Bouquet

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Flavio Cecchin

Bouquet

auto da fĂŠ


Esperienze, gioie, dolori mi hanno plasmato. Ho imparato a lottare, ho perso, ho vinto, ho creduto, ho sperato, ho pregato, ho amato e amo! Nulla cambio del mio percorso perché la caparbietà che mi ha sempre comunque accompagnato mi ha fatto diventare un uomo diverso, nuovo, libero… ad ogni alba mi scelgo, mi amo per amare, mi perdono e sono felice di essere quello che sono! FLAVIO CECCHIN (Mantova, 1946) ha insegnato nella scuola elementare dal 1971 al 2007. Nel 1983 è stato insignito della medaglia d’oro come “Maestro dal cuore d’oro”. Coltiva le sue passioni: scrive, dipinge, legge, coltiva piante e fiori e accudisce ai suoi cani sull’impronta degli affetti più cari. ISBN ISBN 9781537037295 978-1537037295

90000 >

€ 13,00

9 781537 037295


FLAVIO CECCHIN

Flavio

Bouque Auto da fé

Bouquet

… Licenziando queste cronache ho l’impressione di buttarle nel fuoco e di liberarmene per sempre (E. Montale)


© Flavio Cecchin – cecchin.flavio@gmail.com, 2016 © FdBooks, 2016. Edizione 1.0 L’edizione digitale di questo libro è disponibile su Amazon e altre librerie digitali. L’edizione cartacea è disponibile in tutte le librerie italiane e internazionali. In copertina: Composizione fotografica a cura di Leonardo Cecchin, il quadro è opera dell’Autore.

Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore. È vietata ogni riproduzione, anche parziale, non autorizzata.


Flavio Cecchin

Bouquet Anteprima della raccolta, con alcuni componimenti selezionati dall'Autore



Introduzione

Le poesie di questo testo sono un esempio alto e nobile di come si può vivere, sopravvivere da vittima innocente in condizione di completo sacrificio e privazione della libertà personale in tutte le sue accezioni. Vivere con dignità e coltivando la propria umanità ferita. Solo continuando ad amare e sentendo, sapendo di essere amato si possono contare le lunghe ore della solitudine imposta senza disperarsi o lasciarsi andare senza più scopo nella vita. Flavio ama con intensità e passione la figlia, i nipoti e tutti gli affetti più cari che gli sono stati vicini in questa esecrabile vivenza di “non vita”! Li ama da fuori dal mondo, condizione che dà spessore a tutto il lungo tempo supportato grazie all’infida presunzione di leggi scritte e non scritte che tendono a negare la identità e a spersonalizzare. Flavio materialmente solo con se stesso continua ad amare la natura, che lo aiuta con i ricordi più belli. Con la natura può dialogare, può farsi presente lo scorrere delle stagioni, con il cangiare dei colori, delle fioriture, con la fragranza dei profumi. La passione del pollice verde foss’anche nel chiuso di un anfratto, diventa poesia e


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ristoro dalla sofferenza. Leggere queste frasi spesso brevi è entrare nella sapienza di un cuore che non chiede vendetta, che anzi prende su di sé il dolore di tutte le vittime che la società spesso dimentica. VITTORIO ANDOLFATO


Prefazione

Emozioni a profusione per questa autentica “opera prima”, di Flavio, che sa rinascere ogni volta per tornare a essere quel ragazzino sconvolto dalla sua stessa ispirazione. È un manifesto di vita vissuta, un intenso saluto di un vero artista che può permettersi di comporre autentici gioielli letterari. Qui si scoperchia il vaso dell’ispirazione, liberando versi di sofferta libertà che resteranno per sempre. C’è un orgoglio smisurato nell’umiltà di questa autobiografia in versi. Uno dei vertici assoluti, uno di quei momenti che resteranno per sempre. Stupisce questa caparbietà di rigenerare motivazioni capaci di proporre gemme assolute di poesia. «Un equilibrio delicato e felice tra ragione e sentimento!».

OIZRAM 6.6.6.



