N˚ 03 settembre 2008 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% - CNS Bolzano Prezzo singolo 6€
Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur, Autonome Provinz Bozen Rivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano
In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione al mittente, previo pagamento resi.
N˚ 3 – settembre 2008
Miglior CasaClima 2008 Risparmiare con il pellet Una nuova figura: il Consulente CasaClima Nuova versione software: ProCasaClima 2009
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Impressum
40 UN’ESPERIENZA CONCRETA Il percorso formativo sulle tematiche dell’edilizia a basso consumo energetico negli ultimi anni ha dato la possibilità a molti professionisti di conoscere da vicino l’esperienza CasaClima.
Periodico trimestrale
Editore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/08 del 03.03.2008 Coordinazione Progetto: Dir. Norbert Lantschner Resp. Redazione: Michaela Falkensteiner Redazione: Donata Bancher, Ulrich Klammsteiner, Luca Devigili, Norbert Lantschner, Gebhard Platter Annunci: Marita Wimmer Foto: Georg Hofer, Matteo Taibon, Studio L. Pedrotti, M. Benedikter, D. Wendlandt Copertina: Gebhard Platter Concetto/Realizzazione: King Laurin S.r.l., Appiano (BZ) Grafica & Impaginazione: Friedl Raffeiner Grafik Studio Karin von Elzenbaum Produzione: Athesiadruck S.r.l., Bolzano Tiratura: 35.000 Prezzo singolo: 6,00 €
Contatto Agenzia CasaClima Via degli Artigiani. 31 I - 39100 BOLZANO Tel.: +39 0471 062 140 Fax: +39 0471 062 141 redazione@agenziacasaclima.it www.agenziacasaclima.it
KLIMAHOUSE ROMA 08
6-25
1a fiera congresso specializzata per l’efficienza energetica nell’edilizia e l’edilizia sostenibile Roma, 23–24 ottobre 2008, ore 9–19
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MIGLIOR CASACLIMA Nel corso di un’affollata cerimonia tenutasi il 4 settembre scorso presso la nuova sede della Camera di Commercio di Bolzano sono stati consegnati i cubi d’oro, gli ambiti premi riservati ai vincitori del concorso Miglior CasaClima.
B E S T C A S A C LIM A
ATTU A LITÀ
6 Concorso Miglior CasaClima
28 Riscaldare risparmiando con
7 Asilo di Andriano 10 Municipio di San Lorenzo di Sebato 14 Edificio amministrativo Camera di Commercio 18 Scuola elementare di Montelupo Fiorentino
l’energia da pellet 36 Nasce CasaClima Firenze 50 AutoDesk 52 Grande successo a Udine 68 Vivere nell’Oro 74 ProCasaClima 2009 76 Klimahouse Roma 08
22 Casa Glauber
77 SAIE Bologna
25 Premio di riconoscimento
78 Nuova Normativa Europea alla vigilia della sua introduzione obbligatoria
A G ENZIA C A S A C LIM A È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autoriazzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione. La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
40 Consulenza CasaClima: Un’esperienza concreta 44 Consulente esperto CasaClima
S ER IE 54 Sistema isolamento a cappotto 58 Centro residenziale Valdaora
Norbert Lantschner
68 VIVERE NELL’ORO Vivere in mezzo alla natura, in modo semplice e seguendo i ritmi della giornata: questo era il sogno di Monika e Thomas Mariner. Il sogno della giovane coppia è diventato realtà tre anni fa quando si sono trasferiti nella loro CasaClima Oropiù sull’altopiano di Terento, lontani dal paese e dagli esseri umani.
54 IL SISTEMA ISOLAMENTO A CAPPOTTO Ai fini della durabilità del sistema a cappotto fondamentale risulta il fissaggio efficace e durevole dei pannelli isolanti al supporto da realizzarsi mediante incollaggio e/o tassellatura.
SERVI Z I | PR 26 Röfix, Parcines
66 Quelle Finestre, Velturno
37 Flimpex, Triesen
64 Maico, San Leonardo i. P.
38 Monier/Wierer, Chienes
71 Brutti, Lugagnano
46 Internorm, Gardolo di Trento
72 Isotex, Poviglio
48 Rubner Porte, Chienes
80 Pixner Ofen, Bolzano
49 Hella, Bolzano
82 Bampo, Belluno
62 Glas Müller Vetri, Bolzano
83 Alpi Fenster, Rifiano
CA SAC L I MA L I V I N G 85 Giardini di Trauttmansdorff
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DOVE LA NATURA E L’ARTE SI DANNO APPUNTAMENTO Ecologico ed efficiente, il Centro visitatori dei Giardini di Castel Trauttmansdorff coniuga la filosofia dei Giardini con le esigenze di un moderno edificio funzionale, offrendo al contempo un’atmosfera accogliente e cordiale.
Iniziamo a ragionare Viviamo in un mondo in cui non siamo più in grado di capire e di conoscere a fondo ciò che ci circonda, ciò che utilizziamo o consumiamo. Dalle piastre ad induzione per cucinare, al telefonino fino al mondo del web sono ormai innumerevoli gli oggetti ed i servizi che quotidianamente utilizziamo senza sapere in realtà come funzionino. Questo ci costringe continuamente a delegare a specialisti parte delle decisioni: nel mare ormai infinito del sapere nessuno di noi è più in grado o ha il tempo per approfondire le conoscenze. Un processo in continua accelerazione e che investe anche il settore dell’energia e dell’edilizia, ormai diventati campi per soli specialisti e in cui l’utente assume un ruolo sempre più passivo. Schiacciamo un bottone o giriamo una manopola e nel nostro appartamento abbiamo caldo o fresco. Chi si interroga da dove e come arrivi l’energia, quali siano gli effetti causati dal suo utilizzo? Solo ora che i prezzi del petrolio salgono quasi alle stelle qualche preoccupazione comincia a notarsi, ma ancora poco o niente viene fatto per uscire dalla trappola energetica. I nostri redditi sono sempre più erosi dalle multinazionali e dai paesi esportatori di gas e petrolio: nell’ultimo anno il costo del riscaldamento è aumentato del 30% ed il prossimo inverno, ormai alle porte, non ci riserva niente di meglio. Che cosa stiamo dunque aspettando? L’era dell’energia fossile a basso prezzo è definitivamente conclusa: tutto ciò che diventa raro finisce infatti inevitabilmente per diventare caro. Per questo è intelligente investire nel risparmio energetico e nell‘efficienza ed utilizzare meglio l’energia che il pianeta gratuitamente ci offre, dal sole alle biomasse, perché la loro ampia disponibilità anche nel futuro è garanzia di indipendenza energetica. Norbert Lantschner
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BEST
CASACLIMA
Concorso Miglior CasaClima Nel corso di un’affollata cerimonia tenutasi il 4 settembre scorso presso la nuova sede della Camera di Commercio di Bolzano sono stati consegnati i cubi d’oro, gli ambiti premi riservati ai vincitori del concorso Miglior CasaClima. nche per questa sesta edizione del premio la giuria è stata chiamata ad un lavoro di selezione molto difficile: numerosi erano infatti gli edifici degni di interesse, fra quelli certificati nel corso del 2007, sia nel settore delle nuove costruzioni che dei risanamenti. La scelta è ricaduta su 5 progetti, qui di seguito illustrati, che secondo la giuria più di altri hanno saputo coniugare in modo esemplare i criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale con un’elevata qualità architettonica. A dimostrazione di come l’esperienza CasaClima si stia affermando con successo su scala nazionale e sia un punto di riferimento per tutti coloro che vogliano costruire con qualità, per la prima volta il premio Miglior CasaClima è stato assegnato an-
che ad un edificio fuori dalla provincia di Bolzano. Sono stati inoltre consegnati dei diplomi di riconoscimento a 5 progetti segnalati. L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sul progetto CasaClima ormai proiettato verso nuove mete anche fuori dai confini provinciali e per ringraziare i più di mille proprietari di edifici CasaClima, tutti ideali vincitori di questo concorso, per aver creduto e investito in quella che sei anni fa era ancora “una scommessa con il futuro”.
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
La giuria Prof. Cristina Benedetti Università La Sapienza, Roma Siegfried Camana Presidente ANAB, Milano Georg Felderer Studio tecnico, Energytech Bolzano Georg Pichler Direttore dell’uffico aria rumore, Bolzano Norbert Lantschner Direttore dell’Agenzia CasaClima, Bolzano Ulrich Klammsteiner Agenzia CasaClima, Bolzano
BEST
CASACLIMA
Asilo di Andriano GIUDIZIO GIURIA Un felice inserimento ambientale ed una scelta di materiali naturali ad alta valenza didattica per uno spazio a misura di bambino. sito di un concorso di progettazione indetto dal Comune di Andriano nel 2005, la nuova scuola materna progettata dagli architetti Gilbert e Michael Dejori occupa un’area poco distante dal centro, in mezzo ai vigneti, su cui sorgeva un vecchio fienile pericolante. Nell’estate 2006 sono stati avviati i lavori con la demolizione della vecchia struttura; nell’autunno 2007 la scuola materna ha potuto accogliere i suoi primi piccoli ospiti.
E
Costruire con il paesaggio L’edificio si presenta come un corpo ad un unico piano su un terreno in leggera pendenza. Il tetto a verde estensivo segue con la sua inclinazione questa pendenza, per poter aprire una prima parte dell’edificio, leggermente rialzata, verso una zona verde e verso il paese. La costruzione ripropone con il cambiamento dei suoi materiali lasciati naturali le meravigliose tonalità di colore del paesaggio circostante: pino cimbro non trattato in facciata, legno di rovere oliato per i pavimenti e gli arredamenti, ferro grezzo per le parti strutturali.
A+ a m i l C a Cas ico 29 kWh/m²a rm Indice te
Tutti gli elementi della costruzione come lampade, lucernari, arredi, le venature dei pavimenti in legno, seguono la linearità dei filari di vite (direzione Nord-Sud).Tutte le funzioni dell’edificio invece sono organizzate parallelamente al pendio. Nella parte posteriore si trovano l’ingresso, il foyer, l’amministrazione e le cucine, nella parte anteriore 60 cm più in basso si trovano, i lavatoi e i servici igienici, le aule per i lavori di gruppo e le aule per il gioco. Attraverso queste differenze di quote l’inclinazione del pendio viene portata all’interno. Un’ampia terrazza con una scala esterna conduce infine dalle stanze per il gioco allo spazio libero antistante.
Soluzioni a misura di bambino Il visitatore che entra nel nuovo asilo può riconoscere già dal foyer tutti gli spazi funzionali. Porte interamente vetrate garantiscono infatti la trasparenza e la visione d’insieme. L’accesso alle diverse aule è garantito da comode rampe, lungo le quali sono allineati i guardaroba. I lavatoi ed i servizi igienici sono invece direttamente rag-
CasaClima, asilo di Andriano Committente
Comune di Andriano
Ubicazione
Andriano
Altezza
274 m sopra il livello del mare
Progettazione
Arch. Dejori Gilbert, Arch. Michael Dejori
Tipo di costruzione
Costruzione media
KlimaHaus | CasaClima 03/2008
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BEST
giungibili dalle aule. Le aule per il gioco, a diretto contatto fra loro, possono essere unite assieme attraverso lo spostamento e la trasformazione del mobilio, così da ottenere una grande aula per gli spettacoli. La vera ricchezza di questo luogo è però il suo straordinario panorama a 180°. Le vetrate a tutta altezza permettono anche ai bambini la vista verso l’esterno, sulla Val d’Adige in basso, sul monte Tschöggel di fronte e verso il cielo in fronte. Il paesaggio inquadrato dalle ampie finestre si trasforma così all’interno in tanti quadri sulle cui cornici i bambini possono sedersi. Piccole finestre
CASACLIMA
circolari ricavate nelle pareti interne ad altezza di bambino permettono loro di gettare uno sguardo nella cucina e negli uffici.
Efficienza energetica e comfort nel rispetto dell’ambiente L’involucro in calcestruzzo armato con isolamento in lana di roccia da 16 cm è chiuso da una facciata ventilata rivestita in assi di pino cimbro non trattato, allo scopo di richiamare il vecchio fienile che per decenni aveva occupato questo spazio. Le ampie vetrate utilizzano vetri a doppio strato termoisolanti con un valore Ug di 1,1 W/m2K e con protezione solare. Tutte le vetrate, compresi i lucernari in copertura, sono dotati di dispositivi meccanici o manuali per l’oscuramento. Il tetto a verde estensivo su struttura in legno, coibentato con 24 cm di lana di roccia, chiude superiormente l’involucro. L’ampia terrazza che conduce all’aperto può essere trasformata nella stagione fredda in un giardino d’inverno, che si comporta come uno spazio di accumulo del calore, grazie a degli elementi in vetro movibili e fissabili manualmente che durante la stagione estiva possono essere altrettanto semplicemente impacchettati. L’intero edificio è riscaldato da un’impianto a pavimento a bassa temperatura alimentato da una caldaia a pellets. Un impianto di ventilazione meccanica ad alta efficienza permette il ricambio d’aria senza perdite di calore e senza fastidiose correnti d’aria. L’impianto è inoltre dotato di sistema automatico di filtraggio dell’aria esausta alfine di garantire la massima salubrità negli ambienti. L’aria ha la possibilità di essere preriscaldata in inverno e preraffrescata in estate grazie ad uno scambiatore a terreno: in questo modo nella stagione calda non è richiesta altra climatizzazione.
Dati dell’oggetto
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
Superficie lorda riscaldata nei piani
566 m²
Superficie netta riscaldata nei piani
481 m²
Volume lordo riscaldata dell’edificio
2314 m³
Volume netto riscaldata dell’edificio
1443 m³
BEST
CASACLIMA
Elementi strutturali
Ui
Parete esterna in cls armato (Isolante in pannelli in lana di roccia s=16cm)
0,23
Parete esterna in mattoni (Isolante in pannelli in lana di roccia s=16cm)
0,21
Tetto: con struttura in legno (isolante pannelli in lana di roccia s=14+10cm)
0,1
[W/(m²K)]
Uf Ug [W/(m²K)] [W/(m²K)] Serramenti
0,9 - 1,7
1,1
Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio A / V Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb:
0,71 1/m
Coefficiente medio di trasmissione globale Um
0,25 W/(m²K)
Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Andriano Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT
27486 KWh/a
Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV
4741 KWh/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi
9301 KWh/a
Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS
9330 KWh/a
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Andriano Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)
14041 KWh/a
Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot
17,03 KW
Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1
35,39 W/m²
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta
29,19 KWh/(m²a)
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito a Bolzano Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*( QS+Qi)
13777 KWh/a
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB
28,64 KWh/(m²a)
Categoria termica dell’edificio
A+ 29 KWh/(m²a)
KlimaHaus | CasaClima 03/2008
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BEST
CASACLIMA
Municipio di San Lorenzo a Gold asaClim C di Sebato 5,5 kW ermico Indice t
GIUDIZIO GIURIA Volontà politica, scelte energetiche corrette ed un esemplare inserimento urbanistico sottolineano la filosofia CasaClima.
h / m ²a
ollocato al centro del paese, in prossimità della chiesa, là dove precedentemente sorgeva un imponente fienile, il nuovo Municipio di San Lorenzo di Sebato va a ridefi nire l’assetto urbanistico del piccolo borgo rimodellando con la sua imponente volumetria sia la piazza ovale della chiesa verso sud, sia la piazza della scuola a nord. L’edificio, frutto di un concorso di progettazione bandito dall’amministrazione comunale nel 2004 e vinto dagli architetti Egger e Pedevilla, si presenta come un’architettura autenticamente contemporanea inserita nel tessuto urbanistico esistente secondo un principio di continuità. Dal fitto tessuto edilizio a cui si affianca, il statuario volume intonacato riprende infatti l’austera compattezza e lo sviluppo in verticale, reinterpretando liberamente altri elementi come la forma dei tetti o delle aperture.
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CasaClima, municipio di San Lorenzo di Sebato
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
Committente
Comune di San Lorenzo di Sebato
Ubicazione
San Lorenzo di Sebato (BZ)
Altezza
810 m sopra il livello del mare
Progettazione
Arch. Kurt Egger, Arch. Armin Pedevilla
Tipo di costruzione
Costruzione media
BEST
CASACLIMA
Dati dell’oggetto Superficie lorda riscaldata nei piani
1631 m²
Superficie netta riscaldata nei piani
1386 m²
Volume lordo riscaldata dell’edificio
6563 m³
Volume netto riscaldata dell’edificio
4159 m³
Spazi funzionali e ben illuminati L’edificio, che si sviluppa in direzione est-ovest con una copertura a doppia falda asimmetrica, accoglie al suo interno su tre piani gli spazi dell’amministrazione comunale ed una biblioteca pubblica. Al municipio si accede attraverso un ampio fronte vetrato che taglia al piano terra la facciata est dell’edificio, leggermente piegata per meglio relazionarsi con la piazza della chiesa antistante. Dall’ingresso si raggiunge un ampio foyer allestito con un’esposizione permanente sul sito archeologico di S.Lorenzo di Sebato e da cui è possibile proseguire alla grande sala multifunzionale collocata sul retro e attraverso una scala a rampa unica illuminata dall’alto, agli uffici comunali ospitati al primo e secondo piano. Gli uffici sono dotati in massima parte di aperture rivolte a nord per garantire all’interno un buon comfort visivo senza fenomeni di abbagliamento dovuti alla luce diretta: si evita in questo modo la presenza di sistemi oscuranti presenti invece sulle altre facciate più esposte. Gli uffici del sindaco, del segretario comunale e della segreteria sono invece orientati verso la piazza della chiesa. A ciascun piano è presente un blocco servizi con bagni, locale informatico ed archivio. Gli spazi della biblioteca si sviluppano su due piani a partire dall’ingresso collocato accanto a quello del municipio. Al piano terra trovano posto la zona bambini e l’emeroteca, mentre al piano superiore sono accolti gli spazi di lettura illuminati con luce naturale che entra sia dalle ampie vetrate verso la piazza della chiesa e verso il cortile della scuola, sia da fasce vetrate sui lati sud e nord. Le grandi aperture a filo facciata, disegnate per rendere visibile la biblioteca all’esterno e le vetrate di dimensioni più ridotte, incassate nei muri, a rimarcare l’aspetto massiccio dell’edificio, sono posizionate e dimensionate in accordo con le necessità funzionali dell’interno.
malmente molto elevati. Nello stesso tempo deve garantire il comfort di utenti e dipendenti grazie ad una temperatura equilibrata e stabile ed una buona qualità dell’aria. Questi obiettivi di comfort e di efficienza energetica sono stati raggiunti nel Municipio di San Lorenzo di Sebato integrando diverse misure. La prima è stata quella di ridurre il più possibile le perdite energetiche dell’involucro: per questo è stata scelta una volumetria molto compatta e con un involucro ben isolato (cappotto esterno in polistirene espanso con spessori da 20 cm per le pareti,isolamento con lana di roccia da 30 cm per la copertura, vetri termoisolanti a tre strati con un valore Uw di 0,85 W/ m²K). L’efficienza degli impianti è garantita invece da un sistema di riscaldamento a bassa temperatura alimentato da caldaia a condensazione e da un impianto di ventilazione meccanica centralizzato con un’efficienza nel recupero di calore del 90%. Grazie ad uno scambiatore a terreno per il preriscaldamento dell’aria in ingresso l’efficienza risulta ulteriormente incrementata. Non da ultimo, la regolazione di temperatura e ricambi d’aria all’interno di ogni ambiente in funzione delle diverse esigenze, ha permesso di ottimizzare i consumi garantendo nello stesso tempo un comfort quasi “su misura”.
Consumi ottimizzati per il massimo comfort La costruzione di un edificio a bassissimo consumo, con un fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale inferiore ai 10 kWh/m²a, va incontro alle crescenti necessità delle amministrazioni pubbliche di abbattere i costi d’esercizio, manutenzione e gestione che per questi edifici risultano nor-
KlimaHaus | CasaClima 03/2008
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BEST
CASACLIMA
Elementi strutturali
Ui
Parete esterna in calcestruzzo cellulare (Isolante in polistirolo espanso s=20 cm)
0,12
Tetto in calcestruzzo cellulare (Isolante in pannelli di lana di roccia s=30 cm)
0,09
Uw Serramenti (triplovetro)
[W/(m²K)]
[W/(m²K)]
0,85
Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio A / V Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb:
0,36 1/m
Coefficiente medio di trasmissione globale Um
0,24 W/(m²K)
Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza S. Lorenzo Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT
54646 KWh/a
Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV
20976 KWh/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi
35036 KWh/a
Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS
32193 KWh/a
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza S. Lorenzo Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)
12392 KWh/a
Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot
29,39 KW
Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1
21,2 W/m²
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta
8,94 KWh/(m²a)
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito a Bolzano
12
Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*( QS+Qi)
7303 KWh/a
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB
5,5 KWh/(m²a)
Categoria termica dell’edificio :
Gold 5,5 KWh/(m²a)
KlimaHaus | CasaClima 03/2008
Edificio amministrat GIUDIZIO GIURIA Interni articolati e grande comfort ambientale, nel pieno rispetto di una corretta politica energetica, per un edificio per uffici di grandi dimensioni poca distanza dal cuore commerciale ed antico della città di Bolzano, il nuovo volume vetrato sede della Camera di Commercio, dell’Istituto per la Promozione dello Sviluppo economico e dell’EOS -Organizzazione Export Alto Adige - riconfigura lo spazio urbano fra il Nuovo Teatro Comunale e via Alto Adige, proponendosi come nuova porta d’accesso al centro storico. Progettato dall’architetto Wolfgang Simmerle, vincitore di un concorso europeo indetto nel lontano 1999, l’edificio coniuga funzionalità e rappresentatività celando, dietro la semplicità e la leggerezza della volumetria esterna, una sorprendente articolazione spaziale interna giocata sul concetto di tridimensionalità. All’interno della struttura vetrata, posta in posizione angolare, si sviluppa infatti un intricato gioco di volumi chiusi e spazi aperti, anche a tutta altezza, che si alternano in sequenze prospettiche e trasparenze di grande fascino.“Una melodia tridimensionale in cui si fondono profondità,larghezze ed altezze” come afferma l’architetto Simmerle, sempre nel segno di quella linearità e sobrietà architettonica che caratterizza l’edificio fin dall’esterno. Il piano terra, rialzato rispetto al piano stradale, è completamente aperto e permeabile e si apre in altezza con un’ampia corte illuminata zenitalmente su cui si affacciano i volumi vetrati delle sale per conferenze, degli uffici, delle biblioteche. La permeabilità visiva garantita dall’ampio uso del vetro caratterizza tutti gli spazi, anche i luoghi di lavoro, senza limitare in ogni caso la privacy ma arricchendoli, a seconda della posizione, di ampie visuali sia verso l’interno sia verso l’esterno.
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Edificio amministrativo Camera di Commercio di Bolzano
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
Committente
Camera di commercio
Ubicazione
Bolzano
Altezza
262 m sopra il livello del mare
Progettazione
Arch. Simmerle Wolfgang
Tipo di costruzione
Costruzione media
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CASACLIMA
tivo Camera di Commercio Un involucro trasparente ma efficiente La peculiarità di un edificio interamente in vetro di grandi dimensioni, con spazi fino a 25 metri di altezza, ha richiesto un’attenta progettazione energetica in grado di garantire un elevato comfort per gli utenti in tutte le stagioni. Il tutto cercando di ridurre al minimo la quantità di energia impiegata che normalmente per edifici ad uffici risulta elevata sia in fase di riscaldamento, sia di raffrescamento, sia per il controllo dell’umidità dell’aria interna. La scelta di un involucro innovativo ma con buone proprietà termoisolanti è stato un primo passo: per le parti trasparenti della facciata si è infatti potuto ottenere un valore Uw inferiore a 1,3 W/m²K mentre le porzioni opache del marcapiano in pannelli di acciaio inossidabile garantiscono un valore di trasmittanza termica inferiore a 0,34 W/m²K. La facciata degli spazi ad ufficio ha un fattore solare di circa 0,45 e riesce a massimizzare gli apporti gratuiti durante la stagione invernale. Per contenere i carichi solari estivi e quindi evitare il surriscaldamento degli ambienti interni, all’esterno della vetrata termoisolante è stato inserito un sistema di ombreggiamento meccanico, che risulta coperto da un ulteriore lastra di vetro posta verso l’esterno. Per le vetrate degli spazi aperti, senza frangisole esterni, sono invece stati scelti vetri con un g ≤ 0,30.
