GAZZETTA DELLO SPORT

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www.gazzetta.it domenica 2 ottobre 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno LXVII ­ Numero n 40 Anno

JUVE­MILAN

Conte: «Capiremo chi siamo» Allegri: «Fermo Pirlo e poi ...» Andrea Agnelli e John Elkann caricano la squadra bianconera a Vinovo Berlusconi a Milanello: «Imitiamo il Barcellona e vinceremo ogni cosa»

3 Andrea Pirlo, 32 anni PLP

3 Zlatan Ibrahimovic, 30 anni IPP

DELLA VALLE, GRAZIANO, OLIVERO, PASOTTO, VELLUZZI DA PAGINA 10 A PAGINA 14

LA CAPOLISTA LA SQUADRA DI MAZZARRI VINCE A MILANO (3­0) E SCAPPA IN TESTA

DELIRIO NAPOLI INTER FURIOSA Gli azzurri dilagano dopo un rigore regalato Espulsi Obi e poi Ranieri. Il tecnico: «Lar bitro ha sbagliato tutto»

3 L esultanza degli azzurri dopo il 2­0 di Maggio. Dietro un Lucio sconfortato PORTA

CECERE, DALLA VITE, ELEFANTE, GARLANDO, MALFITANO, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 9

L’ALTRO ANTICIPO 3­1 MA TOTTI E K.O.

La nuova Roma fa la grande Atalanta fermata CATAPANO, CECCHINI, PALOMBO, PUGLIESE PAGINE 16­17

Serie A/ 6a GIORNATA Ieri ROMA­ATALANTA 3­1 INTER­NAPOLI 0­3 Oggi (ore 15) NOVARA­CATANIA (ore 12.30) CESENA­CHIEVO FIORENTINA­LAZIO LECCE­CAGLIARI PALERMO­SIENA PARMA­GENOA UDINESE­BOLOGNA JUVENTUS­MILAN (ore 20.45)

NAPOLI* 10 LAZIO JUVENTUS 8 MILAN UDINESE 8 CATANIA ROMA* 8 ATALANTA** GENOA 7 NOVARA FIORENTINA 7 INTER* PALERMO 7 PARMA CAGLIARI 7 LECCE CHIEVO 7 BOLOGNA SIENA 5 CESENA

* Una partita in più. **Atalanta penalizzata di 6 punti e una partita in più.

SERIE B I VENETI AGGANCIANO IL TORO IN VETTA

Il Padova espugna Empoli Sagra del gol Zeman: 5­3

il Commento

CHE ASSIST!

ALLE PAGINE 23­24­25

DI LUCA CALAMAI

BASKET CANTU K.O. NEL FINALE

Il Napoli che scatta in testa alla classifica avrebbe fatto volen­ tieri a meno dell assist del si­ gnor Rocchi. L arbitro fiorenti­ no, che ha avuto spesso pro­ blemi con l Inter, rovina una splendida partita.

Siena è imbattibile quinta Supercoppa Kobe: il sì dei club CHIABOTTI, LOPES PEGNA, TOSI PAGG. 40­41

3 Lavrinovic

L ARTICOLO A PAGINA 2

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Chiellini: «Vogliamo dare una botta al Milan». Berlusconi: «Anch’io voglio dare una botta, ma non alla Juve».

9 771120 506000

11 0 0 2>

5 5 5 4 4 4 3 3 1 0

ESTERO IN SPAGNA: ROSSI RIGORE E GOL COL CUCCHIAIO

RUGBY STAMATTINA ALLE 9.30

Balotelli che spettacolo! Il City vola. Lo United anche

La spinta di Parisse «Fisico e rigore: superiamo l’Irlanda»

BOLDRINI, RICCI A PAGINA 22

3 La magia di Balotelli IPP

BUONGIOVANNI PAGG. 34­35­37

3 Parisse


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

SERIE A ANTICIPO 6a GIORNATA

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ilCommento

Napoli canta e 17

I NUMERI DI LUCA CALAMAI

Quell’assist che non serviva Il Napoli che scatta in testa alla classifica avrebbe fatto volentieri a meno dell’assist del signor Rocchi. L’arbitro fiorentino, che ha avuto spesso problemi con l’Inter, rovina una splendida partita regalando un rigore alla squadra di Mazzarri con l’aggiunta dell’espulsione di Obi. Che si portava in dote un giallo inesistente. Il designatore Braschi deve intervenire come il più severo degli allenatori. Rocchi e uno dei suoi collaboratori vanno fermati perché simili errori lasciano ferite dolorose. Non solo. Quanto dovremo aspettare per avere, anche in A, ex arbitri piazzati dietro le porte come succede nelle coppe europee? Da quella posizione privilegiata sarebbe stato più facile vedere che l’intervento falloso di Obi su Maggio era iniziato fuori area. Dispiace parlare di arbitri quando, invece, sarebbe più divertente celebrare il 3-0 di un Napoli che vince a San Siro dopo 17 anni. La squadra di Mazzarri va oltre il regalo di Rocchi dimostrando di aver acquisito quella maturità che serve per vincere gli scudetti. Il possesso palla, in avvio di ripresa, è roba da Champions. Così come è di valore assoluto la spina dorsale che parte da De Sanctis e arriva a Lavezzi passando per Inler e Hamsik. E all’appello mancava El Matador Cavani. Chi vuol vincere il campionato dovrà fare i conti con questo Napoli. L’Inter deve voltare subito pagina e ripartire dai primi quaranta minuti di gioco. Uno spicchio di partita con momenti di vero calcio spettacolo grazie, soprattutto, alle travolgenti volate di Maicon sulla fascia destra. La squadra di Ranieri resta nelle zone basse della classifica ma con lo spirito di inizio gara e il recupero di Sneijder può risalire velocemente. Intanto la fuga del Napoli rende ancora più importante Juve-Milan. Il tema della partita è chiaro: Ibra contro una «squadra». Zlatan, appena rientrato, si è subito ripreso il Milan. Conte ha deciso di affidarlo a Chiellini e questo duello sarà seguito con attenzione anche dal ct Prandelli. Il difensore bianconero viene da un periodo grigio e molti lo vorrebbero riportare sulla fascia sinistra. Chiellini ha l’occasione giusta per riprendersi ruolo e gradi. Pirlo e Marchisio gli daranno una mano per «circondare» Ibra. La gabbia creata intorno a Zlatan potrebbe regalare spazio prezioso a Seedorf che ha nella Juve il suo bersaglio preferito: otto centri. Dicevamo, da una parte Ibra, dall’altra una squadra. La formazione di Conte ha segnato sette reti con sette giocatori diversi. Questo vuol dire non saper mai da dove può arrivare il pericolo. Il ruolo di Van Bommel diventa decisivo per garantire la giusta copertura a Nesta e Thiago e per tamponare le incursioni di gente dal gol facile come Vidal e Marchisio. L’altro elemento che sposta, di un sospiro, la bilancia dalla parte della Juve è la freschezza dei giocatori bianconeri che hanno potuto preparare nel migliore dei modi questa sfida. L’esatto opposto del Milan che ha dovuto battersi in Champions e, causa infortuni, non può neppure permettersi un minimo di turnover.

MOVIOLA

FRANCESCO CENITI

Serata da dimenticare per Rocchi: sotto gli occhi del designatore Braschi, l’arbitro diventa protagonista in negativo. Sviste pesanti (rigore che non c’era ed espulsione di Obi) che condizionano la partita e fanno infuriare l’Inter. In avvio Rocchi giudica bene (non intervenendo) dopo un contatto in aerea Maicon-Gargano, molto più «sfondamento» del brasiliano che non ostruzione. Al 10’, però, il primo errore pesante: ammonito Obi per un fallo su Lavezzi che non c’è (intervento sul pallone). Al 25’, invece, perfetto l’assistente Romagnoli che segnala il fuorigioco (centi-

anni sono trascorsi dall’ultima vittoria del Napoli a San Siro. Prima del 3-0 di ieri, gli azzurri si erano imposti a Milano nel campionato 1994-95, l’11 dicembre 1994, col punteggio di 2-0

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volta sola era capitato che il Napoli fosse riuscito a vincere in casa dell’Inter con 3 gol di scarto: l’8 maggio 1955 col successo per 4-1

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le vittorie di Ranieri contro Mazzarri negli scontri diretti in panchina. Il tecnico del Napoli ha vinto tre volte, nelle altre sei occasioni è arrivato un pareggio

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i gol segnati quest’anno dal Napoli alle milanesi. Alla terza giornata di campionato il 3-1 del San Paolo sul Milan, ieri il 3-0 sull’Inter

LUIGI GARLANDO MILANO

Il Napoli, senza il totem Cavani, sbanca San Siro come non gli succedeva da 17 anni. Hamsik ha segnato all’Inter come non gli era mai successo. La banda Mazzarri, ricca di un grasso 3-0, riparte da Milano lasciando questa sensazione di orizzonti illimitati: può fare storia, può osare cose mai centrate. Dopo aver spaventato il Manchester City nel suo salotto, dopo aver schiantato il Milan e il Villarreal, il Napoli ha incamerato un’altra poderosa dose di autostima che irrobustirà ulteriormente la sua personalità. Già schienate le due milanesi, favorite. Non solo. Se un anno fa Mazzarri urlava ai «fucili puntati», se qualche mese fa De Laurentiis fuggiva in motorino imprecando contro il complotto cosmico, ora il Napoli sa che può venire a San Siro e vincere una partita spianata dagli errori dell’arbitro. Il nuovo Napoli può tutto. Rocchi horror Sì, perché il rigore dato al 43’ del primo tempo per un fallo fuori area di Obi su Maggio e corretto in rete da Campagnaro dopo errore di Hamsik, ha fatto la storia della partita. Anche perché ha lasciato in dieci l’Inter, altrettanto ingiustamente: non c’era la prima ammonizione a Obi. Se resti in dieci, il peggio che ti può capitare è che dall’altra parte ci sia il Napoli, vampiro di ripartenze. Ma, detto questo, è bene non ridurre tutto all’episodio, che non oscura la supremazia del Napoli: più corsa, più gioco, più fame, più tutto. Il Napoli, che ieri si è addormentato in testa alla classifica, merita di starci perché ha covato con intelligenza un progetto, rifinito di anno in anno. Se l’ultima volta, qui davanti all’Inter, si è squagliata in pochi minuti tra mille paure, stavolta, con un Inler in più, ha resistito e dominato. L’Inter dei tanti allenatori e dei pochi colpi di mercato non ha avuto lo stesso acume nel rinnovarsi e progettare. Dopo essersela presa con Rocchi, pianga se stessa. Troppe lacune strutturali per illudersi che il ritorno alla normalità possa essere d’incanto il ritorno alla felicità. Tre partite casalinghe senza un gol qualcosa spiegano.

INTER

NAPOLI

0

3

(4-3-2-1) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (dal 42’ p.t. Nagatomo); Zanetti, Cambiasso, Obi; Alvarez (dal 16’ s.t. Stankovic), Forlan (dal 23’ s.t. Zarate); Pazzini. PANCHINA Castellazzi, Muntari, Castaignos, Coutinho. ALLENATORE Ranieri.

(3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (dal 42’ s.t. Fernandez); Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Pandev (dal 6’ s.t. Mascara); Lavezzi (dal 34’ s.t. Chavez). PANCHINA Rosati, Fideleff, Dossena, Santana. ALLENATORE Mazzarri.

ESPULSI al 41’ p.t. Obi per somma di ammonizioni (gioco scorretto); Ranieri all’intervallo per proteste.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Chivu per gioco scorretto, Zanetti e Julio Cesar per proteste.

AMMONITI Zuniga per gioco scorretto, Mascara per comportamento non regolamentare.

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Campagnaro al 43' p.t.; Maggio all'11', Hamsik al 30' s.t. ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE Spettatori 30.092, incasso 1.053.220 euro; abbonati 34.732, quota abbonati 1.187.200 euro. In fuorigioco 1-1. Angoli 1-4. Recuperi: 1' p.t.; 2' s.t. POSSESSO PALLA

INTER 41%

PASSAGGI POSITIVI

NAPOLI 59%

TIRI IN PORTA

II INTER 2

INTER 86%

NAPOLI 87%

TIRI FUORI

IIII IIII NAPOLI 4

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 13' Forlan converge e calcia a lato. 16' Cross di Maicon, Pazzini calcia alto 30' Inler lancia, Zuniga conclude fuori. c GOL! 43' Rigore per fallo (fuori area) di Obi (espulso) su Maggio. Hamsik calcia, Julio Cesar respinge, Campagnaro ribatte in rete.

IIIIII

INTER 4

NAPOLI 6

SECONDO TEMPO

c GOL! 11' Mascara per Maggio che

brucia Nagatomo e segna in pallonetto. 21' Hamsik per Zuniga che alza a un metro dalla porta. c GOL! 30' Lavezzi in verticale per Hamsik che infila Julio Cesar. 46' Pazzini di testa fuori di poco.

Mazzarri in testa Ma sul 3-0 pesa Rocchi horror show Tanta corsa e gol di Campagnaro, Maggio e Hamsik. In 11 i nerazzurri non avevano deluso Normale Ranieri modella l’Inter addosso al Napoli. Non trequartista e due punte, ma Alvarez e Forlan alle spalle di Pazzini, con il compito, sì, di ispirarlo, ma prima di tutto di pressare alle fonti del gioco e di raddoppiare sulle fasce per disinnescare una delle armi più temute: le sgommate di Maggio e Zuniga. Alvarez, in particola-

re, che in fase di non possesso si abbassa regolarmente alla mediana, evita l’inferiorità numerica contro i quattro centrocampisti di Mazzarri. Il piano di Ranieri garantisce all’Inter un decollo morbido, perfino promettente, perché il rientrante Maicon piazza un paio di buoni accelerazioni e il popolo di San Siro ha la sensazio-

ne di poter riassaporare qualcosa di dolce e di antico. In realtà, al di là del controllo, non è così facile per l’Inter normalizzata arrivare al tiro, perché la strategia di ingabbiamento prevede (al solito) Cambiasso molto basso e Zanetti arretrato a coprire le zolle di Maicon, quando il brasiliano salpa. Un paio di penetrazioni di Zuniga

Il fallo da rigore è fuori area. Obi: rosso ingiusto metri) di Pazzini sul tiro di Zanetti: l’attaccante segna sulla difettosa parata di De Sanctis, ma il gol è annullato. Al 28’ giallo a Zuniga che placca Zanetti. Il disastro Altro sbaglio di Roc-

chi al 33’: non vede uno sgambetto di Zanetti (da ammonizione) su Lavezzi al limite dell’area. Al 37’ Chivu stende Lavezzi: giallo ok. La partita deraglia al 41’ quando Rocchi (non aiutato da Nicoletti) dà un rigore al Napoli per la spinta di Obi a Maggio: il fallo è nettamente fuori area. Oltre al danno la beffa: per Obi arriva il secondo giallo. Non solo, il rigore andava ripetuto perché Campagnaro insieme con Samuel entra in area prima della battuta di Hamsik. Lo svantaggio fa salta-

re i nervi all’Inter: ammonito Zanetti per proteste dopo un fallo laterale dato al Napoli. E poi è Julio Cesar a scagliarsi in modo veemente contro Rocchi probabilmente perché il portiere si era accorto della irregolarità di Campagnaro: arriva l’ammonizione, ma ci stava anche il rosso. I torti arbitrali fanno perdere la calma anche a Ranieri che discute con l’arbitro a fine primo tempo: espulso. Nella ripresa clima meno infuocato. Pazzini se la prende per due segnalazioni di fuorigioco di Nicoletti, ma ha ragione l’assistente. Al 29’ ammonito Mascara per perdita di tempo. Bravo ancora Romagnoli in occasione del 3-0 di Hamsik tenuto in gioco da Maicon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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1) La prima ammonizione data a Obi dopo un fallo inesistente su Lavezzi. 2) Rocchi assegna il rigore, ma la spinta di Obi su Maggio è fuori area 3) Campagnaro entra in area prima del tiro di Hamsik, rigore da ripetere SKY


DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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l’Inter urla (di rabbia) Il tris Campagnaro segna col tap-in Colpo di grazia di Hamsik

Ranieri espulso «Arbitro inadeguato ha rovinato tutto» «Gli ho detto che pregavo Dio perché avesse visto giusto Conseguenze dello scudetto 2006? Sarebbe diabolico» ANDREA ELEFANTE MILANO

43’ primo tempo Campagnaro sblocca Rigore calciato da Hamsik, Julio Cesar respinge, tap-in di Campagnaro FORTE

Julio Cesar, 32 anni, a muso duro insieme ai compagni con l’arbitro Rocchi PHOTOVIEWS

suggeriscono infatti di non sguarnire la banda. Mettiamoci anche il passo lento di Alvarez e l’unica opzione per arrivare a Pazzini restano le cavalcate di Forlan o una spedizione eroica di Zanetti, tipo quella che manda in gol Pazzini (24’), ma in fuorigioco. Guida Inler Bloccato sulle fa-

sce, il Napoli non riesce a spendere la solita aggressività, anche perché orfano della corsa lunga di Lavezzi, costretto a fare il Cavani là davanti. Il pasticcione Pandev, che recita da Pocho, è tutto un altro mondo. Non ha la gamba e la generosità per legare i reparti. Ma pur senza brillare, costretta a lasciare all’Inter il centro del ring, si intuisce nel Napoli qualcosa di nuovo e di maturo. Un anno fa la banda Mazzarri venne sconfitta dall’importanza della cornice e poi dalla prima Inter di Leonardo. Stavolta ha la pazienza adulta di attendere che il quadro tattico si sblocchi e, soprattutto, un Inler in più che governa, impedisce alla ciurma di tremare

e porta la barca fuori dalla secca. Al resto ci pensa il signor Rocchi. Il gol di Campagnaro spiana la notte e regala al Napoli il suo pane: spazi per ripartire.

11’ secondo tempo Maggio fa il bis Assist di Mascara per Maggio che segna con un pallonetto REUTERS

Dura realtà Nella ripresa, infat-

ti, Maggio (11’) e Hamsik (30’) arrivano in porta di corsa. L’Inter, che ha dovuto rinunciare a Chivu (Nagatomo), ci prova con Zarate e Stankovic, ma è costretta più limitare i danni che a rincorrere, livida di rabbia: cacciato Ranieri all’intervallo, graziato Julio Cesar dopo una crisi isterica. I nerazzurri sono stati certamente penalizzati dal signor Rocchi, ma devono sforzarsi ora di cacciare i sentimenti più negativi ed evitare l’alibi della persecuzione. Meglio guardare lucidamente in faccia la dura realtà, perché stasera i campioni del mondo, sconfitti tre volte in cinque partite, potrebbero trovarsi tra le ultime tre della Serie A. Questa è la prima urgenza, ora: normalizzare la classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutto in cinque minuti: l’inferno nel fischietto di Gianluca Rocchi, nel cervello pulsante adrenalina dei nerazzurri, nei seggiolini dello stadio Giuseppe Meazza, compreso quello del presidente Moratti, e l’inferno anche nelle emozioni e nelle speranze di un gran debutto a San Siro di Claudio Ranieri. Che passa per essere uno pacato, e infatti lo è: ieri pacato un cavolo, perché a quel punto non ci ha visto più neanche lui. Lui, quello che a voce bassa ci si fa sentire anche meglio, quello che degli arbitri non si parla, perché non è buona abitudine: «E mi dovete dare atto che in 40 anni di carriera fra giocatore e allenatore mi è capitato pochissime volte di prendermela con loro, come stasera forse solo una volta: il mio forte non è lamentarmi, però è dire pane al pane e vino al vino». Un altro Ranieri E allora Ranieri

30’ secondo tempo Tris di Hamsik Chiude i conti Hamsik, imbeccato da Lavezzi. Per l’Inter è finita FORTE

Al fischio finale Il Napoli festeggia Scene di esultanza degli azzurri, protagonisti di una impresa TACCA

ad un certo punto non è stato più il Ranieri di certi solidi principi, e per scelta: si è messo ad urlare da perdere la voce e poi non gliene fregava niente di parlare «dell’arbitro», lui voleva parlare «con l’arbitro». E lo ha aspettato al rientro nel tunnel, e anche se a trattenerlo c’erano il vice d.g. Filucchi e il team manager Andrea Butti gli ha parlato così tanto che il secondo tempo poi se lo è visto in tribuna. Comunque, un bel Napoli Non più trasfigurato ma quasi impassibile, a masticare rabbia e a pesare i concetti che avrebbe snocciolato poco dopo: «Rocchi stasera è stato inadeguato: ha voluto interpretare la parti-

Ranieri, 59 anni, contesta l’arbitro Rocchi a fine primo tempo RAISPORT

ta, non è stato all’altezza di farlo e ha rovinato tutto. Ha rovinato una partita che fino a quel momento era stata bellissima, condizionandola pesantemente, perché ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare e alla fine siamo usciti tartassati dalle sue decisioni. Detto questo, non fare i complimenti al Napoli sarebbe sbagliato: sono convinto che lassù, a giocare per lo scudetto, ci sarà fino in fondo, ma vedrete che ci sarà anche l’Inter. Stasera loro hanno saputo colpire al momento giusto, giocare nel modo giusto, e dunque hanno meritato una vittoria che non va confusa con gli errori di Rocchi». Prega Dio di aver ragione L’elenco delle sviste è noto, Ranieri lo snocciola più volte senza ancora darsi pace per quello che è successo, compresa la sua espulsione: «Rocchi mi ha detto che stavo protestando troppo platealmente, gli ho risposto: "Prega Dio di avere ragione e di aver visto bene, perché credo che tu abbia sbagliato tut-

to". Troppo nervoso? E vorrei vedere: siamo uomini, abbiamo del sangue dentro, e non è bello vedere che il tuo lavoro si frantuma per decisioni sbagliate». Già prima del suo rosso, e di quello di Obi, Ranieri aveva capito molto, se non tutto: «Noi che siamo nel calcio da anni ci accorgiamo in fretta se un arbitro è o non è "dentro" la partita, sappiamo pesare se ce l’ha in mano oppure no: si è visto subito che stava sbagliando tutto. Ecco, diciamo che stasera Rocchi non era in forma, non è stato all’altezza. Eppure ritengo che lui sia un ottimo arbitro e non posso pensare sia venuto qui a fare certe cose premeditatamente o che la direzione di stasera, come altre di quest’anno, sia una conseguenza di certe polemiche su Calciopoli: sarebbe diabolico, e non voglio neanche pensarlo. Però sarà bene che i designatori stiano con gli occhi bene aperti, perché un indizio è un indizio, ma tre indizi, come si dice, fanno una prova». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011


DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

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SERIE A ANTICIPO 6a GIORNATA le Pagelle

di NICOLA CECERE

INTER ALVAREZ FANTASMA, BUON RIENTRO PER MAICON o Trequartisti al lavoro

5,5

Fino al rigore dignitosa ma non pericolosa (un solo tiro). Danneggiata dalle decisioni arbitrali, vive una ripresa di inevitabili affanni

Con l’espulsione di Obi, Forlan e Alvarez si sono sdoppiati: hanno dovuto sia dare appoggio a Pazzini in avanti sia dare una mano ai due centrocampisti

l’allenatore Ranieri

6,5 h il migliore Zanetti

Preferisce Alvarez a Zarate per il suo progetto tattico e gli dice male, guardando la prestazione di Alvarez. Nell’intervallo perde la testa con l’arbitro e lì si capisce che è finita.

In una serata in cui non ci sono bagliori offensivi emerge il capitano per sagacia tattica (molti recuperi decisivi) e molteplicità di impiego: difensore puro e centrocampista.

5,5

6

6

6

5,5

6

5,5

5,5

4,5

5

5,5

4

Julio Cesar

Maicon

Lucio

Samuel

Chivu

Cambiasso

Obi

Alvarez

Forlan

Pazzini

Nagatomo

Stankovic

Vola con buona intuizione sulla sua sinistra a respingere il rigore di Hamsik e potrebbe essere un intervento decisivo se i compagni contenessero poi Campagnaro. Sul gol del 2 0 non sembra che distragga Nagatomo.

Buon rientro, limitando il giudizio al primo tempo, naturalmente: assicura una spinta poderosa e continua. A volte però dev’essere Zanetti a coprirlo perché nei rientri mostra la ruggine dell’assenza e trascura Zuniga.

Tra i migliori per animus pugnandi e lucidità di intervento. Efficace più volte quando c’è da spezzare i tentativi di contropiede degli avversari (anche in maniera rude) paga in qualche circostanza gli eccessi di generosità offensiva.

Dopo un primo tempo di normale amministrazio ne nella ripresa è quello che si trova più in difficoltà sia perché Lucio si lancia spesso a sorreggere il centrocampo sia perché le manovre veloci degli avversari sono micidiali.

Partecipa alla fase equilibrata della contesa mettendosi in luce all’inizio per un tempestivo anticipo sotto porta su Lavezzi. Con la squadra ridotta in dieci deve lasciare il campo per un infortunio rimediato pochi attimi prima.

Trova nel dirimpettaio Inler il peggiore cliente possibile e soccombe nettamente nel duello anche per la scarsa collaborazione che riceve dagli altri colleghi di reparto. Col rientro di Stankovic si troverà molto meglio.

Sbaglia un facile cross con superiorità numerica sullo 0 0. Ammonito due volte lascia la squadra in dieci dopo aver causato il rigore contestato. Ma era inesistente anche il fallo su Lavezzi che gli costa il primo cartellino giallo.

Trequartista a destra, nelle intenzioni di Ranieri. Nella realtà appare ancora fuori dagli schemi: un fantasma che vaga senza costrutto e, peggio ancora, senza riuscire poi a tamponare quando la palla ce l’hanno gli avversari.

Si presenta con un gran tiro di collo destro dai venti metri ed è l’unico brivido del primo tempo fino all’episodio clou. Poi però non lo si vede più fino al cambio. (Zarate 5,5 L’eroe di Mosca, sacrificato in partenza, entra tardi)

Una deviazione sotto misura di poco alta, poi il gol annullato e infine una girata aerea a due minuti dal fischio finale: i compagni non riescono a innescarlo, lui si dà da fare ma non può che soccombere dinanzi al muro difensivo.

Sul rigore si fa bruciare da Campagnaro, che però entra prima in area: era appena entrato in campo e va beh... Ma la combina grossa all’11’ della ripresa indugiando su quel pallone da spazzare. Maggio lo brucia ed è la fine.

Entra sullo 0 2 e non si può pretendere niente altro da lui che qualche tentativo portato avanti con grinta (litiga pure platealmente con gli avversari) e orgoglio ma poco costrutto. Bentornato, comunque, l’Inter ne ha bisogno.

NAPOLI INLER DOMINA, LAVEZZI LASCIA RIMPIANTI o

7,5

Con un gol e un uomo di vantaggio dilaga e si sente sempre più in corsa scudetto. Ma già sullo 0-0 aveva dato prova di coraggio

5,5

Due spalle per il Pocho

l’allenatore Mazzarri

7,5 h il migliore Maggio

Mazzarri schiera Lavezzi centravanti per non offrire punti di riferimento. E con l’ingresso di Mascara, sia lui che Hamsik danno il cambio al Pocho come punta avanzata

Un’altra serata di gloria dopo le soddisfazioni di Coppa. Può davvero essere orgoglioso del perfetto meccanismo che ha saputo costruire con grande dedizione e tenacia.

Sua la percussione del rigore, suo lo... scippo del 2 0 ai danni del troppo ingenuo Nagatomo: signori, gli episodi chiave di questo roboante successo azzurro sono firmati Christian.

7

6

7,5

7

6,5

7,5

7

6,5

7,5

5,5

7

7

s.v.

De Sanctis

Campagnaro

Cannavaro

Aronica

Inler

Gargano

Zuniga

Hamsik

Pandev

Lavezzi

Mascara

Chavez

Unica incertezza su quel tiro da fuori area di Zanetti che gli sfugge dalle mani finché Pazzini mette in rete (ma in fuorigioco). Poi è impegnato in qualche uscita, dove conferma di attraversare un buon momento.

Eccolo qua lo scugnizzo argentino che sbuca in area (partendo un attimo prima del tiro) a correggere in gol la respinta del portiere: è l’episodio clou, giusto quindi indicarlo tra i migliori. Anche perché dietro concede pochissimo.

Continua a giocare su livelli da Nazionale (a vederlo in tribuna c’era l’illustre fratello) e prima o poi Prandelli lo chiamerà. Puntuale, ricco di personalità fa un figurone contro un centravanti rognoso come Pazzini.

Merita con un impegno strenuo e tanta concentrazione gli alti livelli raggiunti a tarda età (calcistica...) dopo una onesta carriera da gregario. Non soffre Alvarez (troppo lento) e dà una mano anche su Pazzini (Fernandez s.v.)

Signore assoluto del centrocampo, orchestra... alla Pirlo ogni manovra di una squadra alla quale mancava appunto un giocatore del suo calibro per poter spiccare definitivamente il volo. Un plauso, quindi, anche a chi lo ha preso.

Lo vedi correre in coppa e ti stropicci gli occhi, dopo tre giorni lo rivedi in campionato e sembra che corra ancora di più... D’accordo la bravura del preparatore Pondrelli, ma bisogna dedicare un pensiero grato anche ai suoi genitori.

Mezzo voto gli va sottratto per quell’erroraccio a porta spalancata col quale manda in frantumi il perfetto assist di Hamsik (21’ s.t.). Senza questa macchia sarebbe fra i migliori per capacità propositiva e forza fisica.

Tocca a lui pronunciare la parola fine a questa esaltante notte milanese. Ma prima di quel terzo gol che conferisce al colpaccio le dimensioni dell’impresa indimenticabile fornisce una prestazione a tutto campo di valore assoluto.

Forse emozionato, di sicuro irriconoscibile: che fine ha fatto il giocatore talentuoso e imprevedibile è una domanda che si facevano già l’anno scorso i tifosi nerazzurri e oggi appartiene a quelli napoletani. Va recuperato.

Viene messo giù da Zanetti (fallo rimasto impunito) nell’azione più pericolosa del primo tempo. Poi con il Napoli in vantaggio diventa quel peperino che tutti conoscono. San Siro lo teme e lo ammira con rimpianto: lo voleva Gasperini!

E’ lui che dà la palla in profondità per quello che poi diventa (complice l’esitazione di Nagatomo) il guizzo vincente di Maggio per il 2 0. Concreto e vivace, dà maggiori garanzie rispetto allo spento Pandev di questi tempi.

Ingresso dettato dalle precarie condizioni fisiche del Pocho, peggiorate dopo alcuni ruvidi contrasti con Lucio. Una presenza di contorno visto che il risultato a quel punto era già stato messo al sicuro.

TERNA ARBITRALE: ROCCHI 3 Protagonista negativo. Sbaglia a favore dell’Inter, poi agevola il Napoli nell’azione del rigore fasullo (non c’era neanche il primo giallo a Obi). Nicoletti 4-Romagnoli 7

SU SKY SPORT

IL MESSAGGIO

La Ventura debutta a «Sky in campo»

De Magistris, sms a Mazzarri: «Auguri Mister»

Simona Ventura debutta a Sky. Questo pomeriggio alle 15 farà la sua prima apparizione nella pay tv in cui lavora da questa stagione dopo la burrascosa fine del rapporto con la Rai. La Ventura sarà ospite del programma calcistico condotto in studio da Alessandro Bonan «Sky in campo». La trasmissione accompagna lo svolgimento delle partite del pomeriggio. Ma la Ventura, in studio nella prima parte, sarà lì soprattutto per parlare di «X Factor», il talent musicale da quest’anno in onda su Sky Uno dal 20 ottobre. Saranno 12 in tutto le puntate dello show in cui, oltre a Super Simo, ci saranno come giudici Morgan, il cantante Elio e la cantante Arisa. Il programma è condotto da Alessandro Cattelan.

MILANO (mi.mal.) Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, lo aveva detto: «Non ho un giocatore preferito tra gli azzurri, mi piace molto Walter Mazzarri». Così, ieri, in occasione dei 50 anni del tecnico, il primo cittadino gli ha inviato un affettuoso sms: «Auguri mister e sempre forza Napoli». A quanto pare, Mazzarri ha apprezzato il gesto di De Magistris e gli ha risposto digitando un «grazie sindaco, un abbraccio». Il rapporto era nato nella trasferta di Manchester quando il sindaco fu ospitato sull’aereo della squadra. Ieri mattina, dopo la rifinitura la visita di Eros Ramazzotti. Al rientro in albergo, la squadra ha trovato pure Fabio Cannavaro e Paolo Maldini. Ieri sera allo stadio anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa col collega israeliano Ehud Barak.


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SERIE A ANTICIPO 6a GIORNATA na cinque giornate? Se mi dite che il Napoli ha fatto una grande partita, allora mi trovate d’accordo. Siamo cresciuti molto sul piano mentale. Fare l’Europa League, l’anno scorso, ci ha fatto bene, abbiamo lavorato sull’approccio alle partite, su carattere che ci sta permettendo di andare in campo senza alcun timore verso l’avversario». Il tecnico ha elogiato il gruppo per come ha vinto la partita, esaltando le prove di alcuni singoli. «Aronica, per esempio, ha avuto una crescita vertiginosa. E stiamo parlando di un giocatore di 33 anni: vederlo giocare così è stato un piacere per me. Oppure Inler, che è il giocatore che ci mancava lì mezzo. Sono convinto che se le cose per bene ce la giocheremo con tutte, in ogni competizione».

Che festa! «Siamo cresciuti Le polemiche? Solo perchè si tratta dell’Inter» Mazzarri: «Se fosse stata la Reggina... Certi episodi ci stanno. Non parlate di scudetto» partita, a completato la festa. Migliaia di tifosi napoletani hanno applaudito la squadra.

MIMMO MALFITANO MILANO Non c’è alcun motivo, adesso, per cui si debba dubitare: questo Napoli è da scudetto, è la nuova realtà del campionato. La sua forza è dirompente, ancora più della tradizione negativa che ne ricordava l’ultimo successo datato 1994. Diciassette anni cancellati in una sola notte, perché ci sono vittorie e vittorie. E quella di ieri sera è senz’altro qualcosa di incredibile. Grande Napoli, dunque. Proprio come quattro giorni prima, al San Paolo, quando ha messo gli spagnoli del Villareal nella secondo giornata di Champions League. L’entusiasmo della gente, a fine

Fenomeno Mazzarri C’è lui, in

ogni modo, dietro questo spettacolo di squadra. C’è il suo lavoro, quella personalità che ha saputo trasmettere alla squadra. Ed anche quel carattere che è servito per mettere sotto l’Inter, una delle serate più entusiasmanti della sua avventura napoletana. «Voglio ringraziare questi ragazzi che mi hanno fatto il più bel regalo di compleanno. In generale l'arbitro ha condotto una gara autorevole. Ci sono stati episodi sfavorevoli per il Napoli anche in altre partite, ad esempio l'anno scorso contro Milan, o di recente

contro la Fiorentina con un rigore che poteva darci tre punti, succede a tutti di subire qualche errore: solo che si parla dell’Inter e si fa un dibattito infinito, se fosse stata la Reggina...», ha risposto Mazzarri a chi gli ha chiesto un parere sull’arbitraggio di Rocchi. «E’ assurdo parlare di un nostro peso politico. Ci sono stati un paio di falli su Lavezzi che, sullo 0-0 avrebbero potuto far prendere una piega diversa alla gara».

La festa dei giocatori del Napoli: vittoria a San Siro dopo 17 anni LIVERANI

Primato Il Napoli è in testa alla classifica in attesa che giochino Juventus e Udinese. «Non pensiamo a queste cose — interviene Mazzarri —. Pensiamo invece a giocare bene. Come si fa a parlare di scudetto dopo appe-

LO SLOVACCO

Hamsik: «L’espulsione ci ha favoriti, ma abbiamo giocato veramente bene» «È stata una vittoria importante, contro una grande squadra come l'Inter». Marek Hamsik si gode il primato in classifica: «È stata una bella partita spiega lo slovacco . Siamo stati avvantaggiati dalla

superiorità numerica ma poi abbiamo giocato bene e tenuto bene il pallone. Lo scudetto? Arriviamoci partita dopo partita, siamo contenti della vittoria ma non significa nulla, visto che siamo ancora a inizio stagione».

Lavezzi La sua, è stata una notte magica. Non c’era Cavani, ma il Pocho ha saputo creare il panico in Samuel e Lucio, ogni qualvolta è andato via in accelerazione. «E’ stato un successo importante non possiamo negarlo. Ma abbiamo giocato soltanto una della tante partite previste in questa stagione. Ora godiamoci questi tre punti senza andare troppo avanti con la fantasia». Ma dinanzi ad una prestazione e ad una vittoria del genere, è quasi impossibile non parlare di obbiettivi. E tra questi c’è sicuramente, lo scudetto. «Non lo so, credetemi. Ora posso soltanto dire che in ogni partita dobbiamo dimostrare quanto siamo forti, adesso che c’è la consapevolezza che stiamo crescendo e che stiamo diventando grandi», ha spiegato Lavezzi che ha lasciato il campo anzitempo: il calcagno del piede destro continua a dargli fastidio. Ma, avrà a disposizione due settimane per recuperare. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SERIE A ANTICIPO 6a GIORNATA LE STATISTICHE DEL MATCH

Campagnaro mediano in più, Inler leader L’espulsione aiuta ma il Napoli ha sempre superiorità grazie al difensore FABIO LICARI

Si può discutere sull’episodio decisivo (il rigore che non c’è) ma non sulla superiorità complessiva del Napoli. Evidente soprattutto a centrocampo dove Inler do-

mina con freddezza impressionante e Campagnaro si aggiunge creando sempre l’uomo in più. Con questa mossa Mazzarri costruisce il successo. Grande play Anche quando Obi

è in campo la mediana del Napoli — compatta e rapida — non lascia spazio nè tempo per ragionare a quella nerazzurra, priva oltretutto dei tagli e delle geometrie di Sneijder. Inler dirige con personalità da grande play: affiancato a sinistra da Gargano e Zuniga e a destra da Maggio più Campagnaro che, di fatto, lascia soli Aronica e Cannavaro in difesa per

andare a infoltire la metà campo. Senza dimenticare Hamsik e Pandev che arretrano, si accentrano davanti a Inler e ripartono all’improvviso: in certi momenti ci sono sette del Napoli a far barriera. Contatti persi Lì in mezzo l’In-

ter perde decisamente il confronto: Cambiasso è solo in mezzo e tocca appena 51 palloni (mentre Inler 92); Zanetti non può accentrarsi troppo perché Zuñiga minaccia costantemente Chivu; e infine Obi deve contrastare le incursioni di Maggio. Alvarez che si spegne dopo un quarto d’ora e

Forlan che si esaurisce in un paio di (belle) ripartenze completano il quadro. Risultato: l’Inter s’allunga (lunghezza media 44,7 metri contro i 42 del Napoli) e perde i contatti. mentre il Napoli è anche più largo (mediamente 46 metri contro 38) e messo meglio. Possesso palla I reparti così vi-

cini garantiscono al Napoli il possesso palla (quasi 60%) pur cedendo all’Inter la supremazia territoriale (57%): come dire che la squadra di Mazzarri si permette di tenere il baricentro basso, sulla sua trequarti, senza rischiare troppo,

comandando il gioco e lanciando Maggio, Lavezzi e Hamsik. Maicon-Zuniga E poi c’è la parti-

ta nella partita: Maicon contro Zuniga sulla fascia. L’interista garantisce una spinta a tratti irresistibile, progressioni e tagli al centro. Però è anche vero che, dopo una decina di minuti, Zuñiga s’accorge di avere più spazio a sua volta e comincia ad affondare, diventando spesso l’attaccante più pericoloso: fughe, sovrapposizioni, assist e un colpo di testa che finisce fuori. Di sicuro il colombiano non perde il confronto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Cambiasso va giù duro

INTER

I NUMERI

0

i gol dell’Inter a San Siro in questa stagione. È finita 0-0 contro la Roma nel debutto casalingo in campionato, alla terza giornata, poi l’1-0 dei turchi del Trabzonspor in Champions League, quindi il k.o. di ieri sera per mano del Napoli (3-0)

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sconfitta per Claudio Ranieri sulla panchina dell’Inter. Il tecnico romano aveva esordito vincendo 3-1 a Bologna in campionato, per poi battere 3-2 il Cska Mosca in Champions. Il Mazzarri ha interrotto la sua serie utile

«Così si fa male al calcio» «’E’ diventato protagonista chi non lo doveva essere». La tristezza di Obi: «Chiedo scusa a tutti». E Chivu si è rifatto male alla caviglia perché puoi essere espulso. Devo dire grazie ai tifosi. Nello spogliatoio ci siamo detti che arriveremo fino in fondo perché abbiamo fatto un gran primo tempo».

LUCA TAIDELLI MILANO

Massimo Moratti nel pre gara aveva parlato di «verifica importante per un’Inter che ha addosso la rabbia giusta per raggiungere i suoi obiettivi». Alla fine i punti restano quattro, mentre la rabbia si moltiplica.

Record triste Visto che da tre partite gioca nello stesso ruolo e rischiava di annoiarsi, il capitano nei giorni scorsi aveva rotto la routine registrando la puntata di «C’è posta per te» andata in onda giusto ieri sera. In quella che è stata la 760ª presenza con la maglia dell’Inter. Cifra tonda (e mostruosa), con la prima uscita davanti ai propri tifosi dopo aver superato il record di Bergomi (756) il 21 settembre a Novara. Ma Zanetti in questi giorni «gioca» anche su internet. Il sito nerazzurro infatti sta tirando la volata al capitano perché venga votato nell’ambito del Golden Foot Award, premio che verrà assegnato il 10 ottobre a Montecarlo.

Obi sconsolato Obi, il più giova-

ne dell’Inter e protagonista sfortunato della serata, in compenso è sconsolato: «Sul primo giallo ho preso la palla e il giocatore del Napoli è rimasto in piedi, non mi spiego perché l’arbitro mi abbia ammonito. Poi il contatto spalla a spalla con Maggio, quando ha dato il rigore, era fuori area. In ogni caso, voglio chiedere scusa a tutti. Ringrazio i tifosi per il sostegno. Noi comunque non molliamo». Cambiasso al cianuro Ci va giù

duro invece Cambiasso. «C’erano tutti i presupposti per una grande gara — attacca l’argentino —, poi è diventato protagonista chi non lo doveva essere. Così si rovina il calcio. In certi casi poi è difficile non perdere la testa, soprattutto se in panchina non hai più l’allenatore. Prima non avevo visto grandi parate di Julio Cesar... Siamo stati zitti dopo gli errori di Palermo e Novara e siamo stati penalizzati an-

Chivu a pezzi E visto che quan-

Duello aereo tra Walter Samuel, 33 anni, e Ezequiel Lavezzi, 26 GEMITO

cora. Forse dovremmo far finta di niente anche stavolta. C’è un vento strano». Julio e Zanetti E mentre Julio

Cesar lamenta il fatto che «sul rigore di Hamsik, Campagnaro è entrato in area molto prima. Mi spiace per tutto, anche per Obi che era a pezzi», capi-

IL DOPPIO EX A MILANO CON LO SCEICCO DELL’AL AHLI

Cannavaro a San Siro «Grande Napoli Me l’ha detto anche Sneijder» «Inler e Gargano la chiave del successo E che bravo è stato mio fratello Paolo»

tan Zanetti attacca: «Abbiamo giocato un ottimo primo tempo contro un grande Napoli, ma resta il rammarico perché se c’era una squadra che meritava, quella era l’Inter. Purtroppo questo è il calcio. Ci sono stati molti episodi dubbi, noi provavamo a chiedere spiegazioni, ma non più di tanto

do piove sul bagnato spesso in casa Inter diluvia, in infermeria torna Cristian Chivu. Il romeno aveva stretto i denti malgrado a Mosca si fosse rifatto male alla caviglia sinistra distorta il 13 settembre. Ma la situazione ieri è nuovamente peggiorata, tanto che il difensore è uscito nel primo tempo. A fine gara Chivu non riusciva ad appoggiare il piede ed era molto preoccupato.

L'orgoglio è anche un altro Cannavaro protagonista in campo.

Diciassette anni fa, l'ultima volta che il Napoli aveva vinto a San Siro contro l'Inter, in campo c'era Fabio Cannavaro, ieri sera in tribuna, formalmente per accompagnare nel suo tour italiano il presidente dell' Al Ahli, Abdullah Saeed Al Naboodah (oggi saranno a Torino per Juve-Milan), in cuor suo tifando Napoli: «Al cuore non si comanda. Il mio presidente a un certo punto mi chiedeva cosa cantassero i tifosi napoletani. Difficile da tradurre, ma l'entusiasmo della nostra gente mi commuove. La città ha bisogno

«Non mi stupisce la prestazione di Paolo. Da un po' si esprime ad alti livelli e sa dare i tempi giusti alla difesa».

Dove può arrivare questa squadra?

«È presto per dirlo. Serve conti-

NAPOLI

Cavani parte con l’Uruguay NAPOLI (g.m.) Anche ieri Edinson Cavani si è sottoposto a una serie di fisioterapie per recuperare il più in fretta possibile dall’infortunio alla caviglia destra. Il Matador riesce a correre sul dritto, ma fa ancora fatica con i cambi di direzione. Comunque, partirà regolarmente per aggregarsi alla nazionale uruguaiana, attesa dalle sfide con Bolivia e Paraguay. Discorso simile per Dzemaili, convocato dalla Svizzera nonostante abbia problemi al piede destro dopo la botta rimediata a Verona con il Chievo. Mazzarri ha concesso ai suoi giocatori di riprendere la preparazione mercoledì mattina, un lungo e meritato riposo dopo il trionfo di ieri.

stagioni». Cosa l'ha colpita di più degli azzurri?

«La mediana. Inler e Gargano sono la chiave del successo: hanno avuto il predominio in mezzo al campo. Coppia ben assortita e moderna per dinamismo e capacità di recuperar palla e ripartire».

Ma il rigore non c'era...

«D'accordo. Però il Napoli ha interpretato la gara in maniera perfetta. Sfruttando il minimo errore e poi controllando. Grande prova di personalità, 4 giorni dopo la spettacolare vittoria col Villarreal».

MILANO (lu.tai.) Il nuovo tour de force riprenderà con l’anticipo del 15 a Catania. Poi Inter in campo ogni tre giorni con Lilla, Chievo, Atalanta, Juve e ancora Lilla. Ora la sosta. Ranieri darà due giorni di riposo. Il pedaggio alle nazionali sarà meno pesante. Partono Alvarez, Julio Cesar, Forlan, Pazzini, Stankovic, Muntari, Nagatomo, Obi. Non andrà con l’Olanda Wesley Sneijder, out per il problema agli adduttori della coscia sinistra accusato il 23 settembre, prima del Bologna. Wes migliora, ma non è scontato che rientri a Catania. Quello è l’obiettivo di Poli e Thiago Motta, servirà più tempo per rivedere Cordoba e Ranocchia. Verifica anche per Milito che, però, non preoccupa.

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di questi scatti d'orgoglio».

MAURIZIO NICITA

Sneijder non va con l’Olanda

E l'Inter?

Fabio Cannavaro, 38 anni NEWPRESS

nuità nel tempo ma la squadra è costruita bene ed è allenata in maniera equilibrata da Mazzarri, che è stato capace di farla crescere progressivamente, in due

«Ne parlavo col mio amico Sneijder, compagno di squadra a Madrid, col quale ho visto la partita. Stanno attraversando un periodo delicato ma si riprenderanno. Anche Wes ha visto un grande Napoli».


