Piazza Libertà 1 21100 – Varese Tel. 0332.252111 Fax. 0332.236626 www.provincia.va.it e-mail: provinciavarese@provincia.va.it Osservatorio Provinciale Rifiuti della Provincia di Varese Settore Ecologia ed Energia Via Pasubio 6 21100 – Varese Tel. 0332.252829 Fax. 0332.252262 e-mail: osservarifiuti@provincia.va.it Redazione a cura dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti in collaborazione con: Responsabili Comunali Servizio Gestione Rifiuti Comunità Montane Responsabili Aziende di Raccolta Rifiuti ARPA Lombardia CCIAA Varese LIUC – Università Carlo Cattaneo Responsabilità Susanna Capogna Impostazione, analisi del sistema informativo, elaborazioni e stesura finale Giorgio Ghiringhelli Michele Giavini FOTO DI COPERTINA Susanna Capogna
1
Si è certi di non poter essere tacciati di esagerazione, se si definiscono questa volta di assoluta eccellenza i risultati raggiunti nella gestione dei rifiuti urbani della Provincia. Essi consentono infatti di confermare i positivi giudizi espressi nell’immediato passato, e di considerare i nostri Comuni, i loro Amministratori e tutti gli abitanti del varesotto tra i più virtuosi nella gestione dei rifiuti dell’intera Regione Lombardia. La raccolta differenziata, che in molte regioni d’Italia stenta ancora a decollare, ha consentito qui da noi di intercettare — e sottrarre quindi alle discariche ed agli inceneritori — ben il 53,8% dei rifiuti urbani conferiti complessivamente: un dato che migliora di oltre tre punti il valore percentuale della raccolta, e che costituisce un incremento di oltre otto punti percentuali sull’anno precedente. Non è, comunque, quello della raccolta differenziata, il dato, a mio parere, di maggior rilievo che emerge dal report di quest’anno: sia pure in diversa misura, tutti i Comuni hanno infatti registrato incrementi, spesso di entità rilevante, sia nell’attività di raccolta differenziata, sia soprattutto nell’indice di efficienza, che rappresenta il dato numerico con cui si esprime il criterio di valutazione della qualità del servizio reso da ogni comune nella gestione dei rifiuti. Sotto il primo profilo, sono passati da 90 a 113 i comuni che hanno superato la soglia del 50% di R.D., e, d’altro canto, anche quelli che negli anni precedenti erano stati “meno virtuosi” hanno fatto registrare miglioramenti di grande spessore, ciò che può ben a ragione essere considerato indicativo di una incondizionata adesione alla filosofia sottesa al piano decennale adottato l’anno scorso dal Consiglio Provinciale. Sotto il secondo profilo, sono aumentati, anche se in misura modesta, i comuni che hanno raggiunto un indice sufficiente di efficienza. In controtendenza rispetto alle finalità perseguite dal Piano provinciale si colloca il dato dell’aumento della produzione, sia complessiva che individuale di RU: un aumento che, a quanto risulta, è comune all’intera Regione, e non quindi limitato all’ambito provinciale. Le ragioni di tale incremento vanno attentamente studiate ed analizzate, potendosi riferire ad aumenti della intercettazione dello sfa1cio del verde ovvero ad un miglioramento delle condizioni di vita: qui, intanto, si segnala che il detto aumento non ha inciso sul dato relativo allo smaltimento in discarica o inceneritore, che ha subito un ulteriore decremento rispetto al 2005, nella non lieve misura del 3%. Il mio ringraziamento va alla dirigenza ed al personale del Settore energia ed ecologia, oltre che, ovviamente, ai redattori del presente rapporto.
L’Assessore alla Tutela Ambientale Francesco Pintus
3
INDICE INTRODUZIONE.......................................................................................................... 5 L’osservatorio provinciale rifiuti
La rete nazionale degli opr...................................................................................................11 Gli Osservatori Rifiuti lombardi...............................................................................................12 L’opr della Provincia di Varese..............................................................................................13
Modalità di acquisizione dati Ed elaborazioni
Acquisizione dati.................................................................................................................15 Il calcolo della percentuale di raccolta differenziata...................................................................15 L’indice di efficienza.............................................................................................................16
I dati socio economici Della provincia di varese.......................17 Sintesi sulla gestione Dei rifiuti urbani
Confronto tra i dati della Provincia di Varese, Regione Lombardia e Italia......................................24
Efficienza nella gestione Dei rifiuti urbani
L’indice di efficienza.............................................................................................................27 Indice di efficienza ed il Premio Comuni Ricicloni di Legambiente...............................................32 I Comuni Ricicloni varesini.....................................................................................................33 Produzione di rifiuti urbani....................................................................................................33 Evoluzione della produzione..................................................................................................34 Le dinamiche di produzione...................................................................................................34 Produzione di rifiuti in rapporto alle aree geografiche................................................................35 Produzione di rifiuti e variabili demografiche ed economiche.....................................................36 Relazione tra produzione rifiuti e flussi turistici . .......................................................................44
Raccolta differenziata
Analisi a livello provinciale.....................................................................................................45 Raccolta differenziata in rapporto alle aree geografiche.............................................................46 La raccolta differenziata in base a variabili geo-demografiche.....................................................48 Le frazioni merceologiche raccolte..........................................................................................53
Sistemi di raccolta
I sistemi di gestione dei rifiuti.................................................................................................67 Le isole ecologiche comunali.................................................................................................70 I gestori dei servizi di raccolta................................................................................................72
Destino dei rifiuti
Il destino dei rifiuti indifferenziati............................................................................................75 Il destino delle frazioni differenziate........................................................................................76 Impianti per il recupero e riciclaggio in Provincia di Varese.........................................................77 Il sistema dei consorzi di filiera...............................................................................................78 Impianti di recupero e trattamento dei rifiuti residui: tecnologie presentate nel pprg....................83 Processi di selezione/valorizzazione dei rifiuti indifferenziati con trattamento meccanico-biologico (mbt) con produzione di cdr...............................................................................................83 Impianti di compostaggio......................................................................................................85
5
INDICE
Valutazioni economiche
Importanza della valutazione dei costi.....................................................................................89
Iniziative di comunicazione e promozione della provincia di varese
Il progetto co.Ri: forum per favorire il dialogo tra i cittadini e le amministrazioni sul problema dei rifiuti..................................................................................................................................95 Premio Comuni per la gestione dei rifiuti.................................................................................95 Educazione ambientale sul Piano Provinciale Rifiuti: “Un tesoro nel bidone�.................................96
Schede di sintesi Di subambiti e consorzi..........................................97 La gestione dei rifiuti speciali In provincia di varese Dati 2004................................................................................................................... 109
Premessa.......................................................................................................................... 109 Classificazione e normativa dei rifiuti speciali.......................................................................... 109 Il mud: modello unico di dichiarazione ambientale................................................................ 110 Quadro economico generale............................................................................................... 111 Analisi della produzione e gestione rifiuti speciali.................................................................... 117 Produzione rifiuti speciali per Comune.................................................................................. 122 Gestione rifiuti speciali per Comune..................................................................................... 125
Glossario
Termini di uso comune........................................................................................................ 127 Sigle................................................................................................................................. 128
6
INTRODUZIONE Il Rapporto, giunto alla sua settima edizione, è frutto di una complessa attività svolta dall’Osservatorio Provinciale Rifiuti (OPR) di raccolta, analisi ed elaborazione di dati, che conferma l’impegno della Provincia di Varese a mettere a disposizione di tutti le informazioni relative ad un importante settore quale quello dei rifiuti. Il Rapporto è il risultato di una metodologia di rilevazione ed analisi dei dati che deriva dalla costruzione di un sistema sovraregionale informativo sui rifiuti – Osservatorio Rifiuti Sovraregionale (O.R.SO) che costituisce un riferimento tra i più avanzati a livello nazionale e permette di disporre di una serie storica di dati. Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e aggiornato che rappresenti il substrato per orientare da un lato, politiche e interventi adeguati alla realtà e, dall’altro, per monitorare l’efficacia degli interventi stessi ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In questo contesto, il Rapporto Rifiuti si propone come strumento di informazione con l’obiettivo di: -- supportare il legislatore provinciale -- garantire la base informativa indispensabile per la pianificazione delle politiche ambientali, a livello locale -- supportare ed orientare l’attività di controllo anche attraverso l’individuazione di quei comparti “problematici” in relazione alla quantità e qualità dei rifiuti o per i quali risulta complesso seguire i flussi di destinazione degli stessi -- garantire l’acquisizione dei dati necessari per ottemperare agli obblighi di comunicazione nei confronti di Regione e APATMinistero dell’Ambiente. Il Rapporto Rifiuti 2007 analizza la produzione e la gestione dei rifiuti urbani, suddivisi per le differenti tipologie merceologiche raccolte in modo differenziato ed effettua anche un’analisi economica dei costi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Inoltre uno specifico capitolo è dedicato ai rifiuti speciali, ovvero generati dalle attività produttive. Le informazioni si riferiscono all’anno
2006 per i rifiuti urbani e all’anno 2005 per i rifiuti speciali. Il Rapporto fornisce, inoltre, un aggiornamento del quadro relativo allo stato di attuazione della pianificazione territoriale (PPGR - Piano Provinciale Gestione Rifiuti) ed effettua l’analisi di alcuni flussi di rifiuti che, per qualità o quantità, sono di particolare rilievo ai fini del monitoraggio dell’evoluzione del sistema. Come ogni anno vengono effettuati alcuni approfondimenti su tematiche di interesse per il territorio provinciale e che hanno diretta attinenza con la gestione dei rifiuti urbani. In particolare si sottolinea un approfondimento sul turismo in provincia di Varese che permette di comprendere l’effetto che questa dinamica stagionale ha sulla produzione e gestione dei rifiuti nei Comuni meta di turismo, come quelli che si affacciano sui laghi o quelli montani e pedemontani. Un altro approfondimento riguarda la rete di impianti di recupero/riciclaggio di rifiuti presente in provincia di Varese, con particolare riferimento poi alla eventuale carenza di alcune tipologie impiantistiche necessarie al raggiungimento dell’autosufficienza provinciale ovvero previsti nel PPGR. Un altro nuovo approfondimento viene dedicato ai sistemi partecipati avviati in provincia di Varese per la gestione rifiuti e si presenta quindi il caso del subambito centrale nel quale è stato attivato un sistema partecipato per la collocazione di un impianto di trattamento per gli scarti organici domestici. Riguardo il quadro complessivo di gestione rifiuti urbani in provincia di Varese permangono evidenti difficoltà nell’avviare azioni efficaci per quanto riguarda la prevenzione della produzione dei rifiuti e nel dare concreta attuazione alle indicazioni dell’Unione Europea, contenute nel VI Programma d’Azione per l’ambiente e nella recente Strategia tematica per la prevenzione ed il riciclo. La produzione dei rifiuti urbani, purtroppo, fa registrare un ulteriore aumento nel 2006, raggiungendo 419.645,7 tonnellate con un incremento
7
INTRODUZIONE
del 2,7% rispetto al 2005, ed un pro-capite di circa 491 kg/abitante per anno (circa 8,4 kg/abitante per anno in più rispetto al 2005). Una risposta positiva all’incremento della produzione complessiva di rifiuti è data dall’incremento della raccolta differenziata che, nel 2006, si colloca al 53,8% della produzione totale dei rifiuti urbani. Tale valore risulta sensibilmente superiore rispetto al target del 35%, originariamente previsto per il 2003 dal D.Lgs. 22/97 e successivamente posticipato al 31 dicembre 2006 dal D.Lgs. 152/2006, e colloca la Provincia di Varese tra le 10 più virtuose a livello nazionale. Questo risultato rilevante, è bene ricordare, è dovuto ad un’introduzione ed alla diffusione capillare del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, in particolare della frazione organica domestica, in linea con le direttive europee. Parallelamente allo sviluppo della raccolta differenziata si va consolidando un sistema industriale per il riciclo dei materiali raccolti separatamente che riguarda alcune delle frazioni principali (carta, plastica, vetro e verde). In questo contesto, particolarmente rilevante e negativa è la mancanza di impianti di compostaggio di qualità in grado di trattare la grande quantità di scarti organici domestici intercettati in provincia di Varese (circa 47.923 tonnellate nel 2006); questa mancanza è in antitesi con il dato nazionale relativo alla crescita del settore del compostaggio che, nel 2005, ha fatto registrare un incremento del numero di impianti e della percentuale (+13% circa rispetto al 2004) dei quantitativi trattati (oltre 2 milioni di tonnellate di scarti organici a livello nazionale). Vale la pena di sottolineare che il riciclaggio della frazione biodegradabile degli RU e la sua trasformazione in compost assume particolare significato anche ai fini del ripristino di un adeguato tenore di sostanza organica nei suoli per il mantenimento della fertilità e la limitazione dei fenomeni di erosione e desertificazione, assai accentuati in alcune aree del nostro Paese. Inoltre, la trasformazione dei rifiuti biodegradabili ed il loro utilizzo agronomico, rispondono alla necessità di allontanare la frazione organica dalla discarica con l’obiettivo prioritario di ridurre la produzione di metano, un gas serra 21 volte più potente del biossido di carbonio. Avere poi impianti di trattamento localizzati in prossimità dei luoghi di intercettazione dei rifiuti permette di ottenere significativi risparmi economici ed ambientali ottimizzando le distanze di trasporto.
8
Altrettanto significativi sono i risultati raggiunti nel riciclaggio dei rifiuti di imballaggi, provenienti da superfici pubbliche e private e riciclati in provincia di Varese, dove l’industria varesina ha confermato di essere in grado di assorbire tali flussi di materie seconde, in assenza dei quali l’approvvigionamento direttamente da materie prime avrebbe maggiori impatti sull’ambiente. A valle della raccolta differenziata, assumono un ruolo sempre più determinante, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico gli impianti dedicati allo smaltimento finale dei rifiuti indifferenziati o comunque destinati a smaltimento. In quest’ottica, così come indicato nel Piano Provinciale Gestione Rifiuti, giocano un potenziale ruolo primario le tecnologie più evolute per il trattamento di questa frazione residua come il trattamento meccanico-biologico, che contribuisce ad una gestione più corretta del rifiuto residuo, sia ai fini dello smaltimento finale, sia per la possibilità di impiegare la frazione organica stabilizzata (FOS) prodotta, nella copertura delle discariche o in attività paesaggistiche e di ripristino ambientale, e la frazione combustibile derivata da rifiuti (CDR) in adeguati impianti per la produzione di energia termica o elettrica. Una progressiva crescita del settore del trattamento biologico, finalizzato alla valorizzazione della frazione umida residua è, anche, essenziale ai fini del raggiungimento degli obiettivi di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti biodegradabili, così come richiesto dalla normativa comunitaria. A queste modalità gestionali per i rifiuti residui è assegnato un ruolo di assoluto rilievo nel PPGR affinché nel tempo integrino l’attuale sistema di smaltimento finale ancora limitato alla discarica di Gorla Maggiore e al termovalorizzatore ACCAM di Busto Arsizio. Proprio riguardo al destino finale dei rifiuti indifferenziati non può commentarsi in termini positivi il perdurare di elevate percentuali di rifiuti urbani allocati in discarica. Lo smaltimento in discarica, si conferma, anche nel 2006, come la forma di gestione più utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti, con 80.464 tonnellate di rifiuti destinati alla discarica di Gorla M., di cui 58.445 ton di rifiuti indifferenziati pari al 40,6% dei rifiuti indifferenziati. A incenerimento-termovalorizzazione vengono destinate ben 73.762 ton di rifiuti indifferenziati pari al 51,3% dei rifiuti indifferenziati. Per quanto riguarda la produzione dei rifiuti speciali, in Provincia di Varese, essi ammontano, nel 2004 (ultimi dati validati disponibili), ad oltre 1.176.042
INTRODUZIONE
tonnellate, di cui circa 1.072.823 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, 103.219 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, ed oltre 168.384 tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione. Alla fine dell’illustrazione del contenuto di questo volume, si vuole sottolineare l’importante ruolo che il Rapporto Rifiuti vuole assumere come strumento di diffusione dell’informazione ambientale per tutte le diverse organizzazioni e strutture che operano nel ciclo dei rifiuti, dagli Enti alle aziende e ai Cittadini. Relativamente al pubblico, la finalità è quella di operare un più attivo coinvolgimento e una maggiore responsabilizzazione dei cittadini verso le problematiche ambientali; infatti nel settore dei rifiuti, l’individuo ha un ruolo fondamentale
nell’applicazione delle politiche di prevenzione e riciclo. Indirizzare i consumi verso prodotti che inquinano meno ma che, soprattutto, sono più facilmente riutilizzabili e riciclabili e/o prodotti a partire da materiale riciclato può davvero promuovere la prevenzione ed un utilizzo più sostenibile delle risorse. Non può, poi, non citarsi il ruolo fondamentale svolto dal cittadino nei sistemi di raccolta differenziata, il cui successo è legato, soprattutto, ad una corretta informazione ed ad un suo attivo coinvolgimento. Allo stesso modo, la possibilità di disporre di dati ed informazioni sul ciclo dei rifiuti, corrette e validate da un organismo tecnico, potrebbe determinare l’aumento della cosiddetta “accettabilità sociale” e diffondere una maggiore fiducia sulle scelte del legislatore o degli organi preposti alla pianificazione-programmazione degli interventi.
9
L’OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI
Gli Osservatori Provinciali Rifiuti (OPR) rappresentano un importante strumento di controllo ed azione sul territorio, in merito ai rifiuti urbani (RU), in grado di funzionare da anello di congiunzione operativo tra gli organi nazionali e regionali (Ministero dell’Ambiente, Agenzia Nazionale Protezione Ambiente-ANPA, Osservatorio Nazionale Rifiuti-ONR, Osservatorio Regionale Rifiuti-ORR, coinvolti a vario titolo nella filiera del rifiuto) ed i Comuni e gli altri attori locali come Consorzi di Comuni, Comunità Montane, aziende di gestione dei servizi di raccolta e trasporto, impianti di riciclaggio o smaltimento, etc. La costituzione degli OPR è stata conseguenza del nuovo ruolo delle Province nella gestione dei rifiuti, già rivalutato dalla L. 142/90, e successivamente ampliato dal D.lgs n. 22/97, che prevede unitamente a funzioni di pianificazione e di controllo, anche quelle di conoscenza, verifica e monitoraggio sul territorio del sistema di gestione dei rifiuti urbani. I primi OPR sono stati costituiti attraverso Leggi o delibere regionali o provinciali promulgate solo in alcune aree del paese. Gli OPR, costituiti da uffici dedicati all’interno delle strutture provinciali, hanno trovato finalmente una precisa identità attraverso la chiarificazione normativa introdotta dalla L. 93 del 23 marzo 2001 (art. 10, comma 5), nella quale essi sono previsti per legge e sono rappresentati come “nodi” di una rete dell’ONR con funzioni di monitoraggio, programmazione e controllo del ciclo di gestione dei rifiuti. La costituzione di una rete organica che colleghi e correli tra loro gli OPR è un progetto, elaborato dall’ONR e dall’UPI, con il supporto di ANPA, fondamentale affinché le iniziative locali e l’enor-
1
me mole di dati raccolta sul territorio dagli OPR venga valorizzata potendo trovare quindi riscontro a livello nazionale servendo anche da base di discussione reale e da supporto alle decisioni del legislatore. Citando il documento congiunto UPI-ONR (2000) emerge ancor più chiaramente l’intento generale di costituzione della rete tra osservatori: “...Al fine dell’organizzazione di un efficiente sistema di controllo, sarebbe opportuno prevedere che alle funzioni proprie dell’Ente Provincia si affianchino compiti più generali di conoscenza, verifica e monitoraggio del sistema di gestione dei rifiuti anche attraverso l’istituzione, in ogni Provincia, di strutture a ciò deputate... A tale specifica finalità mira la costituzione di una rete di Osservatori provinciali sui rifiuti, che siano in grado di raccogliere, analizzare ed elaborare dati sulla produzione e gestione dei rifiuti, omogenei e confrontabili, validati da un organismo tecnico all’altezza di gestire in maniera efficace l’informazione e di garantire il corretto coordinamento tra le amministrazioni locali e quelle centrali”. Questo progetto supera per obiettivi e modalità operative l’iniziale visione dell’ONR come organo centrale, e lo trasforma in un organismo articolato in uffici periferici, dove gli OPR godono della necessaria autonomia organizzativa utile per adattarsi alle differenti situazioni in essere nelle diverse province italiane e siano quindi in grado di raccogliere, analizzare ed elaborare dati sulla produzione e gestione dei rifiuti, garantendo anche l’impiego di questi dati per costruire informazioni utili sia localmente che nel rapporto con le amministrazioni centrali.
LA RETE NAZIONALE DEGLI OPR L’UPI (Unione Province Italiane) ed il Coordinamento nazionale degli OPR, nell’ambito del progetto per la Rete nazionale degli OPR, si sono posti negli ultimi anni l’obiettivo, non solo dell’ulteriore diffusione territoriale degli OPR (legge n.93/2001, art.10, comma 5), attraverso un ruolo di supporto alle Province nella definizione degli atti amministrativi necessari (delibere di istituzio-
ne di un OPR, modelli di organizzazione, ..etc), ma anche di analizzare e proporre soluzioni alle complesse problematiche, normative ed operative, connesse con la “gestione integrata dei rifiuti”. La “rete nazionale” degli Osservatori Provinciali Rifiuti (OPR) si sta sempre più sviluppando, in quantità e qualità, si è passati infatti da un progetto ad una realtà che coinvolge oggi una gran parte
11
L’OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI
delle Province italiane, che ha avviato interessanti iniziative, prodotto risultati positivi.
vinciali Rifiuti della funzione di certificazione dei dati sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. b) Determinazione di un sistema uniforme di calcolo e validazione dei dati acquisiti. c) Predisposizione, sulla base delle esperienze acquisite dai singoli OPR, degli atti necessari alla costituzione e allo start-up dell’Osservatorio nelle Province ancora sprovviste, al fine di agevolarne la diffusione territoriale. d) Organizzazione di un confronto periodico, anche on-line mediante una piazza telematica, tra gli Osservatori per analizzare e proporre soluzioni alle molteplici problematiche, normative ed operative, inerenti la gestione dei rifiuti, da rappresentare agli organi istituzionali nelle sedi competenti. e) Organizzazione di un confronto periodico, anche on line mediante una piazza telematica, tra gli Osservatori sulle tematiche di gestione dei rifiuti in ambito nazionale e/o locale, finalizzato ad individuare e promuovere il contenuto di nuovi Accordi di Programma. f) Ideazione di un “Dossier annuale degli OPR”, nel quale i singoli Osservatori potranno inserire argomenti ed esperienze, positive e negative, che diventano know-how per tutti. g) Costituzione di un gruppo di lavoro per uno studio, a cura degli Osservatori, sulle possibilità di utilizzo di specifiche tipologie di rifiuti (vetro, plastica, carta, etc.), da porre a disposizione di tutti i soggetti interessati.
In questi anni si è sviluppato un modello organizzativo di un OPR non univoco, un panorama diversificato di provvedimenti (leggi regionali, piani provinciali, deliberazioni, ..etc), con i quali sono stati istituiti i vari OPR. In questa fase gli OPR sono diventati indispensabili nel rapporto con le istituzioni, alle quali rispondono in prima battuta, e rappresentano uno straordinario strumento per rapportarsi con i produttori ed i consumatori (in particolare sui grandi temi della riduzione della produzione dei rifiuti). Nell’ambito del quadro più generale di progetto della “rete nazionale” teso a creare sinergie ed a facilitare l’implementazione della normativa ambientale di settore, sono state portate avanti alcune iniziative. In particolare si è lavorato con l’ONR al fine di quantificare la realtà del fenomeno “rifiuti” e raggiungere informazioni, sul piano quantitativo e qualitativo, esaustive, e quindi per: 1. ottenere dati realistici da chi produce e gestisce rifiuti; 2. armonizzare i dati e le informazioni; 3. stabilire le modalità di validazione dei dati; 4. migliorare l’informatizzazione del sistema; 5. coinvolgere tutti i soggetti interessati al ciclo dei rifiuti. Le più recenti proposte del coordinamento degli OPR, in fase di discussione, sono state le seguenti: a) Riconoscimento a tutti gli Osservatori Pro-
GLI OSSERVATORI RIFIUTI LOMBARDI Gli Osservatori lombardi sono stati costituiti dalle Province a seguito della Legge Regionale 1 luglio 1993, n. 21 con anticipo rispetto alla tempistica nazionale precedentemente citata in premessa. La Legge Regionale 21/93 infatti prevede all’art.2 (comma 2, lettera e) che sia di competenza delle Province Lombarde “...il rilevamento statistico dei dati inerenti alla produzione ed allo smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilabili per ambito provinciale, secondo le modalità stabilite dalla Giunta Regionale.” Inoltre la medesima legge delinea all’art. 4 i compiti e le caratteristiche dell’Osservatorio Regionale Rifiuti (precedentemente istituito con la Legge Regionale 28 giugno 1988, n. 37):
12
-- L’Osservatorio Regionale assicura la divulgazione dei dati (inerenti i rifiuti) con sistemi informativi, sia con la pubblicazione di elenchi, prospetti, sintesi, relazioni (comma 2); -- l’ORR si avvale dei dati comunicati dalle Province; -- l’ORR ha modalità di funzionamento e organizzazione stabilite dalla Giunta Regionale; -- la Giunta Regionale presenta annualmente una sintesi dei dati rifiuti (raccolti ed elaborati dall’ORR) al Consiglio Regionale. La nuova normativa regionale sui servizi di pubblica utilità (L.R. 26/2003) conferma il ruolo delle
L’OSSERVATORIO PROVINCIALE DEI RIFIUTI
Province nel monitoraggio dei dati sui rifiuti, come indicato all’art.16 comma f). Per adempiere a questo nuovo compito (che si assomma ad altri di pianificazione e controllo per i quali esistevano già uffici preposti) sono stati istituiti, con il piano provinciale rifiuti o con apposite delibere, presso tutte le istituzioni provinciali lombarde, degli uffici specifici che sarebbero poi divenuti naturalmente degli OPR. Nonostante la libertà organizzativa, ai fini di garantire l’omogeneità di raccolta dei dati nelle diverse Province (compito costitutivo degli Osservatori lombardi), è stata predisposto con una specifica deliberazione regionale (D.G.R. 29 aprile 1999, n. 42733), un unico modello di scheda per la raccolta dati a livello comunale. Questo consente evidentemente di rendere omogenee le informazioni raccolte dai diversi Osservatori lombardi, ma soprattutto di garantire la possibilità di effettuare confronti tra i risultati ottenuti. Una menzione particolare merita il sistema di raccolta, informatizzazione ed elaborazione dei dati,
predisposto dall’ORR con il supporto degli OPR. A partire infatti dalla scheda unica di raccolta dati già citata, indispensabile al fine di coinvolgere e motivare i tecnici comunali, è stato realizzato un software in grado di garantire sia l’attendibilità dei dati, attraverso un processo di validazione e verifica, sia una semplificazione per la predisposizione di report sintetici. Grazie a questo software è infatti possibile eseguire delle prime elaborazioni sui dati comunali, creando un database omogeneo che permette anche raffronti con i dati degli anni precedenti. Ultimo passaggio introdotto in tutte le Province lombarde (e dal 2005 per tutte le Province Venete con cui è stato siglato un accordo per costruire un unico database Lombardia-Veneto), è l’acquisizione via web dei dati della scheda rifiuti (sistema O.R.SO. – Osservatorio Rifiuti SOvraregionale), attraverso la sua informatizzazione, procedura in grado di ottimizzare l’acquisizione dei dati comunali consentendo un risparmio di risorse e tempo.
L’OPR DELLA PROVINCIA DI VARESE L’OPR di Varese è stato costituito nel 2001 a seguito di apposita Deliberazione della Giunta Provinciale (PV n. 61 del 20/02/2001), con l’affidamento della gestione ad una società di consulenza esterna. L’OPR di Varese presenta una struttura articolata su differenti “fronti” operativi: -- attività di tipo back office: raccolta, analisi ed elaborazione dei dati rifiuti, monitoraggio, produzione di documenti tecnico/ informativi relativi sia agli scenari comunali che a quello provinciale -- servizi di tipo front office: attività di supporto e coordinamento rivolta alle Amministrazioni Comunali (ad esempio per la redazione di capitolati d’appalto o di regolamenti comunali, etc.) e agli utenti dei servizi rifiuti; rapporti con soggetti terzi attraverso appositi sistemi di informazione rivolti in particolare ai consorzi o aziende operanti nella gestione dei rifiuti; -- attività di comunicazione ed educazione: realizzazione di campagne d’informazione ed educazione su tematiche specifiche (ad esempio la riduzione della produzione
di rifiuti) inerenti i rifiuti ed estese a tutto il territorio provinciale; predisposizione di documenti, pubblicazioni e organizzazione di incontri pubblici. Per l’espletamento delle funzioni l’OPR opera con un ufficio/sportello aperto due giorni a settimana (martedì e giovedì). Lo sportello è uno strumento indispensabile per interloquire con i Comuni, per supportarli direttamente nelle attività decisionali ed operative della gestione rifiuti. Alle attività di sportello sono affiancate quelle sul territorio necessarie per la verifica puntuale delle situazioni in essere (verifica dei sistemi di raccolta, delle attrezzature presenti, etc.). OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI VARESE SETTORE ECOLOGIA ED ENERGIA VIA PASUBIO 6 21100 – VARESE TEL. 0332.252829 FAX. 0332.252262 E.MAIL: osservarifiuti@provincia.va.it
13
MODALITà DI ACQUISIZIONE DATI ED ELABORAZIONI
2
ACQUISIZIONE DATI L’OPR della Provincia di Varese esegue ogni anno il rilevamento statistico dei dati di produzione e gestione dei rifiuti urbani attraverso la tecnologia web predisposta da ARPA Lombardia (sistema O.R.SO. – Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) con la collaborazione di tutte le Province lombarde che prevede un unico applicativo per i 1546 Comuni lombardi hanno compilato la scheda rifiuti on line. L’applicativo utilizzato per il trattamento dei dati consente l’esecuzione delle seguenti attività avanzate:
-- autenticazione per la compilazione/visualizzazione, seconda password per la conferma dei dati, possibilità di compilazione in più sessioni, e la segnalazione errori di compilazione. -- introduzione della codifica CER dei rifiuti; -- inserimento costi del servizio nel formato delle specifiche schede del MUD; -- predisposizione dei due file del MUD da inviare alla CCIAA.
Immagine scheda ORSO on-line
IL CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA La percentuale di raccolta differenziata, parametro previsto per legge come obiettivo sia a livello nazionale sia a livello locale (Piano Provinciale Rifiuti), rappresenta la frazione di rifiuti urbani intercettata in maniera differenziata rispetto al totale dei rifiuti prodotti, al fine di avviarla ad operazioni di recupero e sottrarla allo smaltimento, o, nel caso delle frazioni pericolose, al fine di avviarle ad uno smaltimento dedi-
cato onde ridurne la pericolosità per l’ambiente. La procedura di calcolo della percentuale di raccolta differenziata non è ancora univocamente definita a livello nazionale. Come specificato dall’ARPA Lombardia, è data dal rapporto tra la sommatoria dei pesi delle frazioni raccolte in modo differenziato ed il peso totale dei rifiuti urbani, incluso lo spazzamento stradale, con l’esclusione dei rifiuti inerti e di quelli cimiteriali.
15
MODALITà DI ACQUISIZIONE DEI DATI ED ELABORAZIONE
(Somma frazioni RD) + (materiali recuperati da rif. ingombranti) %RD = Totale RU Cimiteriali Inerti Considerazioni a parte meritano i rifiuti ingombranti. Infatti questa frazione è una delle prevalenti in peso e si differenzia dalle altre in quanto non è omogenea, non ha una composizione stabile nel tempo e soprattutto non ha alcun materiale prevalente. Inoltre spesso i materiali di cui è composta non sono facilmente separabili per venire avviati a specifici circuiti di riciclo. Anche
quest’anno l’Osservatorio Rifiuti ha adottato le modalità di computo degli ingombranti stabilite dall’ARPA Lombardia, che consentono di considerare come frazione di raccolta differenziata (per il calcolo dell’RD) la parte di ingombranti effettivamente recuperata, imputando, ai fini del calcolo una percentuale di recupero effettivo di ingombranti variabile per i recuperatori a seconda di quanto dichiarato nelle “schede impianti” compilate dagli stessi gestori di impianti di selezione e cernita e da ulteriori verifiche di approfondimento.
L’INDICE DI EFFICIENZA L’Indice di Efficienza rappresenta lo strumento attraverso il quale è possibile confrontare diverse realtà di gestione dei rifiuti urbani all’interno della provincia di Varese. Introdotto per la prima volta nel 2001, consente il superamento della percentuale di raccolta differenziata quale unico parametro di riferimento, mediante una valutazione multiparametrica che permette di confrontare tra loro diversi sistemi di gestione integrata dei rifiuti nelle realtà comunali. A ciascun parametro considerato è stato assegnato un fattore di importanza, in base alla sua significatività rispetto agli obiettivi di una buona gestione dei rifiuti urbani. I valori di ogni parametro sono stati distribuiti in ordine crescente nell’arco di cinque fasce di merito: in questo modo un Comune risulta tanto più meritevole quanto più alta è la posizione occupata per ogni parametro. La suddivisione in fasce per
16
i parametri che presentano un’ ampia variabilità è effettuata, a partire dall’anno 2000, con il metodo dell’ottimizzazione di Jenks, per consentire un’omogeneità dei dati e permettere confronti. La formula per il calcolo dell’indice di efficienza è la seguente:
I=
· (Pi á Fi ) max · (Pi á Fi )
¥10
Occorre cioè eseguire la sommatoria dei punteggi assegnati in base alla classe, ognuno ponderato dal fattore di importanza che viene assegnato alla classe stessa. Il risultato viene poi normalizzato dividendo per il massimo punteggio ottenibile e moltiplicando per 10, allo scopo di ottenere un numero che può variare tra 0 e 10.
I DATI SOCIO ECONOMICI DELLA PROVINCIA DI VARESE a cura del CeRST – Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC
Il sistema territoriale della provincia di Varese, si estende per 1.199 chilometri quadrati e ed è suddiviso in 141 comuni. In prevalenza il territorio è collinare (552 kmq.), mentre la superficie montuosa è pari a 383 kmq. e quella pianeggiante a 264 kmq. (dati ISTAT).
3
ma Lombardo (16.546 abitanti) Malnate (16.075 abitanti) e Samarate (15.996 abitanti), che coprono poco meno del 40% della popolazione provinciale complessiva.
Popolazione residente nei comuni con oltre 15.000 abitanti
Tipologie di territorio della Provincia di Varese
In base alle più recenti rilevazioni demografiche, aggiornate al 1º Gennaio 2006, in provincia di Varese risiede una popolazione di 848.606 persone, segnando un più 0,6% rispetto all’anno precedente.