Energia da fonti rinnovabili Per quanto riguarda la produzione di energia, l’esigenza di ridurre il più possibile i costi di gestione ha portato fin da subito a pensare di affidarsi in modo prioritario a fonti energetiche rinnovabili. Il carico di base sia in fase di riscaldamento che di raffrescamento è quindi coperto da un impianto geotermico che scambia calore con il terreno attraverso tubature inserite nei micropali di fondazione. In fase di riscaldamento viene utilizzata una pompa di calore reversibile, in fase di raffreddamento si lavora in parte in “free-cooling” -raffrescamento libero- e per il resto con una pompa di calore reversibile la cui efficienza, grazie allo scambio termico con terreno, è in questa fase nettamente maggiore a quella di una macchina frigorifera raffrescata ad aria esterna. L’impianto funziona a bassa temperatura: caldo d’inverno e fresco d’estate sono distribuiti nei diversi spazi lavorativi attraverso un controsoffitto radiante di tipo metallico, mentre gli altri e gli spazi di distribuzione sono dotati di pannelli radianti a pavimento. Il sistema di riscaldamento radiante
a A+²a m i l C a s Ca rmico 26 kWh/m Indice te
Dati dell’oggetto Superficie lorda riscaldata nei piani
12174 m²
Superficie netta riscaldata nei piani
11638 m²
Volume lordo riscaldata dell’edificio
46447 m³
Volume netto riscaldata dell’edificio
37769 m³
a bassa temperatura consente una produzione efficiente del calore e nello stesso tempo garantisce anche un elevatissimo comfort: gli ambienti sono infatti riscaldati e raffrescati in modo uniforme, con un basso gradiente di temperatura anche per spazi molto alti e senza spiacevoli moti d’aria tipici degli impianti di climatizzazione tradizionali. Quanto al carico di punta del riscaldamento, esso è coperto da una caldaia a condensazione alimentata a gas metano, che lavora sempre ad un livello di efficienza elevato grazie alle basse temperature del sistema. Il carico di punta in fase di raffrescamento estivo viene coperto invece da chiller raffreddati ad aria; l’utilizzo di più macchine di piccola taglia permette di ottimizzare la suddivisione del carico.
Comfort elevato all’insegna del risparmio L’esigenza prioritaria di un’elevata qualità dell’aria all’interno di un edificio per uffici è stata soddisfatta da un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore. Questo garantisce contemporaneamente l’introduzione di aria fresca ricca di ossigeno senza grandi perdite termiche: è inoltre possibile controllare il valore di umidità relativa mediante sistema di umidificazione nel periodo invernale e di deumidificazione in quello estivo. In questo modo all’interno degli ambienti lavorativi vengono mantenute in tutte le stagioni condizioni igro-termiche ottimali. Sia d’estate sia d’inverno parte dell’energia elettrica consumata dall’edificio è prodotta da un impianto fotovoltaico installato in parte in copertura ed in parte, parte in facciata. Grazie alle oculate scelte energetiche e alla preferenza per fonti energetiche rinnovabili l’edificio ha potuto avvalersi della certificazione Casaclima A+. Il risparmio di energia primaria rispetto ad un impianto tradizionale è stato valutato in circa un 20%, mentre la riduzione dei costi per l’approvvigionamento energetico è stimata in un 14%. A testimonianza della sostenibilità ambientale dell’intero progetto è stata prevista una riduzione annua di emissioni di CO² di circa 38 tonnellate, circa un 16,5% in meno rispetto ad un edificio standard con caratteristiche analoghe.
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CASACLIMA
Elementi strutturali
Ui
Parete esterna in calcestruzzo armato con isolazione termica
0,34
Copertura
0,19
Uw Serramenti
[W/(m²K)]
[W/(m²K)]
1,15 - 1,3
Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio A / V Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb:
0,23 1/m
Coefficiente medio di trasmissione globale Um
0,92 W/(m²K)
Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Bolzano Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT
657195 KWh/a
Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV
235059 KWh/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi
224986 KWh/a
Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS
429236 KWh/a
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Bolzano
16
Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)
301222 KWh/a
Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot
475,59 KW
Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1
40,86 W/m²
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB
25,88 KWh/(m²a)
Categoria termica dell’edificio
A+ 26 KWh/(m²a)
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CASACLIMA
Scuola elementare di Montelupo GIUDIZIO GIURIA La filosofia CasaClima esce dal territorio altoatesino: cura dei dettagli e comfort ambientale per un edificio a basso consumo energetico.
’iniziativa virtuosa dell’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino che per la costruzione di un nuovo edificio scolastico decise di investire su un progetto che coniugasse risparmio energetico, bioarchitettura ed elevato comfort per gli utenti è stata premiata nell’ottobre scorso con la consegna della prima targhetta CasaClima A della Toscana. La progettazione della nuova scuola elementare, affidata dall’amministrazione all’ingegner Andrea Buzzetti, si è avvalsa delle competenze in
L
CasaClima, Scuola elementare Montelupo Fiorentino
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KlimaHaus | CasaClima 03/2008
Committente
Comune Di Montelupo Fiorentino (Fi) Servizio Llpp
Ubicazione
Montelupo Fiorentino (FI)
Altezza
36 m s.l.m.
Progettazione
Ing. Andrea Buzzetti
Tipo di costruzione
Costruzione media
Dati dell’oggetto Superficie lorda riscaldata nei piani
1052 m²
Superficie netta riscaldata nei piani
894 m²
Volume lordo riscaldata dell’edificio
3834 m³
Volume netto riscaldata dell’edificio
2876 m³
sì fenomeni di abbagliamento sul piano di lavoro. Alte vetrate collocate sulla parete che le divide dai corridoi consentono in ogni caso alla luce diretta di penetrare dall’alto, aumentando la sensazione di benessere legata all’irraggiamento solare diretto. I servizi igienici sono stati realizzati sul lato ovest dell’edificio, con vetrate verticali, che sfruttano l’ombra generata dall’edifico adiacente durante il pomeriggio, schermando quindi il sole diretto dei mesi più caldi.
Comfort ambientale all’insegna dell’efficienza
Fiorentino
A+ a m i l C a Cas termico 21 kWh/m²a Indice
campo energetico di alcuni consulenti esperti CasaClima riuniti nell’associazione culturale ARCHinNOVA.
Un approccio bioclimatico L’edificio, disposto su tre livelli, presenta un volume compatto per minimizzare le dispersione energetiche. Lo studio delle geometrie solari per un corretto orientamento e distribuzione dei vani interni ha permesso di sfruttare al meglio gli apporti solari per la climatizzazione invernale, garantendo allo stesso tempo un adeguato comfort visivo nelle aule. I vani di distribuzione sono stati per questo posti sul lato sud: ampie vetrate permettono di sfruttare al massimo l’effetto serra nel periodo invernale mentre una schermatura con una pensilina adeguatamente inclinata impedisce al sole di entrare durante la stagione estiva,evitando il surriscaldamento. Le aule sono invece collocate a nord per godere della luce indiretta: si evitano co-
Molto importante è stata in questo intervento, vista anche la tipologia di utenti a cui si rivolge, la scelta dei materiali che è ricaduta in massima parte su materiali biocompatibili con basse o nulle emissioni durante la produzione e il ciclo di vita. Particolare cura è stata posta nell’ isolamento dell’involucro esterno dove per le pareti è stato utilizzato un cappotto in fibra di legno. L’involucro ben coibentato ha permesso di arrivare ad un fabbisogno calcolato per riscaldamento di 21 kWh/m²a . Anche le scelte impiantistiche per la copertura dei fabbisogni energetici dell’edificio sono mirate alla sostenibilità. L’energia gratuita del sole è stata sfruttata dai pannelli solari posti in copertura con i quali si copre tutto il fabbisogno di acqua calda ed anche il 30% del fabbisogno di riscaldamento. Il rimanente fabbisogno è coperto da due caldaie a gas a condensazione. L’edificio è inoltre dotato di impianto di ventilazione controllata a portata variabile per il ricambio d’aria ed il controllo dell’umidità. Per ottimizzare l’efficienza degli impianti sia termici che elettrici si è utilizzata la domotica. Fra i dispositivi presenti, un controllo della luce artificiale che permette di graduarla in funzione della luce naturale e delle persone presenti in un locale, un controllo degli impianti termici e della loro integrazione; un dispositivo che misura la quantità di CO² emessa dall’edificio. Si è puntato anche alla riduzione dei consumi di acqua potabile mediante un sistema di raccolta delle acque piovane che vengono utilizzate sia nei servizi igienici sia per l’irrigazione degli spazi esterni.
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La certificazione energetica è una sfida culturale L’amore per l’ambiente caratterizza le azioni, o meglio da queste ultime si deve partire per contribuire alla diffusione di una nuova mentalità del costruire. Ne è convinta Rossana Mori, sindaco di Montelupo Fiorentino, che spiega così la scelta di costruire il polo scolastico secondo i criteri del risparmio energetico. Rossana Mori: La filosofia dell’amministrazione che rappresento -dice- è individuare soluzioni pratiche per concretizzare la scelta dell’ecosostenibilità. Tutte le opere pubbliche realizzate ed in corso di realizzazione dal 2004, anno del mio insediamento, seguono questo principio.
CasaClima: Quale valore sociale
CasaClima: Di quale strumento vi siete dotati per
CasaClima: Quali sono i vostri obiettivi futuri? Rossana Mori: L’obiettivo comune a tutti gli in-
perseguire l’obiettivo del risparmio energetico? Rossana Mori: Abbiamo costituito un gruppo di lavoro interno, che ha seguito il progetto passo dopo passo, in modo tale da mantenere l’insieme delle conoscenze al nostro interno e far crescere in competenza, l’organizzazione.
ha avuto la realizzazione del primo polo scolastico in architettura sostenibile? Rossana Mori: La realizzazione del polo scolastico ha come obiettivo anche quello di far crescere le giovani generazioni, facendole riflettere sul significato di risparSindaco Rossana Mori mio energetico, sulla necessità di rivedere i comportamenti alla luce del fatto che le fonti energetiche si stanno esaurendo”.
terventi sarà quello di realizzare costruzioni ad impatto zero. Vorremmo porci come esempio per il privato, creare le basi per una cultura dell’ecosostenibilità alla quale possano attingere anche le imprese private. A questo proposito, stiamo pre-
Elementi strutturali
Ui
Parete esterna tipo1 in Gasbeton
0,3
Parete esterna tipo2 in Gasbeton
0,29
Tetto piano
0,25
Tetto verde
0,46
Uw serramenti
[W/(m²K)]
[W/(m²K)]
1,4
Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio A / V Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb:
0,46 1/m
Coefficiente medio di trasmissione globale Um
0,38 W/(m²K)
Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Firenze Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT
29262 KWh/a
Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV
13860 KWh/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi
12469 KWh/a
Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS
12530 KWh/a
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Firenze
20
Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)
18722 KWh/a
Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot
19,73 KW
Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1
22,07 W/m²
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB
20,94 KWh/(m²a)
Categoria termica dell’edificio
A 21 KWh/(m²a)
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disponendo un regolamento edilizio sostenibile, che andrà a coinvolgere i 15 Comuni che fanno capo a Montelupo Fiorentino. Sarà uno strumento normativo, che detterà regole precise in fatto di risparmio ed efficienza energetica e che metterà in condizione i privati di costruire secondo nuovi principi. Nel prossimo biennio poi realizzeremo un altro polo scolastico sempre secondo gli stessi principi”.
CasaClima: Perché avete scelto di certificare secondo i criteri CasaClima?
Rossana Mori: La certificazione è un obiettivo al quale tendere, perché richiede parametri di qualità ed efficienza molto stringenti ed è quindi una garanzia sull’esecuzione dell’opera. Ma è anche una sfida culturale, perché può contribuire a cambiare una mentalità. Va sfatato poi il mito, secondo il quale questa metodologia costruttiva sia più onerosa di quella tradizionale, perché in realtà nel tempo porta ad un beneficio economico molto maggiore. Purtroppo il processo sarà lungo, perché significa abbandonare una cultura sedimentata da anni ed anni di pratiche, ma che non risponde più alle necessità attuali del paese”.
In collaborazione con
Corsi base CASACLIMA nel centro – nord Italia
L’associazione EcoEducation, in collaborazione con l’Agenzia CasaClima di Bolzano, organizza i corsi base per progettisti CasaClima al di fuori della Provincia di Bolzano. Il Corso base per progettisti presenta il progetto CasaClima ed i principi di una costruzione a basso consumo energetico: fondamenti di fisica applicata e isolamento termico, materiali e costruzioni, impiantistica. Introduce i principi e l’applicazione pratica del programma di calcolo CasaClima. I corsi in programma sono i seguenti:
• • • • • • •
Corso base CasaClima a Torino dall’ 08 al 10 ottobre 2008 Corso base CasaClima a Latina dal 12 al 14 novembre 2008 Corso base CasaClima ad Ancona dal 19 al 21 novembre 2008 Corso base CasaClima a Firenze dal 26 al 28 novembre 2008 Corso base CasaClima a Perugia dal 03 al 05 dicembre 2008 Corso base CasaClima a Sommacampagna dal 10 al 12 dicembre 2008 Corso base CasaClima a Bologna dal 17 al 19 dicembre 2008
I corsi sono indirizzati a progettisti: architetti, ingegneri, geometri e periti. Per ogni ulteriore informazione e per l’iscrizione, prego, rivolgersi a:
Sede legale: via Giotto 4, 39100 Bolzano Tel: 0471 195195 Numero verde: 800726116 Fax: 0471 201792 Email: info@ecoeducation.it www.grupposantini.com
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Casa Glauber Una riqualificazione modello GIUDIZIO GIURIA Si possono conciliare le esigenze della Soprintendenza per i Beni Architettonici + A a ed il consumo energetico! / m²a CasaterCmicliom 3 0 kW h Un esempio che insegna. Indice l risanamento energetico del patrimonio edilizio esistente costituisce la più grande sfida dei prossimi anni: il costruito costituisce infatti il settore con il più alto potenziale di risparmio sia in termini di energia impiegata sia per quanto riguarda le emissioni di CO². Questa era la profonda convinzione di Hans Glauber, allora presidente dell’Ecoistituto e da poco scomparso, quando nel 2006 diede avvio alla ristrutturazione di un’ala del palazzo Kofler a Bolzano, di sua proprietà. L’ala ad un piano, costruita in tempi di poco successivi al palazzo principale, che risale al 1749 e che nel 1769 ospitò anche Wolfgang Amadeus Mozart, serviva un tempo come limonaia. Solo nel 1925 la limonaia fu trasformata in abitazione: furono rimpicciolite le grandi vetrate ed inserite una
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serie di tramezze interne con un’infilata di passaggi centrali.
Obiettivi ambiziosi oltre ogni vincolo Gli obiettivi del proprietario per il restauro erano ambiziosi: recuperare in modo completo il carattere architettonico originario della limonaia, con le sue ampie vetrate, ed allo stesso tempo risanare energeticamente l’edificio per abbassare drasticamente il considerevole fabbisogno energetico che si aggirava sui 450 kWh/m²a, in modo da raggiungere lo standard CasaClima A. Un progetto impegnativo anche in considerazione delle condizioni di partenza: l’orientamento est -ovest non ottimale per i guadagni solari, una forma allungata, poco compatta e quindi molto
Casa Glauber, Bolzano Committente
Famiglia Glauber
Ubicazione
Bolzano
Altezza
262 m sopra il livello del mare
Progettazione
Arch. Manuel Benedikter
Tipo di costruzione
Costruzione media
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Sezione costruttiva con le 4 varianti di isolamento Tetto verde: stratigrafia dall’interno all’esterno spessore totale circa 70cm • Pannelli in argilla 25mm • Intercapedine ventilata 80-125 mm • Strato per installazioni con isolamento • Tavolato con pendenza 20 mm acustico in lana di roccia 4 cm • Feltro di protezione • Freno vapore • Telo impermeabilizzante • Pannelli OSB 15 mm • Guaina antiradice in polietilene • Pannelli isolanti in lana di roccia 260 mm • Strato di drenaggio e stoccaggio fra i travetti idrico 40 mm • Tavolato • Telo protettivo filtrante • Guaina di tenuta al vento traspirante • Strato di vegetazione 150 mm
Muratura con isolamento esterno, stratigrafia dall’esterno all’interno, circa 74 cm • Intonaco esterno 15 mm • Pannelli isolanti in lana di roccia incollati a piena superficie 200 mm • Intonaco esterno esistente, strato di livellamento 15 mm • Muratura in pietra esistente 50-60 cm • Intonaco interno 15 mm
Muratura con isolamento interno,stratigrafia dall’interno all’esterno circa 90 cm • Pannelli in cartongesso • Strato per installazioni, isolante in lana di roccia 40 mm • Barriera al vapore • Pannelli OSB 15 mm • Pannelli isolanti in lana di roccia incollati a piena superficie 140 mm • Intonaco interno di livellamento 30 mm • Muratura in pietra esistente 50-60 mm • Intonaco esterno esistente 20 mm
Solaio contro terra, circa 62 cm Pavimento in legno 20 mm • Massetto con pannelli radianti 70 mm • Isolante anticalpestio 20 mm • Calcestruzzo poroso con integrazione impiantistica 160 mm • Strato di separazione • Sottofondo 50 mm • Pannelli isolanti in XPS 2x100 mm • Impermeabilizzazione 4 mm • Magrone di cemento 50 mm • Strato di livellamento in ghiaia
disperdente, la volontà del proprietario di mantenere le piante ed il verde esistente e non ultime le esigenze degli organi di tutela, essendo il bene soggetto a vincolo. Una sfida davvero speciale raccolta con entusiasmo dall’architetto Manuel Benedikter e dai suoi collaboratori. Ne è nato un progetto innovativo, che ha saputo coniugare le esigenze del risanamento energetico con quelle della tutela, superando le non favorevoli condizioni di partenza. Un progetto la cui innovazione non sta tanto nelle singole soluzioni adottate ma nel gioco complesso in cui queste si combinano.
Un gioco complesso di soluzioni Una complessità che si legge già nelle scelte di isolamento dell’involucro. A causa dei vincoli imposti dagli organi di tutela e per ragioni di carattere economico, che hanno portato a rinunciare ad un isolamento tutto dall’interno con pannelli isolanti sottovuoto (VIP), si sono combinati, in una prassi non molto comune, isolamento interno ed isolamento esterno. Le facciate est e nord in pietra sono state quindi coibentate dall’interno con pannelli in lana di roccia con barriera al vapore sul lato interno per evitare fenomeni di condensa interstiziale; per la facciata ovest, rimodellata per recuperare le antiche aperture vetrate della limonaia, si è optato invece per un cappotto esterno sempre nello stesso materiale.
I ponti termici dovuti alla presenza di una soluzione di isolamento mista interno-esterno sono stati risolti prolungando l’isolamento sia interno sia esterno in modo da ottenere una sovrapposizione delle due soluzioni per almeno un paio di metri. Il tetto verde è stato rifatto mantenendo le travi in legno della struttura originaria. L’isolamento in lana di roccia è stato inserito sia sul lato interno che fra le travi. La presenza di una superficie d’appoggio fredda nelle facciate con isolamento interno ha richiesto alcuni accorgimenti per evitare un ristagno di umidità sulle teste delle travi e per non comprometterne l’integrità. Per questo si è pensato ad un pacchetto costruttivo per la copertura aperto alla diffusione del vapore con intercapedine ventilata. Il solaio contro terra è stato rimosso fino alle fondazioni per ricostituire un’ adeguata impermeabilizzazione e provvedere all’inserimento di uno strato isolante in polistirene estruso (XPS) su cui posare tutti gli impianti.
Dati dell’oggetto Superficie lorda riscaldata nei piani
176 m²
Superficie netta riscaldata nei piani
152 m²
Volume lordo riscaldata dell’edificio
742 m³
Volume netto riscaldata dell’edificio
519 m³
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Anche le posizioni e soluzioni di montaggio dei serramenti, in legno e con triplo vetro, si sono diversificate sulle diverse facciate in conseguenza delle diverse soluzioni di isolamento adottate nelle murature perimetrali. Per poter mantenere il serramento nel piano dell’isolante, nella facciata con isolamento interno il falso telaio in legno è stato fissato sul lato interno della muratura; nella facciata con cappotto esterno il falso telaio è stato invece ancorato sul lato esterno, davanti alle nuove aperture. Molta attenzione è stata posta alla tenuta all’aria dell’edificio, sia per evitare danni al cappotto interno, ma anche per poter garantire massima efficienza all’impianto di ventilazione controllata. Nell’ala ovest è stato infatti inserito un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore e scambiatore a terreno per il preriscaldamento e preraffrescamento dell’aria esterna. Questo assicura un’elevata qualità dell’aria ma soprattutto permette di controllare l’umidità interna che in interventi di questo tipo, con soluzioni di isolamento sia interne che esterne, potrebbe trasformarsi in un fattore di criticità. L’installazione di un impianto di ventilazione ha inoltre garantito una consi-
Elementi strutturali
Ui
Parete esterna (Isolante interno in lana di roccia s=14 cm)
0,18
Parete esterna (Isolante esterno in lana di roccia s=20 cm)
0,17
Tetto verde (Isolante in lana di roccia s=28 cm)
0,17
[W/(m²K)]
Uf Ug [W/(m²K)] [W/(m²K)] Serramenti
1,4
0,6
Risultati dei calcoli Involucro dell’edificio A / V Rapporto superficie dell’involucro riscaldato volume lordo riscaldato Ab / Vb:
0,8 1/m
Coefficiente medio di trasmissione globale Um
0,22 W/(m²K)
Guadagni e perdite di calore riferite al comune di appartenenza Bolzano Perdita di calore per trasmissione nel periodo di riscaldamento QT
8426 KWh/a
Perdita di calore per ventilazione nel periodo di riscaldamento QV
1579 KWh/a
Guadagni per carichi interni durante il periodo di riscaldamento Qi
2285 KWh/a
Guadagni termici solari durante il periodo di riscaldamento QS
3217 KWh/a
Fabbisogno di calore e potenza per riscaldamento riferito al comune di appartenenza Bolzano
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Fabbisogno di calore per riscaldamento nel periodo di riscaldamento Qh = (QT+QV)- η*(QS+Qi)
4611 KWh/a
Potenza di riscaldamento dell’edificio Ptot
5,33 KW
Potenza specifica di riscaldamento relativa alla superficie netta P1
35,08 W/m²
Fabbisogno di calore per riscaldamento specifico alla superficie netta HWBNGF,vorh = Qh / NGFB
30,34 KWh/(m²a)
Categoria termica dell’edificio
A 30 KWh/(m²a)
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stente riduzione del fabbisogno per riscaldamento, consentendo di risparmiare circa 4300 kWh/a di energia per riscaldamento. Tutte le stanze dell’edificio sono riscaldate con un impianto a pavimento a bassa temperatura alimentato dalla caldaia a pellet dell’edificio principale, che nel corso dei lavori di restauro della limonaia ha sostituito una vecchia caldaia a gas. Il nuovo impianto ad energia rinnovabile e bilancio neutrale di CO2 è stato neutrale è stato finanziato mediante un sistema di energy-contracting. Allo stesso impianto è affidata anche la produzione dell’ acqua calda, di l’impossibilità, in conseguenza del vincolo posto dalla tutela dei monumenti, di installare un solare termico.
Un esempio da seguire Grazie al suo carattere innovativo l’intervento si è trasformato in un progetto pilota che ha raccolto l’interesse di molte istituzioni. Fra queste l’EURAC, che si è reso disponibile per un monitoraggio energetico, attualmente in corso, e che interessa sia i sistemi di produzione dell’energia sia il com-
portamento igrotermico delle diverse soluzioni di isolamento nei punti più critici. Alla fine si potrà arrivare ad una valutazione scientifica dei risultati conseguiti che potrà servire ad altre esperienze di intervento su edifici storici. Come auspicato da Glauber la vecchia limonaia si è trasformata in un edificio CasaClima A+, senza nulla perdere del suo fascino originario. La sfida è stata vinta a dimostrazione che anche in condizioni estremamente sfavorevoli un risanamento energetico è sempre possibile. Con notevoli vantaggi non solo per l’ambiente, ma anche per la conservazione del nostro patrimonio culturale.
