasce così, dunque, “Volevo essere Marlon Brando (ma soprattutto Gigi Baggini)”, libro edito da Baldini+Castoldi e che reca la firma congiunta di Haber e di Capozzoli. “La mia - racconta ancora Haber – è stata una vita smodata, ricca di generosità, di affetti, di situazioni incredibili. È la storia di un attore che ha curato più la sua vita di artista che quella di uomo. Sì, io mi tengo sempre lontano dalla vita reale. Mi piace travestirmi, raccontare, emozionarmi ed emozionare la gente, avere un contatto con il pubblico. Mentre narravo la mia storia e Capozzoli la registrava, ho avuto dei momenti di crisi, ma poi ho capito che potevo essere utile agli altri. Mi sono messo a nudo, non mi sono risparmiato. Ho detto la verità, nient’altro che la verità”. Ma tra Marlon Brando e Gigi Baggini, personaggio del film di Elio Petrangeli “Io la conoscevo bene” interpretato da Ugo Tognazzi, a chi pensa di somigliare di più? “Marlon Brando è un mito. Chi non ha mai pensato di diventare uno come lui, un attore con una faccia unica e irripetibile? Ma Baggini, fallito che viene preso in giro, che i suoi sogni non li

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

ha realizzati, mi aiutato a essere cazzuto, a lottare giorno per giorno, a calcare le scene, a stare davanti alla macchina da presa. Non mi sento una persona arrivata, ogni giorno devo scoprire qualcosa, ma mi sento in armonia con il mio lavoro. Baggini lo tengo accanto a me, per riscattarlo, per dargli una possibilità. Rappresenta gli ultimi, quelli che fanno fatica ad andare avanti: ne conosco diversi, alcuni li ho instradati, altri no, ma sono persone che mi fanno tenerezza”. In che modo la pandemia l’ha portata a rivedere il suo concetto di libertà personale? “Essa è fondamentale per tutti, ma ci sono dei momenti nella vita in cui puoi fare male agli altri. Penso ai vaccini, lasciando da parte le incongruenze delle loro norme: è vero che viviamo in una democrazia, nella quale c’è libertà di esprimersi, ma viviamo anche in una comunità nella quale ci relazioniamo l’uno con l’altro. Se i virologi ci dicono di fare una cosa perché è giusta, bisogna essere coerenti e farla, se invece non la vuoi fare, allora, vai su un’isola a fare la vita da selvaggio. Ci sono delle regole e bisogna tenerne conto in alcuni momenti della vita”. Qual è, invece, la sua attuale definizione della parola felicità? “In questo momento penso spesso all’addio alla vita. Cerco di lavorare il più possibile per ubriacarmi e non stare sempre lì con questo pensiero. L’idea di avere una figlia, Celeste, di averla fatta a una certa età, mi dà il senso della vita. Lei continuerà a esprimersi attraverso il mio cognome, il mio sangue, e questo mi dà un senso di ebbrezza, di dolcezza, di malinconia e, sì, anche di felicità, che è fatta di attimi. Se fosse continua sarebbe troppo. Sono belli anche i momenti in cui ci sono delle problematiche che vanno risolte, o nei quali si sta con un amico, o si prova uno spettacolo per un mese con l’ansia

per la sua riuscita. L’idea di abbandonare questa ubriacatura che è la vita un po’ mi dispiace, ma poi penso che stasera verrà mia figlia, e magari starà in camera sua a fare le sue cose, ma la sola idea che ci sarà mi fa stare meglio”. In Regale di Natale e poi Rivincita di Natale il gioco del poker è grande protagonista. Che ricordo ha di questi due film diretti da Pupi Avati? “Non finirò mai di ringraziare Avati per avermi fatto girare il primo film di cui ero coprotagonista: Regalo di Natale, che ha rappresentato una svolta nella mia vita. Da allora la gente ha cominciato a guardarmi con affetto e stima. In quei due film ho ritrovato persone straordinarie come Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane, Gianni Gravina. Ogni film ha una sua storia. Regalo di Natale è un film cattivo, sul tradimento e il poker era la scusa, appunto, per un doppio tradimento. E poi allora eravamo più giovani.... la vita ci sorrideva. Lo fa ancora, ma in maniera più timida”. Nel suo libro parla più volte del poker e del gioco in generale. Che rapporto ha con esso? “Quando lavoravo poco avevo più tempo per giocare e lo facevo proprio per far passare il tempo. Nel gioco c’è una forma sana di masochismo: io penso che il vero giocatore sia un perdente. E a me piace rischiare, come quando hai dieci anni e ti dicono di non mettere le dita in quei buchini perché c’è la corrente, e tu sei tentato e lo fai lo stesso. Mi piacciono gli umori del poker, la cattiveria che si stempera, il bluff, l’attesa. Ed è bello vincere, specie quando bluffi e vinci con un punto inesistente, e ciò lo si può riferire anche alla vita. Ho giocato tanto a poker, anche 24 ore di seguito, ma poi mi sono reso conto che stavo autosbandando e che il lavoro conta di più . Ed è bello, il mio lavoro: quando Zio Vania lo fai tu, è come se lo riscrivessi”.


INTERVISTE

L’energia attira alchimia, anche nel gioco di Daniele Duso

D

all’esordio, nel 1983 con “Rocking Rolling” che lo ha portato a trionfare nella sezione “Discoverde” del Festivalbar 1983 a “Cigarettes and Coffee” (1984), e poi ancora “No East No West” (1986) e poi “Pregherei” (con la quale vince il Festivalbar 1988 in coppia con Scarlett) Giovanni Scialpi, che dal 2012 ha voluto dare un restyling al suo nome d’arte, modificandolo in Shalpy, ha continuato instancabilmente il suo percorso, un cammino di ricerca e rinnovamento continuo che lo ha portato a sperimentarsi anche come attore, nel musical “Pianeta proibito”, e a trovare il successo anche fuori dall’Italia, in particolare nel mercato spagnolo. “In quarant’anni di carriera ho voluto fare diverse esperienze”, conferma lui stesso, “scegliendo strade nuove soprattutto quando ancora non erano di moda”. Già, la moda, un termine che porta in sé fascino e pericoli, soprattutto in ambito artistico. Cosa pensa Shalpy della musica in Italia? “Essendo un artista a 360 gradi, con una concezione molto americana, ho avuto, e ho tutt’ora la possibilità di confrontarmi con delle realtà che non sono locali. L’unica cosa che vedo è che su molti aspetti non siamo emancipati. Vedo programmi con gente che canta e balla, ma non si vede quasi mai il talento originale, quello capace di rinnovare qualcosa”. L’ultimo che ricorda? “Marco Mengoni, lui è stato, secondo me, una grandissima scoperta. Ma per il resto manca la struttura, siamo rimasti al neorealismo. In Italia abbiamo una mentalità troppo chiusa, attorno alla quale si è creato uno show business che è come un vortice del quale non si vede la fine”. E dei personaggi più recenti cosa pensa? Ora stanno spopolando i Maneskin...

Shalpy, artista oggi 60enne, si racconta, dal rapporto di amore e odio con i social network al "ritorno" in Italia e, forse, a Sanremo “I Maneskin non hanno repertorio, hanno un talento che è tutto da dimostrare. Vede, il problema è che molti confondono l’essere spinti, da Sony ad esempio, con l’avere talento”. In un mondo che è cambiato moltissimo nel giro di pochissimi anni, lei ha continuato a studiarsi e a rinnovarsi. Qual è il suo rapporto con i social, oramai forse imprescindibili per un artista? “Utilizzo molto Tik Tok e Instagram, anche se hanno spesso dinamiche demenziali, mentre io non ho basato la mia carriera sull’idiozia. Un esempio? È da due mesi che provo a mettere una chicca su Tik Tok. Si tratta di una canzone inedita e… beh, non se la fila nessuno. Poi faccio un filmato dove vado dal parrucchiere e i capelli mi tornano al colore naturale, e faccio migliaia di like. A me piace poi molto la grafica, ma faccio una grafica nuova, la pubblico sui social, e non gliene frega niente a nessuno. Interessa solo se metto l’occhio più o meno azzurro”. Una situazione sconsolante, insomma. “No, mi hanno spiegato che sbaglio io, perché la canzone non interessa più a nessuno. Mi hanno detto che se la divido in tre e la propongo in brani di trenta secondi, è facile che entri di più. Si è sovvertito l’uso della musica”. Come pensa che ne verremo fuori? Se ne verremo fuori… “Io penso che esistono i flussi e i riflussi. Lo stiamo già notando in altri ambiti, dove magari nessuno se lo sarebbe aspettato: pensi a una ragazzina come Greta Thunberg che, dalla sua scrivania e con il suo computer, è arrivata dove è arrivata. Quando ci si scontra con delle motivazioni forti è così, e a mio parere sarà così anche con la musica. Ci sarà un ritorno. Ripartiremo dai cantautori, e già qualcuno ha cominciato a emergere, con la loro anima, il loro imprinting, la loro genia”.

Nel frattempo anche Shalpy, nonostante qualche volta abbia detto di avere intenzione di farlo, non si ferma. Quando la rivedremo in Italia? “Non mi fermo, anzi. Ho presentato una canzone a Sanremo. Non avendo santi in paradiso non sono sicuro di esserci (lo si saprà verso metà dicembre), ma ci spero. Torno a cantare in italiano e tornare a Sanremo, dopo 25 anni, sarebbe un grande evento. Una scommessa, perché l’eco delle mie canzoni è sempre minore, perché io mi autoproduco, in Italia siamo rimasti in due a farlo: io e Renato Zero”. A proposito di scommesse, che rapporto ha Shalpy con il gioco? “Qualche volta provo un gratta e vinci, anche se finora ho vinto al massimo 5 euro, ma è un gioco, appunto. Io credo molto nell’energia, nella possibilità di emettere, di attirare delle alchimie che non conosciamo oggi, credo che il segreto sia giocare quando uno se la sente. Quello è il momento magico che porta il beneficio, anche se si perde. Non crea dipendenza e non dà delusione, perché si è spinti solo dalla voglia di giocare”. Una bella immagine. “Vede, conosco benissimo Las Vegas, c’è talmente tanta proposta di gioco da far girare la testa. Ma io penso sia da prendere tutto, appunto, come un gioco. L’unica cosa importante è credere in sé stessi”.