Alla stessa data, la popolazione residente di nazionalità straniera conta 46.103 persone, pari al 5,4% della popolazione residente complessiva. Come mostra il seguente grafico, la popolazione residente di origine straniera sperimenta negli anni più recenti un trend di crescita costante. Permessi di soggiorno rilasciati in Provincia di Varese (20032006)
Popolazione residente al 1º Gennaio 2006, suddivisa per classi d’età e sesso Totale Maschi
Totale Femmine
Maschi + Femmine
0-5
24.128
22.825
46.953
6-15
38.857
36.813
75.670
16-25
41.755
39.657
81.412
26-45
137.336
130.879
268.215
46-65
107.602
112.560
220.162
63.045
93.149
156.194
412.723
435.883
848.606
Classe d’età
oltre 65 Totale
I comuni più popolosi della provincia sono, in ordine decrescente, Varese (82.809 abitanti), Busto Arsizio (79.552 abitanti), Gallarate (49.347 abitanti), Saronno (37.458 abitanti), Cassano Magnago (20.740 abitanti), Tradate (16.571 abitanti), Som-
Rapportando popolazione residente e superficie, la densità demografica risulta particolarmente elevata, pari a circa 708 abitanti per kmq. Questo dato vede Varese come quinta provincia italiana per densità demografica. Le famiglie, sempre al 1º gennaio 2006, risultavano essere 348.773, con un numero medio di componenti pari a 2,42 (di poco inferiore a quello medio nazionale del 2,48). Secondo i dati elaborati dall’Istituto Tagliacarne, il reddito disponibile pro-capite è pari a 18.748,75 euro (valore al 2003), mentre i consumi pro-capite interni si sono assestati a 14.142,09 euro per un totale di 11.829
17
I DATI SOCIO ECONOMICI DELLA PROVINCIA DI VARESE (LIUC)
milioni di euro (valore al 2004). Inoltre, è possibile distinguere tale valore complessivo suddividendolo tra consumi alimentari e non alimentari: i consumi alimentari totali risultano pari a 1.980 milioni di euro, mentre quelli non alimentari a 9.850 milioni di euro. La maggior quota di valore aggiunto provinciale viene generato dal comparto dei servizi (12.087 mln. di euro nel 2005), seguita dall’industria manifatturiera in senso stretto (6.356 mln. di euro). L’economia varesina, nel 2005, ha assicurato il 7,5% del valore aggiunto dell’intera Regione Lombardia, percentuale che sale all’8,5% se consideriamo il solo comparto industriale: rispetto ad altre province lombarde, pertanto, Varese mostra ancora una marcata vocazione manifatturiera. Valore aggiunto per attività economica (2004-2005)
Agricoltura Industria manifatturiera Costruzioni Servizi Totale
2004
2005
61 6.553
57 6.356
753 12.475 19.842
927 12.087 19.427
Varese/ Lombardia 1,9% 8,5% 7,1% 7,2% 7,5%
Varese, da più parti considerato un vero e proprio territorio multidistrettuale, si caratterizza per un substrato economico composito e diversificato, dove l’industria manifatturiera tradizionale (tra cui spiccano il tessile-abbigliamento, la meccanica, l’aeronautica, il chimico-farmaceutico) viene affiancata da un crescente sviluppo del terziario, spesso legato proprio alle realtà dei servizi alle imprese. La differenziazione produttiva costituisce un indubbio punto di forza del territorio, preservato, almeno nel breve periodo, da andamenti congiunturali negativi di alcuni settori. Secondo le elaborazioni dell’ISTAT, la provincia di Varese mostra un tasso di disoccupazione della popolazione attiva da 15 a 64 anni pari al 5,08%, ben inferiore rispetto a quello nazionale pari invece al 7,72% (valori al 2005). Al fine di cogliere in maniera più puntuale la struttura e le dinamiche più recenti che hanno interessato il tessuto economico provinciale, è possibile ricorrere alla banca dati SMAIL-Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e dell’Occupazione, realizzata dalla CCIAA di Varese. Rispetto alle tradizionali basi di dati, con SMAIL è possibile ricavare, oltre al numero di imprese attive, anche
18
il valore degli occupati. Al momento, vengono, tuttavia, esclusi l’intero settore pubblico, i liberi professionisti e il no-profit. Imprese attive e addetti per settore (2005)
Agricoltura e pesca
Imprese attive 2.194
Industria in senso stretto
Addetti 3.816
12.884
117.253
Alimentare, bevande, tabacco
1.008
5.324
Tessile e abbigliamento
2.519
21.257
Carta, stampa e editoria
626
5.523
Chimica
269
7.999
Gomma e materie plastiche
763
10.761
Metallurgia
2.663
20.697
Meccanica
1.445
16.427
Elettrica ed elettronica
1.395
11.747
Mezzi di trasporto
164
7.644
2.032
9.874
Costruzioni
10.710
25.742
Servizi
35.194
122.316
Commercio
Altre industrie
16.553
47.784
Alberghi e ristorazione
3.412
12.196
Trasporti e comunicazioni
2.361
18.235
Credito e assicurazioni
1.623
7.165
Servizi alle imprese
6.976
19.953
Servizi alle persone
4.269
16.983
NC Totale
33
36
61.015
269.163
L’artigianato varesino, complessivamente, annovera oltre 22.300 imprese, in grado di occupare 56 mila addetti, pari al 21% del totale (dati al 2005). Rispetto alle rilevazioni del 2003, il tessuto economico provinciale mostra una crescita del settore costruzioni, mentre una contrazione delle attività industriali. Variazione percentuale imprese attive e addetti per attività economica (2003-2005) Imprese attive 7,6
Addetti
Industria
-4,1
-2,9
Costruzioni
9,1
8,8
Servizi
2,8
6,3
Totale
2,5
2,3
Agricoltura e pesca
6,1
I DATI SOCIO ECONOMICI DELLA PROVINCIA DI VARESE (LIUC)
Per completare il quadro relativo al profilo socioeconomico della provincia di Varese, è opportuno dedicare attenzione anche al settore turistico, che vede progressivamente accrescere il proprio ruolo, non solo per la presenza di Malpensa, ma anche per l’azione di valorizzazione delle molteplici risorse artistiche e paesaggistiche del territorio.
L’analisi dei flussi turistici sia nazionali sia stranieri, dal 1998 fino al 2005, mostra un costante incremento, che interessa in misura preponderante proprio i turisti provenienti dall’estero. Mentre, infatti, nel periodo considerato i turisti italiani aumentano i propri arrivi in provincia di Varese del 9%, i turisti stranieri segnano un +63%.
ITALIANI 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 ∆ 05/98
STRANIERI
TOTALE
Arrivi
Presenze
Arrivi
Presenze
Arrivi
Presenze
286.059 277.937 268.048 276.199 262.365 274.051 299.266 311.834 9%
577.583 635.002 558.056 563.558 577.684 562.901 600.846 586.173 1%
155.167 166.090 203.984 196.314 209.197 212.502 239.908 253.608 63%
362.169 358.374 400.399 400.592 462.820 457.801 509.093 528.345 46%
441.226 444.027 472.032 472.513 471.562 486.553 539.174 565.442 28%
939.752 993.376 958.455 964.150 1.040.504 1.020.702 1.109.939 1.114.518 19%
Arrivi e presenze in provincia di Varese (1998-2005)
Cartina viabilità Provincia di Varese
19
I DATI SOCIO ECONOMICI DELLA PROVINCIA DI VARESE (LIUC)
Cartina Comuni Provincia di Varese
0
20
2,5
5
10
km 15
Sintesi sulla gestione dei rifiuti urbani Al fine di fornire una visione complessiva della gestione dei rifiuti urbani in Provincia di Varese nel 2006, vengono presentati in questo capitolo i dati più significativi con un breve commento descrittivo. Nei successivi capitoli del Rapporto verranno invece approfondite le specifiche tematiche e i flussi di rifiuti.
L’aumento della raccolta differenziata complessiva (+8,1%) ha come conseguenza una riduzione dei rifiuti indifferenziati (-6,5%), ovvero quelli raccolti con sacchi neri o viola in quanto non differenziabili, con un effetto virtuoso che in parte contrasta l’aumento della produzione complessiva di rifiuti che abbiamo precedentemente segnalato.
Analizzando gli indicatori principali, sinteticamente raffigurati nella tabella alla pagina seguente, possono essere evidenziate alcune linee di tendenza. La più importante è l’aumento della produzione complessiva di rifiuti urbani dal 2005 al 2006, in controtendenza rispetto a quanto rilevato tra il 2004 ed il 2005, con un incremento sia a livello assoluto (+2,7%) sia a livello pro-capite (+1,7%). Questo aumento significativo della produzione di rifiuti, va in parte ad intaccare i risultati conseguiti negli scorsi anni ove una virtuosa tendenza, che si era consolidata dal 2001, aveva portato ad una riduzione dei rifiuti complessivamente intercettati.
Il risultato per quanto attiene la riduzione dei rifiuti destinati a smaltimento finale (che comprendono oltre che i rifiuti indifferenziati anche lo spazzamento stradale e la frazione di ingombranti destinati a smaltimento), è significativo, con una riduzione complessiva del 3,0%. Grazie a questo dato, il quantitativo complessivo di rifiuti urbani smaltito con i sistemi tradizionali (193.818,7 ton), discarica o termovalorizzatore, risulta essere inferiore al quantitativo complessivo raccolto come differenziato (225.827,1 ton) ed avviato a recupero-riciclaggio, con una forchetta che di anno in anno si va sempre più ampliando con significativi vantaggi per l’ambiente.
La raccolta differenziata complessiva, che raggiunge a livello provinciale il 53,8%, conferma la volontà del territorio e dei Comuni della Provincia di Varese di gestire in modo integrato i rifiuti urbani, impiegando sistemi di raccolta differenziata che consentono queste performances di rilevanza nazionale. Ancora una volta gran parte del merito dell’aumento complessivo della raccolta differenziata va sicuramente all’estensione della separazione secco-umido per l’intercettazione della frazione organica domestica (+23,7%), ma significativi incrementi sono intervenuti anche nelle altre frazioni quali carta (+3,8%), vetro (+6,2%), verde (+4,2%) ed in particolare plastica (+9,7%) a dimostrazione che la progressiva integrazione dei modelli porta alla loro ottimizzazione. In questo quadro emerge sicuramente l’impegno delle amministrazioni comunali e dei gestori dei servizi di raccolta, ma anche la sensibilità ambientale ed il senso civico dei cittadini della provincia di Varese.
4
Ancora una volta occorre però sottolineare come i lusinghieri risultati fino ad ora esplicitati non possono far dimenticare la problematica della gestione complessiva dei rifiuti: la Provincia di Varese si trova infatti a dover gestire ogni anno oltre 400.000 tonnellate di rifiuti urbani, e anche avendo una raccolta differenziata superiore al 50% su base provinciale, occorre gestire al meglio la frazione avviata a smaltimento, la più onerosa dal punto di vista ambientale ed economico. Inoltre affinché i rifiuti raccolti in modo differenziato possano davvero trasformarsi in risorse occorre che la rete impiantistica di recupero-riciclaggio delle principali frazioni sia implementata e rafforzata soprattutto per quanto attiene la frazione umida-organica, al fine di ridurre gli impatti e i costi derivanti da trasporti a lungo raggio verso gli impianti di destino spesso fuori regione.
21
Sintesi sulla gestione dei rifiuti urbani
Tabella riassuntiva risultati provinciali
Unità di misura
Dati 2006
Variazione 2006-2005
Produzione totale di RU
t/anno
419.682,3
+2,7%
Variazione produzione totale di RU
Netta (vedi cap. X.X.)
Indicatore
Produzione pro capite di RU
kg/ab. giorno
1,345
+1,7%
t/anno
225.863,6
+8,1%
%
53,8%
+5,3%
RU smaltiti in discarica o inceneritore, o selezione ingombranti
t/anno
193.818,7
-3,0%
Quantitativo di RSU indifferenziati (sacco nero/viola)
t/anno
143.836,0
-6,5%
Quantità intercettata di INGOMBRANTI
t/anno
37.812,1
+8,2%
Quantità intercettata di ORGANICO
t/anno
47.923,1
+23,7%
Quantità intercettata di VERDE
t/anno
47.906,3
+4,2%
Quantità intercettata di VETRO
t/anno
39.697,6
+6,2%
Quantità intercettata di CARTA
t/anno
42.279,5
+3,8%
Quantità intercettata di PLASTICA
t/anno
14.682,5
+9,7%
Quantità intercettata di ALTRE FRAZIONI
t/anno
5.653,5
+4,4%
Raccolta differenziata Percentuale di RD
Tabella con variazioni Totale (tonnellate) 2006
22
+0,6%
2005
Totale (kg/ abitante. anno) 2006
Totale (kg/ abitante.giorno)
% sul totale
2005
2006
2005
2006
2005
Variazione Variazione assoluta calcolata sul 2006 - 2005 pro-capite
Rifiuti a smaltimento
193.818,7
199.838,1 226,8 236,0
0,62
0,65
46,2%
48,9%
-3,0%
-3,9%
Differenziate
225.863,6
208.880,5 264,2 246,6
0,72
0,68
53,8%
51,1%
+8,1%
+7,1%
Totale
419.682,3
408.718,6 491,0 482,6
1,35
1,32 100,0% 100,0%
+2,7%
+1,7%
Sintesi sulla gestione dei rifiuti urbani
RIFIUTI A SMALTIMENTO
INGOMBRANTI
SMALTIMENTO
Quantità (ton/anno) Quantità (kg/ab.anno)
% sul totale
R.S.U. indifferenziati
143.836,0
168,3
34,3%
Ingombranti a smaltimento
34.307,3
40,1
8,2%
Spazzamento stradale
15.675,3
18,3
3,7%
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO
193.818,7
226,8
46.2%
Ingombranti raccolti
37.812,1
44,2
Ingombranti destinati a recuperatori
16.368,2
19,1
Materiali recuperati da rif. ingombranti
3.504,7
4,1
Produzione di rifiuti urbani e raccolta differenziata 2006
RACCOLTA DIFFERENZIATA
ALTRE FRAZIONI
FRAZIONI PRINCIPALI
Quantità (ton/anno) Quantità (kg/ab.anno)
% sul totale
Materiali recuperati da rif. ingombranti
3.504,7
4,1
0,8%
Carta e cartone
42.279,5
49,5
10,1%
Plastica
14.682,5
17,2
3,5%
Verde
47.906,3
56,0
11,4%
Legno
15.232,9
17,8
3,6%
Organico
47.923,1
56,1
11,4%
Materiali ferrosi
8.983,5
10,5
2,1%
Vetro
39.697,6
46,4
9,5%
Accumulatori per auto Alluminio Assorbenti e materiali filtranti Cartucce e toner per stampa Cavi elettrici Farmaci e medicinali Fibre tessili Oli e grassi vegetali Oli, filtri e grassi minerali Pile e batterie Pneumatici fuori uso Prodotti e sostanze varie e relativi contenitori Prodotti fotochimici Raccolta multimateriale RAEE Rifiuti agrochimici Siringhe Solventi Stracci e indumenti smessi
498,6 301,6 0,2 25,5 1,3 67,2 6,4 103,9 109,7 72,6 945,9 292,4 0,1 2,6 2.566,8 0,1 0,5 0,5 657,8
0,58 0,35 0,00 0,03 0,001 0,08 0,01 0,12 0,13 0,08 1,11 0,34 0,00 0,00 3,003 0,00 0,00 0,0006 0,77
TOTALE ALTRE FRAZIONI
5,653,5
6,6
1,35%
TOTALE DIFFERENZIATE
225.863,6
264,2
53,8%
TOTALE RIFIUTI URBANI
419.682,3
491,0
100%
23
Sintesi sulla gestione dei rifiuti urbani
CONFRONTO TRA I DATI DELLA PROVINCIA DI VARESE, REGIONE LOMBARDIA E ITALIA Confrontare i dati inerenti la gestione complessiva dei rifiuti urbani della Provincia di Varese con quelli della più ampia realtà regionale e della ancora più estesa realtà nazionale, non è solo un esercizio statistico utile a dimostrare ancora una volta le prestazioni di assoluto rilievo raggiunte dalla realtà varesina nel suo complesso, ma un utile strumento per comprendere quali sono le motivazioni che hanno permesso di raggiungere questi risultati e, ancora più importante, individuare alcuni elementi sui cui puntare per gli obiettivi futuri. Mentre per quanto attiene alla Regione Lombardia tale confronto permette di comprendere come la Provincia di Varese contribuisca più di altre province lombarde al dato complessivo regionale, sia per quanto attiene alla produzione complessiva di rifiuti che alla raccolta differenziata.
Produzione RU pro-capite 1995-2006 (kg/abitante.anno)
Produzione totale di rifiuti pro-capite
24
Riguardo la produzione pro-capite complessiva di rifiuti si confronta nella tabella e grafico seguenti il dato complessivo della Provincia di Varese con il dato della Regione Lombardia e dell’Italia nel suo insieme. Anno
Provincia di Varese
Regione Lombardia
Italia
1995
407,5
416,0
449,0
1996
408,9
423,0
451,8
1997
420,7
436,0
462,2
1998
436,6
449,0
466,0
1999
469,4
471,0
491,8
2000
480,2
484,4
501,0
2001
496,9
499,4
516,0
2002
496,2
505,9
522,6
2003
477,5
498,0
524,0
2004
490,2
504,3
533,0
2005
482,6
491,0
539,0
2006
491,0 Fonte: OPR 2007 - ARPA 2006 - APAT 2006
Sintesi sulla gestione dei rifiuti urbani
Da questo interessante confronto emerge chiaramente come la Provincia di Varese, pur essendo un contesto fortemente urbanizzato e industrializzato, presenti una produzione di rifiuti pro-capite inferiore sia alla media regionale sia, in modo ancor piÚ significativo, alla media nazionale. Venendo invece alla raccolta differenziata nel suo insieme si evidenzia come i valori assoluti raggiunti e i trend di crescita della Provincia di Varese siano piÚ rilevanti rispetto alla Regione Lombardia e all’Italia.
Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Provincia di Regione Italia Varese Lombardia 13,6% 13,8% 7,2% 19,1% 22,5% 7,6% 25,6% 27,2% 9,5% 32,5% 31,2% 11,2% 39,1% 33,8% 13,1% 35,7% 35,1% 14,4% 36,7% 36,1% 17,4% 38,7% 39,0% 19,2% 45,5% 40,8% 21,1% 48,0% 41,7% 22,7% 51,1% 42,7% 24,3% 53,8% Fonte: OPR 2007 - ARPA 2006 - APAT 2006
% raccolta differenziata 1995-2006
% raccolta differenziata
25
5
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI L’INDICE DI EFFICIENZA Nella tabella seguente sono riportati in dettaglio i vari parametri che costituiscono l’indice di efficienza. Nel report dello scorso anno sono state introdotte importanti novità e modifiche nella sua modalità di computazione, con l’introduzione di
Classi Classe 1 Numero mesi turistici ≤1 Conteggio tipologie RUP raccolte (Oli, Beni durevoli, 0 accumulatori Pb, toner, neon, pneumatici) Incremento RD 2005-2006 ≤ 0,29 ponderato Differenza tra la variaz. totale RU in punti % e la ≤ -5,1% media provinciale 2006 Differenza in punti % di racc. differenziata rispetto la ≤ -10% media provinciale 2005 Ingombranti recuperati*
≤ 2,9
Carta e cartone*
≤ 27,9
Plastica*
≤ 0,9
Verde*
≤ 13,9
Legno*
≤ 4,9
Organico*
≤ 6,9
Materiali ferrosi*
≤ 4,9
Vetro*
≤ 22,9
Altre*
≤ 1,9
Costi per abitante ≤ 37,69 equivalente* Presenza o utilizzo piazzola* Si Iniziative di promozione del Nessuna compostaggio domestico* iniziativa
Classe 2
Classe 3
2–3
4– 5
1–2
3–4
0,30– 0,59 -5,0% / -2,1% -10% / -5,1% 3,0 – 9,9 28,0 – 36,9 1,0 – 12,9 14,0 – 44,9 5,0 – 13,9 7,0 – 32,9 5,0 – 11,9 23,0 – 42,9
0,60 – 0,89 -2,0% / +1,9% -5,0 / +4,9% 10,0 – 13,2 37,0 – 44,9 13,0 – 16,9 45,0 – 72,9 14,0 – 18,9 33,0 – 49,9 12,0 – 18,9 43,0 – 54,9
nuovi parametri e modifiche di calcolo dell’indice di efficienza, che rimangono efficaci anche quest’anno al fine di permettere un corretto ed agevole confronto tra anni diversi.
Fattore di Punteggi (Pi) Importanza % sul Classe Classe Classe Classe Classe Classe Classe Intero totale 4 5 1 2 3 4 5 (Fi) 6 –7 ≥8 5 5,3% 0 1 2 3 4 5–6
0,90 – 1,19 +2,0% / +4,9% +5,0% / + 9,9% 13,3 – 18,0 45,0 – 55,9 17,0 – 20,9 73,0 – 99,9 19,0 – 25,9 50,0 – 67,9 19,0 – 29,9 55,0 – 81,9 8,0 – 2,0 – 3,9 4,0 – 7,9 12,9 37,70 – 61,46 – 76,95 61,45 76,94 -95,02 No Sistema Agevol. Alcune di tariffa iniziative controllo
5
5,3%
0
1
2
3
≥ 1,20
5
5,3%
0
1
2
3
4
≥ 5,0 %
10 10,5%
4
3
2
1
0
≥ 10,0 20 21,1% %
0
1
2
3
4
≥ 18,1
2
2,1%
0
1
2
3
4
≥ 56,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 21,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 100,0
4
4,2%
0
1
2
3
1
≥ 26,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 68,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 30,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 82,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 13,0
4
4,2%
0
1
2
3
4
≥ 95,03
10 10,5%
4
3
2
1
0
1
1,1%
2
0
5
5,3%
0
1
2
3
Indice di efficienza
* Valori espressi in kg/abitante.anno
27
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Indice di efficienza
Posizione 2006
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52
28
Comune
Ranco Brebbia Ispra Varano Borghi Golasecca Ferrera di Varese Laveno Mombello Angera Sesto Calende Osmate Azzio Solbiate Olona Bisuschio Monvalle Cassano Magnago Leggiuno Brezzo di Bedero Brenta Brinzio Rancio Valcuvia Orino Castelveccana Castiglione Olona Cunardo Mercallo Vergiate Travedona Monate Cuveglio Taino Casorate Sempione Caravate Cittiglio Cassano Valcuvia Jerago con Orago Cugliate Fabiasco Ternate Malgesso Masciago Primo Bedero Valcuvia Carnago Besnate Induno Olona Sumirago Saronno Cadrezzate Castello Cabiaglio Caronno Varesino Bardello Bodio Lomnago Fagnano Olona Albizzate Buguggiate
Abitanti
Indice di efficienza
% RD
1.238 3.275 4.940 2.285 2.509 637 9.010 5.684 10.445 641 742 5.618 4.193 1.862 20.947 3.364 1.053 1.721 865 938 872 2.048 7.942 2.789 1.786 8.856 3.687 3.312 3.544 5.530 2.616 3.888 626 5.024 3.033 2.307 1.314 290 634 5.908 5.114 10.252 6.127 37.689 1.650 548 4.774 1.489 2.035 11.219 4.964 3.247
7,28 7,03 7,01 6,92 6,90 6,95 6,81 6,76 6,73 6,62 6,68 6,59 6,62 6,51 6,48 6,48 6,46 6,40 6,40 6,40 6,40 6,26 6,24 6,21 6,15 6,13 6,10 6,13 5,93 5,93 5,96 5,96 5,96 5,91 5,88 5,85 5,82 5,85 5,85 5,74 5,74 5,74 5,71 5,69 5,69 5,69 5,63 5,63 5,63 5,63 5,63 5,63
75,7% 69,0% 67,9% 69,4% 67,3% 63,8% 61,4% 61,4% 64,9% 63,7% 63,2% 60,0% 63,1% 65,9% 74,2% 62,8% 54,0% 63,7% 64,8% 62,0% 61,8% 59,6% 62,7% 61,2% 65,9% 57,2% 68,5% 56,7% 65,3% 65,4% 65,0% 60,2% 60,9% 59,6% 65,2% 57,0% 61,9% 60,8% 61,9% 59,2% 60,0% 62,7% 62,5% 62,4% 62,7% 62,7% 66,5% 62,7% 60,1% 61,3% 59,2% 58,6%
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Posizione 2006
53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104
Comune
Cazzago Brabbia Ferno Gallarate Castronno Cavaria con Premezzo Biandronno Mornago Cardano al Campo Gemonio Morazzone Lozza Brunello Gazzada Schianno Castelseprio Oggiona con S. S. Solbiate Arno Samarate Agra Porto Valtravaglia Barasso Casalzuigno Daverio Casale Litta Dumenza Lonate Ceppino Marnate Arsago Seprio Gavirate Maccagno Veddasca Lonate Pozzolo Azzate Crosio della Valle Busto Arsizio Gornate Olona Inarzo Castellanza Origgio Arcisate Olgiate Olona Cuvio Vedano Olona Mesenzana Curiglia con Monteviasco Galliate Lombardo Bregano Sangiano Caronno Pertusella Venegono Superiore Duno Brusimpiano Uboldo
Abitanti
Indice di efficienza
% RD
819 6.744 49.638 5.178 5.038 3.216 4.511 13.338 2.719 4.298 1.205 1.016 4.602 1.260 4.359 4.191 16.168 404 2.458 1.736 1.325 2.787 2.523 1.361 4.646 6.448 4.750 9.427 2.011 311 11.870 4.121 594 80.090 2.095 919 14.650 6.901 9.853 11.711 1.650 7.238 1.386 183 847 765 1.395 14.118 7.000 156 1.120 10.020
5,63 5,60 5,55 5,47 5,47 5,47 5,47 5,41 5,41 5,36 5,36 5,36 5,36 5,36 5,36 5,36 5,33 5,33 5,30 5,27 5,30 5,19 5,19 5,19 5,19 5,16 5,16 5,14 5,14 5,11 5,08 5,08 5,08 4,97 4,95 4,92 4,92 4,92 4,95 4,89 4,86 4,84 4,84 4,73 4,64 4,64 4,64 4,48 4,42 4,48 4,42 4,42
60,0% 61,9% 62,2% 60,0% 57,5% 66,1% 59,5% 56,1% 58,5% 60,0% 60,0% 59,0% 57,9% 69,0% 58,6% 58,2% 63,9% 52,9% 49,5% 51,5% 54,7% 58,6% 60,0% 48,7% 62,8% 58,0% 50,7% 59,0% 56,4% 51,9% 56,4% 59,4% 60,0% 52,4% 56,8% 60,0% 53,1% 55,7% 54,1% 56,9% 54,3% 56,2% 47,0% 56,1% 58,9% 61,6% 56,3% 52,4% 54,5% 46,9% 52,3% 51,0%
29
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Posizione 2006
105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141
30
Comune
Abitanti
Indice di efficienza
% RD
Brissago V. Cairate Pino L.M. Malnate Lavena Ponte Tresa Germignaga Venegono Inferiore Cislago Luino Somma Lombardo Grantola Tronzano L. M. Cocquio Trevisago Besozzo Gorla Minore Cuasso al Monte Porto Ceresio Comerio Luvinate Varese Montegrino V. Comabbio Gorla Maggiore Tradate Cantello Viggi첫 Cremenaga Marchirolo Gerenzano Casciago Cadegliano Viconago Marzio Saltrio Besano Vizzola Ticino Valganna Clivio
1.225 7.742 253 16.075 5.470 3.804 6.344 9.392 14.222 16.664 1.240 274 4.726 8.843 8.068 3.366 3.030 2.580 1.379 82.214 1.266 1.107 5.054 16.834 4.562 5.270 791 3.395 9.816 3.973 1.790 288 2.981 2.476 461 1.535 1.976
4,40 4,40 4,34 4,34 4,34 4,34 4,23 4,23 4,18 4,15 4,12 4,18 4,09 4,04 4,04 3,93 3,90 3,90 3,82 3,82 3,65 3,57 3,49 3,38 3,30 3,21 2,99 2,99 2,61 2,55 2,45 2,34 2,06 1,81 1,76 1,59 1,29
48,0% 54,1% 53,6% 53,9% 51,0% 46,8% 45,6% 48,6% 41,5% 40,8% 45,1% 55,0% 48,8% 55,0% 54,1% 50,8% 51,4% 53,7% 51,0% 44,4% 44,1% 50,6% 44,5% 38,1% 38,6% 33,3% 46,1% 43,5% 36,9% 50,6% 30,7% 33,8% 34,9% 36,1% 25,0% 35,8% 22,7%
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Indice di efficienza
Indice di efficienza 1,29 - 2,91 2,92 - 4,16 4,17 - 5,28 5,29 - 6,14 6,15 - 7,53
0
2,5
5
10
km 15
31
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
INDICE DI EFFICIENZA ED IL PREMIO COMUNI RICICLONI DI LEGAMBIENTE Anche per l’anno 2006 Legambiente ha definito “ricicloni” quei Comuni i cui cittadini, differenziando i rifiuti all’origine, consentono di avviare a riciclaggio certo almeno il 35 % di quelli prodotti. Per i Comuni del Nord Italia al di sotto dei 10.000 abitanti, la percentuale sale al 50% per limitare il numero dei premiati.
compilata, firmata e spedita direttamente dai Comuni che hanno voluto partecipare, i dati utili alla determinazione dei risultati finali. Il periodo di riferimento è il 2006. La Giuria di “Comuni Ricicloni 2007” è composta da rappresentanti di: Legambiente, Anci, Fise Assoambiente, FederAmbiente, Conai, Cial, CoRePla, CoReVe, Comieco, Rilegno, Consorzio Italiano Compostatori, Cobat, Ecodom, Ecolamp, IPPR, Novamont, Rifiuti Oggi, Achab Group. Numerosi sono i riconoscimenti attribuiti da Legambiente: 1. Prima categoria, più alto indice di gestione raggiunto: • capoluoghi di provincia, area Nord, area Centro, area Sud, • Comuni (sopra i 10.000 abitanti), area Nord, area Centro e area Sud, • Comuni (sotto i 10.000 abitanti), area Nord, area Centro e area Sud.
La classifica dei Comuni Ricicloni viene costruita da qualche anno attraverso un “indice di gestione”, che tiene conto non più solo della percentuale di raccolta differenziata, ma anche e soprattutto dell’efficienza e della qualità di un servizio completo di trattamento del rifiuto cittadino che deve considerare l’insieme dei fattori sociali e ambientali, come richiesto dallo sviluppo sostenibile. L’indice attribuisce un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti ed è calcolato in base ai valori di una lista di indicatori tra i quali la percentuale di raccolta differenziata, la produzione pro-capite totale di rifiuti urbani, il numero di servizi di raccolta differenziata attivati, la produzione procapite delle principali frazioni destinate a riciclo, la separazione dei rifiuti urbani pericolosi, i costi sostenuti per abitante ecc., è strutturalmente simile all’Indice di Efficienza della Provincia di Varese. Legambiente ha raccolto, mediante una scheda
32
2. Seconda categoria, quantità/abitante/anno per singole raccolte o materiali: • verde e organico, area Nord, area Centro, area Sud, • carta e cartone, area Nord, area Centro, area Sud, • imballaggi in plastica, area Nord, area Centro, area Sud, • imballaggi in alluminio, area Nord, area Centro, area Sud, • imballaggi in vetro, area Nord, area Centro, area Sud, • raccolta del legno, area Nord, area Centro, area Sud, • accumulatori al piombo esausti, area Nord, area Centro, area • apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), area Nord, area Centro, area Sud, • sorgenti luminose area Nord, area Centro, area Sud, • miglior programma di “acquisti verdi”, area Nord, area Centro, area Sud, • miglior programma di divulgazione del compostaggio domestico, • miglior gestione innovativa della raccolta dell’organico, • premio speciale Cento di questi Consorzi.
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
i COMUNI RICICLONI VARESINI La Provincia di Varese è ben rappresentata nella classifica dei Comuni Ricicloni, e vanta numerosi Comuni nelle diverse classifiche elencate in precedenza. In particolare, nella classifica Capoluoghi di provincia Area nord, Varese si colloca all’8o posto, confermandosi come una tra le più virtuose città capoluogo nella gestione integrata dei rifiuti urbani. Tra i Comuni sopra i 10.000 abitanti area nord “classifica in base all’indice di buona gestione” Cassano Magnago si colloca al 18o posto su oltre 200 Comuni che hanno più del 35% di RD, confermandosi in assoluto tra i Comuni più “ricicloni” livello nazionale. Seguono sempre in interessanti posizioni la Comunità Montana della Valcuvia (99o), il Comune di Sesto Calende (100o), Gallarate (112o), Somarate (117o), Olgiate Olona (132o), Cardano al Campo (153o), Busto Arsizio (162o), Caronno Pertusella (181o), Tradate (183o), Somma Lombardo (205o), Lonate Pozzolo (208o). Nella classifica dei Comuni sotto i 10.000 abitanti area nord classifica in base all’indice di buona Gestione, su oltre 760 Comuni, al 134o posto si trova il Comune di Travedona Monate, e a seguire il Comune di Golasecca (180o), posto il Comune
di Monvalle (227o), il Comune di Ispra (253o), il Comune di Vergiate (264o), il Comune di Castiglione Olona (301o), il Comune di Trebbia (315o), il Comune di Inarco (323o), il Comune di Laveno Mombello (333o), il Comune di Castrate Sempione (323o), il Comune di Caronno Varesino (369o), il Comune di Masciago Primo (417o), il Comune di Varano Borghi (452o), il Comune di Gavirate (489o), il Comune di Lozza (520o), il Comune di Marnate (542o), il Comune di Ternate (543o), il Comune di Lonate Ceppino (551o), il Comune di Oggiona con S.S. (556o), il Comune di Carnago (583o), il Comune di Gazzada Schianno (603o), il Comune di Casciago (704o). Nella seconda categoria, riservata alle “unioni virtuose”, premio voluto dall’ANCI, Associazione Comuni Italiani figura al 3o posto assoluto in classifica la Comunità Montana delle Valcuvia, a dimostrazione che nel caso di piccoli Comuni l’ipotesi associativa permette di ottenere performances interessanti nella gestione integrata dei rifiuti urbani. Nel premio categoria speciale “cento di questi Consorzi” figurano al 17o posto il Consorzio COINGER ed al 19o posto il Consorzio ACCAM.
PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI I Rifiuti Urbani (RU) possono essere suddivisi e descritti in base alla loro origine: -- rifiuti domestici provenienti dalle abitazioni -- rifiuti assimilabili ai domestici non pericolosi provenienti da locali non adibiti ad abitazione -- rifiuti da spazzamento strade -- rifiuti vegetali prodotti da aree verdi (parchi, giardini, cimiteri) -- rifiuti da attività cimiteriali. La produzione quantitativa di RU dipende in parte dal sistema di intercettazione adottato ma soprattutto da variabili di seguito elencate: -- reddito medio o PIL -- vocazione area (industriale, commerciale, servizi, turistica)
-- localizzazione geografica -- stagionalità -- presenza di iniziative per la riduzione dei rifiuti. La produzione complessiva di rifiuti urbani, espressa come produzione pro-capite annuale o giornaliera, rappresenta un importante indicatore di sostenibilità ambientale e un’attenta analisi del suo andamento nel tempo o della sua consistenza in diverse aree del territorio rappresentata un essenziale strumento per monitorare l’efficacia di politiche di riduzione o l’effetto di alcune variabili socio-geo-economiche.
33
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE Nel 2006 sono state prodotte in Provincia di Varese complessivamente 419.645,7 tonnellate di rifiuti urbani con un incremento del +2,7% rispetto all’anno precedente.
-- l’intercettazione significativa di scarti verdi in aree dove sono state meno spinte politiche di incentivazione al compostaggio domestico.