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numeri Nessuno come Inler che tocca 92 palloni. Seguono Gargano (90) e Samuel (88)

INLER

I TOCCHI

92

62 i passaggi ok di Gargano (6 del Napoli sopra 40). Maicon (40) il migliore Inter

GARGANO

I PASSAGGI OK

62

L’Inter gioca più alta del Napoli (baricentro medio 57,1 m contro 50,5). Inutilmente

NAPOLI

IL BARICENTRO

57,1 m

Moratti è nero «Questo arbitro non lo voglio più» Il presidente nerazzurro: «Rocchi è stato scarso, ha rovinato stupidamente la gara» MATTEO DALLA VITE MILANO

«Spero solo di non trovarmi mai più di fronte questo personaggio. Rocchi è stato scarso, ma talmente scarso da rovinare stupidamente una partita che poteva essere bellissima». Massimo Moratti è disgustato e infuriato. Infuriato perché nella testa gli frullano e rifrullano cattivi pensieri. Cattivissimi. «Cambiasso ha parlato di vento strano - risponde a precisa domanda Moratti -? Ho fiducia che non ci siano queste cose, quelle le abbiamo già vissute...». Danno societario Il presidente in-

terista era arrivato allo stadio con l’aria tesa ma serena, se n’è andato da San Siro chiacchierando fitto con chi gli stava vicino, vedendo sorridere De Laurentiis e i napoletani, avendo un pensiero fisso raccontato da chi gli ha parlato nell’immediato dopo-gara: si sentiva quasi nel mirino. Da quella prima ammonizione sbagliata di Rocchi su Obi a tutto il resto che Ranieri ha definito scelte di un arbitro «inadeguato», il numero uno nerazzurro sentiva un inspiegabile venticello strano. «E’ stato un danno grave alla società, questo arbitro non è all’altez-

za del suo ruolo - fa Moratti -: è davvero inadeguato, spero cambi qualcosa». E aggiunge: «Ci faremo sentire». Moratti aveva la faccia terrea, davanti a quel vantaggio napoletano che poi è diventato esondazione calcistica. E a chi gli stava vicino, confidava il disagio di vedere cose che gli sembravano impossibili: aveva l’idea che l’arbitro non aspettasse altro che estrarre il cartellino. Intanto, emerge un dato: con Rocchi, l’Inter ha vi-

Il presidente: «Un grave danno alla società, ci faremo sentire. Il Napoli? Gioca bene» sto 7 espulsi nelle ultime 16 gare da lui dirette. «Sono deluso per il livello dell’arbitraggio - fa Moratti -. Ripeto, così scarso, testardamente scarso nel senso che è durato per 90’... Non ha avuto nemmeno il coraggio di mandare fuori l’allenatore quando era in campo ma gliel’ha mandato a dire. Fare tanti sforzi per poi trovarsi di fronte un personaggio che non è all’altezza dà fastidio, spero facciano qualcosa, ci ha danneggiato tanto. E’ stato davvero terribi-

le. Comunque, il Napoli ha giocato bene». Casa stregata In tutto questo, però, c’è un dato di fatto che per i tifosi interisti è stordente: in questa stagione non ha ancora visto la propria squadra vincere a San Siro. Due allenatori fa (era il gennaio di quest’anno), l’Inter di Leonardo batteva 3-1 il Napoli; in questo campionato, fra Trabzonspor, Roma e Napoli, un punto in tre gare fra Champions e campionato e zero vittorie. Casa San Siro è stregata. «Deluso proprio per niente perché mi sembra che la squadra abbia giocato molto bene. Mi ha dato la certezza che faremo un campionato molto bello, sia livello individuale che di squadra». Quella frase di Mou Intanto, due

cose: i tifosi interisti mettono in piedi una «panolada» proprio come ai tempi di Mou. E arriva alla mente un aneddoto: è datato 24 gennaio 2010, l’Inter batte il Milan per 2-0 ma durante una gara da pandemonio vengono espulsi Sneijder, Lucio e il preparatore atletico dell’Inter. E Mourinho dice: «Stasera è stato fatto di tutto per non farci vincere, c’è uno strano odore». Oggi l’Inter lo pensa di nuovo? Alla prossima. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TIFOSO NERAZZURRO

IL TIFOSO AZZURRO

Ruggeri: «Partita falsata da chi ha risentimento nei confronti dell’Inter»

D’Angelo: «Napoli aiutato Ma è una soddisfazione davvero esagerata»

Il cantautore nerazzurro Enrico Ruggeri è amareggiato: «E’ un peccato che una partita che poteva essere molto bella sia stata falsata da una persona che ha evidenti motivi di risentimento nei confronti dell’Inter. Ne hanno fatto le Enrico Ruggeri spese i tifosi e le squadre. E’ un peccato anche per i napoletani che avrebbero potuto vincere in modo diverso. Passerà alla storia come la gara di Rocchi».

«E’ stata una serata esagerata, incredibile — commenta Nino D’Angelo —. Il Napoli ha dimostrato personalità. Nel primo tempo è stato un po’ fortunato per quel calcio rigore ... ma a volte è successo pure il contrario. Mi è Nino D’Angelo piaciuto l’approccio, il Napoli se l’è giocata a San Siro senza paura. Peccato che la partita si sia innervosita: prima del rigore era stata molto spettacolare».


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SERIE A IL SUPER POSTICIPO BIANCONERI

COSÌ IN CAMPO A TORINO ORE 20.45

ROSSONERI

Pepe sicuro Krasic davanti a Giaccherini

Il Boa dietro Ibra-Cassano E c’è Bonera

Dopo il pessimo inizio di stagione Milos Krasic potrebbe avere un’altra occasione stasera. Sicuro del posto sulla fascia è solo Simone Pepe, poi Krasic sembra in vantaggio su Emanuele Giaccherini. Se toccherà al serbo, Pepe starà a sinistra. Se invece dovesse giocare Giaccherini, Simone andrà a destra. E il capitano? Alessandro Del Piero si accomoderà probabilmente in panchina, consapevole di essere in forma e di poter essere decisivo anche nella ripresa. Non è mai bello per lui guardar giocare gli altri e in particolare nelle grandi partite vorrebbe essere protagonista dall’inizio. Ale, comunque, è sereno, consapevole di aver lavorato bene in settimana e pronto a trascinare la Juve: per novanta minuti o uno solo, non dipende da lui e quindi è relativo.

Boateng recuperato, Abate k.o. Il ghanese rientra nella lista dei convocati dopo l’infortunio di Barcellona (13 settembre) e Allegri è intenzionato a schierarlo dal primo minuto. «Non ha i 90 minuti — dice il tecnico — però di solito la prima partita si fa. Devo valutare, ha il 50% di possibilità di giocare dall’inizio». Boateng farà il trequartista dietro a Ibrahimovic e Cassano, niente da fare per Abate, che si è fermato per un risentimento all’adduttore della coscia destra. Al suo posto dovrebbe giocare Bonera, con Zambrotta a sinistra. A centrocampo ci saranno invece Nocerino, Van Bommel e Seedorf con Ambrosini, ormai recuperato, che andrà in panchina. Non convocato Yepes: il colombiano si è fermato venerdì in allenamento per un risentimento muscolare alla coscia sinistra, da valutare.

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FUGA O AGGANCIO: PROVATECI JUVE-MILAN DIVORZI ALL’ITALIANA

CONTE

ALLEGRI

«Finalmente capirò dove si può arrivare»

«Loro da scudetto ma se fermo Pirlo...»

«Noi non temiamo nessuno. Ibra per loro è l’ago della bilancia, ma Chiellini è affidabile»

«La Juventus lotterà per il titolo, serve una prova di personalità e un’ottima difesa»

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO VINOVO (TORINO)

Finalmente Juve-Milan. Antonio Conte respinge l’etichetta di sfida scudetto, non quella di primo vero esame per la sua banda. D’altronde, il leccese è uomo da battaglie che contano, e forse anche lui non vede l’ora di misurare concretamente il lavoro svolto in questi primi tre mesi da tecnico bianconero. E allora proprio «il Milan ci dirà chi siamo — spiega —. Voglio capire a che punto ci troviamo nel percorso intrapreso, se la strada è giusta e se stiamo marciando con l’intensità necessaria. Sì, sono curioso di vedere in una partita di spessore che risposte sapremo dare». Nessun timore Rispetto sì, «ma

non timore — continua Conte —. La Juve non teme nessuno. Chi ha paura, con me non scende neanche in campo. Il Milan è il favorito per lo scudetto, va quindi rispettato, ma di certo non temuto. E’ una sfida tra una grande squadra e un gruppo che sta studiando per diventare grande. L’importante, per noi, è non dimenticare mai da dove arriviamo. Basta pensare a questo per non sbagliare e tro-

vare grande rabbia e voglia di tornare quanto prima ai massimi livelli. Quando vedrò tutto questo, parleremo allora di sfida scudetto». Le firme che contano Dunque,

per il momento Conte non mette firme, «su nessun traguardo. Il terzo posto? Non cado in queste imboscatine (ride, ndr). Pensiamo a lavorare, la nostra strada è solo all’inizio. Credo che le firme più importanti siano quelle che un calciatore e un allenatore lasciano nella storia di un club. Io ho avuto il piacere, in passato, di mettere firme importanti. E qui c’è anche qualche calciatore che l’ha già fatto».

DAL NOSTRO INVIATO

MILANELLO

Ibra e Chiellini Ibrahimovic che

è tornato giusto in tempo per questa sfida, Chiellini che dovrebbe marcarlo ma che non attraversa un gran momento, poi Pirlo, sfida nella sfida: «Lo svedese — dice Conte — è per loro certamente un valore aggiunto importante, l’ago della bilancia. Può decidere una partita in qualsiasi momento. Però, io considero Chiellini un giocatore superaffidabile. Dopo Catania non è stato trattato benissimo dalla critica, per me Giorgio è una garanzia come calciatore e soprattutto come uomo, che è la cosa più importante. Pirlo? E’ un freddo, nel senso che difficilmente lascia trasparire delle emozioni. Mi confronto molto con lui, è un ragazzo intelligente e quando parla sto attento a cosa dice, perché difficilmente sono fesserie». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli strani incroci di questa sera Pirlo juventino (nella foto sopra, con Antonio Cassano) dopo 10 stagioni rossonere, Ibrahimovic milanista (nella foto sotto, da juventino, con Pirlo rossonero). Sono sempre stati molteplici gli incroci sulla Milano-Torino. E anche se gli anni juventini sono passati da tempo, Ibra stasera sarà un osservato speciale, come Pirlo. I due hanno in comune anche un’altra squadra: l’Inter.

Se volessimo continuare con il giochino del confronto con il 2010-11, potremmo ricordare che il Milan alla quinta giornata sconfisse il Chievo 3-1 e si portò a quota 8. L’avversario di oggi però è la Juventus, la stessa squadra che l’anno scorso inflisse ai rossoneri a Milano la seconda sconfitta stagionale. Però ogni campionato fa storia a sé, ricorda Massimiliano Allegri, che a un mese dall’inizio della Serie A non ne può già più di sentir parlare di sfida scudetto. «E’ ancora troppo presto — ripete —, ma ormai qui sono tutte sfide scudetto. Comunque il titolo lo vincerà una tra Milan, Inter, Napoli o Juventus. Poi c’è la Roma che è un’incognita. Di solito se batti le piccole e non perdi gli scontri diretti vinci lo scudetto. Noi abbiamo già perso con il Napoli, però anche l’anno scorso avevamo perso uno pseudo-scontro diretto con la Juve, che poi è arrivata settima». Bianconeri da tricolore La Ju-

ventus di quest’anno non è la stessa di un anno fa, perché «ha un allenatore molto bravo che sta portando le sue idee di

gioco, ha fatto un buon mercato e ha il vantaggio di giocare in uno stadio tutto suo. Avrà grandi stimoli e lotterà per lo scudetto fino alla fine, ne sono certo». Il Milan invece sembra aver superato il momento più difficile, ha recuperato Ibrahimovic e Boateng e viene da due vittorie di fila (tra campionato e Coppa). «La Juve è una squadra nuova — precisa Allegri — e ha ampi margini di crescita, noi giochiamo insieme da un anno e abbiamo iniziato bene la stagione vincendo la Supercoppa, ora ci stiamo ritrovando anche come uomini. E’ un bel segnale, perché dopo 6 partite cominciamo a entrare nel vivo della stagione». Questione di testa Il Milan però ha ancora Pato, Robinho e Gattuso fermi ai box e soprattutto ha giocato tantissimo nell’ultimo mese e mezzo. Un po’ di stanchezza è inevitabile, ma l’allenatore è convinto che conterà soprattutto lo spirito: «Stiamo bene, però la partita si giocherà sul piano mentale più che su quello fisico. Ci vuole una prova di personalità, un’ottima difesa e una buona gestione della palla. Non dobbiamo commettere errori». Inutile chiedergli quale giocatore vorrebbe togliere alla Juventus: «Pirlo sta facendo molto bene, gioca in una squadra che esalta le sue qualità. Se lasci giocare uno come lui, è ovvio che gli rendi tutto più facile. Bisogna concedergli meno occasioni possibili». f.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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FABIANA DELLA VALLE MILANELLO (Varese)

Un anno fa aveva portato fortuna. Silvio Berlusconi si era presentato a Milanello alla vigilia di Milan-Lecce, prima di campionato, per annunciare l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e il giorno dopo i rossoneri avevano vinto 4-0. Ieri il patron rossonero ha fatto visita ai suoi ragazzi a Milanello per la prima volta in questa stagione. E probabilmente non è un caso che sia accaduto a poche ore da una trasferta importante: vincere per il Milan significherebbe agganciare la Juventus a otto punti, mentre in caso di sconfitta il distacco dalla vetta potrebbe cominciare a diventare preoccupante. Compleanno e duemila gol Che non sia una settimana come le altre lo si capisce dal numero delle visite da parte della proprietà. Venerdì a Milanello si era fatta vedere Barbara, ieri è stato il turno di suo padre. Berlusconi quest’anno aveva rinunciato al raduno di luglio per motivi di opportunità (era morto un militare in Afghanistan), però il Milan è sempre nel suo cuore e nei suoi pensieri. E così, forse anche per festeggiare con la squadra il suo compleanno (ha compiuto 75 anni giovedì) e il gol numero duemila della sua gestione (traguardo raggiunto mercoledì grazie alla rete segnata in Champions League da Antonio Cassano), si è voluto ritagliare un momento tutto suo in un’agenda fitta di impegni, per poter essere vicino alla squadra. Con Ibra è meglio Il premier è arrivato in elicottero intorno alle 14. Ad attenderlo c’era Adriano Galliani. «Sono in ritardo»,

«

Ibrahimovic dà potenza e forza, con lui in campo cambia ed è molto meglio

ZLATAN IBRAHIMOVIC ATTACCANTE MILAN

«

«

Cassano ha riscoperto la sua classe e ha trovato la continuità

ANTONIO CASSANO ATTACCANTE MILAN

Il Barcellona al Camp Nou ha dato una lezione di calcio a tutti, anche al Milan

PEP GUARDIOLA ALLENATORE BARCELLONA

Silvio Berlusconi, 75 anni BOZZANI

Scossa Silvio «Possiamo vincere tutto basta giocare da Barça» Berlusconi fa visita alla squadra a Milanello per la prima volta quest’anno: «Voglio vedere sempre le due punte» ha detto Berlusconi all’amministratore delegato appena giunto nel centro sportivo rossonero. Poi si è fermato al bar per salutare i giornalisti («Vi ho fatto una sorpresa») e lì ha incrociato Massimiliano Allegri e l’ha salutato così: «Uè mister, non ti avevo visto». Berlusconi ha pranzato in compagnia dell’allenatore e di Galliani (che

avevano già mangiato, ma hanno fatto il bis volentieri), subito dopo si è intrattenuto una decina di minuti con la squadra. Prima però ha rilasciato un’intervista a Milan Channel in cui ha parlato un po’ di tutto: lo stadio di proprietà, Cassano, Ibrahimovic e il Milan poco spettacolare visto in Spagna. «Questi 25 anni della nostra ge-

In questi scatti tratti da Milan Channel, la visita a sorpresa di Silvio Berlusconi a Milanello, 24 ore dopo quella della figlia Barbara

stione hanno portato il Milan a essere la squadra più titolata al mondo e Berlusconi è diventato il presidente che ha vinto di più nel calcio. Lo stadio di proprietà è uno dei miei sogni, ma quando si parla di costruzioni ci sono troppi problemi da superare, c’è l’invidia dei burocrati e di alcuni politici. Complimenti alla Juventus che ci è riuscita». Il premier predilige un Milan offensivo e con Ibrahimovic in campo: «A Torino dobbiamo essere padroni del campo e del gioco e vincere convincendo nel rispetto degli avversari. Con Zlatan cambia tutto in meglio, dà forza e potenza. Ci vogliono sempre le due punte, Cassano ha riscoperto la sua classe e ha trovato quella continuità che gli mancava». FantAntonio è stato lodato anche da Galliani: «Avevo previsto tutto, sapevo che se fosse rimasto si sarebbe concentrato solo sul Milan. E’ un campione e deve capire che è meglio fare il turnover al Milan e vincere piuttosto che giocare sempre in una piccola. Lui e Ibra s’intendono a meraviglia». A lezione di Barça Berlusconi ha

commentato anche il 2-2 del Camp Nou: «Il Barcellona ha dato una lezione di calcio a tutti, anche al Milan». Il premier vorrebbe un gioco più spumeggiate, modello Barça, e l’ha ribadito anche durante la chiacchierata con la squadra: «Dobbiamo giocare come il Barcellona — ha raccomandato ai suoi — e tenere di più la palla negli ultimi 15 minuti. Però non siamo inferiori a nessuno: possiamo vincere scudetto e Champions». L’elicottero di Berlusconi è ripartito alle 15.25, quando la squadra aveva da poco iniziato ad allenarsi. Stasera scopriremo se la visita presidenziale ha portato fortuna. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Bella sfida da lady Aquilani...

...a lady Buffon

Il film della Quattrociocche «Io, Alberto, Torino e Milano» FRANCESCO VELLUZZI

Da Torino a Milano. Stasera Michela Quattrociocche, la compagna attrice di Alberto Aquilani, rivedrà, nel nuovo impianto di Torino, il film di 13 mesi vissuti bene, ma con l’incubo, per sua fortuna svanito, di fare ritorno a Liverpool. Mamma Sono stati 13 mesi importanti per la ventitreenne romana, esplosa nel 2008 con «Scusa ma ti chiamo amore». Torino, la Juve, è un ricordo in-

dimenticabile perché in quel periodo è stata concepita Aurora, nata il 18 aprile scorso. Sarebbe stato terribile per la coppia iniziare l’avventura da genitori a Liverpool dove Alberto non è mai stato protagonista. Invece è arrivato il Milan, il paradiso all’improvviso. «Sognavo di venire a Milano. E’ una città che adoro in cui sto benissimo anche facendo cose semplicissime. Anche perché finora abbiamo vissuto in albergo», spiega Michela. «Mi piace girare per il centro, andare nei ristoranti, fare shopping. E la

La Seredova e il titolo del 2006 MILANO Lo scudetto conteso del 2006? «Se viene ritirato a qualcuno sono d'accordo se ci sono le ragioni per toglierlo, non sono più d'accordo se viene assegnato a qualcun altro, perchè le cose potrebbero essere andate anche diversamente». Così parlò Alena Seredova, moglie del numero uno della Juventus Gianluigi Buffon. La ex modella ha risposto ad alcune domande durante il Convegno di presentazione «Fitwalking. La prevenzione a passo di marcia» all'Ospedale San Giuseppe di Milano. La moglie di Buffon si è espressa anche sullo sciopero dei calciatori: «Ognuno ha le sue ragioni, se possono scioperare i dirigenti o i venditori lo possono fare anche i calciatori, il diritto ce l'hanno tutti. Mi sembra, in generale, che qui in Italia si scioperi un po’ troppo». Infine, un parere sulle atlete delle passerelle, le top model. «Ai miei tempi sembravano sane, ora sono grissini arrabbiati e un po’ tristi».

mia istantanea, la cosa che più mi è rimasta impressa, è il Parco (i Giardini di via Palestro in cui l’attrice porta sempre la piccola Aurora)». A Torino Alberto e Michela vivevano allo stesso modo, in centro. Amore Oggi quasi certamente l’attrice sarà allo stadio: «Concentrata su Alberto perché allo stadio vado per lui e guardo soltanto lui». Scusa Alberto, ma lei ti chiama amore. E se continua così dovrà dirti: «Scusa Alberto, ma ti voglio sposare» © RIPRODUZIONE RISERVATA

E’ febbre Juve: arrivano anche Agnelli ed Elkann Col Milan prima grande sfida nel nuovo stadio tutto esaurito La proprietà all’ultimo allenamento: brivido Pirlo, ma giocherà G.B. OLIVERO MILANO

Si respira scudetto, c’è poco da fare. Quando furono presentati i calendari, la Juve si era posta l’obiettivo di partire forte per dare un significato particolare alla sfida con il Milan. E in effetti i campioni d’Italia oggi arrivano allo Juventus Stadium staccati di tre punti e i bianconeri possono giocare con l’ambizione di mandare un messaggio molto forte al Milan e a tutto il campionato. Forse anche per questo motivo ieri a Vinovo sono arrivati Andrea Agnelli e John Elkann con i figli Leone e Oceano: l’atmosfera della grande sfida coinvolge pure i dirigenti che hanno assistito all’allenamento di rifinitura e poi si sono intrattenuti qualche minuto con i giocatori e con Antonio Conte. I due cugini hanno ribadito alla squadra la soddisfazione per le buone prestazioni di inizio stagione e soprattutto per il modo con cui sta rispondendo alle sollecitazioni dell’allenatore.

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NAZIONALE OGGI LE CONVOCAZIONI

IN CERCA DEL TRIS

Il Milan è reduce da due successi consecutivi sul campo della Juve. Nel caso in cui stasera i rossoneri dovessero conquistare i tre punti, otterrebbero un tris che costituirebbe una novità assoluta. Nel dettaglio, le due precedenti vittorie

Italia-Germania, Mondiale 2006: Barzagli con Toni

Barzagli azzurro E c’è Ogbonna

Niente esperimenti: Prandelli vuole chiudere bene il S 2009-10 girone. Osvaldo più avanti

Il 10 gennaio 2010 all’Olimpico finisce 0-3 con gol di Nesta e una doppietta di Ronaldinho

S 2010-11 Lo scorso 5 marzo l’Olimpico è di nuovo sbancato. A decidere un tiro, non irresistibile, di Gattuso

Il ritorno di Barzagli sarà l’unica vera novità delle convocazioni di Cesare Prandelli, attese per oggi pomeriggio dopo la fine delle partite delle 15. L’Italia, che ha già ottenuto il pass per Euro 2012, deve giocare le ultime due partite del suo girone, venerdì in Serbia e martedì 11 a Pescara contro l’Irlanda del Nord. Prandelli non vuole «falsare» la classifica del gruppo, perciò non stravolgerà il gruppo. Esperimenti rinviati alle amichevoli di novembre. Dopo tre anni Andrea Barzagli, difensore centra-

le della Juve e campione del mondo nel 2006 in Germania, farà così il suo rientro in azzurro. La sua ultima presenza con la Nazionale risale al 6 settembre 2008, Cipro-Italia 1-2 a Larnaca, gara per le qualificazioni al Mondiale 2010. Barzagli sostituisce Ranocchia. In difesa anche Ogbonna del Torino. E a centrocampo un altro giocatore di Serie B, Angelo Palombo della Sampdoria.

Botta per Pirlo Andrea e John si

Osvaldo e gli altri Cerci, Schelotto, Abate e l’ita-

sono informati direttamente sulle condizioni di Andrea Pirlo, che nel corso dell’allenamento ha ricevuto un colpo al ginocchio che inizialmente aveva perfino fatto temere una possibile assenza stasera. Invece l’allarme è rientrato in fretta, anche se stamattina lo staff medico bianconero verificherà la situazione. Pirlo è molto motivato, non ha rivincite da prendersi nei confronti del Milan perché i rapporti con la società e i compagni sono tuttora molto buoni, però è legittimo che voglia dimostrare (soprattutto ad Allegri) di essere ancora il numero uno nel suo ruolo.

lo-argentino Osvaldo sono candidati a entrare nel giro azzurro. Abate, se non si fosse infortunato, sarebbe stato forse chiamato. Prandelli dovrebbe provare tutti nei prossimi mesi. Da seguire l’inserimento dell’attaccante oriundo, che sta facendo bene nella Roma (già tre gol).

Dubbio sul modulo Accanto a

Pirlo ci sarà Claudio Marchisio e forse anche Arturo Vidal: Conte deciderà solo oggi se riproporre il 4-1-4-1 già visto a Catania in fase offensiva (in fase difensiva diventava 4-2-3-1) oppure se tornare al collaudato 4-2-4. «Nella mia

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Antonio Conte, 42 anni, a colloquio sul campo di Vinovo con John Elkann, 35, e Andrea Agnelli, 35 LAPRESSE

ALLO STADIO

Agnelli invita Galliani a cena Dopo la partita, in uno dei ristoranti dello Juventus Stadium, ceneranno insieme Andrea Agnelli e Adriano Galliani: il presidente della Juventus ha invitato l’a.d. rossonero che ha accettato volentieri. In passato, all’epoca della Triade e dei duelli in campionato, succedeva spesso che i dirigenti delle due squadre cenassero a San Siro dopo le gare ospitate dal Milan.

rosa — ha detto il tecnico — ho centrocampisti che mi consentono di fare indifferentemente una o l’altra scelta». Se gioca Vidal, sarà Vucinic l’unica punta e gli esterni dovranno aiutarlo con tagli continui dalle fasce; in caso di 4-2-4 toccherebbe a Matri (favorito rispetto a Del Piero, che dovrebbe eventualmente entrare nella ripresa) giocare in coppia con il montenegrino. Proprio Matri ieri a Sky ha parlato dell’importanza della partita di stasera: «Vincere domani ci darebbe una sicurezza in più. Abbiamo una grande carica e voglia di giocare questa partita per dimostrare il nostro valore».

Stadio esaurito Stasera non ci sarà nemmeno un posto libero allo Juventus Stadium: ieri mattina erano rimasti in vendita appena 300 biglietti. I cancelli saranno aperti alle 18,45. Quella contro il Milan è la prima grande sfida nel nuovo impianto e i tifosi bianconeri hanno preparato coreografie particolari per festeggiare i 25 anni di fondazione dei Viking e per celebrare l’importanza della partita: gli ultrà fanno sapere che allo Juventus Stadium (ideale per esaltare la fantasia e la passione dei tifosi) lo spettacolo sarà bellissimo e l’incitamento per i bianconeri continuo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUALIFICAZIONI A EURO 2012

Venerdì in Serbia Poi a Pescara La Nazionale, già qualificata per Euro 2012 in Polonia e Ucraina, è attesa dalle ultime due partite del girone: venerdì 7 ottobre a Belgrado contro la Serbia (ore 20.45, Raiuno) e martedì 11 ottobre all’Adriatico di Pescara contro l’Irlanda del Nord (stesso orario). Gli azzurri di Prandelli dovranno ritrovarsi a Coverciano entro le 12.30 di domani: nel pomeriggio il primo allenamento. Giovedì partenza per Belgrado, con volo charter in partenza dall’aeroporto di Pisa alle 16.30. Sabato mattina il rientro a Coverciano. Lunedì 10 nuova partenza, stavolta per Pescara, ma dall’aeroporto di Firenze Peretola (ore 15.45).


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Juve più alta, al peso vince il Milan Si affrontano due squadre robuste e mature: Lichtsteiner e Thiago Silva hanno il fisico-tipo MARCO PASOTTO

Gira e rigira, le coordinate portano sempre lì. Catalogna, terra calcistica-modello, patria di riferimento del pallone perfetto. Un cocktail magico fatto di tecnica, tattica e agilità. Una buona parte del fenomeno-Barcellona passa anche dalla struttura fisica: una statistica di qualche mese fa attribuiva alla rosa blaugrana un peso medio di 71,5 chilogrammi e una statura di 177 centimetri. Dati in controtendenza con il resto dell’Europa e anche con l’Italia. Chili e centimetri La supersfida

di stasera, fra due squadre che puntano al titolo, ne è un esem-

pio. Abbiamo analizzato i dati fisici dei 22 che scenderanno in campo dal primo minuto e ne sono venute fuori medie abbastanza simili: la Juventus supera il Milan in statura per un centimetro (184 a 183) e viene superata — non di molto — sulla bilancia (81 chili per i rossoneri contro i 78 di Vucinic e compagni). I giocatori che più si avvicinano a questi dati? Lichtsteiner da una parte e Thiago Silva dall’altra.

enormi stimoli che solitamente accompagnano le sfide nobili del nostro torneo. Non sarà un calcio per ragazzini: l’età media della Juve — sempre con riferimento ai titolari — sfiora i 29 anni (28 anni e 11 mesi), che salgono ai 31 anni e 1 mese dell’undici rossonero. Insomma, si può discutere all’infinito sull’età più o meno elevata delle rose, ma si può anche dire che c’è esperienza sufficiente per dar vita a un bello spettacolo. Sulla carta, è fra le partite migliori che al momento può offrire il nostro campionato.

LE MEDIE DEI 22 TITOLARI

Esperienza Allo Juventus Stadium si affronteranno quindi due squadre fisicamente piuttosto robuste, ma questo non esclude uno spettacolo di qualità. Juve e Milan sono in grado di giocare un calcio intelligente e godibile, supportato dagli

DARCO

Cifre e curiosità Una sfida storica intorno alla quale ruotano molti numeri e curiosità. Ad esempio, Antonio Conte da gio-

catore ha messo a segno 30 gol e ha nel Milan una delle sue vittime preferite: 3 reti, fra il ’96 e il 2000. E 3 sono i successi a testa di Juve e Milan da quando i bianconeri sono risaliti dalla Serie B. Più in generale, fra coppe e campionato i confronti ufficiali sono complessivamente 205, considerando anche i campionati prima dell’introduzione del girone unico. Nel bilancio prevale la Juve con 7 successi in più: 71 a 64. Stasera si presenteranno nel nuovo impianto bianconero 9 ex: Pirlo, Matri e Storari nella Juve, Abbiati, Aquilani, Ibrahimovic, Inzaghi, Nocerino e Zambrotta nel Milan. Può bastare perché ci scappi lo scherzetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4-0

per la Juve a Torino (22-4-34): nella Serie A a girone unico è il successo casalingo più ampio dei bianconeri sul Milan

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SERIE A L’ALTRO ANTICIPO DELLA 6a GIORNATA le Pagelle

la Moviola DI CEN

di MASSIMO CECCHINI

Regolare il 2-0 di Osvaldo Qualche sbavatura, qualche cartellino «dimenticato», ma alla fine la gara di Celi non è negativa. Un bravo soprattutto all’assistente Barbirati perfetto in occasione del 2 0 di Osvaldo: non c’è il fuorigioco nonostante le proteste dell’Atalanta, perché Brighi sale in ritardo. Per il resto c’è un dubbio nella cavalcata di Schelotto, preludio all’angolo che porta in gol Denis: il pallone potrebbe essere uscito dalla linea laterale. Giusto considerare involontario il braccio (largo) di Manfredini in area nerazzurra. Corrette, infine, le ammonizioni a Cigarini, Padoin, Capelli e Simplicio.

RUGGIERO PALOMBO ROMA

Prove di vera Roma. Quasi un segnale al campionato. La capolista virtuale Atalanta è spazzata via come una provinciale qualsiasi e non come la più bella sorpresa di questo inzio di stagione. Davanti al neopresidente Tom DiBenedetto, un 3-1 netto e giusto. Mezzora di grande calcio nel primo tempo che sarà piaciuto molto a Luis Enrique, con due gol quasi in fotocopia di Bojan e Osvaldo, i classici tagli in mezzo all’area di rigore che hanno reso celebre il Barcellona di Messi e Guardiola. Non è il caso di correre troppo, naturalmente, perché la Roma ha anche avuto paurose sbandate difensive (Jose Angel) e all’inizio della ripresa ha rimesso in partita l’Atalanta regalando a Denis (Heinze e Lobont) il quarto centro personale. I brividi si sono tuttavia presto esauriti, anche se la Roma non era più quella bellissima del primo tempo ma una squadra troppo lunga e di nuovo preoccupata. L’infortunio muscolare di un ottimo Totti, non grave ma che lascia un pizzico di apprensione in vista del derby che si disputerà dopo la sosta, ha paradossalmente risolto la situazione. Con Pizarro al suo posto, e con il più umile Borini per Bojan, la Roma si è ricompattata e non ha più rischiato nulla. Il Pjanic diventato trequartista, anzi, si è rivelato una ulteriore opzione offensiva. Il triangolo consumatosi con Simplicio per il definitivo 3-1 a dieci minuti dalla fine è stato semplicemente delizioso. Gioco delle coppie È quello ten-

BURDISSO È OVUNQUE PJANIC PIACE DA TREQUARTISTA BELLINI GIU’ ROMA 7 LOBONT 5,5 Una paratina c’è, ma sul gol ha piedi di piombo. ROSI 6,5 Un puledro che non blinda la fascia però si fa sentire. BURDISSO 7 Manico forte della tenaglia argentina: arriva dappertutto. HEINZE 6 Primo tempo perfetto, poi Denis lo supera, ma resta utile.

Dal tecnico Luis Enrique ai giocatori, prima della partita tutta la Roma si carica attorno al suo capitano Francesco Totti, 35 anni ANSA

Lampi di vera Roma La scalata continua Atalanta al primo k.o. Bojan e Osvaldo in rete con tagli stile Barcellona: mezzora di gran calcio per Luis Enrique ROMA ATALANTA

3 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Bojan (R) al 20’, Osvaldo (R) al 31’ p.t.; Denis (A) al 3’, Simplicio (R) al 36’s.t. ROMA (4-3-3) Lobont; Rosi, Burdisso, Heinze, Jose Angel; Simplicio, De Rossi, Pjanic; Bojan (dal 17’ s.t. Borini), Totti (dal 24’ s.t. Pizarro), Osvaldo (dal 41’ s.t. Borriello). PANCHINA Curci, Cicinho, Cassetti, Kjaer. ALLENATORE Luis Enrique. ESPULSI nessuno. AMMONITI Simplicio per gioco scorretto. ATALANTA (4-4-1-1) Consigli; A.Masiello, Capelli, Manfredini, Bellini; Schelotto, Brighi (dal 12’ s.t. Bonaventura), Cigarini (dal 45’ s.t. Caserta), Padoin; Moralez (dal 30’ s.t. Gabbiadini); Denis. PANCHINA Frezzolini, Raimondi, Peluso, Tiribocchi. ALLENATORE Colantuono. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cigarini, Padoin e Capelli per gioco scorretto. ARBITRO Celi di Campobasso. NOTE Spettatori 19.303 per un incasso di 344.457,00 euro, abbonati 16.897 per una quota di 353.557 euro. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 9-3. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-9. Recuperi 0 p.t.; 3’ s.t.

MOMENTI CHIAVE c GOL! 20’ p.t. De Rossi per Bojan che anticipa Bellini e Consigli e appoggia. c GOL! 31’ p.t. Dopo mischia Rosi ripropone in mezzo dove il taglio è di Osvaldo: rimpallo su Consigli e va in porta. c GOL! 3’ s.t. Cross di Cigarini, sul quale salta Denis di testa. c GOL! 36’ s.t. Simplicio-Pjanic-Simplicio, triangolazione al bacio e pallonetto conclusivo su Consigli.

tato da Colantuono, allenatore giovane ma antico. Il 4-4-1-1 dell’Atalanta è sì a zona, ma le consegne sono talmente rigorose da profumare di vecchia marcatura a uomo. La dovrebbe fare anche Moralez, che però sta sui piedi di De Rossi troppo saltuariamente, e ne pagherà le conseguenze. Per il resto, ecco Masiello-Osvaldo, Bellini-Bojan, Manfredini che esce su Totti, e poi Brighi-Pjanic, Schelotto-Angel, Padoin-Rosi e Cigarini-Simplicio, in questo caso con il romanista a correre dietro al regista atalantino. È un giochino che funziona per pochissimo, il tempo di vedere Jose Angel annaspare un paio di volte su Schelotto e Rosi faticare in chiusura su Padoin, ma poi la Roma si mette ad andare di corsa, insediandosi nell’altrui metà campo. Semicerchio stile Barça, assalto a ondate e per mezzora non ce n’è per nessuno. De Rossi forever Funziona Tot-

ti, funzionano finalmente i nuovi attaccanti importati dalla Spagna ma l’uomo che fa sempre e ovunque la differenza è De Rossi, cui Luis Enrique ha ritagliato un ruolo di playmaker

basso, regista, libero, stopper etc etc che ne illuminerà tutto il resto della carriera. Merito anche del giocatore, che ha ritrovato la splendida condizione fisica d’un tempo. Beato chi riuscirà a fargli firmare il prossimo contratto, visto che quello attuale scade il 30 giugno. Sogno interrotto Ma non esaurito, quello dell’Atalanta. Bella squadra, muscolare e anche tecnica, con una metà campo di tutto rispetto nella quale ha steccato solo Brighi, reo di avere tenuto in posizione regolare Osvaldo sul 2-0 contestato. Colantuono ha tentato con i cam-

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ANDREA PUGLIESE ROMA

«Ora non dite che ci siamo esaltati, conosciamo il nostro valore. Ma ad un certo punto sembravamo noi la Roma e loro l’Atalanta». Già, ed allora c’è qualcosa che non torna, forse anche allo stesso Colantuono. L’Atalanta che ieri ha pareggiato il possesso palla della Roma ed i giallorossi, nella ripresa, pronti a ripartire. «Non li abbiamo aspettati, sarebbe stato rischioso venire a fare le barri-

cate — continua il tecnico dell’Atalanta —. Li abbiamo aggrediti alti per disinnescare il loro giro palla e per un po’ ci siamo riusciti. Ma alla fine loro hanno avuto più furore agonistico di noi». Primo k.o. Così all’Olimpico è ar-

rivata la prima sconfitta nerazzurra. «Ci abbiamo messo del nostro, regalando sulla trequarti il pallone del gol di Bojan ed essendo troppo distratti sul 2-0 — dice Colantuono —. Ma non ho nulla da dire alla squadra, ce la siamo giocata con persona-

lità». Arrivando con Moralez e Schelotto ad avere anche l’occasione del pari. «Gli errori ci stanno, Maxi e Schelotto ci stanno dando molto. Restiamo con i piedi per terra, abbiamo 4 punti e non 10. Vogliamo uscire al più presto possibile dalle sabbie mobili, il nostro cammino va avanti». Rammarico Il dispiacere di Co-

lantuono è anche quello dei suoi uomini. «Siamo stati in partita fino alla fine, ma potevamo sicuramente fare meglio — dice capitan Capelli — Siamo sta-

«

I gol? Tutti palloni difficili da parare. Sul piano del gioco siamo stati alla pari ANDREA CONSIGLI PORTIERE ATALANTA

h 7,5 ILDEMIGLIORE ROSSI Il fastidio oppostogli da Moralez è fiacco, così lui si esalta, lanciando Bojan al gol e dominando la sua trequarti. PJANIC 6,5 In copertura resta timido, ma da trequartista si vede che ci sa fare: vedi l’assist a Simplicio. BOJAN 7 Fenomeno o flop? L’ottovolante stavolta si ferma verso l’alto, così brilla e segna il suo primo gol. BORINI 6 Entra per Bojan e fa quello che può.

PIZARRO 6,5 Entra con gran classe per gelare palla e partita. OSVALDO 6,5 Terzo gol nelle ultime tre partite: non sarà bello a vedersi come Vucinic ma pare più implacabile. (Borriello s.v.).

20’ primo tempo La prima gioia di Bojan De Rossi lancia, Bojan taglia e anticipa Consigli: 1˚ gol in A per lo spagnolo ANSA

ALL. LUIS ENRIQUE 7 Cresce la velocità e la Roma decolla. E con Bojan, Osvaldo e il rilancio di Simplicio vince le sue scommesse.

ATALANTA 5,5 CONSIGLI 6,5 Brividi su un angolo, ma c’è su Totti, Bojan e Pjanic. MASIELLO 6 Salva su Osvaldo e tiene bene il suo lato. CAPELLI 5,5 Non perfetto nelle chiusure, svagato in appoggio. MANFREDINI 6 Segue Totti nei suoi confini e se la cava. BELLINI 5 Perde Bojan e Simplicio sui rispettivi gol: imperdonabile. SCHELOTTO 6 Sulla destra ha autostrade che sfrutta solo in parte.

36’ secondo tempo Chiude la perla di Simplicio Che show: uno due con Pjanic, e Simplicio la mette con un pallonetto IMAGE SPORT

IL TECNICO NERAZZURRO

Colantuono: «Noi troppo distratti dietro»

SIMPLICIO 6,5 Passo felpato e inserimento vincente che chiude la gara.

TOTTI 7 Sembra l’invito della BCE per il nostro governo: gli «anziani» non devono andare in pensione. Gioca a tutto campo, colpisce un palo su angolo, ma il gluteo destro lo mette ko.

Qualche brivido per i giallorossi dopo il gol di Denis in avvio ripresa, poi chiude Simplicio bi, Bonaventura prima e Gabbiadini poi, di rilanciare i suoi oltre il gol di Denis. Ma dalle parti dell’incerto Lobont (per il derby ci sarà però Stekelenburg) non ci è più arrivato nessuno.

J. ANGEL 5 Valutazione da centauro: quando attacca ha passo da ala, in difesa invece è l’anello debole. Stavolta prevale Mr. Hide.

ti un po’ polli, regalando qualcosa dietro». Così, sono arrivati i tre gol giallorossi. «Tutti palloni difficili da parare — si rammarica Consigli —. Peccato per il gol di Osvaldo, avevo letto cosa voleva fare toccando il pallone, ma ha vinto il contrasto con un po’ di fortuna. Dispiace per questo primo k.o., ma sul piano del gioco siamo stati alla pari». Ed allora ora si tratta di ripartire, dopo la sosta c’è l’Udinese, poi Bologna, Inter e Parma. «Ce la giochiamo anche con loro — chiude Bonaventura —. Qui abbiamo pagato le uniche due palle concesse alla Roma, ma siamo pronti a ripartire alla grande per questo ciclo terribile». © RIPRODUZIONE RISERVATA

BRIGHI 5 Cuore da ex, tiene in gioco Osvaldo sul bis e incide poco. BONAVENTURA 5,5 Va sulla fascia, ma si vede solo nel finale. IL MIGLIORE h 6,5 CIGARINI È il perno della manovra: suo anche il cross vincente per Denis (Caserta s.v.). PADOIN 6 Meglio da esterno sinistro che da interno (nella ripresa). MORALEZ 5 Un tiro, un paio di guizzi ma copertura nulla su De Rossi. GABBIADINI 5,5 Entra nel finale senza vedere mai la porta. DENIS 6,5 Un leoncino: per la zampata (la quarta) e il ringhio. ALL. COLANTUONO 6 Urla per 90’, ma il pressing alto stavolta non si vede. Come la pericolosità a difesa schierata.

TERNA ARBITRALE: CELI 6 Inverte un paio di angoli e manca un «giallo» a Capelli, ma non indirizza la gara. Barbirati 7; Tonolini 6


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Volo Bojan: «Mi sono sbloccato» Paura per Totti ma nel derby ci sarà. De Rossi: «Giusto mix tra vecchi e giovani» ALESSANDRO CATAPANO ROMA

Un lampo accecante, una carezza sul cuore, un incantesimo. Finalmente, Bojan Krkic. Come si dice folletto buono in spagnolo? Duende bueno, lo chiamano così. Entra nella storia al 20’ del primo tempo, e la partita diventa favola: lancio di De Rossi, aggancio con il destro, carezza con il sinistro. Un gol poetico come ne faceva al Barcellona, il primo con la Roma, dopo due mesi passati nel guscio. «Finalmente, questo gol ci voleva — racconterà alla fine —. Sono molto felice, perché ha sbloccato me e la squadra. Ringrazio il pubblico per l’affetto che mi mostra, è stato

emozionante segnare sotto la curva Sud, spero di ripagarlo a suon di gol». La piccola magia di Bojan introduce un grande spettacolo: è la prima vittoria casalinga della Roma, è la simbiosi con il pubblico che sognava Luis Enrique. «La gente è stata splendida, ci ha aiutato, ha apprezzato l’atteggiamento, il nostro pressing esalta i tifosi, ora siamo in simbiosi», gongola Luis Enrique. Ci sarebbe spazio anche per un altro incantesimo, dal re dei maghi, direttamente da calcio d’angolo, ma il palo fa capire a Totti che non è la sua serata. Paura e lieto fine Perché gli dei

del calcio hanno deciso di guastare anche questa giornata, intervenendo sulla trama. Sareb-

be stata troppa grazia, d’altronde, per una storia ancora al principio. Prima addormentano Lobont, risvegliando l’Atalanta, poi puntano la coscia destra di Totti. Risentimento al gluteo, domani esami decisivi. Francesco giura di stare «bene, nulla di grave. Sono uscito per precauzione, anzi col senno di poi sarei rimasto in campo, già negli spogliatoi il dolore era diminuito. Vittoria importantissima, ora prepariamo bene il derby», e lui ovviamente farà di tutto per esserci. Simplicio, l’intuizione felice di Luis Enrique, regala il gol della sicurezza e apre al lieto fine. Incredibile la sua storia, da rinnegato a protagonista. «Abbiamo tanti giocatori di qualità, gioca sempre chi ha più fame. Questa è una

grande vittoria, abbiamo mostrato il calcio che vogliamo — l’analisi dell’allenatore —. Anche se non siamo ancora perfetti». Quasi scontento delle verticalizzazioni ritrovate dalla squadra e del drastico calo del possesso palla? «Siamo stati più veloci, ma in certi momenti bisogna avere pazienza per conquistare campo». Ora più vicini Titoli di coda sul sorriso largo di Thomas DiBenedetto, che alla fine scende negli spogliatoi per abbracciarsi tutti, e sulle parole di Daniele De Rossi, leader in campo e portavoce del progetto fuori, tanto da essere più vicino il suo rinnovo del contratto: ha accettato i bonus che gli offre la Roma, ma le parti sono ancora distanti sullo stipendio fisso. «La gente ha capito questo progetto. La squadra è il giusto mix tra vecchi e giovani. L’allenatore è l’ideale, somiglia tanto a Spalletti. Noi ci divertiamo e ora cominciamo a vincere. Bene, no?».

L’esultanza di Bojan Krkic, 21 anni: ieri ha segnato il suo primo gol in A ANSA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino CASO PASS INVALIDI

Domani in Procura Morleo e Portanova BOLOGNA (m.j.l.) Domani saranno ascoltati dalla Procura di Bologna, i calciatori Daniele Porta nova, Archimede Morleo e gli ex rossoblù Emiliano Viviano e Massi mo Mutarelli: i quattro risponderan no alle domande del procuratore aggiunto Valter Giovannini nell’am bito dell’inchiesta sui pass per il centro che li vede indagati per uso di atto falso.

PRIMAVERA

Le 13 promosse in Coppa Italia Ieri si è giocato il ritorno del primo turno di Coppa Italia Prima vera (in maiuscolo le squadre pro mosse e tra parentesi i risultati del l’andata: Brescia CAGLIARI 1 2 (2 2); Udinese SASSUOLO 1 3 (3 4); NOVARA Modena 2 0 (4 1); ALBINOLEFFE Vicenza 4 1 (1 0); Bologna EMPOLI 0 2 (1 1); TORI NO Livorno 3 1 (2 0); Sampdo ria PARMA 2 1 (0 3); Grosse to SIENA 1 0 (0 6); INTER Ascoli 2 0 (3 0); CHIEVO Verona 2 1 (2 0); PESCARA Cesena 5 1 d.t.s. (1 4); PADOVA Cittadella 5 1 (0 1); Catania NAPOLI 1 1 (0 2). Rinviate Lecce Reggina (1 2), Crotone Pa lermo (3 3) e Bari Juve Stabia (1 0).

