Tesi di laurea in ARCHITETTURA, Giovanni Piunno.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro. EMILIA ROMAGNA

Rimini

PESARO

SM

EMILIA ROMAGNA

Fano

URBINO

A14

Senigallia Falconara Marittima

ANCONA

Jesi

Fabriano

SM

Osimo

Civitanova Marche

MACERATA

FERMO

UMBRIA

San Benedetto del Tronto

ASCOLI PICENO

Urbino FERMIGNANO

ABRUZZO

TOSCANA

SCHEMA INFRASTRUTTURALE EMILIA ROMAGNA

PESARO

SM

Fano

URBINO

Città di Castello

Falconara Marittima

ANCONA

Jesi

Osimo

Fabriano

Civitanova Marche

MACERATA

Gubbio

FERMO

UMBRIA

San Benedetto del Tronto ASCOLI PICENO

ABRUZZO

Lago Trasimeno

Corciano

PERUGIA

SCHEMA IDRICO

Bastia Umbra Assisi

Pesaro e Urbino

EMILIA ROMAGNA

1 Foglia 2 Metauro 3 Cesano

SM 1

Ancona

2

UMBRIA

4 Misa 5 Esino

Folig

Macerata

3

6 7 8 9

4 5

CITTA’ PRINCIPALI

Fermo

6

INFRASTRUTTURA FERROVIARIA PRIMARIA

10 Tenna 11 Aso

7

UMBRIA

Musone Potenza Chienti Asola

10

8 9

INFRASTRUTTURA FERROVIARIA SECONDARIA INFRASTRUTTURA FERROVIARIA DISMESSA

Ascoli Piceno 11

12 Tronto

INFRASTRUTTURA AUTOSTRADALE INFRASTRUTTURA STATALE INFRASTRUTTURA PROVINCIALE

Altitudine (m.s.l.m.):

189.800 ha

2

>3000

ABRUZZO 80.500 ha 70.000 ha 61.600 ha

1

RISERVE E PARCHI NATURALI

278.900 ha

257.500 ha

3

Sp

PRINCIPALI BACINI IDRICI

12

4

5

6

10km 0

30km

2000-3000 500-1000

1000-2000

5km

60km

0

15km

60km


ANALISI: Inquadramento territoriale regione Marche

.01

L’ EX FERROVIA FANO-URBINO.

Pesaro La ferrovia Fano-Urbino è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale, posta interamente nel territorio della regione Marche. Essa unisce l'entroterra marchigiano con la costa adriatica. Inizia come diramazione della ferrovia Bologna-Ancona presso Fano e prosegue lungo la valle del fiume Metauro attraversando la provincia di Pesaro e Urbino confluendo poi nella linea Urbino-Fabriano presso Fermignano giungendo infine a Urbino. È stata chiusa al traffico il 31 gennaio 1987 rimanendo comunque completamente integra sia nel percorso che nelle opere d'arte (gallerie, viadotti, ponti). Dal primo decennio del XXI secolo, Associazione Ferrovia Valle Metauro si batte per la riapertura della linea, occupandosi con i suoi soci della manutenzione ordinaria dell'infrastruttura

Fano

Senigallia

Falconara Marittima

Pergola

ANCONA

Jesi Osimo Antica Cartiela Papale di Ascoli Piceno oggi museo della carta.

Fabriano

Macerata

Civitanova Marche

Fermo

gno

San Benedetto del Tronto

Ascoli Piceno

ABRUZZO

poleto

LAZIO

A14


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OPIFICI IDRAULICI ATTIVI

M. Piega M. Sandaci M. Tosi M. del Conte M. di Gaggin

OPIFICI IDRAULICI DI RILEVANTE PREGIO STORICO-ARCHITETTONICO OPIFICI IDRAULICI DI RILEVANTE PREGIO PAESAGGISTICO

SM

M. del Bosco M. di "Sopra" M. di Mezzo M. del Conca

M. di Santa Maria Maddalena M. Mazzoni Polverificio Marzocchi M. del Vescovo Polverificio di Campiano M. di Ponte Baffoni M. della Pieve

Novafeltria

M. Cesarini

San Leo Maiolo

M. delle monache M. della Pieve

Monte Grimano

M. Gianelli

Monte Copiolo

M. di Schigno La Gualchiera M. della Vena M. del Raso M. del Rio M. di Casteldelci M. di Schieti M. di Scavolino M. di Bascio M. Donati M. Caliendi M. di Borgonovo M. di Soanne M. di Cavedale

M. Fulvio M. Nuovo

Monte Cerignone Auditore

Pennabilli

Co

Macerata Feltria

Casteldelci

Sassocorvaro Frontone

Piandimeleto

URBINO

Belforte All’Isauro

M. del Ponte M. Rattini M. Calsarte M. di Belforte M. Vecchio M. Gostoli

FERMIGNANO

Urbania

Sant’Angelo In Vado

M. di Monastero

Mercatello Sul Metauro

M. Matteucci M. Pierini M. del Sasso

Acqual

Mulinaccio M. del Piano M. del Duca M. Ponte in Foglia M. Cirillo M. Calfabbro

Apecchio

Piobbico

M. della Ricavata M. dei Signori Macinini

Cagli

M. Osteria Nuova M. Pian di Molino M. della Carda M. Brincivalli

Cantiano

M. Vagnarelli M. Cangini M. Ca' Romano

3Km

9Km

12Km

0

IL PROGRAMMA “Cento Borghi”: La ricerca è stata promossa dall'Assessore ai Beni Storici e Artistici della Provincia di Pesaro e Urbino e dalla Biblioteca Comunale di Urbania, che prendendo in esame i bacini idrografici della provincia di Pesaro e Urbino (Alto Savio, Alto Marecchia, Alto Conca, Tavollo, Foglia, Arzilla, Metauro e Cesano) ha stilato un censimento riguardo gli opifici opifici esistenti. Lo studio inserito nel programma "Cento Borghi" ne ha seguito gli obiettivi e le linee guida principali basate sulla promozione di una cultura della tutela del patrimonio storico e sul riuso dello stesso ai fini del rilancio sociale, economico e turistico del territorio. La ricognizione sulla persistenza di questi beni storici industriali si è basata sul censimento degli opifici idraulici e delle attività manifatturiere.

230 Stato degli opifici idraulici nella provincia di PU

386 mulini

Opifici attivi CON cambio

mulini di destinazione d’uso.

30

mulini

Opifici attivi SENZA cambio di destinazione d’uso.

70

mulini

Opifici sono definitivamente scompars restando vivi solo nella memoria.

56

mulini

Opifici sono ridotti a ruderi.


ANALISI: Gli opifici idraulici della provincia di Pesaro-Urbino M. Nuovo di Case Bernardi

e no

M. Bellucci M. dei Canonici Ingualchiera M. di Via Cattaneo

Pesaro Tavullia

M. di Ponte Vecchio M. Renicci

2

1

M. della Liscia M. di Porta Maggiore Molinello

Fano

M. Ricci M. Villa Debora M di Sotto

olbordolo Mombaroccio

3

Serrungarina

Piagge

Montefelcino

Mondolfo

M. Cervara

M. Nuovo

2

M.della Sacca M. di Montefelcino

Fossombrone

M. Bellaguardia M. dell'Acquasanta M. Bonci M. di Sotto

O

M. del Perugino M. di Montalfoglio I° e II° M. di San Lorenzo

San Lorenzo In Campo

lagna

M. DI FERMIGNANO 3

M. del Signore M. Montaiate

Pergola

L’OPIFICIO IDRAULICO DI FERMIGNANO M. del Ponte di Frontone

Frontone Serra Sant’ Abbondio

M. di Leccia M. della Smirra M. dello Scalone M. Santa Croce M. Parasacco

1

M. Canepini M. del Sasso M. della Porta

ni) uli m

Mac ina zio ne ce r

Co

Pr

8

Attività opifici CON cambio di destinazione

) lini u m (6 de ad uso proprio ie e Bia r n (5 m o i e z uli gh ina c ni) Ma mulini) 8 ( o i r p pro so u li a Macinaz ion ea ec er e

Attività opifici SENZA cambio di destinazione

) ulini 1m i (1 al

ulini) 12 m 1 ( ni a elettrica (17 mulin zzi ergi i) n a e di ag T u r e i smo M n (14 zio u mu ) i n i l d u m o lin 11 ( o i) rci Edifici p e m u bb m lic i(

