Strategie Place-based per la valorizzazione delle Aree Interne dell'Irpinia

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Strategie Place-based per la valorizzazione delle Aree Interne dell’Irpinia:

la Valle Ufita e Grottaminarda

a cura di Giovanna Panarella


UniversitĂ Degli Studi di Napoli Federico | DiARC Dipartimento di Architettura Corso di Laurea Magistrale 5UE Tesi di Laurea Magistrale in Economia ed Estimo Ambientale | a.a. 2018-2019 Relatore: Maria Cerreta | Correlatori: Adele Picone; Giuliano Poli. Giovanna Panarella N14001536


“È inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.” Italo Calvino


abstract L’approcio place-based per le Aree Interne dell’Irpinia e le sue possibili strategie struttura del processo metodologico

1 7

FASE 1_ conoscere la Valle Ufita INQUADRAMENTO TERRITORIALE VALLE UFITA

11

1. INDICATORI AMBIENTALI 1.1 infrastrutture 1.1.1 rete ferroviaria 1.1.2 rete stradale 1.1.3 trasporti su gomma 1.2 caratteristiche fisico-morfologiche 1.2.1 rischio sismico 1.2.2 sistemi territoriali di sviluppo 1.2.3 altezze dei centri 1.2.4 unità strutturali paesaggistiche 1.3 uso del suolo 1.3.1 uso del suolo 1.3.2 urbanizzato 1.3.3 età media patrimonio abitativo 1.3.4 tasso inutilizzo abitazioni nei centri abitatiti 1.4 aree di interesse storico e artistico

25

2. INDICATORI SOCIALI 2.1 distribuzione della popolazione 2.2 maschi e femmine 2.3 indice di vecchiaia 2.4 tasso di variazione medio decennale della popolazione residente

49 51 52 53

3. INDICATORI ECONOMICI 3.1 imprese

55 56

26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37

54


3.1.1 utilizzazione del terreno per ubicazione della attività agricole 3.1.2 agricoltura 3.2 benessere 3.2.1 tasso di disoccupazione giovanile 3.2.2 indice di popolazione attiva 3.2.3 reddito medio pro capite 3.2.4 redditi nulli ogni 1000 3.3 quotazioni immobiliari Grottaminarda 3.4 turismo: esercizi alberghieri

57 58 59 60 61 62 63 64 71

4. INDICATORI CULTURALI 4.1 quali sono i settori culturali e creativi? 4.2 luoghi statali della cultura 4.3 associazioni 4.4 calendario degli eventi

73 74 75 76 77

5. INDICATORI DI GOVERNANCE 5.1 strumenti urbanistici vigenti 5.2 piani di gestione 5.2.1 Unione dei Comuni Terre dell’ Ufita 5.2.2 Comunità Montana Dell’Ufita

79 80

6. POTENZIALITA’ E CRITICITA’

85

81 83

FASE 2_ conoscere Grottaminarda INQUADRAMENTO TERRITORIAE GROTTAMINARDA 7. dati hard 7.1 reticolo idrico 7.2 reticolo stradale 7.3 uso del suolo 7.4 edifici religiosi associazioni eventi

91 92 93 94 95


8. dati soft 8.1 mappa degli stakeholder 8.2 struttura del questionario 8.3 focus group 8.3.1 partecipazione 8.3.2 punti mappati 9. struttura dei dati FASE 3_ elaborazione degli indicatori spaziali 10. digitalizzazione e normalizzazione dei dati 11. mappe tematiche 11.1 MAPPA_1_Densità dei punti in rapporto al numero di utenti e un’area buffer di 500 m 11.2 MAPPA_2_Numero dei punti mappati per classi di Uso del Suolo 11.3 MAPPA_3_Valore percentuale dei servizi per classi di Uso del Suolo

96 97 99 101 109 111

113 115 116 117 119

FASE 4_ valutazione multicriterio 12. strategia 12.1 definizione della strategia 13. metodo AHP spaziale 14. applicazione AHP spaziale 1.4.1 struttura gerarchica delle decisioni 14.2 valutazione degli scenari 14.1.1 S1 Peoplemover 14.1.2 S2 Land Art Museum 14.1.3 S3 Parco agricolo urbano 15. scenario finale strategico conclusioni bibliografia e sitografia

123 125 127 129 131 139 141 147 157 159


Abstract L’obiettivo della tesi mira all’elaborazione di sistema di supporto alle decisioni spaziali integrato (SDSS) per l’identificazione dei servizi ecosistemici di Grottaminarda, e la valutazione di possibili scenari di progetto per la valorizzazione territoriale, di tali aree interne dell’Irpinia. Attraverso l’individuazione di una selezione di indicatori spaziali (dati hard e dati soft) e la combinazione del sistema GIS e del processo di gerarchia analitica AHP è stato definito un processo decisionale per la costruzione di mappe di valutazione che ci permettono di individuare i siti con il migliore potenziale ecosistemico. Attribuendo pesi e priorità diverse in base alla definizione di obiettivi e caratteristiche del paesaggio. Saranno descritte le diverse fasi del processo, così come l’impiego di più strumenti /tecniche per la migliore comprensione e affidabilità del processo decisionale. La ricerca esplora l’efficacia di un sistema di supporto alle decisioni spaziali (SDSS) nel campo della pianificazione territoriale. Per realizzare strategie territoriali sostenibili e sinergie è fondamentale la coesione di diverse componenti essenziali di un paesaggio multifunzionale in continua evoluzione, in cui interagiscono differenti sistemi di relazioni e valori.


L’approccio place-based per lo sviluppo delle Aree Interne dell’Irpinia e le sue possibili strategie

P

rogrammare azioni e strategie vuol dire conoscere bene fenomeni, mercati, situazioni, andamenti, turisti, e avere idee chiare su quali e quanti obiettivi raggiungere, in maniera sinergica e integrata, perché oggi più di ieri le politiche pubbliche hanno bisogno di trasparenza e consapevolezza. “Seguendo i principi di quel modello di sviluppo innovativo che in Europa chiamiamo place based, o rivolto ai luoghi, abbiamo coscientemente assunto la destabilizzazione degli assetti tradizionali come il primo scalino per un ripensamento dei luoghi e delle persone, e l’abbiamo proposta ai territori come strumento per rompere consuetudini amministrative che non garantiscono rinnovamento delle classi dirigenti e che anzi, in molti casi, lo ostacolano, col risultato di favorire la fuga dei giovani e la perdita di popolazione.” (Fabrizio Barca). Dal 2013 - su impulso del Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca l’impegno per lo sviluppo di questi territori è portato avanti nella Strategia nazionale per le Aree interne (SNAI), l’obiettivo è di contribuire al processo di riorganizzazione dei servizi pubblici sul territorio, ripartendo dal basso e garantendo l’individuazione di modelli di gestione efficaci e coerenti con le esigenze dei territori e degli attori coinvolti. L’obiettivo della coesione territoriale risulta 1


mondo. L’architettura può essere un decisivo strumento di rilancio dei territori interni, e deve tornare ad essere al centro della nostra cultura e del dibattito pubblico.” (Mario Cucinella). Aumentando il grado di territorializzazione e guardando all’Irpinia, emerge come il suo sistema territoriale soffra con aggravio le difficoltà economiche e demografiche tali da portare un forte spopolamento e la fuga dei giovani verso le grandi città. Questo territorio è caratterizzato da un’identità storica e culturale molto forte. La ruralità diventa un catalizzatore una soluzione che mette a sistema tutte le emergenze che insistono sul territorio. L’irpinia risulta un territorio fortemente rurale, i nuclei urbani che sono circa il 5% dell’intera superfice sono localizzati in corrispondenza degli alti morfologici a maggior grado di stabilità, la percentuale di aree restanti è suddivisa in superfici agricole (circa 80%) e aree semi-naturali o territori boscati. Questa è un caratteristica fondamentale e principale da tenere in considerazione per la definizione degli obiettivi territoriali, l’alto grado di naturalità presente in questi territori, una natura che non è fine a se stessa ma risulta un mezzo che attraverso la cultura viene trasformato, il cui prodotto finale è il paesaggio, un paesaggio multifunzionale. Definito anche con la locuzione di servizi ecosistemici, dall’inglese “ecosystem services”, sono, secondo la definizione data dalla Valutazione degli ecosistemi del

di primaria importanza anche per l’Unione europea, tanto a livello sovra-nazionale quanto nazionale; evolutesi enormemente nel corso delle varie programmazioni, le politiche territoriali paiono oggi fortemente legate alla dimensione locale dello sviluppo. Le Aree Interne costituiscono circa tre quinti dell’intero territorio nazionale. Da nord a sud sono estremamente diversificate tra esse e al loro interno. Questi territori hanno un forte potenziale, vi sono grandi ricchezze naturali, forti tradizioni ma anche delle evidenti problematiche come la distanza dai grandi agglomerati urbani e dai centri di servizi. Un altro segnale evidente di quanto siano fondamentali queste aree del paese ci viene proposto dal tema dell’Arcipelago Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2018. “Arcipelago Italia è un manifesto che vuole dare un contributo e un aiuto al Paese indicando possibili strade da percorrere per il rilancio dei territori interni e per dare valore e importanza all’architettura”. (Mario Cucinella, introduzione al tema del Padiglione Italia di febbraio 2018). La ricerca iniziata attraverso l’ Arcipelago Italia rappresenta il punto di partenza per la definizione di nuove possibili progettualità frutto di strategie di mitigazione integrate e razionali che evidenziano i veri bisogni di questi luoghi. “Il viaggio non è finito. Comincia ora, comincia con la consapevolezza che questo Paese ha bisogno di cure e che dobbiamo lavorare sul nostro sistema urbano, unico al 2


Servizi Ecosistemici

BES

benessere equo e sostenibile

Core Areas

CULTURALI >

educativo

>

estetico e ricreativo

>

culturale e religioso

Fattori diretti di cambiamento > democrafici; > struttura della globalizzazione, del commercio, del mercato; >struttura del governo, istituzionale, legale; >scienza e tecnologia; >convenzioni religiose, scelte di consumo

Fattori indiretti di cambiamento

sono aree centrali ad elevato grado di naturalitĂ

RISORSE AMBIENTALI E CULTURALI

> cambiamenti uso locale e copertura del suolo; > intriduzione o rimozione di specie; >adattamento e uso della tecnologia; >fattori naturali, fisici e biologici;

Strategie Aree Interne

3

Irpinia

Valle Ufita

Grottaminarda


Millennium (Millennium Ecosystem Assessment (MA) 2005),“i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano�. Il Millenium Ecosystem Assessment suddivide in quattro categorie i servizi ecosistemici: - supporto alla vita (come ciclo dei nutrienti, formazione del suolo e produzione primaria), - approvvigionamento (come la produzione di cibo, acqua potabile, materiali o combustibile), - regolazione (come regolazione del clima e delle maree, depurazione dell’acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni), - valori culturali (fra cui quelli estetici, spirituali, educativi e ricreativi). La classificazione dei servizi ecosistemici in Italia per tipologie territoriali (MA, 2005 modificata, Tab. 1) evidenzia per gli Ambienti interni rurali Mediterranei la quasi totale assenza di servizi in tutte le quattro categorie, ma delinea una presenza molto significativa di potenziale ecosistemico. Uno dei possibili criteri per definire una strategia per le Aree Interne potrebbe essere proprio la valutazione e promozione dello scenario naturale, che parte da una conoscenza integrata e va a definire azioni sinergiche per la valorizzazione di questi territori. 4


Concludendo si individuano della indicazioni generali per la costruzione e definizione di strategie integrate e sinergiche per le Aree Interne che prendono in considerazione la società, la cultura le istituzioni e soprattutto l’ambiente.