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L’ORA DEL GIOCO

A cura di Stephanie Norbury

PELUCHE E PREMI LA BOLLA NON È ESPLOSA

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team di persone che hanno lavorato instancabilmente sia nel Regno Unito che in Estremo Oriente per portare i prodotti a noi e ai clienti nel modo più efficiente possibile.Sappiamo che questi costi e ritardi in aumento non andranno via presto e quindi prima del 2022 abbiamo lavorato per ottenere ordini effettuati prima che mai per assicurarci di essere in una buona posizione per supportare i nostri clienti con i migliori prodotti nel 2022”. David Cope di Huggables, con sede nel Regno Unito, è d’accordo. “Oltre il 95 percento dei nostri prodotti proviene dall’Estremo Oriente dalla nostra consolidata base di produzione. Come ci si aspetterebbe, le attuali problematiche relative alle spedizioni e ai conducenti di mezzi pesanti hanno notevolmente allungato i tempi di consegna. Tuttavia continuiamo a produrre prodotti e abbiamo rafforzato la nostra gamma con acquisti nazionali. Questo continua a mantenere le nostre scorte a livelli ragionevoli”. Michael Tipton di North American Redemption Plus riferisce che la ripresa è buona nella sua regione, anche se la riduzione della forza lavoro si sta rivelando una sfida. “Redemption Plus ha chiuso quando la pandemia ha colpito gli Stati Uniti e il Canada, come la maggior parte se non tutti i nostri clienti. I nostri clienti hanno iniziato ad aprire già a luglio 2020 ma abbiamo visto un aumento significativo delle aperture dei clienti la scorsa primavera del 2021. Con ciò, siamo stati in grado di riportare alcuni dipendenti e assumerne di nuovi, il che è una bella sensazione e un segno della nostra crescita. Siamo impegnati a rieducare i clienti che stanno lottando con una forza lavoro ridotta e stanno gestendo da soli le redemption, spesso per la prima volta in assoluto. Abbiamo dovuto creare nuovi strumenti e sviluppare nuove tecnologie per rendere più facili le redemption per i clienti ‘principianti’. Ma essere innovativi e ascoltare la nostra base clienti è l’essenza di Redemption Plus, quindi è stata una ENGLISHPAGES

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L’ORA DEL GIOCO

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li eventi globali degli ultimi mesi hanno reso la circolazione delle merci una sfida in tutto il mondo. Per l’industria dei peluche e dei premi, la situazione è particolarmente difficile, poiché la maggior parte della produzione dei prodotti avviene in Cina e in Estremo Oriente. Inoltre questo business guidato dalla moda, che richiede ai grossisti di prevedere le tendenze diverse stagioni a venire, è stato messo fuori gioco poiché la pandemia ha chiuso i siti dei clienti per lunghi periodi di tempo. InterGame ha incontrato alcuni dei principali attori nel mercato dei peluche e dei premi per vedere come si stanno riprendendo, le continue frustrazioni e quali sono i prodotti attualmente più popolari nelle sale giochi di tutto il mondo. Cosa possiamo imparare dalle tendenze nei giocattoli e nei premi in uscita dal lockdown? Una quantità sorprendente, a quanto pare). Peluche e premi sono il carburante che alimenta le sale giochi di tutto il mondo ma, sfortunatamente, il carburante, i camion e i container per fornire i premi non sono stati facili da trovare mentre il mondo torna a lavorare. La catena di approvvigionamento, mentre emergiamo dalla pandemia, rimane la sfida più grande, ma per quelle aziende con sede nel Regno Unito ci sono anche ulteriori complicazioni poiché il paese si stabilizza dopo la sua uscita dall’Ue. Lauren Shipman del principale fornitore Whitehouse Leisure afferma: “Siamo stati tutti colpiti dalla pandemia e dagli effetti a catena che ciò ha avuto; siamo tutti di fronte a costi crescenti di trasporto e ritardi alle merci che arrivano nel Regno Unito. Siamo fortunati ad avere un buon

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sfida straordinaria da affrontare”. Anche Michael Novak di Rhode Island Novelty ha notato che il mondo sembra essere diventato più piccolo quando si tratta di tendenze. “Stiamo assistendo a tendenze simili in tutto il mondo. Ciò che è popolare negli Stati Uniti per la maggior parte è popolare, ad esempio, negli Emirati Arabi Uniti. Anni fa, non abbiamo mai venduto alcun articolo di Halloween negli Emirati Arabi Uniti; tuttavia quest’anno è stato molto popolare negli Emirati Arabi Uniti mentre ci avviciniamo ad Halloween. Abbiamo notato che la maggioranza degli operatori Fec del Nord America attribuisce maggiore importanza al loro banco dei premi o alla sala premi rispetto, ad esempio, alla regione Mena. In quanto tali, costituiscono il mercato più forte sia per i peluche che per i premi. I premi guidano il gioco, quindi se si ha una buona selezione di giochi e un buon programma di merchandising si farà bene. In definitiva, quando si tratta di un mercato affollato, il prodotto di qualità e i più alti livelli di servizio al cliente sono ciò che distingue i fornitori. Infine, forse, c’è qualcosa da prendere dal fatto che la mania del giocattolo più popolare dell’ultimo anno è stata uno scaccia stress, come conclude Michael Tipton. “I giocattoli ‘fidget’ (come i ‘Pop It’ sono classificati) continueranno a fare tendenza e a sorprenderci. C’è molta agitazione nel mondo e i giocattoli che aiutano le persone di tutte le età ad affrontare lo stress e l’ansia sono salutari e divertenti, quindi penso che le più grandi tendenze del 2022 saranno collegate in qualche modo ai fidget”.


DALMONDO A cura di Francesca Mancosu

TBILISI

Georgia Il gioco del Caucaso Sale gioco, da dicembre si entra solo con green pass

Salgono le tasse per i casinò online

Esports, Rati Nanava campione del mondo di eFootball

Nel continente europeo sono sempre di più gli Stati che si ispirano alle politiche adottate dall’Italia in materia di gestione dell’emergenza Covid. Se nel 2020 abbiamo fatto “da esempio” nello scegliere di mettere il Paese in lockdown, per primi, in questo fine 2021 stiamo facendo scuola quanto a introduzione del green pass come sistema per limitare la circolare dei non vaccinati e quindi la diffusione del virus, giunto ormai alla sua quarta ondata. Fra gli ultimi a porsi su questa scia c’è la Georgia, dove dal 1° dicembre è in vigore la certificazione verde come lasciapassare per diverse attività, comprese quelle di gioco. Fra la lista dei luoghi ad ingresso limitato ci sono in primis i casinò e siti di gambling, insieme con centri di intrattenimento, fitness club, hotel e impianti di risalita nelle località invernali, terme, ristoranti, caffè e bar (sia all’aperto che al coperto), cinema, teatri, musei, sale da concerto. Secondo l’amministrazione governativa, il via libera è concesso a coloro che sono completamente vaccinati e che presentano un tampone molecolare di validità di 72 ore o i test dell’antigene di validità di 24 ore o si sono ripresi dal coronavirus. I passaporti verdi saranno richiesti ai cittadini di età superiore ai 18 anni, oltre che ai turisti. A differenza dell’Italia, però, il principio si applicherà solo agli ospiti delle strutture e non ai loro dipendenti.

Il Governo della Georgia ha in programma di aumentare le tasse per le attività di gioco online, che sono per lo più di proprietà straniera, nonché di vietare la pubblicità e portare il limite minimo di età per i giocatori a 25 anni. Il motivo? Secondo Il primo ministro Irakli Garibashvili attualmente circa 1,5 miliardi di Lari (anche detto Gel, la moneta georgiana, Ndr) escono dal Paese ogni anno a causa dei casinò online: una somma pari a quasi mezzo miliardo di euro. “I nostri cittadini, i giovani giocano nei casinò online ogni giorno e perdono denaro. Purtroppo i soldi dei nostri cittadini stanno fluendo all’estero. Il 99 percento delle persone coinvolte nel gioco online è socialmente vulnerabile”, rimarca, affermando che il ministero delle Finanze presenterà un disegno di legge sui nuovi regolamenti per il gioco a distanza nel prossimo futuro. L’idea è di approntare delle restrizioni, in una prima fase, per poi arrivare al divieto totale. Secondo il ministro delle finanze Lasha Khutsishvil, l’inserimento di commissioni per i casinò online più alte tra le nuove restrizioni che ridurranno il numero di utenti del gioco, garantirà un impatto inferiore sul loro contributo al bilancio statale, ma il total ban allo studio non è previsto “questo o il prossimo anno”. Il premier Garibashvili quindi promette: “Lavoreremo attivamente con il Parlamento”.