Se

M. di "Sopra"

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.02


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SS16

PROV.DI RIMINI

Gradara

PROV.DI RIMINI

SM

PESARO Tavullia

Sassofeltrio

Montecopiolo

Monte Cerignone

Monte Grimano Terme

SP423

Mercatino Conca Tavoleto

Montelabbate

Auditore

Colbordolo Montecalvo in Foglia

Macerata Feltria

Pietrarubbia

Sant’ Angelo Monteciccardo Mombaroccio

Carpegna Sassocorvato Petriano

Frontino

PROV.DI AREZZO

Saltara

SP423

Piandimeleto Lunano

Cartoceto

URBINO Peglio

SP678

Monte Maggiore P

Montefelcino

SS 73 bis Fossombrone

SS 73 bis

Orciano

SGC E78 Urbania

Sant’Angelo in Vado

Borgo Pace

Serrungarina

Isola del Piano

Sant’Ippolito

FERMIGNANO

Barchi

M

Mercatello sul Metauro

SP3

SS 73 bis

Fratte Rosa Acqualagna

Piobbico

SS 76

San Lorenzo in Campo

SP257 SP3

Apecchio Pergola Cagli

SS 76

Frontone Serra Sant’Abbondio

PROV.DI PERUGIA 5km

10km

SP3

Cantiano

20km

0

LA PROVINCIA DI PESARO URBINO 8.800 15.800

8.600

15.600

8.400

15.400

8.200

15.200

8.000

15.000

7.800

14.800

7.600

14.600 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

7.400

URBINO: andamento della popolazione residente Dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

RESIDENTI: 14844 STUDENTI UNIVERSITARI: 14116

COMUNE DI URBINO 485 m s.l.m. Densità: 66,29 ab./km²

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 201

FERMIGNANO: andamento della popolazione residente Dati ISTAT al 31 dice RESIDENTI: 8582 STUDENTI UNIVERSITARI: 0

Tempo Percorrenza 14 min tramite SS73bis Tempo Percorrenza 8 min tramite Ex

Ferrovia “Valle Metauro” (Dismessa)

COMUN

200 m s.l.m Densità:19


ANALISI: La provincia di PU, il rapporto URBINO-FERMIGNANO

.03

Centro storico di Urbino

O

Collegi universitari “G. de Carlo”

Fano

SGC E78

San Costanzo Mondolfo

Piagge

SS16 Collegi Universitari Urbino

SS 76

San Giorgio di Pesaro

o di Pesaro

A14 Monte Porzio

Mondavio

PROV.DI ANCONA

14 2015 2016

embre di ogni anno.

NE DI FERMIGNANO

m. 96,29 ab./km²

Fium e

Ex Cartiera di Fermignano

Meta uro

Campus scientifico “Enrico Mattei”


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PLANIMETRIA FERMIGNANO

Zona industriale Calpino

Edifici religiosi Ex stazione ferroviaria Fiume Metauro Attrezzature sportive

ano-Urbino

Ex

COMUNE DI URBINO

Fe rro via

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Via

Ce

Via XX Se

lli

ttembre

an

Via

3

CENTRO STORICO Mac cion

i

2

1

Via

0

200m

Ex Ferrovia Fermign

100m

10m

30m

0 PLANIMETRIA CENTRO STORICO


ANALISI: Il centro storico di Fermignano

.04

IL CENTRO STORICO DI FERMIGNANO La Torre, posta a difesa del Ponte come importante luogo di transito, è di origine medioevale ed è stata rimaneggiata in epoca rinascimentale con un ornamento a beccatelli in mattoni. Il Ponte sembra essere di origine romana, anche se fortemente rimaneggiato nei secoli successivi. Ai piedi della torre e sulla sponda del fiume metauro sorge un ex opificio, l’ex cartiera, Struttura di grande rilievo economico e interessante esempio di archeologia industriale. Oggi in stato di totale disuso.

Il centro storico di Fermignano si sviluppa in età medievale attorno al Ponte e alla Torre. La via principale del centro storico è Corso Bramante, che collega la Torre a Piazza Garibaldi, attualmente la piazza principale della città. Il centro antico, il cosiddetto Pianello, si sviluppa attraverso i vicoli che decorrono in direzione ortogonale rispetto al corso principale e comprende via Acqualagnini, che corre parallela a Corso Bramante.

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1

Via Mazzini

Piazza Garibaldi

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Bu

3 Piazza Santa Veneranda

4

4

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a qu Ac

ini

Ex opificio idraulico.

1 2 3 4 5

Ex mattatoio, museo dell’architettura. Ponte romano. Torre medievale. Chiesa di Santa Veneranda. Piazza principale, piazza Garibaldi.

1

Pianta di Fermignano. Catasto Gregoriano, 1801.

2

Pianta di Fermignano. Catasto Gregoriano, 1815.

3

Pianta e piano regolatore di Fermignano redatto nel 1890 dall’Ing. Luigi Falasconi.

4

Pianta particolareggiata della zona attorno alla Torre da cui risulta la presenza di edifici e mura che occupavano sin dal 1886 gran parte dell’ attuale Piazza Giorgiani già Vittorio Emanuele II.


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Documentazione storica

Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

PRIME DOCUMENTAZIONI Pergamena in lingua volgare pubblicata dal Conte Guidantonio Montefeltro in cui affitta per tre anni la cartiera ad una famiglia fabrianese (documento non disponibile).

1507

1543 1450 La produzione di carta accresce sensibilmente allo scadere del XV sec. dopo l’invenzione della stampa. La prima tipografia venne impiantata in Urbino nel 1493 dal tipografo tedesco Enrico da Colonia.

1408 PRIME DOCUMENTAZIONI

1408, 15 Dicembre

Le condotte militari costituivano la principale fonte di reddito del Ducato di Urbino, supplendo alle carenze di un’economia prevalentemente agricola e insufficiente ai bisogni della popolazione perchè esercitata su terreni montuosi e collinari scarsamente produttivi. I Montefeltro, però, non furono solo valorosi condottieri, politici, mecenati, ma anche attenti promoori del rinnovamento economico del paese. Urbino non fu mai una città «industriale» ma tuttavia tra il XIV e il XV secolo, prima che l’opera del grande Federico intervenisse a trasformare la corte di questa città in una delle splendide e rinomate corti rinascimentali, erano avvertibili i primi indizi di una graduale trasformazione. Sorgevano gradualmente le prime forme di industrie, infatti nei primi decenni del ‘400 durante la signoria del Conte Guidantonio, veniva introdotta l’arte della lana, alla quale si aggiungevano le arti della tintoria, della seta e delle maioliche. Alcune industrie con l’andare del tempo decaddero, lunga durata invece ebbe l’industria della carta, legata in gran parte all’attività delle cartiere di Fermignano, Gubbio e Fossombrone. Il primo documento relativo alla cartiera di Fermignano è un contratto per l’affitto della suddetta, pubblicato dal Conte Guidantonio Montefeltro. Esso concedeva l’affitto per tre anni (prorogabili) della cartiera e la cittadinanza di Urbino ad una famiglia di cartari fabrianesi: i fratelli Nereo, Brunetto, Giuliano, Amoroso ed il loro padre Antonio Vananzi. Questi avevano l’obbigo di produrre carta «ad usum fabrianensem».

1

PERGAMENA

1. PERGAMENA Pergamena (mm. 460x330) leggermente sbiadita ma in buono stato di conservazione; incollata ed avvolta ad un asse di legno.

1535

XVII sec. Prima metà

3. PERGAMENA Pergamena (mm. 440x630) ottimo stato di conservazione,incollata su carta tela ed avvolta su un asse di legno.

1507, 7 Agosto

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)

4

1631

1703

6. PERGAMENA Pergamena (mm. 320X440) ottimo stato di conservazione, incollata su carta tela ed avvolta su un asse di legno.

4. PERGAMENA Cartaceo (mm. 320x230) rilevato in carta pergamena: manoscritto.

1725

2

PERGAMENA

1635, 21 Marzo

Devoluto il Ducato di Urbino alla Santa Sede, il papa Urbano VIII, confermava alla Cappella il possesso della cartiera e i privilegi per un decennio, atto rinovato e poi prorogato da Innocenzo X.

1535, 20 Aprile

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)

5

3

PERGAMENA

La donazione della cartiera alla Cappella Musicale del SS. Sacramento è confermata dal successore, il Duca Francesco Maria I della Rovere, la cartiera godeva della privativa per la vendita della carta e per la raccolta degli stracci in tutto il Ducato di Urbino con eccezione di Gubbio,comprendendo la città di Fossombrone prima rimasta esclusa. Inoltre per assicurare l’incolumità personale dei cartari, dinnanzi ad eventuali rappresaglie, il duca concedeva loro di girare armati in tutte le terre dello Stato di Urbino, al fine di salvaguardare le misure protezionistiche dei cartari.

Il Duca guidobaldo da Montefeltro (figlio di Federico) dona la cartiera di Fermignano alla Cappella del SS. Sacramento di Urbino fondata da Guidobaldo I (1467-1508) ai fini di garantire un sicuro sostentamento di questa istituzione che serviva a garantire lo sviluppo e lo studio della musica sacra, l’atto è redatto dal noiaio Nicola Sansoni . La Cappella aveva il privilegio di poter vendere carta in tutto il Ducato tranne a Fossombrone e Gubbio. Tuttavia avrebbe perso il possesso della cartiera soltando dopo la morte del principe in quanto questo si riservava l’usufrutto.

