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Casa ideale... casa... reale LE CASE IN LEGNO Le case prefabbricate in legno rappresentano una soluzione costruttiva moderna ed affidabile, sempre più diffusa nel nostro paese. È necessario avvicinarsi alle case in legno senza pregiudizi culturali, per comprenderne i molteplici vantaggi rispetto ai sistemi costruttivi tradizionali basati sull’impiego del laterocemento. L’alto isolamento termico di queste abitazioni garantisce bassi consumi e minime emissioni, un notevole risparmio energetico ed un confort abitativo del tutto naturale. La costruzione prefabbricata, basata su un ciclo produttivo sostenibile a basso impatto ambientale, consente un’alta qualità realizzativa, costi certi e tempi di realizzazione veloci. Le case in legno proteggono dal rumore e dal rischio sismico, durando nel tempo con minime manutenzioni. Sono edifici a tutti gli effetti E per essere costruiti hanno bisogno di concessione edilizia e di un progetto. Nelle piantine la Casa Solea di Haas Fertigbau, progettata appositamente per il mercato italiano

CHE COSA SONO Le case prefabbricate sono edifici basati sull’impiego del legno come materiale di costruzione principale, sia per le strutture orizzontali (pareti esterne ed interne), sia per il tetto ed i solai. Vanno sempre ancorate al suolo su platea e fondazioni in cemento armato e sono edifici

a tutti gli effetti, che necessitano di un progetto e di una regolare concessione edilizia. Alle case in legno si richiede di rispettare le normative in vigore in tema di antisismica, tenuta al fuoco, sicurezza nei cantieri e di recepire le prescrizioni dei regolamenti edilizi e dei piani urbanistici comunali. I moderni edifici in legno utilizzano diverse soluzioni costruttive e una combinazione di un pacchetto di materiali (strutturali, isolanti e di finitura) per la realizzazione del tetto e delle pareti. Si tratta di tecniche costruttive innovative e moderne, che si basano sulla consolidata tradizione edilizia dei paesi del Nord Europa, che hanno sempre utilizzato il legno per realizzare i propri edifici, come la Svezia o la Germania. La cultura locale della carpenteria del legno, paragonabile per certi versi all’utilizzo millenario del laterizio nel bacino mediterraneo, ha fornito modelli costruttivi consolidati su cui innestare elementi di innovazione e trovare le risposte necessarie alla richiesta di abbattere le dispersioni termiche, ottimizzando l’isolamento degli edifici. In molte città europee si incontrano antiche costruzioni in legno, leggere ed elastiche, che hanno retto perfettamente alla prova del tempo, riconoscibili dalla struttura a telaio a vista,

con traversi, pilastri e controventamenti dal disegno variabile da zona a zona e da periodo a periodo. I vuoti venivano riempiti da blocchi di laterizio o da materiale leggero ed isolante come la paglia impastata con argilla e finitura ad intonaco. Proprio sull’attento studio di questi antichi edifici sono sorte le moderne case prefabbricate. Il riempimento dei telai portanti aveva funzione di chiusura

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verso l’esterno, ma doveva anche essere il più possibile leggero, per abbassare il peso complessivo dell’edificio, ed isolante, per proteggere dal freddo i locali interni. Il legno delle strutture, per sua natura un pessimo conduttore di calore, evitava la formazione di ponti termici e dispersioni. Negli anni ’70, a causa della grave crisi petrolifera, si è posto con forza il problema di

migliorare l’efficienza degli edifici, soprattutto in quei paesi in cui il problema del riscaldamento appariva maggiore a causa del perdurare del rigido clima invernale per molti mesi l’anno, dando origine alle prime “fertighaus”. Al posto di paglia ed argilla, si è iniziato a sperimentare nuovi materiali isolanti, come fibre di legno o minerali, montando all’esterno un ulteriore isolamento a cappotto intonacato, che permetteva di realizzare abitazioni esteticamente moderne ed adattabili ai diversi contesti urbani, proteggendo il legno dall’azione diretta degli agenti atmosferici, dall’attacco di muffe e insetti, minimizzando le manutenzioni

esterne e prolungandone la durata nel tempo. Le moderne case prefabbricate in legno sono virtualmente indistinguibili da quelle tradizionali, liberamente progettabili ed in grado di soddisfare ogni esigenza abitativa, formale o funzionale. La scelta di prefabbricare direttamente all’interno dello stabilimento gli elementi co-

struttivi risponde alla necessità di ottenere il massimo livello qualitativo, indipendentemente dalle specifiche condizioni del cantiere. Ogni abitazione viene certificata energeticamente e corredata di una lunga garanzia a copertura dei difetti costruttivi strutturali. Le aziende di case in legno realizzano senza difficoltà sia progetti su misura che proposte standard a catalogo e sono in grado di soddisfare molteplici esigenze abitative a costi interessanti, grazie all’adozione di soluzioni costruttive ottimizzate e razionali.

IL LEGNO Il legno è un materiale tradizionalmente presente nelle nostre costruzioni per la realizzazione di tetti e solai. L’impiego massiccio nei decenni passati di solette e coperture in laterocemento, anche per l’edilizia abitativa, ha relegato il legno a semplici funzioni di finitura, come pavimenti, porte e finestre. Al contrario, nei paesi del Nord Europa, questo materiale ha sempre trovato un largo utilizzo per funzioni strutturali, sino alla realizzazione di edifici completamente in legno, tipici delle zone alpine. Il legno è una materia prima assolutamente naturale ed ecologica, soprattutto se il prelievo e il taglio del legname vengono affiancati da una adeguata e regolare piantumazione in un ciclo pienamente chiuso e sostenibile. Strutturalmente il legno è in grado di resistere benissimo sia a trazione che a compressione,

abbinando una notevole resistenza strutturale, leggerezza ed alte capacità isolanti, sia termiche che acustiche. Se ci fossero dubbi sulle capacità portanti del legno basti pensare alle notevoli possibilità strutturali offerte dalle travi in lamellare, in grado di superare senza difficoltà distanze superiori a 100 metri, senza pilastri intermedi. Per comprendere sino in fondo i pregi del legno, si pensi al pesante impatto ambientale dei cementifici e delle industrie siderurgiche dell’acciaio o agli alti consumi energetici dei vecchi fabbricati in laterocemento. Al contrario, il processo costruttivo

Antiche o moderne ma sempre in legno Squadra che vince non si cambia... nella fotografia nuove costruzioni si affiancano ad edifici esistenti, nel rispetto della natura

