Numero cinque
Redazione a cura del Consiglio Direttivo e dei Docenti dell’UNITRE di Casale Monferrato
Mar. Apr. Mag.
GITA DI FINE D’ANNO L’INVITO DEL PRESIDENTE Nella vita della nostra UNITRE la gita di fine d'anno è sempre un importante momento di aggregazione che, insieme alle visite culturali ed alle riunioni conviviali, contribuisce ad instaurare un positivo sentimento di comunità tra docenti e discenti. Anche quest'anno desideriamo condurvi alla scoperta di piccoli musei, spesso poco noti al pubblico, che testimoniano la grande ricchezza del nostro Paese in fatto di tradizione artigianale e savoir faire industriale. Visiteremo infatti il Museo dell'Arte Vetraria Altarese, sito ad Altare, in provincia di Savona. Il museo, dal 2004, ha la sua degna sede presso Villa Rosa, una prestigiosa residenza del primo ‘900 in stile liberty, acquistata nel 1992 dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e restaurata per ospitarvi la collezione di vetri già appartenuta alla Società Artistico-Vetraria, ora patrimonio costitutivo del Museo. La scelta di questa destinazione si collega al corso "Il vetro: fragile e bello", programmato nel mese di marzo, di cui costituirà il naturale complemento. Vi invito quindi a partecipare numerosi al corso ed alla gita, certo che potrete trarre un notevole arricchimento di conoscenza delle migliori tradizioni artigiane del nostro Paese. Carlo Capra
ATTUALITA’ PICASSO A GENOVA a cura di Giuliana Romano Bussola
La seconda visita culturale organizzata dal corso di arte si svolgerà al Palazzo Ducale di Genova per la mostra dedicata ai capolavori provenienti dal Museo Picasso di Parigi. Si tratta di 50 opere scelte tra le predilette dall’artista da cui mai volle separarsi portandosele appresso anche durante i tanti spostamenti nel vari atelier. Oltre al valore estetico viene messo in evidenza il lato umano e sentimentale, il meno conosciuto, di Picasso spesso definito duro ed egoista poco incline alla tenerezza, attraverso i ritratti delle donne amate, MarieThérèse Walter, Dora Maar, Olga Khokhlova e dei figli, in particolare Paolo mentre dipinge o vestito da Arlecchino. Molti i dipinti col tema delle luci e dei colori del Mediterraneo ma anche tanti del periodo in cui, giunto in Italia, restò affascinato dall’arte rinascimentale e dal movimento del 900 ”Il ritorno all’ordine” come attesta il ritratto di “Olga in poltrona” del 1917. Esposta la coraggiosa rivisitazione di “Le dejeuner sur l’herbe” di Manet ed anche diversi studi preparatori per “Les Demoiselles d’Avignon” utilissimi per seguire la genesi del dipinto in assoluto più importante e di estrema portata rivoluzionaria in quanto aprì ufficialmente nel 1907 la strada del Cubismo. Poiché l’opera definitiva lascia dietro di sé continue modifiche determinate da infinite esperienze maturate attraverso primitivismo, dialoghi con l’arte contemporanea, interessi sociali, crisi esistenziale e quant’altro, la visione degli studi sarà di aiuto per comprendere la complessità della produzione picassiana che si avvale di più stili e più tecniche e, pur innovativa e personalissima, mantiene la memoria del passato
REPORT
LA FESTA DEGLI AUGURI nel ricordo di Gian Nissola
Del bellissimo e vivo incontro in occasione della festa degli auguri conservo un caro ricordo per due momenti di grande valore: prima quello della riconoscenza, poi quello della musica. Non potrò mai dimenticare la "nostra" cara Gianna Biorci , che si è commossa per le parole che le hanno espresso la sincera vicinanza di tutti noi, quando lei vicina a docenti e discenti lo è nei fatti, giorno dopo giorno, con la sua opera instancabile. Nell’espressione del suo viso e nelle sue parole di ringraziamento abbiamo potuto leggere un sentimento di sorpresa e di profonda emozione, che l’ha coinvolta fin quasi alle lacrime. Ma poi è tornato il sorriso grazie alla dedica del Presidente Carlo Capra ed alla lettura di un imprevisto saluto in versi, che