PERGAMENA

5. PERGAMENA Pergamena (mm. 440x630) ottimo stato di conservazione,incollata su carta tela ed avvolta su un asse di legno.

Il ducato di Urbino entra a far parte dello Stato Pontificio. Viene assorbito entro i confini alla morte dell’ultimo Duca, Francesco Maria II.

2. PERGAMENA Pergamena (mm.610x410) in ottimo stato di conservazione incollata su carta tela.

PERGAMENA

1703, 28 Febbraio

1543, 25 Settembre Copia autenticata delle lettere ducali che confermano la privativa della cartiera di Fermignano sulla raccolta degli stracci per tutto il Ducato, eccetto Gubbio e Montalboddo i loro rispettivi contadi.

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)

6

PERGAMENA

1725, 25 Febbraio

Chirografo di Clemente XI col quale concede in perpetuo la proprietà della cartara di Fermignano alla Cappella del SS. Sacramento di Urbino, smembrata dall’appalto generale delle altre cartiere.

Chirografo di Clemente XI col quale conferma il jus privativo di vendere carta anche forestiera e di raccogliere stracci come nel decreto preso dalla congregazione deputata da Sua Santità.

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)

Il contratto, stipulato in urbino dal fattore generale ducale Piero del fu Lorenzo da Fabriano e rogato dal notaio Bartolomeo Antaldi concede ai cartari fabrianesi anche alcuni privilegi garantiti dai capitoli della lingua volgare, allegati al contratto stesso.

BIBLIOGRAFIA:

- Bonita Cleri, ”A Fermignano: viaggio tra storia e arte”, 1989. - Corrado Leonardi (C.L., La cartiera di Fermignano, in “Carta e cartiere nelle Marche e nell’Umbria, dalle manifatture medivali all’industrializzazione”). - Corrado Leonardi, “ La cartiera di Fermignano ”,1993. - Damiani Teresa, “ La cartiera di Fermignano e l’industria della carta nel Ducato e nella legazione di Urbino ”. - Locchi Alessandro, “La provincia di Pesaro ed Urbino”, 1934, p.618. - Luzzatto Gino, “ Un antica cartiera dei Montefeltro a Fermignano ”, 1904. - Mariani Franco, “ La cartiera dei duchi d’Urbino a Fermignano (1408 - 1870), 2008. -Morandi Luigi, “La cappella musicale del SS.Sacrmento nella metropolitana di Urbino”,(Inventario 1499-1964). - Sguanci Loreno, “Memorie e progetto”, 1993, p.41-45. - Volpe Gianni, “Architetura rurale” ,1993, p.137-138. - Zonchi, Le antiche carte fabrianesi all’esposizione generale di Torino, Fano 1884.

.06

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO I -BUSTA 1 ,PERGAMENE (1507-1725)


Documentazione storica

7. LETTERA Lettera del Cardinal Alessandro Albani sui privilegi della cartiera di Fermignano.

1725

7

8. LETTERA Due lettere sui restauri da eseguirsi sulla cartiera.

ROMA, 22 Dicembre 1724

Archivio SS.Sacramento,Urbino TITOLO I -BUSTA 4 ,FASCICOLO II, cc.36.

Lettera del Cardinal Alessandro Albani sui privilegi della cartiera di Fermignano.

8

LETTERA FERMIGNANO 1728

12. AVVISO D’ASTA Avviso d’asta dell’opificio della cartiera di Fermignano.

10. LETTERA Richiesta di inferriare per due finestre della stamperia.

11. LETTERA DI RICORSO Ricorso per il restauro del guardone della cartiere e riassunti di tutte le spese effettuate.

A seguito di una profonda crisi del settore, gli stabilimenti Carotti cessano l’attività.

1864 1866

1817

1774

1728

LETTERA

9. PIANTA Pianta illustrata della cartiera di Fermignano e perizie sulla chiusa realizzata da Giuseppe Tosi.

ARTICOLO GIORNALISTICO La cartiera di Fermignano viene comprata e trasformata in lanificio dalla famiglia dell’ impresario Augusto Carotti.

1914

9

PIANTA ILLUSTRATA DELL’OPIFICIO DI FERMIGNANO FERMIGNANO 1774

Archivio SS.Sacramento,Urbino TITOLO I -BUSTA 4 ,FASCICOLO II, cc.66-68. Due lettere sui restauri da eseguirsi sulla cartiera.

10

UNDICESIMO DOCUMENTO STORICO FERMIGNANO 1817

Archivio SS.Sacramento,Urbino TITOLO I -BUSTA 9 ,1822, cc.187-200.

Richiesta di inferriare per due finestre della stamperia.

12

11

UNDICESIMO DOCUMENTO STORICO FERMIGNANO 1866

Archivio SS.Sacramento,Urbino TITOLO I -BUSTA 9 ,1822, cc.187-200. Riassunti di tutte le spese effettuate.

AVVISO D’ASTA FERMIGNANO 1864

1998

.06.1

L’ormai ex lanificio Carotti viene prelevato da due banche, successivamente messo all’asta e venduto ad un azienda produttrice di energia elettrica (Megawatt). Crolla parte della struttura a causa di una forte nevicata nel 2012.

2002

QUATTORDICESIMO DOCUMENTO STORICO

13 LA CARTIERA VIENE TRASFORMATA IN LANIFICIO DALLA FAMIGLIA CAROTTI (1914).

Nel 1914 Augusto Carotti acquista dalla famiglia dei conti Castelbarco Albani di Pesaro la torre, la cartiera, il mulino, la filanda e si trasferisce a Fermignano. La scelta è motivata dal fatto che l’opificio dispone di energia elettrica prodotta in loco sfruttando le acque del fiume Metauro. Fermignano è interessante anche perché nel 1916 sarà inaugurata la ferrovia Fano – Fermignano che si collega con la Urbino – Pergola – Fabriano già in funzione dal 20 settembre 1898. Carotti ripristina accuratamente la filanda da seta. Affiancato nella conduzione dai figli Pompeo, Remo e Manlio trasforma l’antico edificio della cartiera in lanificio: sono attivi i reparti di cardatura e tessitura. Si lavora per lo Stato, vengono fatte forniture di coperte per le caserme e per le carceri. Poi, durante la seconda guerra mondiale, nuovo impulso viene dalla produzione di divise militari, panni kaki e grigioverdi lavorando per i Ministeri, l’Esercito, la Marina e l’Aviazione. Il volume di produzione, a ciclo completo, per l’epoca è enorme. Alla fine della II° Guerra Mondiale, al momento della ritirata tedesca, veniva dato ordine dal comando delle S.S. di minare il lanificio. Venuti a conoscenza di ciò, i proprietari con l’aiuto di tutti gli operai nelle notti precedenti all’esecuzione di quell’ordine, smontarono parte delle fiancate in ghisa dei vari macchinari sostituendole con parti in legno, rotte subito dopo a dimostrare che la fabbrica era inservibile. In realtà le parti smontate erano state sotterrate in diverse case coloniche del circondario di Fermignano.

Nel dicembre 1945, sulla sponda sinistra del fiume Metauro, vengono gettate le fondamenta del nuovo lanificio, progettato dall’Ing. Boldrini di Sassoferrato; sarà terminato nel febbraio 1947. A seguito di una profonda crisi del settore, gli stabilimenti Carotti cessano l’attività. Successivamente la struttura viene prelevata da due banche e messa all’asta, Venduta in un secondo momento ad un azienda produttrice di energia elettrica (Megawatt) è attualmente in totale disuso. Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO II BUSTA 11 , FASCICOLO I, cc.5-7, (1774). Pianta illustrata della cartiera di Fermignano e perizie sulla chiusa realizzata da Giuseppe Tosi.

Fonte: Archivio Storico “Cappella Musicale del Santissimo Sacramento”, Urbino. TITOLO II -BUSTA 19 , FASCICOLO I, (1816-1865).

Avviso d’asta dell’opificio della cartiera di Fermignano.

Fonte: Archivio Privato Sign. Finocchi (esperto di storia locale).


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

1

2

XIV-XV sec.

In uno scritto uno storico fabrianese da per esistente l’opificio dalla seconda metà del XIV ma senza fornire un sostegno documentario a tale data, un primo documento storico riguardante l’esistenza della cartiera è datato 1408. Foto 1,2.

L’opificio idraulico viene “unificato” da aggiunte e cambia destinazione d’uso, viene trasformato in lanificio dalla famiglia Carotti. Foto 5,6.

1947

Vengono gettate le fondamenta del nuovo l stracci dell’ormai ex cartiera. Vengono rea

6

5 1950

Successivamente, pochi anni p zione dei cereali. Foto 1,3,4.

4

3 XX sec.

XIV-XV sec.