Premio di riconoscimento Per la prima volta sono stati consegnati diplomi per la realizzazione esemplare della filosofia CasaClima
ma oro + i l C a s a C
Baur Albert, Brunico Progettista: Geom. Valentin Moelgg
ma oro CasaCli
Walde Kurt, Brunico Progettisti: Mahlknecht&Mutschlechner architetti
ma oro CasaCli
Von Spinn, Lana Progettista: Arch. Christoph Stö Störk, k A Arch. h El Elmar U Unterhauser t h
Residence Röfen, Malles
ma oro i l C a s a C
Progettisti: Klas GmbH srl
Schneider, Vipiteno Progettista: P tti t Arch. A h Anita A it A Aster t
ma A CasaaCnalmi ento) (ris
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S E R V I Z I O- P R
Certificazione A+ da CasaClima
La villa monofamiliare a Calco (LC) certificata A+ da CasaClima si inserisce in un intervento che riguarda la realizzazione di 18 ville monofamiliari e di 4 palazzine di due piani fuori terra per un totale complessivo di 10.000 m².
che da “classe A” garantiscono una sicura rivalutazione dell’immobile. Vivere in un immobile certificato significa risparmiare sul dispendio energetico. Grazie a RÖFIX CORKTHERM Sistema di isolamento termico in sughero, la casa si mantiene in temperatura, riducendo praticamente a zero i costi di riscaldamento e quelli di rinfrescamento. Abitare in un immobile certificato significa migliorare sensibilmente la qualità della vita: l’aria “di casa” è pulita. RÖFIX CORKTHERM Sistema di isolamento termico in sughero, contrassegnato con il marchio CE, è un sistema di isolamento naturale perché utilizza il sughero, un materiale vivo che si trova in natura e quindi privo di sostanze estranee. Una soluzione ideale per coloro che vogliono costruire o ristrutturare in modo ecologico, risparmiando energia, senza rinunciare ad un clima confortevole. Con l’omologazione tecnica europea, RÖFIX sottolinea la sua competenza primaria in questo settore di prodotti per l’edilizia, occupandosi costantemente della produzione e del continuo sviluppo di sistemi di isolamento termico. L’omologazione tecnica europea fornisce avvertenze in merito al tipo di impiego, alle caratteristiche dei prodotti ed ai metodi di verifica, nonché in merito ai singoli componenti del sistema.
L’isolamento dell’edificio ll’interno del complesso residenziale è mimetizzata una villa dalle elevate prestazioni di risparmio energetico e compatibilità ambientale. La Benatti Investimenti, società attenta alle tematiche dell’architettura sostenibile e promotrice di iniziative a basso impatto ambientale, ha voluto investire in innovazione per dimostrare che è possibile costruire immobili a bassissimo consumo energetico, utilizzando fonti di energia rinnovabile e materiali per perseguire l’alto obiettivo del benessere indoor anche nell’architettura diffusa.
A
I vantaggi di un immobile certificato Scegliere un immobile certificato significa pensare al proprio benessere e contemporaneamente al rispetto per l’ambiente. Acquistare un immobile certificato significa pensare al futuro: la certificazione energetica è stata recentemente resa obbligatoria anche in Italia, le caratteristi-
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La parte di costruzione massiccia è costituita dal piano interrato realizzato di calcestruzzo armato. Il piano terra e il piano superiore hanno una struttura portante in travi e pilastri di calcestruzzo armato, solai di latero cemento e tamponamenti in murature in blocchi porizzati. Il sistema di isolamento termico delle pareti è stato realizzato con RÖFIX CORKTHERM Sistema di isolamento termico in sughero, spessore 150 mm; un sistema di isolamento con pannello in sughero, un materiale isolante naturale, rinnovabile, derivato dalla corteccia della quercia da sughero, che presenta caratteristiche di isolamento termico e acustico eccezionali. La copertura è realizzata in travi di legno di abete, assito strutturale di legno, isolamento in sughero, con lo spessore di 150 mm e rivestimento in coppi di laterizio, per un valore di termotrasmittanza U pari a 0,26 W/m²K.
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Sistemi per murature ad alto isolamento termico e acustico. Dalla Scandinavia, dove di inverni se ne intendono, arriva la soluzione per costruire murature con il massimo isolamento termico e acustico. Lecablocco Bioclima Zero interpreta questa tecnologia per realizzare le mura di casa tua. Oggi la famiglia Bioclima Zero si amplia con una specifica gamma di blocchi per pareti di tamponamento, ed è ancora più isolante grazie all’utilizzo di polistirene espanso con grafite. Costruire con Bioclima Zero significa avere un grande benessere abitativo e risparmiare energia per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo. Un risparmio di costi e di emissioni nell’aria per vivere meglio rispettando l’ambiente. Scopri le caratteristiche prestazionali di Bioclima Zero visitando il sito www.lecablocco.it, scrivendo a: calcolo311@lecablocco.it o contattando il tel. 02.48011970.
Bioclima Zero27
Portante
Bioclima Zero23
Tamponamento
AT TUA L I TÀ
Risparmiare con l’energia da pellet Dopo le instabilità ed insicurezze degli ultimi anni, nuove prospettive sembrano aprirsi in Italia per il riscaldamento a pellet grazie anche all’impennarsi del prezzo del petrolio el 1999, quando il signor Gruber si trovò di fronte alla scelta del sistema di riscaldamento per la sua nuova abitazione, non ebbe dubbi nell’indirizzarsi su un impianto a pellet. La spinta principale verso la scelta di una caldaia a pellet non era data tanto dal costo del petrolio, allora ancora attorno ai 20 dollari al barile, ma dalle sue profonde convinzioni ecologiche che lo
N
Glossario caldaie a pellet Sistemi di alimentazione: La maggior parte delle caldaie sono dotate di coclea di caricamento o di sistema d’aspirazione sottovuoto. La coclea è una grande vite senza fine e generalmente lavora con meno rumore rispetto ai sistemi pneumatici. Questi ultimi hanno però il vantaggio che possono trasportare i pellets da più lunghe distanze. Pulizia dello scambiatore: Lo scambiatore di calore deve essere liberato regolarmente dai piccoli depositi di cenere che si possono formare sulle sue superfici. Molti apparecchi dispongono di un sistema di pulizia automatica dello scambiatore, altri sono dotati di una leva manuale. In alcuni casi si rende necessaria invece l’uso di una spazzola per liberare lo scambiatore dai residui di cenere. Sonda Lambda: questo sensore combinato con l’elettronica più moderna permette che, anche in caso di condizioni di caricamento diverse, possa avvenire una buona combustione con una qualità dei gas di scarico ottimizzata. Caldaia a condensazione: sistema che riesce ad utilizzare il calore latente contenuto nei gas combusti attraverso un raffreddamento fino al punto di condensazione del vapore. Il calore di condensazione così recuperato viene ceduto al sistema di riscaldamento ottenendo aumenti dell’efficienza nell’ordine del 10-12%. Poichè la caldaia a condensazione necessita di una bassa temperatura di ritorno dell’acqua, in genere inferiore ai 30°C, il sistema va combinato con sistemi radianti a pavimento o a parete.
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portavano a preferire ad un impianto a combustibili fossili una soluzione con minor impatto sull’ambiente. Il signor Gruber ha quindi optato per un impianto automatico installato in cantina che ha richiesto un investimento di 11.000 euro compreso il costo della coclea di caricamento ed i costi di installazione. Il deposito di pellet, ubicato in un vano in prossimità della caldaia, non ha richiesto un ulteriore investimento perché autocostruito. Grazie all’incentivo della Provincia Autonoma di Bolzano i costi sostenuti si sono ulteriormente ridotti. Il sistema, integrato con un solare termico, riscalda con una potenza di 25 kilowatt una superficie di 240 metri quadri, con un consumo annuale di pellet che non supera le 5,7 tonnellate sia per il riscaldamento che per la produzione di acqua calda.
Manutenzione ridotta, massimo comfort La scelta di un impianto automatico ha garantito al signor Gruber un elevato livello di comfort e semplicità d’uso oltre che la possibilità di ridurre al minimo le operazioni di pulizia e manutenzione dell’impianto. La regolazione dell’aria comburente e l’alimentazione del combustibile è realizzata infatti in modo automatico mediante un microprocessore che garantisce un perfetto funzionamento della caldaia. La caldaia è dotata anche di un dispositivo per la pulizia automatica dello scambiatore. Anche le ceneri sono rimosse in modo automatico e questo permette al signor Gruber di procedere al loro svuotamento poche volte l’anno. Le dimensioni del deposito per il pellet, in grado di accogliere fino a 7 tonnellate di combustibile, garantiscono una completa autonomia per l’intero periodo di riscaldamento. Il rifornimento avviene infatti solo ad inizio stagione mediante autobotte. Ogni anno lo spazzacamino di zona, come da normativa provinciale, procede alla pulizia dei tubi ed alla manutenzione obbligatoria dell’impianto.
Il mercato italiano Negli ultimi anni anche in Italia, come già da qualche tempo succede in Austria e Germania, sempre più consumatori si rivolgono ai combustibili da fonti rinnovabili come alternativa ai combustibili fossili. Secondo i dati forniti dall’AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) i consumi di pellet in Italia sono aumen-
AT T UA L I TÀ
CO² energia solare
aqua O2 H2O perdite CO²
calore
ceneri Il legno e quindi anche il pellet di legno è definito un materiale CO² –neutrale. In fase di combustione esso rilascia infatti la stessa quantità di anidride carbonica che l’albero ha assorbito dall’atmosfera ed immagazzinato durante il suo ciclo di vita. La CO² rilasciata sarà a sua volta riassorbita da un albero in crescita in un ciclo senza fine.
Quali sono le principali cause di formazione di residui di combustione catramosi? L’eventuale formazione di scorie della combustione in caldaie e stufe può essere dovuta alla presenza di sostanze particolari nel materiale pellet ma anche ad imperfezioni o malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. In genere la formazione di scorie è legata a temperature troppo alte in fase di combustione. • Fra le principali cause possono essere elencate: Apporto sbagliato dell’aria comburente: nella camera di combustione possono formarsi temperature che superano il punto di fusione della cenere di legno. • Struttura costruttiva della camera di combustione: in questo caso non si formano scorie catramose in senso stretto ma una crosta di residui della combustione che non viene allontanata accuratamente dalla griglia di combustione. La caldaia dovrebbe in questi casi disporre di un’efficace sistema di pulizia per allontanare prima possibile i residui. • Sostanze estranee contenute nel pellet: questo si verifica spesso nel caso di pellet non normato. Nel pellet può essere contenuta una piccola quantità (massimo del 2% per pellet certificato DIN Plus) di amido di cereali che serve per rendere più compatto il materiale. Siccome i cereali hanno un punto di fusione delle ceneri più basso del legno (circa 850 gradi), quote più elevate di contenuto di amido possono portare alla formazione di scorie. Ricerche più recenti hanno attribuito la formazione di scorie anche alla presenza nel pellet di alte concentrazioni di silicati:questo sembra collegato al luogo di origine della materia prima in quanto è stato riscontrato che è più frequente in legno cresciuto su terreni sabbiosi. Cosa fare nel caso di formazione di scorie catramose? Qualora nella vostra caldaia si formassero residui catramosi la prima cosa da fare è parlare sia con il fornitore del pellet che con il vostro installatore. Ambedue devono lavorare assieme nell’individuare una soluzione. Il primo passo è quello di verificare l’origine del pellet utilizzato: esso dovrebbe essere di qualità, possibilmente certificato. Un primo aiuto potrebbe venire anche dal fornitore della caldaia che potrebbe modificare il software di controllo per esempio per quanto riguarda l’afflusso d’aria. Se anche questo non portasse a niente si potrebbe trattare di un’incompatibilità fra tipologia di caldaia e pellet. In questo caso potrebbe rivelarsi utile un cambio di pellet. Alcuni distributori di pellet sono già a conoscenza di quale combustibile (lunghezza del pellet, origine) risulta compatibile con il sistema di riscaldamento del cliente (modello di caldaia, struttura del sito di stoccaggio, lunghezza delle tubazioni). Parlate quindi con il vostro fornitore per assicurarvi di non far parte di un gruppo “a rischio” e per farvi adeguatamente consigliare.
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0,45 0,4
0,4
CO² in kg/kWh
0,35 0,33
0,3 0,25
0,26
0,2
0,2
0,15 0,1 0,05
0,0
0,0
lignite
olio gas carbone fossile combustibile naturale
COMBUSTIBILI
legno
fonte Pro Lignum
Bilancio della CO² per i diversi combustibili: quelli di origine fossile rilasciano in atmosfera durante la combustione una quantità di CO² notevolmente superiore a quella immagazzinata nel corso di millenni, originando una maggior concentrazione di anidride carbonica che contribuisce all’ “effetto serra”.
tati negli ultimi 4 anni di oltre il 400% portandosi dalle 210.000 tonnellate del 2003 alle 850.000 del 2007. Per l’anno in corso l’associazione si attende un ulteriore crescita del fabbisogno interno anche a fronte dell’impennarsi del prezzo del petrolio. La presenza di impianti a pellet in Italia è stimata in 800.000 apparecchi, in massima parte stufe con una potenza dai 10 ai 12 kilowatt. Il numero delle caldaie a pellet installate
Limiti di accettabilità dei diversi parametri per fonte PelletGold ottenere il marchio PelletGold Parametro
U.M.
AIEL
Contenuto idrico
%su
< 10
Ceneri PCI
%ss
<1
MJ/kg
>_ 16,9
Azoto – (N)
%ss
<_ 0,3
Cloro – (CI)
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< 0,03
Zolfo – (S)
%ss
< 0,05
Arsenico – (As)
mg/kg
< 0,8
Cadmio – (Cd)
mg/kg
< 0,5
Cromo – (Cr)
mg/kg
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Rame – (Cu)
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Mercurio – (Hg)
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Piombo – (Pb)
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< 10
Zinco – (Zn)
mg/kg
< 100
Sodio – (Na)
%ss
< 0,03
Massa sterica
kg/m3
> 600
Durabilità meccanica
%
>_ 97,7
Formaldeide (HCHO)
mg/100g
Indicare valore
%*
Indicare valore
Agenti leganti
* Valore massimo previsto pari a 2%. leganti di origine naturale così come stabilito dalla specifica tecnica europea.
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in Italia, pur non esistendo dati precisi, risulta invece nettamente inferiore anche se il comparto è in crescita. Complessivamente gli impianti a pellet rappresentano dal 3% al 6% del mercato italiano delle energie alternative: l’auspicio espresso dai produttori è però quello di raggiungere circa la metà dei consumatori che utilizzano metano e gasolio per il riscaldamento delle proprie case. “Accanto alla produzione di buoni impianti risulterà sempre più importante assicurare al cliente servizi di post-vendita per la manutenzione periodica e i controlli” afferma uno fra i più importanti operatori del settore. Anche se il Dlgs 192/2005 ha reso obbligatorie la manutenzione e la verifica del rendimento degli impianti da parte di personale abilitato, mancano ancora “enti che abilitino gli artigiani qualificati ad effettuare i controlli periodici”. Un processo, come quello già operativo da anni in Alto Adige, che preveda un controllo sulla qualità dei prodotti, dell’installazione ma anche la qualità di gestione mediante verifiche periodiche obbligatorie può garantire infatti che sistemi innovativi come le caldaie a pellet diano i risultati positivi previsti non lasciando deluso il cliente finale.
Nuovi incentivi e limiti alle emissioni Se fino a poco tempo fa la diffusione dei sistemi di riscaldamento a pellet è stata condizionata da incentivi molto diversi a seconda delle diverse regioni, nuovi sviluppi della domanda sull’intero territorio nazionale si attendono con le detrazioni d’imposta previste dalla Finanziaria 2008. Come precisato nel DM 11/03/2008 la possibilità di accesso alle detrazioni fiscali relative ad interventi di riqualificazione globale è prevista anche nel caso di sostituzione di generatori di calore con nuovi alimentati a biomasse combustibili, ponendo in questo caso pari a zero il potere calorifico della biomassa (un errore di termini questo, come spiegato nel box, che potrebbe sollevare seri dubbi sulla validità della norma) e rispettando alcune condizioni sia per quanto riguarda il rendimento utile nominale del generatore di calore, le biomasse combustibili ammissibili e i limiti di emissione in atmosfera. Pur riducendo sensibilmente le emissioni di gas serra rispetto agli impianti alimentati con combustibili fossili, alcune perplessità sono state sollevate negli ultimi tempi anche in Italia rispetto all’emissione di polveri sottili da parte degli impianti a pellet. In Germania, una petizione presentata nel 2006 al Parlamento Federale accusava il riscaldamento a legna di contribuire in modo notevole all’inquinamento dell’aria rilasciando più polveri sottili, ossido di azoto e ani-
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900.000 800.000 700.000
8850.000
■ Produzione ■ Importazione
t/anno
+ COMFORT + RISPARMIO + SPESSORI
650.000
600.000 500.000
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sistema europlus-flex
100.000 0
2003
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2006
2007 (STIME)
fonte AIEL Andamento dei consumi di pellet in Italia con riferimento alle quantità prodotte sul territorio nazionale ed a quelle importate
dride carbonica rispetto al riscaldamento a gasolio e chiedeva quindi la soppressione immediata degli incentivi per riscaldamenti funzionanti con materie prime rinnovabili. L’ampio dibattito generatosi ha portato il parlamento ad introdurre limiti di emissione più rigorosi: il primo livello, già in vigore, prevede un valore limite per le polveri sottili di 60 milligrammi per metro cubo di
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[ Caso II - III - IV ]
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Come viene stoccato il pellet? Per il pellet da impiegare nelle caldaie domestiche le possibilità di stoccaggio sono molteplici. Normalmente viene stoccato in stanze-deposito a fianco della caldaia oppure distanti non più di 25 metri. Nel primo caso il pellet è il pellet è prelevato e trasportato alla caldaia per mezzo di una coclea. Se fra serbatoio e bruciatore il percorso è più lungo si utilizzano invece sistemi di aspirazione sottovuoto. Esistono anche serbatoi che diventano parte integrante della caldaia e che permettono un’autonomia fino al max. di 2 settimane. Sul mercato sono disponibili anche serbatoi in tessuto di varie dimensioni. L’installazione deve rispettare le norme italiane in materia di sicurezza antincendio. Per tutte le tipologie di stoccaggio la distanza della strada dal deposito non deve superare i 30 metri per permettere all’autobotte di insufflare senza problemi il pellet. Per evitare la diffusione di polveri nell’aria le autobotti sono dotate di dispositivi per aspirare l’aria dal silo durante il pompaggio del pellet. Chi invece vuole caricare manualmente i serbatoi può utilizzare il pellet in sacchi. Di fondamentale importanza in tutti i casi è che il luogo di stoccaggio del pellet sia perfettamente asciutto: in presenza di acqua o umidità il pellet si gonfia, rendendo impossibile il suo impiego.
44 mm
27 mm [ Caso I ]
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Nuovi spessori per il comfort su misura Spessori del pannello europlus-flex conforme alla
UNI EN 1264-4 Caso I
27 mm
Caso II e III
44 mm
Caso IV
44 mm
temp. esterna > 0°C
I nuovi spessori 27 mm e 44 mm sono stati adattati per corrispondere perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 1264-4 e rappresentano la soluzione ideale nel settore civile-residenziale per complessi di importanti dimensioni, quali condominii ed edifici pubblici. Le potenzialità dell’impianto sono esaltate e garantite da una maggiore superficie di scambio del tubo; maggiore superficie significa maggiore resa dell’impianto e di conseguenza maggiore risparmio. Il pannello isolante europlus-flex è protetto superiormente da una pellicola in materiale plastico alluminato. Questa ha lo scopo di favorire lo scambio per irraggiamento e di proteggere l’isolante in polistirene espanso.
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Eurotherm spa | Pillhof 91 | 39057 Frangarto| CasaClima (BZ) | T 047103/2008 635500 | F 047 1 635511 KlimaHaus
www.eurotherm.info
AT TUA L I TÀ
Quali sono le novità previste dalla Finanziaria 2008 per i generatori a biomasse? Le nuove disposizioni contenute nel DM 11 marzo 2008 dovrebbero facilitare l’accesso alle detrazioni fiscali IRPEF del 55% se, nel caso di interventi di riqualificazione globale degli edifici, viene installato un impianto di riscaldamento a biomasse L’articolo 3, comma 3, del decreto stabilisce infatti che “ai soli fini dell’accesso alle detrazioni dell’imposta sul reddito di cui all’art. 1, comma 344, della legge finanziaria 2007, per il calcolo dell’indice di prestazione energetica conseguente all’installazione di generatori di calore a biomasse che rispettano i valori minimi prestazionali di cui all’art. 1, comma 2, il potere calorifico della biomassa viene considerato pari a zero”. In realtà l’articolo di cui sopra contiene un errore di termini: si scambia infatti il potere calorifico della biomassa con il fattore di energia primaria. Questo solleva dubbi sulla legittimità della norma stessa. Anche se lo stesso ENEA nelle sue FAQ (n.42) interpreta questo come possibilità di porre uguale a zero il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale l’interpretazione rimane aperta. A livello europeo si ricorda come la pre-norma fissi nel caso delle biomasse un fattore di conversione dell’energia termica utile in energia primaria pari a 0,1; il calcolo CasaClima assume invece un valore di 0,2. L’art. 1, comma 2 del medesimo decreto fissa le condizioni che i generatori di calore alimentati da biomasse combustibili installati in sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale devono però rispettare : 1. il rendimento utile nominale minimo deve essere conforme alla classe 3 della norma europea UNI EN 303-5. Il rendimento della caldaia per classe 3 è definito da tale norma come : ηk = 67 + 6 log QN in % dove QN è la potenza termica nominale in kilowatt 2. i valori limite di emissione devono soddisfare quelli riportati nella tabella seguente (relativi all’allegato IX della parte V del DLgs n.152/2006 e successive modifiche ed integrazioni) o limiti più restrittivi se fissati dalle regioni. 3. Tali valori devono essere riferiti ad un’ora di funzionamento dell’impianto, nelle condizioni di esercizio più gravose, esclusi i periodi di avviamento, arresto e guasti. Potenza termica nominale dell’impianto (MW)
(1)
Polveri totali
100 mg/Nm3
>0,15 ÷ <1
Carbonio organico totale (COT)
4.
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Monossido di carbonio (CO)
350 mg/ Nm3
Ossidi di azoto (espressi come NO2)
500 mg/ Nm3
Ossidi di zolfo (espressi come SO2)
200 mg/ Nm3
Agli impianti di potenza termica nominale pari o superiore al valore di soglia e non superiore a 0,15 MW si applica un valore limite di emissione per le polveri totali di 200 mg/ Nm3.
devono essere utilizzate biomasse ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell’allegato X alla parte quinta del medesimo Dlgs 152/2006, e successive modifiche e integrazioni
gas in uscita mentre il secondo livello, in vigore dal 2015, prevede un ulteriore riduzione a 20 milligrammi. In ogni caso il Parlamento tedesco è arrivato alla conclusione “che i riscaldamenti a pellet fanno parte dei più moderni impianti di riscaldamento per combustibili solidi e che grazie agli sviluppi nelle tecniche di combustione e filtraggio possono raggiungere valori di emissione molto bassi”. Alla stessa conclusione è arrivato anche il dott. Heinz Fuchsig, referente per l’Ambiente dell’Ordine dei Medici del Tirolo, il quale, dopo aver contribuito a suscitare un’analoga polemica in Austria, ha specificato come “quando il legno è bruciato bene, in moderni apparecchi, gli effetti nocivi sulla salute umana sono minimi”. È questo il caso del pellet: un caldaia di nuova generazione permette una ridotta emissione di polveri sottili arrivando ai 5 milligrammi al me-
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(1)
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tro cubo, purchè alimentata con pellet di qualità. Una caldaia a pellet di media qualità può raggiungere dei valori di emissione di polveri sottili di 12-15 milligrammi al metro cubo, valori ampiamente inferiori sia ai limiti fissati dalla normativa italiana che dalla più stringente normativa tedesca. Per informare i consumatori sullo standard ambientale elevato delle proprie caldaie a pellet, molti produttori in Germania hanno richiesto il marchio “Der Blaue Engel”. Una certificazione di qualità ambientale che garantisce l’acquirente sulle basse emissioni dell’impianto e sulla sua conformità allo stato della tecnica: i criteri per l’ottenimento del marchio vengono infatti continuamente inaspriti ed adattate agli sviluppi tecnici. Per i valori limite di emissione di polveri sottili chi oggi vuole dotarsi del marchio deve
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garantire ad esempio un valore inferiore ai 20 milligrammi per metro cubo di gas di scarico. Non va comunque mai dimenticato che anche in presenza di una caldaia di qualità le emissioni si amplificano quando si usi pellet di scarsa qualità o dove non si proceda in modo corretto all’installazione ed alla manutenzione dell’impianto.