È la Georgia la regina del torneo di eFootball andato in scena nel corso della 13a edizione dell’Esports world championship della International esports federation, disputatosi alla fine di novembre a Eilat, in Israele, con la partecipazione di 85 club. L’unica manifestazione internazionale dove i players competono in rappresentanza della propria nazione di appartenenza. La competizione dedicata al videogame che in passato era conosciuto come “Pro evolution soccer” (Pes) - prodotto dalla Konami da quasi 30 anni – ha visto trionfare il Paese eurasiatico dopo aver avuto la meglio sul Messico. Il giocatore della Georgia, Rati Nanava, ha avuto una prestazione eccezionale nel Gruppo B, infilando una serie di ottimi risultati e sbaragliando la Macedonia del Nord 3-1, quindi la Nigeria ed il Montenegro sempre per 3-0, lo Sri Lanka per 3-1 e perdendo una sola partita contro il Messico 3 -2, salvo poi prendersi la rivincita nel finale, battendolo ai rigori. La Georgia ha battuto l’Italia – rappresentata da Raffaele Pagliuca, in sostituzione di Carmine Liuzzi - in semifinale e il Messico ha sconfitto la Spagna, dopo che il suo player messicano, The Arsenal Style, ha passato completamente imbattuto la fase a gironi, nel Gruppo B, dove ha inflitto un 3-0 allo Sri Lanka e al Montenegro, superato per 3-2 dalla Georgia nella fase a gironi.

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uesto Natale vivremo uno stato d’animo in più: per molti di noi avrà il sapore un traguardo, di una rivincita, un punto fermo. Lo diciamo da sempre, lo sappiamo tutti, ma mai come ora dicembre è un mese che vale un anno. “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, scriveva il poeta Giuseppe Ungaretti. Parlava di soldati in trincea che aspettavano gli eventi con nessuna certezza nel futuro, con rassegnazione e inquietudine. Ci siamo passati e non ne siamo ancora fuori, ma la differenza con quei soldati è che noi abbiamo gli strumenti per contrastare gli eventi ed in questo periodo dell’anno li dobbiamo utilizzare tutti. Quindi, cari “retailer” vicini e lontani (solo i più vecchi coglieranno la citazione), il Natale quest’anno è un’occasione da non perdere, una dimensione parallela all’interno della quale trascinare i nostri clienti, un cono spazio-tempo che riporterà indietro le lancette dell’orologio. A livelli di numeri, possiamo dire che sia il gambling che l’amusement hanno recuperato molto bene, con picchi che fanno ricordare il 2019. L’impatto negativo del green pass si è notevolmente affievolito, con gaming hall e Fec che sono tornati a

LUI CHI È?!? Michele Bragantini si forma in marketing e business administration. Entra nel mondo del gioco e dell’intrattenimento dal 1996, con incarichi di direttore generale e Ad di importanti aziende del settore, sia nel comparto delle macchine Comma 6 che Comma 7. È tra i primi che credono in un nuovo mercato per l’amusement, quello dei centri commerciali, e a parlare di strategie retail nell’intrattenimento, così come di “entertainment” nello shopping. Dal 2008 al 2015 è Ad di Fec Spa, la prima catena in Italia gestita direttamente di Family Entertainment Center, con insegna Playcity. Collabora negli anni successivi con un concessionario del gioco, come amministratore delegato di una società del Gruppo, per la riorganizzazione ed il riposizionamento di una catena di Sale Bingo. Attualmente è uno degli amministratori di Robox, holding del Gruppo Marai e presidente di Optima Gaming Service. È inoltre attivamente coinvolto nell’industria dei centri commerciali, membro del Cncc (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali), coordinatore della commissione Food & Leisure. Svolge attività di advisor per catene retail ed è vicepresidente di due consorzi.

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GIOCONEWS #12 DICEMBRE 2021

Dicembre è da sempre il mese migliore dell’anno per i locali di gioco, con la complicità delle feste natalizie, e quest’anno più che mai un mese vale l’intera stagione annuale. Ecco qualche consiglio per sfruttarlo al meglio. A cura di Michele Bragantini

operatore, da chi insomma oltre che preriempirsi. Lancio un teaser: parleremo di dicare, razzola anche. Essere “indulgenti” numeri nel dettaglio nel nostro prossimo sul green pass (dipendenti e clienti), non appuntamento di gennaio, provando ad aerare i locali ridurre il distanziamento, analizzarli con una visione prettamente transare sull’uso delle mascherine, sono strategica. Vediamo come ancora una voll’uovo oggi ma uccidono la gallina di dota il mercato stia premiando chi ha messo mani. Non possiamo controllare i cortei in pratica le regole base di cui spesso abnovax, ma l’integrità dell’applicazione delbiamo parlato e che nella loro semplicità le norme, che ha fatto e farà la sua parte, fanno la differenza: accoglienza, sicurezquella si e spetta solo a noi, da operatori e za, investimenti. da clienti, applicarle e farle Accoglienza: non so se applicare. Da noi per primi, avete notato che le strut«Oh, Natale non è che per primi saremmo ture retail più importanti solo un giorno, è danneggiati da limitazioci hanno calato nel Natale uno stato d’animo». ni o chiusure, dobbiamo con largo anticipo rispetto (Miracolo nella 34ª proteggere il nostro lavoro, alle date canoniche, grazie strada, 1947) determinati, intransigenti agli allestimenti già realize inattaccabili. zati di punti vendita e poli Investimenti: chi sta lavorando? Semplice: commerciali. Non è solo una spinta al chi ha investito, ognuno nel suo campo ed consumo, pochi di noi comperano i regali in maniera diversa. Penso ai Fec, che ho gia Novembre e la tredicesima non è ancora rato in questo periodo, vedendone alcuni arrivata. È un’iniziativa commerciale che con proposte di gioco nuove e coinvolgennasce da un’esigenza del mercato, quella ti, pieni, ed alcuni cristallizzati agli anni ’90, di vivere più possibile quello “stato d’aniun po’ meno pieni. Ma a volte basta invemo” che alla fine ci piace tanto! Portare stire nel cambiamento del layout, in nuovi quell’atmosfera anche nelle nostre attività, colori, in un’insegna più importante, nelle investire qualche euro in più in experiendivise del personale, in qualche maximoce, non saranno soldi mal spesi, lo dico nitor in più. Penso alle gaming hall che soprattutto ai colleghi del bingo e dei Fec. hanno avuto il “coraggio” di aggiornarsi Regalate emozioni, per parafrasare una pubblicità, fate in modo che varcare la socon nuove tecnologie, a volte basta una wifi più potente o un Atm che funzioni glia sia soprattutto lasciare all’esterno un mondo “brutto sporco e cattivo” ed entradavvero. Ma soprattutto a quelle sale che hanno seguito il mercato offrendo schede re in uno speciale, nel quale, udite udite, si Awp più performanti e scaricando i nuodesidera tornare più spesso e starci di più vi giochi sulle Vlt. Alla fine pensiamo che (frequenza e permanenza, giusto per dire). stiamo investendo sulla fidelizzazione del Quanto può costare una cioccolatiera sul cliente, il vero patrimonio da tenere tutelabanco per offrire ai clienti un bicchierino to e da incrementare. da caffè di cioccolata calda? Quanto posBene, siamo agli auguri, vorrei aggiunsono costare dei mini donuts da scaldare gere un’ultima cosa: al di là delle consied accompagnare al caffè (fra l’altro hanno un profumo delizioso di festa!) Costaderazioni imprenditoriali e commerciali che abbiamo condiviso, è Natale per tutti no principalmente un po’ di impegno ma contribuiranno a rendere ancor più spee anche se si è dietro il banco, in cassa, in mezzo ai tavoli a vendere cartelle o a metciale il dicembre “da noi”. Le persone non tere calzine ai bambini del playground, comprano prodotti o servizi, vogliono relavorare in un’atmosfera diversa male non lazioni, esperienze, magia. fa, anzi! Facciamo che quella magia che Sicurezza: continuiamo a predisporre i creiamo per i nostri clienti, ci coinvolga servizi di igienizzazione ed applichiamo i e ci avvolga, ne abbiamo bisogno direi. protocolli. Insomma, teniamo alta la guarBuon Natale! dia! Lo dico da manager, da retailer, da



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A cura di Francesca Mancosu

Andrea Restuccia L’uomo del ghiaccio

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“V

incere la Coppa del mondo è il coronamento d’un sogno... la Coppa del mondo di Lione è l’apice per tutti i professionisti del settore”. Traspare ancora una forte emozione dalle parole di Andrea Restuccia, uno dei tre componenti del dream team – composto anche da Lorenzo Puca e Massimo Pica ed allenato da Alessandro Dalmasso – che poche settimane fa ha conquistato in Francia la Coppa del Mondo di pasticceria 2021. Un trio della dolcezza, protagonista di tre interviste curate dalla nostra testata, nei numeri di novembre, dicembre e gennaio, corredate da altrettante ricette da non perdere. “Vincere questo titolo è stata una gioia immensa. Sicuramente mi porterò dentro il calore delle persone, che nonostante le difficoltà del periodo sono venute a supportarci”, dice ancora Restuccia, che nella nazionale italiana dei pasticceri in passato si è occupato della lavorazione del ghiaccio ma, vista l’eliminazione di questa specialità nell’edizione di quest’anno, ha finito per realizzare in primis la torta gelato e parte del dessert al piatto, dando prova, come

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i suoi compagni del resto, di una grande versatilità. Non a caso, come ricorda lui stesso, il suo soprannome è Iceman, per le sue doti artistiche, che lo contraddistinguono da sempre. “Sicuramente la scultura a cui sono più legato è il ‘Cupido’ preparato alla mia prima selezione per la Coppa del mondo nel 2018, ed è soprattutto grazie a quella prova se oggi sono diventato quello che sono”. Nato in Calabria (nel 1993) ma cresciuto a Roma, dopo aver fatto diverse esperienze in giro per l’Italia, da due anni vive e lavora a Fano alla pasticceria Maestri del Gusto, ma torna ogni estate nella sua terra, non dimenticando mai le sue radici, e la sua storia. “Sono sempre stato molto goloso, sin da bambino... Ho cominciato per gioco, con la mamma nella cucina di casa. Poi piano piano sono cresciuto, ho iniziato a muovere i primi passi in alcune delle migliori pasticcerie della mia zona e da lì ho cercato di perfezionarmi, sempre di

più!”, racconta, fino ad arrivare ai Mondiali di categoria, passo dopo passo, e dolce dopo dolce. Il suo preferito in assoluto, sottolinea, “è il panettone, molto laborioso da preparare, e che richiede molta manualità e molta conoscenza. Però quando lo mangio mi fa tornare bambino, mi fa rivivere delle emozioni profonde”. Cosa consiglia a chi vorrebbe intraprendere il suo stesso percorso? “Di farlo nella maniera più umile possibile. È un mestiere bellissimo, richiede molti sacrifici ma allo stesso tempo dona molte soddisfazioni”.