Il lanificio viene ampliato, alle 9 campate esistenti vengono aggiunte altre 6 campate, per un totale di 15 campate.Foto 9.

2012

Una violenta nevicata provoca il crollo della


più tardi alla cartiera viene affiancato un mulino per la macina-

lanificio li dove si trovavano le vasche per la macerazione degli alizzate 9 campate. Foto 7,8.

a parte del lanificio del 1947. Foto 10.

L’evoluzione storica dell’opificio

.07

2

1 “Gli Stati,Dominij, Città, Terre e Castelli dei Ser.mi Duchi della re,1626” Acquerello del pittore pesarese Francesco Mingucci.

Rove-

Particolare di un dipinto di dell’urbinate Girolamo Cialdieri (1593-1680), conservato nella Chiesa di San Silvestro in Iscleto.

3

4

Fonte: Archivio fotografico Pro loco di Fermignano, foto inizio ‘900.

Fonte: “Fermignano, immagini e ricordi di ieri”, Pro Loco di Fermignano,1980

5

6

Fonte: “Fermignano, immagini e ricordi di ieri”, Pro Loco di Fermignano,1980

Fonte: “Fermignano, immagini e ricordi di ieri”, Pro Loco di Fermignano,1980

7

8

Fonte: Archivio fotografico Pro loco di Fermignano, foto 1945.

Fonte: “Fermignano, immagini e ricordi di ieri”, Pro Loco di Fermignano,1980

10

9 Fonte: Archivio fotografico Sign. Finocchi Giulio (esperto storico).

Fonte: Archivio fotografico Pro loco di Fermignano, foto 2012.

BIBLIOGRAFIA:

- Bonita Cleri, ”A Fermignano: viaggio tra storia e arte”, 1989. - Corrado Leonardi (C.L., La cartiera di Fermignano, in “Carta e cartiere nelle Marche e nell’Umbria, dalle manifatture medivali all’industrializzazione”). - Corrado Leonardi, “ La cartiera di Fermignano ”,1993. - Damiani Teresa, “ La cartiera di Fermignano e l’industria della carta nel Ducato e nella legazione di Urbino ”. - Locchi Alessandro, “La provincia di Pesaro ed Urbino”, 1934, p.618. - Luzzatto Gino, “ Un antica cartiera dei Montefeltro a Fermignano ”, 1904. - Mariani Franco, “ La cartiera dei duchi d’Urbino a Fermignano (1408 - 1870), 2008. -Morandi Luigi, “La cappella musicale del SS.Sacrmento nella metropolitana di Urbino”,(Inventario 1499-1964). - Sguanci Loreno, “Memorie e progetto”, 1993, p.41-45. - Volpe Gianni, “Architetura rurale” ,1993, p.137-138. - Zonchi, Le antiche carte fabrianesi all’esposizione generale di Torino, Fano 1884.


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L’EVOLUZIONE DELLE CARTIERE IN ITALIA Oslo Mosca Treviso

Stevenage Norimberga Cracovia

Pinerolo Cuneo

Marly Xativa

2 Samarcanda

Fabriano

Padova Modena

Bologna

Genova 1 Lo-Yang

Bagdad

FE Perugia

Fes

F

Damasco Cairo

IL VIAGGIO DELLA CARTA, DALL’IMPERO CINESE ALLA RIVOLUZIONE FABRIANESE. Sin dall’anno 105 un dignitario di corte, presentò ad imperatore cinese i primi fogli di carta. perciò i primi ad inventare e produrre un foglio di carta furono i cinesi circa duemila anni fa, all’inizio i fogli erano ancora allo stato primitivo realizzati con fibre di bambù, con cortecce di gelso e da fibre vegetali; per secoli i cinesi mantennero il segreto della sua fabbricazione. la carta, in Cina fu adibita, nei secoli seguenti agli usi più disparati: carta per ornare case e templi, carte per scrivere, carte da involgere, tovaglioli di carta. La carta moneta fece la sua comparsa nel settimo secolo. In Cina si fabbricavano i più svariati tipi di carta, ma predominava quella fatta di stracci. Dal V secolo in poi la carta si diffuse per tutto l'impero in seguito alle sorti di una battaglia, giunse nell'Islam. Nel 751, durante una spedizione militare verso le frontiere della Cina, il governatore generale dei Califfato di Baghdad catturò a Samarcanda due fabbricanti di carta cinesi; valendosi dei loro aiuto, impiantò una cartiera in quella città, località propizia per la presenza di acqua, canali di irrigazione e campi di lino e di canapa. Da Samarcanda e da Baghdad l'industria cartaria si diffuse in tutte le province dei mondo musulmano.

LE FASI DELLA LAVORAZIONE DELLA CARTA.

La carta giunse in Europa nel XIII secolo. Importata da Damasco attraverso Costantinopoli o dall'Africa attraverso la Sicilia, era un prodotto mediocre se paragonato alla pergamena, tanto che Federico II in un editto del 1221 ne proibì l'uso negli atti pubblici. Tuttavia il consumo non fece che aumentare vista la sua decisa economicità. Una ramificazione della via della carta si spinse da Tunisi fino a Palermo, ma alcuni scrittori hanno voluto attribuire l'origine della carta a Fabriano rispetto al nucleo palermitano. Fabriano, infatti segna la tappa più memorabile del lungo viaggio della carta dall’oriente all’occidente, questo centro appenninico Sorge in una vallata circondata dai monti e attraversata da un affluente del fiume Sino, il Giano. L’acqua è la principale risorsa per le manifatture del settore cartario, E’ a Fabriano che inizia la storia dell'industria cartara in Italia. Qui nasce nel 1276 la prima cartiera. Proprio i maestri fabrianesi daranno in un secondo momento un grande contributo alle tecniche di produzione della carta. Nel piccolo centro marchigiano infatti già dalla fine del Duecento viene introdotta l’energia idrica per ridurre in fibra i materiali, procedura che prima richiedeva un intenso lavoro manuale.

La concentrazione di opifici nell’appennino cen e di Fabriano) è giustificata dal fatto che queste da una fitta rete di mercanti locali e perugini, toscani e liguri già caratterizzati dalla lavorazio spesso presente insieme a quella cartaria.

(Fonti Iconografiche: Franco Mariani, L’antica cartiera di Fabriano, Ancona,1997)

1

2

A

3

Vengono trasformati in fibra elementare dalla pila idraulica a magli multipli.

N

Gli stracci raccolti vengono tagliuzzati mediante falce a pezzi piccolissimi.

A

4

un operaio (lavorente o mastro) immerge la forma nel tino per creare il foglio. Dopo essere stati spremuti dall’acqua residua vengono inviati allo stenditoio.

5

6

Guardiano Fiume

una volta asciugati viene effettuala l’operazione della collatura.

Infine i fogli vengono lisciati e allestiti in risme per la spedizione.

SEZION


La nascita delle cartiere in Italia e la cartiera tipo

.08

A.

ERMIGNANO

Vasche di decantazione (peschiere) vi venivano allevati pesci erbivori spesso carpe per far si che l’acqua risultasse essere priva di impurità. essi servivano anche da alimento del cartaro.

Canale di entrata che derivava l’acqua del fiume per l’azionamento del roteggio per la sfibratura degli stracci.

1100 -Sicilia 1100 -Genova 1100 -Amalfi 1100 -FABRIANO 1200 -Bologna 1292 -Modena 1340 -Padova 1340 -Treviso 1363 -FERMIGNANO 1500 -Cuneo

Canale di uscita dell’acqua utilizzata.

FABRIANO

Amalfi

Deposito degli stracci raccolti e ambiente per la prima lavolazione prima del trasferimento in gualchiera.

La cartiera veniva ubicata vicino corsi d’acqua, il fiume doveva avere una portata costante e una velocità in tale da azionare la ruota motrice.

Sicilia

Guardiano, esso serviva a proteggere l’edificio della cartiera quando il fiume era in piena

ntrale (zone di Camerino, di Foligno e erano zone fortemente interessate , a loro volta in contatto con quelli one della lana che nei primi tempi è

Vasche per la macerazoni degli stracci, esse erano situate più lontano dalla cartiera a causa del maleodorante processo di putrefazione che si protraeva anche quattro-cinque settimane.

Copertura a capriata

3° LIVELLO: STENDITOIO.

Ambiente privo di finestre dove venivano stesi ad essiccare i fogli di carta.

2° LIVELLO: ABITAZIONE DEL CARTARO.

Solaio in voltine di mattoni.

Abitazione che veniva concessa agli affittuari della cartiera.

A’

Muratura in mattoni.

1° LIVELLO: GUALCHIERA.

Spazio per la lavorazione degli stracci e ambiente per le pile a magli multipli.

NE A-A’, possibile IPOTESI cartiera di Fermignano.