CALCIO A 5

In testa Putignano e Montesilvano (g.l.g.) Coppia inedita in te sta alla classifica del calcio a 5, Pu tignano e Montesilvano, aspettan do il recupero della Marca. Questi i risultati della 2a giornata: Augusta Fiumicino 0 2, Bisce glie Acqua&Sapone 2 3, Montesil vano Kaos 8 0, Luparense Vene zia 6 2, Lazio Asti 3 3, Putigna no Pescara 5 1. Rieti Marca il 12/10. Classifica: Montesilvano e Putignano 6, Lazio, Asti e Luparen se 4, Acqua&Sapone, Rieti, Marca e Fiumicino 3, Kaos 1, Pescara, Au gusta, Bisceglie e Fiumicino 0.

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DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE A

Guidolin si nasconde e Bisoli lo attacca «Si piange addosso» Il tecnico dell’Udinese: «Noi puntiamo ai 40 punti» Replica da Bologna: «Prende in giro, investiti milioni» Perché vedere

UDINESE-BOLOGNA Con la Juve impegnata contro il Milan, l’Udinese potrebbe andare in fuga. Il Bologna non ha ancora vinto. E Bisoli rischia Friuli, ore 15

MASSIMO MEROI MICHAEL JOHN LAZZARI

Prima in classifica in campionato (e con la possibilità di andare in fuga da sola), prima nel girone di Europa League. La stagione dell’Udinese è cominciata come meglio non si poteva (preliminare di Champions con l’Arsenal escluso) eppure in Friuli si discute della negatività dell’ambiente che circonda la squadra. Che a queste latitudini non si sia mai navigato nell’ottimismo non è una novità, ma considerando quello che Guidolin è riuscito a ottenere sinora pur avendo molti giocatori indisponibili, specialmente in attacco, il futuro non sembra poi così scuro. Guidolin difende «Io tutta que-

sta negatività non la percepisco», si lamenta il tecnico. Semmai Guidolin è prudente. «Il sottoscritto ha fiducia nella sua squadra, ma al tempo stesso non si dimentica delle difficoltà che ci attendono». L’elenco è presto fatto: tanti giocatori stranieri giovani e inesperti che faticano ancora a comprendersi, l’impossibilità di lavorare sul campo con continui-

tà visto che fino a dicembre l’Udinese sarà impegnata sempre a metà settimana. Però finora il dosaggio delle forze ha funzionato. «Se il turnover di Glasgow è servito lo scopriremo oggi», sostiene Guidolin che teme il Bologna. «Non mi fido della classifica, noi e i rossoblù abbiamo lo stesso obiettivo, quello dei 40 punti. Il Bologna ha pareggiato con la Juve e ha giocato alla pari con l’Inter e siccome noi non siamo nè la Juve nè l’Inter ci attende una sfida difficilissima. È una squadra di qualità e con grande fame di punti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

2

i gol che mancano a Pellissier per raggiungere quota 100 con la maglia del Chievo, club per il quale ha giocato finora 318 partite

2

i punti ottenuti dal Cagliari nelle ultime sei trasferte a Lecce

300

le presenze di Giacomazzi in club italiani se oggi scenderà in campo contro il Cagliari. Oltre che con il Lecce, ha giocato anche con Palermo ed Empoli

Bisoli attacca Tanta fame per-

ché il tecnico Pierpaolo Bisoli si gioca buona parte della sua permanenza in rossoblù. In caso di ritorno senza punti da Udine, la sua panchina inizierebbe a traballare: «Ma io guardo al presente e non al futuro, quello lo lascio ai maghi. Ho la fiducia della società e dei giocatori: prima o poi arriveranno questi benedetti punti, l’unica medicina per aumentare la nostra autostima. I conti si fanno a maggio, quando l’anno scorso l’Udinese era a zero dopo cinque gare, il club ha difeso il suo tecnico e ha avuto ragione». Mentre il trequartista Diamanti è spavaldo: «Andiamo al Friuli per vincere», l’allenatore rossoblù apre una polemica con Guidolin: «Ho letto che il suo obiettivo è di raggiungere quota quaranta punti prima possibile: è un modo di piangersi addosso e di pararsi le spalle prendendo in giro qualcuno, visto che hanno speso milioni e milioni. Vorrà dire che d’ora in avanti faremo tutti così».

4

Pierpaolo Bisoli, 44 anni, 1ª stagione a Bologna LAPRESSE

0

le sconfitte del Bologna nelle ultime quattro partite con l’Udinese

1

la sola vittoria ottenuta da Colomba nelle 14 sfide precedenti contro Malesani: nove i pareggi e cinque le sconfitte

7

Francesco Guidolin, 55 anni, all’Udinese dal 2010 EPA

IL RITORNO IL TECNICO GENOANO A PARMA DOVE VINSE UNA COPPA UEFA

Colomba conferma il 4-4-1-1 Malesani chiede entusiasmo

gol della matricola Novara nelle prime 4 gare. Ha segnato in tutte le partite. Allo stesso tempo ha sempre incassato almeno un gol

I PUGLIESI REINTEGRANO BERGOUGNOUX E DIAMOUTENE

Lecce, finalmente Oddo Cagliari cerca continuità Perché vedere

LECCE-CAGLIARI Il Lecce ha preso 5 gol nelle ultime due partite, per salvarsi serve altro. Dopo una buona partenza, il Cagliari ha rallentato Via del Mare, ore 15

GENTILE-FRONGIA

Il tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, vuole concreti riscontri sul campo. «Speriamo di non partire con l’handicap, subendo gol nei primi minuti — dice — come purtroppo è avvenuto in precedenti partite. Voglio un approccio importante alla partita e soprattutto tanta determinazione e aggressività agonistica».

PARMA-GENOA Il Parma continua a prendere gol in tutte le gare, tendenza da invertire. Il Genoa deve riprendere il discorso interrotto a Verona Tardini, ore 15

GRIMALDI-PIOVANI PARMA

Franco Colomba non cambia il suo Parma e contro il Genoa conferma il 4-4-1-1 che sino ad ora ha funzionato a corrente alternata. «Sappiamo come usare Biabiany e conosciamo Modesto. Poi Giovinco, in una certa posizione, ha dato buoni risultati». Tutto vero, anche se alla fine il Parma non può che vincere per non complicarsi troppo la vita anche in

Alberto Malesani, 57 anni, in Serie A ha allenato 9 club LAPRESSE

virtù di un calendario che, dopo la pausa, lo porterà a Napoli. L’unica novità odierna sarà rappresentata da Jadid a centrocampo dal primo minuto: un uomo d’ordine che può dettare i tempi di un centrocampo spesso in difficoltà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Cesena senza punti si aggrappa a Mutu Perché vedere

CESENA-CHIEVO Nessuna alternativa alla vittoria per il Cesena, ancora a 0 punti. Reduce da 2 vittorie di fila, il Chievo cerca conferme fuori casa Manuzzi, ore 15

pera Mutu, che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo venerdì «Ogni squadra farebbe fatica a privarsi di un giocatore come lui, lo ha capito anche il ct della Romania, che, un mese dopo aver annunciato che non lo avrebbe più convocato in nazionale, lo ha richiamato». Chievo Dopo due vittorie conse-

BURIOLI-TAVAN

Dopo 4 k.o. su 4 gare il Cesena non ha alternative: deve vincere «Faremo una prestazione all'altezza – dice il tecnico Giampaolo –, in settimana la squadra l'ho vista molto bene. Dal punto di vista fisico, atletico e tecnico ci siamo». Il tecnico conferma Ravaglia in porta («Antonioli è guarito ma preferiamo non rischiarlo») e recu-

cutive Di Carlo cerca il terzo squillo a Cesena. Il tecnico durante la settimana ha cercato di tenere tutti sulla corda per evitare cali di tensione dopo le due esaltanti vittorie con Napoli e Genoa. E su questa linea si è schierato anche il capitano Sergio Pellissier. «Quello che abbiamo fatto ci ha dato forza e morale ma bisogna archiviarlo in fretta. Il Cesena è un avversario ostico a dispetto della classifica e quindi non va sottovalutato» © RIPRODUZIONE RISERVATA

SUL SINTETICO DI NOVARA

Tesser: «Serve ritmo» Catania, panca per Maxi?

Animo ragazzi Una settimana

NOVARA-CATANIA

dopo Verona, Malesani ha un altro appuntamento con il suo passato, stavolta gialloblù, visto che a Parma ha vinto una coppa Italia, una Supercoppa italiana e una coppa Uefa. «Ma chissà perchè, dove ho vinto mi fischiano, mentre dove non è successo mi vogliono bene...». In realtà è un’altra la spina nel cuore del tecnico rossoblù, anche perchè i sette punti in classifica meriterebbero più entusiasmo: «Viaggiamo alla media stratosferica di due gol a partita, invece sento critiche per i cambi con il Chievo. Che, in realtà, sono stati perfetti: li avrebbe fatti anche un bambino. Stiamo creando un gruppo nuovo con nuovi leader, serve entusiasmo. E poi, non ero mai partito così forte. Mi domando: se avessimo raccolto solo due punti, sarebbe successa la guerra?».

Resta una sfida salvezza anche se tutte e due le squadre sono partite molto bene: una sola sconfitta a testa in 4 gare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Qui Cagliari Ficcadenti è pronto a colpire in contropiede «Il Lecce, lascerà qualcosina dietro, dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che possono crearsi». Il tecnico del Cagliari è contento dei suoi giocatori «La qualità del lavoro mi soddisfa, ora cerchiamo la continuità. Da qui, arrivano i risultati». Collettivo sotto esame. Con alcuni dubbi: «Ho 19 convocati e stanno tutti bene. Nené? Ha fatto due giorni di differenziato, ora ha recuperato». Ma al posto del brasiliano c'è Larrivey.

SFIDA DELICATA COL CHIEVO

Perché vedere Perché vedere

In difesa c’è l’esordio di Oddo, altri rinforzi in arrivo dopo il reintegro nella rosa di Bergougnoux (maglia numero 20) e Diamoutene (n. 16). Quest’ultimo andrà in panchina insieme all’attaccante colombiano Muriel, 20 anni.

do un’elevata intensità di gioco durante tutto l’incontro possiamo sperare di ottenere i tre punti. Morimoto? So che ci tiene alla sfida, ma ha giocato molto ultimamente ed è poco brillante. Per lui ci sarà sicuramente spazio a gara in corso».

Piola, ore 12.30

Qui Catania Montella cerca a

CARUSO-MADDALUNO

Cambia formula Tesser che torna all’antico contro il Catania, riportando Porcari al centro della mediana e Pinardi dietro le punte che saranno Meggiorini e Granoche, di nuovo insieme dopo il quarto d’ora dell’esordio a Verona (prima dell’infortunio a Meggiorini). «Il Catania è la squadra che più mi ha impressionato finora – spiega Tesser – ma noi giochiamo in casa e dobbiamo a tutti i costi fare la partita. Solo tenen-

Novara di invertire la tendenza che vede il Catania quasi sempre sconfitto in trasferta. Lo fa sul campo del neopromosso Novara dove torna dopo 35 anni. I rossazzurri affrontano la seconda gara esterna della stagione con una difesa inedita per le tante defezioni (mancano Alvarez, Potenza e Spolli) giocherà ancora Marchese a destra e in mezzo debutterà Legrottaglie. Abbondanza invece a centrocampo e in attacco dove si profila la seconda esclusione consecutiva per Maxi Lopez. Se così fosse sarebbe la prima volta da quando l’argentino è arrivato a Catania. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA SPORTIVA

20

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

SERIE A COSÌ IN CAMPO GIOCHIAMO A TAVOLINO LA

6

a

NOVARA (4-3-1-2)-CATANIA (4-3-3) 3 GEMITI

GIORNATA

5

La Classifica SQUADRE

PT

NAPOLI JUVENTUS UDINESE ROMA GENOA FIORENTINA PALERMO CAGLIARI CHIEVO SIENA LAZIO MILAN CATANIA NOVARA ATALANTA* INTER LECCE PARMA BOLOGNA CESENA

10 8 8 8 7 7 7 7 7 5 5 5 5 4 4 4 3 3 1 0

LUDI

1

PARTITE

UJKANI

RETI

G

V

N

P

F

S

5 4 4 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 4 4 4 4

3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 3 1 1 1 0 0

1 2 2 2 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1 1 1 0 0 1 0

1 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 3 3 3 3 4

9 7 5 6 8 5 7 6 6 4 5 5 2 7 8 7 3 3 2 2

3 3 1 4 5 2 6 5 5 2 5 6 4 7 7 11 7 9 8 7

10

69

17

4

RIGONI

MEGGIORINI

GOMEZ

ALMIRON

17

24 PACI

2 GIORGI

15

BERGESSIO

LODI

14

2

BELLUSCI

66

21

ANDUJAR

LEGROTTAGLIE

20

32

14

GRANOCHE

CATELLANI

DELVECCHIO

20

88

8

55

31

6

CANDREVA

MARTINEZ

PELLISSIER

BRADLEY

RODRIGUEZ

RAVAGLIA

25

5

10

8

16

GUANA

MUTU

CRUZADO

RIGONI

18

7

PAROLO

EDER

VON BERGEN

33

16

CAPUANO

COMOTTO

OGGI ORE 12.30. ARBITRO Brighi di Cesena (Musolino Altomare/Gallione). PREZZI da 16 a 40 euro. TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Calcio 7 HD; Premium Calcio e Calcio HD2.

56

MOSCARDELLI

HETEMAJ

CESENA

CHIEVO

PANCHINA 30 Campagnolo, 13 Izco, 19 Ricchiuti, 20 Sciacca, 8 Ledesma, 9 Suazo, 11 Lopez. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Legrottaglie-Izco 70-30%, Bergessio-Suazo 70-30%, Delvecchio-Ledesma 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Alvarez, Spolli, Biagianti, Potenza (da valutare), Llama (45 giorni). ALTRI Kosicky, Terracciano, Keko, Barrientos, Donnarumma, Paglialunga, Lanzafame.

PANCHINA 27 Calderoni, 28 Benalouane, 77 Ceccarelli, 14 Colucci, 15 Martinho, 32 Ghezzal, 70 Bogdani. ALL. Giampaolo. BALLOTTAGGI Guana-Colucci 60-40%, Martinez-Ghezzal 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Antonioli (3 giorni), Meza Colli (3 giorni), Rennella (9 giorni). ALTRI Ricci, Rossi, Cica, Djokovic, Malonga, Livaja.

PANCHINA 17 Puggioni, 21 Frey, 5 Mandelli, 25 Vacek, 7 Sammarco, 77 Thereau, 23 Paloschi. ALL. Di Carlo. BALLOTTAGGI Moscardelli-Thereau 60-40%, Cruzado-Sammarco 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Luciano (15 giorni). ALTRI Squizzi, Coletta, Acerbi, Grandolfo, Dramé, Andreolli, Uribe, Djengoue, Grippo.

2

2 3,25

QUOTE

le reti di Jeda (con le maglie di Cagliari e Lecce) al Catania, con cui ha giocato nel 2004-05

CESAR

13

OGGI ORE 15. ARBITRO Banti di Livorno (Bianchi Iannello/Russo). PREZZI da 20 a 70 euro. TV Sky Calcio 6 HD.

CATANIA

QUOTE

42

27

BALZARETTI

ILICIC

8 33

7

1 2,40

X 3,15

2 2,90

98

i gol di Pellissier in 318 partite con il Chievo, di cui è il miglior goleador in Serie A con 74 reti

SERIE A

10

23

MICCOLI

BRIENZA

MIGLIACCIO DELLA ROCCA

TZORVAS

70

2

MANNINI

VITIELLO

PER GIOCARE IN ATTACCO.

10

13

D’AGOSTINO

ROSSETTINI

1 BRKIC

14

19 TERZI

BONUS DEL 50%

14

83

21

SULLA PRIMA RICARICA CONTO FINO A 25 EURO

BERTOLO

REGINALDO

ROSSI

5 BARRETO

31 PISANO

11

11

HERNANDEZ

CALAIÒ

4

OGGI ORE 15. ARBITRO Romeo di Verona (Alessandroni Carrer/Calvarese). PREZZI da 9 a 170 euro. TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 2.

PALERMO

SIENA

PANCHINA 99 Benussi, 2 Mantovani, 4 Cetto, 20 Acquah, 21 Bacinovic, 16 Zahavi, 51 Pinilla. ALL. Mangia. BALLOTTAGGI Hernandez-Pinilla 60-40%, Ilicic-Zahavi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pinilla, Acquah. INDISPONIBILI Alvarez (20 giorni), Di Matteo (10 giorni), Budan (15 giorni). ALTRI Rubinho, Brichetto, Muñoz, Aguirregaray, Lores, Simon.

PANCHINA 25 Pegolo, 26 Pesoli, 80 Contini, 8 Vergassola, 36 Bolzoni, 17 Grossi, 22 Destro. ALL. Sannino. BALLOTTAGGI Terzi-Contini 60-40%, Reginaldo–Destro 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Angelo (14 giorni), Del Grosso (14 giorni), Troianiello (14 giorni). ALTRI Farelli, Belmonte, Milanovic, Acosta, Gonzalez, Sestu, Larrondo, Angella.

QUOTE 1 1,85

MARCATORI 4 RETI Denis (1) (Atalanta); Palacio (Genoa). 3 RETI Milito (2) (Inter); Cavani (Napoli); Miccoli (Palermo); Giovinco (1) (Parma); Osvaldo (Roma); Di Natale (1) (Udinese). 2 RETI Moralez (Atalanta); Conti (Cagliari); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci e Jovetic (Fiorentina); Klose (Lazio); Campagnaro e Hamsik (Napoli); M. Rigoni (1) (Novara); Calaiò (Siena). 1 RETE Cigarini e Schelotto (Atalanta); Diamanti (1) e Portanova (Bologna); El Kabir, Larrivey, Nainggolan e Thiago Ribeiro (Cagliari); Bergessio e Maxi Lopez (1) (Catania); Guana e Mutu (Cesena); Paloschi e Thereau (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Constant, Kucka, Mesto e Veloso (Genoa); Cambiasso, Forlan, Lucio e Pazzini (Inter); Krasic, Lichsteiner, Marchisio, Matri, Pepe, Vidal e Vucinic (Juventus); Cisse, Hernanes (1) e Sculli (Lazio); Giacomazzi, Grossmuller e Mesbah (Lecce); Aquilani, Cassano, El Shaarawy, Ibrahimovic e Seedorf (Milan); Maggio e Lavezzi (Napoli); Marianini, Meggiorini, Morimoto, Paci e Porcari (Novara); Bertolo, Hernandez, Pinilla e Zahavi (Palermo); Bojan, De Rossi e Simplicio (Roma); Destro e Vitiello (Siena); Basta e Isla (Udinese).

Prossimo turno Sabato 15 ottobre CATANIA-INTER (ore 18) MILAN-PALERMO (ore 20.45) NAPOLI-PARMA (ore 20.45) Domenica 16 ottobre, ore 15 CESENA-FIORENTINA (ore 12.30) ATALANTA-UDINESE CAGLIARI-SIENA CHIEVO-JUVENTUS GENOA-LECCE NOVARA-BOLOGNA LAZIO-ROMA (ore 20.45)

X 3,30

168

2 4,25

I NUMERI

5

precedenti Mangia e Sannino si sono sfidati 5 volte: un successo per il tecnico del Palermo, due per quello del Siena

le partite in A con il Palermo di Brienza, che per sette anni ha vestito il rosanero (anche in B e C1)

UDINESE (3-5-1-1)-BOLOGNA (4-2-3-1) 27

16

ARMERO

24 EKSTRAND

5 1

DANILO HANDANOVIC

17 BENATIA

CASARINI

77

20 ASAMOAH

10

66

DI NATALE

26

ISLA

KONÉ

2

84 RAGGI

OGGI ORE 15. ARBITRO Peruzzo di Schio (Di Fiore Rubino/Giacomelli). PREZZI da 20 a 150 euro. TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 4.

UDINESE

BOLOGNA

PANCHINA 12 Padelli, 13 Neuton, 37 Pereyra, 7 Badu, 30 Doubai, 23 Abdi, 31 Fabbrini. ALL. Guidolin. BALLOTTAGGI Ekstrand-Neuton 60-40%, Basta-Badu 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Floro Flores (15 giorni), Barreto (15 giorni), Domizzi (7 giorni), Coda (15 giorni), Pasquale (20 giorni). ALTRI Belardi, Romo, Sissoko, Morosini, Battocchio.

PANCHINA 44 Lombardi, 8 Garics, 51 Loria, 4 Krhin, 13 Pulzetti, 35 Paponi, 99 Acquafresca. ALL. Bisoli. BALLOTTAGGI Casarini-Garics 55-45%, Gimenez-Paponi 52-48%. SQUALIFICATI Morleo (1). DIFFIDATI Perez. INDISPONIBILI Cherubin (7 giorni), Cruz (60 giorni), Taider (20 giorni), Crespo (30 giorni), Gillet (30 giorni), Ramirez (2 giorni). ALTRI Vitale, Pasi, Gavilan, Rodriguez, Rickler, Vantaggiato, Coda, Stojanovic.

QUOTE X 3,70

5

2 6,00

5

le reti incassate da Samir Handanovic nei 5 precedenti di A contro il Bologna

25

Klose prova un altro scherzo alla Fiorentina In Champions segnò in fuorigioco Mihajlovic: «Devo ammetterlo Non credevo fosse così forte»

AGLIARDI

ANTONSSON 33 MUDINGAYI

BASTA

1 1,55

90

23

DI VAIO DIAMANTI

TORJE

3

15

PEREZ PORTANOVA

9

25

PINZI

GIMENEZ

JUV 1 2.55

Gol squ

GAZZI

3

SILVESTRE

54

SORRENTINO

JOKIC

PANCHINA 31 Fontana, 30 Centurioni, 14 Morganella, 18 Marianini, 22 Pesce, 11 Morimoto, 27 Jeda. ALL. Tesser. BALLOTTAGGI Pinardi-Marianini 60-40%, Granoche-Jeda 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Lisuzzo (15 giorni), Mazzarani (15 giorni). ALTRI Coser, Coubronne, Garcia, Radovanovic, Rubino.

X 3,15

4 MORERO

12 9

NOVARA

1 2,20

SARDO

TUTTI I NUMERI

32

successo Il Catania ha vinto soltanto una delle ultime 28 partite in trasferta, l’8 maggio scorso a Brescia. Il Novara, avversario di oggi, ha invece perso soltanto una delle ultime 26 gare interne

10

6 LAURO

PALERMO (4-4-2)-SIENA (4-4-2)

I NUMERI

1

18

12 MARCHESE

DELLAFIORE

La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) minor numero di partite disputate; 3) differenza reti; 4) numero di gol segnati; 5) ordine alfabetico. *Atalanta ha cinque punti di penalizzazione

vittorie Edy Reja ha guidato la Lazio in 64 partite, vincendone 32, esattamente la metà: 18 in casa e ben 14 in trasferta

6

PORCARI PINARDI

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

4

CESENA (4-3-3)-CHIEVO (4-3-1-2)

STEFANO CIERI GIOVANNI SARDELLI

Miro Klose torna sul luogo del delitto un anno e mezzo dopo. Anche se il vero luogo del delitto non fu il Franchi di Firenze, ma l’Allianz Arena di Monaco. E anche se a commettere il delitto più che l’attaccante della Lazio fu l’arbitro norvegese Ovrebo. Storia di un anno e mezzo fa, ma a Firenze nessuno l’ha dimenticata. A Monaco di Baviera si gioca l’andata degli ottavi di Champions. A un minuto dalla fine una bella Fiorentina pareggia 1-1 in casa del favorito Bayern. Ma ecco il fattaccio: Olic serve a Klose una palla che Miro deve solo depositare in rete. Peccato che si trovi in fuorigioco di un paio di metri. Ma l’arbitro Ovrebo e l’assistente Neb-

ben convalidano. A fine gara Klose ammette: «Sì, ho avuto la sensazione di essere in fuorigioco. Però l’arbitro non ha fischiato e io ho fatto il mio dovere». Il ritorno Il suo dovere proverà a farlo anche oggi. Magari con un gol regolare. Ne ha già fatti quattro nelle prime sei gare giocate in biancoceleste (due in campionato e due in Europa League) ed è una delle poche note liete di questo avvio di stagione in chiaroscuro (più scuro che chiaro) della squadra di Reja. Il tedesco ci ha messo davvero poco a smentire quanti ritenevano che in Italia fosse venuto a svernare dopo una onorata e ricca carriera. E invece no, è alla Lazio per fare sul serio. Peccato che finora la squadra non sia stata alla sua altezza. A Firenze giocherà di nuovo in coppia

SI 1.27


DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

FIORENTINA (4-3-3)-LAZIO (4-3-1-2)

LECCE (4-4-1-1)-CAGLIARI (4-3-1-2)

23 PASQUAL

14

21

6

LAZZARI

VARGAS

1

15

25

BORUC

5

85

8

BEHRAMI

JOVETIC

GAMBERINI

16

18

24

MONTOLIVO

CERCI

29

28

11

14

BRIVIO

MESBAH

PISANO

33

13

18

STANKEVICIUS

8

24

22

MARCHETTI

HERNANES LEDESMA

99 32

CISSE

8

9

BROCCHI

CASSANI

17

FERRARIO GIACOMAZZI

27

JULIO SERGIO

40

8

TOMOVIC

OBODO

26

30

7

ODDO

CUADRADO

OGGI ORE 15 ARBITRO Bergonzi di Genova (Stefani Faverani/Orsato). PREZZI da 18 a 150 euro. TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD2.

CANINI

7

5

COSSU

CONTI

ASTORI NAINGGOLAN

OGGI ORE 15. ARBITRO Guida di Torre Annunziata (De Pinto Grilli/Di Bello). PREZZI da 12 a 80 euro. TV Sky Calcio 3 HD.

LAZIO

LECCE

CAGLIARI

PANCHINA 1 Bizzarri, 21 Diakite, 19 Lulic, 27 Cana, 7 Sculli, 9 Rocchi, 18 Kozak. ALL. Reja. BALLOTTAGGI Hernanes-Sculli 80-20 %, Dias-Diakite 90-10 %. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Biava (5 giorni), Del Nero (10 giorni), Mauri (10 giorni). ALTRI Carrizo, Cavanda, Garrido, Makinwa, Matuzalem, Scaloni, Stendardo, Zauri.

PANCHINA 81 Benassi, 16 Diamoutene, 77 Pasquato, 14 Strasser, 91 Bertolacci, 24 Muriel, 9 Corvia. ALL. Di Francesco. BALLOTTAGGI Mesbah-Pasquato 60-40%, Piatti-Bertolacci 55-45%. SQUALIFICATI Grossmuller (1), Esposito (1), Carrozzieri (8 giorni). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Petrachi, Gabrieli, Legittimo, Olivera, Bergougnoux, Falcone, Ofere, Giandonato.

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 18 Nené, 23 Ibarbo. ALL. Ficcadenti. BALLOTTAGGI Larrivey-Nenè 60-40%, Biondini-Ekdal 70-30%, Pisano-Perico 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI El Kabir (15 giorni), Eriksson (160 giorni). ALTRI Ruzittu, Vigorito, Murru, Dametto, Ceppelini Gozzi, Burrai.

QUOTE 2 3,40

99

QUOTE

le vittorie in A per Montolivo (225 gare, 57 pareggi, 69 sconfitte) e Rocchi (287 gare, 85 pari, 103 k.o.)

1 2,55

ENTUS - MILAN

adra casa

NO 3.20

GOL NO GOL 1.70 2.00

PARI 1.80

Under/Over 2.5

Gol squadra ospite

SI 1.33

DISPARI 1.90

le quote potrebbero subire variazioni

2 2.70

UNDER 1.73

NO 2.85

OVER 1.95

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PUNTI VENDITA

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con Cisse dopo che a Lisbona, contro lo Sporting, i due hanno fatto staffetta. L’accoglienza del Franchi sarà ostile. Nella gara di ritorno della sfida di Champions (finita 3-2 per la Fiorentina) rimase a secco, cercherà di rimediare oggi.

Miroslav Klose, 33 anni, al primo nella Lazio. Ha già segnato 4 gol tra coppa e campionato LAPRESSE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

106

2 2,75

2,75

«I nostri avversari correranno molto più di noi e ho previsto che ci faranno 3 gol, quindi per vincere dovremo farne 4». Maurizio Zamparini, Palermo, l’Over 3,5 contro il Siena vale 2,75.

i minuti giocati da Ibarbo in 4 giornate: è sempre sceso in campo ma sempre dalla panchina

Mangia-Sannino duello rustico «Bordocampisti, vi divertirete» E’ stato il ritornello di una settimana: Mangia contro Sannino. Due prodotti del «Varese dei miracoli», due che si sono già sfidati nelle categorie minori. E ora si trovano in A in Palermo Siena. «Io non so se sia vera questa storia che ci conosciamo così bene – dice Devis Mangia . Di sicuro si può pensare a qualche variante in più rispetto al solito. Ma alla fine preverrà l’identità di squadra. Il mio rapporto con Sannino? Molto professionale. Però farei pagare il biglietto ai bordo campisti delle tv. Non siamo dei lord inglesi in panchina, si divertiranno». Il Palermo non guarda la classifica, nonostante una vittoria produrrebbe un bel balzo verso la vetta. Torna Miccoli dall’inizio, Ilicic candidato titolare: «Palermo al primo posto? Spero solo che avrà più punti di quelli che aveva, per il resto non guardo la classifica, a fare i conti inizierei a sbagliare». Qui Siena Sannino ha tutti disponibili, e

cercherà di mettergli i bastoni tra le ruote: «Voglio corsa, aggressività, sacrificio. Sceglierò la formazione in base a determinate caratteristiche, consapevoli che giocheremo in un campo caldo, contro un avversario che per certi versi gioca come noi». Sannino poteva essere al posto del suo rivale Mangia: «Zamparini mi ha definito grezzo? Credo che il presidente abbia voluto dire che ancora non ero pronto per una piazza come Palermo, ma lo prendo come un complimento. Anche perché dopo il nostro incontro, Zamparini mi disse che come persona gli ero piaciuto molto. E il rispetto umano per me è ciò conta di più» Lorenzini-Vitale

18

23

4

GOBBI

MODESTO

83

6

28

11

LUCARELLI

JADID

FLOCCARI

MIRANTE

29

I NUMERI

2

sconfitte La Juventus ha perso le ultime due partite in casa contro il Milan, eguagliando il proprio record negativo

ROSSI

33 KUCKA

CARACCIOLO

21 BOVO

19

10

PALETTA

I NUMERI

7 99

4

PALERMO-SIENA

Tempo di esami Mihajlovic lo teme

parecchio: «Posso solo dire — ammette il tecnico dei viola — che non pensavo fosse così forte. E’ veloce e bravo nell’uno contro uno, mi ha davvero impressionato. La Lazio non è solo Klose, ma l’attacco è il loro reparto migliore». La Fiorentina intanto torna a scuola. Spiega Miha: «Per noi sarà il primo vero esame di maturità. Ce ne saranno altri, ma questo è molto importante e non dobbiamo sbagliare atteggia- mento». E se i dubbi di formazione sono molti («giocherò la partita mentalmente stanotte (ieri, ndr) e poi deciderò chi gioca»), le certezze parlano di una squadra più matura. «Contro la Lazio la scorsa stagione toccammo il fondo. I nostri tifosi ci presero a parolacce e sputi. Anche se non si dovrebbe arrivare a ciò, quella contestazione ci svegliò e la nostra gente ci diede la spinta per reagire sul campo. Quest’anno non abbiamo scuse e non possiamo più sbagliare». Spazio anche per qualche battuta sul collega-rivale. «Stimo molto Reja — dice Miha — non capisco perché a Roma lo stiano contestando. E’ un tecnico esperto, ma non lo invidio: forse è lui che vorrebbe avere la mia età. Comunque è molto più paziente di me. Ho visto quel che gli hanno fatto in tribuna a Lisbona. Io sono impulsivo, fosse capitato a me avrei dato due cazzotti a quel signore (ride, ndr)».

X 3,10

L’OVER «PREVISTO» DA ZAMPARINI

PARMA (4-4-1-1)-GENOA (4-3-1-2)

A 2011/2012 Domenica 2 ottobre ore 20.45

X 3.20

31

AGOSTINI

PANCHINA 89 Neto, 29 De Silvestri, 15 Nastasic, 13 Kharja, 92 Romulo, 22 Ljajic, 10 Santiago Silva. ALL. Mihajlovic. BALLOTTAGGI Lazzari–Silva 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Gilardino (35 giorni), Kroldrup (7 giorni). ALTRI Munari, Marchionni, Felipe, Babacar, Gulan, Camporese.

X 3,25

«Mi auguro ci sia la concentrazione giusta. Questa può essere la partita chiave del futuro del Catania, è quasi uno spareggio». Vincenzo Montella, Catania, il «2» sul Novara paga 3,25.

4

FIORENTINA

1 2,10

3,25

1 AGAZZI

13

19 THIAGO RIBEIRO

RADU

MONTELLA E IL «2» DEL CATANIA

21

DI MICHELE

PIATTI

3

BIONDINI

LARRIVEY

22

DIAS

4

JORQUERA VELOSO

4 GIOVINCO MORRONE

13

8

7

ZACCARDO

BIABIANY

1 FREY

KALADZE

PALACIO

27 CONSTANT

5

23

ANTONELLI

OGGI ORE 15. ARBITRO Damato di Barletta (Giallatini Padovan/Valeri). PREZZI da 15 a 100 euro. TV Sky Calcio 5 HD; Premium Calcio 3.

PARMA

GENOA

PANCHINA 1 Pavarini, 3 Feltscher, 19 Rubin, 20 Blasi, 8 Galloppa, 17 Valdes, 99 Pellè. ALL. Colomba. BALLOTTAGGI Morrone-Blasi 55-45%, Jadid-Galloppa 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Crespo e Valiani (da valutare). ALTRI Gallinetta, Musacci, Marques, Palladino, Danilo Pereira, Ze Eduardo, Brandao, Santacroce, Nwankwo.

PANCHINA 22 Lupatelli, 5 Granqvist, 24 Moretti, 52 Merkel, 14 Seymour, 2 Pratto, 11 Jankovic. ALL. Malesani. BALLOTTAGGI Antonelli-Moretti 60-40%, Jorquera-Birsa 60-40%, Constant-Seymour 60-40%, Caracciolo-Pratto 60-40%. SQUALIFICATI Dainelli (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Zé Eduardo (25 giorni), Mesto (25 giorni). ALTRI Scarpi, Alhassan, Ribas, Sturaro, Birsa.

QUOTE 1 2,35

X 3,20

8

2 2,90

i rigori parati in A da Sebastian Frey (su 54 affrontati), l’ultimo domenica scorsa a Pellissier

JUVENTUS (4-1-4-1)-MILAN (4-3-1-2) 6

7

GROSSO

PEPE

22

11

VIDAL

IBRAHIMOVIC

21

14

PIRLO

BUFFON

VUCINIC

15

8

BARZAGLI

MARCHISIO

26

27

LICHTSTEINER

KRASIC

27

Juve-Milan 4-5? Uno show che paga 25

NOCERINO

13 NESTA

4

32 ABBIATI

BOATENG VAN BOMMEL 33 THIAGO SILVA

99

CASSANO

10 SEEDORF

19 ZAMBROTTA

OGGI ORE 20.45. ARBITRO Rizzoli di Bologna (Niccolai Copelli/Tagliavento). PREZZI biglietti esauriti. TV Sky Sport 1 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD1.

JUVENTUS

MILAN

PANCHINA 30 Storari, 19 Bonucci, 17 Elia, 24 Giaccherini, 18 Quagliarella, 10 Del Piero, 32 Matri. ALL. Conte. BALLOTTAGGI Pirlo-Matri 90-10%, Vidal-Matri 60-40%, Krasic-Giaccherini 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Iaquinta (10 giorni), De Ceglie (3 giorni). ALTRI Manninger, Motta, Sorensen, Pazienza, Marrone, Estigarribia, Toni, Amauri.

PANCHINA 1 Amelia, 52 De Sciglio, 77 Antonini, 23 Ambrosini, 28 Emanuelson, 18 Aquilani, 92 El Shaarawy. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI Bonera-Antonini 70-30%, Boateng-Aquilani 90-10%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Flamini (130 giorni), Gattuso (24 giorni), Pato (20 giorni), Abate (15 giorni), Robinho (10 giorni), Yepes (7 gg.). ALTRI Roma, Taiwo, Mexes, Ambrosini, Valoti, Inzaghi.

QUOTE 1 2,55

X 3,20

2 2,70

80

gol Il Parma ha la seconda peggior difesa del campionato (dopo l’Inter): finora ha incassato 9 gol in 4 partite. Di fronte avrà il secondo miglior attacco (dopo il Napoli): il Genoa di Malesani ha infatti segnato 8 gol. Quattro sono di Palacio, che in Italia ha proprio nel Parma la sua vittima preferita (4 gol) e in Mirante il portiere più battuto dall’argentino (4 gol)

IL BIG MATCH

BONERA

22

3

9

dall’archivio 25

CHIELLINI

1

21

Le quote

KONKO

GONZALEZ

KLOSE

NATALI

LA GAZZETTA SPORTIVA

le presenze consecutive in Serie A per Alessandro Matri (60 con il Cagliari e 20 con la Juventus)

La partita con più gol tra Juventus e Milan risale alla stagione 1958-59, quando si registrarono ben 9 gol. Lo scontro diretto finì con un incredibile 4-5 per i rossoneri (che poi alla fine della stagione vinsero lo scudetto), punteggio che oggi viene inserito nel gruppo «Altro» sul tabellone del risultato esatto a quota 25,00. VENT’ANNI DOPO

Un 4-0 dell’Udinese si gioca a 25

Al Friuli la vittoria più larga dell’Udinese sul Bologna, avversarie oggi, è arrivata nella stagione 1991-92, quando entrambe le squadre erano in Serie B. Al fischio finale i bianconeri erano sul 4-0: lo stesso risultato oggi è bancato a 25,00. MAI SUCCESSO

Chievo, a 2,90 il successo a Cesena

Il Chievo non è mai riuscito a vincere allo stadio Manuzzi di Cesena, dove non è nemmeno riuscito mai a segnare più di un gol. Portare a casa la prima vittoria in casa del Cesena vale 2,90, farlo con uno 0-2 renderebbe 15 volte la scommessa.


22

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

#

MONDO

Manchester City in volo sulle ali di Balotelli Riscatto dopo il k.o. in Champions: umiliato il Blackburn L’azzurro segna ed è il migliore, Aguero esce per infortunio BLACKBURN MANCHESTER CITY

0 4

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Johnson (MC) all’11', Balotelli (MC) al 14', Nasri (MC) al 28', Savic (MC) al 42' s.t. BLACKBURN (4-5-1) Robinson 5; Lowe 5, Samba 5,5, Dann 5, Givet 5; Goodwillie 5 (dal 16' s.t. Formica 6), Petrovic 5, Nzonzi 5,5, Pedersen 5, Hoillet 5; Yakubu 5. PANCHINA Bunn, Slew, Rochina, Vukcevic, Roberts, Hanley. ALL Kean 5. MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6; Zabaleta 6, Kompany 6, Lescott 6, Kolarov 6; Milner 6, Y.Touré 7; Johnson 6,5 (dal 34' s.t. Savic sv), Silva 6,5, Balotelli 7 (dal 42' s.t. Dzeko sv); Aguero 5,5 (dal 27' p.t. Nasri 7). PANCHINA Pantilimon, Clichy, De Jong, Barry. ALL Mancini 7. ARBITRO Dowd 6,5.

Mario Balotelli, 21 anni, in maglia rossonera, segna il gol del City

AMMONITI Givet (B) per gioco scorretto, Zabaleta (MC) c.n.r. NOTE spettatori 24.760. Tiri in porta: 4-9 (1 palo). Tiri fuori: 3-9. Angoli: 4-5. In fuorigioco: 0-0. Recuperi: 2' p.t.; 2' s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI BLACKBURN (Inghilterra)

Tradito da Tevez, messo in difficoltà dal figlio Filippo che in una partita delle riserve del City giocata il 10 agosto ha rifiutato di entrare in campo — questa storia è stata scovata dal Mirror due giorni fa, il padre era all’oscuro di tutto —, Roberto Mancini si è messo alle spalle una settimana difficile grazie al figlio adottivo: Balo-

telli. La firma sul 2-0, un palo, una partita piena di sostanza, la conferma che se questo ragazzo riesce a maturare, può davvero arrivare lontano: Mario è stato il migliore della giornata del Manchester City. Una buona notizia per tutti: per Prandelli, per Mancini e per lo stesso Balotelli, finalmente protagonista in campo e non sui tabloid. Il film La gara è stata double fa-

d’artificio. Quattro gol, ma potevano essere il doppio. Alla fine della giostra, i tifosi del Blackburn hanno invocato il licenziamento di Steve Kean. Il suo destino sembra segnato, anche se lui, con piglio sicuro, garantisce: «Vado avanti al cento per cento». Mancini, che non è si è presentato in sala stampa per prendere l’aereo per l’Italia, è stato invocato più volte dai tifosi del City: sono tutti dalla sua parte.

ce. Un tempo sonnolento poi una ripresa modello fuochi

Aguero ko Sei uomini nuovi.

Segnano anche Johnson, Nasri e Savic. Dzeko punito va in panchina Continua il duello con lo United: solo la differenza reti divide le due squadre in testa

SPAGNA OGGI GIJON-BARCELLONA E ESPANYOL-REAL MADRID

Mou riscopre la grigliata Guardiola perde Cesc Rossi gol a cucchiaio FILIPPO MARIA RICCI MADRID

Il record di Rossi, gli elogi di Mou a Florentino, l’infortunio di Fabregas, il primato del Valencia. Sabato intenso per la Liga in attesa che oggi scendano in campo il Barça a Gijon senza Iniesta, Fabregas, Sanchez e Afellay, e il Madrid, a Barcellona con l’Espanyol senza Benzema, Pepe, Coentrao, Carvalho, Sahin e lo squalificato Di Maria.

Fragilità A Barcellona hanno al-

tri pensieri: Cesc Fabregas ha sofferto una rottura fibrillare nel bicipite femorale destro e starà fermo 3 settimane. È il quinto infortunio nello stesso punto per i giocatori del Barça in questo inizio di stagione. «Succede, siamo in media con le precedenti stagioni», ha detto senza mostrare grande preoccupazione Guardiola. In serata il Valencia battendo 1-0 il Granada con gol di Canales si è addormentato in testa alla Liga, in attesa delle gare di oggi.

Rossi record Il Villarreal non

esce dalla crisi: dopo il 2-2 di ieri col Saragozza (espulso Lanzaro) è 13˚ in Liga con una sola vittoria. A sostenere la pericolante baracca una sola persona, Giuseppe Rossi che ieri ha ottenuto il primo pareggio convertendo un inesistente rigore su Musacchio. Tiro, gol ma l’arbitro ammonisce Pepito e intima la ripetizione per la «paradinha», l’illegale fermata a metà rincorsa. Rossi non batte ciglio e tira fuori un cucchiaio freddissimo che sbatte sulla traversa ed entra. Per Lui 54˚ gol in Liga col Villarreal, in 133 partite. Raggiunto in vetta alla classifica del club l’interista Diego Forlan, che a 54 era arrivato in 106 gare.

migliore di Florentino Perez». La piccola bugia: «Venerdì avevamo in programma due allenamenti: i giocatori la mattina si sono comportati talmente bene che abbiamo deciso di premiarli organizzando un barbecue, idea di un mio assistente». «L’improvvisata» in realtà era già stata annunciata giovedì sera in tv da un giornalista di Intereconomia («Domani il Madrid farà doppio allenamento con barbecue tra le due sessioni»), però a Mou piaceva raccontarla in un altro modo.

Josè Mourinho, 48 anni, allenatore del Real Madrid. E’ alla seconda stagione spagnola AFP

La bugia A Madrid elogi e una

piccola bugia. Domenica scorsa Florentino Perez aveva appoggiato con enfasi il suo allenatore nell'assemblea dei soci della Casa Blanca e aveva definito José Mourinho «Il miglior allenatore del mondo». Ieri la risposta del portoghese: «Al Madrid potranno arrivare allenatori migliori di Mourinho, giocatori migliori di quelli eccezionali che ci sono ora, ma non ci sarà mai un presidente

SETTIMA GIORNATA. Ieri: Osasuna-Maiorca 2-2, Villarreal-Saragozza 2-2, Racing Santander-Rayo Vallecano 1-1, Valencia-Granada 1-0. Malaga-Getafe 3-2. Oggi Real Sociedad-Athletic Bilbao, Betis-Levante, Atletico Madrid-Siviglia, Sporting Gijon-Barcellona, Espanyol-Real Madrid. CLASSIFICA Valencia e Malaga 13, Betis 12, Barcellona, Levante, Siviglia 11, Real Madrid 10, Atletico Madrid, Real Sociedad, Maiorca, Osasuna 7, Espanyol, Villarreal, Rayo Vallecano, Saragozza 6, Getafe, Racing Santander, Granada 4, Athletic Bilbao 2, Sporting Gijon 1.

Mancini ha rivoltato la squadra dopo il ko di Monaco. Via libera alle forze fresche: Zabaleta, Lescott, Kolarov, Johnson, Milner e Balotelli. La panchina di Dzeko era annunciata: metà castigo dopo il gesto di stizza contro il Bayern, metà riposo. Il Blackburn si è presentato come una trincea da Grande Guerra: dieci uomini dietro la linea del pallone e lo spaesato Yakubu in attacco. Il City si è piazzato nella metà campo avversaria e ha gestito il pallone dal primo secondo. L’errore del primo tempo dei Citizens è stato quello di non cambiare mai passo. Balotelli ha sprecato un’occasione da urlo al 9' su cross di Silva, un recupero di Milner su Yakubu ha evitato guai a Hart. Al 27’, la svolta: Aguero si è fermato. Problema all’inguine. Via libera a Nasri. Mancini ha cambiato il fronte d’attacco: Balotelli centravanti, Nasri trequartista, Silva riportato sulle corsie laterali. Balotelli ha cercato il gol altre tre volte: girata di destro al 37’, rovesciata in bello stile al 42’, palo sfiorato al 44’. Lo show Il palo colpito in apertura di ripresa da Balotelli con uno splendido tiro a giro è stato il segnale. Johnson ha aperto le danze con un tiro ad effetto che si è infilato all’incrocio. Balotelli ha piazzato il 2-0 con un destro in spaccata, su cross di Nasri. Lo stesso Nasri ha cercato e trovato il 3-0 dopo un tic toc con Silva. Allo scadere, gloria anche per Savic: zuccata su corner timbrato nuovamente da Nasri e tutti a casa. «La svolta è stata l’1-0. Un gol bello per me e importante per la squadra», racconta Johnson. La sosta sarà segnata da sviluppi sul caso-Tevez. Aguero penserà invece a curarsi: due settimane di stop. Salterà Venezuela e Cile, ma potrebbe essere disponibile alla ripresa, contro l’Aston Villa. Il City lo affronterà da leader: il testa a testa con lo United, 2-0 al Norwich, continua. E’ il tormentone della stagione.