La cultura diventa il tramite per la rigenerazione urbana e sociale. La “Culture-led Regeneration”, vale a dire la rigenerazione guidata dalla componente culturale, nel quale la cultura è il catalizzatore del processo di rigenerazione, nel quale le attività culturali sono integrate con quelle di recupero ambientale, sociale o economico. Un caso studio affine può essere quello di Matera, un territorio molto simile all’Irpinia sia per le sua ridotta estensione territoriale che per le sue caratteristiche paesaggistiche. La designazione di Matera come “Capitale europea della cultura 2019” da parte del Consiglio dei Ministri Europeo, rappresenta una significativa inversione di tendenza, di cui va colta l’importanza. Basti pensare che in precedenza solo tre città italiane Firenze, Bologna e Genova - hanno avuto il medesimo riconoscimento e si tratta di città di grandi dimensioni conosciute in tutto il mondo per l’importanza del loro patrimonio storico- culturale. Matera è una piccola città del Sud, ubicata in un’area interna, fuori dalle grandi linee di comunicazione, a Matera esiste un patrimonio culturale, materiale e immateriale, di eccezionale valore, al punto che nel 1993 l’UNESCO l’ha designata come “Patrimonio dell’Umanità”. Su questo patrimonio è possibile costruire una strategia di rigenerazione “culture-led” e la designazione come “Capitale europea della cultura 2019” rappresenta in questo senso una straordinaria occasione da non perdere.

1. Tenere conto attentamente della dimensione territoriale dell’Irpinia. 2. Mettere in gioco tutte le risorse culturali sociali e ambientali; 3. Definire nuove governance integrate a supporto di questa rigenerazione.

5


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Struttura del processo metodologico

La struttura del processo metodologico è stata suddivisa in tre grandi categorie:

L’elaborazione dei dati predispone la 3° fase nella quale gli indicatori spaziali raccolti nelle fasi precedenti vengono sviluppati attraverso delle mappe tematiche prodotte con l’utilizzo del sistema Gis. L’ obiettivo è di fornire nuovi indicatori per la conoscenza del territorio.

- QUADRO CONOSCITIVO; - ELABORAZIONE DATI; - VALUTAZIONE. Il quadro conoscitivo prevede una 1° fase di inquadramento sulla Valle Ufita attraverso una selezione di indicatori ambientali, sociali, economici, culturali e di governance, poi sintetizzati in diagrammi fishbone che ci permettono di visulizzare le principali potenzialità e criticità del territorio. La 2° fase è più territorializzata e prevede la conoscenza del comune di Grottaminarda. Agli indicatori (dati hard) precedentemente selezionati vengono confrontati i dati soft, rilevati in loco attraverso un focus group tenutosi il 3 novembre presso il Castello D’ Aquino di Grottaminada alla quale hanno partecipato le associazione, la cittadinanza e anche una parte delle istituzioni. Questa fase ci permette di conoscere le preferenze della comunità per inserirle all’interno del sistema di supporto alle decisioni.

La 4° fase prevevede la valutazione dei possibili scenari attraverso il metodo multicriterio AHP (Analytic Hierarchy Process), supportato dal software Gis, nel quale i dati ottenuti dalla valutazione possono essere spazialiazzati. scenario finale strategico che sintetizza e mette a confronto tutti gli indicatori elaborati andando ad individuare lo scenario più corente con le caratteristiche del territorio e in linea con le preferenze della comunità.

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QUADRO CONOSCITIVO

FASI

Conoscere la Valle Ufita

CONTENUTO

STRUMENTO

RISULTATO

Fishbone diagram

POTENZILITA’

Indicatori ambientali Indicatori sociali Indicatori governance Indicatori culturali Indicatori economici

Indicatori

Conoscere Grottaminarda

Grottaminarda

QGIS

Focus group

PPGIS

VALUTAZIONE

ELABORAZIONE DATI

Grottaminarda

Elaborazione degli indicatori spaziali

Valutazione multicreiterio

CRITICITA’

DATI

DATI

SPAZIALI

HARD

PREFERENZE COMUNITA’

Mappe tematiche

QGIS

AHP + QGIS

Valutazione multicriterio

Grottaminarda

8

NUOVI INDICATORI

Scenario finale strategico

DATI SOFT

STRATEGIE PLACE-BASED GROTTAMINARDA


9


1° fase conoscere la Valle Ufita

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INQUADRAMENTO

Valle Ufita I

dodici comuni appartengono alla Valle dell’Ufita, una valle dell’Appennino campano, situata nella parte nord-orientale della provincia di Avellino, ai confini con la Puglia. La valle deve il nome all’omonimo fiume che nasce alle falde della Baronia, nel territorio comunale di Vallata, e dopo un percorso quasi rettilineo in direzione nord-ovest, si unisce con l’affluente Miscano per poi divenire a sua volta tributario del Calore Irpino, nei pressi di Apice Scalo(BN). I comuni di Ariano Irpino, Bonito, Castel Baronia, Carife, Flumeri, Frigento, Grottaminarda, Guardia Lombardi, Melito Irpino, Rocca San Felice, Vallata sono come piccole pietre incastonate tra le colline e le valli irpine. Il paesaggio caratterizzato nei secoli dalle attività agricole, con i colori dominanti del giallo dei campi di grano e del verde delle vigne e uliveti. E’ un territorio fatto da castelli e borghi, di chiese e masserie, ma anche di una natura selvaggia fatta di boschi, poggi argillosi e maestose querce. Con il mutare delle stagioni vengono a crearsi dei paesaggi sempre diversi. In primavera e in estate il territorio si colora di fiori: lo specchio di venere, le ginestre, le margherite, la malva, l’altea, l’epilobio, l’erba maga, la camomilla e altre piante officinali.

La Valle dell’Ufita costituisce il bacino idrografico del corso del fiume con modeste elevazioni, le altezze maggiori tra gli 800 e 1000 metri di altitudine si raggiungono solo nei comuni di Guardia Lombardi, Rocca San Felice e Vallata. Il fondovalle , lungo la sponda sinistra, costituisce una delle aree pianeggianti più estese della Campania. Bagnata dalle sue Acque, questa terra è particolarmente fertile, in cui esplode una rigorosa vegetazione riparia, fatta di pioppi, onotani, salici. Questi ultimi, raccolti in primavera, come da tradizione sono impiegati nella fabbricazione di ceste e canestre artigianali. Caratteristici della vegetazione del luogo sono i cosiddetti ”cardi dei lanaioli”, la cicoria e la borragine. SISTEMA TERRITORIALE UFITA

12 comuni 52,478 abitanti 494,84 Kmq

11


Ariano Irpino

Coordinate 41°08′59″N 15°05′03″E Altitudine 788 m s.l.m Superficie 186,74 km² Abitanti 22.495 Densità 120,46 ab./km²

12


Bonito

Coordinate 41°05′55″N 15°00′08E Altitudine 490 m s.l.m. Superficie 18,78 km² Abitanti 2412 Densità 120,46 ab./km²

13


Carife

Coordinate 41°01′38″N 15°12′35″E Altitudine 740 m s.l.m Superficie 18,78 km² Abitanti 1396 Densità 83,49 ab./km²

14


Castel Baronia

Coordinate 41°02′54″N 15°11′23″E Altitudine 639 m s.l.m. Superficie 15,37 km² Abitanti 1102 Densità 71,7 ab./km²

15


Flumeri

Coordinate 41°04′44″N 15°08′55″E Altitudine 638 m s.l.m. Superficie 34,55 km² Abitanti 2950 Densità 85,38 ab./km²

16


Frigento

Coordinate 41°00′44″N 15°06′02″E Altitudine 911 m s.l.m. Superficie 38,04 km² Abitanti 3682 Densità 96,79 ab./km²

17


Grottaminarda

Coordinate 41°04′15″N 15°03′35″E Altitudine 405 m s.l.m. Superficie 29,12 km² Abitanti 8012 Densità 275,14 ab./km²

18


Guardia Lombardi

Coordinate 40°57′17″N 15°12′35″E Altitudine 998 m s.l.m. Superficie 55,87 km² Abitanti 1657 Densità 29,66 ab./km²

19


Melito Irpino

Coordinate 41°06′15″N 15°03′12″E Altitudine 450 m s.l.m. Superficie 20,68 km² Abitanti 1931 Densità 93,38 ab./km²

20


Rocca San Felice

Coordinate 40°57′N 15°10′E Altitudine 750 m s.l.m. Superficie 14,41 km² Abitanti 888 Densità 61,62 ab./km²

21


Sturno

Coordinate 41°01′N 15°06′E Altitudine 652 m s.l.m. Superficie 16,67 km² Abitanti 3083 Densità 184,94 ab./km²

22


Vallata

Coordinate 41°02′N 15°15′E Altitudine 870 m s.l.m. Superficie 47,91 km² Abitanti 2870 Densità 59,9 ab./km²

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24


1. INDICATORI AMBIENTALI

La Valle Ufita è caratterizzata da una forte

torrente Fiumarella, il fondovalle si apre invece a formare un’area pianeggiante piuttosto estesa; si tratta dell’alveo di un antico lago, compreso amministrativamente nei comuni di Ariano Irpino, Castel Baronia, Flumeri, Frigento, Grottaminarda e Sturno. Più oltre, seguendo il corso del fiume, i rilievi tendono gradualmente ad abbassarsi fino ad assumere la conformazione di semplici colline. La valle dell’Ufita è interamente compresa nel distretto sismico dell’Irpinia. 1.3 Uso del Suolo L’analisi della carta dell’Uso del Suolo dimostra che siamo in presenza di territori poco urbanizzati e fortemente agricoli, il patrimonio costruito che è solo il 5% ed ha un’età medio , il rapporto tra le abitazioni presenti nei centri e la loro utilizzazione ci dimostra anche che vi un alto inutilizzo di tali immobili. Le superfici agricole che sono l’85%, si dividono in seminativi, zone agricole eterogenee e oliveti. La forte componente naturalistica individua un 10% di aree semi-naturali e territori boscati. 1.4 Edifici storico- artistici L’Irpinia offre un ampio ventaglio di scelta tra borghi caratteristici da scoprire attraverso lunghe passeggiate immersi nella natura e nelle testimonianze storiche presenti nei vicoli. Per ogni comune è stato possibile elaborare delle schede di catalogazione di tutti i beni storico-artistici presenti sul territorio.

presenza di aree paesaggistiche di notevole interesse e di una molteplicità di emergenze ambientali. La conoscenza in questa ambito è stata organizzata secondo quattro sottocategorie: 1.1 Infrastrutture Tutti i centri dei Comuni della Valle Ufita sono collegati alle principali direttrici di traffico delle rete stradale, nodo stradale fondamentale è l’uscita autostradale di Grottaminarda della A16 Avellino-Canosa, che mette in collegamento diretto tutto il territorio con il capoluogo di provincia. La rete ferroviaria copre, in parte l’aria occidentale effettuando la sola tratta Avellino-Benevento non a servizio dell’area interessata. Da anni è atteso il completamento di importanti opere infrastrutturali come la strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, parte del più ampio itinerario Contursi-Grottaminarda e la tratta Apice-Orsara della nuova Alta Capacità Napoli-Bari con la contestuale stazione Hirpinia a servizio dell’area. Il trasporto su gomma risulta quindi, l’unica alternativa valida per gli spostamenti pubblici, esso però non è presente in tutti i comuni. 1.2 Fisico- naturalistiche I rilievi che cingono la valle raggiungono elevazioni relativamente modeste, tipiche del settore interno dell’Appennino campano. Lungo la sponda destra del fiume, nel suo medio corso presso la confluenza con il 25


1.1.1 rete ferroviaria

LINEE FONDAMENTALI, elettrificate a doppio binario LINEE FONDAMENTALI, elettrificate a semplice binario LINEE COMPLEMENTARI, non elettrificate a doppio binario Avellino

26


1.1.2 rete stradale

autostrade viabilitĂ primaria Avellino 27


1.1.3 trasporti su gomma

Ariano Irpino A

Benevento Meli e to Irpiino o Boni B o to oni

Flumeri eri Grottaminarda Castel Baron oniia on ia Sturno F ento Frig to Ro Rocc Roc occa San n Feli F ce

Avellino

Flixbus AIR autoservizi irpini Bartolini Turismo Avellino Stazionamento dei pullman Assenza stazionamento dei pullman

28

Carife e Guardia Lombardi

Vallata


1.2.1 rischio sismico

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

1- Elevata sismicitĂ SORGENTI DI RISCHIO SISMICO

29

Guardia Lombardi


1.2.2 sistemi territoriali di sviluppo

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

RURALE- CULTURALE RURALE- MANIFATTURIERA

30

Guardia Lombardi


1.2.3 altezze dei centri

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

(metri s.l.m.)