Verso una certificazione di qualità Gli elementi di criticità per il mercato del riscaldamento a pellet in Italia, in realtà, sono altri rispetto al problema delle polveri sottili e si ricollegano in primo luogo alla qualità della materia prima a disposizione. A differenza del pellet tedesco ed austriaco si tratta infatti in massima parte di prodotto non normato, proveniente sia dalla produzione nazionale ma anche dai mercati dell’Est Europa. La maggior parte del pellet è prodotto con legno duro e non con legno dolce, e questo incide sulle proprietà di combustione. Chi usa questo materiale è quindi più esposto sia a rendimenti di combustione inferiori per il ridotto potere calorifico, sia a emissioni più elevate ma soprattutto alla possibilità di formazione di residui catramosi della combustione che possono portare al malfunzionamento del bruciatore
fino al fermo della caldaia. “Senza una normativa stringente molte aziende producono pellet di qualità inferiore” afferma una relazione della Commissione Europea a proposito della situazione italiana. Il consumatore, generalmente poco informato, difficilmente riesce a valutare le differenze fra i diversi tipi di prodotto e compran-
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Andamento del prezzo medio del pellet all’ingrosso (IVA esclusa)
fonte AIEL
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€/T
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0
maggio 2007
giugno 2007
luglio 2007
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settembre ottobre novembre dicembre gennaio 2007 2007 2007 2007 2007
do un prodotto di scarsa qualità “rimane deluso con il pericolo di rinunciare in futuro al pellet come combustibile”. I parametri più critici che si possono riscontrare nel pellet di scarsa qualità riguardano generalmente il contenuto di umidità, il contenuto di cenere e la durabilità meccanica. Anche per questo si è sentita l’esigenza, in mancanza di un ente certificatore nazionale, di un organismo volontario in grado di attestare la qualità del pellet italiano attraverso un marchio, il “Pellet Gold”. I requisiti richiesti dal marchio, nato nel 2006, sono basati sulle normative UNI CEN, DIN Plus, ÖNORM e sui limiti del PFI (Pellet Fuel Institute) americano. Al momento risultano attestati i prodotti di circa 10 aziende su un totale di novanta aziende operanti in Italia per una copertura di circa il 19% del pellet prodotto e del 15% del pellet consumato. Una copertura di mercato che seppur andata incrementandosi rimane ancora bassa. Per questo, come sostenuto da Annalisa Paniz dell’AIEL, “serve un ente certificatore nazionale che ufficializzi quanto sta facendo l’associazione”. Solo la certificazione del combustibile può rendere trasparente al consumatore la relazione qualità-prezzo e può evitare spiacevoli inconvenienti con il funzionamento della caldaia.
I prezzi del pellet scendono, i prezzi del petrolio salgono Numerosi proprietari di case, che devono sostituire la vecchia caldaia a gasolio, cercheranno sempre più un’alternativa al petrolio. Il prezzo del petrolio, in una corsa che sembra inarrestabile, ha raggiunto infatti negli ultimi mesi più volte i 140 dollari al barile, raggiungendo il suo record storico. Una tendenza che lascia stupiti: con il rallentamento dell’economia americana il consumo di
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febbraio 2008
marzo 2008
aprile 2008
petrolio e di conseguenza il suo prezzo avrebbero dovuto scendere. Un errore, come hanno potuto accertare dolorosamente i consumatori andando a ordinare il gasolio per riscaldamento. A questo si sommano le incertezze nell’approvvigionamento, vista la totale dipendenza dell’Italia dalle forniture straniere. I proprietari di caldaie a gasolio che a fine maggio volevano riempire il proprio serbatoio dovevano mettere sul tavolo più di 140 euro per ogni 100 litri. E nel futuro dovranno confrontarsi con continue oscillazioni del prezzo del petrolio. L’incremento del prezzo dei combustibili fossili può quindi rappresentare un volano per lo sviluppo del pellet. Questo perché il prezzo del pellet sembra oscillare attorno ad un livello inferiore: se a dicembre 2006 il costo di una tonnellata di pellets si aggirava mediamente dai 350 ai 400 euro, un anno dopo la stessa quantità si poteva avere per 240 euro con un continuo calo nei primi mesi di questo anno fino a raggiungere attualmente i 130 euro (prezzi all’ingrosso). Con i prezzi attuali del petrolio, l’Aebiom (Associazione Europea per la Biomassa) stima che l’energia verde prodotta da pellet equivalente a quella prodotta da gasolio venga a costare il 40% del prezzo del prodotto petrolifero. Essenziale per la fiducia del consumatore è in ogni caso la stabilità del prezzo del combustibile verde. La situazione di criticità affrontata dal mercato italiano fra il 2006-2007 con l’aumento incontrollato del prezzo del pellet fino ad arrivare ad un incremento del 54% rispetto ad un anno prima ha lasciato un clima di sfiducia nei consumatori che si è ripercossa sul mercato con un arresto delle vendite per tutto il 2007 e che ancora si fa sentire. Le vie d’uscita per arrivare alla stabilizzazione del mercato e recuperare la fiducia dei consumatori in un combustibile ed in un sistema di riscaldamento con grandi potenzialità devono passare inevitabilmente attraverso la qualità della materia prima e degli impianti, la stabilità dei prezzi del pellet e la sicurezza di approvvigionamento. Solo in questo
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modo l’investimento in un impianto di riscaldamento a pellet, che generalmente risulta dalle due alle tre volte più oneroso rispetto ad un impianto a gasolio od a gas di uguale potenza, potrà contare su tempi di ritorno accettabili e andare incontro alle aspettative dei consumatori. Il bilancio del signor Gruber dopo 9 anni di esperienza con una caldaia a pellet è in ogni caso sicuramente positivo : “Il nostro riscaldamento a pellet funziona molto seriamente e in modo semplice, siamo pienamente soddisfatti della nostra scelta”. Le discussioni sull’aumento dei prezzi dell’energia fossile non lo toccano. Questo chiaramente in considerazione dei suoi costi per il riscaldamento con pellet che non raggiungono i 1000 euro l’anno.
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Cosa sono le polveri sottili (PM10)? Con il termine polveri sottili si indicano particelle in sospensione nell’aria che raggiungono al massimo la dimensione di 10 micrometri (0,10 mm, da cui PM10= Particulate Matter). Esse hanno un’origine sia naturale che antropica, ossia possono essere create dall’ attività dell’uomo. Alle fonti naturali appartengono ad esempio le eruzioni vulcaniche, l’erosione del suolo o gli incendi boschivi. Le polveri sottili create dall’uomo sono invece legate in particolar modo ai processi industriali, alle centrali elettriche ed al traffico automobilistico in particolare dai motori diesel. Negli ambienti interni le polveri sottili possono essere originate fra le altre cose dal fumo e dalle stampanti laser. Per queste minuscole particelle di polvere l’azione di filtro delle mucose nasali e del cavo orale non è sufficiente ma esse passano direttamente nei polmoni e da qui attraverso il sangue direttamente ai vari organi. Più piccole sono le particelle, più entrano in profondità nel corpo umano. Le particelle più grandi di 10 micrometri sono al contrario riconosciute e filtrate dal corpo umano. Alle polveri sottili viene addebitata la responsabilità di molte malattie delle vie respiratorie e del sistema cardio-circolatorio, di allergie e anche dell’insorgenza del cancro ai polmoni. La Commissione Europea ha stimato che solo in Europa a causa delle polveri sottili muoiano prematuramente ogni anno 228.000 persone.
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Nasce CasaClima Firenze La Convenzione stipulata il 17 luglio scorso a Firenze, nella prestigiosa cornice di Palazzo Medici Riccardi, fra Agenzia Fiorentina per l’Energia (AFE) e Agenzia CasaClima, rappresenta un passo importante per la promozione dell’efficienza energetica e della sostenibilità negli edifici della provincia toscana. ’accordo nato sotto il patrocinio della Provincia di Firenze e della Provincia Autonoma di Bolzano, rappresentate rispettivamente dal Presidente Matteo Renzi e dall’Assessore all’Urbanistica Ambiente ed Energia Michl Laimer porterà all’introduzione dello standard di certificazione energetica CasaClima su tutto il territorio della Provincia di Firenze. Un passo importante all’interno di un più ampio programma nel campo dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico che negli auspici del Presidente Renzi dovrebbe portare la provincia toscana a dimezzare in sette anni l’uso di energia tradizionale da gas, carbone e petrolio. L’obiettivo ambizioso è di presentarsi nel 2015, anno del 150° anniversario di Firenze Capitale d’Italia e dell’Expo di Milano, come leader nel campo della sostenibilità. L’adozione dello standard CasaClima per la certificazione degli edifici è quindi un grande contributo in questa direzione. Come spiega sempre Renzi “il modello CasaClima si è mostrato una soluzione efficace ed esempio di eccellenza numero uno in Europa nel risolvere il problema dello spreco di risorse energetiche e di soldi nel campo delle costruzioni”. Non dimenticando il contributo alla tutela del clima, grazie all’efficace abbattimento
L
Presidente M. Renzi, e l’Assessore M. Laimer
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delle emissioni inquinanti. La certificazione energetica CasaClima sarà delegata all’ AFE, soggetto terzo e neutrale rispetto agli operatori coinvolti nella costruzione dell’edificio. Solo in questo modo si può infatti garantire gli utenti sulla reale qualità energetica degli edifici, siano essi nuove costruzione o ristrutturazioni. Alla fine del processo di certificazione gli edifici più virtuosi in termini di efficienza riceveranno la targhetta con indicata la classe energetica raggiunta: un elemento di prestigio per il committente ma sempre più anche un concreto strumento di valorizzazione commerciale dell’immobile. L’AFE sarà anche il referente della formazione, un punto fondamentale per la piena applicabilità dello standard CasaClima: essa sarà rivolta a tutti gli operatori coinvolti nella costruzione dai progettisti, ai costruttori, agli artigiani, agli stessi committenti. Appositi corsi tenuti da docenti qualificati CasaClima faranno conoscere l’esperienza e lo standard da anni applicato con successo nella Provincia Autonoma di Bolzano. Saranno inoltre istituite iniziative aperte a tutta la cittadinanza per la sensibilizzazione e responsabilizzazione su temi di forte attualità e rilevanza sociale come il risparmio energetico, la sostenibilità, i mutamenti climatici. La scommessa del cubo di ghiaccio tenutasi a Firenze
SE R V I Z IO- PR
Flimpex e fotovoltaico La Flimpex Spa si è data l’obiettivo di apportare un contributo essenziale al settore delle energie rinnovabili. oncentrandoci sul fotovoltaico, puntiamo, insieme ai nostri clienti, su un potente mercato del futuro. L’energia elettrica ricavata dalla luce del sole, che abbiamo a disposizione praticamente tutti i giorni in misura illimitata, rappresenta un’importante fetta delle alternative che guardano al futuro per contrastare crisi energetica, inquinamento e surriscaldamento globale causato dalle emissioni di CO2. Con le nostre lampade solari, che hanno fatto scalpore presso architetti e urbanisti, e hanno vinto numerosi premi per il loro design, puntiamo ad un mercato in forte crescita: la produzione ecologica di energia! Le nostre lampade solari sono sinonimo di autonomia, convenienza, efficienza energetica e lunga durata. Questi prodotti innovativi e promettenti sono uno sviluppo austriaco del tutto unico.
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Con il crescere dei costi energetici, che per città, comuni e comunità stanno divenendo sempre di più un problema reale, le nostre lampade solari offrono un’alternativa onesta, o un’integrazione valida, ai sistemi di illuminazione tradizionali. Le nostre lampade solari coprono vari campi di utilizzo. Mentre la lampada “Street Sun” trova impiego nell’illuminazione di piste ciclabili, vie residenziali, fermate dell’autobus e simili, la potente ”hei solar light - Champ” è particolarmente adatta agli ambienti urbani, in cui si cercano soluzioni architettoniche di pregio. Infine completa la gamma di sistemi di illuminazione innovativi la “WaySun” per aree come parcheggi, parchi, ecc.
Al sole non si paga la bolletta! Argomenti a favore delle nostre lampade solari: n illuminazione di luoghi privi di allacciamento alla rete elettrica n tutela dell’ambiente, neutralità durevole delle emissioni di CO2 n risparmio dei lavori di scavo e posa dei cavi n risparmio dei costi energetici n aspetto accattivante, design innovativo
Partecipa alla presentazione delle nostre nuove lampade solari alla fiera a Bolzano/Alto Adige dall’8 al 10 ottobre 2008
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Vinci con Flimpex: Tra i visitatori del nostro stand KlimaHaus | CasaClima 03/2008 37 C20/16 estrarremo a sorte ogni giorno un iPod touch 32 GB!
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COPPO BIG per grandi superfici e basse pendenze
nell’edilizia commerciale e residenziale
Sistema “tegole in Una tegola in cemento per l’edilizia residenziale con falde a bassa pendenza in armonia con gli stili architettonici dei tetti tradizionali ’impermeabilità di un tetto a falde è legato alla pendenza della falda, alla dimensione e alle modalità di sovrapposizione degli elementi. Manti di copertura realizzati con tegole tradizionali posseggono interessanti qualità architettoniche ma necessitano di pendenze abbastanza elevate. Non è così per Coppo Big, una tegola in cemento nata dalla recente ricerca del gruppo Wierer, leader mondiale nella produzione di sistemi completi di copertura, che ha messo a punto una tegola in cemento caratterizzata da una morfologia estetica del tutto analoga a quella delle coperture tradizionali ma dotata di una serie di accorgimenti funzionali in grado di consentire una messa in opera fi no a una pendenza minima del 10% (6°) assicurando al contempo la totale impermeabilità anche in contesti climatici critici e condizioni atmosferiche particolarmente gravose. Coppo Big è una tegola in cemento con dimensioni 56 x 48 centimetri, quindi meno di cinque pezzi per metroquadrato, e peso 7,5 chilogrammi, quindi solo 35 kg/m2. È disponibile nelle colorazioni rosso argilla, ardesia e grigio chiaro e può essere impiegata su coperture di grandi dimensioni non residenziali quali edifici industriali, commerciali, agricoli o artigianali che presentano una pendenza decisamente più bassa rispetto alle coperture tradizionali e anche su edifici di tipo residenziale di piccola dimensione per la realizzazione di manti di copertura a bassa pendenza. La morfologia e le colorazioni tradizionali di Coppo Big e il sistema di accessori di completamento associato a questa tegola consentono infatti di realizzare delle coperture in grado di assicurare i requisiti di benessere e di comfort richiesti per l’edilizia residenziale assicurando anche un aspetto estetico e architettonico in linea con le tradizioni ambientali e storico culturali del nostro panorama edilizio. Coppo Big è caratterizzato da una barriera antiriflusso in grado di evitare infiltrazioni fra elementi sovrapposti anche in presenza di forti precipitazioni e vento controfalda. Possiede inoltre le qualità classiche delle tegole in cemento quali l’elevata resistenza meccanica (2000 Newton a flessione), l’assoluta impermeabilità, la perfetta ortometria,
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Grande, leggero, impermeabile, resistente, facile e veloce da posare, in quattro differenti colori.
Wierer è un marchio di Monier SpA,
38Via KlimaHaus | CasaClima Valle Pusteria, 21- 39030 03/2008 Chienes (BZ) www.wierer.it info.it@monier.com
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cemento” per tetti a bassa pendenza la resistenza al gelo, la velocità e semplicità di posa dato il limitato numero di elementi per metroquadrato e gli incastri di sovrapposizione predisposti. A completamento del tetto, il sistema Coppo Big è disponibile con una specifica linea di prodotti e accessori: Unitherm, un pannello termoisolante sottomanto in polistirene espanso estruso con listellatura in legno per facilitare la posa di Coppo Big; Divoroll TOP RS, una membrana traspirante costituita da 4 strati (polipropilene, rete di supporto, film di diffusione al vapore e polipropilene) dotata di una banda adesiva per un perfetto incollaggio nel punto di sovrapposizione; Metalvent Big, un listello metallico concepito per l’aerazione della linea di gronda evitando l’entrata di uccelli, specifico per il profilo di Coppo Big; sottocolmo Airband, un prodotto per la realizzazione di una linea di colmo impermeabile e ventilata. In particolare il pacchetto tetto realizzato con il sistema Coppo Big + Unitherm è in grado di fornire un livello di isolamento termico fino a un valore U
di 0,26 con uno sfasamento dell’onda termica di circa 10 ore e uno strato di ventilazione fino a cinque centimetri di ampiezza. Ulteriori informazioni: www.wierer.it
www.kwb.it
Caldaie a biomassa via Edison 15, 39100 Bolzano (BZ)
Tel.: 0 471 05 33 33 caldaie a pellet KWB Easyfire, 10-30 kW
TESTSIEGER GUT (2,4) Im Test: 10 Holzpelletkessel 8/2005
pellet, cippato e caldaie a legna spaccata da 10 - 300 kW
Forniamo energia per la vita!
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Consulenza CasaClima: Un’esperienza concreta Il percorso formativo sulle tematiche dell’edilizia a basso consumo negli ultimi anni ha dato la possibilità a molti professionisti di conoscere da vicino l’esperienza CasaClima. l geometra Luca Canesi si è avvicinato per la prima volta al mondo CasaClima partecipando proprio ad un corso base organizzato nel 2005 dal Collegio. “Affascinato ed entusiasmato dall’esperienza grazie anche alla lezione tenuta dal direttore Lantschner” nel 2006 ha proseguito il suo percorso a Dobbiaco con il corso avanzato e nel luglio 2007 ha infi ne seguito il corso per Consulenti energetici a Bolzano, ottenendo la qualifica di consulente esperto CasaClima. Nel frattempo ha potuto trasferire nella pratica i concetti appresi: in primis nei suoi progetti e realizzazioni, ma anche fornendo consulenza qualificata ad altri colleghi. “Attualmente i maggiori interlocutori sono imprese e progettisti, c’è qualche privato ma sono pochi” afferma Canesi. “In Lombardia, essendo in vigore un altro sistema di certificazione la situazione non
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è delle più rosee; non è sempre facile far capire al privato, obbligato a certificare secondo i parametri della Regione, che i costi aggiuntivi per una certificazione di qualità CasaClima saranno ampiamente ripagati da un effettivo risparmio energetico e da un aumento del valore economico dell’immobile. In questo momento quindi i più interessati alla consulenza ed alla certificazione CasaClima sono le imprese e gli operatori immobiliari, in quanto sperano, vista la stagnazione del mercato edilizio, in una diversificazione, soprattutto in termini qualitativi, che possa dare più opportunità”.
Una consulenza preziosa già in fase di progettazione E proprio un’impresa di costruzioni di Brescia ha contattato il geometra, attraverso i recapiti pubblicati sul sito dell’Agenzia CasaClima , per una consulenza energetica relativa ad un edificio residenziale di cinque appartamenti allora in fase di progettazione.La richiesta del cliente è stata chiara: “Voglio realizzare un edificio in classe A”.Il primo passo del consulente esperto CasaClima è stato quindi quello di visionare il progetto, a firma del geometra Stefano Moscatelli, e procedere ad una prima valutazione energetica.
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Tenendo conto dell’obiettivo da raggiungere, un edificio CasaClima A, si è proceduto ad un primo calcolo dei fabbisogni per riscaldamento utilizzando il programma di calcolo CasaClima ,con l’intento di individuare per ogni elemento costruttivo il valore di trasmittanza necessario per centrare l’obiettivo di un fabbisogno inferiore ai 30 kWh/ m²a. In modo più dettagliato si sono successivamente definite le stratigrafie delle strutture verticali ed orizzontali che compongono l’involucro, per poi definire insieme al geometra Leonardo Baldassari le caratteristiche richieste per gli infissi esterni, con particolare attenzione al telaio in legno ed al tipo di vetro utilizzabile. Il risultato finale del calcolo ha portato ad un indice termico di 24,50 kWh/m²a. Per ottenere questo risultato sono state studiate strutture dell’involucro con le seguenti trasmittanze: Murature perimetrali
U= 0,20 W/ m²K
Setti e pilastri in getto
U= 0,22 W/ m²K
Solaio verso autorimessa e locali interrati non riscaldati
U= 0,26 W/ m²K
Solaio di copertura
U= 0,15 W/ m²K
Solaio esterno, terrazze al piano secondo
U= 0,21 W/ m²K
Caratteristiche degli infissi
Uf= 1,7 W/ m²K Ug= 0,8 W/ m²K
Per raggiungere questi valori di trasmittanza si sono utilizzati i seguenti materiali: Murature
laterizio porizzato posato con malta termica e isolamento a cappotto con cm. 12 di EPS
solaio verso interrato
pannello di XPS spessore cm. 10
solaio copertura
pannello di XPS spessore cm. 20
Ottimizzato l’involucro l’attività di consulenza si è spostata sulla definizione degli impianti con l’obiettivo di installare un impiantistica efficiente e che possibilmente sfruttasse fonti energetiche rinnovabili. La proposta per l’impianto di riscaldamento è stata quella di un sistema a bassa temperatura, con un generatore costituito da una pompa di calore alimentata da due sonde geotermiche aventi la profondità di circa 80 m ciascuna. Le valutazioni ed i calcoli effettuati hanno mostrato che per il fabbisogno di riscaldamento dell’edificio era sufficiente una pompa di 10 kW di potenza: con un COP che è circa 3 ed una potenza di riscaldamento richiesta di circa 8 kW la potenza elettrica impegnata sarà di circa 2,7 kW. Per la produzione di acqua calda sanitaria le scelte sono invece ricadute sul teleriscaldamento. Un’analisi economica ha infatti mostrato che le particolari condizioni di fornitura offerte dal teleriscaldamento risultavano più convenienti rispetto alla produzione con pompa di calore.
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Sezione orizzontale tipo con finestra
Oltre all’impianto di riscaldamento, in ogni unità immobiliare è stato previsto un impianto di ventilazione meccanica con recupero di calore, particolarmente importante sia per il controllo della temperatura e umidità degli ambienti interni, ma principalmente per dare un elevato indice di comfort e salubrità dei locali abitativi.Canesi ha spiegato ai suoi committenti come in un edificio ad alta efficienza energetica sia estremamente importante porre attenzione alla ventilazione dei locali utilizzati: “l’involucro deve avere una buona tenuta all’aria, per evitare inutili dispersioni termiche; questo però, non si sposa benissimo con l’eliminazione del vapore acqueo prodotto all’interno dell’unità abitativa, che dovrebbe essere comunque sempre ben aerata”.“Proprio queste operazioni di ventilazione naturale, spesso e volentieri vengono tralasciate dagli utenti finali, provocando un aumento considerevole dell’umidità all’interno dell’alloggio, che giorno dopo giorno provoca formazioni di muffe e condense, oltre che a rendere gli ambienti poco salubri” spiega ancora Canesi. Ecco perché ha consigliato l’installazione di una ventilazione meccanica; grazie al recuperatore di
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con taglio termico verso l’interno. La stessa attenzione è stata data alle soglie e al posizionamento dei falsi telai, facendo in modo di ridurre il più possibile le dispersioni dovute ai ponti termici e garantendo la tenuta all’aria. In contemporanea con il lavoro di consulenza il geometra Canesi si è occupato per conto della committenza anche delle pratiche per l’ottenimento della certificazione energetica CasaClima inoltrando modulo di richiesta, il calcolo e tutta la documentazione necessaria. L’Agenzia CasaClima ha quindi provveduto mediante i sopralluoghi di un proprio certificatore abilitato alla verifica in corso d’opera. calore ad alta efficienza possono inoltre essere ridotte le perdite per ventilazione. “Per migliorare ulteriormente le prestazioni energetiche dell’immobile” aggiunge Canesi “è stato previsto anche un collettore a terreno per il preriscaldamento e preraffrescamento dell’aria in entrata all’impianto di ventilazione meccanica controllata”.Attraverso il passaggio forzato in una tubazione a circa 3 m di profondità, l’aria verrà riscaldata o raffreddata naturalmente a seconda della stagione: in inverno basterà quindi meno energia per portarla alla temperatura di 20° C mentre in estate contribuirà ad un raffrescamento naturale degli ambienti. Anche se all’inizio queste soluzioni impiantistiche sono sembrate alla committenza di non facile applicazione, Canesi ha saputo dimostrare ai suoi interlocutori come l’investimento in queste tecnologie ripaghi sia in termini economici, che dal punto di vista del comfort abitativo, e sicuramente anche dal punto di vista ambientale.