La ricetta dello chef CUBO NOCCIOLA E CIOCCOLATO Ingredienti e preparazione Per la cake cioccolato con briciole: 1300 g uova, 240 g zucchero invertito, 700 g zucchero, 500 g briciole, 140 g cacao, 550 g farina, 150 g fecola, 40 g lievito, 600 g panna liquida, 150 g olio semi, 500g cioccolato 70 percento. Montare i primi tre ingredienti per 10 minuti. Creare una ganache con cioccolato, olio di semi e panna liquida. Alternare le polveri con la ganache nella montata di uova. Stendere in teglie 60x40 1400 grammi di prodotto, cuocere a 200° per 10 minuti. Per la mousse ai due cioccolati: 505 g panna, 740 g latte, 180 g tuorli, 180 g zucchero, 900 g cioccolato al latte, 225 g cioccolato fondente 55 percento, 1800 g panna, 32.5 g gelatina, 162.5 g acqua. Creare una crema inglese con i primi quattro ingredienti; versare sui cioccolati ed emulsionare aggiungendo la gelatina. Alleggerire con la panna semi montata. Per la mousse alla nocciola: 2400 g crema pasticcera, 900 g panna liquida, 100 g zucchero, 1170 g pasta noc-

ciola, 300 g acqua, 60 g gelatina, 3000 g panna semi montata. Intiepidire 1/3 di crema pasticcera ed aggiungere la gelatina, lo zucchero e la panna liquida. Incorporare il composto alla restante crema pasticcera, aggiungere la pasta nocciola ed alleggerire con la panna semi montata. Per la glassa a specchio: 250 g acqua, 1900 g zucchero, 2100 g panna, 160 g gelatina, 800 g acqua, 675 g cacao, 2500 g absolut cristal. Portare a bollore acqua, zucchero ed absolut cristal, quindi aggiungere e il cacao portando a bollore ogni volta. Aggiungere la gelatina ed emulsionare. Montaggio: in un telaio pesare 1200/1400 g di cake al cioccolato, una volta raffreddato inumidire a piacere. Pesare all’interno del telaio 1900 g di mousse alla nocciola, farla raffreddare leggermente e colarci sopra 1160 di mousse ai due cioccolati. Abbattere. Glassare con la glassa a specchio e tagliare da negativo.



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dell’immagine sociale e dell’autostima. Il collegamento tra numerologia magica e gioco d’azzardo è troppo evidente per dover essere sostenuto, anche se un vero approfondimento sul pensiero magico inerente il tema merita, a mio parere, di essere ulteriormente approfondito. La tradizione, particolarmente partenopea, di collegare il sogno ai numeri da giocare al lotto ha prodotto un sistema estremamente sofisticato di collegamenti simbolici e di interpretazioni che trovano espressione, tra l’altro, in un vero trattato di oniromanzia e ampiamente diffuso e curiosamente intitolato La smorfia. Giova ricordare al proposito la premessa di tale tradizione, che affonda verosimilmente nella cultura orfico-pitagorica della Magna Grecia confluita successivamente nella Cabala fiorita a Capua nel tardo Medioevo. I cabalisti collegavano ogni lettera dell’alfabeto ebraico, e più tardi greco-arabo, a un numero, traendo auspici dalla somma delle lettere componenti una parola e sostituendo nelle Sacre Scritture parola con parola di uguale valore numerico. Come ricorda giustamente Giuseppe Imbucci (1997): “Ogni cosa è un numero e un tipografo celeste stampa le vicende dell’uomo. Il sonno poi è confine tra l’essere e la morte e il sogno è linguaggio celeste. Chi fa un sogno in realtà lo riceve proprio come un’antenna di privilegio d’ascolto e non può comunicare ad altri i numeri per non dissiparne la forza”.

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È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.

ago che un ricco vada in Paradiso”) ma anche di corrispondenza. È segno del favore di Dio avere molti beni, come indica, tra i molti citabili nelle diverse tradizioni, il racconto di Giobbe. L’analisi sociologica di Max Weber, in particolare, ci ricorda come la forte spinta all’accumulazione di capitali sia stata sostenuta da un’ideologia di derivazione calvinista e di altre correnti di pensiero anche religioso che tendono a identificare il retto agire con la fortuna economica. Ne consegue il corollario implicito per il quale un individuo che non consegue una buona affermazione economica è anche inviso al cielo e forse anche un dissoluto. L’applauso che accoglie il giocatore che ha fatto bingo, vuoi alle slot machine, ma anche alla roulette o al lotto, segnala l’emozione che contagia tutti coloro che si sentono legati da questa forma di religiosità laica ma non per questo meno impregnata di pensiero magico. Al di là e al di fuori delle leggi spietate della dea greca Ananke (o del principio di realtà, per usare un termine freudiano) questo misto di Eden e di città dei balocchi che accoglie i giocatori – basti pensare alla fantasmagoria di luci che generalmente caratterizza i luoghi deputati al gioco ben richiamata dal Pinocchio di Collodi – crea nel giocatore la fiduciosa attesa di essere baciato dalla sorte e di sentirsi finalmente speciale, un eletto, salvo poi cadere spesso nelle tenebre del suo infernale opposto dove regnano sensi di colpa, debiti e perdita

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ell’avvicinarsi alle ricorrenze natalizie di fine anno sono molti i richiami ai Satirali e altri riti che sono propri di culture lontane ma accomunate da curiosi rispecchiamenti archetipici che collegano la dimensione del “reale” a quella del “virtuale”, richiamando, in qualche modo, la rex extensa e quella cogitans (unite dalla ghiandola pineale per garantirne un collegamento che le renda meno incomunicanti) per Cartesio e il “Mondo come volontà (istinti e concretezza)” per Shopenauer o “rappresentazione (che mentalmente ci facciamo della realtà esterna)”. Temi sui quali siamo tornati in queste pagine salvo cercare di approfondire, in questo caso, il misterioso rapporto, anche sacralizzato in antiche tradizioni che pure nel persistente pensiero magico, con la dimensione del reale. Il rapporto tra denaro e senso del sacro, tra beni terreni e beni celesti, è stato visto sia come oppositivo (vedi il detto evangelico per cui non si può servire Dio e Mammona o che “è più facile che un cammello passi per la cruna di un

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la distinzione tra attività politica (insindacabile) e attività di concreta gestione (sindacabile) ha qualificato la delibera contestata non come atto di indirizzo politico generale ed astratto, ma come atto concreto e gestionale e come tale sindacabile. Sul punto la Regione Valle d’Aosta, nello specifico, ha evidenziato come non sembri corretto ritenere, come ha fatto la Corte dei Conti, che gli atti di indirizzo politico siano solo quelli generali e astratti. Più corretto, secondo la Regione, ritenere che “l’atto di indirizzo politico sia quello attraverso il quale si identificano le scelte qualificanti per la direzione di una comunità politica.”. Sulla base di tale premessa, dunque, il ricorso in commento ha rilevato come fosse innegabile che nella deliberazione assunta dalla Regione Valle d’Aosta “fossero condensate valutazioni tipicamente ascrivibili ad atti di indirizzo politico; e, dunque - in accordo con il criterio sostanzialistico avallato dalla giurisprudenza di codesta Ecc.ma Corte - che la deliberazione, ancorchè atto formalmente ‘amministrativo’, e, comunque, ‘non legislativo’, fosse, in virtù del suo concreto contenuto decisionale, ragionevolmente imputabile a quell’ambito funzionale certamente assistito dalla prerogativa fissata dall’art. 24 dello Statuto”. In tale ottica, pertanto, la Regione ha evidenziato che l’aumento di capitale “incriminato” a favore del Casino non costituiva un atto gestionale, ma “un’opzione cruciale per la sopravvivenza della stessa società”. Alla luce di tali motivi di diritto, dunque, con il ricorso in commento, la Regione Valle d’Aosta ha richiesto l’annullamento della sentenza n. 350 / 2021 della Corte dei Conti proponendo, altresì, istanza per la sospensione dell’esecuzione della sentenza stessa.