LE ALTRE GARE

United da record 19 vittorie in casa consecutive (bold) Sessantotto minuti di sofferenza, poi, con una capocciata da centravanti vero, Anderson ha liberato il Manchester United dalle sue angosce: i Red Devils continuano a governare la Premier League. Il 2 0 è arrivato con Welbeck: i 3 gol in 5 giorni dovrebbero santificare la chiamata di Capello per la gara dell’Inghilterra in Montenegro (7 ottobre). Anche Ferguson, come Mancini, ha largheggiato nel turn over: 7 giocatori nuovi rispetto al 3 3 con il Basilea. Sono tornati Rooney ed Hernandez, ma il Norwich si è difeso bene e sullo 0 1 ha sprecato il pallone del pareggio. Per lo United, vittoria numero 19 di fila all’Old Trafford: record. Ferguson, che ha lasciato in panchina il portiere De Gea dopo la storia della scatola di biscotti rubata in un supermercato, brinda: «Il Norwich si è difeso bene ed è stato difficile sfondare il muro». Il derby di Liverpool ai Reds: Everton battuto 2 0 con Carroll e Suarez. 7ª GIORNATA Everton Liverpool 0 2, Aston Villa Wigan 2 0, Blackburn Manchester City 0 4, Manchester United Norwich 2 0, Sunderland Wba 2 2, Wolverhampton Newcastle 1 2. Oggi: (14.30) Bolton Chelsea; (16) Fulham Qpr, Swansea Stoke; (17) Tottenham Arsenal. CLASSIFICA Manchester Utd e City 19; Newcastle 15; Chelsea e Liverpool 13; Aston Villa 11; Tottenham e Stoke 9; Norwich e Qpr 8; Everton, Arsenal e Wolverhampton 7; Sunderland 6; Wba, Swansea e Wigan 5; Fulham e Blackburn 4; Bolton 3.

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GERMANIA 8ª GIORNATA

Taccuino

Primo pareggio del Bayern Neuer imbattuto da 1018’

SCOZIA

Primo pari per il Bayern: lo 0 0 in casa dell’Hoffenheim interrompe la serie di 10 vittorie consecutive ed è la prima gara senza reti dal 7 agosto. Ma resiste l’imbattibilità di Neuer, salita a 1018 minuti. Se il Werder passa oggi a Hannover, raggiunge i bavaresi in testa. OTTAVA GIORNATA Kaiserslautern Stoccarda 0 2 Borussia Dortmund Augsburg 4 0, Friburgo Borussia Moenc. 1 0, Hoffenheim Bayern 0 0, Bayer Leverkusen Wolfsburg 3 1, Norimberga Mainz 3 3. Hertha Colonia 3 0. Oggi: Hannover Werder Brema; Amburgo Schalke 04 CLASSIFICA Bayern 19; Borussia Moenc., Werder 16; Hoffenheim, Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund, Stoccarda 13; Schalke 04, Hannover, Hertha 12; Norimberga 11; Colonia 10; Wolfsburg 9; Mainz 8; Friburgo 7; Kaiserslautern 5; Amburgo, Augsburg 4.

FRANCIA 9a GIORNATA

Il Paris Sg aspetta il Lione Scontro diretto per la vetta PARIGI (a.g.) Stasera il grande scontro Psg Lione: cercasi regina. Per i parigini di Pastore la vigilia si è consumata nella tensione da post schiaffo europeo rimedito a Bilbao (2 0). Nonostante le assenze di Gourcuff, Lopez, Cris, Ederson, Grenier e Tafer, il Lione di Garde invece non va in panico. A Caen, il Nizza strappa il pari a fine partita, ma dopo un blackout di 15’. NONA GIORNATA: Caen Nizza 1 1; Digione Ajaccio 1 1; Lorient Valenciennes 2 0; Nancy Evian 1 1; St Etienne Auxerre 1 1; Sochaux Tolosa 3 0; Bordeaux Montpellier 2 2. Oggi: Lilla Rennes; Marsiglia Brest; Psg Lione. CLASSIFICA: Psg, Lione, Tolosa e Montpellier 17, Lorient 16; Rennes 15; Caen 14; Lilla 13; Auxerre, Sochaux 12; Digione 11; St Etienne 10; Evian e Bordeaux 8; Marsiglia, Nizza, Ajaccio 7; Brest, Valenciennes 6; Nancy 5.

Rangers in fuga Oggi il Celtic Decide Lafferty e i Rangers vanno in fuga. Dopo l’1 0 in casa con il Motherwell, la capolista ha nove punti di vantaggio sul Mothe rwell e 10 sul Celtic. L’eurorivale dell’Udinese affronterà oggi gli He arts. DECIMA GIORNATA Aberde en Dunfermline 4 0; Dundee Uni ted Motherwell 1 3; Rangers Hi bernian 1 0; Inverness St. Mir ren 2 1; Kilmarnock St. Johnsto ne 1 2. Oggi: Hearts Celtic. CLASSIFICA Rangers 28; Mothe rwell 19; Celtic 18; St.Johnstone 15; Hearts, St. Mirren 12; Dundee United, Kilmarnock 10; Aberde en, Hibernian, Dunfermline 9; In verness 8.

GRECIA

Partite truccate Asteras retrocessa ATENE La commissione di sciplinare della lega greca ha deci so la retrocessione di un’altra squadra della massima seria. Si tratta dell’Asteras Tripolis che se gue la sorte di Kavala e Olym piakos Volos. Squalificato per tre anni il presidente dell’Asteras, Gio gos Borovilos. Altre due squadre, l’Ofi Creta e il Giannina, non sono state ritenute colpevoli. Le tre re trocessioni ridurranno a 13 le squa dre della Super League. Asteras, al momento undicesima in campio nato, Olympiakos Volos e Kavala, spedite addirittura in quarta serie, hanno preannunciato ricorso.


DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE BWIN 7a GIORNATA

d

l’Analisi

HANNO DETTO

di NICOLA BINDA nbinda@gazzetta.it

Record di gol e non solo grazie a Zeman Il più grande spettacolo dopo il big bang è una giornata con 40 gol, che straccia il record di 33 della 3ª giornata. Forse a Sky e su Mediaset Premium hanno dovuto fare un’edizione straordinaria per la solita carrellata di reti, ma ne è valsa la pena per poter raccontare questa fantastica giornata. Con il solito protagonista: il Pescara di Zeman, che ha il miglior attacco del torneo (18) ma anche la seconda peggior difesa (16), risultato la squadra «over» per eccellenza. Solo due squadre sono rimaste all’asciutto: il Livorno e, venerdì sera, il Varese, che poi ha deciso (non solo per questo) di cambiare l’allenatore, prima squadra a prendere questa decisione. Ma forse non l’unica: questa giornata potrebbe essere fatale anche a Pecchia (sulla graticola da troppe giornate) e Aglietti. Proprio venerdì c’erano state le avvisaglie che questo sarebbe stato un turno speciale e il sabato l’ha ribadito. La sfida l’ha lanciata il Torino, scrivendo una delle sue pagine più belle da quando è in B, vincendo sul campo della Sampdoria in rimonta. E la risposta è arrivata dal Padova, che pure era andato sotto e poi s’è scatenato segnando quattro volte a Empoli. Comandano loro, le squadre che all’ultima giornata della stagione scorsa s’erano giocate un posto nei playoff. La rimonta del Brescia s’è invece fermata a metà: sotto a Modena, la squadra di Scienza ha soltanto pareggiato, ma se non fosse stato per il rigore parato da Arcari forse avrebbe perso. Così Padova e Torino hanno potuto staccare il gruppo, senza comunque godersela tanto: mercoledì si torna in campo. E viste le emozioni che regala il campionato, vien da dire «meno male».

S Dal Canto (allenatore del Padova) E’ stata la nostra miglior partita e potevamo chiuderla anche prima. In certi momenti siamo stati straripanti

EMPOLI PADOVA

2 4

Cutolo (attaccante del Padova) Questo è lo spirito giusto per una squadra importante: ognuno pronto a giocare per gli altri

EMPOLI (4-3-3) Pelagotti 5,5; Ficagna 4, Mori 4,5, Stovini 6, Regini 5 (dal 1’ s.t. Dumitru 5); Signorelli 5 (dal 1’ s.t. Buscè 6), Valdifiori 5,5 (dal 27’ s.t. Moro 6,5), Coppola 5; Tavano 6, Coralli 6,5, Saponara 5,5. PANCHINA Dossena, Tonelli, Pucciarelli, Mchedlidze. ALLENATORE Aglietti 4,5. PADOVA (4-3-3) Perin 6; Donati 5,5, Portin 6, Schiavi 6,5, Renzetti 6,5; Bovo 6 (dal 30’ s.t. Osuji 5,5), Italiano 6,5 (dal 18’ s.t. Milanetto 6,5), Marcolini 7; Lazarevic 6,5, Cacia 7 (dal 32’ s.t. Ruopolo s.v.), Cutolo 7. PANCHINA Cano, Franco, Jelenic, Jidayi. ALLENATORE Dal Canto 7.

Aglietti (allenatore dell’Empoli) Sono il primo responsabile, ma i ragazzi erano preoccupati ancor prima di giocare: non capisco perché

FABRIZIO TURCO TORINO

«Non so se ridere per il gol o dispiacermi per l'infortunio» diceva l'altra sera nel lasciare zoppicante Marassi. Sergiu Suciu (nella foto Pegaso) ha vissuto la prima serata da leone granata. Classe 1990, il romeno italiano ha debuttato dal 1’ nel Toro, ha segnato il gol del pareggio, poi è stato costretto a gettare la spugna per un infortunio che verrà valutato domani con un’ecografia, anche se le prime sensazioni parlano di sospetto stiramento al flessore sinistro.

ARBITRO Tozzi di Ostia 6,5. GUARDALINEE Bianchi 6 - Argiento 6. AMMONITI Coppola (E), Ficagna (E), Saponara (E) e Portin (P) per gioco scorretto; Cutolo (P) per proteste.

Da sinistra Bovo, Cacia, Milanetto e Renzetti: è festa Padova LAPRESSE

Padova perfetto con quattro squilli La squadra di Dal Canto segna e dà spettacolo Empoli deludente, Aglietti verso l’esonero DAL NOSTRO INVIATO

S

Suciu show Ma la festa è rovinata

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Tavano (E) al 9’, Portin (P) al 12’, Cacia (P) al 24’ p.t.; Milanetto (P) al 24’, Cutolo (P) al 26’, Ficagna (E) al 37’ s.t.

NOTE paganti 1.008, incasso di 5.278 euro; abbonati 1.474, quota di 7.085,53 euro. Tiri in porta 3-7. Tiri fuori 1-7. In fuorigioco 7-3. Angoli 1-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.

S

L’ALTRA CAPOLISTA IL PERSONAGGIO

ALESSIO DA RONCH EMPOLI (Firenze)

Quando chi ha testa, esperienza e talento ha pure più gambe e voglia dell’avversario, è già grassa se non finisce in goleada. Il Padova straccia l’Empoli e lo fa nel modo più incredibile, stroncandolo sul ritmo, sul piano dell’agonismo e dello spirito di gruppo. Il 4-2 è un risultato poco ampio, ma apre interrogativi pesanti sul futuro di Aglietti, contestato dopo la partita. Il tecnico è sceso dal pullman per confrontarsi con i tifosi, accompagnato da Stovini, ma per lui si fa dura. Aglietti oggi dovrebbe essere esonerato: per prendere il suo posto è favorito Bepi Pillon (oggi si incontrerà con i dirigenti toscani), le alternative sono Calori e Lerda.

sverniciato Signorelli, il più giovane tra quelli dell’Empoli, è stato chiaro che i veneti non avrebbero mai concesso chance ai toscani. Aglietti imposta la sfida su moduli speculari, da una parte però ci sono soltanto certezze dall’altra soltanto dubbi. Che il gol iniziale di Tavano (scatto che sorprende Donati, su assist di Coralli, e dribbling senza scampo per Perin) non cancella affatto. Granito Il Padova è fatto di granito. Incassa la botta e non vacilla. Palla al centro e per l’Empoli sono guai. Portin pareggia subito, su cross di Donati dopo azione d’angolo, Cacia firma il sorpasso dopo una respinta timida di Pelagotti su in-

h 7 il migliore MARCOLINI (Padova) Ogni suo tocco è una vera e propria lezione di calcio. E quanto corre...

Giovani Quando, a fine primo

tempo, su una palla vagante, Marcolini, il più anziano tra i centrocampisti del Padova, ha

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cursione di Cutolo, ma la differenza è abissale: Marcolini e Italiano regalano geometrie, Cutolo e Lazarevic scatti e dribbling, Cacia magie e assist. Milanetto entra e ripete l’eurogol di Genova, su respinta di Dumitru, Cutolo chiude con un gran sinistro su assist di Cacia, ma i gol potevano essere di più per un successo a Empoli che per il Padova mancava da 65 anni, 21˚ risultato positivo sulle 22 partite con Dal Canto.

Ostacoli Dietro quella barbetta incolta che lo fa

sembrar più adulto, Suciu ha anche gli attributi giusti che gli arrivano da una vita che non è mai stata in discesa. Come quando debuttò in serie A: il 31 maggio 2009, a Roma contro Totti, con il Toro sconfitto e retrocesso. In realtà la parabola di Sergiu al Torino era iniziata molto prima, a 13 anni. E' il 2003, il club granata è in mano a Cimminelli ma il periodo nero della retrocessione non è neppure dietro l'angolo; Sergiu fa il suo ingresso nel settore giovanile, ma per qualche mese è costretto a fare anticamera: si allena ma non può giocare, perché gli manca il permesso di soggiorno. Le cose non andranno meglio sulla soglia della consacrazione. Come al torneo di Viareggio 2010: Suciu rientra dal Legnano di Scienza, è lui il rinforzo di qualità per la Primavera di Asta, ma si rompe il crociato e finisce sotto i ferri. La scoperta Per metterlo alle corde però ci

cede gol con la difesa schierata, in superiorità numerica in area, perde palloni in zone pericolosissime, fallisce ripartenze banali. Alla fine Ficagna, che ha passato un pomeriggio da incubo, accorcia in mischia su angolo di Tavano, ma è troppo poco. Coralli con una rovesciata e tanto impegno, e Tavano, che fallisce il 2-2 provvisorio, fanno quello che possono, come Stovini e Moro: sono i giovani a deludere.

vuole altro: le difficoltà lo fanno crescere in fretta, la classe è limpida e le occasioni si ripresenteranno. Il rilancio parte a inizio 2011 da Gubbio, con un girone di ritorno che diventa una cavalcata trionfale, gioca poco ma convince e vince. E’ il momento del ritorno alla base e a luglio, alla partenza per il ritiro di Sappada, per Ventura è un oggetto misterioso che però si farà scoprire un giorno dopo l'altro. «Se si allena sempre così troverà i suoi spazi» aveva detto il tecnico iniziando a inserirlo gradualmente. Il primo assaggio in Coppa Italia contro il Lumezzane, poi il debutto per 13’ a Nocera Inferiore, una settimana fa. Ventura ha capito che Suciu — nel frattempo diventato italiano ma già in campo nell'Under 21 della Romania — era pronto per la rampa di lancio e Marassi è stato il banco d'esame. Superato a pieni voti.

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Burro L’Empoli è di burro. Con-

SERIE B / 7ª GIORNATA RISULTATI

CLASSIFICA

BARI-LIVORNO

1-0

CITTADELLA-NOCERINA

1-3

MARCATORI RETI

PARTITE SQUADRE

PUNTI

IN CASA V N P

FUORI V N P

G

TOTALE V N

P

IN CASA F S

FUORI F S

TOTALI F S

Diff. Reti

CROTONE-VICENZA

2-2

PADOVA

17

3

0

0

2

2

0

7

5

2

0

4

0

12

7

16

7

9

EMPOLI-PADOVA

2-4

TORINO

17

1

2

0

4

0

0

7

5

2

0

3

1

7

3

10

4

6

GROSSETO-ASCOLI

3-3

GUBBIO-VERONA MODENA-BRESCIA

BRESCIA

15

3

0

0

1

3

0

7

4

3

0

6

1

3

2

9

3

6

1-1

SASSUOLO

15

2

0

1

3

0

1

7

5

0

2

6

3

3

1

9

4

5

1-1

GROSSETO

13

3

1

0

0

3

0

7

3

4

0

9

4

3

3

12

7

5

PESCARA-ALBINOLEFFE

5-3

SAMPDORIA

12

1

2

1

2

1

0

7

3

3

1

9

4

6

2

15

6

9

REGGINA-JUVE STABIA

1-2

PESCARA

12

3

0

0

1

0

3

7

4

0

3

10

5

8

11

18

16

2

SAMPDORIA-TORINO

1-2

LIVORNO

11

1

1

1

2

1

1

7

3

2

2

3

2

5

3

8

5

3

VARESE-SASSUOLO

0-1

VERONA

11

1

1

1

2

1

1

7

3

2

2

4

4

6

5

10

9

1

BARI

11

1

2

1

2

0

1

7

3

2

2

4

4

3

2

7

6

1

PROSSIMO TURNO

REGGINA

10

2

1

1

1

0

2

7

3

1

3

10

6

5

5

15

11

4

8ª giornata Martedì 4 ottobre, ore 20.45 VICENZA-VARESE Mercoledì 5 ottobre, ore 20.45 ALBINOLEFFE-PADOVA ASCOLI-REGGINA BRESCIA-GUBBIO CITTADELLA-MODENA CROTONE-BARI LIVORNO-EMPOLI NOCERINA-JUVE STABIA SASSUOLO-PESCARA TORINO-GROSSETO VERONA-SAMPDORIA

NOCERINA

8

0

1

2

2

1

1

7

2

2

3

2

4

7

5

9

9

0

ALBINOLEFFE

7

1

1

1

1

0

3

7

2

1

4

5

6

8

11

13

17

-4

CITTADELLA

7

2

0

2

0

1

2

7

2

1

4

8

10

1

5

9

15

-6

JUVE STABIA (-1)

6

1

0

2

1

1

2

7

2

1

4

4

5

3

6

7

11

-4

EMPOLI

6

2

0

2

0

0

3

7

2

0

5

8

10

4

7

12

17

-5

VARESE

6

1

1

2

0

2

1

7

1

3

3

2

4

0

2

2

6

-4

CROTONE (-1)

5

1

2

1

0

1

2

7

1

3

3

5

5

0

4

5

9

-4

MODENA

5

1

2

1

0

0

3

7

1

2

4

5

5

2

8

7

13

-6

VICENZA

3

0

1

2

0

2

2

7

0

3

4

1

3

5

9

6

12

-6

GUBBIO

3

0

2

2

0

1

2

7

0

3

4

4

7

1

9

5

16 -11

ASCOLI (-7)

1

0

1

3

2

1

0

7

2

2

3

3

6

7

5

10

11

-1

Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza. U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

7 RETI Tavano (1, Empoli). 6 RETI Cocco (2, AlbinoLeffe); Immobile (2, Pescara). 5 RETI Dionisi (2, Livorno); Missiroli (Reggina); Bertani (1, Sampdoria). 4 RETI Feczesin (Brescia); Caridi (2, Grosseto); Campagnacci e Ceravolo (2, Reggina); Pozzi (1, Sampdoria). 3 RETI Papa Waigo (1, Ascoli); Jonathas (1, Brescia); Alfageme e Sforzini (Grosseto); Castaldo (1, Nocerina); Cacia (Padova); Sansovini (Pescara); Boakye e Sansone (1, Sassuolo); Bianchi (1, Torino). 2 RETI Cisse e Girasole (AlbinoLeffe); Sbaffo (Ascoli); De Paula e Marotta (2, Bari); Gasparetto e Maah (Cittadella); Pettinari (Crotone); Lupoli (Grosseto); Ciofani (1) e Mendicino (Gubbio); Danilevicius (Juve Stabia); De Vitis e Greco (1, Modena); Catania (1), Di Maio e Farias (Nocerina); Cuffa, Cutolo, Milanetto e Ruopolo (Padova); Cascione e Insigne (Pescara); Sgrigna (Torino); Bjelanovic, Ferrari (1) e Gomez (Verona); Abbruscato e Paro (Vicenza).

top&flop IL TOP

La prima volta di Ventura C’è sempre una prima volta e Ventura, dopo 5 tentativi, ha vinto sul campo della «sua» Samp. E che prima volta: la prestazione offerta dal Torino a Marassi è stata da grande squadra. Come quelle di Ventura.

IL FLOP

Matarrese, non ci voleva Non è la prima squadra (che sarà) penalizzata per un ritardo sui pagamenti, e non sarà l’ultima. Ma che sia il Bari, fa scalpore: perché i Matarrese hanno regalato gioie e dolori ai loro tifosi, ma una delusione così mai.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

SERIE BWIN 7a GIORNATA

Brescia, è un ottimo pareggio Greco segna un rigore su due: espulso Budel, poi Feczesin riprende il Modena MODENA BRESCIA

1 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Greco (M) su rigore al 27’, Feczesin (B) al 29’ p.t. MODENA (4-3-1-2) Caglioni 6; Milani 6, Turati 6, Perna 5, Rullo 6; Giampà 5, Petre 5 (dal 24’ s.t. Spezzani 5,5), Dalla Bona 6,5; Di Gennaro 5,5 (dal 20’ s.t. Fabinho 5,5); Bernacci 6, Greco 5 (dal 29’ s.t. Carraro s.v.). PANCHINA Guardalben, Diagouraga, Jefferson, Stanco. ALLENATORE Bergodi 6. BRESCIA (4-3-1-2) Arcari 7; Berardi 6, De Maio 6, Magli 6, Daprelà 6; El Kaddouri 6, Salamon 6,5, Budel 5; Juan Antonio 6 (dal 33’ p.t. Martina Rini 6,5); Feczesin 7 (dal 40’ s.t. Maccan s.v.), Jonathas 5 (dal 29’ s.t. Scaglia s.v.). PANCHINA Caroppo, Dallamano, Paghera, Mandorlini. ALLENATORE Scienza 6. ARBITRO Pinzani di Empoli 5,5. GUARDALINEE Manna 6 - Cucchiarini 6. ESPULSI Budel (B) al 25’ p.t. per comportamento non regolamentare. AMMONITI Bernacci (M), El Kaddouri (B), Magli (B) e Perna (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.806, incasso di 13.106 euro; abbonati 3.141, quota di 29.138 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa) -3 (con un palo). Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 0-3. Angoli 13-2. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI MODENA

7 h il migliore

Questa partita non bella ma intensa ci lascia alcune domande senza risposta. La prima: e se Budel non avesse fermato un pallone forse destinato al palo? Poi: e se il Brescia non fosse rimasto in dieci per oltre un’ora? Infine: e se Bergodi avesse tolto prima l’esausto Greco e se quindi il secondo rigore (molto generoso: El Kaddouri non sembra toccare Giampà) l’avesse tirato un altro? Ovvio, le partite non si giocano col senno del poi, ma i dubbi sono legittimi. Se a contare fossero le statistiche, lo zoppicante Modena di questi tempi avrebbe meritato la vittoria. A giudicare dalla catena degli episodi, in fondo il pareggio non è uno scandalo.

ARCARI (Brescia) Il rigore parato, una parata strepitosa su Greco. Brinda al rinnovo del contratto

La fatica dei tre E’ il Modena a fare la partita. I tre uomini chiave in campo dopo un mese di assenza (Petre, Di Gennaro,

IL PAREGGIONE SEI GOL NELLA SFIDA DEI TANTI EX

del scompare, perché nessuno ha la forza e la personalità per mettere in pratica le regole base da seguire in caso di superiorità numerica: allargare il gioco e tanto possesso palla. Nel secondo tempo Bergodi toglie chi ha finito la benzina, cambia anche modulo, passando al 4-3-2-1 con Carraro e Fabinho dietro Bernacci unica punta. Ma i panchinari non fanno la differenza. Niente panico «Ci siamo difesi

senza panico, è un segnale importante per una squadra così giovane», dice soddisfatto Scienza. E ancora: «Un pareggio che vale una vittoria». Giusto, anche se i rimpianti per quell’ora di handicap sicuramente ci sono. Il tecnico reagisce al meglio, toglie Juan Antonio, puntella il centrocampo con Martina Rini, si affida a Salamon e alza Daprelà di una decina di metri. E’ un 3-4-2 emergenziale che funziona: vero, il pareggio di Feczesin (acrobatico colpo di testa su punizione di El Kaddouri) arriva dopo solo un paio di minuti e facilita le cose, ma il Brescia non dà mai l’impressione di soffrire. Anzi, potrebbe anche vincere (34’ s.t.): palo di Martina Rini su punizione. La beffa sfiorata.

Giuseppe Greco, 28 anni, il bello e il brutto del Modena LAPRESSE

Greco) condizionano però il gioco di una squadra che vive di fiammate e a ritmi troppo lenti. «Un sol grido, una sola eco: ha segnato Beppe Greco», urla lo speaker dopo l’1-0. La rima baciata non porterà fortuna all’appesantito centravanti. Che si costruisce il primo rigore, più tardi fa volare Arcari, ma sciupa tutto dal dischetto, imitato anzi superato dallo sciagurato Giampà che, sulla respinta e dall’area piccola (!), colpisce la traversa. Prendiamo Di Gennaro, il trequartista: in evidente deficit di fiato, fatica a costruire. E prendiamo il play, il rumeno Petre: una diga instabile. Quando i tre cominciano a calare, il beneficio dell’espulsione di Bu-

LA PROTESTA IL GUBBIO SI SALVA, PANCHINA IN BILICO

IL COLPACCIO SECONDO K.O. DI FILA PER BREDA

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Al Grosseto Verona furioso: Raimondi esalta non basta Lupoli negati due rigori la Juve Stabia L’Ascoli va a +1 Pecchia rischia Reggina in crisi GROSSETO ASCOLI

3 3

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-2 MARCATORI Papa Waigo (A) su rigore al 20’, Lupoli (G) al 30’, Caridi (G) su rigore al 41’, Vitiello (A) al 43’ p.t.; Lupoli (G) all’11’, Giovannini (A) al 50’ s.t. GROSSETO (4-4-2) Narciso 5,5; Petras 6, Padella 6,5, Olivi 6,5 (dal 27’ s.t. Antei 6), Giallombardo 7; Mancino 5 (dal 1’ s.t. Consonni 7), Crimi 7 (dal 21’ s.t. Moretti 6), Zanetti 6, Caridi 6; Lupoli 7, Sforzini 6. PANCHINA Mangiapelo, Bianco, Alfageme, Gerardi. ALLENATORE Ugolotti 6,5. ASCOLI (4-3-3) Guarna 6; Ciofani 5,5 (dal 24’ s.t. Romeo 6), Peccarisi 6, Giovannini 6,5, Faisca 6,5; Vitiello 6,5, Di Donato 5,5 (dal 26’ s.t. Pederzoli 6), Parfait 5,5 (dal 31’ Boniperti s.v.); Gazzola 6,5, Soncin 5,5, Papa Waigo 5,5. PANCHINA Maurantonio, Pasqualini, Tamburini, Beretta. ALLENATORE Castori 6,5. ARBITRO Gavillucci di Latina 5. GUARDALINEE Melloni 5 - Gava 5. AMMONITI Narciso (G) per c.n.r; Di Donato (A), Peccarisi (A), Soncin (A), Gazzola (A), Papa Waigo (A), Crimi (G) e Giallombardo (G) per gioco scorretto. NOTE paganti 975, incasso di 13.740 euro; abbonati 1.215, quota di 18.101,94 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 2-5. In fuorigioco 6-3. Angoli 3-10. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

MAURIZIO CALDARELLI GROSSETO

Emozioni, gol, sviste arbitrali, 4 gol degli ex. E' successo di tutto in Grosseto-Ascoli. Il pareggio toglie lo zero dalla classifica dei marchigiani, arrivato a 30 secondi dalla fine grazie al primo gol in B di Giovannini. La formazione di Castori è stata brava a crederci fino in fondo, assediando l'area toscana nella seconda parte. Mastica amaro l'undici di Ugolotti per aver preso una rete quando stava ormai pregustando di rimanere a braccetto con Brescia e Sassuolo, anche se deve fare mea culpa per essersi chiuso troppo. I toscani rimangono imbattuti, anche se sotto il profilo del gioco hanno fatto un passo indietro.

h 7 il migliore LUPOLI (Grosseto) Si sblocca con due splendidi gol proprio contro la sua ex squadra

Mossa Consonni Il tecnico biancorosso ha provato a correre ai ripari inserendo Consonni (autore di una splendida prova), al posto di un opaco Mancino, ma l'Ascoli non ha lasciato gli spazi giusti a Caridi e Sforzini per far male. E pensare che il Grosseto ha potuto finalmente contare sulle reti di Lupoli, autore di un bel pallonetto, dopo essere stato servito da Sforzini sul filo del fuorigioco nel primo tempo e di un gran colpo di testa sul cross di Giallombardo all'inizio della ripresa. In mezzo alle due reti di «Re Artù» qualche azione da rivedere, ci sono stati due rigori. Generoso è apparso quello concesso dall'incerto Gavillucci per un contatto tra Padella e Gazzola, che ha permesso all' Ascoli di portarsi in vantaggio (Papa Waigo l'ha piazzato alla destra di Narciso). Più netto l'altro, segnalato dall'assistente per un fallo volontario di Peccarisi (graziato) su calcio d'angolo. E nemmeno il secondo gol dell'Ascoli è stato accolto a cuor leggero dai locali, con il portiere Narciso, ostacolato con una mano da Papa Waigo («Volevo solo ripararmi la testa», si giustifica il senegalese), sulla palla che è poi finita sui piedi di Vitiello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GUBBIO VERONA

1 1

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Bjelanovic (V) al 22’ p.t.; Ciofani (G) su rigore all’8’ s.t. GUBBIO (4-4-2) Donnarumma 5,5; Caracciolo 6, Cottafava 5, Benedetti 5, Farina 5 (dal 1’ s.t. Ragatzu 6); Bazzoffia 7, Lunardini 6, Sandreani 7, Mario Rui 6,5 (dal 34’ s.t. Raggio Garibaldi s.v.); Ciofani 7, Mendicino 6 (dal 18’ s.t. Bartolucci 6). PANCHINA Farabbi, Boisfer, Giannetti, Paonessa. ALLENATORE Pecchia 5,5. VERONA (4-3-3) Rafael 7; Cangi 5, Ceccarelli 6, Maietta 6, Scaglia 5; Jorginho 6, Tachtsidis 6, Hallfredsson 7; Mancini 7 (dal 18’ s.t. Berrettoni 6), Bjelanovic 6,5 (dal 18’ s.t. Ferrari 6), Gomez 6,5 (dal 34’ s.t. Esposito s.v.). PANCHINA Andrade, Russo, Abbate, Mareco. ALLENATORE Mandorlini 6,5. ARBITRO Baracani di Firenze 5. GUARDALINEE Marrazzo 5 - Citro 5. AMMONITI Mancini (V) per comportamento non regolamentare; Maietta (V) per proteste; Lunardini (G), Benedetti (G), Ceccarelli (V) e Tachtsidis (V) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.436, incasso di 15.129 euro; abbonati 2.475, quota di 18.536,53 euro. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 6-4, In fuorigioco 0-0. Angoli 7-6. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.

DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATO GUBBIO (Perugia)

L’inizio è obbligatoriamente dalla fine. Perché nel recupero non sono stati concessi due rigori al Verona e perché con tutti sotto la doccia il nome di Camolese impazza quale sostituto di Pecchia. Già, il bello è sui titoli di coda dopo un film lungo 90’, stile cinepanettone: tutto scontato, moviole comprese. La chiave La differenza è di rigo-

re. Al Gubbio ne concedono uno, lo usa per il pari. Bazzoffia dribbla e allunga in area, con Cangi che gli è spalla a spalla, coscia a coscia, cade e Baracani fischia il penalty. Ciofani tira, Rafael indovina lato e sfiora il miracolo. Mancini era stato am-

monito per simulazione (caduta in area) nel primo tempo e nel finale i due penalty che fanno sobbalzare Mandorlini e chi gli siede al fianco. Al 48’ irrompe Benedetti su Berrettoni che casca, subito dopo (50’) Maietta salta avversari, entra in area, un nugolo di piedi e gambe lo circondano. Lunardini lo tocca da dietro, sotto il piede, urtando lui e il pallone: Baracani fa cenno di proseguire. Decisioni che fanno la differenza. Ecumenici e silurati Il Verona

(4-3-3 canonico, Jorginho la novità) va in vantaggio con un pallone di Gomez (ex applaudito e pluripremiato) che taglia l’area, Mancini colpisce di testa dandogli una traiettoria a campanile, con caduta davanti Donnarumma. Ma né il portiere, né i centrali (dove erano?) contrastano Bjelanovic che schiaccia (di testa) in rete, come una finalissima mondiale di volley. Mandorlini ecumenico («Penalizzati da episodi, ma va bene»), Pecchia è in ansia. Silurarlo dopo la miglior partita del suo Gubbio (bella la virata sul 4-2-3-1 nella ripresa) stupirebbe. Ma il Gubbio non ha gioco, trame da seguire, per questo si scommette che, quello di stamani, sarà l’allenamento dei saluti per l’ex pupillo di Lippi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore HALLFREDSSON (Verona) Stupendo il duello con Sandreani, lo vince di un pelo sbagliando nulla

REGGINA JUVE STABIA

1 2

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Missiroli (R) al 2’, Sau (JS) al 25’, Raimondi (JS) al 43’ s.t.

h 7,5

il migliore

RAIMONDI (Juve Stabia) Subentra e riaccende il gioco della Juve Stabia: primo gol in B da tre punti

REGGINA (3-4-1-2) Kovacsik 5; Adejo 5, Emerson 5, A. Marino 5,5; Colombo 5,5 (dal 41’ s.t. D’Alessandro s.v.), De Rose 6 (dal 32’ s.t. Ragusa 5), Rizzo 6, Rizzato 5,5; Missiroli 6; Bonazzoli 5,5, Campagnacci 6,5 (dal 22’ s.t. Ceravolo 5). PANCHINA P. Marino, Bini, Barillà, N. Viola. ALLENATORE Breda 5. JUVE STABIA (4-4-2) Colombi 6; Baldanzeddu 6, Mezavilla 6, Scognamiglio 6, Dicuonzo 6,5; Erpen 6,5, Cazzola 6,5, Scozzarella 5,5 (dal 14’ s.t. Danucci 6,5), Zito 5,5 (dal 10’ s.t. Raimondi 7,5); Sau 7, Danilevicius 6 (dal 32’ s.t. Davì 6). PANCHINA Seculin, Tarantino, Di Tacchio, De Bode. ALLENATORE Braglia 7,5. ARBITRO Palazzino di Ciampino 6,5. GUARDALINEE Vivenzi 6,5 - Santuari 6,5. AMMONITI (R) Scozzarella (JS), Mezavilla (JS) ed Erpen (JS) per gioco scorretto. NOTE paganti 653, incasso di 8.470 euro; abbonati 3.836, quota di 23.402,33 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 3-1. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO REGGIO CALABRIA

Al Granillo si concede il bis. Secondo successo di fila per la Juve Stabia dopo quello di una settimana fa col Pescara, mentre la Reggina aggiunge un’altra sconfitta a quella di lunedì a Empoli. Da una parte una squadra tutta cuore e coraggio, dall’altra una formazione incerta e involuta. Primo colpaccio esterno per i campani, primo stop casalingo per i calabresi. I gialloblù di Braglia vincono in rimonta, trascinati dai gol e dal brio di Sau e Raimondi. Gli amaranto di Breda aggiungono ai risaputi problemi difensivi nuovi intoppi in attacco. La chiave La Reggina finisce su-

bito nel labirinto studiato da Braglia. Pressing alto per non far arrivare i calabresi in area, a sfruttare i tanto temuti spazi brevi. Danilevicius va a limitare le incursioni di Emerson. Ragnatela di passaggi a imbrigliare le idee di Missiroli e compagni. E Sau, imbizzarrito, a creare scompiglio in avanti. Primo tempo grigio tra pochi lampi: una punizione di Emerson sventata da Colombi e un bolide di Sau fuori bersaglio. Ping pong Al rientro in campo,

la Reggina trova subito il guizzo buono. Fraseggio rapido da Campagnacci per Colombo, traversone dalla destra e Missiroli insacca. Lo svantaggio spinge Braglia a far entrare Danucci e Raimondi, spostando il modulo verso il 4-2-4. Al 25’ Scognamiglio innesca Sau sulla sinistra: parabola a rientrare che beffa Kovacsik sul primo palo. Il pareggio pizzica Breda che passa al tridente in con l’ingresso di Ragusa, ma la Reggina non morde. Spinge, invece, la Juve Stabia: Braglia toglie la torre Danilevicius e in avanti fa scorazzare Raimondi. Che al 43’, dai 20 metri, mira una botta alla sinistra dell’acerbo Kovacisk. Nei 5’ di recupero Adejo sciupa l’occasionissima del 2-2 e la Juve Stabia incassa i tre punti. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE BWIN 7a GIORNATA

Luna Park Pescara Zeman, gol e brividi Ciclone sull’AlbinoLeffe: va sul 5-0, poi ne prende 3 Per Immobile, Sansovini e Insigne 11 reti su 18 totali PESCARA ALBINOLEFFE

5 3

GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 4-0 MARCATORI autorete di Previtali (A) al 7’, Sansovini (P) al 27’, Insigne (P) al 43’, Gessa (P) al 44’ p.t.; Immobile (P) al 5’, Cristiano (A) al 23’, Cocco (A) su rigore al 38’, Girasole (A) al 42’ s.t. PESCARA (4-3-3) Anania 6,5 (dal 1’ s.t. Pinsoglio 6); Zanon 6, Brosco 6, Bacchetti 6,5, Petterini 6 (dal 23’ p.t. Balzano 6); Gessa 7, Togni 6, Cascione 6; Sansovini 7 (dal 19’ s.t. Soddimo 6), Immobile 7, Insigne 7,5. PANCHINA Nicco, Maniero, Giacomelli, Kone. ALLENATORE Zeman 7. ALBINOLEFFE (4-3-2-1) Offredi 5,5; D’Aiello 5, Bergamelli 5 (dal 31’ s.t. Daffara s.v.), Piccinni 5, Regonesi 5; Laner 5,5, Previtali 5,5, Hetemaj 6 (dal 1’ s.t. Foglio 6); Cisse 6 (dal 10’ s.t. Cristiano 6), Girasole 5,5; Cocco 5,5. PANCHINA Chimini, Malomo, Pacilli, Torri. ALLENATORE Fortunato 5. ARBITRO Baratta di Salerno 6. GUARDALINEE Bernardoni 6–Ranghetti 6. AMMONITI Hetemaj (A), Gessa (P) e Cristiano (A) per gioco scorretto; Insigne (P), D’Aiello (A), Cocco (A) e Bergamelli (A) per comportamento non regolam. NOTE paganti 5.476, incasso di 44.249 euro; abbonati 2.882, quota di 15.590 euro. Tiri in porta 9-6. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 3-7. Angoli 3-9. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

ORLANDO D’ANGELO PESCARA

Sulla ruota di Pescara è sempre over. La tradizione zemaniana non tradisce mai. La squadra abruzzese, miglior attacco della B con 18 reti e peggior difesa con 16 reti subìte, scatena il suo trio d’attacco (11 gol per Immobile, Sansovini e Insigne) e asfalta l’AlbinoLeffe. Vittoria costruita nel primo tempo, all’intervallo è già 4-0. Nella ripresa la reazione ospite arriva a giochi fatti. La resistenza di Fortunato crolla nei primi minuti, anche se al 5’ il primo sussulto è per i suoi: Girasole, da sinistra, serve Cisse che s’inserisce bene, ma

manca la porta da un metro. Sul rovesciamento la classica legge del calcio: gol sbagliato, gol subito. Il Pescara manovra bene sulla sinistra e dallo scambio Insigne-Petterini nasce il cross che Previtali, con un maligno tocco, trasforma in autogol.

1 3

GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Catania (N) al 2’, Bellazzini (C) su rigore al 37’, Di Maio (N) al 47’ p.t.; Castaldo (N) su rigore al 49’ s.t. CITTADELLA (4-4-2) Cordaz 6; Vitofrancesco 5, Pellizzer 5, Scardina 5,5, De Vito 6 (dal 38’ s.t. Carra s.v,); Bellazzini 6,5, Schiavon 5,5, Magallanes 5 (dal 27’ s.t. Gasparetto s.v.), Di Roberto 5 (dal 10’ s.t. Job 6,5); Di Carmine 5, Maah 6. PANCHINA Pierobon, Branzani, Martignago, Marchesan. ALLENATORE Foscarini 6. NOCERINA (3-4-3) Gori 6; Pomante 6,5, Di Maio 6,5, Filosa 6 (dal 45’ p.t. Marsili s.v.); Del Prete 6,5, Bruno 6,5, De Liguori 5, Bolzan 6,5; Farias 7,5 (dal 41’ s.t. Petrilli s.v.), Catania 7 (dal 19’ s.t. Nigro 6), Castaldo 8. PANCHINA Russo, Alcibiade, Scalise, Caturano. ALLENATORE Auteri 8. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6. GUARDALINEE Stellone 5,5 - Pegorin 5,5. ESPULSI De Liguori (N) al 32’ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per g.s.). AMMONITI Pellizzer (C), Schiavon (C), Gasparetto (C), Bolzan (N) e Del Prete (N) per gioco scorretto. NOTE paganti 912, incasso di 5.723 euro; abbonati 1.500 circa, quota di 7.052 euro. Tiri in porta 9 (con un palo)-5 (con un palo). Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 6-2. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 2', s.t. 5’.

Colpo in trasferta della Nocerina, che batte il Cittadella e lo scavalca in classifica. La squadra di Auteri si riprende qualche punto lasciato per strada immeritatamente. I granata di Foscarini, invece, ancora una volta pagano le disattenzioni individuali. Ed è subito gol Pronti, via, e subito ospiti in vantaggio: Farias supera Vitofrancesco e indirizza un gran destro che finisce proprio all'incrocio dei pali, la sfera cade dalle parti di Catania che è il più lesto di tutti e infila Cordaz. Il Cittadella colpito a freddo fatica a riorganizzarsi, la Nocerina invece continua a spingere sulle corsie esterne. Ci prova Bellazzini 12', punizione alta sulla traversa, mentre è Di Carmine a tentare l'azione personale alla mezz'ora, ma è contrastato al momento del tiro. La Nocerina resta in dieci

BARI LIVORNO

1 0

Lorenzo Insigne, 20 anni, esulta: ha fatto un altro gol nel Pescara ed è stato convocato da Ciro Ferrara nell’Under 21

22

LIVORNO (4-4-2) Bardi 5,5; Salviato 5,5, Miglionico 5,5, Knezevic 5,5, Lambrughi 5,5; Rampi 5,5 (dal 16’ s.t. Belingheri 5,5), Genevier 6, Luci 6,5, Barone 5,5 (dal 9’ s.t. Piccolo 6); Paulinho 5,5 (dal 26’ s.t. Dell’Agnello 5,5), Dionisi 6,5. PANCHINA Mazzoni, Bernardini, Remedi, Bigazzi. ALLENATORE Novellino 5,5.

2

Reazione Ma gli abruzzesi non

sono sazi. Il trio delle meraviglie Sansovini-Insigne-Immobile confezionano il quinto gol, realizzato dall’ex juventino che sale così a quota 6 nella classifica marcatori. Gara definitivamente agli archivi, anche se l’orgoglio ospite produce un quasi gol e un gol: al 20’ gran tiro dalla distanza di Foglio, Pinsoglio devia sull’incrocio dei pali; al 23’ il neoentrato Cristiano segna la rete della bandiera. Lo stesso si procura un rigore che Cocco realizza al 38’, riacciuffando Immobile in classifica marcatori. Emozioni a non finire: a 3’ dal termine Girasole arrotonda sul 5-3 finale.

LAPRESSE

Le squadre rimaste a secco di gol: il Varese (venerdì) e il Livorno ieri

ARBITRO Ciampi di Roma 6.

Un Bari Borghese T’aspetti Marotta o Dionisi, invece decide il match Martino Borghese, gigante difensivo con licenza di trasformarsi in attaccante aggiunto. Al primo tentativo, al 7’, fa centro: su angolo battuto da Bogliacino, svetta di testa su Knezevic e infila Bardi. Dopo 4’ lo stopper, con un’altra incornata, sfiora il 2-0. Il Bari non ha continuità, vive sull’ispirazione di Rivas, che accelera sulla sinistra, e sul genio di Bogliacino, che lancia De Paula e Marotta, pericoloso con un pallonetto (18’, salvataggio di Miglionico) e un diagonale di destro.

GUARDALINEE Meli 6 - Fiorito 6. AMMONITI Rampi (L), Garofalo (B), Marotta (B) e Salviato (L) per gioco scorretto. NOTE paganti 726, incasso di 10.201 euro; abbonati 4.440, quota di quasi 28.000 euro. Tiri in porta 6-3 (con un palo). Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 5-2. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVI BARI

Più lo mandano giù, più si tira su. Il Bari sa reagire alle avversità e — dopo 370 giorni di digiuno di vittorie, in campionato, al San Nicola — supera il Livorno, sino a ieri imbattuto in trasferta, conquistando il secondo successo consecutivo. Praticamente abbandonata dalla proprietà della famiglia Matarrese, contestata dai tifosi biancorossi, e in attesa della penalizzazione di 2 punti per inadempienze economiche, la squadra di Torrente cresce ancora rispetto al blitz contro il Sassuolo. «Abbiamo subìto in avvio di gara solo due tiri a seguito di calci d’angolo, avremmo meritato il pareggio», è l’analisi di

Livorno tardivo Appiattito nella

propria metà campo, il Livorno si desta dal torpore dopo mezz’ora. Lamanna si oppone a Rampi, poi è salvato dal palo su bella iniziativa di Dionisi, male accompagnato da Paulinho. Nella ripresa, dopo aver barcollato su un tentativo di Marotta, la squadra toscana guadagna campo e punge con Genevier (la sua botta, da 30 metri, è deviata da Lamanna). Pur vivacizzata dall’inserimento di Piccolo, la manovra del Livorno è sempre disordinata: in zona-tiro, porge solo carezze, con Miglionico e Dionisi. Dopo una ripartenza del Bari con Kopunek, l’ultima speranza del Livorno si spegne con Luci che, di esterno destro, calcia a lato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore BORGHESE (Bari) Segna il gol decisivo e ne sfiora un altro. Insuperabile nel gioco aereo

SALTA LA PRIMA PANCHINA FATALE LA SCONFITTA DI VENERDI’ COL SASSUOLO

Varese, tocca a Maran Carbone, esonero al veleno: «Hanno avvisato i tifosi prima di me». E il sostituto è già... ex

Due pali In avvio di ripresa Foscarini toglie uno spento Di Roberto per Job. La partita si infiamma al 20': dalla bandierina pallone a Job che calcia a colpo sicuro, ma un difensore di testa devia. Palo di Farias al 21'. Lo imita un minuto più tardi Job, in entrambi le occasioni portieri fuori causa. Ancora Farias pericoloso al 34', destro toccato oltre la traversa da Cordaz. Il terzo gol della Nocerina al 49', su rigore di Castaldo, che lo stesso si era procurato (fallo di Gasparetto).

FILIPPO BRUSA VARESE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

h 8 il migliore CASTALDO (Nocerina) Prestazione maiuscola, attaccante prezioso anche nei ripiegamenti

3

I risultati inediti per questa stagione: sono il 5-3 di Pescara, il 2-4 di Empoli e il 3-3 di Grosseto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

uomini per l'espulsione di capitan De Liguori (doppio giallo), e Auteri arretra Catania sulla linea dei centrocampisti. Il Cittadella pareggia al 37': in area, Pomante stende Maah. Rigore e Bellazzini spiazza il portiere. L'attaccante ritrova il gol dopo oltre un anno. In pieno recupero, la Nocerina passa nuovamente in vantaggio: Di Maio anticipa Pellizzer e insacca.

