33+1 Incantesimi Un anno di NeuroMagie
Giovanni Gnecchi
Introduzione: La Magia del Linguaggio Un Incantesimo è una formula magica che, se recitata, può produrre un effetto tangibile. Ti ricordi nelle favole? “E non tornerai a Vivere finché il Principe Pincopalla non ti avrà dato un bacio!” “Ogni volta che ti troverai di fronte qualcuno, ti sentirai imbarazzato!” “Le persone autoritarie, specie quelle più insicure, ti metteranno paura!” “Ti convincerai di non avere talento!” È incredibile che nelle fiabe, streghe, stregoni e maghi riescano a produrre certi effetti su chi rimane vittima del loro incantesimo. In questi racconti c’è chi ha bisogno di un bacio per svegliarsi, di un abbraccio per sciogliersi, di percepirsi grande e forte o di un complimento d’incoraggiamento. Ciò che troverete in questo e-book è un insieme di 33+1 Incantesimi, presi fra quelli che ho scritto per il mio blog: http://giorespiro.blogspot.it. Da diversi anni mi appassiono allo studio del linguaggio, della programmazione neurolinguistica, della psicolinguistica, e quindi, di come a partire dalle parole si strutturano i pensieri, e viceversa... I pensieri sono “quelle cose” che stanno tutto il tempo fra noi e la realtà là fuori. Le parole generano pensieri. I pensieri sono i filtri da cui osserviamo il mondo. Ci sono occhiali per ingrandire, altri per rabbuiare la vista, alcuni per vedere colorato. Si parla sempre dello stesso paesaggio, ma c’è modo e modo di vederlo... Le riflessioni che troverete in questo scritto, potranno aiutarvi a scegliere come osservare “le cose” nel modo che voi saprete migliore per voi. Buon viaggio!!
Giovanni Gnecchi
1 - Io cosa ne penso?
Tutto ciò che pensiamo e agiamo è, il più delle volte, una conseguenza della ricerca di soddisfazione di qualche istinto, istanza, bisogno o necessità indotta o autogenerata. Nella maggior parte dei casi avviene a nostra stessa insaputa, poiché la velocità con cui il cervello processa i dati è tale che, per ri-conoscere veramente quali voci, immagini e sinestesie tirano i fili che ci fanno muovere e manifestarci, occorre esercitare una buona capacità di auto-osservazione. Abituati come siamo ad "andare in automatico", mi viene facile dire che ci serve ancora tanto allenamento, prima per scoprire "cosa" ci fa comportare come ci comportiamo, e poi per poter decidere veramente o quantomeno più consapevolmente, come comportarci. Salvo qualche raro caso, la maggior parte di noi (e per la maggior parte del tempo) vaga in una nube di pensieri, idee, costrutti mentali che ha assorbito e poi col tempo fatto propri, anche nel caso in cui un ragionamento, una logica o un modo di interpretare la realtà non provenga dalla propria esperienza pratica e diretta. Credo che esistano virus mentali, schemi e modalità di pensiero che si trasmettano di generazione in generazione, e poi si diffondano nei più svariati modi: con l'educazione, i media e il semplice "dialogare". Il fatto che qualcuno dica e sostenga una certa idea, non significa che questa idea sia valida, o che se è stata valida in passato lo debba continuare ad essere per sempre. Nel mio mondo, cioè in quella che è la mia personale attitudine a "percepire ciò che mi circonda", una cosa importante è il chiedersi spesso "Io cosa penso?". Sto parlando di fermarsi e di chiedersi come si fa a sapere qualcosa, come si fa a sapere se è vera o falsa. A volte durante conferenze e seminari chi mi pone domande lo fa sulla base delle proprie conoscenze, e le conoscenze derivano o da un'esperienza diretta o da una cultura intellettuale. Entrambe sono importanti, poiché l'esperienza diretta porta a delle riflessioni, così come certe riflessioni determinano poi un atteggiamento pratico. Ma
quando si finisce nel puro nozionismo e citazionismo disgiunto dalla pratica o da un osservazione di ciò che si sente, legge, assorbe dall'esterno, rischiamo di essere simili a dei robot che si lasciano programmare o che lasciano che il sistema operativo e le applicazioni funzionino per i fatti loro. Ecco allora che capita che noi pensiamo che sia nostra un'idea che in realtà nostra non è, ma che facciamo nostra in base all'immagine, alla fiducia, all'onorabilità, alla competenza, o alla saggezza che attribuiamo a chi ci trasmette un suo pensiero. "Buddha diceva che... Osho asseriva... Kant sosteneva... secondo Gurdjieff... Freud postulava... Einstein ha sempre pensato che... Nei Vangeli è scritto che..." IO COSA NE PENSO? Se la mia esperienza diretta mi dice qualcosa che si scontra con ciò che dice o diceva o dicevano altri grandi pensatori, intellettuali, maestri, professori, psicoterapeuti, scienziati... posso mantenermi aperto e verificare nuovamente il mio pensiero attraverso la pratica, ma ognuno è bene che trovi la propria verità. Può anche succedere che "Dio" si stia sbagliando! Credo che il più grosso salto evolutivo che potremo fare sarà di comprendere nel profondo che quando il linguaggio, la parola vengono utilizzati creano diverse realtà, diverse modalità di descrizione di ogni fenomeno, e questo dà forma al fenomeno stesso in tanto modi in ognuno di noi. Quando ascoltiamo attentamente le persone, con curiosità e apertura, diventa più facile rendersi conto e comprendere quali siano le convinzioni e i valori che le guidano a compiere certe scelte, e quindi a portare avanti certi comportamenti nella propria vita. Il dibattito politico ne è un grande esempio. Hanno tutti ragione e hanno tutti torto. Vedo, sento, ascolto i virus mentali entrare e uscire dagli altri e da me stesso. E...
"IO COSA NE PENSO?"
2- A scuola nel 2213...
Alunna: Gaia Età relativa spaziotemporale: 10 giri intorno al Sole. Tema: come siamo arrivati a questo presente
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato' (A.Einstein)
Oggi la maestra dopo il Laboratorio di Bioenergetica, la lezione di Percezione, Telepatia e Gestione dei Pensieri e delle Emozioni, e quella sull'Uso Creativo del Linguaggio e delle Parole, ci ha parlato della storia dell'umanità. Nel 900 ci furono 2 guerre mondiali che portarono morte, miseria e distruzione. Alla fine della seconda, dopo aver sperimentato che cosa significasse vivere in un regime dittatoriale e sotto i bombardamenti, molti paesi in Europa e nel mondo scrissero o riscrissero la propria Costituzione, tenendo ben presente che, i valori su cui fondare la massima e più felice espressione dell'individuo e dunque della società erano onestà, solidarietà, rispetto dell'ambiente, libertà e cultura.