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degli edifici in legno prevede un ridotto fabbisogno di energia rispetto a quello degli edifici tradizionali, grazie alla facile lavorabilità del materiale. Il legno è completamente biodegradabile e riciclabile e gli stessi scarti di lavorazione possono essere reimpiegati per la produzione di biomasse come il pellet da cui trarre energia pulita. Trattato naturalmente, senza impiego di impregnanti chimici o di sistemi di essiccatura scorretti, il legno resiste perfettamente alla prova del tempo, come ci dimostrano tutte le coperture, i solai e gli edifici in legno giunti sino a noi perfettamente conservati. Il legno è un materiale vivo, in grado di adattarsi efficacemente alle diverse condizioni ambientali, assorbendo e rilasciando l’umidità presente nell’aria degli ambienti in modo efficace e reversibile ed impedendo la formazione della condensa nelle abitazioni all’origine di funghi e muffa. La scelta delle essenze legnose da impiegare ovviamente andrà effettuata valutando la disponibilità del materiale in loco, con minimi consumi energetici per il trasporto del legname e privilegiando le conifere rispetto alle latifoglie, per la maggiore protezione naturale data dalle resine. Senza chiodi e colle Con il sistema Soligno® proposto da Rubner, è possibile costruire una casa senza utilizzare chiodi o colle. Il legno massiccio, fissato con un gioco di incastri e stratificazioni senza collanti o chiodi, oltre a consentire la realizzazione di edifici assolutamente bio, ha ottime proprietà statiche ed eccellenti proprietà insonorizzanti e termo equilibranti

I VANTAGGI DELLA COSTRUZIONE PREFABBRICATA Il termine "prefabbricato" si associa comunemente nel nostro paese alle costruzioni artigianali e può ancora sconcertare il cliente italiano poco informato. In effetti, nel campo della prefabbricazione industriale, l’utilizzo di pilastri e travi in cemento armato precompresso ha permesso di realizzare ardite costruzioni con tempi di costruzione e costi ridotti, grazie all’impiego di pannelli di tamponamento a loro volta modulari e prefabbricati, eliminando del tutto l’utilizzo di casseri e di getti in opera. Tradizionalmente il cantiere con le sue maestranze è il luogo in cui il progetto prende vita giorno per giorno. La costruzione degli edifici in legno, al contrario, avviene in buona parte prima dell’installazione. Le pareti escono dalla fabbrica pressoché finite, con i serramenti esterni montati e la certezza che ogni abitazione sia identica qualitativamente alle altre. Lo scopo principale della prefabbricazione è la virtuale eliminazione dei difetti e delle imperfezioni, inevitabili nelle costruzioni in opera. Un processo automatizzato a controllo manuale permette assemblaggi millimetrici in condizioni ideali, senza l’influenza di agenti atmosferici esterni come piogge, escursioni

termiche, alte temperature, ghiaccio, vento. Le case prefabbricate traggono quindi dalla prefabbricazione industriale semplicemente alcuni criteri, trasferendoli dal contesto del cemento armato a quello della carpenteria del legno, in particolare per quegli aspetti che hanno reso vincente l’utilizzo di strutture certificate e controllate finalizzate alla realizzazione di luoghi per la produzione.

L’ECO COMPATIBILITÀ Le case in legno riescono a ridurre al massimo le dispersioni termiche e la necessità di ricorrere al massiccio utilizzo di energia per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo, limitando di conseguenza le emissioni di sostanze nocive in atmosfera. Il processo di produzione delle case prefabbricate richiede a sua volta poca energia grazie alle doti di leggerezza e duttilità del materiale che viene facilmente trasportato e lavorato in segheria. Il legname viene prelevato a poca distanza dalle fabbriche e continuamente rinnovato con una rigorosa piantumazione controllata di alberi, mantenendo inalterato l’equilibrio naturale delle aree di raccolta, in evidente contrasto con la deforestazione indiscriminata di molte altre zone del mondo. Chi acquista una casa prefabbricata in legno dovrebbe pretendere inoltre l’utilizzo di materiali sani ed ecologici, dalle coibentazioni alle finiture, dai massetti alle vernici. Una casa naturale non produce esalazioni tossiche, responsabili di molte patologie degli ambienti chiusi, e dona un grande benessere ai propri occupanti. Le case in legno consumano poca energia rispetto a quelle tradizionali. Solitamente questa viene prelevata dalla rete pubblica ed è di origine fossile come il gas metano e l’elettricità, a sua volta ottenuta dalla combustione di petrolio o carbone, ad alto impatto ambientale. Ecco che la scelta degli impianti stessi andrebbe orientata verso sistemi basati sull’impiego di energie rinnovabili come i pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e fotovoltaici o le caldaie a biomasse e le pompe di calore.

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IL COMFORT ABITATIVO Gli edifici in legno costituiscono un luogo sicuro e salubre per i propri occupanti, garantendo un piacevole benessere psico-fisico generale. Il corpo umano scambia continuamente energia con l’ambiente attraverso le modalità di irraggiamento, convenzione, conduzione ed evaporazione, ed è in grado di adattare spontaneamente il proprio livello di confort alle escursioni termiche giornaliere ed alle temperature prevalenti. Il confort termo-igrometrico non dipende pertanto dalla sola temperatura dell’aria bensì da una serie di fattori. Le case prefabbricate forniscono alti livelli di benessere termo-igrometrico ai propri

occupanti, grazie alla proprietà del legno di regolare naturalmente il livello di umidità dell’aria degli ambienti. Esse riescono a mantenere eccellenti condizioni di confort in tutte le stagioni, grazie alla capacità del legno di assorbire l’umidità in eccesso o rilasciarla in condizioni di secchezza, senza la necessità di ricorrere ad ausili impiantistici. Il legno è un materiale caldo ed un pessimo conduttore di calore, per cui nelle case prefabbricate non si verificherà mai il fenomeno della condensa sui muri dovuto ai ponti termici negli edifici con struttura in cemento armato non isolata, principale causa di muffe e funghi negli ambienti chiusi. L’alto isolamento permette di limitare il ricorso

