G. Ghiringhelli - Il littering di rifiuti - Riciclando - mar/apr 2015

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Rifiuti&Riciclaggio Report

Il littering di rifiuti: un antico problema da affrontare con soluzioni innovative Ogni anno, milioni di tonnellate di rifiuti abbandonati finiscono negli oceani, sulle spiagge, nelle foreste o da qualche parte semplicemente nella natura, sulle strade o nelle città. La causa di fondo di tutto ciò sono i modelli insostenibili di produzione e di consumo delle nostre società, cattive politiche di gestione dei rifiuti e mancanza di sensibilità nella popolazione. Il problema è molto complesso e per questo è necessario affrontarlo con soluzioni innovative ed integrate di Giorgio Ghiringhelli – Presidente ARS ambiente Srl, Coordinatore del progetto transfrontaliero “Insubria Pulizia Sconfinata”

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sce il fenomeno come fastidioso. I rifiuti gettati o arrivati in mare costituiscono il così detto marine littering a cui da anni la Commissione Europea sta dedicando attenzione vista la vastità del fenomeno e i danni causati all’ecosistema marino su scala planetaria, mentre sul littering nel suolo sono attive molte iniziative di volontariato per la pulizia delle aree naturali, anche a livello europeo, che hanno però più uno scopo di sensibilizzazione che di reale contrasto del fenomeno.

Che danni causano i rifiuti nell’ambiente

Che cos’è il littering Oggi sempre più spesso si sente parlare di littering ovvero dell’inquinamento di strade, piazze, parchi o mezzi di trasporto pubblici causato gettando intenzionalmente o lasciando cadere rifiuti (pezzetti di carta, sigarette, gomme da masticare, imballaggi, etc.) e ab-

bandonandoli. Il getto dei rifiuti a terra accompagna l’uomo dalla preistoria al medioevo, e incomprensibilmente permane anche oggi dove le moderne città sono dotate di avanzati sistemi per la gestione dei rifiuti. Anche se in termini assoluti le quantità di rifiuti lasciate sul suolo sono relativamente ridotte, la maggioranza della popolazione percepi-

I problemi causati dal comportamento incivile di alcuni cittadini che abbandonano i rifiuti nell’ambiente sono di ordine igienico-sanitario oltre che ambientale ed evidentemente anche economico. A ciò va poi aggiunto il danno ingenerato dal degrado estetico delle strade e del territorio in genere. È possibile riassumere i danni causati dal fenomeno dell’abbandono e dal littering in queste categorie sintetiche: • ambientale diretto (ad esempio l’inquinamento del suolo o l’uccisione di animali che si cibano dei rifiuti abbandonati); • ambientale indiretto; • sanitario; • estetico; • culturale, in quanto riduce la sensibilità dei cittadini nel rispetto dell’ambiente; • sicurezza (ad esempio i mozziconi di sigaretta gettati nell’ambiente possono essere causa di incendi); • economico diretto, per i costi di rimozione e pulizia dei luoghi; • economico indiretto.

Quanto costa gettare i rifiuti La gestione del littering e il risanamento delle discariche abusive comporta costi

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studio analitico sui costi presunti del littering e nemmeno una ricognizione dei costi sostenuti dagli Enti coinvolti per la pulizia dei luoghi, ma sulla base degli studi e ricerche di altri paesi (Svizzera, Regno Unito, Scozia, USA) è possibile stimare un costo del fenomeno del littering e dell’abbandono rifiuti superiore a 1 miliardo di Euro (Ghiringhelli, 2012).

Cosa fare per contrastare efficacemente il fenomeno

supplementari rispetto alla normale gestione dei rifiuti urbani e dell’igiene urbana. L’entità di questi extra costi non è nota analiticamente e normalmente tali costi vengono ricompresi in costi generali di igiene urbana e ripianati attingendo alle casse comunali e quindi

direttamente alle tasche dei cittadini attraverso le imposizioni fiscali. Il littering genera quindi costi supplementari diretti e indiretti, di cui si fanno carico per lo più i comuni e gli enti che gestiscono i trasporti. In Italia non è mai stato effettuato uno

Fonte: Victorian Litter Action Alliance modificato da G. Ghiringhelli, 2007.