Ruota motrice

Lisciatore

Pressa

Tino

Pile a magli multipli

2m 0

6m


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ra m

an te

Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

Do na to B

Piazza Giorgiani

C. rs o

0.00

9.4 14.2

15.9 3.0

16.7

4.2

13.1 8.3

11.4

14.1

11.5 4.3 4.5

0.00

0.00

8.8

8.8

5.8 7.0

3.1 6.6

9.1

12.3

5.1 7.0

10.8

-0.20

5.2

0.00 7.3 8.5 13.1

5.7

10.5 12.6

-1.20 10.4

6.5

2.9 18.5

18.2

8.2

18.1

9.0

5.3

-1.18

4.7

3.9

4.3

10.4

-1.20 5.0

8.7

19.7

5.9

4.4

1.6

-1.20

6.5

5.4

4.1 6.5

17.9

-1.20

5.2

3.8

3.8 22.7 4.8 2.8

5.6

2.8

-1.10 15.1

9.9

13.2

3.9

-1.20

2.8

3.7 4.2

2.9

7.1 2.8

10.6

9.1

13.4

14.0

-1.20

12.4

15.7

9.2

11.9 2.6 7.5

6.2 6.2

-1.20

19.9

6.2

16.6

N

0 PIANTA LIVELLO -3.00 m

15m

10.2

11.4

4.8

18.0

15.0

9.3

5m

3.6

-1.20

4.7

6.2

7.5


.09

RILIEVO GEOMETRICO, trilaterazione

Piazza Santa Veneranda 0.00

-5.90 3.4

7.4 6.7

7.5

6.5 2.7

6.8 4.5 4.3

8.0

9.5

2.7

4.7

9.4

10.2 10.2 11.4

13.5

14.2

3.6

8.6

9.3

2.8 8.7

2.3 6.4

2.4

10.3

2.5

18.8

12.1

5.3

13.4

23.9

3.3

4.8

14.9

2.2

6.8

12.7

-4.75

2.5

9.8

-5.90

2.9

9.4

3.6

8.5

5.2 4.5

4.6 2.2

4.6

4.5

3.6

8.0

4.1

4.7

3.0

7.5

8.1

4.9

1.5

2.2

8.4

3.1

2.7

7.7

16.1

1.0 24.3

12.8

-9.10

14.4

25.2

14.9 19.2

N ASSONOMETRIA1:500


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-4.85 -4.60

1 3

-4.75

4

-9.10 -4.75

-4.70 -4.85

-4.75

2

-4.75

-4.75

5m

15m

N 0

PIANTA LIVELLO -6.00 m

18.6m

0.00m

-7.7m

5m

15m

-15.1m

0

PROSPETTO GEOMETRICO EST

-18.3m


RILIEVO GEOMETRICO, pianta livello -6.00 e prospetto est

.10

-5.90

-5.90

-4.75

1

-10.50

2

N ASSONOMETRIA 1:500

3

-3.00m -6.00m

-9.00m

-16.7m

4


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-

2 -8.53

-8.30 -8.30 -7.50

-9.18

1

5m

15m

N 0

PIANTA LIVELLO -9.00 m

0.00m

7.7m

15.1m

18.3m

PROSPETTO GEOMETRICO NORD

4


RILIEVO GEOMETRICO, pianta livello -9.00 e prospetto nord

.11

-11.00

-10.50

-9.10

-10.40

1

4 3 -10.50

2

N ASSONOMETRIA 1:500

3

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D

0.00

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C

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B

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15m

N

0 PIANTA COPERTURE

A-A’

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RILIEVO GEOMETRICO, pianta coperture, prospetti secondari, render -5.90

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A’

-1.20m

-4.75m

-8.30m

SEZIONE A-A’ B

B’

-1.20m

-4.75m

-8.30m

SEZIONE B-B’


RILIEVO GEOMETRICO, sezioni

0.00m

.13

0.00m

2m

6m

0

0.00m

-1.20m

2m 0

6m


PROSPETTO ARCHITETTONICO EST

5m 0

15m


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Prospetto architettonico est

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D1

D2

D3

D4

Cause: Mancanza

- Errori di posa in opera e l'utilizzo di sabbie o malte poco idonee; -Caduta e perdita di parti; - Perdite localizzate degli impianti di smaltimento e/o di convogliamento delle acque.

D6

D7

D8

Forme di degrado:

Pellicola

D7

Disgregazione

-B -In -R di

D8

Macchia

-B

Effluorescenza

-R -A su -D zio

Presenza di vegetazione

-A -A alg

D14

Erosione

-Er -Er -Ab

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Mancanza infissi

-M -Ag -Ro

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Sostituzione infissi

-M -Ag -Ro

p1

Alterazione Cromatica

-Inquinanti atmosferici; -Radiazioni solari (pigmenti non resistenti alla luce solare); -Affioramento di Macchie.

p2

Limitare il contatto tra gli agenti aggressivi e le materie degradabili, effettuare cicli di lavaggi localizzati pulendo la superficie del manufatto. Consolidare successivamente le parti interessate

Distacco

-Azione dell’uomo; -Mancanza di manutenzione; -Errori di posa in opera ed utilizzo di sabbie o malte poco idonee.

p3

Reincollare le parti in distacco e inserire elementi nuovi nelle parti carenti.

Fessurazione

-Dissesti statici (interventi di consolidamento delle architravi/alleggerimento del tetto). -Dissesto dell'apparato murario di supporto;

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Effettuare una Stuccatura delle fessurazioni attraverso il metodo del scuci e cuci.

D9

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Applicazione di idoneo biodeteriogeno per la patina biologica formatasi, include le misure utili ad eliminare il degrado causato da microrganismi ed organismie, quando possibile, a ritardare la loro comparsa.

D10

p6

Pulitura con metodo JOS, un sistema a getto elicoidale, non diretto e non corrosivo, selettivo ed ecologico. E’ costituito da una miscela di acqua e inerti naturali,consente di rimuovere patine e simili senza alterare la superficie originale del manufatto.

p7

Reintegrazione delle lacune in sottosquadro con la tecnica cuci e scuci con malta di calce.

p8

Protezione delle superfici dall’erosione per mezzo di composti a base siliconica.

-Azione di microrganismi autotrofi; -Presenza di umidità o acqua.

Crosta

-Azione di microrganismi inquinanti; -Ossidazione; -Circolazione d’aria scarsa.

Lacuna

-Caduta e perdita di parti di intonaco, con messa in luce degli strati di intonaco più interni.

Scagliatura

-Esposizione agli agenti atmosferici -Presenza di umidità sulla muratura

C

-Tr vo ne

Reinserimento degli elementi mancanti.

Patina biologica

D5

Interventi:

D6

p1

p1

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p5

p1

D1

D1

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D1

QU

3m 0 DEGRADO PROSPETTO EST

9m

D10

D7 D10

D6

D10

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D16

D16

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ANALISI DEL DEGRADO: prospetto est Interventi:

rattamento protettivo del materiale lapideo, a sua olta soggetto a degrado per ossidazione e contrazioe in ragione delle sostanze impiegate.

p6

Puliture mediante impacchi assorbenti a base di acqua ( estrazione sali solubili).

Biodeteriogeni; nfiltrazioni di acqua, risalita capillare; Reazioni tra i materiali edilizi e atmosfera; degrado interfaccia tra laterizi e malte.

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Effettuare una Stuccatura delle fessurazioni attraverso il metodo del scuci e cuci.

Biodeteriogeni.

p8

Puliture mediante impacchi assorbenti a base di acqua (astrazione sali solubili).

Ruscellamento delle acque meteoriche; Azione del vento che accellera l’evaporazione uperficiale deòò’acqua; Degrado di interfaccia tra laterizi e malte (formaone di solfoalluminati di calcio e grandi cristalli).

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Accumuli di umidità; Attacco di organismi autotrofi (batteri unicellulari, ghe, licheni, piante superiori.

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Rimozione della vegetazione attraverso pulitura (se possibile manualmente) con bioacidi, applicazione di un protettivo ad azione idrorepellente.

rosione meccanica dovuta all’acqua rosione meccanica dovuta alla pioggia battente brasione degli strati superficiali dovuta all’acqua.

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Protezione delle superfici dell’erosione per mezzo di composti a base siliconica.

D15

Sostituzione degli infissi esistenti con l’installazione di nuovi infissi in legno con doppio vetro per garantire continuità e uniformità con gli infissi mancanti.

D16

Sostituzione degli infissi esistenti con l’installazione di nuovi infissi in legno con doppio vetro per garantire continuità e uniformità con gli infissi mancanti.

Manutenzione assente; genti atmosferici; ottura dovuta al passare del tempo.

Manutenzione assente; genti atmosferici; ottura dovuta al passare del tempo.

N

Cause:

.15

UADRO IGROSCOPICO EST p2

p1

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p3

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D1

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro. Forme di degrado:

Cause:

Interventi:

Mancanza

- Errori di posa in opera e l'utilizzo di sabbie o malte poco idonee; -Caduta e perdita di parti; - Perdite localizzate degli impianti di smaltimento e/o di convogliamento delle acque.