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nel merito, riportare in primis la giurisprudenza della Corte Costituzionale con riferimento all’insindacabilità dei consiglieri regionali, sia con riferimento alle regioni ordinarie, che con riferimento a quelle a statuto speciale. In particolare, la Regione Valle d’Aosta dopo aver riportato varie pronunce della Corte Costituzionale sul punto, ha rilevato che: “Corollario di tale giurisprudenza è, dunque, che, al di fuori dell’esercizio di funzioni legislative, la valutazione se gli altri atti del Consiglio regionale rientrino nella sfera di insindacabilità garantita, non dipende da un criterio meramente formale (l’essere, l’atto adottato, amministrativo o meno), ma dal fondamento della funzione concretamente esercitata (…) In altri termini, l’accertamento da compiersi attiene non ad una disamina formale (‘Non rileva invece la «forma amministrativa» che connota le deliberazioni consiliari, nel senso che ciò non esclude l’immunità consiliare’: così, Corte costituzionale, sentenza n. 43 del 2019), ma ad un esame sostanziale sulla ‘riconducibilità’, o meno, delle funzioni esercitate a quelle coperte dall’insindacabilità”. In secondo luogo, poi, con il secondo motivo di diritto del ricorso in commento, la Regione Valle d’Aosta ha avuto modo di sottolineare “la speciale posizione ordinamentale del Casinò di Saint Vincent e il suo regime giuridico”. In particolare, si è avuto modo di rilevare che non solo l’attività svolta nel Casino di Saint Vincent è considerata lecita, ma che essa è stata considerata strumentale alla “provvista di entrate di diritto pubblico nell’ambito dell’assetto finanziario della Regione”. In terzo luogo, ancora, con il ricorso in commento la Regione Valle d’Aosta ha sottoposto a critica quanto espresso dalla Corte dei Conti che, tratteggiando

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Regione Valle d’Aosta ha presentato ricorso per conflitto di attribuzione fra enti avanti alla Corte Costituzionale, richiedendo l’annullamento della sentenza n. 350 emessa dalla Corte dei Conti in data 30 luglio 2021. Prima di entrare nel merito delle ragioni di diritto poste a fondamento del ricorso in commento, va premesso che con la sentenza n. 350 / 2021, la Corte dei Conti aveva confermato la condanna nei confronti di 18 consiglieri della Regione, a causa del danno erariale causato da alcuni finanziamenti erogati a beneficio della società Casinò della Vallèe Spa. Più nel dettaglio, ciò che occorre ricordare è che, nel proporre appello alla Corte dei Conti avverso la sentenza emessa dal giudice di primo grado, i consiglieri regionali avevano sollevato un’eccezione di difetto di giurisdizione contabile rilevando che la delibera del consiglio regionale del 2004 con cui era stato disposto l’aumento di capitale, fosse atto di natura politica. Tale eccezione, tuttavia, al pari di quanto già fatto dal giudice di primo grado, veniva rigettata anche dalla Corte dei Conti, la quale rilevava che il Consiglio Regionale “non ha agito in relazione ad un fine generale di indirizzo, ma quale soggetto che si è occupato di un interesse concreto e specifico, quale quello di disporre l’aumento del capitale della società controllata Casino de la Vallée Spa”. Ebbene, nel proporre ricorso per conflitto di attribuzione avanti alla Corte Costituzionale, la Giovanni Adamo Regione Valle d’Aosta ha dapprima Fondatore Studio Legale Adamo premesso, in rito, (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore la piena ammissidella Materia di Diritto Civile bilità del ricorso nell’Università di Bologna presentato, per poi,

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La grafica è da sempre uno dei pezzi forte dei prodotti Octavian, fin dalle origini. E anche in questo caso l’azienda non si smentisce, mettendo tutta la sua capacità di sviluppo e senso estetico in questa nuova edizione di Dreamset. Il risultato è un prodotto di gran classe, in grado di catturare l’attenzione già al primo sguardo. Oltre a confermare le aspettative create durante le varie fasi di gioco, grazie a una simbologia accuratissima e molto ricercata.

EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5

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Se le grafiche risultano accurate, anche le musiche non sono affatta da meno. Anzi. Tutte le sonorità di questa slot, in ogni singolo gioco, risultano intriganti, coinvolgenti e di altissima qualità. Riuscendo nel loro dovere di intrattenere al massimo i giocatori, senza mai annoiarli. Soprattutto nei momenti “caldi” quando la slot dà il meglio di sé, anche musicalmente!

GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19

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Come ormai tradizione vuole (e mercato chiede) anche in questa slot multigame abbiamo sette titoli in un unico prodotto. In questo caso si tratta di una serie di gioco particolarmente interessanti che spaziano tra divinità e natura, come: “Gods Power”, “God of Olympus”, “Scarab

IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot vincente. Su questo non ci

sentiamo di avere dubbi. Se il prodotto può già godere dell’influenza positiva dovuta al successo dei titoli precedenti della stessa saga, in questo caso le aspettative del cliente vengono subito ampiamente ripagate attraverso una selezione di titoli particolamente felice che saprà conquistare i giocatori.

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DESIGN E GRAFICA 19

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Se la serie delle slot multigame “Dreamset” si è fatta già apprezzare – e non poco – dai giocatori (e, di conseguenza, dai gestori), questa nuova edizione denominata Olympus si presenta come un prodotto ancora più interessante, in grado di unire sette giochi avvincenti e due “chicche” in particolare. Come spieghiamo qui.

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Queen”, “Golden Fortune”, “Wild Panda”, “Wild Fox”, “King Zeus”. Tra questi i più interessanti, a nostro giudizio, risultano Gods Power, ambientata nel tempio di divinità greche, e Wild Fox, ambientata in una fattoria di animali. In generale la slot offre ampia varietà di gioco, con possibilità di scegliere tra 5, 10 o 15 linee di vincita e frammentare il “bet” da 10, 25, 50, 100, 200 o 300. Il tutto, accompagnato da un motore di pagamento particolarmente brillante e adeguatamente generoso.

PRESTAZIONI 18,5

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Nonostante la sua recente immissione sul mercato, peraltro avvenuta nel momento forse più critico nella storia del settore degli apparecchi, la nuova Dreamset di Octavian sembra dare soddisfazioni all’azienda, avendo riscosso grande successo sia in occasione degli eventi dove è stata mostrata agli operatori, sia successivamente, attraverso un discreto numero di ordini. E se il buongiorno si vede dal mattino...

BUDGET 18,5

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Giudizio facile, quello sul budget, perchè applicabile su tutti i prodotti di Octavian. Sì, perché l’azienda, già da diverso tempo, ha avviato una serie di campagne di incentivazione a supporto delle imprese di gestione che rendono ampiamente conveniente l’acquisto dei loro prodotti. O il noleggio, volendo, attraverso le iniziative di rent. Molto riuscito anche la promo “black friday” del mese scorso che rappresenta un ulteriore passo in avanti dell’azienda.

DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET

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Specifiche normative_ Comma 6a del Tulps

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A cura di Vincenzo Giacometti

Data prima immatricolazione_ novembre 2021

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Produttore_ Octavian

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Nome_ Dreamset Olympus

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port ed inclusione, partecipazione e passione attraverso la pratica sportiva: sono i cardini lungo i quali si muove la nuova partnership stretta fra IziLove, la fondazione di Snaitech per le good causes, e l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), sezione di Pisa, l’associazione di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari. La collaborazione fra loro ha fatto nascere il progetto “Sbocciando – Liberi di esseri campioni” con l’obiettivo di promuovere il gioco delle bocce nella sua versione paralimpica. Una disciplina praticabile anche dalle persone con disabilità gravi e conseguenti limitazioni funzionali e di movimento. L’idea di collaborare insieme è nata da un’iniziativa interna all’azienda attraverso il contest Share 4 Good, il format che ha chiamato tutti i dipendenti a proporre un progetto solidale e a motivarne l’efficacia. Con il sostegno di iZilove Foundation è stato acquistato il materiale tecnico ed è stata avviata una campagna di sensibilizzazione e di informazione che vedrà la sua prima tappa nell’evento in programma venerdì 10 dicembre a Pisa, in occasione della Giornata regionale della boccia paralimpica 2021 della Toscana e in collaborazione con la Federazione Italiana Bocce (Fib).

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OIA SERVICES NUOVA PARTNERSHIP PER IL CASINÒ ONLINE DI BETALAND ED ENJOYBET Casino di Betaland ed Enjoybet, brand di proprietà della Oia Services Ltd, noto concessionario operante in Italia nel mercato regolato del gioco, diventa più ricco grazie ai dieci titoli messi a disposizione da Wmg, provider con esperienza pluriennale nella progettazione e produzione di macchine di Vlt. L’azienda, una delle prime a proporre video slot “terrestri” e tra le più giocate nei centri scommesse e bar in modalità telematica, fornirà al casinò online di Betaland ed Enjoybet slot come “Fowl Play Gold”, che ha inaugurato la celebre saga “Fowl Play”, disponibile insieme a tanti altri nuovissimi giochi in versione mobile e desktop. Non si ferma, quindi, la crescita e l’arricchimento dell’offerta sui siti Betaland. it ed Enjoybet.it (che conta già un portfolio di oltre 1400 giochi e ben 19 provider) con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei propri clienti, garantendo loro un’esperienza di gioco unica, all’insegna dell’innovazione ma soprattutto del divertimento. Ponendosi nella scia della mission consolidata dei due brand, da sempre attenti nell’offrire esperienze di entertainment sempre al passo con le novità del settore, assicurando il pieno rispetto delle regole e la tutela dei giocatori.

LEO VEGAS INTERVISTA IN ESCLUSIVA A DUVÁN ZAPATA, CAPOCANNONIERE DELL’ATALANTA

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uarta nella classifica di Serie A e ancora in lizza per l’accesso agli ottavi di finale di Champions per il terzo anno consecutivo (al momento in cui scriviamo, Ndr), l’Atalanta si conferma una fucina di campioni. Come Duván Zapata, giocatore di punta di questa stagione della Dea, Duván Zapata, intervistato da LeoVegas.News, digital content partner della squadra nerazzurra. L’attaccante colombiano, classe ‘91, è l’uomo gol dell’Atalanta, con più di 100 reti, realizzate sia in Campionato che in Champion’s League. Zapata è il primo calciatore colombiano ad aver collezionato così tanti successi: “Ovviamente ho lavorato molto per arrivare a questo punto della mia carriera” dichiara ai microfoni dell’infotainment magazine, “l’Atalanta è una bella squadra e una bella società”. Il rapporto con i compagni e l’allenatore sono fondamentali per il calciatore che è titolare nel club bergamasco da circa tre anni: conoscersi ed essere in grado di collaborare in campo sono gli asset per poter giocare grandi partite e far divertire i tifosi. Il giovane attaccante nerazzurro, definito come l’uomo dei primati, è stato, inoltre, il primo giocatore della Dea a realizzare il primo storico gol nerazzurro contro lo Shakhtar al Meazza, nella prima partecipazione alla Usl, e al Gewiss Stadium contro l’Amsterdamsche Football Club Ajax nella seconda partecipazione.