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Gli studi e le ricerche sul littering hanno dimostrato la complessità del tema, soprattutto in relazione alla complessità psicologica del fenomeno che impedisce di avere uno “stereotipo” di chi abbandona. L’atto di gettare i rifiuti nell’ambiente è influenzato dal luogo, da cosa si ha da gettare e se le persone sono sole o in gruppo. Un elemento chiave di qualsiasi percorso contro il littering e l’abbandono dei rifiuti è introdurre elementi per educare i cittadini al rispetto dell’ambiente e cambiare quindi le abitudini e la percezione dell’importanza del fenomeno e dei gesti di ciascuno (Victorian Litter Action Alliance, 2007). Il problema deve essere affrontato in modo attivo e continuo dalle Amministrazioni preposte, utilizzando un approccio integrato, ovvero operando sia in termini preventivi che repressivi tramite l’applicazione delle sanzioni che l’ordinamento prevede) e che il legislatore nazionale vuole implementare. Infatti con il Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica 2014 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali), in discussione in Parlamento, è in discussione l’inserimento dell’art. 29 (Rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare) con specifiche


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disposizioni per la modifica dell’art. 232, 255, 263 del T.U.A. per il contrasto del fenomeno del littering.

Un progetto innovativo contro il littering: un web-gis come strumento di supporto alle decisioni Il progetto sperimentale “Insubria Pulizia Sconfinata”, all’interno Piano Integrato Transfrontaliero (P.I.T.) “Rifiuti: nuovi percorsi di responsabilità transfrontaliera”, finanziato nel Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013, ha avuto come obiettivo principale la creazione di un sistema web-GIS che consenta di mappare le aree che si presentano degradate a causa dell’abbandono dei rifiuti, costruendo un database dinamico fruibile da tutti gli stakeholder (www. puliziasconfinata.it). Il progetto ha avuto come promotori la Provincia di Varese, la Repubblica e Cantone Ticino, ARS ambiente Srl e Terraria Srl. Il tool di segnalazione è affiancato da una serie di strumenti di analisi dei dati raccolti e di individuazione di indicatori predefiniti e personalizzabili che permettono alle forze dell’ordine e agli Enti proposti di essere coadiuvati nelle loro azioni di monitoraggio e controllo. Per la sperimentazione gli utilizzatori principali del sistema sono state le forze dell’ordine, i Comuni, la Provincia di Varese, il Canton Ticino e le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). Ciascun utente ha potuto localizzare un abbandono inserendo l’indirizzo o direttamente su mappa il punto dove il rifiuto è stato abbandonato, inoltre nel caso di piccole discariche o abbandoni diffusi è possibile disegnare su mappa l’area o anche il tratto di strada coinvolti. Anche i cittadini, dopo essersi registrati al sistema,

hanno potuto inviare delle segnalazioni che sono state opportunamente validate dalle GEV. L’utente mediante un wizard può specificare le caratteristiche dell’abbandono, e le informazioni variano a seconda del profilo dell’utente. Tutti gli utenti hanno la possibilità di associare alle segnalazioni delle fotografie e tale opzione è molto utile per monitorare l’evoluzione dei luoghi nel tempo. Una segnalazione può essere ovviamente anche “chiusa” e ciò avviene quando i luoghi sono ripuliti o bonificati, riportandone anche i

costi sostenuti. Questo sistema è stato sperimentato per 2 anni da oltre 100 Comuni della Provincia di Varese e 5 Comuni del Cantone Ticino dimostrando che è possibile e utile coordinare le attività dei vari Enti coinvolti e avere un archivio storico e dinamico delle informazioni per orientare le iniziative di contrasto al littering e soprattutto monitorarne efficienza ed efficacia. Il progetto é stato segnalato al Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2015 di Legambiente.

Schema logico del progetto “Pulizia Sconfinata”

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