La produzione media pro-capite annua è stata quindi pari a 491,0 kg/ab.anno equivalente ad una produzione media pro-capite giornaliera di 1,345 kg.ab/giorno.
Produzione pro-capite/anno
Il dato complessivo di produzione di rifiuti deriva dalla somma di diversi flussi di rifiuti, ovvero il quantitativo complessivo di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento, unitamente a quelli derivanti dallo spazzamento stradale e ingombranti, e la sommatoria dei pesi di tutti i rifiuti intercettati separatamente come raccolta differenziata. Questo dato complessivo dipende in realtà da numerose variabili che a diverso titolo influenzano la produzione locale di rifiuti: -- una contabilizzazione più accurata dei rifiuti da parte dei soggetti interessati; -- la varietà morfologica del territorio e la struttura urbana e residenziale; -- la distribuzione territoriale della popolazione e la presenza di insediamenti turistici; -- le politiche di assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani o il loro improprio conferimento nel circuito degli urbani;
Provincia di Varese Anno
Produzione totale rifiuti (kg/abitante. giorno)
Variazione del pro-capite rispetto all’anno precedente
1995
1,116
-
1996
1,120
+0,35%
1997
1,153
+2,90%
1998
1,196
+3,76%
1999
1,286
+7,52%
2000
1,316
+2,30%
2001
1,361
+3,47%
2002
1,360
-0,13%
2003
1,308
-3,78%
2004
1,343
+2,68%
2005
1,322
-1,55%
2006
1,345
+1,74%
LE DINAMICHE DI PRODUZIONE L’OPR valuta la serie storica dei dati di produzione rifiuti in relazione al mutare dei sistemi di raccolta, alle variazioni dei criteri di assimilazione ed altro al Produzione RU/classe dimensionale Comuni
34
PRODUZIONE RU PER CLASSI DIMENSIONALI DEI COMUNI superficie abitanti densità t/ t/ % Kmq % abitanti % ab/Kmq Kmq anno 6,4% 64,7 5,4% 2.620 0,3% 40,5 24,0 1.551,4 10,6% 54,2 4,5% 11.238 1,3% 207,5 83,3 4.511,4 18,4% 144,0 12,1% 37.085 4,3% 257,5 112,8 16.241,2 31,2% 331,2 27,7% 150.990 17,7% 455,8 214,2 70.944,1 19,9% 255,4 21,4% 194.639 22,8% 761,9 354,2 90.467,4 13,5% 345,4 28,9% 458.164 1.326,3 683,1 235.966,8 1.195,0 854.736 715,3 351,2 419.682,3
comuni abitanti
n°
< 500 tra 500 e 999 tra 1000 e 1.999 tra 2000 e 4.999 tra 5000 e 9.999 >= 10.000 TOTALI
9 15 26 44 28 19 141
fine di verificare l’attendibilità del dato e risolvere eventuali anomalie.
RU totali % 0,4% 1,1% 3,9% 16,9% 21,6% 56,2%
kg/ ab.a 592 401 438 470 465 515 491
kg/ ab.gg 1,622 1,100 1,200 1,287 1,273 1,411 1,345
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
L’analisi della produzione per classe dimensionale dei Comuni, evidenzia come la produzione pro-capite tenda ad aumentare con la maggiore dimensione demografica del Comune. Ciò dipende sicuramente dal peso che le grandi utenze non domestiche (aziende di produzione, artigiani, negozi, etc.) hanno sul territorio anche per quanto riguarda la produzione di rifiuti, unitamente al fatto che nei grandi centri urbani vi è meno spazio per soluzioni di riduzione di rifiuti ed auto-smalti-
mento come il compostaggio domestico, più facilmente attuabili in piccoli centri. Fanno eccezione a quanto visto fino ad ora i 9 Comuni con meno di 500 abitanti ove si riscontra un’alta produzione di rifiuti pro-capite. In questi Comuni sicuramente la produzione di rifiuti è influenzata dai flussi turistici, ovvero dalla presenza in alcuni periodi dell’anno si una popolazione turistica consistente non conteggiabile tra gli abitanti.
PRODUZIONE DI RIFIUTI IN RAPPORTO ALLE AREE GEOGRAFICHE La produzione pro-capite complessiva di rifiuti può essere valutata in base alla dimensione geografica confrontando ad esempio il dato complessivo della Provincia di Varese con il dato complessivo della Regione Lombardia o dell’Italia.
PRODUZIONE RU PRO-CAPITE - 1995-2006: kg/abitante.giorno Provincia di Regione Anno Italia Varese Lombardia 1995 1,116 1,140 1,230 1996 1,120 1,159 1,238 1997 1,153 1,195 1,266 1998 1,196 1,230 1,277 1999 1,286 1,290 1,347 2000 1,316 1,327 1,373 2001 1,361 1,368 1,414 2002 1,360 1,386 1,432 2003 1,308 1,364 1,436 2004 1,343 1,382 1,460 2005 1,322 1,345 1,477 2006 1,345 Fonte: OPR 2007 - ARPA 2006 - APAT 2006
Produzione RU pro-capite giorno
Produzione totale di rifiuti pro-capite
35
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Da questo interessante confronto emerge chiaramente come la Provincia di Varese, pur essendo un contesto fortemente urbanizzato e industrializzato, presenti una produzione di rifiuti pro-capite inferiore sia alla media regionale sia, in modo ancor più significativo, alla media nazionale.
E’ anche utile confrontare la produzione pro-capite di rifiuti per ciascun subambito individuato nel Piano Provinciale Rifiuti. Come evidente dall’istogramma i subambiti nord-est e sud-ovest sono quelli con la maggiore produzione pro-capite complessiva di rifiuti, entrambi eccedenti la media provinciale (1,345 kg/ab.giorno).
Produzione totale RU pro-capite per subambiti
PRODUZIONE DI RIFIUTI E VARIABILI DEMOGRAFICHE ED ECONOMICHE Capire le motivazioni che inducono decise variazioni nella produzione complessiva dei rifiuti è estremamente complesso per i numerosi fattori
economici, sociali ed ambientali che intervengono in tale andamento.
Un fattore sul quale è possibile fare valutazioni quantitative è sicuramente quello demografico, ovvero l’incidenza della crescita della popolazione sull’incremento della produzione complessiva dei rifiuti urbani. La popolazione varesina è in continua crescita e ciò sicuramente porta ad un incremento
della produzione dei rifiuti urbani legata direttamente ai consumi delle nuove famiglie residenti. Quanto detto è compiutamente dimostrato dal grafico successivo, che mostra la correlazione solo parziale tra l’andamento della produzione complessiva di rifiuti urbani negli anni e l’incremento demografico.
Andamento popolazione in Provincia di Varese
36
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
L’effetto dell’incremento della produzione di rifiuti imputabile all’incremento demografico è stato calcolato moltiplicando l’incremento di popolazione per la produzione media annua di rifiuti di ciascun
cittadino, sovrapposto all’incremento della produzione di rifiuti imputabile ad altri fattori (consumi, politiche di riduzione, normativa, etc.).
Motivazione dell’incremento del totale RU
Per disaggregare più in dettaglio l’effetto delle variazioni di intercettazione delle diverse frazioni di rifiuto sull’aumento complessivo della produzione rispetto all’anno precedente, nel grafico seguente è riportata una valutazione che distingue tra l’aumento costante delle raccolte differenziate (esclusi gli scarti verdi), del totale complessivo dei rifiuti, dei singoli scarti verdi la diminuzione costante dei RSU indifferenziati (sacco viola). Come si vede, sembra che la raccolta degli scarti verdi sia in generale slegata dall’andamento delle raccolte differenziate tradizionali; questo perché è probabilmente collegata a fattori diversi esterni al sistema (es. piovosità annuale). Su essa, tra l’altro, si può incidere efficacemente incentivando il compostaggio domestico degli sfalci d’erba, oltre che del tradizionale umido da cucina, e scoraggiando la raccolta porta a porta del verde che viene tuttora effettuata da alcuni comuni.
Variazioni annue gruppi di rifiuti
Come si vede, l’incremento totale dei rifiuti urbani raccolti è stato per il 2006 di circa 11.000 tonnellate rispetto l’anno precedente. Si sono volute approfondire le motivazioni di questo incremento valutando i seguenti contributi di origine socio-economica: -- Aumento del numero di stranieri con permesso di soggiorno -- Aumento della popolazione residente -- Aumento del flusso turistico -- Aumento dell’intercettazione di scarti verdi. Come si vede dalla tabella seguente, queste quattro motivazioni riescono a spiegare circa l’82% dell’incremento totale della produzione di rifiuti; le restanti 2.000 tonnellate circa (pari a circa il 18%) sono ascrivibili all’incremento vero e proprio del fenomeno dell’”usa e getta” di imballaggi. Esse rappresentano l’”incremento netto – abitanti equivalenti” e corrispondono a un +0,47% sul totale rifiuti e a un +0,61% sul pro-capite. Tale valore è quello da tenere come riferimento per gli anni successivi anche per valutare l’effetto delle azioni sulla riduzione dei rifiuti previste dalla pianificazione provinciale. Per quanto riguarda gli stranieri il calcolo è stato fatto su fonti Liuc considerando 4.361 permessi di soggiorno in più e una produzione pro-capite di 1,5 kg/ab.giorno. L’incremento delle presenze turistiche (circa 82.000 presenze turistiche in più secondo i dati forniti dai settori turistici della CCIAA di Varese e Provincia di Varese) contribuisce lievemente all’incremento della produzione di rifiuti (1,1%).
37
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Incremento Ton 2.388
Incremento stranieri con permesso di soggiorno
3.859
Incremento popolazione residente
35,2%
1.925
Incremento raccolta scarti verdi
17,6%
124
Incremento presenze turistiche
1,1%
8.295
Spiegato con le 4 motivazioni sopra riportate
75,7%
2.668
Ascrivibile all’incremento “usa e getta”
24,3%
10.964
Totale incremento RU 2006-2005
Produzione rifiuti urbani 2005-2006 e variazioni
0,64%
0,69%
sul totale
sul pro-capite
PRODUZIONE RIFIUTI URBANI 2005-2006 e variazioni
Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo di Bedero Brinzio Brissago V. Brunello Brusimpiano Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione
217.280 2.125.144 3.075.315 6.001.910 2.285.246 2.018.225 280.959 852.350 647.217 244.037 1.185.591 2.189.662 3.347.431 1.501.612 1.790.939 862.017 1.600.830 288.747 633.779 806.746 313.080 503.437 426.767 615.954 1.395.145 41.624.631 780.752 788.783 3.080.432 2.420.837 971.831 6.329.558 2.613.554 6.334.393 2.022.111 1.059.775 548.308 1.663.147 2.452.041
209.794 2.179.456 2.934.444 4.752.093 2.395.449 2.167.357 280.669 784.431 662.883 255.425 1.312.181 2.259.865 3.280.006 1.658.839 1.721.109 880.184 1.743.961 326.464 649.919 858.982 324.542 555.048 449.641 533.715 1.423.081 40.640.758 750.905 828.752 3.236.092 2.435.415 1.077.589 6.357.163 2.650.651 6.518.117 2.123.072 1.122.090 579.398 1.787.160 2.722.534
404 4.964 5.684 9.853 4.750 4.121 742 1.736 1.489 634 2.476 5.114 8.843 3.216 4.193 2.035 3.275 765 1.721 1.053 865 1.225 1.016 1.120 3.247 80.090 1.790 1.650 7.742 4.562 2.616 13.338 5.908 14.118 4.774 2.523 1.325 3.973 5.530
1,42 1,20 1,41 1,32 1,38 1,44 1,04 1,24 1,22 1,10 1,45 1,21 1,02 1,41 1,12 1,18 1,46 1,17 1,03 2,23 1,03 1,24 1,21 1,31 1,20 1,39 1,15 1,38 1,15 1,46 1,13 1,31 1,23 1,26 1,22 1,22 1,20 1,23 1,35
ABITANTI
RU %
RU Tot. kg
kg/ab*gg
1,50 1,17 1,47 1,67 1,34 1,34 1,05 1,35 1,21 1,03 1,34 1,17 1,04 1,30 1,21 1,16 1,34 1,04 1,01 2,21 0,99 1,14 1,15 1,51 1,18 1,45 1,20 1,31 1,11 1,48 1,03 1,39 1,21 1,28 1,16 1,15 1,16 1,15 1,26
ABITANTI
398 4.964 5.751 9.831 4.680 4.121 733 1.727 1.465 647 2.423 5.114 8.833 3.176 4.063 2.035 3.279 764 1.712 1.000 863 1.206 1.016 1.120 3.247 78.450 1.787 1.650 7.616 4.482 2.588 12.500 5.908 13.567 4.790 2.523 1.300 3.953 5.342
RU Tot. kg
kg/ab*gg
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39
Variazioni 2006-2005 sul PRO-CAPITE
2006 abitanti
2005
COMUNE
38
% spiegata dell’incremento tot RU 21,8%
Motivazione
RU Tot. kg
Motivazioni dell’incremento della produzione di rifiuti
-7.486 -4,9% +6 +54.312 +2,6% +0 -140.871 -3,5% -67 -1.249.817 -21,0% +22 +110.203 +3,3% +70 +149.132 +7,4% +0 -290 -1,3% +9 -67.919 -8,4% +9 +15.666 +0,8% +24 +11.388 +6,8% -13 +126.590 +8,3% +53 +70.203 +3,2% +0 -67.425 -2,1% +10 +157.227 +9,1% +40 -69.830 -6,9% +130 +18.167 +2,1% +0 +143.131 +9,1% -4 +37.717 +12,9% +1 +16.140 +2,0% +9 +52.236 +1,1% +53 +11.461 +3,4% +2 +51.611 +8,5% +19 +22.874 +5,4% +0 -82.239 -13,4% +0 +27.936 +2,0% +0 -983.873 -4,4% +1.640 -29.847 -4,0% +3 +39.969 +5,1% +0 +155.660 +3,3% +126 +14.578 -1,2% +80 +105.757 +9,7% +28 +27.605 -5,9% +838 +37.097 +1,4% +0 +183.724 -1,1% +551 +100.961 +5,3% -16 +62.315 +5,9% +0 +31.090 +3,7% +25 +124.013 +6,9% +20 +270.493 +7,3% +188
Differenza rispetto variazione media provinciale -6,6% +0,8% -5,2% -22,7% +1,5% +5,7% -3,1% -10,2% -1,0% +5,1% +6,6% +1,5% -3,9% +7,4% -8,6% +0,4% +7,3% +11,2% +0,3% -0,6% +1,7% +6,8% +3,6% -15,1% +0,3% -6,1% -5,7% +3,3% +1,6% -2,9% +8,0% -7,6% -0,3% -2,9% +3,6% +4,1% +1,9% +5,2% +5,5%
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio della Valle Cuasso al Monte Cugliate Fabiasco Cunardo Curiglia con Monteviasco Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Duno Fagnano Olona Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore
7.780.246 244.138 7.379.668 207.698 635.521 1.171.316 2.859.525 2.174.999 2.194.543 344.016 3.546.893 1.620.511 679.796 2.225.044 337.613 1.103.053 230.605 249.508 1.298.860 1.311.082 1.183.428 99.230 1.379.569 707.504 1.194.743 612.759 75.621 5.089.597 2.813.671 244.819 23.563.315 355.776 4.789.991 1.976.729 1.063.632 4.440.915 1.647.418 1.095.028 2.188.463 3.542.075
8.142.274 260.172 8.064.021 227.826 519.246 938.059 3.295.146 2.297.760 2.334.843 354.138 3.662.994 1.662.428 724.109 2.382.753 382.037 1.195.926 242.452 260.048 1.440.887 1.424.649 1.302.463 88.499 1.400.473 770.880 1.280.636 583.672 82.224 5.254.028 3.055.599 236.630 24.549.414 385.238 4.912.463 2.090.318 1.174.564 4.762.143 1.879.810 1.122.132 2.253.757 3.694.446
20.947 626 14.650 548 1.260 2.048 7.942 5.178 5.038 819 9.392 3.888 1.976 4.726 1.107 2.580 791 594 3.366 3.033 2.789 183 3.312 1.650 2.787 1.361 156 11.219 6.744 637 49.638 847 9.427 4.602 2.719 9.816 3.804 2.509 5.054 8.068
1,06 1,14 1,51 1,14 1,13 1,25 1,14 1,22 1,27 1,18 1,07 1,17 1,00 1,38 0,95 1,27 0,84 1,20 1,17 1,29 1,28 1,32 1,16 1,28 1,26 1,17 1,44 1,28 1,24 1,02 1,35 1,25 1,43 1,24 1,18 1,33 1,35 1,23 1,22 1,25
+362.028 +16.034 +684.353 +20.128 -116.275 -233.257 +435.621 +122.761 +140.300 +10.122 +116.101 +41.917 +44.313 +157.709 +44.424 +92.873 +11.847 +10.540 +142.027 +113.567 +119.035 -10.731 +20.904 +63.376 +85.893 -29.087 +6.603 +164.431 +241.928 -8.190 +986.099 +29.462 +122.472 +113.589 +110.932 +321.228 +232.392 +27.104 +65.294 +152.371
+3,6% +1,6% +9,0% +10,5% -16,6% -20,3% +14,9% +5,6% +6,4% +2,9% +0,6% +2,0% +6,9% +7,1% +8,1% +7,0% +4,7% +4,2% +8,3% +6,8% +8,2% -9,8% -1,1% +8,2% +7,2% -3,8% +13,6% +0,9% +7,5% -5,0% +3,6% +8,3% +2,7% +5,7% +10,7% +3,9% +12,5% +1,5% +3,0% +3,4%
ABITANTI
RU %
RU Tot. kg
kg/ab*gg
1,03 1,12 1,38 1,03 1,35 1,57 0,99 1,15 1,19 1,15 1,06 1,15 0,94 1,29 0,87 1,19 0,80 1,15 1,08 1,21 1,18 1,47 1,17 1,18 1,17 1,22 1,27 1,27 1,16 1,07 1,31 1,15 1,39 1,18 1,07 1,28 1,20 1,21 1,19 1,21
ABITANTI
20.740 597 14.618 552 1.286 2.038 7.920 5.178 5.038 819 9.153 3.864 1.984 4.727 1.058 2.547 788 594 3.285 2.980 2.743 185 3.228 1.638 2.787 1.374 163 10.969 6.673 626 49.347 847 9.436 4.602 2.726 9.510 3.751 2.486 5.054 7.996
RU Tot. kg
kg/ab*gg
40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79
Variazioni 2006-2005 sul PRO-CAPITE
2006 abitanti
COMUNE
RU Tot. kg
2005
+207 +29 +32 -4 -26 +10 +22 +0 +0 +0 +239 +24 -8 -1 +49 +33 +3 +0 +81 +53 +46 -2 +84 +12 +0 -13 -7 +250 +71 +11 +291 +0 -9 +0 -7 +306 +53 +23 +0 +72
Differenza rispetto variazione media provinciale +1,9% -0,1% +7,3% +8,8% -18,3% -22,0% +13,2% +3,9% +4,7% +1,2% -1,1% +0,2% +5,2% +5,4% +6,4% +5,3% +3,0% +2,5% +6,5% +5,0% +6,5% -11,6% -2,8% +6,4% +5,5% -5,6% +11,9% -0,8% +5,7% -6,8% +1,8% +6,5% +0,9% +4,0% +9,0% +2,2% +10,8% -0,2% +1,2% +1,6%
80
Gornate Olona
885.052
2.038 1,19
914.750
2.095 1,20
+29.698
+0,5%
+57
-1,2%
81
Grantola
493.867
1.223 1,11
525.101
1.240 1,16
+31.234
+4,9%
+17
+3,1%
+27.353
+7,1%
+0
+5,3%
+997.740 +20,5%
+138
+18,8% +0,8%
82
Inarzo
83
Induno Olona
386.026
919 1,15
413.379
919 1,23
4.504.201
10.114 1,22
5.501.941
10.252 1,47
84
Ispra
2.713.457
4.873 1,53
2.819.607
4.940 1,56
+106.150
+2,5%
+67
85
Jerago con Orago
2.133.688
4.934 1,18
2.203.635
5.024 1,20
+69.947
+1,4%
+90
-0,3%
86
Lavena Ponte Tresa
3.030.532
5.508 1,51
2.995.780
5.470 1,50
-34.752
-0,5%
-38
-2,2%
87
Laveno Mombello
4.262.457
9.010 1,30
4.484.081
9.010 1,36
+221.624
+5,2%
+0
+3,5%
88
Leggiuno
1.287.120
3.280 1,08
1.397.398
3.364 1,14
+110.278
+5,9%
+84
+4,1%
89
Lonate Ceppino
1.557.080
4.427 0,96
1.668.999
4.646 0,98
+111.919
+2,1%
+219
+0,4%
90
Lonate Pozzolo
6.245.230
11.774 1,45
6.619.174
11.870 1,53
+373.944
+5,1%
+96
+3,4%
+26.295
+3,7%
+18
+2,0%
-894.950 -12,0%
+44
-13,7%
91
Lozza
498.594
1.187 1,15
524.889
1.205 1,19
92
Luino
7.662.656
14.178 1,48
6.767.706
14.222 1,30
39
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
93
Luvinate
94
Maccagno
95
Malgesso
96
Malnate
1.379 1,15
569.611
1.379 1,13
2.013 2,06
1.334.703
2.011 1,82
447.886
1.288 0,95
453.964
1.314 0,95
6.806.077
16.075 1,16
7.646.461
16.075 1,30
-9.043
ABITANTI
RU %
RU Tot. kg
kg/ab*gg
ABITANTI
RU Tot. kg
kg/ab*gg
578.654 1.514.440
Differenza rispetto variazione media provinciale
-1,6%
+0
-3,3%
-179.737 -11,8%
-2
-13,5%
-0,6%
+26
-2,4%
+840.384 +12,3%
+6.078
+0
+10,6% +5,1%
97
Marchirolo
1.388.683
3.358 1,13
1.500.134
3.395 1,21
+111.451
+6,8%
+37
98
Marnate
2.833.428
6.272 1,24
2.948.689
6.448 1,25
+115.261
+1,2%
+176
-0,5%
99
Marzio
154.528
300 1,41
137.149
288 1,30
-17.379
-7,5%
-12
-9,3% +0,2%
100 Masciago Primo
119.126
296 1,10
118.966
290 1,12
-160
+1,9%
-6
101 Mercallo
692.884
1.759 1,08
690.135
1.786 1,06
-2.749
-1,9%
+27
-3,6%
102 Mesenzana
603.449
1.352 1,22
617.897
1.386 1,22
+14.448
-0,1%
+34
-1,9%
103 Montegrino V.
552.241
1.266 1,20
551.518
1.266 1,19
-723
-0,1%
+0
-1,9%
104 Monvalle 105 Morazzone
730.266
1.836 1,09
791.648
1.862 1,16
+61.382
+6,9%
+26
+5,2%
1.805.357
4.298 1,15
1.879.592
4.298 1,20
+74.235
+4,1%
+0
+2,4%
106 Mornago
1.911.684
4.511 1,16
2.033.581
4.511 1,24
+121.897
+6,4%
+0
+4,6%
107 Oggiona con S. S.
1.887.054
4.359 1,19
1.952.843
4.359 1,23
+65.789
+3,5%
+0
+1,7%
108 Olgiate Olona
6.195.865
11.605 1,46
6.070.853
11.711 1,42
-125.012
-2,9%
+106
-4,6%
109 Origgio
3.344.098
6.777 1,35
3.206.916
6.901 1,27
-137.182
-5,8%
+124
-7,6%
329.391
841 1,07
339.599
872 1,07
+10.208
-0,6%
+31
-2,3%
+2.973
-5,1%
+40
-6,8%
+69.459 +64,2%
-5
+62,4%
110 Orino 111 Osmate
246.345
601 1,12
249.318
641 1,07
112 Pino L. M.
113.857
258 1,21
183.316
253 1,99
113 Porto Ceresio
1.540.517
3.088 1,37
1.561.306
3.030 1,41
114 Porto Valtravaglia
1.375.229
2.487 1,51
1.559.126
2.458 1,74
+3,3%
-58
+1,6%
+183.897 +14,7%
+20.789
-29
+13,0%
115 Rancio Valcuvia
357.139
958 1,02
355.489
938 1,04
-1.650
+1,7%
-20
-0,1%
116 Ranco
691.255
1.217 1,56
701.847
1.238 1,55
+10.592
-0,2%
+21
-1,9%
117 Saltrio
1.149.357
2.979 1,06
1.192.175
2.981 1,10
+42.818
+3,7%
+2
+1,9%
118 Samarate
6.479.885
15.996 1,11
6.888.995
16.168 1,17
+409.110
+5,2%
+172
+3,4%
+14.764 +232.473 +484.779 +63.417 -199.690 -296.352 +42.132 +464.489 +46.868 +25.721 +188.280 +49.666 +136.455 +72.786 +11.766 +325.003 +257.155 +63.720 +93.619 +133.790 +175.124 +29.994 +35.375 +1.086.861
+3,3% +0,9% +7,6% +3,5% -6,8% -4,1% -0,2% +36,2% +1,5% -1,3% +7,1% +34,1% +3,0% +9,6% +0,5% +1,6% +7,8% +41,9% +1,2% +4,3% +3,7% +0,3% +12,2% +15,0%
+0 +231 +98 +0 -47 +118 +95 +97 +50 +263 +134 +3 +33 +24 +14 -698 +6 -1 +123 +0 +2 +52 +0
+1,5% -0,9% +5,9% +1,7% -8,5% -5,8% -1,9% +34,5% -0,3% -3,0% +5,4% +32,4% +1,2% +7,9% -1,3% -0,2% +6,0% +40,2% -0,6% +2,6% +2,0% -1,4% +10,5% +13,3%
119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141
Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona Monate Tronzano L. M. Uboldo Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Veddasca Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate Viggi첫 Vizzola Ticino Malpensa 2000 PROVINCIA DI VARESE
40
Variazioni 2006-2005 sul PRO-CAPITE
2006 abitanti
COMUNE
RU Tot. kg
2005
451.866 15.475.811 5.630.094 1.828.270 2.651.705 8.659.096 3.053.758 1.159.191 1.256.165 9.160.101 1.690.309 139.439 4.141.706 641.558 1.099.126 44.650.714 3.273.696 153.645 2.944.784 3.079.261 4.695.736 2.292.393 289.577 7.233.439
1.395 37.458 10.347 4.191 5.665 16.546 6.032 3.447 2.257 16.571 3.553 271 9.987 1.511 2.271 82.912 7.232 312 6.221 7.000 8.854 5.218 461
0,89 1,13 1,49 1,20 1,28 1,43 1,39 0,92 1,52 1,51 1,30 1,41 1,14 1,16 1,33 1,48 1,24 1,35 1,30 1,21 1,45 1,20 1,72
466.630 15.708.284 6.114.873 1.891.687 2.452.015 8.362.744 3.095.890 1.623.680 1.303.033 9.185.822 1.878.589 189.105 4.278.161 714.344 1.110.892 44.975.717 3.530.851 217.365 3.038.403 3.213.051 4.870.860 2.322.387 324.952 8.320.300
1.395 37.689 10.445 4.191 5.618 16.664 6.127 3.544 2.307 16.834 3.687 274 10.020 1.535 2.285 82.214 7.238 311 6.344 7.000 8.856 5.270 461
0,92 1,14 1,60 1,24 1,20 1,37 1,38 1,26 1,55 1,49 1,40 1,89 1,17 1,27 1,33 1,50 1,34 1,91 1,31 1,26 1,51 1,21 1,93
408.718.588 846.877 1,32 419.682.296 854.736 1,35 +10.963.707
+1,7% + 7.859
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Totale RU pro-capite
Totale RU pro-capite 0,84 - 1,10 kg/ab.giorno 1,11 - 1,25 1,26 - 1,39 1,40 - 1,60 1,61 - 2,23
0
2,5
5
10
km 15
41
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Variazione totale RU 2006/2005
Variazione Totale RU 2006/2005 –21% - –9,8% –9,7% - –0,1% –0,0% - +5,9% +6,0% - +20,5% +20,6% - +64,2%
0
42
2,5
5
10
km 15
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Differenza tra la variazione totale RU e la variazione media provinciale
–22,7% - –11,6% –11,5% - –2,2% –2,1% - +4,1% +4,2% - +18,8% +18,9% - +62,5%
0
2,5
5
10
km 15
43
EFFICIENZA NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
RELAZIONE TRA PRODUZIONE RIFIUTI E FLUSSI TURISTICI La Provincia di Varese è una delle più belle province d’Italia e per questo è meta di un flusso consistente di turisti. Tale flusso varia, all’interno della Provincia stessa, da Comune a Comune interessando particolarmente l’area dei laghi (Maggiore, di Varese e dei laghi minori) e l’area prealpina e montana nei diversi periodi dell’anno. Il numero più consistente di turisti si rileva nel quadrimestre estivo giugno-settembre. Il dato turistico è di particolare rilevanza nella problematica dei rifiuti, apportando un consistente aumento nella loro produzione e complicando la gestione della raccolta da parte degli operatori. L’Osservatorio Rifiuti si è quindi occupato di valutare tale fenomeno, e per sottolinearne il peso, ha deciso di approfondirne l’analisi. In provincia di Varese secondo una proiezione basata sui dati della Provincia e della CCIAA (www.vareselandoftourism.it) è possibile stimare un numero di presenze turistiche su base annua Cartina turistica Provincia di Varese
44
per il 2006 pari a 1.200.000, suddivise in presenze in esercizi alberghieri (circa 1.000.000 pari a circa 500.000 arrivi) e in esercizi extra-alberghieri (circa 200.000 pari a circa 150.000 arrivi). Tale flusso è composto per circa il 45% da arrivi dall’estero (Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Francia, Austria in prevalenza) e per circa il 55% da arrivi nazionali (Lombardia, Piemonte, Veneto, Sicilia, Puglia in prevalenza). Per fornire un ordine di grandezza del problema si pensi che semplicemente moltiplicando la produzione pro-capite media della Provincia di Varese (1,38 kg/ab.giorno) per il numero stimato di presenze totali precedentemente indicato, si può imputare alla presenza turistica una produzione di rifiuti pari a circa 1.600 ton/anno. Tale contributo, seppure di non grande rilevanza sul totale di rifiuti prodotti nell’intera provincia di Varese, lo può diventare per singole realtà locali, laddove in Comuni di piccole dimensioni e con un ridotto numero di residenti si registri un flusso turistico rilevante.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
6
ANALISI A LIVELLO PROVINCIALE La Raccolta Differenziata (RD) consente: -- la valorizzazione delle componenti merceologiche dei rifiuti sin dalla fase di raccolta; -- la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti da avviare allo smaltimento indifferenziato, individuando tecnologie più adatte di gestione e minimizzando l’impatto ambientale dei processi di trattamento e smaltimento; -- il recupero di materiali ed energia nella fase di trattamento finale; -- la promozione di comportamenti ambientalmente più corretti da parte dei cittadini con conseguenti significativi cambiamenti dei consumi a beneficio di politiche di prevenzione e di riduzione.
Lo sviluppo delle RD sul territorio provinciale prosegue con un trend molto positivo che ha consentito di raggiungere obiettivi ben superiori a quelli di legge: il 53,8% di RD colloca la Provincia di Varese tra le 10 più virtuose dell’intero panorama nazionale, senza considerare le punte di eccellenza di alcuni Comuni particolarmente innovativi e sensibili al tema. Di fatto andando a rivedere storicamente gli obiettivi previsti dalla normativa nazionale e locale a partire dal 1997 la Provincia di Varese ha sempre anticipato di alcuni anni il raggiungimento degli obiettivi previsti e, nel caso si confermasse il trend attuale saranno a portata gli ambiziosi obiettivi previsti dal Piano Provinciale Gestione Rifiuti (56,8% RD nel 2009 e 60,4% RD nel 2014). Totale rifiuti e % raccolta differenziata
% raccolta differenziata confronto con obiettivi nazionali, regionali e provinciali
45
RACCOLTA DIFFERENZIATA
RACCOLTA DIFFERENZIATA IN RAPPORTO ALLE AREE GEOGRAFICHE Quanto detto nel paragrafo precedente risulta poi ancora più evidente rappresentando le serie storiche della percentuale di raccolta differenziata della Provincia di Varese, della Regione Lombardia e dell’Italia nella sua completezza.
% Raccolta differenziata 19952006
% RACCOLTA DIFFERENZIATA - 1995-2006 Anno 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Provincia di Regione Italia Varese Lombardia 13,6% 13,8% 7,2% 19,1% 22,5% 7,6% 25,6% 27,2% 9,5% 32,5% 31,2% 11,2% 39,1% 33,8% 13,1% 35,7% 35,1% 14,4% 36,7% 36,1% 17,4% 38,7% 39,0% 19,2% 45,5% 40,8% 21,1% 48,0% 41,7% 22,7% 51,1% 42,7% 24,3% 53,8% Fonte: OPR 2007 - ARPA 2006 - APAT 2006
% raccolta differenziata
Un’analisi matematica più raffinata ha permesso di verificare l’andamento e la distribuzione dei Comuni rispetto alle performances di raccolta differenziata complessiva. Utilizzando una funzione gaussiana standard si evidenzia quindi come la distribuzione dei Comuni varesini tenda nel tempo a portarsi verso risultati medi più elevati. Ciò si abbinava negli anni passati ad un certo schiacciamento della curva gaussiana che indicava come i risultati
46
dei Comuni nel tempo tendevano a differenziarsi maggiormente tra quelli più evoluti e quelli più arretrati nell’introdurre i nuovi sistemi di gestione rifiuti. I dati 2006 evidenziano invece come questa tendenza sia stata radicalmente invertita e quindi la curva relativa risulta più alta e stretta indicando che i Comuni hanno adottato criteri gestionali simili e quindi si sono posizionati in maggior numero nell’intorno della media di %RD.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Distribuzione normale % raccolta differenziata negli anni, funzione gaussiana standard
La funzione gaussiana cumulativa ci permette invece di apprezzare come negli anni sia aumentata la percentuale minima di raccolta differenziata
registrata per i Comuni meno efficienti, e l’intera popolazione di Comuni si sia via via assestata su valori superiori di RD. Distribuzione normale% raccolta differenziata negli anni, funzione gaussiana cumulativa
E’ interessante inoltre notare il fatto che, relativamente al 2006 ben 96 Comuni su 141 presentavano un valore di %RD superiore alla media provinciale (84 Comuni nel 2005 e 72 Comuni nel 2004). Come si vede nella tabella di dettaglio riportata nelle pagine seguenti, i valori più elevati come percentuale di raccolta differenziata vengono
presentati sia da Comuni storicamente ricicloni (come Cassano Magnago), ma anche da numerose “nuove entrate” di piccoli Comuni lacuali o prealpini (Ranco, Varano Borghi, Castelseprio e Brebbia, solo per citarne alcuni) che, con valori tra il 69 e il 75%, dimostrano come l’efficacia del sistema secco-umido sia consolidata anche in realtà locali più piccole e con presenze turistiche significative.
47
RACCOLTA DIFFERENZIATA
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN BASE A VARIABILI GEODEMOGRAFICHE L’analisi per comprensorio dell’RD evidenzia, come rilevato per la produzione complessiva di rifiuti, che i subambiti, individuati nel Piano Provinciale Gestione dei Rifiuti, non sono tra loro perfettamente omogenei; in particolare il subam-
bito centrale si distingue per una percentuale di RD ben superiore alla media provinciale mentre i subambiti nord-ovest e nord-est evidenziano risultati inferiori alla media provinciale.