all’impiantistica per la regolazione climatica indoor nelle diverse stagioni. Nelle abitazioni tradizionali il comfort termico viene raggiunto attraverso sistemi attivi di riscaldamento e raffrescamento il cui effetto sull’organismo risulta complessivamente poco salubre rispetto ad una termoregolazione passiva e naturale, oltre che costosi e poco efficienti sotto il profilo energetico e della sostenibilità ambientale. Questi impianti tendono infatti a mantenere condizioni di temperatura costanti, indipendentemente dalle oscillazioni climatiche esterne. Le case in legno prevedono un minimo utilizzo di questi dispositivi, assegnando all’involucro dell’edificio il compito di isolare gli ambienti dall’esterno, permettendo di dimensionare al minimo gli impianti di climatizzazione estiva ed invernale per i picchi termici di freddo e caldo. Una casa in legno a risparmio energetico diverrà garanzia di un piacevole microclima interno, perché i movimenti dell’aria saranno a circolazione naturale, limitati e non forzati dalla presenza di zone calde e zone fredde. Raffreddori, mal di gola, o, peggio ancora, bronchiti, polmoniti e infezioni batteriche dovuti a correnti d’aria fredda e a repentini sbalzi termici sono spesso causati dall’impiantistica stessa, in particolare dall’eccesso di aria condizionata. Una casa in legno richiede un minimo fabbisogno di riscaldamento invernale e non necessita dell’installazione di un impianto di raffrescamento estivo, con benefici non solo sotto il profilo economico, ma soprattutto della salute e del benessere. Anche il benessere olfattivo viene garantito nelle case in legno attraverso una corretta ed efficace ventilazione, sia naturale, grazie alla buona traspirabilità delle superfici, sia meccanica, qualora venga installato un apposito impianto di ricambio dell’aria. Le case prefabbricate migliorano così la qualità dell’aria, preservando la salute degli occupanti. La costruzione ecologica delle case prefabbricate non prevede inoltre l’utilizzo di vernici e materiali da costruzione e di finitura che rilascino esalazioni tossiche.

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IL PROGETTO DELLE CASE IN LEGNO Le case in legno sono adattabili ad ogni soluzione progettuale su misura, senza porre limitazioni all’architetto e al cliente finale. In fondo si tratta di una tecnica costruttiva molto semplice, rivolta in particolare alla realizzazione di abitazioni uni e bifamiliari, che non prevede particolari vincoli tecnici, ma le cui interessanti potenzialità andrebbero correttamente sfruttate in sede di ideazione. Il progetto di una casa in legno dovrebbe tenere conto in particolare dell’orientamento e della zona climatica in cui il fabbricato andrà collocato, privilegiando le forme planimetriche semplici e la compattezza dell’involucro edilizio, dimensionando correttamente le vetrate e le schermature solari, eliminando i ponti termici e minimizzando gli elementi disperdenti, senza penalizzare funzionalità, equilibrio degli spazi, proporzione, forma dell’edificio, cura dei dettagli e scelta delle finiture. Il progettista dovrebbe prestare grande attenzione a quei particolari progettuali che potrebbero incrementare considerevolmente il livello di isolamento passivo e l’efficienza energetica dell’edificio, in coerenza e nel rispetto delle specifiche peculiarità del legno rispetto al mattone. Nella maggior parte dei casi però il cliente sceglie di rivolgersi al settore delle case prefabbricate solo quando ha già ottenuto la concessione edilizia. Il progetto spesso non tiene in alcun conto le basilari regole della bioclimatica e l’adattamento al legno si rivela deludente, sia per la bassa efficienza termica dell’involucro sia per i costi spesso eccessivi da sostenere per la realizzazione. I locali solitamente sono disposti con criteri casuali, ignorando gli apporti solari e l’orientamento dell’edificio. La semplice adozione della prefabbricazione in legno non è pertanto garanzia di realizzare un’abitazione a basso consumo, poiché un approccio sbagliato al progetto può abbassarne di molto le prestazioni energetiche.

Dando un occhiata alle proposte a catalogo delle aziende del settore ci si accorge che la maggior parte di esse sono basate su una pianta quadrata o rettangolare e che nei locali di soggiorno è previsto un buon numero di finestre e porte-finestre, spesso di grandi dimensioni, mentre le scale, i locali tecnici e di servizio sono ubicati dalla parte opposta e dotati di piccole aperture all’esterno. Questi edifici, oltre a contenere in genere i costi di acquisto per l’acquirente, sono frutto di una

sistemi frangisole, per impedire il surriscaldamento estivo) che garantiscono durante la stagione fredda il riscaldamento passivo dell’abitazione attraverso la captazione passiva della radiazione solare. Le case prefabbricate in legno sono inoltre facilmente modificabili, adattandosi alla trasformazione dello stile di vita dei propri occupanti o all’eventuale cambio di proprietà e permettendone un agevole ampliamento o modifiche distributive interne, con costi sempre contenuti.

meticolosa messa a punto, per massimizzare l’efficienza energetica, limitando al massimo gli scambi termici con l’ambiente esterno, ottimizzando la funzionalità degli spazi. Si tratta di edifici orientati con il preciso scopo di sfruttare gli apporti solari nel periodo invernale, collocando a sud grandi vetrate (opportunamente schermabili con porticati o

Gli interventi sugli impianti dell’edificio, dalla semplice manutenzione, sino alla loro completa sostituzione, sono operazioni agevoli, grazie alla razionalità costruttiva delle case in legno, che solitamente prevedono autonomi alloggiamenti per le condotte e l’impiantistica, separati del tutto dagli elementi portanti dell’edificio.

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L’ISOLAMENTO TERMICO E IL RISPARMIO ENERGETICO Il legno è un isolante naturale, è traspirante e possiede una buona massa termica. Nelle case tradizionali, l’utilizzo del cemento armato in particolare comporta notevoli dispersioni che richiedono notevoli attenzioni per l’attenuazione dell’effetto dei ponti termici. Le case prefabbricate sono in grado di raggiungere livelli di isolamento altissimi con minimi spessori di parete esterna. Per raggiungere lo stesso livello di rendimento energetico un edificio in laterizio dovrà essere realizzato con un muro di spessore più che doppio rispetto ad un fabbricato in legno. A prescindere dal sistema impiegato per la realizzazione delle pareti, le caratteristiche intrinseche del legno permettono consumi ridotti e pieno rispetto delle leggi in materia di isolamento degli edifici. Nella stagione fredda la temperatura superficiale del legno sarà sempre superiore a quella dei materiali da costruzione tradizionali come il calcestruzzo e il laterizio, contribuendo in maniera significativa al mantenimento della temperatura degli ambienti, in quanto il calore utilizzato per il riscaldamento non risulta necessario per aumentare la temperatura delle superfici dell’abitazione, ma solamente dell’aria al suo interno, con un minimo fabbisogno di energia complessivo. Nella stagione estiva la protezione dal caldo viene accentuata dalla capacità del legno di accumulare calore in modo naturale, senza surriscaldarsi, respingendo all’esterno l’onda termica. La buona inerzia termica del legno permette di sfasare per molte ore l’onda di calore, impedendo efficacemente il raggiungimento degli ambienti interni, senza necessità di installare impianti di climatizzazione estiva, costosi ed inquinanti. I migliori risultati si ottengono per quelle abitazioni correttamente progettate con criteri bioclimatici e finalizzate alla minima dispersione termica a partire dal disegno (pianta compatta, assenza di aggetti o rientri nella sagoma, involucro e copertura di tipo semplice, disposizione degli ambienti ed orientamento secondo il movimento solare),