Suggerimenti e controllo di qualità direttamente in cantiere Il lavoro del consulente CasaClima è quindi proseguito in cantiere, dove Canesi è stato chiamato per definire con l’impresa, in questo caso anche committente, le fasi più critiche. “Ritengo che non sia possibile fare una buona consulenza fermandosi alla fase progettuale, senza occuparsi della fase esecutiva.” Le maggiori difficoltà affrontate dal consulente hanno infatti riguardato la definizione dei particolari costruttivi dei vari nodi e la risoluzione dei ponti termici che nelle costruzioni tradizionali sono spesso trascurati.”Le nostre imprese non sono ancora formate e quindi hanno necessità di essere seguite passo passo durante la costruzione” continua Canesi. Particolare attenzione è stata data in particolare alle aperture. In collaborazione con il geometra Baldassari è stato studiato ad esempio un sistema particolare che permettesse di avere un davanzale in pietra di considerevole spessore all’esterno, ma
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Un’attività sempre più richiesta Ora che l’edificio è concluso ed è stata ottenuta la certificazione energetica CasaClima in Classe A il geometra Canesi può esser soddisfatto del suo contributo e può dare un giudizio su questa esperienza lavorativa in qualità di consulente. “È stata un esperienza importantissima, i rapporti con i committenti sono sempre stati ottimi anche perché erano già orientati alla costruzione di edifici a basso consumo. Con loro non vi è stato nessun problema, tanto è vero che abbiamo ora in corso la progettazione della loro sede con un fabbisogno di 6 kWh/m²a , un edificio classe Oro”. “Il ruolo di consulente energetico mi ha dato molta soddisfazione ed un’ulteriore carica per il prosieguo della mia attività lavorativa nel segno dell’edilizia a basso consumo” prosegue Canesi che insieme ai suoi collaboratori riuniti nella cooperativa Coopconsulting ha in corso certificazioni, già richieste all’Agenzia CasaClima, per 56 alloggi in 13 edifici. “La figura del Consulente CasaClima è sicuramente vista in modo positivo, il marchio CasaClima è sinonimo di qualità” ma conclude Canesi “il solo riconoscimento da parte dell’Agenzia non è sufficiente: è compito di ognuno di noi farsi conoscere e creare opportunità di lavoro”.
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Alcuni Consulenti CasaClima
Consulente esperto CasaClima Con un fabbisogno energetico nel settore edilizio in costante aumento, energie fossili che scarseggiano e con prezzi dell’energia alle stelle, una consulenza energetica competente ed indipendente è oggi sempre più richiesta. ome si possono sfruttare i potenziali di risparmio energetico negli edifici, quali vettori energetici devono essere presi in considerazione sia dal punto di vista economico che ecologico, quali tecnologie permettono costi minori per produrre e distribuire calore, come si può raggiungere un comfort estivo a basso impatto ambientale e ridotti costi di esercizio. A queste ed altre domande poste da committenti, imprese, progettisti, pubbliche amministrazioni devono saper rispondere con competenza i consulenti esperti CasaClima. La figura del consulente energetico specializzato, già operativa da anni in molti paesi europei quali Germania, Austria e Svizzera, rappresenta un valido aiuto soprattutto per l’utente nelle scelte fi nalizzate ad un uso energetico consapevole ed ecocompatibile, sia nel caso di nuove costruzioni che sia nel risanamento energetico di edifici esistenti.
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Il percorso formativo L’accesso ai corsi di formazione per diventare consulente CasaClima è aperto a tutti coloro che siano in possesso di un diploma di maturità o laurea nel settore tecnico (ingegneri, architetti, geometri, periti industriali/edili) Il percorso formativo è composto da 180 unità formative suddivise in 3 moduli: • 1° modulo: Corso base con 20 unità formative • 2° modulo: Corso avanzato con 40 unità formative • 3° modulo: Corso per consulenti con 120 unità formative Nel 3° modulo sono approfondite in particolare le questioni relative all’involucro ed all’impiantistica già affrontate nei moduli base ed avanzato. Si introducono inoltre i concetti e i metodi di valutazione della sostenibilità ambientale, le normative e gli incentivi nel campo del risparmio energetico, la valutazione economica degli interventi. Ampio spazio è dedicato al programma di calcolo ed alla certificazione CasaClima nonchè all’acustica negli edifici a basso consumo. I concetti teorici affrontati nel corso dei tre moduli sono infine messi in pratica in un workshop di progettazione e verificati nella loro applicazione mediante visite in alcuni cantieri. Alla fine del 3° modulo è previsto un esame scritto e orale per verificare le competenze acquisite.
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Il superamento di questo esame permette di ottenere la qualifica di consulente esperto CasaClima e di essere iscritti al corrispondente elenco Consulente sul sito dell’Agenzia CasaClima. Per rimanere al passo con la rapida evoluzione tecnologica nel campo dell’efficienza energetica degli edifici il consulente CasaClima è chiamato inoltre a seguire ogni anno specifici corsi di aggiornamento riconosciuti dall’Agenzia CasaClima.
Quali sono gli ambiti di competenza del consulente esperto CasaClima? I consulenti devono dimostrare specifiche competenze e conoscenze nei seguenti tre ambiti: • involucro dell´edificio/architettura • impiantistica • redditivitá economica/incentivi
Che cosa fa un consulente esperto CasaClima? Il consulente esperto CasaClima svolge la sua consulenza in modo autonomo e indipendente affiancando il privato, il progettista o il costruttore nella scelta delle soluzioni più efficaci per il risparmio energetico. A seconda delle esigenze e delle diverse situazioni in cui il consulente è chiamato ad intervenire, possono essere richieste diversi tipi di consulenza. Qui di seguito vi offriamo un breve panoramica .
Consulenza energetica per l’esistente Una consulenza energetica da parte di un consulente esperto CasaClima è un valido aiuto per sfruttare al meglio il potenziale di risparmio energetico negli edifici esistenti. In questo caso il consulente viene a visitare personalmente l’edificio dando una consulenza specifica sui problemi esistenti, sulle possibilità di risanamento del fabbricato o sulle iniziative da intraprendere per ridurre i costi energetici . La consulenza prevede un dettagliato esame dello stato di fatto sia per quanto riguarda i diversi elementi dell’involucro (stato dei diversi elementi costruttivi, presenza di ponti termici, tenuta all’aria dell’involucro) sia per quanto riguarda l’impiantistica installata (sistemi di produzione ed emissione del calore, sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria o altro). Una volta raccolti i dati necessari, viene stilato un bilancio energetico dell’esistente ed un’analisi dei punti deboli, mettendo in luce le potenzialità di miglioramento con relative raccomandazioni di risanamento. Vengono fornite delle raccomandazioni tecniche per esempio nel campo dell’ isolamento termico e della tenuta all’aria dell’involucro, del riscaldamento, della produzione di acqua calda o del recupero di calore e consigliate
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diverse alternative di risanamento con un calcolo dei costi complessivi. Se necessario può essere fatta una valutazione dei costi di investimento e calcolato il tempo di ammortamento delle spese sostenute grazie al risparmio energetico ottenibile nel tempo. La consulenza in loco può essere fatta per tutti i tipi di edifici.
Consulenza energetica per nuovi edifici La consulenza da parte di un consulente esperto CasaClima nel caso di nuove realizzazioni può essere richiesta non solo dal committente, ma anche dal progettista. Spesso infatti le nuove conoscenze nel campo energetico o ecologico non fanno parte del bagaglio culturale dell’architetto o dell’ingegnere chiamato a progettare l’edificio. In questo caso è quindi utile un supporto da parte di un consulente esperto CasaClima sia in fase di progettazione preliminare che esecutiva. Il consulente CasaClima è in grado di suggerire le migliori soluzioni, sia dal punto di vista tecnico che ecologico ed economico, per raggiungere un elevato standard energetico dell’edificio come quello stabilito con i parametri CasaClima. Il consulente CasaClima è in grado di dare indicazioni sull’orientamento al fine di massimizzare gli apporti solari e progettare gli accorgimenti più idonei per la protezione solare estiva. Può dare consigli per minimizzare le perdite in inverno, suggerire materiali e spessori dell’involucro e dello strato isolante,può indicare la tipologia e le caratteristiche energetiche degli infissi e le più efficienti soluzioni a livello impiantistico. Può inoltre fornire analisi tecnico economiche con indicazione dei costi di investimento e relativi tempi di ammortamento. Inoltre può mettersi a disposizione per seguire personalmente il cantiere, in particolare per quanto riguarda la corretta posa dei materiali isolanti e la soluzione dei ponti termici. Il consulente esperto CasaClima, in funzione della sua preparazione e conoscenza specifica, può inoltre offrire i seguenti servizi: • calcoli di simulazione del comportamento energetico dell’edificio • analisi termografiche • prove di tenuta all’aria dell’edificio mediante Blower-Door test • certificati energetici per costruzioni nuove oppure per edifici esistenti o risanati • documentazione per richiedere contributi o incentivi • elaborazione di piani energetici per zone di nuova urbanizzazione I nominativi dei consulenti CasaClima sono disponibili sul sito www.agenziacasaclima.it. Una tessera di riconoscimento con foto certifica la loro iscrizione all’elenco dei Consulenti esperti CasaClima.
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Casa Capriata: il rifugio eco-compatibile del futuro Un progetto collettivo realizza nel 2008 l’idea del 1954 dell’architetto Carlo Mollino. Ad Internorm la sfida di realizzare porte e finestre 4 anni sono una vita per un uomo e anche per una casa, ma molto meno per l’ambiente. A 54 anni dalla prima progettazione, viene realizzata ora una costruzione che farà sicuramente parlare di sè. Si tratta di “Casa Capriata”, un rifugio alpino dedicato alla figura di Carlo Mollino. Il progetto verrà realizzato nel corso dell’estate 2008 in Valle d’Aosta, nel territorio Walser di
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Gressoney Saint Jean a quota 2100 metri sul livello del mare. A distanza di oltre cinquant’anni viene costruita una delle case ideali di Carlo Mollino. Ancora oggi, dicono gli esperti, si tratta di un progetto realmente all’avanguardia. L’architetto Mollino aveva disegnato questo edificio sperimentale in legno per la X Triennale di Milano, nel lontano 1954. Oggi quel bozzetto viene ripreso per volere del Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno industriale del Politecnico di Torino e sarà uno dei sei Official events nell’ambito degli Off Congress del XXIII UIA World Congress Torino 2008. Caratteristica fondamentale della costruzione sarà l’appartenenza alla categoria delle Case Passive,
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Struttura in legno e guscio in alluminio. Con schiuma poliuretanica interna per un isolamento perfetto. Ferramenta nascosta. Isolamento termico Uw fino a 0,71 W/m²K
quindi con fabbisogno energetico per il riscaldamento vicino allo 0. Sarà affidato ad Internorm il compito di realizzare le finestre e tutti i serramenti. Le finestre Internorm sono perfette in ogni tipo di edificio, per la qualità, funzionalità ed eleganza dei materiali, dei colori e dei modelli. Internorm, ormai leader europeo dei serramenti, ha accettato la sfida del progetto di “Casa Capriata” e si spenderà per mettere a servizio di questa realizzazione tutta la sua competenza, tecnologia e qualità cotruttiva. “Casa Capriata” sarà realizzata grazie al sostegno della Regione autonoma della Valle d’Aosta, del Comune di Gressoney Saint Jean e alla partecipazione tecnica di alcuni sponsor coinvolti dal Politecnico di Torino. Nel corso di una conferenza, che si è svolta a Torino il 10 giugno scorso, sono stati presentanti gli esiti del lavoro collettivo che porterà nelle prossime settimane alla nascita di questa casa. Si dice che l’architettura aiuti a pensare i luoghi oltre le dimensioni fisiche. È sicuramente anche il caso di questo progetto che, a distanza di oltre mezzo secolo, dimostra oggi tutta la sua modernità. “Casa Capriata” è infatti il progetto sperimentale di un rifugio ecosostenibile in legno. Si tratta di un’architettura in legno sollevata dal suolo il cui progetto originario fu considerato negli anni ’50 un manifesto della sperimentazione di materiali e di innovative tecniche di costruzione. L’utilizzo di nuovi materiali come resinflex, gommapiuma e
plastica, abbinati al legno e al cristallo, sono infatti testimonianza del tentativo da parte del progetStruttura in legno/alluminio con effetto “tutto tista di un ripensamento vetro” dato dal battente senza telaio complanare delle architetture walzer al vetro. Massimo isolamento termoacustico garantito. Massima funzionalità assicurata dal dell’alta valle di Gressopratico sistema di oscuramento integrato. Isolaney e di Valtournenche, mento termico Uw fino a 0,63 W/m²K che egli analizzò a partire dal 1929. Basata sull’idea di “una costruzione leggera in legno” la Casa Capriata utilizza un’ossatura costituita da tre capriate a catena portante gli orizzontamenti: in tal modo, le pareti laterali sono costituite dalle falde stesse del tetto interamente esteso a tutto il lato inclinato della capriata. Distribuita su tre piani, l’abitazione ospita al primo piano il soggiorno-pranzo, la cucina, un servizio e un piccolo disimpegno per il deposito degli sci a fianco dell’ingresso; al secondo piano due camere e un bagno aggregato in modo da formare un quadrato; il terzo piano, di minuscole dimensioni, è occupato da due camere e da una serie di armadi.
INFO Internorm Italia Srl Via Bolzano 34 | 38100 Gardolo di Trento (Tn) Tel. 0461 957511 | info@internorm.com | www.internorm.it
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Inaugurazione “MONDO PORTE RUBNER” In data 18 aprile 2008 la Rubner ha inaugurato al Kampill Center di Bolzano il suo nuovo “MONDO PORTE RUBNER”, un luogo innovativo e unico nel suo genere, inteso come punto di riferimento per architetti e progettisti. u una superficie di 280 mq sono esposti oltre 150 modelli di porte diversi che forniscono al cliente una visione d’insieme dell’ampia gamma di porte e portoncini Rubner. Da moderno a rustico, da bianco a nero, dalle tipologie di legno pregiato quali noce e rovere ai legni indigeni come abete e larice – il cliente si ritrova immerso in un universo fatto di colori, materiali e design che gli propone un approccio del tutto inedito al prodotto “porta”. Al di là degli aspetti puramente funzionali, la porta è considerata un pregiato elemento di arredo che si caratterizza per design e individualità nonché per spiccate capacità funzionali e massimi standard qualitativi – tutte caratteristiche che fanno delle porte Rubner un prodotto unico e ricercato. Il nuovo MONDO PORTE, realizzato in collaborazione con l’Arch. Gerd Bergmeister di Bressanone, è uno show-room prestigioso e davvero singolare pronto ad accogliere i clienti intenzionati a conoscere nel dettaglio la vasta gamma di soluzioni Rubner. Situato in posizione strategica, a pochi minuti dall’uscita dell’autostrada e facilmente raggiungibile da tutte le parti della provincia e dalle regioni limitrofe, il nuovo show-room permette di conoscere e valutare l’ampia gamma di prodotti. Un lettore di impronte digitali consente al cliente di accedere allo spazio espositivo in maniera elettronica e senza vincoli di orari di apertura. Ogni volta che il progettista vorrà introdurre i propri clienti nel mondo delle porte, troverà, per così dire, la porta aperta. Gli aspetti funzionali delle porte sono illustrati su due piani: partendo dalle porte per CasaClima e tagliafuoco attraverso i portoncini blindati e ad elevata protezione acustica alle porte per interni e ai portoncini in legno.
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Frangisole
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Vivere bene, risparmiando energia … protezione contro sole e intemperie. Sia nelle nuove costruzioni, che in caso di ampliamenti o ristrutturazioni, l’obiettivo è sempre un ambiente confortevole, a casa e sul lavoro. E se c’è anche un risparmio energetico, tanto meglio. Per ottenere ciò si spazia tra veneziane, tende da sole, avvolgibili e veneziane esterne. on importa come si vive o dove si lavora, per sentirsi bene una cosa dovrebbe essere perfetta: la protezione dal sole e dalle intemperie. Con la giusta protezione è possibile creare sempre in casa o sul posto di lavoro un’atmosfera che genera benessere. E chi cerca soluzioni ottimali in questo senso, si imbatte di continuo nel marchio HELLA. Hella Italia, grazie alla sua spinta innovativa e alla varietà di prodotti, è leader del mercato nel proprio settore.
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Consulenza competente I consulenti specializzati di HELLA sono in grado di consigliare con competenza la soluzione migliore anche per gli aspetti che riguardano un clima abitativo confortevole, la sicurezza, il risparmio energetico e l’aspetto estetico. In questo senso HELLA è un passo avanti. Con una vasta gamma di prodotti è in grado di offrire la soluzione perfetta per qual-
Ombreggiamento
siasi esigenza. Gli avvolgibili e le veneziane esterne HELLA sono la protezione ottimale dal sole e dalle intemperie per esterni, possono essere inseriti nel HELLA-trav, il famoso sistema a cassonetto HELLA, ovvero montati successivamente, e permettono di far risaltare le linee architettoniche.
Perfetta funzionalità e straordinaria qualità Un prodotto classico di HELLA sono le veneziane. Sia montate all’esterno che all’interno, le veneziane permettono di regolare in modo piacevole la luce incidente e proteggono da sguardi indiscreti. Anche nel campo di prodotti speciali come zanzariere e ombreggiatura di giardini d’inverno, HELLA si distingue per la perfetta funzionalità e la straordinaria qualità dei suoi prodotti. Sono sempre più richiesti i sistemi tessili di ombreggiatura ambiente, come plissee, avvolgibili in stoffa e veneziane verticali. Per dare la possibilità di apprezzare appieno il tempo libero sul terrazzo o sul balcone, HELLA completa la propria gamma di prodotti con tende da sole. I suoi consulenti competenti e professionali offrono informazioni complete e un servizio orientato al cliente. HELLA Italia ha la propria sede a Bolzano.
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Tende da sole
Architravatura
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AT TUA L I TÀ
Come il BIM (Building Information Il primo passo di collaborazione tra AUTODESK e Agenzia CasaClima. Chi ha partecipato alla prima informatizzazione, cioè al passaggio dal vecchio tavolo da disegno verso il personal computer ed i software CAD, si ricorderà di momenti molto particolari. l mercato aveva quasi obbligato tutti i progettisti a cambiare il modo di lavorare, dando la possibilità di tagliare di netto molti processi e costi. Inoltre i sistemi informatici di disegno, come quelli sviluppati dal leader di settore AUTODESK, aiutano a migliorare notevolmente i tempi di redazione e offrono ancora oggi ai singoli progettisti varie possibilità di interscambio e riproduzione. Passato un quarto di secolo da quella rivoluzione, ed ebbene sì AutoCAD ha compiuto 25 anni, oggi ritorniamo ad essere di fronte ad un ulteriore ed importante passaggio: quello metodologico. Nella prima informatizzazione tutto era cambiato, tranne il metodo di lavoro, incentrato su geometrie elementari (primitive) solitamente 2D. Quindi sostanzialmente l’informatizzazione non
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ha rivoluzionato le tecnologie di disegno e costruzione, bensì i modi di uso/gestione e di stampa dei progetti. Quello a cui stiamo assistendo invece negli ultimi anni, grazie al progresso delle tecnologie ed alle esperienze di altri settori, il BIM permette un passo ulteriore e rivoluzionario nel disegno ingegneristico ed architettonico. Il Building Information Modelling è una vera innovazione culturale, imposta dalla necessità di essere competitivi sullo scenario globale, di rispettare le tempistiche, di coordinare i dati progettuali perchè siano sempre aggiornati automaticamente dai sistemi. Quindi il dato grafico deve essere univoco e coordinato durante tutte le fasi di lavoro, in modo da non dover manualmente aggiornare le varie viste e tavole ogni volta che si effettua una modifica al progetto.
La progettazione sostenibile ed e come il BIM aiuta La possibilità di progettare ed avere sotto controllo tutti i processi e le informazioni riguardanti ambiti multidisciplinari porterà l’utente ad avere dei vantaggi importanti durante la progettazione. Nella pratica corrente, molti modelli digitali degli edifici creati in 2D non contengono informazioni sufficienti per una valutazione corretta della performance energetica dell’edificio stesso. Questi progetti avranno bisogno di un grande lavoro di adeguamento manuale per inserire le informazioni utili ad analizzare le prestazioni energetiche. Il BIM, in questo caso, grazie alla sua totale flessibilità di utilizzo e creazione di informazioni intelligenti, integrate e multidisciplinari, permette di gestire determinate evacuazioni successive, come la valutazione energetica e di sostenibilità ambientale. Immaginate di avere con un unico click del mouse le informazioni sulla qualificazione energetica di un edificio e che ad ogni modifica del progetto, esse vengano aggiornate automaticamente: il tempo risparmiato è enorme. Per questo motivo Autodesk ha deciso di collaborare con il leader di mercato per la certificazione energetica in Italia: l’Agenzia CasaClima di Bolzano. Lo scopo comune è quello di unire la certificazione energetica con il “modello progettuale” tramite i sistemi BIM di Autodesk creando progetti i quali devono contenere già tutte le informazioni necessarie alla valutazione energetica e che grazie alla flessibilità di interscambio non
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Modelling) aiuta la sostenibilità richiedono più elaborazione manuale da parte del progettista. Non ci sarà solo tempo risparmiato a favore dei progettisti, con conseguente riduzione dei costi e minore impatto complessivo sull’ambiente durante la fase di progetto, ma soprattutto vedremo architettura e costruzioni di qualità ambientale più alta grazie alla possibilità di visualizzare, analizzare e valutare le performance dell’organismo edilizio prima che la prima pietra venga posata. Il Building Information Modelling di Autodesk si declina principalmente attraverso una piattaforma tecnologica di nome Revit; i prodotti che ne fanno parte sono Revit Architecture, Revit Structure e Revit MEP. Usando questo tipo di prodotti i professionisti del settore edile possono incrementare l’efficienza lavorativa e quindi anche la competitività professionale puntando su una carta vincente.
Il metodo BIM e la tecnologia di AutoDesk revit al servizio del progettista L’innovazione introdotta dal metodo BIM consiste nell’unire il dato grafico (forma) con l’ alfanumerico (informazione): l’idea quindi non è più una semplice rappresentazione grafica, ma al suo interno contiene informazioni alfanumeriche che ne consentono una verifica “di fattibilità” e “sostenibilità”. Avvalendosi di questa innovativa tecnologia A.U.Service (www.auservice.it) sviluppa modelli 3D “Intelligenti” grazie ai quali fornire al progettista raffronti grafici e numerici tra diverse soluzioni progettuali; il progettista può quindi fruire di strumenti per proporre al committente soluzioni progettuali tra loro diverse nelle quali evidenziare i vantaggi di una progettazione “attenta ai consumi”. La soluzione “vincente” viene poi resa reale mediante l’elaborazione di immagini foto realistiche e/o video e collocata nel contesto per valutarne l’inserimento nel paesaggio.
Progetti ancora con il metodo CAD? Scopri i vantaggi del bim e la tecnologia di autodesk revit!
detta di molti, era andata perduta nel passaggio dall’atto “manuale” a quello digitale (CAD). Per apprendere i vantaggi del metodo BIM partecipa ai corsi che cmotion, centro autorizzato Autodesk per la formazione, organizza presso le sedi di Bressanone e Monaco. Grazie alla sua esperienza pluriennale nel campo della formazione, cmotion (www.cmotion.net) ha sviluppato un concetto d’insegnamento modulare e fortemente incentrato sulla pratica rispondendo così alle necessità che il progettista ha nell’apprendere non un semplice strumento, ma un nuovo metodo di lavoro. Da Settembre, l’esperienza e la professionalità di cmotion arriva direttamente nel tuo studio grazie alla nuova formula dei “Corsi online by Revitforum” sviluppati in collaborazione con A.U.Service. Collegandoti al sito www.revitonlinetraining.com puoi effettuare il Test Online gratuito e scegliere tra “Corso Online” o “Lezione Online”
Il metodo BIM e la tecnologia fornita da Autodesk Revit permettono al progettista di riacquistare quella libertà ed immediatezza progettuale che, a
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Grande successo per il cubo di ghiaccio a Udine Dopo il successo ottenuto l’estate scorsa a Bolzano, l’esperimento del cubo di ghiaccio è arrivato quest’anno anche in Friuli. Obiettivo: mettere in luce, attraverso un esempio concreto e tangibile, gli effetti benefici che un buon isolamento termico è in grado di garantire anche durante la stagione estiva. rganizzato dall’APE, l’Agenzia Provinciale per l’Energia di Udine, partner dell’Agenzia CasaClima, in collaborazione con il Comune di Udine, l’esperimento si è svolto dal 28 giugno al 12 luglio in piazzetta Lionello di fronte alla sede municipale. Protagonisti dell’evento due blocchi di ghiaccio gemelli di un metro cubo ciascuno, uno lasciato all’aperto senza alcuna protezione, l’altro collocato all’interno di una CasaClima Oro. Sotto il caldo sole estivo il cubo rimasto all’aria aperta si è fuso in meno di quattro giorni. Il secondo blocco, invece, protetto dall’involucro ben isolato della CasaClima Oro è stato estratto dopo due settimane dalla posa quasi integro, dimostrando a tutti l’effettiva efficacia di un buon isolamento termico nel contenere i consumi energetici delle abitazioni e nel garantire ambienti abitativi confortevoli non solo in inverno ma anche in estate.