Tuttavia l'essere umano non era ancora pronto per sostenere veramente quanto era stato promesso e scritto, e ciò che era legge fondamentale sulla Carta, nel giro di alcuni decenni fu dimenticato, calpestato, trasformato. Gli istinti più bassi, la paura, la ricerca da parte della mente di una sicurezza che ora noi sappiamo esistere solo nella continua evoluzione e nel cambiamento, l'ingordigia, l'egoismo e tanto altro ancora, crearono un sistema economico e politico, in cui i cittadini senza rendersene conto erano tornati ad essere sudditi inconsapevoli di chi aveva accumulato ricchezze. Molti, tenuti il più possibile senza vera informazione, senza una reale istruzione, senza la conoscenza di ciò che significano veramente le parole "salute e benessere", sentivano di vivere in democrazia grazie al diritto di voto. Ma l'esercizio del voto aveva generato nel tempo un divario fra il normale cittadino e il politico, cioè il cittadino che si occupa di politica. Nei primi decenni di questo millennio la vecchia rete Internet generò, all'interno di un sistema arcaico e intellettualmente medievale, un grande scambio di informazioni, idee e soluzioni. Le nuove generazioni più portate e aperte a nuove tecnologie materiali e della coscienza, si ritrovarono a "uccidere" edipicamente i padri al comando del pianeta, i quali seguitavano a voler mantenere uno status quo nel quale la persona era vista come schiavo e mezzo per accrescere i consumi, e dunque la produzione industriale, con conseguente spreco e distruzione delle risorse naturali. Dopo millenni di patriarcato, le donne e tutto ciò che possiamo associare all'archetipo femminile, ripresero ed espansero il loro ruolo nella società. Le religioni, con le loro antiche storielle metaforiche e le strampalate interpretazioni che ne erano state fatte, crollarono sotto il peso di una nuova intelligenza, dell'evoluzione fisica, mentale e coscienziale. Il sesso tornò ad essere un argomento di discussione come un altro, senza più tabù o proibizioni. Furono necessari diversi decenni affinché il sistema di vita che era stato creato nel passato, e che era visto come l'unico possibile, fosse sostituito. L'incipit più forte fu una grossa crisi economica e valoriale, che mise tutto in discussione. Oggi siamo giunti ad avere uno stato senza governo, non perché ingovernabili come cittadini, ma poiché una società composta da individui evoluti ed educati alla comunicazione, all'ascolto, all'entrare in relazione con curiosità, non necessità più di monarchi, di presidenti o di capi.
3 - Il paracadute e la mente "La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre." Così diceva Einstein in quello che è diventato uno dei suoi aforismi più conosciuti. Questa metafora/parallelismo è interessante, perché lascia che l'inconscio di chi legge possa azzardarsi a costruire parecchie rappresentazioni e connessioni fra queste parole e i propri vissuti ed esperienze.
Se ci si lancia, e il paracadute non si apre, ci si schianta al suolo. Al contrario se si apre ci porta dolcemente coi piedi a terra. Spesso, molti di noi, se ne stanno in cielo, fra i propri pensieri, paure, sogni, aspettative... senza troppa flessibilità e apertura verso nuove possibilità, verso scelte coraggiose... aspettando che le cose prendano da sé una certa forma, una qualche direzione... il rischio, nel frattempo, è quello di precipitare senza accorgersi che il paracadute non si sta aprendo, non sta funzionando, e in quel caso l'impatto col terreno diventa oltremodo pericoloso e traumatico. Ma... quando il paracadute si apre, il viaggio dal cielo dei pensieri, al suolo del reale può lasciare anche il tempo di godersi il panorama che ci circonda, la brezza che attraversiamo e ci attraversa, le nuvole. Quando il paracadute si apre, si può osservare tutto ciò che sta al di sotto da una prospettiva differente e insolita. Questo fa sì che all'interno di un intero paesaggio fatto di verdi pianure, montagne rocciose, laghi e fiumi che scorrono, certi ostacoli risultino ridimensionati, rimpiccioliti. Altri ancora tendono ad essere finalmente visti come un qualcosa di vantaggioso, da utilizzare a proprio favore. Ci sono parecchi istanti e periodi nella vita, in cui è possibile saltare, e poi tirare quel cavo che permette al paracadute di aprirsi...
4 - Immobilità e Cambiamento
Ci sono quei giorni, quelle serate, quei week end in cui ci si ritrova a stare spaparanzati per ore sul letto o sul divano con una sensazione d'insoddisfazione, ma appena la mente partorisce un'alternativa al farsi fagocitare dalla fossa che si sta creando fra i cuscini, l'energia che accompagna una qualsiasi azione pare svanire, oppure viene indirizzata nell'assumere una nuova e "comoda" posizione nella quale poter tollerare ulteriormente un certo senso d'inadeguatezza che si diffonde per il corpo. Ci sono molte persone che tendono a lamentarsi di ciò che hanno, di ciò di cui si sono circondate, del lavoro che svolgono da una vita, delle relazioni in cui sono immerse. Eppure nel momento in cui si chiede loro cosa desiderano, cosa si aspettano, cosa possono fare di diverso, si ritrovano in una nube di pensieri che sta sotto l'etichetta del "Non lo so...". Oppure qualsiasi alternativa viene cassata da un fiume di obiezioni su ciò che potrà accadere di brutto se ci si movimenta, se s'intraprende qualche nuova strada. La paura, la noia e la pigrizia sembrano diamanti e gioielli preziosi di cui è difficile fare a meno. Così molti di noi continuano a lasciarsi vivere e a "godersi" questi tesori, come faceva Gollum ne "Il signore degli anelli" col suo "Tessssssoro". Sia chiaro non è facile cambiare, non è semplice introdurre una piccola novità, soprattutto se ci si chiede continuamente "Dove andrò a finire di questo passo?", "Cosa mi riserva il futuro?".La mente è strana. Del resto, perché permettersi la libertà di fare grandi sogni colorati e attraenti, raggiungibili a piccoli passi? Perché chiedersi:
"Qual è la prima cosa utile che puoi fare per imboccare la strada che ti porta a raggiungere quel felice futuro?"