Forme di degrado:

Pellicola

-Tr vo ne

D7

Disgregazione

-B -In -R di

Reincollare le parti in distacco e inserire elementi nuovi nelle parti carenti.

D8

Macchia

-B

p4

Effettuare una Stuccatura delle fessurazioni attraverso il metodo del scuci e cuci.

D9

p5

Applicazione di idoneo biodeteriogeno per la patina biologica formatasi, include le misure utili ad eliminare il degrado causato da microrganismi ed organismie, quando possibile, a ritardare la loro comparsa.

D10

Presenza di vegetazione

-A -A alg

p6

Pulitura con metodo JOS, un sistema a getto elicoidale, non diretto e non corrosivo, selettivo ed ecologico. E’ costituito da una miscela di acqua e inerti naturali,consente di rimuovere patine e simili senza alterare la superficie originale del manufatto.

D14

Polverizzazione

-Az

p7

Reintegrazione delle lacune in sottosquadro con la tecnica cuci e scuci con malta di calce.

D15

Mancanza infissi

-M -Ag -Ro

p8

Protezione delle superfici dall’erosione per mezzo di composti a base siliconica.

D16

Sostituzione infissi

-M -Ag -Ro

p1

Reinserimento degli elementi mancanti.

Alterazione Cromatica

-Inquinanti atmosferici; -Radiazioni solari (pigmenti non resistenti alla luce solare); -Affioramento di Macchie.

p2

Limitare il contatto tra gli agenti aggressivi e le materie degradabili, effettuare cicli di lavaggi localizzati pulendo la superficie del manufatto. Consolidare successivamente le parti interessate

D3

Distacco

-Azione dell’uomo; -Mancanza di manutenzione; -Errori di posa in opera ed utilizzo di sabbie o malte poco idonee.

p3

D4

Fessurazione

-Dissesti statici (interventi di consolidamento delle architravi/alleggerimento del tetto). -Dissesto dell'apparato murario di supporto;

D1

D2

Patina biologica

D5

D6

D7

D8

-Azione di microrganismi autotrofi; -Presenza di umidità o acqua.

Crosta

-Azione di microrganismi inquinanti; -Ossidazione; -Circolazione d’aria scarsa.

Lacuna

-Caduta e perdita di parti di intonaco, con messa in luce degli strati di intonaco più interni.

Scagliatura

-Esposizione agli agenti atmosferici -Presenza di umidità sulla muratura

C

D6

Degrado antropico

QUADRO IGROSCOPICO NORD p10

p7

p6

p16

p15

p3

p10

D10

D7

D6

D16

D15

D3

D10

3m 0 DEGRADO PROSPETTO NORD

9m D15 D1

D8

D8 D1

D9

D7

D6

D9

D7

D8

D3

D7

D6

p15 p1

p8

p8 p1

p9

p7

p6

p9

p7

p8

p3

p7

p6

-A


ANALISI DEL DEGRADO: prospetto nord Interventi:

rattamento protettivo del materiale lapideo, a sua olta soggetto a degrado per ossidazione e contrazioe in ragione delle sostanze impiegate.

p6

Puliture mediante impacchi assorbenti a base di acqua ( estrazione sali solubili).

Biodeteriogeni; nfiltrazioni di acqua, risalita capillare; Reazioni tra i materiali edilizi e atmosfera; degrado interfaccia tra laterizi e malte.

p7

Effettuare una Stuccatura delle fessurazioni attraverso il metodo del scuci e cuci.

Biodeteriogeni.

p8

Puliture mediante impacchi assorbenti a base di acqua (astrazione sali solubili).

Azione dell’uomo

p9

-Rimozione di tutti gli elementi materiali di disturbo (affissioni, impianti, targe ecc...)

p10

Rimozione della vegetazione attraverso pulitura (se possibile manualmente) con bioacidi, applicazione di un protettivo ad azione idrorepellente.

p14

Reinserimento della malta polverizzata con malta nuova.

D15

Sostituzione degli infissi esistenti con l’installazione di nuovi infissi in legno con doppio vetro per garantire continuità e uniformità con gli infissi mancanti.

D16

Sostituzione degli infissi esistenti con l’installazione di nuovi infissi in legno con doppio vetro per garantire continuità e uniformità con gli infissi mancanti.

Accumuli di umidità; Attacco di organismi autotrofi (batteri unicellulari, ghe, licheni, piante superiori.

zione di microrganismi

Manutenzione assente; genti atmosferici; ottura dovuta al passare del tempo.

Manutenzione assente; genti atmosferici; ottura dovuta al passare del tempo.

N

Cause:

.16

p6

p6

p14

D6

D6

D14

D5

D3

D9

D10

D7

D8

D7

D16

D7

D10 D14 D5

p5

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p7

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p7

p16

p7

p10 p14 p5


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

Individuazione Parametro

Muratura Analoga

SCHEDA

1

I

Muratura in mattoni a faccia vista anno: 1365-1400

Muratura Analoga

Complesso Architettonico: Ex Cartiera

Località: Fermignano (PU)

Data del rilievo:04/10/2017

Datazione: 1365-1400

Muratura tipo: ml-m

SCHEDA

Complesso Architettonico: Ex M

2

Data del rilievo:04/10/2017

Localizzazione: campione murario rilevato presso il prospetto est

Localizzazione: campione murario rilevato presso il prospe

Rapporti stratigrafici: Muratura Portante

Tecnica muraria: Mattoni disposti in filari regolari

Tecnica muraria: Mattoni disposti in filari irregolari Funzione statica: elevato portante

Stato di conservazione: Non buono

Funzione statica: elevato portante

Paramento esterno: parzialmente visibile

Paramento interno: intonacato

Paramento esterno: visibile

Nucleo murario: a sacco

Posa in opera: irregolare con corsi di orizzontamento

Nucleo murario: ad una testa

Forma:

Laterizio

parallelepipedo

Consistenza:

non buona

Malta

Consistenza:

friabile

Granulometria: media

0,75m

Lavorazione:

Colore:

Rosso, Ocra, Pulitura e imbevitura Arancio, Nero d’acqua prima della (Variabile a seconda messa in opera del degrado)

Legante: calce

Grigio cenere

1,5m

Elemento medio:

Dimensione: Mattone 1: 27x 14 x 5,5 cm Mattone 2: 27x 14 x 3,2 cm

0,27 x 0,14 x 0,045

Inerti: Sabbia

Spessore:

min: 0,5 cm max: 0,8 cm

Finitura:

Materiale: Forma:

Finitura superficiale rugosa

Laterizio

parallelepipedo

Consistenza:

buona

Rifinitura:

Malta

stilatura

Consistenza:

friabile

Granulometria: media

Foto del parametro analizzato

0

0,75m

Muratura a tre teste. Dimensioni mattoni: Standard: 0.25x0.12 x0.05 cm.

Muratura a sacco. Dimensioni mattoni: Variabili.

0.60 N

Sezione muraria 2

M

Analisi della struttura muraria:

Analisi della struttura muraria:

Materiale:

M a

Individuazione del parametro analizzato

0.38 Sezione muraria 1

Lavorazione: Pulitura e imbevitura d’acqua prima della messa in opera

Legante: calce

Co

Ros Aran (Va

Grigi


ANALISI: studio delle murature

Individuazione Parametro

.17

Individuazione Parametro

Muratura in mattoni a faccia vista anno: 1047-1960

Muratura in mattoni intonacati anno: 1947-1960

Magazzino

LocalitĂ : Fermignano (PU)

Muratura tipo: ml-m

Datazione: 1940-1950

SCHEDA

3

Complesso Architettonico: Ex Lanificio Carotti

LocalitĂ : Fermignano (PU)

Data del rilievo:04/10/2017

Datazione: 1947-1960

Muratura tipo: ml-m

Analisi della struttura muraria:

etto est

Rapporti stratigrafici: Muratura Portante

Localizzazione: campione murario rilevato presso il prospetto nord

Rapporti stratigrafici: Muratura Portante

Tecnica muraria: Mattoni disposti in filari regolari Stato di conservazione: Buono

Funzione statica: elevato portante

Stato di conservazione: molto buono

Paramento interno: intonacato

Paramento esterno: perfettamente visibile

Paramento interno: intonacato

Posa in opera: regolare con corsi di orizzontamento

Nucleo murario: a cinque teste

Posa in opera: regolare con corsi di orizzontamento

olore:

Dimensione:

sso, Ocra, ncio, Nero ariabile)

Mattone 1: 27x 14 x 5,5 cm Mattone 2: 27x 14 x 3,2 cm

io cenere

0,27 x 0,14 x 0,045

Inerti: Sabbia

Spessore:

min: 0,5 cm max: 1,5 cm

Finitura:

Materiale: Forma:

Finitura superficiale rugosa

Laterizio

Consistenza:

buona

Rifinitura:

Malta

stilatura

Foto del parametro analizzato

parallelepipedo

Consistenza:

Buona

Granulometria: media

00

0,75m

Lavorazione:

Colore:

Pulitura e imbevitura d’acqua prima della messa in opera

Rosso, Ocra, Arancio, Nero (Variabile)

Legante: calce

Grigio cenere

1,5m

Elemento medio:

Dimensione:

Mattone 1: 27x 14 x 5,5 cm

0,27 x 0,14 x 0,045

Inerti: Sabbia

Spessore:

min: 0,5 cm

Finitura:

Finitura liscia

Rifinitura: stilatura

Foto del parametro analizzato

Muratura a cinque teste. Dimensioni mattoni: Standard: 0.25x0.12 x0.05 cm.

