UNITRE CASALE NEWS N. 7

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Numero sette

Redazione a cura del Consiglio Direttivo e dei Docenti dell’UNITRE di Casale Monferrato

Dic. Gen. Feb.

LA PAROLA AL PRESIDENTE L’INVITO ALLA FESTA DEGLI AUGURI Sono particolarmente lieto di poter ancora una volta rivolgere a tutti voi l'invito alla Festa degli Auguri di Natale 2018. E' questo uno di quei momenti che ci inducono a fare un primo bilancio del nuovo Anno Accademico, iniziato dopo non poche difficoltà, legate al trasloco dell'ufficio ed alla riduzione dei nostri spazi. Ma l'impegno della Segreteria e di alcuni docenti - che sentitamente ringrazio - ancora una volta ha consentito il varo della nostra navicella, che ha ripreso a navigare ricca di proposte formative varie ed interessanti. Vi aspetto quindi giovedì 20 dicembre, nella bella sala dell'Hotel Candiani, per vivere il piacevole rito dello "stare insieme", in una atmosfera augurale di serenità e simpatia. Non mancherà, come di consueto, il tradizionale intrattenimento musicale. Dopo aver esplorato generi diversi, dalla bossa nova al pianismo classico, quest'anno abbiamo pensato di creare un collegamento con il nuovo corso dedicato alla Canzone d’Autore. Riteniamo infatti che, grazie alla produzione artistica dei Cantautori Italiani, si sia consolidato nel tempo uno sconfinato patrimonio di musica e parole dall'alto valore culturale e poetico, che ormai fa parte integrante della nostra storia personale e collettiva, e sempre più spesso trova spazio anche nelle aule universitarie. L'interpretazione di questo selezionato "canzoniere d'autore" sarà affidata alla voce ed alla sensibilità di Lorenzo, monferrino doc, che da tempo coltiva questa passione, e di cui nelle prossime pagine trovate un breve profilo.

REPORT VISITA ALLA MOSTRA DI CARRA’ a cura di Giuliana Romano Bussola

Invito

20 dicembre 2017 Ristorante La Torre – ore 16,30 Via Candiani d’Olivola – Casale Monferrato

I numerosi iscritti all’Unitre di Casale, recatisi alla mostra di Carlo Carrà che si svolge a Palazzo Reale di Milano, hanno avuto l’occasione imperdibile di ripercorrere l’intero viaggio pittorico del famoso esponente della Metafisica, senza dimenticare l’adesione ad ogni movimento del 900. La rassegna si apre con il piccolo disegno a china e acquarello ”La strada di casa”, anticipatore di un breve periodo divisionista e di una più intensa stagione futurista, che mette a nudo la malinconia dell’artista nel lasciare Quargnento, paese natale, sentendo confusamente, sono parole sue, che lo lascerà per sempre. Si prosegue con lo slancio vitalistico del Futurismo, di cui Carrà sottoscrive il primo manifesto del 1910, come ne “L’uscita da teatro”, per passare alle famose opere del 1917 “La camera incantata, “Madre e figlio” e “La musa metafisica” di evidente derivazione iconica da De Chirico, che già in precedenza aveva inventato i manichini visti da Carrà durante la degenza nell’ospedale militare di Ferrara, a cui viene conferito uno spirito diverso, più quotidiano e rassicurante, spogliato della cerebrale inquietudine Dechirichiana. Ed ecco, su una parete dedicata unicamente al capolavoro assoluto, da osservare in religioso silenzio per non turbarne l’incanto, appare il mitico “Pino sul mare” del 1921, massimo esempio di poetica derivata dalla filosofia metafisica nel cogliere l’essenza, gli archetipi eterni ed immutabili al di là dell’ingannevole realtà fenomenica, entrando nel mondo delle idee. Sono rappresentati tutti i periodi, dal primitivismo alla grande sintesi influenzata da Giotto, Paolo Uccello e Piero Della Francesca, dall’ “Antigrazioso” alle nature morte, dal ritorno all’ordine al recupero dei valori plastici. Il senso di atemporalità e sospensione che pervade le opere è perfettamente rappresentato da “Attesa” la cui poesia della semplice vita contadina è stata paragonata all’ “Angelus” di Millet. Chiude la rassegna antologica, iniziata con la “Strada di Casa”, uno degli ultimi quadri di Carrà, la disadorna e diafana “Camera” dipinta nel 1966 poco prima della morte.