Vallata Carife

Frigento

Tra 100 e 300 Rocca San Felice

Tra 300 e 500 Tra 500 e 700 Tra 700 e 800 Tra 800 e 1000 Oltre 1000 31

Guardia Lombardi


1.2.4 unitĂ strutturali e paesaggistiche

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento Frigento

D1- Collina argilosa D3- Collina marmoso-arenacea, marmoso-calcarea

Rocca San Felice

H1-Terrazzi alluvionali dell’alto o medio corso del fiume Volturno e dei fiumi Appeninici Centri abitati reticolo

32

Guardia Lombardi


1.3.1 uso del suolo

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

A1-Boschi

Carife

Frigento

A2-Arbusteti A3-Vegetazione arborea

Rocca San Felice

B1-Praterie C1-Colture erbacee C2-Colture legnose C3-Sistemi agricoli complessi D1-Aree urbane

33

Guardia Lombardi

Vallata


1.3.2 urbanizzato

Ariano

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Carife Frigento

Rocca San Felice

Urbanizzato

34

Guardia Lombardi

Vallata


1.3.3 età media del patrimonio abitativo

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

alto medio alto medio medio basso

Guardia Lombardi

Media aritmetica delle età delle abitazioni costruite dopo il 1962, dove per età si intende la differenza tra l’anno di censimento e l’anno di costruzione della abitazione (valore centrale della classe)

basso 35


1.3.4 tasso inutilizzo abitazioni dei centri abitati

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

alto

Guardia Lombardi

medio alto medio

PotenzialitĂ d'uso abitativo nei centri abitati - Rapporto percentuale tra le abitazioni non occupate nei centri abitati e il totale delle abitazioni nei centri abitati

medio basso basso 36


1.4 aree di interesse storico e artistico

Ariano Irpino

Luoghi ecclesistici 1. Cattedrale di Santa Maria Assunta (Museo Archeologico) 2. Chiesa di San Michele Arcangelo 3. Chiesa di Sant'Anna 4. Chiesetta di Sant'Andrea 5. Chiesa di Sant'Agostino 6. Chiesa di San Pietro alla Guardia 7. San Pietro alla Guardia 8. Chiesa di San Giovanni Battista 9. Santuario della Madonna del Carmelo 10. Chiesa di San Pietro de' Reclusis 11. Chiesetta del Crocifisso 12. Grotta di Santa Maria di Lourdes 13. Chiesetta di Santa Maria del Loreto 14. La chiesetta del Loreto 15. Chiesetta dei Martiri 16. Santuario di Valleluogo 17. Santuario di San Liberatore

Centro antico/storico

Castelli e torri -Castello normanno (Museo della CiviltĂ Normannna)

- centro storico di origini normanne

Torri - la Torre delle CiĂ vole - la Torretta di Camporeale - la Torre de li Pizzimedioevale - laTorre de li Pizzi

Siti archeologici -La Starza -Aequum Tuticum -Reggio Tratturo

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Palazzi e case storiche Palazzi - Palazzo Bevere-Gambacorta - Palazzo San Giacomo - Palazzo Forte (Museo Civico della Ceramica) - Palazzo Anzani (Museo Archeologico) - Palazzo de Piano-d'Afflitto - Palazzo Vitoli-Cozzo Masserie - masseria Falceta - masseria Montefalco - masseria Chiuppo de Bruno -masseria Sprinia - masseria Sant'Eleuterioro Musei - Museo Diocesano - Museo "Giuseppina Arcucci" - Museo "Biogeo"


1.4 aree di interesse storico e artistico

Bonito

Luoghi ecclesistici 1. Cappella Vincenzo Camuso 2. Chiesa di Sant' Antonio e Convento Francescano 3. Chiesa di San Domenico 4. Chiesa di San Giuseppe

Centro antico/storico -centro storico di origine meodievale

5. Chiesa parrocchiale dell'Assunta 6. Santuario Maria SS della neve 7. San Crescenzo Martire

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Castelli e torri

Palazzi e case storiche

-Torre normanna

-Museo della civiltĂ contadina


1.4 aree di interesse storio e artistico

Carife

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa di San Giovanni Battista 2. Convento di San Francesco o della Madonna delle Grazie. 3. dell'Addolorata

Centro antico/storico

Castelli e torri

Area archeologica di Carife, in cui sono state rinvenute le tombe sannitiche che componevano la necropoli irpina, resti di attrezzi risalenti al neolitico e vari monili.

Palazzi e case storiche - Palazzo Marchesale

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1.4 aree di interesse storico e artistico

Castel Baronia

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa di S. Maria delle Fratte 2. Chiesa-Convento di S.Spirito

Centro antico/storico

Castelli e torri

L'Area Archeologica, si trova in localitĂ S.Marco dove sono visibili i resti di tombe "a camera": circa 130 sepolture che rimontano a un'epoca compresa tra il VI e il V secolo a.C.

Resti della torre del castello normanno

Palazzi e case storiche -Casa natale di Stanislao Mancini - Palazzo Ducale -Carcere Borbonico

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1.4 aree di interesse storico e artistico

Flumeri

Luoghi ecclesistici

Centro antico/storico

Castelli e torri

1. Chiesa S. maria assunta Largo Campanile

- Dogana Aragonese

41

Palazzi e case storiche


1.4 aree di interesse storico e artistico

Frigento

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa Santa Maria dell'Assunta,Ex Cattedrale 2. Santuario Madonna del Buon Consiglio

Centro antico/storico

Castelli e torri Ruderi castello medievale

-Centro storico con edifici gentilizi con splendidi portali lavorati in pietra locale. -Cisterne romane

42

Palazzi e case storiche


1.4 aree di interesse storico e artistico

Grottaminarda

Luoghi ecclesistici 1. La chiesa di S. Maria Maggiore e Campanile 2. Chiesa di Sant'Angelo o di San Michele Arcangelo e Campanile 3. Chiesa di San Tommaso d'Aquino 4. Chiesa di S. Maria del Rosario 5. La chiesa di Sant'Antonio nella frazione Bosco 6. Santuario della Madonna di Carpignano

Centro antico/storico

Castelli e torri - Castello d'Aquino (Museo Antiquarium Comunale)

-Centro storico con edifici gentilizi con splendidi portali lavorati in pietra locale.

- Dogana Aragonese

43

Palazzi e case storiche - Palazzo degli Uffici/ Palazzo Portoghesi


1.4 aree di interesse storico e artistico

Guardia Lombardi

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa Madonna delle Grazie

Centro antico/storico

Castelli e torri

-Centro storico di origine lombarda

2. Chiesa di S. Pietro, in localitĂ Luparelli 3. Chiesa di S.Maria dei Manganelli.

44

Palazzi e case storiche - Museo della civiltĂ contadina


1.4 aree di interesse storico e artistico Melito Irpino

Luoghi ecclesistici 1. Cappella di San Pio 2. Chiesa della Santissima Incoronata 3. Chiesa di San Egidio

Centro antico/storico

Castelli e torri

-Centro storico di origine medioevale

- Castello normanno-svevo con annesse torri cilidriche

- Acquedotto, di epoca romana - Area archeologica in localitĂ Pezza

45

Palazzi e case storiche


1.4 aree di interesse storico e artistico

Rocca San Felice

Luoghi ecclesistici

Centro antico/storico

1. Chiesa di Santa Maria Maggiore

-Centro storico di origine medioevale

2. Santuario di Santa Felicita 3. Cappella di Maria Santissima di Costantinopoli

-Area archeologica della Valle d'Ansanto detta anche "Mefite".

Castelli e torri - Castello con annessa torre circolare

46

Palazzi e case storiche


1.4 aree di interesse storico e artistico

Sturno

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa dei SS Domenico e Francesco 2. Abbazia di San Michele Arcangelo 3. Cappella "Madonna della Neve"

Centro antico/storico

Castelli e torri

-Centro storico di origine medioevale

Palazzi e case storiche - Piazza Michele Aufiero e Monumento dei Caduti Palazzi - Palazzo dei Baroni Grella - Villa Baronale - Palazzo De Iulis - Palazzo Grella-Vicario - Palazzo Ciampo - Edificio Scolastico "Michele Aufiero"

47


1.4 aree di interesse storico e artistico

Vallata

Luoghi ecclesistici 1. Chiesa di Santa Maria 2. Chiesa Madre, dedicata a San Bartolomeo

Centro antico/storico

Castelli e torri

Rione Chianchione, quartiere nel centro storico

Palazzi e case storiche Piazza belvedere di San Rocco Palazzi - Palazzo Novia - Villa Tullio

48


2. INDICATORI SOCIALI

Secondo i dati del 15° Censimento

generale Istat della popolazione e delle abitazioni (2011), la provincia di Avellino risulta avere una popolazione di 429.157 individui, il 49% di sesso maschile e il 51% di sesso femminile. I territori dell’Ufita presentano una popolazione comunale di massimo 22.495 abitanti nel comune di Ariano Irpino che ha la maggiore estensione territoriale, e un minimo di 888 abitati a Rocca San Felice. I dati di variazione della popolazione residente dimostrano un forte spopolamento e una migrazione dei giovani verso le grandi città; la fascia di età maggiormente presente risulta compresa dai 30 e i 59 anni, otto comuni su dodici hanno un indice di vecchia medio alto, e l’età media della popolazione in accordo con quella nazionale risulta di 43 anni. 49


22.495

Ariano Irpino 2.412

Bonito Carife Caste Baronia

1.396 1.102

2.950

Flumeri

3.682

Frigento

8.012

Grottaminarda Guardia Lombardi Melito Irpino Rocca San Felice Sturno Vallata

1.657 1.931 888 3.083 2.870

50


2.1 distribuzione della popolazione

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

> 1000 abitanti 1001 - 3000 abitanti 3001 - 9000 abitanti 9001 - 2300 abitanti 51

Guardia Lombardi


2.2 maschi e femmine

MASCHI

FEMMINE

49,1% - 11.090

50,9% - 11.482

Bonito

49,6% - 1.202

50,4% - 1.221

Carife

48,1% - 676

51,9% -728

Caste Baronia

49,4% - 570

50,6% - 583

Flumeri

49,8% - 1.468

50,2% - 1.482

Frigento

49,1% - 1.832

50,9% - 1.899

Grottaminarda

49,4% - 3.986

50,6% - 4.090

Guardia Lombardi

47,0% - 798

53,0% - 900

Melito Irpino

50,1% - 969

49,9% - 965

Rocca San Felice

49,2% - 415

50,8% - 428

Sturno

49,2% - 1.517

50,8% - 1.566

Vallata

48,5% - 1.303

% - n°

Ariano Irpino

52

% - n°

51,5% - 1.383


2.3 indice di vecchiaia

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

alto

Guardia Lombardi

medio alto medio

Rapporto percentuale della popolazione di 65 anni e piĂš su quella 0-14 anni

medio basso basso 53


2.4 tasso di variazione medio decennale della popolazione residente

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

Rocca San Felice

alto

Guardia Lombardi

medio alto medio medio basso basso

Media delle variazioni percentuali intercensuarie della popolazione residente tra: 1991 e 2001; 2001 e 2011 54


3. INDICATORI ECONOMICI

La struttura economica è sorretta essenzialmente dall’agricoltura e dall’edilizia. L’agricoltura

costituisce il settore produttivo caratteristico di questi territori. Il fondovalle dell’Ufita si caratterizza soprattutto per le colture irrigue intensive, grazie alla presenza di un sistema di irrigazione che sfrutta l’acqua emunta dalla falda sottostante e accumulata in invasi collinari. Nelle aree non irrigue è invece diffusa la coltivazione estensiva dei cereali e del pomodorino, un prodotto tipico che si fregia del marchio PAT. Sulle colline che circondano la valle è assai praticata la coltura degli olivi di varietà Ravece destinati alla produzione dell’olio di oliva Irpinia - Colline dell’Ufita, fregiantesi invece del marchio DOP. Il turismo che potrebbe essere una innovativa risorsa economica risulta ancora non particolarmente sviluppata e rilevante, l’offerta ricettiva alberghiera è inadeguata e in alcuni casi completamente inesistente. Ariano Irpino risulta il comune con il maggior numero di esercizi alberghieri, solo tre comuni su dodici vedono la presenza di tali strutture per un totale di 10 alberghi o esercizi complementari in tutta la Valle.