con pacchetti di coibentazioni maggiorati e soluzioni tecniche orientate al basso consumo come l’utilizzo di vetri e serramenti esterni isolati e sistemi di protezione passiva dal caldo come tettoie e frangisole. Le abitazioni realizzate con le tecniche tradizionali possono raggiungere le medesime prestazioni energetiche delle case prefabbricate, ma con costi molto superiori, in quanto i materiali da costruzione impiegati sono buoni conduttori di calore e necessitano notevole attenzione costruttiva ed un accurata coibentazione, isolando con un cappotto esterno tutto l’involucro dell’edificio. La maggiore problematica degli edifici in laterocemento, praticamente assente in quelli realizzati in legno, è la costante presenza dei ponti termici. Molto semplicemente un ponte termico è una parte della struttura di un edificio che presenta proprietà termiche diverse da quelle adiacenti ed è tra i principali responsabili delle perdite di calore in un edificio e della formazione della condensa. Il principale effetto dei ponti termici è un rapido scambio di temperatura con l’esterno. Ovviamente durante l'inverno conduce calore dall'interno di una casa verso l'esterno, d'estate lo veicola dall'esterno all'interno. Provocando una via privilegiata alla dispersione del calore, si riflettono pesantemente sulle spese per il riscaldamento ed il condizionamento,

riducendo il comfort complessivo dell’abitazione. Tipici esempi di ponti termici sono i balconi, i pilastri e tutte le parti costruttive sporgenti che risultano poco o per nulla isolate, ma anche discontinuità nell’isolamento, architravi, cornici in marmo. Un altro aspetto molto curato nelle case in legno è proprio la continuità delle pareti esterne, private di qualsiasi elemento di possibile perturbazione termica come le condotte, gli scarichi e le canne fumarie, solitamente coibentate e spostate all’interno dell’abitazione, al di fuori del muro. Ove previsto, il cassonetto degli avvolgibili avrà una coibentazione speciale maggiorata o sarà portato all’esterno, mentre le tubazioni dei bagni passeranno in una apposita controparete ispezionabile. In una casa prefabbricata l’involucro viene solitamente realizzato in stabilimento con un accurato controllo, soprattutto per quanto riguarda la giunzione parete-serramento, evitando le imperfezioni tipiche della costruzione in opera, causa di dispersioni termiche anche gravi. La certificazione energetica delle case in legno permette pertanto di classificare questi edifici con criteri di isolamento altissimi, anche senza ricorrere a particolari soluzioni costruttive, affidandosi semplicemente alle collaudate soluzioni standard delle varie aziende del settore. Niente ponti termici Le tavole in legno massiccio di forma rettangolare vengono affiancate verticalmente e giuntate a pettine. Inoltre i singoli strati possono essere realizzati con legnami diversi, e le pareti esterne possono essere anche intonacate

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LA DURATA

Progettate per durare Non esiste differenza di durata tra una casa in legno e una costruita con il metodo tradizionale. La vita media è di 100 anni, o molti secoli, come dimostrano edifici storici disseminati nel mondo. Nella foto una proposta Haas Fertigbau

Le case in legno costituiscono una novità per il nostro paese, ma vengono realizzate in grande numero da molti decenni in molti paesi del Nord Europa. Indagini su vecchi edifici in legno prefabbricati dimostrano che queste abitazioni hanno una durata del tutto comparabile a quella degli edifici tradizionali, quantificabile in 100 anni circa. Una corretta manutenzione permette di limitare al minimo gli interventi di ristrutturazione e sostituzione sugli edifici in legno. L’alto standard qualitativo delle case prefabbricate ne riduce all’origine i potenziali difetti costruttivi, causa principale delle infiltrazioni e del deterioramento degli edifici realizzati con criteri di economicità. La percezione di tanti possibili acquirenti è che le case prefabbricate siano costruzioni leggere, destinate a durare nel tempo per un periodo limitato, con costose e frequenti manutenzioni e che il legno sia un materiale deperibile soggetto all’attacco di agenti at-

mosferici, muffe ed insetti. In realtà il legno è un materiale dalle caratteristiche strutturali notevoli, come testimoniato da antichi edifici perfettamente conservati in tutto il mondo, realizzati secoli or sono, quando la tecnologia era certamente ben diversa da quella impiegata attualmente. Le ditte costruttrici di case prefabbricate in legno offrono lunghe garanzie sugli eventuali difetti di costruzione, anche di 30 o più anni, un periodo di tempo estremamente lungo in cui ogni problematica imputabile ad errori realizzativi (e pertanto non direttamente collegabile ad un errato utilizzo o alla mancanza di manutenzioni, ovviamente) viene coperto dall’azienda stessa. Immaginiamo di estendere questa garanzia alle nostre abitazioni tradizionali realizzate nei primi anni ’80 e cominceremo a dare il giusto peso a questo aspetto. La struttura di una casa prefebbricata in legno, in particolare qualora venga protetta da uno spesso strato di cappotto termoisolante intonacato, rimane protetta dagli agenti atmosferici e pertanto non è soggetta a degrado negli anni È chiaro che un’estensione della garanzia di legge a 30 anni dovrebbe rassicurare il cliente italiano, in quanto gli stessi produttori di case in legno non si esporrebbero in un lasso temporale così lungo se non avessero certezza di stabilità e assoluta qualità dei propri edifici. Questo è stato reso possibile grazie al grande controllo qualitativo sulle costruzioni che ha introdotto standard seriali altissimi, con una percentuale di difetti irrisoria, tipica della produzione industriale. Un’abitazione tradizionale realizzata in opera dipende fondamentalmente dalle specifiche condizioni del cantiere, dalle condizioni meteorologiche, dalla qualità e dalla specializzazione della manodopera e dalle attenzioni costruttive adottate dall’impresa e dall’architetto. Le case prefabbricate in legno attualmente presenti sul mercato sono certamente edifici superiori qualitativamente rispetto alle realizzazioni del passato, costruiti con criteri moderni, materiali collaudati e soluzioni tecniche sempre più perfezionate nel tempo.