MARCATORE Borghese al 7’ p.t.

I gol di Tavano, sempre a segno nelle 7 giornate, seconda prestazione di sempre in B

i rigori assegnati (uno sbagliato): è il massimo dopo i 7 della 3ª e 6ª

Novellino. «Mi interessa poco, tanto ha vinto il Bari: quando perde, Novellino ogni tanto dovrebbe saper incassare...», è la replica di Torrente.

PRIMO TEMPO 1-0

BARI (4-2-3-1) Lamanna 6,5; Crescenzi 6,5, Borghese 7, Dos Santos 5,5, Garofalo 5,5; De Falco 6, Donati 6; De Paula 5 (dal 12’ s.t. Defendi 6), Bogliacino 6 (dal 18’ s.t. Kopunek 6), Rivas 6 (dal 24’ s.t. Caputo 6); Marotta 5,5. PANCHINA Koprivec, Ceppitelli, Bellomo, Rivaldo. ALLENATORE Torrente 6.

8

INSIGNE (Pescara) Proprietà di palleggio sopra la media, fiuto del gol e genialità straripante

SIMONE PRAI CITTADELLA (Padova)

I gol di questa giornata, il massimo dopo i 33 della 3ª e i 32 della 1ª: la stagione scorsa il top era stato di 39 alla 7ª

i gol segnati in trasferta: frantumato il record di 14 (3ª e 6ª)

L’IMPRESA I ROSSONERI IN DIECI PER UN’ORA VINCONO CON SUPER CASTALDO

CITTADELLA NOCERINA

Borghese-gol 40 Il Bari è più forte dei problemi

I NUMERI DELLA B

7

h 7,5 il migliore

Nocerina super Ciao Cittadella

PUNTI PESANTI COL LIVORNO SECONDA VITTORIA DI FILA

GIUDIZIO 77

Schiacciante La squadra di Zeman ritrova la necessaria serenità e ricomincia a premere alla ricerca del raddoppio. Al 18’ ci va vicino, con un colpo di testa che esce di pochissimo alla destra di Offredi, il bomber Immobile. Ogni volta che il pallone gravita dalle parti dell’area bergamasca, Fortunato trema. L’imprevedibilità del tridente pescarese mette in crisi

quando e come vuole la retroguardia ospite. Al 27’ Insigne inventa l’assist della settimana per Sansovini, che deve solo seguire il pallone e appoggiare in rete con il piatto destro. La reazione dell’AlbinoLeffe prende forma al 32’, quando Cisse da buona posizione costringe Anania a una gran parata. Il portiere si ripete, anzi fa meglio, al 39’: esce con i piedi su Cocco, imbeccato da Cisse, e salva i suoi. Le speranze bergamasche si spengono qui, perché prima dell’intervallo Insigne (43’ su cross da destra di Gessa) e Gessa (44’, numero personale sulla trequarti e destro a giro dal limite) chiudono la partita portando il Pescara all’intervallo

4

IL CAMBIO Rolando Maran, 48 anni (in alto) e Benny Carbone, 40

Il 2 ottobre è il giorno dei cambiamenti per il Varese. Tre anni fa la data era coincisa con l’insediamento di Beppe Sannino, subentrato a Pietro Carmignani per inaugurare il ciclo vincente che ha portato i biancorossi, nell’arco di tre stagioni, dall’ultimo posto della Seconda divisione fino ai playoff per la Serie A. Stavolta, invece, tocca a Rolando Maran che deve risolvere la crisi di risultati (6 punti in 7 gare e 2 soli gol realizzati), subentrando a Benito Carbone, esonerato dopo il k.o. col Sassuolo. Ma la squadra sarebbe stata comunque affidata a Maran, come rivela il presidente Antonio Rosati: «Un pareggio o una vittoria

non avrebbero salvato Carbone, che non aveva convinto in occasione dello 0-0 di Gubbio. Da un giovane esordiente passiamo a un conoscitore della categoria. Ho scelto Maran perché mi ha dato le stesse risposte di Sannino nel 2008». Gioia e amarezza Maran, che

esordirà martedì contro il suo ex Vicenza (ha risolto il contratto ieri), non ci tiene ai paragoni: «Come Sannino? Spero di vincere quanto lui, ma Maran è solo Maran. Il debutto al Menti? Il destino è strano perché riparto da dove avevo terminato: una motivazione in più». Il saluto di Carbone è polemico: «Ho saputo dell’esonero da un tifoso che mi ha letto un messaggio del d.s. Milanese in cui si diceva che non sarei stato io a dirigere l’allenamento, ma la società non mi aveva detto nulla. Dopo la sconfitta col Sassuolo, Rosati mi aveva promesso altre tre gare, dicendomi che se non fossero andate bene mi sarei dovuto dimettere. Lascio tifosi splendidi, ma un ambiente con troppa ansia». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMA DIVISIONE 5a GIORNATA (ore 15)

Il muro Carpi va all’esame di Terni girone A girone B Ad Avellino derby con il Sorrento Cremonese-Spezia grande sfida Il Taranto si candida al sorpasso Triestina: oggi Discepoli atteso ex AVELLINO-SORRENTO AVELLINO (4-4-2) Fumagalli; Calvarese,

Gabriele Cioffi, 36 anni, difensore centrale e capitano del Carpi LIVERANI

E’ l’unica difesa imbattuta tra i professionisti (grazie al 3-0 a tavolino) ed è in testa: ecco come è stata costruita la nuova impresa DAVIDE SETTI CARPI (Modena)

Miglior attacco del girone con 10 reti, unica difesa dalla Serie A alla Seconda divisione ancora imbattuta e una striscia di imbattibilità casalinga che dura da 35 gare. Si spiega anche così, con questi numeri da record, il primato in classifica della matricola Carpi, attesa oggi a Terni dalla seconda trasferta consecutiva. E’ vero che la vittoria a tavolino di Viareggio (3-0 dopo la sconfitta 3-2 sul campo) ha un po’ «truccato» le cifre, ma sul campo la squadra di Maddaloni sta andando oltre ogni più roseo pronostico. Fortino Partiti per salvarsi dopo

la doppia promozione, i biancorossi hanno fatto di necessità virtù, trasformando lo stadio Giglio di Reggio Emilia, dove sono in esilio in attesa che il Cabassi venga messo a norma, in

un fortino. Lì sono arrivate le ultime due vittorie a suon di gol (4-0 alla Tritium e 3-0 al Lumezzane) di una lunga striscia di imbattibilità interna che resiste dal 25 ottobre del 2009, quando fu la Castellana a imporsi a Carpi per 3-1 in serie D. Da allora sono arrivate 35 gare utili, con 26 vittorie (14 su 18 in D, 10 su 15 in Seconda divisione e le 2 di quest’anno) e 9 pareggi. Nonostante la dirigenza, guidata dall’azionista di maggioranza Stefano Bonacini del marchio di moda Gaudì, sia la prima a gettare acqua sul fuoco, in città qualcuno sogna di poter raggiungere Modena e Sassuolo in serie B, per comporre un terzetto cadetto che nessuna provincia può vantare. Gioielli Fra gli artefici di questo avvio lanciato c’è sicuramente il tecnico Massimiliano Maddaloni, arrivato con i riflettori puntati addosso, dopo il passato alla Primavera della Juve e come vice dell’amico Ciro Ferrara. Proprio il c.t. dell’Under 21 azzurra era in tribuna domenica scorsa a Pavia, anche per seguire da vicino due dei protagonisti della difesa meno battuta d’Italia: il portiere classe ’91 Bastianoni, pescato due anni fa in D alla Sarzanese, e il centrale De Paola (classe ’90), già con Maddaloni nella Primavera bianconera. L’ex viareggino forma con il 36enne capitano Cioffi una coppia che può vantare ben 15 anni di differenza, un altro dei primati del Carpi capolista. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cardinale, Porcaro, Stigliano; Herrera, Correa, D’Angelo, Millesi; Thiam, Zigoni. (Fortunato, Labriola, De Gol, Zappacosta, Citro, Lasagna, Ercolano). All. Bucaro. SORRENTO (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Armellino; Croce, Carlini, Bondi; Ginestra. (Chiodini, Sabato, Nocentini, Tognozzi, Basso, Scappini, Galabinov). All. Sarri. ARBITRO Barbeno di Brescia (Grispigni-Passero).

BENEVENTO-PRO VERCELLI BENEVENTO (4-4-2) Baican; Pedrelli, Rinaldi, Signorini, Anaclerio; Cia, La Camera, Rajcic, Pintori; Cipriani, Sy. (Mancinelli, Candrina, Siniscalchi, De Risio, Grauso, Carretta, Vacca). All. Simonelli. PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini; Cancellotti, Ranellucci, Battaglia, Murante; Marconi, Rosso, Disabato; Di Piazza, Iemmello, Tripoli. (Dan, Masi, Armenise, Nocciola, Tonani, Malatesta, Santoni). All. Braghin. ARBITRO Aloisi di Avezzano (Pignone-Genovese).

MONZA-PAVIA MONZA (4-2-3-1) Castelli; Uggè, Cattaneo, Fiuzzi, Campinoti; Romano, Valagussa; Kyeremateng, Iacopino, Chemali; Colacone. (Marcandalli, Boscaro, Anghileri, Cusaro, Velardi, Senou, Nappello). All. Motta. PAVIA (4-2-3-1) Facchin; Gheller, Fissore, Romeo, Meregalli; Carotti, Puccio; Falco, Meza Colli, A. D’Errico; Rodriguez. (Meioni, Capogrosso, Caidi, Verruschi, Dall’Oglio, Bufalino, Veronese). All. Domenicali. ARBITRO Taioli di Cesena (Serpilli-Bellagamba).

PISA-TRITIUM PISA (4-4-2) Pugliesi; Benvenga, Buscaroli, Ton, Benedetti; Ilari, Scampini, Berardocco, Favasuli; Carparelli, Perez. (Sepe, Audel, Bizzotto, Lanzolla, Gatto, Tremolada, Strizzolo). All. Pagliari. TRITIUM (4-3-3) Pansera; Martinelli, Teso, Dionisi, Possenti; Malgrati, Casiraghi, Daldosso; E. Bortolotto, Sinato, Floriano. (Nodari, Suagher, Corti, Riva, Monacizzo, R. Bortolotto, Spampatti). All. Boldini. ARBITRO Penno di Nichelino (Gualtieri-Favia).

REGGIANA (4-3-1-2) Silvestri; Aya, Zini, Mei, Sperotto; Matteini, Viapiana, Ardizzone; Alessi; Rossi, Gurma. (Bellucci, Siragusa, Iraci, Bovi, Esposito, Marmiroli, Redzic). All. Mangone. FOLIGNO (4-4-2) Zandrini; Romano, Merli Sala, Galuppo, Tabacco; Coresi, Menchinella, Costantini, Cavagna; Guidone, Brunori Sandri. (Mazzoni,

serie D

ore 15

5a giornata (ore 15)

Alessandria, oggi il Casale Poi domani arriva Sonzogni

Internapoli che colpo

Torna il derby Casale-Alessandria e non poteva avere un’attesa più spasmodica: i nerostellati sono da soli in vetta al girone A, i grigi in crisi nera (tre sconfitte di fila) e reduci dal cambio di allenatore dopo Di Petrillo; oggi, come mercoledì, in panchina va ancora Manueli (tecnico della Berretti), poi verrà annunciato il nuovo tecnico, che dovrebbe essere Giuliano Sonzogni, favorito su Galderisi, Brucato e Cevoli. Anche il girone B comunque ha un vero big match: la Paganese capolista va sul campo della Vigor Lamezia, seconda a un punto; molto interessante è anche la sfida Giulianova-Perugia.

Negli anticipi spicca il k.o. della capolista Campania (H) nel derby contro l’Internapoli. Riflettori puntati su 3 giocatori in gol in tutte le gare giocate: Marrazzo (Derthona) e Marangon (Porto Tolle) sono a quota 7 e Zubin (Venezia) a 4. Da vedere Atl. Trivento-San Nicolò (F).

(6a)

CASALE-ALESSANDRIA Fabbri di Ravenna CUNEO-LECCO Giovani di Grosseto ENTELLA-MONTICHIARI Brodo di Viterbo MANTOVA-BELLARIA Tardino di Milano POGGIBONSI-RIMINI D'Angelo di Ascoli Piceno PRO PATRIA-BORGO A BUGGIANO Colarossi di Roma SAMBONIFACESE-SAVONA Piccinini di Forlì SAN MARINO-GIACOMENSE Petroni di Roma SANTARCANGELO-RENATE Morreale di Roma VALENZANA-TREVISO Ceccarelli di Rimini CLASSIFICA Casale p. 12; Giacomense e Treviso 11; Cuneo e Poggibonsi 10; Montichiari 9; Borgo Buggiano e Savona (-1) 8; Santarcangelo, Entella e Bellaria 7; Rimini e Mantova 6; Valenzana, Renate, San Marino e Alessandria (-2) 4; Sambonifacese 3; Lecco 2; Pro Patria (-3) 1.

GIRONE B

(7a)

APRILIA-VIBONESE Paolini di Ascoli Piceno ARZANESE-CELANO Chiffi di Padova (ad Aversa) CAMPOBASSO-FANO Strocchia di Nola CATANZARO-CHIETI Martinelli di Roma GAVORRANO-MILAZZO Ceccarelli di Terni GIULIANOVA-PERUGIA Monaco di Tivoli L'AQUILA-FONDI Melidoni di Frattamaggiore MELFI-ISOLA LIRI Operato di Isernia NEAPOLIS-NORMANNA Ghersini di Genova VIGOR LAMEZIA-PAGANESE Manganiello di Pinerolo Riposa EBOLITANA CLASSIFICA Paganese p. 15; Vigor Lamezia 14; Gavorrano, Perugia, Giulianova e L'Aquila 12; Catanzaro* e Arzanese 11; Campobasso 10; Chieti* e Neapolis 7; Normanna 6; Isola Liri* (-2), Aprilia* e Ebolitana* 5; Fondi 4; Melfi* (-2) e Vibonese 3; Fano (-2) e Milazzo 2; Celano 1. (* una gara in meno).

SPAL-LUMEZZANE SPAL (4-4-1-1) Teodorani; Ghiringhelli, Zamboni, Pambianchi, Canzian; Melara, Agnelli, Migliorini, Laurenti; P. Rossi; Arma. (Capecchi, Cosner, A. Vecchi, Bedin, Castiglia, Marconi, Mendy). All. S. Vecchi. LUMEZZANE (4-1-4-1) Brignoli; Diana, Luciani, Malagò, Pini; Dadson; Antonelli, Sevieri, Baraye, Lo Iacono; Ferrari. (Rossi, Guagnetti, Mollestam, Fondi, Finazzi, Faroni, Gasparetto). All. Nicola. ARBITRO Maresca di Napoli (Viello-Marinelli).

TARANTO-VIAREGGIO TARANTO (3-4-3) Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Antonazzo, Giorgino, Sciaudone, Rizzi; Chiaretti, Girardi, Rantier. (Faraon, Coly, Garufo, Vicedomini, Di Deo, Guazzo, Russo). All. Dionigi. VIAREGGIO (3-4-1-2) Ranieri; Monopoli, Fiale, Brighenti; Carnesalini, Pizza, Tarantino, Taormina; Maltese; Scardina, Cesarini. (Merlano, Lamorte, Grieco, Palibrk, Cristiani, Elia, Lepri). All. Maurizi. ARBITRO Ros di Pordenone (Leali-Manzo).

TERNANA-CARPI TERNANA (3-4-3) Ambrosi, Ferraro, Pisacane, De Giosa; Bernardi, Miglietta, Cejas, Gotti; Nolè, Litteri, Dianda. (Virgili, Fazio, Carcuro, Arrigoni, Sinigaglia, Lacheheb, Docente). All. Toscano. CARPI (4-4-2) Bastianoni; Laurini, Cioffi, De Paola, Lorusso; Concas, Memushaj, Sogus, Perrulli; Eusepi, Cesca. (Mandrelli, Bova, Poli, Perini, Di Gaudio, Potenza, Kabine). All. Maddaloni. ARBITRO Minelli di Varese (Sgheiz-Lo Cicero).

IL POSTICIPO Como-Foggia La quinta giornata si completa domani sera con il posticipo che vede il Como capolista (in attesa delle partite di oggi) ricevere il Foggia (inizio alle ore 20.45, con diretta su Raisport 1): arbitra Intagliata di Siracusa.

LA SITUAZIONE CLASSIFICA Carpi e Como p. 10;

REGGIANA-FOLIGNO

Seconda divisione

GIRONE A

Tuia, Castellazzi, Petti, Papa, Cardarelli, Testa). All. Pagliari. ARBITRO Peretti di Verona (Messina-Colella).

Taranto (-1) 9; Ternana e Tritium 7; Sorrento, Pisa e Avellino 6; Foggia e Pro Vercelli 5; Spal (-2), Pavia e Monza 3; Benevento (-6) 2; Lumezzane 1; Reggiana (-2) e Foligno (-1) 0; Viareggio (-1) -1. PROSSIMO TURNO Domenica 9 ottobre (ore 15): Carpi-Taranto; Como-Spal; Foggia-Viareggio; Lumezzane-Pisa; Monza-Tritium; Pavia-Foligno; Pro Vercelli-Avellino; Sorrento-Reggiana; Ternana-Benevento.

ALTO ADIGE-BASSANO

PORTOGRUARO-PIACENZA

ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci;

PORTOGRUARO (4-4-2) Bavena;

Iacoponi, Cascone, Kiem, Martin; Uliano, Calliari; Furlan, Fink, Schenetti; Fischnaller. (Miskiewicz, Grea, Santonocito, Chinellato, Ferrari, Chiavarini, Campo). All. Stroppa. BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Basso, Scaglia, Porchia, Ghosheh; Mateos, Caciagli, Proietti; Drudi; Longobardi, Guariniello. (Poli, Maniero, Lorenzini, Morosini, Iocolano, Ferretti, Gasparello). All. Jaconi. ARBITRO Spinelli di Terni (Gotti-D’Apice).

BARLETTA-LATINA BARLETTA (4-2-3-1) Sicignano; Mazzarani, Migliaccio, Mengoni, Angeletti; Menicozzo, Guerri; Simoncelli, Mazzeo, Franchini; Di Gennaro. (Pane, Masiero, Pelagias, Zappacosta, Di Cecco, Cerone, Infantino). All. Cari. LATINA (4-3-1-2) Martinuzzi; Toninelli, Cafiero, Mariniello, Toscano; Matute, Giannusa, Berardi; Fossati; Bernardo, Jefferson. (Costantino, Agius, Carta, Tortolano, Corsi, Ancora, Pagliaroli). All. Sanderra. ARBITRO Saia di Palermo (Della Rocca-Signoriello).

Regno, Fedi, Radi, Pondaco; D’Amico, Giacobbe, Herzan, Lunati; Della Rocca, Corazza. (Mion, Cristante, Bognanni, Coppola, Luppi, Cunico, De Sena). All. Rastelli. PIACENZA (4-5-1) Cassano; Avogadri, Melucci, Di Bella, Calderoni; Lisi, Marchi, Pani, Parola, Esposito; Guerra. (Maggio, Visconti, Dragoni, Silva, Foglia, Guzman, Ferrante). All. Monaco. ARBITRO Abbattista di Molfetta (Ernetti-Tozzi).

PRATO-PERGOCREMA PRATO (4-4-1-1) Layeni; Sacenti, Serafini, Lamma, De Agostini; Gori, Fogaroli, Cavagna, Varutti; Pisanu; Silva Reis. (D’Oria, Baresi, Patacchiola, Guarisa, Geroni, Alberti, Vieri). All. Esposito. PERGOCREMA (4-4-2) Concetti; Lolaico, Cuomo, Doudou, Adeleke; Rizzo, De Vezze, Romondini, Ricci; Testardi, Pià. (Menegon, Sembroni, Rizza, Capua, Angiulli, Mattia, Guidetti). All. Brini. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Fassina-Ricci).

CREMONESE-SPEZIA

TRAPANI-ANDRIA

CREMONESE (4-3-3) G. Bianchi;

TRAPANI (4-4-2) Castelli; Lo Bue,

Semenzato, Polenghi, Minelli, Favalli; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci. (Ziglioli, Rigione, Tacchinardi, Riva, Rabito, Bocalon, Samb). All. Brevi. SPEZIA (4-2-3-1) Russo; A. Bianchi, Lucioni, Murolo, Rivalta; Papini, Buzzegoli; Marchini, Casoli, Madonna; Mastronunzio. (Conti, Ferrini, Pedrelli, Bianco, Vannucchi, Evacuo, Testini). All. Gustinetti. ARBITRO Aureliano di Bologna (Valeriani-Pennacchio).

Pagliarulo, Filippi, Daì; Barraco, Caccetta, Pirrone, Ficarrotta; Abate, Gambino. (Dolenti, Priola, Colletto, Cianni, Provenzano, Domicolo, Mastrolilli). All. Boscaglia. ANDRIA (4-2-3-1) Spadavecchia; Meccariello, Cossentino, Mucciante, Pierotti; Paolucci, Evangelisti; Minesso, Del Core, Comini; Innocenti. (Ragni, De Giorgi, Larosa, Arini, Manco, Loiodice, Gambino). All. Di Meo. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto (Pentangelo-Di Vuolo).

FERALPI SALÒ-SIRACUSA

TRIESTINA-CARRARESE

FERALPI SALÒ (4-4-2) Branduani;

TRIESTINA (4-3-1-2) Viotti; D’Ambrosio,

Basta, Leonarduzzi, Blanchard, Allievi; Tarana, Muwana, Sella, Savoia; Defendi, Tarallo. (Zomer, Camilleri, Bianchetti, Castagnetti, Fusari, Maccabiani, Vacinaletti). All. Rastelli. SIRACUSA (3-5-2) P. Baiocco; Moi, Ignoffo, Giordano; Lucenti, D. Baiocco, Spinelli, Mancosu, Pippa; Pepe, Fofana. (Fornoni, Strigari, Fernandez, L. Calabrese, F. Calabrese, Bongiovanni, Zizzari). All. Sottil. ARBITRO Marini di Roma (Carovigno-Mondin).

Thomassen, Izzo, Pezzi; Evola, Allegretti, Mattielig; Motta; Godeas, Curiale. (Gadignani, Gissi, Rossetti, Princivalli, Silvestri, D’Agostino, De Vena). All. Discepoli. CARRARESE (4-4-2) Gazzoli; Piccini, Benassi, Anzalone, Vannucci; Orlandi, Corrent, Taddei, Giovinco; Gaeta, Cori. (Nocchi, Pasini, Bregliano, Belcastro, Ballardini, Merini, Pacciardi). All. Sottili. ARBITRO Oliveri di Palermo (Donini-Lunardon).

FROSINONE-LANCIANO

LA SITUAZIONE

FROSINONE (4-3-3) Nordi; Catacchini,

CLASSIFICA Pergocrema p. 12;

Guidi, Biasi, Fautario; Frara, Carrus, Baccolo; Manzoni, Bonvissuto, Artistico. (Vaccarecci, Vitale, Stefani, Beati, Bottone, Miramontes, Aurelio). All. Sabatini. LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti, Amenta, Massoni, Mammarella; D’Aversa, Capece, Volpe; Turchi, Pavoletti, Improta. (Amabile, Scrosta, Giusti, Margarita, Novinic, Chiricò, Titone). All. Gautieri. ARBITRO Bindoni di Venezia (Calò-Abruzzese).

Lanciano (-1) 11; Trapani 9; Barletta 7; Cremonese (-6), Triestina, Frosinone, Portogruaro e Carrarese 6; Siracusa (-2) e Andria 5; Latina, Alto Adige e Spezia 4; Feralpi Salò 1; Prato e Bassano 0; Piacenza (-4) -1. PROSSIMO TURNO Domenica 9 ottobre (ore 15): Alto Adige-Portogruaro; Andria-Prato; Bassano-Barletta; Carrarese-Frosinone; Latina-Triestina; Pergocrema-Feralpi Salò; Piacenza-Lanciano; Siracusa-Cremonese; Spezia-Trapani.

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

AQUANERA-SANTHIÀ Mantelli di Brescia (ad Acqui Terme) BOGLIASCO-ALBESE D'Apice di Arezzo BORGOSESIA-ASTI 3-1 Giocata ieri CANTÙ SAN PAOLO-CHIAVARI Cassarà di Cuneo F. CARATESE-ACQUI Conforti di Salerno LASCARIS-LAVAGNESE Vingo di Pisa NOVESE-VALLE D'AOSTA Scarpini di Arezzo PRO IMPERIA-CHIERI Ghellere di Parma VERBANO-NAVIGLIO TREZZANO Varola di Olbia VILLALVERNIA-DERTHONA Tesi di Pistoia CLASSIFICA Chieri p. 15; Derthona 13; Borgosesia* 11; Valle d’Aosta e Acqui 10; F. Caratese, Naviglio Trezzano, Pro Imperia 8; Chiavari, Novese e Villalvernia 7; Lavagnese e Asti* 6; Verbano 5; Bogliasco 4; Santhià (-3) 3; Cantù San Paolo e Aquanera 2; Albese (-3) 1; Lascaris 0. (* una gara in più)

ALZANOCENE-SEREGNO Mastrodonato di Molfetta AURORA SERIATE-OLGINATESE Viotti di Tivoli CARPENEDOLO-CASTIGLIONE Guidi di Imola CASTELLANA-FIORENZUOLA Mei di Pesaro FIDENZA-PIZZIGHETTONE Sommese di Nola GALLARATESE-CARONNESE Panarese di Lecce GOZZANO-COLOGNESE Celentano di Torre Annunziata MAPELLO-DARFO Chirigu di Carbonia PRO PIACENZA-PONTISOLA Lopreiato di Perugia (a porte chiuse) VOGHERA-RUDIANESE Colosimo di Torino CLASSIFICA Castiglione p. 15; Rudianese 13; Caronnese 12; Olginatese e Mapello 10; Seregno, Voghera e AlzanoCene 8; Gozzano, Castellana, Darfo e Pontisola 7; Colognese, Fiorenzuola e Fidenza 5; Pizzighettone 4; Pro Piacenza 3; Aurora Seriate 2; Gallaratese e Carpenedolo 1.

BELLUNO-SAREGO Pirriatore di Bologna CONCORDIA-PORTO TOLLE Bianchi di Formia ITALA SAN MARCO-GIORGIONE Detta di Mantova MONTEBELLUNA-SANDONÀJESOLO Baroni di Firenze MONTECCHIO-VENEZIA Naccari di Messina SACILESE-PORDENONE De Angeli di Abbiategrasso SAN GIORGIO-MEZZOCORONA Pietropaolo di Modena (a San Giorgio di Brunico) SANVITESE-TAMAI Zinzi di Catanzaro UNION QUINTO-LEGNAGO Corona di Oristano CLASSIFICA Porto Tolle e Tamai p. 12; Venezia e SandonàJesolo 10; Legnago 8; San Giorgio 6; Giorgione, Mezzocorona e Montebelluna 5; Belluno, Concordia, Sarego, Union Quinto e Itala San Marco 4; Montecchio e Sanvitese 2; Pordenone 1; Sacilese 0.

BAGNOLESE-FORLI' Capilungo di Lecce CAMAIORE-TUTTOCUOIO Gentile di Lodi CEREA-PAVULLESE Viola di Bari ESTE-LANCIOTTO CAMPI Guarino di Caltanissetta FORCOLI-VILLAFRANCA Bellanca di Genova MEZZOLARA-ROSIGNANO Silvestri di Avezzano SAN PAOLO-PISTOIESE 0-0 Giocata ieri SCANDICCI-RAVENNA Pinzone Vecchio di Genova SESTESE-CASTELFRANCO Peruzzi di Perugia VIRTUS VECOMP-SANTACROCE Zingrillo di Seregno CLASSIFICA Cerea p. 15; Este 13; Forlì e Camaiore 12; Scandicci, Lanciotto Campi e Mezzolara 9; San Paolo* 8; Ravenna (-1), Sestese, Rosignano e Castelfranco 6; Virtus Vecomp 5; Bagnolese e Pistoiese* 4; Tuttocuoio, Forcoli e Pavullese 3; Santacroce e Villafranca 2. (* una gara in più).

GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

DERUTA-PIERANTONIO 0-1 Giocata ieri FLAMINIA-CASTEL RIGONE Campo di Trapani GROUP CITTA' DI CASTELLO-ZAGAROLO Martire di Grosseto PIANESE-TRESTINA Serrani di Monza PONTEDERA-TODI Farinelli di Roma SANSEPOLCRO-ORVIETANA Mainardi di Bergamo SANSOVINO-SPORTING TERNI Mancini di Fermo (ad Arezzo) SPOLETO-PONTEVECCHIO Bercigli di San Giovanni Valdarno VITERBESE-AREZZO Di Ruberto di Nocera Inferiore CLASSIFICA Pierantonio* p. 10; Spoleto e Castel Rigone 9; Arezzo 8; Sporting Terni, Pontedera, Trestina, Pianese e Group Città di Castello 6; Orvietana, Zagarolo e Sansovino 5; Viterbese e Pontevecchio 4; Flaminia e Sansepolcro 3; Deruta* 2; Todi 1. (* una gara in più).

ANCONA-JESINA Di Martino di Terni ATESSA VDS-RENATO CURI Minotti di Roma ATLETICO TRIVENTO-SAN NICOLO' Guccini di Albano CIVITANOVESE-SANTEGIDIESE Mangino di Tivoli ISERNIA-SAMBENEDETTESE Bichisecchi di Livorno LUCO CANISTRO-RECANATESE Fourneau di Roma RICCIONE-MIGLIANICO Amabile di Vicenza TERAMO-REAL RIMINI Alfaré di Mestre (a Monte San Giusto a porte chiuse) VIS PESARO-OLYMPIA AGNONESE Xausa di Portogruaro CLASSIFICA Atletico Trivento e Teramo p. 10: San Nicolò, Civitanovese e Sambenedettese 8; Vis Pesaro, Ancona e Olympia Agnonese 7; Jesina e Recanatese 5; Riccione, Luco Canistro, Isernia e Renato Curi 4; Atessa VdS, Santegidiese, Miglianico e Real Rimini 1.

ANZIOLAVINIO-BACOLI Balice di Termoli ATLETICO BOVILLE-MONTEROTONDO Rugini di Siena BUDONI-ASTREA Molinaroli di Verona FIDENE-SANT'ELIA Valiante di Nocera Inferiore MARINO-SELARGIUS 2-1 Giocata ieri PALESTRINA-SORA Masi di Bari (a Guidonia) POMIGLIANO-CIVITAVECCHIA Castello di Potenza PORTO TORRES-CYNTHIA Riccardi di Novara SALERNO-ARZACHENA Doronzo di Barletta (ore 14.30) CLASSIFICA Monterotondo p. 10; Marino* 9; Salerno e Budoni 8; Selargius*, Sora e Atletico Boville 7; Civitavecchia e Porto Torres 6; Arzachena e Anziolavinio 5; Pomigliano e Fidene 4; Astrea 3; Bacoli, Cynthia e Palestrina 2; Sant'Elia 1. (* una gara in più).

CAMPANIA-INTERNAPOLI 0-3 Giocata ieri CASERTANA-GROTTAGLIE Zuliani di Vicenza FORTIS TRANI-TURRIS Novellino di Brescia GAETA-BRINDISI Opromolla di Salerno IRSINESE-REAL NOCERA Calogiuri di Lecce ISCHIA-FRANCAVILLA S. Patrignani di Roma NARDO'-MARTINA Luciano di Lamezia Terme SARNESE-CASARANO Berti di Prato VIRIBUS UNITIS-CRISTOFARO Dionisi di L'Aquila CLASSIFICA Campania* e Francavilla S. p. 10; Brindisi 9; Martina e Nardò 8; Casertana, Sarnese e Ischia 7; Casarano e Internapoli* 5; Grottaglie, Fortis Trani e Irsinese 4; Turris e Gaeta 3; Viribus Unitis, Cristofaro, Real Nocera 2. (* una gara in più).

ADRANO-NISSA Nocella di Paola BATTIPAGLIESE-NOTO Sassanelli di Bari (a Vallo della Lucania) CITTANOVA-NUVLA SAN FELICE Di Biase di Siracusa (a Melicucco) COSENZA-SERRE ALBURNI Si gioca martedì (ore 20) LICATA-SAMBIASE Cocciolo di Roma MARSALA-HINTERREGGIO Marchesini di Legnago MESSINA-ACIREALE Maggioni di Lecco PALAZZOLO-VALLE GRECANICA Milan di Padova SANT'ANTONIO ABATE-ACRI Di Stefano di Brindisi CLASSIFICA Palazzolo e Battipagliese p. 10; Hinterreggio e Adrano 8; Licata 7; Serre Alburni, Cosenza, Nuvla San Felice, Sambiase, Valle Grecanica, Cittanova, Acri e Marsala 6; Messina (-1) 3; Acireale 2; Nissa, Sant'Antonio Abate e Noto 1.


30

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE IL VIA ALLE 8 DIRETTA SU ITALIA 1

INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dovizioso «La Honda non mi considera potrei dire di sì alla Yamaha»

Andrea e i dubbi per il 2012: «Se andassi con Cecchinello, partirei già battuto» MOTO2 PILOTA-TEAM 1. MARQUEZ (Spa-Suter)

TEMPI 1’52"067 media 154.225 km/h 2. LUTHI (Svi-Suter) 1’52"260 3. IANNONE (Ita-Suter) 1’52"423 4. SMITH (GB-Tech 3) 1’52"645 5. TAKAHASHI (Gia-Moriwaki) 1’52"694 6. CORSI (Ita-Ftr) 1’52"696 7. DE ANGELIS (Rsm-Motobi) 1’52"763 8. BRADL (Ger-Kalex) 1’52"789 9. AEGERTER (Svi-Suter) 1’52"799 10. PASINI (Ita-Ftr) 1’52"853 11. TORRES (Spa-Suter) 1’52"949 12. KALLIO (Fin-Suter) 1’53"082 13. ESPARGARO (Spa-Kalex) 1’53"135 14. PIRRO (Ita-Moriwaki) 1’53"172 15. REDDING (GB-Suter) 1’53"201 16. SIMEON (Bel-Tech 3) 1’53"210 17. RABAT (Spa-Ftr) 1’53"274 18. NAKAGAMI (Gia-Suter) 1’53"291 19. SOFUOGLU (Tur-Suter) 1’53"376 20. DE ROSA (Ita-Suter) 1’53"430 21. ESPARGARO (Spa-Ftr) 1’53"532 22. CARDUS (Spa-Moriwaki) 1’53"638 23. WEST (Aus-Mz) 1’53"715 24. PONS (Spa-Kalex) 1’53"755 25. DI MEGLIO (Fra-Tech 3) 1’53"770

CLASSE 125 PILOTA-TEAM 1. ZARCO (Fra-Derbi)

TEMPI 1’57"888 media 146,610 km/h 2. FAUBEL (Spa-Aprilia) 1’58"130 3. TEROL (Spa-Aprilia) 1’58"248 4. VIÑALES (Spa-Aprilia) 1’58"458 5. MONCAYO (Spa-Aprilia) 1’58"937 6. VAZQUEZ (Spa-Derbi) 1’59"002 7. CORTESE (Ger-Aprilia) 1’59"178 8. FOLGER (Ger-Aprilia) 1’59"210 9. MARTIN (Spa-Aprilia) 1’59"418 10. TONUCCI (Ita-Aprilia) 1’59"917 11. MORCIANO (Ita-Aprilia) 1’59"977 12. SALOM (Spa-Aprilia) 1’59"978 13. KORNFEIL (Rep. Ceca-Aprilia) 2’00"143 14. RODRIGUEZ (Spa-Aprilia) 2’00"164 15. IWEMA (Ola-Aprilia) 2’00"367 16. SCHROTTER (Ger-Mahindra) 2’00"413 17. ROSSI (Fra-Aprilia) 2’00"510 18. KENT (GB-Aprilia) 2’00"514 19. WEBB (GB-Mahindra) 2’00"781 20. PEDONE (Svi-Aprilia) 2’00"939 21. MASBOU (Fra-Ktm) 2’01"003 22. AJO (Fin-Aprilia) 2’01"149 23. KHAIRUDDIN (Mal-Derbi) 2’01"234 24. STAFFORD (GB-Aprilia) 2’01"286 25 FABRIZIO (Ita-Aprilia) 2’05"631

4

I NUMERI

3o

In classifica Andrea Dovizioso è terzo nel Mondiale 2011 con 185 punti: 99 meno del leader Stoner

1

I titoli vinti Il forlivese ha vinto un Mondiale 125 con la Honda nel 2004

10

I successi Sinora Dovizioso ha vinto 10 gare: una in MotoGP (Donington 2009) 4 in 250 e 5 in 125

166

le gare iridate Nel Mondiale Dovizioso ha corso solo con Honda

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI MOTEGI (Giappone)

È terzo nel Mondiale, non ha una moto per il 2012 ed è arrabbiato. Andrea Dovizioso, miglior italiano in MotoGP nelle qualifiche di ieri dietro i mostri Casey Stoner e Jorge Lorenzo, è di fronte al bivio: accettare l’offerta Honda e passare dal team ufficiale Hrc a quello di Lucio Cecchinello, o tentare la scommessa Yamaha Tech 3 di Hervé Poncharal? I dubbi sono tanti, pro e contro non sono così netti. Dovizioso, perché non ha ancora accettato l’offerta Honda?

«Perché non è un’offerta che mi piace. E per diversi motivi».

po qualche gara, ma senza sicurezza su come e quando. Ci sarà casino. E come ingaggio e trattamento non è quello che mi sarei aspettato». Shuhei Nakamoto, vice presidente Hrc, le dà tempo fino a dopo la gara.

«A me non ha detto che c’è un termine. Se è così, si vedrà». Prendiamo la soluzione Yamaha: perché sarebbe la scelta giusta?

«La sto considerando seriamente perché da fuori vedo una moto più vicina al mio stile. Chi ci va forte lo fa in modo dolce, frena forte ma con stabilità e più percorrenza di curva. È il metodo Lorenzo, ma pure Spies, più aggressivo, va forte. Pare più bilanciata e facile».

Ce li spiega?

«Primo: nel 2012 con le nuove regole le moto cambieranno tanto e non avrò possibilità di fare lo sviluppo. Secondo: gli aggiornamenti arriveranno do-

E perché sarebbe sensato restare alla Honda?

«Perché è la Casa più grande e può risolvere i problemi. Ha soldi e la volontà di investire».

In Yamaha dovrebbe abbandonare la Red Bull, suo sponsor storico.

«E mi spiacerebbe molto. Collaboriamo da tanto e ci troviamo bene, mi piace la loro mentalità». È terzo nel Mondiale ma di lei si parla poco. Non si sente considerato?

Andrea Dovizioso è nato a Forlì il 23 marzo ’86. Corre in MotoGP dal 2008 ed è nel Team Hrc dal 2009 REUTERS

lo perché bravo a livello mediatico, ma anche perché alle spalle ha la Honda Italia ed è al secondo anno in MotoGP». Ha detto che correre con Valentino sarebbe masochistico. Ma oggi è più la paura di Rossi o di avere una Ducati?

«Mi spaventa più la Ducati. Ma essere con Valentino non ha senso, su nessuna moto. Tutto gira intorno a lui, l’investimento è importante. Non fraintendiamo, mi piacerebbe molto essere suo compagno, si può imparare molto da lui. Ma soltanto potendoci lavorare assieme però».

«Mi sento molto poco considerato. Le mie chance le ho avute e non recrimino sul passato, però la Honda su di me non ha mai fatto un vero investimento, in nessuna categoria. In 125 ho ereditato la moto di Pedrosa, idem in 250 e MotoGP. Il vero investimento, va ammesso, forse lo hanno fatto quando mi hanno preso qui in Hrc».

Com’è Stoner?

«Mi ha sorpreso. Ma ha sorpreso tutti. Non perché non si pensava che avesse talento, già nel 2010 dicevo che era il più veloce al mondo. Ma ha confermato

Mediaticamente forse buca meno di altri colleghi.

«Ma conta fino a un certo punto. Simoncelli, a esempio, non è supportato so-

IL PERSONAGGIO È TORNATO IN PISTA A 44 ANNI

Taccuino

Ito, lo scampato allo tsunami

ENDURO

Il giapponese che ha visto la morte in faccia: «Corro per dare coraggio alla mia gente» MOTEGI

È tornato dopo aver visto la morte in faccia. Lo ha fatto, dice, «per dare coraggio alla mia gente». A 44 anni, Shinichi Ito ha abbandonato per breve tempo i panni di pilota pensionato che passa il tempo tra fare il collaudatore della Honda e vendere auto di lusso nella sua

concessionaria di Sendai, per tornare a correre: a luglio ha regalato alla Honda la 24ª vittoria alla 8 Ore di Suzuka, qui a Motegi torna nel Mondiale a 4 anni dall’ultima apparizione. «Bello ma dura, i tempi sono alti, ma io ho passato l’anno a collaudare la 1000» si giustifica.

Manzi campione

fermata poco lontano: per un mese ho ospitato dieci persone. I primi giorni sono stati tremendi, macerie e corpi ovunque. La situazione è peggiore di quanto visto in tv». Lutto La madre, ricoverata in

Tragedia Questo GP per lui ha

S

un significato speciale. La Bridgestone ha portato una ventina di ragazzi di Fukushima dai 6 ali 13 anni con le loro famiglie. E lo stesso ha fatto Ito. «Ho invitato qualche decina di amici che nello tsunami hanno perso tutto — racconta Ito —. Io sono stato fortunato, la mia casa è un po’ in collina, l’acqua si è

Sviluppa le Honda Shinichi Ito 44 anni è collaudatore Honda e concessionario MILAGRO

ospedale, è morta per il dolore pochi giorni dopo la tragedia, e per lo tsunami Ito ha perso altri sette parenti. «Come pilota convivi con la paura della morte. Ma adesso per me conta una sola cosa: vivere. Il nucleare? Ci siamo cresciuti, pensando fosse energia sicura. Ma per anni tutta l’area intorno alla centrale sarà un cimitero». p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(d.a.) Jonathan Manzi (125 2T) ha vinto a Mende (Fra) la Coppa del Mondo Under 23. Titoli E1 e E3 per i finlandesi Salminen (Husqvarna 250 4T) e Ahola (Honda 500 4T),

SUPERMOTO

Italia in difesa (m.z.) Ad Alcañiz (Spa) nel Su permoto delle Nazioni Italia (Rava glia, Beltrami, Monticelli) quarta in prova dietro Francia, Finlandia e Re pubblica Ceca.

RALLY FARAONI

Torna Chaleco Lopez (el.car.) Scatta domani dal Ca iro il Rally dei Faraoni. Tra gli oltre 100 iscritti Chaleco Lopez (Aprilia) al rientro dopo l’incidente in Tunisia.


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SUPERBIKE GP FRANCIA QUALIFICHE LORENZO SECONDO

Stoner firma la decima pole stagionale È il nuovo primato per la MotoGP MOTEGI — Nella sua cavalcata trionfale verso il secondo titolo, Casey Stoner si porta a casa un nuovo primato della MotoGP: mai nessuno nell’era MotoGP aveva realizzato 10 pole, lo stesso Casey nel 2009 e Valentino Rossi nel 2003 si erano fermati a 9. Per partire davanti a tutti, Casey però ha dovuto impegnarsi più del previsto, pungolato da un Jorge Lorenzo che a sorpresa ha piazzato la Yamaha al 2o posto al termine di quella che lo spagnolo ha riconosciuto essere «forse la

migliore qualifica dell’anno. Merito della squadra e anche mio, che ho fatto due giri perfetti, rischiando al massimo. Lo farò anche in gara». Un po’ lo stesso piano che ha in mente Stoner. «Il titolo è vicino, ma quello che a me interessa è solo vincere le gare. Qui sulla Honda mi sento benissimo», replica l’australiano, che proverà a dare alla Casa di Tokyo la prima vittoria su questa pista dal 2004. In prima fila un ottimo Andrea Dovizioso che ha preceduto Daniel Pedrosa, mentre una caduta ha rallentato Marco Simoncelli, 6o

dietro Ben Spies. Rinfrancato anche Valentino Rossi, 7o, nonostante un distacco di 1”2 da Stoner. «Il miglior sabato dell’anno, non lontanissimo dai primi, con una buona partenza posso provare a stare con loro». Nella altre classi settima pole di Marc Marquez, pronto al sorpasso nel Mondiale su Stefan Bradl (8o), con Andrea Iannone 3o, Simone Corsi 6o e Alex De Angelis 7o e in 125 del francese Johann Zarco con Alessandro Tonucci e Luigi Morciano 10o e 11o. Da segnalare in Moto2 la caduta di Sergio Gadea che ha rimediato la frattura di due vertebre e un guaio alla milza. p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

y Checa & Ducati

GARA-1 ALLE 12

La Superpole di Magny-Cours (4.411 m) 1. Rea (GB-Honda) 1’38”577 2. Laverty (Irl-Yamaha) 1’37”600 3. Checa (Spa-Ducati) 1’37”932 4. Camier (GB-Aprilia) 1’38”006 5. Guintoli (Fra-Ducati) 1’38”094 6. Sykes (GB-Kawasaki) 1’38”094 7. Haslam (GB-Bmw) 1’38”382 8. Melandri (Yamaha) 1’38”562 9. Haga (Gia-Aprilia) 1’38”137 14. Fabrizio (Suzuki) 1’38”565 16. Badovini (Bmw) 1’38”687 18. Rolfo (Kawasaki) 1’39”982

S

«L’offerta Hrc non mi piace perché sarei escluso dallo sviluppo e avrei tardi le novità» «Dura stare vicino a Stoner: va subito al limite, vedi i suoi tempi e ti demoralizzi» di esserlo. Ha altri limiti, forse più di altri grandi piloti, ma come velocità ha fatto la differenza. È difficile averlo come compagno, porta la moto subito al limite: ti fermi, guardi i tempi, lui è davanti e ti demoralizzi». Crede di potere vincere il titolo un giorno?

«Assolutamente sì. O non correrei più. Il livello è impressionante ma so di poter crescere, diventare più veloce, sfruttare

a fondo la moto. Soprattutto, devo crederci di più». Quanto è importante finire terzo nel Mondiale?

«Importantissimo. Darò tutto per riuscirci». E se la Honda alzasse l’offerta economica?

«Non la alzerà. Ma il problema non è solo economico: non mi sento apprezzato e so che così non potrò mai vincere il Mondiale. La soluzione Cecchinello è la migliore: moto che conosco, team italiano, Lucio grandissima persona. Fare una buona stagione è una certezza, ma non è il mio obiettivo». Quindi...

«La Yamaha in questo senso è un vero investimento, una scommessa». E a lei piace scommettere?

«Normalmente no, ma in questo momento lo considero seriamente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida Su gazzetta.it sintesi e interviste delle gare di Motegi Il GP del Giappone, 15ª gara del motomondiale (su 18), che si corre a Motegi (4.801 m) viene seguito in tempo reale da gazzetta.it oltre che su Premium MotoGP e su Internet (htpp: // nettv. mediaset.premium.it). La MotoGP (24 per 115,224 km), che scatta alle 8, viene trasmessa in diretta da Italia1. SINTESI ALLE 14 SU ITALIA1 La stessa rete manderà in replica la 125 (diretta alle 5; 20 giri per 96,020 km) e la Moto2 (6.15; 23 giri per 110,423 km) alle 10.20 e alle 11.20. La MotoGP sarà replicata alle 14. CLASSIFICA MotoGP: 1. Stoner punti 284; 2. Lorenzo 240; 3. Dovizioso 185; 4. Pedrosa 170; 6. Rossi 139; 8. Simoncelli 106 Moto2; 1. Bradl p. 221; 2. Marquez 215 3. Iannone 132; 4. De Angelis 122; 5. Corsi 115. Classe 125: 1. Terol p. 241; 2. Zarco 205. PROSSIMA GARA: 16/10 GP Australia (Phillip Island

Supersport 1. Parkes (Aus-Kawasaki) 1’41”395 2. Scassa (Yamaha) 1’41”397 3. Roccoli (Kawasaki) 1’41”490 9. Tamburini (Yamaha) 1’42”318

S Classifica 1. Checa p. 417 2. Melandri 320 3. Biaggi 281 A Checa basta un 13o posto per il titolo.