5,4%

Costruzioni

20,6%

Industria Agricoltura, silvicoltura e pesca

24,6% 3,8%

Altri servizi Intermediazione Monetaria e finanziaria

17,1%

Commercio

55

28,6%


3.1 imprese

TOT IMPRESE

ADETTI AI LAVORI

Ariano Irpino

1665

4084

Bonito

130

228

Carife

65

109

Caste Baronia

56

89

Flumeri

189

1021

Frigento

200

486

Grottaminarda

701

1790

Guardia Lombardi

92

128

Melito Irpino

139

276

Rocca San Felice

50

156

Sturno

154

267

Vallata

211

463

56


3.1.1 utilizzazione del terreno per ubicazione delle unitĂ agricole superficie totale sat superficie agricola utilizzata sau

Ariano Irpino

10 141.09 193.77

1 265.49

arboricoltura da legno aziende agricole

boschi annessi ad aziende agricole

75.92

422.9

98.28

439.76

11.5

4.26

0.54

31.1

superficie agricola non utilizzata 831.88

Bonito

943.21

96.02

155.85

Carife

317.42

11.1

247.64

4.95

174.84

7.47

124.84

Caste Baronia

575.07

20.36

191.57

9.7

22.45

8.3

63.91

38.13

Flumeri

1 897.29

55.26

260.36

15.33

90.12

9.13

58.42

60.15

Frigento

1 897.48

79.01

124.17

21.21

41.21

3.76

105.43

68.38

22.22

3.9

0.74

30.9

101.58

171.92

68.01

218.03

16.84

9.89

34.35

Grottaminarda

1 442.34 101.16

204.69

Guardia Lombardi

2 544.36

16.11

53.29

9.27

Melito Irpino

1 279.33

35.66

127.68

16.28

Rocca San Felice

674.41

13.41

31.36

0.6

Sturno

810.11

62.06

101.44

4.24

14.05

Vallata

2 322.72

18.47

57.98

3.26

245.35

80.77

6.8

57

82.75

201.73

36.65

139.32

76.58

2.17

1.95

23.46

27.28

43.41

184.23

40.83


85%

3.1.2 agricoltura

superfici agricole utilizzate

Seminativi Zone agricole eterogenee

7%

Oliveti

48%

29%

10%

territori boscati e ambienti semi-naturali

Area a vegetzione boschiva ed arbustiva in evoluzione Boschi di latifoglie

Ariano Irpino

3% 7%

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Acque Ambiente urbanizzato e superfici artificiali

Grottaminarda

Aree a pascolo naturale e praterie di alta quota Aree a ricolonizzazione artificiale (rimboschimenti)

Castel Baronia

Aree a ricolonizzazione naturale Aree a vegetazione sclerofilla Aree con vegetazione rada Boschi di conifere Boschi di latifoglie

Sturno

Vallata

Carife

Frigento

Boschi misti di latifoglie e di conifere Cereali da granella autunno-vernini associati a coltur Cespuglieti e arbusteti Colture foraggere associate a cereali da granella autu Colture protette - Orticole e frutticole

Rocca San Felice

Colture temporanee associate a colture permanenti

Guardia Lombardi

Erbai Frutteti e frutti minori Oliveti Pascoli non utilizzati o di incerto utilizzo

Uso del suolo agricolo

Pioppeti, saliceti, altre latifoglie Prati avvicendati Prati permanenti, prati pascoli e pascoli Rocce nude ed affioramenti Seminativi autunno vernini - cereali da granella

5%

Seminativi primaverili estivi - cereali da granella Seminativi primaverili estivi - colture industriali Seminativi primaverili estivi - ortive Sistemi colturali e particellari complessi Vigneti

58

artificiale


3.2.1 tasso di disoccupazione giovanile

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

alto medio alto

Rocca San Felice

medio medio basso basso

Guardia Lombardi

Rapporto percentuale tra la popolazione residente di 15-24 anni in cerca di occupazione e la popolazione residente di 15-24 anni attiva. 59


3.2.2 indice della popolazione attiva

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

alto medio alto

Rocca San Felice

medio medio basso basso

Guardia Lombardi

L’indice di struttura della popolazione attiva è il rapporto percentuale tra la popolazione in età 40-64 anni e la popolazione in età 15-39 anni.

60


3.2.3 reddito medio pro capite

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

< 7000 7000 - 8000

Rocca San Felice

8000 - 9000 9000 - 10 000

61

Guardia Lombardi


3.2.4 redditi nulli ogni 1000

Ariano Irpino

Melito Bonito Flumeri Grottaminarda

Calstel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

>1 1-3

Rocca San Felice

4 -7 <7

62

Guardia Lombardi


3.3 quotazioni immobiliari Grottaminarda

Zona B3

63


Grottaminarda Zona B3 Centrale-residenziale Stato Tipologia conservativo

Valore Mercato (euro/mq) min

max

Superficie (L/N)

Valori Locazione (euro/mq mese) Superficie (L/N) max min

Abitazioni civili

Normale

840

1100

L

3,2

4

L

Abitazioni civili

Ottimo

1100

1250

L

4

4,8

L

Abitazioni di tipo economico

Ottimo

1050

1150

L

3,7

4,3

L

Normale

770

1000

L

2,9

3,7

L

Box

Normale

750

1050

L

2,9

4,3

L

Ville e Villini

Ottimo

1250

1400

L

4,8

5,6

L

Ville e Villini

Normale

940

940

L

3,8

4,3

L

Uffici

Ottimo

1200

1300

L

5

5,9

L

Uffici

Normale

950

1200

L

4

5

L

Laboratori

Ottimo

970

1000

L

5

6

L

Laboratori

Normale

700

970

L

4

5

L

Magazzini

Normale

600

600

L

2,8

4

L

Magazzini

Ottimo

1000

1000

L

4

5

L

Negozi

Normale

1200

1200

L

6,5

10,3

L

Negozi

Ottimo

1900

1900

L

10,3

12,5

L

Abitazioni di tipo economico

64


3.3 quotazioni immobiliari Grottaminarda

Zona C1

65


Grottaminarda Zona C1 Semientrale-residenziale Stato Tipologia conservativo

Valore Mercato (euro/mq) min

max

Superficie (L/N)

Valori Locazione (euro/mq mese) Superficie (L/N) max min

Abitazioni civili

Normale

650

800

L

3

3,5

L

Abitazioni civili

Ottimo

800

880

L

3,4

4

L

Abitazioni di tipo economico

Ottimo

720

800

L

3,2

3,7

L

Normale

600

720

L

2,8

3,2

L

Box

Normale

580

780

L

2,5

3,5

L

Ville e Villini

Ottimo

900

1050

L

4

4,8

L

Ville e Villini

Normale

700

900

L

3,2

4

L

Uffici

Ottimo

850

1000

L

3,7

4,5

L

Uffici

Normale

700

850

L

3

3,8

L

Laboratori

Ottimo

830

970

L

3,7

4,4

L

Laboratori

Normale

650

830

L

3

3,7

L

Magazzini

Normale

500

720

L

2,6

3,4

L

Magazzini

Ottimo

720

840

L

3,4

4

L

Negozi

Normale

750

980

L

3,8

5,3

L

Negozi

Ottimo

1000

1200

L

5,3

6,5

L

Abitazioni di tipo economico

66


3.3 quotazioni immobiliari Grottaminarda

Zona D1

67


Grottaminarda Zona D1 Periferica-residenziale Stato Tipologia conservativo

Valore Mercato (euro/mq) min

max

Superficie (L/N)

Valori Locazione (euro/mq mese) Superficie (L/N) max min

Abitazioni civili

Normale

590

740

L

2,6

3,2

L

Abitazioni civili

Ottimo

740

850

L

3,2

3,9

L

Abitazioni di tipo economico

Ottimo

680

780

L

2,9

3,4

L

Normale

540

680

L

2,3

2,9

L

Box

Normale

530

750

L

2,2

2,9

L

Ville e Villini

Ottimo

890

1050

L

3,7

4,5

L

Ville e Villini

Normale

700

880

L

3

3,8

L

Uffici

Ottimo

740

850

L

2,9

3,5

L

Uffici

Normale

600

740

L

2,4

3

L

Laboratori

Ottimo

650

760

L

2,9

3,5

L

Laboratori

Normale

500

650

L

2,3

3

L

Capannoni tipici

Normale

300

360

L

1,3

1,6

L

Capannoni tipici

Ottimo

720

430

L

1,5

1,9

L

Normale

480

620

L

2,1

2,7

L

Ottimo

620

720

L

2,7

3,2

L

Normale

640

950

L

3,4

5

L

Ottimo

950

1050

L

5

6

L

Abitazioni di tipo economico

Magazzini Magazzini Negozi Negozi

68


3.3 quotazioni immobiliari Grottaminarda

Zona R1

69


Grottaminarda Zona R1 Extraurbana-residenziale Stato Tipologia conservativo

Valore Mercato (euro/mq) min

max

Superficie (L/N)

Valori Locazione (euro/mq mese) Superficie (L/N) max min

Abitazioni civili

Normale

570

700

L

2,4

3,1

L

Abitazioni civili

Ottimo

700

8

L

3

3,6

L

Abitazioni di tipo economico

Ottimo

600

670

L

2,6

3,1

L

Normale

500

600

L

2,1

2,6

L

Box

Normale

400

580

L

1,7

2,5

L

Ville e Villini

Ottimo

750

870

L

3,4

4,1

L

Ville e Villini

Normale

630

750

L

2,8

3,4

L

Laboratori

Ottimo

630

740

L

2,4

3,1

L

Laboratori

Normale

500

630

L

1,9

2,5

L

Capannoni tipici

Normale

270

340

L

1,3

1,5

L

Capannoni tipici

Ottimo

340

410

L

1,5

1,9

L

Magazzini

Normale

430

530

L

1,9

2,3

L

Magazzini

Ottimo

530

620

L

2,3

2,8

L

Negozi

Normale

570

690

L

2,6

3,2

L

Negozi

Ottimo

690

810

L

3,2

3,8

L

Abitazioni di tipo economico

70


3.4 turismo: esercizi alberghieri

grande dimensione Ariano Irpino

media dimensione x1

piccola dimensione x4

Bonito Carife Caste Baronia Flumeri Frigento

x1

Grottaminarda

x3

Guardia Lombardi Melito Irpino Rocca San Felice Sturno Vallata 71

x1


numero esercizi alberghieri

Ariano Irpino

Melito Irpino Bonito

Flumeri

Grottaminarda

Calstel Baronia Vallata Sturno

Carife

Frigento

0-1

Rocca San Felice

2-4 5 -7 <7 72

Guardia Lombardi


4. INDICATORI CULTURALI

La Valle Ufita è caratterizzata da un

cospicuo numero di luoghi statali della cultura, in ogni comune vi è la presenza di una biblioteca, sette scuole secondario diffuse su tutto il territorio, tre cinema e anche un teatro. Inoltre è fondamentale la presenza del Polo universitario della Seconda Università di Napoli “Luigi Vanvitelli” con sede a Grottaminarda. I settori culturali e creativi si basano su valori culturali e/o espressioni artistiche che possono essere orientate o non al mercato. Queste attività includono la creazione, la promozione, la diffusione e la preservazione di beni e servizi che rappresentano espressioni culturali, artistiche o creative. Le industrie culturali e creative includono: - le strutture statali della cultura sopra descritte; - le associazioni presenti sul territorio; - il calendario degli eventi. 73


4.1 quali sono i settori culturali e creativi?