5 - Neuro-Magia Rapida
Se ti sei lasciato incantare...Se hai creduto a delle assurdità... Se credi di essere inadeguato, nella maggior parte dei casi è perché c'è qualcosa in te... che crede in te... che ti ama, e si ricorda che hai dei talenti... che sei talentuoso... che hai dei doni da condividere. Ecco perché una critica fa tanta rabbia. Entrare in un'emozione... una sensazione... toccarla, raffigurarla, immaginarla, quasi la potessi sentire per davvero... ti può dare una grande consapevolezza. Quella che chiami "rabbia" è solo una percezione inserita nel corpo che il cervello fa seguire ad un'interpretazione.
6 - Nuove SoddisfAzioni?
Non giriamoci attorno, prima di fare un'azione di qualsiasi tipo, bisogna pensarci. I pensieri colorati, in cui riusciamo a fare ciò che ci faceva paura, sono quelli che di solito danno leggerezza ed entusiasmo; mentre, quelli particolarmente limpidi in cui ci osserviamo fare qualcosa di nuovo, possono offrire una certa consapevolezza. Se leggo "BOOOOOM!!!! QUALCOSA di GRANDE è ESPLOSO!!!" Ora che ho finito di leggere queste parole, mi posso rendere conto che per comprenderle, ho dovuto rappresentarmi qualcosa esplodere all'interno dei miei pensieri... e viene facile dedurre che per alcuni un'esplosione sparge cose ovunque. Dunque può esplodere qualcosa nella mente. Se poi fosse un che di "colorata consapevolezza" il mio cervello potrebbe reagire in un modo utile, che induce certe riflessioni, alcune idee... magari le intuizioni di cui ho bisogno per comportarmi in un modo che mi soddisfa, in quel tipo di situazioni, in cui posso sentirmi molto più a mio agio.
7 - Il più stupido di tutti
Qualcuno mi raccontava: "Io sono il più stupido di tutti, in un mondo osservato alla rovescia sono il più stupido di tutti. Sono stato bocciato, una professoressa mi disse che avevo delle difficoltà, prendevo 4 ½ nei temi. Sento gente dire “una volta ti facevano rigare dritto, adesso sono tutti maleducati questi bambini”. Beh, bisogna provare ad avere un cervello che gira 30 volte più velocemente degli altri per capire cosa si prova ad osservare persone che ti propongo idee e teorie educative bizzarre! Non voglio generalizzare, non tutti i bambini sono più intelligenti di certe maestre. Capisci quindi che io ti ho fatto tutto questo ragionamento per farti capire tre cose. Una è che sono un genio. La seconda è non lo sono sempre stato, lo sono diventato. La terza è che ho detto tutto questo in prima persona, perché così hai dovuto sillabare nella tua mente “s o n o u n g e n i o” e se subito dopo qualcosa in te ti ha criticato, significa che per ora, sei vittima di un incantesimo, che questo nuovo incantesimo ha dissolto in questo istante, ovunque e sempre...
8 - Ricostruzioni Critiche e Critiche Costruttiviste
Qualcuno, quando le cose vanno in modo diverso dalle aspettative, quando fa le cose quasi perfettamente, quando sta imparando a fare qualcosa di nuovo, avverte fra i suoi pensieri espressioni tipo: "Sciocco!", "Stupida!", "Imbranato!", "Ma che fai!?!", "Cretino!", "Non va bene!", "Non è abbastanza!", "Sei ridicola!". Voci registrate nella mente che hanno la tendenza a descrivere ciò che accade in un certo modo. Allora chi vuole, se ritiene opportuno utilizzare qualche eterno istante d'intelligenza, può prenderle e regolarne il timbro, il ritmo, l'altezza e farle parlare come un Paperino rimpicciolito: "!?%%#()'//[&@><{{}++*#§§çò*+!!'!?^>><^!!!??!!!!!!!!" Poi a voler proprio fare un atto importante, c'è chi sa che ha la possibilità di mettere un filtro traduttore fra sé e queste voci, così magari ci si capisce meglio. - Qual è la vostra vera intenzione, cosa volete ottenere? Ed ecco che dal traduttore escono queste parole: - Proteggerci, perché abbiamo paura di quanto di stupendo e meraviglioso sei in grado di realizzare"
9 - Linkare
Sono entrate nel nostro linguaggio comune parole che una volta non esistevano, e che oggi definiscono concetti, teorie, modi di fare, di agire che prima venivano etichettati con altri termini. Link è una parola che esce spesso dalla bocca di chi usa un pc. Addirittura lo si è italianizzato con "linkare", cioé collegare, creare collegamenti. Perché più collegamenti sappiamo creare fra le cose che ci circondano e le esperienze che viviamo, e più la mente diventa elastica... più il cervello crea nuove sinapsi e meno abbiamo difficoltà nel trovare le soluzioni... meno frequentemente i nostri pensieri saranno strutturati in modo da rendere utile l'utilizzo della parola "problema", più hai imparato a gestire creativamente la tua vita... meno ti pre-occupi, più agisci il verbo vivere... Le parole sono link a successioni di pensieri. Quindi come definisci le situazioni fa sì che il tuo cervello abbia accesso a certi dati, certe informazioni, certe immagini, certi suoni, certe sensazioni... Clicca questo link: InserisciCollegamento
10 - Senti come Emoziona...
Ieri mattina mi sono alzato di cattivo umore, tutto era grigio, spento, monotono, noioso, triste, deprimente. Non c'era un perché, non era accaduto nulla di particolare, né qualcosa che potessi sforzarmi di interpretare negativamente. Ci ho riflettuto sopra... La mia conclusione è che domani mattina sarò di ottimo umore, vedrò tutto colorato, acceso, stimolante, allegro, entusiasmante. Non ci sarà un perché, non sarà accaduto nulla di particolare, né qualcosa che potrò divertirmi a interpretare sorprendentemente. Hai visto? Ascolta attentamente questa voce profonda e vellutata: "S e n t i come emoziona r a g i o n a r e diversa-mente..." Sarebbe bello se lo facessi accadere in un sogno... accontentiamoci della realtà per ora.
11 - La Paura di...