ATTUALITA’ MUSICA PER I NOSTRI AUGURI a cura della redazione

Come ha anticipato il Presidente nel suo invito in prima pagina, l'intrattenimento musicale per la Festa degli Auguri di quest'anno trae spunto dal corso sui Cantautori Italiani, che prenderà il via il 9 gennaio. Non diciamo nulla di nuovo affermando che la canzone italiana – soprattutto quella d'autore - è stata, per ciascuno di noi, la colonna sonora delle varie stagioni della vita, e ad essa sono legati infiniti ricordi. Abbiamo pensato quindi di organizzare un piccolo recital di brani di cantautori diversi, da Dalla e Gaber (di cui dal 9 gennaio si parlerà nel corso), fino a Paoli, De Gregori, De André, Tenco e alcuni altri, cui speriamo di poter dedicare spazio nei corsi degli anni a venire. La scelta dell'interprete è caduta su un nostro concittadino, in arte Lorenzo, che da anni coltiva con passione questo repertorio e lo porta al suo pubblico con quella formula che gli anglofoni chiamano "one man band", espressione usata per definire un artista che fa spettacolo da solo. Il suo strumento però, oltre alla voce, non è la chitarra o il pianoforte, ma la tecnologia e l'elettronica. Lorenzo infatti utilizza con efficacia le cosiddette "basi", cioè le parti strumentali - di solito molto simili agli arrangiamenti originali - sulle quali canta con la sua bella voce calda ed espressiva. Ci auguriamo di aver operato una scelta che incontrerà il vostro gradimento e vi aspettiamo giovedì 20 dicembre alle 16,30 all’Hotel Candiani.

Giovanni Bellistri

LA FISICA NON E’ POI COSI’ DIFFICILE È opinione diffusa che la scienza sia materia ostica, accessibile soltanto agli addetti ai lavori. Eppure, il percorso della conoscenza, dal mondo antico ai giorni nostri, ha dimostrato che la natura è più semplice di quello che appare. Sono i nostri pregiudizi, mediati dal linguaggio che usiamo, che la rendono più complessa di quello che è. Le quattro lezioni di quest’anno sono incentrate sul concetto di ENERGIA. Einstein diceva, “tutto è energia e questo è tutto quello che esiste …”. L’affermazione è perentoria, ma dà una precisa indicazione di cosa guardare e come osservare il mondo circostante, per capirne le dinamiche e averne una plausibile spiegazione del suo funzionamento. La prima lezione sarà dedicata a definire in termini fisici corretti cos’è l’energia, come si misura, come si manifesta e quali sono le leggi fondamentali che la interpretano. Particolare attenzione sarà dedicata ai principi fondamentali della termodinamica, che portano al concetto di Entropia, idea molto feconda e utile per interpretare altri campi della conoscenza umana. La seconda lezione sarà dedicata alle fonti energetiche, suddividendole in rinnovabili e non rinnovabili. Attraverso il significato di EnergiaMovimento-Lavoro si esporrà come sono utilizzate le fonti energetiche e l’importanza che hanno avuto, e continuano ad avere, nella storia dello sviluppo industriale del mondo. La terza lezione sarà dedicata all’energia nucleare, con un breve cenno ai fondamenti teorici e, soprattutto, a illustrare quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’uso del nucleare, i problemi legati alle scorie e all'inquinamento da radiazioni. Infine, la quarta e ultima lezione sarà dedicata agli effetti prodotti dall’uso indiscriminato dell’energia non rinnovabile sull’ambiente, i limiti delle fonti non rinnovabili e le problematiche riguardanti il futuro ecosostenibile del pianeta.