TEATRO CINEMA

BIBLIOTECHE

SCUOLE SECONDARIE

UNIVERSITA’

LUOGHI STATALI DELLA CULTURA ASSOCIAZIONI

SETTORI CULTURALI E CREATIVI

FESTE POPOLARI

MOSTRE E FIERE

EVENTI

FESTIVAL

74


4.2 luoghi statali della cultura

Ariano Irpino

Bonito

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Sturno

Vallata Carife

Frigento

teatri

Rocca San Felice

cinema biblioteca scuola secondaria polo universitario 75

Guardia Lombardi


4.3 associazioni

associazione Bagliori di luce associazione ProEmigranti

Ariano Irpino

Bonito

associazione terza gioventĂš

Melito Irpino

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia Siamo Grotta

FIDAPA

Sturno

Vallata Carife

Frigento

Forum Giovani Grottaminarda Comitato Festone

Rocca San Felice

Rotaract Avellino Est

76

Guardia Lombardi


evento non che si ripete GENNAIO FEBBRAIO

MARZO

evento che si ripete APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

01

02 05 34

36

02

06 26

02

05

10

02 05

06

03

05 10 34

02 05

04

05

34

02 22

34

01

05

34 04

09 17 19

01

06

28

05

34 04

17 19

01 06

07

08 28

05

34 04

14 23

06

08

28

05

34 04

09

28

05

34

07

10

28

05

34

02

11

28

05

34 08

12

28

05

34

07

12

13

28

05

34 01 05 09 20

28

12

05

34

09

07

12

28

05

34

09

07

16

05

34

17

05

34

05 05

20

05

34

12 38

21

05

34

08 38

05

14 15

13

18 19

18

05

22 23

07 03 02 21 23 31

01 03 07 03 06 07 33

12

01 03 06 33

12 37 12 38

34

01 11

12 38

34

11 12 38

34

08

05

05

34

08 08 11

24

05

05

34

25

24

05

05

34

03

08

26

05

05

34

03

08

27

05

05

34

03

28

02 05 16

05

34

02

29

02 05

05

34

02

30

02 05

05

34

02

05

34

02

31

77

29

06

01 12

24

06

30

35

27


teatro e cinema

enogastronomica

arte

musica

4.4 calendario degli eventi

religione

01

09

02

legenda festival

03

02 Ariano International film festival

04

Arianofolkfestival

03 DoganaBlues Festival

04 Festival della Canzone

10

05 PEOPLE INVOLVEMENT

11

06 SVICOLANDO

12

07 Frigento Summer Festival 08 Sponz festival

09 Melito Music Beer Festival 10 Boca art festival

06

11 GrottArte

07

12 Holi Dance Festival

festival

08

05

MF_mostre e fiere

01

02 Fiera della Caccia,Pesca, Natura

02

01 Made in Campania 03 Giglio di Flumeri in mostra

08

04 Baronia In Fiera

03

05 Il Maggio dei Libri a Grottaminarda

09

06 Fiera di Sturno

11 04

07 Calvaria

08 Raduno Fiat 500

09 Collettivo FX 10 Festa della Croce

05

11 "Sogni d'olio" oliva

12 Le Strade della Cultura

FP_feste feste popolari 01 Festa S. Antonio 02 Gustarte

03 Festa in onore del patrono San Rocco, con la tirata del Giglio; 04 Festa patronale Santa Maria delle Fratte 05 Festa di Sant'Antonio da Padova

06 Festa di San Rocco e della Madonna delle Fratte 07 Festa S. Rocco

08 Carnevale Carifano 09 Festa di S. Antonio

10 Rievocazione storica della battaglia di Chianchione e Paliodel 11 Festa patronale di San Bartolomeo 12 Festa medievale

13 Festa di San Felice 14 Festa di San Gaetano 15 Festa di san Pietro

16 Festa dell' Incoronatella 17 Pizzilli e Tammorre con serate musicali

07 06

18 Festa di S. Leone 19 Festa del borgo 20 Festa S. Antonio

12

21 Sagra dei cavatelli con "puleggio" 22 Festa di San Crescenzo 23 Festa di San Ciriaco

26 Festa di Sant'Egidio Abate 27 Festa di Santa Lucia

Festa della Madonna Festa di San Michele 36 Festa di San Antonio 37 Festa San Antonio in fraz. 38 Festone

01

22

02

23

03

25

04 05

26

Festa di Padre Pio

Festività di Santa Maria Assunta e San Rocco

21

24

Presepe vivente del 700 Natale Fiera dell’Immacolata Festa patronale di San Domenico Vampa di Sant’Antonio Abate

mostre e fiere

20

24 Sagra della polenta. 25 Sagra della trippa

28 29 30 31 32 33 34 35

10

34

27

35

28

36

29

37

06 07

08

30 31

32

17

09

33

10 11

12 13

78

14

15

16

18

19

feste popolari


5. INDICATORI DI GOVERNANCE

Gli strumenti urbanistici vigenti rilevano una

Nella Valle Ufita le due governance più rilevanti sono: - La Comunità Montana dell’Ufita; - Unione dei Comuni Terre dell’Ufita. Queste due governance si occupano principalmente di: - Assistenza Tecnica a Programmi e Progetti - Marketing Territoriale - Piani di Sviluppo Locale - Processi partecipativi.

forte eterogeneità nei comuni dell’Ufita, solo sei comuni su dodici sono dotati di PUC (Piano Urbanistico Comunale), uno di PRG (Piano Regolatore Generale) e il restante ancora di Regolamento edilizio. Le politiche di governance rappresentano oggi il punto di snodo della cooperazione fra i diversi attori economici, giuridici e governativi. Molti stati Europei tradizionalmente gelosi della propria autonomia culturale e politica si stanno aprendo alla logica della governance, stimolati dai temi europei sulla sussidiarietà e sullo sviluppo sostenibile il quale può contare a livello europeo sul nuovo strumento della governance. Non c’è dubbio che anche gli stati, per tradizione, più ostili ai cambiamenti radicali nelle politiche di programmazione si dirigeranno a breve scadenza verso le politiche di governance che offrono nuove prospettive per uno sviluppo più ragionato e rigorosamente democratico. In Italia la nuova programmazione ridefinisce e amplia i ruoli dei singoli soggetti coinvolti nella policy-making con il risultato di politiche più mirate ed efficienti. 79


5.1 strumenti urbanistici vigenti

PUC

PRG

REGOLAMENTO EDILIZIO

Ariano Irpino

SI

/

/

Bonito

/

/

SI

Carife

/

/

SI

Caste Baronia

SI

/

/

Flumeri

SI

/

/

Frigento

SI

/

/

Grottaminarda

SI

/

Guardia Lombardi

/

/

SI

Melito Irpino

/

/

SI

Rocca San Felice

/

SI

/

Sturno

SI

/

/

Vallata

/

/

SI

80


5.2.1 Unione dei comuni terre dell’Ufita

Castelfranco in Miscano

Ariano Irpino

Melito Irpino Bonito

Flumeri Grottaminarda

Castel Baronia

Sturno

Vallata Carife

Frigento

Villamaina

Territori di progetto non appartententi alla UCTU Territori di progetto appartententi alla UCTU Territori non di progetto appartententi alla UCTU

Rocca San Felice

81

Guardia Lombardi


Delibera della Giunta Regionale n. 405 del 04/07/2017 Dipartimento 50 - GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Direzione Generale 2 - Direzione Generale per lo sviluppo economico e le attività produttive U.O.D. 93 - STAFF - tecnico operativo progr. delle politiche svil. econo. Oggetto dell'Atto: PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE CAMPANIA, INVITALIA E UNIONE DEI COMUNI "TERRE DELL'UFIT A" - DETERMINAZIONI.

Analisi dei bisogni della comunità di riferimento Definizione delle politiche, degli indirizzi e delle regolamentazioni delle azioni di risposta ai bisogni della comunità Gestione finanziaria e contabile Pianificazione, programmazione delle azioni e degli interventi Organizzazione e gestione delle attività, dell’erogazione dei servizi e dell’impiego efficiente delle risorse Controllo interno Vigilanza e controllo sul rispetto dei regolamenti e delle norme e dei contratti da parte dei destinatari

82


5.2 5.2.2 Monta Comunità Montana Dell’Ufita Dell’U

Greci Montaguto Casalbore

Savignano Irpino

Montecalvo Irpino

Ariano Irpino

Bonito

Zungoli

Villanova del Battista

Melito Irpino

San Sossio Baronia

Flumeri Grottaminarda

San Nicola Baronia Castel Baronia

Sturno

Gesualdo

Frigento

Territori di progetto non appartententi alla CMU Territori di progetto appartententi alla CMU Territori non di progetto appartententi alla CMU

83

Trevico Vallata

Carife

Rocca San Felice

Scampitella Vallesaccarda

Guardia Lombardi


Comunità Montana dell’Ufita ha un proprio statuto approvato con deliberazione di Consiglio generale n. 14 del giorno 11 aprile 2002 pubblicato sul B.U.R.C. della Regione Campania n. 48 del 13 ottobre 2003. La Comunità Montana dell’Ufita, a seguito delle modificazioni territoriali apportate ancora dalla legge 12/08, è costituita dai 17 Comuni. In attesa delle nuove norme statutarie il Consiglio generale è formato da un rappresentante per ogni comune (sindaco o suo delegato); la Giunta, invece, trattandosi di Comunità Montana con un numero di Comuni superiore a 14, è da 4 assessori (il massimo consentito dalla legge).

Servizio svincolo Idrogeologico Servizio taglio Boschi Servizio registro degli Incendi Servizio monitoraggio Ambientale Servizio intranet per Amministrazione Trasparente Progetto e-Territory Progetto paesaggio di Orazio

84


6. POTENZILITA’ E CRITICITA’

Il diagramma di Ishikawa che prende il nome

da Kaoru Ishikawa, guru della qualità totale che li ha studiati e messi appunto in Giappone nel 1943, è una tecnica manageriale utilizzata nel settore industriale e nei servizi per individuare la/le causa/e più probabile/i di un effetto (o problema). Attraverso questo diagramma chiamato comunemente a lisca di pesce (fishbone diagram) è stato possibile individuare e sintetizzare i problemi e le possibilità di questi territori. Questo strumento è stato utile per individuare che cosa determina il problema e per decidere su quali cause agire e con quali interventi. Il diagramma è stato organizzato secondo i diversi criteri studiati precedentemente, che vengono individuati dagli indicatori ambientali, sociali, economici, culturali e di governance. Singolarmente si sono redatte le potenzialità e le criticità, ed infine si sono individuate tra queste le principali. 85


FISHBONE DIAGRAM POTENZILITA’

INDICATORI AMBIENTALI

INDICATORI SOCIALI

INDICATORI ECONOMICI

INDICATORI CULTURALI

Buona rete

6 Comuni su 12 dotati di PUC

stradale

Territorio poco

85% terreni agricoli Ogni comune è dotato di almeno 1 biblioteca

urbainizzato

Agricoltura locale

Tutela del paesaggio

INDICATORI GOVERNANCE

Valore di mercato degli immobili

Tasso medio-alto popolazione attiva

alta rilevanza 86

Governance Comunità Montana Valle Ufita

Polo universitario Seconda Università di Napoli (Grottaminarda)

Stagione estiva eventi molto ricca

media rilevanza

Governance Unione dei Comuni Terre dell’Ufita

bassa rilevanza


FISHBONE DIAGRAM CRITICITA’

INDICATORI AMBIENTALI

INDICATORI SOCIALI

Degrado edifici storico-artistici

Tasso medio-alto inutilizzo abitazionI

INDICATORI CULTURALI

Alto tasso indice di vecchiaia

INDICATORI GOVERNANCE

5 Comuni su 12 dotati ancora di Regolamento Edilizio

Tasso medio-alto di dissocciupazione

Trasporto pubblico debole

Elevato rischio simico

INDICATORI ECONOMICI

Scarsa presenza di teatri e cinema

Stagione invernale eventi inesistente

Spopolamento

Servizi di accoglienza quasi inesistenti

alta rilevanza 87

media rilevanza

bassa rilevanza


2° fase conoscere Grottaminarda

88


INQUADRAMENTO

Grottaminarda

Grottaminarda (Rótta in dialetto irpino) è uno

regione Basilicata da cui dista circa 100 km dalla città di Potenza la rende un territorio di passaggi, un luogi di confine. Ricca di monumenti e di edifici storici non solo nel centro urbano, dove è situato il centro storico Borgo La Fratta e la Chiesa Santa Maria Maggiore, accanto alla chiesa e situata la torre campanaria, costruita tra il 1712 e il 1766 dal maestro Ciriaco di Silva da Mercogliano, su disegno del Vanvitelli (in foto), ma anche sul tutto il territorio comunale a 5 km dal centro nella frazione Carpignano, si trova il Santuario della Madonna di Carpignano. All’interno della chiesa, gestita dai Padri Mercedari, è conservato una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino. Secondo la leggenda questa tavola fu trovata da alcuni pastori nel 1150, nel cavo di un grosso albero di carpino.