"Ho paura!" mi disse una persona mentre mi raccontava di quelle cose che voleva fare, quelle parole che voleva dire, quei comportamenti che desiderava agire per poter generare un cambiamento e rompere quello schema che continuava a ripetersi in diverse generazioni. Ho risposto tranquillamente "Beh... se deve essere la paura a motivarti a fare o a non fare qualcosa, allora ascolta attentamente il mio ragionamento... in un minuto ci sono 60 secondi, in un'ora 3600, in un giorno 86400, in un mese 2592000, in un anno 31536000... sono anni che ti gusti milioni di secondi di sofferenza, quanti altri milioni di secondi di sofferenza vuoi assaporarti prima di scegliere di tollerare almeno un secondo di felicitĂ ?"
12 - È già successo!
Un antico guerriero disse: "Oggi mi rivolgo a quei pensieri che prendono forma, a quelle forme pensiero che si presentano nella mente e che richiedono continua energia psicofisica. Mi rivolgo a quella gabbia mentale che senza che ce ne accorgiamo offusca e intiepidisce i nostri sensi e percezioni, abbassa l'umore e bastona lo stato emotivo personale. Mi rivolgo alla forma mentis che insegue e idolatra la paura, l'inadeguatezza, il senso di colpa, la noia, la confusione... la sottomissione alla sicura idea che la vita si manifesti sempre in ciò che temiamo... che siamo dei poveretti che hanno bisogno di un aiuto esterno..." Fece una pausa rendendosi conto dell'assurdità in cui aveva vissuto. "Quelle forme pensiero verranno riassorbite nell'Amore Incondizionato verso Tutti, Me compreso. ADESSO scelgo di essere inesorabilmente felice testimoniandolo con passione, forza, gioia, grinta, coraggio e puro desiderio, in tutti quei pensieri, parole e azioni consapevoli, in cui creo quel ricordato Futuro in cui avviene ciò che desidero profondamente. Così ho dichiarato il mio Intento ORA! Quindi E' già accaduto! E' già successo!"
13 - Essere Essente?
"Io sono fatto così!" pensai tanti anni fa. Poi mi resi conto che non sapevo nemmeno com'ero fatto. Quindi non aveva senso affermare che ero fatto in un certo modo. Successivamente ho visto meglio chi ero stato. Un'esperienza forte. In un secondo ho visto tutti i pensieri che mi avevano fatto divenire ciò che ero. In un altro ho udito tutte le parole che ho pronunciato. Ecco che fu chiaro il perché mi comportassi in un certo modo. Finalmente ho una scelta. Non esiste pensiero che si possa imporre automaticamente, che non venga metodicamente messo in discussione, trasformato e trasmutato in ciò che Voglio... Non esiste parola che io non scelga. A questo punto io dirigo quello che fu un "robottino/burattino" nelle mani delle sue convinzioni, delle sue interpretazioni, dei motivi per cui aveva creduto che fosse opportuno scegliere inconsapevolmente di soffrire per un qualsiasi motivo. Mentre osservi che cosa ne pensi a riguardo, e che cosa ne pensi di ciò che ne pensi a riguardo, termina questa frase: Io Sono...
14 - Ob-Servare un Incantesimo
Ecco un bel pensiero “Io Sono Dio”, che molti interpreterebbero come arroganza, non rendendosi conto di quanto si sviliscono mentre vedono loro stessi negli altri, in loro stessi. Perché è giunto un importante momento, adesso, proprio ora, in questo istante dello spaziotempo. Dal prossimo secondo inizia ad osservare. E con osservare intendo dire Osservare, che viene da Ob che ha il senso di sopra, avanti, attorno, e Servare cioè custodire, salvare, guardare, anche nel senso di tenere gli occhi addosso. Perché diciamocelo se osserviamo bene la parola Dio, ognuno può rendersi conto di quanti significati possa assumere, e sentiamocelo addosso, soprattutto che Dio NON comanda, Dio Crea. “Più persone sono Dio, più Creatori Creativi manifestano fluentemente ciò che Sono, quindi Io Sono Dio” disse una voce nella mia mente, mentre un’altra le rispondeva “Il tutto è amorevolmente connesso all’Essenza dell’Amore più Puro, quello che si Gode tutta la Vita Intera per Davvero. Se non ti senti Libero in questo stato, proponimene un altro che sia all’altezza di questo Piacere Gioioso.” Che divertenti dialoghi pensai ora. E se continuiamo così, capirai adesso veloce-mente che le Parole trasformano tutto, la percezione del Tempo, dello Spazio, il Senso delle cose, l’immagine dei tuoi pensieri che puoi vedere intorno all’Oggetto dell’Osservazione, e al Soggetto dell’Atto di Osservare. Comprendi?
Ardo di Emozioni.
Poi dicono che Osservare non in-fluisce sugli accadimenti. Ecco, allora non c’è alcun problema per te nell’invitarmi ad Osservarti mentre stai facendo l’Amore con qualcuno. In ogni caso ne deduciamo che Osservare sia, estrema-mente, im-portante, Tu Sei importante all’estremo!
15 - Non Riesco a Non Pensarci
"Sto male quando penso a questa cosa!" disse un adulto. "Perché ci pensi? Allora smetti di pensarci!" rispose un bambino. "Ma non riesco a smettere di pensarci! Mi viene in mente!" "Perché non pensi a qualcosa che ti piace e ti fa sentire tanta felicità?" Già perché? Siamo nel 2013 e la maggior parte delle persone non ha ancora il controllo sui propri pensieri, sono i pensieri che usano le persone come burattini. Bizzarro, se esistesse la normalità in un mondo normale, cioè un mondo gioioso le persone non riuscirebbero a smettere di pensare a qualcosa di meraviglioso riguardo a loro stessi, agli altri, alla Vita... o sbaglio?
"Io Penso che tutto sia Fantastico! Non Riesco a Non Pensarci! Continuo a pensarci..." concluse il bambino.
16 - Perché aspettare?
Era l'estate del 2006... la sera prima la nazionale italiana di calcio aveva vinto il mondiale. Le strade e le piazze delle città si erano riempite di gente in festa che cantava, suonava, si abbracciava, saltava e gioiva. Mi trovavo al parco e un bambino chiese al padre: "Papà questa sera andiamo ancora a festeggiare come ieri?" "Oh... no! Non si può più fare così adesso, è stata un'eccezione perché l'Italia ha vinto il mondiale..." "Ma era così bello! Tutto erano felici, e si abbracciavano, si stringevano le mani, si sorridevano..." "Dovremo aspettare che la nazionale di calcio giochi ancora e vinca..." "E quanto tempo manca?" "Il prossimo mondiale è fra 4 anni..." "Così tanto? Perché aspettare così tanto per festeggiare ed essere felici tutti insieme?"