E’ da sottolineare il fatto che, nel corso del 2006, nei subambiti nord-ovest e nord-est, in quasi tutti i Comuni è stata attivata la raccolta dell’umido: nel report dell’anno prossimo anch’essi presenteranno quindi elevati valori di RD.
Un approfondimento interessante riguarda la suddivisione dei Comuni per classe dimensionale come numero di abitanti, presentata nella tabella seguente che evidenzia il raggiungimento di elevati livelli sia nei Comuni più piccoli che in quelli più popolosi.
% raccolta differenziata per subambiti
Raccolta differenziata per classe dimensionale dei Comuni
RACCOLTA DIFFERENZIATA PER CLASSE DIMENSIONALE DEI COMUNI Comuni abitanti < 500
nº 9
Differenziata % 6,4%
714,3
46,0%
% sul totale della RD 0,3%
% RD
tra 500 e 999
15
10,6%
2.743,2
60,8%
1,2%
tra 1000 e 1.999
26
18,4%
8.678,6
53,4%
3,8%
tra 2000 e 4.999
44
31,2%
40.745,8
57,4%
18,0%
tra 5000 e 9.999
28
19,9%
49.926,4
55,2%
22,1%
19
13,5%
123.055,4
52,1%
54,5%
≥ 10.000
141
Nella tabella alla pagina seguente è riportata la graduatoria dei Comuni in base alla raccolta differenziata; si fa notare che il valore di variazione dei
48
t/anno
225.863,6
quantitativi non comprende quello della frazione recuperata dai rifiuti ingombranti.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
% raccolta differenziata
% RACCOLTA DIFFERENZIATA Posizione 2006
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51
Comune
Abitanti
% RD
Variazione quantitativi RD (escl. ingombranti)
Ranco Cassano Magnago Varano Borghi Castelseprio Brebbia Travedona Monate Ispra Golasecca Caronno Varesino Biandronno Monvalle Mercallo Casorate Sempione Taino Cugliate Fabiasco Caravate Sesto Calende Brinzio Samarate Ferrera di Varese Brenta Osmate Azzio Bisuschio Leggiuno Lonate Ceppino Cadrezzate Castiglione Olona Bardello Induno Olona Castello Cabiaglio Sumirago Saronno Gallarate Rancio Valcuvia Ferno Bedero Valcuvia Malgesso Orino Bregano Laveno Mombello Angera Fagnano Olona Cunardo Cassano Valcuvia Masciago Primo Cittiglio Bodio Lomnago Besnate Castronno Morazzone
1.238 20.947 2.285 1.260 3.275 3.687 4.940 2.509 4.774 3.216 1.862 1.786 5.530 3.544 3.033 2.616 10.445 865 16.168 637 1.721 641 742 4.193 3.364 4.646 1.650 7.942 1.489 10.252 548 6.127 37.689 49.638 938 6.744 634 1.314 872 765 9.010 5.684 11.219 2.789 626 290 3.888 2.035 5.114 5.178 4.298
75,65% 74,15% 69,37% 69,02% 69,00% 68,52% 67,91% 67,28% 66,52% 66,10% 65,89% 65,88% 65,40% 65,31% 65,20% 64,97% 64,93% 64,76% 63,85% 63,82% 63,74% 63,68% 63,16% 63,15% 62,84% 62,78% 62,75% 62,73% 62,71% 62,68% 62,66% 62,55% 62,42% 62,16% 61,97% 61,93% 61,92% 61,89% 61,77% 61,59% 61,43% 61,41% 61,34% 61,19% 60,91% 60,83% 60,21% 60,06% 60,04% 60,04% 60,04%
+11,1% +4,7% +3,4% -9,0% +13,5% +10,6% +7,7% +2,9% +24,2% +23,4% +10,2% +6,4% +5,0% +26,6% +7,4% +21,2% +10,1% +9,0% +9,4% +9,8% +8,1% +3,6% +3,9% +36,0% +13,0% +9,6% +4,1% +24,8% +18,3% +84,9% +10,0% +31,5% +5,1% +3,6% +3,8% +8,6% +8,0% +17,0% +9,9% +27,0% +6,0% +12,0% +0,2% +8,1% +19,1% +3,6% +7,9% +8,9% +22,5% +11,7% +10,1%
49
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Posizione 2006
52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102
50
Comune
Casale Litta Inarzo Cazzago Brabbia Lozza Crosio della Valle Solbiate Olona Jerago con Orago Castelveccana Mornago Azzate Albizzate Carnago Brunello Gavirate Galliate Lombardo Buguggiate Oggiona con S. S. Daverio Gemonio Solbiate Arno Marnate Gazzada Schianno Cavaria con Premezzo Vergiate Ternate Olgiate Olona Gornate Olona Cuveglio Lonate Pozzolo Sangiano Vedano Olona Curiglia con Monteviasco Cardano al Campo Origgio Maccagno Tronzano L. M. Besozzo Casalzuigno Venegono Superiore Cuvio Arcisate Gorla Minore Cairate Brezzo di Bedero Malnate Comerio Pino L. M. Castellanza Agra Busto Arsizio Caronno Pertusella
Abitanti
% RD
Variazione quantitativi RD (escl. ingombranti)
2.523 919 819 1.205 594 5.618 5.024 2.048 4.511 4.121 4.964 5.908 1.016 9.427 847 3.247 4.359 2.787 2.719 4.191 6.448 4.602 5.038 8.856 2.307 11.711 2.095 3.312 11.870 1.395 7.238 183 13.338 6.901 2.011 274 8.843 1.325 7.000 1.650 9.853 8.068 7.742 1.053 16.075 2.580 253 14.650 404 80.090 14.118
60,04% 60,04% 60,04% 60,04% 60,04% 59,97% 59,63% 59,59% 59,53% 59,42% 59,21% 59,15% 59,04% 58,96% 58,86% 58,65% 58,63% 58,59% 58,48% 58,18% 57,96% 57,93% 57,48% 57,19% 57,02% 56,95% 56,82% 56,73% 56,45% 56,30% 56,22% 56,10% 56,06% 55,69% 56,42% 55,00% 54,96% 54,65% 54,53% 54,34% 54,11% 54,07% 54,06% 54,01% 53,87% 53,70% 53,57% 53,05% 52,92% 52,40% 52,39%
+11,9% +13,2% +8,8% +11,3% +10,2% +59,7% +11,6% +45,2% +24,4% +12,6% +19,5% +11,3% +9,5% +4,0% +12,2% +18,2% +10,1% +12,9% +9,8% +10,1% +1,3% +10,3% +11,6% -0,7% +0,3% -5,7% +2,6% +12,0% +6,4% +13,7% +8,6% +47,7% -6,2% +36,4% +13,7% +101,4% -4,7% +12,2% +1,2% +12,9% -19,9% +2,5% +32,1% +27,4% +4,3% +48,1% +202,0% +13,1% +27,3% -3,9% +8,3%
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Posizione 2006
103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142
Comune
Brusimpiano Veddasca Barasso Porto Ceresio Lavena Ponte Tresa Luvinate Uboldo Cuasso al Monte Arsago Seprio Comabbio Casciago Porto Valtravaglia Cocquio Trevisago Dumenza Cislago Brissago V. Mesenzana Duno Germignaga Cremenaga Venegono Inferiore Grantola Gorla Maggiore Varese Montegrino V. Marchirolo Luino Somma Lombardo Cantello Tradate Gerenzano Besano Valganna Saltrio Marzio Viggi첫 Cadegliano Viconago Vizzola Ticino Clivio Malpensa 2000 PROVINCIA DI VARESE
Abitanti
% RD
Variazione quantitativi RD (escl. ingombranti)
1.120 311 1.736 3.030 5.470 1.379 10.020 3.366 4.750 1.107 3.973 2.458 4.726 1.361 9.392 1.225 1.386 156 3.804 791 6.344 1.240 5.054 82.214 1.266 3.395 14.222 16.664 4.562 16.834 9.816 2.476 1.535 2.981 288 5.270 1.790 461 1.976 1
52,30% 51,91% 51,52% 51,38% 51,01% 51,00% 51,00% 50,76% 50,69% 50,59% 50,58% 49,53% 48,76% 48,67% 48,63% 48,04% 47,04% 46,89% 46,77% 46,08% 45,61% 45,07% 44,51% 44,43% 44,07% 43,49% 41,52% 40,81% 38,57% 38,09% 36,89% 36,05% 35,84% 34,93% 33,83% 33,25% 30,72% 25,00% 22,71% 13,97%
+30,1% +154,8% +27,7% +48,0% +54,4% +38,8% +6,0% +30,5% +15,7% +20,9% +6,9% +68,5% +25,8% +59,4% +0,3% +58,6% +55,8% -5,5% +151,0% +62,1% +16,6% +90,7% +19,5% +3,2% +62,9% +41,3% +13,4% +7,6% +6,6% -3,5% +17,0% +8,2% +41,9% +5,0% +40,9% +12,4% +43,4% +50,6% +7,9% +8,2%
854.736
53,82%
+8,3%
51
RACCOLTA DIFFERENZIATA
% Raccolta differenziata
% Raccolta differenziata 22,7% - 38,6% 38,7% - 49,5% 49,6% - 57,2% 57,3% - 63,9% 64,0% - 75,7%
0
52
2,5
5
10
km 15
RACCOLTA DIFFERENZIATA
LE FRAZIONI MERCEOLOGICHE RACCOLTE La Raccolta Differenziata si compone di diverse frazioni merceologiche o materiali da raccolta differenziata suddivisibili in 2 macro-categorie: 1. frazioni principali: organico, carta, plastica, vetro, metalli, legno, verde e ingombranti 2. frazioni secondarie o altre frazioni: accumulatori, batterie esauste, toner, farmaci scaduti, pneumatici, prodotti etichettati “T o F”, stracci o indumenti, rifiuti elettrici ed elettronici, etc. La composizione merceologica delle diverse frazioni ci fa capire quanto ciascuna pesi sul totale dei rifiuti raccolti in modo separato. Come previsto la frazione organica domestica (detta anche Forsu o frazione umida) pesa per oltre il 30% con-
fermandosi quale frazione chiave per il raggiungimento degli obiettivi legislativi e di efficienza complessiva del sistema. Anche la frazione verde ha un contributo sostanziale così come la frazione cellulosica (carta e cartone) ed il vetro. Ci preme ricordare però che per proteggere adeguatamente l’ambiente non occorre raccogliere solo le frazioni principali ma anche le piccole frazioni di rifiuti pericolosi o tossico-nocivi al fine di evitare che siano smaltiti con i rifiuti indifferenziati. Verificare il numero di Comuni che hanno attivato la raccolta di alcune frazioni merceologiche consente di poter programmare specifiche attività di promozione per la raccolta di tali frazioni ovvero interagire con i Comuni che ancora non le hanno attivate. Numero Comuni serviti per tipologia di RD
In particolare si evince come le frazioni principali e storiche (carta e cartone, plastica, vetro) sono raccolte in tutti i 141 Comuni della Provincia di Varese. Altre frazioni importanti per i risultati complessivi di raccolta differenziata (organico, verde, legno) sono raccolte in oltre 110 Comuni, e non effettuano queste raccolte solo i Comuni più piccoli che nel tempo si adegueranno dotandosi delle idonee attrezzature. Per quanto riguarda le frazioni minori dal punto di vista quantitativo ma onerose dal punto di vista degli smaltimenti (so-
prattutto rifiuti pericolosi, come batterie, farmaci, oli, etc.) occorre un impegno maggiore soprattutto da parte dei Comuni più piccoli. Considerare come si modifica nel tempo il trend dell’intercettazione delle diverse frazioni merceologiche è utile per valutare la contribuzione di ciascuna frazione al risultato complessivo di RD e comprendere quindi quali sono le frazioni più importanti su cui si è puntato per migliorare le performances del sistema.
53
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Come si evidenzia dal grafico le frazioni con il maggior contributo assoluto (espresso in kg/ ab.anno) al risultato complessivo della raccolta differenziata in Provincia di Varese sono verde, carta e vetro. A queste si è aggiunta la frazione organica domestica che ha registrato una crescita
lineare nell’ultimo quinquennio. Le altre frazioni presentano un andamento più costante nel tempo eccezion fatta per gli ingombranti il cui andamento è influenzato dalla modalità di computazione della frazione recuperata, sul totale raccolto, che è la parte di interesse.
Trend raccolte differenziate
Riassunto raccolte differenziate
RIASSUNTO RACCOLTE DIFFERENZIATE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
54
Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo di Bedero Brinzio Brissago V. Brunello Brusimpiano
Ing. recup.
Altre
Legno
Verde
61,3 92,6 16,4 0,0 26,6 13,8 15,4 0,0 36,5 41,3 18,9 0,0 65,3 21,6 23,7 0,0 49,8 54,2 19,6 14,6 60,1 17,2 3,2 28,3 41,8 51,9 19,8 5,3 76,4 10,3 4,8 0,0 46,1 52,5 19,1 15,1 80,7 18,6 8,2 15,3 37,8 42,8 19,6 17,5 110,8 22,4 7,1 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 39,2 43,6 20,6 14,7 56,4 0,0 2,5 0,0 47,2 53,5 20,7 0,0 63,7 2,9 5,7 25,2 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 27,3 43,1 19,1 0,0 98,2 0,0 3,3 0,0 37,3 42,2 19,3 17,3 66,7 22,1 6,9 0,0 44,6 44,6 16,5 4,9 41,1 0,0 2,3 0,0 29,7 51,1 18,4 22,4 102,1 28,9 5,9 17,9 45,3 49,9 20,0 14,1 39,4 16,6 6,7 4,1 36,5 41,3 18,9 16,9 65,2 21,6 6,9 0,0 49,9 64,1 21,7 31,9 83,8 27,1 8,6 15,5 32,0 39,6 21,5 17,8 60,4 0,0 2,6 25,9 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 73,6 116,9 19,1 39,7 94,5 40,9 9,1 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 48,5 49,7 13,5 17,8 18,4 22,8 6,9 0,0 36,7 41,6 19,0 17,0 65,6 21,7 6,8 0,0 44,4 59,3 22,3 0,0 34,4 0,0 1,9 0,0
Ferrosi
48,7 52,6 70,1 50,7 0,0 54,5 39,2 55,9 60,4 49,7 0,0 53,7 49,7 64,5 63,1 52,6 64,9 62,9 41,0 46,7 43,2 40,2 52,9 87,0
Plastica
404 4.964 5.684 9.853 4.750 4.121 742 1.736 1.489 634 2.476 5.114 8.843 3.216 4.193 2.035 3.275 765 1.721 1.053 865 1.225 1.016 1.120
Vetro
ABITANTI
Carta
COMUNE
Organico
RACCOLTA DIFFERENZIATA TOTALE VARIAZ. % kg/ab. 2006-2005 anno
274,8 260,0 288,7 261,0 240,3 312,5 238,9 232,8 254,0 249,5 191,0 265,3 203,9 323,0 255,1 259,8 351,9 236,9 240,7 440,6 243,0 217,7 261,3 249,2
+27,3% +19,5% +12,0% -19,9% +15,7% +12,6% +3,9% +27,7% +18,3% +8,0% +8,2% +22,5% -4,7% +23,4% +36,0% +8,9% +13,5% +27,0% +8,1% +27,4% +9,0% +58,6% +9,5% +30,1%
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Ing. recup.
265,9 -3,9% 128,9 +43,4% 300,1 +4,1% 211,5 +32,1% 199,7 +6,6% 267,6 +21,2% 255,2 -6,2% 265,4 +11,3% 237,1 +8,3% 277,9 +24,2% 267,0 +11,9% 239,0 +12,2% 227,5 +6,9% 314,4 +5,0% 282,9 +4,7% 253,2 +19,1% 292,0 +13,1% 260,5 +10,0% 276,6 -9,0% 272,9 +45,2% 254,6 +24,8% 266,4 +11,7% 266,4 +11,6% 259,6 +8,8% 173,6 +0,3% 257,5 +7,9% 83,2 +7,9% 245,8 +25,8% 167,5 +20,9% 248,9 +48,1% 141,3 +62,1% 262,9 +10,2% 217,3 +30,5% 306,3 +7,4% 285,8 +8,1% 271,3 +47,7% 239,9 +12,0% 253,9 +12,9% 269,2 +12,9% 208,7 +59,4% 247,1 -5,5% 287,3 +0,2% 269,5 +8,6% 237,1 +9,8% 306,1 +3,6% 267,7 +12,2% 307,2 +4,0% 263,1 +10,3% 252,6 +9,8% 179,0 +17,0% 231,1 +151,0% 293,2 +2,9%
Altre
52,4 44,1 12,3 5,0 60,1 21,9 6,5 0,0 29,0 40,5 18,3 0,0 0,0 0,0 2,9 0,0 49,3 66,7 20,3 12,3 64,9 21,9 7,4 15,1 40,3 42,2 19,5 10,8 31,7 13,9 4,7 14,5 37,8 36,3 12,1 23,0 60,4 22,6 7,7 6,2 34,7 40,8 15,9 17,3 91,4 14,6 7,0 0,0 46,4 41,4 17,9 12,7 52,2 22,5 5,2 12,0 37,3 42,2 19,3 17,3 66,7 22,1 6,9 0,0 58,2 37,3 18,9 5,8 52,9 11,8 4,8 4,8 38,2 38,0 16,5 21,1 87,1 25,5 4,3 17,9 37,5 42,5 19,4 17,4 67,1 22,2 6,9 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 38,4 59,5 16,3 0,0 53,9 0,0 0,2 0,0 49,2 45,2 13,1 19,3 118,6 22,6 5,4 7,6 76,5 40,0 22,8 7,7 48,3 17,7 2,3 5,3 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 50,0 50,1 14,3 3,6 60,8 19,0 8,1 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 22,3 37,4 11,4 9,7 130,4 13,7 4,2 7,8 50,3 50,7 16,1 20,6 61,4 21,0 4,7 0,0 30,6 47,4 20,5 13,5 54,7 18,8 5,9 5,6 37,4 42,4 19,4 17,3 66,9 22,1 6,9 0,0 37,4 42,4 19,4 17,3 66,9 22,1 6,9 0,0 36,5 41,3 18,9 16,9 65,2 21,6 6,7 0,0 33,1 39,9 13,6 6,9 48,5 0,0 2,4 16,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 20,4 41,5 14,4 0,0 0,0 0,0 6,9 0,0 47,9 52,5 20,0 0,0 47,1 20,1 6,5 0,0 47,5 37,0 23,6 10,6 0,0 0,0 2,2 7,1 37,4 59,3 19,4 14,7 56,6 0,0 0,9 0,0 8,2 66,1 20,5 0,0 0,0 0,0 8,1 0,0 36,9 41,8 19,1 17,1 66,0 21,8 6,8 0,0 35,4 55,5 16,2 0,0 33,2 14,8 4,6 0,0 35,8 36,5 22,5 22,7 106,8 20,1 5,3 0,0 38,2 48,7 25,6 24,7 60,1 21,8 6,0 0,0 76,3 119,2 21,2 0,5 0,0 0,0 0,3 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 37,8 42,8 19,6 17,5 67,6 22,4 7,0 0,0 54,2 69,9 15,8 8,2 0,0 10,2 3,3 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 36,5 43,7 10,8 8,2 93,3 24,1 10,2 0,0 39,7 37,2 12,9 17,8 82,6 26,3 6,3 11,1 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 64,2 52,2 22,8 8,8 52,9 14,3 3,3 1,3 37,6 42,6 19,5 17,4 67,3 22,2 6,9 0,0 41,7 48,1 21,3 15,1 92,6 16,2 4,9 0,0 37,0 41,8 19,1 17,1 66,1 21,9 6,8 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 7,0 0,0 43,7 39,9 10,5 7,5 47,7 24,4 5,4 0,0 41,5 50,8 15,6 16,7 39,2 17,0 3,8 0,0 46,9 68,3 22,4 27,8 42,2 29,1 8,8 7,7
Legno
63,7 38,2 57,3 48,3 0,0 46,1 56,8 53,7 47,5 47,1 54,1 39,3 59,2 41,0 67,7 53,4 86,1 60,8 47,6 48,1 63,2 53,9 53,9 52,6 29,3 57,7 0,0 51,8 46,6 60,6 38,3 53,2 57,5 56,6 60,7 53,8 40,2 54,2 54,5 47,0 47,4 60,4 46,8 37,4 87,5 54,2 67,3 53,3 52,9 0,0 46,6 47,8
Verde
80.090 1.790 1.650 7.742 4.562 2.616 13.338 5.908 14.118 4.774 2.523 1.325 3.973 5.530 20.947 626 14.650 548 1.260 2.048 7.942 5.178 5.038 819 9.392 3.888 1.976 4.726 1.107 2.580 791 594 3.366 3.033 2.789 183 3.312 1.650 2.787 1.361 156 11.219 6.744 637 49.638 847 9.427 4.602 2.719 9.816 3.804 2.509
Ferrosi
Busto Arsizio Cadegliano Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio della Valle Cuasso al Monte Cugliate Fabiasco Cunardo Curiglia con Monteviasco Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Duno Fagnano Olona Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca
Plastica
TOTALE VARIAZ. % kg/ab. 2006-2005 anno
Vetro
ABITANTI
Carta
26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77
COMUNE
Organico
RACCOLTA DIFFERENZIATA
55
RACCOLTA DIFFERENZIATA
56
Gorla Minore Gornate Olona Grantola Inarzo Induno Olona Ispra Jerago con Orago Lavena Ponte Tresa Laveno Mombello Leggiuno Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Luvinate Maccagno Malgesso Malnate Marchirolo Marnate Marzio Masciago Primo Mercallo Mesenzana Montegrino V. Monvalle Morazzone Mornago Oggiona con S. S. Olgiate Olona Origgio Orino Osmate Pino L. M. Porto Ceresio Porto Valtravaglia Rancio Valcuvia Ranco Saltrio Samarate Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona Monate Tronzano L. M.
Altre
Legno
Verde
Ferrosi
34,5 39,5 11,2 5,8 75,4 21,1 46,1 50,2 20,0 6,7 74,1 0,0 39,6 26,8 13,3 17,5 18,2 22,5 37,9 43,0 19,6 17,6 67,8 22,4 48,2 41,5 16,9 18,7 123,0 33,2 55,8 65,1 19,7 22,2 95,4 29,2 36,7 41,6 19,0 17,0 65,7 21,7 57,2 54,5 22,9 16,9 54,5 0,0 56,8 55,8 22,0 19,3 61,0 22,8 38,5 42,6 22,0 18,3 59,4 17,3 36,7 35,3 11,7 12,9 57,6 9,3 68,7 42,3 16,5 0,0 72,0 38,7 36,7 41,6 19,0 17,0 65,7 21,7 44,7 43,1 18,7 11,8 7,0 14,6 37,2 34,3 18,1 14,6 56,2 0,0 44,5 80,2 18,2 16,0 160,8 0,0 36,5 40,6 24,6 0,0 42,1 0,0 47,2 41,7 19,8 15,0 53,5 25,9 35,6 42,6 22,3 0,7 50,3 0,0 43,3 42,2 11,9 5,6 91,7 16,4 39,0 64,6 17,5 0,0 0,0 0,0 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 43,1 58,5 26,5 0,0 38,5 12,3 42,9 51,5 14,3 15,7 16,3 20,1 40,9 51,8 15,7 13,9 0,0 17,6 45,3 56,7 29,0 0,0 73,5 0,0 36,9 41,8 19,1 17,1 66,0 21,8 37,7 42,7 19,5 17,5 67,4 22,3 36,9 41,8 19,1 17,1 66,0 21,8 35,0 47,1 11,8 8,2 106,1 20,3 45,2 43,1 20,2 7,5 63,3 15,5 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 42,9 30,5 20,9 10,6 56,2 19,0 52,3 137,4 0,0 18,2 96,6 0,0 39,7 54,7 23,2 0,0 53,7 0,0 51,5 69,6 18,5 25,7 60,7 26,3 34,7 40,8 15,9 17,3 69,6 14,6 63,9 67,2 23,4 23,9 93,7 33,8 33,3 40,3 16,1 10,3 37,0 0,0 48,2 46,6 16,3 7,1 87,1 12,4 35,1 40,4 23,8 0,5 17,3 0,0 59,5 49,2 19,3 4,8 21,0 11,7 76,0 61,9 27,5 13,4 44,6 27,4 36,9 41,8 19,1 17,1 66,0 21,8 50,2 42,7 17,8 1,3 53,0 15,4 45,3 43,9 18,6 12,7 39,1 19,5 44,4 38,5 19,7 14,6 140,1 0,0 45,9 55,9 20,2 14,1 58,1 16,6 41,5 67,0 17,3 20,1 80,2 20,7 53,0 43,0 0,6 15,1 47,8 22,0 60,5 47,3 26,4 22,1 100,7 28,5 48,3 148,0 18,1 16,8 89,2 0,0
Plastica
52,6 47,4 39,7 54,7 46,3 70,8 53,0 67,4 62,7 42,5 44,8 48,0 53,0 50,2 47,5 48,9 54,6 43,9 37,7 48,0 39,7 49,8 67,9 42,6 46,6 53,9 53,2 54,3 53,2 60,5 46,6 40,8 50,9 58,3 82,2 50,1 35,1 97,5 0,0 46,8 59,2 86,0 91,8 53,2 67,8 0,0 54,4 59,0 45,5 22,9 43,1 53,9
Vetro
8.068 2.095 1.240 919 10.252 4.940 5.024 5.470 9.010 3.364 4.646 11.870 1.205 14.222 1.379 2.011 1.314 16.075 3.395 6.448 288 290 1.786 1.386 1.266 1.862 4.298 4.511 4.359 11.711 6.901 872 641 253 3.030 2.458 938 1.238 2.981 16.168 1.395 37.689 10.445 4.191 5.618 16.664 6.127 3.544 2.307 16.834 3.687 274
7,5 3,6 13,3 7,0 8,5 7,1 6,8 5,9 5,2 6,5 5,5 20,8 6,8 7,5 2,8 5,8 4,3 9,4 3,1 6,0 0,3 7,0 2,2 6,2 5,5 9,3 6,8 7,0 6,8 6,2 6,0 7,0 3,7 25,4 3,5 11,8 7,0 9,5 2,8 3,6 1,9 4,1 12,5 6,8 13,0 8,5 4,4 3,4 9,7 3,5 2,7 5,3
Ing. recup.
79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130
ABITANTI
Carta
COMUNE
Organico
RACCOLTA DIFFERENZIATA TOTALE VARIAZ. % kg/ab. 2006-2005 anno
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 22,3 0,0 0,0 0,0 13,9 11,7 7,8 0,0 0,0 0,0 0,0 11,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5,6 0,0 0,0 12,4 0,0 0,0 0,0 0,0 11,3 0,0 13,0 0,0 7,6 0,0 0,0 16,2 0,0 3,9 10,0 4,5 25,0 0,0 0,5 17,2 0,0 26,1 20,0 0,0 17,7 0,0
247,6 +2,5% 248,1 +2,6% 190,9 +90,7% 270,1 +13,2% 336,4 +84,9% 365,3 +7,7% 261,5 +11,6% 279,4 +54,4% 305,7 +6,0% 247,1 +13,0% 213,8 +9,6% 306,9 +6,4% 261,5 +11,3% 197,6 +13,4% 210,7 +38,8% 374,4 +13,7% 202,8 +17,0% 256,2 +4,3% 192,2 +41,3% 265,1 +1,3% 161,1 +40,9% 249,6 +3,6% 249,0 +6,4% 209,7 +55,8% 192,0 +62,9% 267,7 +10,2% 262,6 +10,1% 268,4 +24,4% 262,7 +10,1% 295,2 -5,7% 247,5 +36,4% 240,6 +9,9% 234,7 +3,6% 388,2 +202,0% 257,1 +48,0% 314,2 +68,5% 234,8 +3,8% 412,7 +11,1% 139,7 +5,0% 268,2 +9,4% 178,4 +13,7% 255,6 +5,1% 355,1 +10,1% 262,6 +10,1% 261,2 +59,7% 187,6 +7,6% 316,0 +31,5% 273,2 +26,6% 302,0 +0,3% 207,8 -3,5% 331,4 +10,6% 379,6 +101,4%
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Veddasca Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate Viggi첫 Vizzola Ticino
PROVINCIA DI VARESE: medie sugli abitanti attivi per tutto il 2005
854.736 59,5 49,5
46,4 17,2 11,1
56,7 19,4
Altre
166,8 +41,9% 317,2 +3,4% 241,4 +3,2% 266,1 +8,6% 362,8 +154,8% 209,7 +16,6% 241,7 +1,2% 295,2 -0,7% 146,5 +12,4% 176,3 +50,6%
Legno
35,1 62,3 19,5 0,0 11,4 0,0 0,2 0,0 50,9 54,2 17,1 20,1 80,2 20,7 4,9 20,1 60,1 49,9 14,2 9,1 14,8 14,9 11,1 1,6 29,0 43,5 16,2 14,4 79,0 31,0 6,3 8,1 52,7 126,0 23,1 14,9 78,6 0,0 4,3 0,0 38,7 45,4 14,7 14,1 55,0 18,7 4,6 8,7 45,2 43,6 18,5 14,5 53,6 17,3 5,3 8,6 38,4 32,8 23,6 11,4 103,2 17,7 9,2 19,3 39,1 39,9 17,6 4,4 26,8 13,6 5,2 0,0 39,2 94,0 41,0 0,0 0,0 0,0 2,0 0,0
Verde
38,2 68,9 67,3 46,7 63,3 18,6 43,7 59,1 0,0 0,0
Ferrosi
1.535 2.285 82.214 7.238 311 6.344 7.000 8.856 5.270 461
Plastica
TOTALE VARIAZ. % kg/ab. 2006-2005 anno
Vetro
Ing. recup.
132 133 134 135 136 137 138 139 140 141
ABITANTI
Carta
COMUNE
Organico
RACCOLTA DIFFERENZIATA
6,6
6,7
264,2
+8,1%
57
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Vetro
Vetro 26,8 - 38,0 kg/ab.giorno 38,1 - 47,1 47,2 - 59,5 59,6 - 94,0 94,1 - 148,0
0
58
2,5
5
10
km 15
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Carta
Carta 8,2 - 29,7 kg/ab. 29,8 - 40,9 41,0 - 51,5 51,6 - 64,2 64,3 - 76,5
0
2,5
5
10
km 15
59
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Plastica
Plastica 0,0 - 12,3 kg/ab.anno 12,4 - 17,3 17,4 - 21,5 21,6 - 29,0 29,1 - 41,0
0
60
2,5
5
10
km 15
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Organico
Organico Non attiva 0,1 - 7,0 kg/ab.anno 7,1 - 33,0 33,1 - 50,0 50,1 - 68,0 68,1 - 97,5
0
2,5
5
10
km 15
61
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Verde
Verde 0,0 - 21,0 kg/ab.anno 21,1 - 50,3 50,4 - 76,4 76,5 - 100,0 100,1 - 160,8
km 0
62
2,5
5
10
15
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Legno
Legno 0,0 - 2,9 kg/ab.anno 3,0 - 15,5 15,6 - 20,3 20,4 - 27,4 27,5 - 40,9
0
2,5
5
10
km 15
63
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Metalli
Metalli 0,0 - 1,3 kg/ab.anno 1,4 - 9,7 9,8 - 15,1 15,2 - 21,1 21,2 - 39,7
km 0
64
2,5
5
10
15
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Altre frazioni
Altre frazioni 0,2 - 3,5 kg/ab.anno 3,6 - 5,9 6,0 - 8,8 8,9 - 15,4 15,5 - 25,4
0
2,5
5
10
km 15
65
7
SISTEMI DI RACCOLTA
I SISTEMI DI GESTIONE DEI RIFIUTI Il sistema di gestione integrata dei rifiuti ha come attività nodale il sistema di raccolta o intercettazione dei rifiuti. In questo paragrafo si analizza in dettaglio l’influenza che modalità differenti di intercettazione delle diverse frazioni ha sui principali parametri correlati all’efficienza complessiva di gestione dei rifiuti. Nel grafico e nella tabella seguente sono rappresentati tutti i modelli di raccolta applicati nei Comuni della provincia per le frazioni carta, plastica, organico, vetro e frazione residua a smaltimento; per le tipologie di raccolta domiciliare (porta-aporta) è stata indicata anche la frequenza di prelievo (espressa in giorni tra un prelievo ed il successivo). Anche per quest’anno sono state considerate 10 possibili combinazioni dei sistemi di raccolta. La numerazione da 1 a 10 è stata attribuita in base
Modello 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
alla progressiva domiciliarizzazione della raccolta delle varie frazioni (1=sistema meno domiciliarizzato; 10=sistema con massima integrazione e domiciliarizzazione spinta); occorre prestare particolare attenzione ai modelli che prevedono la raccolta degli scarti organici, ovvero i modelli 5,6,8,10; essi sono raffigurati con varie gradazioni di colore fucsia nell’immagine GIS alla pagina seguente. Nel GIS è raffigurata la distribuzione territoriale dei sistemi di raccolta all’interno della Provincia di Varese. Da alcuni anni si registra il passaggio di molti Comuni ai sistemi 5 e 6 (raccolta dell’umido, carta e plastica con la modalità porta a porta), mentre, già da alcuni anni, non si registrano più Comuni con modello 1 (cassonetti); molti Comuni hanno introdotto la raccolta porta a porta del vetro, passando ad esempio dal modello 3 al 4, dal 5 al 6 o dall’8 al 10.
SISTEMI DI RACCOLTA ADOTTATI IN PROVINCIA DI VARESE frazioni principali Totale Totale Totale Carta e Indifferenziato Vetro Organico comuni comuni comuni plastica 2006 2005 2004 Cassonetti sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta sacchi porta a porta
Campane Campane p/p 15gg p/p 15gg p/p 15gg p/p 15gg p/p 7gg p/p 7gg p/p 7gg p/p 7gg
Campane Campane Campane p/p 15gg Campane p/p 15gg Campane Campane p/p 7 gg p/p 7 gg
No No No No Si Si No Si No Si
0 2 1 5 7 112 0 5 2 9
0 2 5 29 6 83 1 1 5 10
2 5 13 48 23 33 1 2 6 8
Totale comuni 2003 0 8 14 50 21 32 2 4 5 5
Totale comuni 2002 3 7 37 45 22 11 4 5 5 2
Sistemi di raccolta adottati in Provincia di Varese
Numero Comuni per modello di raccolta
67
SISTEMI DI RACCOLTA
Nel grafico riportato nella pagina precedente sono stati invece aggregati i Comuni con il medesimo sistema di raccolta, per evidenziare quali siano i modelli di raccolta più diffusi sul territorio, ed il confronto con gli anni precedenti. I modelli di raccolta più diffusi nel 2006 hanno un livello di domiciliarizzazione elevato, con un gran numero di Comuni che praticano anche la raccolta della frazione organica. Al fine di rappresentare l’importanza che ha, in una valutazione complessiva della gestione dei rifiuti, il sistema di raccolta adottato, nei grafici seguenti è presentato il livello e l’andamento di alcuni parametri tecnici ed economici (indice di efficienza, costi totali, percentuale di raccolta difModello di raccolta vs. indice di efficienza
Modello di raccolta vs. costi totali
Modello di raccolta vs. % raccolta differenziata
68
ferenziata) per Comuni che adottano sistemi di gestione omogenei. Risulta evidente che, con sistemi a domiciliarizzazione spinta per la raccolta differenziata della frazione organica, si raggiungono livelli di efficienza e di raccolta differenziata superiori. E’ inoltre interessante notare che, al variare del sistema di raccolta, verso sistemi a domiciliarizzazione più spinta realizzata con l’inserimento della raccolta dell’umido domestico, i costi crescono linearmente in modo molto ridotto tanto che, pur considerando l’elevata variabilità dei dati e la dispersione degli stessi, si può negare la tesi per cui sistemi domiciliarizzati spinti con elevato confort per i cittadini debbano necessariamente costare di più.