dei dodici comuni della Valle Ufita individuati per la ricerca di questa tesi. I suoi abitanti si chiamano “grottesi” (ruttìse in dialetto). Il primo documento dove compare il toponimo grottese è una Cartula Donationis, redatta tra il maggio e l’agosto 991, nella forma Cripte insieme all’indicazione de Carpinetum (l’odierna frazione di Carpignano). E’ sede del Polo Didattico della Seconda Università di Napoli. Il Polo ha ospitato, in passato, quattro corsi di laurea delle professioni sanitarie, un “Corso di formazione in Conservazione, valorizzazione e design di prodotti ceramici”. Attualmente ospita la “Scuola di Alta Formazione in Sicurezza sul lavoro”. Grottaminarda è un nodo infrastrutturale per tutta il territorio, dispone di un casello sull’autostrada A16 ed è attraversata dalla strada statale 90 delle Puglie. La distanza dalle città della Campania è di 42 km da Avellino, capoluogo di provincia, 95 km da Caserta, 72 km da Salerno, 95 km da Napoli, 30 km da Benevento. La sua posizione strategica quasi a confine con la regione Puglia, da cui dista dalla provincia di Foggia di circa 70 km e dalla

8012 abitanti 29,12 Kmq

89


90


7. DATI HARD

La conoscenza dei dati hard ha permesso

l’individuazione di indicatori qualitativi e quantitativi e l’organizzazione di un database di informazioni del territorio in esame, analizzando questioni misurabili e appresentative del Comune di Grottaminarda, con riferimento a specifiche aree tematiche, quali: ambientale, sociale e culturale. I dati sono stati organizzati e classificati e per ogni indicatore selezionato sono stati indicati: - nome; - unità di misura; - fonte; - anno di riferimento. 91


7.1 reticolo idrico

Ariano Irpino

Melito Irpino

Flumeri

Frigento ano

Mirabella Eclano Gesualdo

Fontanarosa Fontanarosa

92


7.2 reticolo stradale

Ariano Irpino

Melito Irpino

Flumeri

Frigento ano

Mirabella Eclano Gesualdo

Fontanarosa Fontanarosa

93


7.2 uso del suolo

Ariano Irpino

Melito Irpino

Flumeri

Frigento no

Mirabella Eclano Gesualdo

Fontanarosa Fontanarosa

94


7.4 edifici religiosi associazioni eventi

Ariano Irpino

Melito Irpino

Flumeri

Frigento ano

Mirabella Eclano Gesualdo Chiese Eventi Associazioni

Fontanarosa Fontanarosa

95


96


8. DATI SOFT

Per la conoscenza del punto di vista

A differenza di altre tecniche di intervista, il focus non prevede solo un’interazione “a senso unico” tra l’intervistatore e il singolo rispondente, ma anche un confronto collettivo. Il successo di questo metodo è legato proprio all’attivazione delle dinamiche di gruppo. Il risultato di questa operazione ha portato all’individuazione delle percezioni sociali della popolazione rispetto alle caratteristiche indicate all’interno del questionario e alla mappatura di quarantaquattro siti presenti sul territorio.

degli stakeholder è stato organizzato un focus group, sabato 3 novembre 2018, presso il castello d’Aquino situato nel centro storico di Grottaminarda. Precedentemente all’organizzazione del focus group è stata redatta la mappa degli stakeholder che ci ha permesso di individuare i possibili attori coinvolti e riunirli attorno a questo tavolo di confronto. Gli stakeholder sono stati distinti in tre gruppi prevalenti: i promotori, gli operatori e i fruitori; e rispetto alla categoria di appartenenza: stakeholder istituzionali, sociali-culturali, collettivi ed economici. I focus group rappresentano uno strumento di ricerca molto valido. Si tratta di un particolare metodo di intervista qualitativa in cui un moderatore sottopone, in modo informale e apparentemente destrutturato, una serie di argomenti di discussione ad un piccolo gruppo di soggetti informati dei fatti e disposti a collaborare, invitandoli a condividere e a confrontare le proprie opinioni. Ai partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario precedentemente elaborato, all’interno del quale si chiedeva di indicare dei luoghi e di attribuire un valore a questi rispetto alla caratteristica in cui venivano individuati, poi collettivamente tali siti sono stati indicati su una cartografia del comune di Grottaminarda. 97


98


-stakeholder economici/ turistici -stakeholder istituzionali

Grottaminarda

-stakeholder sociali/culturali -stakeholder economici/ turistici -stakeholder istituzionali

-stakeholde collettivi

99


8.1 mappa degli stakeholder

Comunita Montana Valle Ufita AIR autoservizirpini Agenzia del Territorio Ferrovie delle Stato Provincia di Avellino Comune di Grottaminada Regione Campania

Grottaminarda

Associazioni sociali/culturali: _CittĂ viva _Anpas _Forum dei Giovani di Grottaminarda _Comitato Festone _Proloco Grottaminarda _Siamo Grotta

Associazioni economico/ turistiche: _Confindustia _Coldiretti

abitanti e utenti di Grottaminada

100


QUESTIONARIO DEI VALORI denominazione del luogo

valori

‘Bel paesaggio’

Per

luoghi o aree che trovi belli e attraenti

‘Aree naturali’

aree o luoghi con una speciale sensazione di natura

‘Natura selvaggia’

aree o luoghi che sembrano delle foreste

‘Parco attraente’

parco costruito che è eccezionalmente vivibile

‘Pace e tranquillità’ PACE

aree o luoghi tranquilli e silenzioso

‘Aree per attività’

zona attrezzata per giochi, sport e hobby

‘storia e cultura’

area d’interesse storico-culturale locale

‘abbandonata’

area che è trascurata, abusata, danneggiata e antiestetica

‘pericolosa’

area che si sente pericolosa o minacciosa

‘rumorosa’

area che è inquietantemente rumorosa area con altre qualità negative/positive non specificate precedentemente

101

*

1.MOLTO BASSO 2.BASS


rchè?

SO

area utilizzata

area accessibile

SI NO

SI NO

8.2 struttura del questionario

*scala/ valore

SCALA DEI VALORI

1 2

3.MEDIO 4.ALTO 5.MOLTO ALTO

GIUDIZIO MOLTO BASSO BASSO

3

MEDIO

4

ALTO

5

MOLTO ALTO

102

DEFINIZIONE

Lontano dal valore atteso Non raggiunge ancora il valore atteso Ha raggiunto il valore atteso Ha raggiunto il massimo valore atteso Ha superato il massimo valore atteso


103


public partecipatory geographic

PPGIS focus group

coordinato da Giovanna Panarella Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II Attività di ricerca nell'ambito della tesi di laurea di Giovanna Panarella relatori: proff. Maria Cerreta e Adele Picone correlatore: arch. Giuliano Poli

GROTTAMINARDA

system information

ore 11:00 sabato 3 novembre 2018 presso il Castello DʼAquino di Grottaminarda

104

8.3 focus group


FREQU GROTTAM

AMBITO PROFESSIONALE

ETAʼ 15%

18 - 25 anni

35% 35%

20%

15% %

10%

26 - 35 anni 36 - 50 nni

15%

Studenti

20%

51 +

15% %

20%

Culturale Architettura Amministrativo Impresa altro

Paesaggio da La Fratta tutelare

mobilità dolce

Piano Colore Borgo Centralità territoriale rispetto alle aree interne 105

puntare sulla cultura e sulle tradizioni

Stazione Hirpinia

100


UENTA MINARDA

0%

8.3.1 partecipazione

RESIDENTE A GROTTAMINARDA

ASSOCIAZIONE 15%

35% 65%

SI

35%

15%

NO

20%

Accessibilità Museo

Strutture pubbliche trascurate

15%

Abbandono centro storico

Assenza strutture per lo sport

106

14 PARTECIPANTI

Città Viva altro FIDAPA Siamo Grotta nessuna


107


108


109


110


111


7 montagne

Pista Go Kart

8.3.2 punti mappati

Centro storico

Campo sportivo "ROMANO" Via Tratturo

Torre Palombara insieme Chiesa castello e borgo della Fratta

Castello D'Aquino Chiese

Chiesa Santa Maria Maggiore

Campo Azzuro Campanile di Santa Maria Maggiore

Le terrazze del Castello

Dogana Aragonese

Belvedere Parco Sciarappa Centro storico visto dal Macchio

Giardini Castello

Sant'Andrea

Biscieglieto Alto

Via Aldo Moro

Fontana del Re Il condotto

Corso Vittorio Veneto

Villetta (parco De Curtis)

Parco Fontana del Re

Fontana di San Tommaso Pozzo D'Argento

Fiume Ufita e affluenti

Palestra comunale

Santuario Santa Maria di Carpignano

Bisciglieto

Fontana del Pennino

La Fratta

Macchio

piazzale Padre Pio (BUS stazione)

Rione Castello

Chiesa di San Michele Arcangelo

incrocio limitrofo allo svincolo autostradale

Filette

San Tommaso

Bressure 112

Belvedere Lo Sbergo parco Zappa

Carpignano

Via Baronia


9. STRUTTURA DEI DATI Bel paesaggio

Aree naturali

DATI AMBIENTALI

Natura selvaggia

Reticolo idrico Parco Attraente

Pace e tranquillità

DATI SOCIALI

DATI AMBIENTALI

+

Assi stradali

Uso del Suolo

Aree per attività

Storia e cultura

DATI CULTURALI

DATI SOFT

DATI HARD

altro

Rumorosa

Assoociazioni

-

C

Pericolosa

DETRATTORI AMBIETALI

DATI SOCIO-CULTURALI

Abbandonata

Eventi

Edifici ecclesistici

113


3° fase elaborazione degli indicatori spaziali

114


10. NORMALIZZAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DEI DATI

I siti mappati il giorno del focus group sono

stati digitalizzati all’interno di un ambiente Qgis e organizzati in un database di informazioni, che identifica il luogo e il valore ad esso attribuito. Tutti i dati (hard e soft) sono stati normalizzati. Questo processo prevede l‘uniformazione di tutti i dati, grazie al quale è possibile controllare le informazioni e confrontarle tra di loro. La normalizzazione avviene attraverso un procedimento che dividede tutti i termini di un’espressione per uno stesso fattore in modo che l’espressione risultante abbia una certa norma pari a 1. 115


DATI SOFT

DATI HARD

NORMALIZZATI

DATABASE QGIS

116


11. MAPPE TEMATICHE

L’elaborazione degli indicatori spaziali ci ha

scuro i range di punti mappati (0, da 0 a 2, da 2 a 4 da 4 a 8). La seconda legenda invece per ogni classe dell’Uso del Suolo restituisce il numero esatto di punti.

permesso di visualizzare in tre tipologie diverse di mappe tematiche il tema dei paesaggi multifunzionali di Grottaminarda. Le mappe sono state costruite con il software QGis, il quale ha confrontato e messo insieme gli indicatori hard e soft precedentemente individuati. Le tre mappe sono :

-MAPPA_3_Valore percentuale dei servizi per classi di Uso del Suolo; questo elaborato è scomposto in undici mappe diverse in cui ognuna descrive le undici categorie definite nel questionario realiazzato per il focus group. Prende in considerazione i valori attribuiti dagli utenti per ogni luogo e realizza una mappa percentuale in cui si evidenziano con una scala cromatica le diverse percentuali di valori attribuite dagli utenti per le caratteristiche del paesaggio, questo dato viene confrontato alle classi di Uso del Suolo.