17 - Varcare la Soglia
Sento spesso consigliare che nella vita è opportuno compiere certe azioni, come "Varcare una Soglia" per poter avere accesso ad altro. Quando questo può accadere? E soprattutto che cosa accade quando accade? Se ci penso bene posso rendermi conto che siamo circondati da Soglie, Varchi, Porte e Finestre che ci possono dare accesso ad altro... sono tutte intorno a noi e in ogni momento è possibile passarci attraverso. Certo se continuo ad andare nelle stesse stanze, negli stessi luoghi, nelle stesse situazioni continuerò ad oltrepassare i medesimi varchi, tuttavia anche in questo caso, se sono in uno stato di Veglia in cui osservo l'abitudine, posso trovarmi in altri mondi... posso percepire lo stesso mondo in modi diversi. Se poi azzardo una re-azione differente, una parola nuova, un'espressione del viso che di solito non uso, tutto intorno sembra sorprendersi. Così, di istante in istante posso scegliere: se, quale, in che modo... "Varcare una Soglia" per trovarmi a Vivere qualcosa di particolarmente interessante o spiazzante, divertente, istruttivo. Beh... non mi resta che uscire di casa e scegliere "Se, quale e in che modo" oltrepassare la porta che mi può dare accesso a infinite realtà percepite.
18 - Senti ciò che Sei
Molto semplicemente funziona così: tu "vedi" ciò che sei, che è come dire che percepisci nel modo in cui ti senti, che è facilmente accomunabile al ricoprire la realtà dei pensieri prodotti da certe emozioni e sensazioni, quindi modelli e crei l'esterno in base alle sostanze psicotrope prodotte dal cervello.
C'è gente davanti al televisore che pensa di credere alle immagini che vi scorrono sopra. Per essere più precisi ci sono persone che si lasciano influenzare da certe interpretazioni della realtà. Potrei dire che alcuni rimangono terrorizzati e altri incantati o distratti da ciò che assorbono davanti a uno schermo. Praticamente ci sono drogati inconsapevoli di esserlo che hanno bisogno di pastiglie prodotte dal cervello e immesse nel sangue in questa successione. Due compresse di Paura e poi tre di (in)Sicurezza. Cinque supposte di (s)Piacere e sette di Senso di Colpa. Si finisce per essere Impauriti, (in)Sicuri di essere Insicuri, (s)Piaciuti due volte e Colpevoli.
Tu "vedi" ciò che Sei? Come vorrai sentirti? Come vorrai Essere fra un istante?
19 - Godersi
Sentire piacere è qualcosa che possiamo fare anche da soli... e in tanti modi... A che modi stai pensando? “Brutto sporcaccione! Vergognati!” Pensa ci sono persone che hanno voci di questo tipo installate nella mente, “programmi malefici, che collegano il provare piacere a qualcosa di sporco, immorale, vergognoso...” Scusa, prova a ridirlo nella tua mente f o r t e f o r t e, con la voce di chi ha appena avuto una grande rivelazione: Programmi malefici che collegano il piacere a qualcosa di sporco, immorale, vergognoso! Non ti starai imbarazzando perché alludo al sesso? Se ti proibisci di parlarne significa che senti il piacere di farlo, altrimenti perché non parlarne tranquillamente, no? Non è assurdo? Incontri qualcuno per strada e chiedi: - Ciao! come ti senti? - Mah, insomma. Non tanto bene... - Oh! Come mai? Non senti piacere? Non hai belle sensazioni nel corpo? La chimica del tuo cervello non funziona bene? - Ehi! Per chi mi hai preso per un tizio sporco... anzi peggio, uno sporcaccione?
20 - L'auto-stima
"Devo alzare la mia auto-stima!" L'ho sentito dire da diverse persone. C'è questa moda di stimarsi, fare una stima, una valutazione, una misurazione di se stessi, attraverso certi parametri, diciamo pure un certo tipo di pensieri, parole, visioni e immagini di sé. C'è quindi chi sta sempre a "misurarsi", per vedere se la taglia che ne viene fuori va bene o meno secondo certi canoni sociali. In una società competitiva, in cui la gente si misura tutti i giorni, è ovvio che prima o poi si rischia col sentirsi poco adeguati. Credo che per le persone che ritengono di avere una bassa auto-stima, una buona cosa sia invece quella di esercitarsi a dare valore alle persone che le circondano e a vedere quanto di bello c'è là fuori. Basta con tutta questa auto-stima!!
21 - Virus Mentali
I Virus Mentali sono un particolare tipo di convinzioni. Sono convinzioni che non derivano dall'esperienza diretta, e sono anche quel tipo di interpretazioni che le persone difendono con maggior forza e accanimento proprio perché non sono basate su di un vissuto reale... quindi diventano filtri percettivi attraverso cui si osserva la realtà, e che necessitano di lunghe discussioni, litigi, battibecchi per poter sopravvivere... - Il mio dio invisibile è più visibile del tuo! - Quel luogo che non ho visitato è più bello di quello che non hai visitato tu! - In tv hanno detto che... Dubito che ti metteresti a discutere con qualcuno che sostiene che non hai la lingua in bocca. C'è qualcosa in cui credi senza averne fatto esperienza diretta? Credi che non esistano Virus Mentali?
22 - Aritmetica psicologica
"C'era una volta..." ma anche due, tre, quattro, cinque, sei o sette volte in cui le persone rivivono la medesima situazione e pensano di essere condannate dal fato o dal destino a non uscirne. Come se ci fosse un signor Fato, o un signor Destino che ti condannano a essere identico nel pensare, nel parlare, nell'agire. In aritmetica una legge fondamentale è che "cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia", cioÊ 4+3 fa 7, come 3+4 fa 7. Nella vita e nelle relazioni non è molto differente: "Cambiando le persone con cui si ha a che fare, senza aver cambiato il modo di essere, il risultato emotivo probabilmente non cambia". Qualcuno potrebbe riflettere sul fatto di cambiare numeri e anche operazioni per ottenere altri risultati.