S In tv Gare in diretta, alle 12 e 15.30 su La7 ed Eurosport HD offre anche la Supersport alle 13.30

Oggi è il giorno del Mondiale

Terzo nelle qualifiche dietro Rea e Laverty lo spagnolo a 38 anni può centrare il primo titolo PAOLO GOZZI MAGNY-COURS (Francia)

Chissà se avrà dormito ieri notte Carlos Checa, tra l’emozione di un Mondiale annunciato e i rombi impazziti di centinaia di moto accelerate al massimo (da ferme) dall’imponente tribù di motard accampati Magny-Cours. Oggi lo spagnolo, timido ma acuto, diventato cannibale (12 vittorie e 18 podi in 22 gare) a 38 anni, dopo una carriera da mediano, entrerà nell’Olimpo dei campioni salvando la stagione Ducati in difficoltà in MotoGP. Doppietta Nel mirino c’è anche il titolo costruttori, per il quale bastano due secondi se vince l’inseguitrice Aprilia. Sarà il 31o trionfo in 24 anni di Superbike per la marca bolognese. Una fantastica serie, iniziata nel ’90 col francese Roche. Checa ha ipotecato il trionfo sbancando Imola e i tre punti che lo separano dall’obiettivo sono una formalità: se Melandri (8o) non vince, Carlos sarà comunque campione. Dopo aver dominato venerdì lo spagnolo in Superpole si è fermato al 3o posto, «perché eravamo tutti vicinissimi e, temendo di non arrivare al terzo turno, ho sparato subito le due gomme soffici. Ma la prima fila è quello che volevo: da lì potrò gestire le gare come voglio».

riesco a fermare la moto». Completa la prima fila Leon Camier con l’Aprilia superstite: assente Biaggi, Haga è caduto nelle libere è nono.

d

PROGETTO IRIDATO

Caldo Su questo tracciato piat-

to, con una prima parte veloce e un finale da marce basse, le 4 cilindri Honda, Yamaha e Aprilia hanno più spunto del bicilindrico Ducati, ma Checa non molla: «Saranno due gare molto tattiche, perché con questo caldo le gomme cedono di schianto. Siamo stati gli unici a provare sulla distanza e sono convinto che nel finale faremo la differenza». Intanto assicura — mentendo — che sarà una vigilia come le altre. «Sveglia alle 7.30, colazione e poi nel box a preparare il warm up (15 minuti dalle 9.20, n.d.r.), che con pista fredda conterà poco in ottica gara. Poi di nuovo nel motorhome per dormire un’ora. Nuova sveglia alle 11, riscaldamento e preparazione mentale alla gara. E alle 11.40 in griglia». Dietro la curva lo aspetta il Mondiale.

S Carlos Checa «Non parto condizionato dal Mondiale e punto al massimo, come le altre volte. Sarà fondamentale non perdere contatto nei primi quattro o cinque giri. Poi, nel finale posso fare io la differenza»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S Il leader Carlos Checa, 38 anni, di Barcellona, impenna la sua Ducati: dal 2008 è in Sbk ALEX PHOTO

Bis Davanti c’è lo sca-

tenato Jonathan Rea, che userà la Honda con l’acceleratore elettronico nonostante il guasto che venerdì ha mandato contro il muro Ruben Xaus, fermato dai medici per contusione al rachide cervicale. Accanto a lui Eugene Laverty, l’uomo-mercato (lo vogliono Aprilia e Bmw Italia) tornato davanti a Melandri. «Con il fresco — dice Marco — la R1 era un missile, ma le alte temperature (42˚ sull’asfalto; n.d.r.) hanno messo in crisi il freno motore e non

AUTO L’INIZIATIVA OGGI AL MUGELLO NELLE DUE CORSE DEL TROFEO ABARTH

Dieci piloti al debutto con i colori della Gazzetta SCARPERIA (Firenze)

Alla gara del Trofeo Abarth, in programma oggi al Mugello, partecipano anche cinque esemplari di 500 Assetto corse con la livrea della Gazzetta dello Sport. Al volante i 10 piloti esordienti selezionati tra i 3.500 che hanno partecipato al progetto «Make it your race». In prova i migliori della pattuglia rosa sono risultati Marco Giardino (13o nelle qualifiche di gara 1, dove la pole è stata colta da Alex Campani) e Fabrizio Ballantini (16o tempo in quelle di gara 2 dove il migliore è stato Simone Monforte). Le

gare alle 9 e 15.40, saranno trasmette in diretta su Sky Sport 3. Altri dieci debuttanti, selezionati nel progetto, saranno a Monza il 15-16 ottobre.

Ogier rimonta e scavalca Sordo Duello Citroën-Mini per il successo L’allarme è rientrato all’alba: già nella prima speciale Sébastien Ogier si è reso conto che il 4 cilindri della DS3 non era messo così male come aveva temuto al termine del primo giorno del Rally di Francia e ha iniziato la rimonta: il francese della Citroën ha collezionato sei migliori tempi e a sera si è ritrovato leader con 9"5 su Dani Sordo, l’unico che ormai può rovinargli la festa. «Ci proverò fino alla fine», conferma lo spagnolo che esaltando al massimo le doti della Mini sta regalando un fine settimana da sogno agli uomini della Prodrive.

Altre gare Intanto ieri al Mugello Adrien Tambay, figlio dell’ex F.1 Patrick, si è imposto nella A1GP precedendo Luca Filippi, Fabio Onidi e Kevin Ceccon che oggi può vincere il titolo. Infine nel trofeo Maserati 8o tempo per Adrian Newey. d.t. della Red Bull F.1, che parteciperà a gara-1 (11.10 su Nuvolari). Pole per Alessandro Pier Guidi e Andrea Bertolini (gara-2 alle 16.40 su Nuvolari). © RIPRODUZIONE RISERVATA

RALLY MONDIALE IN FRANCIA

La Abarth 500 Gazzetta di Marco Giardino e Fabrizio Ballantini al Mugello

Alle spalle dei due, lontano, Petter Solberg con la DS3 del proprio team ha da recriminare per una foratura che gli è costata gran parte dei 51" del ritardo in classifica. Poi, il vuoto o quasi: fuori strada Kris Meeke, Jari Matti Latvala occupa un quarto posto che prima o poi dovrà cedere a Mikko Hirvonen in nome della ragion di stato, visto che il secondo può ancora vincere il titolo. Guido Rancati

CLASSIFICA — 1. Ogier (Citroën) in 2h42’24"3; 2. Sordo (Mini) a 9"5; 3. Solberg (Citroën) 51"9. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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CICLISMO A CESENATICO

Nibali si batte le mani Ma le alza Taborre Memorial Pantani Il siciliano all’attacco per 90 km pensando al Lombardia. Poi in volata vince l’abruzzese DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI CESENATICO (Forlì-Cesena)

Non sembrava ciclismo, ma cinema. Un padrone e un operaio che, per un giorno, si scambiano la vita: il padrone che s’infila la tuta blu e va in fabbrica, timbra il cartellino e si sistema alla catena di montaggio; e l’operaio che indossa giacca e cravatta, scivola nella sala riunioni e naviga fra computer e telefoni. Così, ieri, Vincenzo Nibali e Fabio Taborre. Nibali che va in fuga al km 30, con altri tre coraggiosi o incoscienti, comunque abituati a sputare sangue, residenti più nelle note di cronaca che negli ordini di arrivo — Contoli, Ricci Bitti e Torosantucci —, e che in fuga rimane fino al km 120. E Taborre, che corre coperto, ma davanti, e attento, e orchestra i compagni di squadra — Donati, Proni e Betancour —, poi fa la volata e la vince. Tanta voglia L’ottavo Memorial Marco Pantani — c’era papà Paolo, ma anche l’antico maestro Pino Roncucci, a ricordare il Pirata, e l’arrivo era proprio di fianco alla scultura che la judoka-artista Emanuela Pierantozzi ha creato per Mar-

co — è vissuto sul sogno operaio di Nibali: «Peccato che fossimo soltanto in quattro, altrimenti forse ce l’avremmo anche potuta fare. Ma avevo voglia, stavo bene, è nata l’occasione e ci ho dato dentro. Questa non era una corsa per me, ma lottando poteva anche diventarla. Il ciclismo non è solo calcolo, ma anche avventura, non è solo ragione, ma anche istinto. E queste gare sono l’ideale per divertirsi». Catturati dal gruppo, Nibali si

LA CICLOTURISTICA SUGLI STERRATI DEL SENESE

Eroica, quella corsa di un altro tempo In 4000 al via della 15ª edizione. Con bici d’epoca e maglie di lana Eroici come quegli 800 che si svegliano di notte e cominciano a pedalare prima dell’alba e pedaleranno magari fino al tramonto. Eroici come quelli che si sentiranno vincitori solo perché arriveranno al traguardo. Eroici come quelli che per un anno si allenano in città, sull’asfalto, fra le macchine, nello smog, da soli, e per un giorno corrono in un paradiso terrestre senza motori e con ossigeno, in quattromila. E quel giorno è oggi. Quattro percorsi Da Gaiole in

Chianti a Gaiole in Chianti, attraverso crete, boschi, vigneti, per la Val d’Orcia e il Parco del Chianti, sfiorando Siena e Montalcino. Quattro percorsi, per tutti i garretti: 38 km, per debuttanti e timidi; 75, per saggi e snelli; 135, per allenati e orgogliosi; 205, per eroici e folli (il confine è vago ed elastico). Tremila italiani e mille stranieri, fra cui un giapponese, un messicano e un singaporiano. E fra i 4 mila, 261 eroiche, il 40% straniere. E punti di rifornimento trasformati in banchetti da sagre popolari e gastronomiche, con tanto di bruschette e ribollite. L’Eroica, la 15ª della storia, è il trionfo delle strade sterrate, bianche e ocra, ghiaiose e sassose, contadine e vinicole, genero-

L’Eroica si corre su strade sterrate

se di disavventure e ricche di soddisfazione. L’Eroica, che da pochi pionieri si è moltiplicata fino a richiedere il numero chiuso, è la festa delle bici d’epoca, quelle anteriori al 1987, con le levette del cambio sul telaio, le gabbiette ai pedali e i fili rigorosamente esibiti all’esterno, ma è anche il festival delle maglie di lana, dei tubolari a tracolla, delle borracce di alluminio, dei berrettini da museo. Come la Roubaix L’Eroica, che si

è ingigantita con rappresentazioni teatrali, settimane cicloturistiche, presentazione di libri, è la Parigi-Roubaix di tutti quelli che vanno in bici per vivere un giorno da leoni. L’Eroica è ormai un caso internazionale: sembra la corsa più antica, probabilmente è così nuova da appartenere ancora al futuro. Ci vorrà qualche anno per comprenderla fino in fondo. past. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra, da sinistra, Fabio Taborre, 26 anni, batte Rebellin, Martin e Visconti. A destra, Vincenzo Nibali, 26, in testa al gruppo SIROTTI/BETTINI

è calato dal sogno operaio alla realtà operaia: «Mi sono messo al servizio della squadra. Damiano Caruso era il più veloce fra di noi, e così con Ivan Basso mi sono messo a tirare per evitare che nel gruppo di testa rientrassero i velocisti. Poi la volata non è andata come speravamo». Crederci Invece è andata come sperava Taborre. Ventisei anni, abruzzese di Pescara, casa a Montesilvano e anche all’Acqua & Sapone che lo sta valorizzando, in luce già in febbraio al Giro della provincia di Reggio Calabria, vittorioso al GP di Camaiore, Fabio ci ha creduto: «Strana volata. Lunghissima. E’ partito Felline, ha fatto il buco, e c’è stato un attimo in cui sembrava già persa. Ma c’era il vento contro. Felline è rimbalzato, Visconti è calato (un problema al cambio, ndr), Rebellin non mi ha rimontato, insomma, ho vinto io». I destini di Nibali e Taborre s’incroceranno ancora: Nibali correrà Emilia, Piemonte e Lombardia, Taborre farà Peccioli, Emilia, Beghelli e Lombardia. Il sogno di Nibali «è il Lombardia: sono andato a vederlo, è il percorso più duro che ricordi, la Valcava è terribile e farà selezione, Villa Vergano è più severa del San Fermo. Vincere il Lombardia darebbe un senso a una stagione ancora senza vittorie». Anche il sogno di Taborre «è il Lombardia: non perché io speri di vincerlo, ma perché è una di quelle occasioni in cui mi posso misurare con i più forti. Aveva ragione Garzelli: dopo il Giro d’Italia ti sentirai un altro. Proprio così. Prima mi ha spremuto, poi mi ha regalato energia e fiducia». Certe volte il ciclismo è bello come un film. © RIPRODUZIONE RISERVATA

y

VISCONTI CHIUDE 4˚

ARRIVO: 1. Fabio TABORRE (Acqua e Sapone) 183,7 km in 4.25’31", media 41,512; 2. Davide Rebellin (Miche); 3. Martin (Irl); 4. Visconti; 5. Berdos (Mol); 6. Bailetti; 7. Felline; 8. Chiarini; 9. Cobo (Spa); 10. Rubiano (Col); 20. Nibali a 6"; 25. Scarponi a 11"; 26. Basso; 38. Petacchi a 1’52"; 54. Modolo a 2’. Partiti 137, arrivati 54.

S CIRCUITO FRANCOBELGA (n.li.) Successo di Tom Veelers (Skil) nella 3ª tappa del circuito Franco-belga. L’olandese è anche il nuovo leader, oggi conclusione.

PISTA ASSOLUTI

Ceci, il chilometro è tutto in famiglia E Francesco fa il record italiano Tutto in casa: ai Tricolo ri su pista di Montichiari, il km da fermo è un affare della famiglia Ceci. Francesco ha rivinto per il terzo anno di fila il titolo Open e con 1’02"401 — crono di caratura internazionale — ha strappato dopo una manciata di minuti il record italiano al cugino Luca (1’02"896), 1˚ nel 2008 e oro 24 ore prima nella velocità proprio davanti a lui. Come se non bastasse, il titolo juniores è andato a Davide, fratello di Francesco (1’04"498) e già 1˚ nella velocità. A gioire è anche il capostipite della dinastia ascolana di sprinter, Vincenzo, papà di Luca e tecnico dei tre rampolli, che fu tricolore ’89 nel keirin. La 4ª giornata degli Assoluti ha regalato poi l’ennesimo oro a Elisa Frisoni, regina della velocità per l’ottavo anno di fila (per lei 26˚ titolo assoluto): la veronese ha battuto in finale Monia Baccaille, che s’è rifatta vincendo l’Omnium. Da segnalare anche la sesta medaglia in 7 gare per Elia Viviani, bronzo nel km in 1’04"619. Oggi chiusura: nella corsa a punti è attesa l’iridata su strada Giorgia Bronzini. PICCOLO LOMBARDIA (m. gaz.) Cristiano Monguzzi, 26enne milanese della Casati Named, ha vinto il Piccolo Lombardia per elite e under 23 con 1" sul francese Domont; 3˚ Klimiankou (Bie), 4˚ Locatelli, ritirati Moreno e Ignazio Moser.


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RUGBY MONDIALE IN NUOVA ZELANDA IL TABELLONE L’IRLANDA PUNTA A UN QUARTO COL GALLES

GIRONE C GIÀ GIOCATE Australia-Italia Irlanda-Stati Uniti Russia-Stati Uniti Australia-Irlanda Italia-Russia Australia-Stati Uniti Irlanda-Russia Italia-Stati Uniti Australia-Russia

Squadra Australia Irlanda Italia Stati Uniti Russia

CLASSIFICA P V N P 15 3 0 1 13 3 0 0 10 2 0 1 4 1 0 3 1 0 0 4

32-6 22-10 6-13 6-15 53-17 67-5 62-12 27-10 68-22

F 173 99 86 38 57

S 48 28 59 122 196

DA GIOCARE Oggi, ore 9.30, Dunedin Italia-Irlanda REGOLAMENTO: 4 punti a vittoria, 2 a pari, 0 a sconfitta, uno di bonus se si segnano 4 o più mete, uno se si perde con 7 o meno punti di scarto

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI DUNEDIN (Nuova Zelanda)

Per l’Irlanda è l’uomo da azzerare: «È un giocatore straordinario — dice il responsabile della mischia Gert Smal, due scudetti a Rovigo a fine anni Ottanta — senza di lui quella azzurra sarebbe un’altra squadra». Per l’Italia è il trascinatore, il riferimento, il talento più puro. Spetterà a lui, oggi, prendere per mano i compagni e provare a condurli in paradiso. Sergio Parisse, alla 35esima volta da capitano, due in meno dei recordman Marco Bortolami e Massimo Giovanelli, crede nell’impresa.

Se vince, Italia-Sudafrica. Attenti alle mete subite Dopo che nella notte l’Australia ha fatto 5 punti contro la Russia, per passare ai quarti e sfidare il Sudafrica domenica prossima a Wellington, oggi l’Italia deve battere l’Irlanda, anche con un punto di scarto. In caso di arrivo a pari punti, infatti, varrà lo scontro diretto. Gli azzurri devono stare attenti però alle mete. Se l’Irlanda dovesse perdere di meno di 8 punti ma segnando 4 mete, e l’Italia invece non le facesse, i 4 punti non basterebbero. L’Irlanda, coi 2 di bonus, arriverebbe a 15 con l’Australia. Il primo posto andrebbe ai Verdi, che troverebbero presumibilmente il Galles, mentre i Wallabies incrocerebbero il Sudafrica.

RCS

Il match della vita Carica Parisse «Fisico e rigore per l’impresa» Italia-Irlanda vale i quarti mai raggiunti «Sappiamo come metterli sotto pressione»

Come la prefigura?

«Estremamente fisica: gli irlandesi quando impostano un match su quei binari raramente soccombono. Dovremo metter loro pressione col gioco a piede».

Determinati come non mai, cercheremo di far felice chi si sveglierà per vederci

»

soli ad aver giocato da titolari e nello stesso ruolo le sfide senza ritorno di Canberra 2003, St. Etienne 2007 e Dunedin 2011: che ricordi ha delle prime occasioni?

Quale sarà la chiave tattica della partita?

«In Australia non avevamo la consapevolezza che abbiamo ora: giocammo quattro giorni prima contro il Canada e vincemmo faticando (19-14, ndr). Contro il Galles partimmo bene, poi negli ultimi venti minuti crollammo (27-15). Del match in Francia contro la Scozia restano i tre calci sbagliati e tanta amarezza».

«Non dovremo concedere inutili penalità. O’Gara finirebbe col punirci».

Questo gruppo, vada come vada, è a una svolta?

Lei e Castrogiovanni sarete i

«Mallett andrà via, alcuni giocatori non torneranno, ma le

Quanto sarà importante la precisione al piede di Mirco Bergamasco?

«Sarà determinante. Mirco ha lavorato tanto per affinare il gesto e, come ha fatto in marzo contro la Francia, può portarci lontano».

DUNEDIN — La tensione è quella giusta. Forse troppo. La rifinitura azzurra della vigilia era l’occasione per provare l’erba un po’ sintetica, un po’ naturale dell’Otago Stadium. Al Captain’s run si fa la consueta partitella «al tocco» avanti contro trequarti. Tradizione dice che i primi non abbiano mai perso.

L’orgoglioso Martin Castrogiovanni vuole che il record resti immacolato. All’ambizioso Riccardo Bocchino (a sinistra, nella foto PLP) piacerebbe invece cambiar registro. C’è una palla contesa, un placcaggio fuori luogo. Ci sono 117 kg contro 82. Tra il pilone e l’apertura volano mani e parole. C’è un inizio di rissa. C’è

sfero Sud, nel Super 15?

«Quella della nostra vita. Quella che aspettiamo da anni».

«Sfruttando le poche occasioni offensive che ci capiteranno».

Lite Castro-Bocchino Poi chiedono scusa Nella sfida al tocco del captain’s run Il capitano ride: «Che coraggio Ricky»

Che partita sarà?

Come vincerla?

TENSIONE VOLANO ANCHE DELLE MANATE

S

Dove sono ora?

«In Francia: la piccola sta muovendo i primi passi, l’ho vista su Skype e mi sono sentito in colpa per non essere al suo fianco. Alexandra, da qualche tempo, conduce un programma settimanale in diretta su Cfoot, canale tv della Lega calcio, per la quale intervista anche i giocatori». Ci capisce?

«Sta studiando e io, da grande appassionato, le dò una mano: tifo Marsiglia e Inter». In tribuna, all’Otago Stadium, ci saranno sua mamma Carmela, suo papà Sergio e suo sorella Emanuela...

E se per qualsiasi motivo decidesse di toglierle i gradi di capitano?

«E sono felice: grazie ad amici di Auckland sono qui da inizio Mondiale. I miei poi, dopo 40 anni, vorrebbero provare a tornare a L’Aquila. Per stare più vicini a me e a Emanuela che, insieme al suo fidanzato, un ingegnere di papà tedesco e mamma irlandese, vive a Linz, in Austria. Ma in Argentina la situazione è quella che è: hanno una società di accessori per telecomunicazioni e cederla, in questo momento, è complicato».

«Non è il caso di parlare del futuro. Ma voglio ringraziare Nick per la grande fiducia che mi ha dimostrato. Spero di essere sempre stato all’altezza delle sue aspettative».

Dal presidente Giancarlo Dondi in giù, saranno tanti gli italiani che si sveglieranno presto per seguirvi: qual è il messaggio?

basi dalle quali ripartire ci sono».

Sergio Parisse, 28 anni e 82 caps. Di 11 partite ai Mondiali, la sola dalla panchina è stata All Blacks-Italia 70-7 del 2003 REUTERS

«Mi piacerebbe molto. Ho ancora un anno di contratto a Parigi con lo Stade, poi valuterò. Sarebbe anche un’esperienza extra sportiva stimolante. Ma nel caso da vivere insieme a mia moglie Alexandra e mia figlia Ava».

Ha mai parlato con Jacques Brunel?

«Due o tre volte nei terzi tempi di qualche Stade Français-Perpignan. Mai di Nazionale».

È vero che, più avanti nella carriera, vorrebbe tentare l’avventura con un club dell’Emi-

«Siamo determinati come non mai, cercheremo di farli felici». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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tensione e, tra i compagni, quasi imbarazzo. Poi i due capiscono che non è il caso. Si scusano reciprocamente e davanti al resto della squadra. Finisce lì, ovvio. Ma l’episodio è sintomatico. «Sono cose che capitano garantisce con un sorriso Sergio Parisse, che nei giorni scorsi, come raccontano i muri degli spogliatoi, sarebbe stato protagonista di un caso analogo con Luke McLean : Ricky ha tentato di fermare Martin con una manata al volto e Martin ha reagito. Comunque complimenti a Ricky: ci vuole coraggio ad affrontarlo». Amici come prima. Anzi, di più. Contro il nemico irlandese. a.b.

Martin Castrogiovanni mentre colpisce Riccardo Bocchino, a terra AFP RCS

Aggrappati al piede di Bergamasco A febbraio O’Gara ci punì allo scadere. Oggi serve il Mirco che firmò il trionfo sulla Francia DUNEDIN (Nuova Zelanda)

La parola d’ordine è una sola: disciplina. Italia-Irlanda, la partita che può fare la storia del rugby azzurro, passerà da lì. Dimenticate spettacolo, gioco al largo e mete su mete. Sarà guerra di trincea. E l’Otago Stadium — dove i tifosi irlandesi saranno in maggioranza — diventerà una bolgia. A Dunedin, laggiù in fondo alla Nuova Zelanda, il mondo sembra finire. Ma la città può diventare terra di conquista. E’ un ottavo di finale, una sfida senza ritorno. Dentro o fuori. Ogni errore

sarà fatale. Per questo occorrerà rigore. E un Mirco Bergamasco ispirato: le sorti tricolori potrebbero passare dal suo piede. Il match rischia infatti di risolversi dalla piazzola e il padovano, ai calci, dovrà far meglio del 62,5% (5 su 8) sin qui ottenuto nel torneo. Il passato Anche perché l’avversario, nel fondamentale, sarà Ronan O’Gara, 34 anni, 114 caps e 1054 punti, il terzo marcatore nei test internazionali alle spalle di Carter e Wilkinson. Dall’alto della sua esperienza, quando conta, come dimostrato in febbraio a Roma,

I Verdi hanno trequarti con più talento e mischia più pesante ma meno dinamica quando i Verdi si imposero 13-11 grazie a un suo drop a 3’ dal termine, raramente fallisce. Ad arbitrare sarà il sudafricano Kaplan, una garanzia. E un talismano: fu lui, nel 2000, il fischietto dell’esordio azzurro nel Sei Nazioni con vittoria sulla Scozia. L’Italia insegue i quarti, traguardo mai raggiun-

to. Nel 1987, dopo aver sconfitto le Figi proprio a Dunedin (ma al vecchio Carisbrook), mancò l’obiettivo per una meta. Ad Australia 2003 e a Francia 2007 venne sconfitta nei testa a testa decisivi. Trifogli L’Irlanda — nel mirino una sfida col Galles che potrebbe proiettarla per la prima volta in semifinale — è favorita. Lo dice il ranking che la pone al 6˚ posto contro l’11˚ dell’Italia, ma soprattutto la striscia di 15 successi consecutivi a partire dal 1999. Serve ricordare che il suo ultimo Slam nel Sei Nazioni è datato 2009 o che

Leinster e Munster hanno vinto tre delle ultime quattro Heineken Cup? Molto meglio attrezzata nelle linee arretrate, con Kearney, O’Driscoll, D’Arcy e Bowe, sa il fatto suo anche in mischia. Tanta esperienza, ma non solo. La squadra, a Dunedin, soggiorna in un albergo-casinò, degno dell’azzardo che corre il c.t. Kidney: la scelta del 22enne Murray come n. 9 (al quinto caps, il secondo da titolare) potrebbe rivelarsi un boomerang. Gli uomini del pacchetto, invece, con terze e seconde da sballo, saranno gli stessi che 15 giorni fa hanno demolito l’Australia (15-6).

Per Nick L’Italia però, per nutri-

re speranze, dovrà imporsi proprio là davanti, sfruttando il dinamismo di avanti più leggeri (857 chili a 901). E’ quella, da sempre, la forza della squadra. Senza dimenticare i soliti osservati speciali, gli uomini della mediana, Semenzato e Orquera. Per Nick Mallett potrà essere l’ultima partita di un ciclo di quattro anni. Venerdì sera lo staff lo ha invitato a cena e gli ha regalato un iPad. Con custodia rigorosamente azzurra. C’è da vincere anche per lui. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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RUGBY MONDIALE IN NUOVA ZELANDA GIRONE A

Carter-McCaw ko All Blacks in ansia E Lomu è grave? La Nuova Zelanda trema: ieri prima il capitano McCaw (piede destro), poi l’apertura Carter (inguine) si sono fermati in allenamento e hanno dovuto così saltare la sfida al Canada, giocata nella notte, con Slade apertura e Hore capitano. Intanto per il «Dominion Post», Jonah Lomu «sta veramente male». Il quotidiano cita fonti vicine all’ex ala, ricoverato da una settimana all’ospedale di Auckland.

GIRONE D

GIRONE B COL 10 GIOCA SLADE Nuova Zelanda-Tonga 41-10 Francia-Giappone 47-21 Tonga-Canada 20-25 Nuova Zelanda-Giappone 83-7 Francia-Canada 46-19 Tonga-Giappone 31-18 Nuova Zelanda-Francia 37-17 Canada-Giappone 23-23 Francia-Tonga 14-19 Nuova Zelanda-Canada giocata nella notte CLASSIFICA Squadra P V N P F S Nuova Zelanda 15 3 0 0 161 34 Francia 11 2 0 2 124 96 Tonga 9 2 0 2 80 98 Canada 6 1 1 1 67 89 Giappone 2 0 1 3 69 184

La Scozia ci crede Wilkinson ricuce Inghilterra avanti Nel derby chiave contro l’Inghilterra, la Scozia fa un primo tempo grandioso e al 55’ sale anche a 12 3, risultato che la qualifica ai quarti, ma al 56’ concede a Wilkinson il drop che dà il via alla rimonta inglese, chiusa da Ashton a 3’ dal termine. Inghilterra-Scozia 16-12 (p.t. 3-9). Marcatori: p.t. 8’ c.p. Paterson (S), 16’ c.p. Parks (S), 33’ c.p. Wilkinson (I), 40’ drop Parks; s.t. 15’ c.p. Paterson, 16’ d. Wilkinson, 22’ c.p. Wilkinson, 37’ m. Ashton tr. Flood (I).

NELLA NOTTE I PUMAS Scozia-Romania 34-24 Argentina-Inghilterra 9-13 Scozia-Georgia 15-6 Argentina-Romania 43-8 Inghilterra-Georgia 41-10 Inghilterra-Romania 67-3 Argentina-Scozia 13-12 Georgia-Romania 25-9 Inghilterra-Scozia 16-12 Argentina-Georgia giocata nella notte CLASSIFICA Squadra P V N P F S Inghilterra 18 4 0 0 137 34 Scozia 11 2 0 2 73 59 Argentina 10 2 0 1 65 33 Georgia 4 1 0 2 41 65 Romania 0 0 0 4 44 169

Il Sudafrica perde Francois Steyn Alle 7 Galles-Figi Il Sudafrica ha perso per il resto del Mondiale François Steyn: il trequarti dal piede micidiale spesso realizza calci e drop da oltre metà campo si è infortunato alla spalla sinistra con Samoa. Fine Mondiale anche per l’ala dell’Australia Mitchell, infortunato alla coscia sinistra con la Russia. Intanto alle 7 c’è Galles Figi: gli isolani passerebbero vincendo con 4 mete e senza concedere bonus.

BOKS GIÀ AI QUARTI Figi-Namibia Sudafrica-Galles Samoa-Namibia Sudafrica-Figi Galles-Samoa Sudafrica-Namibia Figi-Samoa Galles-Namibia Sudafrica-Samoa Galles-Figi CLASSIFICA Squadra P V N Sudafrica 18 4 0 Galles 10 2 0 Samoa 10 2 0 Figi 5 1 0 Namibia 0 0 0

49-25 17-16 49-12 49-3 17-10 87-0 7-27 81-7 13-5 oggi, ore 7 P 0 1 2 2 4

F S 166 24 114 34 91 49 59 101 44 266

Francia, contro Tonga è una Corea Debacle con gli isolani che hanno meno cittadini dei loro tesserati. L’Equipe dà 0 in pagella a tutti DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNI DUNEDIN (Nuova Zelanda)

Eccola, la sorpresona. Una Nazionale del Pacifico torna a graffiare, a lasciare un segno sul Mondiale. E che segno. Tonga, che conta soltanto 100.000 abitanti, batte la Francia (160.000 tesserati): e alzi la mano chi se l’aspettava. Là dove non sono riuscite Figi e Samoa, riescono Maka e compagni. Senso unico A Wellington è partita a senso unico, coi polinesiani padroni del campo e i transalpini intrappolati nella loro ragnatela, con la difesa a far acqua da tutte le parti. Gli indemoniati tongani, non fossero così confusionari, metterebbero pure la ciliegina sulla torta. Invece creano un’infinità di occasioni, ma ne concretizzano ben poche. Per centrare la promozione avrebbero dovuto realizzare il bonus segnando quattro mete. Si fermano a una (bellissima), a metà primo tempo: calcio taglia campo di Morath, Hufanga manda a farfalle Bonnaire e il giochino è cosa fatta.

parla di squadra «inqualificabile», il sito de L’Équipe di «cianfrusaglia indescrivibile» e dà zero a tutti i giocatori in pagella — salva la pelle e guarda con apprensione ai quarti contro l’Inghilterra. Sarà un’altra settimana di fuoco.

l’arbitro Steve Walsh della necessità di un giallo... Ma Tonga ha il cuore grande e resiste anche con l’uomo in meno. La situazione si ribalta nella ripresa, con 10’ di sospensione ai danni di Estebanez. La meta a tempo praticamente scaduto dello stesso Clerc (la quinta del torneo) non serve nemmeno a rendere meno amara la pillola. Con Parra confermato all’apertura a dispetto di tutto e di tutti — nel ruolo è un pesce fuor d’acqua — Trinh-Duc vede il campo solo negli ultimi venti minuti.

Che smacco I Galletti, archiviato il k.o. con gli All Blacks, perdono partita e dignità. E dire che persino Carlo Damasco, il guardalinee, aveva provato a dare una mano ai cugini: prima dell’intervallo giudica irregolare un placcaggio di Hubanga ai danni di Clerc e convince

«Peggio di così non avremmo potuto giocare — ammette capitan Thierry Dusautoir — se ripeteremo una prestazione del genere non andremo lontano». A Tonga, a meno di un’impossibile impresa del Canada contro gli All Blacks, oltre all’immensa soddisfazione, resta la qualificazione diretta a Inghilterra 2015. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Jean Baptiste Poux, pilone francese

Tonga-Francia 19-14 (13-6). Marcatori: 2’ c.p. Yachvili (F), 7’ c.p. Morath (T), 24’ c.p. Yachvili (F), 26’ m. Hufanga tr. Morath (T), 36’ c.p. Morath (T); s.t. 10’ c.p. Yachvili (F), 26’ e 32’ c.p. Morath (T), 40’ m. Clerc (F).

Gazzetta.it ITALIA-IRLANDA TEMPO REALE SUL SITO DALLE 9.30

Critiche La Francia, in patria

La «Sipi Tau» dei tongani dopo il trionfo REUTERS

sempre più divorata dalle critiche — la protesta corre principalmente sul web: Rugbyrama

Questa mattina dalle 9.30 il nostro sito proporrà la diretta testuale di Italia-Irlanda, sfida decisiva per la qualificazione ai quarti di finale di Nuova Zelanda 2011. Dopo la partita, nella sezione dedicata al Mondiale, il resoconto dell’inviato, le parole dei protagonisti e le immagini più belle.

CELTIC LEAGUE QUINTO TURNO: SECONDO SUCCESSO DI FILA PER IL BENETTON

Come è cresciuta Treviso Vince senza 13 azzurri Williams illumina Battuti gli Scarlets In campo i 20enni Morisi, Chillon, Iannone e Fazzari EMANUELE SPIRONELLO TREVISO

Seconda vittoria consecutiva per Treviso. Dopo l’impresa di Glasgow i trevigiani tornano a far rispettare la legge del Monigo agli Scarlets, che già tredici mesi fa persero nell’esordio trevigiano in Celtic. La squadra di Llanelli ha pagato la maggiore fisicità, brillantezza e vivacità della squadra di Smith, che ha dato la netta impressione di essere superiore in ogni parte del campo. La palma del migliore va a Brendan Wil-

liams, decima stagione con i veneti, che ha spaccato in due la gara con la meta di intercetto da metà campo al 16’ della ripresa, dopo aver fornito su un vassoio d’argento l’ovale a Nitoglia per la prima segnatura sul finire del primo tempo. Solidi A uscire vincitore è però il solido impianto di gioco trevigiano, nel quale possono avvicendarsi giovanissimi come Morisi, Chillon, Iannone e il debuttante Fazzari, senza che diminuisca l’intensità. A questa squadra mancano ben 13 azzurri e qualche infortunato come un certo Botes (titolare inamovibile nella passata stagione) ma nessuno sembra accorgersene: cosa accadrà tra tre settimane quando il gruppo sarà al completo? «Non sarà semplice fare delle scelte — ammette Smith — ma se teniamo un livello alto, l’innesto dei naziona-

Aironi, un tempo Poi solo Leinster (ales.s.) Alla Royal Dublin Society, per un tempo gli Aironi tengono sotto scacco il Leinster, vanno anche al riposo in vantaggio 7-0 per la meta di Nick Williams. Poi entra Madigan all’apertura, l’estremo Nacewa si accende e i dublinesi rinascono, Tebaldi col 10 fa quel che può ma non può avere la solidità di Olivier, la mischia cala dopo un’ora ad alta intensità e per la franchigia italiana diventa notte. Gli irlandesi trovano anche il bonus delle quattro mete. Buono il n.9 Keats: la sensazione è che con una mediana Keats-Olivier — resa impossibile dalle regole Fir sull’utilizzo degli stranieri —, la squadra renderebbe di più.

li non potrà che aiutare il gruppo a crescere ancora di più». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TREVISO–SCARLETS 20-10 Marcatori: p.t. 29’ c.p. Newton, 37’ c.p. Burton, 40’ m. Nitoglia tr. Burton; s.t. 2’ m. Liam Williams tr. Newton, 10’ c.p. Burton, 16’ m. Brendan Williams tr. Burton. Treviso: Nitoglia; Iannone (34’ s.t. Di Bernardo), Galon, Morisi (21’ s.t. De Waal), B. Williams; Burton, Chillon (29’ s.t. Bernabò); Filippucci, Minto, Vosawai (8’ s.t. Padrò); Vermaak (9’ s.t. Picone), A. Pavanello; Allori (8’ s.t. Muccignat), Ceccato (8’ s.t. Vidal), Rizzo (21’ s.t. Fazzari). All. F. Smith. Scarlets: Newton; Le. Williams, Reynolds (34’ s.t. Price), Maule (18’ s.t. Warren), Li. Williams (30’ s.t. Ford); A. Thomas, Tipuna (10’ s.t. Davies); Morgan, Pugh, McCusker; Welch, Reed (9’ s.t. Edwards); R. Thomas (27’ s.t. Jones), Phillips (34’ s.t. Hawkins), I. Thomas (10’ s.t. John). All. N. Davies. Arbitro: Wilkinson (Irlanda). Note: p.t. 10-3, spettatori 3500. Giallo a Rhys Thomas (36' p.t.). Calci: Burton 4/5, drop 0/1 (10 punti); Newton 2/4 (5 p.). Uomo del match: Brendan Williams. Punti: Treviso 4, Scarlets 0.

Brendan Williams, 33 anni, si invola per la meta ROGERS

CLASSIFICA BIANCOVERDI SESTI Giocata ieri: Cardiff Glasgow 15 34. Classifica: Ospreys 20; Munster 17; Connacht 14; Ulster 12; Cardiff 11; Treviso, Edimburgo, Glasgow 10; Leinster, Dragons 9; Scarlets 6; Aironi 5. Prossimo turno. Venerdì: Scarlets Edimburgo; Ulster Treviso (ore 20.05); Glasgow Dragons. Sabato: Aironi Cardiff (ore 15); Leinster Connacht; Munster Ospreys. ECCELLENZA (i.m.) Così nei test precampionato: Petrarca Rovigo 44 26; Lazio Prato 24 40; Mogliano Calvisano 5 7.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LEINSTER-AIRONI 26-7 Marcatori: p.t. 36’ m. Williams tr. Tebaldi; s.t. 9’ m. Madigan tr. Nacewa, 19’ m. Nacewa, 28’ m. Fitzgerald tr. Nacewa, 40’ m. R. Ruddock tr. Nacewa. Leinster: Nacewa; Carr, O’Malley, Fitzgerald, Kearney; Reid (1’ s.t. Madigan), Willis; Auva’a, R. Ruddock, C. Ruddock (10’ s.t. Murphy); Toner, Sykes (19’ s.t. Browne); Hagan, Strauss, Van der Merwe. All. Schmidt. Aironi: Trevisan; Sinoti, Quartaroli, Pizarro (19’ s.t. G. Pavan), Venditti; Tebaldi, Keats (19’ s.t. Olivier); Williams, Favaro (30’ s.t. Ferrarini), Sole; Biagi (38’ s.t. Cazzola), Furno; Staibano (27’ s.t. Redolfini), Santamaria (31’ s.t. Giazzon), Al. De Marchi (19’ s.t. Aguero). All. Phillips. Arbitro: Mitrea (Italia). Note: p.t. 0-7, spett. 14.700. Gialli: 23’ p.t. Sinoti. Calci: Nacewa 3/7 (6 p.); Tebaldi 1/2, drop 0/1 (2 p.). Uomo del match: Fitgerald (Leinster). Punti: Leinster 5, Aironi 0.


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PALLAVOLO EUROPEO FEMMINILE: SEMIFINALI ITALIA GERMANIA

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HANNO DETTO

(22-25, 22-25, 17-25) ITALIA: Del Core 10, Arrighetti 8, Costagrande 13, Piccinini 4, Gioli 9, Lo Bianco 1; Leonardi (L), Bosetti, Guiggi, Ortolani 3, Non entrate: Anzanello e Ferretti. All. Barbolini.

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ARBITRI: Hodon (Slk) e Huhtaniska (Fin). NOTE - Spettatori: 2000. Durata set: 24', 27', 23'; totale 74'. Italia: battute sbagliate 5, vincenti 1, muri 4, 2a linea 4, errori 14; Germania. battute sbagliate 7, vincenti 3, muri 12, 2a linea 8, errori 14.

Teste basse, sguardi che si evitano: dopo due ori (2007 e 2009) l’Italia ha appena perso e abdicato al trono europeo GALBIATI

Tramonto azzurro cupo L’Italia si scopre debole Per quanto possa sembrare strano, dopo una delle più brutte esibizioni azzurre degli ultimi anni, la sconfitta subita contro la Germania non è la peggiore notizia che arriva in Italia dalla Pionir Hala. Senza una wild card, che la federazione mondiale potrebbe erogare alle azzurre nelle prossime 48 ore, l’Italia non giocherà la Coppa del Mondo in Giappone, riducendo drasticamente le possibilità di andare all’Olimpiade di Londra il prossimo anno.

Simona Gioli, 34 anni. In basso Francesca Piccinini, 32 GALBIATI

bacle: perdere era nelle possibilità, soprattutto perché la Germania di Giovanni Guidetti (l’allenatore che qualche mese fa è stato il primo a portare la Champions League femminile in Turchia e fra qualche mese dovrebbe prendere il posto di Barbolini sulla panchina azzurra) ha giocato una partita molto intelligente, finendo per mascherare anche le proprie debolezze.

ALLE 15 PER IL TERZO POSTO

Wild Card Senza questa possibi-

lità nipponica, infatti, per una questione di ranking e complicati meccanismi l’Italia poi avrebbe solo un girone continentale di qualificazione, meno di due settimane dopo l’ultima gara della finale scudetto, con clienti quali Russia, Polonia e via elencando. Ecco perché la disfatta di Belgrado – erano 8 anni che l’Italia femminile non rimediava una sconfitta tanto pesante in un Europeo – assume un colore molto più triste, quasi tetro. Misterioso. Come l’origine di questa de-

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RCS

scita a stare serena, di un’Italia fatta di una federazione molto «dialettica» (tanto per usare un eufemismo), per cui può anche accadere che un consigliere federale su Facebook, durante la partita, «commenti» le decisioni del tecnico azzurro. E il suddetto c.t. (che qualche errore di certo lo ha commesso) è però un anno

che è finito sulla graticola… Ma per fare un bilancio di questo Europeo è giusto aspettare l’ultima partita, dopo la finale per il bronzo con la Turchia. L’Italia è certa che non porterà a casa il terzo oro consecutivo, ma una medaglia – di questi tempi – sarebbe più preziosa di come può apparire in una giornata tanto triste.

DELUSIONE LA REAZIONE DELLE AZZURRE. LA LO BIANCO: «NON HA FUNZIONATO NULLA»

«Non finisce qui, vogliamo il bronzo» La Piccinini: «Non siamo mai riuscite e reagire. Bisogna cancellare subito questa sconfitta» DAL NOSTRO INVIATO

del fidanzato.

MARISA POLI BELGRADO

Black out Francesca prova a

Testa bassa e via, fuori dal campo, nel rifugio dello spogliatoio. Resta Francesca Piccinini a raccontare della sconfitta europea più cocente degli ultimi anni, lei che ha finito in panchina dopo aver concluso gli ultimi due set con due errori in ricezione. «Ci hanno messo in difficoltà, complimenti alla Germania che è cresciuta molto, mentre noi non siamo state incisive come al solito» spiega la Picci, dopo essersi fatta consolare dall’abbraccio

spiegare quello che ha vissuto in campo: «Forse si sono invertite le parti rispetto alla gara che abbiamo giocato nei quarti contro l’Olanda, stavolta l’Olanda eravamo noi. Ci hanno aggredito subito dall’inizio, subito dalle prime palle, e noi non siamo riuscite a reagire. Abbiamo fatto fatica a fare tutte le cose, non c’era la grinta, forse perché volevamo fare di più, perché le aspettative erano altre. Bisogna cancellare subito questa sconfitta, il nostro Europeo non è finito qui, c’è an-

Giovanni Guidetti/1 «Non era nemmeno nei sogni, pensavo di poter vincere, ma non così: grazie allo spirito, alla disciplina, al coraggio delle mie giocatrici»

ITALIA IL MIGLIORE h 6,5 DEL CORE L’unica a mantenere la lucidità in ricezione e attacco non a caso Lo Bianco le affida il quarto delle schiacciate azzurre ARRIGHETTI 5.5 Non male in attacco, ma evanescente a muro COSTAGRANDE 5.5 Grande mole di lavoro, ma nel momento delicato del match qualche palla rigiocata una della sua esperienza la deve mettere a terra PICCININI 4.5 Probabilmente ha mandato qui la sua controfigura GIOLI 5.5 Meno trascinatrice che in altre occasioni, in attacco – marcatissima – non punge. E a muro non tocca come la sua fama LO BIANCO 5.5 Messa in crisi da una ricezione barcollante non riesce a tenere a galla le sue LEONARDI 5.5 E’ la più giovane, ma non affonda più delle compagne BOSETTI e GUIGGI sv ORTOLANI 5.5 Inserita in due ruoli diversi non ha dato il meglio di sé, soprattutto non è riuscita a girare la gara ALL. BARBOLINI 5 L’inserimento di Ortolani come martello sembra avere sorpreso le sue stesse giocatrici. Tempestivo nei time out meno nei cambi

GERMANIA Weiss 7, Grun 8, Furst 6.5, Kozuch 7.5, Brinker 6.5, Ssuchke 7.5, Tzscherlich 7.5, Thomsen sv Apitz sv. Non entrate: Kauffeldt, Matthes, Hippe. All. Guidetti 7.5

Scoperchiato Esattamente il

contrario di quello che è accaduto all’Italia. Coriacea e tosta 4 giorni fa contro l’Olanda, dura come una confezione di stracchino ieri sera. E’ come se tutte in una volta fossero emerse le difficoltà dell’estate, le insicurezze di giocare con una formazione sempre differente, l’incapacità di reagire anche quando (e nel terzo set è accaduto almeno tre volte) l’avversario te ne dà la possibilità. Barbolini, come suo costume, ha aspettato molto prima di utilizzare la panchina e quando lo ha fatto ha usato anche l’opzione Ortolani al posto di Piccinini, da schiacciatrice, ruolo in cui forse non giocava dal 2008. E’ sembrata quella la resa di un’Italia che in questa estate non è mai riu-

Giulia Leonardi «La Germania ci ha messo all’angolo, ha giocato benissimo, come forse non ci aspettavamo. Hanno difeso l’impossibile, hanno attaccato tutto»

S

Mai in partita, la squadra di Barbolini si arrende 0-3 alla Germania di Guidetti (nostro futuro c.t.?). Ora si complica la strada per Londra GIAN LUCA PASINI BELGRADO (Serbia)

di G.L.P.