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er tutte le donne che vogliono dare un tocco di brio al loro look, Damiano Argenti propone il bracciale in argento che strizza l’occhio al magico mondo del gaming. Un accessorio sfizioso, grazie ai quattro pendenti che ripropongono i classici semi del poker, smaltati nei colori nero e rosso. Facile da indossare, grazie alla sua leggerezza, ha una lunghezza di 19 centimetri ed è composto da una catena in argento. La chiusura è a moschettone.

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pin Master Corp lancia la sua prima collezione come principale concessionario nel mondo dei giocattoli della licenza di League of Legends, il gioco per Pc più diffuso al mondo, prodotto da Riot Games. La League of Legends Collection per l’autunno 2021 è formata da statuette da collezione di circa quindici centimetri scolpite e decorate, in plastica e pittura di alta qualità, con una finitura materica. Hanno oltre 18 punti di articolazione e la possibilità di essere messe in posa con accessori ispirati al gioco e una basetta tematica. Si possono dunque collezionare i campioni preferiti, inclusi Thresh e Zed (ciascuno venduto separatamente). Ci sono poi le statuette base di circa dieci centimetri scolpite e decorate per rispecchiare accuratamente i dettagli del gioco. Ciascun pezzo include una base e ha oltre 12 punti di articolazioni per poter mettere in posa la statuetta e giocarci. Tra i campioni da collezionare ci sono Darius, Yasuo e Jinx (ciascuno venduto separatamente). Ancora, c’è il pacchetto da 5 statuette base di circa dieci centimetri, scolpite e decorate in ogni dettaglio; hanno oltre 12 punti di articolazione per poter mettere in posa la statuetta e giocarci, e sono raccolte in un conveniente pacchetto da cinque, pronte per gettarsi nella Landa! Il pacchetto include Ekko, Caitlyn, Heimerdinger, Vi e una versione esclusiva di Jinx. La collezione di League of Legends di Spin Master è adatta ai fan di 12 anni o più, ed è disponibile presso la grande distribuzione in tutta la nazione.

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ogitech G in partnership con Riot Games, creatori di League of Legends, lancia League of Legends Pc gaming gear ufficiale, una serie di prodotti collezionabili in edizione limitata. Questa collaborazione è ideata con il ‘look and feel’ Hextech tipico di League of Legends e include le cuffie da Gaming Logitech G Pro X, il mouse da Gaming Logitech G Pro Wireless, la tastiera da Gaming Logitech G Meccanica e il MousePad Logitech G 840 Xl. In League of Legends, Hextech è la tecnologia impregnata di magia che alimenta le regioni di Piltover e Zaun. Alla sua base, Hextech combina la geometria pulita e stratificata dell’architettura ispirata all’art deco con una forza magica guida, una combinazione di moderno e fantastico. Come linguaggio di design ufficiale del brand di League, Hextech non solo è all’origine del potere, ma funziona anche da vera e propria guida per i giocatori. Le cuffie da Gaming Logitech G Pro X League of Legends Edition sono state create per ispirare i fan di League e progettate per elevare le prestazioni dei gamer di livello competitivo. Basate sulla collaudata tecnologia Pro X sviluppata con e per i professionisti Esports, queste cuffie dispongono di un design premium per il massimo del comfort e per una durata senza pari, tecnologia Blue Vo!Ce per comunicazioni eccezionali e suono surround 7.1 per la massima immersione. La tastiera da Gaming Logitech G Meccanica League of Legends Edition è dotata di un design compatto e senza tastierino numerico, che libera spazio sul tavolo per chi utilizza mouse con bassa sensibilità. Dotata di Switch tattili Gx Brown, offre un feedback percettibile senza essere troppo rumoroso. Questa tastiera è dotata di memoria programmabile Lightsync Rgb, permettendo ai gamer di personalizzare e memorizzare il proprio pattern luminoso preferito.

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IL SETUP DA GAMING DI LEAGUE OF LEGENDS


Comunicazione “business to business” a finalità imprenditoriale, commerciale o professionale, ai sensi delle Linee Guida AgCom (Delibera n.132/19/Cons.)


PH. JORGE REYNA, UNSPLASH

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Clear rules structural reforms By Anna Maria Rengo

Economist Francesco Daveri stresses the need to get out of logic of “assistance” for the activities most affected by the pandemic. The definition of a durable regulatory framework also for the gaming sector must be placed in this context.

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difficult year, the one that is coming to an end, and that goes well with a 2020 that is deeply marked by the pandemic too. But although we are not yet out of the emergency, it is time to take stock and above all to look to a future in which we must firmly focus on the recovery of economic and commercial activities, where gaming can be placed too. But what are the guidelines that politics must follow in this field? We ask to the economist Francesco Daveri, professor at the Master in Business Administration of Sda Bocconi in Milan. “What is happening is that we are experiencing a phase in which Italy has an opportunity to seize, and it would do well to do so. It’s still early, but there is the possibility of carrying out a budget plan that is potentially very favorable to Italy and that it would be a shame to waste. It seems that politics is leaving fights aside to focus on the essence. This is thanks to the impetus given by politics. But even in this area, perhaps the idea that if it is right to benefit from bonuses in the permitted areas is making its way: to be able to carry out plans in a much more peaceful situation from the point of view of politics”. What are your expectations for the coming year, also

in the light of the now sure extension of the state of emergency and, in any case, of the fact that we will have to live with Covid for a while? “There must be caution, but another thing that seems clear to me is that - for once thanks to what politics is doing in this period - today’s problems are different to those of a few years ago and this is one thing which was hard to expect. Undoubtedly, the fact of having changed the game has triggered a situation that could allow all the players on the field to try to give their best, instead of fighting, that had unfortunately been a constant in Italian politics and that had made less credible any understanding that successive governments had tried to put in place. News that also comes from the advent of political players that were not there before and that allow the appearing of new elements and more pragmatic subjects. It’s too early, but it seems that different political ideas are emerging. Perhaps, leaving less space for conflicts in the past that gave too much space to agreements in Parliament that are difficult to understand for those on the outside. Now, policies are the result of a change in the way of seeing things, of asking ourselves how the country will end: asking these questions is a great novelty compared to the past and also allows


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from the current honeymoon with the markets, that he will try to capitalize and he will do well to do so. The sun that now shines on the markets allows to increase confidence and this also becomes jobs. It is important to have policies that last and create trust”. Even before the pandemic, gaming had its problems: above all the lack of its uniform regulation on the country, with consequent difficulty/impossibility to carry out an activity planning and to participate in tenders, which in fact have not even been launched. How important is it for any economic sector to have clear rules? “It is very important for the various sectors, well before the gaming one, to be able to rely on a permanent framework for the policies that are adopted. This is still particularly important now. Also for gaming, it is important to operate with a regulatory framework and it is necessary to understand what should be changed or if instead things should be kept as they are”. Among the articles that you have written over the years there is one on the “Ideological orientations of governments and macroeconomic results of policies”: do you believe that gaming with cash prizes, protagonist for example of the Dignity decree which completely banned its advertising, is the subject of an ideological attitude? And is it right that on sensitive issues there is an ideological/prohibitionist attitude? “It is important that there is great attention to the policies that are adopted. We need a coherent regulatory framework that allows operators in the field to regulate themselves. It should be considered that some of the measures that can be taken in the gaming sector may have adverse effects on individuals and operators. We must always be careful and consider that a badly done regulation, even in this field, tends to generate bad results or that are not good, in any case ”. DANON PERDERE

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our international interlocutors to ask themselves questions and to have some answers on what could happen in Italy. This is an element of novelty and positivity, as now the game of politics seems much clearer. This means that the previous litigiousness has given way to situations that are, at least, more easily interpretable. I don’t know how long it will last, but for the citizens it is a great improvement. And that is paying off. It is easier to understand what the government wants to do, what it has in mind, its strategies, there are no ruses of the past”. Thinking about how, not only in Italy, the pandemic was politically managed, have any mistakes been made and, above all, is there a risk of making them again in the future? What would be the most wrong choices from an economic point of view? “I believe that there are high expectations from the citizens and that the government is fully aware of this. If it lasts, it will be a great change in style and that can become a common heritage not to be lost. This is important and comes before the results obtained, as it allows for better readability of citizens’ opinions. Ideas change, as it should be, but the important thing is that policies remain understandable and are understood by the people who have to judge them. This would be an excellent standard for the action of better policies. With this system, previous politicians will struggle to show up again once this system is adopted: I speak, I make people understand and I am judged according to what I have said. It is a benefit that is not lost and is not easily forgotten”. Has the pandemic structurally changed the way we do business and economic models? “It is too early, but what I seem to see is that the pandemic has produced changes that I have not yet understood if they are permanent or if we are experiencing a fortunate contingency situation, for which it has become possible to adopt policies that are not those of yesterday and on which there is the approval of the country. Surely, the current one is a fortunate circumstance because it gives the possibility to adopt policies that are understood. This doesn’t mean that it will all be perfect, but at least for a while we will have ministers who don’t get through the day and expect to be judged for it. This is a big step forward”. Among the sectors most affected by the measures adopted to fight the pandemic, in addition to tourism and entertainment, there is gaming too. How can the recovery be supported for the sectors most affected? Do you think the measures taken are enough? “Surely, the economy and the sectors that are in a difficult situation must be supported, but it will not be possible to go on forever with assistance. It is therefore necessary to understand when the assistance will have to leave room for more structural measures, for reforms that are there to last. Citizens are interested in having policies that are as durable as possible. It is not easy, but it is what Draghi is trying to do, even benefiting

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WHEN THE UNTHINKABLE BECOMES NORMAL The pandemic represented a global challenge, and structurally changed the demand for goods and services. Here are potential scenarios for the gaming world, particularly suited for operators who combine online and retail.