23 - Vortice di Pensieri
Cammino per strada e mi accorgo di un sacco di stranezze, prima non ci avevo fatto caso. Esco dalla metro e un pullman di tifosi juventini intonano slogan contro i giocatori e i tifosi delle altre squadre. Caspita, ma non c'è proprio più rispetto per lo sport inteso come arte da praticare e da ammirare. Sembrava di essere ad un comizio politico, dove andremo a finire? Finirà quando riuscirò a godermi una rovesciata, un dribbling, un colpo di tacco, un tiro ad effetto o un gol spettacolare solo perché si tratta di un capolavoro della sinergia mentecorpo. Non sono brasiliano, ma è piacevole osservare con che velocità Pelé traduceva successioni di pensieri, idee e intuizioni, in movimenti armonici col corpo che gli facevano realizzare quel gol che si era immaginato pochi istanti prima. Poi pensavo che fare dei giochi dove vince chi si diverte di più sarebbe proprio una bella idea, quasi rivoluzionaria. Come una rivoluzione che ribalta proprio un certo modo di pensare. E ci sono tanti modi di pensare, quindi, perché mettersi un freno nell'immaginare cos'altro possa rendere ancora più fantastico giocare? Sì, dico prendere la vita come se fosse un Gioco veramente serio. Giocare seriamente, riderci sopra davvero, gioire come se un motivo non fosse necessario, come se potessi saltare tutta quella serie di eventi che suggestiona il mio cervello affinché produca una sostanza che mi dia una certa sensazione nel corpo! Quel
corpo, che come un corpo di ballo ha bisogno d'intesa, di sinergia, di affiatamento, di connessione fra tutti i suoi membri. A che "membri" stavi pensando? Possibile che tu stia sempre a far giocare la tua mente a cogliere ambiguità semantiche. Voglio dire... la parola "possibile" cambia il suo senso, il suo significato in base al contesto in cui si utilizza. "E' possibile andare in bagno?" Come se si chiedesse il permesso... "Sarà Possibile fare cose straordinarie!" Quindi qualcuno può già farle.
Capisci? Vivitela come vuoi davvero!
24 - Ce l'hai grosso?
Facciamo finta di essere adulti e di avere una mente in grado di valutare pensieri e idee riguardo a qualsiasi cosa senza imbarazzo. Dubito che dire "Orecchio!", oppure "Ginocchio!" possa turbare il tuo senso del pudore, eppure ci sono zone anatomiche che, pur consentendo il creare la vita, e facendolo pure con piacere, se nominate generano imbarazzo nella mente di certi adulti. Cazzo! Ma è possibile che se dico pene, membro, pisello, minchia in certi contesti ci sono persone che diventano rosse in viso? Mettiamo un po' d'ordine nel maschile, poi in altri post ci occuperemo del femminile. "Ce l'hai grosso?!" No, perché altrimenti è un problema... sfortunatamente non tutti sono dotati come me... Ok! Sto scherzando, rilassatevi... le mie misure sono al di sotto della media... Ce l'hai grosso? Merita una risposta che dipende da che punto si guarda la faccenda. Certi adolescenti possono mettersi al muro a misurarselo, e fare gara all'erezione più tonica. Così sì che sei figo! Oppure deve essere veramente eccitante il pensare di poter penetrare con un bel bastone certe fessure fin nella loro profondità. Così sei maschio! Poi magari, se cresci, "Ce l'hai grosso!" se sai sentirti a tuo agio in ogni situazione, se sai mettere a proprio agio le altre persone, se sai gestire il tuo corpo e le tue emozioni, se sai creare e ottenere ciò che ti prefiggi, se sai affrontare le tue paure. L'unica gara a cui vincere è con te stesso al gioco "Chi si diverte di più nel manifestare al massimo il proprio talento". E ci sono mille modi di portare una donna a sentire un'eccitazione da orgasmo cosmico. Se in questo territorio su cui è stata messa l'etichetta Italia, ce l'avessero tutti grosso così.. Per ora pare si sia sperimentato il modello di un nanerottolo possessore di strumenti di manipolazione di massa... insomma per lui "Ce l'hai grosso se rientri in certi canoni sociali... se piaci tantissimo agli altri..."
25 - Leggere la Vita
Oggi stavo leggendo "La Quadratura del Cerchio", un gran bel libro, scritto da un'amica che ha il nome di una Stella, e mi sono osservato mentre lo facevo, rendendomi conto che lo facevo proprio in tanti modi. In alcuni momenti ero veramente dentro alle parole che leggevo e attraversavo suoni, sapori, profumi, colori, sensazioni, le vivevo intensamente. Poi a volte la mente mi portava altrove, distante, e le parole lette assomigliavano a lontani eco del passato. In altri momenti riuscivo a divorare le pagine a gran velocità mantenendo una Presenza costante, come un osservatore attento dotato del più potente dei microscopi. Quando la mente mi portava altrove, una volta resomi conto di non aver vissuto la storia, volevo tornare indietro, rileggere e riassaporare, perché altrimenti non avrei compreso veramente quello che ci sarebbe stato nelle pagine successive.
Se pensi che ci siano Libri che meritano di essere letti, allora vorrei suggerirtene uno veramente interessante. Soprattutto interessante è il fatto che più lo Vivi con attenzione e passione, più diventa divertente. Segnatelo, perché è proprio da Leggere: "Il Libro della Vita"- Edizioni Multiverso
26 - Come ti creo un Regime
Ammettiamo per un istante di essere colti da un'improvvisa lucidità. Immaginiamo un gruppo di persone intorno ad un tavolo che parlano di come riuscire a controllare tutto e tutti. L'obiettivo è fare un incantesimo molto potente che sedi l'intelletto di chi si vuole imbrogliare. - Gli faremo credere di far parte della nostra azienda/stato, che devono lavorare per noi, pagare per lavorare e per avere i servizi che noi offriamo. - Sì! Non appena nati devono essere registrati nei nostri archivi. Gli daremo dei documenti che testimoniano che fanno parte della nostra azienda, senza chiedergli il consenso, faremo credere loro che è obbligatorio e che senza non possono avere accesso ai nostri servizi. Finché loro stessi riconosceranno il nostro sistema, gli daranno valore. - Bisogna riempirli di distrazioni: devono stancarsi il più possibile facendo lavori degradanti per la mente e le emozioni, sfiancanti psicofisicamente, producendo cose inutili e noi li convinceremo che senza quelle cose non possono vivere. - Gli faremo credere di avere dei diritti, ma per esercitare i quali bisognerà districarsi in una selva burocratica di pratiche, richieste, bolli, firme, moduli. - Faremo in modo che ognuno abbia uno schermo nella propria casa che trasmette programmi idioti e pubblicità ingannevoli che faranno appello all'emotività più che alla ragione. Per gli altri che avranno voglia di leggere, ci saranno giornali e riviste. Così notiziari deprimenti daranno un'immagine del mondo come di un qualcosa in cui è pericoloso avventurarsi. Bisogna distruggere la loro fiducia nel prossimo, in modo tale che non si fidino gli uni degli altri. Li convinceremo che per sentirsi realizzati e sicuri, dovranno piacere agli altri e rientrare nei canoni che noi stabiliremo.