SI SALVA SOLO LA DEL CORE

GERMANIA: Weiss 1, Grun 17, Furst 9, Kozuch 15, Brinker 6, Ssuchke 13; Tzscherlich (L), Thomsen, Apitz. Non entrate: Kauffeldt, Matthes, Hippe. All. Guidetti.

DAL NOSTRO INVIATO

le Pagelle

cora una medaglia da vincere». Lo stesso refrain di Eleonora Lo Bianco, la capitana che in conferenza stampa dirà: «Sono dispiaciuta per la nostra partita. Abbiamo giocato davvero male, non ha funzionato nulla». Attenzione «Abbiamo sofferto in ricezione — dice il c.t. Massimo Barbolini, dopo i complimenti all’amico e concittadino modenese Guidetti —, ma è successo anche a loro. La differenza è che hanno risolto le situazioni difficili e noi no. Abbiamo avuto fretta, non abbiamo avuto la pazienza di aspet-

tare in attacco dopo le loro difese. Gli scambi lunghi di solito siamo noi a vincerli, stavolta non è successo, nemmeno quando nel primo set siamo riuscite a riprenderle sul 15 pari». Spiega il cambio del secondo set, con Serena Ortolani mandata in campo da schiacciatrice al posto di Piccinini: «Erano gli ultimi punti, avevo bisogno di alzare il muro e c’è stata anche una reazione. Analizzeremo con calma che cosa non ha funzionato, che cosa potevamo fare, di certo si complica la qualificazione olimpica. A meno che arrivi una wild card per la Coppa del Mondo...».

Giovanni Guidetti/2 «Se anche l’Italia non ha avuto un’estate esaltante, nessuno deve permettersi di criticare un gruppo che ha vinto tanto. E considero Barbolini il miglior allenatore italiano»

L’ALTRA SEMIFINALE

Turchia battuta Serbia finalista c’è pure Djokovic

BELGRADO Col tifo scatenato del numero 1 del tennis mondiale, Novak Djokovic (nipote acquisito del c.t. serbo Zoran Terzic) ieri in tribuna (poi s’è complimentto via Twitter). Spinta da 8450 spettatori, la Serbia va in vantaggio per 2 0, si fa rimontare dalla Turchia, poi si impone 15 12 in un tie break tiratissimo (serbe sotto 1 5). La Serbia, già campione nel maschile due settimane fa, oggi sfida la Germania: il titolo andrà a una squadra che non ha mai vinto prima (la Germa nia vinse 2 volte come Ddr). Serbia-Turchia 3-2 (25-10, 25-22, 23-25, 23-25, 15-12) SERBIA: Nikolic 10, Rasic 16, Brakocevic 23, Molnar 6, Krsmanovic 9, Ognjenovic 8; Cebic (L), Malagurski 2, Ve sovic, Antonijevic. N.e. Male sevic, Ninkovic. All. Terzic. TURCHIA: Ozsoy 17, Toksoy 13, Darnel 23, S. Kirdar 1, Erdem 14, C. Kirdar 3; Kuzu basiogli (L), Guresen (L), Gu mus 5, Uslupehlivan, Karako yun. N.e. Cansu. All. Motta. NOTE Spett. 8450. Durata set: 20’, 29’, 28’, 30’, 18’; tot. 125’: Serbia: b.s. 11, v. 8, m. 18, s.l. 12, e. 20. Turchia: b.s. 20, v. 7, m. 15, s.l. 9, e. 39.


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BASKET IL PRIMO TROFEO DELLA STAGIONE

SuperSiena La Mens Sana fatica ma arriva sempre nel momento giusto Cantù in testa per 38’, Lavrinovic (mvp) segna 16 punti nell’ultimo quarto. Ed è la 5a Supercoppa di fila

ce Simone Pianigiani. Gioca male, ma capisce che anche una supersquadra in certi momenti deve saper vincere: «Limitando e sopportando i propri errori cercando di provocarne negli avversari». Poi, la Mps, rimessa a posto la gara: «Crescendo e migliorando durante lo svolgersi della partita — dice il c.t. — ha fatto nelle azioni decisive delle giocate difensive francamente di altissimo livello». Il Baso Cantù va via a inizio secondo quarto, quando Basile segna la sua prima tripla ufficiale al ritorno in Italia e con Scekic sotto canestro, va anche a +10 (12-22). Siena è solo McCalebb e i rimbalzi offensivi: 14 dei 24 punti del primo tempo, sono su palla rubata o tap in. Contro la difesa schierata, poco o niente. Nella ripresa, però, va al lavoro anche Lavrinovic («All’Europeo in Lituania avevo problemi alla schiena, ma ora sto bene» dice), Siena si avvicina ma ancora Scekic è l’anima della resistenza Bennet. Ma al 26’, commette il quarto fallo. Pianigiani va sui giocatori più collaudati, dopo 31’30" Cantù ha ancora la forza di tornare a +8 (47-55). I pentacampeones però conoscono l’unico modo per ribaltare la situazione. Il

« « SIENA CANTÙ

73 70

(12-15, 24-32; 47-48) MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 13 (5/10), Aradori 3 (1/2), Summers 8 (3/7, 0/1), Stonerook 4 (1/2, 0/1), Michelori 2 (1/2); Zisis (0/1), Carraretto (0/2 da 3), Lavrinovic 25 (5/8, 2/3), Kaukenas 10 (2/5, 1/1), Ress, Moss 8 (3/5, 0/2). N.e.: Lechthaler. All.: Pianigiani. BENNET CANTÙ: Cinciarini 4 (1/3, 0/1), Mazzarino 12 (1/5, 2/3), Micov 13 (4/6, 0/2), Leunen 4 (2/2, 0/1), Marconato 2 (1/3); Lighty 5 (1/2), Scekic 10 (3/6, 0/2), Ortner 6 (3/5), Markoishvili 8 (4/5), Basile 6 (2/6 da 3). N.e.: Abass, Diviach. All.: Trinchieri. ARBITRI: Facchini, Cerebuch, Sardella. NOTE T.l.: Mps 22/31, Ben 18/26. Rimb.: Mps 28 (Lavrinovic 8), Ben 33 (Ortner 8). Ass.: Mps 11 (McCalebb 5), Ben 12 (5 con 2). Prog.: 5’ 8-9, 15’ 18-25, 25’ 33-36, 35’ 56-60. Usc. 5 f.: Scekic 36’48" (59-63), Leunen 37’28" (61-65), Micov 39’50" (70-69). Tec.: Aradori 29’55" (46-44). Spett. 4210.

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA CHIABOTTI FORLÌ

Shaun Stonerook che ruba un pallone decisivo e dà un assist fondamentale, Ksystof Lavrinovic che parte male ma segna 16 punti nell’ultimo quarto, Rimas Kaukenas che mette la tripla che fa vincere la partita. Vi sembra di aver già sentito queste cose negli ultimi anni? Non vi sbagliate: Siena vince la quinta Supercoppa di fila, allunga la striscia della sua imbattibilità italiana a 11 trofei consecutivi, non perde dalla coppa Italia 2008, lasciando pure David Andersen, il grande acquisto dell’estate, in tribuna per i postumi di un problema rotuleo e il ritardo nell’entrata in un sistema collaudato che è poi il motivo an-

che dell’ultimo successo. Tutto come al solito, tranne un paio di cose: dopo aver vinto le 4 Supercoppe precedenti con 28 punti di scarto di media, stavolta la Mps ringrazia David Lighty, il rookie della Bennet, che a 3" dalla fine sbaglia il libero del possibile supplementare.

Shaun Stonerook, 34 anni, con la Supercoppa. Il capitano di Siena la vinse anche con Cantù nel 2003 CIAMILLO

Gioco La seconda, è che Cantù

ha condotto per 37’50", non solo nel punteggio ma anche nel gioco. In una partita tra due squadre ancora al 50% della condizione per infortuni e ritardi post Europeo, la sensazione generale è che la Bennet abbia buttato via la partita contro un’avversaria mai così vulnerabile. Che ha dato l’ennesima lezione: «La mia squadra, anche nei momenti più difficili, non è stata presuntuosa» di-

Pianigiani: «Abbiamo fatto azioni decisive in difesa di altissimo livello» Trinchieri: «Errori fatali sul +8. Siamo stati molto bravi per 38’, non è bastato»

poster della vittoria, l’azione che cambia tutto è la rubata di Stonerook che dà a Moss il canestro più fallo del sorpasso (66-65). La croce L’ansia di Cantù sale,

Kaukenas segna la tripla del 69-65 a 92" dalla sirena. E quando Moss, a 10" dalla fine, fa solo 1/2 dalla lunetta (71-69), Lighty può già fare qualcosa di storico: «Non gettiamogli la croce addosso — dice Trinchieri — era il meno esperto. La verità è che non gli dovevamo dare l’ultima palla. Non siamo riusciti a portare a casa la partita, a questo punto non è neanche una questione tecnica, abbiamo commesso degli errori fatali sul +8. Siamo stati molto bravi per 38’, non è bastato».

y Appunti

LA 6a PER LA MPS LEGADUE Albo d’oro 1995 Virtus Bo 1996 Verona 1997 Treviso 1998 Fortitudo Bo 1999 Varese 2000 Roma 2001 Treviso 2002 Treviso 2003 Cantù 2004 Siena 2005 Fortitudo Bo 2006 Treviso 2007 Siena 2008 Siena 2009 Siena 2010 Siena 2011 Siena

Mvp 1995 Woolridge (Virtus Bo) 1996 Galanda (Verona) 1997 Marconato (Treviso) 1998 Abbio (Virtus Bo) 1999 Meneghin (Varese) 2000 Allen (Roma) 2001 Edney (Treviso) 2002 Edney (Treviso) 2003 Johnson (Cantù) 2004 Vanterpool (Siena) 2005 Belinelli (Fortitudo Bo) 2006 Goree (Treviso) 2007 Stonerook (Siena) 2008 McIntyre (Siena) 2009 Sato (Siena) 2010 McCalebb (Siena) 2011 Lavrinovic (Siena)

BENNET CANTÙ MICHELORI 6 Si guadagna il quintetto e la sufficienza con tre palle recuperate in 13’.

LIGHTY 6 Povero, sbaglia il libero del supplementare dopo una partita attenta non splendente (3 recuperi) al servizio della squadra.

LEUNEN 5 Grande delusione: vero che ha saltato buona parte della preparazione per un infortunio, ma non è mai davvero in partita.

STONEROOK 6.5 Sta in piedi con lo scotch, ma le due azioni difensive che girano la partita sono sue. Strano, vero?

MICOV 7 Sporca con le palle perse (5) una partita di grande sostanza tattica: 9 falli subiti, 6 rimbalzi.

MARCONATO 5 Sbaglia un paio di rigori, di quelli che fa. Poca roba.

ARADORI 6 Il migliore del precampionato, parte in quintetto e gioca con timore? Poi si riprende ma più in difesa (4 recuperi).

h

RESS N.G. Sei minuti in campo, un rimbalzo.

ZISIS 5 Solo 6’ minuti, appena rientrato dall’infortunio europeo. CARRARETTO 5 Otto minuti, due errori al tiro.

h

IL MIGLIORE 7,5 LAVRINOVIC

Miglior giocatore della gara, 16 punti nell’ultimo quarto dopo un inizio difficile.

MOSS 6.5 Le ultime giocate difensive sono sue, fa due falli ma è un muro invalicabile per tutti i canturini.

KAUKENAS 6.5 Partita difficile ma bisogna dargli atto che anche Trinchieri ha poi detto che a decidere la partita è stata la sua tripla a 1’32" dalla fine.

SUMMERS 6 Grande talento poco passatore... Ma gioca solo 8’ nella ripresa, solo 2 nell’ultimo quarto quando ci vogliono i veterani.

IL MIGLIORE

7 SCEKIC

Per quello che vale il plus minus, nei quintetti con lui in campo Cantù ha vinto di 17 punti... 4 recuperi, 7 rimbalzi, il migliore di Cantù.

Bo McCalebb, 26 anni, e Marko Scekic, 30 CIAMILLO

ORTNER 5.5 Si sbatte ma 6 palle perse fanno male. MARKOISHVILI 5.5 Gioca poco, 12’, in down post europeo. Fa poco.

(g.d.) Sassari ha prolungato il contratto di coach Meo Sacchetti fino al 2014. Torneo Città di Sassari: per il 3o posto Cremona–Valladolid 76–73 (Wafer 20, Perkovic 12, Tabu 11; Robinson 18). A Caserta: Cska Mosca-Roma 77-65 (Shved 18, Krstic 13; Datome 19, Tucker 12). Dopo l’infortunio di Stefano Gentile, Casale ha preso il 26enne Simone Berti, nelle ultime due stagioni a Pistoia.

Romeo Sacchetti, 58 anni CIAM

ARBITRI

Tola è il nuovo presidente Aiap (canf) Luciano Tola è il nuovo presidente dell’Aiap: si tratta di un ritorno. Il fischietto viterbese ha battuto l’altro candidato, Umberto Porcari, per 30 voti a 22. Entrano nel consiglio direttivo Biggi, Caiazza, Caroti, Masi, Materdomini e Sardella. Ma l’ambiente è caldo: si cerca di ricomporre la frattura col presidente Cia Zancanella e si medita di non effettuare i quiz scritti e i test atletici previsti in giornata a Castel San Pietro.

Barcellona vince la Supercoppa

KAUKENAS STENTA POI PIAZZA LA TRIPLA DEL K.O., NELLA BENNET BENE SCEKIC E MICOV MCCALEBB 7 Gioca un po’ come con la Macedonia, quando la squadra non sa cosa fare, lui si butta dentro. 7 palle recuperate, 5 assist.

A SASSARI

SPAGNA

di CHIABO

MONTEPASCHI SIENA

Oggi alle 18.15 prima giornata di LegaDue. A Pozzuoli, per l’esordio di Sant’Antimo, l’ingresso è gratuito. Programma: Enel Brindisi Aget Imola; Sigma Barcellona Centrale Latte Brescia; Tesi Pistoia Ostuni; Fileni Jesi Morpho Piacenza; Marcopoloshop.it Forlì Givova Scafati (18.30 diretta RaiSport 2; Conad Bologna Tezenis Verona; S.Antimo Prima Veroli. Riposa Trenkwalder Reggio Emilia.

Sacchetti firma e S resta fino al 2014

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le Pagelle

Si parte alle 18.15 Forlì-Scafati in tv

MAZZARINO 6.5 Come al solito fisicamente in difficoltà contro la difesa di Siena, fa il meglio all’inizio. CINCIARINI 6 Difende molto bene su McCalebb ma gioca con poca personalità in attacco fino a quando segna 5 punti di fila a inizio dell’ultimo quarto. Non basta. BASILE 6 Gioca lui alla fine. Si vede che deve riacquistare il ritmo della partita dopo un anno praticamente fermo con una persa e una forzatura nel finale.

(pe. m.) Il Barcellona ha vinto la Supercoppa di Spagna battendo a Bilbao il Vitoria grazie a Juan Carlos Navarro, votato miglior giocatore. La guardia, mvp dell’ultimo Europeo, ha rovesciato l’andamento della finale, condotta fino all’ultimo quarto dai baschi, con tre triple consecutive. Finale: Barcellona Vitoria 82 73 (Navarro 24, Lorbek e Ndong 12; Teletovic 15, Prigioni 14). Semifinale: Barcellona Real Madrid 74 70.

PRELIMINARI EUROLEGA

Avanti Lietuvos Fuori il Khimki Preliminari di Eurolega. Semifinali a Vilnius: Lietuvos Cibona 88 71 (Rice 19, Katelynas 13; Suton 13); Galatasaray Villeurbanne 93 83 (Lakovic 22; Westermann 18). A Charleroi: Charleroi Alba Berlino 74 63 (Broyles 15; Allen 20); Nymburk Khimki 86 79 (Simmons 26; Loncar 25). Oggi le finali. Chi vince si qualifica per la stagione regolare al via il 17 ottobre con Zalgiris Kaunas Cska Mosca.


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BASKET LE TRATTATIVE DELL’ANNO

Kobe: i club ci stanno Nba: Wade alza la voce Il presidente della Lega Renzi: «Moderatamente ottimista» Trattative sulla serrata: la guardia di Miami urla contro Stern

rant. L’unione fa la forza. «Quando andiamo lì dentro, siamo tutti uniti e per questo siamo qui in piedi dietro Derek e Billy (Hunter, direttore esecutivo del sindacato, ndr)», diceva Anthony. Ma ieri sera, nella notte italiana, dopo 7 ore e mezza di riunione, l’ottimismo è un po’ calato quando Hunter ha dichiarato: «Abbiamo fatto progressi modesti, il gap è ancora ampio, non so se si riesce a chiudere. Ci troveremo ancora domani e ci divideremo in piccoli gruppi di lavoro, martedì in gruppi più ampi».

ANDREA TOSI

Il dito Ma pare che durante le

MASSIMO LOPES PEGNA

All’improvviso cala il silenzio sulla trattativa per portare Kobe Bryant a Bologna. Dopo l’ultima conference call di ieri notte, le parti hanno deciso di interrompere le comunicazioni coi media. Soprattutto l’agenzia del giocatore chiede riservatezza sui termini contrattuali peraltro già divulgati da Claudio Sabatini. Negli Usa sono rimasti perplessi per le reazioni di un paio di club italiani e dell’azzurro Daniel Hackett contro l’ipotesi di un calendario mirato a garantire incassi alla Virtus per coprire i costi dell’operazione. In particolare le parole molto sopra le righe di Daniel Hackett non sono piaciute allo staff di Kobe. Domani e martedì sono considerate date cruciali per chiudere e, in caso positivo, consentire alla Virtus di avviare le procedure del tesseramento e le attività per la promozione dell’evento. Lega Il presidente della Lega Va-

lentino Renzi si è detto «moderatamente ottimista» sulla possibilità che i club agevolino l’arrivo di Kobe. Sarebbe possibile infatti arrivare a una deroga che conceda alla Virtus di gioca-

LeBron James, Melo Anthony, Dwyane Wade, il presidente dei giocatori Derek Fisher, Paul Pierce e Baron Davis AFP

La Virtus è vicina alla deroga per giocare due partite di fila a Bologna

re le prime due partite in casa, contrariamente a quanto stabilisce il regolamento ma venendo incontro alle richieste di Sabatini. A New York Intanto, se la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo fosse come una partita di basket, allora il sindacato

giocatori Nba avrebbe guadagnato un esiguo margine di vantaggio sulla controparte. Ventuno All Star (o quasi) che rimandano qualsiasi impegno pur di farsi vedere alle spalle del loro presidente, Derek Fisher, fra i quali LeBron James, Dwyane Wade, Carmelo Anthony, Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Du-

quasi cinque ore d’incontro venerdì pomeriggio siano volate parole grosse. In particolare, ci sarebbe stato uno scontro a muso duro fra David Stern e Wade. Il commissioner che alza la voce e l’indice in modo giudicato arrogante. Dwyane, uno dei «Big Three» di Miami, che grida più di lui e lo ammonisce: «Metta giù quel dito, non sono suo figlio!». I giocatori stizziti che fanno muro e sono sul punto di abbandonare clamorosamente la stanza, fatto che avrebbe messo la Nba in cattiva luce. Ma poi la situazione si normalizza. Stern fa anche una piccola marcia indietro: «Non ho mai affermato che avrei annullato l’intera stagione, non è semplicemente nelle nostre intenzioni. Ho solo detto che nel caso dovessimo cominciare a cancellare partite di campionato, la trattativa diventerebbe più difficile, e questa era la grave conseguenza a cui facevo riferimento». Inoltre, la Nba avrebbe raccolto l’invito del sindacato ad aumentare il pool dei soldi condivisi fra le squadre (per esempio, quelli dei contratti delle tv locali) per dare una mano ai club più piccoli. Un piccolo passo avanti? Può darsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MAGO

Montegranaro «Ecco l’offerta per Bargnani» Adesso è ufficiale: Montegranaro vuole Andrea Bargnani. È lo sponsor Fabi che punta a firmare il lungo di Toronto, fermo per il lockout Nba. Lo conferma lo stesso Emanuele Fabi, 43enne brand manager dell’azienda di famiglia che esporta calzature in tutto il mondo: «La nuova arena di Ancona, capace di 7mila posti, ci stimola a pensare in grande — dice lo sponsor —, perciò spero che il sogno si possa tramutare in realtà. Domani (oggi) un mio collaboratore incontrerà a Milano Toto Ricciotti, agente di Bargnani, per avviare la trattativa. Offriamo al Mago un contratto nel tempo simile a quello che la Virtus ha proposto a Bryant con la possibilità di estenderlo per tutta la stagione qualora la serrata dovesse cancellare per intero il campionato Nba. Sui soldi non mi esprimo (si parla di 820mila dollari per 3 mesi, n.d.r.), siamo consapevoli del valore del giocatore. La nostra offerta sarà globale, coniugando prestazioni sportive e marketing, comprendendo anche l’aspetto commerciale mediante il lancio di un modello di calzatura di cui Bargnani sarebbe il testimonial a livello mondiale e che ci consentirebbe di rafforzarci nei mercati Usa e Canada. Immagino che Bargnani abbia altre offerte, leggo dell’interesse di Siena. Ad Ancona diventerebbe l’idolo di tutta una regione». a.to.


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IPPICA LA GRANDE ATTESA

BASEBALL MONDIALE A PANAMA

Dettori, doppio sogno Arc e GP numero 500

L’Italia riprova a salire sul podio

A Parigi Frankie (ieri 2˚ di un soffio) va a caccia del quarto successo nella classicissima e dello storico traguardo Il secondo dei tre successi di Dettori nell’Arc: quello di Sakhee nel 2001 FORNI

DAL NOSTRO INVIATO

Con Rio de la Plata il nostro fantino beffato sul palo. Oggi ha altri quattro tentativi

MICHELE FERRANTE PARIGI

Ai 300 finali Frankie Dettori ha in mano il Prix Lagardere, chiama a braccia Rio de la Plata per anticipare il rivale Rajsaman e guadagna di slancio un paio di lunghezze. Sembra fatta, ma poco più avanti i muscoli del sauro di Godolhpin diventano di piombo e sul palo l’avversario aggancia e sorpassa: corta incollatura. Un piccolo errore di precipitazione, complice la stanchezza di un compagno di tante battaglie e vittorie importanti come il Grand Criterium di 4 anni fa proprio qui a Longchamp, dove ieri si mangiavano granite in maniche di camicia a 30 gradi. Avesse atteso qualche istante prima di pigiare sull’acceleratore, forse Dettori avrebbe portato a casa il 500˚ GP della sua leggenda. Invece l’assalto è rimandato a oggi, anche dopo il terzo nel Prix Royallieu con Modeyra. Quattro L’Arc de Triomphe porta benissimo i suoi 89 anni e

ogni anno riesce a mettere di fronte il meglio del galoppo continentale con l’aggiunta di qualche giapponese molto agguerrito come Nakayama Festa, 2˚ lo scorso anno e ora di nuovo nella mischia. Poco prima delle 16 di oggi, quando Dettori salirà in sella all’inglese Snow Fairy, la pratica n˚ 500 potrebbe essere già stata archiviata, nel Grand Criterium (gr. 1, m 1600) che affronta da netto favorito con Dabirsim (in pista anche l’italiano Salure allenato da Bruno Grizzetti e montato da Dario Vargiu), oppure nel Prix de La Foret (gr. 1 m 1400) a bordo dell’ormai quasi inglese Worthadd. Durissima però contro Goldikova, la fuoriclasse da 14 gruppi 1. E non facile con Snow Fairy nell’Arc, già vinto tre volte dal nostro fantino, con due favoriti

(Lammtarra 1995, Sakhee 2001) e un outsider a 20/1 come Marienbard nel 2002. Quella di oggi sarà la sua 24ª partecipazione. Femmine terribili Frankie e

Snow Fairy hanno già fatto coppia due volte e due volte sono arrivati secondi, l’ultima vicinissimi a So You Think, il rivale dichiarato della favorita Sarafina, speranza dell’Aga Khan che ha già fatto poker nell’Arc. Galikova (sorella di Goldikova) e la terribile tedesca Danedream (già 2 gr. 1 vinti) aggiungono peso specifico alla pattuglia femminile (17 fin qui le vittorie in rosa) mentre quella maschile potrebbe subire assestamenti importanti: a causa del terreno compatto, la presenza del campione in carica Workforce e del vincitore del Derby francese Reliable Man verrà decisa solo oggi. E se tutto dovesse andare storto, Dettori si giocherà la carta Nahrain nel Prix de l’Opera (gr. 1, m 2000) per cancellare il numero 499. Mal che vada fino alla prossima volta.

LO SCHIERAMENTO

Sono 16 al via La diretta su Raisport 1 Così al via nell’Arc, trasmesso in diretta da Raisport 1. Nelle altre corse del convegno parigino in pista due italiani: Salure (D. Vargiu) nel Prix Lagardere e Worthadd (L. Dettori) nel Prix de la Foret. ore 16.15 - Arc de Triomphe (gr. 1) - m 2400: 1 Workforce (R. Moore); 2 St Nicholas Abbey (J.P. O’Brien); 3 Silver Pond (Thulliez); 4 Hiruno d’Amour (S. Fujita); 5 Nakayama Festa (M. Ebina); 6 So You Think (J. Heffernan); 7 Sarafina (C.P. Lemaire); 8 Snow Fairy (L. Dettori); 9 Treasure Beach (O’ Donoghue); 10 Meandre (M. Guyon); 11 Masked Marvel (W. Buick); 12 Reliable Man (G. Mosse); 13 Shareta (T. Jarnet); 14 Testosterone (S. Pasquier); 15 Danedream (A. Starke); 16 Galikova (O. Peslier). COSI IERI Prix Wildenstein (gr. 2) m 1600: 1 Rajsaman (T. Jarnet); 2 Rio De La Plata; 3 Best Dating; Tot.: 5,32; 1,45, 1,16, 1,66 (14,50). Tris: 50,52. Prix Royallieu (gr. 2) m 2500: 1 Sea of Heartbreak (Peslier); 2 Miss Crissy; 3 Modeyra; Tot.: 4,35; 1,93, 2,19 (24,88) IN ITALIA GP GRASSETTO Oggi a Padova (inizio alle 15.15) c’è il GP Grassetto (m 1660): favoriti Gustav Diamant, Locomotion Om e Leben Rl. SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.40), Torino (15.05) e Bologna (15). Galoppo: Milano (14.30), Siracusa (15.20) e Corridonia (11.20). QUINTÉ 20-19-16-14-7 A Taranto (m 2020): 1 Oro Caf (Forino); 2 Ottone Jet; 3 Omar d’Ete; 4 Ocean Best; 5 Ossigeno Bigi; Tot.: 2,30; 1,44, 1,86, 1,92 (12,51). Quinté: e 2.188,84. Quarté: e 30,21. Tris: e 25,78.

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PALLANUOTO PRIMA GIORNATA

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POSILLIPO

BOGLIASCO

5

CIVITAVECCHIA

(2-0, 2-2, 2-1, 5-2) FERLA PRO RECCO: Pastorino, F.Lapenna, Figari, Figlioli 3, Felugo, Filipovic 3 (1 rig.), Benedek 1; A.Fondelli, Giorgetti 3, Giacoppo 1, Di Costanzo, N.Gitto, D.Fiorentini. All. Porzio. BOGLIASCO: Mina, Vergano 1, E.Caliogna 1, A.Caliogna, Nossek 1 rig., Bettini 1, Deserti 1; Barillari, A.Di Somma, E.Di Somma, Boero, P.Ferrero, Graffigna. All. Magalotti. ARBITRI: Pinato e Saeli. NOTE: sup. num. Pro Recco 5 (2 gol), Bogliasco 12 (2). Usc. 3 f. Felugo 30’09". A 29'32" Pastorino para un rigore a Deserti. SORI (Genova) Il risultato non inganni: per tre tempi, il Bogliasco tiene testa alla Pro Recco che solo nell'ultima frazione dilaga. Il primo gol in superiorità viene siglato solo a fine terzo tempo da Benedek; sul 10-4, il portiere Pastorino causa un rigore schizzando l'acqua a Bettini lanciato a rete, poi para il tiro. Italo Vallebella

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SAVONA

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ORTIGIA

3

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CATANIA

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BRESCIA

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(4-1, 4-2, 1-2, 3-3) POSILLIPO: Negri, Perez, Paskovic 4 (1 rig.), Gi.Mattiello 1, Bertoli 1, Gallo 3 (1 rig.), A.Calcaterra 2; Buonocore 1, Scalzone, Renzuto Iodice, Baraldi, Saccoia. N.e. Antonino. All. Silipo. ENEL CIVITAVECCHIA: Sefik, Innocenzi, Lisi 2 (1 rig.), Draskovic 3, Foschi, S.Pagliarini, Di Rocco 1; Simeoni 1, Buffardi, Rinaldi 1, Zinno, Romiti. N.e. Visciola. All. M.Pagliarini. ARBITRI: Brasiliano e Centineo. NOTE: sup. num. Posillipo 10 (4), Civitavecchia 8 (4). Esp. Perez per proteste al 4’17" e Baraldi per gioco violento al 18’11". Usc. 3 f. Buffardi 30’42" e Zinno 31’52". NAPOLI Troppo ampio il divario tecnico. Le espulsioni di Perez e Baraldi non bastano al Civitavecchia per uscire indenne dalla Scandone. Per il Posillipo 4 gol di Paskovic, tripletta di Gallo e doppietta per Calcaterra, civitavecchiese doc. Davide Palliggiano

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO ARCOBELLI PANAMA CITY

Lo slogan è chiaro, la vetrina garantita: «Il mondo a casa nostra». Era un chiodo fisso da sempre questo Mondiale (aperto ieri) in casa per Panama e il suo presidente di orgini italiane, Martinelli: li ha ottenuti dalla federazione internazionale guidata da un italiano, Riccardo Fraccari, in una transizione che guarda al World Classic come riunificazione con l’evento ad inviti organizzato dalla Major League Usa (il prossimo nel 2013). Gli Usa hanno fatto flop nei 2 Classic ma hanno conquistato il titolo iridato dal 2007 e puntano al tris; Cuba rilancia la sfida nonostante la continua fuga di campioni; Canada (bronzo nel 2009), Australia, Dominicana, Venezuela e Corea cercano gloria. Il torneo è a 16: l’Europa presenta 4 squadre e l’Italia ne è la sua regina, ruolo sempre conteso da un’Olanda che agli Intercontinentali di un anno fa s’arrese in finale solo ai cubani, mentre l’Italia ammutoliva Taiwan per il primo podio fuori dai confini europei. Confermarsi sarebbe un’operazione colossale.

che aveva. Bene, lui il suo sogno lo ha raggiunto. Ora tocca a noi. Abbiamo qualità, siamo pronti e dopo il 2010 non ci vogliamo fermare». L’Italia è in un girone di ferro: oltre alla sfida quasi impossibile contro i cubani, sono i dominicani e i venezuelani a metterci paura, un po’ meno il Nicaragua. L’unico match tranquillo dovrebbe essere quello contro la Germania. La novità è Castellitto, il recupero fondamentale è Mario Chiarini, uno slugger prezioso. Lanciatori Nella rotazione manca forse il mancino giusto dopo la vicenda della sospensione di Escolona. Oggi la Dominicana sarà affidata a Tiago Da Silva, che in questa stagione ha fatto la fortuna del San Marino campione d’Italia e d’Europa. Domani l’Australia probabilmente ad Alessandro Maestri o Chris Cooper. Il Mondiale azzurro sarà già a un bivio. L’importante, per approdare alla seconda fase, è chiudere tra le prime quattro: ma ogni vittoria nella prima fase peserà anche nella seconda. Dunque, saranno come dice Mazzieri «sette finali». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Burocrazia Ma Seattle (per la regola dei 40 titolari e una burocrazia che spezza speranze e desideri) non ci ha dato Alex Liddi (vale anche per gli altri giocatori delle 30 franchigie), che ha sperato fino all’ultimo di aggregarsi alla nazionale di Mazzieri, e da sabato sarà al torneo invernale venezuelano dopo l’esordio clamoroso tra i mostri sacri a suon di fuoricampo, doppi e assistenze difensive. Treno «In questi giorni — riflet-

te il c.t. azzurro — pensavo ai nostri 4 anni assieme come ad un treno che fa il suo percorso. Un percorso iniziato lentamente, alle varie stazioni qualcuno è sceso e qualcun altro è salito. Ma ora andiamo spediti. La zona medaglie? Chi era in Florida a marzo lo ricorda, parlavamo di Alex Liddi e del sogno

Tiago Da Silva, 26 anni OLDMAN

la guida

Recco e Posillipo, la sfida è lanciata PRO RECCO

Fuori dall’Europa, ci è riuscita solo nel 2010 agli Intercontinentali di Taiwan

(5-1, 2-3, 3-2, 4-4) CARISA SAVONA: Volarevic, Fulcheris, Damonte 1, Petrovic 2, Colombo, Rizzo 5, M.Janovic 1, Angelini, Bianco, Mistrangelo, Aicardi 3, G.Fiorentini 2, Ferraris. All. Pisano. STRANO LIGHT CATANIA: Ruffelli, B.Torrisi, Riccioli, La Rosa, David 5 (2 rig.), Scuderi, Scebba, Nikolic, Kacar 1, Privitera 2, G.Torrisi 2, C.Torrisi. N.e.Nigro. All. Dato. ARBITRI: Bianchi e Colombo. NOTE: sup. num. Savona 12 (5), Catania 8 (2). Usc. 3 f. C.Torrisi 29’06". A 0’56 rigore fallito da Rizzo (traversa). SAVONA Il Savona dei giovani e del nuovo tecnico Pisano esordisce con una vittoria. Meno ampia del previsto grazie a un buon Catania, partito malissimo (1-6 per il gol di Aicardi a 1’33" della seconda frazione), ma capace di contenere il passivo fino a ridurlo a due soli gol (7-5 di Kacar in apertura di terzo tempo). Fabio Siriani

(1-3, 1-5, 0-2, 1-2) IGM ORTIGIA: Patricelli, Barranco, Pesenti 1 rig., Zimonjic, Napolitano 1, Tringali, Dogas, Cotella, Casasola, Rath, Suti 1, Abela. All. Baio. BRESCIA: Del Lungo, Miotto, C.Presciutti, Legrenzi, Loncar 1, R.Calcaterra 1, Mammarella, Nora 3, Binchi, Elez 6 (2 rig.), Giorgi, M.Gitto 1 rig. N.e. Sgrò. All. Bovo. ARBITRI: Daniele e Gomez. NOTE: sup. num. Ortigia 9 (1), Brescia 4 (3). Usc. 3 f. M.Gitto 30'46". SIRACUSA Una sconfitta al di là delle previsioni per l’Ortigia. La squadra di casa non è stata mai in grado di contrastare il Brescia, che ha fatto vedere una bella difesa. Gli ospitim con un gioco che ha privilegiato le controfughe, hanno dato la svolta al risultato nei primi 2 tempi, poi, hanno controllato senza problemi la partita, che ha avuto nel croato Elez il magnifico goleador. Attilio Sacco

LA GUIDA

FLORENTIA

6

NERVI

6

(2-2, 1-1, 1-2, 2-1) FLORENTIA: Minetti, F.Di Fulvio 2, Razzi, M.Lapenna, Gobbi 1, A.Di Fulvio, Bini 1; Cocchi 1, Coppoli 1, Mandolini, Sottani. N.e. Mugelli, Generini. All. Vannini. ELLEVI NERVI: Dinu, Van der Meer, Temellini 2, Markovic 1, Marziali 1 rig., Popovic 1, Cesini 1; Brambilla, Amelio, Chirico, Lanzoni. N.e. Ravina, Cavo. All. Ferretti. ARBITRI: Riccitelli e Scappini. NOTE: sup. num. Florentia 12 (2), Nervi 5 (2). Usc. 3 f. Van der Meer 3˚ t., Bini e Amelio 4˚. Minetti para un rigore di Markovic nel 2˚ t. FIRENZE Sottani è il nuovo allenatore della Florentia, però non può esordire in panchina, perchè gli mancano Pagani (infortunato) ed Espaniol (con la nazionale iberica). Così resta provvisoriamente in acqua, ma non realizza il suo millesimo gol a pochi istanti dalla fine (palo) e finisce pari. Alberto Paoli

L’anticipo: Carpisa Yamamay Acquachiara Camogli 12 4. Classifica: Brescia, Posillipo, Savona, Acquachiara, Pro Recco 3; Nervi, Florentia 1; Civitavecchia, Ortigia, Bogliasco, Camogli, Catania 0. Prossimo turno (8/10): Catania Posillipo, Nervi Pro Recco, Camogli Florentia (7/10), Brescia Acquachiara, Civitavecchia Ortigia, Bogliasco Savona. La formula: le prime 8 ai playoff; quarti, semifinali e finale tutte al meglio delle 3 partite.

Azzurri in campo stanotte alle 2.30 contro Dominica Programma (1a g.). Oggi. Gir.1: Panama-Grecia; Portorico-Canada; Olanda-Taiwan; Giappone-Usa. Gir. 2: Australia-Cuba; Germania-Nicaragua; Venezuela-S.Corea; R.Dominicana-Italia (ore 19.30, le 2.30 italiane, a Santiago). Domani: Italia-Australia (ore 14, le 21 italiane, a Santiago). Martedì: Italia-Nicaragua (ore 14, le 21 italiane, a Chitre). Giovedì: Italia-Germania (ore 19.30, le 2.30 italiane, a Chitre). Venerdì: Italia-Cuba (ore 19.30.le 2.30 italiane, a Chitre). Sabato: S.Corea-Italia (ore 19.30, le 2.30 italiane, a Chitre). Domenica 9: Venezuela-Italia (ore 14, le 21 italiane, a Santiago). Dirette su: www.liveibaf.tv. Formula Alla 2ª fase passano le prime 4 dei 2 gruppi creando una nuova classifica con i risultati acquisiti: 4 partite da disputare ad incrocio l’11-12-13-14; finali (1a-2a per l’oro, 3a-4a per il bronzo) il 15. Azzurri Lanciatori: Cooper, D’Amico, Panerati, Cicatello, Grifantini, Cillo, Pugliese, A. Pizziconi, Richetti, Da Silva, Maestri. Ricevitori: Bertagnon, Angrisano. Interni: G. Mazzanti, Infante, F. Imperiali, Granato, Pantaleoni, Ramos Gizzi (bd). Esterni: Chiarini, Avagnina, Chapelli, Ambrosino, Castellitto.

Albo d’oro: 1938 Gran Bretagna; 39-40 Cuba; 41 Venezuela; 42-43 Cuba; 44-45 Venezuela; 47 Colombia; 48 R.Dominicana; 50 Cuba; 51 Portorico; 52-53-61 Cuba; 65 Colombia; 69-70-71-72-73 Cuba e Usa; 74 Usa; 76-78-80 Cuba; 82 S.Corea; 84-86-88-90-94-98-01-03-05 Cuba, 2007-09: Usa. Classifica 2009: 1. Usa; 2.Cuba; 3. Canada; 4. Portorico; 5. Australia; 6. Olanda, 7. Venezuela; 8. Taiwan; 9. S.Corea, 10. Giappone; 11. Nicaragua; 12. Italia. PLAYOFF USA Le Division Series (su 5) cominciano nell’American League con una sorpresa e un rinvio: ad Arlington, successo per 9-0 di Tampa su Texas, protagonisti il lanciatore mancino 22enne Matt Moore (alla seconda partenza, 7 rl-0bv) e i fuoricampo di Shoppach (2 per 5 punti) e Damon. A New York, sospensione per pioggia sull’1-1 al 2˚ inning tra gli Yankees e Detroit, passati 1-0 sul fuoricampo di Delmon Young al 1˚. Deluso Sabathia, opposto a Verlander sul monte: rotazioni e calendari stravolti. ieri sera sono scattate anche la Division Series della national tra St. Louis - Philadelpehia e Arizona-Millwauke. Intanto Terry Francona lascia Boston dopo 8 stagioni e 2 World Series vinte: si è assunto le responsabilità della clamorosa eliminazione causa un settembre nero nel quale Tampa ha recuperato 9 vittorie ai Red Sox. Manny Ramirez resta accusato dalla moglie di violenza. Infine i LA Dodgers sono a rischio bancarotta.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Tennis IL SERBO N. 659 AL MONDO

Match truccati Savic fuori a vita Il serbo David Savic, numero 659 al mondo, è stato squalificato a vita dal circuito tennistico mondiale e multato con un’ammenda di 100mila dollari (sui circa 86.000 guadagnati in carriera) per il suo coinvolgimento nella «mafia delle scommesse». L’Unità di Integrità del Tennis (TIU) ha annunciato che Savic è stato giudicato «colpevole di violazione del programma anticorruzione del tennis». Il serbo ha cercato di manipolare un match offrendo denaro all’avversario per farsi battere. Savic è il secondo tennista squalificato a vita quest’anno dalla Tiu: prima di lui era toccato all’austriaco Daniel Koellerer, ex numero 55 al mondo e precipitato al numero 385 al momento della sospensione.

Judo WORLD CUP A ROMA

Vincono Moretti e Quintavalle

Elena Moretti e Giulia Quintavalle

(e.d.d.) Giulia Quintavalle e Elena Moretti sul gradino più alto nelle rispettive categorie nella prima giornata di World Cup a Ostia. Secondo posto per Valentina Moscatt, sempre nei 48 kg, battuta soltanto dalla compagna di squadra Moretti. Terza Rosalba Forciniti nei 52 kg. «La Giulia di oggi è la vera Giulia — ha detto la Quintavalle — . Mi sento veramente bene e spero che questo stato di forma duri fino a Londra. gareggiare in casa è stato bellissimo, grazie a tutti quelli che mi hanno seguito». Classifiche. 48 kg. 1. Moretti (Ita); 2. Moscatt (Ita); 3. Hormigo (Por) e Ente (Ola). 52 kg: 1. Kelmendi (Alb); 2. Kuban (Pol); 3. Duport (Fra) e Forciniti (Ita); 57 kg: 1. Quintavalle (Ita); 2. Fernandez (Spa); 3. Amaris (Col) e Brueck (Ger). 63 kg: 1. Miskovic (Cro); 2. Drexler (Aut); 3. Aguirre (Spa) e Stam (Ola).

Giochi ORGANIZZANO RAI E ENERVIT

La dieta per Londra In un convegno ROMA - Qual è l’alimentazione corretta per un atleta? Di questo di occuperà un workshop pre-olimpico, in vista di Londra 2012 che verrà organizzato dal Circolo Sportivo Rai e dall’Enervit. L’idea è di Gianfranco Comanducci, vicedirettore generale di Rai e presidente del circolo sportivo. Alberto Sorbini, presidente di Enervit, che da sempre si occupa di questi temi ha deciso di appoggiare l’iniziativa. «Vogliamo aiutare i soci del nostro circolo e gli atleti azzurri a raggiungere al meglio i loro obiettivi sportivi - dice Comanducci -. Grazie a uno stile di vita teso al benessere non solo fisico». L’idea di questo convegno piace anche a Barry Sears, il medico biochimico, inventore della dieta a zona, che è in Italia per una serie di conferenze.

Pallavolo ANTICIPO DI A-1 UOMINI

Conte e Urnaut San Giustino passa a Latina ANTONIA LIGUORI LATINA

Cantiere aperto sia a Latina che a San Giustino: tanto equilibrio, tanta voglia, ma c'è ancora un’identità da trovare. Per De Giorgi alla fine ha vinto chi ha avuto più «fame» e la sua squadra ne aveva tanta, anche per uscire almeno psicologicamente da questa situazione di emergenza dopo l’infortunio di Starovic. Ma per fortuna al suo posto c'è stato un fantastico Urnaut, che, con l'aiuto di Facundo Conte, appena aggregato al gruppo, è riuscito a raddrizzare una partita cominciata malissimo, dando solidità a un attacco che ha stentato. La chiave di volta per San Giusti è stato Finazzi, entrato al 2˚set al posto di Cozzi e bravo a dare ordine al muro. Latina trascinata in avvio da Troy e poi costretta a ripiegare nel gioco più astuto di Jarosz. Comunque soddisfatto il tecnico Prandi: «Sarà per noi un campionato molto difficile e questo punto non è da buttare via». Amareggiato Roca: «Secondo me abbiamo perso due punti».

LATINA-SAN GIUSTINO 2-3 (25-16, 21-25, 22-25, 25-22, 9-15) ANDREOLI LATINA: Sottile 2, Rivera 10, Hardy-Dessources 8, Troy 14, Roca 13, Gitto 7; De Pandis (L), Jarosz 14, Fragkos 2, Guemart. N.e. Galabinov. All. Prandi. ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO: Rauwerdink 9, Creus 11, Petkovic 1, Conte 19, Cozzi 1, Urnaut 26; Giovi (L), Bartoletti, Finazzi 6. N.e. Mc Kibbin, Tholse, Lo Bianco. All. De Giorgi. ARBITRI: Caltabiano-Pol NOTE - Spettatori 600, incasso 3920. Durata set: 22', 30', 29', 27', 14'; tot 122’ . Andreoli: battute sbagliate 15, vincenti 4, muri 8, 2ª linea 4, errori 30. E.Resources: b. s. 17, b. v. 3, m. 7, 2^ l. 6, e. 32. T. Gazzetta: 6 Urnaut, 5 Conte, 4 Jarosz, 3 Finazzi, 2 Gitto, 1 Rivera.

OGGI ALLE 18

A Piacenza Trento prova già la fuga Oggi alle 18 PIACENZA-TRENTO (m.mar. niba) Piacenza non vince con Trento dalla finale scudetto 2009 e ripropone la stessa formazione battuta domenica da Padova. Trento al completo MONZA-PADOVA (m.l. ma.s) Per Monza Aleksiev preferito a Rooney in banda con Nikic, debutto di De Cecco in regia. Per Padova in panchina Koshi kawa, tornato dal Giappone. VIBO-CUNEO (mi.fa. g.sca.) Entrambe confermano le formazioni vittoriose all’esordio. Per Vibo, quindi, Barone dalla panchina. VERONA-BELLUNO (r.pu. m.d.i.) Verona al completo, rientrato l’australiano Zingel che partirà dalla panchina, al centro Patriarca e Postiglioni. Sisley ancora privo di Farina (dalla 4ª), avrà Sorato libero. RAVENNA-MODENA (s.cam. p.r.) Verso il tutto esaurito. Ravenna senza Roberts e Verhanneman, debutta invece Quiroga. Modena senza Martino (dalla 4ª) e Casòli, con Andersson e Kooy in banda. ROMA-MACERATA Si gioca alle 20.30 (dir. Rai Sport 1) Roma al completo. La Lube cerca il primo successo al PalaTiziano, dove ha raccolto solo 4 sconfitte. CLASSIFICA Trento 6*; Latina 4*; Cuneo, Macerata, Modena, San Giustino*, Padova 3*; Vibo 2; Roma, Belluno, Ravenna, Verona, Piacenza, Monza 0. (*una gara in più)

Facundo Conte, 22 anni GALBIATI

Atletica OGGI A MILANO

Boxe MONDIALI A BAKU

Anche Meucci alla DeejayTen

Valentino ok Fuori Podda

DOPING / Op. Galgo

Golf OPEN DI FRANCIA FEMMINILE

Luna in testa Sergas quarta Chiude in testa il terzo giro Diana Luna (204 - 69 68 67, -12) che raggiunge così l’austriaca Michl (68 67 69) nel Lacoste Open de France, torneo del Ladies European Tour al Paris International Golf Club. Nel giro finale sarà in corsa per il titolo anche Giulia Sergas, da settima a quarta con 207 (70 68 69, -9). Ha guadagnato quattro posizioni Stefania Croce, 20ª con 211 (73 68 70, -5), e sono più indietro Sophie Sandolo, 31ª con 214 (71 70 73, -2). Veronica Zorzi, che ha vinto due volte questo torneo (2005-’06) è 47ª con 216 (par). Margherita Rigon, 59ª con 219 (+3).