0.70 N

Individuazione del parametro analizzato

N

1,5m

Elemento medio:

Sezione muraria 3

Individuazione del parametro analizzato


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

ANALISI DELLE COPERTURE: Coppi

L’opificio è composto interamente con coperture in capriate in legno, essa presentano tutti gran parte degli elementi di una capriata classica: (catena, puntone, monaco e saetta). Vi sono due tipologie di capriate: la prima presenta una catena in legno, la seconda una catena in acciaio. Dopo la violenta nevicata del 2012 tutte le coperture dell’opificio hanno subito gravi danneggiamenti a causa dell’azione del carico neve. Alcune di esse presentano notevoli deformazioni dovute alla frattura di alcuni puntoni, in altri casi si è verificato il crollo delle stesse coperture. Il rischio di crollo delle coperture deformate è molto elevato.

Allettamento

Controcoppi Tavolato

Arcarecci Puntone

0.5

1.2

Saetta Catena

1.2

1.2

9.8

1.2

1.2

1.2

0.5

Connessione monaco-saette-pu 3.4

3.4

3.4

3.4

1.0

0

PIANTA VISTA DALL’ALTO

2m

Tavolato (3x20x100cm)

9m

ANALIS

Coppi Controcoppi Allettamento Saetta (10x10x95cm)

Arcarecci (14x10x330cm) Puntone (18x18x350cm) Catena (20x20x730cm)

Monaco (15x15x97cm)

9.8

0

SEZIONE TRASVERSALE , TIPOLOGIA 1, Catena in legno.

1m

3m

1m

3m

Carico neve

Punto di rottura 9.8

SEZIONE TRASVERSALE , TIPOLOGIA 2, Catena in acciaio.

0


ANALISI: studio delle coperture.

Monaco

untoni. Connessione puntone-catena

SI DEI CROLLI

Deformazione della linea di colmo

Ricostruzione parte crollata

.18


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1

APERTURA SULL’ EDIFICIO DELL’EX CARTIERA (LOCALE EX STENDITOIO), PROSPETTO EST, LIVELLO 3.

2

APERTURA SULL’ EDIFICIO DELL’EX MAGAZZINO, PROSPETTO

Le aperture presentano un arco a tutto sesto in mattoni che poggia su piedritti anch’essi in mattoni, lo spessore del muro è pari a 0,6m perciò si è ipotizzata una muratura a sacco. Gli infissi sono in legno e fortemente deteriorati.

2.3

1.6

1.3

0.6

1.0 0.2

0.2 0.6

0.2 cm

1.5

3

0.5 cm

0

APERTURA SULL’ EDIFICIO DELL’EX CARTIERA (ABITAZIONE DEI CARTARI), PROSPETTO EST, LIVELLO 2.

2.7

4

APERTURA SULL’ EDIFICIO DEL EX LANIFICIO CAROTTI, PROS

Sistema trilitico con piedritti e piattabanda orizzontale in mattoni, lo spessore del muro è pari a 0,6m perciò si è ipotizzata una muratura a sacco. Gli infissi sono in legno e fortemente deteriorati.

1.3

0.

0.7

1.9 5.5

1.1 2.6 0.6

1.0

0.2 cm 0

0.5 cm

3.5


ANALISI: studio delle aperture

.19

O EST, LIVELLO 3.

5

Le aperture appaiono in stile antico (trifore) in mattoni a tutto sesto, gli archi poggiano su piedritti anch’essi in mattoni. Lo spessore del muro è pari a 0,5m perciò si è ipotizzata una muratura a tre teste. Gli infissi sono in legno e fortemente deteriorati.

Portale di accesso principale

N Tra gli anni che intercorrono il 1898 e il 1942 sono state murate tre finestre originali dell’Ex cartiera; queste sono state sostituite con nuove aperture che vanno a rompere la simmetria originale della facciata.

1.9

1

3

3

1

1

1

2

2

2

4

4

0.6

0.5

0.2 cm

Aperture analizzate

0.5 cm

0

Aperture gemelle

5

SPETTO NORD, LIVELLO 2.

PORTALE D’INGRESSO PRINCIPALE.

.3

3.0

4.6

2.4

1.4

0.5

0.77

0.6 cm 0

1.5 cm

1.3

0.2 cm 0

0.6 cm


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

VALUTAZIONE COLLEGI/STUDEN Sei soddisfatto della struttura, dell’ambiente e delle attrezzature a te fornite dal servizio mensa? 19 risposte 8 6 4 2 0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Quali spazi ti vengono forniti? ( puoi scegliere più risposte) 39 risposte

teatro centri sportivi

Associazione Ferrovia Valle Metauro L’associazione Ferrovia Valle Metauro (FVM) nasce nei primi anni 2000 per rivitalizzare la linea ferroviaria Fano-Urbino, non più attiva dal 1987. Ha come scopo la valorizzazione del territorio attraversato dalla ferrovia, attraverso il recupero di quest’ultima, il mantenimento e la riqualificazione delle strutture esistenti, della sede ferroviaria e delle aree ad essa afferenti. Un’attività importante dell’associazione è l’intervento di ripulitura che prevede il taglio della vegetazione infestante che ha coperto la sede ferroviaria.

sala musica bar sala giochi 0

5

10

15

20

25

Scrivine uno che vorresti che ci fosse: 4 risposte

Sala musica Sala ritrovo Spazi comuni di incontro Una sala relax, oltre solamente aule studio

Scrivine uno che manca e vorresti che ci fosse ( facoltattivo) 12 risposte

Sala musica Bar sport impianti sportivi palestra, giardino Centro sportivo

14 Min

Sala da ballo palestra Sala giochi

8 Min

Aree studio, biblioteca

Sei soddisfatto delle strutture, dell’ambiente e delle attrezzature presenti negli spazi ricreativi preseti?

39 risposte 12 10 8 6 4 2 0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

E’ presente una biblioteca nella tua struttura?

48 risposte

si no, ma vorrei che ci fosse no e non mi interessa averne una Biblioteca

Sei soddisfatto della struttura, dell’ambiente e delle attrezzature a te fornite dalla biblioteca?

20 risposte 6 5 4 3 2 1 0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

Sono presenti centri sportivi nella tua struttura?

Studentato di Fermignano

48 risposte

si no, ma vorrei che ci fosse no e non mi interessa averne una

Centri sportivi

Sei soddisfatto della struttura, dell’ambiente e delle attrezzature a te fornite per le aree dedicate allo sport? 24 risposte 10 8 6 4 2 0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10


Indagine territoriale e sociale

NTATI -Tesi in Architettura

SERVIZI PER COMUNITA’ E STUDENTI

.20

PIAZZA

La camera a te assegnata, va incontro alle tue esigenze? 48 risposte

abbastanza molto poco per niente

STUDENTATO

Camera

Servi igienici/cucina/zona pranzo sono abbastanza e soddisfacenti?

PARCO FLUVIALE

48 risposte

abbastanza molto poco per niente Servizi

Usufruisci del servizio mensa? 48 risposte

si no, non ne usufruisco no, non è presente Servizio mensa

INGRESSO MAGAZZINO

SALA GIOCHI

Ci sono spazi ricreativi nella tua struttura?

RISTORANTE

48 risposte

Spazi ricreativi

SNACK BAR

si, qualcuno si, ma ne vorrei altri no, dovrebbero esserci no, e non mi interessa averne

AREE COMUNI sala espositiva, snack bar, sala musica

Fai un commento generale sulla struttura che ti è stata assegnata 28 risposte

HALL BOOK CAFE

BIBLIOTECA

In generale, posso dire che si presenta come una struttura non a passo con i tempi. Viste le nuove esigenze dei giovani dovrebbe essere decisamente rivisitato. se non altro, essendo borsista, avere queste cose gratis, non è malaccio. Era lontana mille miglia dal centro, io voglio vivere in centro.