- Gli forniremo acqua, riscaldamento, elettricità, sanità, cibo, giustizia e la nostra istruzione ed educazione. Ovviamente ometteremo che ci sono altri modi per ottenere queste cose, e potremo riempirli di farmaci ricchi di controindicazioni per la salute, cibi disgustosi pieni di conservanti e gli spiegheremo una scienza e una storia che non gli diano il minimo sentore del Potere che hanno. Così non potranno più fare a meno di noi e penseranno che il nostro sistema di gestire e organizzare sia l'unico possibile. - Meraviglioso! Gli faremo pagare tutto due volte, il doppio... così dovranno lavorare sempre di più per avere anche beni di primaria importanza. - Gli forniremo forme di Spiritualità amministrate da altre grandi Corporation. - Gli faremo credere di avere il potere di decidere la linea dell'azienda dandogli il diritto di votare dei loro rappresentanti nel consiglio di amministrazione, ma scelti da noi, che portino avanti il sistema così com'é, e faremo in modo che litighino fra di loro, come i tifosi delle squadre di calcio. - Per ottenere qualsiasi cosa sarà necessario possedere i nostri buoni cartacei, facendogli credere che valgano veramente qualcosa. Ora torniamo pure all'irrealtà.
27 - Sintomi da Regime Demagogico
Ieri, scherzando, ho scritto un post su come si crea un regime. Oggi vorrei porre l'attenzione su alcune particolarità che si verificano quando le persone vivono in un regime e non se ne rendono conto. Per esempio mostrano una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione. Questa è la definizione grossolana che wikipedia dà di autismo. Altri sono affetti da disturbo bipolare, (forse è per questo che qualcuno vorrebbe un Bipolarismo politico). Esso si traduce nello sviluppo di alterazioni del tono dell’umore dell’individuo, oppure disagio marcato nonché disadattamento alle condizioni ambientali di vita con ripercussioni di varia entità nella vita interrelazionale e/o lavorativa, dei processi ideativi (alterazioni della forma e del contenuto del pensiero), della motricità e del comportamento, nonché in manifestazioni neurovegetative (anomalie dei livelli di energia, dell'appetito, della libido, del ritmo sonno-veglia). Insomma una lieve schizofrenia che seda le emozioni e le fa esplodere di botto, e che toglie la voglia di Vivere a pieno. Poi c'è la Fobia Sociale. Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante. Le persone affette da questa fobia, evitano situazioni spiacevoli, o se sono costrette ad affrontarle, sono molto a disagio con loro stesse. La particolarità di tutto questo è che le persone sono affette da ansia, infelicità, insoddisfazione e vengono convinte dai media che quella è la normalità.
Un regime vuole convincere la gente che soffrire sia normale. Sacrificare la propria Vita è buono. Renderla Sacra esprimendo gioiosamente il proprio essere è cattivo, è da egoista, è da egocentrico. Non ci crederai, ma nelle dittature riescono a convincere il popolo che funziona così! In un regime possono farti pagare cibo, acqua, una casa... ma non possono mettere in vendita l'Aria che si respira. Per far sì che l'attività aerobica (che aiuta a gestire le emozioni, riequilibra il metabolismo, è alla base della produzione di energia a livello cellulare, è disintossicante, aiuta le funzioni cerebrali e quindi lo sviluppo di pensiero critico e creativo) sia ridotta al minimo basta creare sottoprogrammi neurocognitivi e infilarli come virus mentali, attraverso i media, nella testa della gente. In automatico l'attività aerobica, cioè la Respirazione si autoregola e si allinea al tono emotivo e assume i connotati tipici di qualcuno che si sente inadeguato e pieno di paure. Così la dittatura può rubare anche l'Aria, senza che nessuno se ne accorga.
28 - Cosa posso farci?
"Cosa posso farci?" Quel tipo di domanda usata come risposta nel momento in cui ci si sente impotenti riguardo qualche evento, vissuto o situazione. Impotenti, quindi senza Potere, come accade in certe camere da letto... Ma non solo... "Gli altri mi trattano male, cosa posso farci?" "Non riesco a controllarmi, cosa posso farci?" "Non riesco a lasciarmi andare, cosa posso farci?" "Mi sento cosÏ, cosa posso farci?" "Questo è il mio carattere, cosa posso farci?" "Sono fatto cosÏ, cosa posso farci?" Caspita che assunzione di Responsabilità !! Come se una pistola ti fosse puntata alla nuca da qualcuno che ti vuole obbligare a non fare qualcosa di diverso, e volesse vietarti anche solo di provare a pensarci su. Se la tua Mente fosse un Potentissimo motore di ricerca fra le infinite idee, intuizioni, soluzioni possibili e im-possibili presenti, passate e future, cosa potresti farci?
29 - VideoSorVegliarsi
Ti chiedo di fare attenzione mentre leggi, perché allora forse puoi capire perfettamente ciò che d'importante vorrei comunicarti. SorVegliare deriva dal francese "sorveiller", composto da Sor/sur dal latino Super, Sopra e Veiller dal latino vigilare, Vegliare. Non mi piace essere sempre sicuro che le cose vadano come vorrei io, anche perché a volte non ho chiaro nei pensieri come le vorrei, e soprattutto se il modo in cui le voglio è il migliore per me e per gli altri, insomma per tutti. Ma sarei felice di avere la Sicurezza che le mie energie fossero direzionate verso ciò che genera BenEssere a prescindere. Non sono un tipo a cui il concetto di Controllo va particolarmente a genio, tuttavia dipende sempre da come si contestualizza ciò di cui si sta parlando. Anche il concetto di Ordine, se visto come "mettere le cose al posto giusto, cioè nel posto più utile e appropriato", allora nella mia testa prende una forma, una rappresentazione di un certo tipo, come di un'abilità, un potere, una Forza particolare di cui certe persone sono dotate. Camminavo per strada con un'amica davanti a negozi. "Negozio" è una parola costituita da Neg- che è una particella di negazione, e Otium, cioé Ozio. Quindi è un luogo dove c'è "Attività", a meno che non sia chiuso per ferie. Comunque in una vetrina c'era un cartello con scritto "Quest'area è VideoSorVegliata da telecamere di Sicurezza collegate con le Forze dell'Ordine"
Certamente servirĂ a scoraggiare furti o danni al negozio e al negoziante. Quindi se avessi compreso perfettamente cosa volevo comunicarti, ora avresti una certa visione delle cose, o sbaglio?