SISTEMI DI RACCOLTA
Modelli di raccolta
Modelli di raccolta 2 3 4 5 6 8 9 10
0
2,5
5
10
km 15
69
SISTEMI DI RACCOLTA
LE ISOLE ECOLOGICHE COMUNALI Per Isole Ecologiche Comunali o “ecocentri” si intendono “le aree attrezzate al ricevimento di rifiuti urbani o loro frazioni che non prevedano l’installazione di strutture tecnologiche o processi di trattamento”. Le Piattaforme Ecologiche sono pertanto destinate al solo ricevimento dei rifiuti urbani o loro frazioni, nonché dei rifiuti ad essi assimilati, prodotti da utenze domestiche e non domestiche, provenienti dal territorio di competenza, e conferiti direttamente da privati e/o dagli operatori della raccolta differenziata e gestori del servizio pubblico. Le Isole Ecologiche Comunali devono necessariamente prevedere la presenza costante, nei momenti di apertura al pubblico, di uno o più addetti al fine di controllare l’effettivo conferimento dei rifiuti e di permettere un più agevole e razionale raggruppamento dei materiali prima che gli stessi
70
vengano prelevati ed avviati a recupero o a smaltimento. Vari sinonimi sono utilizzati per denominarla, ad es.: Ecocentro, Ecopiazzola, Isola Ecologica Comunale, Piazzola Ecologica, Centro Raccolta Multimateriale, Area Ecologica Attrezzata. Importante è, dal punto di vista comunicativo, non chiamarla impropriamente “discarica”. Le disposizioni regionali contenute nel Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti (approvato con DGR n° 220 del 27/06/05 pubblicata sul BURL del 18 agosto 1° S.S. al n° 33), hanno introdotto alcune novità per quanto attiene alle Isole Ecologiche Comunali. Attualmente l’applicazione delle disposizioni regionali è in corso di discussione tra Comuni, Provincia di Varese e Regione Lombardia, soprattutto per quanto attiene alle Isole Ecologiche Comunali con superficie superiore a 600 mq.
SISTEMI DI RACCOLTA
Isole ecologiche
Isole ecologiche Utilizza isola di altri Comuni Possiede isola ecologica Senza servizio isola ecologica
0
2,5
5
10
km 15
71
SISTEMI DI RACCOLTA
I GESTORI DEI SERVIZI DI RACCOLTA Si presenta con cartografia GIS la distribuzione territoriale dei gestori della raccolta e trasporto dei rifiuti in Provincia di Varese. Essa è relativa alla raccolta e al trasporto dei rifiuti urbani, comprese le principali frazioni di raccolta differenziata. Talvolta i Comuni hanno gestori diversi per gli ingombranti, lo spazzamento o alcune frazioni di RD minori. L’informazione relativa al soggetto gestore viene richiesta ai Comuni all’interno della scheda e permette agli Osservatori Provinciali di disporre di un aggiornato database. Gestori
GESTORI Soggetto gestore
72
Nella tabella seguente è riportato l’elenco dei gestori operanti in provincia, corredato di parametri come il costo medio per i Comuni serviti (inteso come somma dei costi di raccolta e smaltimento, che non è però di per sé indicativo della maggior convenienza del costo della sola raccolta e trasporto di un gestore rispetto ad un altro), la media delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni serviti.
Comuni serviti
Abitanti serviti
A.B.C. SERVIZI ECOLOGICI AGESP AMSC ASPEM CASSANO MAGNAGO SERVIZI DUSTY ECONORD LEVA ANGELO SAP - SERVIZI ACQUA POTABILE TRAMONTO ANTONIO URBANCAMION
1 6 3 3 3 1 117 3 2 1 1
5.618 132.186 62.910 90.749 27.816 16.168 476.109 10.960 18.614 8.856 4.750
PROVINCIA DI VARESE
141
854.736
Costi totali servizio (Euro/ab.anno), compreso smaltimenti e 92,91 e 99,62 e 94,01 e 122,91 e 75,09 e 79,61 e 85,65 e 64,34 e 85,08 e 102,40 e 59,57 e 86,47
% RD media nei Comuni serviti 60,0% 56,0% 60,5% 44,5% 65,8% 63,9% 55,5% 58,8% 59,2% 57,2% 50,7% 53,8%
SISTEMI DI RACCOLTA
Gestori
Gestori A.B.C. AGESP AMSC ASPEM SIECO DUSTY ECONORD LEVA ANGELO SAP TRAMONTO URBANCAMION
0
2,5
5
10
km 15
73
DESTINO DEI RIFIUTI
L’approfondimento sul destino dei rifiuti raccolti in Provincia di Varese è volto alla verifica della situazione impiantistica complessiva, al suo livello di autosufficienza e quindi eventualmente alla luce del Piano Provinciale, sollecitare interventi mirati all’incentivazione di iniziative volte al completamento del sistema.
Tra gli obiettivi ci sembra rilevante anche quello educativo, ovvero di far comprendere come ogni frazione di rifiuto raccolta in modo differenziato abbia un suo specifico destino, e quindi rispondere puntualmente a quanti vogliono essere certi che l’attività fatta per raccogliere i rifiuti in modo differenziato non sia vanificata da uno smaltimento improprio degli stessi.
8
IL DESTINO DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI Nel grafico seguente si riportano i dati relativi al destino dei rifiuti indifferenziati o comunque destinati a smaltimento, ovvero la frazione dei rifiuti prodotti in Provincia di Varese destinata alla discarica di Gorla Maggiore o all’inceneritore ACCAM di Busto Arsizio.
Si riportano quindi i dati sia in percentuale che in quantità assoluta relativamente ai 2 impianti citati ed anche la parte destinata ad altri impianti.
Sintesi anno 2006
75
DESTINO DEI RIFIUTI
IL DESTINO DELLE FRAZIONI DIFFERENZIATE Un approfondimento interessante sui dati 2006 riguarda l’individuazione dei destini delle frazioni di RU raccolte, ponendo l’attenzione su quelle differenziate. In particolare sono stati verificati i
quantitativi di rifiuti che vengono smaltiti o recuperati/riciclati direttamente in Provincia di Varese, in altre province lombarde o vengono destinati ad impianti extra-regionali.
Dai grafici si evidenzia come la provincia mostri un’elevata autosufficienza per le principali frazioni “storiche” (alluminio, vetro, ingombranti, carta, metalli, verde ed anche indifferenziati) mentre si rileva una consistente carenza impiantistica sulla
frazione organica e sulla plastica. Altra interessante indicazione è il fatto che dell’ammontare complessivo dei rifiuti solo una piccola quota è destinata direttamente fuori dalla Regione Lombardia, dimostrando come il sistema regionale sia
Destini delle principali frazioni in Provincia, in Regione, extra-Regione
Destini delle principali frazioni in Provincia per tipologia di destino
76
DESTINO DEI RIFIUTI
abbastanza maturo e completo. In realtà il dato non può essere completamente depurato dal fatto che alcuni destini primari siano in realtà degli impianti di trasferenza o di trattamento solamente parziale dei rifiuti che vengono quindi destinati successivamente ad altri impianti che possono anche essere extra-regionali. In riferimento a quanto appena detto, sui rifiuti raccolti in Provincia di Varese è stato possibile verificare quanto è stato destinato rispettivamente alle 4 macro-tipologie di destino possibili:
1. 2. 3. 4.
Recupero-riciclo Selezione e cernita Trasferenza Smaltimento finale
Come evidente dall’istogramma, mentre alluminio, verde, carta, metalli indifferenziati e vetro vengono pressoché interamente recuperati/smaltiti in provincia, lo stesso non si può dire per plastica, organico e ingombranti che sono destinati ad impianti di trasferenza da cui poi possono venire inviati ad impianti regionali o extra-regionali.
IMPIANTI PER IL RECUPERO E RICICLAGGIO IN PROVINCIA DI VARESE Una importante novità introdotta nel Report dello scorso anno (dati 2005) è la presentazione delle principali tipologie di impianti di recupero e di riciclaggio presenti in provincia di Varese. Nelle pagine successive viene quindi riportato un elenco, per ciascuna tipologia di materiale, di impianti presenti in Provincia di Varese, riportando
Plastica
Carta
Frazione
Impianto MORANZONI MAURO, CARLO & C. - S.N.C. C.G.D. CARON CILUMBRIELLO S.U.R.L. TRAMONTO ANTONIO A.MERATI E C. - CARTIERA DI LAVENO BRIANTE MARTEGANI PAGANI LEONARDO & C. MARABINI RECUPERI ECONORD ACCAM Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione TRAMONTO ANTONIO ECONORD EUROVETRO FERRAZZI DI MARZOLA ROBERTO & C. PAGANI LEONARDO & C. CILUMBRIELLO S.U.R.L. MORANZONI MAURO, CARLO & C. - S.N.C. Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione
anche la percentuale di ritirato sul totale raccolto e la tipologia di impianto (recupero, smaltimento, selezione, trasferenza). Per i riferimenti alle modalità effettive di recupero e ai conseguenti vantaggi ambientali si rimanda ai contenuti del Report 2005.
Comune
Tipologia
Varese Oggiona con S. S. Malnate Vergiate Laveno-Mombello Golasecca Gorla Maggiore Varese Cadegliano-Viconago Busto Arsizio
SEL SEL TRA SEL REC TRA TRA TRA TRA SMA
Vergiate Cadegliano-Viconago Origgio Busto Arsizio Gorla Maggiore Malnate Varese
SEL TRA TRA SEL TRA TRA SEL
% trattato sul totale 17,6% 12,2% 10,5% 7,6% 6,8% 4,5% 5,4% 1,9% 1,7% 0,002% 68,3% 31,7% 0,0% 34,3% 7,1% 0,9% 0,4% 0,1% 0,002% 0,001% 42,8% 57,2% 0,0%
Impianti di recupero in Provincia di Varese
77
DESTINO DEI RIFIUTI
Legno
Organico
Verde
Vetro
Frazione
Origgio Gerenzano Cadegliano-Viconago Vergiate
TRA REC TRA SEL
Gallarate Castelseprio Origgio Besano Vergiate
REC REC REC REC TRA
% trattato sul totale 64,9% 16,2% 8,0% 0,8% 90,0% 2,2% 7,8% 20,7% 14,9% 13,0% 8,6% 4,7%
Comabbio
REC
2,4%
Arcisate Luino Cadegliano-Viconago
REC REC TRA
Ferrera di Varese
TRA
Vergiate Golasecca Gallarate Castelseprio Oggiona con S.S. Origgio Malnate
SEL TRA REC REC SEL SEL TRA
1,9% 0,3% 0,1% 66,5% 31,1% 2,3% 9,9% 9,9% 39,1% 51,0% 1,7% 1,2% 1,2% 0,8% 0,1% 0,03% 0,01% 5,1% 94,9% 0,0%
Impianto EUROVETRO TECNO RECUPERI ECONORD TRAMONTO ANTONIO Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione SYSTEM ECO GREEN F.LLI CASOTTO AZ. AGRICOLA ERUS SERVICE BESANO AMBIENTE TRAMONTO ANTONIO AZIENDA AGRICOLA MACCHI FLOROVIVAISMO B.C.E. DI BINI CARMELO COMUNE DI LUINO ECONORD Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione ECONORD Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione TRAMONTO ANTONIO BRIANTE MARTEGANI SYSTEM ECO GREEN F.LLI CASOTTO AZ. AGRICOLA C.G.D. CARON ERUS SERVICE CILUMBRIELLO S.U.R.L. Totale in provincia di Varese Fuori provincia - in regione Lombardia Fuori regione
Comune
Tipologia
IL SISTEMA DEI CONSORZI DI FILIERA IL CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il D.lgs 22/97 e confermato dal D.lgs 152/06. Il CONAI è l’organismo delegato a garantire il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. E’ il perno di uno dei sistemi europei più importanti di recupero
78
e valorizzazione dei materiali di imballaggio basato sul principio della responsabilità condivisa del mondo delle imprese nei confronti dell’ambiente e su un livello di contributi ambientali che è fra i più bassi d’Europa. Infine, il CONAI è una delle più grandi realtà consortili in Europa con oltre 1.400.000 aziende iscritte, chiara testimonianza di una massiccia adesione del mondo imprenditoriale agli obiettivi di recupero dei materiali riciclabili e al modello scelto per raggiungere questi obiettivi. Le leggi e la direttiva europea sono il frutto di un nuovo modo di pensare: la necessità di tener conto della variabile ambientale nella
DESTINO DEI RIFIUTI
progettazione, non solo nei momenti di produzione, ma anche in quelli di consumo. Alle imprese viene chiesto non solo di preoccuparsi dell’impatto ambientale del processo produttivo, ma anche di esercitare una responsabilità sul prodotto, sia nell’uso che ne viene fatto, sia nello smaltimento a fine ciclo. In un quadro di responsabilità condivisa in cui si chiedono a tutti i soggetti coinvolti (imprese, Pubblica Amministrazione, cittadini) nuovi comportamenti che permettano di far fronte a nuove responsabilità, i Ministeri dell’Ambiente e delle Attività Produttive hanno definito obiettivi e vincoli lasciando alle imprese la libertà di decidere come raggiungerli. La politica definisce il cosa, le imprese il come. Il sistema di gestione degli imballaggi creato in Italia rappresenta un modello unico non solo nel nostro Paese, ma anche in Europa .Il sistema si basa sull’attività di sei Consorzi rappresentativi dei materiali: Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica e Vetro. I Consorzi, cui aderiscono i produttori e gli importatori, associano tutte le principali imprese che determinano il ciclo di vita dei rispettivi materiali. Il CONAI indirizza e coordina le attività dei sei Consorzi, incaricati del recupero e del riciclo, garantendo il necessario raccordo tra questi e la Pubblica Amministrazione. Il Compito di ciascun Consorzio è quello di coordinare, organizzare e incrementare: -- il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico; -- la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali; -- il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio; -- la promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio. A tal fine i Consorzi stipulano convenzioni a livello locale, con i Comuni e le società di gestione dei servizi di raccolta differenziata, per il ritiro e la valorizzazione degli imballaggi usati conferiti dai cittadini. Il tutto è regolamentato dall’ ACCORDO QUADRO ANCI - CONAI. Il nuovo Accordo di programma quadro tra CONAI e l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) è stato firmato a Roma il 14 dicembre 2004. La stipula dell’Accordo, prevista dal Decreto Legislativo 22/97, con validità fino al 2008, crea le condizioni per un ulteriore sviluppo della raccolta differenziata urbana dei rifiuti di imbal-
laggio. Come indica il Decreto Ronchi “è fatto carico ai produttori e utilizzatori (di imballaggi) di conseguire il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio” mentre spetta ai Comuni, tramite i gestori dei servizi, organizzare sistemi adeguati per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio su superficie pubblica.
I Comuni, tramite i gestori dei servizi, devono assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio “secondo criteri che privilegino l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del servizio”. Quindi di nuovo gli operatori privati, tramite i Consorzi di filiera promossi dai produttori di ognuno dei sei materiali, ritirano i rifiuti di imballaggio per avviarli a recupero o riciclo, corrispondendo al gestore del servizio il costo concordato per la raccolta differenziata. Il nuovo accordo di Programma Quadro comprende gli Allegati tecnici per filiera di materiale (acciaio, alluminio, carta, legno e plastica) che disciplinano, attraverso la stipula di convenzioni, i rapporti economici e gestionali fra i Comuni e i Consorzi di Filiera. I punti qualificanti del nuovo Accordo Quadro e degli Allegati Tecnici sono: -- l’incremento dei corrispettivi che CONAI/ Consorzi di filiera riconosceranno ai Comuni per il conferimento dei materiali provenienti da raccolta differenziata. L’aumento dei corrispettivi rispetto all’Accordo precedente, scaduto nel 2003, sarà tanto più significativo quanto migliore risulterà la qualità dei materiali raccolti e ciò nel condiviso obiettivo di incentivare i modelli più efficienti ed efficaci di raccolta differenziata, con la consapevolezza di premiare comportamenti ambientalmente più virtuosi dopo cinque anni di operatività dell’Accordo. I corrispettivi sono stati recentemente ridefiniti con l’adeguamento del 24 marzo 2006 per tutte le filiere. Nel capitolo dedicato ai singoli Consorzi di filiera vengono riportate le tabelle con i corrispettivi aggiornati; -- realizzazione di campagne di comunicazione, informazione ed educazione per accrescere la sensibilizzazione ed orien-
79
DESTINO DEI RIFIUTI
--
--
--
--
--
--
tare i comportamenti dei cittadini verso la prevenzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il recupero degli imballaggi. Nell’Accordo si prevede che il sistema CONAI/Consorzi di Filiera destini, per le campagne di comunicazione locali, il 35% del proprio budget complessivo di comunicazione; la promozione di Accordi volontari con le Pubbliche Amministrazioni, soggetti gestori e operatori economici al fine di incentivare la prevenzione quantitativa e la produzione di imballaggi eco-compatibili; nuove condizioni per la raccolta differenziata e avvio a riciclo delle frazioni merceologiche similari. I Comuni possono, dove risulti funzionale ed economica la raccolta differenziata promiscua di rifiuti di imballaggio ed altre frazioni merceologiche similari, conferire anche al sistema CONAI/ Consorzi di Filiera le frazioni similari, per le quali sarà comunque riconosciuto un valore economico positivo; l’impegno, assunto dal CONAI, di ritirare ed avviare a riciclo tutti i materiali provenienti dalla raccolta differenziata che gli verranno consegnati anche al di là degli obiettivi minimi stabiliti dalla nuova Direttiva Europea; l’incentivazione dello sviluppo della raccolta differenziata nelle aree “disagiate”. Particolari condizioni economico-gestionali sono previste con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della raccolta differenziata e l’avvio a recupero dei rifiuti di imballaggio nelle aree del Paese particolarmente svantaggiate (vaste zone con piccole comunità, soprattutto montane, isole minori, ecc.); la promozione di Accordi di programma territoriali volti ad ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti e ad incentivare la prevenzione e minimizzazione degli stessi, nonché promuovere l’avvio a riciclaggio dei rifiuti di imballaggio; la promozione della produzione di manufatti con materiali riciclati e la diffusione, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, degli acquisti verdi.
Ulteriori novità sono rappresentate dalla costituzione di un Comitato paritetico per il coordinamento e monitoraggio dell’applicazione sul territorio dell’Accordo che consentirà inoltre di attivare azioni di miglioramento nell’operatività dell’Accordo stesso, nonché dalla condivisione
80
della necessità che si arrivi in tempi rapidi ad una definizione dei criteri di assimilazione ai rifiuti urbani dei rifiuti speciali provenienti da superfici private. L’Accordo Quadro si traduce in specifiche convenzioni operative fra i sei Consorzi di filiera e i Comuni italiani o i loro raggruppamenti (ATO o Consorzi) o i gestori del servizio di raccolta differenziata, per regolare ogni singolo rapporto. CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO Il Consorzio Imballaggi Alluminio raggruppa le maggiori aziende di produzione e di trasformazione di imballaggi in alluminio. La loro produzione rappresenta oltre il 95% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato nazionale. Oltre alle lattine per bevande, sono imballaggi in alluminio anche le vaschette, i tubetti, le capsule e i vari tipi di scatolame. Gli imballaggi in alluminio possono essere rigidi, semirigidi, flessibili e accoppiati. CONSORZIO NAZIONALE RECUPERO E RICICLO DEGLI IMBALLAGGI A BASE CELLULOSICA Il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica a cui aderiscono circa 3.500 aziende, rappresentate principalmente dalle cartiere, dagli importatori di carta per imballaggi e dai fabbricanti di imballaggi in carta, cartone e cartoncino, sacchi e stopper. CONSORZIO NAZIONALE PER IL RECUPERO E IL RICICLAGGIO DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclaggio degli Imballaggi in Legno. Al Consorzio aderiscono circa 2.200 aziende, fra cui fornitori di materiali, fabbricanti di imballaggi ortofrutticoli, di pallet e di imballaggi industriali, utilizzatori che importano imballaggi in legno pieni, quelli che provvedono direttamente sia alla produzione sia al riempimento, tutti gli enti e le imprese che riciclano rifiuti di imballaggio in legno.
DESTINO DEI RIFIUTI
CONSORZIO PER LA RACCOLTA, IL RICICLAGGIO E IL RECUPERO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGI IN PLASTICA Il Consorzio per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica conta più di 2.200 aziende associate ed è il più grande fra i Consorzi del settore in Italia e il secondo in Europa. Aderiscono al Consorzio produttori e importatori di materie plastiche per imballaggio, utilizzatori che provvedono in proprio alla fabbricazione di imballaggi in plastica e al loro riempimento o che importano imballaggi in plastica pieni e riciclatori di rifiuti di imballaggi in plastica. CONSORZIO RECUPERO VETRO Al Consorzio Recupero Vetro, cui aderiscono circa 80 imprese, che costituiscono il 100% del mercato, partecipano produttori e importatori di imballaggi in vetro, utilizzatori che producono in proprio imballaggi e provvedono al loro riempimento non che importatori di imballaggi in vetro pieni. CONSORZIO NAZIONALE ACCIAIO Il Consorzio Nazionale Acciaio ha lo scopo di favorire, promuovere, e agevolare la raccolta ed il riciclo degli imballaggi usati in acciaio, siano essi provenienti dall’utenza domestica che industriale. Al Consorzio spetta quindi il compito di sensibilizzare gli utilizzatori degli imballaggi in acciaio ad un corretto conferimento, verificare i flussi di raccolta e assicurarne il riciclo. In particolare grande attenzione è rivolta allo sviluppo, alla promozione e al potenziamento della “raccolta differenziata” degli imballaggi in acciaio di uso domestico, coordinando ed incentivando l’attivazione delle convenzioni, cioè accordi specifici con gli Enti locali e/o i gestori della raccolta differenziata. Costituitosi il 18 novembre 1997, in ottemperanza del Decreto Ronchi, il Consorzio riunisce in sé fornitori ed importatori di materiale in acciaio per imballaggio, nonché fabbricanti di imballaggi e di accessori in acciaio.
ALTRI CONSORZI DI FILIERA Qui di seguito verranno citati altri Consorzi di filiera, i quali non trattando imballaggi, non fanno parte di CONAI. Tuttavia risultano altrettanto importanti perché trattano il riciclaggio e lo smaltimento di sostanze altrimenti pericolose e dannose per l’ambiente (COBAT e COOU) e il riciclaggio della frazione organica (CIC). CONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLI USATI Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU) è la prima agenzia ambientale costituita in Italia per la raccolta differenziata. Istituito per legge nel 1982 ed operativo dal 1984, il COOU è una persona giuridica di diritto privato senza scopo di lucro. Ne fanno parte le aziende che, anche in veste di importatori, immettono sul mercato oli lubrificanti (“aziende consorziate”). Il Consorzio opera sotto il controllo pubblico esercitato dal Ministero della Salute, dal Ministero delle Attività Produttive, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio, mentre la responsabilità gestionale è affidata ai privati. Diversi sono i compiti che la legge assegna al Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, ma le due principali attività possono essere sintetizzate in: -- garantire la raccolta e la corretta gestione degli oli lubrificanti usati; -- comunicare all’opinione pubblica sui rischi ambientali al fine di sensibilizzarla sui corretti atteggiamenti da adottare. CONSORZIO OBBLIGATORIO PER LE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE E I RIFIUTI PIOMBOSI Il Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi non ha fini di lucro ed è stato istituito con l’art. 9-quinquies del d.l. 397/88 convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 1988, n°475 e il suo statuto approvato con D.M. Ambiente Industria del 16 maggio 1990. Lo Statuto del Cobat è stato poi modificato con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, di concerto con il Ministro
81
DESTINO DEI RIFIUTI
delle Attività Produttive del 2 febbraio 2004. Il COBAT assicura la raccolta, il trasporto e il riciclo delle batterie al piombo esauste in impianti specifici consortili che garantiscono il recupero del piombo metallico e l’inertizzazione o l’eventuale recupero dell’acido solforico evitando, in questo modo, la dispersione nell’ambiente di elementi quanto mai pericolosi per l’equilibrio dell’ecosistema nella sua accezione più vasta. Per tale ragione, come recita l’art. 9, comma 6, legge 475/1988, modificato dall’art. 15 della legge 39/2002 (Comunitaria 2001), “chiunque detiene batterie al piombo esauste o rifiuti piombosi è obbligato al loro conferimento al COBAT direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati dal Consorzio o autorizzati, in base alla normativa vigente, a esercitare le attività di gestione di tali rifiuti. L’obbligo di conferimento non esclude la facoltà per il detentore di cedere le batterie esauste ed i rifiuti piombosi ad imprese di altro Stato membro della Comunità europea”. Il Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi svolge su tutto il territorio nazionale i seguenti compiti: -- assicura la raccolta delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi e ne organizza lo stoccaggio; -- cede, anche all’estero, i suddetti prodotti alle imprese che ne effettuano lo smaltimento tramite il riciclo; -- assicura l’eliminazione dei prodotti stessi, nel caso non sia possibile o economicamente conveniente il riciclo, nel rispetto delle disposizioni sulla tutela dell’ambiente; -- promuove lo svolgimento di indagini di mercato e azioni di ricerca e sviluppo tecnico - scientifico per il miglioramento tecnologico nel ciclo di smaltimento e di lavorazione del piombo. Nell’ambito di tale attività, il Consorzio provvede, fra l’altro, a: -- stipulare con i raccoglitori privati o pubblici contratti per la raccolta di tutte le batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi in zone determinate; -- stipulare accordi con enti locali territoriali e le loro aziende per il raggiungimento dei fini statutari; -- individuare i responsabili per aree geogra-
82
fiche per coordinare e gestire i raccoglitori operanti in tali aree; -- promuovere azioni dirette a pubblicizzare la necessità della raccolta e del riciclo delle batterie esauste; -- monitorare, attraverso l’analisi dei MUD dei raccoglitori non incaricati, il flusso delle batterie esauste al piombo in Italia. Consorzio Italiano Compostatori Il Consorzio Italiano Compostatori (C.I.C.) non fa parte del CONAI in quanto non riguarda ovviamente imballaggi ma la frazione organica dei rifiuti. E’ una struttura senza fini di lucro che collabora con gli Enti pubblici preposti per legge a promuovere e perseguire la politica di riduzione dei rifiuti, l’attuazione della raccolta differenziata per la separazione, lavorazione, riciclaggio e valorizzazione delle biomasse ed in genere delle frazioni organiche compostabili. Il Consorzio inoltre coordina e promuove le attività delle imprese e degli enti consorziati per diverse attività collegate alle tematiche del settore. Il Consorzio Italiano Compostatori riunisce le imprese e gli enti pubblici e privati produttori di compost e le altre organizzazioni che, pur non essendo produttori di compost, sono comunque interessate alle attività di compostaggio (produttori di macchine e attrezzature, di fertilizzanti, enti di ricerca, ecc.). L’impegno dei Compostatori del C.I.C. non solo è operare nel rispetto scrupoloso delle norme, ma anche essere alla costante ricerca di soluzioni improntate verso la minimizzazione dell’impatto ambientale degli impianti e un elevato standard qualitativo dei prodotti ottenuti. A tal fine i Compostatori del C.I.C. garantiscono l’utilizzo di matrici organiche di qualità ed il controllo rigoroso dei processi produttivi. Il Consorzio non ha fini di lucro, ha una rilevanza nazionale e conta circa cento soci. E’ l’unica organizzazione che in Italia promuove e persegue, attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici preposti per legge, la politica di riduzione dei rifiuti, l’attuazione della raccolta differenziata per la separazione, lavorazione, riciclaggio e valorizzazione delle biomasse ed in genere delle frazioni organiche comportabili.
DESTINO DEI RIFIUTI
IMPIANTI DI RECUPERO E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI RESIDUI: TECNOLOGIE PRESENTATE NEL PPRG Il Piano Provinciale rifiuti, approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale, P.V. n. 65 in data 1.12.2005, ha come punto nodale e scopo quello di realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti, definibile come “l’insieme delle attività, delle strutture e degli interventi, interconnessi tra loro, atti ad ottimizzare tutte le fasi della gestione dei rifiuti, in modo da ricavarne i migliori risultati, sia organizzativi, sia in termini di riutilizzo, anche energetico, sia nello smaltimento definitivo, con l’intento di minimizzare l’impatto ambientale, comunque presente nella gestione dei rifiuti”. Il sistema deve quindi essere costituito da un approccio integrato tra strategie di raccolta differenziata e modalità di raccolta della frazione residua nonché dalla disponibilità di una serie di impianti e strutture di servizio per la valorizzazione energetica dei rifiuti urbani residui.
unico sistema di smaltimento, oppure come parte di un sistema articolato.
Da un punto di vista generale, i sistemi di smaltimento finale di rifiuti già sottoposti a raccolta differenziata possono essere di tipo monotecnologico o complesso (composizione in sequenza/ parallelo di più tecnologie); in pratica cioè, una medesima tecnologia può essere utilizzata come
Nei punti seguenti viene presentata una rassegna tecnica di alcune delle tecnologie di trattamento più interessanti per il trattamento dei rifiuti, presentate nell’allegato 3 al PPGR, e per le quali si segnala una carenza impiantistica rilevante in provincia di Varese.
In sintesi, le tecnologie principali di smaltimento dei rifiuti sono riassumibili in: -- Valorizzazione di flussi di materiali da raccolta differenziata -- Trattamenti di selezione/valorizzazione dei rifiuti indifferenziati con produzione di CDR -- Smaltimento in discarica controllata -- Termodistruzione con recupero di energia -- Essiccamento termico di fanghi da depurazione -- Trattamenti di recupero di scorie da termovalorizzazione -- Trattamenti di inertizzazione di ceneri da combustione .
PROCESSI DI SELEZIONE/VALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI CON TRATTAMENTO MECCANICO-BIOLOGICO (MBT) CON PRODUZIONE DI CDR I processi di trattamento meccanico-biologico proponibili per la gestione-smaltimento dei rifiuti costituiscono allo stato dell’arte attuale l’evoluzione di forme di trattamento già adottate da alcuni decenni e basate su una preselezione meccanica ed un successivo trattamento biologico dei rifiuti, volto ad ottenerne la stabilizzazione. Nel tempo, questi schemi di trattamento si sono evoluti, sia in relazione alla progressiva politica di raccolta differenziata (con modifica quindi delle caratteristiche quali-quantitative del rifiuto residuo), sia in relazione alla adozione di tecniche di separazione preliminare più efficienti, sia in relazione alle esperienze maturate nella metodologia di stabilizzazione della frazione organica (trattamenti anaerobici in alternativa alla stabilizzazione aerobica).
Pur nella varietà di tecniche impiantistiche esistenti ed in fase di sperimentazione, gli impianti di trattamento MB sono costituiti da tre fasi: -- fase di pretrattamento meccanico (selezione) -- fase principale di trattamento biologico -- fase di post-trattamento meccanico. I moderni impianti di trattamento meccanico-biologico sono progettati per operare in un sistema basato su un vasto ricorso alle raccolte differenziate, anche della frazione verde e organica. Oggetto del trattamento è la sola frazione residua del rifiuto (RU indifferenziato), la cui composizione varierà anche in funzione delle tipologie e dei rendimenti della raccolta differenziata.
83
DESTINO DEI RIFIUTI
Il rifiuto residuo della raccolta differenziata delle frazioni secche (carta, vetro, plastica), e della frazione organica, manterrà comunque una frazione putrescibile importante (almeno il 10%). Assieme alla raccolta differenziata, gli impianti MBT costituiscono quindi una tecnica di trasformazione del rifiuto residuo, da concepire e dimensionare in funzione allo smaltimento finale e cioè: -- sistemazione in discarica/ripristini ambientali -- riutilizzo come CDR presso impianti di termodistruzione o come fonte energetica integrativa rispetto a combustibili fossili. Il vantaggio dei trattamenti MBT è costituito dalla loro modularità e flessibilità, associata a bassi costi di investimento. Elemento essenziale di questo tipo di trattamento è un ciclo di selezione semplificata, tecnologicamente simile ai trattamenti preliminari che venivano in origine utilizzati negli impianti di produzione di CDR da rifiuti indifferenziati. Le funzioni di questi trattamenti sono: -- separazione dei RSU in flussi a composizione dominante di sostanza “secca” e “umida”, flussi caratterizzati pertanto da una certa omogeneità di composizione (il flusso umido, a matrice prevalentemente organica destinabile a stabilizzazione biologica aerobica o anaerobica e riutilizzo come ammendante per ripristini ambientali o a discarica come sovvallo non più putrescibile, il flusso a matrice prevalentemente secca e combustibile destinabile a termodistruzione); -- separazione delle frazioni granulometriche e/o merceologiche che possono deteriorare la qualità dei flussi umidi e secchi o che possono dar luogo nei successivi trattamenti a problemi ambientali. CDR da frazione secca non riciclabile (sacco viola)
Il flusso di sostanza organica è rappresentato dal sottovaglio e, in funzione del livello di purezza desiderato per questa componente, la selezione può essere ulteriormente spinta lavorando con vaglio aventi luci di dimensioni inferiori; evidentemente questo comporta la produzione di una maggiore quantità di scarti che, essendo per lo più caratterizzati da elevata umidità e da rilevante presenza di materiali inerti, hanno come destino finale lo scarico controllato. In aggiunta i diversi flussi possono essere sottoposti a trattamenti di deferrizzazione per il recupero dei materiali ferrosi. Per il trattamento biologico possono essere impiegati metodi aerobici (compostaggio, essiccamento) o metodi anaerobici (digestione), in quest’ultimo caso seguiti da trattamenti aerobici di stabilizzazione. Nelle esperienze esistenti il metodo più frequentemente impiegato è quello del compostaggio. Per questo motivo, le linee di stabilizzazione della frazione umida a matrice prevalentemente organica possono essere integrate con linee specificatamente destinate a trattare la frazione umida + verde da RD per la produzione di compost di qualità. Attraverso il compostaggio il contenuto biologicamente degradabile viene convertito a CO2 , acqua e sostanze umiche. La produzione di biogas e di eluato dal materiale stabilizzato, comparato a quello del rifiuto non trattato è estremamente ridotto. Nella fase di compostaggio intensivo (che può essere spinto fino a 4 settimane) hanno luogo la parte principale delle reazioni biochimiche e si forma una certa quantità di gas fortemente odorigeno. Pertanto questa fase deve essere effettuata all’interno di edifici/capannoni chiusi, dotati di sistemi di ventilazione/aspirazione aria con deodorizzazione prima dell’emissione in atmosfera. Il prodotto in uscita dalla fase di compostaggio viene poi normalmente sottoposto ad una fase di maturazione, volta alla stabilizzazione del prodotto; in questa fase proseguono le reazioni biochimiche della fase di compostaggio, anche se con cinetica inferiore.
La separazione deve preferibilmente avvenire in maniera automatica, in modo da evitare rischi per la salute degli operatori.
84
I suddetti obiettivi possono evidentemente essere raggiunti con risultati assai diversi in funzione della complessità impiantistica.