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Ottimi risultati oltre ogni aspettativa Il risultato ottenuto ha superato ogni migliore aspettativa: all’interno della CasaClima Oro, infatti, si è conservato il 93,2% del volume di ghiaccio iniziale, nonostante le alte temperature di stagione. In quei 14 giorni la temperatura media è stata infatti attorno ai 28°C, con picchi quasi ogni giorno superiori ai 30°C. Sulla parete esterna della casetta CasaClima Oro si sono registrate temperature fino a 45°C, mentre al suo interno la temperatura è rimasta pressochè invariata toccando al massimo 1,6°C. In queste condizioni, il blocco ha perso solo 68 litri d’acqua ed è stato estratto quasi perfettamente intatto dal suo involucro. Nel corso dell’esperimento la popolazione è stata sensibilizzata al tema del risparmio energetico in edilizia attraverso un gioco a premi che ha incontrato la curiosità di molti: tutti i cittadini sono stati infatti invitati a indicare su un’apposita cartolina la quantità di ghiaccio che ritenevano sarebbe rimasta dopo le due settimane di permanenza del cubo all’interno della casetta CasaClima Oro. L’ampia partecipazione all’iniziativa e l’esito più che positivo dell’esperimento hanno mostrato come un semplice gioco possa diventare un messaggio di forte impatto, capace di veicolare con maggior presa il concetto che il risparmio energetico di un’abitazione è determinato in primis dal suo grado di isolamento. Un buon isolamento termico permette infatti di conservare all’interno delle abitazioni sia il caldo d’inverno che il fresco d’estate, con enormi vantaggi per chi ci vive sia in termini di benessere abitativo che in termini economici e con un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra.
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Il sistema isolamento a cappotto Ai fini della durabilità del sistema a cappotto fondamentale risulta il fissaggio efficace e durevole dei pannelli isolanti al supporto da realizzarsi mediante incollaggio e/o tassellatura. a durata di vita prevista per un sistema a cappotto esterno, fi ssata dall’ETAG 004 in un minimo di 25 anni, è strettamente legata alla capacità del sistema di aderire in modo durevole al supporto su cui viene fi ssato. Questa aderenza deve essere garantita mediante incollaggio e/o fi ssaggio meccanico con tasselli. Ambedue le operazioni richiedono particolare cura sia in fase di scelta dei componenti da impiegare che nell’esecuzione: ad esse è delegata infatti la capacità del sistema di rispon-
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dere con un’appropriata resistenza meccanica alle sollecitazioni dovute al vento ed al peso proprio nonché la possibilità del sistema ETICS di adeguarsi, senza perdere in funzionalità, ai movimenti ed alle deformazioni della struttura principale.
Il fissaggio aggiuntivo con tasselli La scelta della modalità di fissaggio deve essere sempre conforme sia alle caratteristiche del supporto che alle caratteristiche dei pannelli isolanti che si vanno ad applicare. Quasi mai il solo incollaggio è sufficiente: l’inserimento di tasselli in aggiunta al collante è sempre richiesta per supporti già intonacati, di cui è impossibile assicurare la stabilità, o nel caso di supporti in calcestruzzo, poichè soggetti a possibili deformazioni ed alterazioni dimensionali. La tassellatura va prevista anche per tutti i sistemi
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a cappotto intonacato con massa superficiale superiore ai 30 kg/m² così come in edifici di altezza superiore ai 25 m. In riferimento alle diverse tipologie di pannelli, l’incollaggio ed il fissaggio meccanico aggiuntivo sono generalmente richiesti sia per i pannelli in EPS-F (unica eccezione i supporti di nuova costruzione in mattoni forati, blocchi forati/pieni e conci in calcestruzzo per rivestimento) che per i pannelli in lana di roccia MW-PT anche lamellari. Nel caso di pannelli in lana di roccia lamellare (cioè con fibre perpendicolari alla superficie del pannello) l’incollaggio dovrà essere a piena superficie. Per i pannelli in sughero naturale ICB ed in schiuma minerale (pannelli a base di idrati di silicato di calcio) e per i pannelli porosi in fibra di legno la tassellatura va eseguita seguendo le indicazioni del produttore. I pannelli utilizzati per l’isolamento dello zoccolo perimetrale, in EPS-P o XPS-R, necessitano invece di tassellatura aggiuntiva all’incollaggio solo sopra il livello terreno, ponendo particolare attenzione affinchè non venga forata la membrana impermeabilizzante. Nel caso di pannelli in XPS-R si deve inoltre prevedere l’inserimento dei tasselli prima dell’indurimento del collante.
La scelta dei tasselli La scelta dei tasselli deve sempre ricadere su prodotti certificati CE e con caratteristiche tecniche conformi alle prescrizioni dell’ETAG 014. Anche i tasselli dovranno essere sempre scelti in funzione del tipo di supporto, con riferimento alle categorie
Le categorie d’uso secondo l’Etag 014 definiscono i campi di impiego del tassello in relazione ai vari tipi di supporto: • Categoria d’uso A tasselli in plastica da usare su calcestruzzo normale • Categoria d’uso B tasselli in plastica da usare su blocchi pieni • Categoria d’uso C tasselli in plastica da usare su blocchi cavi o forati • Categoria d’uso D tasselli in plastica da usare su calcestruzzo alleggerito • Categoria d’uso E tasselli in plastica da usare su calcestruzzo cellulare autoclavato
d’uso presenti nella stessa norma (vedi box). Se il supporto non è associabile a nessuna delle categorie è richiesta una prova di tenuta a strappo del tassello, da effettuarsi direttamente in cantiere. Nel caso di supporto in calcestruzzo con cassero in legno (categoria d’uso A) è necessario assicurarsi che il tassello sia ancorato al nucleo strutturale mentre in presenza di intonaco di livellamento la scelta del tassello deve avvenire in modo che sia assicurata in ogni punto una sufficiente resistenza allo strappo. Un’importante caratteristica da considerare nella scelta dei tasselli è la dimensione del piatto di tenuta: i pannelli in lana di roccia lamellare richiedono tasselli con piatti di diametro minimo di 140 mm, mentre per tutte le altre tipologie di pannello sono sufficienti tasselli con piatti da 60 mm minimo.
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Il numero di tasselli
e sughero, viene posto un tassello al centro di ogni pannello ed in corrispondenza di ogni punto di incrocio dei giunti.
La quantità minima di tasselli da inserire per superficie di pannello è strettamente correlata alle sollecitazioni dovute al vento, che variano in funzione delle caratteristiche dimensionali e dell’orientamento della facciata. Nello specifico risultano maggiormente sollecitati i tasselli inseriti lungo i bordi di facciata, dove l’azione del vento può creare depressioni più consistenti con effetto di trazione sulla facciata. La larghezza di questa “zona a rischio” è fissata per tutti gli edifici in un minimo di 1 metro per ogni lato degli spigoli dell’edificio. Nel caso in cui l’altezza della facciata sia superiore alla sua lunghezza, la larghezza di questa zona perimetrale, per cui va assicurata una quantità adeguata di tasselli, viene calcolata come il 10% della lunghezza. Se viceversa l’altezza della facciata è inferiore o uguale alla sua lunghezza, la larghezza della “zona a rischio” sarà equivalente al 10% dell’altezza. In ogni caso tale larghezza non può mai superare i 2 metri. Se quindi per la superficie centrale della facciata vanno previsti almeno 6 tasselli/m², nella zona di bordo il numero di tasselli può aumentare fino ad arrivare a 12 tasselli/m². La quantità minima di tasselli necessari nella zona di bordo di un certo oggetto può essere ricavata dalla tabella 1 in funzione della velocità del vento, della conformazione del terreno in prossimità dell’edificio e dell’altezza dello stesso.
Schema a T
Nello schema a W, consigliato per pannelli in lana di roccia, ogni pannello è fissato con tre tasselli.
Schema a W
Per sistemi a cappotto in lana di roccia lamellare viene invece preferito uno schema di fissaggio con un tassello posizionato in corrispondenza di ogni giunto verticale e con l’aggiunta a file alterne di un tassello al centro del pannello.
Gli schemi di tassellatura Definito il numero di tasselli da inserire particolare cura va posta anche nella loro disposizione rispetto ai margini dei pannelli isolanti. Le diverse collocazioni possibili sono chiaramente correlate al numero di tasselli da inserire ed alle caratteristiche del pannello. Per pannelli in EPS, lana di roccia e sughero con una quantità di 6 tasselli/m² vengono generalmente utilizzati schemi a T o a W. Nello schema a T, consigliato per l’applicazione di pannelli in EPS
L’esecuzione dei fori e l’inserimento dei tasselli Anche nelle operazioni di applicazione dei tasselli vanno rispettate precise procedure in grado di garantire un’efficace tenuta degli elementi inseriti. L’esecuzione dei fori per l’inserimento dei tasselli va sempre eseguita quando il collante è indurito
Quantità di tasselli/m² nella zona perimetrale della facciata con un carico utile dei tasselli di 0,20kN Velocità del vento [km/h]
Topogafia dell’intorno I
II
III
Altezza dell’edifico [2] < 10
10 – 25
> 25 – 50
< 10
10 – 25
> 25 – 50
< 10
10 – 25
> 25 – 50
< 85
6
6
6
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6
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6
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85 – 115
8
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> 115
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12
12
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10
6
8
10
Le categorie I, II, e III corrispondono alle categorie II,III e IV dell’Eurocodice EN 1991-1-4 II Area con vegetazione bassa come erba e ostacoli isolati (alberi,edifici) con una distanza pari ad almeno 20 volte l’altezza degli ostacoli III area con una copertura regolare di vegetazione o edifici o con ostacoli isolati con distanza pari ad almeno 20 volte l’altezza degli ostacoli ( come villaggi, terreni suburbani, foresta permanente) IV Area in cui almeno il 15% della superficie è coperta con edifici e la loro altezza media supera i 15 metri.
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Schemi di tassellatura per 8-10-12 tasselli/m² sono indicati nei grafici a fianco.
(normalmente dopo 2-3 giorni dalla posa in opera) ad esclusione che nello zoccolo perimetrale per i pannelli in XPS-R, come già visto. Trapani perforatori a percussione sono utilizzabili solo con supporti in calcestruzzo o in mattoni pieni; negli altri casi vanno invece impiegati trapani e punte previste dal detentore del sistema. Le punte devono essere sempre utilizzate con diametro analogo a quanto indicato sul tassello da inserire. I pannelli in lana di roccia MW-PT vanno invece bucati a trapano spento per evitare di sfibrare il materiale. L’arresto della punta del trapano va sempre regolata in funzione della profondità del foro che è fissata in una misura equivalente alla lunghezza del tassello + 10mm. Se la tassellatura viene eseguita attraverso la rasatura la perforazione deve avvenire secondo le indicazioni del produttore. Una volta realizzato il foro si procede all’inserimento del tassello mediante percussione o avvitamento avendo cura che il piatto di tenuta rimanga a filo con il pannello isolante. Nel caso si utilizzino rondelle di copertura ad incasso, il tassello va invece fatto penetrare per circa 1 cm nel pannello isolante. L’uso di rondelle ad incasso permette di ottenere un substrato più omogeneo per la rasatura ed allo stesso tempo riduce il ponte termico dovuto al tassello. Le operazioni di fissaggio dei tasselli si concludono andando a verificare che ogni singolo elemento svolga la sua funzione: nel caso di tasselli slogati o non grippanti questi dovranno essere rimossi e sostituiti con altri in posizione prossima. Eventuali fori e cavità formatisi andranno riempite con lo stesso materiale isolante utilizzato nel sistema.
Un prontuario per la qualità Quanto sopra esposto e quanto già illustrato nei numeri precedenti è da considerare come un prontuario tecnico che progettisti, enti appaltanti e soprattutto ditte esecutrici sono invitati a seguire per la posa in opera di un sistema di isolamento a cappotto di qualità, come quello che caratterizza gli edifici CasaClima. Attenendosi a queste semplici ma fondamentali regole, sia in fase progettuale che esecutiva, si potranno evitare errori che potrebbero inficiare il corretto funzionamento del sistema ETICS e di conseguenza anche la possibilità di ottenere la certificazione energetica CasaClima.
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Una sfida per la cura degli anziani Nel marzo scorso sono stati avviati i lavori per la costruzione del nuovo centro residenziale di cura a Valdaora presentato nel secondo numero di questa rivista. A partire da questo numero sarà possibile seguire passo dopo passo il cantiere per capire meglio come nasce un edificio CasaClima.
La recinzione del cantiere
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Marzo-agosto 2008: dallo scavo al getto del secondo solaio I lavori iniziano il 3 marzo 2008 con la delimitazione dell’area. In accordo con il Comune di Valdaora si decide di sfruttare la recinzione che fronteggia diversi edifici pubblici sul lato nord. Per i bambini della scuola antistante queste ampie superfici diventano l’occasione per rappresentare con dei disegni il rapporto tra giovani ed anziani. Nel giro di 10 giorni lo scavo generale – circa 10000 m³ – è completato; lo scavo interessa praticamente
Lo scavo generale – marzo
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Realizzazione delle fondazioni – marzo
l’intero lotto, una parte del materiale di scavo viene depositata temporaneamente in un‘area adiacente per essere successivamente impiegata nei reinterri e nelle sistemazioni esterne.Il terreno è estremamente favorevole e consente di evitare costose opere di drenaggio. La costruzione comincia dal punto più basso, in corrispondenza della fossa dell’ascensore montalettighe, collocato in posizione centrale rispetto all’edificio; contemporaneamente vengono realizzate le fondazioni continue. La sagoma dell’interrato è determinata da quella del piano terra, dove si trovano anche ambienti con funzioni speciali -cappella, sala multifunzionale, caffè- ciascuno caratterizzato da una particolare conformazione.
I pilastri in acciaio al piano terra
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Il garage preparato per la cerimonia per la posa della prima pietra
L’edificio poggia su fondazioni continue e plinti di fondazione; solo alcuni ambienti dell’interrato sono compresi nel volume riscaldato: i due vani scale, gli spogliatoi per il personale con relativi ambienti di servizio, la stireria e la cucina. Questi ultimi due ambienti sono liberi su due lati per garantire ambienti di lavoro luminosi e confortevoli. La compresenza di ambienti riscaldati e non riscaldati sullo stesso piano ha portato a prevedere soluzioni che evitassero la formazione di ponti termici: nel caso degli ambienti riscaldati le fondazioni continue poggiano su uno strato di AUTORE blocchi in vetro cellulare di spessore 15 cm mentre il pavimento controterra è isolato con 25 cm di granulato di vetro cellulare sfuso che si collega al vetro cellulare sotto le fondazioni, garantendo la continuità dello strato isolante. Compatibilmente con le esigenze strutturali le pareti dell’interrato freddo sono separate da quelle Zenone Monteduro, architetto, si occupa delle parti riscaldate tramite fasce di di progettazione di isolante -XPS- inserito prima del getto. edifici ad alta effiIn alcuni casi sono stati impiegati dei cienza energetica in connettori termoisolanti. collaborazione con lo studio aichner_seidl Le pareti controterra vengono imperARCHITETTI ed è meabilizzate e coibentate con pannelli relatore nei corsi in XPS di spessore 16 cm; anche le paavanzati dell’Agenzia reti degli ambienti non riscaldati destiCasaClima.
Isolamento perimetrale della fondazione con XPS
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Isolamento perimetrale della fondazione con XPS
nati a deposito sono coibentate con 10 cm di XPS, affinchè le temperature interne siano sufficienti a garantirne un utilizzo ottimale. I vani scale sono elementi formali importanti e piuttosto complessi da realizzare, dal momento che tutte le superfici sono in calcestruzzo a vista, all’interno con casseri lisci, all’esterno con una casseratura rivestita con tavolato in legno. La preparazione dei casseri e l’armatura richiedono parecchio tempo. Nonostante la stagione, poco favorevole dal punto di vista meteorologico, ai primi di giugno avviene la cerimonia della posa della prima pietra, sfruttando l’ampio garage ancora a cielo aperto. Anche l’armatura ed il getto del primo solaio sono impegnativi, sia
Impermeabilizzazione e coibentazione delle pareti controterra
Taglio termico tra pareti del piano interrato
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Passerella esterna collegata con elementi portanti termoisolanti
a causa delle dimensioni -quasi 2000 m²- dei diversi livelli previsti al piano terra, con la parte residenziale, i locali di cura e l’ambulatorio medico sul lato ovest rialzati di 50 cm,e sia a causa degli sfalsamenti tra alcuni solai. Inoltre per esigenze di prevenzione incendi il solaio sopra il garage è progettato per garantire una resistenza al fuoco di 180’. Alla fine di luglio il primo solaio è praticamente terminato e le pareti del piano terra sono in costruzione. La struttura portante in pilastri d’acciaio e setti e pareti in calcestruzzo in opera consente di procedere speditamente alla realizzazione del secondo solaio. L’ultimazione delle strutture grezze è prevista entro la fine dell’anno.
Il salutare calore radiante delle stufe TULIKIVI
Interno del vano scale in cls a vista
Esterno del vano scale in cls a vista
L’azienda TULIKIVI e le sue consociate danno vita al Gruppo TULIKIVI, leader mondiale nel settore della lavorazione della pietra ollare e nella produzione di stufe ad accumulo termico. TULIKIVI, per la costruzione delle sue stufe-caminetto, utilizza la naturale pietra ollare – o steatite – e riesce ad offrire un prodotto versatile e di altissima qualità. Grazie alla vasta gamma dei nuovi modelli proposti e alle realizzazioni su misura la TULIKIVI infatti è in grado di esaudire i desideri di tutti i suoi clienti, anche di chi ha la necessità di scaldare ambienti molto ampi. Oltre ad essere garantite 5 anni, le stufe TULIKIVI permettono la detrazione d’imposta grazie alla certificazione di resa energetica molto elevata. Le certificazioni e la continua attività di ricerca e sviluppo vi assicurano una volta di più di aver fatto la scelta migliore per scaldare la vostra casa: il sano e avvolgente calore radiante TULIKIVI.
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Glas Müller Vetri, lo specialista del giunto caldo nel vetro isolante Anche il materiale del giunto perimetrale oppure del distanziatore gioca un ruolo importante ai fini dell’isolamento termico. l giunto tradizionale di una vetrata isolante è costituito da un profi lo di alluminio, riempito di sostanze disidratanti e da doppia sigillatura con materiali elastici (polisolfuro, poliuretano o silicone). L’alluminio è un ottimo conduttore di calore, pertanto si crea un ponte termico che determina un abbassamento di temperatura nella zona perimetrale della vetrata. Le conseguenze di tale fenomeno sono la perdita di calore e la tendenza alla comparsa di condensa sul bordo del vetro, che alla lunga può comportare un danno soprattutto sui telai di legno. Per ridurre tale fenomeno, negli ultimi anni sono state sviluppate delle soluzioni denominate “warm-edge” o “giunto caldo”: l’adozione di profili distanziatori alternativi, in acciaio inox, materie plastiche, o giunti in materiale organico, la cui conducibilità è di gran lunga inferiore a quella dell’alluminio. Tali soluzioni abbassano il cosiddetto valore “psi”, il coefficiente di trasmissione termica lineare sul bordo del vetro, espresso in W/(m K), permetten-
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INFO Glas Müller Vetri Spa Via del vigneto 9 | 39100 Bolzano (Bz) Tel. 0471 065211 | Fax 0471 911583 info@glasmueller.it | www.glasmueller.it
10,4 °C
17,5 °C
12,0 °C
Migliore isolamento lungo i bordi del vetro isolante e quindi una temperatura più alta lungo il telaio della finestra.
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Temperatura interna 20°C
17,5 °C
Temperatura esterna 0°C
Con giunto caldo Temperatura interna 20°C
Temperatura esterna 0°C
Senza giunto caldo
do una riduzione delle perdite perimetrali talvolta anche più del 50% rispetto ad un vetro isolante con il consueto profilo in alluminio. Questo determina un sensibile miglioramento della temperatura superficiale sul bordo del vetro e, di conseguenza, una riduzione del fenomeno di condensa in caso di aumento del contenuto di umidità nell’ambiente interno. Una misura di ciò è il fattore di temperatura minima fRsi, previsto dalla norma UNI EN ISO 10211: questo valore per una vetrata con giunto caldo può risultare fino al 25% superiore rispetto al valore di una vetrata con giunto in alluminio. Inoltre, l’utilizzo del giunto caldo influenza anche il valore complessivo U della finestra. Infatti la determinazione del valore U , secondo la norma UNI EN ISO 10077-1, considera anche la trasmittanza termica lineare (valore psi). L’utilizzo del giunto caldo può migliorare il valore Uw della finestra da 0,1 a 0,2 W/(mq K), che rappresenta, per finestre con telaio e vetri performanti, un miglioramento del 10% rispetto al valore globale di trasmittanza.
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Maico propone un alzante scorrevole che allâ&#x20AC;&#x2122;estetica unisce le alte prestazioni: sorprendente la resistenza a pioggia, vento e freddo. Si chiama HS Performance ed è la soluzione giusta per gli edifici a basso consumo energetico.
n alzante scorrevole è un serramento speciale: una grande vetrata panoramica che fa entrare in casa piĂš aria, piĂš luce e piĂš paesaggio di quanto possa fare una normale porta fi nestra. Nelle ville moderne o nei palazzi dâ&#x20AC;&#x2122;epoca, in residenze prestigiose o in semplici appartamenti, gli alzanti scorrevoli hanno sempre entusiasmato molto per lâ&#x20AC;&#x2122;impatto estetico e poco per la resistenza alle intemperie. Pioggia, vento e freddo mettono a dura prova questo tipo di serramento.
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PossibilitĂ senza limiti. Soluzioni di sistemi per facciate HPL. Quando la facciata di un ediďŹ cio deve affrontare tutte le intemperie, i pannelli HPL resistenti agli agenti atmosferici rappresentano la giusta scelta. Ahrntaler abbina questa caratteristica di resistenza ad una lavorazione dâ&#x20AC;&#x2122;avanguardia e di qualitĂ eccellente. Materiali pregiati, unâ&#x20AC;&#x2122;ampia gamma e dettagli rafďŹ nati garantiscono soluzioni ďŹ&#x201A;essibili e individuali per ogni esigenza. Che si tratti di facciate, balconi o staccionate: grazie ad un servizio professionale completo, dalla consulenza ďŹ no al montaggio, Ahrntaler è il partner competente per architetti e costruttori.
Se puoi pensarlo puoi farlo.
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Questo accadeva ieri. HS Performance di Maico è un concetto di alzante scorrevole rivoluzionario, dove alla bellezza si aggiungono prestazioni isolanti eccezionali. Così alte da renderlo adatto ai nuovi edifici a basso consumo energetico. Ecco i risultati che ha ottenuto nelle prove di laboratorio (per i test è stato utilizzato un alzante scorrevole in legno tenero, con un’anta fissa e una mobile, spessore 68 mm, altezza 2.800 mm, larghezza 3.800 mm): •
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tenuta all’acqua classe 8A, cioè 55 minuti di esposizione diretta alla pioggia battente con vento fino a 100 Km/h permeabilità all’aria classe 4, ovvero fuori vento a 115 Km/h e dentro quasi totale assenza di spifferi trasmittanza termica Uf=1,5 e Uw=1,4, una capacità di isolamento che permette di limitare gli sprechi di energia per il riscaldamento dei locali in inverno e per il loro raffreddamento in estate.
Precamera per avere più tenuta
Come questo traguardo è stato raggiunto Maico ha abbandonato il classico accostamento tra le superfici piane di anta e telaio e lo ha sostituito con una sagomatura: una camera di decompressione corre lungo tutto il perimetro dell’alzante scorrevole per impedire all’acqua di raggiungere le guarnizioni. Guarnizioni che non lavorano più solo frontalmente ma anche in appoggio laterale, con conseguente aumento della tenuta. E ancora: accessori anti infiltrazione e una soglia in vetroresina per l’isolamento termico. L’elenco dei costruttori di serramenti che realizzano alzanti scorrevoli secondo il sistema HS Performance di Maico è consultabile all’indirizzo internet www.maico.com/hsperformance.