-MAPPA_1_Densità dei punti in rapporto al numero di utenti e un’area buffer; questa elaborato è stato realizzato con il comando Mappa di densità e ci ha permesso di individuare le aree più mappate dagli utenti del focus group e ha calcolato la sua area buffer di 500 m. Si può costatare che il centro storico ha un’alta densità di punti e che in altre aree comunali vi sono dei cluster di densità molto piccoli. -MAPPA_2_Numero dei punti mappati per classi di Uso del Suolo; questa mappa è stata realizzata attraverso il comando Numero punti per superficie e descrive per ogni classe di Uso del Suolo il numero di punti mappati. La legenda e scomposta in due tipi di informazioni la prima sintetizza attraverso un scala cromatica che va dal bianco al verde 117


11.1 MAPPA_1_Densità dei punti in rapporto al numero di utenti e un’area buffer

Ariano Irpino

Melito Irpino

Flumeri

Frigento ano

Mirabella Eclano Gesualdo

Fontanarosa Fontanarosa

118


Ariano Irpino

Melito Irpino Melito M Me eliito to IIrpino Ir rpi pi

Ariano A Ar ria ia ano no Irpino Irp rpin ino

Flumeri

Frigento

Mirabella Eclano Gesualdo

Fontanarosa 119


pino

11.2 MAPPA_2_Numero dei punti mappati per classi di Uso del Suolo

Legenda punti mappati

Ariano Irpino

Flumeri

numero punti mappati per aree dell’Uso del Suolo A. BOSCHI EFrigento ARBUSTETI -8- A1 Boschi

B. PRATERIE

-1- B1 Praterie

C. AREE AGRICOLE

-1- C1 Colture erbacee Gesualdo -2- C2 Colture legnose -8- C3 Sistemi agricoli complessi

D. AREE URBANE -24- D1 Aree urbane

120


Colture erbacee

Aree Urbane

Boschi

Aree Urbane

Sistemi agricoli complessi

Boschi

Boschi

Colture legnose

Sistemi agricoli complessi

Sistemi agricoli complessi

Bel paesaggio

punti

Aree naturali

4,5 % 9,0 % 36 %

basso

punti 2,2 % molto basso 4,4 % molto basso Praterie

Aree Urbane

Aree Urbane

Boschi

Colture erbacee Sistemi agricoli complessi

Pace e tranquillitĂ

punti molto basso 0% 31 % basso 100 % molto alto

Aree per attivitĂ 121

punti 0 % molto basso 8,6 % molto basso


11.3 MAPPA_3_Valore percentuale dei servizi per classi di Uso del Suolo Colture erbacee

Aree Urbane Boschi

Sistemi agricoli complessi Sistemi agricoli complessi

Natura selvaggia

punti molto basso 0% molto basso 12 % 100 % molto alto

Parco attraente

punti 0%

molto basso

Sistemi agricoli complessi Aree Urbane

Aree Urbane

Colture erbacee

Storia e cultura

punti 9,0 % molto basso

Abbandonata

punti 0 % molto basso 66 % alto

0 - 20% 20% - 40%

122

molto basso basso

40% - 60%

medio

60% - 80%

alto molto alto

80% - 100%


Sistemi agricoli complessi

Sistemi agricoli complessi

Aree Urbane

Aree Urbane

Aree Urbane

Rumorosa

punti 27 % basso

Pericolosa

punti molto basso 100 % molto alto

Aree Urbane

punti

Altro

0 % Aree Urbane 0 - 20% 20% - 40%

123

molto basso basso

40% - 60%

medio

60% - 80%

alto molto alto

80% - 100%


4° fase valutazione multicriterio

124


12. STRATEGIA

Dalle mappe tematiche è stato possibile procedere alla costruzione di una strategia e dei suoi scenari alternativi. Dal quadro conoscitivo emergono delle emergenze paesaggistiche molto rilevanti. La strategia mira ad un piano d’azione di lungo termine usato per impostare e coordinare azioni tese a raggiungere obiettivi precedentemente determinati frutto della conoscenza territoriale, della sua propensione rurale e dalle sue tradizioni che sono un patrimonio culturale immateriale fondamentale per la rigenerazione di questi territori. “Sviluppo locale o sviluppo place-based è un modello contrapposto a quello centralista e si differenzia da esso, tanto nell’approccio, quanto nel metodo e negli strumenti. Il primo assurge a protagonista dal cosiddetto partenariato istituzionale, il secondo concentra il momento della decisione delle scelte strategiche, nonché dello stesso controllo alle sedi centrali, tanto di tipo nazionale quanto unionale.” (Aurelio Angelini , Aurelio Bruno Place-based. Sviluppo locale e programmazione 2014-2020).

12.1 definizione della strategia

La strategia prende in considerazione tre criteri fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione di

questo territorio: la mobilità, la cultura e la ruralità. Grottaminarda Sostenibile diventa la sintesi che delinea l’elaborazione di tre differenti scenari che interagendo tra loro individuano una rete di relazioni sociali, culturali e ambientali. La visione strategica si differenzia, in quanto ha lo scopo di pianificare al meglio non la singola azione, ma la sinergia tra i differenti obiettivi a lungo termine. I tre scenari affrontano in maniera coerente il tema di questa ricerca: il primo ha l’obiettivo generale di migliorare la mobilità locale; il secondo di definire spazi per le associazioni e la cultura; il terzo sfrutta la caratteristica predominante di questo territorio, ossia l’agricoltura, ossia anche come mezzo sociale e di aggregazione. 125


OB 1

Promuovere un sistema di mobilità sostenibile locale

OB 2

OB 3

Migliorare la fruibilità del paesaggio

Attivare itinerari turistici culturali

PEOPLEMOVER

LAND ART MUSEUM OB 2

OB 3

Potenziare l'offerta culturale locale

Integrare l'arte nella fruibilità del paesaggio

OB 1

Strategie Place-based

Migliorare la qualità della vita sociale

GROTTAMINARDA

PARCO AGRICOLO URBANO OB 1

Valorizzare e tutelare le risorse ambientali e paesaggistiche

OB 2

OB 3

Incentivare l'agricoltura a KM0

Promuovere l'agricoltura sociale 126


13. METODO AHP

L’analisi multicriterio per scopo decisionale

Nel processo decisionale (decision making) si possono distinguere tre fasi: 1. la formulazione di alternative o scenari; 2. la valutazione delle alternative, cioè delle conseguenze che hanno nel futuro. Tale valutazione viene effettuata in base ad uno o più criteri, eventualmente quantificabili tramite indicatori; 3. la scelta, ossia la selezione di un’opzione, tra quelle prese in considerazione, in base all’esito della valutazione effettuata. Si può parlare propriamente di decisione qualora il decisore abbia di fronte a sé una pluralità di opzioni.

(Multi Criteria Decision Analysis, MCDA) è una disciplina orientata a supportare il decisore qualora si trovi a operare con valutazioni numerose e conflittuali, consentendo di ottenere una soluzione di compromesso in modo trasparente. I metodi di analisi multicriterio supportano il decisore nella fase di organizzazione e sintesi di informazioni complesse e spesso di natura eterogenea. Tale metodologia permette al decisore di analizzare e valutare diverse alternative, monitorandone l’impatto sui differenti attori del processo decisionale. In particolare l’AHP consente di assegnare delle priorità ad una serie di alternative decisionali, mettendo in relazione valutazioni di tipo qualitativo e quantitativo, non direttamente confrontabili e combinando scale multidimensionali di misure in una singola scala di priorità. 127


STRATEGIA 0

in_ in_

OB 2 AZIONI OB 1

Scenari

in_

STRATEGIA 1

OB 2 OB 3

AZIONI OB 2

in_ in_

AZIONI OB 3

in_

OBIETTIVO

in_

STRATEGIA 2

OB 3

AZIONI OB 2

OB 3

in_ in_ in_

OB 2 OB 3

AZIONI OB 2

AZIONI OB 3

128

S2

in_ in_

AZIONI

OB 2 AZIONI OB 1 STRATEGIA 3

S1

in_

OB 2 AZIONI OB 1 OB 2

S0

in_

S3


14. applicazione AHP

Per

Una volta definiti i valori reali degli indicatori rispetto a ogni scenario il programma (ArcMap e il plugin Scout) ha elaborato della mappe di valutazione che attraverso una scala cromatica che va dal rosso (+) al verde (-) individuano le aree con il maggiore potenziale per ogni scenario. La valutazione è stata effettuata su quattro scenari: - S0 stato di fatto stato di confronto; - S1 Peoplemover; - S2 Land Art Museum; - S3 Parco Agricolo Urbano.

l’applicazione dell’Analisi Multicriteria, l’ipotesi di base è che sia sempre possibile scomporre l’oggetto dell’analisi in fattori semplici, ossia in criteri, e che questi siano poi analizzabili separatamente” (Cappellano - Skonieczny – Torrisi 2005). I criteri, infatti, consentono di comparare tra loro le diverse alternative in relazione ad ogni obiettivo. La fase più delicata dell’intera analisi è la scelta degli indicatori di confronto. L’indicatore è l’elemento numerale che permette di definire in termini sintetici e verificabili oggettivamente i criteri e, in questo caso, i sub-criteri. Gli indicatori della valutazioni sono stati i dati hard e soft che avevamo precedentemente raccolto. Per attribuire un ordine di importanza relativa ai set di criteri e sub-criteri è stato necessario definire una gerarchia della delle decisioni che ci ha permesso di assegnare ad ogni indicatore un “peso”, ossia un valore numerico adimensionale, differente per ogni scenario in esame (vedi tabella pesi). Data la natura degli scenari eterogenea è stato individuato un set di 11 indicatori ambientali, sociali o culturali riferiti ad ognuno dei tre scenari o comunemente anche a tutti e tre. 129


TABELLA PESI AHP S.1

S.0

STATO DI FATTO

S.2

S.3

PEOPLE MOVER

LAND ART MUSEUM

PARCO AGRICOLO URBANO

h_1

Reticolo Idrico

7%

15 %

1%

10 %

h_2

Assi Stradali

7%

40 %

1%

1%

h_3

Uso del suolo

7%

10 %

1%

30 %

h_4

Associazioni

7%

1%

5%

1%

h_5

Edifici ecclesiatici

7%

1%

10 %

1%

h_6

Eventi

7%

21 %

5%

10%

so_1

Bel paesaggio

7%

1%

10 %

10 %

so_2

Aree naturali

7%

1%

10 %

13 %

so_3

Natura selvaggia

7%

1%

1%

1%

so_4

Parco attraente

7%

1%

15 %

10 %

so_5

Pace e tranquillità

7%

1%

10 %

1%

so_6

Aree per le attività

7%

1%

1%

10 %

so_7

Storia e cultura

7%

5%

20 %

1%

so_8

Altro (culturale)

7%

1%

1%

1%

Per ciascun scenario la distribuzione dei pesi riflette l’obiettivo di progetto e non risulta uniforme ad esclusione dello stato di fatto (S0). 130


14.1 struttura gerarchica delle decisioni

S.0 STATO DI FATTO

so_1 so_2

OB 2 AZIONI OB 1 S.1 PEOPLE MOVER

so_3

OB 2 OB 3

Strategie Place-based

AZIONI OB 2

OB 3

so_6

OB 3

so_8

AZIONI OB 2

h_2

AZIONI OB 3

h_4

OB 2 AZIONI OB 1

h_5

OB 2 OB 3

AZIONI OB 2

AZIONI OB 3

S1

131

S2

h_1

h_3

S.3 PARCO AGRICOLO URBANO

S0

so_7

OB 2 AZIONI OB 1 OB 2

so_4 so_5

AZIONI

GROTTAMINARDA

S.2 LAND ART MUSEUM

Scenari

h_6

S3


132


S0 scenario stato di fatto

133


14.2 valutazione degli scenari

legenda 0.000 0.000 - 0.017 0.017 - 0.027 0.027 - 0.039 0.039- 0.053 0.053 - 0.070 0.070 - 0.095 0.095 - 0.129 0.129 - 0.259 0.259 - 0.473

134


S1 peoplemover

135


14.2 valutazione degli scenari

legenda 0.000 0.000 - 0.034 0.034 - 0.063 0.063 - 0.095 0.095 - 0.140 0.140 - 0.200 0.200 - 0.279 0.279 - 0.395 0.395 - 0.646 0.646 - 1.026

reticolo stradale reticolo idrico eventi

storia e cultura

136


S2 land art museum

137


14.2 valutazione degli scenari

legenda 0.000 0.000 - 0.006 0.006 - 0.012 0.012 - 0.019 0.019 - 0.033 0.033 - 0.062 0.062 - 0.106 0.106 - 0.178 0.178 - 0.295 0.295 - 0.553

edifici ecclesiatici associazioni Bel paesaggio, aree naturali e natura selvaggia aree per le attivita e parco attraente

138


S3 parco agricolo urbano

139


14.2 valutazione degli scenari

legenda 0.000 0.000 - 0.034 0.034 - 0.063 0.063 - 0.095 0.095 - 0.140 0.140 - 0.200 0.200 - 0.279 0.279 - 0.395 0.395 - 0.646 0.646 - 1.026

reticolo idrico aree per le attivita e parco attraente eventi Bel paesaggio e aree naturali

140


0.000000 0.009- 0.01 0.017- 0.02 0.027 - 0.03 0.039 - 0.05 0.053 - 0.0 0.070 - 0.0

Il people mover (o automated people mover, APM) è un sistema di trasporto pubblico di ridotta estensione, automatico e dotato di sede propria (il tracciato ha quindi una completa separazione dagli altri sistemi di trasporto e dal traffico sia pedonale sia automobilistico).