Nota dell’autore

Grazie a te che ti accosti a leggere questo susseguirsi di parole in ordine sparso, congenite al bisogno di urlarle all’interlocutore facendo stridere la penna sulla carta quando diversamente, date le condizioni logistiche, non è possibile alcun mezzo comunicativo alternativo. Le composizioni non hanno la pretesa di essere poesie – scrivo al di fuori di ogni minima ambizione – né intendono scomodare alcun schema letterario pertinente, bensì versi. Versi, perché sono scaturiti dal profondo intimo bisogno di urlare al mondo l’esecrante condizione di una innocenza violentata! L’armonia della poesia è tutta concentrata nella parola grazie, che idealmente potrebbe stare a conclusione di ogni componimento. In tutti soggiace l’ineguagliabile anelito alla vita, quella vita facilmente cancellabile ma tanto attesa, tanto ambita, sempre. La cosmica libertà d’amare non mi ha mai deluso un attimo, come invece hanno fatto coloro che – in grembiulino nero e colletto bianco – pure ho amato. Il più fedele grazie a chi m’ha dato la vita, ora fra le stelle d’un firmamento stracolmo di promesse invisibilmente mantenute, e a chi mi ha accompagnato


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in questa gravidanza di libertà per riappropriarmi della dignità della vita in libertà, con nobile silenzio e insostituibili attese. La spontaneità del tempo ha fatto sì che segnassi di ogni componimento la data e l’ora, per delineare anche la storia cronologica dell’opera… a distanza di tempo, la data e l’ora mi fanno rivivere l’involucro emozionale – esistenziale, logistico, sempre sotteso alla speranza e nell’attimo successivo diverso – che sempre e comunque mi invadeva. Non ho volutamente indicato alcun titolo per i componimenti qui collezionati, proprio come ribellione al movente che m’ha indotto a comporli, aizzato dalla mia innocenza violata. Confesso sinceramente che ogni componimento ha trovato origine nella mia mente all’istantaneo pulsare d’una parola, attorno alla quale ho urlato tutto il resto. È così che invito il gentile lettore a trovare ed evidenziare quella che per lui è la parola chiave: il titolo di ogni componimento, in aggiunta alla data. E quanto mi piacerebbe poterle conoscere…! Ecco il perché di quei puntini all’inizio di ciascuna poesia; è lì che il lettore potrebbe scrivere il proprio titolo. Gli ipotetici interlocutori che si possono incontrare e confrontare nella lettura di questa raccolta sono riconducibili a uno solo: la Vita in tutte le sue componenti. Amore nelle sue molteplici accezioni; Affetto nella polarità delle manifestazioni emozionali; Natura nelle sue cosmiche potenzialità; Dolore nei suoi inevitabili omicidi e ancora gioia, progetti, attese, delusioni…


Nota dell'autore

Non si può sopravvivere alla Vita, si volerebbe troppo in alto nel vuoto. La Vita è da vivere, da tenere stretta anche se si arrivasse a un pelo dal baratro, dal suo rifiuto. Non ho chiesto di venire al mondo… non avrei mai potuto decidere di abbandonare la Vita e sono fiero di essere qui – con tanto amore da dare – e desidero gioire per ciò che respiro, ogni attimo. Grazie anche a chi mi legge, perché pure lui ora fa parte della mia vita. I fogli che sembrano caduti da chissà dove portano l’eco dei pensieri che, accavallandosi nel tormento di un cuore in tumulto, cozzano tra loro generando emozioni, desideri, aspirazioni, attese e nebbiose proiezioni future. Nella mia testa sono passate indicazioni per possibili titoli, tutti riconducibili alla mia parola chiave che ha generato tutto il seguito; eccone alcuni: Tracce di libertà, frutto di ipotetiche illusioni ricorrenti in diversi momenti di quell’infame situazione. Pensieri di libertà, che zampillavano in me allorché il mio sguardo vagava per il libero cielo oltre i due ordini di sbarre alle finestre che ti lesinavano persino l’aria. Libertà, ultima speranza, dopo tutti i pensieri che scaturivano dalla miniera di illusioni, pane quotidiano per il mio animo nel turbinio di speranze dove la costante è sempre stata la libertà. Spezzone ridotto di cielo, per il senso di soffocamento che mi prendeva e mi ossessionava quando potevo vedere il cielo a rombi come lo riducevano le sbarre e arrivavo persino a invidiare le bianche nuvolette che se ne andavano a zonzo per lo libero cielo.


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Non c’è nascondiglio per la libertà, perché il desiderio di questa insostituibile condizione di vita non mi ha mai abbandonato un solo attimo. Le ragioni di un amore, perché la parola stessa amore sta unicamente ed embrionalmente ad indicare libertà nell’accezione etimologica: A (privativo); -more (dal latino mos: costume, abitudine, schema). Da cui amore, condizione libera, senza regole. Tempo senza tempo, la mancanza di libertà eviscera l’uomo della sua dignità, che non è altro che il filo conduttore del suo tempo che non vive ma che inesorabilmente trascorre. Bouquet, perché è il contenitore di fiori che portano solo allegria, fragranze, positività nella polivalente moltitudine di colori, profumi e libertà.