Sezione del nodo centrale
Soglia in vetroresina o in alluminio
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Primo riscaldamento a pellet con tecnica a condensazione Piú efficienza con la tecnica a condensazione della ditta ÖkoFEN: La tecnica a condensazione sfrutta il calore latente dei gas fumi. Questo calore viene ridato al sistema. r 3FOEJNFOUP TVQFSJPSF BM (riferito sul fabbisogno)
r 4JTUFNB EJ SJTDBMEBNFOUP PUUJNP QFS TJTUFNJ B UFNQFSBUVSF CBTTF r 'JOP BM EJ SJTQBSNJP del combustibile in confronto alle caldaie a QFMMFU USBEJ[JPOBMJ r 7BMPSJ CBTTJ EFMMF FNJTTJPOJ r $POTVNP CBTTP EFMMB corrente KlimaHaus | CasaClima 03/2008
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Finestre “Quelle” in Alta Qualità Il risparmio energetico è la migliore fonte di energia. Le finestre e le portefinestre della ditta Quelle Finestre favoriscono il risparmio energetico e pertanto anche quello economico e contribuiscono - nel rispetto degli standard di CasaClima alla riduzione dell’emissione di CO2. a 40 anni Quelle Finestre realizza finestre, portafinestre e persiane. Grazie ad un impegno costante ed a significativi investimenti in tecnologie innovative e nella qualità, l’azienda familiare fondata da Josef Brunner si è sviluppata sino a divenire una moderna impresa con oltre 30 collaboratori. I prodotti Quelle Finestre si contraddistinguono per l’alta qualità, la tecnica innovativa e il perfetto design.
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Finestre su misura per nuove costruzioni e ristrutturazioni Assecondiamo i desideri individuali dei clienti e creiamo finestre in legno su misura, con forme e colori che si armonizzano con lo stile della casa e con le funzionalità desiderate. Le finestre sono dotate di vetro a basso emissivo, antirumore oppure sono munite di vetrate sottoposte a trattamenti spe-
ciali, coordinate con l’intelaiatura. Tutti i materiali utilizzati - il legno, le guarnizioni, i gocciolatoi, il vetro isolante e le finiture - sono della migliore qualità. La medesima varietà viene garantita anche negli interventi sugli edifici posti sotto tutela artistica: le esigenze individuali sono soddisfatte nel pieno rispetto delle norme a tutela del bene.
La finestra in legno-alluminio I vantaggi principali del rivestimento in alluminio consistono nell’elevato isolamento termico ed acustico nonché nella marcata resistenza alle intemperie. Per il rivestimento esterno in alluminio è possibile scegliere tra un’ampia gamma di colori RAL; l’interno può essere predisposto a proprio piacimento scegliendo tra le diverse tipologie di legno a disposizione. Chi sceglie una finestra in legno-alluminio ha la garanzia di non doversi più occupare della manutenzione. Anche la sicurezza riveste un ruolo importante: Quelle Finestre dispone di un’ampia gamma di finestre antisfondamento in grado di garantire i massimi livelli di sicurezza.
Servizio e montaggio Quelle Finestre sottolinea come il lavoro di montaggio di porte e finestre avvenga esclusivamente grazie all’opera del proprio personale. Sostiene infatti la titolare: “Diamo una grande importanza alla progettazione e alla qualità dell’esecuzione. A tal fine riteniamo fondamentale che porte e finestre vengano montate esclusivamente dal nostro personale. In questo modo i clienti hanno la garanzia di avere a che fare sempre e soltanto con gli specialisti Quelle: dal primo colloquio di consulenza fino alla messa a punto finale.“
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Vivere nell’Oro Vivere in mezzo alla natura, in modo semplice e seguendo i ritmi della giornata: questo era il sogno di Monika e Thomas Mariner. Il sogno della giovane coppia è diventato realtà tre anni fa quando si sono trasferiti nella loro CasaClima Oropiù sull’altopiano di Terento, lontani dal paese e dagli esseri umani. l luogo lascia senza fiato, dai suoi 1200 metri di altezza si gode un panorama unico sulla Val Pusteria che entusiasma allo stesso modo abitanti e visitatori. Qui Thomas e Monika vivono assieme ai loro figli Noah e Jonah, il cane Leo, numerosi gatti e quattro asini. In Val Pusteria i quattro quadrupedi grigi sono diventati nel frattempo un’attrazione. La coppia, con il suo amore per la natura e per gli animali, è andata infatti a colmare quasi per caso una lacuna di mercato: passeggiate con gli asini attraverso boschi incontaminati.
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Bonifaz è il più sfrontato di tutti. L’animale, che ha quattro anni, rosicchia volentieri i lacci delle scarpe dei visitatori oppure li tira nei momenti più inaspettati. Un asino dispettoso, di certo, ma come spiega Monika Mariner “che si lascia condurre con facilità e che proprio per la sua natura impertinente è amato sia dai grandi che dai bambini”. “Del resto gli asini sono molto intelligenti e non hanno grosse pretese” aggiunge la convinta protettrice degli animali “senza dubbio sono animali ideali per i bambini, perché non sono così grandi e timidi come i cavalli”. Gli asini inoltre non sarebbero per natura testardi, dipende solo da come vengono trattati. Chi li picchia non deve meravigliarsi se poi diventano cocciuti. Monika, che in passato partecipava a tornei a cavallo, sa di quello che parla: cavalcare senza violenza e rapporti rispettosi nei confronti degli animali fanno parte della sua passione. Qui sulla montagna soleggiata di Terento, lei e suo marito possono mettere in pratica questa loro visione. Nelle passeggiate guidate con gli asini i bambini possono rimanere in piedi in groppa agli animali e farsi portare per un po’. Ma sempre facendo in modo che animali e natura siano rispettati. Non ci
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sono cavalcate veloci e neppure carichi eccessivi. Tutto deve essere in armonia.
Quando i sogni diventano realtà La coppia ha imparato per esperienza che un sogno realizzato non perde niente del suo fascino. “Noi abitiamo in un paesaggio naturale meraviglioso, lontani dal traffico, dalla frenesia e dal rumore e possiamo godere di questa vita semplice con i nostri figli” dice Thomas Mariner, che di professione fa il vigile del fuoco. “Si, è per l’ambiente circostante e naturalmente anche per la casa”, aggiunge Monika, “noi qui ci sentiamo bene, è come se vivessimo all’aperto. Le molte finestre danno la sensazione anche a chi sta in casa di essere in mezzo al bosco”. L’ampio fronte finestrato sulla facciata sud lascia entrare il sole nelle stanze durante le mezze stagioni ma ombreggia in modo ottimale durante l’estate. Quando i due si decisero a costruire una casa, era per loro chiaro fin dall’inizio, che per prima cosa essa doveva essere adatta al loro modo di vita e allo stesso tempo non doveva sprecare natura e risorse.
Concetti chiari La richiesta dei committenti al team di architetti aichner_seidl ARCHITEKTEN di Brunico era quindi di una casa in legno, moderna, conveniente, energeticamente efficiente e con bassi costi di gestione. La costruzione è costata complessivamente 240.000 euro, i costi di esercizio sono nulli o quasi. Per l’architetto Werner Seidl questa è una dimostrazione che anche con mezzi finanziari limitati si può costruire una casa di altissimo livello. “Chi fa i calcoli in modo intelligente oggi investe in misure di risparmio energetico, per poter avere domani ancora potere d’acquisto” è il suo motto. Ed ha ragione. Essendo il terreno molto soleggiato e la costruzione compatta, la casa della famiglia Mariner non ha bisogno di riscaldamento. Solo nel soggiorno
c’è una piccola stufa che nei giorni più inclementi, quando il sole non si lascia vedere per tempi più lunghi, deve offrire un po’ di comfort. “A dir la verità non abbiamo mai utilizzato la stufa” dice Thomas Mariner “la temperatura interna si mantiene in tutte le stanze costantemente fra i 22 ed i 24 gradi e questo sia in estate che in inverno. Semplicemente magnifico”. D’altronde casa Mariner non ha solo convinto i proprietari ma anche la giuria che annualmente sceglie la miglior CasaClima: nel 2005 ha vinto nella categoria case unifamiliari.
Visitatori alla fattoria degli asini Da Thomas e Monika, che fra l’altro si sono sposati il 9.9.1999 alle 9 e 9, piombano in casa, accanto a chi vuole passeggiare con gli asini, sempre più committenti che vogliono informarsi sulle costruzioni sostenibili.”Molti dicono di trovare la casa bella, ma non avrebbero però il coraggio di costruire in modo così coerente, soprattutto per quanto riguarda il tipo di costruzione come anche
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per la scelta dei materiali. Per noi era invece chiaro di voler costruire con un’attenzione per il clima e l’ambiente. Questo appartiene alla nostra filosofia di una vita semplice“, conferma Thomas Mariner. Seguendo in pieno questa filosofia i Mariner hanno concepito anche un bebè CasaClima, così loro chiamano affettuosamente il figlio Jonah. Il piccolo, che ora ha tre anni, è venuto infatti alla luce con un parto in casa poco tempo dopo l’ingresso nella nuova abitazione.
Con bambini e asini Dal maggio 2008 Thomas e Monika conducono anche la fattoria degli asini, che confina direttamente con la loro casa. Noah e Jonah sono quasi sempre là con loro, soprattutto quando si tratta di pulire la stalla, di sellare gli animali o di fare un uscita con i visitatori sulle cime vicine. Così modesti come i loro asini, che “si accontentano di poco”, si dimostrano anche Thomas e Monika Mariner. Loro hanno la capacità di rallegrarsi per le piccole cose della vita. Ma che cosa c’è di più bello che un piccolo fiore sul margine di un prato o una passeggiata al sole fra le vette? La strada per arrivare dalla famiglia Mariner non è proprio semplice da trovare ma chi ce la fa sarà ricompensato da un trekkingtour sugli asini in piena tranquillità e con un panorama mozzafiato. Ulteriori informazioni: www.eselfarm.eu
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Prodotti tecnologicamente avanzati nel rispetto dellâ&#x20AC;&#x2122;ambiente La Brutti Serramenti è una realtĂ in continua espansione: utilizziamo il know-how accumulato negli anni di attivitĂ per affrontare al meglio le sfide progettuali che le tematiche ambientali rendono sempre piĂš necessarie.
che permettono di raggiungere valori eccellenti nella termica e nelle prove aria-acqua-vento. Non esiste una finestra ideale adatta a tutti: per questo il cliente viene guidato nella scelta dellâ&#x20AC;&#x2122;infisso adatto alle proprie esigenze con soluzioni su misura, in funzione della posizione e del tipo di coibentazione dellâ&#x20AC;&#x2122;edificio. Le materie prime utilizzate sono scelte con cura ed il legno proviene per un 80% da foreste certificate con rimboschimento garantito, secondo una filosofia di salvaguardia delle risorse ambientali.
a scelta degli infissi è di fondamentale importanza nella costruzione di un edificio, in quanto responsabili di oltre il 30% delle dispersioni termiche. Un edificio progettato e costruito con determinati criteri di isolamento risulta energicamente efficiente e con un elevato comfort abitativo. In questâ&#x20AC;&#x2122;ottica lâ&#x20AC;&#x2122;azienda Brutti propone serramenti dalle elevate performances, caratterizzati da una progettualitĂ mirata e da un controllo rigoroso dellâ&#x20AC;&#x2122;intera fi liera produttiva, condizioni
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Da un’esperienza di oltre 60 anni nasce la tecnologia ISOTEX Sin dal 1984 la C&P Costruzioni di Poviglio (RE), leader in Europa nella tecnologia costruttiva in legnocemento, utilizza i prodotti ISOTEX per realizzare edifici che costituiscono un’eccellenza nell’ambito delle costruzioni a basso consumo energetico, silenziose, antisismiche, resistenti al fuoco ed ecologiche. onfrontato con altri metodi costruttivi, quello ISOTEX si dimostra, a parità di risultati, la tecnologia più completa ed economica per la realizzazione di pareti portanti. Ne consegue un elevato comfort abitativo ed un significativo risparmio dei consumi energetici.
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L’impiego dei blocchi cassero La cultura delle costruzioni in legno, profondamente radicata nel nord Europa, ha dato impulso - in particolare in Germania, Austria e Svizzera all’impiego dei blocchi cassero in legno-cemento. Il legno-cemento si ottiene macinando trucioli di legno di abete mineralizzati e cemento. A tal fine, in tutto il ciclo produttivo si utilizzano solo materiali naturali, senza l’aggiunta di prodotti chimici. In questo modo si preserva la struttura porosa del legno che determina la traspirazione della muratura, riducendo sensibilmente la possibile comparsa di ponti termici - come condense e muffe - negli angoli tra muratura e solaio. Inoltre, grazie a questa tecnica costruttiva, la messa in opera avviene con rapidità e semplicità: i blocchi
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vengono infatti posati a secco e la maschiatura, sia orizzontale che verticale, garantisce una perfetta connessione tra gli elementi, leggerezza e versatilità. A partire dal 1997 la C&P Costruzioni ha introdotto sul mercato anche i solai in legno-cemento, che presentano le medesime caratteristiche degli elementi per parete.
L’analisi dei vantaggi Esaminiamo nel dettaglio i molteplici vantaggi offerti da questa tecnica costruttiva. Per quanto concerne l’isolamento igrotermico le pareti del cassero in legno-cemento costituiscono un doppio strato isolante, garantendo un grado di isolamento superiore del 40-50% rispetto alle strutture tradizionali di pari spessore. Inoltre, la consistenza porosa del conglomerato di legno all’esterno del blocco permette una efficiente traspirazione della parete. A parità di spessore, l’impiego dei materiali ISOTEX garantisce valori di isolamento fino a 5-10 db superiori rispetto alle strutture tradizionali. La resistenza ignifuga del sistema costruttivo ISOTEX è certificata REI 180. Le costruzioni realizzate con il sistema ISOTEX sono certificate nelle classi A o B di efficienza energetica. Le strutture realizzate con il metodo ISOTEX sono infine totalmente conformi alle normative in vigore nelle zone ad elevato rischio sismico. Per maggiori informazioni: www.blocchiisotex.it
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ProCasaClima 2009 L’evoluzione del programma di calcolo dell’Agenzia CasaClima è disponibile all’interno dell’ambiente XClima er la valutazione energetica dell’edificio è fondamentale un calcolo che quantifichi il fabbisogno energetico. Per la certificazione CasaClima questo calcolo energetico veniva effettuato tramite un software il ProCasaClima 3.2 messo a disposizione dall’Agenzia CasaClima. Nell’intento di migliorare il processo di certificazione l’Agenzia ha creato una piattaforma web, l’ambiente XClima, sul quale saranno gradualmente resi disponibili diversi servizi. Il primo passo riguarda il programma di calcolo. L’applicativo di Agenzia CasaClima per il calcolo del fabbisogno complessivo dell’edificio si evolve, abbandona la forma di software “in locale” per windows e diventa ProCasaClima 2009.
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XClima viene reso disponibile mediante tre modalità XClima Free - Abbonamento Gratuito Comprende l’utilizzo dell’applicativo ProCasaClima 2009 configurato secondo le seguenti specifiche: • Verifica dell’efficienza dell’involucro edilizio e dell’efficienza complessiva dell’edificio; • Multilingua (Italiano,Tedesco,Inglese);
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• Creazione di un solo progetto; • Condivisione progetti con altri utenti; • Creazione di un catalogo materiali personalizzato. • Inserimento di elementi costruttivi quali muri, solai,tetti, finestre, porte, elementi di ventilazione, ponti termici in numero limitato per ciascuna categoria • Inserimento di impianto di riscaldamento e raffrescamento, impianto solari e fotovoltaico in numero limitato. • Eseguire un unico iter di certificazione; • Assenza di collegamento con cataloghi materiali e prodotti di Agenzia CasaClima; • Assenza di collegamento con cataloghi materiali e prodotti di terze parti (aziende produttrici di materiali e prodotti edili);
XClima Basic – Abbonamento 12 mesi 120 Euro + IVA: Comprende l’utilizzo dell’applicativo ProCasaClima 2009 configurato secondo le seguenti specifiche: • Verifica dell’efficienza dell’involucro edilizio e dell’efficienza complessiva dell’edificio; • Multilingua (Italiano,Tedesco,Inglese); • Creazione di più progetti e duplicazione di quelli esistenti; • Condivisione progetti con altri utenti; • Creazione di un catalogo materiali (in numero illimitato) personalizzato; • Collegamento al cataloghi materiali e prodotti di Agenzia CasaClima;
AT T U A L I TÀ
• Collegamento con alcuni cataloghi materiali e prodotti di terze parti (aziende produttrici di materiali e prodotti edili) se presenti; • Inserimento di elementi costruttivi quali muri, solai, tetti, finestre, porte, elementi di ventilazione, ponti termici in numero illimitato • Inserimento di impianti di riscaldamento e raffrescamento, impianti solari e fotovoltaici in numero limitato. • Eseguire iter di certificazione senza limitazioni;
XClima Professional – Abbonamento 12 mesi 240 Euro + IVA: Comprende l’utilizzo dell’applicativo ProCasaClima 2009 configurato secondo le seguenti specifiche: • Verifica dell’efficienza dell’involucro edilizio e dell’efficienza complessiva dell’edificio; • Multilingua (Italiano,Tedesco,Inglese); • Creazione di più progetti e duplicazione di quelli esistenti; • Condivisione progetti con altri utenti; • Creazione di un catalogo materiali (in numero illimitato) personalizzato; • Collegamento al cataloghi materiali e prodotti di Agenzia CasaClima; • Collegamento con alcuni cataloghi materiali e prodotti di terze parti (aziende produttrici di materiali e prodotti edili) se presenti; • Inserimento di elementi costruttivi quali muri, solai, tetti, finestre, porte, elementi di ventilazione, ponti termici in numero illimitato • Inserimento di impianti di riscaldamento e raffrescamento, impianti solari e fotovoltaici in numero illimitato • Eseguire iter di certificazione senza limitazioni; Agli utenti che si abboneranno al servizio XClima Professional saranno inoltre fornite (nel periodo di
Funzionalità
validità dell’abbonamento) tutte le ulteriori implementazioni, aggiunte di funzionalitá, nuovi moduli di calcolo e piú in generale tutte le ulteriori migliorie che dovessero essere previste in futuro per l’applicativo ProCasaClima 2009.
Upgrade da ProCasaClima 3.2 a ProCasaClima 2009 Tutti gli utenti in possesso di una licenza a pagamento di ProCasaClima 3.2 riceveranno l’abbonamento XClima Basic gratuitamente per un periodo di 12 mesi (dal 1° Novembre 2008 al 31 Ottobre 2009) al termine del quale ciascun utente potrà decidere se rinnovare il proprio abbonamento per altri 12 mesi al prezzo di 120 € + IVA. Per usufruire di questa offerta è sufficiente collegarsi al sito www.agenziacasaclima.it alla sezione Abbonamento e cliccare alla voce “Abbonamento XClima Basic 12 mesi (Euro 120 + 20% IVA)”. Alla ricezione della richiesta di pagamento è sufficiente dimostrare di essere in possesso di una licenza di ProCasaClima 3.2 ed inviare la relativa fattura di acquisto al seguente indirizzo: sales@xclima.com o Fax 0472 069677. L’offerta è valida fino al 31 ottobre 2008.
Richieste di certificazione Per quanto concerne le richieste di certificazione, Agenzia CasaClima comunica che a decorrere dal 1° Novembre 2008 non verranno più accettate richieste di certificazione elaborate con l’utilizzo di ProCasaClima 3.2 se riferite a progetti la cui data di “Inizio Lavori” sia successiva al 1 Novembre 2008; A decorrere dal 1° Novembre 2008 saranno dunque accettate da Agenzia CasaClima solo le richieste di certificazione elaborate mediante servizio XClima (Free, Basic o Professional), Scopri tutti i vantaggi dell’innovativo servizio online.
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ProCasaClima 2009 Multilingua (Italiano,Tedesco,Inglese) Definizione Progetti Duplicazione Progetti Iter Certificazione Catalogo Materiali Personalizzato Catalogo Materiali Agenzia CasaClima Catalogo Materiali Terze Parti Definizione Elementi Costruttivi Condivisone progetti con altri Utenti Impianti Nuove Funzionalità Funzionalità non Disponibile
Funzionalità Limitata
Funzionalità Disponibile
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KLIMAHOUSE Roma 08 1a fiera congresso specializzata per l’efficienza energetica nell’edilizia e l’edilizia sostenibile Roma, 23–24 ottobre 2008, ore 9–19 l congresso internazionale "Klimahouse – Costruire il futuro" risparmiare costi – aumentare il valore dell’abitazione – rispettare l’ambiente in Italia il settore edile consuma più di un terzo dell’energia prodotta totale. I prezzi dell’energia stabiliscono di giorno in giorno nuovi record. Questo non va solo a colpire il bilancio dei nuclei famigliari, ma anche l’intera economia. Il risanamento degli edifi ci è una delle opportunità migliori per
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potere risparmiare energia. Naturalmente anche le nuove costruzioni devono presentare un certo standard di qualità energetica, così da non avere bisogno in futuro di risanamenti.
L’efficienza energetica è allo stesso tempo una risposta concreta al cambiamento climatico. Quali standard di costruzione aiutano a risparmiare energia? Quali tecniche e quali materiali devono essere utilizzati? Come e dove si riescono a trovare consulenti, progettisti e artigiani qualifi cati? Il certifi cato energetico – di che cosa si tratta? Quali provvedimenti bisogna adottare per garantire l’idoneità estiva delle case?
Programma congresso 2 3 .1 0 . 2 0 0 8 10.00 - 10.30 Welcome 10.30 - 11.30 La sostenibilità energetica nell’edilizia Norbert Lantschner, Direttore Agenzia CasaClima 11.30 - 12.00 La costruzione massiccia comfort termico e risparmio energetico Ruben Erlacher, Ingenere, libero professionista e docente presso l’ Università di Roma e Bolzano 12.00 - 12.30 Un’impiantistica alternativa per la produzione, distribuzione e regolazione di energia Norbert Klammsteiner, Ingenere, libero professionista e docente alle Università di Vicenza, Bolzano e Camerino 15.00 - 15.30 Sistemi di isolamento termico a regoli d’arte dalle progettazione alla realizzazione Eugenio Tresoli, Project Manager della RÖFIX Spa 15.30 - 15.50 Costruito sul costruito per risanare
progettare e costruire l’innovazione Marco Imperadori, Professore al Politecnico di Milano - Progettazione e Innovazione tecnologica 11.45 - 12.30 Progetto “Birth” Brescia -
energeticamente le preesistenze a costo zero
Innovazione ed edilizia sostenibile
Stefano Fattor, Architetto, Assessore
Ettore Zambelli, Professore al Polotecnico
all’ambiente del Comune di Bolzano
di Milano - Facoltà di Ingeneria Edile
16.00 - 16.30 Risanamento Energetico la sfida all’involucro energetico
e Architettura 15.00 - 15.45 Efficenza nella riqualificazione -
Alexander Gschnell, Responsabile della divisione
i principi e le applicazioni nell’edilizia
Risanamento Energetico Edifici della TOP HAUS Spa
Manuel Benedikter, Architetto e relatore
16.30 - 17.00 La CasaClima in legno nel Centro- Sud Norbert Rauch, Direttore Commerciale della RUBNER HAUS Spa
2 4 .1 0 . 2 0 0 8 10.00 - 11.00 La certificazione energetica -
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11.00 - 11.45 La tecnologia stratificata a secco -
CasaClima 15.45 - 16.30 Energia geotermica per riscaldamento e climatizzazione Wolfgang Holzfeind, Amminstratore delegato della Geoliving 16.30 - 17.00 Serramenti per migliorare l’efficienza energe-
Riconquistare la fiducia degli committenti
tica degli edifici e corretta applicazione
Ulrich Klammsteiner, Responsabile tecnico dell’
Luca Gobbetti, Responsabile Area Strategica
Agenzia Casa Clima
Progettisti FINSTRAL Spa
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9.30 Registrazione partecipanti 10.00 - Eccellenza con CaseClima A+. Risparmio energetico con materiali sostenibili Dr. Norbert Lantschner Direttore Agenzia CasaClima 10.40 - Presentazione residenza Fontanile “sotto l’aspetto tecnico, termico, esecuzione” Ing. Gionata Sancisi Termotecnico - Engergie naturali 11.10 - Progettazione della Residenza Fontanile, dall’idea al progetto esecutivo Arch. Monica Cristofoli Studio Angeleri e Studio Associato Pagani & Grimaldi 11.30 - Efficienza energetica e bioedilizia: la scelta dei materiali negli elementi strutturali Arch. Daniela Demartini Consulente CasaClima 11.45 - Le scelte degli impianti per una casa a basso consumo Ing. Giovanni Cazzulo Termotecnico - Impresa Edile Francescato 12.00 - Con l’automazione domestica si risparmia energia e si aumenta la qualità della vita Ing. Marco Comello Domotica - Titolare Digital Domus 12.20 - Residenza Fontanile. Abitare il futuro in armonia con la natura rispettando l’ambiente e valorizzando l’edificio Vincenzo Francescato Titolare Impresa Edile Francescato
Ai partecipanti al convegno verrà distribuito in anteprima un estratto del volume “Direttive di posa per i sistemi di isolamento termico”. Il volume verrà pubblicato nel 2009 dall’agenzia CasaClima.
promosso da:
Sistemi per costruire
Per informazioni e iscrizioni: DEMETRA - Comunicazione in Architettura eventi.convegni@demetraweb.it +39 0341 271900
SAIE, 18 ottobre 2008 - Bologna / Convegno KlimaHaus®
18 ottobre 2008 ore 9.30 - 13.00 Sala Europa Palazzo Congressuale Bologna
PROGRAMMA
CasaClimapiù: Quando l’efficienza energetica sposa l’ecologia KlimaHausplus: Energetic efficiency meets ecologic building
SAIE
AT TUA L I TÀ
Nuova Normativa Europea alla vigilia R E D AT T O D A Luis Oberrauch (membro del consiglio direttivo dell’Institut für Fenstertechnik – Rosenheim e.V.)