Poichè il prodotto ha perso le proprietà odorigene iniziali, il processo di maturazione può avvenire all’aperto, in apposite aie.
DESTINO DEI RIFIUTI
I tempi di maturazione variano in funzione delle caratteristiche del rifiuto e dell’intensità delle fasi di compostaggio; essi sono compresi tra 2 e 8 mesi. In alternativa alla fase di stabilizzazione aerobica basata sul processo di compostaggio-maturazione, sono utilizzati altri due processi di trattamento della frazione organica: -- la bioessicazione: con questo processo si attua una ridotta degradazione biochimica della componente organica; il rifiuto viene alimentato in apposita celle di fermentazione. Il calore generato dalla decomposizione della frazione organica più degradabile determina un processo di essicazione del rifiuto tale da renderlo stabile e adatto ad uno stoccaggio temporaneo e, quindi, alla combustione. La miscela di rifiuti giace nelle celle di fermentazione per circa 7/15 giorni, durante i quali, a causa del calore generato dal processo biologico di tipo aerobico, essa perde parte della sua umidità, che viene asportata insieme all’aria di scarico. L’aria estratta dalle celle mediante il sistema di ventilazione viene adeguatamente depolverata e filtrata. La miscela fermentata residua ha un contenuto di umidità inferiore al 15% (che corrisponde ad una perdita di peso per fermentazione dell’ordine del 30% ca.) e si trova nelle condizioni ideali per essere separata nei suoi componenti fondamentali (a diverso potere calorifico). -- la digestione anaerobica; questo processo avviene all’interno di manufatti totalmente
chiusi, con presenza d’acqua ed in assenza d’aria, a temperatura controllata (35-55°C). In queste condizioni avviene una fermentazione di tipo metanico e con produzione di biogas; il biogas può essere utilizzato, se prodotto in quantità adeguata, oltre che per l’autoriscaldamento del digestore, anche per riscaldamento o produzione di energia elettrica tramite motori a combustione interna (tipicamente motori progettati per utilizzare metano).Dopo la fase di digestione anaerobica, i rifiuti escono in forma di fango con elevato contenuto acquoso; devono quindi essere disidratati per essere trasformati in frazione palabile. Le tecnologie di trattamento meccanico-biologico oggi operanti possono essere quindi suddivise in tre principali categorie: -- impianti di trattamento meccanico-biologico integrati, destinati alla produzione di una frazione stabilizzata, FOS, (con impieghi in discarica o per alcuni usi non agronomici) e di una frazione secca, CDR destinata al recupero energetico. -- impianti di digestione anaerobica sulla frazione residua del rifiuto, con recupero del biogas, separazione della frazione secca e stabilizzazione dei fanghi -- impianti di essiccamento biologico della frazione residua per la produzione di CDR e/o frazioni destinate a recupero energetico.
IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO Questi impianti presentano caratteristiche tecniche similari agli impianti di stabilizzazione aerobica presenti nei sistemi meccanico-biologici. In effetti entrambe le tecnologie hanno come obiettivo la mineralizzazione più o meno intensiva delle componenti organiche biodegradabili: un medesimo impianto, in funzione della quantità e della qualità del rifiuto in ingresso (variabile, ad esempio, a seconda della efficacia e selettività della raccolta differenziata effettuata a monte) può garantire un prodotto con caratteristiche qualitative corrispondenti ad un compost di qualità o ad una frazione organica stabilizzata.
Il compostaggio non si presenta solamente come una tecnica di smaltimento di rifiuti organici di varia natura, ma soprattutto come un mezzo di produzione di ammendanti organici di elevata qualità, da utilizzare come fertilizzanti in agricoltura. Il compostaggio può essere definito come un processo biossidativo che riguarda una certa quantità di materia organica eterogenea allo stato solido. Il termine “biossidazione” viene utilizzato in quanto i processi ossidativi sono di origine biologica, ed evolvono attraverso numerose reazioni biologiche e biochimiche messe in opera da vari microrganismi, quali funghi, batteri, attinomiceti.
85
DESTINO DEI RIFIUTI
Questi microrganismi, sono i veri artefici del processo di compostaggio, durante il quale avviene una parziale stabilizzazione della sostanza organica attraverso la mineralizzazione delle frazioni più facilmente biodegradabili e la formazione di molecole organiche di dimensioni relativamente grandi (composti umidi) e relativamente stabili. Il compostaggio è dunque in sintesi una tecnica di decomposizione aerobica che permette di accelerare e di controllare il processo naturale di biodegradazione di materiali organici solidi da parte di un gran numero di popolazioni di microrganismi.
All’inizio del processo le sostanze organiche più facilmente degradabili vengono attaccate dai microoganismi; questi processi sviluppano energia sotto forma di calore e ciò determina un rapido accrescimento di temperatura; quando la temperatura arriva all’incirca a 60°C si parla di fase attiva del compostaggio; è in questa fase che si verifica la sterilizzazione con l’inattivazione dei germi patogeni oltre che dei semi delle piante infestanti. Alla fase termofila segue il raffreddamento e si raggiunge la temperatura ambiente quando la gran parte delle sostanze facilmente degradabili è stata aggredita. La temperatura del cumulo - essenziale per impedire l’essiccamento della massa, tendenzialmente più facile qualora il substrato abbia una ridotta componente verde rapidamente putrescibile - può essere controllata attraverso l’insufflaggio dell’aria dalla parte inferiore del cumulo oppure attraverso l’aggiunta di acqua.
Cumuli di compostaggio
Questa tecnica viene applicata nella degradazione di scarti vegetali e nella degradazione controllata della frazione organica dei rifiuti e dei fanghi di depurazione. Il compostaggio è un processo che si avvale delle stesse tecnologie descritte in precedenza per la produzione di F.O.S. mediante stabilizzazione aerobica. Le differenze sono legate esclusivamente alla tipologia di rifiuto in ingresso (organico di qualità, ben selezionato nel caso di compostaggio), alla durata del processo (maggiore per il compostaggio), e quindi alla qualità del prodotto in uscita. Essendo il compostaggio un processo che avviene in “condizioni controllate”, i principali parametri da monitorare sono: temperatura, pH, umidità, aerazione, equilibri nutrizionali (C/N, C/P, ecc.). Una corretta gestione di questi parametri, insieme ad una rigida selezione dei materiali da sottoporre a trattamento, sono una importante garanzia di ottenimento di compost di elevata qualità. La temperatura varia durante il processo e grosso modo si possono distinguere quattro fasi: meso-
86
fita (20-45°C), termofila (45-70°C), reffreddamento (30-40°C) e maturazione (temperatura ambiente).
Il pH ottimale per lo sviluppo dei batteri è compreso tra 6 e 7,5; quello per i funghi tra 5,5 e 8. All’inizio del compostaggio la formazione di CO2 e di acidi organici causa degli spostamenti del pH verso valori acidi (5 - 6); in seguito, grazie all’aerazione che tende ad eliminare la CO2 ed alla decomposizione delle proteine con produzione di ammoniaca, il pH sale fino a valori di 8 - 8,5. Alla fine del compostaggio, si constata sempre un tamponamento del pH attorno a valori vicini alla neutralità. L’umidità deve essere tale da garantire le condizioni ottimali di vita dei microrganismi. Per questi infatti l’acqua è indispensabile per gli scambi nutritivi attraverso le membrane cellulari e serve da veicolo per gli enzimi. D’altro canto l’umidità non deve superare certi valori per non favorire l’instaurarsi di condizioni anaerobiche negative per il processo né deve risultare troppo bassa per evitare un crollo dell’attività biologica. L’umidità ottimale dipenderà dalla porosità e dalle caratteristiche strutturali della miscela in compostaggio; i valori generalmente riconosciuti come ottimali oscillano dal 40% al 65%. La presenza di umidità nel cumulo è anche funzione dei materiali impiegati; nel caso ad es. di materiali cellulosici si dovrà far ricorso all’aggiunta di acqua (anche sotto forma di liquami e fanghi); qualora nel cumulo si riscontri un eccesso di
DESTINO DEI RIFIUTI
umidità si dovrà ricorrere a coperture superficiali per diminuire il dilavamento dell’acqua meteorica o all’incremento della circolazione di aria. Il mantenimento di condizioni ideali di ossigenazione è assolutamente indispensabile ai microorganismi e per favorire l’eventuale evaporazione dell’eccesso di umidità. Solitamente si deve intervenire sul cumulo per aumentare la quantità di aria circolante; infatti è frequente il caso di insufficienza nella circolazione soprattutto nella fase di maturazione quando il materiale di scarto che è già stato parzialmente degradato tende a compattarsi. Si deve parimenti prestare attenzione a non cadere nella situazione opposta in cui un eccesso di aerazione potrebbe determinare abbassamenti di temperatura tali da non garantire il corretto compimento della fase termofila. Per garantire una corretta aerazione del cumulo è necessario, oltre ad una adeguata granulometria e miscelazione del materiale di partenza, il ricorso alla ventilazione forzata (per insufflazione o per aspirazione o con sistemi che ne consentono l’uso combinato) e/o al rivoltamento periodico della massa. La durata del processo è molto variabile e, oltre che dalle caratteristiche dei materiali di partenza, dipende dalle tecnologie adottate e dagli obiettivi del processo. In generale le tecnologie che operano in sistemi chiusi e con interventi di rivoltamento e ventilazione consentono un migliore controllo dei parametri di processo permettendo di concludere il processo in tempi più ristretti. In particolare si può intervenire sulla durata della fase termofila (la più sensibile al controllo dei parametri di processo) operando in reattori chiusi che possono abbreviare la fase termofila fino a meno di una settimana. La durata della fase di maturazione dipende invece dal grado di stabilità richiesto al materiale. Una equilibrata presenza dei principali elementi nutrizionali (Carbonio ed Azoto, Fosforo) è necessaria non solo per la qualità agronomica del prodotto finito, ma anche per la riuscita del processo di stabilizzazione. Se il materiale di partenza ha un rapporto C/N squilibrato (valori ottimali sono nell’ordine di C/N = 15-35) e, in particolare, se ha un eccessivo contenuto di C l’efficacia del processo è compromessa e rallentata. Nella stabilizzazione del rifiuto residuo, che può essere caratterizzato da elevate presenze di materiali non degradabili e di componenti cellulosici è diffusa la miscelazione con fanghi di depurazione.
Il materiale organico, che giunge sul nastro di scarico dopo il prestabilito periodo di fermentazione in condizioni controllate, ha subito una intensa azione di degradazione biologica, di disgregazione meccanica e di riduzione del tenore di umidità che lo differenzia fisicamente dai contaminanti. Esso si presenta quindi nelle condizioni migliori per essere depurato con il massimo successo dai contaminanti leggeri e pesanti, poco o niente degradabili, presenti dall’inizio. Tali contaminanti devono essere eliminati perché costituiscono un inconveniente pratico inaccettabile. I contaminanti, collegati peraltro alla qualità del materiale in ingresso possono essere così raggruppati: -- frammenti di plastica in film o rigida, di cuoio, di gomma; -- frammenti di legno e metalli magnetici vari; -- frammenti di vetro, cocci e sassi. Dalla linea di raffinazione tutti i diversi tipi di contaminanti vengono efficacemente separati attraverso fasi successive e specializzate di vagliatura e classificazione, regolabili in base alle caratteristiche del prodotto che si intende ottenere. In generale il sopravaglio si può senz’altro considerare scarto essendo costituito da tutti quei contaminanti che hanno una granulometria maggiore dell’organico e dovrà essere smaltito in apposita discarica. I materiali avviabili al compostaggio di qualità, oltre alla frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata possono essere così classificati: -- rifiuti verdi; -- rifiuti ad elevata matrice organica provenienti da utenze selezionate; -- rifiuti verdi di diversa provenienza. I rifiuti verdi, costituiti essenzialmente da sfalci, potature e foglie, sono sicuramente la frazione organica più pregiata. La tecnologia di valorizzazione meglio utilizzabile per questi materiali è il compostaggio finalizzato alla produzione di un ammendante organico di alta qualità. I limiti qualitativi di questi rifiuti rispetto al predetto utilizzo sono praticamente trascurabili. La composizione chimica di questi rifiuti, può essere uno svantaggio per il compostaggio, qualora tali materiali vengano trattati da soli; è perciò consigliabile il compostaggio di questi materiali con altri rifiuti
87
DESTINO DEI RIFIUTI
ad elevata matrice organica ricchi di azoto, quali scarti zootecnici e così via. In tal modo si abbreviano i tempi di trasformazione e si ottengono dei prodotti qualitativamente migliori da un punto di vista agronomico. Il rifiuto in ingresso deve essere triturato o sfibrato in modo da conseguire, anche per i tronchetti e le ramaglie, una pezzatura dell’ordine di pochi centimetri. E’ inoltre importante creare delle miscele omogenee dei vari rifiuti verdi, permettendo in questo modo alle ramaglie sfibrate di fare da supporto per gli altri materiali, in particolare per gli sfalci. Si evitano in questo modo fenomeni di impaccamento con conseguenti carenze di ossigeno durante il processo di trasformazione. Rivoltamenti periodici, effettuati con pala meccanica o con apposite macchine rivoltatrici, garantiscono il necessario arieggiamento del materiale. Trascorso il periodo occorrente per il processo (da qualche mese fino ad un anno, in base ai materiali) il compost viene raffinato e lo scarto viene rimesso in testa al ciclo. Data la natura dei materiali, questa forma di
88
compostaggio viene generalmente condotta con tecnologie semplici, in cumuli allestiti all’aperto, su aree preferibilmente impermeabilizzate. I rifiuti organici provenienti da utenze selezionate sono prodotti da utenze abitative od altre utenze che producono quantità considerevoli di rifiuti ad elevata matrice organica. I mercati, gli esercizi commerciali di generi alimentati, i ristoranti, le mense, le caserme ed altri grandi utenze producono rifiuti sicuramente compostabili, caratterizzati dalla elevata presenza di residui vegetali, alimentari e così via. Rifiuti della stessa tipologia possono inoltre provenire dalla industria agroalimentare, in special modo quella conserviera. Le tecnologie di trattamento di questi rifiuti devono tener conto della elevata putrescibilità ed umidità dei materiali e della presenza seppure limitata, di vetro e di plastica. Per tale motivo è spesso prevista una fase di preselezione meccanica, prima dell’avvio del processo di compostaggio.
9
VALUTAZIONI ECONOMICHE
IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE DEI COSTI Per i Comuni la gestione dei rifiuti è onerosa e in molti casi rappresenta una delle principali voci di spesa del bilancio comunale; proprio per questo viene prestata particolare attenzione all’analisi dei dati di costo ed all’interpretazione degli scostamenti che si riscontrano tra i diversi Comuni della provincia di Varese. Come lo scorso anno si è proceduto, oltre a riportare in tabella i costi complessivi per abitante della gestione rifiuti per singolo Comune, ad effettuare alcune elaborazioni per evidenziare le correlazioni esistenti tra i costi del sistema e alcuni indicatori tecnici di riferimento. Ne è un esempio il “costo per punto percentuale di raccolta differenziata realizzata”, che correla la percentuale di raccolta differenziata raggiunta con i costi di gestione sostenuti e che consente di evidenziare positivamente quei Comuni che a parità di spesa raggiungono i migliori risultati di raccolta differenziata.
Altri approfondimenti utili sono la correlazione tra i costi complessivi del servizio rifiuti, l’efficienza raggiunta ed il sistema di raccolta adottato. Anche quest’anno emerge una significativa variabilità tra i costi dei diversi Comuni, ma con tendenze che vengono confermate. In generale si può affermare una sicura competitività economica per le raccolte differenziate spinte (con l’introduzione del sistema secco-umido ad elevata domiciliarizzazione) grazie all’avvio a recupero delle frazioni selezionate a costi inferiori rispetto allo smaltimento in discarica o termovalorizzatore. Per approfondire dal punto di vista statistico la differenza tra i Comuni più virtuosi con riguardo alla raccolta differenziata e quelli meno efficienti, è stato realizzato un grafico con la distribuzione normale dei costi per le tre classi di Comuni riportate nella tabella. Distribuzione normale dei costi totali per tre gruppi di Comuni
% RD > 60% % RD tra 40 e 60 % % RD < 40%
Numero comuni 56 74 11
% su tutti i Comuni 40% 52% 8%
Media % RD
Media costi
63,5% 53,2% 33,3%
e 73,70 e 94,27 e 100,94
Deviaz. Standard costi e 16,13 e 35,39 e 20,82
Media indice efficienza 6,0 4,7 2,3
Tabella di riferimento costi
89
VALUTAZIONI ECONOMICHE
Come si vede, i dati presentano un’ampia dispersione ma la distribuzione gaussiana evidenzia un minor costo per i Comuni che hanno un tasso di raccolta differenziata più elevato.
Nel grafico seguente si riporta il confronto per ogni Comune tra il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani (asse delle ordinate) e il livello di raccolta differenziata (asse delle ascisse).
Quanto detto trova ulteriore conferma nel grafico seguente in cui si riporta il confronto per ogni Comune della provincia di Varese tra il costo com-
plessivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani (asse delle ordinate) e l’indice di efficienza (asse delle ascisse).
Come per il grafico precedente, non è possibile individuare una correlazione diretta tra indice di efficienza e costi totali del servizio, ma l’aggregarsi dei valori di maggior efficienza su costi medio bassi (tra € 80 e 50) per la nostra realtà territoriale indica che i Comuni con gestione ottimizzata sono anche quelli con costi minori.
Nella tabella riportata alla pagina successiva sono elencati i Comuni della provincia in ordine crescente di costo per abitante equivalente, unitamente ad altri parametri significativi (ad es. il “costo pro-capite per punto percentuale di RD”, di cui si è già parlato nel paragrafo relativo all’indice di efficienza). Occorre segnalare come in alcuni Comuni il costo elevato pro-capite dipende dalle forti presenze turistiche, in quanto tale valore è calcolato suddividendo i costi totali unicamente sui residenti; il basso costo indicato nelle ultime posizioni può risentire invece di altri effetti (es. Gorla Maggiore, presenza di agevolazioni legate alla discarica sul territorio comunale).
Costi totali del servizio rifiuti rispetto alla % RD
Costi totali del servizio rifiuti rispetto all’indice di efficienza
Da ultimo, per evidenziare meglio la relazione tra i costi complessivi del sistema di gestione dei rifiuti nei singoli Comuni ed il sistema di raccolta adottato, sono stati riportati questi dati in un grafico (in ordinate i costi complessivi, in ascisse il sistema di raccolta). I sistemi di raccolta, numerati da 1 a 10, sono riportati nella tabella che precede il grafico.
90
VALUTAZIONI ECONOMICHE
Modello di raccolta vs. costi totali
Costi COSTI Comune 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38
Varano Borghi Mercallo Monvalle Gorla Maggiore Taino Leggiuno Comabbio Brunello Albizzate Buguggiate Brebbia Mornago Ranco Bodio Lomnago Arsago Seprio Carnago Sangiano Lonate Ceppino Castronno Daverio Jerago con Orago Osmate Morazzone Germignaga Induno Olona Cislago Bedero Valcuvia Azzio Castello Cabiaglio Orino Cassano Valcuvia Ferrera di Varese Rancio Valcuvia Casalzuigno Cuveglio Caravate Cittiglio Gemonio
Abitanti
Costi totali servizio (Euro/ ab.anno)
Costi totali servizio (Euro/ab. equivalente. anno)
2.285 1.786 1.862 5.054 3.544 3.364 1.107 1.016 4.964 3.247 3.275 4.511 1.238 2.035 4.750 5.908 1.395 4.646 5.178 2.787 5.024 641 4.298 3.804 10.252 9.392 634 742 548 872 626 637 938 1.325 3.312 2.616 3.888 2.719
e 46,08 e 47,80 e 48,97 e 52,63 e 53,53 e 54,38 e 54,38 e 55,34 e 56,16 e 56,52 e 57,54 e 57,56 e 58,14 e 58,21 e 59,57 e 60,97 e 61,06 e 61,32 e 62,03 e 62,32 e 62,96 e 64,42 e 65,47 e 66,33 e 66,80 e 67,07 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29
e 40,73 e 41,21 e 40,22 e 43,58 e 48,82 e 45,31 e 42,28 e 46,43 e 50,43 e 50,83 e 49,72 e 48,99 e 52,93 e 52,84 e 52,74 e 52,98 e 55,12 e 54,78 e 57,97 e 52,39 e 37,65 e 54,86 e 59,53 e 54,07 e 61,38 e 59,35 e 54,72 e 54,59 e 54,63 e 54,64 e 54,62 e 54,74 e 54,69 e 54,69 e 54,67 e 54,65 e 54,64 e 54,65
COSTI SERVIZIO Variazione (Euro/ costi SOGGETTO ab.anno per 2006 GESTORE punto % di 2005 RD) e 0,66 -25,6% Econord e 0,73 -34,8% Econord e 0,74 -15,2% Econord e 1,18 +24,1% Leva A. e 0,82 +5,8% Econord e 0,87 +5,3% Econord e 1,08 -0,3% Econord e 0,94 -0,1% Econord e 0,95 -1,9% Econord e 0,96 -1,8% Econord e 0,83 -13,1% Econord e 0,97 +2,6% Econord e 0,77 -29,9% Econord e 0,97 -3,1% Econord e 1,18 -10,1% Urbancamion e 1,03 +7,1% Econord e 1,08 -2,1% Econord e 0,98 -11,1% Leva A. e 1,03 +2,4% Econord e 1,06 +4,0% Econord e 1,06 +13,0% Econord e 1,01 +10,4% Econord e 1,09 -0,4% Econord e 1,42 -4,1% Econord e 1,07 +5,4% Econord e 1,38 +15,8% Econord e 1,09 +3,9% Econord e 1,07 +3,9% Econord +3,9% Econord e 1,07 e 1,09 +3,9% Econord e 1,10 +3,9% Econord e 1,05 +3,9% Econord e 1,09 +3,9% Econord e 1,23 +3,9% Econord e 1,19 +3,9% Econord e 1,04 +3,9% Econord e 1,12 +3,9% Econord e 1,15 +3,9% Econord
% RD
Modello di raccolta
69,4% 65,9% 65,9% 44,5% 65,3% 62,8% 50,6% 59,0% 59,2% 58,6% 69,0% 59,5% 75,7% 60,1% 50,7% 59,2% 56,3% 62,8% 60,0% 58,6% 59,6% 63,7% 60,0% 46,8% 62,7% 48,6% 61,9% 63,2% 62,7% 61,8% 60,9% 63,8% 62,0% 54,7% 56,7% 65,0% 60,2% 58,5%
6 6 6 8 4 6 6 6 6 6 4 6 6 6 10 6 6 6 6 6 6 6 6 5 6 10 6 6 5 3 6 6 6 10 5 6 6 6
91
VALUTAZIONI ECONOMICHE
Comune 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93
92
Masciago Primo Brenta Cuvio Duno Brinzio Gerenzano Cassano Magnago Bardello Casorate Sempione Inarzo Oggiona con S.S. Cunardo Azzate Besnate Cavaria con Premezzo Casale Litta Gazzada Schianno Malgesso Caronno Varesino Solbiate Arno Brissago V. Cazzago Brabbia Biandronno Bisuschio Venegono Inferiore Venegono Superiore Sumirago Ispra Travedona-Monate Crosio della Valle Cugliate Fabiasco Vedano Olona Castelseprio Lozza Castiglione Olona Comerio Samarate Besozzo Barasso Golasecca Cardano al Campo Bregano Marnate Uboldo Castellanza Viggi첫 Gornate-Olona Cairate Ferno Lonate Pozzolo Luvinate Grantola Cuasso al Monte Olgiate Olona Ternate
Abitanti
Costi totali servizio (Euro/ ab.anno)
Costi totali servizio (Euro/ab. equivalente. anno)
290 1.721 1.650 156 865 9.816 20.947 1.489 5.530 919 4.359 2.789 4.121 5.114 5.038 2.523 4.602 1.314 4.774 4.191 1.225 819 3.216 4.193 6.344 7.000 6.127 4.940 3.687 594 3.033 7.238 1.260 1.205 7.942 2.580 16.168 8.843 1.736 2.509 13.338 765 6.448 10.020 14.650 5.270 2.095 7.742 6.744 11.870 1.379 1.240 3.366 11.711 2.307
e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,29 e 67,73 e 67,83 e 67,88 e 68,79 e 70,03 e 70,22 e 70,67 e 71,14 e 71,42 e 71,72 e 71,87 e 71,96 e 72,86 e 72,86 e 73,86 e 74,54 e 74,68 e 75,09 e 75,19 e 75,26 e 75,43 e 76,20 e 76,33 e 76,39 e 76,63 e 78,17 e 78,39 e 79,06 e 79,28 e 79,51 e 79,56 e 79,61 e 79,88 e 80,14 e 80,44 e 81,84 e 82,61 e 83,15 e 83,21 e 83,24 e 84,14 e 84,58 e 84,97 e 85,02 e 85,14 e 85,34 e 85,99 e 87,06 e 87,55 e 88,57
e 54,80 e 54,64 e 54,68 e 54,34 e 54,59 e 61,61 e 59,16 e 61,67 e 60,14 e 63,97 e 62,33 e 60,67 e 54,79 e 58,88 e 61,03 e 65,41 e 59,48 e 68,48 e 69,38 e 65,18 e 63,75 e 59,44 e 67,99 e 67,64 e 65,50 e 61,87 e 73,32 e 66,52 e 67,25 e 67,44 e 72,83 e 71,76 e 69,18 e 71,45 e 71,05 e 72,17 e 62,76 e 63,89 e 66,66 e 66,68 e 72,15 e 79,80 e 73,27 e 69,43 e 71,44 e 74,95 e 69,38 e 74,72 e 76,91 e 73,96 e 80,44 e 74,45 e 70,89 e 77,01 e 68,66
COSTI SERVIZIO Variazione (Euro/ costi ab.anno per 2006 punto % di 2005 RD) e 1,11 +3,9% e 1,06 +3,9% e 1,24 +3,9% e 1,44 +3,9% e 1,04 +3,9% e 1,84 -20,3% e 0,91 +8,4% e 1,08 +12,5% e 1,05 -3,0% e 1,17 +4,1% e 1,20 +3,1% e 1,15 +1,4% e 1,20 -8,4% e 1,19 +4,0% e 1,25 +8,7% e 1,20 -51,4% e 1,24 +6,0% e 1,18 -1,5% e 1,10 -9,5% e 1,27 +2,1% e 1,55 +15,2% e 1,24 -46,4% e 1,14 -5,2% e 1,19 -4,5% e 1,65 -2,6% e 1,38 +1,6% e 1,22 +15,2% e 1,12 -5,1% -1,6% e 1,11 e 1,28 +0,3% e 1,20 +9,6% e 1,39 -3,8% e 1,15 +25,4% e 1,32 +4,0% e 1,27 +52,0% e 1,48 -18,0% e 1,25 -2,3% e 1,45 +1,8% e 1,56 +7,2% e 1,20 +3,2% e 1,46 -12,1% e 1,34 +33,1% e 1,43 +4,9% e 1,63 -0,8% e 1,57 +4,4% e 2,53 +1,5% e 1,49 -1,5% e 1,57 -4,7% e 1,37 +11,5% e 1,51 +6,8% e 1,67 +9,5% e 1,91 +11,5% e 1,72 -26,4% e 1,54 -2,7% e 1,55 +2,1%
SOGGETTO GESTORE
% RD
Modello di raccolta
Econord Econord Econord Econord Econord Econord Sieco Econord Amsc Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Sieco Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Leva A. Econord Econord Econord Dusty Econord Econord Econord Econord Econord Agesp Econord Agesp Econord Sieco Amsc Sap Sap Econord Econord Econord Agesp Econord
60,8% 63,7% 54,3% 46,9% 64,8% 36,9% 74,2% 62,7% 65,4% 60,0% 58,6% 61,2% 59,4% 60,0% 57,5% 60,0% 57,9% 61,9% 66,5% 58,2% 48,0% 60,0% 66,1% 63,1% 45,6% 54,5% 62,5% 67,9% 68,5% 60,0% 65,2% 56,2% 69,0% 60,0% 62,7% 53,7% 63,9% 55,0% 51,5% 67,3% 56,1% 61,6% 58,0% 51,0% 53,1% 33,3% 56,8% 54,1% 61,9% 56,4% 51,0% 45,1% 50,8% 56,9% 57,0%
6 8 6 8 6 6 6 6 6 6 6 6 6 4 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 10 6 6 6 6 9 6 6 6 6 6 6 6 10 6 6 6 6 6 5 10 6 6 6
VALUTAZIONI ECONOMICHE
Comune 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141
Arcisate Saltrio Sesto Calende Somma Lombardo Saronno Besano Clivio Solbiate Olona Cocquio Trevisago Montegrino V. Cantello Fagnano Olona Galliate Lombardo Cremenaga Valganna Malnate Vergiate Mesenzana Dumenza Castelveccana Angera Porto Valtravaglia Marchirolo Tradate Laveno Mombello Cadegliano Viconago Curiglia con M. Caronno Pertusella Busto Arsizio Gavirate Luino Lavena Ponte Tresa Origgio Agra Casciago Cadrezzate Gallarate Marzio Gorla Minore Brezzo di Bedero Porto Ceresio Vizzola Ticino Brusimpiano Maccagno Varese Veddasca Pino L.M. Tronzano L.M. PROVINCIA DI VARESE
Abitanti
Costi totali servizio (Euro/ ab.anno)
Costi totali servizio (Euro/ab. equivalente. anno)
9.853 2.981 10.445 16.664 37.689 2.476 1.976 5.618 4.726 1.266 4.562 11.219 847 791 1.535 16.075 8.856 1.386 1.361 2.048 5.684 2.458 3.395 16.834 9.010 1.790 183 14.118 80.090 9.427 14.222 5.470 6.901 404 3.973 1.650 49.638 288 8.068 1.053 3.030 461 1.120 2.011 82.214 311 253 274
e 88,88 e 88,94 e 91,16 e 91,51 e 92,01 e 92,22 e 92,59 e 92,91 e 92,92 e 94,02 e 94,51 e 94,95 e 97,91 e 100,59 e 101,47 e 102,15 e 102,40 e 103,38 e 103,61 e 105,77 e 106,31 e 106,53 e 106,91 e 107,24 e 107,95 e 110,39 e 111,72 e 115,09 e 115,14 e 116,77 e 118,83 e 119,59 e 120,52 e 122,77 e 124,79 e 126,46 e 128,25 e 128,93 e 133,69 e 136,85 e 137,00 e 142,22 e 144,84 e 146,60 e 149,42 e 171,30 e 223,95 e 244,26
e 81,78 e 80,57 e 74,16 e 77,83 e 70,86 e 87,12 e 78,42 e 81,62 e 73,53 e 78,54 e 82,52 e 83,50 e 85,76 e 92,52 e 81,18 e 91,60 e 60,71 e 76,46 e 69,68 e 70,70 e 78,08 e 72,72 e 75,32 e 90,53 e 82,51 e 96,96 e 80,65 e 86,36 e 87,60 e 96,07 e 99,74 e 97,29 e 108,24 e 81,21 e 111,79 e 105,05 e 96,31 e 103,84 e 120,56 e 70,53 e 121,92 e 117,98 e 117,55 e 100,55 e 123,46 e 60,12 e 156,83 e 175,51
854.736
e 86,47
e 71,06
COSTI SERVIZIO Variazione (Euro/ costi ab.anno per 2006 punto % di 2005 RD) e 1,64 +2,9% e 2,55 +8,5% e 1,40 +0,8% e 2,24 -6,3% e 1,47 -1,2% e 2,56 +0,5% e 4,08 +6,7% e 1,55 +15,4% e 1,91 +24,4% e 2,13 +9,3% e 2,45 +29,0% e 1,55 +8,2% e 1,66 +19,4% e 2,18 +1,1% e 2,83 +33,5% e 1,90 +13,6% e 1,79 +22,1% e 2,20 +20,7% e 2,13 +14,6% e 1,78 +3,2% e 1,73 -23,7% e 2,15 +1,2% e 2,46 -4,7% e 2,82 -3,9% e 1,76 +54,2% e 3,59 +18,7% e 1,99 +8,1% e 2,20 +29,5% +43,5% e 2,20 e 1,98 +9,5% e 2,86 -11,1% e 2,34 +13,8% e 2,16 +8,5% e 2,32 +7,3% e 2,47 +52,8% e 2,02 +51,6% e 2,06 -1,2% e 3,81 +10,6% e 2,47 +33,9% e 2,53 +9,5% e 2,67 +51,0% e 5,69 +17,4% e 2,77 +50,5% e 2,60 -7,6% e 3,36 +3,2% e 3,30 -8,6% e 4,18 +32,7% e 4,44 +48,3% e 1,65
+4,9%
SOGGETTO GESTORE
% RD
Modello di raccolta
Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord A.B.C. Econord Econord Aspem Agesp Econord Econord Econord Econord Tramonto A. Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Econord Agesp Econord Econord Econord Econord Econord Aspem Econord Amsc Econord Agesp Econord Econord Econord Econord Econord Aspem Econord Econord Econord
54,1% 34,9% 64,9% 40,8% 62,4% 36,1% 22,7% 60,0% 48,8% 44,1% 38,6% 61,3% 58,9% 46,1% 35,8% 53,9% 57,2% 47,0% 48,7% 59,6% 61,4% 49,5% 43,5% 38,1% 61,4% 30,7% 56,1% 52,4% 52,4% 59,0% 41,5% 51,0% 55,7% 52,9% 50,6% 62,7% 62,2% 33,8% 54,1% 54,0% 51,4% 25,0% 52,3% 56,4% 44,4% 51,9% 53,6% 55,0%
6 6 6 6 6 5 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5 10 6 6 6 4 6 6 10 6 6 6 4 6 6 6 8 5 8 10 6 6 6 6 6 6 6 6 9 2
53,8%
93
VALUTAZIONI ECONOMICHE
Costi pro-capite
Costi pro-capite 46,08 - 64,42 e/ab.anno 64,43 - 84,14 84,15 - 111,72 111,73 - 171,30 171,31 - 244,26
0
94
2,5
5
10
km 15
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DELLA PROVINCIA DI VARESE Il Progetto CO.RI: forum per favorire il dialogo tra i cittadini e le amministrazioni sul problema dei rifiuti Il Progetto Co.Ri. nasce per volontà dei Comuni che appartengono al cosiddetto “subambito centrale” della provincia di Varese per definire una politica ed un piano di lungo periodo per la gestione dei rifiuti e dell’ambiente nel nostro territorio.