(r.g.) Il leggero Mirco Valentino (foto Bozzani) si toglie il disturbo bulgaro di Ayrin Ismetov con un netto 15-10 che gli permette di accedere ai 16mi. Decisivo il primo round dove l'azzurro ha dominato in velocità colpendo e schivando, rendendo inutile ogni sforzo dell' avversario, staccato 7-2. Nel finale un colpo strisciato del bulgaro lo feriva leggermente al naso ma il tecnico Bergamasco assicura che la ferita non pregiudica il match di domani contro il marocchino Mahdi Ouatine. Nei medi (dove è uscito il numero 1 del ranking, l'uzbeko Abbos Atoev battuto dal giapponese Murata) il nostro Luca Podda è stato superato nettamente dal bielorusso Mikalai Vesialou, bronzo europeo, 17-7, con l’azzurro mai nel match. Oggi ben quattro azzurri. Nel pomeriggio il superleggero Vincenzo Mangiacapre con il messicano Juan Romero. In serata il mosca Vincenzo Picardi contro l’ostico giordano Mohammed Alwadi, il welter Danilo Creati sfavorito con l’esperto giapponese Yasuhiro Suzuki, infine Roberto Cammarelle (+91) al debutto, ritrova il venezuelano Jose Payares.

Catania «assaltata» per i Mondiali A una settimana dalla cerimonia inaugurale di Mondiali di Catania, ieri la città è stata «invasa» da 60 schermidori. In divisa da scherma, sulle note della colonna sonora del film «I Pirati dei Caraibi» alle 18 in punto hanno inscenato degli assalti di scherma in piazza Duomo. il tutto tra la curiosità dei passanti BIZZI

Arco

Motonautica

TRICOLORI (gu.l.g.) Concluse le eliminatorie dei Tricolori targa di Roma. La finale oro uomini olimpico sarà tra Michele Frangilli e Lorenzo Giori; la finale donne tra Elena Tonetta e Sara Stianti. Oggi finali allo stadio dei Marmi, diretta Rai Sport 2 dalle ore 11.

MONDIALE F1 Con Alex Carella secondo nelle qualifiche vinte da Al Hameli del team Abu Dhabi, si corre oggi a Liouzhou, in Cina, la quinta tappa del Mondiale F1. Previste condizioni meteo molto difficili.

Atletica TRICOLORI ALLIEVI Nella prima giornata dei tricolori a Rieti sorpresa nell’asta donne dove la Bruni (3.70) è stata sconfitta dalla Malavisi (3.80). Finali. Uomini 1500: L. Dini 3’55”15. 3000: S. Dini 8’35”54. Triplo: Acetta 14.99 (+0.3). Martello: Bortolato 72.28. Marcia 5 km: Minei 21’06”53. Donne 1500: Papa 4’41”90. 3000: Copponi 10’15”61. Asta: 1. Malavisi 3.80; 2. Bruni 3.70. Triplo: 1. Lanciano 13.03 (+0.4); 2. Cestonaro 12.96 (-0.2). Disco: Basile 43”77. Giavellotto: Frisini 42”33. Qualificazioni. Uomini. 100: Bilotti 10”86 (+1.1). Donne. 100. Angioi 12”16 (+0.1). 100 hs: Zerbini 14”35 (-0.1)

Beach volley CONTINENTAL CUP (c.f.) Italia-Germania è la finale del girone di Tenerife (Spa) della Continental Cup femminile. La vincente accederà direttamente alla finale europea. Ieri le azzurre hanno piegato 3-1 la Spagna: due punti da Cicolari-Menegatti (2-0 a Hopf-Caballero e 2-1 a Liliana-Baquerizo) e uno di Gioria-Momoli, sconfitte 2-0 dalla prima coppia iberica e poi vittoriose 2-0 contro l'altra coppia nel match decisivo. Per la Germania di Goller-Ludwig e Holtwick-Semmler un facile 3-0 alla Slovacchia.

Golf

in Spagna

Oggi sui 10km della DeejayTen con partenza (ore 9) e arrivo in Corso Sempione, ci sarannno il maratoneta Pertile e Daniele Meucci (secondo e terzo da sinistra nella foto della squadra Nike) più la promessa delle siepi Giulia Martinelli.

Scherma

Giudice invalida le prove (pe. m.) Sorpresa in Spagna sul procedere delle indagini sulla Operacion Galgo, dove, anche tramite intercettazioni, si è verificata la presenza di un vasto utilizzo e commercio di sostanze dopanti fra atleti e tecnici. Ma la giustizia spagnola, basandosi sulla procedura, sta passo dopo passo smantellando tutte le prove. La giudice Mercedes Pérez ha assolto gli atleti Marta Domínguez (nella foto) e Alberto García e nello stesso tempo ha ordinato di aprire le indagini sui membri della Guardia Civil che hanno lavorato sul caso. Più che altro sono state invalidate le prove, sia i risultati ottenuti nella perquisizione effettuata nella casa di Garcia, sia i risultati delle analisi antidoping svolte nel laboratorio tedesco di Colonia, ritenuto fra i più affidabili del mondo. Al momento restano soltanto quattro indagati: tre allenatori César Pérez, Manuel Pascua insieme a sua moglie Maria José Martínez e il dottor Eufemiano Fuentes.

MANASSERO E GAGLI Nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), sui tre percorsi di St. Andrews (Old Course), Carnoustie e Kingsbarns, tutti par 72, in Scozia, Matteo Manassero con un bel giro in 68 colpi e lo score di 210 (71 71 68, -6) ha rimontato dall’82˚ al 49˚ posto, evitando il taglio. Stessa posizione anche per Lorenzo Gagli sceso dalla 39ª. E’ rimasto al comando il nordirlandese Hoey con -18. TADINI RESISTE Alessandro Tadini, quarto con 196 colpi (65 63 68, -17) in corsa per il titolo nel giro finale del Challenge de España (Challenge Tour) alle Canarie. Il piemontese è al due colpi da Kennedy, nuovo leader con 194 (63 66 65, -19).

Hockey ghiaccio MILANO ESORDIO VINCENTE (m.l.) Serie A-2. Nella 1ª giornata giocata venerdì netto successo interno per l'H. Milano Rossoblu che batte 5-0 il Pergine (gol di Klouda, Migliavacca, Ansoldi, Caletti e Wunderer). Altri risultati: Ev Bozen-Appiano 1-6; Gardena-Egna 1-8; Merano-Caldaro 3-1. Classifica: Milano, Merano, Egna, Appiano 3; Caldaro, Ev Bozen, Pergine, Gardena 0.

A BACOLI (m.sp.) Oggi a Bacoli (Na) giornata conclusiva del Mondiale 3S e dell’Europeo 3C.

Pallanuoto DONNE La prima giornata. Despar Messina-Gmg Pro Recco 6-18, Mediterranea Imperia-Bologna 9-8, Beauty Star Padova-Volturno 13-9, Venosan Orizzonte-Ngm Firenze 12-10, Menarini Fiorentina-Igm Ortigia 15-7. Classifica: Padova, Imperia, Fiorentina, Pro Recco, Orizzonte 3; Ortigia, Firenze, Bologna, Volturno, Messina 0.

Pallavolo SANREMO CUP (c.f.) Chieri-Villa Cortese è oggi (ore 16.30) la finale del 27˚ Memorial Tessitore Sanremo Cup. Così ieri le semifinali: Chieri-Istres 3-1 (Corvese 19), Mc Carnaghi Villa Cortese-Yamamay Busto Arsizio 3-0 (Cruz 15, Pavan 14).

Softball Caserta avanti in gara-1 di finale (m.c.) Al Caserta basta un punto al primo tentativo per vincere gara-1 della finale scudetto con Legnano. Gosewer, in base per base, ha rubato la seconda ed ha segnato sulla valida della Hoenderdos. Des Caserta-Amga Legnano 1-0 (1-0).

Tennis Pennetta-Dulko k.o in finale a Tokyo La polacca Agnieszka Radwanska ha conquistato il torneo di Tokyo (Giap, 2.500.000 $, cemento). In doppio perde invece Flavia Pennetta in coppia con l’argentina Dulko. Finale, singolare: Radwanska (Pol) b. Zvonareva (Rus) 6-3 6-2. Doppio: Huber-Raymond (Usa) b. Penntta-Dulko (Ita/Arg) 7-6(4) 0-6 10-6.

Schiavone e Vinci Avanti a Pechino Primo turno a Pechino (Cina, 4,5 milioni $, cemento): SCHIAVONE b. Jovanovski (Ser) 6-1 6-3; Kuznetsova (Rus) b. Dulgheru (Rom) 6-2 4-1 rit.; Gajdosova (Aus) b. Medina (Spa) 6-3 6-0; Arvidsson (Sve) b. Bondarenko (Ucr) 6-2 5-7 7-5; Cetkovska (R. Cec) b. ERRANI (Ita) 4-6 7-6 (5) 6-4; VINCI b. Marino (Can) 6-4 6-3. A BANGKOK Andy Murray e Donald Young in finale a Bangkok (Thai, 587.000 $, cemento). Semifinali: Murray (Gb) b. Simon (Fra) 6-2 3-6 6-2; Young (Usa) b. Monfils (Fra) 4-6 7-6 (5) 7-6 (5). BRAVO GIANNESSI Alessandro Giannessi a Napoli (50.000 euro, terra) battendo in semifinale il rumeno Ungur per 6-2 6-4. sfida in finale l’argentino Leonardo Mayer (6-2 6-2 al tedesco Andreas Beck).

Hockey pista L’Italia batte il Brasile Triathlon SPRINT (al.f.) Andrea SecE gioca per il 5˚ posto TRICOLORI chiero e Anna Maria Mazzetti, entrambi Al Mondiale di San Juan, in Argentina, l’Italia di Massimo Mariotti travolge il Brasile nella semifinale per i piazzamenti dal 5˚ all’8˚. Finisce 6-1 con doppietta di Orlandi e reti di Motaran, Enrico Mariotti, Mirko Bertolucci e Tataranni. Oggi alle 17 (le 22 in Italia) gli azzurri affrontano il Cile (ieri vittorioso 4-3 sulla Francia) per il 5˚ posto che dovrebbe valere la testa di serie al Mondiale 2013 in Angola. La finale iridata, come già 2 anni fa, sarà tra l’Argentina, che in semifinale ha battuto 4-3 il Portogallo, e la Spagna detentrice, incredibilmente costretta ai supplementari dal Mozambico (4-3 finale)

delle Fiamme Oro, conquistano il titolo italiano su distanza sprint a Rimini. Uomini: 1. Secchiero 59'34”, 2. Nogueras a 1”, 3. Ceccarelli a 11”. Donne: 1. Mazzetti 1h07”43, 2. Betto a 26”, 3. Chmet a 39”.

Hockey prato

BARCOLINA (r.ra.) La prima giornata della Barcolina (le regate riservate ai giovani velisti) ha inaugurato l’edizione n˚43 della Barcolana di Trieste. In mare ieri 349 miniskipper provenienti da Slovenia, Croazia, Ungheria, Austria e Germania. Il vento leggero ha consentito solo ai windsurf di regatare. Vittoria slovena sia negli RS.X con Maslo e tra i T293 con Jasmina. Oggi le tavole a vela torneranno in acqua alle 9 mentre Optimist e Laser alle 10,25

SERIE A (g.l.g.) Sconfitta Roma a Cagliari dall’Amsicora, restano in due in testa, Bra e Suelli. Risultati 2ª giornata: Amsicora-De Sisti Roma 2-1, Valverde-Bra 2-3, Cernusco-Bologna 6-0, Butterfly Roma-Bonomi 3-0, Suelli-Tevere 4-2. Classifica: Bra e Suelli 6, Butterfly e Cernusco 4, De Sisti Roma e Amsicora 3, Tevere, Bonomi 1, Valverde e Bologna 0.

Vela EXTREME (r.ra.) Il team francese di Groupe Edmond de Rothschild si conferma al comando dell’Extreme Sailing Series di Nizza, 2˚ gli svizzeri di Alinghi 3˚ gli svedesi di Artemis Racing 4˚ Luna Rossa, (skipper Sirena) 10˚ l’altro team italiano Niceforyou, (skipper Barovier ). Oggi la conclusione.


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ALTRI MONDI

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Ma la Casta ritroverà la fiducia della gente? La lettera di Della Valle ai giornali è l’ultimo sfogo del mondo «civile» contro la politica: il malcontento di tutto il Paese pare inarrestabile C’è polemica perché Diego Della Valle, proprietario di Tod’s e azionista Rcs, ieri ha comprato pagine sulla Gazzetta, sul Sole 24 Ore, sul Corriere, su Repubblica per attaccare lo «spettacolo indecente» che la politica sta dando e chiamare alla mobilitazione «le componenti della società civile più serie e responsabili».

1Che cosa dice il manifesto di Della Valle?

Intanto è una pagina di pubblicità senza immagini, e questo significa che il testo è considerato importantissimo. In alto un titolo molto nero, molto bold (come si dice in gergo), scritto tutto in maiuscolo: «POLITICI/ORA BASTA». Il manifesto comincia con queste parole: «Lo spettacolo indecente ed irresponsabile che molti di voi stanno dando non è più tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda la buona parte degli appartenenti a tutti gli schieramenti politici». Poi accusa: i politici sono attenti «solo ai piccoli o grandi interessi personali o di partito, trascurando gli interessi del Paese». Questo modo di comportarsi «ci sta portando al disastro e sta danneggiando irrimediabilmente la reputazione dell’Italia nel mondo». Si accusa poi l’incompetenza della maggior parte dei politici, in un momento di crisi in cui ci vorrebbe la massima capacità d’intervento, si ricorda che gli italiani hanno perso ogni stima nei loro governanti, si coinvolge in questa critica assai severa anche «una parte del mondo economico del Paese (intendo quella che non vive di merca-

Due cartelli eloquenti durante una manifestazione anti-politici di qualche mese fa nel centro di Roma ANSA

to e di concorrenza)». Infatti troppi imprenditori per troppo tempo hanno avuto «rapporti con tutta la politica, in base alle opportunità e alle convenienze del momento». Segue quindi l’appello alla società civile «per il futuro dei giovani, creare e proteggere posti di lavoro e garantire a tutti una vita dignitosa, soprattutto a chi ha più bisogno». E questa chiusa: «A quei politici, di qualunque colore essi siano, che si sono contraddistinti per la totale mancanza di competenza, di dignità e di amor proprio per le sorti del Paese, saremo sicuramente in molti a voler dire di vergognarsi».

2 In definitiva: ce l’ha con Berlusconi?

Non solo con Berlusconi, tant’è vero che una delle reazioni più risentite è di Rosy Bindi, «mi rispetti almeno come consumatrice, visto che porto le Tod’s», «tra i pochi politici bravi è ancora convinto che ci sia Mastella?» eccetera. La Russa ha sostenuto che siccome non lo ascolta nessuno, ha dovuto comprarsi delle pagine sui quotidiani... Ma altri hanno mostrato di capire. Maroni: «Siccome Della Valle non fa di tutta un’erba un fascio, mi pare che siano parole da tenere in considerazione. Sono parole pesanti, ma almeno parzialmente condivisibili».

Hanno apprezzato pure Casini e Di Pietro se pure con qualche distinguo. Mentre Cicchitto ha accomunato tutta una serie di iniziative anti-politiche (i giovani industriali che non hanno voluto politici a Capri, per esempio) per sostenere che c’è «un disegno per spazzare via le attuali forze politiche in nome non si sa bene neppure di che cosa».

3 È vero? I politici certe volte sembrano sordi e ciechi. Arrivano dal basso (ammesso che loro stiano in alto) segnali fortissimi: i risultati dei referendum, l’oceanica raccolta di firme per abrogare la legge elettorale, Versace che se ne va dal Pdl, la Confindustria della Marcegaglia e quella dei giovani che dà segni di insofferenza, i fischi a Bossi e i sondaggi che precipitano Lega e Pdl senza peraltro che gli altri siano portati alle stelle. Tutto questo viene interpretato come un complotto o come il prodotto di una diabolica propaganda dei giornali. Il primo problema dei politici sembra dunque questo: non sono più capaci di interpretare, e sia pure dopo aver fatto la tara della malafede e delle strumentalizzazioni (sempre presenti), i segnali che arrivano dal Paese. Altre analisi confermano che serietà, prepa-

razione e competenza, quando si tratta di scegliere un manager, vengono dopo la fedeltà al capo e l’affidabilità di cordata, corrente o partito. Con questa stessa logica si sta lottando intorno al nome del governatore di Bankitalia. I vertici della politica sono circondati da affaristi e maneggioni. La finanza lucra alle spalle dei poveri risparmiatori, mentre il mondo crolla Berlusconi si occupa dei suoi processi e di mettere un bavaglio alla stampa. La soluzione dei problemi offerta da Bossi è il dito medio levato per aria. Intanto l’opposizione — colpita anche lei da troppi scandali — non riesce a mettersi d’accordo nemmeno su una nuova legge elettorale, tant’è vero che deve ricorrere al referendum...

4 Non è tra l’altro la prima volta che Della Valle attacca il sistema.

Mi ricordo uno scontro memorabile con Berlusconi, nel 2005, in cui Della Valle gli spiegava: «Non puoi venire qui con quattro disegnini a prenderci in giro». E qualche mese fa a Ballarò le ha cantate a Sacconi.

5 Non vorrà diventare premier? O scalare la Confindustria?

Ah, questo proprio non lo so.

d notizie Tascabili lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno _dopo l’attacco pubblico

Un nuovo appello all’unità

Napolitano: «L’Italia deve crescere insieme oppure non si cresce» IL SISTEMA ELETTORALE E LE FIRME «Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in così poco Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ANSA tempo, le critiche alla Lega sulla secesquindi è un sione,Dopo Giorgio Napolitano torna a rivolgere segnale appelli all’unità e, a chi gli chiede se lo sviluppo forte che va dell’Italia non sia imprescindibile anche dallo ascoltato e sviluppo del Sud, risponde: «O questo Paese credo che si cresce insieme o non cresce». A Napolitano fa il presidente del Senato Renato Schifani: debba eco «Non esiste la Padania, esiste l’Italia come procedere al Paese unico e indivisibile». Resta invece sulle referendum. sue posizioni il ministro leghista Roberto Non so se il Calderoli: «L’unica alternativa all’autodetermiParlamento nazione dei popoli è la trasformazione in senso dello Stato, per fare sì che il cittadino si metterà a federale venga trattato come tale e non come suddito». riformare la legge elettorale Intimidazione nel Napoletano ma se lo fa dovrebbe «Pentito» sul giornale: riformarla il clan va in redazione nel senso Clan in azione a Torre Annunziata (Napoli) del referendum» per difendere il proprio boss finito in prima pagina ROBERTO MARONI MINISTRO DELL’INTERNO

sul quotidiano «Metropolis», perché si è pentito e ora si sposa in carcere. Alcuni familiari di Salvatore Belviso, del clan camorristico D’Alessandro, hanno fatto irruzione ieri mattina nella redazione del gior nale chiedendo di ritirare il quotidiano, altri hanno strappato le locandine del giornale dalle edicole. Il sito del quotidiano campano ha raccontato l’acca duto, parlando di un «grave atto di intimidazione».

Torino: sono romeni anche loro

L’omicidio col machete Arrestati due ragazzi Per l’omicidio di Georghe Daniel Cimpoesu, il 22enne romeno ucciso a colpi di machete giovedì sera a Torino al termine di una lite, sono stati fermati due connazionali di 19 e 17 anni. Il primo, catturato nella serata di ieri mentre telefonava al padre in Romania, avrebbe sferrato i colpi a Cimpoesu, compreso quello che ha amputato la mano destra alla vittima. Il minore, finito in carcere nella notte di venerdì, sarebbe stato sulla scena del crimine: sono accusati di omicidio volontario.


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ALTRI MONDI

PER LA MANOVRA 2010

Pensioni: in 8 mesi assegni giù del 19% Forte calo per le nuove pensioni, soprattutto per effetto degli interventi della Manovra 2010. Con l’entrata in vigore della

Obama: «Difficile essere rieletto» Il presidente Usa parla a un gruppo di finanziatori: «È colpa della crisi». L’esperto: «È una strategia» DAVIDE ROMANI

Nel 2008 le parole chiave erano Change (cambiamento), Hope (speranza) e Believe (credere). Tre anni dopo, alla vigilia di una nuova campagna per le elezioni presidenziali del 2012, Barack Obama cambia registro provando a sferzare l’orgoglio dei propri elettori, progressisti, e le comunità di colore: «La mia rielezione sarà dura: l’economia sta uscendo da una recessione mondiale, la gente ha meno fiducia». Il figlio di Barack Obama Sr. e Stanley Ann Dunham ha scelto una cena elettorale in una casa di Georgetown, a Washington, davanti a una sessantina di finanziatori, per rilanciare la mobilitazione che 4 anni fa gli permise prima di ribaltare lo svantaggio nelle primarie dei Democratici (a 13 mesi dalle presidenziali la Clinton era al 46%, Obama al 23%) e poi di diventare il 44˚ presidente degli Stati Uniti d’America, il primo di colore. Ne è convinto Massimo Gaggi,

Scopri cosa si nasconde dietro un bel caratterino.

«finestra mobile» e dell’aumento di un anno per l’età minima per la pensione di anzianità, nei primi 8 mesi dell’anno gli assegni sono passati da 257.940 a 208.134, con un calo, secondo i dati Inps, del 19,4 per cento. Più colpite le pensioni di vecchiaia, che hanno subito una riduzione del 24,1%.

inviato negli Usa per Il Corriere della Sera: «Adesso i sondaggi non gli dicono bene. Le sue esternazioni fanno parte di una strategia per galvanizzare l’elettorato e i finanziatori. La situazione economica non lo aiuta, ma il suo vantaggio è che per ora sulla sponda repubblicana non c’è un candidato al momento credibile». Dalla persona alle cose E per cercare di muovere le coscienze e ridare entusiasmo agli elettori democratici, l’ex senatore dell’Illinois ha già alzato i toni della contesa: «Il partito repubblicano vuole abrogare leggi a difesa dell’ambiente, ridurre al minimo l’operato del governo e soprattutto permettere alle forze più potenti del nostro Paese di scriversi da sole le loro regole», ha detto due sere fa. E sulla ricetta che Obama dovrebbe attuare per provare a ribaltare i sondaggi, Gaggi non ha dubbi: «Se 4 anni fa a vincere è stato il personaggio Obama, oggi la campagna elettorale deve essere spostata sulle cose. Deve spiegare ai suoi elettori che se vincono i Repubblicani le cose potrebbero anche andare peggio. Insomma, evitare che il 2 novembre 2012 non restino a casa ma esprimano il loro voto». Nella speranza di poter tornare sul palco di Chicago, come 4 anni fa, e affermare: «Se ancora qualcuno ha dubbi sul fatto che l’America sia un posto dove tutto è possibile, si chiede se i sogni dei padri fondatori siano ancora vivi, s’interroga sul potere della nostra democrazia, questa è la vostra risposta».

Barack Obama, 50 anni, è il 44˚ presidente degli Stati Uniti d’America AP

Nessun 6 né 5+1. Il Superenalotto di ieri non ha regalato grosse vincite, e ha fatto salire ancora il montepremi. Nella pros

sima estrazione, martedì sera, chi azzeccherà tutti i 6 numeri si porterà a casa un jackpot di 19,2 milioni. Questa la combinazione vincente di ieri: 3-513-54-58-85: Jolly: 90; Superstar: 24. Ai 28 fortunati che hanno realizzato il «5» sono andati 16.719,04 euro.

IL PIANO SALVA-EURO

DOMANI LA SENTENZA

Aiuti alla Grecia Da Ue e Fmi okay alla sesta tranche

Il caso Meredith: Perugia è invasa dai giornalisti

IL SUPERENALOTTO

Non escono 6 e 5+1 Jackpot a 19,2 milioni

La sesta tranche di aiuti per evitare il fallimento della Grecia da parte dell’Unione europea e del Fondo moneta rio internazionale è «assicura ta». Lo ha confermato ieri il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, al termine del secondo giorno di negoziati con Ue, Fmi e Bce. Proprio ieri, ad Atene, Venize los ha incontrato gli ispettori degli istituti internazionali che stanno facendo pressioni per i tagli nel settore pubblico. Per questo potrebbe tenersi oggi una riunione d’emergenza del governo greco, presieduta dal primo ministro George Papandreou (nella foto Ap) per mettere a punto il bilancio 2012 che sarà presentato in Parlamento: sul tavolo c’è anche il piano di mobilità dei dipendenti pubblici per rispet tare gli impegni assunti in cambio degli aiuti economici.

Perugia attende con il fiato sospeso la sentenza, pre vista per domani, del processo d’appello per l’omicidio di Meredith Kercher. La città ha subìto un’invasione media tica, con oltre 400 cronisti accreditati, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra, che hanno chiesto di seguire il verdetto — che verrà trasmesso in diretta tv — su Raffaele Sollecito (nella foto a destra, Reuters) e Amanda Knox (nella foto a sinistra), già condannati in primo grado a 25 e 26 anni di carcere. Ieri Amanda ha trascorso la mattinata in compagnia del parroco della sezione femminile dell’istituto di detenzione di Perugia. Raffaele, come rivelato dai difensori, ha studiato e ha preparato una dichiarazione che leggerà in aula prima che la corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza.

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ALTRI MONDI

SPRINGSTEEN INEDITO

Il ritorno del «Boss»: nuovo cd a novembre Torna Bruce Springsteen, o forse no. Secondo quanto scritto su comicbookresources.com, l’8 novembre uscirà «Arcade At

Night», il nuovo album del Boss, registrato insieme alla E Street Band. Nel disco ci sarà anche la bonus track «Bigger Than Life», in memoria del sassofonista della band, Clarence Clemons, morto a giugno: sul web si parla del 2010 come anno della morte, da qui i dubbi sull’autenticità della notizia.

Tutti ai fornelli

RAPPORTO TURBOLENTO

La Argento: «Ora mi fido di Morgan» «Per il bene di nostra figlia mi fido ancora di Morgan»: Asia Argento, su «Gente», rivela di aver ricucito i rapporti con l’ex,

A

«L’IPHONE È COME AMORE»

Dagli chef al «fai da te» La cucina spopola in tv 1

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Menù rivali La star incontrasta-

ta, forse la prima che ha conquistato il cuore delle massaie (e anche dei bimbi), su Rai 1, è Antonella Clerici: in 11 anni di La prova del cuoco ha «impiattato» più di 10 mila ricette, e stavolta è anche abbinata alla Lotteria Italia. Nella stessa fascia oraria c’è anche Benedetta Parodi, che, dopo tre anni di ricette raccontate in un minuto e mezzo a Cotto e mangiato all’interno di Studio Aperto, è passata a La7 per un intero programma tra le pentole: I menù di Benedetta, che appunto va in onda alle 12.25, come il rivale della Rai. Il posto della Parodi, invece, l’ha preso Tessa Gelisio, che domani debutta su Italia 1: «Prenderò molte ricette dalle specialità di mia nonna, dei miei genitori e di mia sorella: ho voluto ambientare la rubrica nella mia cucina per mantenere un sapore domestico», ha spiegato la conduttrice, volto preso in prestito da Rete 4. Ma la vera rivoluzione è Masterchef Italia, versione nostrana di un talent inglese che da poco è partito su Cielo (canale 26 del digitale terrestre) e che ogni mercoledì alle 21 mette insieme 18 aspiranti chef che si contendono un premio da 100 mila euro. A decidere il loro futuro, tre cuochi stellati: Bruno Barbieri, lo chef italiano con il maggior numero di stelle Michelin

1 Benedetta Parodi: conduce «I menù di Benedetta» su La7, tutti i giorni alle 12.25; 2 Tessa Gelisio: da domani prende il posto della Parodi a «Cotto e Mangiato», nell’edizione delle 12.25 del tg di Italia1; 3 Antonella Clerici a «La prova del cuoco», abbinata alla Lotteria Italia; 4 I giurati di «Masterchef Italia» (su Cielo il mercoledì alle 21), Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich ANSA/LAPRESSE

«

La moda in Italia è scoppiata tardi, oggi per i giovani è un sogno diventare chef CARLO CRACCO GIURATO «MASTERCHEF»

insieme a Marchesi; Carlo Cracco, titolare dell’omonimo ristorante milanese, incluso fra i 50 migliori al mondo, e Joe Bastianich, guru della cucina italiana negli Stati Uniti. Ma tra le nuove star in cucina in tv c’è anche Simone Rugiati, che conduce Cuochi e Fiamme (su La 7d, tutti i giorni alle 18.30) e Alessandro Borghese Cucina con Ale (su Real Time, ogni giorno alle 18.40). Elencarli tutti, comunque, è un’impresa e biso-

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

gnerebbe chiedersi se con tutta questa offerta non ci sia il rischio che la gente si stufi. Cracco è convinto di no, e ha una teoria: «Resisteranno solo quelli di qualità. Va bene la Parodi che dice di non sapere cucinare e con quel poco che si trova in frigo ti inventa una ricetta, ma la cucina non è solo colore. Non bisogna soltanto far divertire: dietro c’è un lavoro di selezione dei prodotti, di conoscenza del territorio e delle tradizioni». Fare lo chef, insomma, è un mestiere serio: «Sì — continua Cracco — ed è sempre più ambito dai giovani, quasi un sogno: purtroppo la moda in Italia è scoppiata solo di recente. In Inghilterra e negli Usa certi show esistevano da anni e le loro cucine non sono di certo superiori alle nostre...».

l’avventuroso DI REINHOLD MESSNER

Ho letto su Repubblica il dolente articolo di

LE STAR PARODI, GELISIO, CLERICI: LE DONNE DELLA BUONA TAVOLA

In barba alle diete. La tv dedicata alla cucina va alla grande: i programmi tra i fornelli (che siano interi canali tematici o spazi all’interno dei tg) sono il fenomeno del momento, grazie anche al loro proliferare sul digitale terrestre. Così, a fare zapping spesso ci si trova di fronte a una gara tra chi cerca di dispensare la ricetta migliore: c’è chi garantisce quelle imparate dalla nonna o quelle dedicate agli intolleranti. Oppure, ideali per chi vuole cavarsela con quel che trova nel frigo.

portato in tribunale un anno fa per levargli la patria potestà a causa dei problemi di droga. «Ho avuto paura che lui non stesse bene; ho avuto paura per mia figlia, per questo mi sono comportata così. Alla fine abbiamo scelto l’affido condiviso e ora siamo sereni».

La morte di Bonatti e la rabbia di Rossana

I programmi di ricette sono il fenomeno dei palinsesti autunnali Il cuoco-giurato Cracco: «Il "colore" va bene, ma serve qualità» STEFANIA ANGELINI

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S Lo studio americano Se dimenticate l’iPhone a casa provate una sensazione di vuoto, di stress emotivo? Allora amate il vostro smartphone. Lo conferma uno studio pubblicato dal «New York Times», proprio a pochi giorni dalla presentazione dell’iPhone 5 (che sarà martedì). La ricerca dimostra come la passione verso questo telefono sia paragonabile a un sentimento forte, come quello dell’amore: la devozione con cui i maniaci delle creature di Jobs trattano il loro cellulare provocherebbe i sintomi di una dipendenza affettiva

Michele Serra, che ha intervistato Rossana Podestà sulle modalità della morte di Walter Bonatti, l’uomo che per me è un cristallo che continua a brillare sulle cime delle più belle montagne. La morte fa parte della vita e ci tocca andare a vedere cosa succede, però un uomo integro come Bonatti non meritava una tale malattia. Anche mio padre è morto come lui, impossibilitato a respirare. So quanto si soffre. Ma soprattutto Walter non meritava di non avere accanto la compagna di una vita. So bene quanto Rossana e Walter si amavano e quanto erano indivisibili. Lei lo aveva affiancato per più di 30 anni. Nonostante ciò le è stato negato di essergli vicina a sostenerlo nel passaggio più difficile. La legge che non dà riconoscimento a convivenze come la loro è assurda. Rossana mi ha detto che con la sua denuncia dell’ingiustizia subita non vuole ottenere qualcosa per sé, ma soltanto evitare che situazioni simili possano ripetersi e ferire altre donne. Così si conferma una grande persona. Come il suo Walter, che ha fatto in tempo a vedere cancellate le porcherie, le menzogne legate alla vicenda del K2, che lo avevano fatto soffrire per 50 anni, e a godersi una vecchiaia finalmente serena con la sua Rossana.

la Foto

IL LIBRO-GUIDA

«Identità golose»: 646 ristoranti messi alla prova È arri vata la quinta edizione di «Identità Golose» (Il Castello, 748 pagine, 19 euro), la guida golosa per mangiare bene curata da Paolo Marchi. Nell’edizione del 2012 i locali recensiti sono 646 in ben 27 Paesi. Per la prima volta sono commentate anche le insegne di ristoranti, pasticcerie, macellerie.

Il gregge in piazza Duomo: 700 pecore girano un film Sabato mattina insolito per piazza Duomo: ieri, dalle 6 alle 11, davanti al sagrato hanno scorrazzato 700 pecore (nella foto Ansa), portate nel centro di Milano per girare una scena di «L’ultimo pastore», primo film del regista Marco Bonfanti. Gli animali, tra i milanesi e i turisti, sono stati attori perfetti

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DOMENICA 2 OTTOBRE 2011

LA GAZZETTA SPORTIVA

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ALTRI MONDI Oroscopo LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI 23/9 - 22/10

Bilancia 7,5

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 8

Toro 6

Gemelli 6-

Cancro 6,5

Leone 7+

Vergine 5,5

IL MIGLIORE I vostri sono tocchi da maestri. Valorizzati dalla fortuna che oggi vi palpeggia simpaticamente i glutei. Viaggi, trasferte e sudombelico premiano.

Marò, quanta sfiga attirate, con quell’umore funereo. Smettetela di elucubrare, ripulite la mente e tutto andrà meglio. Idee geniali!

Potreste sentirvi come un piccione attorniato da un branco di gatti: occhi aperti e glutei stretti s’impongono. Calmi, allo stadio e in auto!

Domenica minimalista, durante la quale la cura del dettaglio sancirà il vostro successo. Anche suino e sportivo. La forma fisica migliora.

Vittoria, oggi, sarà sinonimo di arguzia: tenetelo presente, nel lavoro e in amore. Il vostro sudombelico crea intanto movimento d’opinione.

Le paranoie non sono solo inutili, ma danneggiano: ricordatelo. E frenate il puma mannaro che c’è in voi, anche nel tifo. Solitudini suine.

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Scorpione 6,5

Sagittario 7,5

Capricorno 6+

Acquario 7+

Pesci 5,5

La Luna vi concede il relax. Sempre che possiate concedervelo voi. Uno stop, però, vi gioverebbe. Ormone su e giù, tipo Mibtel. Ussignùr…

Ogni successo è raggiungibile e durevole. Avete pure il sudombelico più torrido degli ultimi 150 anni, come il settembre appena passato. Uau.

Volete una domenica serena? Frenate i rompizebedei. E chi mette lingua dove non dovrebbe. Magari anche suinamente. Sport, lavoro, soldi OK.

Amici, partner e squadra cooperano, così voi vi tranquillizzate e fortificate. I progetti riescono, l’amor v’accalda e vi sdruma.

Domenica di impedimenti. Fare i matti o gli sfigolagnosi non servirà. L’amor incupisce, il sudombelico s’insospettisce.

SERGIO PELLISSIER

Il successo arriva, oggi! Nel lavoro, in trasferta, ovunque. La gente parla bene di voi, voi parlate bene anche mentre fornicate. Exciting!

L’attaccante è nato ad Aosta il 12 aprile 1979. Con il Chievo è al nono anno in serie A: in questa stagione ha già segnato 2 gol

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 10.00 10.30 10.55 12.20 13.30 14.00 15.45 16.30 16.35 16.55 18.50 20.40 21.30 23.40 0.35 1.10

RAIDUE

LINEA VERDE... A SUA IMMAGINE SANTA MESSA LINEA VERDE TELEGIORNALE IL SEGRETO DELL'ACQUA IL COMMISSARIO REX TG 1 DA DA DA DON MATTEO 8 L' EREDITÀ - TG SOLITI IGNOTI IL SEGRETO DELL'ACQUA Fiction SPECIALE TG1 TG 1 - NOTTE TESTIMONI E PROTAGONISTI XXI SECOLO

7.55 10.10 10.50 11.30 13.00 13.45 15.30 17.10 18.00 19.35 20.30 21.00 22.35 1.00 1.20 1.50

CARTONI ANIMATI RAGAZZI C'È VOYAGER A COME AVVENTURA MEZZOGIORNO... TG 2 - TG 2 MOTORI QUELLI CHE ASPETTANO QUELLI CHE IL CALCIO STADIO SPRINT 90° MINUTO SQUADRA SPECIALE... TG2 N.C.I.S. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 PROTESTANTESIMO METEO 2

RAITRE 9.40 11.10 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.05 19.00 19.30 20.00 20.10 21.30 23.35 23.50 0.50 1.00

CANALE 5

I QUATTRO MONACI AGENTE PEPPER TG3 PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TG IN 1/2 H ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO TG3 TG REGIONE BLOB CHE TEMPO CHE FA PRESA DIRETTA Attualità TG3 SOSTIENE BOLLANI TG3 TELECAMERE SALUTE

6.00 8.00 8.50 10.00 12.00 13.00 13.40 18.50 20.00 20.40 21.30 23.40 0.40 1.10 1.50

RETE 4

ITALIA 1

PRIMA PAGINA TG5 - MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO EREDITÀ CON SORPRESA FORUM - FAMIGLIE TG5 DOMENICA 5 2ª PUNTATA AVANTI UN ALTRO! TG5 PEOPLE L' AFFONDAMENTO DEL LACONIA Film TERRA! TG5 - NOTTE PEOPLE HO SPOSATO UN'ALIENA

GP MOTEGI - GARA MOTOGP STRANO, MA VERO? GP MOTEGI (REPLICHE) STUDIO APERTO GUIDA AL... GP MOTEGI (REPLICHE) GP - FUORI GIRI DRAGON BALL Z SUPERMAN... STUDIO APERTO BAU BOYS BUGIARDO BUGIARDO MISTERO Documenti CONTROCAMPO LINEA NOTTE 110 E FRODE SAVING GRACE

8.00 9.00 10.20 12.25 13.00 14.00 15.00 16.00 17.00 18.30 19.00 19.40 21.25 0.20 1.40 3.40

8.20 9.20 10.00 11.00 11.30 12.00 13.20 14.00 14.25 16.30 18.55 19.35 21.30 23.15 1.25 1.45 2.25

CARAIBI SELVAGGI MAGNIFICA ITALIA S. MESSA PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE MELAVERDE PIANETA MARE DONNAVVENTURA A GILLIAN PER IL SUO COMPLEANNO NED KELLY TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO TEMPESTA D'AMORE Soap IDENTITÀ VIOLATE TG4 NIGHT NEWS LE CANZONI DEGLI... I CINQUE DELL'ADAMELLO

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

11.05 BALTO PREMIUM CINEMA 13.00 WINX CLUB MAGICA AVVENTURA PREMIUM CINEMA 14.35 LA PASSIONE PREMIUM CINEMA 15.25 SOCCER GIRL UN SOGNO IN GIOCO MYA 17.25 CHAOS PREMIUM CINEMA 19.15 FAST & FURIOUS SOLO PARTI ORIGINALI PREMIUM CINEMA 21.15 LA DONNA DELLA MIA VITA PREMIUM CINEMA 23.00 DEATH RACE PREMIUM CINEMA

CALCIO 12.30 NOVARA - CATANIA Serie A. Sky Sport 1, SuperCalcio, Sky Calcio 7, MP Calcio e MP Calcio 2

15.00 CESENA - CHIEVO Serie A. Sky Calcio 6

15.00 FIORENTINA - LAZIO

17.00 LILLA - RENNES 18.00 ATLETICO MADRID SIVIGLIA

Serie A. Sky Calcio 3

15.00 PALERMO - SIENA Serie A. Sky Calcio 4 e MP Calcio 2

15.00 PARMA - GENOA Serie A. Sky Calcio 2 e MP Calcio 4

Bundesliga. Sky Calcio 10

19.00 GREEN BAY PACKERS DENVER BRONCOS

15.40 TROFEO ABARTH 20.30 IZOD INDYCAR SERIES

22.00 ESPANYOL REAL MADRID

21.00 IZOD INDYCAR SERIES

Liga. Sky Sport 3, SuperCalcio e Sky Calcio 2

Sky Sport 2

9.30

23.00 VASCO - CORINTHIANS

IPPICA

BASKET

16.00 ARC DE TRIOMPHE

18.00 PAVIA - SAN SEVERO

3.00

18.30 MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ - GIVOVA SCAFATI

INTERNATIONAL LE MANS CUP Car Racing. Eurosport

Ieri ALGHERO

14

28

ANCONA

13

24

AOSTA

13

24

BARI

17

25

BOLOGNA

14

28

min max

CIELO

VENTI

CAGLIARI

14

26

Sole

Deboli

CAMPOBASSO

12

21

Moderati

CATANIA

14

25

FIRENZE

14

26

Trento Aosta 12 25

Torino 14 26

15 26

Milano

Venezia

15 26

ITALIA - IRLANDA

18.00 GERMANIA - SERBIA

Serie A2. Sportitalia 2

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda Sky Sport 2 e Sky Mondiale

Europeo femminile. Finale. Da Belgrado Rai Sport 1

Perugia

14 26

12 26

29 23

MILANO

14

28

ROMA

NAPOLI

16

28

15 28

18

25

Neve

Mossi

PERUGIA

10

29

POTENZA Nebbia

Agitati

11

20

REGGIO CALABRIA

19

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ROMA

14

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TORINO

14

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12

27

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

7:20

19:03

7:06

18:52

21

28

VENEZIA

16

26

Dopodomani

Ancora livelli di pressione alti sul Mediterraneo con bel tempo stabile. Cieli sereni e tersi salvo il transito di velature al Sud e locali annuvolamenti sulla Sicilia. Clima caldo per il periodo con picchi di ben 28-30 °C nelle pianure.

Nessuna variazione meteo-climatica significativa, ancora alta pressione sull'Italia che garantirà condizioni di bel tempo e un clima quasi estivo. Cieli sereni salvo velature lungo le Alpi, al Sud e sulle isole. Fino a 28 °C nelle pianure.

Ancona

Firenze

21

PALERMO

Domani

14 28

17 25

10

Calmi

Serie A. Rai Sport 1

Bologna Genova

L'AQUILA

Temporali

Da Genova Rai Sport 2

14 26

GENOVA

MARI

Paola Maugeri (nella fo to) racconta la storia degli Zombies e della loro can zone «She’s Not There»

20.30 M. ROMA VOLLEY LUBE BANCA MARCHE MACERATA

14 28

Molto forti

Pioggia

Gara MotoGp. Dal Giappone Italia 1 e MP MotoGp

12.30 Music History

16.00 ISERNIA SANTA CROCE

Ancora alta pressione su gran parte dell'Europa che manterrà condizioni di tempo stabile e soleggiato anche sull'Italia. Qualche nube sparsa in più tra Calabria tirrenica e Sicilia. Per il resto sereno con temperature in ulteriore aumento. Trieste

Coperto

TRENTO

GALLES - FIGI

14.45 GLOBAL GAMES

GP MOTEGI

8.00

14.00 Music and Sports

Europeo femminile. Finale 3° posto. Da Belgrado Rai Sport 1

Coppa del Mondo. Dalla Nuova Zelanda Sky Sport 2 e Sky Mondiale

Oggi

Forti

ROMA

15.00 ITALIA - TURCHIA

SPORT DISABILI

MOTOCICLISMO

Lega 2. Rai Sport 2

Rovesci

MILANO

Da Parigi, Francia. Rai Sport 2

Rmc

Virgin Radio

VOLLEY

A Dilettanti. Sportitalia 2

AUTOMOBILISMO

A CURA DI

Il sole oggi

7.00

13.30 ALFRED DUNHILL CHAMPIONSHIP

Gara. Dal Kentucky. Sky Sport 2

Campionato Brasiliano Sportitalia 2

Da Roma. Rai Sport 2

15.30 GP MAGNY COURS

RUGBY GOLF

Tra gli ospiti di oggi di Fa biana, Gianmarco Pozzec co e Riccardo Este c’è Loris Capirossi (nella foto)

Tennis, basket e la giornata di serie A nel programma di Stefano Bragatto (nella foto) e Gabriella Mancini

TIRO CON L'ARCO

NFL. ESPN America

Pre gara. Dal Kentucky Sky Sport 2

ATP KUALA LUMPUR

11.00 CAMPIONATI ITALIANI

Superbike. Gara 2. Dalla Francia. Eurosport 1

14.00 105 Sport

TENNIS SuperTennis

Supersport. Dalla Francia Eurosport 1

BALTIMORE RAVENS NEW YORK JETS

2.00

7.30 TG LA7 10.00 M.O.D.A. DI CINZIA MALVINI 10.40 LA7 DOC SECRET OF ARCHEOLOGY 12.00 SUPERKBIKE GARA 1 13.00 GÍ DAY (R) 13.30 TG LA7 14.05 CUORE D’AFRICA 15.30 SUPERKBIKE GARA 2 16.50 CUORE D’AFRICA 17.55 COUNTDOWN - TG LA7 20.30 IN ONDA 21.30 THE WOMEN Film 23.40 TG LA 7 23.50 IL TERZO UOMO 1.55 MOVIE FLASH

8.15

13.00 GP MAGNY COURS

NFL. ESPN America

Gara 2. Dal Mugello. Sky Sport 3

Ligue 1. Sportitalia 2

Superbike. Gara 1. Dalla Francia Eurosport 1 e La7

NFL. Sportitalia

Gara 2. Dal Mugello. Eurosport

21.00 PSG - LIONE

GazzaMeteo

Nuvolo

19.00 PITTSBURGH STEELERS HOUSTON TEXANS

Da Valencia. Sky Sport 3

Serie A. Sky Sport 1, Sky Calcio 1, MP Calcio e MP Calcio 1

12.00 GP MAGNY COURS

NFL. ESPN America

14.45 GP MUGELLO

Liga. SuperCalcio e Sky Calcio 2

Premier League. Sky Sport 3, SuperCalcio e Sky Calcio 9

Legenda

19.00 DALLAS COWBOYS DETROIT LIONS

14.00 DTM

20.45 JUVENTUS - MILAN

15.30 HANNOVER WERDER BREMA 17.00 TOTTENHAM ARSENAL

FOOTBALL

Gara 2. Dal Mugello. Rai Sport 2

Liga. Sky Calcio 10

Serie A. Sky Calcio 5 e MP Calcio 3

15.00 UDINESE - BOLOGNA

TROFEO ABARTH Gara 1. Dal Mugello Sky Sport 3

10.00 FORMULA 3

20.00 SPORTING GIJON BARCELLONA

Serie A. Sky Calcio 1, MP Calcio 1 e MP Calcio 2

15.00 LECCE - CAGLIARI

9.00

Ligue 1. Sportitalia

Radio 105

LA 7

17 25

L’Aquila 10 23

Campobasso

Bari

12 22

18 26

Napoli

Potenza

15 28

11 20

Cagliari

Catanzaro

15 26

15 25

Palermo

Reggio Calabria 16 27

15 27

Catania 18 24

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

7:22

19:02

7:07

18:50

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

27 set.

5 ott.

12 ott.

19 ott.


52

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 OTTOBRE 2011


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