Dal 1° febbraio 2009 entra in vigore in ambito comunitario la norma di produzione unificata per finestre e porte EN 14351-1. a EN 14351-1è la norma produttiva preposta a cui fanno riferimento le singole norme per prove e valutazioni delle caratteristiche prestazionali. Queste, infatti, sostituiscono le relative norme nazionali, che contestualmente perdono defi nitivamente la loro validità. Questo comporta che per tutti i paesi comunitari valgono metodologie di prova e criteri di valutazione omogenei e dunque è assicurata la comparabilità. Prove e valutazioni possono essere eseguite solo da istituti di prova europei notificati/certificati. I risultati ed i certificati di prova sono validi in tutti i paesi comunitari. La Norma 14351-1 vale indipendentemente dal materiale con cui sono realizzate finestre, porte-finestra, porte esterne e per elementi finestra composti. Non vale per elementi di protezione da fumo e fuoco, per lucernari, portoni e porte interne ed anche per facciate continue ventilate. La denominazione della norma è EN; ogni paese europeo pone davanti alla sigla europea il proprio riferimento. Il numero rimane comunque invariato.
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Esempio: EN 12210 in Italia diventa UNI EN 12210 Le più importanti qualità prestazionali regolate dalla norma EN sono: • • • • • • • •
EN 12207: Permeabilità all’aria EN 12208: Tenuta all’acqua EN 12210: Resistenza al carico di vento EN ISO 10077-1:2006 Coefficiente di trasmittanza termica Uw EN ISO 10077-1: Coefficiente di trasmittanza termica Uw EN ISO 12567-1: Coefficiente di trasmittanza termica Uw EN 410: Fattore solare EN ISO 717-1: Isolamento acustico
Descrizione delle qualità prestazionali EN 12207: Permeabilità all’aria La permeabilità all’aria è suddivisa in 4 classi da 1 a 4. La classificazione stabilisce quanta aria ai diversi gradi di pressione di prova, filtra attraverso la finestra.
Classe
1
Valutazione Scadente
2
3
4
Media
Buona
ottima
EN 12208: Tenuta all’acqua La suddivisione avviene in 9 classi da 1A a 9A. Un’alta tenuta all’acqua è particolarmente importante per finestre in applicazioni molto sporgenti (assenza cornicione tetto) e in regioni caratterizzate da elevata sollecitazione di vento e pioggia.
Classe
1A - 3A
Valutazione Scadente
4A - 5A
6A - 7A
8A - 9A
Media
Buona
ottima
EN 12210: Resistenza al carico di vento Qui si tratta di una doppia valutazione. Con il primo criterio si verifica la freccia frontale relativa ammissibile; con il secondo criterio la massima pressione sostenibile. Ciò significa che viene rilevato a quale pressione la sollecitata freccia frontale relativa massimale di montanti e traverse viene superata.
Classi della freccia frontale relativa
A (1/150)
B (1/200)
C (1/300)
Resistenza a sollecitazione
media
alta
Molto alta
0–1 (-400 pa)
2–3 (800/1200 pa)
4-5 (1600/2000 pa)
media
alta
Molto alta
Classi di pressione Resistenza a sollecitazione
Esempio e valutazione per la classificazione: A1 = Resistenza a sollecitazione molto bassa B2 = Resistenza a sollecitazione medio-alta
Con la normativa EN 14351-1 inoltre vengono stabilite ulteriori qualità prestazionali.
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C4 = Resistenza a sollecitazione alta C5 =Resistenza a sollecitazione estremamente alta
AT T UA L I TÀ
della sua introduzione obbligatoria Coefficiente di trasmittanza termica Uw La rilevazione del coefficiente di trasmittanza termica di un elemento finestra può avvenire secondo tre diversi metodi: • EN ISO 10077-1:2006: Rilevazione tramite metodo tabellare in relazione ai valori d’isolamento di telaio, vetro e in considerazione del materiale utilizzato per i distanziali vetro. • EN ISO 10077-1: Calcolo tramite un metodo di calcolo normato in relazione alle reali misure dell’elemento, dei valori termici del telaio e del vetro in considerazione del fattore correttivo per il distanziale vetro. • EN ISO 12567-1: Prova di laboratorio dell’intero elemento
Per la normativa 14351-1 sono ammesse tutte le tre procedure! Valore Uw
>= 1,8
1,7 - 1,5
1,4 – 1,3
<= 1,2
Valutazione
bassa
media
Buona/ molto buona
ottima
EN 410 Fattore solare
eccessivo oscuramento del locale. Inevitabilmente i vetri con basso valore g hanno anche un valore TL basso. Fattori determinanti sono lo spessore del vetro, e, soprattutto i diversi trattamenti della lastra.
Valore TL Valutazione
< 55% Bassa Vetri riflettenti buoni
55 - 70% Media Vetri riflettenti medi
70 – 80 % alta vetri bassoemissivi buoni
EN ISO 717-1 Isolamento acustico Per il rilevamento dell’isolamento acustico sono consentiti 2 procedimenti: • Prove di laboratorio secondo EN 20 140-3:1995 + A1:2004: Rilevazione tramite metodo tabellare in relazione alle metrature utilizzate. • I valori della tabella valgono solo per elementi a singola anta, la trasposizione dei valori ad esempio su una finestra a 2 o più ante, non è permessa. Per la valutazione dell’isolamento acustico sono previsti 3 valori: Rw = indice d’isolamento acustico (Frequenza normale)
Il fattore solare è un valore che riguarda esclusivamente il vetro. Il fattore solare detto anche valore g indica il quantitativo totale di energia solare che passa attraverso il vetro della finestra all’interno. Il valore di trasmissione luminosa TL indica il quantitativo di luce esterna che penetra all’interno attraverso il vetro.
Entrambi i valori vengono espressi in percentuale. Dei buoni vetri basso-emissivi dovrebbero presentare un valore g- più alto possibile, in questo modo si garantisce un elevato apporto energetico attraverso il vetro. D’altro canto in presenza di vetri fortemente esposti ai raggi solari è spesso auspicabile un valore basso per evitare il surriscaldamento del locale. I vetri con un valore g sotto il 45% possono essere classificati come leggermente riflettenti; valori sotto il 30% offrono una protezione da sole e calore molto elevata. Una valutazione complessiva è impossibile, perché dipende dall’ambito di applicazione e dalle specifiche esigenze. Il valore di trasmissione luminosa dovrebbe solitamente essere il più alto possibile per evitare un
C = Spettro di adattamento a frequenze alte Ctr = Spettro di adattamento a frequenze basse (es. Traffico)
Livello sonoro isolamento acustico Rw espresso in dB
25 – 30
31 – 35
Valutazione
Bassa
Medio/buona
36 – 39
40 - 45
Buona Molto buona molto buona ottima
In concomitanza con l’entrata in vigore della nuova normativa diventa obbligatoria dal 1.2.2009 anche la dichiarazione di conformità CE. Ciò significa che nei paesi della UE non potranno essere vendute finestre e porte finestre prive di questa marcatura di conformità. La marcatura CE non è da intendersi in nessun caso come un marchio di qualità e per essa non vengono richiesti requisiti minimi, si tratta invece dell’obbligatorietà di rendere noti i valori di ogni singola finestra secondo le nuove normative e di attestare, che la rilevazione è stata eseguita secondo le nuove Norme. Va inoltre osservato che la Norma EN non prescrive alcun valore minimo. La ricerca di valori minimi spetta da un lato alle singole autorità amministrative statali, dall’altro a progettisti e costruttori.
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S E R V I Z I O - P R
Stufe: Benessere con calore naturale Luce e calore sono i presupposti per il benessere fisico. Solo la stufa di maiolica è in grado di fornire il calore naturale, simile al calore emanato dal sole, che ci fa stare bene. e stufe di maiolica vantano una centenaria tradizione come dispensatrici di calore e nel corso degli anni si sono evolute tanto nella tecnica che nell’estetica. Dal periodo gotico al rinascimento e poi fi no all’epoca dello stile Biedermeier, dai tradizionali modelli più rustici sino alle forme più moderne, la stufa ha sempre rappresentato - e continua ancor oggi ad esserlo - il centro dello spazio abitativo. È l’espressione di una precisa fi losofia di vita.
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Calore naturale, forme individuali. Il calore radiante delle stufe di maiolica si distribuisce in maniera uniforme: lo spostamento d’aria è impercettibile; pertanto la formazione di polveri è minima e il grado di umidità dell’aria si mantiene relativamente elevato. È grazie a questi fattori che percepiamo il benessere del calore naturale. La
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varietà delle stufe di maiolica consente la configurazione personalizzata: dalle forme rustiche della cultura alpina a quelle classiche e senza tempo fino a quelle moderne e nei vari stili delle diverse epoche.
Progettazione e messa in opera. La Pixner Ofenbau vanta un’esperienza decennale nella progettazione e costruzione di più di 1000 stufe ed offre direttamente ai propri clienti non soltanto un servizio di consulenza, ma anche di progettazione dell’opera. Grazie alla competenza di esperti architetti e designer, il cliente ha la possibilità di vedere concretizzate le proprie idee e realizzati i propri desideri. Quarant’anni di esperienza nella costruzione di stufe costituiscono garanzia di perfetta funzionalità, qualità del materiale e perizia nella tecnica di montaggio. La messa in opera viene effettuata in loco da proprio personale specializzato, dotato di pluriennale esperienza lavorativa e specificatamente formato.
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Termofon Kplus 34 e 40 Lâ&#x20AC;&#x2122;isolamento è la parte fondamentale di una costruzione. Le murature ad isolamento sfalsato sono la soluzione ideale. e soluzioni adottabili per raggiungere i severi valori termici delle nuove normative sembrano essere solo quelle di ricorrere ad un isolante termico specifico da inserire o allâ&#x20AC;&#x2122;interno del muro (sandwich), oppure allâ&#x20AC;&#x2122;esterno (cappotto). Le soluzioni con isolante â&#x20AC;&#x153;continuoâ&#x20AC;?, anche se realizzate con materiali di qualitĂ , comportano concettualmente la riduzione dellâ&#x20AC;&#x2122;inerzia termica, lâ&#x20AC;&#x2122;assenza di assorbimento dellâ&#x20AC;&#x2122;energia gratuita passiva, lâ&#x20AC;&#x2122;impossibilitĂ per il muro in estate di scaricare di notte lâ&#x20AC;&#x2122;energia accumulata durante il giorno, una drastica riduzione della traspirazione della parete, ecc. Nasce cosĂŹ â&#x20AC;&#x153;Termofon Kplusâ&#x20AC;?, la soluzione brevettata dalla Bampo Srl per murature da tamponamento, disponibile nei due spessori cm. 40 (U= 0.278 W/mqK) e cm. 34 (U= 0.308 W/mqK). Inserimento di un elemento in polistirene espanso permette infatti di ottenere valori di trasmittanza
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Lâ&#x20AC;&#x2122;inserimento di un elemento in polistirene espanso
â&#x20AC;&#x153;Uâ&#x20AC;?, misurati in laboratorio, non solo in regola con quanto previsto dal Dlgs 311 per lâ&#x20AC;&#x2122;anno 2.010, ma addirittura idonei per progettazioni classe â&#x20AC;&#x153;Aâ&#x20AC;?, â&#x20AC;&#x153;Bâ&#x20AC;? ecc. Ma quello che è fondamentale è che, data la particolare geometria â&#x20AC;&#x153;sfalsataâ&#x20AC;?, si preserva tra esterno ed interno unâ&#x20AC;&#x2122;adeguata massa continua di laterizio, elemento basilare per garantire lâ&#x20AC;&#x2122;inerzia termica, lâ&#x20AC;&#x2122;assorbimento dellâ&#x20AC;&#x2122;energia gratuita passiva, la traspirazione ecc., caratteristiche che con lâ&#x20AC;&#x2122;isolamento â&#x20AC;&#x153;continuoâ&#x20AC;?, come sopra esposto, vengono in qualche modo pregiudicate. â&#x20AC;&#x153;Termofon Kplusâ&#x20AC;? è disponibile anche in formato â&#x20AC;&#x153;Bioâ&#x20AC;?, con lâ&#x20AC;&#x2122;inserimento di un elemento in fibra di canapa.
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Identikit di una finestra Oggi le finestre non sono più semplici aperture su una facciata, bensì un elemento architettonico estetico e funzionale. ono fi niti i tempi in cui le fi nestre erano solo un elemento di comunicazione tra interno ed esterno o una fonte di luce e aerazione: oggi, infatti, ricoprono molteplici funzioni e presentano caratteristiche specifiche. La selezione dei materiali, la perfetta combinazione degli elementi e il costante sviluppo di soluzioni innovative sono fondamentali per realizzare finestre, capaci di soddisfare le esigenze d’isolamento termico e acustico, ma anche per garantire la massima sicurezza antinfortunistica e antieffrazione, nonché la protezione contro gli agenti atmosferici. Una finestra all’avanguardia deve presentare caratteristiche ben precise. 1. Robustezza e resistenza, grazie all’impiego di legno duro a triplice strato e incollato dello spessore di 68 mm, di una ferramenta con punti di chiusura anche sull’anta semifissa (in presenza di
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doppia anta), di scontri della profondità di 26 mm e perni di chiusura a fungo. 2. Perfezione di montaggio ed eccellenti materiali garantiti dal marchio di qualità RAL. 3. Stabilità, grazie alla giunzione angolare. 4. Protezione acustica, termica e antinfortunistica garantite da due guarnizioni perimetrali e da doppi vetri con una pellicola incollata che ne impedisce la frammentazione. 5. Permeabilità ad aria ed acqua ed elevate prestazioni termo-acustiche, garantite dal sistema d’installazione. L’azienda ALPI Fenster, partner CasaClima, con sede a Rifiano (Bolzano), ha saputo comprendere le tendenze del mercato, anche grazie alla sua lunga tradizione artigianale, alla visione orientata al futuro e basata su capisaldi come sicurezza, protezione e individualità.
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Il meglio per il tetto La ditta H. Hell & C. è un’ azienda specializzata di alta qualità per quanto riguarda tetti e costruzioni in legno, tetti ventilati, ristrutturazioni coperture compresi lavori di lattonerie e carpenteria, eseguendo i lavori a regola d’arte, con passione ed amore.
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Dove la natura e l’arte si danno appuntamento Ecologico ed efficiente, il Centro visitatori dei Giardini di Castel Trauttmansdorff coniuga la filosofia dei Giardini con le esigenze di un moderno edificio funzionale, offrendo al contempo un’atmosfera accogliente e cordiale.
Giardini di Castel Trauttmansdorff, ai margini orientali della città di Merano, si estendono su una superficie di 12 ettari e si presentano sottoforma di anfiteatro naturale, con oltre 80 ambienti botanici da tutto il mondo. Al termine dei lavori di costruzione, protrattisi per sette anni, i Giardini hanno aperto i battenti nel giugno del 2001, trasformandosi così in una delle più amate mete escursionistiche, visitata ormai da 2 milioni di persone, che può vantare ben
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2 onorificenze: nel 2005, l’elezione a Parco più bello d’Italia e, solo un anno più tardi, a Parco d’Europa n°6. Numerose stazioni dedicate all’esperienza sensoriale, insieme a una variegata serie di manifestazioni, entusiasmano giovani e meno giovani, rendendo una visita un’esperienza per tutti i sensi. 11 padiglioni artistici interpretano in modo giocoso, ma nel contempo formativo, i processi della natura, mentre la spettacolare Piattaforma panoramica progettata da Matteo Thun assicura un’incantevole vista su Merano e le montagne circostanti, nonché scorci su mondi esotico-mediterranei. Dalla splendida fioritura di migliaia di tulipani agli inebrianti colori invernali, i Giardini affascinano in continuazione con i loro appuntamenti musicali e gastronomici come, per esempio, la sublime Colazione da Sissi, le emozionanti e raffinate Serate ai Giardini all’insegna della World Music, gli esotici Cocktail in giardino, la visita alla vite più grande e quasi certamente più antica del mondo, le tenebrose serate in cui si narrano le favole nel Giardino proibito o l’avvincente mostra temporanea “Tutto palme!” (2008).
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L I V I NG
Nel cuore dei Giardini troneggia possente Castel Trauttmansdorff: la signorile residenza, con la sua movimentata storia lunga ben sette secoli, ha attirato perfino l’Imperatrice Elisabetta d’Austria, che qui vi trascorse due periodi di cura invernali. Dal 2003, il rinnovato maniero accoglie il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, nominato nel 2006 per il European Museum Award. L’unico museo dell’arco alpino dedicato alla storia del turismo invita, con le sue fantasiose scenografie, a compiere un affascinante viaggio attraverso duecento anni di storia del turismo alpino, coniugando il punto di vista dei villeggianti con quello della popolazione locale, informando e divertendo in modo leggero ma esauriente.
Il Centro visitatori Entrambe le istituzioni, i Giardini e il Touriseum, che fin dalla loro apertura godono di particolare interesse da parte degli ospiti e della popolazione locale, si raggiungono attraversando un ponte che oltrepassa la trafficata strada per Scena. Il ponte, che dalla routine del paesaggio circostante con-
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duce verso un’esperienza sensoriale unica, nasce dal Centro visitatori realizzato nel 2004. Come l’intera struttura dei Giardini, anche il Centro visitatori segue le moderne esigenze ecologiche: l’isolamento termico di tutte le parti dell’edificio, le ampie vetrate combinate all’elevata capacità termica della massiccia copertura in calcestruzzo, l’efficace sistema di ventilazione con un elevato grado di recupero del calore contribuiscono significativamente alla riduzione del fabbisogno per riscaldamento, fornito attraverso un impianto ecologico a cippato di legno e a gas. L’edificio,progettato dall’arch. Georg Mitterhofer (Merano) e da SOFA_architekten (Vienna), e curato per la parte impiantistica dalla ditta Energytech di Bolzano, è stato concepito per rispondere ai requisiti di un edificio CasaClima, così che il Centro visitatori, come il nuovo fabbricato rurale dei Giardini vicino all’edificio d’ingresso, è stato classificato CasaClima B. La realizzazione del Centro visitatori nel 2004 rappresenta la conclusione dell’opera, a completamento degli allestimenti già esistenti, con shop, cassa, servizi igienici e altri locali. Il nuovo edificio si erge sopra il parcheggio a più piani davanti ai Giardini di Castel Trauttmansdorff: una costruzione piatta e trasparente, a forma di padiglio-
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esterno, che entra in piena funzione solo in caso di irraggiamento intensivo ed elevate temperature, in modo da non pregiudicare il concetto architettonico e la trasparenza neanche nei mesi estivi, periodo di grande affluenza. A continuazione del ponte, all’interno dell’edificio è stato creato un “sentiero tortuoso” a rampa, lungo il quale sono sistemate le infrastrutture primarie: guardaroba, servizi igienici, aree d’attesa, un negozio, alcuni magazzini, un punto d’informazione, le casse e un ufficio. Il soffitto, all’interno dell’edificio, è rivestito di pannelli metallici perforati, utili al riscaldamento e condizionamento e per una buona acustica. Il tetto, grazie a un sistema per l’inverdimento pensile estensivo, ospita un rigoglioso giardino fiorito, che oltre a garantire una buona climatizzazione può essere letto come una ripresa della tematica dei Giardini anche al di qua del ponte. Lo stesso vale per il cortile interno dell’edificio e per le illustrazioni vegetali sul soffitto del Centro visitatori: così, il padiglione trasparente, che di notte appare come un cristallo luminoso, oltre a rispondere a esigenze funzionali, rende la natura fruibile anche al suo interno, preparando l’ospite alla visita dei Giardini e del Museo del Turismo.
INFO I Giardini di Castel Trauttmansdorff Via S. Valentino, 51a | I-39012 Merano
ne, posta su colonne inclinate. Per evitare un’influenza negativa sulle prestazioni dell’impianto di condizionamento, le ampie vetrate sono dotate di un filtro solare e di un sistema di ombreggiatura
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Formazione continua Agli inizi del mese di agosto un nutrito gruppo di relatori CasaClima, accompagnati dal direttore dell’Agenzia Norbert Lantschner, si è recato a Röthis in Austria su invito della ditta Röfix, azienda “Partner CasaClima”. Nella sede centrale dell’azienda, specialista in sistemi per l’edilizia, i tecnici dei diversi settori hanno presentato alcune interessanti relazioni inerenti i temi del risparmio energetico e del benessere in edilizia. Molto apprezzato l’intervento di Helmut Profanter sui sistemi di isolamento a cappotto e sui requisiti per una posa di qualità, come anche le indicazioni fornite per un corretto isolamento termico ed acustico dei massetti autolivellanti e sull’uso di materiali biocompatibili per il benessere negli spazi interni. La seconda giornata è iniziata con la visita di una casa unifamiliare standard passivo dove un’entusiasta padrone di casa ha illustrato le diverse soluzioni costruttive adottate, sia per quanto riguarda l’isolamento dell’involucro, sia per le scelte impiantistiche. Un edificio sperimentale per molti versi ma che soddisfa pienamente la famiglia che da poco ci abita. Nella tarda mattinata il gruppo si è spostato alla periferia di Bregenz dove sta na-
scendo il più grande complesso residenziale standard passivo di tutto il Vorarlberg. Qui la visita in cantiere è risultata particolarmente interessante grazie alla compresenza di edifici con diverso stato di avanzamento dei lavori. Questo ha permesso di vedere contemporaneamente la struttura ed i suoi nodi dal grezzo ad una fase con cappotto e serramenti già in opera. Molto chiare ed istruttive le indicazioni ed i chiarimenti forniti dai responsabili della progettazione sulla concezione energetica complessiva dell’intervento ma anche sulle scelte di dettaglio. Nel pomeriggio il ritorno a Bolzano, ricchi di una nuova esperienza formativa e di uno scambio di esperienze fra colleghi relatori da trasmettere nei futuri corsi CasaClima.
Valore aggiunto per l’immobile Una CasaClima è un investimento in positivo per quanto riguarda l’aumento di valore nel tempo degli edifici. Questo risultato è stato reso noto dopo uno studio condotto da parte di „Scenari Immobiliari“, un istituto per le analisi economiche. Il valore delle case a basso consumo energetico aumenterà da oggi fino al 2012 tra il 7 e il 15 %.
WIKU 06/08/2008
Nel Nord Italia il valore di un edificio aumenterà addirittura fino al 22 %. Le cause di questo aumento sono il sempre più frequente utilizzo di energie ecocompatibili e la maggiore richiesta di questi tipi di edifici a basso consumo energetico. Quindi chi oggi costruisce una CasaClima, secondo lo studio sopra riportato, avrà sicuramente dei profitti economici in futuro.
Consulente energetico
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FINESTRE DELL‘ALTO ADIGE Sicurezza e protezione
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RISPARMIO ENERGETICO INTELLIGENTE Attraverso la struttura brevettata dei profili, le nostre finestre con vetro (Ug 1,1) sono in grado di raggiungere un valore Uw di 1,2, mentre con un vetro migliore tale valore può attestarsi al di sotto degli 0,80, come richiesto da una casa passiva.
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