AREE COMUNI hall, zona relax

ALLOGGI STUDENTI zona giorno

SALA STUDIO

Inappropriata rispetto ai nuovi bisogni Ottima posizione in città, riequilibra la mancanza di senvizi all’interno della struttura stessa, visto che mi è facile raggiungere quelli in città

SALA PROIEZIONI LAVANDERIA

mediocre Pur essendo fuori dal centro, si tratta di una struttura costruita molto recentemente con stanze luminose e ben ammobiliate. Malfunzionamenti dell’impianto idrico e di riscaldamento, cucine piccole e non adatte ad accogliere più di 6 inquilini alla volta. Nonostante questo le stanze e le aule studio sono abbastanza spaziose. Penso che per le esigenze di uno studente universitario offre tutto il necessario. Valutando il rapporto qualità/prezzo in confronto ad un appartamento nella stessa zona, il colleggio, pur con i suoi difeti, è più che conveniente. E’ confortevole ma mancano dei spazi per passare il tempo come la palestra, aule con giochi, il bar, manca anche il servizio lavanderia. Ottima

DEPOSITO‘’MEGAWATT’’

ALLOGGI STUDENTI zona notte

SEDE ‘’MEGAWATT’’

AREE COMUNI fattoria idroponica

DEPOSITO FATTORIA

Per le tasse che paghiamo non è il massimo. La struttura comprende il minimo indispensabile per vivere.. potrebbe migliorare, sia negli spazi comuni ( magari con una sala cinema o cose del genere) che dal punto di vista della mensa/cucina

AREE COMUNI hall, zona relax

E’ di fatto una buona struttura, in un’ottima posizione e ben fornita. lascia solo a desiderare la connessione internet ( fondamentale per gli studenti oggi)

ACCESSO PRINCIPALE

presenza si ampi spazi ed ambiente ordinato e pulito che concilia l’attività di studio.

ALLOGGI STUDENTI zona giorno

Si può migliorare Perfetta Ottima per gli studenti

PROGRAMMA FUNZIONALE


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.


CONCEPT

1

2

3

4

.21


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

1 4

3

5 2 7

6

8

PIANTA LIVELLO -3.00m

PROSPETTO NORD

9


PROGETTO: pianta livello -3.00 m e prospetto nord

.22

14

15

13

Magazzino. 1 Ristorante. 2 Cucina ristorante. 3

12

Ingresso. 4 Snack bar. 5 Mensa studentato. 6 Sala giochi. 7 Sala espositiva. 8 Snack bar studentato. 9 Zona musica. 10 Studentato zona notte. 11 Zona relax. 12 Accesso principale. 13

N

11

Hall. 14 Piazza pubblica. 14 trime Nu

nto

10 io tor

a

Terri

Acqu

Com

0

15m

zione ote

Pr

5m

Ene

tĂ uni

a Abit re

rgia


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

2 1

3

6

4

7

8

9

PIANTA LIVELLO -6.00m

10

PROSPETTO EST


PROGETTO: pianta livello -6.00 m e prospetto est

.23

14

1

4

2 2

1 1

5

Book cafe. 1

4

Hall. 2

4

Cortile. 3

2

13

Sala studio. 4 Biblioteca. 5

1

Ufficio prestiti. 6 Sala esposizioni. 7

1 4

Sala proiezioni. 8 Lavanderia. 9

4

12

Zona relax. 10 Studentato zona giorno. 11

2

Zona relax. 12

1 1

Accesso principale. 13 Hall. 14

4

4

2

io tor

a

Com 4

rgia

zione ote

Pr

a Abit re

Ene

tà uni

11

Acqu

Terri

1

N

9

nto

trime Nu

TURBINE IDRAULICHE: 5m 0

15m

Il fiume offre il miglior potenziale di energia rispetto ad altre fonti di energia rinnovabili fornendo energia costante 24 ore al giorno. La turbina inventata in Canada offre una buona alternativa a chi vive in luoghi isolati e vicini a un fiume. A differenza dei gruppi elettrogeni non provoca rumore. La turbina converte l’energia cinetica della corrente del fiume in energia elettrica: più forte è la corrente, più elettricità produrrà la turbina. L’energia ricarica delle batterie 24 ore al giorno e da lì un inverter trasforma la corrente continua (24-48 V DC) in corrente alternata (120 V AC) per alimentare i dispositivi elettrici.

PRODUZIONE ANNUALE:

Turbina

Convertitore Batteria

1.0 m/s 2.0 m/s 3.0 m/s 3.5 m/s

900 kWh 2000 kWh 4000 kWh 5100 kWh


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7

2

1

6 4

5

3

PIANTA LIVELLO -9.00m

PROSPETTO SUD


PROGETTO: pianta livello -9.00 m, prospetto sud

.24

nto

trime Nu

io tor

a

Terri

Acqu

Com

10

Ene

tà uni

zione ote

Pr

a Abit re

rgia

FATTORIA IDROPONICA: TUBO D’ARIA

8

POMPA D’ARIA

9

PIANTA

SOLUZIONE NUTRIENTE

PIETRA POROSA

COS’é L’IDROPONICA L’idroponica tipo di coltivazione in cui la terra è sostituita da un substrato inerte che può essere ad esempio argilla espansa, perlite, vermiculite, lana di roccia o fibra di cocco. Un sistema di irrigazione irrora il supporto di acqua e sostanze fertilizzanti, perlopiù inorganiche, necessarie per la crescita.

N Sede”Megawatt”. 1 Deposito”Megawatt”. 2 Fattoria idroponica 3 Deposito”Megawatt”. 4 Studentato, zona notte. 5 Area comune. 6 Piazza pubblica. 7 Accesso principale. 8 Zona relax. 9 Hall. 10

5m 0

15m

RISPARMIO D’ACQUA Le fattorie verticali idroponiche in media hanno bisogno del 70% di acqua in meno di una coltura tradizionale, l’effettivo risparmio dipende dalla tipologia di inerte scelto. CRESCITA La crescita è del 50% più veloce anche se con questo metodo si riesce ad ottenere un ottimo raccolto utilizzando l’80% di fertilizzante in meno rispetto ad i metodi che presuppongono il consumo di suolo. CASI STUDIO Un esempio di fattoria verticale idroponica è la Vertical Harvest di Jackson Hole, che riesce a rifornire di verdure ed ortaggi a chilometri zero la località sciistica americana, producendo l’equivalente di 5 ettari di terreno in soli 400 mq.


UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G.D’ANNUNZIO” CHIETI-PESCARA_Dipartimento di Architettura di Pescara. Corso di laurea in Architettura Relatore: Prof.ssa Clara VERAZZO; Correlatore: Prof. Claudio VARAGNOLI; Laureando Giovanni PIUNNO matr. 3121362 Nuove Funzioni per l’ex cartiera dei Duchi di Urbino in Fermignano (PU). Conoscenze e valorizzazione di un sito produttivo nella valle del Metauro.

1 3

7 2

5

1 3 2

1 1 4

2

1 1 2

1

A

10

SEZIONE LONGITUDINALE A-A


PROGETTO: pianta livello -12.00 m, sezione trasversale, tipologie di alloggi 4

4 1

1

4 1

4

6

1

4 1

1

.25

2

1

4 1

2

2 Schema distributivo alloggi studenti

Pannello parete X-Lam

A

Pannello solaio X-Lam

X-Lam

2

25 m

3

Platea di fondazione in C.A.

2

SOLUZIONE 1

1 Muratura esistente Guaina impermealizzante

Ambiente unico 25 m²

Primo livello

50 m

1:100

Il pannello X-LAM, composto per un 99,4% da legno e per un 0,6% da colla, è un materiale monolitico, costituito da pannelli multistrato di legno incollato in senso longitudinale e trasversale in modo da ottenere e garantire strutture stabili, compatte, che al tempo stesso sopportano carichi elevati e garantiscono una protezione antincendio ed un buon isolamento acustico.

2

• Isolamento termico; • Protezione antincendio; • Indeformabilità; • Ottimizzazione del volume degli spazi grazie agli spessori sottili degli elementi; • Montaggio rapido e asciutto; • Massa con capacità di accumulo del calore; • Temperatura delle superfici prossima alla temperatura ambiente;

N Alloggio doppio. 3 Zona relax. 4 Accesso principale. 5 Hall. 6

SOLUZIONE 2

Alloggio quadruplo. 1 Alloggio singolo. 2

Piazza pubblica. 7 trime Nu

• Oscillazione minima delle temperatura;

- Cucina 20 m² - Bagno 5 m² - Zona notte 25 m²

• Proprietà eccellenti di accumulo e isolamento che proteggono gli ambienti dal surriscaldamento estivo.

Primo livello

Secondo livello

Primo livello

Secondo livello

1:100

2

75 m

nto

io tor

Pannello parete X-Lam

a

Terri

Acqu

Com

Pr

zione ote

SOLUZIONE 3

Ene

tà uni

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- Cucina 20 m² - Bagno 5 m² - Zona notte 50 m²

1:100

5m 0

15m



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