LA PROTEZIONE AL RUMORE Il benessere acustico è un'esigenza di fondamentale importanza fra quelle che concorrono a determinare la qualità degli spazi abitati.

Il clima acustico di un edificio dipende dal livello di schermatura di due distinte classi di rumore, quelli cosiddetti “aerei”, la cui energia originata da una sorgente posta ad una certa distanza dalla parete divisoria di due locali viene in parte trasmessa via aria, e quelli “impattivi”, generati dalla sollecitazione meccanica sul solaio per calpestio o dovuta allo spostamento di oggetti e trasmessi all’ambiente sottostante. Il legno è in grado di assorbire naturalmente gran parte dei rumori provenienti dall’esterno o generati all’interno degli ambienti, isolando acusticamente l’edificio e limitando i riverberi generati sulle superfici riflettenti. Le moderne strutture di legno combinano costruzioni multistrato con materiali termoisolanti, con un'esecuzione accurata dei giunti. Per contenere al massimo la trasmissione del suono aereo, i solai e le pareti debbono essere insonorizzate, prestando attenzione a aperture per aerazioni, tubi e cavi ed insonorizzando le intercapedini ermetica-

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mente. I muri esterni costituiscono una vera e propria barriera alle onde sonore, grazie all’alto potere fonoassorbente del legno e degli isolamenti impiegati, che possono arrivare fino a 58 dB per appena 10-12 cm di spessore. Anche le pareti interne vengono solitamente realizzate con uno strato di isolante termoacustico che permette di limitare la trasmissione di rumori da un locale all’altro. Per impedire la formazione del rumore da calpestio debbono essere evitati i ponti acustici. L’intensità del rumore di tipo impattivo dipende, oltre che dalla potenza della sorgente, dalla massa e dalla rigidità del solaio stesso. I solai in legno presenti nelle case prefabbricate possiedono complessivamente un’eccellente capacità smorzante, in quanto nella costruzione si prevede sempre un massetto collaborante a cui è possibile sovrapporre un ulteriore massetto alleggerito disaccoppiato dal precedente attraverso l’uso di una guaina, oltre all’utilizzo di intercapedini riempite di lane minerali o fibra di legno, con finitura del bordo inferiore del controsoffitto realizzata in cartongesso.

LA RESISTENZA AL FUOCO Il comportamento al fuoco e le modalità di combustione di questo materiale vanno valutate innanzitutto nell’ottica della sicurezza. Da sempre il legno viene utilizzato come combustibile, ma è importante comprendere che esso brucia lentamente ed in modo continuo, conservando per lungo tempo la portata di carico. Infatti, in presenza di alte temperature, isola il suo nucleo grazie ad uno strato di carbone che si viene a formare al suo esterno ed i fumi emessi dal legno sono molto meno nocivi di quelli emessi da altri materiali edili. Gli elementi di legno di grandi dimensioni costituenti la struttura portante dell’edificio sono difficilmente infiammabili con bassi carichi di incendio. Il crollo di una costruzione portante di legno può essere previsto ampiamente dal punto vista temporale ed è percepibile sin dall'inizio per via dello scricchiolio che si viene a creare. È dunque erronea l’affermazione che il rischio di incendio nelle case di legno sia maggiore di quello delle costruzioni di muratura. Gli incendi si sviluppano infatti a seguito di effetti esterni come cortocircuiti, mozziconi

di sigaretta o fiamme dei camini e dei piani cottura e non dipendono dal materiale edile costruttivo dell’edificio. Le case prefabbricate in legno sono efficacemente protette all’esterno da uno strato di cappotto isolante finito ad intonaco e spesso alcuni centimetri, mentre all’interno la finitura a cartongesso ha, a sua volta, una funzione ignifuga. Gli incendi dei camini, una delle cause più frequenti di incendio, porta in poco tempo a coinvolgere la struttura del tetto. Le coperture in legno sono diffuse non solo negli edifici prefabbricati, ma nella maggior parte di quelli realizzati in muratura. Le case in legno vengono pertanto ritenute a torto ad alto rischio di incendio. Questo è quanto riconosciuto anche dalle stesse compagnie assicurative, per definizione i primi soggetti interessati a valutare la reale pericolosità di un eventuale evento, i quali richiedono i medesimi premi assicurativi per polizze incendio di case di legno e di muratura. A prescindere dalla causa scatenante, il problema è soprattutto la rapida estensione ai tendaggi e alle stoffe degli arredi. Le strutture per essere coinvolte necessitano di alte temperature e nella maggior parte dei casi il Lunga vita al legno ...anche in caso d’incendio Per anni è stata diffusa l’erronea convinzione che le costruzioni in legno siano poco affidabili in caso di incendio. Oggi, la certificazione rilasciata da CSI (Centro di Certificazione e Analisi Comportamentale) a Rubner Haus sfata questo luogo comune riabilitando il legno come materiale costruttivo sicuro e resistente al fuoco

FASE 1

FASE 2

FASE 3

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LA PROTEZIONE SISMICA Le case prefabbricate in legno offrono una eccellente protezione dal danno sismico grazie all’elasticità di questo materiale ed alla capacità di assorbire le sollecitazioni generate anche da forti terremoti. Non a caso le abitazioni in legno vengono costruite in gran numero in molte zone del mondo ad alto rischio, come la costa occidentale degli Stati Uniti, in cui difficilmente subiscono danneggiamenti ed il prezzo in termini di vite umane è molto ridotto, anche a fronte di magnitudo elevate. Una struttura antisismica viene calcolata per resistere sia ai convenzionali carichi statici, sia alle forze che vengono generate durante i terremoti, di tipo dinamico, in particolare di “trazione”. Assolutamente basilare è il ruolo delle fondazioni che devono permettere di ammortizzare le sollecitazioni, disperdendole nel terreno, come se il fabbricato galleggiasse su una “zattera”. Un edificio antisismico si deve “deformare” durante un terremoto, con effetti del tutto “reversibili”, così come è evidente che una struttura rigida corre il rischio di danneggiarsi gravemente, sino ad arrivare al crollo vero e proprio. Le grandi strutture in Giappone vengono costruite in cemento armato opportunamente calcolato per resistere a sismi di intensità distruttiva, ma la stragrande maggioranza degli edifici di minori dimensioni è realizzata interamente in legno. Si tratta di strutture per loro natura estremamente elastiche, in grado di deformarsi sotto l’azione di terremoti anche devastanti senza subire danni. Il legno è un materiale ugualmente resistente a trazione e compressione (al contrario delle tradizionali murature o del cemento che non tollerano i carichi a trazione), prestandosi ottimamente all’impiego in zone ad accentuato rischio sismico, soprattutto impiegato per la realizzazione di edifici a destinazione abitativa. Le notevoli capacità portanti delle grandi strutture in legno lamellare vengono impiegate oramai in molti edifici ove sia necessario coprire grandi spazi senza pilastri, come impianti sportivi o per lo spettacolo.