ha sorpreso e divertito l’uditorio. Diversa la commozione suscitata dalla musica che ha suonato Elena Brunello nella sua intensa e partecipata esecuzione dei brani proposti: coerenti con il programma del nostro corso di musica, che è stato svolto nell’arco di dodici settimane. A questo punto, io voglio ringraziare coloro che hanno partecipato con impegno e tanta pazienza, soddisfatto per il riconoscimento al lavoro svolto, soprattutto per aver potuto migliorare le comuni conoscenze in fatto di musica. La seconda parte del corso, curata dall'amico Giorgio Belletti nel mese di marzo, sarà una piacevole novità, forse un po’ più “leggera”, ma sempre altamente istruttiva, come è nel carattere di quello che la nostra Unitre sa proporre. Quindi tra poco ci ritroveremo, all'insegna di brillanti immagini, indimenticabili sonorità e rari filmati di esecuzioni dal vivo, di cui in ultima pagina trovate un’ampia anticipazione. Vi aspettiamo numerosi. Gian Nissola
Silvano Costanzo LA LETTURA QUOTIDIANA La “lettura quotidiana” è ormai un piacere riservato a un numero di persone sempre più ridotto. In Italia negli ultimi vent’anni i giornali cartacei hanno perso circa il 60 per cento delle copie vendute. Se il trend non cambierà (e nulla lascia prevedere che possa cambiare in modo significativo) il rischio è che tra dieci anni i quotidiani non esistano più nella loro forma cartacea. Certo, continueranno ad esistere nella versione digitale, ma non saranno mai più la stessa cosa. E nemmeno noi saremo più gli stessi. Anzi, a dire il vero, già non lo siamo più ora, perché il tipo di informazione che stiamo ricevendo è sensibilmente cambiato negli ultimi anni e continua a cambiare giorno dopo giorno. Noi ci troviamo a uno stadio piuttosto avanzato di una rivoluzione che non sappiamo dove ci porterà e della quale molto spesso non abbiamo piena consapevolezza. Quando è cominciata questa rivoluzione? E come si è evoluta? Possibile che la maggior parte di noi non si sia nemmeno accorta della sua esistenza? E’ una rivoluzione che incide davvero in modo sensibile sulle nostre vite? Oppure è una cosa che possiamo tranquillamente ignorare? No, non possiamo ignorarla: essa ha già cambiato il nostro modo di essere e di pensare e lo farà ancora di più in futuro. Al momento, nessuno è in grado di prevedere con esattezza dove essa ci porterà, ma sapere come è cominciata (e perché) forse potrà aiutarci.
Carlo Monichino CORPO, ANIMA E SALUTE La speranza che muove l'impegno a proporre opinioni su argomenti dibattuti nell'attualità è che siano adeguatamente esaustivi e coerenti. Dunque occorre partire dal concetto di "Scienza" come "scire per causas" come premessa irrinunciabile ad ogni discorso sull'uomo. Così, il suo primo, più evidente connotato, sarà la provvisorietà, non il carattere dogmatico che oggi le si attribuisce, In seconda istanza, parleremo di "scienze umane" e di "scienze dell'uomo", non per obbedire a una semplice, quasi banale, esigenza di precisazione di termini, ma per tentare di non ingenerare un incerto e distorcente approccio ai problemi dell'uomo. Sopratutto nella scienza medica. Vedremo come la Filosofia nasca, nel superamento del Mito, per consentire all'uomo una risposta al problema del dolore e della morte. Ma se parliamo di "uomo", parliamo di "corpo"! Concetto che si estrinseca sia in ambito filosofico, sia come immagine. É il corpo che denuncia i disagi dell’io e, con esso, il significato ultimo dell'esistere. Percorreremo l'iter della corporeità da Omero ai giorni nostri, tentando di offrire interpretazioni che abbiano superato le obiezioni del tempo e della storia. Compendio di tutte le argomentazioni non può essere che la Salute, scopo di un'odissea umana in cui la meta va conquistata. A nessuno è concessa in dono! Infine alla scienza, in particolare alla biochimica, chiederemo lumi su consumi e apporti calorici nella vita di relazione e nell'attività fisica. Grazie e...a presto!