Piercarlo Deambrogio LA MEDICINA SUL WEB

Scrive Erodoto (circa 485- 425 A.C.), nelle sue Storie, riguardo agli usi dei Babilonesi, che”… non avendo medici, portano i malati fuori, in piazza. I passanti si accostano al malato e, se hanno visto un altro colpito dallo stesso male, gli danno consigli per la sua malattia. Si avvicinano e gli danno questi consigli esortandolo a seguire quella cura che li fece scampare da una malattia simile, o per la quale videro altri guarire …” Ai tempi nostri, essendo meno in uso scambiarsi le opinioni nelle piazze, ma molto di più sui “social” in rete, secondo i dati forniti dall’istituto di ricerca Censis, dopo viaggi e turismo l’argomento salute è quello che più viene cliccato dagli utenti sul web. Ben il 34% degli italiani cerca informazioni mediche sui siti web senza consultare il proprio medico, anzi alcuni contestano apertamente il proprio medico sulla base delle informazioni ottenute navigando. Secondo Eurisko, Internet ed i social si collocano in terza posizione tra le fonti principalmente utilizzate dai cittadini, subito dopo il medico di famiglia e lo specialista. Ma nella nostra società, che dispone dei medici, a differenza di quella babilonese, dove è probabilmente documentata solo la presenza di chirurghi, è difficile ritenere che i social media siano lo strumento più adatto per comunicare le conoscenze mediche. In realtà gli utenti dei social sono vittime di quel meccanismo, secondo il quale siamo portati a leggere e a credere in quei “post”che confermano le nostre convinzioni già consolidate. Si veda come esempio, tutto il movimento dei cosiddetti no-vax, contrari alle vaccinazioni, perché ritenute inutili o dannose. I social dovrebbero essere utilizzati principalmente da istituzioni nazionali o internazionali con un’informazione scientifica rigorosa e per attività di promozione della salute e prevenzione delle malattie, con il coinvolgimento attivo dei cittadini, ma purtroppo ciò si verifica ancora raramente, per lo meno nei paesi non anglosassoni. In questo senso acquista maggior valore il nostro corso di Medicina, che è in grado di offrire conoscenze semplici ma rigorose sul tema sempre attuale della salute, da parte di professionisti disponibili al coinvolgimento dei discenti ed al chiarimento dei loro dubbi su argomenti il più possibile di attualità.

Mauro Bonelli

LA STORIA ANTICA DI ISRAELE Il corso è inserito all’interno della sezione “storia delle religioni” in quanto la religione ha un peso preponderante nella storia dell’antico Israele. Tuttavia l’impianto del corso è di carattere essenzialmente storiografico e laico. Il mio interesse per questo argomento nasce da alcune domande che reputo non sia io l’unico a farmi; e cioè: • Perché la religione ha svolto una funzione così radicale nella storia del popolo ebraico? • Come si spiega che questo popolo, così piccolo numericamente, riveste una funzione tanto grande nella storia e nella cultura del mondo (occidentale e non solo)? • La continuità di più millenni nell’autoidentificazione ed eteroidentificazione di questo popolo è un caso unico? E perché? (per capirci: perché oggi non ci sono più, ad esempio, i “Galli”, i “Daci”, neppure i “Romani”, ma gli “Ebrei” sì?) • Perché a livello di massa (e spesso anche nei libri scolastici) la storia degli Ebrei viene trattata come una “storia sacra” che ripercorre fedelmente le narrazioni bibliche, salvo poi spiegare che non possono essere accettate per intero. (Non, ovviamente, negli scritti specialistici). Il corso ripercorre circa milleduecento anni di storia dell’Antico Vicino Oriente focalizzandosi sulle vicende degli Ebrei, esaminando criticamente la documentazione esistente, ricorrendo ampiamente agli scritti biblici, trattati come una fonte fondamentale ma non sempre accettabile e, nel seguire le vicende storiche, tenta di spiegare l’evoluzione della religione e delle Scritture.