Romano Magrone

principio di incendio può essere rapidamente circoscritto. Nella malaugurata ipotesi di un’estensione alla struttura del fabbricato, va evidenziato il differente comportamento del legno rispetto al cemento armato, soggetti al medesimo carico d’incendio. Il legno brucia molto lentamente dall’esterno all’interno dell’elemento, con modalità del tutto note e prevedibili. Gli strati interni vengono “protetti” dall’azione distruttiva del fuoco grazie alle caratteristiche intrinseche del materiale che, ricordiamo, è un pessimo conduttore di calore. Grazie al contenuto d'acqua naturale presente nel legno e alla carbonizzazione della superficie esterna esposta, in caso di incendio la sezione resistente centrale può resistere molto a lungo grazie a questo strato protettivo naturale. La velocità di carbonizzazione del legno è pari a solo 0,7 mm al minuto e lo strato di carbone funge da protezione al fuoco per lo stato esterno, garantendo la portata dell’edificio per alcune ore, un tempo senz’altro sufficiente ad allontanarsi in sicurezza dall’abitazione e, in alcuni casi, per permettere lo spegnimento dell’incendio, limitando i danni all’edificio. Nel caso di incendi parziali una struttura in legno risulta più facilmente riparabile rispetto a strutture in acciaio o calcestruzzo. Infatti, nelle strutture in cemento armato, le barre di acciaio, sottoposte ad alte temperature, perdono repentinamente le proprie capacità portanti in poco tempo, anche solo dopo 15 minuti. L'acciaio peggiora le proprie caratteristiche meccaniche di resistenza e di resilienza all'aumentare della temperatura, al punto da avere, attorno agli 800°C, una resistenza residua ridotta a circa il 10-20% di quella a temperatura ambiente, cioè le caratteristiche meccaniche peggiorano dell'80-90%. Molte edifici tradizionali in laterocemento possono collassare improvvisamente, senza segnali preventivi e con grave rischio di crollo per gli occupanti. Bisogna considerare infine che l’acciaio perde in modo irreversibile le proprie caratteristiche di resistenza statica, rendendo spesso necessaria la demolizione anche per edifici non danneggiati apparentemente in modo grave dall’incendio.

Mi piego ma non mi spezzo Nel 2007 una casa di 7 piani è stata sottoposta a sismi simulati di magnitudine 6,8 e 7,2 sulla scala Richter. I danni sono stati pressoché nulli. È il risultato del Progetto Sofie, i cui titolari sono Trentino Sviluppo e CNR-IVALSA, che hanno prodotto due domande di brevetto internazionale, un Disciplinare di progettazione, costruzione e manutenzione e un Manuale costruttivo, che contengono l’insieme delle indicazioni e delle prassi operative caratterizzanti il marchio casasofie®.

Le case prefabbricate in legno, sia a telaio che a parete piena, soddisfano in pieno la normativa antisismica e vanno realizzate su platea e fondazioni in cemento armato, che andranno chiaramente calcolate con i dovuti criteri ed eseguite con scrupolo dall’impresa costruttrice. Palazzina appesantita Per simulare altri pesi portati oltre al peso proprio del legno è stata collocata una zavorra a ogni piano per un totale di 150 tonnellate, oltre al peso della costruzione di 120 tonnellate

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IL PROBLEMA DELL’UMIDITÀ Le case prefabbricate di legno nascono innanzitutto come risposta alla difesa dal freddo dei lunghi inverni nei paesi del Nord Europa. Come la protezione dal surriscaldamento estivo pone la necessità di ricorrere a soluzioni ad hoc, grande attenzione va posta anche a condizioni ricorrenti di umidità persistente, tipiche di molte zone del nostro paese. Il tipico clima delle nostre pianure, caratterizzato da inverni rigidi e nebbiosi ed estati calde ed umide, con percentuali di vapor acqueo costantemente elevati per buona parte dell’anno, va affrontato tenendo conto delle notevoli diversità rispetto alle condizioni climatiche tipiche dei paesi di origine delle case prefabbricate. Un ambiente con basse temperature abbinate a minimi tassi di umidità ha portato questo sistema costruttivo a “specializzarsi” e caratterizzarsi anche formalmente per ri-

cevere il massimo apporto solare ed utilizzare grandi spessori di isolamento solitamente a bassa densità come le lane minerali per impedire gli scambi termici con l’esterno. È altresì fondamentale che il solaio di fondazione venga leggermente sopraelevato rispetto alla quota del terreno e che non si creino ristagni di umidità sotto il bordo inferiore del cappotto esterno, che dovrà sporgere dalla platea stessa. Il legno non ama l’eccesso di acqua, ma è comunque un materiale vivo, in grado di adattarsi efficacemente alle diverse condizioni ambientali, assorbendo e rilasciando l’acqua presente nell’aria in modo efficace, tuttavia un’esposizione eccessiva del legno all’umidità può dar luogo a fenomeni di deperimento anche gravi sulle strutture. La soluzione è, evidentemente, la protezione del legno dall’azione diretta e prolungata all’umidità con impregnanti dati in autoclave, oltre ad un accorta scelta delle essenze legnose stesse. Il grande pregio delle strutture prefabbricate a telaio è che il legno si trova racchiuso in un sandwich di diversi materiali la cui corretta stratigrafia permette di difendere efficacemente l’abitazione. L’isolamento a cappotto intonacato limita le necessità di intervento sull’edificio e garantisce una lunga durata nel tempo, con minime manutenzioni. Nel caso di umidità persistente il materiale costituente il cappotto andrà scelto con cautela, oltre che per le caratteristiche propriamente isolanti, anche per la funzione di protezione della struttura interna della parete. Un isolamento in fibra di legno, perfetto per le case prefabbricate da realizzarsi nel Sud Italia, potrebbe ad esempio rivelarsi una scelta non adatta per un’abitazione della Pianura Padana. In questo caso sarà meglio scegliere un cappotto in polistirene espanso o sughero, più protettivo e dotato dei medesimi bassi valori di trasmittanza. Si tratta quindi di una questione che va affrontata serenamente, in quanto esistono da tempo sul mercato delle case prefabbricate in legno soluzioni efficaci e collaudate.