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rancois Rabelais, the French Renaissance writer and humanist once said, “Nature abhors vacuum”. So does economics. Covid-19 has caused significant disruption to economies and societies on an unprecedented scale. Covid-19 has cost hundreds of thousands of human lives globally, presented policy makers with pressing challenges, and exposed the weaknesses of economic and social foundations worldwide. The evolution and implications of the pandemic crisis are still unfolding, and the short term and long-term impacts of the pandemic are still highly uncertain. To effectively capitalize, or survive, the challenges and opportunities such a disruption presents, economic and social actors require resilience, appropriate and new organizational capabilities, innovation, and entrepreneurship. When the coronavirus pandemic began in 2020 no one knew for how long life would be disrupted. At the peak of restrictions, about 3.6bn people were subject to mandatory lockdowns. However, societies were surprisingly quick to adapt: working and learning from home, and communicating in novel ways. However, there was constant discussion when “normalcy” would return. Even after the rollout of vaccines, normal never returned as the world has irremediably shifted. Everyone has to face to the fact there will no return to the pre-crisis economic and social environment. Firms are starting to realise that there have been structural shifts and permanent changes to levels of demand for particular goods and services. Businesses in the consumer goods and retail industries should not expect the recovery to follow the normal post-recession pattern because Covid did not produce a normal recession. Covid 19 is unprecedented. The range of possible developments is much wider than usual and hinges on completely different factors, such as the speed of vaccination campaigns and the potential unleashing of pentup demand. Experts are uncertain on the shape the curve of the economic crisis will take, given the unprecedented nature of the Covid-19 crisis. Some experts expect V-shaped post pandemic recovery, with a deep decline in Gdp

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By Michael Haile

followed by a rapid recovery. Others believe a U-shaped crisis, with a long-term decline (albeit less extreme) and a gradual recovery. However, the fear is an L-shape economic crisis, a decline followed by a long-term depression without real recovery for a very long time. So extraordinary and uncertain the effects of the pandemic are it is even possible to experience mixed trajectories: economic recovery altering over time. The only certainty is the nature of this crisis will be unlike any economic crisis of the past. The State enforced period of inactivity in so many countries hit by the pandemic, aimed at flattening the infection curve, led to an almost overnight abrupt fall in economic activity. WHAT’S AROUND THE CORNER?

SELECTED COUNTRIES GDP GROWTH PROJECTIONS (2020-2022)

World Output Euro-zone US Germany France Italy Spain UK Japan Other advanced economies China Russia India

2020 -3.1 -6.3 -3.4 4.6 8.0 -8.9 -10.8 -9.8 -4.6 -1.9 2.3 -3.0 -7.3

2021 5.9 5.0 6.0 3.1 6.3 5.8 5.7 6.8 2.4 4.6 8.0 4.7 9.5

2022 4.9 4.3 5.2 4.6 3.9 4.2 6.4 5.0 3.2 3.7 5.6 2.9 8.5

Source: International Monetary Fund

The International Monetary Fund (IMF) forecasts that the World Gdp for 2021 and 2022 will be 5.7% and 4.5% respectively. Euro-zone will grow at a slightly slower pace, 5.0% in 2021 and 4.3% in 2022. The European economy suffered considerably in 2020: two waves of Covid-19 infections, a high death toll and two lockdowns in most countries. The consequent economic recession was the deepest on record. While most of Europe is currently risking a third lockdown, vaccination programmes are making progress, providing muchneeded resilience. What is clear is that consumer expenditure, the largest component of gross domestic product and its main growth drive, will determine to a large de-


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ar that some consumer behaviours are not temporary but are here to stay. Even after the end of lockdowns, the shift to digital is consolidating. Footfall in retail establishments in Europe, and other developed economies, is below the levels of the pre-pandemic era and online sales are proving remarkably robust in light of the opening up of non-essential retail. Most industry experts expect online sales to continue to grow at above market rates for the foreseeable future, driven by both consumer demand and business investments in increasing online capacity and capability. Online sales are predicted to reach a colossal US $4.2 trillion by the end of 2021. 2020/21 proved to be a transformational years for retail – offering a compelling case for a digital first approach as stores closed due to Covid-19 restrictions and consumers were told to shop from home. As we have seen the shift to digital accelerate and more of their business move online, retailers have invested in developing a more digital first approach, both in terms of the need to be digital by design and being more thoughtful about the customer experience, as they re-evaluate the role of the store in the modern retail platform. Leisure enterprises, such as gambling operators, who own online and retail operations, are particularly suited to capitalise of this transformation. Marketing experts believe experience will be an essential to the future of the store. However, cost pressures will not decrease and investments in experience need to ensure that they make sense from a brand perspective, add value to consumers, and deliver a commercial return. On the innovation front, the worlds of gaming, entertainment and marketing are converging, giving way to new experiential partnerships. A careful analysis suggests that consumers across Europe are sitting on over Euro 450 billion of savings. Conditions seem perfect for a strong consumer-led recovery at the end of 2021 and into 2022 if the pandemic does oblige governments into a third lockdown. What firms and policy makers have learnt from Covid is that the world is undergoing increasingly rapid, unpredictable, and unprecedented change and firms need to find new approaches. Covid variants will continue to appear, catastrophic events driven by climate change, economic disruption and geopolitical uncertainties will grow more frequent and less predictable. In the pandemic shaped new environment, where the future is uncertain and change comes fast, companies will have to learn to look beyond short-term performance and are obliged to be able not only to withstand unpredictable threat or change but to emerge stronger. In short, they need to be agile and resilient. DANON PERDERE

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gree how Europe emerges from the recession. The calculation is difficult due to the unique nature of the recession, which is basically a State sanctioned closure of entire economic sectors to combat the virus. The labour market and households’ expectations of its future trend is the most important determinant of household spending. The economic crisis provoked by the virus presents an unusual situation as the unemployment rate increased by much less than would be historically consistent with an economic shock of this magnitude. This has been partly the result of policy measures governments put in place to mitigate the impact of the pandemic on the labour market. It was widely expected that once lockdown measures were removed the recovery would be led by consumer consumptions driven by pent up demand as households were not able to consume as they wished as they were locked in their homes. However, the initial surge in consumer consumption was soon followed by a sharp decline in consumer sentiment. A major contributor to the declining economic sentiment were shortages in materials and upstream products. A combination of rapidly rising demand and reduced production capacities during the pandemic led to serious shortages that held back industrial production. In Germany, over 70% of companies claimed that supply shortages obstruct their production. In the automotive industry, over 90% suffered shortages; in the engineering sector, it was over 80%. Over the last three decades, the corresponding values never amounted to more than 20%. Interrupted supply chains pose a serious threat to recovery in what is an ever connected and globalised economic structure. Since the beginning of 2021, headline consumer price index (CPI) inflation has increased in advanced and emerging market economies, driven by rising demand, input shortages, and rapidly rising commodity prices. The inflation rate in the Eurozone stood at 3.4% in September, the highest in the last 13 years. Inflation in Germany jumped to 4.1% (the fastest pace of consumer price increases in nearly thirty years), while inflation in Spain reached 4.0%, in Italy 3.0%, and in France 2.7%. The prices of energy, groceries, and industrial goods rose the fastest. Interestingly, core inflation rate which excludes energy and food, only rose by 1.9%. Looking ahead, headline inflation is projected to peak in the final months of 2021, with inflation expected back to pre-pandemic levels by mid-2022 for both advanced and emerging economies. Household disposable income (income minus expenditure on essentials such as housing and food) is the one of the most important determinants for consumer consumption, particularly in leisure related activities. A rising inflation rate, when particularly focused on primary goods such as energy and food, eats into the disposable income that households might otherwise spend on other goods or activities. To understand how European consumers might emerge from the crisis, it is crucial to understand how the recession differs from previous ones. It is becoming cle-

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Michael Haile Economist, economic and regulatory consultant, he was market policy specialist of the Gambling Commission (UK), senior economist & analyst of Gbgc (Isle of Man) and researcher at Censis and the International Center for Social Studies (Rome).

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WGES

CATALONIA WELCOMES GAMING EXECUTIVES

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ow in its fifteenth edition, the World Gaming Executive Summit continues to be the Spanish event with the most history, a high-level reference for all land-based gaming stakeholders dedicated to lotteries and sports betting. We asked Sam Milliken, project manager of Wges, to tell us the main elements of this event, scheduled in December, 06-08. “The seniority, reputation and global reach, not to mention the fantastic networking opportunities and the spectacular setting of the W hotel in Barcelo-

SBC AWARDS

But also how to rejuvenate casinos for millennials; to create successful M&As; new payment and blockchain methods; to promote a responsible gaming; to oppose corruption and more”. What do you expect from this edition of the event? “Following a year and a half since the last physical event, we are seeing more C-Levels, clients and delegates join us for Wges 2021 because it’s been so long since we’ve previously interacted at the W Barcelona face to face. C-Levels are keen to present their thought to the attendees; everyone is jumping at the opportunity to be back in person to network and most importantly enjoy themselves. 2020 proved to be a difficult year for all so Wges 2021 in December will be a fantastic opportunity to reflect, but to also be a place to celebrate the last gaming event of the year”.

IN LONDON THE CROWNING OF THE BEST GAMING OPERATORS

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verything is ready for the eighth edition of the Sbc Awards, the awards that Sbc Events gives to the best online sports betting websites for the last eight years. The ceremony will take place on December, the 14th at Evolution London, in the central residential area of Battersea Park, on Queenstown Road. The event will see 800 guests invited to attend the live award ceremony, in front of two special guests, such as the model and TV presenter Kirsty Gallacher and former football player Marcel Desailly. There are many candidates for the award for this 2021, divided according to the 43 categories planned by the Awards, of which 14 are the awards reserved for operators, 3 those reserved for affiliates, 20 for those dealing with supplies, 2 for specialists and finally, 4 awards for those who work in the payments sector. The event will open with a reception,

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na, makes Wges the most exclusive and influential gathering for the gaming community and all those affiliated to it”. How will the conferences be organized and what will the main topics be? “Wges this year is split across 3 days of innovative content, networking and evening sessions. The main topics this year include the opening keynote with the Former Senator of New Jersey, Raymond Lesniak, who will be discussing: ‘How New Jersey opened the door for legal sports & online gaming in America”, explaining what can be done to expand the opportunities it created. On top of this, we will be focusing on how to maximise growth in a new stricter regulatory market; seizing the omnichannel opportunity for landbased operators in the digital realm; monitising an esports team effectively.