30 - Questione di Etichetta
C'è chi per essere ordinato e organizzarsi meglio, ricordare dove ha messo cosa, o cosa c'è dentro una scatola, un cassetto, su di un ripiano, applica delle etichette. Cartoncini o pezzi di carta con scritto sopra qualcosa: foto, libri, cd, dvd, poster, vestiti, scarpe... molto utili per esempio quando fai un trasloco e ti porti dietro tutto quello che avevi nella casa che avevi prima e che vuoi riposizionare in quella dove ti sei trasferito. Le parole stesse sono delle etichette e le usiamo tutto il tempo per definire ed etichettare ciò in cui siamo immersi. Certo che se nel contenitore su cui hai messo il sale c'è scritto zucchero, può capitare di combinare piccoli disastri. Il caffé zuccherato col sale non è apprezzato da molti. Oppure se un negoziante mette il prezzo di un frutto esotico molto raro, sulla cassetta di un semplice frutto di stagione, poi si rischia di confondere il valore di certe cose. Ci sono abiti che vanno trattati in un certo modo, magari lavati a mano, a caldo e con l'ammorbidente e se per sbaglio c'è un'etichetta sbagliata che ti dice di trattarli in un modo sbagliato, poi si rovinano... L'Etichetta è anche l'insieme delle norme della buona educazione, ci vorrebbe un'Etichetta anche nel mettere le etichette. Ci vuole un istante a mettere un'etichetta su una persona, su una situazione, su un vissuto, ma a volte mesi o anni, per accorgersi che è meglio sostituirla con un'altra. Bisogna stare molto attenti... Ci sono "problemi" su cui sta meglio l'etichetta "opportunità", "nemici" su cui sta meglio l'etichetta "specchi del lato oscuro", "cose fondamentali" su cui è meglio scrivere "cose inutili".
Ci sono etichette che mettiamo anche sulla nostra fronte, ed è necessario e opportuno utilizzarle con moltissima attenzione, perchÊ poi gli altri le leggono e possono confondersi riguardo a ciò che abbiamo dentro, oppure nel darci un certo valore.
31 - Pensiero Cre-attivo?
"Il Pensiero Crea?" Il termine blog deriva da web-log, cioè "diario in rete". I matti s'immagineranno un quaderno in una rete da pesca, ma non di quelle utilizzate per catturare quei frutti sugli alberi chiamati pesche. Oltre i doppi sensi e significati delle parole, è interessante notare quante persone scrivano, depositino i loro pensieri, sotto forma di parole, in pagine che compaiono in uno schermo collegato ad una rete tele-fonica, che si sta trasformando in tele-datica, e forse tele-patica. Ci leggiamo nella mente a vicenda. Più buone idee, inform-azioni, parole luminose, colorate, emozionanti circolano nell'inconscio collettivo, più i Pensieri diventano di una certa Qualità. Prima di cliccare "Invia", "Pubblica", "Posta", "Rispondi"... i più intelligenti valutano attentamente la qualità del Pensiero che stanno condividendo e che infilano nelle altre menti... Spargere immondizia significa sporcare Internet, sporcare l'Inconscio Collettivo.
32 - Immaginare
Immaginare sognifica "Configurare immagini nella propria mente". Lo facciamo tutto il tempo... parliamo di ciò che configuriamo nella mente e configuriamo nella mente ciò di cui parliamo o di cui gli altri parlano. "Quell'arcobaleno dai colori vividi, che spicca in quel cielo azzurro, che sovrasta quella valle incantata in cui ogni immagine prodotta dalla mente può essere percepita da tutte le persone che leggono quello che hanno di fronte ora..." La Mente dunque continua a produrre immagini anche di quello che si legge. Quando mangi sai che introduci nel corpo qualcosa, che poi, si trasformerà nel tuo corpo, diventerai anche ciò che mangi. E quando nutri la Mente? Sicuro di voler guardare il TG questa sera?
33 - Il Sentiero dell'IO
Esiste un'Associazione che si chiama "Il Sentiero dell'IO". Poteva chiamarsi strada, via, percorso... ma Sentiero è diverso, si Sente che è diverso. Non è solo una direzione da seguire, è una direzione da S e n t i r e, da sperimentare, da giocare. Può riportare l'Io alla vera casa, oppure in territori inesplorati, ma in fondo dove c'è un'esperienza lì c'è una delle tante case dove fermarsi per muoversi, per emozionarsi davvero. Per attivarsi, rielaborare, integrare e godersi ogni attimo vissuto, lungo quel Sentiero che ogni IO si accinge a percorrere. E ogni attimo ci si può fermare per amare quel tratto particolare, quel paesaggio o approfondire la conoscenza di qualche altro IO. Insomma... ci sono sempre "Io" lungo quel Sentiero.
33+1 - Noi e Ralph SuperMaxiEroe
Quando ero piccolo c'era un telefilm che mi divertiva molto: Ralph SuperMaxiEroe. La storia racconta di Ralph, un insegnante che riceve direttamente da un'astronave extraterrestre un costume, una tuta, che quando viene indossata gli dona abilità super umane. Il fatto è che Ralph perde il manuale di istruzioni e cerca di capire come funziona il costume per tentativi, e spesso combina qualche guaio apparendo un supereroe un po' imbranato. Giusto per cambiare argomento: la M-Theory dice che ci sono undici dimensioni e infiniti universi paralleli. Parallelamente a quanto letto finora, se il corpo e il cervello fossero la tuta di una Mente... che riveste Scintille di Coscienza... che hanno perso il manuale d'istruzioni?
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