A Maria, Vittorio che mi hanno dato la vita e a tutti coloro che mi hanno dato una mano per non buttarla via‌



Flavio Cecchin

Bouquet



Capitolo i

… Ogni lettera è uno stame, ogni parola è un pistillo, ogni frase è un petalo, ogni periodo è un sepalo, ogni poesia è un fiore di questo bouquet per Te…



………………

11.02.2013

Un esile fanciullo evanescente,

il nostro angelo, con pallide guance senza tracce di baci ha solcato i confini del cosmo fino al regno dell’amore ignaro del rosso tramonto per la notte già vicina per raccogliere fiori, bianchi e candidi fiori… Un bouquet di gardenie avvolte da nontiscordardime col tuo profumo in un nembo di petali nevosi che adombrano nel cielo d’inverno una pallida luna dove le ali dell’angelo, mollemente librandosi come nubi, lasciano cadere i merletti di gelo che fan da sentiero ai più palpitanti pensieri per illuminare la strada


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che porta al nostro amore che mai non si smarrisca! E spunta in questo tripudio di neve una mano nodosa che regge una corona d’oro ed inghirlanda il tuo cuore! Una tremula voce con dolci note armoniose effonde in quest’aria di bambagia una dolce canzone che giunge soave e l’eco lontana ritorna al mio cuore e ancora sussurra: «Ti amo!»


Capitolo i

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10.12.2012, h. 16.45

Anche oggi volge al tramonto…

sono stato la tua anima, sei il mio cuore… La nebbia allontana l’orizzonte, fiochi lampioni giù nel cortile, segnano la via ai miei pensieri e il grigiore pallido della neve che ha ceduto all’amplesso del sole mi scioglie ai tuoi baci, mi avvolge di tuoi abbracci… guardo in alto… dal riquadro centrale della finestra a sbarre che vedo? La nostra stella, sì è là come sempre che mi guarda, che ti guarda e Noi ci amiamo!


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02.02.2013, h. 20.07

Non ho chiesto di nascere,

non ho chiesto di vivere, non ho chiesto di piangere, non ho chiesto felicità… Il mio seme ha radicato, sono nato… le radici han germogliato, vivo… il virgulto ha sofferto pioggia, piango… l’albero ha gioito al sole, provo gioia! Una sola domanda, una cosa sola ho chiesto: amare! E tu sei, sei stato, sarai la mia risposta! Quando davvero l’amore si brama, lo trovi ad aspettarti… dove? dentro di te… Arriva dal viale, fermo che t’aspetta,


Capitolo i

serio che ti guarda… e subito coccole pianifica! L’amore è risposta al tuo cuore e, mentre l’attendi, il sesso dà vita a tante buone domande e non perde il paesaggio che attorno gli sta per vivere nel senza tempo nuovi ad ogni dì dove il bacio di oggi supera quello di ieri: Tu ed io insieme per sempre!


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04.03.2013, h. 12.50

Anni or sono

apristi gli occhi alla vita, la dura vita come tu sospiravi… Stamani ancor prima dell’alba, con gli occhi al cielo al di là delle sbarre, il ricordo di te, Mamma, ha ceduto il posto al dolore del mio non averti, non averti più qui da ammirare, scrutare i tuoi capelli di neve come dalla tua giovinezza agli anni più maturi colmi di giorni stanchi… Nel solenne silenzio del tuo essere Madre è fiorito il mio amore per te, un amore senza inverno che mai morirà anche se le mie labbra in un fioco sussurro


Capitolo i

ti invocheranno sempre: Mamma! Mai t’ho detto e ti dirò addio! La tua stella nella sera, ambasciatrice della notte sempre illumina il mio orizzonte e ora, calpestando del mio autunno le foglie, le tue mura mi difendono ed ogni sera al tuo sentirti, la corona dell’eterno alloro io ti dono! L’argenteo e chiaro lume della luna che coniuga in mezzogiorno la mezzanotte, imbianca la tua dimora ove tu riposi in pace!


F. CECCHiN, Bouquet

Ogni vita ha la sua passione… accoglila, coltivala, vivila, conoscila… diventerà il più bel fiore del tuo giardino segreto…


Capitolo ii

Come ogni bocciolo ha la forza di sbocciare, cosĂŹ ogni cuore ha il potere di amare



Capitolo ii

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18.06.2013, h. 17.10

Sul palcoscenico del mondo

con te la mia vita è diventata un’arte… è stato come vederci, scoprirci in uno spettacolo, quasi un cortometraggio al tramonto e abbiam scritto nel nostro testo una parte di noi: tu di me, io di te… non avevamo cliché e tutto il resto silenzio nel crescere della nostra confidenza! Se la vita può essere arte, con null’altro di meglio se non cogliere le affinità elettive!