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which will be followed by a gala dinner offered by the organizers, who have also provided musical entertainment throughout the evening with a Dj, who will accompany the various moments of the event. The award ceremony will be held immediately after, according to the judgment of the jury, chosen by Sbc in order to have a judgment as competent and fair as possible, with each jury member who will evaluate the candidates in the specific context of their experience in the various market segments, including sports betting, casino operators, affiliate programs, esports, marketing, sponsorships, mobile applications, socially responsible advertising campaigns, innovation, best employer of the year, management, retention and customer recovery, virtual sports,

payment solutions and management of frauds and compliance with legal and market standards. Regarding the event and the celebrated guests of this edition, Rasmus Sojmark, founder and Ceo of Sbc, says: “The Sbc Awards are one of the highlights of the betting and games industry calendar, as we celebrate the best of the best and we recognize the many successes in the sector. Having Marcel Desailly and Kirsty Gallacher hosting the ceremony will surely make it an unforgettable night, to end this unusual year.”


the most efficient manner possible. “We know these rising costs and delays aren’t going to go away any time soon and therefore ahead of 2022 we have worked to get orders placed sooner than ever to ensure we are in a good place to support our customers with the very best products in 2022.” David Cope from Ukbased Huggables agrees. “Over 95 per cent of our products are sourced in the Far East from our well-established manufacturing base. As you would expect, the current shipping and HGV driver issues have extended lead times considerably. However, we continue to produce products and have bolstered our range with domestic purchases. This has, and continues to, maintain our stock at reasonable levels.” Michael Tipton from North American Redemption Plus reports that recovery is good in his region, although the reduced workforce is proving a challenge. “Redemption Plus shut down when the pandemic hit the US and Canada, like most if not all of our customers. Our customers began opening as early as July 2020, but we saw significant increases in customer openings this past spring of 2021. With that, we have been able to bring back some employees and hire new ones, which is a great feeling and sign of our growth. “We are busy re-educating customers who are struggling with a reduced workforce and are handling redemption themselves, often for the first time ever. We have had to build out new tools and develop new technology to make redemption easier for the ‘newbie’ customers. But being innovative and listening to our customer base is what the core of Redemption Plus is, so it has been an amazing challenge to tackle.” Michael Novak of Rhode Island Novelty has also noticed that the world appears to have got smaller when it comes to trends. “We are seeing similar trends

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By Stephanie Norbury

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orld events have made the moving of goods around the globe challenging to say the least. For the plush and prize industry, this is particularly difficult, as most of the manufacturing of the products happens in China and the Far East. In addition, this fashion-led business, which requires stockists to predict trends several seasons ahead, has been thrown out of kilter as the pandemic closed customers’ sites for long stretches of time. InterGame caught up with some of the major players in the plush and prize market to see how they are bouncing back, the continuing frustrations and what the current most popular products are in arcades around the world What can we learn from the trends in toys and prizes as we emerge from our lockdowns? A surprising amount, it seems. Plush and prizes are the fuel that power arcades around the world but unfortunately, the fuel and the trucks and containers to supply the prizes have not been easy to come by as the world gets back to work. Supply chain, as we emerge from the pandemic, remains the biggest challenge, but for those companies based in the Uk there are also extra complications as the country steadies itself following its exit from the Eu. Lauren Shipman from leading supplier Whitehouse Leisure says: “We have all been affected by the pandemic and the knockon effects that this has had; we are all faced with increased costs from freight and delays to goods arriving in the Uk. “We are fortunate to have a good team of people that have worked tirelessly both in the Uk and the Far East to get products into us and out to customers in

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PLUSH AND PRIZES THE BUBBLE HASN’T POPPED

across the globe. What is popular in the United States for the most part is popular in, say, the UAE. Years ago, we never sold any Halloween items into the UAE; however, this year it’s been very popular with the UAE as we approach Halloween. We have noticed that North America FEC operators as a majority put more importance on their prize counter or prize room than, say, the MENA region. As such they make up the strongest market for both plush and prizes. The prizes drive game play, so if you have a good selection of games and a good merchandise programme you’ll do well.” Finally, perhaps, there is something to take from the fact that the most popular toy craze of this past year has been a stress-buster, as Michael Tipton concludes. “Fidget toys (which Pop Its are categorised as) will continue to trend and surprise us. There is a lot of unrest in the world and toys that help people of all ages deal with stress and anxiety are healthy and fun, so I think the biggest trends of 2022 will somehow relate to fidgeting.”

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a cura di Nashira astrologa e sensitiva

10, 17, 90 Ambo, Terno e su Genova, Roma e tutte SUPERENALOTTO

Giuseppe Raffaele Bergomi (Beppe) Ex calciatore, commentatore sportivo

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VERGINE Guardatevi alle spalle, che una persona che credete amica sta invece tramando contro di voi. Potrete neutralizzarla facilmente, ma solo se metterete da parte, purtroppo questa volta dovrete farlo, la vostra innata fiducia nel prossimo. Consolatevi al gioco, il momento è propizio.

SAGITTARIO Non tutte le ciambelle riescono col buco, ma questo non significa che ci si debba demoralizzare alla prima “sfornata” deludente. Quel progetto che accarezzate da tanto tempo si sta rivelando di realizzazione molto ostica, ma la tenacia e l’inventiva pagheranno. Bene al gioco dal 20 in poi.

PESCI Il fatto che siate dei pesci non significa che dobbiate abboccare al primo amo che vi si para davanti. Cercate di essere accorti, in questo dicembre che vi riserva insidie ma anche opportunità, se sarete in grado di distinguerle. Invece, siete il segno più fortunato dello zodiaco al gioco.

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GEMELLI Ma quanto può essere fortunato questo ultimo mese del 2021? Per voi tantissimo, siete davvero il segno baciato dalla dea bendata, che vi porterà un carico di “doni” specie in campo affettivo, sia che siate alla ricerca dell’anima gemella che l’abbiate già trovata. Benissimo anche al gioco.

PAROLADI COLLOVATI

ACQUARIO In famiglia ci sarà un po’ di scompiglio, a causa di un evento imprevisto che potrebbe portare a grosse spese e in ogni caso a impegni aggiuntivi. Sappiate destreggiarvi in questa situazione: gli astri suggeriscono calma e ponderazione. Andrà tutto bene. Per giocare aspettate fine mese.

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SCORPIONE Un pizzico di dolcezza, un velo di mistero, una manciata di simpatia: l’amore è servito, cari scorpioncini sigle, che in questo dicembre vivranno emozioni senza pari! Che il 2020 vi porti addirittura qualche fiore d’arancio? Giocate con prudenza, almeno sino a metà mese.

POKER STRATEGY

LEONE Bilanci e progetti. Siete davvero un fiume in piena in questo dicembre e tutte le persone che vi stanno accanto saranno contagiate dal vostro entusiasmo e spirito di iniziativa. Cercate di fare squadra, avete la stoffa per esserne il leader! La dea bendata vi sarà vicina se vorrete giocare.

RIFLESSIONI DAORSO

TORO Chissà che il 2022 non possa iniziare meglio di come si sta concludendo questo 2021. Un po’ qualche problema c’è realmente, però anche voi tendere a ingigantirli più di quanto serva. È il momento di sfoggiare la vostra tenacia e un pizzico di ottimismo. Gioco: benino.

GIOCARE GIO CONGUSTO

CAPRICORNO Cocciuti come capricorni, ma anche capaci di grandissima dolcezza e imprevedibilità, se si sanno toccare le corde giuste, che voi nascondete in fondo al vostro cuore. Chissà se qualcuno vi regalerà un Natale da brivido, che prelude a un 2022 altrettanto emozionante. Gioco: poco ma buono.

POKER STRATEGY

BILANCIA Avete avuto molte preoccupazioni quest’anno, ma dicembre vi porterà un po’ di tranquillità, sia in famiglia che sul lavoro. Avete bisogno di rigenerare il corpo e lo spirito e potrete farlo, in compagnia soprattutto di una persona che diventa sempre più cara. Giocate poco fino al giorno 20.

CASINÒ FRANCESI

CANCRO Dicembre difficilino, cari amici del cancro. Dovrete vedervela infatti con gli strascichi di alcune questioni che vi siete portati dietro per tutto il 2021 senza affrontarle davvero. È il momento di festeggiare San Silvestro mettendosele alle spalle, ma serve impegno. Fortunati al gioco.

CASINÒ FRANCESI

96

GIOCARE GIO CONGUSTO

LEAVVENTURE DAROONEY

RIFLESSIONI DAORSO

ARIETE La vostra tenacia sarà premiata e in questo comunque difficile anno che si va a concludere riceverete un regalo inaspettato, davvero in extremis. È il momento di svoltare sul lavoro, approfittando appunto di questo aiuto di fine 2021. Per giocare aspettate Natale.

LEAVVENTURE DAROONEY

Settala (MI), 22 dicembre 1963



Tutti i giochi con vincite in denaro sono vietati ai minori di 18 anni.

Facciamo girare la voce.

FA

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M

A

C

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GAS

18

BOUTIQUE BOUTIQUE

Il rispetto del divieto è la prima regola da seguire Campagna informativa a tutela dei minori promossa da IGT La legge N.111 del 15/07/2011 vieta ai minori di anni 18 di accedere ai giochi con vincita in denaro


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