IL MAGGIOR SPAZIO ABITABILE Un parametro di valutazione del potenziale cliente di case prefabbricate, poste a confronto con le abitazioni tradizionali, è il prezzo al metro quadro. Si tratta di un riscontro interessante, soprattutto considerando il grande risparmio economico che avremo nel tempo sui costi delle bollette energetiche. Per realizzare un edificio in muratura a basso consumo dovremo necessariamente realizzare dei muri perimetrali di spessore adeguato, in grado di isolare gli ambienti interni dagli scambi di calore con l’esterno. Senza entrare nell’argomento dei maggiori costi da sostenere per realizzare un edificio in muratura a basso consumo, appare evidente che il prezzo da pagare per costruire un’abitazione tradizionale efficiente energeticamente è una notevole larghezza complessiva dei muri, che si tradurrà in una superficie utile abitabile inferiore del 7-8% rispetto alle case in legno, a parità di prestazioni. Una moderna abitazione in laterizio presenta solitamente spessori di parete esterna non inferiori a 50 cm., contro i 30 cm. che mediamente vengono offerti dalle ditte di case prefabbricate. Il maggiore sfruttamento della superficie utile nelle case in legno si tradurrà così in un vantaggio economico tutt’altro che trascurabile.

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TEMPI DI COSTRUZIONE CERTI E RIDOTTI

Tutto è pensato in anticipo Anche se i tempi di realizzazione sono molto veloci ciò non incide sull’alto grado di comfort che è in grado di raggiungere l’abitazione. Nella foto una fase di montaggio di una casa Haas Fertigbau

Le case prefabbricate in legno vengono realizzate in un tempo molto più breve di quello degli edifici tradizionali in laterocemento. A parità di progetto è ipotizzabile una riduzione sino al 70%, con evidenti vantaggi economici per chi è costretto pagare per molti mesi un affitto. La tempistica costruttiva è inoltre programmabile con precisione a partire dall’esecuzione e l’assemblaggio delle parti componenti le pareti in stabilimento, che solitamente non supera un paio di mesi e che non è influenzata da fattori esterni, come le condizioni climatiche ambientali. Il montaggio in cantiere è un’operazione veloce e pulita che avviene in pochi giorni. Vi sono ditte di case in legno che sono in grado di terminare l’assemblaggio delle strutture in appena un giorno. Questo aspetto consente di limitare al minimo i rischi di gravi infortuni sul cantiere come le cadute dall’alto. La necessità dei ponteggi sarà limitata a pochi giorni, mentre sarà più semplice il rispetto delle misure di protezione richieste dalla normativa in vigore in tema di sicurezza sui cantieri. Anche i tempi necessari per posare l’impiantistica sono molto ridotti, poiché l’abitazione giunge in cantiere già con le predisposizioni per gli impianti elettrico ed idro-termosanitario, limitando le assistenze murarie e gli interventi sulle pareti stesse. In una costruzione tradizionale i tempi di esecuzione sono necessariamente più lunghi e difficilmente programmabili, a causa delle intrinseche condizioni del lavoro in opera o come conseguenza di piogge o gelo, che richiedono lunghe asciugature e ritardano il getto del calcestruzzo. Le finiture infine richiedono poco tempo e solitamente una casa prefabbricata va in produzione e può essere consegnata chiavi in mano al cliente anche in soli cinque mesi.

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LA MIA 1 casa I VANTAGGI ECONOMICI E GESTIONALI

PREZZO FISSO Le aziende di case in legno sono in grado di preventivare con estrema precisione il costo della nostra abitazione. Il contratto vincola la ditta a fissare un prezzo certo e garantito per un lungo periodo di tempo, consentendo al cliente di programmare finanziariamente la costruzione della propria abitazione, senza pericolose incognite, come una rata del mutuo non compatibile con il bilancio familiare. Le imprese tradizionali difficilmente riescono a rispettare le condizioni pattuite, applicando sgradite maggiorazioni sugli importi previsti che possono ripercuotersi anche seriamente sull’entità di eventuali finanziamenti. Sia che venga scelto un modello standard a catalogo o che si adatti ad un progetto su misura la costruzione in legno, i pagamenti, dall’anticipo agli stati di avanzamento lavori, sono concordati chiaramente nei tempi e nei modi di erogazione, senza possibilità di disaccordo con il cliente.

Quasi tutte le aziende forniscono le proprie abitazioni a vari livelli di finitura, dal "grezzo avanzato" sino al "chiavi in mano", consentendo liberamente di stralciare dal contratto le finiture o l’impiantistica, qualora il cliente ritenga di poter risparmiare eseguendo alcune lavorazioni per conto proprio. Il "grezzo avanzato" costituisce una sorta di livello costruttivo minimo, corrispondente ad un edificio finito esternamente, completo di muri interni e di predisposizioni impiantistiche, certificabile energeticamente. Il "chiavi in mano" permette di quantificare con la massima precisione la spesa da sostenere, affidandosi completamente alla ditta scelta e limitando i possibili imprevisti, nei tempi e nei costi, dovuti a lavori in economia residui.

RISPARMIO ECONOMICO Le case in legno rappresentano un vero e proprio investimento, con un ritorno economico certo e quantificabile negli anni.

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Il risparmio energetico rispetto alle abitazioni tradizionali permette un taglio notevole sulle bollette di luce e gas, con utilizzo limitato dell’impianto di riscaldamento invernale, sino all’eliminazione della climatizzazione estiva, non più necessaria in questi edifici.

intonaco. Le abitazioni tradizionali appartenenti alle classi energetiche inferiori richiederanno alti consumi energetici, a causa delle elevate dispersioni termiche, costringendo gli utenti a ricorrere all’aria condizionata e imponendo condizioni climatiche non accettabili sotto il profilo del confort termico e della salute. Gli impianti per il riscaldamento invernale potranno, al contrario, essere sottodimensionati nelle case in legno, grazie alla loro capacità di isolare passivamente gli ambienti, attraverso i guadagni solari e la coibentazione dell’involucro edilizio, beneficiando di un notevole risparmio sui costi di acquisto degli stessi.