F. CECCHiN, Bouquet

I nostri critici sguardi di noi fan sempre i poeti della vita coniugando nel tempo dell’amore l’arte del sedurre col dialogare in poesia! Solo in noi la voglia di osare, stravolgerci andando oltre volevamo, vogliamo sempre più. Diversi esseri al mondo sempre più noi stessi… Per noi…


Capitolo iii

Tu ridi, scherzi, parli con la gente, accarezzi Matisse, rimpiangi Amleto… annusi un fiore… mi riconosci nel profilo della luna… Quando al mattino mi sveglio…. ringrazio il cielo per il tuo sorriso che mi giunge appeso al primo raggio di sole! Ma come posso essere stanco se tu sei sempre accanto a me? Sei tu che mi ha fatto e mi fa amare tutto ciò che amo… Quanta gente, come me tempo fa, è stanca di vivere e di camminare… Ma io non mi fermerò e amerò ogni giorno la mia vita insieme a te!



Capitolo iii

………………

23.09.2013, h. 12.40

È già autunno…

Arrivederci estate, è un ricordo la primavera; ogni foglia è un fiore fiori variopinti come i pensieri che mi offri e morbido mi fanno il quotidiano al battito sollevato e lento del mio cuore in questo tempo: la stagione mi confonde nel suo scorrere lento senza clamore. Forte è la struttura più intima del mio giardino segreto che assomiglia al mio futuro quando sorvolerò foglie e fiori: non s’è ancora fatto tardi per ritrovarmi nei colori della mia eterna primavera che voglio ripercorrere con te, amore mio…


F. CECCHiN, Bouquet

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13.10.2013, h. 18.30

Nella notte fonda

i miei pensieri si seguono muti come frati in silenzio sotto gli immobili archi del convento scarno al soffuso battito del cuore! Persin le ombre dei desideri si rannicchiano agli angoli al fruscio di vesti d’ansie, al rumor di passi lontani di ricordi che volano all’infinito. Le stelle segnano la via alle mie mani tese alle tue nel sentiero dove le cerco: sono qui ad accogliere questa mia dolce preghiera. Il tuo amore mi rapisce e m’avvolge nell’arcobaleno della nostra libertà!


Capitolo iV



Capitolo iV

………………

13.03.2014, h. 16.00

Quale fiaba porto nel cuore,

Mamma, da raccontarti ogni istante senza finire mai la sera nel primo sonno per rendermi complice della pace che ti auguro come se la narrassi a me stesso! È nelle ombre della notte che cerco il tuo volto e sono in una tua sosta del tuo nobile incedere ora, senz’altro instancabile fra le nubi… in silenzio con l’eco dei miei sospiri verso la tua grande anima fra le stelle pettegola! Solo tu mi parli avvolgendomi fra le tue braccia come ali soavi, sicure.


F. CECCHiN, Bouquet

Ogni sera attendo quest’ora per rincontrarmi con te che mi parli di lui… dell’amore!


Capitolo iV

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10.07.2014, h. 10.25

Chi più di Dio Padre

il ventre più puro, la più bella anima, una mente sublime ha eletto in Maria per l’unicità del suo figliolo! Nel concepirla prima… conquistarla poi. Madre irrinunciabile per l’eterno, l’ha eletta janua coelis, la porta tra cielo e terra. A noi la lusinga perenne d’andare a quella porta in veste d’umiltà e fiducia… Giammai è stata chiusa e mai sarà richiusa! Da quella porta mai entrerà né uscirà della croce la morte bensì il risorto, della risurrezione il trionfo!


F. CECCHiN, Bouquet

Non dire mai della tua vita che molto… assai hai viaggiato: il mondo intero hai scoperto se nel cuore d’un solo uomo hai saputo sostare…


Capitolo i

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14.01.2013, h. 14.30

Come pergamena è la mia vita;

su ogni capitolo un altro appare: questo è avverso e atroce, poggia comunque sul mitico leggio dell’amore; ogni parola è compresa nell’A B C del cuore dove tu con lettere d’oro hai scritto: PREFAZIONE ed insieme incideremo: INDICE! Ogni frase di magica saggezza è intrisa, potere su noi stessi senza mai cedere al danno del nostro segreto. Sempre, di vetta in vetta, alti nel sole, complici delle dissonanze della vita per invocare un tenero accordo che giunga all’orecchio dell’amore! Abbiamo sfiorato tante dolci illusioni ma mai il retaggio dell’anima abbiamo perduto…


Finito di stampare nel settembre 2016 a Boca di Novara presso la tipografia Andersen s.p.a.


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