0.095 - 0.1 0.129 - 0.2 0.259 - 0.47

Stato di fatto 0.000 0.000 - 0.0 0.034 - 0.0 0.063 - 0.0

! ! ! !! !! ! ! ! ! ! !!!! !

0.095 - 0.1

!

!

0.140- 0.2 0.200 - 0.2

! !

0.279 - 0.3 0.395- 0.6

!

0.646 - 1.0

Scenario 1

OB 1

Promuovere un sistema di mobilità sostenibile locale

OB 2

OB 3

Migliorare la fruibilità del paesaggio

Attivare itinerari turistici culturali

AZIONI

AZIONI

AZIONI

OB 1

1. Realizzazione di 6 stazioni people-mover 2. Realizzazione di un tracciato per la mobilità locale con un sistema semi-continuo a doppio binario

OB 2

1. Valorizzazione di un nuovo punto di vista paesaggistico fruibile durante il tracciato 2. Restauro ambientale del torrente Palombara 3. Realizzazione di un parco urbano 141

OB 3

1. Realiazzazione della stazione del Parco Archeologico di Aeclanum


14.2.1 S1 Peoplemover

!

Fontanarosa

Relax l

Natura

Eventi

142

Sedute d

Treno

Mercato


0.000000 0.009- 0.01 0.017- 0.02 0.027 - 0.03 0.039 - 0.05

Si chiama Land Art ed è nata alla fine degli anni ’60. Un’arte che mette al centro l’ambiente piuttosto che l’uomo, prendendone in prestito gli elementi naturali e dando vita a opere che spesso, sono destinate a dissolversi con esso, poiché esposte alle intemperie e all’azione del tempo. Questo luogo è un un parco-museo all’aperto d’arte moderna e paesaggistica.

0.053 - 0.0 0.070 - 0.0 0.095 - 0.1 0.129 - 0.2 0.259 - 0.47

Stato di fatto 0.000 0.000 - 0.034 0.034 - 0.063 0.063 - 0.095 0.095 - 0.140 0.140- 0.200 0.200 - 0.279 0.279 - 0.395 0.395- 0.646 0.646 - 1.026

Scenario 2

OB 1

OB 2

OB 3

Migliorare la qualità della vita sociale

Potenziare l'offerta culturale locale

Integrare l'arte nella fruibilità del paesaggio

OB 1

1. Definizione di un nuovo calendario di eventi 2. Realizzazione e/o recupero di strutture a servizio dei cittadini 3. Organizzazione di laboratori sociali

AZIONI OB 2

1. Definizione di nuovi itinerari di valorizzazione della cultura locale 2. Coinvolgimento delle scuole in azioni di conoscenza del territorio 3. Organizzazione di attività teatrali, musicali e artistiche 143

AZIONI OB 3

1. Organizzazione del Land Art Festival 2. Realizzazione di installazioni d'arte temporanee 3. Utilizzazione e valorizzazione di materiali locali 4. Recupero innovativo di tradizioni artigiane locali


14.2.2 S2 Land Ar Museum

Fontanarosa

Esposizioni

Natura

Eventi

144

Sedute

Formazione

Cinema, musica e teatro


0.000000 0.009- 0.01 0.017- 0.02 0.027 - 0.03 0.039 - 0.05 0.053 - 0.0

Si definisce come uno spazio naturale, per la produzione di beni e servizi all’interno della città e a servizio di essa, composto da orti urbani, spazi verdi e aree attrezzate. Un parco urbano con l’inclinazione agricola, destinato ”all’arte del coltivare” in maniera sostenibile e rispettosa della memoria storica e dei luoghi.

0.070 - 0.0 0.095 - 0.1 0.129 - 0.2 0.259 - 0.47

Stato di fatto 0.000 !

0.000 - 0.034

!

!

0.063 - 0.095

!

!

!

0.034 - 0.063 !

!

!

! !!! !! !

! !

0.095 - 0.140

!

!

0.140- 0.200

!

0.200 - 0.279

!!

0.279 - 0.395 0.395- 0.646

!

0.646 - 1.026

Scenario 3

OB 1

Valorizzare e tutelare le risorse ambientali e paesaggistiche

AZIONI OB 1

1. Istituzione di una strategia di governace sostenibile a tutela delle risorse ambientali 2. Ripristino del reticolo idrografico 3. Realizzazione di aree verdi attrezzate 4. Manutenzione delle aree verdi spontanee

OB 2

OB 3

Incentivare l'agricoltura a KM0

Promuovere l'agricoltura sociale

AZIONI

AZIONI

OB 2

1. Promozione e diffusione di prodotti locali 2. Realizzazione di orti urbani 3. Introduzione di tecniche agricole innovative e sostenibili 145

OB 3

1. Organizzazione di workshop e laboratori territoriali 2. Inclusione lavorativa e sociale dei cittadini disoccupati


14.2.3 S3 Parco Agricolo Urbano

Fontanarosa rosa

Mercato

Natura

Sedute Conservazione 146 prodotti

Formazione

Orti urbani


15. SCENARIO FINALE STRATEGICO

I tre singoli scenari, il peoplemover, il land art

vengono selezionate per la realizzazione di un parco agricolo urbano a servizio della comunità. Nell immagini riportate nelle pagine seguenti si visualizza la struttura dello scenario finale strategico. Per una migliore comprensione della strategia sono stati elaborati dei fotoinseriementi di casi studio calati all’interno del contesto di Grottaminarda.

museum e il parco agricolo urbano confluiscono all’interno di un’unica strategia: Grottaminarda sostenibile, mobilità a servizio dei paesaggi multifunzionali. Le tre caratteristiche fondamentali dei tre diversi scenari: la mobilità, la cultura e l’agricoltura non si escludono ma sono unificati all’interno di una strategia sinergica che tiene insieme diverse questioni. Si individuano quattro aree potenziali per la realizzazione di questi servizi: - il centro storico La Fratta; - la frazione Carpignano; - il bosco Macchio; - le aree limitrofe a Via Tratturo.

Nel centro storio La Fratta si prevede la realizzazione del peolpemover, un trasporto pubblico locale e la collocazione di un land art museum diffuso ed itinerante. Nella frazione Carpignano dato il suo carattere fortemente artistico vi è un’altra sede del land art museum più naturale e meno urbano a differenza di quello situato in centro. Il Bosco Macchio e la zona di Via Tratturo 147


S

PARCO AGRICOLO URBANO

S

LAND ART MUSEUM

PEOPLEMOVER

S

GROTTAMINARDA SOSTENIBILE Mobilità a servizio del paesaggio multifunzionale

148


Mappa strategica finale Merca Me rcato to

no Irpino n Nat atura u

3 Melito Irpino

Conservazion Conserva zione e prodotti prod otti

Esposi Esp osizio zioni ni

Natura Nat N ura

Sedute Sed ute

Eventi Eve nti

Formaz For mazion ione e

Bonito

Merca Me M rcato to

Sedute Sed ute

R ax Rel

Nat atura ura

1

O i urba Ort urbani nii Nat N Na atura a ura

4

Formaz For maz azion ione io ion e

Flumeri

Cons nserva e erv zione zio zion e prod odotti otti ti

Cinema Cin ema ma,, ma musica mus ica ca e teatro tea tro

Sed dute

Eve vent nt

For ormaz m ion maz ne

Sed dute

Ortii urb Ort urb ba b ani

Trre Tr Tre reno eno Esp Esposi sposi o zio zioni ni

Frigento

Merca Me rca catto Natura Nat ura a

Mirabella Eclano Eve venti nti

Sedute Se Sed e

2

Fontanarosa a

F maz Fo For a ion one on ne

149

C ema Cin a, mus sica e teatro

Gesualdo


PEOPLEMOVER

2

1

Centro storico La Fratta

Carpignano

4

3

Bosco Macchio

150

Via Tratturo


151


PEOPLEMOVER 152


153


LAND ART MUSEUM 154


155


PARCO AGRICOLO URBANO 156


Conclusioni

Lo studio ha esplorato le potenzialità di un Sistema di Supporto alle decisioni spaziali multicriterio consentendo di affrontare un problema decisionale complesso ed elaborare strategie di valorizzazione territoriali specifiche per Grottaminarda. Tali strategie possono essere il punto di partenza per una pianificazione territoriale più responsabile non solo per la Valle Ufita ma per l’intera provincia di Avellino. Individuare delle stategie sinergiche per queste aree del Paese potrebbe essere il motore della rigenerazione urbana e sociale di territori ormai quasi abbandonati. Un percorso decisionale così articolato richiede una collaborazione attiva tra le diverse competenze ed un costante confronto con il territorio ciò richiede tempi molto lunghi. Allo stesso tempo è possibile individuare alcune criticità dovute in alcuni casi al confronto con le specificità del contesto e in altri all’applicazione delle tecniche. La raccolta dati richiede un’attenta selezione delle informazioni a partire da fonti affidabili ed aggiornate, nonché la disponibilità degli stakeholder individuati a collaborare al processo decisionale ed a diventare protagonisti nella costruzione delle decisoni. Il percoso metodologico proprosto costituisce una possibile modalità per affrontare la costruzione di strategie alternative di intervento in questi contesti. Con tale metodologia è possibile avviare una forma sistemica e attiva di preparazione al cambiamento, quale base per azioni condivise di interesse pubblico. 157


158


BIBLIOGRAFIA - PIANO PROGRAMMATICO DEL PUC, Grottaminarda (art.9, commi 6 e 7, del Regolamento n.5 del 04/08/2011) - PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Provincia di Avellino (PTC); (Delibera di Giunta Provinciale n. 94 del 22/10/2009) - PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) Campania, (legge regionale n. 13 del 13 ottobre 2008) - L’architettura, i protagonisti, volume 15- Rem Koolhaas - Oma Amo, 24 ORE srl, Milano, 2013 - Arte in valle Ufita, dal sec. VI al sec. XX, Antonio Palomba e Francesco Spera, Foggia, 1997 - Idee per lo sviluppo dell’Irpinia, a cura si Luigi Fiorentino, Marcato San Severino (SA), 2016 - Valutazioni multi-metodologiche per il paesaggio urbano: La Valle dei Mulini di Amalfi. Maria Cerreta, Viviana Malangone; BDC Università degli Studi di Napoli Federico II, numero 1 anno 2014. - Saaty T.L. (1980), The analytic Hierarchy Proces, Planning, priority setting, resource allocation. MCGraw-Hill, New York., NY. - VERSO LA STRATEGIA NAZIONALE PER LA BIODIVERSITA’, Esiti del tavolo tecnico; DEFINIZIONE DEL METODO PER LA CLASSIFICAZIONE E QUANTIFICAZIONE DEI SERVIZI ECOSISTEMICI IN ITALIA. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, 2010. - Strategie Nazionale Aree Interne, Documento di Strategia, Area Pilota Alta Irpinia; (Drg 600/2014). - A Landscape Complex Values Map: Integration among soft Clues and hard values in a Spatial Decision Support System. Maria Cerreta, roberta Mele; Computational Science and Its Application- ICCSA 2012.

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161


162


163


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