Obiettivo del progetto Co.Ri. è di arrivare a compiere queste scelte con la partecipazione, il consenso e l’appoggio informato delle comunità locali. Per fare questo saranno disponibili strumenti e promosse occasioni d’incontro e confronto che permetteranno ai cittadini di essere informati, ascoltati, consultati e coinvolti per scegliere: -- la politica complessiva di gestione dei rifiuti nel nostro territorio, -- i servizi e le tecnologie migliori e più adatte al territorio per gestire e trattare i rifiuti, -- le localizzazioni degli impianti che saranno ritenuti necessari, -- la definizione dei sistemi di controllo e di garanzia per la salute e l’ambiente. La Provincia di Varese ha finanziato il Progetto CO.RI. con un contributo di 30.000 Euro ed inol-
10
tre partecipa con i propri tecnici agli incontri del Forum. Per attuare questo progetto i Comuni aderenti hanno siglato un protocollo d’intesa riguardante lo studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di compostaggio. I Comuni promotori del progetto Co.Ri. sono: Albizzate, Azzate, Besnate, Bodio Lomnago, Brebbia, Bregano, Brunello, Buguggiate, Cairate, Carnago, Cassano Magnago, Casale Litta, Castronno, Cavaria con Premezzo, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Gazzada Schianno, Jerago con Orago, Inarzo, Ispra, Leggiuno, Lozza, Malgesso, Mercallo, Monvalle, Morazzone, Mornago, Oggiona con S.S., Ranco, Sangiano, Sesto Calende, Solbiate Arno, Sumirago, Ternate, Travedona Monate, Varano Borghi. Il Forum è il luogo di confronto pubblico sui temi del progetto e costituisce un processo partecipato in ambito locale. Il Forum è la sede della discussione e del confronto tra soggetti sociali, economici ed istituzionali: è quindi un organo consultivo, di concertazione e di intervento diretto su base volontaria. Tutti soggetti partecipanti al Forum ritengono di possedere la forza, la conoscenza e il potenziale creativo per contribuire al progetto ed al raggiungimento dei suoi obiettivi. La partecipazione ai Forum è libera e tutti i soggetti che aderiscono al Forum ne condividono i principi e le raccomandazioni.
Premio Comuni per la gestione dei rifiuti Nel 2006 la Provincia di Varese ha, come negli anni precedenti, dato corso all’iniziativa volta alla premiazione dei Comuni più virtuosi nella gestione dei rifiuti urbani. Obiettivo del premio è stato quello di dare visibilità e risorse ai Comuni che maggiormente si sono impegnati sul tema rifiuti urbani con iniziative di riduzione rifiuti, incremento della raccolta differenziata, etc., fornendo loro delle risorse da impiegare in nuove iniziative
a favore dell’ambiente e dell’istruzione. L’attribuzione dei premi è avvenuta secondo il criterio dell’indice di efficienza (i tre Comuni con il maggior livello di indice di efficienza) e la classe dimensionale dei Comuni (Categoria Comuni con meno di 5.000 abitanti e categoria Comuni con più di 5.000 abitanti); sono stati quindi attribuiti complessivamente 6 premi per un ammontare complessivo di Euro 35.000.
95
INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
I vincitori del premio sono: Categoria “Comuni con meno di 5.000 abitanti”: 1º classificato: Comune di Golasecca; 2º classificato: Comune di Ranco.; 3º classificato: Comune di Varano B.;
Categoria “Comuni con più di 5.000 abitanti”: 1º classificato: Comune di Sesto C.; 2º classificato: Comune di Laveno M.; 3º classificato: Comune di Vergiate.
Educazione ambientale sul Piano Provinciale Rifiuti: “Un tesoro nel bidone” La Provincia di Varese ha stipulato nel 2005 un accordo con l’associazione Legambiente (associazione senza scopo di lucro a favore di stili di vita, di produzione e di consumo improntati sull’ecosviluppo e ad un equilibrato rapporto tra essere umano e natura) per attuare un piano di sensibilizzazione e di educazione ambientale rivolto agli alunni delle scuole della Provincia di Varese di vario grado. Questo piano è stato suddiviso per zone di intervento, corrispondenti ai Subambiti del Piano Rifiuti, e prevede l’effettuazione di 200 ore/
96
anno, per tre anni consecutivi, di educazione ambientale sulla problematica dei rifiuti con particolare riferimento alle tematiche della riduzione dei rifiuti ed ai principi ispiratori del Piano Provinciale Rifiuti oltre a 10 visite guidate per le scolaresche per ogni anno scolastico, ad impianti di recuperosmaltimento dei RSU all’interno della Provincia, rivolte a scuole che beneficeranno di un “premio” da parte della Provincia consistente nel trasporto gratuito per gli alunni. Nel corso del 2006 il progetto ha visto l’adesione entusiasta di numerosi istituti scolastici con la prosecuzione delle attività di formazione (interventi in 50 scuole della provincia) e delle visite guidate agli impianti.
11
SCHEDE DI SINTESI DI SUBAMBITI E CONSORZI Nelle seguenti pagine sono state inserite le schede di sintesi della gestione rifiuti per l’intera Provincia, i 5 Sub-ambiti del PPGR, i Consorzi di raccolta rifiuti e le Comunità Montane, con il riassunto dei principali indicatori relativi alla gestione dei rifiuti.
zione del numero di riferimento, vd. paragrafo specifico, con relativa descrizione dettagliata) e quello sul passaggio da tassa a tariffa rifiuti (o indicazione della vecchia Tarsu se ancora in vigore); -- Quadro riepilogativo raccolte differenziate con elenco delle frazioni principali e indice di efficienza relativo a ciascuna di esse; -- Riquadro sui rifiuti avviati a smaltimento.
Sono state considerate, come lo scorso anno, delle schede riassuntive per i subambiti così come definiti dal Piano Provinciale Rifiuti, ed inoltre le schede relative ai Comuni che hanno una gestione consortile (ovvero, un unico appalto per più Comuni).
Subambito:
Le schede di sintesi sono organizzate secondo le seguenti aree di informazioni: -- Intestazione della scheda, riportante il “soggetto” cui si riferiscono i dati riportati; -- Informazioni generali (per i Comuni: bacino di appartenenza, Consorzi o Comunità montane di appartenenza, Gestore principale del servizio, presenza della piazzolaecocentro, mesi turistici ed eventuali commenti); -- Grafico andamento storico della produzione di rifiuti: andamento produzione dei rifiuti urbani espressa in kg/ab.giorno dal 2004 al 2006; -- Grafico a torta con suddivisione dei rifiuti raccolti mediante le diverse raccolte selettive; -- Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani con indicazione di dati urbanistici (abitanti e densità urbanistica), indice di efficienza, risultati di raccolta differenziata (% RD e variazione 2006-2005 esclusi gli ingombranti recuperati), produzione totale di rifiuti (pro-capite, variazione 2006-2005 e variazione rispetto alla media provinciale), totale dei costi del servizio (Euro/ab.anno e Euro/ab.anno per punto percentuale di RD) ed incremento costi. Inoltre vi sono i box di approfondimento del sistema di gestione rifiuti (con indica-
Immagine scheda tipo
SUBAMBITO CENTRALE CENTRALE
Numero Comuni:
47
Numero piazzole:
31
Commenti: Media mesi turistici:
1,4
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
177.740
656
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,6
62,6%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,27
+12,2% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+5,1%
-5,3%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
-3%
e 1,13
7
6
1
Totale costi Costo complessivo servizio (Euro/ ab.anno)
e 70,48
Raccolte differenziate Frazioni
Raccolta pro-capite (Kg/ anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006 2005
Indice efficienza della raccolta
47,0
-5%
+4%
10,1%
6
Vetro / vetro e alluminio
45,5
-2%
+4%
9,8%
5
Plastica
20,9
+22%
+5%
4,5%
7
Scarti verdi
68,6
+22%
+10%
14,8%
5
Legno
19,7
+11%
+15%
4,2%
8
Organico
59,1
+5%
+33%
12,7%
9
Materiali ferrosi
14,6
+39%
+7%
3,1%
5
6,6
+0%
+22%
1,4%
6
Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) \ TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
282,1 9,0
291,1
+12% 119%
Passaggio a tariffa rifiuti
Rifiuti a smaltimento
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Carta e cartone
Altre
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
60,7% 1,9%
62,6%
Raccolta pro-capite (kg/ giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,31
112,2
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,14
52,0
Spazzamento stradale
0,03
9,6
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,48
173,9
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,17
61,0
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale -33%
Variazione 20062005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-10,9%
24,1%
11,2%
-48%
2,4%
2%
37,4% +38%
+10%
13,1%
Nel quadro riassuntivo riportato, si è voluta dare importanza ai principali indicatori della gestione rifiuti, soprattutto all’indice di efficienza. Per dare una valenza visiva ad alcuni di questi indicatori è stato impiegato uno “smile” diverso a seconda della classe di efficienza raggiunta. Le schede singole comunali, realizzate in questo stesso formato già utilizzato per lo scorso anno, sono disponibili sul sito internet della Provincia – Settore Ecologia ed Energia – Osservatorio Rifiuti.
97
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
Schede di sintesi
TOTALE PROVINCIA Subambito:
VARI
Numero Comuni:
142
Numero piazzole:
80
Commenti: Media mesi turistici:
2,0
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
854.736
651
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,4
53,8%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,35
+8,3% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+2,7%
+0,0%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 86,47
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
49,5
+0%
+4%
10,1%
6
Vetro / vetro e alluminio
46,4
+0%
+6%
9,5%
5
Plastica
17,2
+0%
+10%
3,5%
7
Scarti verdi
56,0
+0%
+4%
11,4%
5
Legno
17,8
+0%
+6%
3,6%
5
Organico
56,1
+0%
+24%
11,4%
8
Materiali ferrosi
10,5
+0%
-3%
2,1%
3
6,6
+0%
+4%
1,3%
5
+8%
53,0%
Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
98
260,1 4,1
264,2
0%
Variazione 2006 2005
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+5%
e 1,61
12
11
1
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
0,8%
53,8%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,46
168,3
+0%
-6,5%
34,3%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,11
40,1
Spazzamento stradale
0,05
18,3
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,62
226,8
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,12
44,2
Frazioni
8,2%
+0%
7,3%
4%
46,2% +0%
+8%
9,0%
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
SUBAMBITO NORD - OVEST Subambito:
NORD - OVEST
Numero Comuni:
45
Numero piazzole:
11
Commenti: Media mesi turistici:
3,2
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
108.135
306
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,5
53,1%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,29
+19,0% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+1,2%
-4,0%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 97,22
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006 2005
Carta e cartone
43,3
-12%
+12%
9,2%
5
Vetro / vetro e alluminio
49,5
+7%
+9%
10,5%
5
Plastica
18,6
+8%
+24%
4,0%
9
Scarti verdi
53,5
-5%
+4%
11,3%
5
Legno
13,6
-24%
+6%
2,9%
4
Organico
52,0
-7%
+87%
11,0%
9
Materiali ferrosi
14,0
+33%
+1%
3,0%
5
5,9
-11%
1,2%
5
Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
250,3 0,0
250,4
+13%
+19% -100%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+9%
e 1,83
0
0
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
53,1% 0,0%
53,1%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,42
154,8
-8%
-21,1%
32,8%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,16
58,2
Spazzamento stradale
0,02
8,1
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,61
221,1
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,16
58,2
Frazioni
12,3%
-56%
52,6%
2%
46,9% +32%
+8%
12,3%
99
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
SUBAMBITO NORD - EST Subambito:
NORD - EST
Numero Comuni:
17
Numero piazzole:
10
Commenti: Media mesi turistici:
1,3
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
157.036
693
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,1
47,3%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,40
+9,1% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+1,7%
+4,3%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 98,45
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
51,2
+3%
+0%
10,0%
6
Vetro / vetro e alluminio
48,0
+3%
+4%
9,4%
5
Plastica
16,1
-6%
+15%
3,1%
7
Scarti verdi
37,4
-33%
+8%
7,3%
4
Legno
15,2
-15%
+11%
3,0%
5
Organico
54,6
-3%
+32%
10,7%
9
9,8
-7%
-11%
1,9%
3
8,6
+31%
1,7%
5
Materiali ferrosi Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
100
240,9 1,3
242,2
Variazione 2006 2005
-3%
+9% -69%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+10%
e 2,08
1
1
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
47,0% 0,3%
47,3%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,57
209,7
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,09
33,1
Spazzamento stradale
0,07
27,4
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,74
270,2
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,09
34,4
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale +25%
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-6,3%
40,9%
6,5%
+49%
13,8%
5%
52,7% -22%
-2%
6,7%
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
SUBAMBITO CENTRALE Subambito:
CENTRALE
Numero Comuni:
47
Numero piazzole:
31
Commenti: Media mesi turistici:
1,4
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
177.740
656
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,6
62,6%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,27
+12,2% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+5,1%
-5,3%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 70,48
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
47,0
-5%
+4%
10,1%
6
Vetro / vetro e alluminio
45,5
-2%
+4%
9,8%
5
Plastica
20,9
+22%
+5%
4,5%
7
Scarti verdi
68,6
+22%
+10%
14,8%
5
Legno
19,7
+11%
+15%
4,2%
8
Organico
59,1
+5%
+33%
12,7%
9
Materiali ferrosi
14,6
+39%
+7%
3,1%
5
6,6
+0%
1,4%
6
Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
282,1 9,0
291,1
Variazione 2006 2005
+22%
+12% 119%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
-3%
e 1,13
7
6
1
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
60,7% 1,9%
62,6%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,31
112,2
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,14
52,0
Spazzamento stradale
0,03
9,6
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,48
173,9
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,17
61,0
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale -33%
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-10,9%
24,1%
11,2%
-48%
2,4%
2%
37,4% +38%
+10%
13,1%
101
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
SUBAMBITO SUD-OVEST Subambito:
SUD - OVEST
Numero Comuni:
16
Numero piazzole:
14
Commenti: Media mesi turistici:
1,1
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
256.844
1130
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,5
55,7%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,36
+1,7% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+1,7%
+1,2%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 88,69
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
51,6
+4%
+1%
10,4%
6
Vetro / vetro e alluminio
46,2
-0%
+4%
9,3%
5
Plastica
15,8
-8%
+3%
3,2%
6
Scarti verdi
65,4
+17%
-2%
13,2%
4
Legno
19,9
+12%
-1%
4,0%
5
Organico
59,8
+7%
+5%
12,0%
6
7,9
-25%
-10%
1,6%
3
6,6
+0%
+25%
1,3%
6
+2%
55,0%
Materiali ferrosi Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
102
273,2 3,4
276,7
-17%
Variazione 2006 2005
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+5%
e 1,59
2
2
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
0,7%
55,7%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,47
170,2
+1%
-1,9%
34,2%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,08
30,1
Spazzamento stradale
0,05
19,9
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,60
220,2
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,09
33,6
Frazioni
6,1%
+9%
7,5%
4%
44,3% -24%
+20%
6,8%
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
SUBAMBITO SUD-EST Subambito:
SUD - EST
Numero Comuni:
16
Numero piazzole:
14
Commenti: Media mesi turistici:
2,2
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
154.981
1121
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,3
52,8%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,23
+8,6% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+2,6%
-8,5%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 88,31
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
47,3
-4%
+8%
10,5%
6
Vetro / vetro e alluminio
43,5
-6%
+12%
9,7%
5
Plastica
15,3
-11%
+12%
3,4%
6
Scarti verdi
46,7
-17%
+6%
10,4%
5
Legno
16,0
-10%
+6%
3,5%
5
Organico
50,4
-10%
+17%
11,2%
8
8,4
-20%
-4%
1,9%
3
5,0
-24%
-29%
1,1%
3
+9%
51,8%
Materiali ferrosi Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
232,6 4,9
237,5
18%
Variazione 2006 2005
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+7%
e 1,67
2
2
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
1,1%
52,8%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,42
154,0
-9%
-3,8%
34,3%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,10
35,3
Spazzamento stradale
0,06
22,6
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,58
211,9
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,11
40,2
Frazioni
7,9%
+23%
-4,3%
5%
47,2% -9%
+0%
8,9%
103
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
CONSORZIATI VALCUVIA Subambito:
NORD - OVEST
Numero Comuni:
17
Numero piazzole:
1
Commenti: Media mesi turistici:
3,0
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
23.539
285
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,4
59,9%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,14
+10,8% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+4,9%
-15,2%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 67,29
Raccolte differenziate Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006 2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Indice efficienza della raccolta
Carta e cartone
34,7
-30%
+4%
8,3%
4
40,8
-12%
-9%
9,8%
3
Plastica
15,9
-8%
+6%
3,8%
6
Scarti verdi
72,0
+29%
+30%
17,3%
8
Legno
14,6
-18%
+15%
3,5%
6
Organico
47,3
-16%
+14%
11,4%
5
Materiali ferrosi
17,3
+64%
+4%
4,1%
5
7,0
+5%
1,7%
3
Altre Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
249,4 0,0
249,4
+11% -100%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+4%
e 1,12
0
0
-
Rifiuti a smaltimento
Vetro / vetro e alluminio
Subtotale
104
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
59,9% 0,0%
59,9%
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,39
141,8
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,07
25,0
Spazzamento stradale
con rsu
con rsu
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,46
166,8
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,07
25,0
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale -16%
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-1,5%
34,1%
6,0%
con rsu
con rsu
con rsu
40,1% -43%
-10%
6,0%
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
CONVENZIONE INTERCOM. SESTO C. SUD - OVEST, CENTRALE
Subambito:
Numero Comuni:
19
Numero piazzole:
11
Commenti: Media mesi turistici:
3,1
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
74.354
390
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
6,3
59,0%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,40
+9,5% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+4,1%
+4,1%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 73,32
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
50,2
+1%
+4%
9,8%
6
Vetro / vetro e alluminio
50,7
+9%
+1%
9,9%
5
Plastica
22,0
+28%
+7%
4,3%
9
Scarti verdi
64,5
+15%
+9%
12,6%
5
Legno
20,4
+14%
+13%
4,0%
6
Organico
52,4
-6%
+23%
10,3%
8
Materiali ferrosi
14,6
+39%
+12%
2,8%
5
7,4
+11%
+29%
1,4%
6
+9%
55,2%
Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
282,2 19,4
301,6
374%
Variazione 2006 2005
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
-3%
e 1,24
1
1
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
3,8%
59,0%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,38
139,4
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,15
55,7
Spazzamento stradale
0,04
14,4
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,57
209,6
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,21
75,2
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale -17%
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-6,0%
27,3%
10,9%
-21%
7,3%
3%
41,0% +70%
+5%
14,7%
105
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
CONSORZIATI VALLI DEL LUINESE Subambito:
NORD - OVEST
Numero Comuni:
13
Numero piazzole:
1
Commenti: Media mesi turistici:
3,7
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
16.026
161
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
4,9
50,2%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,44
+70,1% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+5,5%
+7,2%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 128,08
Raccolte differenziate Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006 2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Indice efficienza della raccolta
Carta e cartone
49,4
-0%
+55%
9,4%
9
66,0
+42%
+32%
12,5%
9
Plastica
16,1
-6%
+71%
3,1%
9
Scarti verdi
40,7
-27%
+41%
7,7%
6
Legno
19,5
+9%
+35%
3,7%
9
Organico
47,3
-16%
9,0%
3
Materiali ferrosi
18,5
+76%
3,5%
6
6,7
+1%
1,3%
5
Altre Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
264,2 0,0
264,2
+25% +15%
+70% -100%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+13%
e 2,55
0
0
-
Rifiuti a smaltimento
Vetro / vetro e alluminio
Subtotale
106
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
50,2% 0,0%
50,2%
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,44
158,9
-6%
-40,2%
30,2%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,28
100,8
Spazzamento stradale
0,01
2,2
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,72
261,9
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,28
100,8
Frazioni
19,2%
-88%
-20,5%
0%
49,8% +128%
+34%
19,2%
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
CONSORZIATI ACCAM Subambito:
SUD - EST
Numero Comuni:
14
Numero piazzole:
12
Commenti: Media mesi turistici:
1,3
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
234.650
1189
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,5
56,5%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,36
+1,3% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+1,9%
+1,2%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 89,91
Raccolte differenziate Variazione rispetto alla media provinciale
Carta e cartone
52,1
+5%
-0%
10,5%
5
Vetro / vetro e alluminio
46,4
-0%
+4%
9,3%
5
Plastica
15,6
-9%
+3%
3,1%
6
Scarti verdi
66,1
+18%
-2%
13,3%
4
Legno
19,9
+11%
-2%
4,0%
5
Organico
64,4
+15%
+5%
13,0%
6
7,3
-30%
-13%
1,5%
3
6,5
-1%
+25%
1,3%
6
+1%
56,0%
Materiali ferrosi Altre Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
278,4 2,3
280,7
-43%
Variazione 2006 2005
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
+6%
e 1,59
1
1
-
Rifiuti a smaltimento
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Frazioni
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
0,5%
56,5%
Indice efficienza della raccolta
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro-capite (kg/anno)
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Rifiuti urbani indifferenziati
0,46
167,8
-0%
-2,2%
33,8%
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,08
28,7
Spazzamento stradale
0,05
19,5
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,59
216,0
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,09
31,0
Frazioni
5,8%
+6%
9,5%
4%
43,5% -30%
+31%
6,3%
107
Schede di sintesi di subambiti e consorzi
COINGER Subambito:
CENTRALE
Numero Comuni:
22
Numero piazzole:
14
Commenti: Media mesi turistici:
0,0
Totale rifiuti: dati storici e frazioni raccolte
Quadro di sintesi del sistema di gestione dei rifiuti urbani Dati urbanistici
Raccolte differenziate
Abitanti
Dens. urb. media (ab./km2)
73.300
855
Indice di efficienza gestione Rifiuti Urbani
5,7
59,2%
Totale rifiuti
Pro-capite (kg/giorno)
1,23
+13,4% Sistema di gestione rifiuti
Variazione 20062005
Differenza risp. media provinciale
Sistema di raccolta più frequente
Descrizione sistema
+4,4%
-8,2%
6
Indiff: sacchi porta/porta, Carta e plastica: porta/porta 15gg, Vetro: porta/porta 15gg, Organico: Si
Totale costi
Costo complessivo servizio (Euro/ab.anno)
e 68,10
Raccolte differenziate Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale
Variazione 2006 2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
Indice efficienza della raccolta
Carta e cartone
37,1
-25%
+5%
8,2%
5
42,0
-10%
+8%
9,3%
4
Plastica
19,2
+12%
+3%
4,3%
7
Scarti verdi
68,8
+23%
+12%
15,3%
5
Legno
22,0
+23%
+11%
4,9%
6
Organico
53,5
-5%
+36%
11,9%
9
Materiali ferrosi
16,1
+53%
+3%
3,6%
5
8,0
+21%
1,8%
8
Subtotale Ingombranti (q.tà recuperata) TOTALE RACCOLTE DIFFERENZIATE:
266,7 0,0
266,7
+29%
+13% -100%
Passaggio a tariffa rifiuti
Variazione costi 20062005
Costo per punto % di racc. diff. (Euro/ ab.anno)
Comuni passati a TARIFFA
n. Comuni con metodo presuntivo
n. Comuni con metodi di quantificazione puntuali (es. volume/peso)
-6%
e 1,15
5
5
-
Rifiuti a smaltimento
Vetro / vetro e alluminio
Altre
108
Raccolta pro-capite (Kg/anno)
Variazione 2006-2005 (escl. ingombranti)
% Raccolta Differenziata
59,2% 0,0%
59,2%
Raccolta pro-capite (kg/giorno)
Raccolta pro capite (kg/anno)
Rifiuti urbani indifferenziati
0,32
118,0
Ingombranti (q.tà non recuperata)
0,16
57,8
Spazzamento stradale
0,02
8,2
TOTALE RIFIUTI A SMALTIMENTO:
0,50
184,0
Ingombranti (q.tà totale raccolta)
0,16
57,8
Frazioni
Variazione rispetto alla media provinciale -30%
Variazione 2006-2005
Incidenza sul totale Rifiuti Urbani
-8,6%
26,2%
12,8%
-55%
-17,4%
2%
40,8% +31%
+1%
12,8%
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE DATI 2004 a cura della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Varese
12
PREMESSA Le Camere di Commercio dispongono di un rilevante patrimonio informativo in materia ambientale, derivante dalla raccolta dei dati relativi alle Dichiarazioni Ambientali (MUD), presentate dalle imprese del territorio provinciale. Nel 2003 l’Osservatorio Provinciale Rifiuti della Provincia di Varese ha avviato una collaborazione con lo Sportello Ambiente della Camera di Commercio di Varese, al fine di realizzare elaborazioni di dettaglio e studi di approfondimento per poter presentare, all’interno del “Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani nella provincia di Varese”, una specifica sezione interamente dedicata ai rifiuti speciali. Il presente studio sull’andamento e sulla quantità dei rifiuti speciali prodotti e gestiti in provincia di Varese è stato realizzato in collaborazione con Ecocerved (Società per l’ambiente delle Camere di Commercio) e vuole essere uno strumento di supporto rivolto a tutti gli attori locali coinvolti nello sviluppo economico del territorio varesino rispettoso dell’ambiente e del territorio. Per le imprese può essere un ausilio nelle scelte strategiche verso investimenti ambientali che preveda-
no l’introduzione di nuove “tecnologie pulite” nei processi produttivi. I dati elaborati e disponibili sono quelli bonificati da Ecocerved, più recenti riferiti alle dichiarazioni MUD presentate nel 2005, riguardanti l’anno di produzione 2004, raccolti dalla Camera di Commercio. L’elaborazione dei dati MUD segue diverse metodologie di aggregazioni che rispecchiano la complessità del dato rilasciato dalle denunce degli utenti. Il dato dichiarato grezzo necessita di bonifica da errori grossolani e di compilazione. Ecocerved, azienda di scopo del sistema camerale realizza, oltre alla informatizzazione dei dati, anche la bonifica, che fornisce realisticamente gli intendimenti di dichiarazione degli operatori. Questa edizione dello studio presenta anche un incrocio con i dati relativi all’anno di presentazione 2004 per i quantitativi gestiti nel 2003. Lo studio è integrato, per la parte riferita alle attività economiche delle aziende, con i dati InfoCamere per l’anno di riferimento 2004.
CLASSIFICAZIONE E NORMATIVA DEI RIFIUTI SPECIALI In Italia il settore rifiuti è attualmente regolamentato dalla parte IV del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. codice ambientale) in vigore dal 29 aprile 2006, il quale ha abrogato il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (c.d. Decreto Ronchi). Tale provvedimento di riformulazione ambientale classifica i rifiuti secondo l’origine, in rifiuti urbani e speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e non pericolosi. A norma dell’art. 184, comma 3, del D. Lgs. n. 152/2006, sono classificati come rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo;
c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; m) il combustibile derivato dai rifiuti; n) i rifiuti derivanti dalle attività di selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani.
109
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
I rifiuti speciali possono inoltre essere classificati in base alle caratteristiche di pericolosità, in pericolosi e non pericolosi. Con decisione della Commissione Europea 2000/532/CE e successive modifiche e integrazioni, l’UE ha introdotto una catalogazione unica dei rifiuti. Tale classificazione, in vigore dal 1° gennaio 2002, riunisce
in un unico elenco i rifiuti non pericolosi e quelli pericolosi. Ai sensi dell’art. 184, comma 5, D. Lgs. 152/2006, sono pericolosi i rifiuti non domestici indicati espressamente come tali, con apposito asterisco, nell’elenco di cui di cui all’allegato D alla parte IV, del predetto decreto.
IL MUD: MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE L’acquisizione dei dati relativi alla produzione ed alla gestione dei rifiuti speciali rappresenta da sempre una questione problematica, soprattutto a causa delle difficoltà nella veicolazione di informazioni dai soggetti gestori/produttori dei rifiuti, agli organismi deputati alla pianificazione, al monitoraggio, alla raccolta ed elaborazione dei dati. Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) è stato introdotto dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70 recante “Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l’attuazione di un sistema di ecogestione e di audit ambientale” e costituisce un sistema unitario attraverso il quale adempiere ai principali obblighi di dichiarazione o comunicazione periodici, previsti dalla normativa in materia ambientale e di sicurezza a carico di soggetti pubblici e privati. Ai fini della dichiarazione al “Catasto dei Rifiuti”, istituito dall’art. 3 del decreto legge 9 settembre 1988, n. 397, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 1988, n. 475, sono tenuti a comunicare annualmente le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti gestiti e/o prodotti, i seguenti soggetti: -- chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e di trasporto di rifiuti, compresi i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, ovvero svolge le operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti; -- le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi ed i consorzi istituiti con le finalità di recuperare particolari tipologie di rifiuto.
110
Sono esonerati dall’obbligo di tale comunicazione gli imprenditori agricoli con un volume di affari annuo non superiore ad euro ottomila (Euro 8.000,00). Il MUD, sostitutivo di ogni altra comunicazione in materia di rifiuti, scarichi idrici ed emissioni atmosferiche, deve essere presentato annualmente, entro il 30 aprile, alla Camera di Commercio competente per territorio; tale dichiarazione è relativa alle attività di produzione e gestione dei rifiuti svolte nel corso dell’anno solare precedente. E’ necessario precisare che, con l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 152/2006, sono state esonerate dall’obbligo di presentazione del MUD le imprese e gli enti che producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e artigianali. I dati MUD, raccolti in maniera uniforme su scala nazionale, vengono elaborati, bonificati e resi successivamente disponibili attraverso una piattaforma informatica a cui possono accedere le Camere di Commercio e gli Enti preposti al controllo. I MUD presentati nel 2006 (riferiti all’anno 2005) sono già stati acquisiti, ma i relativi dati non sono per il momento pubblicati in quanto sono in corso le operazioni relative alla bonifica degli stessi. Le “operazioni di bonifica” consistono nel rivedere i dati acquisiti, individuando incongruenze e possibili errori attraverso il controllo incrociato di tutte le comunicazioni effettuate (dai produttori e dai destinatari) e ricostruendo il percorso del rifiuto dall’origine allo smaltimento finale. In questo modo le statistiche possono ritenersi affidabili. Nel presente Rapporto si è pertanto optato per la pubblicazione di dati meno recenti ma con un elevato grado di attendibilità.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Quadro economico Generale Questa prima parte dell’elaborato correla i dati del registro imprese della CCIAA, relativi al numero di aziende iscritte ed attive al 2004 nella provincia di Varese, con la produzione di rifiuti. Le aziende sono raccolte per famiglie di macro attività economiche per rendere più lineare la lettura. Il dato relativo alla numerosità di unità locali, per settori di attività economica, verrà relazionato con la produzione di rifiuti dichiarata nel MUD, dalle aziende dichiaranti della rispettiva famiglia di attività economica ISTAT. L’indicazione dell’attività economica da parte delle aziende dichiaranti, è un dato obbligatorio nella scheda anagrafica del MUD. Scopo dell’analisi è descrivere, incrociando i dati del registro imprese relativi all’anno 2004 con i dati delle dichiarazioni MUD relativi al 2004, l’interazione fra tessuto economico provinciale e produzione di rifiuti.
Dai dati del registro imprese evidenziamo quali attività economiche sono maggiormente numerose per numero di unità locali, in ordine di importanza: -- Commercio all’ingrosso e al dettaglio -- Aziende del settore delle costruzioni -- Attività professionali di consulenza, Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica -- Aziende del settore della produzione metallifera e prodotti in metallo. -- Organizzazioni associative. Nel 2004 riscontriamo un leggero aumento delle unità locali iscritte a registro imprese, rispetto al 2003.
UNITA’ LOCALI ISCRITTE A REGISTRO IMPRESE Unità locali per sezioni di attività economica 2003 2004 Agricoltura, caccia e pesca 2.107 2.126 Estrazione di minerali 28 28 Industrie alimentari, bevande e tabacco 895 933 Industrie tessili 1.636 1.543 Industrie delle pelli pellicce e calzature 1.225 1.142 Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili) 546 523 Industria carta, stampa, editoria 608 603 Raffinerie di petrolio 5 4 Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche 230 207 Produzione articoli in gomma e materie plastiche 737 713 Lavorazione minerali non metalliferi 223 235 Produzione metallo e prodotti in metallo 2.685 2.574 Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione 1.243 1.290 Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche 1.403 1.352 Produzione mezzi di trasporto 132 139 Fabbricazione di mobili e altre industrie manufatturiere 879 880 Produzione energia elettrica, gas e acqua 43 43 Costruzioni 10.459 10.961 Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti 18.627 18.638 Trasporti e comunicazioni 2.032 2.110 Attività professionali di consulenza, Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, 10.649 10.924 informatica Pubblica amministrazione e istruzione 210 213 Sanità e servizi sociali 320 338 Recupero e preparazione per il riciclaggio 38 39 Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 70 67 Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali 3.188 3.257 Non Classificate 360 417 Totale 60.578 61.299 Fonte: Infocamere dati Registro Imprese 2003 - 2004
Tab. 1 Confronto fra numero Unità Locali Attive a Registro Imprese per l’anno 2003 e 2004 per macro Settori di Attività Economica
111
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Tab. 2 Selezione delle Attività Economiche presenti nel territorio provinciale anno 2004
ATTIVITA’ CON RILEVANZA > 5% Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Costruzioni Attività professionali di consulenza, Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali Produzione metallo e prodotti in metallo Tutte le Altre
30% 18% 18% 5% 4% 24%
Graf. 1Distribuzione delle attività economiche per numerosità maggiore del 5%
Tab. 3 Confronto, per attività economica, fra le aziende iscritte a registro imprese e le aziende che hanno presentato la denuncia MUD
CONFRONTO FRA ISCRITTI A REGISTRO IMPRESE E U_L_ a reg_ Nº dich. U_L_ a reg_ Nº dich. DICHIARAZIONI MUD imp 2003 MUD 2003 imp 2004 MUD 2004 Agricoltura, caccia e pesca 2.107 60 2.126 62 Estrazione di minerali 28 21 28 17 Industrie alimentari, bevande e tabacco 895 40 933 42 Industrie tessili e dell’abbigliamento 1.636 549 1.543 412 Industrie delle pelli e calzature 1.225 23 1.142 133 Industria legno e prodotti in legno (escl mobili) 546 75 523 77 Industria carta, stampa, editoria 608 270 603 269 Raffinerie di petrolio 5 2 4 2 Fabbricazione di prod. chimici e fibre sint. 230 115 207 120 Prod. articoli in gomma e materie plastiche 737 364 713 348 Lavorazione minerali non metalliferi 223 78 235 84 Produzione metallo e prodotti in metallo 2.685 918 2.574 901 Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e 1.243 451 1.290 451 riparazione Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche 1.403 272 1.352 264 Produzione mezzi di trasporto 132 68 139 63 Altre industrie manifatturiere (comp. mobili) 879 88 880 79 Produzione energia elettrica, gas e acqua 43 12 43 14 Costruzioni 10.459 309 10.961 293 Commercio all’ingrosso e al dett., riparazione autoveicoli e 18.627 2.033 18.638 1.982 motocicli, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni 2.032 217 2.110 199 Attività professionali di cons., Intermediaz. mon. e finanziaria, att. 10.649 310 10.924 294 Immob.. informatica Pubblica amministrazione e istruzione 210 150 213 205 Sanità e servizi sociali 320 396 338 419 Recupero e preparazione per il riciclaggio 38 52 39 59 Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 70 145 67 154 Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed 3.188 336 3.257 325 organismi extraterritoriali NC - Non classificate 360 417 Totale 60.578 7.354 61.299 7.268 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2003 e 2004 Infocamere dati Registro Imprese 2003 e 2004
Di seguito si evidenzia la percentuale di denunce MUD presentate per macro settore di attività economica (è stata effettuata una selezione dei settori
112
di attività che presentano oltre il 5% delle denunce in rapporto a quelle consegnate complessivamente alla CCIAA della provincia).
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
NUMERO DICHIARAZIONI CON RILEVANZA > 5% Numero dichiarazioni per sezioni di attività economica attive da dichiarazioni MUD Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti 27% Produzione metallo e prodotti in metallo 12% Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione 6% Sanità e servizi sociali 6% Industrie tessili 6% Produzione articoli in gomma e materie plastiche 5% Tutte le Altre 38% Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
Tab. 4 Numerosità denunce per Attività Economica
Graf. 2 Numero di dichiarazioni MUD provenienti dai settore di attività economica
RIFIUTI PRODOTTI DICHIARATI PER ATTIVITA’ ECONOMICA ISTAT
Produzione Produzione Fam. 17 2003 2004 non p.