DATE DA RICORDARE 16/03/2018 – visita alla mostra di Picasso a Genova 23/05/2018 – gita di fine d’anno a Altare 25/05/2018 – cena di fine d’anno
Giorgio Belletti CANTAUTORI ITALIANI Il mondo di Paolo Conte
La cosiddetta “canzone d’autore” ha avuto in Italia, a partire dagli anni ’60, numerosi ed eccellenti rappresentanti, diventando un genere di grande successo, non solo nel nostro paese ma anche in Europa e nel mondo. Al punto da essere spesso considerata a cavallo tra la musica e la letteratura, per la valenza poetica dei testi e la grande capacità degli autori e degli interpreti di comunicare emozioni e sentimenti. Il premio Nobel per la letteratura conferito a Bob Dylan (e quello assegnato a Dario Fo alcuni anni fa), nonché il Premio Montale aggiudicato a Paolo Conte nel 1991 nella sezione “Versi per la musica”, oltre a numerosi titoli onorifici e a ben quattro lauree “honoris causa”, hanno sancito ufficialmente il valore artistico e letterario del Maestro astigiano. Analoghi riconoscimenti sono stati nel tempo attribuiti anche alla migliore produzione “cantautoriale” di tanti altri musicisti italiani, dei quali intendiamo continuare ad occuparci anche in futuro. E’ proprio al nostro ormai ottuagenario conterraneo Paolo Conte che abbiamo voluto dedicare, nell’Anno Accademico 2017 – 2018, una serie di incontri di approfondimento e di ascolto della sua produzione musicale e poetica, che continua ormai da oltre 50 anni con costante successo di pubblico e di critica a livello internazionale, in barba alla ormai raggiunta “terza età”. Il progetto, nato nell’ambito del corso di musica coordinato da Gian Nissola, si articola in 6 “puntate” della durata di circa un’ora, con il seguente programma indicativo: • 7 marzo – Brevi cenni sulla figura del “cantautore” in generale (con un ricordo di Nanni Ricordi) e introduzione al mondo di Paolo Conte: biografia, discografia, opinioni, testimonianze, linguaggi, bibliografia • 14 marzo – Paolo Conte, da autore a cantautore: la magia delle parole e delle atmosfere, dalle canzoni scritte per altri agli esordi come interprete di se stesso, fino al grande successo mondiale • 21 marzo – Una dotta analisi della “poetica” di Paolo Conte nella sintesi delle cerimonie di conferimento di tre lauree honoris causa • 28 marzo - Paolo Conte canta e racconta la sua musica (prima parte) • 4 aprile - Paolo Conte canta e racconta la sua musica (seconda parte) • 11 aprile - Paolo Conte “interpretato”: rarità discografiche ed esecuzioni di suoi brani da parte di altri cantanti (quelli che lui chiama affettuosamente “i miei clienti”). Verrà dato ampio spazio alla visione di filmati con esecuzioni dal vivo, e si ascolterà spesso la viva voce del Maestro, che, con molta semplicità ed umiltà, parla di se stesso in occasione di trasmissioni radiofoniche e di interviste televisive, rilasciate in Italia e all’estero. L’obbiettivo è quello di mettere insieme, attraverso variegate tessere sonore e visuali, un ampio mosaico che illustri ed esplori nel profondo l’affascinante “mondo di Paolo Conte”.
UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ Lezioni e Segreteria: Via O. Capello, 3 15033 CASALE MONFERRATO (AL) Cell. 331.5221814 (attivo solo in orario lezioni) www.unitrecasale.it – unitrecasale@gmail.com facebook: www.facebook.com/unitrecasale Questo stampato è distribuito gratuitamente ed è esente da autorizzazione ai sensi della Circolare Ministeriale n.242 - 02/09/1988 Realizzato dallo Stabilimento Arti Grafiche – via Alessandria 7 – 15033 Casale Monferrato – marzo 2017