Giorgio Belletti CANTAUTORI ITALIANI DALLA – DVDS - GABER

Il passato Anno Accademico ha visto nascere - da una costola del Corso di Musica coordinato da Gian Nissola - un nuovo ciclo di sei lezioni dedicate ai Cantautori Italiani. Protagonista unico è stato Paolo Conte, la cui vasta opera musicale e poetica ha saturato facilmente il tempo a disposizione. Senza falsa modestia, mi sembra di poter dire che vi sia stato un buon gradimento da parte dei "discenti". Quest'anno le ore a disposizione sono aumentate a otto e, come responsabile del corso, mi sono posto il problema se dedicarle ancora ad un unico nome (e il materiale, per alcuni grandi autori, non sarebbe mancato) o puntare su una trattazione più snella, per quanto approfondita, dando spazio a più di un cantautore. Ho scelto la seconda opzione, convinto del fatto che talvolta, se ci si impone un rigoroso limite temporale, si è costretti alla sintesi espositiva, dando un rilievo preponderante alla viva voce dei protagonisti, alle testimonianze di colleghi e critici musicali, e, soprattutto, alla musica. Forse il risultato ne guadagna (o almeno queste sono le intenzioni), e lo vedremo insieme alla prova dei fatti. I cantautori scelti sono tre: Lucio Dalla (tre ore), Davide Van De Sfroos (due ore) e Giorgio Gaber (tre ore). Il primo e il terzo non hanno bisogno di presentazione: hanno fatto parte della colonna sonora della nostra gioventù, della nostra maturità e magari ancora li frequentiamo nella terza età come dei vecchi amici, prematuramente scomparsi, di cui sentiamo la mancanza. Di Lucio Dalla ripercorreremo la carriera, dagli esordi come giovanissimo clarinettista jazz nella Bologna di Pupi Avati e di Nardo Giardina, con la sua Doctor Dixie Jazz Band, fino ai grandi successi internazionali da autore ed interprete, culminati in Caruso, capolavoro assoluto che ascolteremo in molteplici interpretazioni. Di Giorgio Gaber risentiremo le canzoni più note, ora romantiche, ora allegre e "scanzonate", che ne fecero uno dei massimi protagonisti della televisione in bianco e nero degli anni '60. Ma ci addentreremo anche nella fase successiva, quella in cui rifiutò la TV commerciale, che impone le mode e censura le idee. Ciò determinò - con la importante collaborazione di Sergio Luporini - la nascita del Teatro Canzone, un "non genere", una forma di spettacolo che negli anni '70 non c'era. Da allora, fino alla sua prematura morte, furono 30 anni di esibizioni ribelli ed irriverenti fino all'invettiva, cariche di una critica corrosiva ai costumi ed al potere della politica e dei media. Spettacoli teatrali di grande successo (oltre due milioni di biglietti venduti), fatti di canzoni e monologhi che resistono al tempo e, riascoltati oggi, si rivelano di straordinaria attualità, al limite del visionario e del profetico. Viene da chiedersi: cosa direbbero Gaber e Luporini ai giorni nostri? Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos (DVDS per brevità), è certo meno noto, e per molti di voi sarà una scoperta. Si esprime prevalentemente in "laghée", il dialetto che si parla sul lago di Como, nella zona di Tremezzo e di Mezzegra, ai confini con la Svizzera. Là dove i contrabbandieri andavano "de sfroos", cioè di frodo. Le storie che racconta DVDS sono sospese tra sonorità folk, atmosfere surreali ed intensa poesia: il dialetto è un patrimonio culturale che non deve essere dimenticato, e DVDS ne è talmente fiero da farne la bandiera della sua forma artistica. Vi è forse il rischio di non capire tutte le parole, ma non è poi così importante: la musica è una lingua universale, che riesce ad unire tutto e tutti in un unico grande abbraccio. Del resto lui stesso ebbe a dire una volta: “Alla radio si ascoltano tante canzoni in inglese, non si capisce niente, ma piacciono lo stesso”. Chi può dargli torto? Il laghée tremezzino comunque resta un dialetto del Nord, e molto si riuscirà a capire, favoriti anche dai sottotitoli che ho inserito nei video. Vi aspetto, dal 9 gennaio 2019 in poi, per un nuovo affascinante viaggio musicale in compagnia di tre grandi cantautori italiani.

UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ Lezioni e Segreteria: Via O. Capello, 3 15033 CASALE MONFERRATO (AL) Cell. 331.5221814 (attivo solo in orario lezioni) www.unitrecasale.it – unitrecasale@gmail.com facebook: www.facebook.com/unitrecasale Questo stampato è distribuito gratuitamente ed è esente da autorizzazione ai sensi della Circolare Ministeriale n.242 - 02/09/1988 Realizzato dallo Stabilimento Arti Grafiche – via Alessandria 7 – 15033 Casale Monferrato – dicembre 2018


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