TOTALE al netto della fam. 17 1.858 83 14.131 38.176 3.226 2.246 41.462 26 47.620 75.609 3.995 175.297 31.288 12.575 8.489 2.700 1.396 6.910
Agricoltura, caccia e pesca 1.067 1.892 34 Estrazione di minerali 495 274 191 Industrie alimentari, bevande e tabacco 18.319 14.626 495 Industrie tessili e dell’abbigliamento 40.147 39.270 1.094 Industrie delle pelli e calzature 1.631 3.253 26 Industria legno e prod. in legno (escl. mobili) 1.570 2.330 84 Industria carta, stampa, editoria 39.329 41.958 496 Raffinerie di petrolio 38 26 Fabbricazione di prod. chimici e fibre sint. 56.407 50.428 2.809 Produzione articoli in gomma e materie plastiche 71.370 77.150 1.541 Lavorazione minerali non metalliferi 9.996 9.123 5.127 Produzione metallo e prodotti in metallo 195.776 188.464 13.167 Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione 35.780 35.312 4.024 Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche 12.304 13.733 1.158 Produzione mezzi di trasporto 7.878 9.896 1.407 Altre industrie manifatturiere (comp. mobili) 3.171 2.729 29 Produzione energia elettrica, gas e acqua 1.153 1.484 89 Costruzioni 94.038 76.578 69.668 Commercio all’ingrosso e al dettaglio, rip. autoveicoli e motocicli, 119.825 119.441 44.871 74.570 alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni 9.766 11.797 4.475 7.322 Attività professionali di cons., Intermediaz. mon. e finanziaria, att. 14.429 22.621 5.091 17.529 Immob. informatica Pubblica amministrazione e istruzione 6.171 13.199 492 12.707 Sanità e servizi sociali 4.253 4.195 81 4.114 Recupero e preparazione per il riciclaggio 70.090 59.387 3.516 55.871 Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 374.051 376.561 8.400 368.161 Organizz. associative, servizi domestici, associazioni ed organismi 240 315 19 295 extraterritoriali Totale 1.189.296 1.176.042 168.384 1.007.658 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2003 e 2004
Tab. 5 Produzione rifiuti per Attività Economica
113
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
La produzione dei rifiuti riportata nella tabella 5, è ricavata dai dati MUD bonificati da Ecocerved. E’ riportata la produzione dell’anno 2003 e la produzione dell’anno 2004 per ciascun macro settore di attività economica. Si evidenziano: -- la terza colonna per la quantità di rifiuto appartenente alla famiglia CER 17.00.00 limitatamente ai soli rifiuti non pericolosi. Questo perché tale dato, pur non essendo l’unico dato incompleto e sottostimato data la non obbligatorietà della dichiarazione MUD da parte di soggetti produttori di rifiuti non pericolosi provenienti da attività di costruzioni, scavo e demolizione, è sicuramente, per il suo “peso” complessivo, il più importante; -- oltre all’attività del settore costruzioni, si evidenzia anche l’attività relativa al Commercio all’ingrosso e dettaglio, alberghi e ristoranti, data la non obbligatorietà della dichiarazione MUD da parte di tutti soggetti produttori; -- la quarta colonna esprime il totale dei rifiuti prodotti per attività economica al netto delle quantità appartenenti alla famiglia 17.00.00 limitatamente ai soli non pericolosi.
Garf. 3 Produzione di rifiuti per settore di attività economica
114
QUANTITATIVI DICHIARATI CON RILEVANZA > 5% Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 32% Produzione metallo e prodotti in metallo 16% Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione 10% autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Produzione articoli in gomma e materie plastiche 7% Costruzioni 7% Recupero e preparazione per il riciclaggio 5% Tutte le Altre 24% Tab. 6 - Selezione delle Attività Economiche, maggiormente produttrici
La maggiore produzione di rifiuti speciali deriva da 6 settori di attività economica, che insieme, producono quasi oltre il 75% dei rifiuti in provincia. Se escludiamo le macro attività del settore ambiente (Smaltimento, Recupero, e Trattamento di rifiuti), abbiamo comunque una produzione per 4 macro settori di attività economica che incidono per il 40% sulla produzione complessiva di rifiuti in provincia di Varese. In ordine di importanza sono le attività di: -- Produzione metallo e prodotti in metallo -- Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e alberghi e ristoranti (limitatamente ai soggetti dichiaranti) -- Settore delle costruzioni (limitatamente ai soggetti dichiaranti) -- Aziende che producono articoli in gomma e materie plastiche ed infine -- Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
PRODUZIONE MEDIA PER UNITA’ LOCALE Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili
PROD_RIF 376.561
MEDIA PER U_L_ 154 2.445
MUD
Recupero e preparazione per il riciclaggio
59.387
59
1.007
Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche
50.428
120
420
Industrie alimentari, bevande e tabacco
14.626
42
348
Costruzioni
76.578
293
261
Produzione articoli in gomma e materie plastiche
77.150
348
222
188.464
901
209
Produzione metallo e prodotti in metallo Produzione mezzi di trasporto
9.896
63
157
Industria carta, stampa, editoria
41.958
269
156
Lavorazione minerali non metalliferi
9.123
84
109
Produzione energia elettrica, gas e acqua
1.484
14
106
Industrie tessili
39.270
412
95
Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione Attività professionali di consulenza, Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, informatica Pubblica amministrazione e istruzione Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni
35.312
451
78
22.621
294
77
13.199
205
64
119.441
1.982
60
11.797
199
59
13.733
264
52
Fabbricazione di mobili e altre industrie manufatturiere
2.729
79
35
Agricoltura, caccia e pesca
1.892
62
31
Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili)
2.330
77
30
Industrie delle pelli pellicce e calzature
3.253
133
24
Estrazione di minerali
274
17
16
Raffinerie di petrolio
26
2
13
4.195
419
10
315 1.176.042
325 7.268
Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche
Sanità e servizi sociali Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali Totale
Tab. 7 Produzione media di rifiuti per settori di Attività Economica. La media per unità locale in Tonn/U.L. è un indice astratto che potrebbe essere utilizzato anche per un confronto con altre province
1 162
Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
115
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Tab. 8 Produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi per settori di Attività Economica
Graf. 4 Attività economiche maggiormente produttrici di rifiuti non pericolosi
116
PRODUZIONE RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI PER SETTORE DI ATTIVITA’
Non Pericolosi Pericolosi 1.889 3 246 29 14.579 47 38.527 743 3.228 25 2.323 7 41.287 671 26 0 22.388 28.041 71.507 5.642 8.454 669 172.847 15.617 33.286 2.026 12.882 851 9.103 793 2.609 120 826 658 73.891 2.687 111.409 8.032 11.149 648
Agricoltura, caccia e pesca Estrazione di minerali Industrie alimentari, bevande e tabacco Industrie tessili e dell’abbigliamento Industrie delle pelli e calzature Industria legno e prodotti in legno (escluso mobili) Industria carta, stampa, editoria Raffinerie di petrolio Fabbricazione di prodotti chimici e fibre sintetiche Produzione articoli in gomma e materie plastiche Lavorazione minerali non metalliferi Produzione metallo e prodotti in metallo Produzione macchine e apparecchi meccanici, montaggio e riparazione Produzione macchine e apparecchiature elettriche ed ottiche Produzione mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere (compreso mobili) Produzione energia elettrica, gas e acqua Costruzioni Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli, alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Attività professionali di consulenza, Intermediazione monetaria e finanziaria, att. immobiliare, 11.933 10.688 informatica Pubblica amministrazione e istruzione 13.133 66 Sanità e servizi sociali 2.272 1.923 Recupero e preparazione per il riciclaggio 56.601 2.786 Smaltimento di rifiuti solidi, acque di scarico e simili 356.175 20.386 Organizzazioni associative, servizi domestici, associazioni ed organismi extraterritoriali 253 60 Totale 1.072.823 103.219 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Graf. 5 - Attività economiche maggiormente produttrici di rifiuti pericolosi
Analisi della produzione e gestione rifiuti speciali L’analisi della produzione e gestione dei rifiuti speciali viene eseguita a livello di Famiglia di Codice Europeo Rifiuto (di seguito CER), dissociata dalle attività macro economiche dei dichiaranti. Vanno considerati i seguenti parametri e criteri utilizzati al fine del rilascio del dato: -- il quantitativo di rifiuto prodotto e gestito è ottenuto da un procedimento di bonifica, da parte di Ecocerved, del dato presentato tramite le dichiarazioni MUD alla CCIAA di competenza; -- le quantità di rifiuto appartenente alla famiglia dei rifiuti CER 17.00.00 è incompleto e sottostimato, data la non obbligatorietà della dichiarazione MUD da parte di tutti i soggetti produttori, tipicamente da attività edili; -- la famiglia di CER 20.00.00 considera per rifiuti prodotti, solo quelli dichiarati come “rifiuti speciali” dalle aziende con tali codici, ed esclude tutti i rifiuti urbani dichiarati dai comuni (in quanto esclusi da questa analisi limitata ai rifiuti speciali). Il dato di recupero e smaltimento comprende tutti i quantitativi gestiti, sia di rifiuti speciali che urbani; -- le attività di gestione di recupero o smaltimento sui rifiuti sono svolte in base ai seguenti codici di attività dichiarate nella denuncia MUD alle schede MG (Modulo Gestione), in particolar per: • Recupero R. Energetico = R1 R. Materiale = da R2 a R 11 • Smaltimento Discarica = D1 Bio./Chimico = D8, D9 e D2 Incenerimento = D10
Sono considerati a parte: Messa in riserva (R13) Deposito preliminare (D15) Per valutazioni in merito a singole famiglie di rifiuto sarà necessario considerare gli elementi sopra esposti. La produzione dei rifiuti sarà messa in relazione con la quantità gestita: recuperata e smaltita. Differentemente dall’analisi della produzione dei rifiuti per attività economica, presentata al capitolo precedente, viene ora riportata la produzione dei rifiuti a livello di Famiglie CER. Riportiamo la produzione complessiva di rifiuti dichiarati in Provincia, unità locali dichiaranti, produzione di rifiuti non pericolosi al netto della famiglia dei CER 17.00.00, rifiuti pericolosi, non pericolosi e relative percentuali.
ANALISI RIASSUNTIVA PRODUZIONE RIFIUTI SPECIALI Numero unità locali produttrici dichiaranti 7.268 Produzione totale al netto della produz. 1.007.658 17.00.00 non pericolosi Produzione totale 1.176.042 Produzione media per unità locali dichiaranti 162 Produzione rifiuti non pericolosi 1.072.823 Percentuale rifiuti non pericolosi su 91% produzione totale Produzione rifiuti pericolosi 103.219 Percentuale rifiuti pericolosi su produzione 9% totale Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
Tab. 9 - Analisi riepilogativa produzione rifiuti speciali
117
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Graf. 6 Produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi in provincia
Questa tabella evidenzia, per ciascuna famiglia di rifiuto, le consistenze dei rifiuti non pericolosi e pericolosi prodotti Tab. 10 Produzione rifiuti pericolosi e non pericolosi
PRODUZIONE RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI 01.00.00 - Rifiuti da lavorazione di minerali
Non Pericolosi
TOTALE (q.tà in t/anno)
Pericolosi
919
31
950
02.00.00 - Rifiuti da preparazione alimenti in agricoltura, orticoltura
18.015
-
18.015
03.00.00 - Rifiuti della lavoraz. del legno e carta
18.226
102
18.328
04.00.00 - Rifiuti della produz. conciaria e tessile
15.302
5
15.307
05.00.00 - Rifiuti della raffinazione del petrolio
-
199
199
06.00.00 - Rifiuti da processi chimici inorganici
8.466
1.089
9.555
23.878
35.392
59.270
6.897
951
7.848
210
1.554
1.764
78.888
9.435
88.323
1.003
2.866
3.869
120.961
4.073
125.033
13.00.00 - Oli esauriti (tranne oli comm. 05 e 12)
8
5.431
5.439
14.00.00 - Rifiuti di sostanze org. util. come solventi (tranne 07.00.00 e 08.00.00)
-
13.079
13.079
164.231
966
165.197
29.746
14.136
43.882
168.384
6.785
175.169
48
1.780
1.828
19.00.00 - Rifiuti da impianti di trattamento Rifiuti
357.127
4.950
362.076
20.00.00 - Rifiuti solidi urbani e assimilati…
60.513 *
397 *
60.910 *
1.072.823
103.219
07.00.00 - Rifiuti da processi chimici organici 08.00.00 - Rifiuti da uso (pffu) e di rivestimenti (pitture, vernici) 09.00.00 - Rifiuti dell’industria fotografica 10.00.00 - Rifiuti inorganici da processi termici 11.00.00 - Rifiuti inorg. cont. metalli da trattamenti 12.00.00 - Rifiuti di lavorazione superficiale di metalli e plastica
15.00.00 - Rifiuti da imballaggi 16.00.00 - Rifiuti non spec. altrimenti nel catalogo 17.00.00 - Rifiuti di costruzioni e demolizioni 18.00.00 - Rifiuti di ricerca medica e veterinaria
Totale
1.176.042
Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
* Ricordiamo che la famiglia di CER 20.00.00 considera per rifiuti prodotti, solo quelli dichiarati come “rifiuti speciali” dalle aziende con tali codici, ed esclude i rifiuti urbani dichiarati dai comuni (in quanto esclusi da questa analisi limitata ai rifiuti speciali).
Il quantitativo prodotto dichiarato, per famiglia di CER, viene confrontato con le attività di recupero e smaltimento dichiarate in provincia. L’analisi della gestione è presentata per ciascuna famiglia di CER, dove i quantitativi prodotti sono messi in relazione con le quantità gestite negli impianti.
118
Si ricorda che i quantitativi delle colonne di recupero e smaltimento comprendono tutti i rifiuti gestiti, compresi anche gli eventuali quantitativi non dichiarati dai soggetti produttori esonerati alla presentazione del MUD. Infatti, la normativa vigente, obbliga tutti i soggetti che gestiscono ri-
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
fiuti, sia come trasporto, stoccaggio autorizzato, recupero e smaltimento a dichiarare tutto il quantitativo gestito. Alcune aziende che producono rifiuti, invece, sono esonerate del tutto o in parte, dalla normativa vigente, dal denunciarne la produzione. In questo contesto le analisi sulla produzione e gestione dei rifiuti delle famiglie di CER 17.00.00 e 20.00.00 risentono maggiormente del dato sottostimato delle produzioni: -- Per la famiglia di CER 17.00.00 si è già accennato che tipicamente le attività che contribuiscono maggiormente a produrne, attività di costruzione e demolizione, se non pericolosi, sono esonerate. -- Per la famiglia di CER 20.00.00, oltre a non aver considerato nella produzione i “rifiuCONFRONTO FRA PRODUZIONE RECUPERO E SMALTIMENTO 01.00.00 - Rifiuti da lavorazione di minerali
PROD 2003
ti urbani” dichiarati e prodotti dai comuni (non oggetto della presente analisi), si evidenzia che nel dato di gestione sono riportati i quantitativi complessivi destinati sia a recupero che a smaltimento. La modalità di presentazione della dichiarazione MUD non consente in ingresso per gli impianti di gestione, di differenziare fra rifiuti provenienti dal circuito industriale/artigianale (speciali) ed urbano. Bisogna considerare inoltre, che in impianti della propria provincia possono essere gestiti anche rifiuti speciali di provenienza diversa (importazione rifiuti), ed i rifiuti prodotti in provincia, in particolare i rifiuti speciali, possono essere indirizzati in impianti fuori dalla provincia (esportazione rifiuti). PROD 2004
REC 2003
REC 2004
SMAL 2003
SMAL 2004
1.710
950
1.317
890
0
12
19.096
18.015
11.530
26.025
2.170
1.639
22.179
18.328
266
18
43
19
17.281
15.307
11.107
1.412
944
908
36
199
508
430
0
0
06.00.00 - Rifiuti da processi chimici inorgan.
12.773
9.555
31
1.141
259
659
07.00.00 - Rifiuti da processi chimici organici
63.722
59.270
27.486
31.464
17.754
17.917
08.00.00 - Rifiuti da uso (pffu) e di rivest.
7.265
7.848
0
39
2.585
3.420
09.00.00 - Rifiuti dell’ind. fotografica
1.836
1.764
1.086
833
0
0
118.016
88.323
105.024
83.114
0
0
4.433
3.869
0
0
0
0
122.306
125.033
128.049
125.634
66
0
5.174
5.439
0
0
0
0
10.792
13.079
0
8.571
208
0
190.362
165.197
236.549
229.812
1.490
831
16.00.00 - Rifiuti non spec. altrimenti nel catalogo
49.287
43.882
18.513
21.387
3.190
6.250
17.00.00 - Rifiuti di costruz. e demolizioni
176.491
175.169
230.495
361.558
211.503
127.763
1.717
1.828
5.941
4.124
0
0
19.00.00 - Rifiuti da impianti di trattamento rifiuti
293.372
362.076
56.420
66.010
94.419
96.283
20.00.00 - Rifiuti solidi urbani e assimilati….
71.447 *
60.910 *
195.779 *
210.260*
270.535
217.587*
1.189.296 1.176.042 1.030.102 1.172.720 605.168
473.288
02.00.00 - Rifiuti da prep. alimenti in agricoltura 03.00.00 - Rifiuti della lavoraz. del legno e carta 04.00.00 - Rifiuti della prod. e conc. e tessile 05.00.00 - Rifiuti della raff. del petrolio
10.00.00 - Rifiuti inorganici da proc. termici 11.00.00 - Rifiuti inorg. cont. metalli da tratt. 12.00.00 - Rifiuti di lav. superf. met. e plast. 13.00.00 - Oli esauriti (tranne oli comm. 5 e 12) 14.00.00 - Rifiuti di sost. org. ut. come solv. (tranne 07.00.00 e 08.00.00) 15.00.00 - Rifiuti da imball.
18.00.00 - Rifiuti di ricerca medica e veterinaria
Totale
Tab. 11 Dati produzione e gestione rifiuti e confronto 2003 e 2004
Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2003 e 2004
* Ricordiamo che la famiglia di CER 20.00.00 considera per rifiuti prodotti, quelli dichiarati come “rifiuti speciali” dalle aziende, ed esclude i rifiuti urbani dichiarati dai comuni. Il dato di recupero e smaltimento comprende tutti i quantitativi gestiti, sia di rifiuti speciali che urbani.
119
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Queste analisi, quindi, non indicano quanto del rifiuto prodotto nel territorio provinciale viene Tab. 12 Analisi della gestione a recupero dei rifiuti
Graf. 7 Rappresentazione delle attività di recupero alle quali i rifiuti sono sottoposti
Tab. 13 - Analisi della gestione a smaltimento
gestito in provincia, bensì le potenzialità della provincia nella gestione dei rifiuti.
ANALISI GESTIONE RECUPERO ANNO 2003 ANNO 2004 Quantità Recupero Complessiva 1.030.102 1.172.720 Quantità Recupero di materia 782.480 870.522 Percentuale Recupero Materia 76% 74% Numero di impianti di recupero di materia dichiarati nel MUD (soglia 10 ton.) 85 81 Quantità inviata a rec. in impianti di compostaggio 135.475 170.984 Percentuale a Compostaggio 13% 15% Numero di impianti di compostaggio dichiarati nel MUD (soglia 10 ton.) 60 63 Quantità Recupero di energia 112.147 131.215 Percentuale Recupero Energia 11% 11% Numero di impianti di recupero di energia dichiarati nel MUD (soglia 10 ton.) 4 5 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2003 e 2004
Per alcune famiglie di rifiuti, il gestito potrebbe essere superiore al prodotto. Questo potrebbe indicare sia una produzione sottostimata, che un flusso di rifiuti provenienti da fuori provincia, destinati ad impianti presenti sul territorio. Si avrà quindi una maggiore capacità di gestione complessiva.
ANALISI GESTIONE SMALTIMENTO ANNO 2003 ANNO 2004 Quantità smaltimento Complessivo 605.168 473.288 Quantità smaltita in Discarica 460.592 323.957 Discarica 76% 68% Numero di imp. discarica dic. nel MUD (soglia 10 ton.) 5 4 Quantità smaltita in Procedimento Bio-Chimico 135.139 139.546 Bio-Chimico 22% 29% Numero imp. Procedimento Bio-Chimico dic. nel MUD (soglia 10 ton.) 11 9 Quantità incenerita 9.437 9.785 Incenerimento 2% 2% Numero di imp. di inc. dic. nel MUD (soglia 10 ton.) 3 3 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2003 e 2004
Graf. 8 Rappresentazione delle attività di smaltimento alle quali i rifiuti sono sottoposti
Tab. 14 Analisi delle giacenze degli impianti GIACENZE IN DEPOSITO DICHIARATE DAI GESTORI DEPOSITO PRELIMINARE
6.118
MESSA IN RISERVA 166.421 Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
120
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
137.459
PESO DEL SINGOLO RIF. SUL TOTALE PROD. (%) 11,7%
150106 - Imballaggi in materiali misti
97.698
8,3%
191212 - Altri rifiuti prod dal tratt. di rifiuti
96.762
8,2%
170405 - Ferro e acciaio
62.387
5,3%
781.736
66,5%
SINGOLI RIFIUTI MAGGIORMENTE PRODOTTI
Q.TA (t/anno)
190703 - Percolato di discarica
--------> Tutti gli altri rifiuti
Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
Tab. 15 Riportiamo il singolo CER nella presente tabella che rappresenta i rifiuti maggiormente prodotti in provincia, ed il relativo peso in rapporto alla produzione complessiva
Graf. 9 Rappresentazione della tabella precedente
Si rileva un forte frazionamento nella produzione dei singoli CER, infatti solamente 5 rifiuti vengono prodotti per una percentuale maggiore del 5%, anche il grafico 9 rileva la forte parcellizzazione delle produzioni per il 66% dei rifiuti. In relazione ai singoli CER che risultano prodotti in prevalenza, viene riportato oltre al quantitativo della produzione, il dettaglio della gestione sia a recupero che a smaltimento dichiarato dagli impianti presenti in provincia.
Tab. 16 Analisi gestione rifiuti maggiormente prodotti
ANALISI GESTIONE SINGOLI RIFIUTI MAGGIORMENTE PRODOTTI ATTIVITA’
190703
150106
191212
170405
Produzione Quantità Prodotta
137.459
97.698
96.762
62.387
% Produzione rifiuto su produzione complessiva
11,69%
8,31%
8,23%
5,30%
% Peso sui non pericolosi
12,81%
9,11%
9,02%
5,82%
Recupero di materia
-
71.316
-
% recupero di materia
-
5%
-
Quantità Recupero di energia
-
5.786
2.563
-
% recupero di Energia
-
4%
2%
-
-
745
-
-
% smaltimento in discarica
-
0,2%
-
-
Quantità smaltita in Procedimento Bio-Chimico
-
-
-
74.373
Recupero 70.264 7%
Smaltimento Smaltimento in Discarica
% smaltimento Bio-Chimico
-
-
-
53%
Quantità incenerita
-
-
-
-
-
-
-
-
% Smaltimento in Incenerimento
Fonte: Ecocerved Elaborazione dati MUD, Tonnellate, Anno 2004
121
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Produzione Rifiuti speciali per comune Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della produzione di rifiuti speciali (suddivisi in non peProduzione rifiuti speciali per Comune
Comune Agra Albizzate Angera Arcisate Arsago Seprio Azzate Azzio Barasso Bardello Bedero Valcuvia Besano Besnate Besozzo Biandronno Bisuschio Bodio Lomnago Brebbia Bregano Brenta Brezzo Di Bedero Brinzio Brissago V. Brunello Brusimpiano Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Caronno Varesino Casale Litta Casalzuigno Casciago Casorate Sempione Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castello Cabiaglio Castelseprio Castelveccana Castiglione Olona
122
ricolosi e pericolosi), espressa in tonnellate, per singolo comune.
CLASSIFICAZIONE NON PERICOLOSI PERICOLOSI 0Â 0 5.810 2.254 2.644 103 4.510 308 1.547 642 1.161 115 255 9 166 11 1.258 24 32 0 14 2 7.597 105 8.263 134 11.271 151 596 34 3.159 112 2.630 35 44 2 432 1 145 3 1 3 114 218 6.152 242 209 1 1.722 148 61.951 6.412 82 4 414 50 41.524 887 354 15 1.201 197 10.777 2.327 1.505 34 83.711 12.731 2.471 153 2.087 152 559 302 1.065 13 1.100 188 17.987 1.340 590 0 9.886 969 87 0 16.380 310 178 7 7.698 1.035
TOT. 0 8.064 2.746 4.817 2.190 1.276 264 177 1.282 32 16 7.702 8.397 11.422 629 3.271 2.665 45 433 148 4 332 6.394 209 1.870 68.363 86 464 42.411 369 1.398 13.104 1.539 96.442 2.624 2.239 862 1.078 1.288 19.327 590 10.855 88 16.689 185 8.733
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Comune Castronno Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cittiglio Clivio Cocquio Trevisago Comabbio Comerio Cremenaga Crosio Della Valle Cuasso al Monte Cugliate Fabiasco Cunardo Curiglia con Monteviasco Cuveglio Cuvio Daverio Dumenza Fagnano Olona Ferno Ferrera Di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore Gornate-Olona Grantola Inarzo Induno Olona Ispra Jerago con Orago Lavena Ponte Tresa Laveno Mombello Leggiuno Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Luvinate Maccagno Malgesso Malnate Marchirolo Marnate Mercallo Mesenzana Montegrino V.
CLASSIFICAZIONE NON PERICOLOSI PERICOLOSI 4.908 231 8.270 237 105 20 1.241 211 730 142 35 8 2.498 57 1.074 582 181 12 0 3 1.760 38 523 21 0 2 71 9 0 0 467 9 11.768 45 14.497 470 218 1 11.143 231 2.831 794 2.165 0 27.744 11.335 180 6 9.993 639 4.112 234 4.547 595 61.556 594 1.913 75 5.362 31 87.099 2.351 22.923 2.541 6.752 107 373 8 413 3 6.655 220 2.131 1.440 5.567 270 330 12 8.290 43 735 5 4.070 62 27.630 387 330 90 1.490 419 8 1 1.803 10 4.965 384 2.884 327 29 76 7.561 63 124 6 1.449 13 11 0
TOT. 5.140 8.507 125 1.452 872 43 2.556 1.656 192 3 1.799 544 2 80 0 476 11.813 14.966 219 11.374 3.626 2.165 39.079 186 10.632 4.346 5.142 62.150 1.988 5.394 89.450 25.464 6.860 381 416 6.876 3.571 5.837 343 8.333 740 4.132 28.017 420 1.909 9 1.812 5.350 3.211 104 7.623 129 1.462 11
123
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Comune Monvalle Morazzone Mornago Oggiona con S.S. Olgiate Olona Origgio Orino Osmate Porto Ceresio Porto Valtravaglia Rancio Valcuvia Ranco Saltrio Samarate Sangiano Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Solbiate Olona Somma Lombardo Sumirago Taino Ternate Tradate Travedona Monate Uboldo Valganna Varano Borghi Varese Vedano Olona Venegono Inferiore Venegono Superiore Vergiate Viggiù Vizzola Ticino Totale
124
CLASSIFICAZIONE NON PERICOLOSI PERICOLOSI 2.619 181 2.716 77 5.183 1.165 12.793 169 11.294 1.267 16.660 9.498 0 0 87 5 13 5 1.475 19 1.625 10 612 0 141 25 4.842 544 1.901 26 70.071 2.256 3.553 1.032 9.246 275 6.330 532 19.562 405 12.774 386 262 1 938 189 20.907 16.435 614 178 26.780 282 19 0 976 100 55.196 8.455 2.829 94 3.397 182 6.358 633 74.977 1.533 175 7 1.043 4 1.072.823 103.219
TOT. 2.800 2.793 6.348 12.962 12.562 26.157 0 92 17 1.494 1.635 612 167 5.387 1.928 72.327 4.585 9.521 6.861 19.967 13.159 263 1.126 37.342 792 27.063 19 1.076 63.651 2.923 3.579 6.990 76.511 182 1.046 1.176.042
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
GESTIONE Rifiuti speciali per comune Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della quantità di rifiuti speciali smaltita e recuperata, espressa in tonnellate, per singolo comune. Comune Angera Arcisate Azzate Barasso Besano Besnate Besozzo Brebbia Buguggiate Busto Arsizio Cadegliano Viconago Cadrezzate Cairate Cantello Caravate Cardano al Campo Carnago Caronno Pertusella Cassano Magnago Cassano Valcuvia Castellanza Castelseprio Castiglione Olona Cavaria con Premezzo Cazzago Brabbia Cislago Cocquio Trevisago Comabbio Cuveglio Cuvio Daverio Fagnano Olona Ferno Ferrera di Varese Gallarate Galliate Lombardo Gavirate Gazzada Schianno Gemonio Gerenzano Germignaga Golasecca Gorla Maggiore Gorla Minore Gornate Olona Induno Olona
Discarica Incenerimento 196.213 -
3.163 -
Procedimento Deposito Recupero Recupero bio chimico preliminare energia materia 36 12.740 9.451 33.642 46.278 180 983 4 214 96.820 5.691 255 38.323 12 104.066 70.896 10.895 27.984 22.027 1.677 660 30.890 3.411 21.060 6.608 6.282 3.372 2.129 32.123 11.076 20.652 25.321 6.818 3.052 3.263 17 918 681 15 10.935 14.686 917 2.826 6.057 11.434 106 6.926 119.054 1.286 22.708 15.643 699 15.392 34 1.323
Messa in riserva 41 1.855 194 34.098 80 1.293 445 8.090 1.721 37 200 5.106 1 7.885 10 1.441 1.252 307 1 291 379 32 21.137 961 660 117 2.849 23 2.753 996 13 13.560 113 1.164 55 2 4
Quantità rifiuti speciali smaltite e recuperate per Comune
125
LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN PROVINCIA DI VARESE
Comune Laveno Mombello Lonate Ceppino Lonate Pozzolo Lozza Luino Malnate Marnate Morazzone Oggiona con S. S. Olgiate Olona Origgio Osmate Samarate Saronno Sesto Calende Solbiate Arno Somma Lombardo Sumirago Tradate Travedona Monate Uboldo Varese Vedano Olona Venegono Inferiore Vergiate Vizzola Ticino Totale
126
Deposito Recupero Recupero Discarica Incenerimento Procedimento bio chimico preliminare energia materia 3.228 239 66.341 12.883 44.849 17.429 3.060 281 7.034 163 619 20.479 2.577 6.622 7.357 1.822 105.360 5.524 1.112 1.780 5 35.901 - 13.722 582 101 - 38 10.298 5.764 61.165 68.208 - 24.864 303 21.776 19 566 1.338 7.793 998 323.957 9.785 139.546 6.118 131.215 1.041.506
Messa in riserva 21.156 731 394 97 1.605 65 1 12.813 81 15.649 393 159 120 574 1.683 1.097 623 14 166.421
GLOSSARIO
Al fine di agevolare la lettura del presente rapporto sono state raccolte qui di seguito le principali sigle e termini impiegati con una sintetica spiegazione.
Termini di uso comune -- Apparecchiature e veicoli fuori uso: automobili fuori uso e scarti provenienti da elettrodomestici, strumenti elettrici ed elettronici da utenze civili; -- Apparecchiature elettriche: piccoli elettrodomestici, apparecchiature per telecomuni-cazione, apparecchiature di illuminazione, strumenti elettrici ed elettronici fuori uso da utenze civili; -- Batterie al piombo: batterie degli autoveicoli da utenze civili; -- Biodegradabili: materiale vegetale derivante dalla manutenzione del verde, costituito essenzialmente da scarti di potatura e sfalci d’erba; -- Carta e cartone: imballaggi in carta e cartone, giornali, riviste, fogli di carta; -- Compost: è il risultato della decomposizione e dell’umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame o liquame) da parte di macro e micro organismi in condizioni particolari. Il processo di formazione del compost è il Compostaggio, che è controllato ed accelerato dall’uomo. -- Farmaci scaduti: medicinali e farmaci scaduti; -- Frigoriferi e elettrodomestici contenenti CFC: frigoriferi e congelatori fuori uso da utenze civili; -- Imballaggi misti: imballaggi in materiali diversi accoppiati insieme e non facilmente separabili; -- Imballaggi pericolosi: imballaggi che sono stati a contatto con materie pericolose e che ne contengono residui; -- Ingombranti: grandi elettrodomestici (lavastoviglie, lavatrici, televisori, computer, ecc), mobili e sanitari (vasche da bagno, lavabi, WC, ecc) da utenze civili. -- Isola Ecologica Comunale: struttura a servizio del sistema di raccolta differenziata ove i cittadini possono conferire diverse frazioni di rifiuti (detta altresì Ecocentro, Stazione Ecologica Attrezzata); -- Legno: legname derivante principalmente da cassette, pallets, sfridi e scarti di legno, mobili lignei; -- Metalli: metalli ferrosi e non, come manufatti in metallo e barattolame; -- Oli esausti e rifiuti contenenti oli: oli minerale, sintetici per motori, ingranaggi e lubrificazione e altri rifiuti contenenti oli minerali da utenze civili; -- Pile e batterie: batterie, pile alcaline etc. da utenze civili; -- Plastica: bottiglie, flaconi, imballaggi in plastica; -- Pneumatici: gomme fuori uso degli autoveicoli, motoveicoli e velocipedi; -- Rifiuti indifferenziati: i rifiuti prodotti e non intercettati dai circuiti della raccolta differenziata costituiscono la frazione di rifiuti indifferenziati, direttamente destinata alla discarica. Tale frazione è ovviamente legata agli andamenti della raccolta differenziata e della produzione dei rifiuti.
127
GLOSSARIO
-- Rifiuti non biodegradabili e altri non specificati: altri rifiuti raccolti in maniera separata o selettiva provenienti da utenze civili; -- Rifiuti pulizia fognatura: rifiuti derivanti dallo spurgo della fognatura e dalla pulizia dei tombini; -- Termovalorizzatore: inceneritore con recupero energetico, il quale smaltisce rifiuti solidi urbani debitamente trattati definiti CDR, ovvero combustibile derivato dai rifiuti, producen-do calore e/o elettricità. -- Tessili: abiti dimessi e imballaggi in materiale tessile; -- Toner esauriti: contenitori svuotati di inchiostri per stampanti da utenze civili; -- Tubi fluorescenti: lampade e tubi “al neon” e altri rifiuti contenenti mercurio da utenze civili; -- Vetro: contenitori e imballaggi in vetro, vetro piatto.
SIGLE -- APAT: Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici -- ATO: Ambito territoriale ottimale; -- CDR: Combustibile da rifiuto; -- CER: Catalogo Europeo Rifiuti -- FORSU: Frazione organica dei rifiuti solidi urbani; -- FOS: Frazione organica stabilizzata; -- MUD: Modello unico di dichiarazione ambientale; -- ONR: Osservatorio Nazionale Rifiuti; -- OPR: Osservatorio Provinciale Rifiuti; -- PPGR: Piano provinciale gestione dei rifiuti; -- RD: Raccolta Differenziata; -- RP: Raccolta con contenitori stradali di prossimità; -- RSU: Rifiuti Solidi Urbani (questa denominazione è stata generalmente sostituita da RU); -- RU: Rifiuti urbani; -- RUP: Rifiuti urbani pericolosi;
128