GLI IMPIANTI PER LE CASE IN LEGNO Solare termico, fotovoltaico, pompe di calore ad aria, geotermiche o con sfruttamento dell’acqua di falda, ventilazione meccanica controllata a recupero del calore, riscaldamento a pavimento, caldaie a condensazione, a legna, a pellets.

AFFIDABILITÀ AD UN UNICO REFERENTE

L’alto isolamento delle case in legno permette di classificarle energeticamente nelle categorie di eccellenza, rendendoli appetibili sul mercato immobiliare in caso di vendita a terzi. A parità di dimensioni esterne la superficie utile sfruttabile a fini abitativi sarà notevolmente superiore rispetto ad un edificio tradizionale ad alto consumo. La superiore qualità costruttiva delle case in legno consente di limitare gli interventi nel tempo, con bassi costi di manutenzione, in particolare se le strutture in legno vengono racchiuse all’interno di un pacchetto di differenti materiali, finito esternamente ad

Il processo costruttivo delle case in legno permette al cliente finale di affidare la realizzazione della propria abitazione ad una sola ditta di riferimento in grado di seguire tutte le fasi di esecuzione e di fornire tutte le garanzie e le certificazioni, responsabile unico della qualità realizzativa, del rispetto dei tempi e dei costi previsti in sede contrattuale. Non vi è il rischio di trovare in cantiere ditte sempre diverse, lavoratori in nero o subappalti non concordati preventivamente. Le squadre di montatori sono formate da personale esperto e qualificato, così come i materiali impiegati e gli impiantisti a cui viene affidata la realizzazione assicurano una realizzazione dell’edificio a regola d’arte. Anche per questo motivo converrebbe optare per una soluzione "chiavi in mano", in cui tutti gli elementi dell’edificio siano forniti direttamente dalla ditta costruttrice o da fornitori collegati in sede di campionatura, che offrano prodotti e marchi affidabili e certificati. Avere un interlocutore unico, infine, semplificherà di molto il dialogo con il nostro tecnico progettista e con la ditta che dovrà realizzare le strutture di fondazione, a tutto vantaggio della chiarezza e della facilità di gestione del cantiere.

La scelta della dotazione impiantistica per il condizionamento ed il miglioramento del confort termico dell’edificio va sempre fatta con oculatezza, senza la frenesia di raggiungere l’autosufficienza energetica a tutti i costi, in quanto la spesa da sostenere per non dover prelevare energia dai gestori impone un prezzo assolutamente non giustificabile in rapporto agli effettivi benefici ottenibili. Oggi sul mercato sono reperibili soluzioni tecniche sofisticate, in grado di sfruttare, con altissimi rendimenti, fonti di energia rinnovabili, poco o per nulla inquinanti. Si deve però sempre tenere presente che le case in legno sono abitazioni a basso consumo di energia. Il fabbisogno termico sarà quindi legata a quella percentuale residua di calore dovuta ai picchi climatici esterni. In ogni caso si tratta di una minima richiesta di energia. Ha conseguentemente poco senso investire massicciamente in impianti costosi e sovradimensionati, che difficilmente verranno ammortizzati nel tempo. La scelta dovrà essere piuttosto indirizzata verso un impiantistica intelligente ed efficace, capace di supportare le naturali condizioni di benes-

Il calore della Terra Il sottosuolo, a partire da 20 m di profondità, presenta una temperatura costante (mediamente compresa tra gli 8 e i 10° C) che non subisce variazioni di tipo stagionale o derivanti dall’alternanza tra giorno e notte. Questa risorsa geotermica è particolarmente utile per sistemi di riscaldamento /raffreddamento nel pieno rispetto dell’ambiente. Ecco alcune soluzioni utilizzate da Geothermal International Italia per lo sfruttamento ottimale di quest’energia

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sere che una casa in legno è in grado di fornire passivamente. Una casa correttamente progettata, in grado di massimizzare gli apporti solari invernali e minimizzare il calore indesiderato durante il periodo estivo con elementi di schermatura, richiederà pertanto un quantitativo di energia davvero ridotto, soprattutto se la realizzazione dell’abitazione sarà eseguita con isolanti adeguati alla specifica zona climatica, di corretto spessore e composizione. Quali impianti meglio si accordano con le case prefabbricate in legno? È quasi sempre evitabile il ricorso all’aria condizionata? Le moderne pompe di calore sono in grado di riscaldare e raffrescare efficacemente l’abitazione, ma il loro maggiore limite resta la non trascurabile spesa da sostenere, soprattutto per la trivellazione del terreno in profondità nel caso della geotermia, il cui alto coefficiente di rendimento è direttamente proporzionale al costo di acquisto. Per le abitazioni singole e bifamiliari, che costituiscono il classico target tipologico delle case in legno, ci si dovrebbe orientare nella maggior parte dei casi verso l’installazione di una moderna caldaia a condensazione, possibilmente abbinata ad un pavimento radiante.

Con una cifra altrettanto equa è possibile installare sul tetto pannelli per la produzione di acqua calda sanitaria, possibilmente da integrare con l’impianto di riscaldamento, ammortizzabili nel giro di pochi anni. Interessanti sono le caldaie a pellets, a caricamento continuo, o a legna, soprattutto se abbiamo ampia disponibilità di combustibile a costi ridotti, ma anche stufe o camini ad aria possono fornire una fonte di energia ecologica ed economica. Un capitolo a parte merita la tecnologia del solare fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.

ATAG ITALIA

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La compresenza di un impianto di ventilazione meccanica a recupero del calore, meglio ancora se dotato di funzione di raffrescamento e deumidificazione, i cui costi di acquisto e di esercizio sono piuttosto interessanti, può consentire condizioni di eccellente termoregolazione del microclima dell’edificio con una spesa equilibrata.

Il sole è la fonte di energia primaria e il suo sfruttamento diretto un obiettivo auspicabile ed inevitabile anche e soprattutto per affrontare il problema dell’emissione in atmosfera dei gas serra e dell’imminente esaurimento delle fonti fossili. I costi da sostenere sono ancora alti, ma è prevedibile una loro riduzione in un futuro prossimo, con l’offerta di sistemi e tecnologie a maggiore rendimento rispetto ai pannelli in silicio reperibili attualmente sul mercato.

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